Gli artisti

 

AACHEN HANS VON

(Germania)

 

 Nato nel 1552  a Colonia. Morto a Praga il  4 Marzo 1615.

Hans von Aachen ha iniziato la pittura in Germania come allievo del maestro fiammingo E. Jerrigh. Poi, come molti artisti del nord del suo tempo, trascorse un lungo periodo in Italia. Ha vissuto a Venezia 1574-1588 e in tour a Firenze e Roma. Inizialmente fu allievo di Rems Kaspar, ma ben presto decise di sviluppare una propria tecnica manierista, studiando Tintoretto e Michelangelo e seguaci. Tuttavia, durante tutta la sua vita egli fu influenzato dallo stile di Bartholomeus Spranger e Hendrick Goltzius che ha dominato la scena artistica in Germania al momento.

Tornò in Germania nel 1588, dove divenne noto come pittore di ritratti per le case nobili. Ha inoltre prodotto scene storiche e religiose guadagnandosi una grande reputazione. Tra i suoi clienti vi era la famiglia  Fugger.  Dipinse molte opere per il duca Guglielmo V di Baviera . Ha sposato Regina, la figlia del compositore Orlando di Lasso a Monaco di Baviera. A Monaco entra in contatto con la corte imperiale a Praga . Nel 1592 fu nominato pittore ufficiale di Rodolfo II del Sacro Romano Impero. Tuttavia, von Aachen si trasferì a Praga solo anni dopo e vi rimase. Fu incaricato di dipingere soggetti mitologici e allegorici, come la sua Liberazione d'Ungheria. L’imperatore Rodolfo II gli conferì  il cavalierato nel 1605.   

Filatelia: Oman, Romania

 

AAGE GILZ JOHANSEN

(Groenlandia)

 

Nato il 20 Agosto 1897 a Odense. Morto il 1 Luglio 1977 a  Christiansøfarten.

Pittore e incisore del 900,. Nel 1916 studia zoologia per cinque anni  poi frequenta la Scuola di grafica della Royal Accademia  dal 1928-1929.  Negli anni dal 1921 al 1934 visita la Germania, la Francia, la Russia, la Lettonia, la Norvegia e la Lapponia. Durante i viaggi dipinge ad acquarello  stampe e tele,  preferendo come temi la fauna e in particolare la figura umana, donne in particolare. Illustra molti libri e il suo universo pittorico lo rese famoso in patria e all’estero.

Caratteristica dei suoi dipinti è un effetto piatto con personaggi evidenziati in movimento. Vi è nella sua arte una prospettiva artistica e un profondo interesse per l’etnografia e per i popoli primitivi.

I suoi dipinti principali sono Ragazza Inuit (1938), Umiak (1941). Tra le illustrazioni di libri:  Stagioni in Groenlandia (1943), Caccia Beast (1943). Persone e uccelli (1960). Nightingale  Notte (1967).

 

FILATELIA

GROENLANDIA Anno 1997 (311 MI)

 

 

AALTONEN WÄINÖ WALDEMAR

(Finlandia)

 

Nato a Marttila, 8 marzo 1894. Morto a Helsinki, 30 maggio 1966.

Scultore e pittore finlandese,  figlio di un sarto, divenne sordo da bambino e cominciò a dedicarsi all'arte frequentando la scuola di disegno di Turku fra il 1910 e il 1915. Nella scultura però fu un autodidatta e un viaggio compiuto in Italia nel 1923 lo avvicinò all'arte del cubismo e del futurismo.

Fu autore di monumenti commemorativi di carattere patriottico, che iniziò ad esporre per la prima volta nel 1916, tra cui la Statua alla libertà di Savonlinna, realizzata tra il 1918 e il 1921, il monumento all'atleta Paavo Nurmi del 1924, il bassorilievo a Helsinki del 1940, distrutto nella seconda guerra mondiale, il monumento ad Alexis Kivi a Helsinki, e il monumento per il movimento cooperativo a Tampere del 1950.

Filatelia : Finlandia

 

ABEL  CATHERINE

(Australia)

 

Nata nel North Queensland nel 1966, Abel è una artista autodidatta con esperienza di solo cinque anni come pittrice. La sua carriera d'arte è stata messa in attesa per 15 anni, mentre, come madre single, lottava con altre iniziative.

In seguito recuperò il tempo perduto. Ha esposto a Parigi, San Francisco e Firenze e ha tenuto  mostre all’Arthouse Gallery di Sydney negli ultimi due anni. Nel 2005 è stata accettata nel Salon des Refusés. Ha vinto il premio Archibald.

Catherine Abel nel creare i suoi dipinti figurativi ad olio  si ispira a movimenti artistici del 20° secolo. Combina stili classici con temi complessi della moderna sessualità femminile;  le sue opere sono composizioni seducenti di forza e bellezza.

Influenzata fin dalla  tenera età dalle opere di Picasso, Braque e Dalì, e più recentemente André Lhote e Tamara de Lempicka, il suo lavoro si è evoluto in uno stile davvero originale. Abel ha iniziato la sua carriera professionale  in pittura, nel 2000, quando si trasferisce a Parigi.

Durante la sua permanenza in Europa ha viaggiato anche  in Italia ed è stata introdotta alle tradizionali composizioni dei maestri del Rinascimento.

"Loro hanno fortemente influenzato la mia tecnica e il desiderio di rendere la forma femminile in un'espressione di bellezza e di grazia."

Catherine, tornata in Australia dopo tre anni di vita e di esposizioni a Parigi e San Francisco, si è rapidamente affermata a Sydney come ottima pittrice artistica,  continuando a esporre e vendere a livello internazionale.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013  Busta postale

 

 

 

ABILDGAARD NICOLAI ABRAHAM

(Danimarca)

 

Nato il l’11 settembre 1743 a Copenhagen. Morto  il 4 giugno

Pittore, architetto e professore, era  figlio dello scienziato Søren Abildgaard e fratello dal veterinario PC Abildgaard. Divenne professore presso l'Accademia Reale Danese di Belle Arti e suo direttore dal  1778 al 1809. Abildgaard ha lavorato principalmente come pittore, ma ha anche illustrato numerosi libri, progettato mobili, come Klismosstolen e ha lavorato come architetto ( Tempio di Apis nei  Frederiksberg Giardini). Molte delle sue opere più significative sono stati andate perdute  a Christiansborg Palace  durante un incendio avvenuto nel 1794 . La sua villa estiva Sparrow a Frederiksdal esistono ancora  oggi  molti dei suoi mobili.

Abildgaard fu amico di artisti significativi come Jens Juel e Johan Tobias Sergel.

Abildgaard, 1993-1996, ha restaurato il Palazzo di Cristiano VIII a Amalienborg Palace, riportandolo al suo schema di colore originale Ha illustrato nel  1789 la  traduzione danese di Ludvig Holberg  Il viaggio sotterraneo di Niels Klim, pubblicato da una società. Inoltre, ha disegnato Liberty, che è stato completato nel 1797.

Il gusto di Abildgaard si è consolidato nei suoi giorni da studente a Roma, (1772-1777) con  lo studio dei suoi eroi dell'Alto Rinascimento e dell'antichità. Il suo " Filottete  ferito” è un fulgido esempio del debito verso l'antica Grecia.  Quando Abildgaard tornò in Danimarca dopo il suo soggiorno a Roma, intuì che lo stile romantico non era percorribile tra il suo pubblico  ed ha così seguito nelle sue opere una forma neoclassica più sobria.

Nella sua opera non ha disdegnato di  scolpire o dipengere il nudo.

Nel 2009, nella mostra della Galleria  Nazionale è stata esposta l’opera "Nicolai Abildgaard - Il corpo in rivolta", contrassegnata nel catalogo dal titolo Il corpo nella ribellione.

Filatelia:  Danimarca

DANIMARCA, Anno 1984 (823 UN).

 

ACEVEDO JOSÉ RODRÍGUEZ

(Colombia)

 

Nato a Tunya,  Boyacá nel  1907. Morto nel 1981.

Pittore specializzato in soggetti di nudi femminili. I suoi nudi contrassegnati da  un erotismo discreto,  occupano la maggior parte delle sue opere. Ha pure dipinto ritratti e nature morte

Ha ottenuto il diploma di maturità presso l'Istituto de La Salle a Bogotá.

1926-1928 si recò in Spagna e frequentò la Scuola di San Fernando a Madrid dove studiò pittura. Ha anche preso lezioni private con Romero de Torres.

1928-1929 ha studiato pittura nello studio di Eduardo Chincharro.

1928 Ha partecipato alla mostra ispano-americana a Madrid, che si tiene in occasione del centenario della morte di Simon Bolivar. Vinse il primo premio per un suo nudo.

1930 Ha partecipato alla Mostra Nazionale di Spagna, dove ha presentato due opere.

1930-1931 ha aperto il suo studio di pittura e anche fatto alcune copie degli antichi maestri del Louvre.

1931   Dicembre. Ha esposto a Bogotá. Presso  l'Hotel Granada e alcuni dipinti ad olio.

1932  Tornato  in Europa e ha continuato a studiare pittura presso l'Academie Julian di Parigi.

1938  Tornato nel suo paese è stato nominato Rettore della Scuola di Belle Arti, Università Nazionale di Bogotà.

1940  Ha partecipato al primo Annual Sala artisti colombiani, con ritratti di: León de Greiff, la signorina Carmen Peñarredonda e nudi.

1940 Mostra personale presso la Sala Gregorio Vásquez della Biblioteca Nazionale.

1948 Ha partecipato alla prima mostra annuale del artisti Boyacenses con 4 oli.

1951 Ha esposto in una mostra personale presso il Museo Nazionale di Bogotá, che è stata chiusa per ordine del Cardinale Crisanto Luque.

1969  Ha  curato un ciclorama di dipinti storici per Boyacá Bridge.

Rodriguez Acevedo è stato un pittore accademico che conosceva bene il suo lavoro. Tra le sue opere più importanti sono i bozzetti per il Cyclorama Boyacá Ponte, eseguiti con l'assistenza di Riano.

 
FILATELIA

SPAGNA  Busta  postale 2014

 

 

ACOSTA   JOSE’ MARIA

(Cuba)

 

Nato a a San Jose, Cuba, nel 1966.

La sua famiglia emigrò negli Stati Uniti nel 1969. Nel 2003, decise di frequentare l’Art Students League di New York durante il fine settimana per proseguire la sua formazione artistica. Mentre era lì, ha studiato con John Hultberg, che fortemente lo ha influenzato e  gli ha permesso di realizzare le sue visioni artistiche.

Acosta ha iniziato la sua carriera professionale come artista nel 2004, ed ha esposto in gallerie e fiere d'arte. Nello stesso anno alla sua prima mostra pubblica, ha vinto il Best of Show al Dutchess County Art Fair. Ha continuato ad esporre ampiamente nel 2004, in una serie di mostre collettive. Entro il 2009, aveva esposto in più di 300 mostre collettive e aveva 10 mostre personali. La Banca Mondiale a Washington, DC, ha acquistato sette delle sue opere presso l'International Caribbean Art Fair di New York nel 2007, e nel settembre del 2008, l'Università della Pennsylvania ha acquistato la sua pittura, "Staying Alive", per porla nella biblioteca d'arte.

Acosta è rappresentato da gallerie di Puerto Rico, New York, California e Connecticut. Le sue opere si trovano in oltre 200 collezioni private in tutto il mondo, e in molte collezioni pubbliche, tra cui: Lancôme, la Banca Mondiale, University of Pennsylvania, United paralisi cerebrale, Famiglie sane Beacon, Touro College, e la Collezione Rubin.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013  Busta postale

 

 

ADAMSON AMANDUS

(Estonia)

 

Nato il  12 novembre 1855 a Uuga-Rätsepa, vicino Paldiski e ivi morto il 26 Giugno 1929.

Scultore e pittore nacque in una famiglia marinara.  Adamson eccelleva sin da bambino nella  scultura in legno. Nel 1875 si trasferisce a S. Pietroburgo per studiare presso l' Accademia Imperiale di Belle Arti sotto Alexander Bock. Dopo la laurea ha continuato a lavorare come scultore e insegnante a San Pietroburgo, con una interruzione dal 1887 al 1891 per recarsi a  studiare a Parigi e in Italia.  Adamson ha prodotto il suo lavoro più noto nel 1902:  è quello dedicato ai 177 marinai perduti della nave da guerra Russalka Ironclad:  un angelo di bronzo su una colonna sottile.  Altrettanto noti i  suoi quattro bronzi allegorici per il grande magazzino Elisseeff a San Pietroburgo e le figure  del pinnacolo per la Casa Singer: le opere sono i componenti principali del "Russian Art Nouveau", visibili lungo la Prospettiva Nevsky.

Fu nominato accademico dell'Accademia Imperiale nel 1907. Nel 1918, nel contesto della rivoluzione russa e la guerra di indipendenza estone, Adamson tornò alla sua città natale di Paldiski nel nord-ovest dell'Estonia , dove trascorse il resto della sua vita.

Filatelia: Estonia.

 

AEDO FRANCISCO SORIA

(Spagna)

 

Nato a Granata nel 1898. Morto a Madrid nel 1965.

Fu il primo pittore ad introdurre l'arte figurativa in Granata dopo avere seguito gli insegnamenti del suo maestro Lopez Mezquita.

Ricevette  importanti riconoscimenti, tra cui il secondo premio alla Mostra Nazionale del 1924,  per il suo lavoro Tipi arabi, e alla prima Esposizione Internazionale di Barcellona nel 1929 per un dipinto intitolato Vigilia di Natale nel borgo.

Fu un docente presso la Scuola di Belle Arti di San Fernando de Madrid.

Isuoi lavori sono esposti nel Museo di Belle Arti di Siviglia e nel  Museo di Belle Arti di Granata. Nei suoi dipinti prestò particolare attenzione alla rappresentazione di tipi popolari andalusi, castigliani o marocchini, presentandoli nella ricchezza di effetti di colore edi  luce .

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013  Busta postale

 

ALBANI  FRANCESCO

(Italia)

 

Nato a Bologna  il  17 agosto 1578  e ivi morto il 4 ottobre 1660.

Secondo figlio di Agostino, mercante di seta, e di Elisabetta Torri, dopo la morte del padre nel 1590, il quale lo avrebbe voluto studente di legge, entra nella bottega bolognese del pittore fiammingo manierista Denijs Calvaert, da tempo attivo a Bologna, nella quale ha per compagni di apprendistato il Domenichino e Guido Reni; si dice che il quindicenne ma precoce Reni gli facesse da secondo maestro.

Questi tre migliori allievi non tardano a lasciare il Calvaert per la moderna Accademia dei Carracci dove, in assenza di Annibale, che è a Roma per le decorazioni di Palazzo Farnese, operano Ludovico e Agostino. Nel 1598 collabora alla decorazione di Palazzo Fava con le Storie tratte dall'Eneide di Virgilio. Il 5 dicembre 1599 è iscritto nella Compagnia dei Pittori di Bologna.

Nell'ottobre del 1601 l'artista è a Roma, collaboratore di Annibale Carracci negli affreschi della chiesa di San Giacomo degli Spagnoli, dal 1602 al 1607, ora staccati e conservati a Madrid e a Barcellona e alle decorazioni di Palazzo Aldobrandini, con l'Adorazione dei magi, la Visitazione, la Deposizione e l'Assunzione.

Dopo un ritorno a Bologna intorno al 1609, nel 1610 partecipa, con Guido Reni, alla decorazione della Cappella dell'Assunta del Quirinale e, a Bassano Romano, alle decorazioni, col Domenichino e con l'allievo Giovanni Battista Viola, di Palazzo Giustiniani.

Il 1º giugno 1614 nasce la figlia Elisabetta dalla moglie Anna Rusconi, che muore venti giorni dopo per le complicazioni del parto; intorno a questo periodo è iscritto nell'Accademia romana di San Luca.

A causa di motivi familiari deve far ritorno a Bologna nel 1617 ove dipinge il Battesimo di Cristo per la chiesa di San Giorgio in Poggiale, ora conservato alla Pinacoteca Nazionale, la pala della chiesa dei Servi a Rimini e, nel 1622, quattro tondi con le Storie di Venere e Diana, ora nella Galleria Borghese di Roma.

È a Mantova dal 1621 al 1622 con Lucio Massari, decorando per il duca Ferdinando Gonzaga la Villa Favorita.

Dopo un breve soggiorno a Roma, dal 1623 al 1625, fa definitivamente ritorno a Bologna, dove fra il 1630 e il 1632 affresca la Cappella Cagnoli di Santa Maria di Galliera. L’Albani contribuì notevolmente alla diffusione del classicismo bolognese, fornendo una interpretazione che, nell’ultima parte della sua carriera, assecondò il gusto di certi committenti. L’aspetto più intenso e producente dell’Albani va ravvisato nei dipinti mitologici, piuttosto che in quelli religiosi. L'ultima sua opera è probabilmente il Riposo nella fuga in Egitto, dipinto per Vittoria de' Medici, conservato a Palazzo Pitti.

 

FILATELIA

SPAGNA Busta postale 2013

 

 

ALCHEH  ELIEZER

(Bulgaria)

 

Nato nel 1908. Morto  nel 1978

Figlio di Natan Alcheh  e di Duda Pincas (parente del pittore Giulio Pincas) Eliezer studiò pittura all’estero. Tra il 1928 e il 1933 era studente presso l'Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, dove seguì i corsi del prof. Karl Kaspar e arte grafica sotto la guida del prof. Adolf Schinnerer.

 Un numero significativo di artisti bulgari di quel  periodo ricevette la loro formazione presso l'Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera che permetteva  una grande libertà di pensiero e di scelta individuale di espressione. La prospettiva estetica di Alcheh differiva da quella dei suoi compatrioti. Il suo migliore amico fu Kiril Tsonev - notevole pittore, che sarebbe poi diventato uno dei nomi in circolazione nell’arte bulgara -  gli fu consigliere nella scelta di insegnanti e lo aiutò ad ambientarsi nel nuovo ambiente e ad assimilare lo spirito unico dell'Accademia fin dall'inizio.

Monaco di Baviera nei primi decenni del XX secolo, non era solo un centro universalmente riconosciuto nel campo artistico  ma anche come centro di avanguardia. Alcune delle idee nate in questa città sarebbero andate a dominare nelle gallerie e musei in Europa e degli Stati Uniti. (Rumyana Konstantinova).

Filatelia: Bulgaria  

 

ALEMANY ALEX

(Spagna)

 

Nato il  5 gennaio 1943 a Gandia, Spagna.

E 'un pittore appartenente al movimento di "realismo magico".

Ha studiato presso l'Accademia Reale di Belle Arti di San Carlos a Valencia (oggi Facoltà di Belle Arti), sotto gli insegnamenti di Genaro Lahuerta, Francisco Lozano e Felipe Garin.

Tra il 1965 e il 1968 ha fatto viaggi di studio per le città europee, concludendoli con la National Portrait Gallery di Londra.

Ha iniziato a dipingere nel espressionismo astratto di ritornare al realismo e in alcune delle sue opere in particolare allo stile iperrealismo che non l'abbandonerà mai dal 1975. La sua città natale lo onorò nel 2009 con una retrospettiva del suo lavoro alla Camera dei Cultura della Marchesa de Quirós in cui erano esposte oltre 60 opere tra cui 25 ritratti di personaggi storici e attuali.

La Sala delle Esposizioni della città di Valencia ha ospitato la mostra "Live dipingere" che riassume l'essenza del percorso del suo lavoro con 76 opere il cui stili spaziano dal realismo all'astrazione.

Nel 2013 partecipa alla prima mostra di Arte Contemporanea Arte  Valencia.

Nel 2014 è selezionato come artista internazionale ospite alla Fiera Art Revolution Taipei, ripetendo l'esperienza di editing per il 2015. Nello stesso anno ha formalizzato la donazione di due dipinti, 'Bourbon' e 'Maestà Dona Sofia ', entrambi olio su tavola, che sono incorporati nella collezione d'arte comunale della città di Valencia.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013 Busta postale

 

ALLEAUME LUDOVIC

(Francia)

 

Nato il 24 marzo 1859. Morto 79 il 17 gennaio 1941.

Pittore e incisore della fine del  XIXe sec..figlio di Auguste Symphorien Alleaume (1821-1895),  auteur del saggio  Les brevets d'invention, contenant l'horlogerie[], (1873) e di Rose Hodée (1827-1909)  frequentò l’École des beaux-arts d'Angers diretta da Eugène Brunclair,  e poi fu apprendista presso  pittori e decoratori di Angers. Si recò in seguito a studiare nella  'École des beaux-arts de Paris (ateliers d'Ernest Hébert et de Luc-Olivier Merson).

 Ludovic Alleaume fu agli inizi un ritrattista.  Nel 1833 fece il suo ingresso nel Salon de la Société des Artistes français.

Apprese anche dal fratello Augusto l’arte del vetro.

 Fu artista in molte discipline. Partecipò a lavori nell’atelier dell’altrofratello Paul, intagliatore.  Realizzò anche decorazioni murali in compagnia di Ladislas Dymkovski, imparentato alla sua famiglia.

Più volte decorato per le sue pitture, ottenne la Légion d'honneur nel  1927.   

Lavorò come illustratore per le riviste  La revue de Bretagne, La revue de l'Anjou, et au Monde Illustré.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

ALLORI ALESSANDRO

(Italia)

 

Nato a Firenze nel 1535 e ivi morto nel 1607.

 Figlio di Cristofano di Lorenzo e di Dianora Sofferoni, entrò in tenera età nella bottega dell'amico di famiglia Agnolo Bronzino, al quale  fu legato da tali vincoli di riconoscenza ed affetto, da firmarsi «Alessandro del Bronzino», «alunnus Bronzini» e dopo la sua morte, «Alessandro Bronzino Allori».

In collaborazione con il Bronzino (1549-53) lavorò ai fregi degli arazzi del Salone dei Duecento a Palazzo Vecchio. Dal 1554 al 1559 soggiornò a Roma, dove approfondì la conoscenza dell'arte antica e dell'opera di Michelangelo. La cultura romana, assimilata in quel quinquennio,  influenzeranno profondamente lo stile dall'Allori nella sua futura carriera artistica. Nel 1560 affrescò la cappella Montaguti nella chiesa dell'Annunziata (Firenze). Nel 1563, divenne membro dell'Accademia del Disegno; nel 1564 partecipò alla preparazione di apparati per i funerali di Michelangelo Buonarroti; nel 1565 alle decorazioni  per le nozze di Francesco I de Medici; nel 1570-71,  fu la volta dello Studiolo di Francesco de Medici a Palazzo Vecchio. Dal 1579 divenne pittore di corte, assumendo l'incarico della decorazione di palazzo Salviati e del salone della Villa medicea a Poggio a Caiano. Attorno al 1581, affrescò alcune sale agli Uffizi.

Sue opere: Madonna con Bambino, San Giovannino sei sante e due allegorie, (1575, Firenze, Accademia); Annunciazione (1579, Firenze, Accademia); Storia di Ulisse (1575-1576, Firenze, Palazzo Salviati); Ultima Cena (1584);  Caduta della manna (1579, Firenze, Santa Maria Novella); Natività della Vergine (1595, Cortona, Santa Maria Nuova); Nozze di Cana (1600, Firenze, Sant'Agata). A.R.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

 

ALMA-TADEMA LAWRENCE

(Olanda)

 

Nato Leeuwarden, 8 gennaio 1836.  Morto a Wiesbaden, 25 giugno 1912.

 Pittore olandese naturalizzato britannico, artista dell'epoca del decadentismo, è conosciuto per i suoi ritratti di scene di vita nell'antichità (particolarmente quelle ambientate all'epoca pompeiana), sempre caratterizzate da romantico languore e raffinata indolenza, oltre che permeati da ricorrenti motivi floreali.

Nato nel piccolo villaggio di Dronrijp, vicino a Leeuwarden (Frisia), con il nome di Laurens Alma Tadema, Lawrence era figlio del notaio Pieter che morì quando lui aveva quattro anni. Sua madre, la seconda moglie di Pieter, si trovò a dover mantenere una famiglia molto numerosa ed avviò immediatamente Lawrence alla professione del padre, ma al manifestarsi del suo grande talento artistico Lawrence venne mandato ad Anversa.

Alma-Tadema ottenne la nazionalità britannica nel 1873 e venne nominato cavaliere in occasione dell'ottantunesimo compleanno della Regina Vittoria, nel 1899. Divenne membro della Royal Academy nel 1876 ed assunse una cattedra nel 1879. Nel 1907 venne incluso nel cosiddetto Order of Merit. Divenne anche cavaliere al merito in Germania, in Belgio, in Baviera, in Prussia e ufficiale della legion d'onore in Francia, oltre che membro della Royal Academy di Monaco, Berlino, Madrid e Vienna. Ricevette medaglie a Berlino nel 1874, a Parigi nel 1889 e nel 1900 in occasione dell'esibizione internazionale e divenne membro della Royal Society of Watercolors.

Durante tutta la vita, Alma-Tadema di distinse per il suo amore per lo sport e la sua condotta di gentiluomo, amante del vino, delle donne e delle feste. Lo scrittore olandese Louis Couperus, autore di scritti sulla vita dell'antica Roma, rimase scioccato dal comportamento pacato e borghese dell'artista, al punto da registrare la propria delusione nei suoi scritti.

Si sposò nel 1863 con Marie-Pauline Gressin de Boisgirard, che fu anche la modella per il dipinto Nel peristilio del 1868. Visse a Bruxelles fino alla morte della moglie, nel 1869, lasciandolo solo con le due figlie Laurence e Anna. La prima sarebbe diventata una scrittrice e la seconda una pittrice. Nel 1871, Alma-Tadema sposò Laura Epps, nobildonna inglese di famiglia benestante, e anch'ella posò per numerosi dipinti tra cui il famoso Le donne di Amphissa (1887).

Le meticolose ricerche archeologiche di Alma-Tadema e, soprattutto, il suo gusto nel reinterpretare l'architettura romana hanno affascinato numerosi autori successivi, tra cui preraffaelliti e pittori vittoriani.

L'influenza di Alma-Tadema si è protratta fino ai giorni nostri, affascinando anche numerosi registi di Hollywood. Tra questi, David Wark Griffith (Intolerance, 1916) e Cecil B. DeMille (I dieci comandamenti, 1956), oltre a Ridley Scott (Il gladiatore, 2000).

Filatelia: Congo Rep.,

 

AMATO LUIGI

(Italia)

 

Nato a Spezzano Albanese ( CS ), 1898. Morto a  Capri ( NA ), 1961).

 “A quattordici anni vinse una borsa di studio, per cui andò a Roma per frequentare l'Accademia di Belle Arti, fino alla chiamata alle armi nel 1916. Ripresi gli studi nel ’18, iniziò la sua attività di pittore, ritrattista e paesaggista. Prese parte alle mostre della “Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti”, Roma, nel 1926; dell’"Associazione Calabresi e Lucani" nel 1931; della "Sindacale romana", nel 1934. Al "Salon" di Parigi nel 1938 espose il pastello La Calabrese, ottenendo una Menzione onorevole. Nel 1939 andò a Londra, ove dipinse oli e pastelli della società inglese e scozzese, che presentò alla “Arlington Gallery”, mostra che gli fruttò la nomina a socio della “Pastel Society”. Nel 1943 tenne una personale alla Galleria “San Marco” di Roma, visitata dal re d'Italia Vittorio Emanuele III.  Nel 1948 si trasferì a Capri, ove visse continuando il suo lavoro. L’autore ha un mercato internazionale, più che italiano; negli ultimi quindici anni sue opere sono state battute a New - York, casa d’aste William Doyle; Luzern, casa d’aste Fischer; Stoccolma, casa d’aste Auctionsverket; Vejle, DK, casa d’aste Bruun Rasmussen; Londra, casa d’aste Bonhams Chelsea; Bloomfield Hills, Michigan, USA, casa d’aste Frank H. Boos Gallery; Londra, casa d’aste Sotheby’s. Due tavolette nella rassegna Rubens Santoro e i pittori della Provincia di Cosenza tra Otto e Novecento, Corigliano Calabro, Aieta, Rende, 2003,  (cat. AreS, op. cit.). A Cosenza alcuni deliziosi piccoli dipinti di paesaggio e di fiori”. (Enzo Le Pera)

 

 FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

 

AMÉRICO PEDRO

(Brasile)

 

Nato ad  Areia, Paraíba , Brasile. il  29 aprile 1843. Morto a  Firenze il 7 ottobre 1905.

E’ stato uno dei più importanti pittori accademici del Brasile. Fu anche uno scrittore e un insegnante.

Si trasferisce a Rio de Janeiro nel 1854, dove ha ottenuto una borsa di studio per studiare nell’Accademia Imperiale de Belas Artes. In seguito si è perfezionato in Europa, presso l' École des Beaux-Arts di Parigi. Fu un allievo di Jean-Auguste-Dominique Ingres, Hippolyte Flandrin e Carle-Horace Vernet; ebbe molti elogi per i suoi dipinti, e raggiunse il Dottorato in Scienze presso l' Università di Bruxelles, nel 1868.

Tornato in Brasile, ha prodotto una delle più conosciute opere d'arte: Indipendenza o Morte, che raffigura il momento in cui il principe Pietro dichiarò il paese indipendente dal Portogallo.

Venne in Italia e soggiornò per lo più a Firenze, ma viaggiò spesso, tenendo contatti con  Rio de Janeiro. Pedro Américo lavorò anche come docente e storico dell'arte.

Sposò Carlota de Araújo Porto-Alegre (1844-1918), figlia del pittore e diplomatico Manuel de Araújo Porto-Alegre , ed ebbero figli. Nominato cavaliere della Corona tedesca, è stato anche Gran Cavaliere dell'Ordine del Santo Sepolcro. Con la proclamazione della Repubblica in Brasile nel 1889, è stato eletto un deputato dell'Assemblea Nazionale.

Filatelia: Brasile

 

AMIGONI  JACOPO

(Italia)

 

Nato a Napoli o Venezia, 1682. Morto a  Madrid 1752.

Pittore appartenente alla corrente del rococò.

Le fonti più antiche  danno questo pittore e incisore nato a Venezia nel 1675. È ormai comunemente accettata, invece, la sua nascita a Napoli nel 1682, indicata per la prima volta nel 1933 da F. J. Sánchez Cánton. Egli ne ha spiegato i motivi al Fiocco in una lettera del 15 genn. 1934, in quanto nello "...expediente de pruebas de limpieza de sangre abierta para el ingreso en la Orden de Santiago de Pannelli" l'A. appare nel 1750 come quarto teste e vi si dichiara "natural de Napoles y de 68 afios de edad" (v. G. Fiocco, G. Pittoni e J. A., p. 330).

Nel 1711 - sia pure come assente - è nominato a Venezia nella "fraglia dei depentori". Salvo qualche soggiorno in Italia, principalmente a Venezia, tra il 1740 e il 1747, e forse a Roma, l'A. operò nelle maggiori corti europee. Dal 1717 al 1727 circa fu a Monaco di Baviera, in Inghilterra tra il 1729 e il '39, a Parigi nel 1736 e, dal 1747 in poi, alla corte di Ferdinando VI a Madrid, dove morì nel 1752.

Con l'opera dell'Amigoni la pittura arcadica europea raggiunge il suo apogeo: tanto nelle decorazioni che nelle sue tele mostra leggerezza e grazia, una luminosa eleganza di colori pastosi e freddi distesi a larghe pennellate. La sua chiarezza compositiva lo pone tra i più importanti rappresentanti della cultura pittorica arcadica e rococo.

 

FILATELIA

REP. del MALI Anno  2011, PARAGUAY,  SPAGNA  Anno 2013   Busta postale

 

AMORBACH OSKAR MARTIN

(Germania)

 

Nato ad Amorbach  nel 1897. Morto Rossholzen a nel 1987.

Figlio di un revisore dei conti , all'età di 17 anni frequenta la  Royal Kunstgewerbeschule di Monaco di Baviera. I suoi studi furono interrotti dalla prima guerra mondiale. Dal 1916 al 1919 fu pilota  dell’areonautica e prese parte alle battaglie delle Fiandre, dove rimase gravemente ferito. Le impressioni ha ottenuto nella prima guerra  si possono trovare in alcuni dei suoi dipinti, per esempio in "Sie fahren in den Tod".

Nel 1920  proseguì gli studi in Munch, dove divenne allievo di Carl Johann Becker-Gundal  e di  Franz von Stuck. Divenne famoso con il suo grande gruppo crocifissione, un affresco di 25x2 m., La vita di Cristo nella chiesa parrocchiale di Lohr e la Danza della Morte a Ingolstadt , Monaco

Seguirono diversi lavori in chiese con  affreschi e pitture. Oltre ad affreschi e dipinti in chiese , Amorbach dipinse pure paesaggi,  agricoltori, scenari in stile realistico e  temi della guerra. Gli ultimi due motivi da lui trattati furono di grande importanza nella ideologia nazionalsocialista. Nel 1939, durante la "Giornata del tedesco", gli fu conferito il titolo di professore dai nazisti.

Amorbach fu un membro del NSDAP, e professore di  pittura di storia presso l'Akademie für bildende Künste di Berlino nel 1943.

Al Grande tedesco Art Exhibitions Martin Amorbach fu presente con 12 opere, che rappresentavano scenari agricoli e motivi militari. Hitler acquistò "Erntetag", "Abend", "Im Tagewerk" e "Sie den Tod fahren" per la somma di  22.000 Reichsmark.

La città di Würzburg onorò Martin Amorbach nel 1981 dandogli la Medaglia  Albertus Magnusa, e la città dove è nato (Amorbach) gli ha concesso nel 1982 la "Ehrenteller der Stadt Amorbach".

 

FILATELIA

SOMALIA  Anno 2004

 

AMORSOLO FERNANDO CUETO

(Filippine)

 

Nato a Paco il  30 maggio 1892.  Morto il  26 Febbraio 1972)

Figlio di Pedro Amorsolo, un contabile, e di Bonifacia Cueto, crebbe con i suoi cinque fratelli a Daet e si spostò a Manila dopo la morte del  padre. La famiglia si trasferì presso il primo cugino di sua madre, Fabian de la Rosa, un pittore di genere. Nel 1905 Fernando, a 13 anni, iniziò l’apprendistato sotto il pittore de la Rosa. Primo successo commerciale del giovane fu la vendita di cartoline acquerello per 10 centavos ciascuna.

Nel 1908 vinse il secondo premio per la pittura “Levendo-Periodico al Bazar Escolta”, un concorso sponsorizzato dalla Asociacion Internacional de Artistas.

L'anno seguente, si iscrisse alla Scuola d'Arte del Liceo de Manila e nel  1909 iniziò a frequentare l'Università della Scuola di Arte Filippine, laureandosi con lode nel 1916.

Nel 1916 Enrique Zobel de Ayala, un cittadino spagnolo importante uomo d'affari nelle Filippine, sponsorizzò  Amorsolo per studiare alla Academia de San Fernando di Madrid.

Durante il soggiorno in Spagna, cominciò ad esporre in importanti mostre di artisti moderni europei, tra cui francesi realisti, impressionisti e post-impressionisti.

Dopo il ritorno a Manila, Amorsolo aprì uno studio e per lui cominciò un periodo estremamente produttivo. Utilizzando soggetti  presi in prestito da Fabian de la Rosa - scene di semina del riso e la raccolta – creò  una serie di dipinti che ha catturò l'immaginazione popolare. La sua pittura  dal  1922 ebbe un successo  commerciale che durò per una trentina d'anni.

 Amorsolo ampliò la sua   attività insegnando presso l'Università delle Filippine ed è stato il Direttore del Dipartimento della scuola d'arte tra il 1938 e il 1952. Dopo la morte nel 1931 della  prima moglie - con la quale ebbe sei figli - si risposò ed ebbe altri 8 figli, cinque dei quali divennero anche pittori.

Durante l'occupazione giapponese delle Filippine Amorsolo abbozzò scene di guerra cui assistette dalla finestra o dal tetto del suo appartamento in affitto, mentre la moglie e la famiglia viveva a parte in una posizione più sicura. I suoi disegni e dipinti di questo triste periodo bellico documentano sofferenza e atrocità. In particolare, Amorsolo descrisse le sofferenze delle madri e dei bambini. Durante la guerra, fratello minore di Amorsolo, Pablo, anche lui un artista compiuto, fu bollato come simpatizzante giapponese e fu giustiziato da guerriglieri filippini.

I suoi dipinti di guerra sono considerati tra i suoi migliori lavori e sono stati esposti presso Malacanang Palace nel 1948.

Dal 1950 in poi, Amorsolo creò una media di 10 quadri al mese. La sua popolarità era così grande che la prima generazione di modernisti filippini generalmente citano il suo lavoro come una accademia .

In declino per  problemi di salute (diabete e cataratta)  che ostacolavano il suo lavoro, Amorsolo continuò a dipingere in modo produttivo per sostenere la sua numerosa famiglia.

La morte di due dei suoi figli, Fernando Jr. nel 1964, e Milo nel 1971, lo colpì profondamente. Morì di infarto il 24 agosto 1972.

 

FILATELIA

FILIPPINE Anno 2000 (2564)  + dipinti

 

ANNIGONI PIETRO

(Italia)

 

Nato a Milano, 7 giugno 1910. Morto a Firenze, 28 ottobre 1988.

E’ stato un pittore italiano, soprannominato dalla stampa del suo tempo, "Il pittore delle regine".

Nel 1925 inizia a studiare presso l'Accademia di belle arti di Firenze con i professori Carena e Graziosi, perfezionando gli studi con lunghi viaggi, anche all'estero.

La sua prima mostra personale viene allestita nel 1932, presso palazzo Perroni. Fin dall'inizio si caratterizza per una pittura fedele alla realtà.

Durante gli anni della II.nGuerra Mondiale, la famiglia Annigoni con Pietro fu ospitata ed accolta in casa di Alido Michelozzi a Serravalle Pistoiese.

Nel 1947 con Gregorio Sciltian e i fratelli Xavier e Antonio Bueno, è tra i firmatari del manifesto dei Pittori moderni della realtà. Servendosi con grande maestria dell'uso di antiche tecniche pittoriche (famose le sue tempere grasse) partorite dal Rinascimento, costruisce il suo percorso artistico in netto in contrasto con gli stili pittorici propri del Modernismo e del Postmodernismo in auge negli anni della sua attività. Resta fedele al Realismo sino alla morte.

Una tale predilezione per il vero, lo pone velocemente in risalto nel campo della ritrattistica, dove chiaramente il committente vuol potersi riconoscere. La fama cresce negli ambienti nobiliari d'Italia. Nel 1949 si sposta in Inghilterra, dove dipinge numerosi ritratti dei reali inglesi e di altri personaggi celebri, sino a che, nel 1955 riceve la commissione di un ritratto per Elisabetta II. (National Portrait Gallery, Londra). Accetta, dopo aver concordato per l'esecuzione una serie di pose in studio. Ne riceverà grande notorietà. Egualmente rilevanti, ma forse meno noti, i ritratti eseguiti per Papa Giovanni XXIII, John Fitzgerald Kennedy, Principe Filippo, Principessa Margaret, Lord Moran, Alcide De Gasperi e molti altri.

Nonostante sia ricordato come "Il pittore delle regine", ebbe grande predilezione nel ritrarre "persone meno agiate", in cui era abile nel descriverne fedelmente tanto l'aspetto esteriore quanto l'interiore.

Dal 1966 al 1988, la sua attività si caratterizza per un susseguirsi di mostre prestigiose, fra cui molte alla Royal Academy di Londra, mentre in Italia si ricordano, per il notevole successo ottenuto, quelle di Milano (Galleria Cortina, 1968, e Galleria Levi, 1971). Fra un'esposizione e l'altra, non mancò di dedicarsi ad una delle sue grandi passioni: L'arte dell'affresco.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta Postale

 

 

 

ANTIGNA JEAN PIERRE ALEXANDRE

(Francia)

 

Nato il 7 marzo 1817 a Orleans. Morto a Parigi il - 26 febbraio 1878.

I suoi primi studi si svolsero a Orleans sotto la guida del pittore locale, François Salmon. Il 9 ottobre 1837, entrò nella Scuola nazionale supérieure des Beaux-Arts di Parigi, dove fu allievo di Sebastien Norblin de la Gourdaine così come il famoso Paul Delaroche.

Fino al 1845 i temi dei suoi dipinti sono state scene in genere religiose e ritratti. Vissuto  nel quartiere povero di Île Saint-Louis a Parigi, introdusse nei suoi lavori immagini della sofferenza e del duro lavoro della gente disagiata.

Dopo la rivoluzione del 1848 Antigna si espresse in stile realista stile, e continuò fino a quando, nel  1860, cominciò a produrre dipinti in stile naturalista.

Espose al Salon e ricevette la Legion d'Onore nel 1861.

Ha viaggiato in Spagna e Bretagna numerose volte per dipingere scene molteplici, eppure mantenne sempre una vena di compassione per i poveri.

Nel 1861 sposò Antigna Helene-Marie Pettit, che divenne anch’essa una pittrice. Il loro figlio, Andre-Marc Antigna, fu pure lui  un pittore e miniatore.

Antigna morì  a Parigi.

 

FILATELIA

SPAGNA  Buste postali .

 

 

AOKI SHIGERU

(Giappone)

 

Nato il 13 luglio 1882 a Kurume, Fukuoka e ivi morto il  25 Marzo 1911.

Pittore noto per il suo lavoro nel combinare leggende giapponesi e soggetti religiosi con la Yoga, movimento artistico,  alla fine del 19 ° e l'inizio del 20 ° secolo. .

Aoki è figlio di un  un ex samurai. Anche se la sua famiglia disapprovava il suo interesse per l'arte, gli permise di lasciare la sua casa nel 1899 per proseguire i suoi studi a Tokyo, prima con Koyama Shotaro, allievo di Antonio Fontanesi, un artista che era stato assunto dal governo Meiji nel tardo 1870 affinché introducesse la  pittura ad olio in Giappone. Dal 1900 divenne allievo di Kuroda Seiki, poi istruttore presso la Tokyo Bijutsu Gakko (l'odierna Tokyo Università Nazionale di Belle Arti e Musica ). Nell'autunno del 1902, si recò a Monte Myogi nella Prefettura di Gunma e alla Prefettura di Nagano per lavoro. Dopo il suo ritorno, ha esposto alcune delle sue opere dove il suo uso delle tecniche dei preraffaelliti, combinate con i temi del Kojiki provocò un grande successo di critica.

Aoki terminò gli studi nel 1904. Nel mese di agosto del 1905, si è trasferito a Chikusei, Ibaraki, dove ha avuto un figlio che sarebbe poi diventato un noto shakuhachi musicista. Nel 1907, Fukuda è tornato a casa per prendersi cura del padre malato e dopo la di lui morte,  ha abbandonato la casa per compiere  un lungo viaggio, durante il quale creò numerose opere, ma non si stabilì mai in un luogo preciso.

Nel marzo del 1911 fu ricoverato in un ospedale a Fukuoka, affetto da tubercolosi. Morì all'età di 28 anni.

Un certo numero di sue opere sono state raccolte dal Museo Ishibashi di Arte nella sua città natale di Kurume, due delle  quali sono state riconosciute dal governo giapponese, Agenzia per gli Affari Culturali,  come importanti Beni Culturali

Filatelia: Giappone

 

APPERLEY GEORGE WYNNE

(Inghilterra)

 

Nato a Ventnor,  in Inghilterra, 17 giugno 1884. Morto a  Tangeri nel   Settembre 1960.

Apparteneva a una nobile famiglia gallese. Rimase orfano del padre all'età di sei anni. Fin da bambino fu attratto dalla pittura una professione non accettata dai genitori in particolar modo dal patrigno che avrebbe voluto avviarlo ad una carriera militare, mentre la madre propendeva per una carriera ecclesiastica. Tuttavia, la sua decisione di dedicarsi alla pittura era ferma e  le pressioni familiari non riuscirono a  fermarlo.

Nel 1904 si recò in Italia , dove visitò varie città come Venezia e Roma . Era attratto dalla luce del Mediterraneo e inizialmente disegnò diversi acquerelli in cui erano rappresentate scene di genere e grandi edifici storici come la Basilica di San Marco .

Nel 1907 sposò segretamente Hilda Papa. La famiglia della sposa disapprovò il matrimonio.  Apperley  si trasferì  a Lugano (Svizzera) per tornare poi a Londra, dove rimase un paio di anni ed ebbe  due figli, Edward e Phyllis. Nel 1914, senza la compagnia di sua moglie, fece un primo viaggio in Spagna e nel 1916 decise di stabilirsi temporaneamente a  Madrid per un anno. Nel 1917 andò ad abitare  a Granada, dove incontrò Enriqueta Contreras, che divenne la sua compagna e che dipinse numerose volte nel corso della sua vita. Dal  risultato di questa unione nacquero altri due figli: George e Henry.

Nel 1918 vi fu  una mostra delle sue opere a Madrid, inaugurata dal re Alfonso XIII e sua moglie Victoria Eugenia di Battenberg, fatto che aumentò significativamente il suo prestigio e la sua considerazione nel mondo dell'arte spagnola.

A Granada conobbe  artisti locali, come Francisco Soria Aedo , José María Rodríguez Acosta e Lopez Mezquita; si integrò nella vita della città e chiese di mantenere le tradizioni e il patrimonio. Da questo momento  iniziarono ad essere presenti nella sua opera numerose scene di paesaggi e vedute di Granata vista da prospettive diverse.

Negli anni 1920 e 1930 il suo stile si è evoluto e  si è avvicinato  a quello di Julio Romero de Torres, specie nell’esecuzione e nella maniera di disegnare ritratti.

Dopo la proclamazione della Seconda Repubblica spagnola , nel 1933 si trasferì con la famiglia a Tangeri (Marocco), dove rimase fino alla sua morte avvenuta nel 1960, anche se fece frequenti viaggi a Granada, dove ha sempre mantenuto la sua casa. Nella città marocchina, affascinato dall’orientalismo e dal fascino dell’ambiente,  si interessò a nuovi temi e soggetti.

 

FILATELIA

SOMALIA Anno 2004

 

 

 

APPIANI ANDREA

(Italia)

 

Nato a Milano nel  1754 e ivi  morto nel 1817.

Andrea Appiani, pittore del Neoclassicismo italiano, conosciuto anche come Andrea Appiani I o Andrea Appiani "Il Vecchio", nasce da una modesta famiglia di Milano.

La sua formazione artistica avviene a Milano dal 1769 alla Scuola dell'Ambrosiana, con Carlo Maria Giudici, poi studia anatomia con Gaetano Monti, poi con il De Giorgi studia le opere di Leonardo, di Raffaello e del Luini.

Dal 1776 il giovane Appiani frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera approfondendo le tecniche dell'affresco; infatti, la sua prima opera è un affresco eseguito nel 1777 nella parrocchiale di Caglio.

Dopo essersi occupato per qualche anno di scenografia, nel 1789 riceve dall'arciduca d'Austria Ferdinando la commissione di affrescare la Storia di Amore e Psiche per la Rotonda delle Serre nella Villa Reale di Monza.

Nel 1790 e nel 1791 viaggia per studio a Roma, Parma, Bologna, Firenze e a Napoli, anche in vista della stesura dei suoi affreschi milanesi in Santa Maria presso San Celso, iniziati il 10 giugno 1793 e conclusi nel 1795, dopo quelli della Rotonda della Villa Arciducale a Monza, dipinti al suo ritorno da Roma verso il 1792.

L'Appiani raggiunse  una personalità ben definita, adottando la grazia della pittura greca e la morbidezza di  Leonardo.

Durante il periodo Napoleonico il pittore lavora a tempo pieno per i Francesi: oltre a ritrarre Napoleone e dipingere per la sua gloria, accetta la carica di "Commissario superiore", incaricato di scegliere le opere d'arte lombarde e venete da trafugare e spedire a Parigi.

Nel 1801 a Parigi Andrea Appiani ha l'occasione di lavorare con il già famoso Jacques-Louis David, al progetto del Foro Bonaparte e, nel decennio successivo, assume incarichi strettamente legati al regime napoleonico ed occupa poltrone importanti e di grande visibilità.

Insegnante all'Accademia di Brera, nominato Primo Pittore del Re d'Italia e poi Cavaliere della Corona ferrea, entra a far parte dell'Accademia romana di san Luca. Dipinge moltissimo: nel 1808 il pittore stesso afferma di aver dipinto, in quel solo anno, 16 ritratti di Napoleone e della famiglia Beauharnais.

Nel 1812, dopo la disfatta napoleonica in Russia, interrompe a Palazzo Reale l'affresco della Caduta dei Giganti e il 28 aprile 1813 è colpito da un infarto che lo lascia paralizzato, impedendogli per il resto della sua vita di lavorare.

Andrea Appiani muore nella sua casa milanese nel 1817 e fu sepolto a San Gregorio fuori Porta Orientale, ma la sua tomba è andata dispersa.

 

FILATELIA

SPAGNA  2014 Busta postale

 

 

 

 

ARANDA JOSÉ JIMÉNEZ

(Spagna)

 

Nato a Sevilla, il  7 febbraio del  183 . Morto il 6 di maggio del 1903.

Iniziò i suoi primi passi nella pittura di Manuel Cabral e Eduardo Cano de la Peña.

Apprezzato per il disegno, entrò nel 1851 nell’Accademia Reale di Belle Arti di Santa Elisabetta d'Ungheria a Siviglia. Nel 1868 studiò a  di Madrid , nel Museo del Prado, le opere di Goya e Velázquez. Nel 1867 si recò a Jerez de la Frontera per  lavorare come restauratore e disegnatore di vetrate. Nel 1871 si trasferì a Roma, dove rimase quattro anni.

Nel 1881 si trasferisce a Parigi, dove studia per nove anni, opere di pittura legate al XVIII secolo, in stile Fortuny con notevole successo. Nel 1890 si trasferisce a Madrid, dipingendo scene di vita quotidiana più scene di corte.

 Dopo la morte della moglie e della figlia nel 1892 si trasferisce nella sua città natale, dove è svenne nominato membro dell'Accademia di Belle Arti, e dove diventerà maestro di scuola, carica che ricoprì dal 1897 fino alla sua morte. Daniel Vázquez Díaz, Eugenio Hermoso, Ricardo López Cabrera, Manuel González Sanz Arizmendi Santos furono suoi  discepoli.

Nell'ultimo decennio del XIX secolo, ha dipinto il paesaggio di Alcalá de Guadaíra, lasciando in questo campo alcuni esempi di "grande maestro in pittura" (come lo chiamava Sorolla).

Tra le sue opere più note sono: "Una vergogna", "Una lancia in arena" e "Uno schiavo per la vendita".
E 'stato anche un disegnatore e illustratore notevole, evidenziati dai disegni per l'edizione del centenario del "Don Chisciotte".

Premi e riconoscimenti: Presente con i suoi dipinti in mostre nazionali e internazionali di Belle Arti, ottenne la Menzione d'onore in Belle Arti Nazionali 1864 e il 1866, e due terzi medaglie nelle edizioni del 1871 e il 1878, "Una lancia in arena" e "The guardacantón" ; nel 1890, la medaglia della Mostra Nazionale di Belle Arti per il suo lavoro Una vergognaAl Salone Internazionale di Monaco di Baviera del 1883, fu  premiato con la Medal of Honor. E 'stato anche nominato Commendatore dell'Ordine di Isabella la Cattolica.

 

 

 FILATELIA

SPAGNA 2014 Busta postale

 

 

 

ARCHE JORGE

(Cuba)

 

Nato nel 1905. Morto nel 1956.

Jorge Arche è considerato un precursore, insieme a Victor Manuel Garcia, nel diffondere  lo stile moderno di arte cubana. Fece parte del movimento d'avanguardia creato a L'Avana nel 1920.

Anche se formalmente addestrato presso la scuola d'arte di San Alejandro, Arche non completò mai  i suoi studi. In seguito prese lezioni  da Victor Manuel, e fu in grado di confidarsi con lui per un consiglio artistico. Ironia della sorte,  fu lui a diventar docente durante l'ultimo decennio della sua vita, quando  contribuì a organizzare una scuola a Camaguey, la terza città più grande di Cuba, e insegnò anche presso la Free Studio di Pittura e Scultura.

Un elemento di Arche  che si distingue nel suo lavoro è il suo trattamento dello sfondo. Anche se il ritratto era la parte preminente nei suoi quadri, era abile nell’inserire squisiti dettagli nei paesaggi dei suoi sfondi. I suoi colori sono intensi, e le sue linee sono lisce e morbide. I soggetti della sua pittura hanno sempre un effetto calmante, e raramente sono in movimento o in una posizione rigida. Il ritratto dell’eroe nazionale cubano José Martí è un perfetto esempio del suo trattamento di rappresentazione ritrattistica-soft e realista del soggetto mentre  quasi surrealista  spicca lo sfondo paesaggistico.

Filatelia: Cuba

 

ARMSTRONG ROLF 

(USA)

 

Nato Bay City, Michigan   il 21 aprile 1889. Morto il  22 febbraio 1960.

Pittore di arte pin-up. Suo  padre, che possedeva una compagnia di navi di linea per passeggeri, andato in rovina, trasferì la famiglia  nel 1899 a Detroit, Michigan.

Il padre morì nel 1903, e un anno dopo Rolf e sua madre si trasferirono  a Seattle, Washington, seguendo le orme del fratello maggiore, William, che si era trasferito lì un anno prima.

Ormai gli  interessi artistici di Rolf stavano emergendo e da hobby passeggero divennero un vero lavoro.

Nel 1908 si trasferisce a Chicago, dove poté studiare presso l’Istituto d'Arte; ha poi continuato a New York , dove ha studiato con Robert Henri .

Dopo un viaggio a Parigi nel 1919 per frequentare l’Académie Julian, è tornato a New York ed aperto uno studio. Nel 1921 si recò a Minneapolis per comporre un  calendario per la  Società Brown & Bigelow .

Durante gli anni 1921 e 1930, il suo lavoro è apparso su molti calendari, cartoline, così come sulle copertine di molte riviste. Molte stelle dello spettacolo posarono  per i suoi ritratti, tra cui Mary Pickford, Greta Garbo  e anche Boris Karloff .

Lavorò presso la “Pictorial Review “ contribuendo al suo successo tanto che la rivista raggiunse una tiratura di più di due milioni di copie entro il 1926. Un anno dopo, era il miglior artista di calendari in  vendita presso la Brown & Bigelow. Nel 1930, la RCA lo assunse per dipingere pin-up per pubblicizzare i loro prodotti, e nel 1933 la Società Thomas D. Murphy Calendario lo ha messo  sotto contratto  per la produzione di una serie di dipinti per la loro linea.

Rolf Armstrong è morto nel 1960, sull'isola di Oahu , Hawaii come uno dei migliori artisti "pin-up" della prima metà del XX secolo.

 

FILATELIA

ERITREA Anno 2003

 

ARRUFAT ANTONI VILA

(Spagna)

 

Nato a Sabadell, Vallès Occidental, 20 d'ottobre 1894. Morto a Barcellona, ​​18 settembre 1989.

Pittore catalano, muralista e incisore, fu uno dei fondatori della Colla de Sabadell e fece parte dell’Accademia di Belle Arti di Sabadell.

Si formò principalmente con il padre e  con gli insegnamenti ricevuti presso la scuola di Barcellona Exchange e, per completare i suoi studi, presso la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando a Madrid, grazie a una sovvenzione concessa dal Consiglio Comunale di Sabadell.

Patrocinato dalla  sua città di origine si recò a Parigi e in Italia, dove fu influenzato da Mela Muttermilch. Nel 1919 espose nelle Gallerie Laietanes di Barcellona, ​​ma visse a Parigi fino al 1920, dove disegnò paesaggi urbani. Tornò a Barcellona e tenne mostre individuali nelle  gallerie Camaro (1922) e Sira (1932), e contemporaneamente partecipò in alcune mostre collettive. In seguito si dedicò principalmente alla pittura murale, soprattutto con temi religiosi. come i primi pannelli rappresentativi dipinti per la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, per la farmacia Benessat Sabadell e per il Santuario della Salute della stessa città nonché per l'altare della chiesa della Santissima Trinità di Vilafranca 1935.

Dopo la guerra civile partecipò alla Mostra di Arte Sacra di Vitoria nel 1940 e alla Biennale (1940 e 1952) di Venezia. Nel 1942 ha ricevuto la medaglia d'onore della Mostra Nazionale di Barcellona, ​​e nel 1948 ha ottenuto la prima medaglia a Madrid, per La cena. Nel 1954 espone individualmente a Buenos Aires e Rosario (Argentina), e poi a Barcellona (1971, 1979, 1980) e Sabadell (1974, 1978, 1979).

Fece murales a Sabadell, Vilafranca, Terrazza, Montmajor, San Sebastian, Barcellona e El Escorial. Alcuni dei suoi murales più famosi furono eseguiti su commissione dei Comitati camerali della Casa del Comune di Barcellona, ​​nel 1950. Il Museo Nazionale d'Arte della Catalogna a Barcellona ​​possiede diverse opere dell'artista.

Nel 1949  è diventato professore di incisione presso la Scuola di Belle Arti di Sant Jordi di Barcellona, ​​ed è stato anche un membro della Reale Accademia Catalana di Belle Arti di San Giorgio e dell’Accademia Reale di Belle Arti di San Fernando. Nel 1983 ha ricevuto la Croce di San Giorgio della Generalitat della Catalogna.

Opere conservate di Antoni Vila Arrufat si trovano presso la Fondazione Palau Caldes d'Estrac, il Museo di Arte Contemporanea (MACBA) e ilMuseo d'Arte Sabadell.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012 Busta postale.

 

ARSAN EMMANUELLE

(Thailandia)

 

Nata a Bankok (Thailandia) nel 1932.

Emmanuelle Arsan, (pseudonimo di Marayat Rollet-Andriane, nata  come Marayat Bibidh, e nota anche come Marayat, Marajat, Kramsaseddinsh, Krasaesundh, Krassaesibor, Virajjakkam, Virajjakam, Virajjakari, Rollet - Andriane, Bibidh) è lo pseudonimo di una scrittrice francese di  romanzi  di origine euroasiatica, meglio conosciuta per la creazione del personaggio fittizio Emmanuelle, una donna che intraprende un viaggio di auto-scoperta sessuale in varie circostanze e situazioni.

Arsan all'età di 16 anni è stata sposata con un diplomatico francese dell'UNESCO, Louis-Jacques Rollet-Andriane e la coppia ha avuto due figlie. Il suo romanzo di Emmanuelle è stato pubblicato e distribuito clandestinamente in Francia senza il  nome di un autore nel 1959. Dopo successive edizioni, che portavano in copertina  lo pseudonimo  Emmanuelle Arsan,, si scoprì che l’autore  era Marayat Rollet-Andriane. Il romanzo a volte dà l’impressione di essere una quasi-autobiografia.

Diversi altri romanzi sono stati pubblicati sotto lo pseudonimo di  Emmanuelle Arsan e il loro successo ha portato alla trasposizione cinematografica Emmanuelle (1974).

Arsan è stata anche direttrice titolare e scrittrice del film  Laure (1976) basato sulle scoperte sessuali di un personaggio più giovane di  "Emmanuelle" di nome Laure, anch’esso calato in un ambiente esotico. Il film, prodotto dalla  San Pablo e  diretto da Louis-Jacques Rollet-Andriane e da Roberto D'Ettorre Piazzoli è comparso sullo schermo nel 1966. Il personaggio è anche stato ripreso  in un episodio della serie americana The Big Valley (1967).

 

FILATELIA

GUINEA BISSAU Anno 2012  (4679/82 + BF 836).

 

 

 

ASLAN  (PSEUD. DI ALAIN GOURDON)

(Francia)

 

Nato a Lormont (Gironde) il 23 maggio 1930. Morto l’11 febbraio 2014 a Sainte-Adèle in Canada.

Pittore, illustratore e scultore francese, noto per le sue  pin-up, nel 1944 si iscrisse alla scuola  di Belle Arti di Bordeaux.

Nel 1945, all'età di 15 anni ha vinto il primo premio della anatomia artistica universitaria.

Nel 1946, all'età di 16 anni, per intercessione del  pittore Jean-Gabriel Domergue, entra a far parte dell’École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi dove, in quello stesso anno incontra lo scultore César con cui stringerà una lunga amicizia.

Nel 1947, fu selezionato per il Prix de Rome, per la sua opera  Arianna abbandonata da Teseo, il suo primo grande successo.

Nel 1948 ha fatto il busto del drammaturgo René Bruyez.

Nel 1949 ha creato da una foto del busto dell'attore André Antoine  della commedia francese, morto nel 1943.

Nel 1950, eseguì il busto del maresciallo Jean de Lattre de Tassigny.

 Nel 1952, fu nominato pittore ufficiale e scultore dell'esercito. Allo stesso tempo, si occupò di disegni per illustrare libri per bambini, come Pinocchio e I racconti di Perrault. Ha fatto anche diverse copertine dell'edizione francese del “Journal de Tintin”.

Inizia anche ad illustrare  i manifesti per il Folies Bergere , il Crazy Torse , il Casino de Paris , l'Olympia , o copertine di dischi e pubblicità.

Dal 1963 al 1981, Aslan crea  la famosa pin-up per il magazine Lui .

Nel 1968, disegna  Brigitte Bardot per il francobollo “Marianne”. Di questo busto, pubblicato dal Museo del Louvre, furono vendute oltre 20.000 copie.

Nel 1969, James Warren gli chiede di disegnare la copertina del primo numero della rivista a fumetti “Vampirella” . Tuttavia, Warren preferì  rinunciare a favore del disegno di Frank Frazetta

Nel 1971, ha fatto il busto del generale de Gaulle in tre diverse altezze (60 cm, 30 cm e 15 cm).

Illustra la copertina dell'album (record di pubblico) di Joe Dassin durante la sua visita all'Olympia nel 1974. Una bella rappresentazione del cantante nel suo vestito bianco, in piedi con un gatto persiano i suoi piedi.

Nel 1978, Aslan scolpisce la cantante Mireille Mathieu per  Marianne. Dal busto, presente al  Louvre, fu in seguito ricavata la Marianne d'Or, premio per i sindaci che si prendono cura della loro città. Una pin di Mireille-Marianne fu offerta a tutti i sindaci di Francia.

Nel 1986 , eseguì il busto dell'attore Alain Delon e il suo ritratto fu dipinto su un veicolo che prese parte al rally Parigi-Dakar (per pubblicizzare  la promozione di profumi Alain Delon).

Nel 1987, ha curato la statua di pietra della cantante Dalida per la sua tomba nel cimitero di Montmartre , e il suo busto in bronzo, per il sito Dalida , anche in Montmartre .

E' stato nominato comandante delle Arti e delle Lettere , nel 2003.

Opere Pubblicate: 1971: Il libro di Aslan, ed. Valéry d'Amboise; 1979 Aslan, ed. Umanoid Associates; 1984 Pin-up, ed. Carrère, Michel Lafon; 2010:. Pin-up, ed il Musardine

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2015

 

 

 

AXILETTE  ALEXIS

(Francia)

 

Nato  Durtal (Maine-et-Loire) il 10-ottobre1860 e ivi morto  il 3 luglio 1931.

Fu un abile  pittore, disegnatore e pastellista.  Nel 1885 vinse il Gran Premio Roma.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014

 

 

 

 

BACKER JACOB DE

(Belgio)

 

Nato ad Anversa, 1555 circa  e ivi morto, 1585 circa.

Non si hanno dati precisi sulla vita di Jacob de Backer; oltretutto viene spesso confuso con il pittore fiammingo suo omonimo Jacob Adriaensz Backer. Secondo la RKD Jacob de Backer sarebbe nato ad Anversa nel 1540/45 circa e sarebbe morto nella stessa città fra il 1591 e il 1600.

De Backer è stato abbandonato dal padre da ragazzo. Carel van Mander afferma che Jacob de Backer fu allievo di Antonio van Palermo ed Hendrik van Steenwijk il Vecchio. Sebbene sia considerato un pittore manierista e siano visibili influssi di Giorgio Vasari, non sembra sia mai stato in Italia. Il ciclo dei Sette vizi capitali fu acquistato da Cosimo Masi, segretario del cardinale Alessandro Farnese il Giovane nel 1594 ed è conservato nel Museo di Capodimonte a Napoli

Filatelia: Gabon

 

BADALOCCHIO SISTO ROSA

(Italia) 

 

Nato a Parma, 28 giugno 1585 e ivi morì nel 1647 circa..

Pittore e incisore, Badalocchio lavorò prima con Agostino Carracci a Bologna, poi con Annibale Carracci a Roma. Nel 1609 si trasferì a Parma.

La sua opera più conosciuta come incisore è la serie della Bibbia di Raffaello, che creò insieme a Giovanni Lanfranco. Le immagini raffigurano una serie di affreschi della loggia di Raffaello in Vaticano.

Come pittore la sua opera più importante sono gli affreschi della Chiesa di San Giovanni Evangelista a Reggio Emilia.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta Postale

 

BALDI LAZZARO

(Italia)

 

Nato a Pistoia, 1624 circa. Morto a  Roma, 1703.

Fu un pittore del periodo barocco, attivo principalmente a Roma.

Fu allievo di F. Leoncini e in seguito entrò a far parte della scuola di Pietro da Cortona a Roma dove apprese le tecniche dell'affresco. Si perfezionò all'Accademia nazionale di San Luca.

Fra le sue opere più importanti la Creazione di Adamo ed Eva, il Diluvio universale e l'Annunciazione, realizzati per la galleria di papa Alessandro VII nel Palazzo del Quirinale in Roma, l'affresco del San Giovanni in Patmos nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

Verso il 1658 affrescò il tempietto della Chiesa di San Giovanni in Oleo con Storie dell'evangelista, a cui seguirono il lavori nella cappella di Santa Rosa nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva, le Storie di S. Carlo Borromeo e S. Filippo Neri  nella Basilica di Sant'Anastasia al Palatino, lo stendardo raffigurante, da un lato il Miracolo dell’immagine piangente della Madonna, e dall’altro la Vergine in gloria, sito nella Chiesa di Santa Maria del Pianto, e le tele La creazione degli angeli e La caduta degli angeli ribelli nelle navate della Chiesa Nuova. Eseguì pure gli affreschi dell’abside di Santa Maria in Domnica, sotto il mosaico, raffiguranti tre episodi della vita di S. Lorenzo e S. Ciriaca. L’opera vuole rappresentare le origini di questa chiesa, in cui il diacono Lorenzo avrebbe curato le opere di carità della Chiesa di Roma assistito da Santa Ciriaca.

Tra le pale d'altare sono degne di nota l'Annunciazione della Chiesa di San Marcello al Corso e la Madonna del Rosario di Santa Anastasia.

Ha successivamente lavorato a Camerino, Pistoia, Perugia, dove ha dipinto la grande tela La discesa dello Spirito Santo, della chiesa di S. Spirito.

Dell'ultimo periodo della sua attività pittorica fanno parte il Martirio di Sant'Andrea nella Basilica di Sant'Andrea delle Fratte e la Madonna col Bambino e Sant'Antonio nel Palazzo Odescalchi di Bassano Romano. Ebbe come allievo Filippo Luzi, con cui condivise un'amicizia durata vent'anni.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

BALDUCCI MATTEO

(Italia)

 

Nato a Fontignano, fine XV secolo. Morto a Città della Pieve, dopo il 1554.

Pittore italiano del Rinascimento, nacque  in un piccolo paese vicino al Lago Trasimeno, in provincia di Perugia.

Balducci lavorò insieme a Giovanni Antonio Bazzi tra il 1517 e il 1523, e venne influenzato dal suo modo di dipingere. Allievo del Sodoma, risentì soprattutto del Pinturicchio.

Dipinse un altare a San Francesco di Pian Castagniano sul Monte Amiata in Toscana. Gli venne anche commissionata una tavola con l' Assunzione e santi per la chiesa di S.Spirito a Siena, e varie altre opere oggi conservate nella Pinacoteca della città toscana.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

 

BALDUNG HANS detto GRIEN

(Germania)

 

Nato a Schwäbisch Gmünd nel 1485 circa. Morto a  Strasburgo, nel settembre del 1545.

Pittore, disegnatore, incisore e xilografo, contemporaneo e allievo di Albrecht Dürer, proviene  da una famiglia di letterati, accademici e professionisti. Suo padre era avvocato e Hans fu l'unico membro della famiglia a non frequentare l'università. Intorno al 1499/1500 fece un periodo di apprendistato nella regione dell'Alto Reno, probabilmente a Strasburgo presso un pittore della scuola di Martin Schongauer.

Nel 1503 si trasferì a Norimberga dove completò la sua formazione con Albrecht Dürer. E’  probabile che acquisì qui il soprannome "Grien" a causa dell'abbondante utilizzo del colore verde. Nel 1505 produsse insieme a Schäufelein le incisioni per il libro di Ulrich Pinder "Der beschlossen gart des rosenkra(n)tz marie" e dopo la partenza di Dürer per l'Italia (1505) illustrò gran parte del testo di Pinder "Speculum passionis domini nostri Jesu Christi". Dürer e Baldung rimasero amici anche dopo che quest'ultimo abbandonò Norimberga per trasferirsi a Strasburgo.

Nel 1509 l'artista tornò a Strasburgo, divenne cittadino e in seguito membro del consiglio della città. L'anno seguente sposò Margarethe Herlin e iniziò a firmare le sue opere con la sigla HGB che utilizzò fino al termine della sua carriera. nsieme a Lucas Cranach il vecchio e a Hans Burgkmair fu uno dei precursori della tecnica di incisione chiaroscuro.

In seguito le sue opere passarono da argomenti prevalentemente religiosi, (anche a causa del calo di commissioni da parte di istituzioni religiose provocata dalla "ventata" Riformista che attraversò la regione) ad argomenti più secolari. L'artista si dedicò alla raffigurazione di episodi mitologici e alle allegorie. Negli ultimi vent'anni della sua carriera venne in influenzato dal manierismo italiano.

Filatelia: Aiman

 

 

BALEN HENDRICK VAN

(Fiammingo)

 

Nato ad Anversa nel 1575 e ivi morto  il 17 luglio 1632.

Divenuto Maestro Pittore nel 1592, tra il 1609 e il 1610 ricoprì il ruolo di decano della Gilda dei Pittori. Si recò in seguito a Roma per studiare l'arte classica e, al suo ritorno ad Anversa, entrò nella Confrerie des Romanistes di cui, nel 1613, diventò il decano.

Gli si attribuiscono almeno ventisei allievi, dei quali due sono da annoverarsi tra i grandi della pittura fiamminga: Antoon van Dyck e Frans Snyders. Fu inoltre contemporaneo di Jan Brueghel il Vecchio, Pieter Brueghel il Giovane e di Rubens. Ebbe undici figli parecchi dei quali seguirono le orme del padre e si dedicarono all'arte della pittura.

Collaborò spesso con altri artisti di spicco, tra i quali vi fu Bruegel che dipingeva gli sfondi su cui Balen apponeva le figure umane.

Disegnò dei cartoni per vetrate e per incisioni, ma in genere dipinse su legno e su rame opere, spesso di piccole dimensioni, di soggetti biblici e mitologici.

Verso la fine della sua carriera pare subisse egli stesso l'influenza dell'allievo van Dyck, come appare nei suoi quadri in San Giacomo di Anversa, luogo dov'è oltretutto sepolto. Molte sue opere sono conservate nelle maggiori gallerie d'Europa.

Filatelia : Malawi, Romania

 

 

BALTHUS  ( pseud. Di Balthasar Klossowski de Rola)

(Francia)

 

Nato a Parigi 1908. Morto a  Rosseniere, Vaud, 2001.

Figlio del critico d'arte e pittore Eric Klossowski e di Baladine, autrice di acquerelli, Balthus fu a stretto contatto con il mondo della pittura già dall'infanzia: la sua casa era frequentata da artisti del calibro di Cézanne, Matisse, Mirò, Masson, sotto l'egida dei quali si compì la sua formazione artistica, pur essendo egli fondamentalmente un autodidatta.

Cresciuto in un ambiente colto e raffinato ebbe modo di esprimere precocemente la sua propria vocazione figurativa: aveva appena dodici anni quando venne pubblicato il suo primo libro di disegni, intitolato Mitsou, accompagnato da una prefazione scritta da Rainer Maria Rilke, che fu tra i primi ad intuirne il genio pittorico: è la storia del suo gatto raccontata attraverso le immagini tracciate dalla sua abile mano sui fogli.

Suoi veri modelli furono Masaccio e soprattutto Piero della Francesca, dallo splendore delle cui opere egli rimase affascinato già durante il suo primo viaggio in Italia nel 1926. Il grande entusiasmo per aver potuto osservare direttamente Gallerie di opere d'arte di chi egli considerava un vero e proprio maestro è chiaramente espresso in un passo della lettera che Balthus scrisse al professor Strhol dopo il suo soggiorno aretino: "Il desiderio di venire fin qui a vedere le opere di Piero della Francesca mi ha perseguitato per gli scorsi cinque anni...Ma adesso, che meraviglia!"

Tale ammirazione è del resto testimoniata da alcune copie di paesaggi ad acquerello che egli realizzò proprio sul finire degli anni '20, mostrando già la sua impronta di neoclassico, amante del Rinascimento.
Espose la prima volta a Parigi nel 1934 alla Galleria Pierre, destando subito interesse a livello internazionale. È stato direttore dell'Accademia di Francia a Villa Medici dal 1961 al 1978. La sua pittura, che risente dell'influsso di Bonnard e di Vuillard, riprende forme e motivi dall'arte dei secoli passati, da Piero della Francesca fino a Ingres, in una costante ricerca di corrispondenze tra un severo studio formale e l'evocazione di una realtà quotidiana colta spesso nei suoi aspetti più inquietanti ed emblematici.

Filatelia:  Francia

 

BARBARI JACOPO DE'

(Italia)

 

Nato nel1460/70 a Venezia. Morto nel 1516.

Conosciuto anche  con i cognomi de Barbari, de Barberi, Barbaro, Barberino, Barbarigo o Barberigo, è stato un pittore e incisore..

Nel 1500 si trasferì da Venezia per approdare poi  in Germania, diventando il primo artista rinascimentale italiano di rilievo a lavorare in Nord Europa. I suoi rari dipinti superstiti (circa dodici) includono il primo esempio conosciuto di trompe l'oeil dell’antichità. Di notevole influenza artistica furono anche le sue ventinove incisioni e tre grandissime xilografie, tra cui uno dei più grandi capolavori della cartografia urbana, la celebre Veduta di Venezia.

Il luogo e la data di nascita dell’artista sono incerte, ma fu descritto come veneziano dai contemporanei, compreso Albrecht Dürer.

Per l’anno di nascita si può quindi dedurre una data compresa tra il 1445 e il 1470. Vi furono anche ipotesi che fosse di origine tedesca, ma ora sembra chiarito che nacque a Venezia ed era italiano. Vi sono anche dei suoi documenti scritti in italiano ed indirizzati a corrispondenti tedeschi. Firmò la maggior parte delle sue incisioni con un caduceo, il simbolo di Mercurio, e una natura morta reca  la seguente dicitura: "Jac.o de barbarj p 1504" . Se ne deduce che non apparteneva all’importante famiglia dei Barbaro, anche considerando che non fu mai elencato nella genealogia di questa famiglia.

Non si conosce nulla dei suoi primi decenni, nonostante Alvise Vivarini sia stato indicato come suo maestro. Lasciò Venezia per la Germania nel 1500, e da allora vi sono maggiori informazioni sulla sua vita. In Germania lavorò per l’Imperatore Massimiliano I di Norimberga per un anno, poi in varie località per Federico il Saggio di Sassonia tra gli anni 1503 e 1505, prima di spostarsi presso la corte di Gioacchino I di Brandeburgo, verso gli anni 1506-1508. In Germania fu conosciuto anche come Jacopo Walch, probabilmente da Wälsch (straniero), un termine spesso usato per gli italiani.

Pare che abbia fatto ritorno a Venezia con Filippo I di Castiglia, per il quale successivamente lavorò in Olanda. Nel marzo del 1510 lavorò per il successore di Filippo, Margherita d'Asburgo, a Bruxelles e Malines. Nel gennaio del 1511 si ammalò e fece testamento; a marzo l’Arciduchessa gli concesse una pensione a vita, vista la sua vecchiaia e debolezza. Morì nel 1516, lasciando all’Arciduchessa ventitré splendidi piatti cesellati.

La sua prima opera documentata è l’immensa (1,315 x 2,818 metri, sei pannelli) e impressionante xilografia Veduta di Venezia del 1500. Il 30 ottobre 1500 la Repubblica di Venezia concesse all'editore tedesco Anton Kolb il privilegio di stamparla, dopo tre anni di lavoro impiegati sull'opera ad incidere minuziosamente i legni di pero delle tavole.

Oltre alla Veduta di Venezia, produsse due altre opere con la stessa tecnica, il Trionfo di un uomo su un satiro (tre pannelli) e la Battaglia fra uomini e satiri (due pannelli), entrambe rappresentanti uomini e satiri, che furono le più grandi e sorprendenti xilografie figurative fino ad allora realizzate, costituendo per decenni il punto di riferimento delle migliori, grandi xilografie italiane. Queste opere potrebbero anche risalire ad un periodo precedente al 1500 e furono sicuramente influenzate dalle opere di Andrea Mantegna.

Quando la Veduta di Venezia fu pubblicata, de' Barbari aveva già raggiunto la Germania, dove incontrò Dürer, forse già conosciuto durante il primo viaggio in Italia del tedesco (un passaggio in una lettera di Dürer è ambiguo).

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

 

BAROCCI FEDERICO (alias FEDERICO FIORE)

(Italia)

 

Nato a Urbino nel 1526 e ivi morto  nel 1612.

Soprannominato Il Baroccio, pittore e disegnatore, visse  a Urbino per tutta la vita.

Federico si è formato come pittore studiando prima con suo padre, Ambrogio Barocci, discreto scultore, poi è stato apprendista presso il pittore veneziano Franco Battista (1498-1561) esponente del Manierismo Romano, ma più apprezzato come disegnatore.

Era solo un adolescente quando accompagnò lo zio Bartolomeo Genga a Pesaro, poi a Roma, dove si fermò per quattro anni (1548-1553) nello studio dei pittori manieristi Taddeo e Federico Zuccari già famosi. Inizialmente si ispirò a  Raffaello.

Nel 1553  torna a Urbino, ma è richiamato a Roma da papa Pio IV per contribuire alla decorazione del Palazzo del Belveder.

Stava affrescando il Casino nei Giardini Vaticani (1561-1563 ), quando si ammalò di disturbi intestinali, temette di essere stato avvelenato da rivali gelosi, e, confermando il parere dei suoi contemporanei che lo descrivevano come persona un po' cupa e ipocondriaca, lasciò Roma per sempre e tornò ad Urbino.

Nel 1566 il pittore, forse influenzato da Filippo Neri,  entrò nell'Ordine laico dei Cappuccini ed abbracciò i principi della Controriforma in materia di arte religiosa redatti al Concilio di Trento (1545-1563)
Nonostante il fatto che Federico Barocci abbia lavorato lontano dai principali centri d'arte, il suo lavoro era molto ricercato, e, tra i suoi mecenati, vi era anche l'imperatore Rodolfo II.

Barocci si è sempre lamentato di essere malato, ma ha avuto una carriera molto lunga e produttiva: era prolifico come disegnatore, affascinante come incisore e, come pittore, fu uno dei primi artisti a fare largo uso di gessetti colorati.

Filatelia: Paraguay

 

BATONI  POMPEO GIROLAMO

(Italia)

 

Nato a Lucca, 25 gennaio 1708. Morto a  Roma, 4 febbraio 1787.

Figlio dell'orafo lucchese Paolino Batoni, Pompeo si trasferì a Roma nel 1727. Attraversò dapprima un periodo di formazione, presso la bottega di Francesco Ferdinandi, trascorso per lo più a copiare le opere di Raffaello e Annibale Carracci. Solo nei primi anni quaranta cominciò ad ottenere commissioni di prestigio: il primo mecenate fu Forte Gabrielli, conte di Baccaresca, che gli commissionò la celebre Madonna in trono con Santi e Beati della famigliaGabrielli di Gubbio per la chiesa di San Gregorio al Celio a Roma (1739-1740). Altri incarichi seguirono, tra cui una pala d'altare per la chiesa dei Santi Celso e Giuliano e la prestigiosissima Caduta di Simon Mago per la Basilica di San Pietro in Vaticano (oggi a Santa Maria degli Angeli). Risale al 1743 l'Estasi di santa Caterina da Siena del Museo nazionale di Villa Guinigi a Lucca.

Fu in questi anni che l'artista si specializzò nei ritratti, un genere assai remunerativo visto l'alto numero di nobiluomini stranieri di passaggio a Roma per il Grand Tour. Batoni si conquistò così la fama internazionale di miglior pittore italiano, grazie soprattutto ai committenti che provenivano dall'Inghilterra e dall'Irlanda.

In queste opere e nei numerosi dipinti allegorici e mitologici da lui prodotti, Batoni si mostra un artista composto e già tendente al neoclassicismo. Ricordata dalle fonti coeve è la sua rivalità con Anton Raphael Mengs.

Tra i suoi effigiati si segnalano l'imperatore d'Austria Giuseppe II e papa Pio VI.

Molto diffusa tra i cattolici l'immagine del Sacro Cuore di Gesù dipinta da Pompeo Batoni nel 1767 e che si trova nella Chiesa del Gesù a Roma. Si segnala una singolarissima ed unica committenza effettuata nel 1776 per la Chiesa dei Conti Antonelli a Brugnetto di Senigallia, dove l'artista ritrae su ardesia il cardinale Leonardo Antonelli "Papa rosso" e Principe della Chiesa

A Forlì, nella Pinacoteca civica, si trova il ritratto del soprano (castrato) e musicista Giuseppe Santarelli.

 

FILATELIA

SOMALIA ANNO 2001 , PARAGUAY

 

BAUER  FRED

(Svizzera)

 

Nato nel 1928

Bauer iniziò come graphic designer poi ha studiò alla School of Design di San Gallo . Dal 1965 lavora come freelance pittore, incisore,  illustratore di  libri e cartellonista. E’ anche un  sautore di libri per bambini.

Attualmente vive e lavora a Fred Bauer Küsnacht vicino a Zurigo.

Conosciuto per i suoi manifesti che  ha progettato per le grandi mostre d'arte.

Ha illustrato libri scolastici, ed ha lavorato per conto di istituzioni, editori e musei.

Premi: Nel 1958 ha ricevuto il premio dell'arte svizzera; Nel 1965 e nel 1980 ha ricevuto un premio per il suo lavoro dal titolo " Poster svizzero dell'anno "

 

FILATELIA

SVIZZERA  Anno 1989 (1399 MI)

 

 

 

 

BAUER RUDOLF ALEXANDER GEORG

(Germania)

 

Nato a a Lindenwald, contea Wirsitz nei pressi di Bromberg, Provincia di Posen  l’11 febbraio 1889. Morto il 28 Novembre, 1953, a  Deal, New Jersey.

Pittore di origine tedesca fu coinvolto nel gruppo Der Sturm di Berlino e il suo lavoro diventò  obiettivo  centrale della  “Non- arte” della  collezione di Solomon R. Guggenheim.

Nato da genitori della classe media, Rudolf Bauer nella sua giovinezza si trasferì a Berlino. Si dedicò all’arte sin dalla tenera età, sebbene suo padre lo disapprovasse tanto da picchiarlo quando Bauer annunciò la sua intenzione di frequentare la  scuola d'arte. Nonostante questo scoraggiamento, fuggì di casa e frequentò l'Accademia di Belle Arti.

Visse sostenendosi col suo contributo di artista con la creazione di illustrazioni e caricature per alcune delle maggiori riviste e giornali del tempo.  Nel 1912 iniziò  a lavorare in una modalità astratta. Nello stesso anno incontrò  Herwarth Walden, che aveva appena fondato Der Sturm, un movimento che  sarebbe diventato il più importante centro artistico a Berlino. Nel 1915 Bauer fu invitato a partecipare ad una mostra collettiva a Der Sturm.

Avrebbe poi continuato a partecipare attivamente alla galleria Der Sturm  fino alla metà degli anni 1920. Ebbe la sua prima mostra personale  nel 1917, con 120 opere "Lyrical astratti", e mostre personali nel 1919 e 1920. Tra gli artisti che facevano parte del gruppo Der Sturm  vi erano Wassily Kandinsky , Marc Chagall , Paul Klee e Franz Marc. Come Paul Klee, Bauer divenne insegnante.

Nel 1917 Bauer conobbe  la  baronessa Hilla Rebay von Ehrenwiesen, anch’essa pittrice, della quale divenne amante. Bauer e Rebay condivisero uno studio a partire dal 1919, ma la nobile famiglia Rebay  non approvava Bauer. Nei primi anni 1920 Bauer viaggiò per l'Italia. Rebay e Bauer avrebbero continuato a scriversi  regolarmente e ad avere rapporti di amicizia, ma il loro rapporto diventò platonico.

Nel 1920 Katherine Sophie Dreier , l'eminente collezionista e co-fondatrice della Société Anonyme , con Marcel Duchamp e Man Ray, visitò Berlino e comprò diverse opere di Bauer compreso il dipinto a olio Andante V.

 Bauer lavorò a  Berlino nel 1920 e continuò ad eseguire opere astratte per il movimento conosciuto col nome di “Arte non-Obiettivo" [Gegenstandslos].

 Quando alcune opere di Bauer vennero mostrate  dalla Rebay al  magnate Solomon R. Guggenheim, questi decise di iniziare una collezione dei suoi  lavori.

Nel 1930 Solomon Guggenheim e sua moglie, Irene, viaggiarono con la Rebay in Germania per incontrare Bauer e Kandinsky. In quel periodo il lavoro di Bauer si era trasferito dal lirico all'astrazione geometrica, che avrebbe dominato per il resto della sua carriera artistica. Guggenheim comprò  molti dei nuovi lavori di Bauer e gli fissò uno stipendio che permise al pittore di aprire il suo museo per il suo lavoro e il lavoro di altri pittori anche  fuori dall'Obiettivo. Tra cui  Kandinsky. Chiamò il museo col nome di Das Geistreich, o "Il regno dello Spirito."

Nel giugno 1937 Guggenheim costituì la Fondazione Solomon R. Guggenheim per la sua collezione, con la Rebay come  suo curatore ufficiale. Il Museo di Arte Gibbes a Charleston, South Carolina , ospitò la prima esposizione  pubblica della Collezione “Solomon R. Guggenheim”.

 Nel  marzo 1936 Bauer si recò  negli Stati Uniti per assistere all'apertura della mostra.

Nel 1938, al suo ritorno da una mostra delle sue opere a Parigi, Bauer fu arrestato dai nazisti per la sua arte "degenerata" e per aver  speculato sul mercato nero. L'anno precedente il  lavoro di Bauer era stato incluso nella famigerata mostra del’arte degenerata a Monaco di Baviera , organizzata dai nazisti per mostrare tutto il deviante dell’arte astratta. Nonostante questo Bauer si rifiutò di abbandonare il suo paese d'origine. Dopo l’arresto  rimase in una prigione della Gestapo per diversi mesi. La Rebay e Guggenheim si adoperarono attivamente per farlo liberare. Dopo vari rinvii fu finalmente rilasciato senza condizioni nel mese di agosto 1938. Durante il periodo trascorso in carcere, creò decine di disegni su pezzi di carta. Dopo alcuni mesi decise di  lasciare la sua patria, ed  emigrò negli Stati Uniti nel mese di luglio del 1939, pochi mesi prima dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale .

Bauer arrivò  a New York subito dopo l'apertura ufficiale del Museo di Pittura Non-oggettiva, nel centro di Manhattan .

Bauer visse con la Rebay per alcuni mesi prima di essere ospitato in una delle case di Guggenheim a Deal, New Jersey, una cittadina costiera di lusso, bella ma isolata. A questo punto, Guggenheim gli  propose un contratto. Il pittore accettò ma inesperto nei codicilli-trappola di certi contratti si trovò alla fine completamente legato alla Fondazione Guggenheim.  Non poteva più vendere personalmente i suoi quadri. Ne doveva però produrre  un certo numero all’anno e su di essi riceveva una minima percentuale. In compenso  riceveva mensilmente uno stipendio.

Bauer, comprese il suo errore e,  turbato per la sorte dei suoi dipinti  che avrebbero arricchito altri, si astenne all’eseguire altri lavori. Evidentemente non voleva dare alla Fondazione la soddisfazione di lucrare sulle sue opere.  La situazione aggravò il rapporto di lavoro che aveva con la Rebay , curatrice della Collezione Guggenheim, un rapporto che  diventò subito molto teso e che culminò in una causa per diffamazione contro la  Rebay la quale aveva insultato la nuova moglie di Bauer, Louise Huber, sposata nel 1944.

Nel 1949 le cose cambiarono drasticamente per la Rebay quando Solomon Guggenheim morì. Dopo due anni dalla morte di Salomon i fiduciari, abbandonata la  visione originale della Raccolta  Guggenheim, chiesero le dimissioni  da curatrice  della raccolta a Hilla Rebay e  decisero di inviare tutte le opere della collezione Non-Obiettivo allo stoccaggio.

Nel 1953 Rudolf Bauer morì di cancro ai polmoni. Il nuovo museo  rinominato “Solomon R. Guggenheim Museum”,  inaugurato nel 1959, non possedeva alcuna sua opera.

Il lavoro di Bauer cadde nell’oscurità e rimase invisibile per i successivi due decenni. Solo nel 1967 i   dipinti di Bauer furono  di nuovo esposti al Guggenheim e nel  1969 il suo lavoro fu esposto in una grande retrospettiva avvenuta a Berlino. Un’altra grande retrospettiva del lavoro di Bauer ebbe  luogo anche presso la Weinstein Gallery.

(La fonte principale di questo articolo è il saggio di Lowy).

 

 

 

BAZHBEOUK-MELIKIAN ALEXANDER

(Armenia)

 

Nato l’11 settembre 1891 a Tbilisi e ivi morto il  20 luglio 1966.

Nel 1903, ha iniziato gli studi presso la Scuola d'Arte e Scultura del Caucaso della Società per la Promozione delle Belle Arti.  Nel 1910, si recò a Mosca per iniziare la sua formazione nello studio dell'artista VN Meshkov. L'anno successivo, si è unito alla St. Petersburg Academy of Arts.

Nel 1913, Bazhbeuk-Melikyan fu arruolato Esercito imperiale russo e trascorse le prima guerra mondiale nell’Odessa anteriore. Nel 1917, tornò a Tbilisi dove iniziò una carriera artistica indipendente.

Nel 1919, ha incontrato la sua prima moglie, Nektar, con la quale ebbe una figlia, Lavinia (nata nel 1922). Da un successivo matrimonio con  Lydia Meshkorudnikova, ha avuto altri due figli: Vazgen e Zuleika. Entrambe le figlie si dedicarono alla pittura.

Tra gli anni 1922-1929, Bazhbeuk-Melikyan insegnò presso lo studio di Mose Toidze, in seguito insegnò presso l'Accademia georgiana delle Arti fino 1938.

Nel 1920, Bazhbeuk-Melikyan partecipò attivamente al movimento culturale di Tbilisi, collaborando con i futuristi come il poeta Kara-Darvish, e pittori georgiani, come David Kakabadze. 

Nel 1935, strinse amicizia con i poeti nazionalisti Yegishe Charents e Tiziano Tabidze , che portò  all'attenzione del NKVD . Quando, nel 1937, il quotidiano Dawn d'Oriente  pubblicò un articolo  che lo definiva un nemico del popolo, fu espulso dall'Unione degli Artisti della Georgia. I suoi due amici, Charents e Tabidze, furono giustiziati e Bazhbeuk-Melikyan visse con la  paura di essere arrestato. Ciò non avvenne a seguito di un suo dipinto sui guerriglieri spagnoli a sostegno dei repubblicani della guerra civile spagnola  e fu riabilitato. [

Nel 1961, è stato insignito del titolo di Artista Onorato della Repubblica socialista sovietica georgiana. 

Si ritiene che nella sua carriera abbia dipinto più di duemila tele, ma molte sono state distrutte.

Dato il suo perfezionismo, ogni volta che creava  un nuovo lavoro, lo distruggeva se l’esito finale non lo soddisfaceva. Quando sua figlia Lavinia creò  un catalogo dei suoi dipinti nel 1936, riportò solo 110 lavori.  Nel 1966, dopo la sua morte, non ne sono stati trovati altri.

Bazhbeuk-Melikyan è noto per la sua rappresentazione della figura femminile, di maghi, giocolieri, donne in costume esotico e nudi. Come il suo amico Gudiashvili, dipinse donne voluttuose.

Durante la sua carriera condusse una protesta silenziosa contro le autorità sovietiche  troppo puritane  sul tema del sesso e del nudo.

Il tema del circo occupò un posto importante nella sua opera fin dai primi anni, e dedicò molto del suo talento al suo mondo poetico e magico. Nel circo, vide le antiche tradizioni che erano sopravvissute.ì e ne ammirò  la bellezza plastica delle sue presentazioni. Allo stesso tempo, Bazhbeuk-Melikyan ha trovato ispirazione dalla vita unica dei vecchi quartieri delle città trancaucasiche, che dipinse in tele come il Cortile con un orso (1925), e Mill in Ortachalah (1930). Fino alla metà degli anni 1930, l'artista, di regola, scelse  uno schema di colore scuro che si richiamava ai dipinti di artisti classici. Amava il gioco di contrasto che improvvisamente e drammaticamente illuminava  con  figure e oggetti. Ha combinato la sensibilità acuta di un artista moderno, con la sua fantasia personale. I mondi da lui creati sono romantici. 

La gamma di argomenti  trattati da Bazhbeuk-Melikyan è rimasta piuttosto stabile. Ha ripetutamente variato i suoi motivi preferiti. Ma nel corso degli anni, la natura della struttura emotiva dei suoi dipinti è cambiata. Mistero romantico e ambiguità gradualmente cedettero nel 1940 a uno stile impulsivo più immediato. La combinazione di colori bianco e nero, che corrispondeva, alle sue prime percezioni è stata sostituita da una tavolozza multicolore luminosa. 

Nel 1919, insieme a Lado Gudiashvili, tenne una mostra delle sue opere a Tbilisi.

Nel 1935, ebbe la sua prima mostra personale a Yerevan, Armenia. Questo attirò molta attenzione tra gli intellettuali armeni. La mostra ebbe un enorme successo. 

Nel 1968, una mostra postuma fu  organizzata a Tbilisi, Mosca e Yerevan.

 

FILATELIA

ARMENIA Anno 1998 (1937)

 

 

 

BAZILLE JEAN-FRÉDÉRIC

(Francia)

 

Nato a Montpellier, 6 dicembre 1841. Morto a Beaune-la-Rolande il 28 novembre 1870.

Proveniente da una agiata famiglia protestante, Jean Frédéric Bazille studiò a Parigi medicina, una facoltà che abbandonò presto per dedicarsi, senza il consenso dei genitori, alla pittura, influenzato dall'opera di Eugène Delacroix. Nel 1862 viene in contatto con Monet, Renoir e Sisley, nello studio del pittore Charles Gleyre, di cui frequenta i corsi di pittura.

Le stanze dello studio di Bazille, situato alle Batignolles, diventano ben presto punto di incontro per questi artisti. Il loro sodalizio, poi sfociato nel grande movimento impressionaista, viene chiamato appunto "Scuola delle Batignolles".

Matura il proprio stile durante i soggiorni annuali presso la villa di famiglia a Meric, sulle rive del Lez. Qui dipinge La robe Rose nel 1864, frutto della volontà di conciliare le tesi impressioniste con le regole della pittura classica. Nello stesso luogo, qualche anno più tardi, dipinge anche La vue de village: Castelnau. Quest'opera presenta una struttura molto simile a La robe Rose. La sua maggiore conquista a livello artistico sta nella fusione della figura umana con il paesaggio in un'unica immagine.

I programmi per la prima mostra impressionista indipendente vengono interrotti dallo scoppio della guerra franco-prussiana nel 1870-1871. Bazille si arruola volontario in un reggimento di Zuavi, nonostante gli amici pittori tentino di dissuaderlo. Poco tempo dopo, durante la sua prima battaglia al fronte a Beaune-la-Rolande, viene ucciso a soli 29 anni.

Nella sua vita ha stretto amicizie con i migliori artisti del tempo, i quali divennero i più celebri del movimento impressionista, compresi Monet, Manet, Renoir, Sisley e Berthe Morisot.

Filatelia: Costa d’Avorio

 

BEAL JACK Jr.  WALTER HENRY

(USA)

 

Nato il 25 Giugno 1931. Morto il 29 agosto 2013.

Pittore realista americano,  è nato a Richmond, Virginia e ha vissuto in Oneonta, New York con la moglie, l'artista Sondra Freckelton.

Morì a Oneonta in agosto 2013. Concluse i suoi studi artistici a New York nel corso del 1960. I suoi dipinti realistici  sono stati esposti  in mostre personali presso le Allen Frumkin Galleries di New York e Chicago, e in decine di altre gallerie a New York, Boston, Miami, Parigi. I suoi dipinti sono stati inclusi in mostre importanti al Whitney Museum of American Art e il Museum of Fine Arts della Virginia, tra le altre istituzioni d'arte.

Nel 1976, Beal è stato eletto nella National Academy of Design in qualità di membro associato, ed è diventato un membro a pieno titolo nel 1983.

 

FILATELIA

Spagna anno 2013  BUSTA POSTALI 

 

 

BECKMANN MAX

(Germania)

 

Nato a Lipsia, 12 febbraio 1884. Morto a  New York, 27 dicembre 1950.]

Cominciò precocemente a disegnare e dipingere e nel 1899 entrò nell'Accademia di Weimar, dove restò fino al 1903. Viaggiò poi per l'Europa, rimanendo particolarmente colpito da Parigi e Firenze, dove ebbe modo di ammirare le opere di maestri antichi come Rembrandt, Piero della Francesca e Luca Signorelli.

Si stabilì infine a Berlino, dove nel 1906 si aggregò al gruppo artistico della Secessione e vi restò fino al 1915. Con le opere di questo periodo, caratterizzate da un forte timbro sentimentale, Beckmann rimase in una posizione per certi versi ambigua, cercando un compromesso tra il tardo impressionismo e il nascente espressionismo.]

Nei primi mesi del 1914 partecipò alla Prima guerra mondiale, ma fu congedato dopo un esaurimento nervoso. Quest’esperienza influenzò notevolmente la sua arte, facendogli prendere con sempre maggiore decisione la via dell'espressionismo.

Nel 1915 lasciò Berlino per Francoforte, dove insegnò nella locale Scuola di belle arti fino al 1933.

Nella sua pittura entrarono temi angosciosi e violenti, di dolore, di morte, di abbiezione sociale e morale, svolti con complesse allusioni simboliche e forti deformazioni espressive.

Verso il 1923, all'interno di una generale ripresa classicista, Beckmann accentuò la semplificazione della forma, senza per questo mettere in discussione il suo espressionismo.

Lo stile diventò più disteso, probabilmente a causa dei crescenti contatti con la pittura francese.

Nel 1928, in seguito ai contatti sempre più frequenti con la cultura parigina, Beckmann iniziò un processo di accentuazione cromatica. Fu questa la fase matura della sua arte, che si concretizzò in grandi quadri allegorici per la profonda impressione avuta dalle opere di Hieronymus Bosch, studiate approfonditamente nei suoi viaggi a Parigi di quel periodo.

In quegli anni Beckmann vide con orrore e spavento la nascita e la crescita del nazismo: molti suoi lavori del periodo rappresentarono scene di vita quotidiana, ma con corpi grotteschi e mutilati; in queste opere l'artista rappresentò le sue terribili esperienze legate alla Prima guerra mondiale e previde la catastrofe immane che il nazismo avrebbe causato negli anni seguenti.

Nel 1933, dopo la presa del potere da parte del partito nazista in Germania, fu costretto a lasciare la Scuola di belle arti di Francoforte.

Nel 1937 la sua arte fu condannata dai nazisti come arte degenerata; nello stesso anno Beckmann lasciò la Germania. Visse ad Amsterdam per dieci anni e nel 1947 si trasferì negli Stati Uniti per insegnare a St. Louis e a New York. Morì per un infarto.

Filatelia: Benin, Congo Rep., 

 

 

BEEL PAUL    

(USA)

 

Nato a Westlake (Ohio) nel 1970, ha studiato pittura alla Bowling Green State University, Ohio, ricevendo il Masters of Fine Art degree nel 1996.

Ha proseguito gli studi artistici in Italia presso lo Studio Art Centers International di  Firenze, dove ha poi insegnato pittura e disegno.

Ha tenuto mostre personali a Venezia, Milano, Firenze, Mantova, così come negli Stati Uniti, e collettive in Spagna, Germania, San Marino, Svizzera e in tutta Italia.

Dal 1998 vive con sua moglie e due figlie in campagna nei dintorni di Firenze ed espone con Bonelli Arte Contemporanea di Mantova.

Il linguaggio pittorico di Beel è un intreccio di tecniche antiche e tematiche contemporanee, con continui riferimenti a Caravaggio, Goya e Daumier.

In particolare, è riuscito a dare un'attualità e un'intensità straordinaria al genere del ritratto, pescando dalla realtà contemporanea, con soggetti presi dalla vita di tutti i giorni.

Paul Beel ha fatto la sua prima mostra personale "Venti Ritratti" nel 1989 nella Biblioteca di Westlake, Ohio e dal 1993 ha esposto le sue opere in numerosissime mostre collettive e mostre personali a Venezia, Milano, Firenze, Mantova, così come negli Stati Uniti, in Spagna, Germania, San Marino, Svizzera.

Paul Beel ha scelto una via scomoda per rappresentare la vita, ma ha ottenuto  numerosi riconoscimenti: nel 2010 è vincitore al BP Travel Award assegnato dalla National Portrait Gallery di Londra; nel 2009 è il vincitore del Premio Celeste; nel 2002 è finalista del Premio Cairo.

 

FILATELIA

SPAGNA 2013 Busta postale

 

 

BEGAS, REINHOLD

(Germania)

 

Nato a Berlino nel 1831 e  ivi morto nel  1911.

Scultore, figlio di Karl il Vecchio, allievo dell'Accademia di Berlino, soggiornò a Roma (1856-58), ove conobbe A. Böcklin, Fr. Lenbach e A. Feuerbach, che lo avviarono allo studio dell'arte del tardo Rinascimento e del Barocco. Tornato in Germania, divenne il capo del movimento neobarocco tedesco, che ebbe gran seguito sulla fine del secolo.

Opere a Berlino: Fontana di Nettuno (1901), monumenti a Schiller (1871), a Guglielmo I (1897, distrutto), a Bismarck (1901). Fu pure un  ritrattista. Anche il fratello, Karl il Giovane (Berlino 1845 - Köthen 1916), scultore, fu autore di numerosi gruppi monumentali e ritratti.

Filatelia: Germania

 

 

BELL JULIE

(USA)

Nata a Beaumont, Texas Beaumont, Texas, nel 1958.

Pittrice americana, fu bodybuilder e modella per il marito, il pittore Boris Vallejo .

Julie Bell ha illustrato le copertine di circa cento opere di fantasy/science fiction e riviste dal 1990. Nei primi anni 1990, ha illustrato copertine per i videogiochi e carte di trading di successo per i supereroi  della  Marvel e DC. Per una immagine-copertina del Sega Game Gear, il videogioco Ax Battler: A Legend di Golden Axe  dove dipinse il mondo semi-barbaro in cui  il gioco si svolge,  venne solprannominata con l’epiteto di Terra Selvaggia. Ha progettato altri video giochi di successo, prodotti dalla The Mint Franklin, curando personaggi e ambienti.

Julie e suo marito, il pittore Boris Vallejo, hanno fatto molti dipinti per le campagne pubblicitarie della Nike, Inc., Coca-Cola, e Toyota. Ha dipinto le copertine di due album del musicista, Meat Loaf : Bat Out Of Hell III: The Monster Is allentato e Hang cool Teddy Bear.

Julie vinse il  Premio Chesley per il risultato artistico nel 2008.

Nel 2007, Bell e il marito Vallejo hanno  illustrato il manifesto per Aqua Teen Hunger Force Colon Movie Film per i teatri.

Un calendario annuale di 13 dipinti di Julie Bell e Boris Vallejo è prodotto da Workman Publishing. .

Filatelia: Somalia

 

 

BELLINI, GIOVANNI

(Italia)

 

Nato a Venezia,  nel 1432. Morto a Venezia nel 1516l

Giovanni Bellini proviene da una famiglia prestigiosa di pittori. Attivo dalla seconda metà del Quattrocento ai primi anni del Cinquecento, l'artista dipinge soprattutto quadri di soggetto religioso in cui infonde un valore nuovo al colore e alla natura. Grazie al successo e alla fama raggiunti, finirà per essere nominato pittore ufficiale della città

Impara a dipingere nella bottega del padre Jacopo, pittore molto celebre a Venezia. Con lui lavora anche Gentile, il fratello maggiore, che gode a sua volta di un prestigio tale da essere inviato a Costantinopoli per dipingere un ritratto del sultano. Ad ispirarlo è, tuttavia, il cognato, il pittore Andrea Mantegna.

Il nome di Bellini è legato soprattutto alle bellissime pale d'altare, dipinti che erano collocati sugli altari delle chiese, dove venivano celebrati Madonne e santi. In queste pale Bellini interpreta in modo nuovo la raffigurazione di soggetti sacri che a Venezia si tramandava dall'epoca bizantina. Le figure non sono più rappresentate in rigide pose frontali, ma si dispongono nello spazio.

Bellini diventa il pittore più famoso e ricercato di Venezia e il suo legame con la città, che non lascerà mai fino alla morte, nel 1516, è così forte che anche in alcune pale d'altare si possono riconoscere allusioni a scenari veneziani.

Dipinge una numerosa serie di Madonne con Bambino in modo sempre vivo e originale, secondo uno schema che farà da modello per tutta la pittura veneta: il gruppo sacro è in primo piano e forma una piramide, mentre un drappo o una tenda lo separa dal paesaggio sullo sfondo.

Le Madonne con Bambino non sono immagini liete, lo sguardo materno rivela anzi una dolcezza malinconica.

Filatelia: Eritrea, Grenada

 

BELLOWS GEORGE WESLEY

(USA

 

Nato a Columbus, 19 agosto 1882. Morto a New York, 8 gennaio 1925.

Pittore, illustratore e litografo, dopo i primi studi in Ohio, nel 1904 si trasferì a New York. In questi anni lavorò come illustratore, attività che continuò a svolgere per molti anni, anche dopo aver raggiunto il successo come pittore. A New York si formò sotto Robert Henri.

Nel 1908 Bellows cominciò a farsi notare grazie ad una mostra in cui vennero presentati soprattutto studi urbani.

Queste opere, che divisero la critica, cercano di rappresentare la moderna città americana e la vita quotidiana dei suoi abitanti, di descriverne il caos e mettere in satira la grossolanità della sua gente, di qualunque classe sociale.

Con la crescita della sua notorietà, sempre seguendo le orme del suo maestro Henri, iniziò a frequentare d'estate le isole di Monhegan e di Matinicus dipingendone paesaggi marini.

Nella prima metà degli anni dieci avvennero dei cambiamenti sia nella vita sia nel lavoro di Bellows.Oltre alla pittura, diede contributi significativi alla litografia, aiutando ad espanderne l'uso artistico negli Stati Uniti; fece anche numerose illustrazioni per libri.

George Bellows morì a New York l'8 gennaio 1925 di peritonite.

 

FILATELIA

NEVIS Anno 2014 (2455

 

 

 

BELLUCCI ANTONIO

(Italia)

 

Nacque nel 1654 a Pieve di Soligo (Treviso) e ivi morì nel 1727.

Studiò pittura in Dalmazia, dove esercitava il mestiere di uomo d'armi. Il suo primo maestro sarebbe stato un certo Domenico Difnico "gentiluomo di Sebenico". Si formò poi a Venezia sotto l'influsso di Pietro Liberi, Antonio Zanchi e Andrea Celesti, gli artisti più in vista nella città lagunare negli ultimi decenni del secolo. La sua carriera artistica  fu piuttosto rapida. Verso il 1691 gli veniva commessa, in gara con Gregorio Lazzarini, la grandiosa tela con Il Doge che prega per la cessazione della peste, ossia Il voto di Venezia a san Lorenzo Giustiniani . Un’altra delle sue prime tele  è un'opera giovanile,  la tela con Marte e Venere della collezione Steffanoni (Bergamo), firmata "Antonio Belucci Fec.".

Del 1706 è la pala col Martirio di san Alessandro nella chiesa di Cenate d'Argon (Bergamo). Forse del medesimo periodo sono anche le due tele del Museo di Vicenza, La continenza di Scipione e La famiglia di Dario.

 Nel 1709 si stabilisce a Vienna, invitato dall'imperatore Giuseppe I, del quale fece il ritratto. Lavorò anche per il suo successore Carlo VI. L'opera più imponente lasciata dal Bellucci. nella capitale austriaca è la decorazione, tuttora esistente, nel palazzo Liechtenstein. Comprende dieci soffitti a tela e altri ventitrè dipinti decorativi, dei quali non si conosce la sorte, eseguiti   per il castello di Feldesberg.

Da Vienna venne chiamato, dal principe elettore del palatinato Giovanni Guglielmo, a Düsseldorf. Le numerose opere che eseguì per il castello di Bensberg si trovano oggi disperse in varie raccolte tedesche, specie bavaresi.

A Monaco di Baviera si trovano la Venere con la colomba e Amore e Psiche; a Kassel, nel castello di Bellevue, Il ratto delle Sabine e Il ratto di Elena; a Schleissheim (Galleria) una Scena della vita del principe elettore e l'Allegoria del Merito. Nel Museo di Augusta la gigantesca tela raffigurante le Nozze del principe elettore con Anna Maria figlia di Cosimo III Medici .

Contemporaneamente il Bellucci lavorò anche per Lotario Francesco di Schönbom, principe elettore di Magonza e arcivescovo di Bamberga.

Nel 1716, dopo la morte del principe elettore,  venne invitato a Londra, dove sono andati distrutti i soffitti e le pareti che aveva decorato per il duca di Chandos. Nel 1722 tornò a Venezia.

Bellucci morì a Pieve di Soligo, secondo il Melchiori nel 1726, secondo Vincenzo da Canal nel 1727.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

BENCZÚR GYULA

 (Ungheria)

 

 Nato nel 1844. Morto nel 1920.

Pittore e pedagogista, ha ottenuto subito il successo in campo nazionale e internazionale con i suoi primi dipinti, vincendo numerosi concorsi. Fu assistente di Karl von Piloty e Rathaus a Monaco di Baviera. Ha, inoltre, illustrato i libri dello scrittore tedesco, Friedrich Schiller. Fu commissionato dal re bavarese Ludwig II per  dipingere temi in stile  rococò.

Più tardi gli furono offerti numerosi incarichi di insegnamento internazionali, comprese le offerte a Praga e Weimar, ma ha accettato solo l’incarico nella città di Monaco, dove  uno dei suoi più illustri allievi fu il pittore americano di origine svizzera Adolfo Müller.

Benczúr fu poi uno dei preferiti tra la classe superiore ungherese, dipingendo numerosi ritratti di re e aristocratici. Era considerato un rivale in pittura di storia di Hans Makart. Durante la sua vita, Benczúr ha vinto numerosi premi. Il suo autoritratto è nella Galleria degli Uffizi in Firenze.

A  Budapest  e a Košice alcune strade sono state chiamate col suo nome.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2014

 

 

BENNER EMMANUEL

(Francia)

 

Nato il  28 marzo 1836 à Mulhouse (Haut-Rhin). Morto il  24 settembre 1896 à Nantes (Loire-Atlantique).

Benner è uno dei pittori più importanti di ritratti e uno dei più grandi maestri del nudo.

Studiò sotto Pils a Parigi. Le sue immagini  di solito sono molto semplici nel soggetto, possiedono una straordinaria naturalezza del colore e sono altrettanto realistiche nel disegno.

Emmanuel e Jean Benner (suo fratello gemello, pittore pure lui)  furono inizialmente collaboratori del ceramista  Théodore Deck, presso il quale dipinsero  piatti e tavole artistiche. Emmanuel, in particolar modo, si distinse nella produzione di lavori il cui tema erano rondini su un filo, motivo ripreso in seguito da un altro pittore e collaboratore di Deck, Ernest Carrière. Tale motivo valse a  Deck una medaglia d’argento all’'Exposition universelle de Vienne. Si possono ammirare altri esempi di decorazioni su piatto presso il Museo Théodore  Deck de Guebwiller.

In seguito, Emmanuel,  seguendo gli insegnamenti di alcuni amici pittori, iniziò a dipingere immagini di nature morte, ritratti e soggetti di genere, e cominciò ad  esporre al Salon nel 1868. Nel 1875 l’attenzione del pubblico  fu attratta da un ritratto di nudo che lo spinse a seguire quella strada.

Benner vinse la sua prima medaglia  al Salon nel 1881, con il  quadro "Le Repos”. Da allora dipinse “nudi mitologici” legati alle  figure di Venere, Le tre Grazie, Dafne e Apollo, Leda e il cigno...

Benner visitò l’Italia in particolar modo Capri dove visse  per un certo tempo a contatto con altri artisti come  Frederic Leighton, Walter McLaren, John Singer Sargent, Edouard Alexandre Sain, e Sophie Gengembre Anderson.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013   Busta postale

 

 

 

BENOIST MARIE-GUILLEMINE de Laville-Leroux

(Francia)

 

Nata il 18 Dicembre 1768. Morta l’8 Ottobre 1826.

Nata a Parigi, figlia di un funzionario, la sua formazione come artista iniziò nel 1781 sotto Élisabeth Vigée Le Brun, e successivamente frequentò l’atelier di Jacques-Louis David nel 1786 insieme con la sorella Marie-Elisabeth Laville-Leroux.

Il poeta Charles-Albert Demoustier, che l’incontrò nel 1784, fu  ispirato nella creazione del personaggio Émile nel suo lavoro Lettres à Émilie sur la mythologie (1801).

Nel 1791 espone per la prima volta al Salon de Paris, mostrando la sua opera mitologica Psyché faisant ses adieux à sa famille. Un altro dei suoi dipinti di questo periodo, L'Innocenza tra  a virtù e il vizio, anch’esso a soggetto mitologico rappresenta il vizio  - secondo i suoi interessi femministi.

Il vizio è rappresentato da un uomo, anche se è stato tradizionalmente rappresentato da una donna. Nel 1793, sposò l'avvocato Pierre-Vincent Benoist.

Il suo lavoro, che riflette l'influenza di Jacques-Louis David, tendeva sempre più verso la pittura di storia dal 1795. Nel 1800, espone Portrait d'une Négresse nel salone. Sei anni prima, la schiavitù era stata abolita, e questa immagine è diventata un simbolo per l'emancipazione delle donne e dei diritti dei neri. L'immagine è stata acquisita da Luigi XVIII per la Francia nel 1818.

Elisa Bonaparte, sorella e la duchessa di Lucca dell'imperatore Napoleone, fu dipinta da Marie Guilhelmine Benoist nel 1805.Nel 1803, su  commissione, ritrasse a figura intera il console Napoleone Bonaparte, il ritratto doveva essere inviato alla città di Gand, recentemente ceduta alla Francia con il Trattato di Lunéville nel 1801.

Altri riconoscimenti: ha vinto una medaglia d'oro al Salon del 1804, e ha ricevuto un assegno governativo. Durante questo periodo ha aperto un atelier per la formazione artistica di donne.

La sua carriera è stato danneggiato da sviluppi politici, in quanto il marito era un sostenitore della causa monarchica. Ma quando questi fu nominato nel Consiglio di Stato durante la monarchia post-1814 riprese il suolavoro.

Pur essendo al culmine della sua popolarità, abbandonò la  carriera, per seguire la causa dell’emancipazione  delle donne.

 

FILATELIA

GUINEA EQUATORIALE   Anno 1975.

 

BERARDINIS  OLIVIA DE

(USA)

 

Nata a Long Beach, 1948.

Artista nota per i suoi dipinti di donne, spesso definiti come pinup o cheesecake art . Ha lavorato in questo genere dalla metà degli anni 1970. Dal 2004 Olivia è stata mensilmente ospitata su “Playboy Magazine”, dove la sua pagina pinup arte appare con didascalie scritte da Hugh Hefner.

Artista e illustratrice statunitense, visse col padre Sante, ingegnere aeronautico, che a causa del suo lavoro era costretto a spostarsi  continuamente con la famiglia. Olivia, figlia unica,  ha praticamente vissuto la sua infanzia a contatto con molti adulti.

Il suo primo punto di riferimento e di incitamento a seguire la sua predisposizione all’illustrazione e pittura fu  la madre.

Ha frequentato la Scuola di New York di Arti Visive 1967-1970, e inizialmente cominciò a dipingere dipinti di piccole dimensioni.

 De Berardinis è stata uno tra i nuovi artisti introdotti  nel 1972-1973, nel Museo di Arte Contemporanea di Aldrich in Ridgefield, Connecticut. E’ stata anche presentata come uno dei 18 nuovi artisti nel "Decimo anniversario del Larry Aldrich Museum of Contemporary Art 1964-1974", con artisti affermati, tra cui Eva Hesse, Agnes Martin, e Frank Stella .

Nel 1975 per far fronte a difficoltà finanziarie  fu costretta ad eseguire opere d'arte commerciali e riprese le sue esperienze, acquisite da bambina, nell’arte di dipingere  donne.

Le sue opere furono pubblicate su periodici nel campo pubblicitario e per manifesti di film. Olivia rapidamente si assicurò un  lavoro regolare, a partire dal 1974, dipingendo fantasie erotiche per riviste maschili.

Nel 1977, lei e il suo socio Joel Beren avviarono  la Card Company che pubblicava i disegni della  De Berardinis 'come biglietti di auguri ‘. Nel 1979, sposò Beren a New York City dove hanno creato un'altra società,la “Ozone Productions, Ltd.”, per vendere le opere d'arte ‘licenza De Berardinis '. Nel 1987, si trasferirono da Manhattan , New York, a Malibu, in California.

I suoi lavori sono  stati esposto in gallerie d'arte di tutto il Stati Uniti e il Giappone , e il suo lavoro è raccolto dai fan di tutto il mondo. Una sua  pittura appare in ogni numero di “Playboy magazine”.

 

FILATELIA

CONGO Anno 2005 , TURKMENISTAN Anno 2001.

 

 

BERGHE AUGUSTIN VAN DEN

(Olanda)

 

Nato a Bruges  nel 1756. Morto a Beauvais nel 1836.

Pittore francese di origine fiamminga, lasciò i Paesi Bassi sin dalla nascita  e con la famiglia emigrò in Francia.

Pupillo di Joseph Benoit Suvéè, iniziò la sua carriera vincendo il Prix de Rome nel 1786. Era un regolare e prolifico espositore al Salon, dove espose per la prima volta nel 1822 con una storia  a soggetto classico  e una serie di ritratti che si è rivelarono in seguito essere la sua principale fonte di reddito per il resto della sua vita. Vinse una medaglia di 2a classe nel 1833.

Trascorse  diversi anni a Roma, dipingendo vedute della città e dei suoi dintorni in uno stile molto lucido, e soggetti italiani alla maniera di Leopold Robert. Ritrasse briganti e altri personaggi in costume tipico. Ritornato a  Parigi divenne popolare  e  nel 1833 cominciò ad affermarsi come  ritrattista di successo della haute bourgeoisie. Diversi ritratti furono esposti  dopo la sua morte al Salon del 1853.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013  Busta postale

 

 

BERHART ASTRID

(Germania)

 

Nata nel 1964.

 

Filatelia: Austria

 

BERISSO ALFREDO

(Argentina)

 

Buenos Aires (Argentina) 1873 - Genova 1931.

Nato da famiglia ligure, dal 1898 risiedette a Genova. Influenzato inizialmente dalle brumose atmosfere di E. Carrière, poi dall'impressionismo di A. Renoir e, soprattutto, di A. Sisley, si dedicò in prevalenza al paesaggio. Nel 1900 espose alla Triennale di Milano La sinfonia del mare, poi fu a esposizioni nazionali e intemazionali con opere di soggetto ligure: a Genova, alla Promotrice del 1901 (Autunno, Giornata piovosa, Testa, Sinfonia del mare, Paesaggio ligure, Tralcio d'uva) e del 1904 ( Sole del mattino, Ninfa, Notte di pioggia), a Londra nel 1904 all'Esposizione d’Arte Italiana, a Parigi nel 1909 al Salon d’Automne (Sensazioni di mattino in Liguria). Dal primo dopoguerra lasciò la pittura per dedicarsi alla musica.Nato a Buenos Ayres nel 1873.

Morto  Genova nel 1931

 

FILATELIA

PARAGUAY Anno 1972 (2315/21, 2328, 2330 MI)

 

BERNARD EMILE

(Francia)

 

Nato a Lilla, 28 aprile 1868. Morto a  Parigi, 16 aprile 1941.

La famiglia, nel 1878 quando era ancora giovanissimo, si trasferì a Parigi, nel sobborgo di Asnieres. Nel 1884 cominciò a frequentare l'atelier di Fernand Cormon, esperienza che si rivelò felicissima per il suo lavoro, perché lì incontrò Henri de Toulouse-Lautrec e Vincent Van Gogh, coi quali strinse una duratura e sincera amicizia; ma soprattutto, grazie a Camille Pissarro, conobbe Paul Gauguin, destinato ad avere un ruolo importante nella sua vita. Con loro, che esponevano nel Café du Tambourin, Bernard costituì il gruppo dei "Pittori del Petit-Boulevard", nato per distinguersi dal gruppo dei "Pittori del Grand-Boulevard" che esponevano nella galleria di Theo Van Gogh, fratello di Vincent.

Ma la permanenza nello studio di Cormon durò solo due anni: nel 1886 Bernard fu escluso dall'atelier. Pensò allora di recarsi in Bretagna e in Normandia, compiendo il viaggio a piedi.

Poco tempo dopo, mentre Van Gogh partiva per Arles, Bernard decise di stabilirsi in Bretagna nel villaggio di Pont-Aven. Lì ritrovò Paul Gauguin, e conobbe Émile Schuffenecker, Paul Serusier, Meijer de Haan, Charles Laval ed altri, dando vita alla cosiddetta Scuola di Pont-Aven, le cui ideazioni, in netto distacco dall'Impressionismo, furono alla base del Cloisonnisme e del Sintetismo.

La loro non era più una pittura fondata sulla visione reale, ma una pittura "di memoria", basata sui ricordi e le impressioni suscitate, con i soggetti racchiusi da una linea scura, come nelle vetrate delle cattedrali gotiche. Fonti d'ispirazione, oltre all'arte medievale, furono sicuramente l'arte giapponese e gli oggetti primitivi, provenienti perlopiù dalle colonie francesi dell'Oceania.

Bernard e Gauguin, nonostante la grande differenza d'età (20 anni), furono l'anima del gruppo, influenzandosi a vicenda nella produzione non solo di quadri, ma dei più svariati oggetti artistici: vasi, ceramiche, legni dipinti, affreschi, arazzi..., e le loro ricerche formali trainarono il gruppo verso il primo, importante traguardo: la mostra al Café Volpini a Parigi, durante l'Esposizione universale del 1889 che, se fu quasi un insuccesso per le vendite, servì loro perlomeno a farsi un nome.

Ben presto, però, i rapporti con Gauguin e col gruppo cominciarono a logorarsi e dopo la partenza di Gauguin   per Tahiti, Bernard, sentendosi messo da parte, giunse alla rottura con lui nell'aprile del 1891, riservandogli, da allora fino alla sua morte, atteggiamenti ostili.

Dopo la rottura con Gauguin e la morte di Van Gogh (1890) Bernard aderì al movimento dei Rosacroce, una sorta di "confraternita artistica" con la quale s'intendeva far ritornare l'arte ad una forma realistico-religiosa come ai tempi del Medioevo. In seguito compì numerosi viaggi (soprattutto in Italia) che gli furono estremamente utili sotto il profilo artistico.

Nel 1893 accompagnò la sorella Madeleine, malata di tubercolosi, al Cairo e decise di stabilirsi in Egitto, dove rimase per 10 anni dipingendo opere "orientaliste" e dove sposò una libanese da cui ebbe cinque figli. All'inizio del XX secolo, però, a causa di un tradimento di cui la moglie venne a conoscenza, fu costretto a lasciare la famiglia e a ritornare a Parigi, dove si risposò e continuò la produzione artistica, sempre imperniata sui principi sintetisti e cloisonnisti, ma senza raggiungere mai una posizione di primissimo livello.

In un breve soggiorno ad Aix-en-Provence conobbe Cézanne. Rientrato lo stesso anno a Parigi, Bernard abbandonò progressivamente lo spirito di avanguardia e di sperimentazione dei primi tempi per rifugiarsi nell' « arte della tradizione, nella grande pittura », in breve in una forma di classicismo moderno, come testimoniano quadri come "Sulle sponde della Marna" del 1932 e "Nudo con le ciliegie" del 1933. Visse circondato dai vecchi amici e legato in particolare a Louis Anquetin che ritrasse poco prima della morte, nel 1932.

Nel 1933 realizzò una serie di affreschi nella chiesa di Saint-Malo-de-Phily sulla storia delle reliquie conservate nella chiesa stessa.

Bernard pubblicò diversi libri, fra cui un romanzo e un libro di poesie, con lo pseudonimo di Jean Dorsal, che Guillaume Apollinaire non mancò di apprezzare e di elogiare.

Morì nel 1941 nel suo atelier di Parigi che occupava sin dal 1926.

Oggi riposa nel Cimitero parigino di Pantin.

 

FILATELIA

CENTROAFRICA Anno 2014

 

 

 

BERNARDINO LICINIO

(Italia)

 

Nato a Venezia nel 1485. Morto  prima del 1560.

Bernardino e il fratello Arrigo, documentati tra 1511 e il 1515, appartenevano ad una famiglia di ascendenza bergamasca, con origini nel Comune di Poscante (ora Zogno), stabilitasi a Venezia nell'alveo di una tradizione che vedeva da generazioni un consolidato nucleo di artisti bergamaschi operare in laguna.

Il periodo iniziale della sua attività pittorica Bernardino lo dedicherà prevalentemente alla ritrattistica su modelli giorgioneschi  di cui è esempio la prima opera datata dell'artista, il Ritratto di fanciulla con il libro ora al Museo di belle arti di Budapest.

Incostante nei suoi riferimenti, per un lungo periodo prediligerà "la monumentalità strutturale di derivazione tizianesca" che tuttavia stempera, a partire dal 1530, nella successiva produzione sacra per committenze pubbliche e private.

Il trittico dedicato alla Madonna col Bambino in trono tra i santi, Antonio, Lodovico da Tolosa, Francesco e Bonaventura nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, è ritenuto il suo capolavoro.

La reale dimensione di Bernardino fu resa possibile solo a partire dal primo Novecento, grazie all'intervento chiarificatore di Gustav Ludwig nel 1903, quando si diradarono alcuni fraintendimenti provocati dal Vasari che in entrambe le edizioni delle Vite, confuse Bernardino Licinio con Giovanni Antonio de Sacchis, finendo per oscurare per più di tre secoli tanto la vita quanto le opere di Bernardino Licinio.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012 busta postale

 

 

 

BERNINI, GIAN LORENZO

(Italia)

 

Nato a Napoli nel 1598. Morto a Roma nel 1680.

Architetto, scultore, pittore è il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. Esordì giovanissimo, attirando su di sé l'attenzione del card. Scipione Borghese, che gli commise quattro gruppi statuarî eseguiti fra il 1616 e il 1624. Salito al trono Innocenzo X, il Bernini cadde in disgrazia; in questa parentesi amara della sua vita scolpì La Verità scoperta dal Tempo (Gall. Borghese, Roma), iniziata nel 1644, e L'estasi di Santa. Teresa (1647, Roma, S. Maria della Vittoria).

Innocenzo X, riconciliatosi con lui, gli affidò l'incarico di eseguire le  sculture della fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona, compiuta nel 1651, forse il punto più alto raggiunto dall'arte barocca.

 Nel 1647 gli fu commessa la decorazione dei pilastri e delle navate di S. Pietro. Per Alessandro VII,  scolpì le statue per la cappella Chigi in S. Maria del Popolo e la Maddalena e il S. Girolamo del duomo di Siena; per Clemente X ideò la decorazione di ponte S. Angelo; fece in S. Pietro la tomba di Alessandro VII (1672-78) e la statua giacente della Beata L. Albertoni in S. Francesco a Ripa (1674).

Fu anche grande ritrattista, come mostrano i suoi molti busti, di straordinaria vivezza. Enorme fu, nei secc. 17° e 18°, l'influenza del Bernini sulla scultura italiana e straniera. Il Bernini riassume l'ideale classico del Barocco romano: per il quale, infatti, il classicismo non è scolastico esempio ma modo d'intendere la realtà nella sua pienezza e universalità.

Il Bernini era già famoso come scultore quando (1625) iniziò la sua attività di architetto col rifacimento della chiesa di S. Bibiana e il restauro del palazzo di Propaganda Fide. Al colmo della sua fama, fu invitato da Luigi XIV a preparare un progetto per la facciata del Louvre; e a tale scopo egli si recò a Parigi (1665), ma il suo magnifico disegno non fu accettato, forse per il sopravvenire, in Francia, di un più rigoroso gusto classicistico. Il Bernini eseguì per Luigi XIV un grande monumento equestre, che ora, trasformato in parte, si trova nel parco di Versailles.

Filatelia: Ajman, Italia,

 

 

BERTI ANTONIO

(Italia)

 

Nato a San Piero a Sieve, 1904. Morto a  Sesto Fiorentino, 1990.

Nacque da modestissima famiglia di contadini e pastori. Entusiasta delle tante opere artistiche della vicina Firenze, a 17 anni ottenne un posto alla Richard Ginori dove poté dedicarsi al disegno dei prodotti di quella industria di porcellane.

Lo scrittore Ugo Ojetti, che aveva avuto occasione di vedere alcuni suoi lavori in creta, consigliò il padre Angiolo di iscriverlo all'Istituto d'Arte Santa Croce di Firenze. Da qui cominciò la carriera artistica del Berti con le prime partecipazioni alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma.

Si dedicò soprattutto al ritratto scolpendo vari busti. Lo segnalò alla critica il monumento a Foscolo posto in Santa Croce a Firenze. Seguirono i busti di vari membri della famiglia reale (Vittorio Emanuele III, Maria Josè, ecc.), di Mussolini, della Medaglia d'oro Locatelli, di Paola Ojetti, della miliardaria americana Barbara Hutton, di Susanna Agnelli. Di notevole valore artistico anche i ritratti dello scrittore e disegnatore Enrico Sacchetti e di Amedeo duca d'Aosta.

Nel dopoguerra si devono ad Antonio Berti molti grandi monumenti di personaggi famosi.
Sempre al Berti si deve il monumento alla Regina Elena, eretto a Messina, a ricordo dell'opera di soccorso della Sovrana durante il terremoto che funestò la città. Inoltre scolpì quello a Padre Pio e quello ad Aldo Moro nella sua città natale di Maglie. Quest'ultimo fu realizzato postumo su suo bozzetto.

Filatelia: San Marino

 

BERTINI DANTE

(Argentina)

 

Nato nel 1878.

Artista poliedrico, scrittore, designer, graphic designer e artista visse a lungo Europa dal 1975. Aveva la nazionalità spagnola.

In Argentina è stato per quattro anni (1971-1975) l'unico fumettista-illustratore del quotidiano “La Opinión”. Il quotidiano simpr5esentava come un diario di testi senza alcuna illustrazione fotografica, ma, a differenza di altri giornali, comprendeva alcuni, disegni. Poco prima, quando aveva appena compiuto 20 anni, Dante Bertini aveva collaborato alle riviste  “Art Magazine mitomania”, “Zia Vicenza” e al quotidiano “Clarín”.

Disegnò anche  scenografie per il teatro per bambini e costumi e oggetti di scena per i registi teatrali Eduardo de Laudano, Nestor Tirri e Oscar Araiz .

Dal dicembre 1975 ha vissuto lunghi periodi a Madrid, USA e Parigi. In Spagna il suo lavoro apparve quasi quotidianamente  sul giornale “Quotidiano illustratore” (1993/1997) e, infine, collaborò alle riviste “Cinemania, Rolling Stones, Notebook pedagogia), supplemento del quotidiano “Abc” e “La Illustració” (1993 e 1997).

 Ha disegnato copertine per autori S & P, Poesia, signor Hidalgo, Gedisa, Plaza y Janes, Planet, Ayesha, Emboscall. Ha scritto le note e le colonne del quotidiano “El Mundo”, riviste Co & Co, laterali, The Libertine, Alga, Barcelona Review, Snack, 4Gats, Lot, Bianco mobili, Don Juan e altre pubblicazioni di Spagna, Colombia, Messico e Argentina. Durante il suo soggiorno di più di un decennio, sull'isola di Ibiza (1976/1988), progettò e stampò  propri disegni  in edizione limitata.

Fece parte  delle giurie di numerosi premi nazionali di illustrazione spagnola:  Erotic Film Festival di Catalogna (FICEC) e il Festival del Cinema Ibero-Americano della Catalogna (Lleida). Apparteneva al Consiglio della APIC e dal 2000, e in diverse posizioni, fu  membro del Consiglio dell'Associazione degli Scrittori della Catalogna (ACEC).

Premi:  Sorriso Award  (1993).

 

FILATELIA  

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

 

 

BIJELIĆ JOVAN

(Serbia)

 

Nato a  Kolunić, vicino a Bosanski Petrovac, 19 giugno 1886. Morto a  Belgrado il 12 marzo 1964.

Pittore serbo, è uno dei più importanti artisti della Jugoslavia tra le due guerre mondiali.

Ha studiato a Sarajevo da JK Janevski e poi a Cracovia 1909-1913. da T. Aksentovića, L. Vičulovskog e J. Pankijevića. Era a Parigi nel 1913-1914, a Praga nel 1915. Nel 1919. visse a Belgrado, dove fu direttore artistico e poi capo laboratorio di pittura del Teatro Nazionale.

La maggior parte dei dipinti consiste in ritratti, paesaggi, nature morte. Egli ha attraversato diverse fasi tra cui l'influenza del cubismo e poi sotto l'influenza del fauvismo. E 'stato impegnato nel lavoro educativo: aveva una scuola privata da cui è emerso un certo numero di artisti.

Fu uno dei fondatori e membro del gruppo di pittori "Independent" e membro regolare della Accademia Serba delle Scienze e delle Arti. dal 1963.

La sua prima mostra personale è stata nel 1917 a Sarajevo e la seconda nel 1919 a Zagabria. Ha partecipato a numerose mostre collettive. Tenne mostre personali  a Belgrado (1929, 1932, 1957, 1968), Lubiana (1959) e  Bihac (1960). Le sue opere si trovano in vari musei e gallerie: il Museo di Arte Contemporanea e il Museo Nazionale di Belgrado (38 opere),  la raccolta di Pavle Beljanskog a Novi Sad, ecc. Ha vinto numerosi premi di pittura.

Alcune delle sue opere più famose sono: "Ritratto di ragazza", "Bagnante", "Jajce," "Figlia del pittore", "Garden", "Nudo femminile", « Ritratto di una vecchia donna", "Ragazza con bambola" (1928 ), "Un ragazzo a cavallo di un leone" (1929), "Paesaggio Astratto" (1920).

Filatelia: Jugoslavia.

 

BIJLERT  JAN VAN (o  BYLERT, BYLAERT, in italiano, GIOVANNI BILIARDO)

(Olanda)

 

Nato a  Utrecht, 1598 e ivi morto il 13 novembre1671.

Pittore appartenente alla scuola caravaggesca.

Vi è qualche incertezza sulla sua esatta data di nascita che oscilla, a seconda delle fonti storiche, tra il 1598 ed il 1603. Era figlio di Elisabeth Willemsdr van Laeckervelt e dell'artista Herman, decoratore di vetrate, che lo introdusse alla pittura addestrandolo nella sua bottega, prima di avviarlo dal manierista Abraham Bloemaert a partire dal 1616 per studi supplementari e formativi.

Si trasferì nel 1620 in Francia, prima tappa di un lungo viaggio europeo, dove debuttò con le sue prime opere, prima di spostarsi l'anno seguente a Roma, località nella quale, durante il suo soggiorno triennale, ebbe l'occasione di entrare in contatto con la corrente caravaggesca oltre che con Manfresi ed un gruppo di artisti olandesi, come Cornelis van Poelenburgh, Willem Molyn e soprattutto Matthias Stomer dai quali fu notevolmente influenzato nello stile, come apparve nelle opere di quegli anni, da Orfeo con Proserpina e Plutone alla Negazione di Pietro e alla Buona ventura, per non parlare del celebre San Sebastiano.

Il denominatore comune di queste opere giovanili furono le tematiche caravaggesche animate da soldati, giocatori, ragazze, quelle bibliche, religiose, mitologiche e storiche, e i ritratti singoli e di gruppo, come le Questuanti per l'ospizio di S.Giobbe.

Durante il periodo in cui rimase a Roma, si affiliò alla Schildersbent con lo pseudonimo di Aeneas.

Al suo ritorno in patria nel 1624, continuò ad operare secondo lo stile caravaggesco, come pure gli altri pittori del suo gruppo romano rientrati ad Utrecht. Questi artisti furono detti i Caravaggisti di Utrecht, tra di loro i più importanti furono Gerrit van Honthorst, Hendrick ter Brugghen e Dirck van Baburen.

Lo stile caravaggesco, evidente nei primi dipinti di van Bijlert, come il San Sebastiano assistito da Irene (1624) e Il sensale (1626), è caratterizzato da un uso notevole del chiaroscuro, dal taglio del piano del dipinto in modo che l'immagine sia vista in primo piano e dal tentativo di raggiungere una rappresentazione realistica piuttosto che ideale.

Van Bijlert continuò a dipingere secondo questo stile per tutti gli anni venti del XVII secolo, mentre a partire dal1630 adottò uno stile classico e colori più luminosi.

Nel 1625 si sposò ad Amsterdam, dichiarando l'età di ventisette anni. Nel 1630 divenne membro della Chiesa Riformata e si unì alla Corporazione di San Luca ad Utrecht. Fu nominato decano della gilda nel  1632. Comunque, come pure altri pittori, eseguì anche opere per le chiese cattoliche clandestine.

Nel 1634 divenne membro dell'associazione Sint Jobsgasthuis, che guidò nel 1642 e 1643.

Entrò anche a far parte delle milizie di volontari chiamate Schutterij a Utrecht.

Jan van Bijlert si sposò parecchie volte dopo la morte della prima moglie: da ultimo con Cecilia van Gelove, la vedova di un imbianchino e mercante d'arte.

Van Bijlert è ritenuto uno dei più importanti pittori di Utrecht, e le sue opere riscossero un grande successo già durante la sua vita. Si contano di lui oltre un centinaio di lavori sopravvissuti nel tempo.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta Postale

 

 

BLANCHARD  JACQUES

(Francia)

Nato a Parigi, 1 ottobre 1600  e ivi morto nel 1638.

La sua formazione artistica venne compiuta, a partire dal 1613, grazie agli insegnamenti dello zio Nicolas Baullery, (1560-1630), presso Lione e nella bottega di Horace Le Blanc dal 1620 al 1623.

Nell'ottobre del 1624 in compagnia del fratello Jean si trasferì in Italia, dapprima a Roma e poi a Venezia dove sostò per circa un biennio.

Nella città lagunare subì le influenze dello stile rubensiano di Domenico Fetti e del caravaggesco Liss, evidenziate nel dipinto Cimone ed Efigenia che si caratterizzò per gli sfumati nudi femminili alternati al realismo delle figure maschili. Intorno all'anno1628, ispirato dalle tendenze di Tiziano, realizzò la Metamorfosi d'Ovidio e nello stesso periodo si mise al servizio del duca di Savoia, Carlo Emanuele di Savoia.

Ritornato a Parigi nel 1629, entrò a far parte dell'Accadema di S.Luca e perfezionò i suoi soggetti mitologici e paesaggistici influenzato dallo stile di Tiziano, di Tintoretto e del Veronese.

Le sue opere a tema mitologico furono realizzate nei palazzi di Puget, signore di Montmauron, ed in quelli di Perrault, inoltre si occupò di affreschi a sfondo religioso eseguiti presso la cattedrale di Notre-Dame, tra i quali si ricordano La discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli.

Il suo stile concesse talvolta qualche concessione alla classicità della corrente poussiniana e con opere del calibro di Angelica e Medoro si avvicinò ad una base accademica accesa da una vena romantica.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013

 

 

BLOMSTEDT VÄINÖ  ALFRED

(Finlandia)

Nato il 1 aprile 1871 a Savonlinna.  Morto il 2 febbraio 1947 a Helsinki.

Fu un pittore, illustratore, grafico e artista tessile. Blomstedt era un simbolista, ed è stato influenzato dall’arte giapponese.

Ha studiato presso la scuola di disegno Art Society finlandese a Helsinki nel 1888-1889.

Trascorse il 1890 in Francia con Pekka Halonen a Parigi presso l'Académie Julian.

Fu presente con sue opere  nella Mostra di artisti russo-finlandesi nel 1898.

La sua opera  fu  fortemente influenzato da Gauguin, e dal suo amico svedese Olof Sager-Nelson.

Fu insegnante, preside e ispettore  della Società Art scuola di disegno finlandese.

 Ha anche insegnato presso la Scuola Centrale di Arte e Design e l'Università di Helsinki. Inoltre, fu anche consulente artistico del gruppo Amici dell’Artigianato Finnico.  

Filatelia: Lettonia

 

BOCCASILE LUIGI detto GINO

(Italia)

 

Nato a Bari, 14 luglio 1901. Morto a Milano, 10 maggio 1952).

Illustratore, pubblicitario e pittore italiano, nasce nel centro di Bari (in via Quintino Sella). Il padre Angelo Antonio Boccasile era un commerciante di vini che in seguito aprì una rappresentanza di profumi e cosmetici, la madre Antonia Ficarella era casalinga.

La prima giovinezza dell’artista è segnata da un terribile episodio: la perdita di un occhio a causa di uno schizzo di calce viva.

Alla morte del padre, Boccasile si trasferisce a Milano, ma dopo un primo periodo di difficoltà economiche e incertezze di carriera, durante il quale per sopravvivere allestiva piccole vetrine dove esponeva statuine di figure contadine da lui fabbricate e dipinte a mano, decise di intraprendere una vera e propria carriera artistica orientandosi nel settore della pubblicità per immagini. Inizia a collaborare con lo studio grafico di Achille Luciano Mauzàn dove si dedica a a disegnare anche figurini e modelli d’abiti da donna. Subito impone il suo stile personalissimo: le vetrine che espongono i suoi lavori sono affollate dalle signore che ne decretano successo e notorietà.Gli organizzatori della prima edizione della Fiera del Levante di Bari nel 1930 gli commissionarono una serie di trenta cartoline per commemorare l’avvenimento.

Per richiesta dello stesso Mauzan, che si era intanto trasferito e che rimarrà in sud America per molti anni, decide di partire per l'Argentina, ma il soggiorno a Buenos Aires durerà poco meno di due mesi. Subito dopo il rientro a Milano, riparte per Parigi facendosi conoscere anche come pittore, con l'esposizione di due quadri al Salon des Indépendants di Parigi nel 1932.

Rientrato in Italia, costituisce a Milano con l'amico Francesco Aloi un’agenzia di pubblicità, la Acta in Galleria del Corso. Collabora alla realizzazione grafica di numerose riviste tra cui La Donna, L'illustrazione, La Signorina Sette, con i periodici La Donna (1932), Dea e La Lettura (1934), Bertoldo (1936), Il Milione (1938) e L'Illustrazione del medico (1939).

Illustra collane di libri per ragazzi pubblicati da Rizzoli e Arnoldo Mondadori Editore (molti "Romanzi della Palma" e copertine dei "Romanzi di Cappa e Spada", e collabora con l'editore Campi di Foligno alle illustrazioni di copertina del "Canzoniere della Radio".

La sua fama è dovuta soprattutto alle 'Signorine Grandi Firme', serie di fortunate illustrazioni a colori di figure femminili che comparivano sulle copertine della rivista Le Grandi Firme, una pubblicazione periodica fondata e diretta da Pitigrilli (Dino Segre) e in seguito trasformata in rotocalco settimanale da Cesare Zavattini (che all'epoca era il direttore editoriale della Arnoldo Mondadori Editore) dopo la vendita della testata stessa ad Arnoldo Mondadori. Per Le Grandi Firme Boccasile realizza 76 copertine, tra il 1937 e il 1938.

Propone nei suoi disegni un tipo di donna florida e procace, solare e mediterranea, utile all'immagine positiva che il regime vuole propagandare. E infatti nei propri cartelloni pubblicitari molto spesso il messaggio è affidato a formose ragazze dai vestiti aderenti.

È tra i firmatari nel 1938 del Manifesto della razza in appoggio all'introduzione delle leggi razziali fasciste. Durante la Seconda guerra mondiale, complice il Ministero della Guerra che lo designa grafico propagandista, la sua opera si orienta verso la propaganda bellica: si dedica all'esaltazione dei combattenti, delle armi, delle gesta italiane.

Dalle vittorie iniziali alle prime dure sconfitte: la resa del Duca d'Aosta, seppure con l'onore delle armi, dopo una eroica resistenza all'Amba Alagi pone fine all’occupazione italiana dell'Etiopia, e Boccasile gli dedica il manifesto Ritorneremo. Nel 1942 viene pubblicata una serie di dodici cartoline a firma Boccasile, che descrivono le atrocità dei bolscevichi e le sofferenze del popolo russo oppresso dal regime comunista.

Dopo l'8 settembre 1943 aderisce alla Repubblica Sociale Italiana di cui cura i manifesti di propaganda. Viene nominato tenente della 29 divisione granatieri delle SS italiane e continua incessantemente a produrre manifesti che celebrano il regime fascista repubblicano e la fedeltà all'alleanza con la Germania.

L’odio cresce e la guerra civile divampa: Boccasile non ammorbidisce le sue posizioni politiche ma anzi le radicalizza. I suoi manifesti parlano da soli. Sembra che sia lo stesso Mussolini a volerlo al suo fianco negli anni della Repubblica Sociale Italiana.

Alla Liberazione, viene incarcerato per collaborazionismo. Assolto per non aver commesso reati, resta emarginato per qualche mese perché molti potenziali clienti lo ritengono troppo compromesso.

Riprende la sua attività dal 1946 soprattutto con la grafica pubblicitaria cambiando leggermente stile. Disegna alcune cartoline per il nuovo MSI e per associazioni degli ex combattenti, ma anche disegni erotici molto espliciti per un editore inglese e per l’editore francese Lisieux per il quale illustra “Teofilo il satiro”.

Dal 1947, dopo aver avviato una sua agenzia di grafica, i suoi disegni invadono nuovamente i muri delle città e delle campagne con le pubblicità di quei giorni.

La sua attività è soprattutto pubblicitaria, ma disegna anche per Il Travaso, Incanto, Paradiso e Sette. Su quest'ultima testata ripropone una nuova pin-up, "La Signorina Sette", ideale ripresa del personaggio creato per Le Grandi Firme, ma la morte lo coglie improvvisa quando ha da poco superato i cinquant'anni.

Muore a Milano il 10 maggio 1952, per un attacco di pleurite, mentre sta illustrando Il Decamerone del Boccaccio (tempera su cartoncino) nel quale lascerà incompiute 101 tavole a colori. Il Decamerone è la sua ultima opera. Verrà completata con tavole di Sante Albertarelli, Guido Bertoletti, Giorgio De Gaspari e Walter Molino e sarà pubblicata dalle Edizioni d'Arte "A la chance du bibliophile" di Milano nel 1955.

Circa 350 dei suoi cartelloni pubblicitari fanno parte della Raccolta Salce, conservata presso il Museo civico Luigi Bailo di Treviso.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013 Busta postale

 

 

 

 

BÖCKLIN ARNOLD

(Svizzera)

 

Nato a Basilea il 16 ottobre 1827. Morto il  16 gennaio 1901.

Suo padre, Christian Frederick Böcklin discendeva da un'antica famiglia di Sciaffusa, impegnata nel commercio della seta. Sua madre, Ursula Lippe, era nativa della stessa città. Arnold ha studiato presso l' Accademia di Düsseldorf sotto Schirmer , ed è diventato amico di Ludwig Andreas Feuerbach. Associato con la. Schirmer, che ha riconosciuto in lui un allievo di grandi promesse, lo mandò a Anversa e Bruxelles , dove ha copiato le opere dei maestri  fiamminghi e olandesi.. Böcklinin in seguito andò a Parigi  e lavorò  presso il Louvre , dipingendo alcuni paesaggi.

Dopo aver servito nell'esercito, partì per Roma, nel  marzo 1850. A Roma, sposò Angela Rosa Lorenza Pascucci nel 1853. Le numerose attrazioni turistiche di Roma sono stati un fresco stimolo per la sua mente. Queste nuove influenze gli suggerirono figure allegoriche e mitologiche.

Nel 1856 tornò a Monaco di Baviera e vi rimase per quattro anni. Ha poi esposto a Great Park, una delle sue prime opere, in cui trattava mitologia antica. Di questo periodo sono la sua Ninfa e Satiro, Paesaggio Eroico  (Diana caccia), entrambi del 1858, e di Saffo (1859). Con queste opere, molto discusse, si guadagnò la  nomina a professore presso l' accademia di Weimar . Ha ricoperto la carica per due anni, dipingendo la Venere e Amore, un Ritratto di Lenbach, e una Santa Caterina.

Viaggiò  a Roma, 1862-1866, e  tornò a Basilea nel 1866 per completare gli affreschi della galleria, e dipingere numerosi ritratti.

Dal 1876-1885 Böcklin stava lavorando a Firenze , dove dipinse una Pietà, Ulisse e Calipso, Prometeo, e il Bosco Sacro.

Dal 1886 al 1892 si stabilì a Zurigo. Di questo periodo sono le Naiadi at Play, Un idillio al  mare e Tensioni. Dopo il 1892 Böcklin risiedette a San Domenico, vicino a Firenze.

Le sue immagini ritraggono  scene mitologiche, figure fantastiche lungo costruzioni di  architettura classica (spesso rivelando una ossessione della morte), creando uno strano mondo di fantasia.  Böcklin è meglio conosciuto per le sue  cinque versioni (dipinte nel 1880-1886) dell’Isola dei morti , che evoca in parte il Cimitero degli Inglesi di Firenze, vicino al suo studio e dove sua figlia Maria era stata sepolta. Una prima versione del dipinto è stato commissionato da una signora di  Berna, una vedova che volle un dipinto con una atmosfera da sogno.

Filatelia: Svizzera

 

 

BOECKL HERBERT

(Austria)

 

Nato a Klagenfurt, 1894. Morto a  Vienna, 1966.

Studiò  architettura con A. Loos  e poi si dedicò alla pittura. Dal 1935 insegnò all'Accademia di Vienna. Una delle personalità più espressive dell'arte in Austria tra le due guerre, Boeckl partì dall'espressionismo per giungere ad una raffinata sublimazione dell'esperienza pittorica al limite dell'astrazione. Tra le sue opere, molte di soggetto religioso, del dopoguerra ricordiamo in particolare gli affreschi della Cappella degli Angeli di Seckau in Stiria.

Filatelia: Austria

 

 

BOGDAN  PIETRIS

(Romania)

Nato il 13 dicembre il 1945 , Bucarest -. Morto il   6 agosto 2006 , Bucarest) è stato un pittore romeno .

Nel 1973 si è laureato presso l'Istituto di Belle Arti "Nicolae Grigorescu" nella classe di Alexander Ciucurencu . I suoi dipinti si trovano in collezioni private in Romania e all'estero.

 Nel 1975 riceve una borsa di studio "Teodor Aman", e un anno dopo una borsa di studio dall'Unione Artisti. Nel 2002 riceve il premio III Concorso Nazionale Acquerello a Tulcea. E 'stato uno dei membri fondatori della società di gestione collettiva dei diritti d'autore nelle arti visive VISARTA.

La morte si è verificato dopo un ictus, ma è probabile che sia  decedito per  leptospirosi probabilmente contratta sul  Delta del Danubio , nel giugno-luglio 2006.

 

FILATELIA

GUINEA BISSAU, ROMANIA Anno 2003.

 

 

BOGOMOLOV OLEG

(Russia)

 

Nato a Sverdlovsk, Russia il 5 giugno 1962.

Studiò presso l’ Art School di Sverdlovsk e  presso l'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, Russia.

Ottenne il diploma nella classe regina per la pittura monumentale.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta Postale

 

BOL FERDINAND

(Olanda)

 

Nato Dordrecht, 24 giugno 1616 . Morto a Amsterdam,  il24 agosto 1680.

Pittore olandese, fu uno dei più dotati e di maggior successo tra gli allievi di Rembrandt.

Specializzato nel ritratto e nella pittura di genere storico, nacque nella cittadina di Dordrecht, dove probabilmente compì il suo primo apprendistato artistico nelle botteghe locali. Verso il 1635 si recò ad Amsterdam, dove entrò nella bottega di Rembrandt come allievo e più tardi probabilmente come principale assistente. Dal 1640 circa avviò anche una brillante carriera indipendente.

Tra le più importanti commissioni pubbliche ricevute ci furono alcuni lavori per il Municipio di Amsterdam.

Fino alla metà del secolo circa, sia lo stile sia la scelta dei soggetti fu chiaramente modellata sull'esempio di Rembrandt, mentre in seguito, col variare del gusto nella committenza, si indirizzò verso uno stile più elegante e rifinito. Nei dipinti storici mostrò un gusto piuttosto superficiale nell'interpretazione degli avvenimenti, legato soprattutto alle necessità decorative dell'opera e con tracce di influenze fiamminghe (Rubens), nell'enfatizzazione del pathos.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013 Busta postale

 

 

BOLDINI GIOVANNI

(Italia)

 

Nato a Ferrara, 31 dicembre 1842. Morto a  Parigi, 11 gennaio 1931.

Nasce ottavo di tredici figli, da Antonio, nativo di Spoleto e Benvenuta Caleffi. Il padre  era pittore di matrice purista, allievo di Tommaso Minardi e restauratore. Si dice che, dotato di notevole tecnica, eseguisse buone copie di opere di Raffaello e di vedutisti veneziani. Dal padre, Zanin riceve, giovanissimo, i primi insegnamenti di disegno.

A Ferrara frequenta dal 1858 i corsi di pittura di Girolamo Domenichini, che col padre Gaetano fu autore degli affreschi accademici nel locale Teatro, e di Giovanni Pagliarini, tenuti nel Palazzo dei Diamanti. Qui ha modo di conoscere bene i grandi quattrocentisti ferraresi, oltre a Dosso Dossi e al Parmigianino.

La sua prima opera nota è Il cortile della casa paterna, un olio datato al 1855; seguono, datati alla fine degli anni cinquanta, il suo Autoritratto a sedici anni e i ritratti del fratello Francesco, di Maria Angelini e di Vittore Carletti.

Nel 1862 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Firenze, allievo di Stefano Ussi e del cavalier Enrico Pollastrini. Frequenta noti ritrovi di artisti fiorentini; diviene amico inseparabile di vari  pittori. Già manifesta il proprio interesse, che non abbandonerà mai, per i salotti eleganti dell'aristocrazia e dell'alta borghesia

Nel 1866 va a Napoli e nel 1867 compie un viaggio in Francia dove ha l’occasione di visitare l'Esposizione Universale e di  frequentare la bella società parigina e intrattenersi con gli amici artisti in lunghe passeggiate sulle rive della Senna.

Dopo un breve soggiorno londinese, Boldini si stabilisce definitivamente a Parigi nel 1871 e diventa il ritrattista indiscusso e contesissimo delle belle e nobili donne della città.

Tra il 1872 ed il 1910, il maestro trionfa nei salons parigini, fornendo con i suoi ritratti, una nuova rappresentazione della femminilità, alla quale le sue clienti sono felici di adeguarsi; produce immagini di raffinatissima sensuale bellezza, talvolta raccolta e accentuata in un solo particolare anatomico, come le braccia o le mani.

Con l'inizio della guerra, nel 1914 si trasferisce a Nizza con la nuova modella Lina e vi rimane fino al 1918; l'anno dopo è insignito dal governo francese della Legione d'onore. Ormai malato, la vista indebolita, nel 1926 conosce la giovane giornalista Emilia Cardona, che sposa il 29 ottobre 1929. Muore a Parigi l'11 gennaio 1931; la sua salma è tumulata accanto ai genitori nel cimitero della Certosa di Ferrara

Filatelia: Somalia.

 

 

BONNARD  PIERRE

(Francia)

Nato a Fontenay-aux-Roses 1867 . Morto a  Le Cannet 1947.

 Lontano dalle ricerche geometriche dei cubisti, ricercò valori poetici, indipendentemente dal soggetto, col sussidio di puri mezzi pittorici. Giovanissimo, si legò di amicizia con M. Denis e fece parte del gruppo dei Nabis; frequentò Degas e Renoir, studiò le opere di Van Gogh e di Toulouse-Lautrec, sull'esempio del quale disegnò cartelloni, decorazioni teatrali e illlustrazioni. Amico di J.-E. Vuillard, cercò come lui, ma con maggior forza espressiva, di rendere l'intimità dell'ambiente luminoso e coloristico. Nature morte, interni, nudi di donne furono i suoi soggetti preferiti.

Filatelia: Aiman, Manama

 

BOOTHMAN TOBY

(Inghilterra)

 

Nato nel 1973.

Ha  studiato arte presso l'Università del West of England, prima di trascorrere tre anni con Patrick Betaudie.

Artista e docente di Belle Arti, vive nel villaggio di Monflanquin in Francia.

Presso l'Atelier Neo Medici, Toby  ha elaborato una versione moderna della tecnica rinascimentale conosciuta come ' Tecnica Mista '.

La Tecnica Mista è un metodo utilizzato dal maestro fiammingo del Rinascimento Jan Van Eyck  il quale unì la tempera con strati di smalti al petrolio.

Dal 1994 Toby lavora come artista professionista mostrando il suo lavoro a livello internazionale e, in particolare, nella Galleria Albermarle nel West End di Londra.

Toby attualmente vive nel sud della Francia, vicino a St Tropez, con la moglie e due figli.

Il suo interesse è rivolto alla pittura di persone e  alle “nature morte”  in cui gli oggetti sono riprodotti in materiale dettagliato e complicato.

 

FILATELIA

Anno 2013 Cartolina Postale

  

 

BORDON PARIS (Paris Paschalinus Bordon, o Paris Bordone)

(Italia)

 

Nato a Treviso,  5 luglio 1500. Morto a  Venezia, 19 gennaio 1571.

Nacque a Treviso, ma si trasferì a Venezia già nella tarda adolescenza. Nel capoluogo veneto, studiò brevemente con Tiziano , ma  in modo alquanto infelice come scrisse il Vasari che probabilmente incontrò, da vecchio, il  Bordone.

Dal 1520 circa, possediamo opere del Bordone, che includono la Sacra Famiglia a Firenze, Sacra Conversazione con Donatore (a Glasgow), e la Sacra Famiglia con santa Caterina (Musei dell'Ermitage). Il Sant'Ambrogio con Donatore (1523) è ora a Brera. Nel 1525-1526, Bordone realizzò una pala per la chiesa di Sant'Agostino a Crema, una Madonna con San Cristoforo e san Giorgio. Una seconda pala destinata a Crema, la Pentecoste, è ora nella Pinacoteca di Brera.

Nel 1534-1535, dipinse su larga scala il suo più grande capolavoro per la Scuola di San Marco, una tela raffigurante Pescatore consegna al Doge l'anello di matrimonio (Accademia di Firenze). Bordone è tuttavia migliore nella realizzazione di opere di piccole dimensioni, mostrando mezze figure, con donne e uomini seminudi dalla mitologia o dalle storie religiose.

 Si suppone che Paris Bordone eseguisse dipinti murali molto importanti a Venezia, Treviso e Vicenza, ma essi andarono distrutti in seguito dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale. Nel 1538, venne invitato in Francia da Francesco I, alla cui corte dipinse numerosi ritratti, anche se nessuna traccia di queste opere si trova nelle collezioni francesi; i due unici ritratti conservati al Louvre sembrano essere infatti acquistati più tardi dal museo. Durante il viaggio di ritorno in Italia, Bordone lavorò anche per il palazzo Fugger ad Augusta.

Negli anni 1542-1543, dopo essere ritornato dalla Baviera, decorò le pareti della chiesa di San Simone e Giuda Taddeo, a Vallada Agordina, con un magnifico ciclo di affreschi.

Negli anni cinquanta del XVI secolo si accostò al gusto francese di A.Caron come evidenziò nel Combattimento dei Gladiatori e nelle due Allegorie.

Filatelia: Dhufar

 

 

BOSCH HIERONYMUS VAN HAKEN

(Belgio)

 

Nato a Hertogenbosch, in Olanda intorno al 1450.

Appartenente a una famiglia di pittori, venne con ogni probabilità educato nella bottega del padre Anthonius, specializzata in affresco, in doratura di statue lignee e nella produzione di arredi sacri  per la cattedrale cittadina.

Artista di grande talento, diede origine a una pittura di soggetto spesso difficilmente decifrabile, simbolico o allegorico, ma ricco di fascino e legato a fonti sia auliche sia popolari, che ebbe straordinaria fortuna per tutto il Cinquecento influenzando molti artisti europei.

Studi recenti hanno drasticamente ridotto il numero di opere attribuite a Bosch Hieronymus e resta dubbia anche la loro cronologia.

 Sebbene manchino dati documentari, si collocano generalmente nella produzione giovanile I sette peccati capitali, Le nozze di Cana, la Crocifissione  e l'Ecce Homo, caratterizzati dalla straordinaria vivacità cromatica, dall'andamento scultoreo dei panneggi e dalle novità iconografiche che furono caratteristiche di tutta la produzione di Bosch Hieronymus.

 Capolavori invece della maturità si considerano la Nave dei folli, il Trittico del fieno, il Trittico del Giudizio (e le Tentazioni di Sant´Antonio, ma anche l'Ascesa al Paradiso del palazzo Ducale di Venezia, con l'originalissima invenzione del cono di luce che segna il cammino per le anime.

Per rendersi conto dei tempi in cui Bosch dipingeva il Trittico delle delizie, basta sapere che fu dipinto dal 1505-1510, il che lo rende quasi contemporaneo di opere come la Cappella Sistina di Michelangelo e la Scuola di Atene di Raffaello. Del periodo più tardo si ricordano Il figliol prodigo, il Trittico dell´Epifania, all' Incoronazione di spine) e la Salita al Calvario  di sconvolgente drammaticità.

Hieronymus van Aeken, muore nella sua città, dalla quale non si era mai mosso, nel 1516 restando il pittore più stravagante ed originale del suo tempo.

Filatelia: Manama

 

 

BOSIO FRANÇOIS JOSEPH

(Monaco)

 

Nato nel Principato di Monaco 19 marzo 1769. Morto a Parigi il 29 luglio 1845.

Scultore  assai famoso nel primo quarto del XIX secolo per i lavori commissionatigli da Napoleone e dal governo di restaurazione.

Bosio ricevette una borsa di studio dal principe Honoré I per studiare a Parigi con il grande scultore Augustin Pajou. Dopo il breve servizio nell'esercito rivoluzionario visse a Firenze, Roma e Napoli, offrendo sculture per le chiese sotto l'egemonia francese in Italia negli anni 1790. Venne reclutato da Dominique Vivant nel 1808 per realizzare il bassorilievo per la colonna monumentale a Place Vendôme a Parigi ed il ritratto dell'imperatore Napoleone e la sua famiglia. Fu in questa veste che produsse alcuni dei suoi migliori lavori, in particolare i busti in marmo dell'imperatrice Giuseppina, e della regina Ortensia (circa 1810), che venne fatto anche in bronzo da Ravrio.

Luigi XVIII lo nominò cavaliere dell'Ordine di San Michele nel 1821 attribuendogli il titolo di primo scultore del re. Nel 1828, Bosio vide erigere la sua grandiosa scultura equestre di Luigi XIV in Place des Victoires a Parigi e venne nominato Ufficiale della Légion d'honneur. Venne poi fatto barone da Carlo X nel 1825. Anche se sotto Luigi Filippo venne privato di tutti i suoi titoli, continuò a ricevere commesse ufficiali, come più abile scultore di Parigi, e creò la statua di Napoleone per la Column de la Grand Armée nel 1840 sotto Napoleone III. Cinque anni dopo morì a Parigi.

Filatelia: Monaco

 

 

BOTERO FERNANDO

(Colombia)

 

Nato nel 1932 a Medellìn.

Pittore e scultore colombiano, fu tra i più importanti artisti figurativi latinoamericani. Proveniente da una famiglia disagiata, a soli quindici anni trovò lavoro come illustratore per il giornale periodico “El Colombiano” e nel 1951 tenne la sua prima esposizione personale a Bogotà. L’anno seguente concorse al Salone nazionale degli artisti, guadagnando il secondo premio con l’olio Di fronte al mare.

Si imbarcò quindi su un cargo per l’Europa e raggiunse Madrid. Nella capitale spagnola studiò presso la Scuola di San Fernando ed eseguì copie delle opere di grandi maestri del passato conservate al Prado, scoprendo una particolare predilezione per Diego Velázquez e Francisco Goya. Tra il 1953 e il 1955 soggiornò a Firenze, dove frequentò i corsi dell’Accademia di San Marco ed entrò in contatto con Bernard Berenson. La scoperta del Rinascimento italiano, della cultura figurativa e delle tecniche artistiche quattrocentesche furono passaggi fondamentali per l’evoluzione del suo stile. Tornato in Colombia, si trasferì prima in Messico, poi, dal 1960, a New York; dal 1971 vive tra New York, Parigi, Montecarlo e la Toscana.

La pittura di Botero – prevalentemente volta a ritratti, singoli o di gruppo – è famosa per la caratteristica resa della figura umana, che appare come vista attraverso uno specchio deformante, ingigantita, gonfiata, tondeggiante. La vena satirica dell’artista investe senza distinzione generali, vescovi, dittatori, dame, personaggi altolocati, sortendo effetti di comicità grottesca: senza mai apparire sgradevole, la sovrabbondanza e la sproporzione dei corpi evoca efficacemente la vanità e l’autocompiacimento di cui si “cibano” i personaggi rappresentati, letteralmente pieni di se stessi.

Dal 1976 Botero si dedica anche alla scultura, realizzando opere gigantesche, alcune delle quali arrivano a pesare fino a 10 quintali. (da Internet)

Filatelia: Benin, Congo Rep.,  Eritrea,

 

 

BOTTICELLI ALESSANDRO FILIPEPI

(Italia)

 

Nato a Firenze nel 1445. Morto il 17 maggio 1510 .

Alessandro Filipepi, detto Sandro e poi soprannominato Botticelli dal nomignolo con cui era noto il fratello Antonio, nasce a Firenze nel 1445.

Il padre, Mariano Filipepi, è un conciatore di pelli e, nonostante non sia consuetudine per una famiglia come la sua, decide che il figlio compia approfonditi studi letterari.

A questa formazione, segue il praticantato pittorico presso la bottega del vecchio Filippo Lippi, dal quale Botticelli si fa guidare per tre anni, assimilandone molte caratteristiche. Al termine di questo periodo, Sandro va a bottega da Andrea del Verrocchio.

Nel  1467 dipinge alcune “Madonne con Bambino”  e nel 1470, appena venticinquenne, Botticelli ottiene il suo primo incarico ufficiale importante: la “Fortezza”, figura allegorica destinata al Tribunale di Firenze.

Nel 1472, è definitivamente indipendente, tanto che s’iscrive all’Accademia di San Luca. In pochi anni, il giovane pittore fiorentino diviene tra i favoriti della corte medicea. Nel 1475 dipinge uno stendardo per Giuliano de’ Medici. A lui viene anche affidato l’incarico di ricordare la sventurata congiura dei Pazzi. A quest’epoca risale uno dei suoi capolavori: la “Primavera”.

 Botticelli è il prediletto di Lorenzo il Magnifico e partecipa alla fervente vita di corte, dove incontra le personalità più eminenti dell’umanesimo e fa proprie le concezioni neoplatoniche della cerchia d’intellettuali.

Nel 1481 parte alla volta di Roma e firma un contratto con Papa Sisto IV. Il pontefice lo vuole per realizzare la decorazione della nuovissima Cappella Sistina.

Solo un anno più tardi il pittore rientra a Firenze, di nuovo alla corte medicea per realizzare celebri e splendide opere tra cui la “Nascita di Venere”.

Nel  1492: il periodo di gloria fiorentina del Botticelli volge al termine, muore Lorenzo il Magnifico. In due anni la crisi politica a Firenze si fa sempre più pesante, il frate Girolamo Savonarola instaura una vera dittatura teocratica. Sandro sembra essere turbato dalle predicazioni del religioso, entra in una profonda crisi spirituale. Ha cinquant’anni ed un carattere introverso: i soggetti profani che ha trattato nel corso della sua attività iniziano a sembrargli sconvenienti, se non addirittura deprecabili. La sua pittura vira in modo deciso verso il sacro e il religioso. Realizza dipinti allegorici, raffigurazioni sacre quali Madonne con bambini, Pietà, Natività e Crocifissioni. Ormai il maestro ha difficoltà a trovare dei committenti, la sua luce è oscurata dai grandi astri del tempo: Michelangelo, Leonardo, Raffaello. Egli, ormai vecchio e stanco, appare superato nella sua concezione pittorica e muore, dimenticato da tutti, nel 1510.

Filatelia: Ajman, Antigua & Barbuda, Benin, Cambogia, Cipro, Costa d’Avorio, Francia, Guinea Bissau, Monaco, Oman, Paraguay, San Marino, Somalia

 

BOUCHARD PAUL LOUIS

(Francia)

 

Nato nel 1853. Morto nel 1935

Paul Bouchard era uno studente di Boulanger e Lefebvre. All'inizio della sua carriera, ha dipinto composizioni storiche, molte ispirate alla storia medievale. Ha poi ampliato i suoi orizzonti e ha affrontato i temi orientali e russi.

Premi : Cavaliere della Legion d'Onore nel 1924

 

FILATELIA

PARAGUAY  Anno 1972 (2315/21, 2328, 2330 MI)

 

 

 

BOUCHARDON EDMÉ

(Francia)

 

Nato a  Chaumont, 29 maggio 1698 . Morto a  Parigi, 27 giugno 1762.

Scultore, si accostò all'arte grazie agli insegnamenti del padre Jean-Baptiste, architetto e scultore e all'età di ventiquattro anni si trasferì a Parigi nello studio di Guillaume Coustou.

Nel 1723 vinse il Prix de Rome che lo condusse ad una lunga permanenza quasi decennale nella capitale italiana, durante la quale studiò attentamente l'arte dell'antichità, cimentandosi in opere scultoree quali il busto di Clemente XII e del cardinale Polignac.

Rientrato in Francia si impegnò appoggiando il ritorno del gusto classico in reazione al Rococò e al Naturalismo. Il suo linguaggio artistico si caratterizzò di timbri freddi ed intellettualistici, in qualche modo, anticipatori rispetto al Neoclassicismo francese.

Eseguì vari lavori a Versailles quali un bassorilievo per la cappella e gruppi per la fontana di Nettuno. Nel periodo che intercorse fra il 1739 e il 1745 dedicò tutti i suoi talenti alle sculture e ai bassorilievi della fontana di rue de Grenelle.

Nel 1744 divenne membro dell'Accademia dopo il consenso ottenuto dal Cristo sotto il peso della croce e l'anno seguente intraprese l'attività di insegnante.

Il re gli commissionò la statua di Amore che ricava l'arco dalla clava di Ercole che fu realizzata con qualche concessione e compromesso stilistico e la statua in Place de la Concorde, poi distrutta dai moti rivoluzionari.  Dalla sua mano uscì il disegno della nuova moneta distribuita dal re.

Anche il fratello Jacques-Philippe (1717-1753) svolse la carriera di scultore e divenne direttore dell'Accademia di Svezia.

Filatelia: Francia.

 

 

BOUCHER FRANÇOIS

(Francia)

 

Nato a Parigi il 29 settembre 1703 e ivi morto il  30 maggio 1770.

Fu un pittore  e un « goguettier » (cioè un produttore di opere adeguate ai canoni estetici del bello, prevalenti nei diversi periodi storici, nel caso di Boucher il rococò).

Unico figlio del pittore della Accademia di San Luca, Nicolas Boucher, ricevette le sue prime lezioni dal   padre. Poi, nel 1720, si unì all'incisore J.Fr. Auto, per il quale produsse le sue  prime acqueforti. Dal 1722, lavorò per le pubblicazioni Julienne, un collezionista di figure di vari personaggi. Nel frattempo, perfezionò la sua pittura ad olio.

Vinse il Gran Premio per la Pittura nel 1723  ed rimase in Italia dal  1727 al 1731.

Al  suo ritorno  entrò nelle grazie della favorita del re  Luigi XV, Madame Pompadour, alla quale fece diversi ritratti. Creò  per lei, le sue opere più belle: La Natività,  La Toilette di Venere, Venere consolata da Amore (1751, L'alba e il tramonto (1753), e Le Quattro Stagioni (1755).

Divenne un pittore alla moda. Lavorò per alti personaggi della corte, come il duca di Penthièvre  e per governanti stranieri : Il Trionfo di Venere nel 1740 per il re di Svezia.

Nel 1734 fu  ammesso come membro alla Accademia Reale di Pittura e Scultura.

Boucher non tenta di riprodurre la realtà. Si tratta di un pittore prezioso e sensuale, con colori vivaci, linee serpeggianti e una profusione di accessori colorati. Esso sarà conosciuto durante la sua vita come "Il pittore della grazia" per la sua predilezione per i nudi femminili. Fornì anche molti arazzi alla Manifattura di Beauvais e Gobelins  e lavorò pure  per il teatro e l'opera.

Il suo stile passa di moda con l'avvento del Neoclassicismo. Fino alla sua morte nel 1770, Boucher mantenne il suo stile ed espose  sempre  al Saloon, tranne l'edizione del 1767.

Filatelia : Ajman, Benin, Centroafricana Rep., Congo Rep., Costa d’Avorio, Eritrea, Fujera, Francia, Gabon  Gambia, Guinea Bissau, Malawi, Oman,  Somalia, URSS,

 

 

BOUGUEREAU WILLIAM-ADOLPHE

(Francia)

 

Nato a La Rochelle, 30 novembre 1825 e ivi morto, 19 agosto 1905.

Studiò all'Académie Julian di Parigi e fu autore di quadri realistici riguardanti tanti temi mitologici (come Flora e Zefiro e  Nascita di Venere) sia temi sacri nei quali sintetizzò echi del Rinascimento italiano, dell'arte bizantina e del movimento dei Preraffaelliti.

Nel 1887 dipinse la Mater afflictorum e nel 1900 la Regina angelorum, appartenente a una collezione privata parigina. Di tema più cupo sono le decorazioni murali che eseguì sia nella cattedrale di La Rochelle, sua città natale, sia nelle chiese parigine di Sainte-Clotilde, Saint-Augustin e Saint-Vincent-de-Paul.

Nel 1850 Bouguereau vinse il Prix de Rome, una borsa di studio per artisti che consentiva al vincitore di usufruire di un soggiorno in Italia per studiare da vicino l'arte classica.

Membro dal 1881 dell'Institut de France, diresse e animò assieme ad Alexandre Cabanel il Salon di Parigi, in cui espose molti dei suoi lavori.

Le sue opere non furono mai molto apprezzate dalla critica del tempo: l'indifferenza che le circondava era dovuta anche, probabilmente, alla repulsione che Bouguereau aveva per l'impressionismo, verso il quale si era dimostrato molto critico in occasione del Salon des Refusés.

Una riscoperta e valorizzazione dei suoi lavori si è avuta solo nella seconda metà del Novecento.

Morì a La Rochelle, il 19 agosto 1905, all'età di 79 anni.

Filatelia: Benin, Congo Rep.,  Brasile, Mali,

 

BOURDELLES ANTOINE, EMILE

(Francia)

 

Nato a  Montauban il 31 ottobre 1861. Morto a  Vésinet il 1 ° ottobre 1929.

Ha lasciato la scuola all'età di 13 anni per lavorare nella bottega del padre.

Dedicatosi alla scultura, vinse una borsa di studio per l'Accademia di Belle Arti di Tolosa nel  1876 .

Seguì poi i corsi della École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi, dove spadroneggiava Falguière.  Membro della "Band Schnegg", amico di Gaston e Lucien Schnegg, François Pompon , Jane Poupelet , Léon-Ernest Drivier, Jules Desbois, decise di lasciare la Scuola di Belle Arti nel 1886.

Per vivere, progettò e vendette i suoi disegni in un ufficio dei galleristi parigini Goupil & Cie; lavorò anche con Theo van Gogh fratello di Vincent.

Nel 1893, cominciò a far  pratica bella bottega di Rodin e partecipò al concorso per il memoriale della guerra del 1870 in Montauban sua città natale. Il primo modello di questo monumento fu presentato nel 1896. I membri del comitato del progetto lo accolsero molto sfavorevolmente. Infine, egli ottenne la commissione nel 1897 grazie all'intervento Rodin.

Il 22 marzo 1904 sposò Stephanie Vanparys (1877-1945), e dall’unione nacque un figlio nel 1903. Pierre Bourdelle (1903-1966) che divenne  uno scultore e designer americano.

Bourdelle lasciò Rodin nel 1908. Viaggiò in Polonia dove ottenne la commissione di eseguire il Monumento a Mickiewicz, al quale  lavorò fino alla sua morte.

Antoine Bourdelle, malato, tornato in Francia, fu ospite del suo amico, Eugene Rudier in una casa di Vésinet, vicino a Parigi dove a fine di  settembre del 1929, morì.

 

FILATELIA

FRANCIA Anno 2010 ((1640 MI)

 

BRACKCMAN ROBERT

(Ucraoina

 

Nato a Odeska Oblast il 25 Set 1898. Morto il  16 luglio 1980.

Insegnante di russo e artista, noto per le sue grandi opere figurative, ritratti e nature morte.

Emigrò dall'Impero russo nel 1908.  Studiò  presso la National Academy of Design dal 1919 al 1921, e presso la Scuola di Ferrer a San Francisco. Dal 1931, ha avuto una lunga carriera insegnando al Art Students League di New York, dove è stato membro per tutta la  vita.  Inoltre ha insegnato presso la Scuola d'Arte americana a New York City, alla scuola del  Brooklyn Museum, alla Lyme Accademia Collegio delle Belle Arti e alla Scuola d'Arte di Madison nel Connecticut.  Nel 1932, Brackman stato eletto nella National Academy of Design in qualità di membro associato, ed è diventato un membro a pieno titolo nel 1940. 

Ha dipinto ritratti di John D. Rockefeller, Jr., Abby Aldrich Rockefeller, ] Charles Lindbergh , John Foster Dulles , Miirrha Alhambra  (Pauline Joutard de Evia), così come i ritratti commissionati dalla Academy United States Air Force e dal Dipartimento di Stato. 

Ha dipinto un ritratto dell’attrice Jennifer Jones  in occasione del film  del 1948 Ritratto di Jennie.

L'artista americano Elaine Hamilton fu studente di Brackman come  Itshak Holtz .

Brackman  sposò Rochelle Post; da cui poi divorziò. Ebbe due figlie con la seconda moglie.

 

FILATELIA

PARAGUAY Anno 1975 (2680/83, 2730 MI) 

 

 

BRÂNCUSI CONSTANTIN

(Romania)

 

Nato a Peştişani, 19 febbraio 1876. Morto a Parigi, 16 marzo 1957.

Dopo studi di scultura all'Accademia di Bucarest lavorò a Vienna e Monaco (1899-1904) per trasferirsi poi a Parigi, dove frequentò gli studi di Antonin Mercié e di Rodin. Nel 1908 strinse amicizia con Modigliani, Satie e Duchamp; nel 1913 espose tre sculture alla mostra dell'Armony Show di New York. Dal 1914 al 1918 creò una serie di sculture in legno che testimoniano il suo interesse per il primitivismo.

Dopo la prima guerra mondiale accentuò nelle sue opere il gusto per l'astrazione, alla ricerca della forma-tipo. Nel 1926, al suo secondo sbarco negli Stati Uniti, fu protagonista di un curioso caso giudiziario legato all'esportazione di una sua opera d'arte astratta: l'evento divenne noto con il nome di "Caso Brancusi”. Nel 1937 tornò in Romania, dove eseguì sculture per il giardino pubblico di Târgu Jiu, e fu in India, dove progettò un tempio della meditazione per il maragià di Indore. Tra i suoi allievi si può annoverare Isamu Noguchi.

Le sculture per il giardino pubblico di Târgu Jiu, sono forse l'opera più importante che Constantin Brâncusi ha lasciato al proprio paese.

Filatelia: Romania

 

 

BRAQUE GEORGES

(Francia)

 

Nato a Argenteuil, 13 maggio 1882. Morto a  Parigi, 31 agosto 1963.

Braque passò poi l'infanzia e la prima giovinezza a Le Havre. Frequentò i corsi serali alla scuola di belle arti dal 1897 al 1899. Poco dopo si trasferì a Parigi, dove fu apprendista presso un maestro decoratore ed ottenne l'abilitazione nel 1901. L'anno seguente si iscrisse all'Academie Humbert che frequentò fino al 1904, e dove incontrò Marie Laurencin e Francis Picabia.

Durante l'inverno del 1905-1906, dopo essersi formato all'École des Beaux-Arts di Parigi e subendo l'influenza dell'opera di Henri Matisse, cominciò a dipingere alla maniera dei fauves,.

Il 1907 fu un anno determinante nella formazione dell'artista che visitò la retrospettiva su Paul Cézanne e  venne in contatto con Picasso.

Tra il 1909 e il 1914 i progressi nell'arte plastica di Braque e Picasso furono favoriti da una proficua amicizia. Da questo stimolante connubio nacque una nuova visione dello spazio pittorico, che presenta oggetti smembrati e sfaccettature creati dallo spezzettarsi dei piani: è la fase del cosiddetto cubismo analitico.

Nello sforzo di rappresentare volumi sempre più complessi per renderli in ogni loro sfaccettatura, le tele di Braque divennero pressoché indecifrabili, a dispetto dell'astrazione che tanto aveva ricusato. Per questo, nell'autunno del 1911, egli introdusse nei suoi quadri segni riconoscibili quali lettere e cifre stampate e, l'anno seguente, sperimentò la tecnica del collage che gli consentì di creare una sintesi di elementi diversi per descrivere con chiarezza un oggetto attraverso la dissociazione di forme e colori.

Dopo la prima guerra mondiale, durante la quale rimase ferito, lavorò autonomamente e sviluppò uno stile più personale.

Ritrasse anche nature morte, vedute d'interni e paesaggi marini: sono di questo periodo le serie degli Ateliers (1948-1955 e degli Uccelli (1955-1963). In questo periodo realizzò anche alcuni lavori decorativi come la scultura della porta del tabernacolo della chiesa ad Assy nel 1948 o la decorazione del soffitto della sala etrusca al museo del Louvre dal 1952 al 1953.

Filatelia: Guinea Bissau

 

 

BREDT FERDINAND

(Germania)

 

Natoa Lipsia  nel 1860. Morto nel 1921.

Conosciuto anche come FM Bredt a causa della firma sui suoi lavori, è  considerato uno dei più importanti pittori orientalisti di Germania. Inizialmente lavora come  libraio e successivamente si iscrive alla Scuola d'Arte di Stoccarda, in Germania, prima di continuare i suoi studi a Monaco di Baviera, sotto Wilhelm Lindenschmit (il Giovane).

Durante tutta la sua vita intraprese viaggi per visitare Grecia, Italia, Turchia e Tunisia, lavorando continuamente con pittura ad olio e ad  acquerello.

Dipinse prevalentemente soggetti di sesso femminile utilizzando come sfondo paesaggi esotici per lo più di stile arabo.

Ero affascinato dall’architettura orientale – disse – tanto che ho costruito la mia casa e studio a Ruhpolding, in Germania,  in stile arabo”.

Il lavoro di Ferdinand Max Bredt fu esposto a Parigi, Berlino, Chicago e Londra. Oggi  è poco noto, ma durante ba sua vita fu ampiamente conosciuto per le sue opere. Due dei suoi dipinti sono stati scelti per rappresentare la sua nativa Germania alla Columbian Exposition del Mondo del 1893.

 

FILATELIA

SPAGNA ANNO  2013  Busta postale.

 

BRESCIANINO (vedi)  PICCINELLI ANDREA

 

 

 

BRIULLOV  KARL PAVLOVICH

(Russia)

 

Nato 12 dicembre 1799, a San Pietroburgo, morto 11 giugno 1852, a Marsciano, vicino a Roma.

Figlio di un intagliatore di legno, studiò  presso la St. Petersburg Academy of Arts (1809-1821) con AI Ivanov e AE Egorov e lavorò in Italia dal 1823 fino al 1835, quando tornò a San Pietroburgo. Nel 1836 divenne professore al St. Petersburg Academy of Arts.

Nel 1849 visse sull'isola di Madeira e dal 1850 ha nuovamente vissuto in Italia.

Insoddisfatto della sua formazione accademica nei principi estetici del classicismo, Briullov si adoperò per un rinnovamento realista della pittura russa, ma i suoi sforzi furono ostacolati da una visione del mondo romantico che era caratteristica del suo tempo. Il lavoro di Briullov si distingue per una affermazione di vivide emozioni forti, sensuali e per la bellezza plastica del corpo umano.

I suoi primi dipinti (Mezzogiorno italiano, 1827,  e Betsabea, 1832), mostrano presto i suoi tentativi di scartare le convenzioni della pittura accademica, per catturare il naturale, il fascino sensuale del corpo nudo, e per ottenere una maggiore precisione e ricchezza di effetti di luce studiati dalla natura.

Opera principale di Briullov, L'ultimo giorno di Pompei (1830-33), raffigura la distruzione della città durante l'eruzione del Vesuvio. Il quadro rappresenta una tappa importante nello sviluppo della pittura della storia russa, a causa della lotta per la verità psicologica e accuratezza storica.

 Idee più tarde per le grandi composizioni storiche (tra cui un tentativo di creare una epica popolare, L'assedio di Pskov, 1839-1843), non sono stati eseguiti con altrettanto successo.

La padronanza di Briullov nell’arte decorativa e le sue brillanti capacità compositive possono essere viste nei suoi ritratti formali efficaci, che di solito raffigurano una persona contro un paesaggio o di interni riccamente arredati.

Briullov era anche un notevole padrone dell’acquerello e del disegno, in cui ha spesso raggiunto grande accuratezza di osservazione, ed effetti scenici come si nota nei  paesaggi italiani e negli schizzi fatti durante i suoi viaggi in Grecia e Turchia, (1835).

Filatelia: Fujera

 

 

BROCKY, KÁROLY

(Ungheria)

 

Nato a Temesvár (oggi Timisoară) il 22 maggio 1807, morto a Londra l'8 luglio 1855.

Studiò a Versec presso il pittore Gabriele Melegh, quindi dal 1823 al 1832 fu all'Accademia di Vienna allievo dell'Ender e del Daffinger. Nel 1835 viaggiò in Italia esercitandosi a copiare gli antichi maestri. Dopo un altro soggiorno di due anni a Vienna, andò a Parigi, donde il ricco mecenate e dilettante scozzese Munro of Novar lo condusse a Londra, dove rimase fino alla morte, con l'interruzione di due anni (1844-46), passati a Vienna e in Italia.

Preferì prima la matita, la creta, l'acquerello e il pastello, passando più tardi alla pittura a olio. A Londra si fece conoscere e apprezzare per i ritratti della regina Vittoria, di altri membri della corte reale e dell'aristocrazia inglese e per quelli di alcuni suoi illustri compatrioti emigrati dopo la rivoluzione del 1848-49 nella capitale britannica. Meno piacquero al puritanismo inglese i suoi nudi, in parte mitologici, che furono il tema preferito nel secondo periodo della sua attività, più brillanti nel colore e più larghi nella fattura dei suoi ritratti. I due migliori quadri di questo genere, Amore e Psiche, Psiche riposante, sono entrati, per suo legato, nel Museo di belle arti di Budapest. Nei nudi si risente l'influsso dei maestri veneziani del '500; i ritratti fanno fede dello studio dei grandi ritrattisti inglesi del '700. La sua opera principale, Cristo e la donna di Samaria, grande tela dipinta circa nel 1840 per la chiesa evangelica di Eperjes (oggi Prešov), bruciò nel 1913. I suoi quadri e disegni si conservano nel Museo di belle arti a Budapest e in gallerie e collezioni private inglesi.

Filatelia: Ungheria

 

BRONCKORST JEAN JERRITS

(Olanda)

 

Nato a Utrecht, 1603. Morto ad  Amsterdam, novembre o dicembre 1661.

Pittore e incisore  del Secolo d'oro. È oggi considerato esponente minore della scuola caravaggista diUtrecht.

Secondo Houbraken, l'educazione artistica di van Bronckhorst iniziò a undici anni come apprendista dell'incisore del vetro Verburgh a Utrecht. Lavorò con lui per sei mesi e in seguito con altri due vetrai a Utrecht prima di partire per il Grand Tour, nel 1620. Ad Arras lavorò sei mesi con il vetraio Peeter Matthys e poi con il vetraio Chamu a Parigi. A Utrecht fece ritorno nel 1622 e lì apprese l'arte della pittura da Cornelis van Poelenburgh.

Presa in affitto una casa in Minderbroederstraat, si sposò nel 1626 con Catalijntje van Noort; dal matrimonio nacquero due figli: Johannes, battezzato nel 1627, e Gerrit, nel 1636 circa. Entrambi divennero in seguito pittori come il padre. Frequentò anche lo studio di Gerard van Honthorst e nel 1639 entrò a far parte della Gilda di San Luca di Utrecht. Il suo dipinto più antico risale al 1642.

Un incendio nella Nieuwe Kerk di Amsterdam provocò la distruzione delle vetrate, che dovettero perciò essere rifatte: Van Bronchorst ricevette una commissione per quattro vetrate, per cui gli fu versata la somma principesca di 12.400 fiorini nel 1651. Si trasferì, allora, ad Amsterdam, dove realizzò, oltre alle vetrate, anche le porte d'organo – quasi l'unico settore in una chiesa calvinista, dove la pittura figurativa fosse consentita – della Nieuwe Kerk. A differenza dei suoi lavori religiosi, i suoi dipinti profani mostrano l'influenza di Caravaggio, e sono pervasi da una conturbante sensualità.

 

FILATELIA

GUINEA BISSAU Anno 2012

 

 

BRONZINO AGNOLO

(Italia)

 

Nato  a Monticelli di Firenze, 17 novembre 1503.  Morto a Firenze, 23 novembre 1572.

Agnolo di Cosimo di Mariano,  conosciuto come il Bronzino, fu tra i più raffinati e mirabili pittori del Manierismo fiorentino;  è noto per essere stato uno dei più abili ed incisivi ritrattisti della corte medicea nella Firenze tardo rinascimentale.

Proveniva da una famiglia povera, figlio di un macellaio. Il soprannome "Bronzino" ("del colore del bronzo"), dovuto forse al colore dei capelli, è attestato per la prima volta nel 1529.

Dopo un apprendistato presso Raffaellino del Garbo, verso il 1515 iniziò a lavorare nella bottega di Pontormo (1494-1557, che influenzò la carriera pittorica del Bronzino.

Tra il 1523 ed il 1525 collaborò con il maestro alle decorazioni del chiostro della certosa del Galluzzo e poi a quelle della cappella Capponi nella chiesa di Santa Felicita.

Al 1529 risale la Pietà con la Maddalena, mentre nel 1531 si trasferì a Pesaro dove lavorò per la famiglia Della Rovere, partecipando alla decorazione ad affresco della Villa Imperiale, in collaborazione con i fratelli Dossi e Girolamo Genga. Una nuova fase artistica il Bronzino la evidenziò con la serie di ritratti eseguiti dal 1530 al 1545, come l'Ugolino Martelli, e il Bartolomeo e Lucrezia Panciatichi, nei quali la verosimiglianza delle figure, rafforzata dai chiaroscuri, convive con un valore della forma metafisico.

Nel 1539 fu chiamato alla corte di Cosimo I de' Medici, per il quale lavorò alla decorazione della cappella di Eleonora di Toledo nel Palazzo Vecchio, oltre ad una serie di ritratti commissionati anche dagli alleati come i Doria. In questo periodo eseguì dipinti a sfondo sacro e profano e un notevole numero di cartoni per l'Arazzeria medicea.

Nel 1541 il Bronzino entrò nell'Accademia Fiorentina e realizzò il Passaggio del Mar Rosso raggiungendo l'apice della sua qualità artistica aggiungendo al manierismo una idealizzazione plastica ispirata dagli esempi scultorei michelangioleschi.

Nel 1548 si recò a Roma e alla morte di Pontorno, avvenuta nel 1557, si occupò di finire gli affreschi del coro della chiesa di San Lorenzo a Firenze.

Venne nominato riformatore dell’Accademia delle Arti del Disegno nel 1563 ed in seguito venne reintegrato dopo l'espulsione nell'Accademia Fiorentina.

Morì il 23 novembre del 1572 nella casa dell'allievo Alessandro Allori e venne sepolto nella Chiesa di San Cristoforo degli Adimari.

Filatelia: Ajman, Romania. Ungheria,

 

BROUTIN  CHRISTIAN

(Francia)

 

Nato il 5 marzo 1933 a Chartres.

 Illustratore francese, meglio conosciuto per aver progettato manifesti di film, illustrazioni per romanzi,  illustrazioni di libri per i giovani e francobolli francesi. Come pittore, ha fatto parte del gruppo "Maxiréalistes".

La madre di Christian morì quando Broutin aveva solo cinque anni e fu cresciuto dai nonni.

Dopo il brevetto di studi universitari,  ha frequentato l'Académie Charpentier in Parigi per preparare l'esame di ammissione alle principali scuole d'arte.

Laureato nel 1951 dalla Scuola Nazionale delle Arti e mestieri Applicate (ENSAAMA), ha iniziato la sua carriera nella pubblicità e dedicandosi alla realizzazione di manifesti di film accanto René Ferracci . Il suo manifesto per il film Jules e Jim di François Truffaut ricevette il Premio Toulouse-Lautrec nel 1962. Ha realizzato anche illustrazioni per riviste illustrate, libri per bambini e realizzato reportage fotografici. Nel 1983, ha vinto il Grand Prix francese Displays.

Nel 1990, ha lavorato principalmente nell’illustrazione di libri per i giovani.

E’ stato scelto dal Servizio Nazionale del Francobollo  (SNTP) con il suo editore Gallimard per disegnare un paesaggio legato alla serie dei giardini di Francia.

Broutin realizzò l'illustrazione per il  cinquantenario dell’ Esposizione Filatelica d’Autunno di Parigi, pubblicato nel novembre 1996 (il soggetto era la Torre Eiffel) ,

Ha esposto in varie mostre a Digione, Francoforte, Parigi, Amstelveen (ND)...

Uno dei temi preferiti  in cui si muove la sua immaginazione  è Mont-Saint-Michel(vedi "Tra mare e cielo, Mont-Saint-Michel ',

Tra le sue numerose illustrazioni per francobolli ha partecipato alle serie “I giardini di VersaillesGiardini di Francia : Buttes Chaumont e Giardini di Lussemburgo" e "Giardini di Francia : le ninfe della  fontana di Nimes".

 

FILATELIA

FRANCIA Anno 2005  (3786)

 

BRUSCAGLIA CRISTINA

(Italia)

Bozzettista, illustratrice, disegnatrice di valori postali.

Per le Poste Italiane ha disegnato un francobollo in occasione del “V Simposio multidisciplinare sulle malattie del seno” raffigurante il busto di una donna a seno nudo. Per un commento vedi  nell’introduzione il paragrafo  ... e in Italia? ,  relativo alla polemica che ne è seguita. 

 

FILATELIA ITALIA

 Anno 2000        

 

 

BUBACCO LUCIO

(Italia)

 

 E’ nato sulla splendida isola di Murano, vicino a Venezia, nel mese di aprile 1957.

Comunemente indicata come l'Isola del Vetro, Murano fornì a  Lucio  l'ispirazione e le tecniche che lo hanno messo al di sopra e al di là dei suoi contemporanei comuni. Ha dato vita ad una forma d'arte in modo univoco utilizzando la tradizionale tecnica di lavorazione veneziana a lume in cui una fiamma ossidrica scalda canne di vetro. Lucio Bubacco appartiene ad una minoranza di artisti  che utilizzano la tecnica di lavorazione a lume seguendo una vera espressione artistica. I suoi lavori sono presenti  in importanti collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Litvak Gallery è lieta di gestire le opere senza tempo di un tale virtuoso insuperabile.

Lucio iniziò a prendere  confidenza col vetro sin da  ragazzo. Lavorava  accanto a un vecchio artigiano e cominciò a giocare con il vetro facendo  piccole figure di animali, perline e compresse. Quando aveva solo quindici anni, ha ricevuto la sua licenza artigianale.

Nel 1980, ha studiato disegno anatomico con l'artista veneziano Alessandro Rossi.

Oggi Lucio Bubacco è considerato un maestro nella sua arte. La sua conoscenza tecnica e la sua  esperienza, combinate con la sua naturale attitudine per la manipolazione di vetro, lo hanno aiutato a trascendere i confini limitati del processo di "lume" e lo hanno reso un artista di livello mondiale. Il lavoro di Lucio è stato orgogliosamente mostrato in oltre quaranta mostre, dalla Florida a Tokyo, negli ultimi diciannove anni. Ha vinto diversi premi, tra cui la famosa Kristallnacht Glass Competition internazionale di Philadelphia. Vi sono articoli  su di lui in varie pubblicazioni, in cui si evidenziano sempre i suoi altissimi meriti e  la sua sensibilità. artistica.

Filatelia: San Marino

 

BUKOVAC  VLAHO o BIAGIO FAGGIONI

(Croazia)

 

 Nato  a Ragusavecchia, 4 luglio 1855. Morto a Praga, 23 aprile 1922.

Nato a Ragusavecchia da Agostino - a sua volta figlio del marinaio genovese Giuseppe, che si era riparato nella località dalmata dopo una tempesta e aveva deciso di fermarvisi - e dalla ragusea Maria Perich (Marija Perić), venne battezzato col nome di Biagio Faggioni, che a partire dal 1877 - su consiglio del proprio mentore ed amico Orsatto Pozza (Medo Pucić) - sceglierà di tradurre nell'omologo croato Vlaho Bukovac (Vlaho è la traduzione del nome Biagio, così come il faggio in croato si chiama bukva).

Dimostrata fin dalla più tenera infanzia una grandissima predisposizione per le arti figurative, venne aiutato negli studi dal raguseo Pozza, rampollo di una delle più ricche famiglie nobili della città, che nel 1877 lo spedì a studiare presso la prestigiosa École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi.

 Nel 1878 fu il primo artista croato ad essere ammesso al Salon di Parigi, all'epoca una delle più importanti esposizioni pittoriche al mondo.

Bukovac fin dalla gioventù usò viaggiare per lunghi periodi in Europa e in altri continenti, come l'America del Sud e del Nord. Da tutti i viaggi trasse ispirazione per le sue opere, che lo resero molto celebre in patria e nel mondo, facendolo considerare il più importante artista croato a cavallo fra il XIX e il XX secolo. Nel 1892, Bukovac sposò la ragusea Jelica Pitarević, con la quale ebbe quattro figli.  Negli anni '80 si spostò a Belgrado, ove lavorò per la famiglia reale serba.

Dal 1893 al 1897 fu a Zagabria, ove introdusse lo spirito dell'arte europea - prevalentemente francese - del tempo. In seguito - anche a causa di un'aspra polemica col pittore e uomo politico Isidor Kršnjavi - si trasferì nuovamente a Ragusavecchia, fino a quando nel 1903 venne chiamato a insegnare presso l'Accademia delle Belle Arti (Akademie vytvarnyh umeni) di Praga. A questo periodo appartiene una lunga serie di famosi ritratti.

Nel 1905 diventò socio dell'Accademia Serba delle Scienze e delle Arti, mentre nel 1919 fu membro della delegazione cecoslovacca alla Conferenza di pace di Parigi. Uno dei suoi ultimi lavori fu un ritratto del re del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, Alessandro I.

Morì a Praga il 23 aprile 1922.

 

FILATELIA

CROAZIA Anno 1996

 

 

BUONARROTI  MICHELANGELO (vedi Michelangelo)

 

BUSSIERES  GASTON

(Francia)

 

Nato a Cuisery, 24 aprile 1862. Morto a  Saulieu, 29 ottobre 1928.

Pittore francese, appartenente al movimento dei simbolisti, studiò all'Accademia di Belle arti di Lione prima di essere ammesso alla Scuola di Belle arti di Parigi, nell'atelier di Alexandre Cabanel e poi in quello di Pierre Puvis de Chavannes.

Nel 1884 vinse il premio "Marie Bashkirtseff" e, dal 1885, iniziò ad esporre al Salon.

Assai vicino a Gustave Moreau, trovò spunti di ispirazione in Hector Berlioz (La dannazione di Faust), così come in Shakespeare e in Wagner. Realizzò le illustrazioni per Splendeurs et misères des courtisanes di Balzac, apparso nel 1896, Émaux et camées di Théophile Gautier, Salomè di Oscar Wilde e infine per alcune opere di Flaubert.

Per un certo tempo fu vicino a Joséphin Péladan, fondatore dell'Ordine del tempio dei Rosa Croce ed espose nel Salon dei Rosa Croce dal 1893 al 1895.

Al Museo delle Orsoline di Mâcon è conservata una notevole collezione di sue opere.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

 

BUZA  ABDURRAHIM

(Albania)

 

Nato a Skopie nel 1905. Morto nel 1986.

Abdurrahim Buza studiò a Scutari, Tirana ed Elbasan. In seguito,  con una borsa di studio del governo albanese, venne a studiare a Torino e poi a Firenze. Al suo ritorno in Albania, insegnò arte in una scuola a Tirana e dal 1947 presso il Jordan Misja Academy, dove rimase fino al suo pensionamento nel 1966.

Le sue opere sono caratterizzate da colori brillanti e una certa ingenuità contadina. Si è occupato di una vasta gamma di temi nella sua pittura, dai ritratti ai paesaggi a Pogradec e Tirana, così come soggetti storici, leggendari e nazionalisti. Lo spirito della sua nativa Kosovo si riflette in molti dei ca. 500 dipinti a olio e 10.000 disegni  che sono stati conservati.

Filatelia: Albania

 

 

BYAM SHAW JOHN LISTON

(Inghilterra)

 

Nato 13 novembre 1872 a Madras (India Britannica). Morto a Londra il 26 gennaio 1919

Comunemente noto come Byam Shaw, è stato un pittore, illustratore, designer e insegnante. Nato a Madras dove il padre svolgeva servizio governativo in qualità di  cancelliere del Tribunale. La famiglia ritornò in Inghilterra nel 1878 e si stabilì a Kensington.

Il giovane Byam mostrò precocemente la sua abilità artistica e nel 1887 il suo lavoro fu  mostrato a John Everett Millais, che lo raccomandò affinché potesse frequentare, anche se quindicenne,  l’istituto Legno Art School di San Giovanni. Là, incontrò altri artisti Gerald Fenwick Metcalfe (anche lui nato in India) e Rex Vicat Cole.  Incontrò anche Evelyn Pyke-Nott, la sua futura moglie.  Dal 1890, Shaw studiò presso la Royal Academy Schools , dove vinse nel 1892 il Premio Armitage per la sua opera Il Giudizio di Salomone.

Durante la sua carriera Byam Shaw ha lavorato con competenza in una vasta gamma di supporti, tra cui oli, acquerelli, pastelli, penna e inchiostro e le tecniche speciali come la tintura e la doratura .  Fu influenzato dalla corrente inglese dei Preraffaelliti. Espose frequentemente nelle  gallerie Dowdeswell a New Bond Street, dove tenne cinque mostre personali tra il 1896 e il 1916.

Più tardi la sua popolarità come artista scemò, e si rivolse a insegnare per vivere. Ha insegnato presso il Dipartimento della Donna del King College di Londra dal 1904  e nel 1910, con Rex Vicat Cole  fondò la  Byam Shaw e Vicat Cole School of Art in seguito ribattezzata semplicemente "Shaw Scuola Byam d'Arte". Evelyn Shaw, la moglie,  ebbe un ruolo attivo nella nuova scuola, per l'insegnamento della miniature in cui si era impratichita.  Shaw ebbe pure una lunga collaborazione con l'artista e illustratore Eleanor Fortescue-Brickdale, insegnante  presso la nuova scuola.

Allo scoppio della prima guerra mondiale Byam Shaw e Vicat Cole furono arruolati  nelle Artists Rifles anche se Shaw fu presto trasferito al Constabulary speciale. Ha prodotto fumetti di guerra che sono stati pubblicati in molti giornali e anche trovato lavoro con le commissioni commemorative.

Non molto tempo dopo la fine della guerra, Shaw morì per collasso cardiaco. Il suo funerale si è tenuto presso St Barnabas, Addison Road, dove, anni prima, aveva disegnato due vetrate di questa chiesa, raffiguranti le Sante Cecilia e Margherita. Un monumento rosso, verde e dorato ornato in stile 15 ° secolo, si trova ancora lì.

Morì all'età di 46 anni  e fu sepolto al Kensal Green Cemetery.

 

Filatelia: Somalia

 

 

CABANEL ALEXANDRE

(Francia)

 

Nato Montpellier, 28 settembre 1823. Morto a Parigi, 23 gennaio 1889.

Allievo di François-Édouard Picot all'École des Beaux-Arts, ottenne il secondo Prix de Rome nel 1845, passando così cinque anni a Villa Medici a Roma. Ottenne grande fama con la Nascita di Venere, acquistata da Napoleone III nel 1863. Lo stesso anno fu nominato professore all'École des Beaux-Arts e membro dell'Académie des Beaux-Arts. Membro di giuria per 17 volte dal 1868 al 1888 del Salon, ne ricevette la medaglia d'onore nel 1865, 1867 e 1878.

Fu pittore di storia, di genere e ritrattista: conteso dai collezionisti d'Europa e d'America, richiesto come ritrattista, fu nemico del Naturalismo e dell'Impressionismo, e fu attaccato da Émile Zola e da tutti coloro che difendevano la necessità di un'arte meno soave e più realista.

Filatelia: Benin

 

CABOT FRANCISCO SANS

(Spagna)

 

Nato il 9 aprile 1828 a Girona. Morto il  5 Maggio 1881 a  Madrid.-

Pittore catalano diresse il Museo del Prado dal 1873 al 1881

Figlio di un navigatore della Royal Navy spagnola, frequentò la Escola de la Llotja (1850-1855), dove, all’inizio, seguì corsi di oreficeria (per volontà della sua famiglia), ma li interruppe per dedicarsi alla pittura.

Terminati i corsi, si recò a Parigi per continuare i suoi studi con Thomas Couture e Horace Vernet. Nel 1858, vinta una medaglia in una mostra a Roma per il ritratto Martin Lutero, una scena ispirata da Los suenos di Francisco de Quevedo, decise di specializzarsi in pittura di scene storiche. Nel 1865 tornò in Spagna e gli fu commissionato dal Consiglio Provinciale di Barcellona (un'agenzia governativa locale) un quadro avente per soggetto il generale Juan Prim in battaglia durante la guerra ispano-marocchino.

Dopo il rovesciamento della regina reggente Isabel II, tornò a Girona. Tuttavia, poco dopo la fondazione della Prima Repubblica spagnola, fu nominato Direttore del Museo del Prado, succedendo ad  Antonio Gisbert, che si era dimesso a causa della sua opposizione al nuovo governo. Durante il suo di rettorato si dedicò alla supervisione del restauro dei suoi dipinti più antichi e riuscì ad ottenere varie donazioni tra cui le "Pitture Nere" di Francisco de Goya, che era stato rimosso dalle pareti di casa di Goya.

Dopo il 1875 Cabot  fu nominato Accademico presso la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando.

Verso la fine della sua vita, ha cambiato di nuovo il suo stile, questa volta con tendenze verso il realismo. Nel 1881 ha ricevuto quello che sarebbe stato il suo incarico più importante presso l'Università di Barcellona: ritrarre il re Alfonso XII vestito con l'uniforme dell'Ordine del Toson d'Oro. Egli ha quindi decorato diversi teatri, tra cui il Teatro Real, Teatro Apolo e il Teatro de la Zarzuela, e murales realizzati al Alcázar de Toledo.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2014  Busta postale

 

CAGNACCI GUIDO

(Italia)

 

Nato a Santarcangelo di Romagna, 19 gennaio 1601. Morto a  Vienna, 1663.

Definito da alcune fonti artista bizzarro e stravagante, in quanto eccelse nell'arte pittorica precorrendo il futuro, scoprendo i corpi più santi e pii, rappresentandone le passioni proibite.  Romagnolo di nascita,  non è noto chi sia stato  suo primo maestro, ma tra il 1618 e il 1621 è mantenuto dal padre a Bologna per apprendere l'arte della pittura, probabilmente presso Ludovico Carracci o un artista della sua cerchia.

Importanti furono anche due soggiorni romani, nel secondo dei quali, tra il 1621 e il 1622, conosce il  Guercino. I suoi primi dipinti documentati sono le due tele che ornano la Cappella del Santissimo Sacramento nella Parrocchiale di Saludecio, del 1627. Dal 1623 al 1648 la sua attività si svolge soprattutto in Romagna, un periodo che vede l'affermarsi della fama dell'artista, ma che è anche segnato da avvenimenti turbolenti, come un tentativo di fuga con una giovane e chiacchierata vedova della nobile famiglia Stivivi, Teodora, per il quale nel 1628 Guido è bandito da Rimini.

A Santarcangelo gode della protezione di Monsignor Bettini, che nel 1635 gli commissiona la pala con San Giuseppe e Sant'Egidio per la Confraternita dei falegnami e dei fabbri, opera che segna lo spartiacque tra la fase giovanile dell'artista e la maturità, che lo vedrà rivolgersi soprattutto verso i grandi maestri emiliani, e in particolare Guido Reni e il Guercino.

Nel 1643 lavora ai dipinti del duomo di Forlì con San Valeriano e San Mercuriale, lavori a cui non sono estrenei né la prospettiva né i colori di Melozzo, mentre nel 1647 è a Faenza, in relazione con la potente famiglia Spada. Proprio per quel che può aver assorbito da Melozzo, a Roma e a Forlì, e per quel che ha colto dall'ambiente culturale forlivese, è stato messo in relazione con la scuola pittorica forlivese.

Con il 1648 termina l'attività romagnola del pittore, che si stabilisce a Venezia con il nuovo nome di "Guido Canlassi da Bologna". A questo punto si datano molti dei suoi dipinti con figure femminili e soggetti profani. Su invito dell'imperatore Leopoldo I, verso il 1660 si trasferisce a Vienna, dove muore nel 1663. Alla corte imperiale dipinge la sua opera più celebre, La morte di Cleopatra. La versione finale, con le ancelle sullo sfondo, è conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna, mentre alla Pinacoteca di Brera si conserva una versione con la sola regina morente, di forte sensualità.

 

FILATELIA

GUINEA EQUATORIALE  (La morte di Cleopatra – part.),PARAGUAY Anno 1972 (2315/21, 2328, 2330 MI)

 

CAILLEBOTTE GUSTAVE

(Francia)

 

Nato il 19 Agosto 1848, a Parigi.  Morto il  21 Febbraio 1894 a Gennevilliers.

Pittore, collezionista d’arte, e l'impresario, unì gli stili degli accademici e degli impressionisti  in una sintesi unica.

Nato in una famiglia benestante, Caillebotte, avviato verso gli studi di ingegneria, si interessò, invece, di pittura e studiò presso l'Ecole des Beaux-Arts di Parigi. Incontrò Pierre-Auguste Renoir e Claude Monet nel 1874  con i quali espose le sue opere alla Mostra impressionista del 1876 e nelle successive.

Caillebotte diventò il principale organizzatore, promotore e finanziatore delle esposizioni degli Impressionisti per sei anni di seguito e  usò  la sua ricchezza per l'acquisto di opere di altri impressionisti, in particolare Monet, Renoir, Camille Pissarro , Paul Cézanne , Edgar Degas , Alfred Sisley e Berthe Morisot .

Era un artista di notevoli capacità, ma la sua fama postuma languì perché la maggior parte dei suoi dipinti rimasero  nelle mani della sua famiglia e non furono né esposti né riprodotti fino alla seconda metà del 20° secolo.

I suoi primi dipinti presentano i grandi nuovi viali e moderni condomini creati dal barone Haussmann per Parigi nel 1850 e '60. Il ponte di ferro raffigurato in The Pont de l'Europe (1876) caratterizza questo interesse per l'ambiente urbano moderno, mentre  Lucidatrici, Parquet, Pavimenti (1875) è una scena realistica di artigiani urbani alacremente al lavoro. Il capolavoro di Caillebotte, Paris Street; Rainy Day (1877), utilizza una  prospettiva audace per creare un ritratto monumentale di un incrocio di Parigi in una giornata piovosa.

Caillebotte dipinse anche ritratti e studi di figura, nudi, scene di canottaggio e paesaggi rurali, e studi decorativi di fiori. Tendeva a utilizzare i colori più brillanti stesi con pesanti pennellate.

La sua originalità consiste  nel tentativo di coniugare l'attenzione del disegno, modellazione e valori tonali esatti sostenuto dalla Académie con i colori vivaci, le prospettive audaci, l’acuto senso di luce naturale.

Il lascito postumo della sua collezione d'arte al governo francese è stato accettato con riluttanza da parte dello Stato. La sezione a lui dedicata  nel Palazzo del Lussemburgo, inaugurata  nel 1897, è stata la prima mostra di quadri impressionisti ad essere  esposti in un museo francese.

 

FILATELIA

GUINEA BISSAU  ANNO 2012 (4390/3 +BF)

 

  

CAMBIER GUY

(Belgio)

 

Nato nel 1923 a Uccle-lez-Bruxelles nel 1923. Morto nel 2008.

Pittore di Pittura di scene, figure, ritratti e nature morte, all’età di nove anni, ha perso l'uso delle gambe a  causa di un tragico incidente. Autodidatta, ha studiato le tecniche e le opere degli artisti che ha emulato: Corot e Watteau. Cambier iniziato ad esporre nel 1942, prima in Belgio e poi in Francia sulla Costa Azzurra, così come negli Stati Uniti e a Parigi al Salon des Peintres Témoins de leur Temps.

Nel 1957, ha ricevuto il premio parigino, "Le Prix de la Jeune Peinture". Si trasferì nel sud della Francia nel 1950 e risiedette a Grasse, dove trascorse la maggior parte del resto della sua vita. Cambier è diventato un ritrattista prediletto di diverse celebrità. Dipinse persone illustri come la Principessa Grace di Monaco, Winston Churchill, Ingrid Bergman e Edward G Robinson. I suoi dipinti sono stati acquisiti da parte del governo francese. La data esatta della sua morte è sconosciuta.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013

 

 

 

CANOVA ANTONIO

(Italia)

 

Nato a Possagno, 1º novembre 1757. Morto a  Venezia, 13 ottobre 1822.

Scultore, ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo e soprannominato per questo il nuovo Fidia, viene considerato anche come l'ultimo grande artista della scultura italiana.

Fu soprattutto il cantore della bellezza ideale femminile, priva di affettazione La sua arte ed il suo genio ebbero una grande e decisiva influenza nella scultura dell'epoca.

Iniziò giovanissimo il proprio apprendistato e lo svolse esclusivamente nella città di Venezia, distante circa 80 km dal suo paese natale, Possagno. Nella città lagunare cominciò a scolpire le sue prime opere. L'ambiente veneziano fu per il giovane Canova quello della sua formazione. Subì, specialmente nel primo periodo di produzione artistica, l'influenza ed il fascino dello scultore del Seicento Gian Lorenzo Bernini, indiscusso maestro dello stile barocco.

Ventiduenne, si trasferì a Roma dove ebbe modo di incontrare e conoscere i maggiori protagonisti dell'arte neoclassica, inserendosi anch'egli in quel clima di capitale della cultura che era la città capitolina del Settecento. Dopo la sua scomparsa, per tutto l'arco dell'Ottocento, per quanto riguarda l'arte della scultura, i critici sono concordi nel sostenere come l'Italia non abbia più svolto un ruolo di primo piano nel panorama europeo.

Filatelia: Ajman, Italia

 

CARRALERO RICKY

(Cuba)

 

Nato nel 1969, si trasferì con la famiglia negli Stati Uniti verso la metà degli anni Ottanta.

La sua produzione  artistica  è in buona parte permeata di sesso e di insensata violenza che il disegnatore trasse dalla  società con cui  venne a contatto.

 

FILATELIA

BENIN Anno  2003, Eritrea Anno 2001

 

 

CARAVAGGIO (MICHELANGELO MERISI)

(Italia)

 

Nacque nel 1571 a Milano o Caravaggio. Morto a Porto Ercole il 18 luglio del 1610.

Non è certo se il luogo di nascita sia stato Milano o Caravaggio, un paese in provincia di Bergamo, dove la famiglia si era trasferita per sfuggire alla peste. E’ sicuro comunque che egli si firmò sempre Michelangelo Merisi da Caravaggio, per questo meglio conosciuto semplicemente come Caravaggio.

Perse il padre prestissimo e la madre quand’era ancora un giovane ventenne. Dopo essersi liberato dei beni di famiglia e dopo i primi contatti con la pittura, nel 1592 lasciò definitivamente la Lombardia e si trasferì a Roma.

Qui trascorse qualche tempo come apprendista, presso la bottega di Lorenzo il Siciliano e poi in quella del pittore Antiveduto Grammatica. Entrambe si rivelarono esperienze economicamente poco redditizie e soprattutto poco stimolanti: Caravaggio imparò solo a dipingere velocemente ed in serie. A questi primi anni, risale una delle sue opere più famose: il Bacchino Malato (1593).

A 23 anni entrò nella bottega del Cavalier d’Arpino: un pittore molto apprezzato nella Roma del tempo. Qui Caravaggio dipinse una grande quantità di nature morte con fiori e frutta. Ma l’apprendistato presso il Cavalier d’Arpino non durò a lungo: i due pittori si scontrarono presto a causa del carattere irrequieto di Caravaggio.

Il 1595 fu l’anno della svolta. La vita di Caravaggio cambiò quando conobbe il Cardinale Francesco Maria del Monte, il primo a comprendere il grande talento del pittore. Sotto la sua protezione, Caravaggio ottenne numerose committenze e la sua fama si diffuse per tutta la capitale.

La sua attività artistica fu sempre ostacolata dal suo  carattere. Assiduo frequentatore di taverne e luoghi poco raccomandabili, era spesso al centro di risse e schiamazzi. In molti casi, riuscì a venir fuori da situazioni difficili solo grazie all’intervento dei suoi potenti amici ed ammiratori.

Ma nel 1606, durante una rissa in cui anch’egli rimase ferito, Caravaggio uccise Ranuccio Tommasoni, con cui aveva già avuto altre discussioni precedenti. L’omicidio gli procurò la condanna alla decapitazione. L’unica cosa che potè fare fu fuggire immediatamente da Roma.

Tra il 1606 e il 1607 Caravaggio è a Napoli. Qui venne accolto con tutti gli onori che accompagnavano la sua grande fama di pittore.

Nel 1607 Caravaggio parte per Malta. Si trattò però soltanto di una breve parentesi. Il 1 dicembre dello stesso anno ne fu allontanato: probabilmente giunse a Malta la notizia della condanna a morte che pendeva sulla sua testa. L’espulsione fu motivata definendo Caravaggio un uomo” foetidum et putridum”( fetido e putrido).

Caravaggio si spostò allora in Sicilia. Tra il 1608 e il 1609 fu a Messina e a Catania

Dopo essersi stabilito per un anno a Napoli, fu costretto a riparare a Malta, onde sfuggire all’estradizione che ne aveva chiesto lo Stato pontificio. Qui rimase per un certo tempo ma poi, per contrasti avuti con l’Ordine dei Cavalieri di Malta, fu costretto a fuggire nuovamente. Si portò in Sicilia dove si spostò tra Siracusa, Messina e Palermo. Nell’ottobre del 1609 fu di nuovo a Napoli e qui, dopo alcuni mesi, fu riconosciuto da alcuni Cavalieri di Malta e ferito in un agguato. Dopo essersi ripreso dalle gravi ferite, fu raggiunto dalla notizia che il papa gli avrebbe perdonato l’omicidio compiuto. Si diresse verso Roma via mare e sbarcò a Porto Ercole. Qui fu arrestato e poi rilasciato dopo due giorni. Ma dopo aver constatato che era stato derubato di tutto, fu preso da forti febbri e morì sulla spiaggia di Porto Ercole il 18 luglio 1610. Si concludeva così, a meno di quarant’anni, la vita di uno dei più grandi pittori mai esistiti, che passerà alla storia come il prototipo dell’artista maledetto: il genio che vive la sua vita al di là dei limiti, andando inevitabilmente incontro ad un destino tragico, perché non potrà conciliare diversamente la sua natura umana con la sua prepotente genialità.

Filatelia  Paraguay

 

 

CARPEAUX JEAN-BAPTISTE

(Francia)

 

Nato a Valenciennes l’11 maggio 1827. Morto a  Courbevoie, 12 ottobre 1875.

Figlio di un muratore, la sua prima formazione artistica si svolse sotto la guida di François Rude, dal quale derivò gli slanci energici.

Successivamente Carpeaux si iscrisse nella Ecole des Beaux-Arts ("Scuola di Belle Arti"), dove assorbì il freddo accademismo del Duret nel 1844 e vinse il Prix de Rome dieci anni dopo, e quindi poté trasferirsi a Roma in cerca di ispirazione studiando i lavori di Michelangelo, Donatello e Verrocchio. Il suo soggiorno romano, dal 1854 al 1861, gli consentì di approfondire sia le sue conoscenze artistiche sia di sviluppare un gusto di spontaneità, che egli riuscì a saldare con i principi dell'arte barocca.

Ben presto Carpeaux iniziò a prendere spunto per i suoi soggetti dalla vita comune rompendo con la tradizione classica. Una volta rientrato a Parigi riuscì ad accaparrarsi le simpatie di Napoleone III, nonostante alcuni attriti con i colleghi ed il pubblico. Fu quello il miglior momento creativo dell'artista.

Carpeaux raggiunse la notorietà anche per numerosi busti-ritratto improntati da un fervido realismo, tra i quali si annoverarono quello commissionato da Napoleone III per la Principessa Matilde, La baronessa Sipière e Mademoiselles Fiocre.

Morì all'età di 48 anni.

Filatelia: Francia, Fujera

 

CARRACCI    ANNIBALE

(Italia)

 

Nato a Bologna, 3 novembre 1560. Morto a  Roma, 15 luglio 1609.

Annibale Carracci iniziò l'apprendistato nella sua famiglia. Nel 1582  con suo fratello Agostino e il cugino Ludovico aprirono una bottega di pittura, inizialmente chiamata Accademia dei Desiderosi e successivamente denominata Accademia degli Incamminati. Lo stile dei Carracci univa la lezione della scuola fiorentina, che basava tutta la pittura sulla linea e sul disegno, a quella della scuola veneziana, che puntava, invece, sul colore. Questo eclettismo sarà caratteristico di tutta la scuola bolognese.

È difficile distinguere i contributi individuali dei Carracci nei primi lavori, ad esempio gli affreschi di Palazzo Ghisilardi Fava a Bologna - raffiguranti scene della vita di Giasone - portano la firma Carracci, ad indicare il contributo collettivo. Nel 1585 Annibale realizza il Battesimo di Cristo, per la chiesa di San Gregorio a Bologna, nel quale inizia a risentire dell'opera del Correggio. Da questo momento nelle sue opere l'influsso del Correggio diviene predominante.

Nel 1587-88, Annibale visita Parma e Venezia. Tra il 1589 e il 1592, i tre Carracci completano gli affreschi raffiguranti la Fondazione di Roma per Palazzo Magnani a Bologna. Nel 1592, Annibale dipinge un'Assunta per la cappella Bonasoni, in San Francesco. Nel 1593, il pittore realizza una pala d'altare, la Madonna col Bambino, san Giovannino e i santi Giovanni e Caterina, lavorando assieme a Lucio Massari. Dello stesso anno è la Resurrezione di Cristo. Durante il 1593-1594, i Carracci lavorano insieme agli affreschi di Palazzo Sampieri, sempre a Bologna.

Gli affreschi monumentali di Bologna diedero grande notorietà ad Annibale, tanto che il cardinale Odoardo Farnese, lo incaricò di decorare il piano nobile di Palazzo Farnese, a Roma. Tra il novembre e il dicembre del 1595, Annibale, accompagnato da Agostino, andò quindi a Roma per iniziare la decorazione del Camerino, con le storie di Ercole.

Lungo tutto il diciassettesimo e diciottesimo secolo, gli affreschi di Palazzo Farnese furono considerati i capolavori assoluti della pittura ad affresco del tempo.

Nel 1609 Annibale morì e fu sepolto, come da sua volontà, nel Pantheon a fianco della tomba di Raffaello.

Filatelia: Benin, Costa d’Avorio, Eritrea, Mali

 

CARTAGENA CARLOS

(Guatemala)

 

Nato nel 1960.

Cresciuto a Città di Guatemala, ben presto si rese conto che, nella sua città natale, le opportunità per gli artisti del suo talento erano limitate. Così, nel 1981, all'età di 21 emigrò negli Stati Uniti per seguire il suo sogno d'infanzia: quello di diventare un artista.

La vita negli Stati Uniti non fu facile perché parlava un  inglese limitato ed era un cittadino straniero.  In California, lavorò come portiere, cuoco in un food, fattorino. Ma non perse mai di vista il  sogno di diventare un artista.

In gran parte autodidatta, ogni momento del suo tempo lo spese per perfezionare il suo hobby. Imparò l'uso dell'aerografo così come le tecniche tradizionali del pennello. Ha studiato i maestri del passato, il loro uso efficace del colore, tono, luce e ombra. A poco a poco, ha messo in pratica  quello che aveva  imparato  e studiò l'inglese per poter diventare un cittadino americano. E 'stata una lotta durata  dieci anni.

Riuscì a  far esporre alcuni suoi lavori e delle foto in diverse gallerie che riconobbero il suo talento ed erano disposte a puntare  su di lui. Un imprenditore occasionale avrebbe acquistato uno dei suoi dipinti.  Nel novembre 1996 venne citato e menzionato sulla rivista “Airbrush Azione Magazine”.

Nel 1997, Mark Buck, fondatore di Slap-decalcomanie, surfista e designer appassionato, ebbe l’idea di produrre decalcomanie da applicare alle tavole da surf, vetri per auto, porte doccia, sci, skateboard, snowboard ... qualsiasi  cosa con la superficie liscia che avrebbe potuto essere più attraente con applicata una splendida immagine di una donna sexy.  Cartagena fu incaricato di eseguire una serie di pin-up per la prima versione di decalcomanie.

Il suo lavoro fu  è immediatamente apprezzato e da allora venne considerato uno tra i migliori artisti di pin-up in stile contemporaneo, tanto da poter competere alla pari con maestri di fama quali, Olivia de Berardinis , Hajime Sorayama , e Boris Vallejo.

Cartagena è ora un cittadino degli Stati Uniti,  orgoglioso del fatto che le sue illustrazioni di pin-up continuano una tradizione americana iniziata da artisti come Alberto Vargas, Gil Elvgren e George Petty, che sono diventati una parte della cultura popolare americana.

Cartagena è regolarmente commissionato per  dipingere i modelli per pubblicità, ma gli viene spesso chiesto di creare artistiche immagini femminili fine a se stesse.

Quando viene intervistato sulla sua attività e come si può  definire “il talento”, è solito ricordare una battuta di Thomas Edison  e cioè che il genio è formato dal  10% di ispirazione e dal  90%  di traspirazione. Per lui, quindi,  il talento è composto per il 10% di desiderio di produrre qualcosa di passionale e dal  90%  di ore di duro lavoro. Nel dare consigli ai giovani aspiranti artisti  ricorda loro che lui nel lavoro si  è sempre impegnato ...per  il 91%!

 

FILATELIA

BENIN Anno 2003

 

CARUSO BRUNO

(Italia)

 

Nato a Palermo, 8 agosto 1927.

Pittore, disegnatore, incisore, scrittore, è noto in Italia e all'estero, dalla Francia agli Stati Uniti.

La sua attenzione si è da sempre rivolta agli aspetti etici e civili dell'uomo, dai temi più caldi della sua terra natale (la Sicilia appunto) a quelli più globali, come la guerra, i manicomi, la natura.

Interessato al mondo dell'editoria, del giornalismo e della fotografia, nell'arco della sua vita ha collaborato con diverse testate italiane fino a fondare lui stesso riviste intellettuali, come "Sicilia" del 1953. Famosa dagli anni Sessanta la sua attiva partecipazione alla rivista “L'Ora”. Dal 1959 risiede a Roma, dove prosegue la sua attività con una forza creativa che sembra inesauribile. Ha conosciuto e collaborato con artisti celebri a livello nazionale e internazionale, da Leonardo Sciascia al fotografo Brassaï, entrambi diventati suoi cari amici. .

Numerosi riconoscimenti gli sono pervenuti nel corso degli anni in Italia e all'estero. Per citare qualche esempio, ha ricevuto nel 2002 la medaglia d'oro cultura dal Presidente della Repubblica e l'anno successivo il Premio Archimede destinato ai siciliani più illustri nel mondo. L'Università di Palermo gli ha conferito la laurea honoris causa in Lettere e Filosofia nel 1986. Titolo che si aggiunge a quello da lui conseguito in Giurisprudenza in gioventù.

 

FILATELIA

SAN MARINO Anno 1977

 

CASANOVA LUJAN JOSE’

(Spagna)

 

Nato il 21 agosto 1933 a Valencia e ivi morì il 24 giugno 1989.

Di famiglia molto umile, trascorse una infanzia segnata dalla povertà di mezzi e senza alcuna prospettiva di poter ottenere un futuro dignitoso. Finito il terzo anno nella scuola elementare dovette andare a lavorare  come apprendista in un laboratorio di intaglio del legno. Il suo unico  piacere era una modesta scatola di pastelli con cui creava illustrazioni di fiori, uccelli, frutta ...

All'età di dieci anni riuscì con i suoi risparmi ad acquistare  tubetti di colori a olio con i quali eseguì i suoi primi dipinti. A 13 anni espose individualmente alla Camera della Press Association di Valencia, accompagnato dal suo sindaco,  Juan Antonio Gómez de Trenor.

La sua sete di conoscenza lo spinse ad iscriversi alla Scuola di Belle Arti di San Carlos. Trovò poi lavoro nel laboratorio di restauro di Rafael Marques, dove acquisì una solida preparazione tecnica e una padronanza del mestiere.

Nel 1952 vinse il secondo premio al Painting Art VIII Provinciale Esposizione di istruzione e tempo libero e nel 1953 il terzo premio al concorso stesso. Inizialmente deluso, cominciò a non aver più interesse per le competizioni e cominciò a vendere i suoi dipinti parenti, amici e ammiratori.

Dopo il matrimonio, nel 1956, si dedicò alla decorazione e alla pittura commerciale.

Nel 1978 vinse il Primo premio Città di Cullera per la pittura. Tutto era in grado di creare con la sua fertile immaginazione; aveva acquirenti alle mostre annuali, grande successo di vendita e di critica.

Sviluppò vari stili che cavalcavano tra realismo, impressionismo, iperrealismo, il romanticismo, post-romanticismo  e dipinse temi storicisti, personaggi mitologici e biblici, in cui ha scatenò  tutta  la sua immaginazione.

Nei suoi dipinti erano presenti  scene parigine del secolo, mercati all'aperto pieni di folla e di prodotti; sale pompose, damigelle delicate, marine tranquille, paesaggi autunnali,  figure e nudi delicati. Nelle sue grotte infernali arrossate, erano immerse  figure contorte della dannazione eterna, corpi nudi alla luce diffusa delle fiamme.

che solo accennato la sua voracità.

Morì a Valencia. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni istituzionali e privati spagnole e straniere.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale. 

 

CAZORLA ANTONIO

(Spagna)

 

Nato nel 1971 a Punta Umbria, Spagna.

Dalla più tenera età mostrò interesse eccezionale e attitudine per il disegno e la pittura e all'età di dieci aveva  già dipinto opere ad olio.

Dopo anni di studio preliminare, nel 1989 si iscrisse alla Facoltà di Belle Arti di Siviglia, dove prese la residenza. L'esperienza in questa città, così ricca di arte e la sua università è stata decisiva per la sua carriera. Qui condivise esperienze con i migliori studenti. In quegli anni i suoi dipinti si sono evoluti tecnicamente, maturando e diventando più personali.

Negli anni che seguirono partecipò a mostre e fiere d'arte in tutta la Spagna (Madrid, Barcellona, ​​Siviglia, Las Palmas, Malaga, Huelva, Santander, ecc.) e oltre confine in   Portogallo e Belgio (Lisbona e Bruxelles) .

All'inizio del 2002, Antonio e sua moglie, Sara, si trasferirono in Inghilterra. Vissero  nel West Sussex,  prima  a Rustington, e dopo alcuni mesi ad Arundel. La prestigiosa galleria Albemarle di Londra, situato nel quartiere di Mayfair, una delle zone più esclusive della città, era l'ambiente più adatto per visualizzare la sua sensibilità di artista. Il suo lavoro fu apprezzato e lodato dalla critica  e dall’amministratore delegato della galleria. Da allora, l'ammirazione per di suo lavoro da parte del pubblico di una delle città più cosmopolite del mondo, iniziò e continua fino ad oggi.

Antonio Cazorla partecipò a due mostre collettive in estate e in inverno del 2003. Nel giugno del 2004 fu presente  alla fiera d'arte internazionale ARTLONDON a Chelsea.

Dopo due anni e mezzo di esperienza in Inghilterra, nel settembre del 2004 tornò in Spagna.

Nel 2006 e nel 2008 presentò la sua seconda e terza mostra personale a Londra, ripetendo il successo della  precedente.

Antonio ha partecipato a più di un centinaio di mostre collettive  personali  in  Spagna, Regno Unito, Grecia, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi e Stati Uniti.

Nel 2013 fu nominato Figlio Favorito di Punta Umbria, in segno di gratitudine per la sua carriera artistica.

Nel 2014 presentò "Suoni del mare" la sua prima personale presso la prestigiosa Bernarducci Meisel Gallery di New York.

Le opere di Cazorla si trovano in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013  Busta Postale-

 

 

CELLINI BENVENUTO

(Italia)

 

Nato a Firenze, 3 novembre 1500 e ivi morto il 13 febbraio 1571. Orafo, scultore, scrittore e artista italiano, fu il secondogenito, chiamato così perché il padre si aspettava una figlia femmina. Il padre inizialmente cercò, invano,  di indirizzarlo verso una carriera da musico, ma a  quattordici anni è messo a lavoro in una bottega gestita da  Michelangelo Bandelle.  A sedici anni inizia una vita tumultuosa tra fughe, zuffe, arresti. Di carattere violento, ebbe per tutta la vita problemi con la giustizia (fu autore di tre omicidi). Quando il re di Francesco I di Francia lo chiamò presso di sé, era incarcerato in Castel Sant'Angelo. Anche in Francia si trovò protagonista di liti e risse. Nel 1557  fu condannato per sodomia a quattro anni di carcere.

Per alcuni anni lavorò presso la corte di Francia creando, tra l’altro, una delle sue opere di oreficeria più celebri, la saliera raffigurante la terra ed il mare. Durante questa parentesi francese venne anche processato per sodomia dai tribunali francesi, denunciato da una sua modella. Dopo questo episodio ed altre difficoltà nel proseguire i suoi lavori, dovute principalmente alla forte antipatia che la favorita del Re, "Madame D'Etampes", provava nei suoi confronti, decise di tornare a Firenze.

Poliedrico artista, con la sua lingua graffiante, diretta e schietta riuscì ad occupare anche un ruolo  nella letteratura italiana. Se ne ha un esempio nella Vita, autobiografia scritta tra il 1558 e il 1566, nove anni prima della morte dell'autore. La Vita, oltre ad essere un diretto documento sulla vita di uno dei maggiori artisti del XVI secolo, può essere considerata come uno dei massimi capolavori di narrativa per la sua spontaneità, la vivacità narrativa, le invenzioni linguistiche e la ricchezza di episodi che dipingono un'epoca a colori vivaci.

Filatelia: Austria

 

 

CESARI GIUSEPPE

(Italia)

 

Nato nel 1568 ca. Morto nel luglio del 1640.

E’ è stato un pittore manierista, anche chiamato Il Giuseppino e Cavalier d'Arpino, perché è stato creato Cavaliere di Cristo dal suo protettore Papa Clemente VIII. A Roma era il capo dello studio in cui Caravaggio si  addestrò all'arrivo nella capitale Roma.

Il padre di Cesari era nativo di Arpino, ma Giuseppe era nato a Roma. Qui, fu apprendista di Niccolò Pomarancio.

Era un uomo di carattere permaloso e irascibile, ed è passato dalla penuria all'altezza dell’opulenza. Cesari è diventato un membro della Accademia di San Luca nel 1585. Nel 1607, fu brevemente incarcerato dalla nuova amministrazione pontificia. Morì nel 1640, all'età di settantadue anni, o forse di ottanta, a Roma.

I suoi unici seguaci diretti erano i figli Muzio e Bernardino,  Pier Francesco Mola (1612-1666) apprendista nel suo studio e altri alunni  tra cui  Francesco Allegrini da Gubbio, Guido Ubaldo Abatini, Vincenzo Manenti e Bernardino Parasole. Il più notevole fu, comunque, il  Caravaggio.

Filatelia: Manama

 

  

CEZANNE PAUL

(Francia)

 

Nato il 19 gennaio 1839 ad Aix en Provence e ivi muore  il 15 ottobre 1906.

Proviene da una famiglia benestante: il padre era proprietario della banca locale.

Compie studi regolari ad Aix durante i  quali incontra Emile Zola, con cui manterrà una amicizia profonda fino al 1886; frequenta anche la scuola di disegno locale. Vorrebbe recarsi a Parigi a studiare pittura, ma a causa dell'opposizione paterna può realizzare il suo desiderio solo nel 1861.

Il primo soggiorno parigino non è però felice: deluso e amareggiato ritorna dopo alcuni mesi ad Aix, dove si impiega nella banca paterna. Ma nel novembre del 1862 egli è di nuovo a Parigi, dove frequenta l'Académie Suisse e stringe amicizia con molti dei futuri impressionisti: Pissarro, Monet, Sisley, Renoir ed altri. In preda ad una nuova crisi di sconforto ritorna ad Aix nel 1864; da quest'epoca al 1870 alternerà i soggiorni ad Aix con quelli parigini.

Durante la guerra del '70 si ritira a dipingere a L'Estaque, presso Marsiglia.

Nel 1873 è ad Auvers-sur-Oise, dove dipinge La maison du pendu , che espone l'anno seguente con altre tele, alla prima mostra degli impressionisti. Le sue opere trovano da parte del pubblico un'accoglienza assai poco incoraggiante, che si ripete anche nel 1877 alla terza mostra impressionista, cui Cézanne partecipa con diciassette dipinti; l'anno seguente segna il suo distacco dall'Impressionismo.

La sua vita è caratterizzata da frequenti spostamenti attraverso la Francia: oltre che ad Aix e a Parigi egli è a L'Estaque, Pontoise, Fontainebleau, Giverny. L' '86 è l'anno della clamorosa rottura con Zola: questi, infatti, nel suo romanzo  L'oeuvre, prende Cézanne come modello di un pittore fallito.

Qualche anno prima, nell' '82, Cézanne ha visto per la prima volta una sua opera accettata al Salon; nell' '87 espone col gruppo 'Les XX ' a Bruxelles, e nell' '89, grazie a Chocquet, alla Decennale dell'Arte francese; la sua prima mostra personale, organizzatagli nel '95 da Vollard, benchè incontri ancora una volta l'incomprensione del pubblico, consolida l'appezzamento della sua opera da parte degli artisti. Alle soglie del secolo nuovo la sua fama è ormai internazionale espone a Bruxelles, alle mostre degli Indépendants, e, con grande successo, al Salon d'Automne. Il 15 ottobre 1906, sorpreso da un acquazzone mentre dipinge all'aperto presso Aix, il pittore viene colto da sincope; si spegne, nella sua casa di Aix, il 22 ottobre, all'età di sessantasette anni.

Filatelia: Ajman, Costa d’Avorio, Congo Rep., Eritrea, Francia, Gambia, Guinea Bissau, Paraguay, San Marino, Sao Tomé e Principe.

 

 

CHAGALL  MARC 

(Russia)

 

Nato a Vicvebsk, Bielorussia, 6 luglio 1887. Morto a Saint Paul de  Vence (Francia), 28 marzo 1985.

Pittore russo naturalizzato francese, d'origine ebraica. Il suo vero nome era Moishe Segal; il suo nome russo era Mark Zacharovič Šagalov, abbreviato in Šagal.

Studia prima a Vitebsk, quindi all'accademia di Pietroburgo, dove è allievo anche di Léon Bakst. Nel 1910 si trasferisce a Parigi. Qui conosce le nuove correnti del momento, particolarmente il Fauvismo e il Cubismo. Si inserisce negli ambienti artistici d'avanguardia. Frequenta tra gli altri Guillaume Apollinaire e Robert Delaunay. Nel 1912 espone sia al Salon des Indépendants, sia al Salon d'Automne. Delaunay lo fa conoscere al mercante berlinese Herwarth Walden, che nel 1914 gli allestisce una personale presso la sua galleria Der Sturm.

Il sopraggiungere della guerra nel 1914 fa rientrare Marc Chagall a Vitebsk. Qui fonda l'Istituto d'Arte, di cui è direttore fino al 1920, quando gli subentra Malevich. Si trasferisce a Mosca. Inizia a realizzare le decorazioni per il teatro ebraico statale "Kamerny". Nel 1923 ritorna a Berlino e successivamente a Parigi.

Qui ristabilisce i contatti e conosce Ambroise Vollard, che gli commissiona l'illustrazione di vari libri. Nel 1924 ha luogo una importante retrospettiva di Chagall presso la Galerie Barbazanges-Hodeberg. In seguito, effettua viaggi in Europa e anche in Palestina. Nel 1933 presso il Kunstmuseum Basel ebbe luogo una grande retrospettiva. Ma quasi contemporaneamente avviene l'ascesa del nazismo al potere in Germania. Tutte le opere di Chagall vengono confiscate ai musei tedeschi. Alcune figurano nell'asta tenuta alla Galerie Fischer di Lucerna nel 1939.

A Chagall non rimane che rifugiarsi in America. Nel 1947 fa ritorno a Parigi, e nel 1949 si stabilisce a Vence. Importanti mostre gli vengono dedicate dappertutto. Inizia la lunga serie di decorazioni di grandi strutture pubbliche. Nel 1962 disegna le vetrate per la sinagoga dello Hassadah Medical Center, presso Gerusalemme, e per la cattedrale di Metz. Nel 1964 realizza le pitture del soffitto dell'Opéra di Parigi. L'anno dopo è la volta delle grandi pitture murali sulla facciata della Metropolitan Opera House di New York. Nel 1970 disegna le vetrate del coro e del rosone del Fraumünster di Zurigo. Di poco successivo è il grande mosaico a Chicago.

Muore a Saint-Paul-de-Vence nel 1985.

Filatelia:   Benin,  Congo Rep., Costa d’Avorio Somalia

 

 

CHARDIN JEAN-BAPTISTE-SIMÉON

(Francia)

 

Nato a Parigi, 2 novembre 1699 e ivi morto il 6 dicembre  1779.

Figlio di un ebanista fabbricante di biliardi a servizio del re, diversamente dai suoi contemporanei non frequentò l'Accademia né soggiornò a Roma, ma si formò come apprendista nello studio del pittore Pierre Jaques Cazes e poi in quello di Noël Coypel e di Joseph Aved: ancora giovane, partecipò al restauro degli affreschi del Primaticcio nella reggia di Fontainebleau.

Sin dalla prima sua fase artistica evidenziò un'attrazione verso la corrente rococò ed una predilezione per le composizioni basate su frutta, animali ed oggetti.

La notorietà procuratagli dalle sue prime opere gli fruttarono l'ammissione all'Accademia (1728), presso la quale rivestì prestigiose cariche.

Nel 1737, dopo un'esposizione al Salon raggiunse l'apice del suo successo, concretatosi sia per l'apprezzamento di Luigi XV, sia per la diffusione svolta dai popolari incisori Cochin e Lépicié delle sue opere.

Durante l'annata 1743 divenne cancelliere dell'accademia e dodici anni dopo ne assunse il ruolo di tesoriere, mentre nel 1761 ricevette l'incarico di organizzare il Salon.

Riuscì a realizzare uno dei suoi sogni giovanili quando nell'anno 1757 iniziò a soggiornare al Louvre, dove vi resterà fino al decesso.

In questa fase creativa, l'artista affondò il suo pennello alla ricerca della profondità dei sentimenti umani e del mondo, mentre da un punto di vista tecnico perseguì nuove tonalità di colore e nuove forme di luminosità accarezzanti gli oggetti immersi in una atmosfera di contemplazione e in una consistenza sempre più sfumata.

A causa della sua malferma salute e della caduta in disgrazia dei suoi protettori a corte, a partire dagli anni '70 del XVIII secolo, rallentò il ritmo di lavoro e iniziò a servirsi quasi solo dei pastelli, venendo progressivamente abbandonato dal favore del grande pubblico.

Filatelia: Paraguay

 

 

CHASSÉRIAU THÉODORE

(Francia)

 

Nato a El Limón, Samaná , a Santo Domingo (oggi la Repubblica Dominicana) il  20 Settembre 1819. Morto a Parigi l’8 ottobre 1856.

Pittore romantico, è noto per i suoi ritratti, quadri storici e religiosi, murales allegorici e immagini orientaliste ispirate dai suoi viaggi in Algeria .

Suo padre era un avventuriero francese che, al tempo della nascita di Théodore, ha tenuto una posizione amministrativa in quella che allora era una colonia francese; sua madre era la figlia di un proprietario terriero creolo. La famiglia si trasferì a Parigi nel 1821, dove il giovane Chassériau presto mostrò abilità  nel disegno. Fu accettato in studio di Jean-Auguste-Dominique Ingres nel 1830, all'età di undici anni, divenendo allievo prediletto del grande classicista , che lo considerò come il suo vero discepolo.  Dopo Ingres, lasciò Parigi nel 1834 per diventare direttore dell'Accademia di Francia a Roma, Chassériau cadde sotto l'influenza di Eugène Delacroix, il cui marchio di colorismo pittorico era un anatema per Ingres. L'arte di Chassériau è stato spesso caratterizzata come un tentativo di conciliare il classicismo di Ingres con il romanticismo di Delacroix.

Espose al Salon di Parigi nel 1836, e si aggiudicò il terzo posto nella categoria della pittura di storia.  Nel 1840 Chassériau,  recatosi  a Roma, si  incontrò con Ingres, la cui amarezza per la direzione lavori del suo allievo stava avviandosi verso una una rottura

Durante tutta la sua vita fu un prolifico disegnatore; suoi molti ritratti a matita, eseguiti con una matita di grafite, vicini nello stile a quelli di Ingres.

Nel 1846, poco dopo aver dipinto il colossale Ali-Ben-Hamet, Califfo di Costantino e capo delle Haractas, seguito dalla sua scorta, Chassériau ha fatto il suo primo viaggio in Algeria. Da schizzi fatti in questo e nei successivi viaggi dipinse poi vari  soggetti.

Un importante lavoro, Il tepidarium (1853, nel museo d'Orsay ), raffigura un folto gruppo di donne che si si asciugano  dopo il bagno, in una cornice architettonica ispirata  da un  viaggio dell'artista nel 1840 a ​​Pompei.  Dopo un periodo di cattiva salute, aggravata dal suo lavoro estenuante sulle commissioni per murales per decorare le chiese di Saint-Roch e Saint-Philippe-du-Roule, Chassériau morì all'età di 37 anni a Parigi.

Filatelia: Nagaland

 

 

CHAVANNES PIERRE PUVIS DE

(Francia)

 

Nato a Lione, 14 dicembre 1824 . Morto a  Parigi, 24 ottobre 1898.

L'arte di Puvis si esprime con un recupero di un classicismo che assume una configurazione atemporale e fuori dallo spazio. Essa si espresse all'indomani della crisi seguita alla guerra franco-prussiana, all'esperienza della Comune e al relativo bisogno di pacificazione.

La sua opera maggiore è Fanciulle in riva al mare del 1879.

Di grande importanza anche il dipinto Il povero pescatore (Le pauvre pêcheur) del 1881 che fu d'ispirazione per artisti quali Georges Seurat, Paul Gauguin, Jean Laronze, Maurice Denis, Pablo Picasso e i Nabis.

Puvis de Chavannes fu l'ultimo rappresentante della Scuola di Lione.

Ebbe come modella e amante la pittrice Suzanne Valadon.

Filatelia:  Mali

 

 

CHAVANON ALBERT

(Francia)

Nato a Parigi, 4 aprile 1931. Morto di cancro il 21 maggio 2008.

Lasciò una collezione di oltre 1065 tele su soggetti diversi.  Lavorò come restauratore dei Musei di Francia,  specializzato in  reitelature di quadri. Negli ultimi giorni della sua vita perse la vista.

Filatelia: Austria.

 

CHAZOV  VADIM

(Russia)

 

Nato a Ekaterinburg,  nel 1975.

Ha trascorso quasi tutta la sua vita a studiare pittura ad ampliare le sue conoscenze artistiche  e a creare opere d’arte.

Frequentò il College of Fine Art di Ekaterinburg, e tracorse sei anni di studio in una delle migliori scuole d'arte del mondo: l'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo-Istituto Accademico di Pittura Scultura e Architettura.

Oltre a perfezionare le sue competenze di disegno e pittura, conduceva pure una seria ricerca dei vecchi maestri di pitture, riproducendo i loro capolavori esposti all’Hermitage.

Lavorare all’Hermitage, uno dei più grandi e famosi musei d'arte del mondo, faceva  parte essenziale della formazione di Vadim, oltre ad essere anche un grande privilegio.

I suoi dipinti fanno parte di diverse collezioni private in Russia, così come all'estero. Ha esposto a livello internazionale in numerosi spettacoli, vincendo numerosi premi.

Oltre ad essere un artista geniale, Vadim ebbe successo anche come insegnante di arte, muralista e restauratore di opere d'arte e murales in cattedrali.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013  Busta postale

 

 

 

 

CHEYNE MATTHEW F.

(USA)

 

Nato il 21 novembre 1978.

Emergente artista diBrisbane,  tenne la sua prima mostra a Melbourne, a seguito della quale ricevette numerose commissioni con la Global Arts Link in Queensland. Nel 2009 è stato selezionato per la mostra pubblica, Nam Bang! a Casula Powerhouse (Sydney) che aveva per tema le conseguenze della guerra del Vietnam.

Dopo aver studiato cinema e letteratura inglese, Matthew ha completato una laurea in studi di progettazione presso il Queensland College of Art, Griffith University, e ha lavorato come grafico e illustratore. Per un certo tempo anche Matthew ha aperto un piccolo laboratorio incentrato sulla progettazione e costruzione di mobili su misura, ma dal 2003 si è concentrata sulla sua bella pratica delle arti.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

CHOVE  PASCAL

(Francia)

 

Nato il 17 febbraio 1963.

Studiò presso la scuola di arti applicate (Ecole des Arts Appliques Duperre) a Parigi. Si diplomò ottenendo il BTS nelle arti plastiche. Fino al 1986, dipinse  numerosi murales a Parigi e nel  resto della Francia. Dopo questo periodo decise  di concentrarsi esclusivamente sulla pittura.

Chove ha esposto le sue opere in numerose mostre internationjjuali:  America, Messico, Olanda, Belgio, Giappone, Corea, ecc

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta  Postale

 

 

CHRISTY CHANDLER HOWARD

(USA)

 

Nato il 10 gennaio 1873 a Morgan County. Morto il  3 marzo 1952.

Artista e illustratore americano famoso per la " Ragazza Christy ", simile ad una "Gibson Girl".

Inizialmente frequentò la scuola a Duncan Falls, Ohio e poi studiò a New York presso l'Accademia Nazionale e la Art Students League sotto William Merritt Chase.

Successivamente si trasferì nella città di New Rochelle, New York, una popolare colonia frequentata da artisti e illustratori del periodo: come Frank e JC Leyendecker, e Norman Rockwell.

La pittura di Christy "Halloween"  fu la prima ad  attirare l'attenzione del pubblico e dei critici verso le sue illustrazioni realistiche e diversi articoli come artista di scene di combattimenti durante la guerra ispano-americana tra cui la battaglia di Las Guasimas, la battaglia di El Caney e la Battaglia di San Juan Hill.

Pubblicò su “Scribner” e riviste di Harper e in “Weekly” di Collier, guadagnandosi  apprezzamenti con la serie, "Gli uomini dell'Esercito e della Marina", e un ritratto del colonnello Roosevelt che è apparso sulla copertina della sua serie Rough Riders pubblicato su “Scribner”.

Nel 1940, dipinse un quadro in occasione della firma della Costituzione degli Stati Uniti, che è stato installato nella Camera dei rappresentanti dell'ala in Campidoglio degli USA,. Alcuni dei suoi lavori, sono in mostra presso il “The Leopard”, un ristorante degli artisti,  successore del leggendario ristorante di New York City Café des Artistes. Essi comprendono sei pannelli di ninfe dei boschi e dipinti:. Come The Parrot ragazza, Ponce De Leon, Autunno, Primavera e la Fontana della Giovinezza.

Nei primi anni 1930 incontrò Elise Ford che divenne il suo modello per i murales sul muro  Café des Artistes.  Elise, di quaranta anni più giovane di lui, divenne la sua compagna fino alla sua morte all'età di 80 anni Avevano una figlia di nome Holly nata nel 1939, mentre stava dipingendo la Scena della firma della Costituzione degli Stati Uniti che è ora in mostra alla West Wing di US Capitol Building.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

 

 

CHWISTEK LEON

(Polonia)

 

Nato a Kraków, Austria-Ungheria il 13 giugno 1884. Morto il 20 agosto 1944 vicino a Mosca. Pittore all’avanguardia, teorico d'arte moderna, critico letterario, logico, filosofo e matematico, a partire dal 1929 fu  professore di Logica presso l' Università di Leopoli. I suoi interessi nel 1930 erano collegati alla filosofia della scienza. Scrisse il saggio  I  limiti della scienza,  tradotto in inglese nel 1948.

Nel 1920 a 30 anni, molti filosofi tentarono di riformare la filosofia tradizionale per mezzo delle logica matematica .

Chwistek sviluppò la sua teoria della molteplicità delle realtà in primo luogo per quanto riguarda le arti.  Applicò le sue teorie anche all’arte.

Filatelia: Polonia

 

 

CLARA  I  AYATS JOSEP

(Spagna)

 

Nato a Olot , 16 dicembre del 1878. Morto a  Barcellona , 4 novembre del 1958.

Il suo lavoro è inquadrato nel termine "mediterraneità”  e legato ad un gruppo di artisti appartenenti al movimento novecentista di  ambiente catalano, Le sue opere sonjo  figurative, solide e compatte.

Ha iniziato la sua formazione presso la Scuola di Disegno di Olot con il professor Josep Berga i Boix (1837-1914). Più tardi, nel 1897 entrò nella Scuola di Belle Arti di Tolosa ( Francia). Dopo  aver ottenuto per il suo lavoro  artistico una menzione speciale  in un concorso, si recò  a Parigi nel 1900, dove incontrò Auguste Rodin, che lo spinse a seguire definitivamente l'arte della scultura. Fu tra gli altri artisti  del gruppo legato allo scultore Aristide Maillol, col quale mantenne una grande amicizia e affinità nel senso della scultura. Nella scultura  Turment  (Tormento), mostra l'influenza e l'ammirazione per Rodin. Fu anche allievo di Louis-Ernest Barrias.

Come disegnatore ha dipinto la ballerina Isadora Duncan, in diversi movimenti di danza. Isadora morì nel 1927. Poi un’altra grande ballerina servì da modello per i suoi disegni, Antonia Merce "Argentina".

Viaggiò a Londra, e soprattutto visitò  l'Italia per completare la sua formazione. Tornato a Parigi, diventò uno scultore accreditato. Espose in  numerose mostre, in gallerie e saloni di Parigi, Londra, Berlino, Roma e Barcellona. Infine nel 1932  fissò la sua dimora   a Barcellona, ​​dove continuò a lavorare ed esporre fino alla sua morte, il 4 novembre 1958.

La sua ultima scultura fu Statica (1954-1958). La maggior  parte del patrimonio delle sue opere è conservata nel County Museum Garrotxa a Olot (Girona) e nel Museo Nazionale d'Arte della Catalogna di Barcellona.

Filatelia: Spagna

 

CLARKE DON

(Inghilterra)

 

Nato nel 1932. Morto nel 2012.

Don Clarke ha studiato presso la Scuola d'Arte di Birmingham e presso il College of Art Moseley. Ha lavorato per dieci anni come illustratore a Central Studios, Birmingham e cinque anni come restauratore d'arte a Roma.

Nel 1973 prese la residenza a Mijas, Spagna, dove poté dedicare tutto il suo tempo alla sua arte pittorica.

Il suo lavoro raggiunse fama internazionale e grande considerazione da parte dei suoi colleghi pittori e di tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

Sulla sua biografia e opera è stato pubblicato un libro:  Don Clarke, memories of a british painter,  in cui sono presenti 120 sue opere.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

 

 

CLEAVENGER  DORIAN

(USA)

 

Nato nel Massachusset a Pittsburg.

Artista che coniuga mirabilmente l'erotismo delle sue immagini con la fantasia, dando al suo lavoro un disegno decisamente sinistro e un alone di fantascienza e gotico a volte estremi. Durante il suo tempo come meccanico, utilizza i disegni personalizzati l’aerografo su auto, moto e furgoni.  E 'stato anche un chitarrista in vari gruppi. Dorian è un artista che ha lasciato il lavoro a tempo indeterminato in editoria e ha ricercato la libertà nelle sue  creazioni, lavorando come illustratore freelance.  Attualmente insegna illustrazione con acrilici e aerografo al Douglas Education Center di Pittsburgh, pur continuando a lavorare come illustratore.

Filatelia: Congo Rep.,  Somalia

 

CLEMENT FRANCISCO RODRIGUEZ SANCHEZ

(Spagna)

 

Nato a Elche nel 1893. Morto a Santa Pola nel 1968.

Frequentò la Scuola di San Fernando, dove fu discepolo di Cecilio Pla. Ottenne la sua prima medaglia d’oro  in arte e composizione.

Nel 1932 ha esposto con grande successo nel Circolo di Belle Arti e alla Sala Autunno di Madrid. Nel 1944 ha ricevuto Medal of Honor della Mostra di Belle Arti di Alicante, e nel 1947 ha esposto con successo a Valencia.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012  Busta postale

 

 

 

CLERCK HENDRICHT DE  o Klerk o Clercq

(Belgio)

 

Nato a Bruxelles, 1570 circa e ivi morto il 27 agosto 1630.

Pittore fiammingo, fu allievo di Maerten de Vos e, dal 1606, pittore di corte a Bruxelles, sua città di origine, per l'arciduca Alberto d'Austria e Isabella d'Asburgo, governatori spagnoli dei Paesi Bassi. Viaggiò anche in Italia, a Roma e Napoli, tra il 1586 ed il 1590.

Frequentemente collaborò con altri artisti, dipingendo anche a quattro mani, soprattutto con Jan Brueghel il Vecchio, Denis van Alsloot e Abraham Govaerts, per i quali dipingeva soprattutto le figure di corredo, utili per rapportare la scala dei grandi paesaggi.

Fu inoltre popolare per la pittura di piccole figure, pannelli decorativi per mobili o per studioli. Oltre a questa produzione alternò la realizzazione di grandi pale d'altare per diverse chiese di Bruxelles, in cui mostrò la derivazione dal suo maestro Maerten de Vos.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

 

 

CLEYN FRANCIS (o FRANZ KLEIN)

(Germania)

 

Nato a Rostock, in Germania,  nel 1582. Morto nel 1658.

Pittore e disegnatore di arazzi di origine tedesca ha vissuto e lavorato  in Inghilterra.

Al servizio di Cristiano IV di Danimarca, durante la sua permanenza in Germania dipinse, nel 1611,  un mezzo busto di Christian, ora nella galleria di Copenhagen, ed eseguì opere decorative nel castello di Rosenborg e in altri luoghi. Dopo un incontro con Sir Robert Anstruther,  ambasciatore straordinario dall'Inghilterra alla corte di Danimarca, fu inviato  in Italia per studiare pittura, e vi rimase per quattro anni a Roma e Venezia .

Dopo il ritorno in Danimarca , ripartì per l’Inghilterra con lettere di presentazione da Anstruther per Carlo, principe di Galles, che gli commissionò degli arazzi.

Quando Carlo I salì al trono nel 1625,  a Cleyn fu concessa, per il suo lavoro, e una pensione a vita di 100 sterline all'anno e fu per lui costruita una residenza vicino ai laboratori dove si confezionavano gli arazzi della manifattura Mortlake. Qui Cleyn si stabilì con la sua famiglia, e sovrintese alla copia di cartoni disegnati comprendenti i fotogrammi in cui erano raffigurati i  soggetti racchiusi negli arazzi.

Gli arazzi raffiguranti la storia di Ero e Leandro progettati da Cleyn furono tessuti nel 1630 dalla Mortlake Tapestry e posti in mostra al Palazzo del Primate a Bratislava. Si tratta di una serie di sei pezzi, che rappresentano la storia di Ero e Leandro ricavata dai disegni presenti al Louvre a Parigi.

Cleyn fu commissionato dalla nobiltà per decorare le loro dimore. I suoi lavori sono presenti a Somerset House, Carew House,  Parson Verde, Hanworth Palace, Wimbledon Palazzo, Stone Park, Northamptonshire, Castello di Bolsover, e la Sala Gilt a Holland House, Londra .

Fu impegnato anche in lavori in acquaforte e nella progettazione di illustrazioni per libri. Disegnò  le illustrazioni per  le edizioni dei classici pubblicati da John Ogilby come Le favole di Esopo, 1651,  Virgilio ( edizione Inglés 1654, Latina 1658 ) , e Omero (1660) . Erano suoi disegni incisi da Pierre Lombart , William Faithorne e Wenceslaus Hollar.

Dopo la sua morte alcuni dei suoi sei figli seguirono le orme del padre, acquistando fama  come miniatori e disegnatori.

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA  Anno 1975 (2265/MI)

 

 

 

COLLINS ROY HUSE

(USA)

 

Nato a Saint Paul , Minnesota nel 1883. Morto nel 1949.

Negli anni dal 1920 al 1930 visse a Chicago.

Collins  ha frequentemente esposto le sue opere in mostre organizzate dall'Istituto d'Arte di Chicago nel 1924-1925, 1927-1928, e 1930-1932. Ha inoltre esposto presso la Pennsylvania Academy of Fine Art nel 1925 e 1931. Collins anche occasionalmente lavorato come illustratore.

E’ stato un membro della Society of Illustrators e della Società degli Artisti Indipendenti, dove espose anche nel 1920.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

 

 

 

 

 

 

COMERRE LÉON-FRANÇOIS

(Francia)

 

Nato a Trélon, 10 ottobre 1850. Morto a  Le Vésinet, 1916.

Figlio di Oscar-Louis, insegnante, e di Appoline Knorr, nel 1853, tre anni dopo la sua nascita, si trasferì con  tutta la famiglia  a Lilla. Molto presto, in età giovanile, egli manifestò un vivo interesse per l'arte e s'impegnò negli studi artistici, divenendo allievo di Alphonse Colas.

A diciassette anni ottenne una Medaglia d'oro dall'Accademia di Lilla e una Borsa di studio dal Dipartimento del Nord che gli permise di continuare i suoi studi a Parigi. Nel 1868, infatti, entrò come allievo-apprendista nell'atelier di Alexandre Cabanel, del quale subì l'influenza "orientalista". In seguito fu ammesso alla Scuola di Belle arti di Parigi, dove fu gratificato dalla "Grande médaille d'émulation", conferitagli dal Ministro delle Belle arti.

Arruolato nell'Esercito a causa della Guerra franco-prussiana del 1870, non appena ebbe il congedo riprese a dipingere e l'anno seguente, per la prima volta, espose al Salon de Paris con un ritratto intitolato "L'italiana", ma non fu notato. Si ripresentò, allora, tre anni dopo, con lo stesso dipinto, ma dovette aspettare il 1875, per ottenere una Medaglia di 3ª classe con il quadro "Cassandra". Contemporaneamente, a partire dal 1872, tentò ogni anno di aggiudicarsi il prix de Rome, giungendo sempre nella cerchia dei favoriti. Lo vinse, finalmente, nel settore "pittura storica", proprio in quel fortunato 1875, con la tela: "L'annuncio degli angeli ai pastori". Partì quindi alla volta di Roma, dopo un breve soggiorno in Belgio e in Olanda.

Soggiornò a Villa Medici dal gennaio del 1876 al dicembre del 1879. Durante la sua permanenza a Roma inviò in Francia tre tele: nel 1878 "Jézabel divorata dai cani" e "Giunone", e nel 1879 "Il leone innamorato". Tornato a Parigi, visse e lavorò per quattro anni in un appartamento privato in rue Ampère, dove occupava un piccolo studio inadatto alle sue esigenze. Trovò poi l'atelier cui aspirava a Le Vésinet, un sobborgo di Parigi, e ne affidò l'arredamento e la ristrutturazione all'architetto Louis Gilbert.

Dal 1884 vi si recò tutte le settimane, ma finì poi col trasferirvisi con tutta la famiglia e vi restò sino alla fine dei suoi giorni. A partire dal 1904 sino al 1908, fu anche eletto Consigliere comunale nel Municipio della cittadina.

Nel 1885 vinse il Premio dell'Expo di Anversa. Altri premi e riconoscimenti gli furono poi assegnati negli Stati Uniti (1876 e in Australia nel 1881 e nel 1897. Espose anche a Londra, sia alla Royal Academy che alla Royal Society of Portraits Painters, nonché a Glasgow, presso il Glasgow Institute of Fine Arts. Nel 1903 fu nominato Ufficiale della Legion d'Onore.

Léon Comerre morì a 66 anni nella sua casa di Le Vésinet.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

 

 

 

CONTARINI GIOVANNI

(Italia)

 

Nato a  Venezia, 1549. Morto  prima del 1604.

Era figlio di un Francesco soprannominato "dalla Valonia", forse perché aveva vissuto in Vallonia (in qualità di commerciante?), o dal nome di una sostanza usata in tintoria. Il padre lo avrebbe indirizzato agli studi umanistici e  sarebbe divenuto notaio con Giovanni Francesco Crivelli, che pure divenne in seguito pittore.

Fu particolarmente famoso come imitatore di Tiziano, era tanto bravo che spesso non si riconosceva l'originale dal falso. Il suo lavoro è definito molle delicato, ma bello e con colori molto vivi.

Il suo dipinto più famoso è esposto al Louvre, venne rimosso dal Palazzo Ducale di Venezia, e rappresenta una Vergine con figlio, con San Marco  e Santo Stefano, e inginocchiato il doe Marino Grimani. Altre opere sono ospitate nei musei di Berlino, Firenze, Milano, San Gerolamo ora ospitato nella Pinacoteca di Brera, e Vienna, e in molte Chiese di Venezia. Fu molto attivo nel XVI secolo, ed amava dipingere soggetti che si rifacevano ai miti greci e romani. Dipinse alcuni soffitti dei palazzi veneziani, e per alcuni anni della sua vita venne ospitato dall'Imperatore del Sacro Romano Impero Rodolfo II, di cui era l'artista favorito, di cui era cavaliere.

Famoso il suo dipinto nel soffi nella chiesa di San Francesco di Paola "Resurrezione di Cristo".

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

 

 

CORNELIS CORNELISZOON VAN HAARLEM

(Olanda)

 

Nato ad Haarlem nel 1562. Morto l’11 novembre 1638.

Pittore e disegnatore della Golden Age, è stato uno dei più importanti artisti manieristi nordici  in Olanda  e un importante precursore di Frans Hals come ritrattista.

Fu allievo di Pieter Pietersz in Haarlem, e poi Gillis Coignet in Antwerp. E 'conosciuto tra gli storici dell'arte come membro della scuola manierista di Haarlem, fortemente influenzato dal lavoro di Bartholomeus Spranger, i cui disegni sono stati portati a Haarlem da Carel van Mander nel 1585.

Dipinse soprattutto ritratti e soggetti  mitologici e biblici. Inizialmente Cornelis dipinse  opere di grandi dimensioni, altamente stilizzate con nudi in pose contorte all'italiana con anatomie grottesche e innaturali.  Più tardi, il suo stile cambiò e di adeguò  alla tradizione realista olandese.

Quando i suoi genitori fuggirono  da Haarlem nel 1568, durante l’assedio dell’esercito spagnolo della città (Guerra degli ottant'anni), Cornelis rimase con il pittore Pieter Pietersz il Vecchio, suo primo maestro. Più tardi, nel 1580-1581 si trasferì per studio a Rouen, Francia , e  poi ad Anversa (con Coignet), prima di tornare a Haarlem, dove rimase il resto della sua vita.  Diventò un rispettato membro della comunità e nel 1583 ricevette il suo primo incarico ufficiale della città di Haarlem, per il ritratto cmmisionatogli da una società militare, il Banchetto della Guardia Civica di Haarlem. In seguito divenne  il  più popolare pittore della città e ricevette numerose commissioni ufficiali. Come pittore ritrasse sia  gruppi  sia  personaggi. Sposò nel 1603 Maritgen Arentsdr Deyman, la figlia di un sindaco di Haarlem.

Insieme a Carel van Mander, Hendrick Goltzius e altri artisti, ha iniziato una scuola di disegno informale, nota  nei circoli di storia dell'arte come l’Accademia di Haarlem o "Haarlem manieristi". Corneliszoon ha anche svolto un ruolo nel fallito tentativo di fare una nuova carta per la Haarlem Gilda di San Luca nel 1630, il cui intento era quello di  elevare lo status degli artisti.

I suoi allievi furono Salomon de Bray, Cornelis Jacobsz Delff, Cornelis Engelsz e Gerrit Pietersz Sweelink . Tra questi  vi fu  anche Cornelis Claesz Heda (fratello di Willem Claeszoon Heda ), che sembra aver esportato la 'particolare marca di manierismo di Corneliszoon’ in India, dove fu attivo alla corte del sultano di Bijapur.

Dipinti di  Corneliszoon  sono in mostra al Museo Frans Hals di Haarlem, al Rijksmuseum di Amsterdam , al Louvre di Parigi ,alla National Gallery di Londra , all’Hermitage in St. Pietroburgo e altri musei.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014

 

 

 

COROT  JEAN BAPTISTE CAMILLE

Francia

 

Nato a Parigi il 26 luglio 1796. Morto a  Ville-d'Avray, 22 febbraio 1875.

Di  famiglia borghese d'origine svizzera, diversamente dall'esperienza di alcuni dei suoi colleghi artisti, durante la sua vita non ha mai avuto bisogno di denaro. Dopo una educazione a Rouen, ha cominciato a lavorare nel commercio dei tessuti, ma odiava la vita del commercio e disprezzava ciò che chiamava i suoi "trucchi di affari," tuttavia continuò fedelmente il suo lavoro fino a 26 anni, quando suo padre acconsentì a fargli adottare la professione dell'artista.

Corot ha imparato poco dai suoi maestri. Visitò l'Italia in tre occasioni e due dei suoi Studi Romani sono esposti al Louvre. Fu un regolare espositore al Salone di Parigi e nel 1846 il governo francese lo decorò con la croce della Legion d'onore e fu promosso ad Ufficiale il 1867. Molti suoi amici consideravano, tuttavia, che era ufficialmente trascurato e il 1874, un poco prima della sua morte, lo hanno proposto per una medaglia d'oro.

Si avvicinò alla religione cattolica durante gli ultimi giorni di vita, anche se alcuni studiosi ritengono che si fosse convertito già precedentemente. È morto a Parigi ed è stato sepolto al cimitero di Père Lachaise.

Le opere di Corot sono sparse tra Francia, Paesi Bassi, la Gran Bretagna e America. Famosi I ponti di Narni conservati a Parigi ed in Canada.

Filatelia: Ajman

 

 

CORREGGIO  ANTONIO  ALLEGRI

(Italia)

 

Nato nel 1489 a Correggio. Morto a Mantova  il 5 marzo 1534.

Figlio di Antonio Allegri  ebbe il soprannome di Correggio dal paese in cui nacque.

Sui primi anni del Correggio ci sono scarse informazioni, il suo primo biografo fu il Vasari, che pure trovò difficoltà a ricostruire gli anni dell’istruzione del giovane Allegri. Certo è che nel 1510 Correggio studiava a Mantova alla scuola del Mantegna, da cui apprese le tecniche della resa prospettica.

Durante la sua fase giovanile il pittore di Correggio produsse soprattutto opere di piccole dimensioni, la svolta ci fu dal 1520 circa, quando gli vennero commissionate le prime opere a Parma: per esempio nel 1521 decorò l'abside e la cupola della Chiesa di San Giovanni Evangelista, di cui oggi resta solo la decorazione della cupola e nel 1522, firmato il contratto per la decorazione del coro e della cupola della cattedrale di Parma, vi si stabilì per diversi anni, portando a compimento il lavoro.

Molte commissioni ottenne negli ultimi anni della sua vita, soprattutto dalla corte dei Gonzaga di Mantova. Correggio morì improvvisamente il 5 marzo 1534 nella sua stessa città natale. Il giorno seguente fu sepolto in San Francesco a Correggio vicino al suo capolavoro giovanile, la celebre Pala di San Francesco oggi a Dresda.

Tra gli elementi peculiari delle opere del pittore di Correggio la luce è senz’altro il più rappresentativo. Lo si evince da molte delle sue composizioni, notando come la luce stessa, attraverso un chiaroscuro delicato e morbido, abbia il ruolo principale nell’insieme del dipinto stesso.

Filatelia:  Costa d’Avorio, Guinea Equatoriale, Manama, Montserrat,

 

 

COSIMO PIÈRO DI

(Italia)

 

Nato a Firenze nel 1462 ca.. Morto nel 1521.

Figlio di Lorenzo di Piero d'Antonio, artigiano "secchiellinaio" di modesta condizione. Poco si sa della sua vita, tranne le notizie del Vasari.

È documentato nel 1480 come apprendista non salariato nella bottega del pittore Cosimo Rosselli, da cui prenderà il nome col quale è rimasto noto. Cosimo, dice il Vasari: "... lo prese più che volentieri, e fra molti discepoli ch'egli aveva, vedendolo crescere, con gli anni e con la virtù gli portò amore come a figliuolo e per tale lo tenne sempre".

Nel 1481 fu a Roma col maestro per lavorare nella Cappella Sistina: "...chiamato da papa Sisto, per far le storie de la cappella, in una de le quali Piero fece un paese bellissimo..”

Rientrò a Firenze nel 1483. Datata  1488 è la Sacra conversazione, ora nella Galleria dello Spedale degli Innocenti. Nel 1498 è documentato ancora residente in via della Scala, capofamiglia e proprietario di beni ereditati dai genitori, con case, vigne e ulivi a Carmignano. Nel 1503 si iscrisse alla Compagnia di San Luca, la confraternita degli artisti, e l'8 maggio 1504 all'Arte dei Medici e Speziali. Il 10 marzo 1506 le suore del convento di San Cresci a Valcava, nel Mugello, spedirono a Napoli una sua Madonna, non identificata.

Morì a Firenze nel 1522.

Filatelia: Aiman

 

COT PIERRE AUGUSTE

(Francia)

 

Nato a Bédarieux, 17 febbraio 1837 . Morto a  Parigi, 2 agosto 1883.

Studiò dapprima nella Scuola di Belle arti di Tolosa, quindi a Parigi, dove fu allievo di Léon Cogniet, di Alexandre Cabanel e di William Bouguereau. Debuttò con successo al Salon del 1863 e, dal 1870 in poi, la sua popolarità crebbe rapidamente. Godette della protezione del suo maestro Bouguereau, con il quale lavorò, e, in particolare, di quella dello scultore Francisque Duret, di cui sposò la figlia.

Divenuto assai popolare alla fine degli anni Settanta, egli fece parte della giuria del Salon e del Prix de Rome. Vinse inoltre diversi premi e medaglie, finché nel 1874 fu nominato Cavaliere della Legion d'Onore. La maggioranza dei lavori di Cot è costituita da ritratti, per i quali fu molto conosciuto e apprezzato, anche se egli deve gran parte della sua fama ad alcuni lavori di fantasia che lo resero celebre, come "La primavera", dove ritrae due giovani amanti che si dondolano su un'altalena, o "Il temporale". Ambedue questi quadri si trovano oggi al Metropolitan Museum of Art di New York.

Fu uno stimato insegnante di pittura dell'Académie Julian. Sue allieve furono, fra molti altri, le pittrici americane Ellen Day Hale e Anna Elizabeth Klumpke.

Pierre Auguste Cot morì a Parigi all'età di 46 anni. Poco dopo la sua scomparsa fu indetta una sottoscrizione per realizzare un monumento commemorativo che lo ricordasse. Il monumento fu eretto nel 1892 nella sua città natale

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale.

 

 

COURBET GUSTAVE

(Francia)

 

Nato nel 1819. Morto nel 1877.

E’ il pittore francese che per primo usò il realismo pittorico in funzione polemica nei confronti della società del tempo. La sua attività di artista iniziò intorno al 1840 a Parigi con opere di ispirazione romantica. La svolta realista avvenne intorno al 1848 anno in cui, con la rivoluzione di febbraio, la Francia proclamò la seconda repubblica. Da quel momento Courbet iniziò a realizzare quadri di grandi dimensioni con figure monumentali ma che rappresentavano persone comuni riprese in situazioni del tutto ordinarie. Capolavoro di questo periodo è il «Funerale a Ornans». In questa tela il funerale viene presentato con una fedeltà fotografica tale da rendere la scena, sul piano estetico, decisamente brutta. Sempre di questo periodo è la tela raffigurante «Gli spaccapietre», anch’essa di taglio fotografico e monumentale.

Fondamentali, nella formazione culturale di Courbet, furono il poeta Baudelaire e il filosofo anarchico Proudhon. Il primo gli diede gli elementi polemici nei confronti del sentimentalismo romantico; il secondo gli fornì l’ispirazione politica della sua poetica. Ma non meno importanti, nella sua formazione di artista, risultarono gli studi effettuati sui pittori olandesi del Seicento, tra cui Rembrandt, la cui «Ronda di notte» è uno dei precedenti più significativi per il taglio compositivo dei quadri di Courbet.

La sua pittura suscitò notevole scandalo tanto che le sue opere furono sempre rifiutate dai Salon. Egli, polemicamente, nel 1855 le espose in una capanna precaria che chiamò «Il padiglione del realismo».

Del 1855 è un’altra delle sue tele più famose: «L’atelier». Del 1857 è il quadro «Le fanciulle in riva alla Senna» in cui due ragazze di vita vengono ritratte in una posa di stanca rilassatezza, in riva al fiume, protette dall’ombra bassa di un albero.

Nel 1870 il pittore partecipò all’esperienza della Comune di Parigi e per questo motivo, nel 1873, fu arrestato e condannato a sei mesi di prigione. Si rifugiò in Svizzera dove morì del 1877.

Filatelia: Benin,  Congo Rep., Costa d’Avorio, Gabon, Gambia, Ungheria

 

 

COUSIN JEAN  (il Vecchio)

(Francia)

 

Nato a Sens, 1490. Morto a  Parigi, 1560.

Cousin incominciò la sua carriera nella sua città studiando pittura sotto la guida di Jean Hympe e Grassot. Contemporaneamente studiò matematica e pubblicò un libro inerente alla materia scientifica.

Dalla sua sede di lavoro, non distante dal castello di Fontainebleau, partecipò a quel rinnovamento che condusse l'arte francese verso il manierismo. Questo nuovo gusto Cousin lo evidenziò nel nudo di Eva prima Pandora, ricco di accostamenti al Primaticcio e al Parmigianino.

Nel 1530 terminò una vetrata raffigurante la Madonna di Loreto nella cattedrale di Sens, e una serie di arazzi per la cattedrale di Langres rappresentanti la Vita di San Mamete.

Subito dopo questi lavori, Cousin si trasferì a Parigi dove proseguì la sua carriera di pittore, creando il suo lavoro più conosciuto, ossia la vetrata della Sainte-Chapelle in Vincennes.

Da questo momento si impegnò con la pittura ad olio, di cui viene considerato uno dei precursori in Francia; inoltre produsse una serie notevole di arazzi raffiguranti Le storie di Diana realizzati per il castello di Anet. Cousin dedicò il suo impegno anche all'attività di incisore producendo nel 1556 una serie di vignette per le Coutumes de Sens, e non è da trascurare neanche il suo lavoro come illustratore di libri, quali la Bibbia pubblicata nel 1596 e le Metamorfosi di Ovidio (1566).

Fra i trattati redatti si ricordano, oltre a quelli matematici, uno sulla prospettiva intitolato Livre de perspective (1560) e uno riguardante la ritrattistica.

Filatelia: Benin

 

 COUWENBERGH CHRISTIAEN GILLISZ DE

(Olanda)

 

Nato a Christiaen Delft, 8 luglio 1604. Morto a Colonia, 4 luglio 1667

Pittore  e disegnatore. Ha prodotto ritratti, scene di genere e scene storiche e allegoriche.

Di Couwenbergh era un figlio dell’argentiere e mercante d'arte Mechelen Gillis Couwenbergh, trasferitosi nel 1604 a Delft, dove sposò Adriaentje Vosmaer, una sorella del pittore Jacob Vosmaer.

Imparò a dipingere sotto la guida di Jan Dircksz.

Secondo Arnold Houbraken è stato per qualche tempo in Italia, ma è una notizia incerta perché nei suoi dipinti non si nota alcuna influenza di maestri italiani.

Tra il 1622 e il 1624 era a Utrecht. Il suo lavoro di genere ha subì l'influenza di Gerard van Honthorst e Dirck van Baburen. Torna a Delft entrò nel 1627 nel locale Gilda di San Luca. Si sposò nel 1630 con Elisabeth van der Dussen, figlia di un birraio.  La coppia ebbe sette figli.

Nel suo periodo di Delft ha completato alcuni lavori ben pagati. Ha fatto le decorazioni per la casa Honselaarsdijk in Honselersdijk e Huis ter Nieuwburg in Rijswijk. Entrambi gli edifici sono stati poi in possesso di Prince Frederick Henry.

Nel periodo 1647-1653 è stato a L'Aia, città artistica e  vicina alla vita di corte. E 'stato membro della Gilda di San Luca, e fu poi preside della Società. E 'stato coinvolto nella realizzazione di dipinti e decorazioni per la "Old Court" ora Palazzo Noordeinde e l'Orange Hall di Huis ten Bosch Palace.

Nonostante la ricchezza accumulata e un'eredità da sua moglie defunta nel 1653, si indebitò.  Dal 1654 fino alla sua morte nel 1667, visse e lavorò a Colonia.   

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013  Busta postale

 

 

CRANACH LUCAS IL VECCHIO

(Germania)

 

Nato a Kronach nel 1472. Morto a Weimar il 16 ottobre 1553.

Fu un pittore e incisore rinascimentale. Il "cognome" con cui è noto,  è un toponimico che deriva dalla città natale. Fu uno dei principali interpreti della scuola danubiana e della Riforma luterana nell'arte. Spaziò dalla pittura all'incisione, dai temi sacri a quelli mitologici, dai nudi ideali alle allegorie morali, dalle scene di caccia alla propaganda luterana.

Iniziò la sua carriera con un apprendistato presso la bottega del padre incisore, con il quale collaborò fino al 1498. Tra il 1501 e il 1504 viaggiò lungo la valle del Danubio fino a Vienna, dove frequentò gli ambienti umanisti. In quegli anni dipinse delle tavole di ispirazione religiosa.

Durante questo periodo il suo stile si caratterizzò per la predominanza dei paesaggi movimentati, quasi surrealisti.

Si stabilì a Wittenberg nel 1505 diventando pittore dell'elettore di Sassonia Federico il Saggio, che lo rese nobile nel 1509. A partire da questa data, la sua arte si orientò verso uno stile simile al manierismo. A Wittenberg, in quel periodo, fece la conoscenza di Martin Lutero, con il quale instaurò un legame di amicizia testimoniato da numerosi ritratti. Dipinse numerosi scene religiose che gli assicurarono la celebrità in tutta l'Europa e, a partire dal 1525, intensificò la sua produzione grazie all'aiuto dei figli Hans e Lucas, attivi nella bottega ben organizzata. Fu lui ad illustrare con incisioni l'edizione della Bibbia in tedesco, tradotta da Lutero.

Proprietario di una farmacia e di una stamperia, fu eletto tre volte borgomastro di Wittenberg e conservò la sua carica pittorica anche sotto gli elettori Giovanni-Costante e Giovanni Federico I di Sassonia, per i quali dipinse dei nudi biblici e mitologici con un erotismo allusivo.

Essendo stato catturato il suo protettore Giovanni Federico dopo la Battaglia di Mühlberg, Cranach lo accompagnò in cattività dal 1550 al 1552, prima di ritornare a Weimar.

La sua tomba si trova sulla parete esterna della Jakobskirche. Lucas Cranach il Giovane continuò l'attività del padre e del suo studio.

Filatelia : Ajman, Benin, Fujera,  Guinea Equatoriale, Lussemburgo, Malawi, Nagaland, Naxcivan,  Paraguay, Romania, Cecoslovacchia,

 

CREDI, LORENZO D'ANDREA D'ODERIGO

(Italia)

 

Nato a Firenze, 1459/1460 e ivi morto nel  1537).

Allievo del Verrocchio che lo nominò suo erede, resse la bottega di quest'ultimo, quando era impegnato a Venezia nella statua equestre del Colleoni e ne riportò a Firenze la salma da Venezia dove il Verrocchio era morto nel 1488.

La sua formazione avvenne nella bottega del Verrocchio da cui derivò lo stile finito costruito con linee incisive e precise, modi che influenzarono il suo condiscepolo Leonardo, successivamente le parti si scambiarono e fu Lorenzo ad accogliere lo sfumato e le sottilissime velature di Leonardo.

Per la bottega eseguì la Madonna di Piazza nel Duomo di Pistoia, opera commissionata al Verrocchio, completata con l'aiuto di altri allievi tra cui Perugino e forse Leonardo da Vinci (del quale si ipotizza la paternità della tavoletta della predella raffigurante l'Annunciazione, spesso attribuita però allo stesso Lorenzo).

Tra le opere giovanili sono la Madonna col Bambino della Galleria Sabauda di Torino, il tondo con l'Adorazione del Bambino della Fondazione Querini Stampalia a Venezia, successive sono la Madonna e santi del Louvre datata al 1493 e l'Adorazione dei pastori degli Uffizi. Questi lavori sono considerati i migliori della sua produzione, in cui unì gli influssi verrocchieschi con suggestioni delle morbidezze di Leonardo e un'attenzione al dettaglio di stampo fiammingo.

A Fiesole, invece, eseguì importanti rimaneggiamenti alla prima delle tre tavole del Beato Angelico per gli altari della chiesa di San Domenico: la cosiddetta Pala di Fiesole (sue le architetture, il baldacchino, il paesaggio e l'ampliamento del pavimento). Nella canonica della Pieve di San Pietro a San Piero a Sieve si trova un dipinto rappresentante la Madonna col Bambino a lui attribuito.

Dopo il 1497 divenne seguace di Savonarola e respinse i soggetti profani. Nella sua attività matura guardò anche a Fra Bartolomeo, Perugino e al giovane Raffaello, di questa fase sono la Crocifissione del Museo di Gottinga, l'Annunciazione di Cambridge.

 

FILATELIA

PARAGUAY Anno 1973

 

CROCETTI VENANZIO

(Italia)

 

Nato a  Giulianova il 3 agosto 1913. Morto  a Roma il 3 ottobre 2003.

Dopo un’adolescenza segnata dalla morte dei genitori, nel 1928 si trasferisce a Roma, dove inizia la sua straordinaria carriera. Nel 1932 vince il concorso di scultura dell’Accademia di S. Luca; nel 1938 il Gran Premio per la scultura alla Biennale di Venezia e nel ’41 il premio Verona, ricevendo cinque anni dopo l’incarico alla cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Nel 1950, facendo seguito ad un’intensa attività espositiva in Italia e all’estero, vince il Concorso Internazionale per una delle Porte bronzee della Basilica Vaticana: l’opera, realizzata in quindici anni, verrà inaugurata da papa Paolo VI nel 1966.

Nominato, nel 1972, Presidente dell’Accademia nazionale di S. Luca, tra il 1973 e l’anno successivo Crocetti espone in mostre personali a Tokyo e Osaka, dove tornerà nel 1975, partecipa alla Mostra di scultura contemporanea di Bruxelles e a quella del “Bronzetto Italiano Contemporaneo” ad Hong Kong, mentre a Montreal l’Istituto Italiano di Cultura organizza una mostra personale.

Dalla seconda metà degli anni Settanta e per tutto il corso degli Ottanta, Venanzo Crocetti realizza bassorilievi e disegni, espone a Parigi e in varie città del Giappone, partecipa alla Mostra degli Scultori Italiani contemporanei al Salon d’Automne a Parigi (1975), conduce a termine sculture di notevole mole e ne cura la fusione, tra le quali L’Accademia (1983), poi donata al museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, che gli dedicherà una sala permanente, il gruppo equestre Il giovane cavaliere della pace (1989), famoso in tutto il mondo e dal 1991 collocato definitivamente sulle colline di Colignì a Ginevra, e l’Annunciazione, collocato sulla porta posteriore del Duomo di Teramo.

Fu Accademico delle Arti del Disegno di Firenze e dell’Accademia di San Fernando di Madrid, Medaglia d’oro dei Benemeriti dell’Arte e della Cultura,

 

FILATELIA  

SAN MARINO Anno 1987

 

 

CSOK ISTVÁN

(Ungheria)

 

Nato il 13 febbraio 1865 a Puszta-Egeres (Ungheria) Morto a Budapest nel 1975.

Studiò a Budapest presso Székely, poi a Monaco e a Parigi, dove subì fortemente l'influsso di Bastien-Lepage.

Nel 1900 lavorò a Nagybánya, il centro della scuola naturalistica ungherese, poi durante alcuni anni nell'Ungheria meridionale (Mohács), dove si sviluppò il suo stile impressionistico, denso e colorito.

Nel 1905 si recò a Parigi; ivi eseguì dei nudi di brillante effetto coloristico lievemente influenzati dal Matisse: Vampiri Nirvana, Angolo di studio, Susanna, Thamar. Dal 1912 visse a Budapest, dipingendo con predilezione paesaggi, fiori e ritratti. Negli ultimi anni ripete spesso le sue prime composizioni del 1900.

Filatelia: Ungheria

 

CUBERO ROLANDO

(Costarica)

 

Nato a Barva 6 ottobre del 1957.

Rolando Cubero, pittore latino-americano, è uno dei più importanti esponenti del realismo nel suo paese.

Cubero, ha ritratto la figura umana in tutte le sue manifestazioni, utilizzando una tecnica raffinata con una tavolozza di colori austera che gli conferisce una forza di composizione e di stile che permette di raggiungere un nuovo terreno nel campo del realismo latinoamericano. Caratteristica della sua pittura è il corpo femminile nudo o seminudo.

Nel 1964  frequenta  i corsi di scuola elementare di Pedro Murillo in Barva e nel 1970 quelli secondari a El Liceo de Heredia. Nel 1976 frequenta i corsi presso la National University

La sua carriera come pittore ha avuto inizio nel 1975 con un lavoro di tendenza surrealista. Da allora cominciò ad esporre i suoi quadri sia in Costa Rica sia in mostre internazionali in America Centrale.

Si specializza nella produzione di immagini di copertine e di illustrazioni.

Dipinge le copertine dei libri:  "Of Love and Desire" di Marvin Camacho (2004);."La luce prescelta" Milton Zárate (1995); "The End of Memory" di Milton Zárate (1990);. "The Butterflies di Costa Rica e la loro storia naturale" di Philip J. DeVries (1987); la Custodia per il CD "Immersion" (1996).

Negli anni '80 il suo lavoro passa attraverso l'influenza del realismo magico latino  ed espone in gallerie del  Venezuela, Colombia, Panama, Honduras, El Salvador, Guatemala e Messico.

Già negli anni '90 i suoi dipinti assumono un maggiore impegno per il realismo senza abbandonare completamente le atmosfere e gli elementi magici del periodo precedente. Entro la fine del decennio le sue opere sono state esposte in Uruguay, Cile, Bolivia, Stati Uniti, Spagna e Italia.

Nel 2002 si tenne  presso la  Facoltà di Filosofia dell’Università di Costa Rica il convegno: "L'erotismo nella pittura Rolando Cubero" e in quello stesso anno fu invitato a far parte della Giuria Internazionale per il Premio Nazionale di Pittura di Panama (INAC).

Nel 1980 prese parte al trasferimento e al restauro dei dipinti murali; "Agricoltura" di Francisco Amighetti e "Misericordia” di Luis Daell curati dal  Museo dell'Arte Costaricana. 

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013, 2015  Buste Postali

 

CURRIN JOHN

(USA)

 

Nato nel 1962 a Boulder, in Colorado.

Pittore americano residente a New York City, è meglio conosciuto per i dipinti figurativi satirici che si occupano di temi sessuali e sociali provocatori in modo tecnicamente abile.  Il suo lavoro mostra una vasta gamma di influenze, tratta da fonti diverse tra cui il Rinascimento, le riviste di cultura popolare e i modelli di moda contemporanea.

Cresciuto nel Connecticut, dove ho studiato pittura privatamente, sotto la guida  di  un artista russo, Lev Meshberg, è poi  andato al Carnegie Mellon University di Pittsburgh, dove ho conseguito un BFA nel 1984 e un MFA dalla Yale University nel 1986.

A New York City nel 1989, espose in un annuario del liceo, una serie di ritratti di giovani ragazze ricavati  da fotografie

Nel 1990, si è dedicato ad opere d'arte a tema politico Ha usato riviste come “Cosmopolitan” e  vecchi numeri di “Playboy” per l'ispirazione per i suoi dipinti. Nel 1992, espose opere in una mostra focalizzata su figure di donne di mezza età.

In quegli anni si affermò la capacità di Currin a dipingere soggetti di kitsch i quali ottennero il plauso della critica tanto che negli anni che seguirono  i suoi dipinti raggiunsero quotazioni di sei cifre.

Tenne mostre retrospettive al Whitney Museum of American Art e al Museum of Contemporary Art di Chicago e fu presente nelle collezioni permanenti del Hirshhorn Museum and Sculpture Garden  e della Tate Gallery.

Nel 1994 incontrò l’artista Rachel Feinstein e tre anni dopo si sposarono.

Feinstein è apparsa in molti dei dipinti di Currin, sia come un volto riconoscibile  sia  come modello del corpo.  Nel 2002 Feinstein e Currin pubblicarono un libro di 24 pagine delle loro opere al Workshop Hydra a Hydra, Grecia, intitolato The Honeymooners John Currin e Rachel Feinstein. Esso comprende un'intervista condotta da Sadie Coles. Nel 2011 il New York Times li ha descritti come "la coppia di potere dominante nel mondo dell'arte di oggi”.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

CUVELIER PAUL

(Belgio)

 

Nato a Lens  il 22 novembre 1923. Morto a Mont-sur-Marchienne il 5 luglio 1978.

Artista di fumetti belga meglio conosciuto per la serie a fumetti Corentin, edito da Le Lombard, che apparve prima nel primo numero della rivista “Tintin”.

E’ stato il terzo dei sette figli del dottor Charles Cuvelier. Fin dalla prima giovinezza, la sua passione principale è stato il disegno   e vide la sua prima opera pubblicata in le “Petit Vingtième” quando aveva solo sette anni. Dopo aver studiato latino e greco in Enghien,  cominciò a  prendere lezioni d'arte presso l'Accademia di Mons per un paio di mesi, ma quando il suo insegnante dichiarò che non poteva insegnargli altro, fece  il suo debutto nella rivista giovanile “Bravo” nel 1946 con i comics The Western Tom Colby, scritto da Hergé e Edgar P. Jacobs. E’ stato uno dei primi artisti ad essere contattato per la nuova rivista “Tintin”, che debuttò nel 1946.

Per Tintin, creò  la sua serie di fumetti principale, Corentin.

Formatosi come pittore, Cuvelier è stato riconosciuto dai suoi colleghi come uno degli artisti più talentuosi, ma la sua serie raggiunse solo un successo limitato, e Cuvelier decise di alternarsi nel produrre comics e pitture. Il suo interesse principale era il corpo umano, ma il contesto cattolico e il pubblico giovanile di “Tintin” limitarono sue possibilità espressive. Corentin è stata la sua più lunga serie, ma con solo sette album pubblicati in un arco di 25 anni, in quanto non riuscì ad attrarre un pubblico numeroso e fedele. Altre sue serie furono di  ancor  più di breve durata.

Nel 1968, unì la sua passione per il nudo femminile e il suo dono per disegnare fumetti in Epoxy, una fantasia sulle divinità greche,  scritta da Jean Van Hamme, che è considerato come il primo fumetto per adulti d'Europa.

Da quell’esperienza (1973) decise di  dedicarsi alla pittura che seguì per cinque anni, fino alla sua scomparsa.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2014

 

DAHU  QIN

(Cina)

 

Nato nel 1938.

Originario di Penglai, provincia di Shandong, si laureò presso il Dipartimento della pittura a olio dell'Accademia Zhejiang di Belle Arti nel 1963. Nel 1960 e 1970, fu  un pittore di genere rappresentativo della storia rivoluzionaria, e attivo a Shanghai e la Regione Militare Jinan.

Qin è specializzato in pittura ad olio. Le sue opere sono state raccolte dalla China Art Gallery, il Museo Militare e il Museo della Rivoluzione Cinese. E’ un professore del Dipartimento Pittura a olio dell'Accademia Centrale di Belle Arti, membro della China Artists Association, direttore dell’Associazione cinese pittori di olio  e direttore del Zhejiang Artists Association. Ha collaborato con Qingjin Qin Jin, Li e Wang Yusheng Zheng.

Nelle sue opere  si ispira alla storia e alla cultura cinese, combinando prospettive moderne con le culture tradizionali e con   le tecniche di pittura ad olio, mentre le per le opere legate ai  dipinti tradizionali  utilizza talvolta lo stile calligrafico  e si esprime anche con paper-cut.

.Nella sua opera della serie "Dodici animali", si evidenziano  culture popolari calate  in un livello psicologico.

 

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 BUSTA POSTALE

 

  

 

DALI’ SALVADOR FELIPE JACINTO

(Spagna)

 

 Nato  a Figueras (Spagna) nel 1904. Muore a Barcellona nel 1989.

Dal 1921 al 1925, frequenta l’Accademia San Fernando di Madrid; stringe amicizia con Federico Garcia Lorca ed col cineasta Luis Bunuel. La sua prima esposizione personale è del 1925 (Galleria Dalmau, Barcellona), mostra in occasione della quale Picasso e Miro’ iniziano ad interessarsi ai suoi lavori.

Dali’ viene inizialmente influenzato dal futurismo, poi dal cubismo (1925). Nell’aprile 1926 Dali’ fa il suo primo viaggio a Parigi, dove fa visita a Picasso; vi ritornerà nel 1929, in occasione delle riprese del film di Bunuel “Un chien andalou” (dove Dalì è co-scenarista) sarà allora che Miro’ lo introduce nel gruppo surrealista. Dali’ incontra André Breton e  Gala, la sua futura compagna e musa (Gala era allora moglie di Paul Eluard).

Aderisce al gruppo surrealista nel 1929. Dali’ s’interessa allora alle teorie psicanalitiche di Freud e mette a punto il suo metodo “paranoico-critico”. In questo periodo dipinge degli spazi onirici e fantasmatici popolati da elementi simbolici: orologi molli, stampelle, animali fantastici, personaggi distorti. Dalì continuerà a partecipare alle manifestazioni e alle esposizioni surrealiste anche dopo la sua esclusione nel 1934. Dali’ reinterpreta delle opere celebri, come l’Angelus di Millet, di cui fornisce diverse versioni. Breton lo soprannomina “Avida Dollars”!

Dopo la guerra civile spagnola, s’impegna politicamente sostenendo Franco. Negli anni ’40 dichiara di volersi avvicinare alla realtà ritornando ad un’espressione pittorica piu’ classica;  caratterizza comunque sempre le sue opere con la sua fantasia personale.

I temi ricorrenti nell’opera dipinta dell’artista come nell’incisione sono la donna, il sesso, la religione, le battaglie. Dali’ darà spettacolo durante il corso di tutta la sua carriera, mescolando arte e vita, mettendosi in vista in tutti i casi

Dopo dieci anni di sforzi, Dali’ apre il proprio museo: nel 1974 ha luogo l’inaugurazione del Teatro Museo Dali’. L’ultima passione di Dali’ è la pittura stereoscopica (1975) e l’artista presenta la sua prima opera iper-stereoscopica a New York nel 1978.

Salvador Dali’ ama egli stesso definirsi “cannibale”, “maniaco megalomane” e “perverso polimorfo”.

Filatelia: Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Spagna,

 

D’ANCONA Edward

(USA)

 

Anche se D'Ancona è stato un prolifico artista pin-up ed ha  prodotto centinaia di immagini divertenti, relativamente poco si sa del suo passato. A volte ha firmato i suoi quadri con il nome di "D'Amarie", ma il suo vero nome compare in numerose stampe-calendario pubblicate dalla metà del 1930 fino alla metà degli anni 1950

La prima azienda a pubblicare D'Ancona pin- up, circa gli anni dal 1935 al 1937 è stata la Louis F. Dow a St Paul.

D'Ancona ha lavorato in olio su tela . I suoi primi lavori sono  paragonabili per qualità a quelli del giovane Gil Elvgren , che aveva iniziato a lavorare per Dow nel 1937. Perché D'Ancona abbia  prodotto  tanto lavoro per Dow, si potrebbe supporre che sia nato in Minnesota e abbia vissuto e lavorato a San Paolo, zona di Minneapolis. E 'noto che egli ha fornito le illustrazioni perla Società Goes a Cincinnati e a numerose aziende di bibite.

Nel corso del 1940 e 1950, D'Ancona usò in modo superbo i colori primari, con pennellate magistrali, e stile pittorico  che lo elevò al rango della migliore artista nell’arte pin-up.  D'Ancona dipinse anche una discreta quantità di figure di donne in abiti serali, come già avevano fatto  Elvgren, Art Frahm e Erbit.

Nel 1960, D'Ancona si dedicò all’ “arte del  calendario”. Invece di continuare a dipingere pin-ups e immagini glamour,  in seguito si specializzò in immagini sul tema della sicurezza, disegnando  poliziotti che aiutavano bambini ad attraversare la strada in ambienti suburbani.

 

FILATELIA

BENIN Anno  2003

 

 

 

DAVID D'ANGERS (pseud. di Pierre Jean David)

(Francia)

 

Nato ad Angers il 12 marzo 1788 . Morto il  4 gennaio 1856.

Adottò  il nome di David d'Angers, dopo il suo ingresso nello studio del pittore Jacques-Louis David nel 1809 come un modo per distinguersi dal maestro pittore. Suo padre era un intagliatore e scultore ornamentale, che si era unito, volontario, all'esercito repubblicano come  moschettiere, combattendo contro i Chouans della Vandea.

Frequentò lo studio di Jean-Jacques Delusse e nel 1808 si recò a Parigi per studiare nello studio di Philippe-Laurent Roland. Mentre viveva a Parigi  lavorò sia sul’Arco di Trionfo sia sulla parte esterna del Louvre. Nel 1810 riuscì a prendere il secondo premio alla École des Beaux-Arts per i suoi Othryades. Nel 1811 La Douleur di David vinse la concorrenza della École per tête d'espressione seguita dall’assegnazione del Prix de Rome per Epaminonda nello stesso anno. Trascorse cinque anni a Roma, durante i quali  frequentò lo studio di Antonio Canova e fece piccoli viaggi in giro per l'Italia a Venezia, Napoli e Firenze.

Di ritorno da Roma intorno al periodo della restaurazione dei Borboni David d'Angers non rimase nel quartiere delle Tuilerie, preferì  recarsi a Londra. Qui  non fu bene accolto da John Flaxman e da altri per le sue preferenze politiche. Con grande difficoltà si diresse di nuovo a Parigi, dove una carriera relativamente prospera si aprì davanti a lui. I suoi medaglioni e busti erano in gran richiesta, così come gli ordini per opere monumentali. Una delle più famose fu quella di Gutenberg a Strasburgo, ma quelle che egli  apprezzò maggiormente furono la statua di Barra, un tamburino che continuò a battere il suo tamburo fino al momento della morte durante la guerra di La Vandea, e il monumento al greco liberatore Markos Botsaris. Busti e medaglioni di David erano molto numerosi, e tra i suoi modelli si possono trovare non solo uomini illustri e donne di Francia, ma molti altri, sia di Inghilterra e Germania sia di altri  paesi che visitò professionalmente nel 1827 e 1829.

La fama di David poggia saldamente sul suo frontone del Pantheon, il suo marmo Filopemene ferito del Louvre e sul monumento equestre al generale Jacques-Nicolas Gobert nel cimitero di Père Lachaise. Oltre a quella di Gobert,  ha eseguito sculture per altre sette tombe di Père Lachaise,

Nel Musée David di Angers vi  è una collezione quasi completa delle sue opere sia in forma di copia o negli stampi originali.

Filatelia: Francia

 

 

 

 

 

 

 

 

DAVID, JACQUES-LOUIS

(Francia)

 

Nato a Parigi nel 1748. Morto a nel 1825.

Figura dominante della pittura neoclassica europea, fu allievo di J.-M. Vien un pittore appartenente alla corrente tardo-rococò e , cominciò a dipingere secondo la tradizione settecentesca francese; ma un soggiorno a Roma(1775-80) modificò radicalmente il suo stile. Dopo aver vinto il Prix de Rome,  dove si trattenne nella capitale italiana fino al 1780. Qui ebbe modo sia di conoscere le teorie artistiche del Winckelmann, sia di studiare l’arte antica e rinascimentale. Predilesse le pitture di storia, utilizzando episodi classici da proporre come «esempi di virtù» al mondo contemporaneo.

Infatti il suo fu un neoclassicismo di grossi contenuti etici e virili che egli opponeva alle mollezze ed effeminatezze del mondo rococò.Dallo studio dei maestri del sec. 17º passò all'ammirazione entusiastica per gli antichi; ma, a differenza dei classicisti italiani che nell'antico vedevano realizzato il bello ideale, egli era mosso da interessi morali che lo portavano a cercare negli eroi greci e romani altrettanti esempî di virtù civile. Si formò così uno stile solenne e asciutto, sdegnoso d'ogni grazia di forma o di colore, ma severissimo e nobile nella composizione e nel disegno. Appartengono a questo periodo il Belisario (1781, museo di Lilla), il Giuramento degli Orazî (1784, Louvre), la Morte di Socrate (1787).

Il grande successo del David. in quegli anni fu in parte dovuto ai sentimenti rivoluzionarî che trasparivano nelle sue opere; e alla Rivoluzione  partecipò ardentemente: il Marat (1793, museo di Bruxelles) è la sua opera più alta e più drammatica. Incarcerato durante la reazione termidoriana e poi liberato, aprì una scuola che raccolse allievi d'ogni parte d'Europa. In Napoleone, David vide incarnato il suo ideale eroico. Eseguì di lui due ritratti, e per suo incarico le due grandi tele (1805-1810) con l'Incoronazione(Louvre) e la Consegna delle Aquile (Versailles). Altra opera importantissima è, nel1812, Leonida alle Termopili.

Dopo i Cento giorni si rifugiò a Bruxelles, dove continuò la sua attività in forme sempre più stanche e accademiche (Amore e Psiche; Venere disarma Marte, ecc.). Notevolissimi, per la penetrazione psicologica e il colore più mosso e accordato, i ritratti. Enorme fu la sua influenza sulla pittura europea. Le  sueopere sono in gran parte nei musei francesi e belgi.

 

FILATELIA

OMAN  (Ratto delle Sabine), SOMALIA  Anno 2003

 

DAVIDSON ALLAN DOUGLAS

(Inghilterra)

 

Nato a Londra il 14 maggio 1873 . Morto il 19 aprile 1932.

Fu un pittore specializzato in quadri a olio con soggetti prevalentemente  nudi femminili. Suo padre era il pittore storico Thomas Davidson. Allan studiò arte alla Royal Academy Schools di Londra, dove vinse una medaglia e il Premio Armitage.

Ha, inoltre, studiato alla Académie Julian di Parigi. E 'stato eletto alla Royal Institute of pittori di olio nel 1921 ed è stato anche un membro del Langham Sketching Club. Dipinse una piccola opera per Queen Mary Dolls 'House.

Visse la maggior parte della sua vita a Londra,  prima di ritirarsi a Walberswick nel  Suffolk. Espose  in tutte le più importanti mostre di Londra, tra cui (con 20 opere) alla Royal Academy tra 1905-1931.

 

FILATELIA

Anno 2014 SPAGNA Busta Postale

 

 

 

DE CHIRICO GIORGIO

(Italia)

 

Nato a Vòlo, in Grecia, il 10 luglio 1888. Morto a Roma il 20 novembre del 1978.

Nacque in una famiglia benestante: il padre Devaristo de Chirico, ingegnere palermitano delle ferrovie, fu tra i principali realizzatori della prima rete ferroviaria in Bulgaria ed in Grecia; la madre Gemma Cervetto era una ricca donna genovese. Nel 1891 ad Atene nasce il fratello Andrea Alberto, che assumerà dal 1914 lo pseudonimo di Alberto Savinio per la sua attività di musicista, letterato e pittore.

Giorgio si iscrisse al Politecnico di Atene per intraprendere lo studio della pittura, studio che continuerà all'Accademia di belle arti di Firenze ed infine dal 1906 all'Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera. In questo periodo conobbe la pittura di Arnold Böcklin e dei simbolisti tedeschi. Nell'estate del 1909 si trasferì a Milano dove rimase sei mesi, all'inizio del 1910, si recò a Firenze dove dipinse la sua prima piazza metafisica, l'Enigma di un pomeriggio d'autunno, nato dopo una visione che ebbe in Piazza Santa Croce. Nel 1911 De Chirico raggiunge il fratello Alberto a Parigi dove conosce i principali artisti dell'epoca, comincia quindi a dipingere quadri con uno stile più sicuro. Subisce l’influenza di Gauguin da cui prendono forma le prime rappresentazioni delle piazze d’Italia.

Tra il 1912 e il 1913 la sua fama si propaga, anche se ancora non ottiene un adeguato successo economico. In questo periodo comincia a dipingere i suoi primi manichini. Negli anni parigini, Giorgio dipinge alcune delle opere pittoriche fondamentali per il ventesimo secolo. Allo scoppio della prima guerra mondiale i fratelli De Chirico si arruolano volontari e vengono inviati a Ferrara. Dopo un primo periodo di disorientamento dovuto al cambiamento di città, Giorgio rinnova la propria pittura, non dipinge più grandi piazze assolate ma nature morte con simboli geometrici, biscotti e pani.

Negli anni cinquanta la sua pittura è caratterizzata da autoritratti in costume di tipo barocco e dalle vedute di Venezia. Muore a Roma al termine di una lunga malattia.

Giorgio de Chirico fu anche autore di scritti teorici, memorie autobiografiche, raccontini e di una vera e propria opera letteraria di una certa importanza: L'Hebdomeros (Ebdomero). Uscita nel 1929, anni in cui il classicismo è nell'aria, imposto dal "Ritorno all'ordine" dell'epoca fascista, caldeggiato anche da riviste come "La Ronda" e "Valori Plastici" (De Chirico concluderà la sua opera con la formula "Pittore classicus sum") è un libro che si presenta come romanzo ma in realtà è un tipo di narrazione indefinibile: senza una storia riconoscibile né una trama, come una sorta di ininterrotta scenografia teatrale.

Tra gli altri scritti si ricordano il romanzo autobiografico Il signor Dudron, il Piccolo trattato di tecnica pittorica, la Commedia dell'arte moderna (scritta con Isabella Far) e l'autobiografia Memorie della mia vita. Sue poesie in francese, ritrovate nell'archivio Paulhan, sono state pubblicate da J.-Ch. Vegliante (Poèmes Poesie, Paris, Solin, 1981).

Filatelia: Fujera  (1972)

 

 

DEGAS EDGAR

(Francia)

 

E’ stato uno dei più grandi pittori francesi. Vissuto tra il 1834 e il 1917, è noto per i suoi splendidi dipinti a pastello, tra cui Le ballerine, e la scultura della 'Petite Danseuse de Quatorze Ans'.

Nasce a Parigi nel 1834. Morì il 27 settembre 1917.

Di  famiglia borghese molto agiata, inserito in un ambiente famigliare raffinato, verrà introdotto dal padre ai più grandi collezionisti d'arte della capitale. Affascinato dai musei parigini, si iscrive all'Accademia delle Belle Arti di Parigi, con l'intento di coltivare la sua grande passione per la pittura. Negli anni si esprime in lui una grande vena artistica che lo porterà a fama e celebrità. . Degas si reca più volte in Italia visitando varie città, fra cui Roma e Napoli e ammirando a Orvieto gli affreschi di Signorelli. Determinante per la sua evoluzione artistica è l'incontro, avvenuto al Louvre, intorno al '60, con Manet, il quale lo induce a partecipare agli incontri serali al Café Guerbois. Dal 1874, in seguito alla morte del padre, gli affari di famiglia subiscono un brusco tracollo al quale Degas si sente in dovere di far fronte e, per la prima volta, è costretto a dipingere per vivere. Il decennio tra il 1880 e il 1893 segna il periodo di massima notorietà per l'artista.

La sua arte è legata al movimento impressionista francese, che predilige sfondi naturali, soprattutto quelli del quartiere parigino di Montmartre, ma anche espressioni visive umane, come accade per i suoi quadri più noti. Gli ambienti dell'Opéra, della danza e delle storiche caffetterie parigine diventeranno lo sfondo preferito della sua pittura. La sua tecnica ha usato soprattutto il pastello, a cui spesso si è anche affiancata la matita. Quasi cieco negli ultimi anni della sua vita, dedicò la sua vena artistica alla scultura.

Tra le opere più famose di Degas ricordiamo le seguenti: La Classe di Danza (1874) custodito al Museo d'Orsay di Parigi, La famiglia Bellelli (1867), Museo d'Orsay Parigi), L'Orchestra dell'Opéra (1868, Museo d'Orsay Parigi), Miss Lala im Zirkus Fernado (National Gallery di Londra), La danzatrice con il bouquet di fiori (1878, Museo d'Orsay Parigi) e la bella scultura della Piccola danzatrice di 14 anni (1881, Museo d'Orsay Parigi).

Filatelia: Ajman, Congo Rep., Costa d’Avorio,  Centroafricana Rep., Eritrea, Fujera, Guinea Bissau, Iraqi Kurdistan, Mali, Naxcivan, Tagikistan,  URSS,

 

 

 

DELACROIX FERDINAND VICTOR EUGÈNE

(Francia)

 

Nato il 26 aprile 1798. Morto a  Parigi il 13 agosto 1863.

Pittore, incisore e saggista, si è distinto per aver aderito al Romanticismo e per aver incarnato, insieme con altri pittori del suo tempo, il “ribelle” artista romantico.

Inizia la sua carriera artistica nel 1815 quando viene accolto nello studio del pittore Pierre Narcisse Guérin, seguace di David ed impara copiando  opere di Raffaello e Rubens. Due anni più tardi conosce Géricault che ammira profondamente. Solo a partire dal 1818 lavora autonomamente.

Nel 1822 presenta al Salon “La barca di Dante”; questa sarà la prima di una lunga serie di partecipazioni alla rassegna. A partire dal 1826 intreccia relazioni con i romantici, particolarmente con V. Hugo e A. Dumas. Partecipa con undici opere al Salon del 1827, fra cui la “ Morte di Sardanapalo”.

Nel 1831 espone al Salon “Libertà che guida il popolo”, con lo scopo di provocare emozioni per i grandi avvenimenti politici che caratterizzano quell'epoca. La tela raffigura i moti rivoluzionari di Parigi del 1830.

Sempre nello stesso anno compie un viaggio in Marocco, che influenzerà la sua arte e ispirerà diverse sue opere. Diventa amico di Chopin e George Sand nel 1833 e da questa data in poi, tende ad allontanarsi dai circoli romantici privilegiando concerti e l'ascolto di buona musica. Inoltre, proprio in questo periodo della sua vita, riceve l'incarico di decorare diversi edifici pubblici nella città di Parigi.

Nell'Esposition Universelle del 1855 le sue opere vengono esposte insieme a quelle di Ingres e finalmente, dopo anni di lunga attesa, riceve il pieno riconoscimento del suo valore artistico.

Nel 1859 partecipa per l'ultima volta al Salon presentando più di trenta opere.

A Delacroix va il merito di aver abolito il concetto tradizionale di bellezza e soprattutto di aver dato nuova vitalità al colore ispirandosi a Paolo Veronese, Rubens e Tintoretto.

Filatelia: Benin,  Congo Rep.,  Guinea Equatoriale, Romania

 

DELAROCHE HIPPOLYTE PAUL

(Francia)

 

 Nato a Parigi, 17 luglio 1797. Morto a  Parigi, 4 novembre 1856.

Hippolyte Delaroche, noto anche come Paul, proveniente da una famiglia benestante e figlio di un esperto d'arte che fece fortuna con la compravendita di quadri, venne indirizzato alla pittura non appena si manifestarono i primi segni del suo talento, e venne mandato a studiare presso Louis Étienne Watelet, per poi divenire allievo di Antoine-Jean Gros.

Sposò una delle figlie di Horace Vernet, la quale, morendo prematuramente, colmò di tristezza gli anni della sua maturità.

La prima opera di Delaroche fu esposta al Salon nel 1822 e porta il titolo di "Josabeth salva Joas". Cominciò ad essere notato, però, solo due anni dopo, quando espose "San Vincenzo de' Paoli prega per i trovatelli" e "Giovanna d'Arco in prigione". Acquisì fama, dunque, per essere l'iniziatore di un genere che illustrava fatti storici marginali, o "aneddoti storici", a fianco dei grandi avvenimenti. Tale genere aveva anche una finalità documentaria ed esprimeva, comunque, una particolare sensibilità per la visione drammatica di ogni episodio. Ebbe pertanto un notevole successo e, se Delaroche fu uno degli artisti più celebri del suo tempo, ciò fu dovuto in gran parte al fatto che questo genere in cui egli si specializzò, aderiva perfettamente all'ideale del "giusto punto di mezzo" che ispirò la Monarchia di Luglio.

Dopo il 1822 visitò l'Italia per due volte (nel 1838 e nel 1843) e stabilì poi il proprio studio a Parigi.

Fu ammesso all'Istituto di Belle arti nel 1832 e poco dopo fu nominato professore presso la Scuola di Belle arti di Parigi. Insegnò sino al 1843, anno in cui un tragico episodio di "nonnismo", che causò la morte di un suo allievo, lo rattristò al punto da fargli chiudere lo studio.

Ma già nel 1837 aveva smesso di esporre, pur continuando a lavorare senza pausa. Impiegò infatti quattro anni a completare la decorazione dell'emiciclo della Scuola di Belle Arti, una vasta pittura panoramica che comprende 75 ritratti dei più grandi artisti di tutte le epoche.

Delaroche fu essenzialmente un pittore di soggetti storici e un eccellente ritrattista, che, dalla concezione classica, aprì la via a forme e ad atmosfere romantiche. Il suo stile, improntato all'esattezza dei dettagli, com'era di moda a quei tempi, richiama i contemporanei Horace Vernet, Ary Scheffer, Louis Léopold Robert e, nei ritratti, Jean-Auguste-Dominique Ingres.

La Scuola di pittura di Monaco di Baviera s'ispirò molto ai suoi soggetti.

Filatelia: Benin, Congo Rep.,   

 

DELL'ABATE NICOLÒ

(Italia)

 

Nato a Modena, 1510 o 1512 circa. Morto a Fontainebleau, 1571.

Pittore , specializzato nel genere della decorazione di carattere profano e cortese, inserisce  le sue figure in ariosi paesaggi. Fu uno dei tre fondatori italiani, con Rosso Fiorentino e Francesco Primaticcio, della cosiddetta scuola di Fontainebleau.

La sua formazione avvenne prima, presso il padre, lo scultore Giovanni, e poi sotto Antonio Begarelli, plasticatore modenese che si rifaceva ad un classicismo di matrice raffaellesca e correggesca. La sua prima opera documentata, in collaborazione con Alberto Fontana, è la decorazione delle Beccherie a Modena del 1537, di cui restano nella Galleria Estense della cittadina alcuni frammenti: Concerti, Allegorie e un San Giminiano. Roberto Longhi gli attribuisce, verso questo periodo, la Madonna col Bambino e i santi Pietro e Paolo custodita nella chiesa modenese di San Pietro, nella quale era anche la pala con Il Martirio dei santi Pietro e Paolo, passata a Dresda e distrutta durante la seconda guerra mondiale, nella quale erano presenti riferimenti alla pittura del Correggio e in particolare del Parmigianino, fondamentali per lo sviluppo di tutta la sua pittura.

Dal 1539 possiede una propria bottega autonoma, e lavora per il territorio circostante. Verso il 1540 decora la rocca di Scandiano con le Storie di Orlando e dell'Eneide che, ora staccate, sono nella Galleria Estense. Intorno al 1545 realizza la decorazione della rocca di Sassuolo con Storie romane e dell'Orlando furioso, andate perdute. Tra il 1540 e il 1543 realizza dipinti murali nella Rocca di Soragna e a Busseto. Nel 1546 a Modena, decora la Sala del Fuoco del Palazzo Comunale con episodi di storia romana.

È a Bologna tra il 1548 ed il 1552 dove lavora alla decorazione di palazzi privati: Palazzo Torfanini, con Scene dell'Orlando Furioso, oggi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna e a Palazzo Poggi - attuale sede della Biblioteca dell'Università - con i fregi nelle stanze di Camilla, dei Paesaggi, dei Concerti, delle Fatiche di Ercole e dei Putti vendemmianti.

Verso il 1552 dipinse la Caduta di S. Paolo, conservata a Vienna al Kunsthistorisches Museum.

Su segnalazione di Francesco Primaticcio, nel 1552, viene invitato dal re Enrico II di Francia a lavorare nel Palazzo di Fontainebleau, qui collabora col Primaticcio alla decorazione della Salle de Bal, nel 1554 e della Galerie d'Ulysse, tra il 1559 e il 1560. In questo periodo l'artista lavora con diversi materiali e tecniche realizzando tra l'altro disegni per smalti, arazzi e apparati effimeri. Tra il 1552 e il 1556 lavora al castello di Fleury-en-Bière. Nel 1556 lavora a Beauregard e a Écouen. Tra il 1556 e il 1560 lavora a Parigi alla distrutta cappella dei Guisa per il connestabile di Montmorency. Tra il 1567 e il 1571 lavora all'Hôtel du Faur. A Fontainebleau, esegue la decorazione della Chambre du Roi e della Chambre de la Duchesse d'Étampes nel 1570, dove muore nel 1571.

 

FILATELIA

SPAGNA Buste postali

 

 

 

 

DELOFFRE  CHRISTIAN

(Francia)

 

Nato a Parigi nel 1950.

Per quasi vent'anni condivide la sua arte tra Moorea e la Francia, dove ha imparato a disegnare nel laboratorio-officina di Bernard Perrin, allora professore di scultura al Beaux-Arts di Parigi.

Ha attraversato l'equatore nel 1980 per vedere l'altro lato del mondo e dipingerlo.

Arrivato a Papeete, tenta di decifrare la vegetazione, mentre la sua pittura espressionista comincia a spaziare tra due mondi diversi. Un periodo iniziale che lo vede produrre opere diverse, che espone in varie mostre a   Parigi, La Baule, Bourg-en-Bresse, Auxerre e Avallon.

Deloffre è chiaramente diviso due mondi: l’Oceania - dove i tahitiani sono  circondati dai loro figli, immersi in un ambiente naturale e si muovono nelle loro canoe – e l’Europa (la Gran Bretagna) , con  contadini, tra la  ginestra, i pescherecci e le chiatte del nord della Francia.

Nel 1990, l'artista si trasferisce a Moorea. Tornò ai suoi personaggi in movimento, alla ricerca di rendere la luminosità di perline e perle su grandi tele presso la Galleria Reva Reva. L'espressionismo gestuale dei primi anni ha dato modo di riguardare la tecnica e la precisione del disegno.

Tahiti appare solo in un mondo privo di aneddoti. Paesaggio cui affidare solo l'essenziale e forse la sua semplicità.

Deloffre sembra più che mai ansioso di riempire l'immensità che si oppone e lega i due universi senza paradosso, e cioè l'Europa e Oceania.

Christian Deloffre è un artista completo, proprio perché il suo ricco temperamento è diviso in due aspetti che sono talvolta opposti.

Da un lato vi è la preoccupazione di un nativo che per rendere un'espressione angosciata usa una vernice scura.

D'altra parte, una natura sensuale e generosa che ha trovato la sua piena risonanza in Polinesia, uno  spettacolo di luce, donne e fiori.

Christian vive a Troo, un  villaggio troglodita sulle rive della Loira, i cui edifici più antichi appartengono al periodo medievale, anche se il sito fu abitato fin dai tempi antichi, come è solito precisare l'artista che ha creato il suo studio in una grotta.  Tale studio attrae spesso altri “artisti rupestri” come Christian Deloffre.

 

FILATELIA

POLINESIA FRANCESE Anno 1999  (606)

 

 

DEL PIOMBO SEBASTIANO (pseud. Di Sebastiano Luciani)

(Italia)

 

Nato a Venezia nel 1485. Morto a Roma nel 1547.

La sua carriera di pittore inizia tardi, in quanto inizialmente Sebastiano è un suonatore di liuto.

Nelle sue opere sono evidenti le influenze avute durante la sua formazione che avviene, secondo il Vasari, da Giovanni Bellini e Giorgione, tanto che alcuni dipinti sono stati spesso confusi come appartenenti al Giorgione, ad esempio "Salomè" del 1510.

Nel 1511 Del Piombo si reca a Roma, dove il banchiere senese Agostino Chigi gli commissiona le decorazioni per la sua villa Farnesina, quindi si stabilisce definitivamente a Roma, dove si unisce al circolo di artisti raffaelliani. Si distingue subito per la bravura nel realizzare ritratti.

Nel 1515 circa Sebastiano passa sotto l'influenza di Michelangelo Buonarroti con il quale inizia una collaborazione artistica.

Durante il suo lavoro a Roma Sebastiano Del Piombo unisce i colori caldi tipici della scuola veneziana con la chiarezza del disegno anatomico michelangiolesco. Il suo stile diventa la più valida alternativa a quello di Raffaello e la competizione con l'Urbinate si fa esplicita: alla fine del 1516 il cardinale Giulio de' Medici commissiona due pale d'altare per la sua sede vescovile di Narbonne, una a Raffaello, che esegue la "Trasfigurazione" e l'altra a Sebastiano, che conclude poi nel 1519 "La resurrezione di Lazzaro".

Basandosi proprio su disegni e cartoni di Michelangelo realizza nel 1517 quella che sarà la sua opera migliore: la "Pietà " suscitando grande stima in Michelangelo stesso.

Dal 1520-1530, dopo la morte di Raffaello nel 1520, Sebastiano è il più noto e ricercato pittore ritrattista a Roma. Nel 1526 dipinge i suoi migliori ritratti, quello di "Andrea Doria" e di "Clemente VII".

Nel 1531 Papa Clemente VII gli conferisce il posto, ben remunerato, di custode del sigillo papale, chiamato appunto piombino, da qui il suo soprannome Del Piombo.

Durante gli ultimi 17 anni della sua vita la produzione dell'artista si riduce notevolmente, proprio per l'agiatezza economica raggiunta. Entra in un forte disaccordo con Michelangelo per il Giudizio Universale. Sebastiano incoraggia il Papa a insistere con il Buonarroti di realizzare questa opera ad olio. Michelangelo risponde a Sua Santità che l'olio è adatto solo per le donne e per i pigri come Sebastiano. Da qui si inasprisce il rapporto fra i due pittori e questa freddezza durerà fino alla morte.

Sebastiano muore a Roma nel 1547. Il rito funebre del pittore avviene secondo le sue volontà senza alcuna cerimonia e lascia i suoi averi ai poveri.

 

FILATELIA 

ITALIA  Anno 1993 (2040)

 

 

DELVAUX, PAUL

(Belgio)

 

Nato ad Antheit presso Huy, Liegi, il 23 settembre 1897.

Compiuti studi classici, si iscrive all'Académie des Beaux-Arts di Bruxelles dove segue dapprima corsi di architettura e poi di pittura sotto la guida di C. Montald. Durante un viaggio a Parigi nel 1926 ha modo di conoscere opere di De Chirico. Nel 1934 visita la mostra Minotaure al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles,  e rimane colpito dalla tematica surrealista. Con R. Magritte nel 1937 entra a far parte del gruppo belga Les Compagnons de l'art che comprende espressionisti e surrealisti. Seguono anni di intense esperienze, tra cui particolare significato hanno i viaggi in Italia. Nel 1940 collabora per la prima volta a una rivista belga surrealista L'invention collective.

Dal 1926  inizia una intensa attività che dura sino all’occupazione tedesca del Belgio.  Dopo la guerra riprende a partecipare a mostre ed esposizioni internazionali. Tra il 1950 e il 1962 insegna pittura all'Ecole Nationale Supérieure d'architecture et des arts décoratifs de la Cambre di Bruxelles; nel 1965-66 è nominato presidente dell'Académie Royale des Beaux-Arts de Belgique e nel 1977 membro dell'Académie des Beaux-Arts de France. Nel 1980 si costituisce la Fondation Paul Delvaux e nel 1982 si apre il Museo Paul Delvaux a Saint-Idesbald.

Fu  uno dei maggiori protagonisti della pittura surrealista belga.

Filatelia: Belgio, Benin, Sao Tomé e Principe.  

 

 

DEMETRESCU MIREA GEORGE

(Romania)

 

Nato nel 1852. Morto nel 1934.  

E 'stato il secondo di 12 figli dell’Arciprete Dimitri Ionescu.

Ha studiato presso la Scuola di Belle Arti di Bucarest da Theodor Aman, prendendo lezioni insieme al medico Carol Davila .

Su raccomandazione del Dr. Davila partecipò alla Guerra di Indipendenza (1877-1878) , come pittore del quartier generale dell'esercito.

Avendo come protettore e patrono di Ion Ghica e a seguito della raccomandazione di Nicolae Grigorescu, nel 1878 vinse una borsa di studio presso l'École des Beaux Art a Parigi, dove ha studiato con Carolus Duran, celebre ritrattista dell'alta società francese, di cui divenne uno studente dopo solo un anno presso la Scuola di Belle Arti, che abbandonò  solo per star vicino al maestro francese  con cui rimase fino al 1884.

Nel 1884, ha ricevuto l'ordine di effettuare la decorazione murale della Cattedrale di Costanza, che ha eseguito con architetto Ion Mincu. Il suo lavoro è stato distrutto mentre veniva sostituito.

Ha iniziato la sua carriera di insegnante prima come insegnante di disegno presso la  Scuola Normale Campulung e nel 1891 è stato nominato professore presso la Scuola di Belle Arti di Bucarest, dove era già stato un sostituto nel 1889. Otto anni più tardi, è stato nominato direttore della stessa istituzione, incarico che ha mantenuto fino al 1927.

Filatelia: Romania

 

 

DERAIN ANDRÉ

(Francia)

 

Nato a Chatou Parigi), 10 giugno 1880. Morto a  Garches, 8 settembre 1954.

Nato in una agiata famiglia borghese, benché avviato dal padre agli studi di ingegneria, si iscrisse, nel 1898, all’Accademia Julian. Nel 1899 conobbe Maurice de Vlaminck e, l’anno seguente, Henri Matisse: i due pittori lo convinsero a dedicarsi definitivamente alla pittura. Da principio, influenzato da Vlaminck, dipinge lungo le rive della Senna paesaggi dai colori puri, non mescolati.

Nel 1905 espose al Salon d’Automne e al Salon des Indépendants, collocandosi tra i Fauves. Ma già nelle prime opere, come L’Estaque, dai colori audaci, dai toni ardenti e raffinati, il pittore non aderiva perfettamente alla corrente fauve: uomo di cultura vasta e profonda, ammiratore delle opere dei grandi maestri antichi (di cui aveva eseguito varie copie), non poteva rinunciare a contenere l’esuberanza dei colori in un’armonia classica di composizione. Per un periodo fu influenzato da Paul Gauguin; i suoi colori divennero così meno vivi. Nel 1909 illustrò un libro di poesie di Guillaume Apollinaire; nel 1912 una raccolta di poemi di Max Jacob. Fornisce, nel 1916, le illustrazioni per il primo libro di André Breton; illustrò le Favole di Jean de La Fontaine e il Satyricon di Petronio Arbitro. Quando, nel 1910, andò a dipingere con Pablo Picasso, non aderì alle audaci tecniche del Cubismo.

Dal 1911, Derain ritorna a usare la prospettiva e il chiaroscuro, rendendo così la sua pittura più tradizionale. Dopo il 1911, influenzato dai primitivi francesi e dalla scultura africana, iniziò il periodo detto “gotico”, durante il quale dipinse quadri rappresentanti figure solenni e severe nature morte, quali “La cena” e “Il sabato”. Successivamente al 1913 Derain si dedicò con passione ai quadri di figura, prima con gli autoritratti, poi con alcune scene di genere, infine con numerosi ritratti.

Negli anni del Dopoguerra, si schierò contro il proliferare di movimenti «antiartistici» come il Dadaismo e il Surrealismo. Nel 1921 compì un viaggio a Roma e a Castel Gandolfo, sempre più interessandosi e studiando gli antichi pittori. In questo periodo, Derain si dedica soprattutto alle vedute di paesaggi e città. Nel 1928 una sua tela, La caccia, ottenne il premio Carnegie. Nel 1941 si reca in Germania; rifiutò inoltre la direzione della scuola nazionale superiore delle belle arti di Parigi, avviandosi volontariamente a una progressiva solitudine. Ricordato anche per le sue attività di incisore, scenografo, costumista teatrale, scultore e ceramista, continuò a dipingere e a esporre con crescente successo internazionale fino alla morte, avvenuta a Garches nel settembre 1954.

 

FILATELIA

GUINEA EQUATORIALE Anno 1973

 

DESNOYER FRANCOIS

(Francia)

 

Nato a Montauban (Tarn-et-Garonne) il 30 settembre 1894. Morto Saint-Cyprien (Pirenei orientali) il 21 luglio 1972, è un pittore figurativo francese.

Nacque in una famiglia modesta. Suo padre, irascibile e violento era un ex maestro d'armi. Della sua infanzia si sa poco. Desnoyer iniziò a scrivere la sua autobiografia, ma la morte lo colse dopo che aveva scritto poche pagine.  Fu molto attaccato ai nonni in particolare al nonno che credette nelle sue capacità e lo affidò al maestro pittore Antoine Bourdelle.

Nel 1912, Desnoyers si trasferisce a Parigi dove cerca di apprendere le tecniche pittoriche. Allo scoppio della Guerra mondiale viene inviato al fronte e nel 1917 è gravemente ferito. Durante la degenza in ospedale disegna e invia alla nonna i suoi lavori.

Ritornato al fronte, è  fatto prigioniero nel 1918, anno in cui sua madre muore. Dopo la guerra, torna a Montauban.

Tornato a Parigi nel 1921 riprende gli studi di arti decorative e consegue il diploma di maestro, che gli permette di  ottenere posti di lavoro nella periferia di Parigi-Champigny, Nogent-sur-Marne, Vitry-sur-Seine.  Nel corso del 1930, conduce una doppia carriera come insegnante e artista. Nel 1939 diventa professore di Arti Decorative. 

Nel 1932, Desnoyers incontra quella che diventerà la sua seconda moglie, Suza, con la quale  viaggia in Cecoslovacchia dove produce  ritratti e paesaggi locali.

Ma la vera svolta avviene nel 1934, quando Desnoyers partecipa al Salon des Indépendants, insieme Lotiron, Goerg e soprattutto Gromaire. I quattro diventano amici e si avvalgono delle loro rispettive conoscenze e influenze.  Va notato che l'amicizia e il lavoro furono una costante fissa nella sua vita. Tra le sue amicizie vi fu anche Marquet con cui condivise il laboratorio, e con cui rimase per molto tempo legato, cioè fino a quando questi si trasferì in Algeria con la famiglia.

Durante la guerra di liberazione si schierò dalla parte resistenza parigina e alla fine del conflitto.

si trasferì a Sète su invito di Jean Vilar. Lì trascorse le sue estati.

Desnoyers visitò l’Algeria nel  1948, quando Marcelle Marquet lo invitò ad occuparsi dello studio del suo defunto marito. Una serie di dipinti orientalisti è il frutto di questo viaggio, come quelle intraprese dalla Desnoyers. Nel 1950 diventa amico di Camille Descossy a Montpellier, dove si occupò del  primo festival di Prades. Scopre contemporaneamente la Catalogna e i suoi artisti. Ed è grazie ad artisti che vivono vicino a Perpignan che Desnoyers incontra Jean Olibo, allora sindaco di Saint-Cyprien, che lo convincerà a creare una fondazione nella sua città.

Dieci anni dopo la Fondazione, Desnoyers compie il suo ultimo viaggio che lo porta in Asia, Giappone, Hong Kong e India, dove espone e dipinge, e dove acquisisce  notorietà internazionale.

Desnoyers, intanto,vede sparire a poco a poco i suoi amici George Besson, Marcel Gromaire e, per ultimo,  Jean Vilar nel 1971.

Morì l'anno seguente a Saint-Cyprien, il giorno prima dell'apertura della sua mostra di sue copie.

Desnoyers ha dato la maggior parte della sua collezione di arte moderna, nonché i suoi archivi personali alla città di Saint-Cyprien. Questo perpetua la fondazione Desnoyer che, nel 2005, divenne "Desnoyers Collection", una organizzazione di mostre temporanee di arte moderna.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta Postale

 

 

DESPIAU   CHARLES

(Francia)

 

Nato il 4 novembre 1874 a Mont-de-Marsan, Lande. Morì il 30 ottobre 1946 a Parigi.

Scultore francese, frequentò prima la École des Arts Décoratifs e più tardi l'École nationale supérieure des Beaux-Arts. Ha iniziato ad esporre al Salon des Artistes Français, 1898-1900, quindi al  salone meno accademico della Société Nationale des Beaux-Arts, dove ha esposto opere nel  1901-1921, e infine al Salon des Tuileries, dove espose nel 1923-1944.

Rodin lo assunse come assistente nel 1907. Despiau ha lavorato con Rodin fino al 1914, quando fu arruolato per il servizio nell'unità di camuffamento nella prima guerra mondiale.

Tornando alla scultura dopo la guerra, il suo successo iniziò con la sua mostra personale alla Galleria Brummer a New York alla fine del 1927.

Despiau non era uno scultore prolifico, preferendo lavorare per tutto il tempo impiegato per realizzare la sua visione. Esistono diverse statue di gesso dello stesso modello in cui si notano  solo lievi variazioni.

Le sue opere, soprattutto ritratti e nudi, sono presenti nelle collezioni di oltre trenta musei in Francia e oltre 100 musei di tutto il mondo, tra cui il Metropolitan Museum of Art. Il Museum of Modern Art di New York possiede l'Assia  di bronzo, forse la sua opera più nota.

La più grande collezione è nella sua nativa Mont-de-Marsan, in un museo che condivide con Robert Wlérick, stabilito nella Lacataye Donjon. Despiau produsse  un totale di 150 sculture e 1000 disegni su una carriera di 50 anni.

Filatelia: Belgio

 

DEVORSS BILLY

(USA)

 

Nato nel 1908. Morto nel 1985.

Fu l’unico tra gli artisti pin-up ad essere del tutto autodidatta,

 Billy vendette i suoi primi tre pin-ups i quali furono pubblicati  pubblicati dalla Louis F. Dow Calendario Società di St. Paul circa 1933. Fino a quel momento, aveva lavorato come cassiere in una banca a St. Joseph, Missouri. Lì aveva incontrato una donna splendida, Glenna, che divenne sua moglie e il primo modello ufficiale.

Fu incoraggiato a sviluppare il suo talento da Gene Sayles, il manager di Brown & Bigelow della filiale di Kansas City, che lo sponsorizzò.  De Vorss appena ricevuto il suo primo incarico da parte della società si trasferì con  la moglie a New York e aprì uno studio in un attico nel Beaux Arts Building, a Eighteen Oriente Tenth Street. Si unì al prestigioso gruppo degli American Artists e trascorse gli anni successivi a lavorare per produrre calendari per  case editrici come la Brown & Bigelow, Joseph C. Hoover, e Louis F. Dow. La maggior parte dei suoi disegni originali era a  pastello e di grandi dimensioni.  Continuò tale attività  dal 1940 al 1949, lavorando per la Beauty Parade e la Ring Features Syndicate, nonché per la produzione dei  calendari della Osborne e di altre aziende.

De Vorss utilizzò una incredibile varietà di colori a pastello per il suo lavoro. Li applicava direttamente sulla scheda, miscelandoli a secco con le dita. I suoi dipinti ad olio occasionali ricordano le pennellate pittoriche della Scuola Sundblom. Ha mostrato un buon senso della composizione, un fluire, una  linea aggraziata, e un mix audace di colori. Come Rolf Armstrong , De Vorss lavorò sempre con modelli dal vivo per la verniciatura finale. Per le fasi iniziali utilizzava fotografie.

Nel 1951, Billy e Glenna De Vorss tornarono a San Giuseppe, la loro prima casa. Dopo qualche tempo, si stabilirono a Scottsdale, in Arizona, dove De Vorss morì nel 1985.

 

FILATELIA

BENIN Anno  2003

 

 

DIAMANTOPOULOS DIAMANTIS

(Grecia)

 

Nato a Magnesia nel 1914.

Pittore greco e scenografo. Dopo la sconfitta dei greci nella campagna Asia minore, la sua famiglia si stabilì nel 1922 ad Atene. Ha iniziato a dipingere durante gli anni di scuola ed ha avuto la sua prima mostra di opere a tempera nel 1931 presso il Rifugio delle Arti di Atene. Le opere esposte, come la Natura morta, mostrano lo sperimentare in stile post-cubista che era allora del tutto sconosciuto in Grecia. Le opere esposte alla mostra del 1931, che riflettevano l'influenza del surrealismo e della pittura metafisica, furono  accolte con ostilità dalla Costituzione. Tra il 1931 e il 1936 Diamantopoulos studiò presso la Scuola Superiore di Belle Arti di Atene sotto Konstantinos Parthenis.

Il suo interesse per l'arte popolare si manifesta nei disegni, costumi e scenografie che disegnò per il teatro. Dopo aver combattuto nella campagna albanese  nella prima parte della seconda guerra mondiale ha trascorso il resto degli anni di guerra ad Atene, partecipando alle mostre collettive di artisti greci contemporanei presso il Museo Archeologico Nazionale (1942/3). Nel 1946 ha partecipato alla mostra Sei artisti greci organizzata dal British Council di Londra, e anche alla mostra di arte greca tenutasi presso la Royal Academy di Londra. Nel 1947 e nel 1949 ha esposto opere in mostre personali presso la Galleria Romvos, Atene, ma dal 1950 in poi è scomparso dalla scena artistica greca.

La sua attività con la resistenza in tempo di guerra lo rese inviso nel periodo di oppressione politica della destra in Grecia. Trovò lavoro come insegnante e si dedicò “privatamente” alla pittura nel suo tempo libero. Riapparve nel 1975 con una mostra personale presso la Galleria Ora di Atene. Nel 1977 partecipò alla Exposition internationale des arts plastiques a Belgrado e nella mostra balcanica a Bucarest. Nel 1978 ha avuto una mostra retrospettiva presso la Pinacoteca Nazionale di Atene, acclamata dalla critica. I primi soggetti di Diamantopoulos erano nature morte, in seguito si è interessato esclusivamente alla figura umana, in particolare a lavoratori e muratori.

Filatelia: Grecia.

 

 

DONATELLO  (PSEUD. DI DONATO DI NICCOLÒ DI BETTO BARDI)

(Italia)

 

Nato a Firenze nel 1386 e ivi morto nel 1466.

Sembra certo che nel 1403 fosse a bottega da Lorenzo Ghiberti, per compiere lavori di rifinitura della porta del Battistero. La sua formazione continua in seno ai cantieri tardo gotici del Duomo, del Campanile e dell’Orsanmichele. Qui lavora al fianco di Nanni di Banco e produce già delle opere d’intenso valore innovativo, tra le quali il “David” marmoreo, oggi al Museo Bargello. Legato da amicizia con lo scultore Filippo Brunelleschi, si reca con lui a Roma negli anni tra il 1404 e il 1408. Questi viaggi costituiscono il suo primo contatto con l’antichità classica ed infondono in lui un profondo desiderio di conoscenza dell’arte classica. Dal 1416, a Firenze, attende al “San Giorgio” per una nicchia dell’Orsanmichele, nel 1421 al “Sacrificio di Isacco” per il Campanile.

Ormai artista autonomo rispetto ai cantieri delle grandi opere fiorentine, Donatello nel 1425 apre bottega in collaborazione con Michelozzo. Da questo sodalizio, che durerà fino al 1433, nascono numerose opere: ad esempio, il fonte battesimale del Battistero di Siena (in cui si deve a Donatello lo splendido “Banchetto di Erode”), le tombe dell’antipapa Giovanni XXIII e del cardinal Brancacci. Nel 1433, lo scultore si reca nuovamente a Roma e studia con maggiore assiduità le opere classiche. Qui realizza, con Michelozzo, il “Tabernacolo del sacramento” in San Pietro e la “Lastra tombale Crivelli” all’Aracoeli. Al ritorno, a Firenze, attende ad altri capolavori: il celebre bronzo ritraente il giovane “David”, la “Cantoria” del Duomo. Negli stessi anni, a Prato, realizza il “Pulpito esterno” della Cattedrale. Di nuovo a Firenze, tra il 1435 e il 1443 attende alla decorazione della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo.

Nel 1443 è chiamato a Padova, ove resta per dieci anni. La sua presenza in un ambiente ancora legato a tradizioni tardo gotiche ha un’importanza fondamentale. L’opera padovana del Donatello porta gli stilemi rinascimentali ed i germi di rinnovamento per tutta l’arte settentrionale. A Padova realizza l’“Altare di Sant’Antonio” e il “Monumento Equestre” al Gattamelata. Quando torna a Firenze è ormai il 1454. Donatello è anziano ma continua la sua attività, forse con il supporto d’aiuti di bottega. Muore nella sua città natale nel 1466.

Filatelia: Antigua e Barbuda,

 

 

DRAPER HERBERT JAMES

(Inghilterra)

 

Nato a Londra, 1863. Morto il  22 settembre 1920.

Pittore dell’età vittoriana  studiò arte alla Royal Academy londinese e compì svariati viaggi di studio a Roma e Parigi tra il 1888  il 1892. Nel 1890/91 lavorò per l'”Illustrated Magazine” come illustratore di libri dedicati ai giovani.

Nel 1884 iniziò il suo periodo di massima produttività, concentrandosi particolarmente su temi mitologici collegati alla Grecia antica. Il suo dipinto Il lamento per Icaro del 1898 gli fruttò la medaglia d'oro all'esposizione universale di Parigi del 1900.

Anche se Draper non era né un membro né un associato della Royal Academy prese parte alle manifestazioni annuali dal 1897 in poi. Durante la sua vita Draper fu molto famoso e divenne un ritrattista noto, anche se l'avanguardia pittorica dell'epoca, e il travolgente successo dell'impressionismo, lo relegarono in parte nelle retrovie dell'arte figurativa a lui contemporanea, in un'epoca di fortissime innovazioni. Nei suoi ultimi anni venne quasi dimenticato e la sua attuale popolarità è oggi quasi del tutto sbiadita.

Le sue opere sono conservate principalmente in Inghilterra, Francia, Italia.

Filatelia : Guinea Bissau, Somalia

 

DRUDWYN Erik

(USA)

 

Nato a Fort Collins nel 1968.

Nacque nel Colorado e successivamente con la famiglia si trasferì nel Wyoming.  Sin dall’età di tredici anni iniziò  la sua carriera di disegnatore, specializzando nel settore dell’arte pin up.

 

FILATELIA

CONGO  2004

 

DUBRUSK JEAN

(Francia)

 

Nato 7 aprile 1925, a La Seyne-sur-Mer (Var).

Pittore, acquerellista, ha tra i suoi temi preferiti:  figure, nudi, ritratti, paesaggi.

La vocazione artistica di Jean Dubrusk si manifestò sin dalla più giovane età. Nel 1955 ricevette consigli e incoraggiamenti dal pittore Emmanuel Charles Bénézit.

Dubrusk frequentò l'Académie de la Grande Chaumière dal 1963 al 1964.

Dal 1982 ha vissuto la maggior parte del suo tempo in Polinesia.

 

FILATELIA

POLINESIA FRANCESE  Anno 1999 (605)

 

 

DUCHAMP  MARCEL

(Francia)

 

Nato in Normandia nel 1887. Morto nel 1968.

Viene considerato uno dei maggiori rappresentanti del dadaismo, benché egli non abbia mai accettato l’appartenenza a questo gruppo.

Nato in un paese della Normandia in una famiglia composta da sette figli, insieme ad alcuni fratelli ed una sorella, si avvia alla professione artistica. Sin dall’inizio mostra tuttavia una irrequietezza culturale che lo porta a sommare esperienze in maniera molto eterogenea. Dal 1904 è a Parigi e qui si occupa di cose diverse: esegue caricature per i giornali, si interessa di teatro, gioca a biliardo, lavora presso una biblioteca, viaggia in automobile. Le sue prime esperienze pittoriche mostrano una facilità di assimilazione delle principali novità stilistiche del momento: dal neoimpressionismo al fauvismo, dal simbolismo al futurismo. Ma è soprattutto nell’ambito del cubismo che egli si muove con maggior disinvoltura. Ma nel 1912, il suo quadro «Nudo che scende le scale n. 2» fu rifiutato dal Salon des Indépendants, proprio perché l’opera sembrava più futurista che cubista. Ciò provocò il definitivo distacco di Duchamp dai cubisti.

L’opera, tuttavia, l’anno successivo fu esposta a New York, e qui divenne famosa. Nella capitale statunitense Duchamp vi arriva nel 1915 già preceduto dalla notorietà procuratagli dal «Nudo che scende le scale n. 2». In America entra in contatto con il gallerista Alfred Stieglitz ma soprattutto con Man Ray e con Francis Picabia, quest’ultimo già conosciuto a Parigi.

Duchamp in questi anni diviene soprattutto un operatore artistico, impegnato più come consulente di collezionisti e gallerie che non come artista. La sua attività di quegli anni si concretizza soprattutto nella realizzazione del «Grande Vetro», opera alla quale smette di lavorare, lasciandola incompiuta, nel 1923. Da quest’anno egli smette sostanzialmente di fare l’artista.

Nei decenni successivi si dedica soprattutto agli scacchi, partecipando anche a tornei professionistici internazionali. L’ultima opera a cui si dedica è «Etant donnés: 1. la chute d’eau, 2. le gaz d’éclairage».

Filatelia: Costa d’Avorio

 

DUMONT CESAR ALVARES

(Spagna)

 

Nato nel 1866. Morto nel 1945.

Pittore spagnolo di storia, coltivò temi tradizionali, religiosi  pittura decorativa e illustrazione . Suo fratello Eugenio Alvarez Dumont fu pure esso un pittore.

Inizialmente studente presso la Scuola di Belle Arti di Malaga , in seguito seguì corsi presso la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid . Il governo provinciale di Malaga gli  concesse, nel 1985,  una borsa di studio per continuare i suoi studi a Roma .

Sostituì Alejo Vera come direttore della Scuola Spagnola di Belle Arti .

Nel 1897 si stabilisce a Parigi e nel 1898 viaggiò in Nord Africa con il fratello Eugenio. Dopo il ritorno in Spagna produce  dei dipinti per la Camera del municipio di Malaga e lavora come disegnatore e illustratore in pubblicazioni dell'epoca .

E 'stato direttore della Scuola di Belle Arti di Siviglia, Cadice e Malaga .

Piccoli campioni del suo lavoro riproducenti la città di Saragozza sono stati restaurati ed esposti in “Exchange Market” durante le celebrazioni del bicentenario dell’assedio della citta. Il restauro di queste opere ha portato alla luce dettagli fino ad allora sconosciuti.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2014  Busta Postale

 

 

DUNOYER DE SERGONZAC ANDRE’

(Francia)

 

Nato a Boussy-Saint-Antoine nel 1884. Morto a Cliché, Parigi nel 1974,

Pittore e incisore, frequentò a Parigi l'École des beaux-arts e v'ebbe a maestro L.-O. Merson; si legò d'amicizia con J.-L. Boussingault e L.-A. Moreau e con loro lavorò ed espose per molti anni dal 1906. Ebbe tra il 1910 e il 1914 qualche superficiale rapporto col cubismo, ma restò in sostanza sempre fedele a un solido realismo, prediligendo per i suoi nudi, paesaggi e nature morte, una ridotta gamma cromatica terrosa; negli acquerelli e nei disegni, bellissimi, raggiunse immediatezza di sintesi. Ha eseguito anche acqueforti a illustrazione di opere di R. Dorgelès (Les croix de bois, La boule de gui, ecc.), di G. Colette (La treille muscate), di G. Flaubert (L’Éducation sentimentale, di Virgilio (Georgiche).

Filatelia: Benin

 

DUPUIS PIERRE

(Francia)

 

Nato a Orleans 9 luglio 1833. Morto nella regione dell'Île-de-Bréhat 19 aprile 1915.

Figlio del pittore Étienne-Denis e fratello del pittore e scultore Daniel Dupuis (1849-1899), cominciò a studiare pittura nel 1848 presso la Scuola di Belle Arti di Parigi nei laboratori di Horace Vernet e Leon Cogniet.

Partecipò al Salon degli artisti francesi nel  1863 e a mostre fino al 1909. Membro della Società Francese di artisti, ottenne un secondo premio di Roma del 1863 sul tema di Giuseppe e  i suoi fratelli. Gli fu attribuita una menzione d'onore al Salon del 1882, una medaglia di terza classe in 1884 e la menzione d'onore all'Esposizione di Parigi del 1889. Esperto ritrattista, dipinse anche altri soggetti  tra cui Il Bambino contemplato dalla Vergine Maria, Gli ultimi momenti di Francesco II, , Zenobia trovata dai pastori, La Madonna della Rosa, 1858, Achélaus condannato a morire di fame nella città di Olinthe dal fratello Filippo di Macedonia, Una giovane ragazza morsa da un serpente.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta Postale

 

DURANDO-TOGO RICHARD 

(Argentina)

 

Nato nel  1910 a Buenos Ayres.

Argentino ndi nascita, ha trascorso gran parte della sua vita in Italia e in Francia, dove si stabilì nel 1934.

Numerose sue  opere sono stati vendute in varie aste e una di esse 'Vanity' , proposta  in un’asta di Christie South Kensington '19 ° secolo European Art' nel 2013  toccò la quota di   15.600 dollari .

Nel 1968, a Richard fu assegnato il  "Grand Prix International Paint.”

E’ un artista autodidatta con uno stile molto personale, un dipinto di luci e ombre, che sono spesso contrapposte a luce e buio per creare un'atmosfera di mistero.

I suoi nudi sono fatti  non con l’intento di “scioccare l'occhio” in quanto sono dipinti con raffinatezza ed eleganza.  I suoi lavori sono conservati in collezioni in Francia, Italia, Inghilterra, Stati Uniti, Belgio e Germania.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013. Busta postale

 

 

DÜRER ALBRECHT

(Germania)

 

Nasce il 21 maggio 1471 a Norimberga. Muore il 6 aprile 1528.

Il padre, Albrecht il Vecchio, di origine ungherese, lavora come orafo nel campo artistico, ed è il suo primo maestro nell’arte del disegno.

Nel 1486, per un periodo di circa tre anni, lavora da apprendista nella bottega di Michael Wolgemut, il più celebre pittore e tipografo di Norimberga. Dal 1490, dopo aver chiuso i rapporti di lavoro con il  Wolgemut,  Albrecht incomincia i suoi primi viaggi di studio, iniziando con Nördlingen, quindi si sposta ad Ulm, poi a Colmar.

Verso la fine del 1493 si trova a Strasburgo. Nel 1494 ritorna a Norimberga e si unisce in matrimonio con Agnes Frey. Qui abiterà nella casa paterna per una decina di anni, ma continuerà con altri viaggi per arricchire la sua cultura artistica. Sempre nel 1494 si reca in Italia, per conoscere da vicino le opere del Rinascimento italiano. Inizia il suo itinerario italiano con Venezia, fermandosi prima a Mantova, Padova e, probabilmente a Pavia, dove incontra il tedesco umanista Willibald Pirckheimer. A Venezia, riesce a mantenersi realizzando e vendendo disegni, acquerelli e stampe. Nel viaggio di ritorno verso Norimberga, realizza alcuni acquerelli a soggetto paesaggistico.

Ritornato a Norimberga, Albrecht apre uno studio d’arte, e grazie all’amicizia di Willibaid Pirckheimer, ha occasione di entrare in contatto con ambienti dell’alta aristocrazia, che gli offrono la possibilità di affinare i suoi scopi ed interessi. Tra il 1496 ed il 1505 realizza, con tecnica xilografica, le famose serie della Grande Passione, dell’Apocalisse e della Vita della Madonna. Tra il 1505 ed il 1507 ritorna a Venezia.

A partire da questo momento le sue creazioni vengono molto apprezzate. Nel 1512, l’imperatore Massimiliano I gli commissiona importanti opere e gli concede, per queste, una pensione. Nel 1519 si trova a viaggiare in Olanda ed ha la possibilità di assistere all’incoronazione di Carlo V.

In questo periodo incomincia ad ammalarsi e, ogni anno la sua salute si fa sempre più precaria: morirà all’età di 57 anni. Il vastissimo lavoro che Albrecht Dürer ci lascia, comprende circa 700 opere, tra le quali 40 acquerelli, oltre duecento incisioni su legno e un centinaio su rame, e un'ottantina di dipinti.

Filatelia: Ajman, Centroafricana Rep., Bulgaria, Guyana, Malawi, Paraguay, Ruanda,

 

 

DYCK ANTOON VAN

(Olanda)

 

Nato a Anversa il 22 marzo1599. Morto a  Londra il 9 dicembre1641

Nasce ad Anversa in una ricca famiglia borghese che commercia in sete e stoffe pregiate. Compie il suo apprendistato presso il pittore H. van Baelen, ma tra il 1616 e il 1620 è assistente e collaboratore di Rubens.

Dopo un breve periodo in Inghilterra si reca in Italia, a Genova, dove arriva il 20 novembre 1621. Vi risiede per quattro anni e vi realizza la maggior parte delle sue opere italiane, compiendo anche viaggi di studio a Roma, Firenze, Bologna, Venezia e Palermo. Genova non è una meta casuale: famiglie come i Doria e i Durazzo intrattenevano da decenni rapporti commerciali con le Fiandre, in particolare nel settore delle stoffe pregiate. Inoltre qui può vantarsi di essere allievo di uno degli artisti più amati in città, Rubens. Ostacolato nelle commissioni pubbliche dai più influenti pittori locali, sceglie di dedicarsi quasi esclusivamente alla ritrattistica. L’oligarchia genovese trova nei ritratti di Van Dyck una forte legittimazione del proprio potere.  Rientrato ad Anversa nel 1628 e si trasferisce a Londra nel 1632, dove diviene pittore ufficiale del re e dove rimane quasi ininterrottamente, come pittore di corte di Carlo I., fino alla sua morte.  La vasta produzione inglese, dedicata quasi esclusivamente al ritratto, si presenta disuguale, anche a causa dell'intervento della bottega; sono tuttavia di questo periodo alcuni dei maggiori capolavori, dove traspare il senso malinconico e transitorio di una società che egli ritrae attraverso il lusso degli apparati, la preziosità dei dettagli.

Filatelia: Paraguay, Centroafricana Rep., Eritrea,

 

EHRÉN SVENOLOV

(Svezia)

 

Artista svedese  nato il 25 ottobre 1927 a Stoccolma, e morto il  26 gennaio 2004 , fu un grafico, pittore , scenografo e illustratore. Ehren ha creato 69 francobolli e circa 900 copertine di libri.

Sposò Åse Kleveland tra il 1972 e il 1982.

Ehren studiò arte nel 1946-1947, e continuò poi  i suoi studi artistici presso l' Accademia di Belle Arti . Ha partecipato a diverse importanti mostre come in giovane artista presso il Museo Nazionale di Stoccolma.

FILATELIA

SVEZIA Anno 1981 (1124 UN)

 

EINAR JOLIN

(SVEZIA)

 

Nato  il 7 agosto 1890 a Stoccolma e ivi morto il 29 agosto 1976.

Einar Jolin ha studiato alla scuola  Lega Artisti di pittura nel 1907. Ha intrapreso numerosi viaggi in Francia, Italia, Spagna, India, Africa e nei Caraibi. In Francia, ha studiato presso l'Accademia di Matisse. Ha dipinto in stile naif vedute di Stoccolma .

Jolin fu  anche un abile  ritrattista e altrettanto abile nella produzione di eleganti  nature morte su porcellane di tipo orientale.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta Postale

 

 

 

 

EINAUDI FRED

(USA)

 

Nato nel 1971, nel  Nevada e attualmente risiede a San Francisco. La sua opera è piena di contrasti, il suo fascino sta nella miscela tra il reale e l'irreale, tra l'innocenza dell'infanzia e la consapevolezza della morte, una domanda che spesso colpisce e diventa il motivo principale. Non è raro trovare molti teschi o maschere nei suoi dipinti.

Einaudi gioca con i contrasti e così le sue immagini realistiche sono circondati da elementi fantastici e grandi dosi di fine ironia che sembrano deridere le scene tipiche della pittura.

 In un'intervista con l'artista, quando gli venne  chiesto di definire con poche parole il suo lavoro, rispose "Si  potrebbe fare di meglio".

Fred Einaudi è essenzialmente un pittore ad olio su tela e tra i suoi artisti preferiti ci sono Henri Rousseau, Van Gogh, Hans Memling, Van Eyck e Franz Von Bayros e tra gli artisti viventi:  Richard Estes e Alex Kanevsky.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012 Busta Postale

 

 

EISEN CHARLES JOSEPH DOMINIQUE

(Francia)

 

Pittore, incisore e disegnatore, specializzato nella rappresentazione di soggetti ad acquerello.

Figlio di François Eisen e di Marie-Marguerite Gainse, si formò alla scuola del padre e di Jacques-Philippe Le Bas. Proseguì i suoi studi presso l'Accademia di San Luca a Parigi, di cui divenne vice direttore. Fu maestro di disegno di Madame de Pompadour e disegnatore del re. Il 20 settembre 1743 sposò Anne Aubert, più vecchia di lui di 13 anni, da cui ebbe 6 figli, tra cui Christophe-Charles e Jacques-Philippe, pittori. Nel 1776, dopo la chiusura dell'Accademia, a causa dell'ostilità di Madame de Pompadour fu costretto a lasciare Parigi per Bruxelles.

Dipinse principalmente soggetti allegorici, mitologici, cristiano-religiosi, di genere, figure, interni, paesaggi e ritratti. I suoi quadri presentano numerose scene con putti ed elementi della pittura di genere di Leida. La sua produzione artistica, che presenta reminiscenza di François Boucher, Jean-Baptiste Greuze, Alexis Grimou, Carle van Loo e Jean-François de Troy, lo fa ritenere un seguace di Peter Paul Rubens.

Divenne celebre per gli ornamenti, tipicamente rococò, con cui arricchiva opere letterarie (Metamorfosi di Ovidio). Realizzò le illustrazioni per i Contes di La Fontaine (1762), sua opera principale, e creò anche una serie di disegni decorativi (1653).

Filatelia: Manama

 

 

EL GRECO (THEOTOKOPOULOS  DOMENICO)

(Grecia)

 

Nato nel 1541 a Heraklion, Creta. Morto a Toledo il 7 aprile 1614.

Pittore manierista considerato il primo grande genio della pittura spagnola, El Greco era un uomo di grande cultura, appassionato di letteratura classica. Intorno al 1566, si trasferisce a Venezia, dove rimane fino al 1570. È stato fortemente influenzato da due dei grandi maestri del Rinascimento. Tiziano, di cui assimilò la colorazione, e la composizione delle figure e l'uso di spazi aperti e di grande profondità,  e Tintoretto. L'influenza dell'opera di Michelangelo Buonarroti è evidente nella sua Pietà (1572).

A Roma incontrò diversi spagnoli che lo convinsero a recarsi in Spagna. Nel 1577 venne a Toledo e presto ricevette il primo ordine per la chiesa di Santo Domingo el Antiguo e andò a lavorare a La Trinidad (1579). L'opera di El Greco come ritrattista è stata molto significativa. Uno dei migliori esempi di questo lavoro è il famoso dipinto Il cavaliere della mano sul petto (1584). Ha lavorato anche per la Cattedrale di Toledo. Nel 1586 dipinse uno dei suoi capolavori, La sepoltura del conte di Orgaz.

El Greco ha ricevuto un'ottima accoglienza a Toledo, da parte della nobiltà e dell'élite intellettuale, come i poeti Luis de Góngora e Paravicino Fray Hortensio Felix, di cui esegui i ritratti. Dipinse anche alcune immagini della città di Toledo, i temi della mitologia classica e dell'Antico Testamento, come ad esempio la scena apocalittica che ha per  tema il quinto sigillo dell'Apocalisse (1608).

Morì a Toledo il 7 aprile 1614.

Filatelia: Guinea equatoriale

 

ELVGREN GIL (GILLETTE A.)

(USA)

 

Nato a Saint Paul, Minnesota, 15 marzo 1914. Morto a Siesta Key, 29 febbraio 1980.

E’ stato un illustratore e pittore statunitense del XX secolo.

Il padre, Alex Aner Elvgren, svedese, aveva un negozio di vernici e tappezzeria; la madre, Goldie Alice Gilette era nata in Wisconsin e si esibiva insieme alla sorella cantando e ballando nelle chiese e nei club. Fin da piccolo Elvgren manifestò tendenze artistiche dedicandosi alla pittura, ad intagliare il legno e a costruire modellini di aerei. Durante l’adolescenza sviluppò un grande interesse per i giochi matematici e si dedicò anche molto allo sport, soprattutto al football e al golf.

Nel 1932 si diplomò alla University High School e si iscrisse alla facoltà di architettura della University of Minnesota. Nel 1933, però, abbandonò tutto e fuggì a Chicago per dedicarsi alla pittura, insieme alla ragazza di cui si era innamorato, Janet Cecilia Cummins. Qui Elvgren si iscrisse alla American Academy of Art, dove si laureò a metà degli anni trenta. Ritornato a St. Paul aprì un proprio studio e a poco a poco i clienti cominciarono ad arrivare. Uno dei suoi primi lavori fu la realizzazione di alcune immagini di pin-up per i celeberrimi calendari Dionne Quintuplets di Brown & Bigelow del 1937 e 1938, ma la vastissima produzione di pin-up che doveva renderlo celebre era ancora distante: il corpo di opere per cui Elvgren è oggi maggiormente ricordato, infatti, è costituito proprio dalle ragazze dipinte per i calendari della Brown & Bigelow dal 1944 ai primi anni cinquanta. Nel 1937, anche il principale concorrente di Brown & Bigelow, la Louis F. Dow Company, commissionò a Gil una serie di pin-up e la loro collaborazione proseguì fino al 1944: accanto alle dolci bellezze americane che richiamavano lo stile di Haddon Sundblom, Elvgren dipinse anche le prime ragazze che, quasi inconsapevolmente, assumevano pose maliziose, lasciando intravedere più che le semplici forme e lanciando sguardi significativi agli osservatori.

Per poter essere maggiormente in contatto con i suoi clienti, Elvgren ritornò a vivere a Chicago e nel 1940 cominciò a lavorare per la Stevens-Gross, una delle maggiori agenzie pubblicitarie dell’epoca, con la quale rimase fino al 1952. Per loro lavorava anche Haddon Sundblom, che ebbe un peso fondamentale nella formazione artistica di Elvgren. L’influenza di Sundblom è chiaramente visibile nel tratto dei disegni di Elvgren, tanto che, per esempio, quando molti anni dopo la 7 Up gli commissionò una illustrazione di Babbo Natale, l’ufficio legale della compagnia ne sconsigliò l’uso in quanto il Babbo Natale proposto da Elvgren era praticamente indistinguibile da quelli di Sundblom per la Coca-Cola.

Durante la sua permanenza alla Stevens-Gross Elvgren ebbe modo di lavorare per molte importanti compagnie, fra cui Coca-Cola in primis ma anche Ford, General Electric, Four Roses, Orange Crush e altri. Mentre Elvgren andava affermandosi come artista professionista, la famiglia si ingrandiva: nel 1938 nacque la prima figlia, Karen, nel 1942 il primo figlio, Gillette Jr., e nel 1944 il secondo figlio, Drake. Amava molto la vita all’aria aperta e si dedicava spesso alla pesca e alla caccia; le armi erano una sua grande passione e ben presto divenne anche un collezionista.

Durante la seconda guerra mondiale, a causa della gotta di cui soffriva da tempo, non poté arruolarsi nell’esercito ma prestò comunque servizio civile come istruttore di armi da fuoco. Nel 1944 Elvgren cominciò a collaborare stabilmente anche con la Brown & Bigelow, pur riservandosi la facoltà di mantenere anche gli altri clienti che non fossero loro diretti concorrenti. Dal 1946 cominciarono a comparire fra le sue illustrazione anche i primi nudi. Nel 1951 aprì un suo studio di illustrazione e ben presto il lavoro fu talmente copioso che fu costretto anche ad assumere altri artisti.

Nel 1956, insieme a tutta la famiglia, si trasferì a Siesta Key in Florida, dove aprì un nuovo studio e cominciò anche a realizzare ritratti per conto di personaggi famosi, fra cui Myrna Loy, Donna Reed e Kim Novak. Fra gli anni cinquanta e sessanta comparire nei calendari di Elvgren divenne addirittura una moda per le aspiranti star. Continuando a mantenere i suoi clienti nel settore pubblicitario, concesse sempre più spazio anche alle illustrazioni per riviste quali Cosmopolitan, Redbook, The Satuday Evening Post.

Morì di cancro il 29 febbraio 1980 all’età di 65 anni.

 

FILATELIA

Eritrea Anno 2003

 

 

ENGONOPOULOS NIKOS

(Grecia)

 

Nato ad Atene  il  21 ottobre 1907 e ivi  morto il 31 ottobre 1985.

Pittore e poeta, fu  uno dei membri più importanti della "generazione degli anni '30", così come un importante rappresentante del movimento surrealista in Grecia.  La sua opera di scrittore comprende anche critica e saggi.

Secondo figlio di Panaghiotis e Errietti (Henrietta), durante l'estate del 1914, quando con la famiglia si recò a Costantinopoli, fu costretto a stabilirvisi a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Nel 1923, si iscrisse in un liceo a Parigi, dove studiò per un periodo di quattro anni. Dopo il suo ritorno in Grecia , militò  come soldato semplice nel 1 ° reggimento di fanteria. In seguito lavorò come traduttore in una banca e come segretario presso l'Università di Atene. Nel 1930 Engonopoulos fu impiegato come disegnatore presso il Dipartimento di Urbanistica del Ministero greco dei lavori pubblici.

Nel 1932 si iscrisse alla Scuola di Atene di Belle Arti, dove studiò sotto la supervisione di Konstantinos Parthenis. Frequentò pure corsi presso lo studio d'arte di Fozio Kontoglou. Durante questo periodo conobbe importanti artisti, il poeta Andreas Embirikos  e pittori come Yannis Tsarouchis, Giorgio de Chirico e Yannis Moralis.

I suoi primi dipinti, per lo più tempere su carta raffiguranti vecchie case, sono stati presentati in una mostra Arte Greca Moderna. Tradizione organizzata nel mese di gennaio 1938. Subito dopo la mostra, ha pubblicato traduzioni di poesie di Tristan Tzara, che sono stati pubblicate nel mese di febbraio. Pochi mesi dopo, apparve la sua prima raccolta di poesie (Non distrarre il conducente) ,  seguita  da Il  Clavicembalo del Silenzi).

 Nel complesso è considerato uno dei migliori poeti surrealisti della Grecia.

La sua prima mostra personale si è tenuta nel 1939. Tre anni più tardi, ha portato a termine  il poema  Bolivar, ispirato al leader rivoluzionario Simón Bolívar,  pubblicato nel 1944. Nel 1968 il poema è stato adattato  in forma di una canzone, con musica composta da Nikos Mamangakis .

Morì di un attacco di cuore ad Atene nel 1985.

Filatelia: Grecia

 

 

ENJORLAS DELPHIN

(Francia)

 

Nato il 13 maggio 1865 a  Coucouron, Ardeche. Morto a  Toulouse nel 1945.

Pittore accademico, Enjolras dipinse ritratti, nudi, interni, e utilizzando soprattutto acquerelli, oli e pastelli.  Egli è meglio conosciuto per i suoi ritratti intimi di giovani donne che svolgono attività mondane come la lettura o cucire, spesso illuminati dalla luce dei lampioni.  Forse la sua opera più famosa è la Lettura della giovane donna da una finestra".

Figlio di Casimiro Enjolras e Delphine Laurens, studiò sotto l’acquerellista Gaston Gerard presso la "Ecole de Dessin de la Ville de Paris", così come Jean-Léon Gérôme presso il Beaux-Arts , e Pascal Dagnan-Bouveret. Enjolras dipinse soprattutto paesaggi all’inizio della sua  carriera, poi è diventato evidente che il suo amore era per la pittura femminile. Cambiò, quindi genere  concentrandosi soprattutto sulla ritrattistica di eleganti giovani donne sotto una luce di una lampada o di altra illuminazione.  Diventò  un ottimo pittore di nudi, e molte delle sue opere successive, come "La Sieste" sono di natura erotica e sensuale.

Dal 1890 in poi, Enjolras espose le sue opere al Salon di Parigi. Unì la Société des Artistes Français nel 1901. Nel  Museo del Puy e quello di Avignone   sono esposte collezioni di sue opere.

Filatelia:   Somalia

 

 

ELSHEIMER ADAM

(Germania)

 

Nato il 18 marzo 1578.

Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen, figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore del padrino, il farmacista Adam Keck (Weizsäcker, 1910). Il padre, originario di Wörrstadt (Assia Renana), il 7 febbraio 1577 aveva ottenuto la cittadinanza di Francoforte e il 22 aprile dello stesso anno si era sposato. Il certificato di matrimonio così come gli atti di battesimo  dei figli nati dal matrimonio provengono dagli archivi della Comunità luterana di Francoforte, a cui evidentemente apparteneva la famiglia.

Elsheimer fu apprendista  presso il pittore Ph. Uffenbach, discepolo alla lontana di M. Grünewald, del quale possedeva una nutrita serie di disegni. Il periodo di tirocinio dovette avere inizio nel 1592 o, al più tardi, nel 1594. Nel 1596 il pittore operava in modo autonomo, dal momento che negli statuti della corporazione dei pittori del 1630 erano stabiliti quattro anni di apprendistato.

L'allegoria della Fama (Karlsruhe), accompagnata da alcuni versi moraleggianti dello stesso Elsheimer, reca la data 1596 ed è inserita nel taccuino del pittore F. Brentel (1580-1651) di Strasburgo, un Album amicorum dove si rinvengono in pegno di amicizia disegni di altri artisti. Si tratta del progetto per la vetrata commemorativa di Philipp Mohr e della moglie Caterina (madrina nel 1579 di una sorella del pittore), prova del viaggio di studio compiuto dai due pittori a Strasburgo per perfezionare la tecnica vetraria.

Il profondo legame con la bottega di Uffenbach, tassello importante nella formazione dell'Elsheimer, emerge da una serie incisoria dedicata alla spedizione nelle Indie Orientali del capitano C. Houtinan. Le tavole pubblicate nel 1598 a Francoforte recano la sigla AE.

Filatelia: Germania

 

ENRIQUEZ CARLOS

(Cuba)

 

 Nato a Zulueta, Cuba 1900. Morto L'Avana, 1957

Scarsa fu la  sua formazione artistica formale, sebbene avesse frequentato un noto collegio di istruzione e fosse stato un avido lettore. Nel 1918-1919 frequentò corsi di pittura, mentre studiava al liceo  Escolapios di Guanabacoa. Nel  1924, dopo la laurea in Economia a Philadelphia, frequentò  brevemente la Pennsylvania Academy of Fine Arts.

Ritornò a Cuba nel 1925 con la pittrice Alice Neel, che sposò quell'anno. A L'Avana, Enriquez ha lavorato presso l'Independent Coal Company, disegnava e dipingeva nel suo tempo libero. Partecipò  alle prime manifestazioni del modernismo nella pittura cubana. Consapevole della necessità di ampliare le sue conoscenze e il potenziale artistico, ha lasciato L'Avana per gli Stati Uniti e poi venne Europa.

Enriquez visse a New York (1927-1930) e a Parigi e Madrid (1930-1933). Tra le più importanti esperienze di quegli anni di formazione sono state le sue visite al Metropolitan, Prado, e musei del Louvre, le sue interminabili conversazioni con artisti e intellettuali di diverse nazionalità al caffè Le Dome a Parigi, e il suo contatto con il surrealismo. Fu attratto dal lavoro dei pittori Salvador Dalì, e più tardi Francis Picabia.

Enriquez tornò a Cuba nel 1934  dove si adoperò per esprimere la realtà cubana e i suoi miti. Contadini poveri, figure leggendarie e storiche, eroi, donne sensuali, cavalli irrequieti, e paesaggi ventosi di palme e colline sono i personaggi principali e l'impostazione per le " ballate creole ", erotismo, e conflitti.

Anche se fondamentalmente fosse  un pittore, Enriquez è stato uno scrittore stimabile. Ha pubblicato saggi e lettere sulla sua arte e anche tre romanzi: Tilin Garcia (I939), La Vuelta del Chencho (scritto del 1942, pubblicato 1960), e La Feria de Guaicanama (scritto del 1942, pubblicato 1960).

Nel  1940, lo stile di Enriquez si mosse verso l'espressionismo. Nel corso di questo decennio ha inoltre ampliato la sua visione artistica a seguito di un viaggio 1943 in Messico e una visita 1945 ad Haiti. In entrambi i casi ha registrato le sue esperienze in disegni e dipinti, curando con molta attenzione i dettagli di natura-paesaggio, i tipi etnici, e i miti indigeni e rituali. Negli ultimi dieci anni della sua vita, l'arte di Enriquez ha subito un costante declino a causa di malattie correlate all'alcolismo e una maggiore alienazione sociale.

Durante la sua vita, l'arte di Enriquez ha ricevuto una molti  di riconoscimenti nazionali

Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive all’Havana attirando l'attenzione della critica positiva e, a volte polemiche. Ha vinto molti premi, tuttavia, il riconoscimento internazionale che cercava, e che la sua arte merita nel contesto del primo modernismo latinoamericano, gli sfugge ancora. A Cuba, dove è considerato uno dei più significativi artisti nazionali del secolo, il suo lavoro è stato oggetto di due importanti retrospettive postume nel 1957 e 1979.

Filatelia: Cuba

 

 

ERIKSEN EDVARD

(Danimarca)

 

Nato a Copenaghen il  10 marzo 1876 e ivi morto il 12 gennaio 1959)

È meglio conosciuto come il creatore della  Statua della Sirenetta, realizzata nel 1913.

La statua della Sirenetta è una scultura bronzea alta 1,25 m e dal peso di 175 kg, situata all'ingresso del porto di Copenaghen, di cui è uno dei simboli. Raffigura la protagonista di una delle più celebri fiabe di Hans Christian Andersen, La Sirenetta.

La statua fu commissionata nel 1909 da Carl Jacobsen, figlio del fondatore di Carlsbeg, il quale era rimasto affascinato da un adattamento della fiaba come balletto. Fu mostrata per la prima volta al pubblico il 23 agosto 1913. Eriksen usò sua moglie Eline come modella.

Il 24 aprile 1964, alcuni artisti del movimento situazionista, tra cui Jørgen Nash, segarono e sottrassero la testa della statua; non venne mai ritrovata, e dovette essere sostituita con una copia. Il 22 luglio del 1984 fu la volta del braccio destro, che però fu riconsegnato due giorni dopo da due giovani e imbarazzati vandali. Nel 1990, un nuovo tentativo di segare la testa della statua provocò un taglio profondo 18 centimetri nel collo della Sirenetta. Si è deciso quindi di rimpiazzarla con una nuova sirenetta identica costituita da un unico blocco metallico lavorato.

Il 6 gennaio 1998 la testa fu nuovamente rimossa, ma questa volta fu riconsegnata (in forma anonima) e rimessa al suo posto il 4 febbraio. La statua è stata più volte imbrattata di vernice, e l'11 settembre 2003 è stata addirittura sradicata dalla roccia che le fa da piedistallo, forse per mezzo di una piccola carica di dinamite.

Filatelia: Danimarca

 

 

ERNST  MAX

(Germania)

 

Nato a Brühl, Colonia, 1891. Morto a Parigi 1976.

Importante esponente del movimento surrealista: dalla commistione di immagine e parola poetica negli esperimenti di 'scrittura automatica' nacquero i suoi collages e i romanzi-collage (La femme 100 têtes, 1929; Une semaine de bonté, 1934), tra le opere più rappresentative delle teorie dell'arte surrealista. Produsse anche sculture: Capricorne (1948), Objects trouvés e realizzò composizioni e paesaggi fantastici. Primo premio per la pittura della Biennale di Venezia (1954).

Studiò filosofia a Bonn (1909-14) e si formò alla pittura nell'ambito dei movimenti tedeschi d'avanguardia; nel 1913 partecipò alla esposizione del gruppo "Der Sturm", nel 1918 fondò a Colonia, con J. Th. Baargeld e H. Arp, un gruppo dadaista; dal 1922, a Parigi, ebbe una parte rilevante nel movimento surrealista. Illustrò i poemi di P. Éluard, collaborò a “Littérature”, compì, con Breton, Crevel, Éluard, Picabia e altri, i primi esperimenti di "scrittura automatica".

Oltre ai molti collages, ai frottages (Histoire naturelle, 1926; Rêveries surréalistes, 1927), ai romanzi-collages La femme 100 têtes, 1929; Rêve d'une petite fille qui voulut entrer au Carmel, 1930; Une semaine de bonté, 1934), alle sculture e agli objects trouvés, spesso pieni di allusioni ironiche, dipinse paesaggi fantastici e composizioni, un mondo di immagini che riflettono la sua ansia per la degenerazione della civiltà moderna, (serie sul tema della Forêt, della Ville, del Jardin gobe-avions, dei Barbares marchant vers l'ouest, ecc.).

Nel 1938-39 eseguì sculture e affreschi per la sua casa a Saint-Martin d'Ardèche (Avignone). Nel 1939 fu internato in campo di concentramento; raggiunse gli Stati Uniti nel 1941 e vi restò fino al 1949, mantenendo contatti con i surrealisti ivi rifugiati, dipingendo opere come Europe after the rain II (1940-42, Wadsworth Atheneum, Hartford), Napoleon in the wilderness (1941, New York, Museum of modern art), Euclid (1945, Houston, Menil Foundation) e realizzando, nella sua casa di Sedona (Arizona) una delle sue sculture più significative, il gruppo monumentale Capricorne (1948; esemplare in bronzo, 1964, Parigi, Centre Pompidou). Stabilitosi di nuovo a Parigi, continuò a elaborare con sensibilità assai ricca verso la materia, composizioni in cui gli elementi intellettualistici del surrealismo si sciolgono in associazioni e dissociazioni dettate da un acuto sentimento poetico.

Nel 1954 ottenne il primo premio per la pittura della Biennale di Venezia.

Filatelia: Benin, GERMANIA Anno (Catal. Yvert n° 1401)

 

 

ERNI  HANS

(Svizzera)

 

Nato a Lucerna, 21 febbraio 1909.

Pittore, disegnatore e scultore svizzero, intraprese studi tecnici. Ma, dopo il primo incontro con la letteratura artistica nel 1927, si avviò agli studi artistici a Lucerna. Ha studiato a Berlino e a Parigi, dove ebbe l'opportunità di frequentare artisti che avrebbero marcato la sua evoluzione artistica: Kandinsky, Mondrian, Brancusi, Calder e, in particolare, Georges Braque e Picasso. L'influenza di quest'ultimo sul suo tratto grafico fu tale da fargli guadagnare il soprannome di Picasso elvetico.

Seguì un periodo di viaggi in Belgio, Italia e, alla fine del 1930, a Londra dove incontrò l'arte astratta. Qui frequentò il pittore Ben Nicholsone gli scultori Henry Moore e Barbara Hepworth tra i maggiori esponenti dell'astrattismo inglese.

Dal 1930 al 1934 lavorò con lo pseudonimo di François Grèque. Fu tra i fondatori del gruppo di arte astratta Allianz. Nel1950 realizzò la sua prima ceramica.

Negli anni cinquanta ha lavorato per l'UNESCO e l'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Per il Principato del Liechtenstein disegnò due serie di francobolli: "Olimpiadi Invernali" e "Olimpiadi Estive". Produsse anche altre serie di francobolli per l'Organizzazione delle Nazioni Unite e per le Poste svizzere, oltre a numerosi ritratti di celebrità, quali Albert Einstein.

È Accademico Emerito dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.

In Italia si può ammirare una grande ceramica lavica, Pegaso, realizzata da Erni nel 2005 per il Museo a cielo aperto di Etroubles(AO).

 

FILATELIA

LIECHTENSTEIN Anno 1969 SVIZZERA Anno 1969

 

ETTY WILLIAM

(Inghilterra)

 

Nato il 10 marzo 1787  Morto nel 1949.

Studiò all'Accademia del signor Hall di Pocklington. Nel 1798, in conformità con i desideri del padre, Etty trascorse un lungo periodo di apprendistato in una stamperia, ma gli fu permesso di proseguire i suoi studi in pittura grazie alla generosità di un suo zio, che nel 1806 lo invitò  a Londra.  Nel 1807 entrò alla Royal Academy School  in prova, studiando sotto Henry Fuseli, e anche privatamente per un anno sotto Sir Thomas Lawrence, la cui influenza per qualche tempo dominò la sua arte.  Nel 1808 fu ammesso alla  Royal Academy come studente.

Copiò molte opere di vecchi maestri della Galleria Nazionale ed era uno studente costante nella Scuola dell'Accademia, anche dopo che era diventato un accademico. Nel 1816 fece una breve visita a Parigi e Firenze  e nel 1822 fu la volta di un più lungo viaggio in Italia.  Trascorse la maggior parte del suo tempo a Venezia. Dai suoi studi dei maestri veneziani acquisì  l'eccellenza nel colore per il quale le sue opere sono principalmente conosciute.

Nel 1823  a Venezia fu nominato Accademico Onorario dell’Accademia. Al suo ritorno in Inghilterra nel 1824, espose iò quadro  "Pandora coronata", molto applaudito, e nel 1828 fu  nominato membro della Royal Academy. Alcuni dei suoi primi lavori, in particolare la sua rappresentazione del nudo femminile era considerato controverso, ma Etty diventò un artista britannico influente e rispettato

Le opere di Etty si presentano diseguali. Molte sono dotate di grande fascino coloristico; la composizione è  buona, ma il suo disegno è talvolta difettoso, e il suo lavoro manca  di vita e originalità.

Spesso cercò di inculcare lezioni morali  nei  suoi quadri. Tra le sue opere considerava le più riuscite: "Il combattimento",  "Giuditta", “Beniah, " (tutti nella National Gallery of Scotland, Edimburgo), "Ulisse e le Sirene" (Manchester Galleria), e le tre immagini di Giovanna d'Arco.

Le sue opere sono presenti  nel Victoria and Albert Museum di Londra, e in altri  musei provinciali inglesi. Il Metropolitan Museum di  New York City possiede il suo "Le tre Grazie", considerato da molti il ​​suo capolavoro Il suo più ‘monumentale’ disegno è  "Il. Combattimento ", un grande dipinto, oltre 10 metri di altezza e 13 metri di larghezza.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013

 

 

 

EYCK JAN VAN

(Belgio)

 

Nato a Maaseik nel 1390. Morto a  Bruges 1441.

Elogiato dai contemporanei come “il principe dei pittori del nostro secolo”, fu l'iniziatore della scuola fiamminga, ed uno dei grandi maestri della pittura gotica.

Jan van Eyck iniziò la sua carriera artistica eseguendo alcune miniature del Libro d’ore che probabilmente appartenne a Guglielmo di Baviera.

A questo periodo risalgono anche le sette pagine miniate delle Ore di Torino, di cui quattro andarono distrutte nell'incendio della biblioteca nazionale nel 1904, mentre le tre rimanenti si trovano tuttora nel Museo Civico di Torino.

Anche in questi primi lavori del pittore, è evidente il vivo interesse naturalistico che si esprime in delicate e vibranti rappresentazioni paesaggistiche. Il pittore rimase all'Aia dal 1422 al 1424, al servizio di Giovanni di Baviera conte di Olanda.

Nel 1425 Jan Van Eyck passò a Lille al servizio del duca di Borgogna, Filippo il buono, del quale fu non solo pittore ufficiale, ma anche intimo amico, consigliere e agente segreto.
Si sa di due missioni all'estero, nel 1426 e nel 1429, quest'ultima in Portogallo per trattare il matrimonio della figlia del re con il duca e che determinò l'inizio della profonda influenza dell'arte fiamminga su quella Portoghese.

Jan Van Eyck nel 1430, ormai celebre pittore, si stabilì a Bruges dove lavorò con il fratello Hubert, perfezionando il suo senso della prospettiva che catturava la realtà concreta nelle sue esatte proporzioni, senza ricorrere apparentemente a calcoli matematici.

Lo stile di Jan van Eyck dedicandosi con tanta passione alla natura che conteneva gli avvenimenri dipinti, costituiva per la pittura fiamminga un notevole progresso, dato che fino a pochi decenni prima, sia il paesaggio sia l’architettura che includevano la storia sacra erano solo fondi schematici, simili a scene teatrali.

Le opere firmate che ci rimangono, circa una decina, includono il famoso Polittico di Gand (1432), I coniugi Arnolfini (1434, Londra, National Gallery), la Madonna del cancelliere Rolin ( 1433, Parigi Louvre), la Madonna di Lucca (1436, Francoforte, Stadelsches Kunstinstitut), L’Annunciazione (1435), la scultorea Madonna del canonico van der Paele (1436) e per finire con la ritrattistica.

L'influenza dell'opera di Jan van Eyck fu vastissima, non solo in patria, ma anche in Italia, soprattutto attraverso Antonello da Messina, nella penisola Iberica, tramite Dalmau, e nell'area tedesca.
Jan van Eyck fu anche il perfezionatore della tecnica della pittura ad olio che gradualmente sostituì in Europa l'uso del colore a tempera

Filatelia: Manama

 

FABRE FRANÇOIS-XAVIER

(Francia)

 

Nato a Montpellier, 1º aprile 1766 e ivi morto il16 marzo 1837.

Fu un  pittore e collezionista d'arte francese, famoso ritrattista dei poeti Vittorio Alfieri e Ugo Foscolo.

Le prime esperienze artistiche le fece nella sua città natale con il maestro Coustou. Nel 1783 entrò nello studio di Parigi di Jacques Louis David. Grazie alla vittoria nel 1787 del Prix de Rome si trasferì in Italia, a Roma.

Essendo simpatizzante della monarchia, con l'avvento della Rivoluzione francese, il pittore si stabilì definitivamente in Italia a Firenze nel 1793.

A Firenze divenne professore assistente nella scuola di nudo all'Accademia di Belle Arti e venne introdotto, forse da qualche artista francese come Louis Gauffier o forse dal mecenate Lord Bristol, nel salotto della contessa Luisa di Stolberg-Gedern, nota nella storia della letteratura con il suo titolo di Contessa d'Albany.

Divenne in un primo tempo maestro di pittura della contessa, per poi diventare intimo amico di lei e del suo compagno Vittorio Alfieri.

Questa profonda amicizia, permise al Fabre di avere modo di ritrarre due tra i personaggi più in vista della città.

In particolare il ritratto di Vittorio Alfieri del 1793, anno dell'arrivo di Fabre a Firenze, conservato ora alla Galleria degli Uffizi, rimane anche la più famosa immagine dello scrittore.

Nel testamento del 1817 la contessa dispose che il ritratto di Vittorio Alfieri del 1793, ed un suo ritratto (sempre di Fabre) fossero donati agli Uffizi. Alla sua morte, nel 1824, Fabre, che divenne erede universale, donò i due quadri alla galleria fiorentina.

Fabre tornò in Francia a Montpellier, e con l'eredità della contessa, fondò una scuola di pittura con annessa raccolta di libri, scritti e dipinti. Nel 1828 la struttura si trasformò ufficialmente nel Museo Fabre.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012  Busta postale

 

FAGGIONI  BIAGIO  vedi BUKOVAC VLAHO

 

 

FALCONET ÉTIENNE MAURICE

(Francia)

 

Nato a Parigi il 1° dicembre 1716 e ivi morto il 4 gennaio 1791,

E stato uno scultore noto per il Cavaliere di bronzo, scultura equestre che si trova nella piazza del Senato a San Pietroburgo.

Fu allievo di J.-B. Lemoyne, presso cui seguì un apprendistato per un decennio circa, fino al 1745.

Inizialmente attratto dal Barocco studiò le opere del Bernini presenti a Versailles, si accostò in un secondo tempo alla corrente classicista capitanata da Pigalle.

Riuscito ad entrare nell'Accademia, si acquistò il favore della Pompadour, cui l’artista rese omaggio con una serie di opere. Grazie a queste protezioni ottenne la nomina di chef d'atelier della manifattura di Sèvres (1757). A lui si deve la diffusione del biscuit su temi classici.

Nel 1766 fu invitato da Caterina II di Russia, per una statua dedicata a Pietro il Grande.

Come scrittore tradusse i libri di Plinio e redasse vari trattati, tra i quali Réflexions sur la sculpture.

Fu colpito da paralisi alla vigilia di un viaggio in Italia.

Filatelia: Francia

 

 

FALERO LUIS RICARDO

(Spagna)

 

Nato a Toledo nel 1851. Morto a Londra il 7 dicembre 1896.

Da  giovane entrò a far parte della Marina spagnola, ma  presto si congedò  per recarsi a Parigi, dove studiò pittura, chimica e meccanica . Gli esperimenti che doveva affrontare  nelle due  ultime discipline li considerò così pericolosi da rinunciarvi per ripiegare sulla sola pittura.  Dopo Parigi , studiò a Londra, dove alla fine si stabilì.

Falero ebbe un particolare interesse per l'astronomia e le costellazioni celesti come ricordano molte  sue opere, ad esempio "Le nozze di una cometa" e "Twin Stars". Il suo interesse e la conoscenza dell'astronomia lo portarono ad illustrare le opere di Camille Flammarion.

Nel 1896 , l' anno della sua morte , la sua modella Maud Harvey lo citò per paternità . La ragazza sostenne di essere stata da lui sedotta quando aveva 17 anni e lo serviva come cameriera e modella. Quando scoprì di essere incinta, Faliero la congedò. Vinse la causa aggiudicandosi cinque scellini a settimana per il  sostegno del loro bambino.

Falero morì presso l'University College Hospital di Londra , all'età di 45 anni.

Filatelia: Congo Rep.

 

 

FERENCZY BÉNI

(Ungheria)

 

Nato nel 1890 a Szentendre. Morto nel  1967 Budapest.

Scultore e artista grafico,  era il secondo figlio di Károly Ferenczy e Olga Fialka, entrambi pittori.

Da giovane, Ferenczy andò a Monaco di Baviera e a Parigi per studiare arte, come hanno fatto molti artisti provenienti dall’Ungheria alla fine del XIX secolo. In quest'ultima città, ha studiato con Antoine Bourdelle e Archipenko.

Lavorò  anche in Germania e nell’Unione Sovietica.

Dopo le sue esperienze con il cubismo prima e con l'espressionismo più tardi, la sua arte si è evoluta in sculture con forme enfatizzate. E’ stato tra i più affermati artisti grafici in Ungheria. del suo periodo. Ha anche illustrato molti libri.

Sposò Erszi (Elizabeth) (c.1904-2000) nel 1932, la quale gli fu  compagna fedele, fonte d'ispirazione per il suo lavoro e modella che spesso utilizzò nelle sue opere.

Ferenczy morì nel 1967.

Filatelia:Ungheria

 

FERGUSON JOHN DUNCAN

(Scozia)

 

Nato  il 9 marzo 1874, a Leith, Edimburgo. Morto il  30 gennaio 1961.

Primo di 4 figli, anche se brevemente avviato verso gli studi di  chirurgo navale, Fergusson presto si rese conto che la sua vocazione era la pittura e si iscrisse alla sezione d’arte dell’Accademia di fondazione  di  Edimburgo.  Appassionato della pittura e deciso a votarsi all’insegnamento, dopo la sua preparazione accademica, iniziò a  viaggiare in Marocco, Spagna e Francia, dove conobbe altri artisti.. Tra loro c'era Samuel Peploe, aggregato ad un   gruppo di artisti che si sarebbero  poi  identificati come i coloristi scozzesi.

Nel 1898, Fergusson fece il suo primo viaggio a Parigi per studiare presso il Louvre dove  fu  fortemente influenzato dagli impressionisti.   In seguito si sarebbe avvicinato anche al fauvismo.

A Parigi incontrò grandi artisti quali Matisse e Picasso . Strinse amicizia con Samuel Peploe con cui regolarmente lavorò nella località balneare di Paris Plage  e in altri luoghi lungo la costa tra 1904 e il 1909.  In  questo periodo  iniziò  anche il suo rapporto con l'illustratrice american Anne Estelle Rice che lo incoraggiò a dedicarsi alla pittura.

Quando scoppiò la Prima guerra mondiale, Fergusson era considerato all'avanguardia della moderna pittura inglese. Durante gli anni della guerra, però, rallentò la sua produzione artistica che riprese solo verso la fine della guerra.

Nel 1920 Fergusson aprì uno studio a Londra . La sua prima mostra personale avvenne nel  1923 e, in seguito, fu anche coinvolto in alcune importanti mostre collettive. Nel 1928 , assieme alla sua compagna, la ballerina Margaret Morris, si trasferì  a Parigi, dove  visse fino allo scoppio della Seconda  guerra che sconvolse l’Europa.  L’evento spinse la coppia a trasferirsi a Glasgow nel 1939, dove dovevano rimanere per il resto della loro vita.

 Nel 1940 fondò il Fergusson New Art Club, da cui è emerse il Nuovo Gruppo scozzese di pittori di cui era il primo presidente.

Alla sua morte, la vedova, Margaret Morris,  ha presentato quattordici dei suoi quadri alla University of Stirling quando è stata fondata nel 1968.  Il suo lavoro rimane popolare e nel 1992 una galleria permanente è stata fondata a Perth per ospitare le sue opere.

 

FILATELIA

SOMALIA Anno  2003

 

FERNANDES GARCIA

(Portogallo)

 

Nato ??? -  Morto nel 1565.

E’stato un pittore portoghese rinascimentale. Come molti pittori del tempo, Garcia Fernandes fu allievo a Lisbona, della bottega di Jorge Afonso , che è stato il pittore di corte del re Manuel I . Nel 1530 ha lavorato a Coimbra per i monasteri di Santa Clara-a-Velha e di Santa Cruz . Nel 1533 e 1534, insieme a Cristóvão de Figueiredo e Gregório Lopes , è stato responsabile per i tre dipinti pale d'altare del Monastero di Ferreirim, nei pressi di Lamego. Più tardi, ha dipinto quadri per il transetto della chiesa di San Francesco a Évora .

A Lisbona, è stato responsabile per la pala del Convento Trindade e il pannello per la Cappella di San Bartolomeo della Cattedrale di Lisbona (c. 1537), così come di un grande dipinto ad olio, Le nozze di Saint Alexis (una volta conosciuto come Le nozze di Re Manuel del Portogallo)(1541), ora al Museo di São Roque. Fernandes dipinse anche pale commissionate per la cattedrale di Old Goa, in India portoghese, poi una parte della dell'impero portoghese.

Garcia Fernandes  si sposò nel 1518 ed ebbe almeno nove figli. I suoi dipinti sono visibili in diverse chiese e monasteri in tutto il Portogallo, così come nel Museo Nazionale di Arte Antica (Lisbona) e il Museo Machado de Castro (Coimbra).

 

FILATELIA

PORTOGALLO Anno 2012  (3681)

 

FEYUN  YANG

(USA)

 

Nato nel 1954

E’ un pittore e scultore contemporaneo americano di origine cinese. Egli crea dipinti figurativi e sculture di forme non convenzionali. Lui Qi Wei, curatrice del Museo di Belle Arti di Shaanxi, descrive il lavoro di Yang come una combinazione di "misticismo orientale espresso con tragica magnificenza." Le opere di Yang vanno da opere su carta e su tela ad opere scultoree in vetroresina, ceramica o bronzo.

Le opere di Yang sono riconosciuti e raccolti a livello internazionale. Espose nelle mostre del  Museum o Belle Arti di Shaanxi Cina,  il Minneapolis Institute of Arts, la Galleria 456 della -Chinese American Arts Council.

Yang attualmente risiede negli Stati Uniti.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

FLEETWOOD WALKER BERNARD

(Inghilterra)

 

Nato il 22 marzo a Birmingham, 1893. Morto Morì a Londra il 30 gennaio 1965.

Suo padre, William Walzer, era un ingegnere elettronico e co-inventore della batteria Walker-Wilkins, mentre la madre Elettra Amelia (nata Varley) era nipote dell’acquarellista Cornelius Varley, che, insieme al fratello John Varley, era stato tra i membri fondatori della Royal Watercolour Society nel 1804.

Fleetwood-Walker è stato istruito alla Barford Street School e alla Grammar School di re Edward. Seguì corsi di oreficeria dedicandosi in particolar modo alle arti di argenterie e oreficeria. Attraverso il lavoro e sviluppò un notevole interesse come  modellatore di bassorilievi e al tempo stesso sviluppò anche un interesse per la pittura frequentando la Scuola di Birmingham di Arti e Mestieri, e altri corsi a  Londra e a Parigi  sotto la guida di Fleury.

Durante la prima guerra mondiale prestò servizio in Francia come un cecchino nella Rifles artisti e fu ferito e gasato. Durante il periodo militare continuò a disegnare. Dipinse per il Natale del 1918 sulla parete di un magazzino in un villaggio abbandonato di Auberchicourt, nei pressi di Douai, un affresco utilizzando colori secchi presenti nel cortile di un costruttore, mescolati con una sostanza glutinoso si ottiene da farina d'avena per  il porridge.

Tornato a Birmingham dopo la guerra sposò Marjorie Bianco ('Mickey') nel 1920 ed ebbe due figli, Colin e Guy.

Insegnò, prima alla Grammar School di re Edward, e poi, dal 1929 come docente rispettato e influente presso il Birmingham College of Art. Egli eccelleva come disegnatore e attraverso il suo insegnamento ha diffuso queste virtù in altri. Ha incoraggiato i suoi studenti a utilizzare ogni tipo di media a portata di mano e al tempo stesso tenne conferenze sui movimenti di arte contemporanea. In questo periodo lavorò intensamente, esponendo alla Royal Academy nel 1925,  sviluppando le sue capacità come artista praticante e guadagnando rapidamente una reputazione non solo come pittore di ritratti e dei bambini, ma anche per i grandi quadri figurativi del 1930, molti dei quali ora sono in collezioni pubbliche.

E 'stato eletto come associato della Royal Academy nel 1946 e Accademico Reale nel 1956;  membro della Royal Society of Portrait Painters, il Royal Institute of pittori ad olio e l'Art Club New English.

Dopo la morte della sua prima moglie, sposò Peggy Frazer nel 1939 e ha continuato a lavorare e insegnare a Birmingham fino al 1956. In una esposizione al Salon di Parigi vinse sia la medaglia d’argento sia quella di  bronzo. Alla fine si trasferì al Chelsea in modo da potere dedicare più tempo agli studenti del Royal Academy School, dove è stato assistente.

Morì a Londra il 30 gennaio 1965.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2014

 

FLORIS PAF FRANS

(Belgio)

 

Nato nel 1517 ad Anversa e ivi morto nel 1570

Frans Floris, o più correttamente Frans de Vriendt, è stato principalmente un pittore di dipinti storici ed è considerato una figura di spicco del movimento della pittura olandese e fiamminga rinascimentale, denominato romanità.  Caratteristica dei romanisti fu quella di recarsi   a Roma per poter studiare le opere dei principali pittori italiani  del Rinascimento come Michelangelo, Raffaello e seguaci. La loro arte assimilò queste influenze italiane presenti  nella tradizione della pittura del nord. 

Frans era figlio dello scalpellino Cornelis I de Vriendt (morto 1538), la cui famiglia si chiamava Floris.

Floris studiò a Liegi sotto la guida di Lambert Lombard che lo incoraggiò  a recarsi in Italia per avere un contatto diretto con i pittori italiani. Visse a  Roma, probabilmente già nel 1541 o 1542 e fu affascinato dalla pittura italiana contemporanea (in particolare Michelangelo e Raffaello) e dalle sculture presenti nella capitale. Durante il suo soggiorno in Italia prese nota delle sue impressioni in un  quaderno di schizzi che i suoi allievi avrebbero in seguito utilizzato.  Floris visitò pure altre città italiane  tra cui Mantova e Genova . Al suo ritorno ad Anversa intorno al 1545, aprì un laboratorio sul modello italiano. Si dice che il  grande successo ottenuto l’abbia portato a straviziare ed spinto a bere  smodatamente.

Suo fratello Cornelis costruì un palazzo per lui ad Anversa con una facciata di calcare e blu con decorazioni di lusso, con la speranza che Frans diventasse un prestigioso manager. Ma gli alunni e gli altri assistenti di laboratorio approfittarono delle sue debolezze, nonostante il suo maestro Lambert Lombard cercasse di porvi rimedio. Quindi il sogno del fratello Cornelis non si realizzò e la vecchiaia di Frans fu oberata da debiti.

Ciononostante Floris si sentì sempre legato al suo lavoro. Lo testimonia il suo motto; “Als ick Werck, dan leef sigh:. als ick spelen gae, dan sterf ick (Quando lavoro, vivo: quando gioco, muoio." 

Disegnò pale per altari, dipinse una serie di grandi immagini per le case di campagna di nobili spagnoli e le ville dei patrizi di Anversa. Egli è noto per aver illustrato la Favola di Ercole in dieci composizioni, e le Arti liberali in  sette per Nicolaas Jongelinck, un mercante di Anversa, e per aver adornato il palazzo di Aarschot di Beaumont con quattordici pannelli colossali.

Poche delle sue opere sono sopravvissute  a causa di distruzioni da parte degli iconoclasti avvenute ad   Anversa nella seconda metà del XVI secolo. Tra le tele salvate vi è  il Marte e Venere irretiti da Vulcano, custodito  nella Gemäldegalerie, Berlino (1547). Altre opere  sono conservate a    Aalst , Antwerp , Copenhagen , Dresda , Firenze , Zoutleeuw , Madrid , St Petersburg , Châlons-en-Champagne e Vienna .

 

FILATELIA

PARAGUAY Anno  1977  (1571)

 

FORTUNY MARIA’ I MARSAL

(Spagna)

 

Nato nel 1838  a Reus in Catalogna. Morì a Roma il 21 novembre 1874.

Marià Fortuny i Marsal, talvolta riportato erroneamente come Marià Fortuny i Carbó, ma meglio noto col nome italianizzato Mariano Fortuny, è stato un pittore spagnolo, uno dei più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo.

Nacque da una famiglia di modeste origini. All’età di dodici anni rimase orfano di madre e venne assegnato alla tutela del nonno. Quest’ultimo riconobbe immediatamente le capacità artistiche del nipote e gli fece frequentare la scuola di Domènec Soberano. Due anni dopo, nel 1852, quando si trasferì a Barcellona, Fortuny fu subito notato per la propria abilità manuale e ottenne così una borsa di studio che gli permise di frequentare la Scuola di Belle Arti. Grazie ad un ulteriore finanziamento poté terminare gli studi a Roma, dove giunse nel 1858. Qui strinse amicizia con il pittore romano Attilio Simonetti (1843-1925) con il quale viaggiò a Napoli ed entrò in contatto con l'ambiente pittorico napoletano. Simonetti divenne suo allievo e divise con lui lo studio in Via Flaminia.

Quando nel 1860 scoppiò la guerra ispano-marocchina, le autorità di Barcellona incaricarono Fortuny di recarsi in Marocco per immortalare le scene delle battaglie; risalgono a questo periodo numerose opere di ottima fattura, tra cui La battaglia di Tetuán. Nei mesi passati in Marocco Fortuny rimase fortemente influenzato dalla vivacità cromatica dei colori africani, al punto che fece ritorno a Tangeri per altre tre volte: la predilezione per i soggetti orientaleggianti lo avrebbe accompagnato per tutto il resto della sua vita.

 Di ritorno dall’Africa Fortuny fece tappa a Parigi (dove trasse ispirazione dalle opere di Delacroix) e quindi a Roma. A questo secondo soggiorno romano risalgono la sua opera più celebre, La Vicaría, nonché una serie di piccoli olii ed acquerelli che dimostrano il suo valore di miniaturista così come la sua eccezionale maestrìa nella tecnica e nella modulazione del colore. Gli entusiastici commenti di Théophile Gautier ("Fortuny come acquafortista eguaglia Goya e si avvicina a Rembrandt") gli procurarono in breve tempo fama internazionale.

Fortuny sposò Cecilia de Madrazo, figlia di Federico de Madrazo, direttore del Museo del Prado, e negli anni successivi si spostò per mezza Europa, vivendo prima a Parigi (1870), poi due anni a Granada e infine a Roma. Dopo alcuni brevi viaggi a Parigi, Londra e Napoli, Fortuny morì a Roma il 21 novembre 1874 all’età di 36 anni, in seguito ad una febbre malarica contratta durante il suo soggiorno partenopeo e fu sepolto presso il Cimitero del Verano.

Immediatamente dopo la sua morte fu l'amico Simonetti a curare la prima vendita di oggetti raccolti da Fortuny. Nel 1875, all'Hôtel de Drouot a Parigi, vennero messi all'asta tutti i pezzi di antiquariato più importanti che il maestro aveva comprato durante i suoi numerosi viaggi.

Fortuny fu un modello per molti artisti spagnoli della seconda metà dell'Ottocento. Tra di essi, si distinse in particolar modo José Villegas Cordero, anch'egli operante in Italia.

A Reus il nome di Fortuny è legato al teatro a lui dedicato, nonché a strade e piazze, mentre la chiesa priorale della cittadina conserva il cuore dell’artista.

Il figlio di Fortuny, Marià Fortuny i de Madrazo, fu a sua volta un famoso pittore, nonché scenografo e disegnatore.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012  Busta postale

 

FOUCHÉ  NICOLAS.

(Francia)

 

Nato a  Troyes nel 1653. Morto a Parigi nel 1733.

Figlio del pittore Léonard Fouché., è 'stato accolto nella Académie de Saint-Luc , il 15 marzo 1679. L'abate de Monville, biografo di Pierre Mignard, disse che Fouché fu uno dei suoi studenti. Il cardinale Melchior de Polignac possedeva una serie di dipinti delle otto Arti Liberali dai Fouché, inventariate dal suo erede.

Morì nel 1738. Morì a Parigi.

Tra i suoi  quadri più celebri è il ritratto di Pomona (Budapest, Fine Arts Museum) e La Poèsie (Tours, musée des Beaux-arts

FILATELIA

UNGHERIA Anno 1970  (Pomona)

 

 

 

FREEMAN ELLIOT

(USA)

 

Nato a Chicago nel 1922

Cresciuto in un sobborgo di Chicago, Elliot  fu apprendista illustratore  nello studio Stevens/Gross, dove ebbe l'opportunità di imparare da Gil Elvgren, Joyce Ballantyne, Al Buell e Haddon Sundblom. Poco dopo aver prestato servizio nella Marina durante la seconda guerra mondiale, fu  commissionato da Brown & Bigelow per creare due gruppi di mazzi di carte doppie.

Nel 1953, il lavoro di Elliot è apparso su una serie di calendari della  Brown & Bigelow di Ballyhoo, insieme a quello di altri  artisti :Al Moore, Ernest Chiriaka, Eddie Chan, e Ward Brackett.

Milioni di americani hanno visto le sue pinups sulle copertine di Hearst Pictorial Weekly durante il 1950.

Ogni pagina di questi calendari dodici pagine ha avuto una figura pin-up principale, circondata da alcuni schizzi laterali a commento  della foto principale. L’immagine della pin-up centrale  è stata dipinta a guazzo, mezzo preferito de Elliot, i bozzetti più piccoli sono fatti a matita.

Anche se spesso divertenti, le sue pin-up si  presentano sexy e sensuali. Elliot, che è stato rappresentato da Stevens/Gross, ha avuto una carriera di cross-over che comprendeva anche  copertine  per riviste nazionali, con illustrazioni di fatti storici e illustrazioni  di  arte pubblicitaria.

 

FILATELIA

BENIN Anno 2003

 

 

FREUD LUCIAN

(Germania)

 

Nato a Berlino, 8 dicembre 1922. Morto a  Londra, 21 luglio 2011.

Pittore britannico di origini tedesche.

Nipote di Sigmund Freud, è figlio dell'architetto Ernst Freud e padre della scultrice Jane MacAdam Freud. Nel 1933, poco dopo l’ascesa al potere in Germania di Adolf Hitler, si trasferisce nel Regno Unito con genitori e fratelli, ottenendo qualche anno più tardi la naturalizzazione britannica.

Risale al 1937 la sua unica scultura, che gli vale l'ammissione alla Central School of Arts and Crafts di Londra prima, per iscriversi poi alla East Anglian School of Drawings and Paintings di Dedham nell'Essex diretta dal pittore Cedric Morris, che fu il suo primo mentore. I suoi studi vengono interrotti per un servizio su un convoglio di navi da guerra nell'Atlantico settentrionale.

Le prime prove pittoriche di Freud tendono all'espressività intensa, deformano volti e oggetti in direzione della Nuova oggettività ma forse anche tengono in vista Chagall surnaturel. Dai primi passi del suo cammino d'artista, Freud palesa uno straordinario spirito di osservazione del reale e una forte adesione concettuale ad esso, che si farà con gli anni sempre più incisiva.

Tiene la sua prima personale nel 1944, ma già dieci anni dopo rappresenta la Gran Bretagna alla XXVII Biennale di Arti Visive di Venezia a fianco di Francis Bacon (pittore con il quale manterrà una certa affinità di ricerca) e Ben Nicholson.

Nel 1951 al Festival of Britain è premiato con Arts Council Prize.  Nel 1953-1954 è visitor professor alla Slade School of Fine Art di Londra.

Dal 1979 le mostre si moltiplicano e Freud espone in Giappone e negli Stati Uniti.

Nel 1983 gli viene conferita l'onorificenza di "Companion of Honour". È Accademico Emerito dell’Accademia delle Arti del Disegno nella Classe di Pittura.

Muore nella sua casa londinese, all'età di ottantotto anni, dopo una breve malattia, il 21 luglio 2011.

Filatelia:   Sao Tomé e Principe.

 

 

FRIESEKE FREDERICK CARL

(USA)

 

Nato a Owosso, 7 aprile 1874 . Morto a Mesnil-sur-Blangy, 28 agosto 1939.

Fu uno dei maggiori impressionisti americani.

Nacque in una cittadina del Michigan, figlio del titolare di una impresa edile. Dopo la morte della madre nel 1881 la famiglia si trasferì in Florida e tornò nel Michigan solo nel 1892. Iniziò allora i suoi studi d'arte presso l' Art Institute of Chicago per quattro anni, per poi recarsi a New York alla Art Student League, dove restò sino al 1897.

Nel 1898 partì per la Francia, e vi rimase per tutta la vita, pur continuando a tornare spesso in patria in occasione delle sue mostre o per particolari lavori. A Parigi si iscrisse all'Académie Julian.

 Rodman Wanamaker fu il suo primo mecenate e "agente". All'inizio lo incaricò infatti di approntare la decorazione delle pareti dei suoi Grandi Magazzini a New York.

Frieseke viveva ormai tutto l'anno a Parigi, ma nel 1900 cominciò a trascorrere l'estate a Giverny e vi affittò una casa adiacente a quella di Claude Monet. L'anno seguente, con l'inizio del nuovo secolo, espose per la prima volta alla Société nationale des Beaux-Arts.

Dopo diverse altre mostre importanti di successo, nel 1909 si presentò con 17 opere alla Biennale di Venezia. Nel 1910 i suoi quadri furono presenti alla Madison Art Gallery di New York, assieme a quelli del "Gruppo di Giverny".

Nel 1912 realizzò la sua prima "personale" alla Macbeth Gallery e, in Francia, ricevette la Legion d'Onore. Sempre lo stesso anno Frieseke si trasferì da Parigi a Mesnil-sur-Blangy, in Normandia, dove aveva acquistato una fattoria. Trascorse lì molti anni e, quando cominciò a desiderare di tornare in America, si ammalò.

Frieseke morì nella sua fattoria all’età di  65 anni.

Filatelia: Benin

 

FRONIUS HANS

(Austria)

 

Nato a Sarajevo (allora territorio Austro-ungarico, oggi Bosnia Erzegovina)  il 12 settembre 1903. Morto il 21 marzo 1988.

Pittore e illustratore, suo padre discendeva da un'antica, nobile famiglia sassone della Transilvania .  Da ragazzo, ha assistito all'assassinio di Francesco Ferdinando d'Austria , un evento che avrebbe poi costituito il soggetto del suo libro, Attentato a Sarajevo.  

Dopo la prima guerra mondiale , la famiglia di Fronius si trasferì a Graz in Austria. Ha studiato presso l' Accademia di Belle Arti di Vienna . Dal 1930 al 1960 ha insegnato arte e geometria proiettiva in una scuola di grammatica in Fürstenfeld , Stiria . Le sue simpatie per la sinistra misero in pericolo il suo posto di insegnante dopo l' Anschluss , e nel 1943 fu arruolato nell' esercito tedesco .

Lo storico dell'arte Otto Benesch lo definì "l'illustratore austriaco più significativo”. Il suo lavoro è considerato un esempio di 'espressivo realismo', con soggetti che comprendono ritratti, scene di strada, e interpretazioni letterarie. Egli è stato uno dei primi illustratori delle storie di Franz Kafka , ed ha contribuito con  illustrazioni per le opere di Edgar Allan Poe .

Rimase un artista prolifico fino alla sua morte all'età di 84 anni nel 1988.

 

Filatelia: Austria

 

FRUSH PEARL

(USA)

 

E’ considerata una tra le tre migliori illustratrici di ragazze pin-up degli anni '50 e le sue opere per le  immagini meticolosamente realistiche rivelano un grande talento paragonabile a quello di Alberto Vargas.

Nata nello stato americano dello Iowa, quando era bambina la sua famiglia si trasferì sulla costa del Golfo del Mississippi. E 'stato lì che ha iniziato a disegnare in tenera età. Una volta pronta per gli studi superiori, si iscrive in alcuni corsi di educazione artistica nella città di New Orleans. Dopo aver praticato in città come Philadelphia e New York, si trasferisce  a vivere con la sua famiglia a Chicago, la città in cui ha continuato gli studi presso l'Istituto d'Arte.

All'inizio del 1940, Frush aprì il suo primo studio a Chicago. Ha lavorato come indipendente e anche nello studio di Sundblom, Johnston e Bianco. Nel 1947 ha battuto tutti i record di vendite con la sua serie "Aquatour" una decina di ragazze pin-up disegnate in ambienti acquatici.

Tutte le sue opere sono state fatte in acquerello e gouache. Qualche volta firmato le sue opere con il suo nome da sposata "Mann". La ragazza  che solitamente dipinge è quella di una giovane sana, forte, naturale, formosa, con solamenter un pizzico di quell'aria sessuale e provocante così caratteristica degli artisti di sesso maschile  che riproducono la figura  femminile.

 

FILATELIA

BENIN Anno 2013

 

FUCHS ERNEST

(Austria)

 

Nato  a Vienna il 13 febbraio 19390.

Fucs fu  cofondatore del gruppo Wiener Schule des Phantastischen Realismus ("Scuola viennese del Realismo Fantastico") e membro della Society for Art of Imagination.

Nel 1972 ha acquistato la villa storica che fu di proprietà di Otto Wagner, ed è oggi sede del museo privato che espone le sue opere.

Studiò all'Accademia delle Belle Arti di Vienna

Nel 2002 è stato insignito della Croce d’onore di I classe per le scienze e le arti.

 

FILATELIA

AUSTRIA Anno 2002

 

 

FURINI FRANCESCO

(Italia)

 

Nato a Firenze, 10 aprile 1603 e ivi morto il 19 agosto 1646.

Di famiglia povera e numerosa, apprese da suo padre Filippo i primi rudimenti dell'arte, poi fu allievo di Matteo Rosselli. Alcuni critici dicono che fu anche influenzato da Domenico Passignano e da Giovanni Bilivert. Suoi compagni presso la bottega del Rosselli furono Lorenzo Lippi, Baldassare Franceschini e l'amico Giovanni da San Giovanni.

Nel 1619 si recò una prima volta a Roma dove subì l'influenza di Caravaggio e dei suoi allievi. Tornò poi a Firenze dove tra i suoi committenti ed estimatori vi fu Galileo Galilei.

Tra il 1639 ed il 1642 realizzò i due affreschi Lorenzo il Magnifico e l'Accademia platonica e Allegoria della morte di Lorenzo nella sala degli Argenti a Palazzo Pitti, che risentono dell'influenza delle opere che Pietro da Cortona stava realizzando in altre sale del palazzo.

Lo stile pittorico del Furini fu caratterizzato da una pittura morbida e sensuale, che traspare nei soggetti dei suoi dipinti tratti dalla Bibbia e dalla mitologia, distinguendosi nei nudi femminili; entrò poi nella vita religiosa, divenendo parroco di Sant'Ansano in Mugello, dedicandosi a soggetti sacri.

Filatelia: Ungheria.

 

FURR CHRISTIAN

(Inghilterra)

 

Nato nel 1966 a Heswall, Wirral, England.

Furr è stato educato a Ladymount scuola primaria, Heswall e Collegio di San Anselmo, Birkenhead. In seguito ha fatto un corso di base a Wirral Metropolitan College e ha conseguito la laurea in  Belle Arti presso la De Montfort University.

Nel 1995, all'età di 28 anni, è stato incaricato dalla Royal Overseas League per dipingere ufficialmente la regina Elisabetta II. Sua Altezza Reale la Regina Elisabetta II lo ha scelto  tra un certo numero di artisti e il ritratto è stato dipinto a Buckingham Palace. Il ritratto è ora appeso in mostra permanente presso la sede Royal Overseas League a Londra ed è visibile dal pubblico.

Recentemente ha completato un ritratto del matrimonio di Thomas e Melissa van Straubenzee (nata Lady Melissa Percy).

Nel novembre 2012, Furr ha curato la mostra d'arte "Liverpool Love" presso il nuovo Museo di Liverpool.  La mostra comprendeva opere by Yoko Ono, Sir Peter Blake David Mach e molti artisti rispettati della scena dell'arte e della musica. Nel giugno 2011, Furr fu incaricato di dipingere Blenheim Palaceduring GE Triathlon. Il dipinto fu acquistato da Jamie Blandford per la visualizzazione pubblica presso il Palazzo nel 2014, quando fu messo all'asta per raccogliere fondi per beneficenza.

Nel 2002, Furr dipinto il Cardinale Cormac Murphy-O'Connor insieme al vescovo Patrick O'Donoghue e al vescovo George Stack.

Nel 2008, è stato incaricato di dipingere il Sultano, principe ereditario dell'Arabia Saudita. I suoi lavori sono esposti nella Galleria Saatchi, National Portrait Gallery, Royal Society of Portrait Painters e la Royal Watercolour Society. E’membro del Chelsea Arts Club, Hotel Cafe Reale, Groucho Club, Eccentrico Club e la camera colonia ex Soho.

Nel 2013 Furr è stato nominato al consiglio di amministrazione di British Inspiration Awards dove ha nominato Peter Blake (artista) per un premio di riconoscimento speciale in occasione dei suoi 80 anni. Nel 2014 è entrato a far parte della Artisti Generale Benevolent Institution alla Royal Academy. La  “AGBI”,  il più antico istituto di beneficenza in Gran Bretagna, fu fondato da JMW Turner.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno  2014  Busta postale

 

 

FÜSSLI JOHANN HEINRICH ( o Henry Fuseli)

(Svizzera)

 

Nato a Zurigo, 7 febbraio 1741. Morto a  Putney Hill, 16 aprile 1825.

Letterato e pittore di stile romantico, esercitò la sua attività principalmente in Gran Bretagna.

Abilissimo disegnatore, trasse ispirazione dai suoi studi sull'antico e su Michelangelo, come i neoclassici, ma scelse soggetti di ispirazione romantica,  ricchi di pathos e di immaginazione, di gesti violenti e atmosfere magiche, spesso tratti dagli episodi più visionari delle grandi opere poetiche, precorrendo alcuni temi dell'Espressionismo e del Surrealismo.

Dal 1786, insieme ad altri artisti lavorò alla "Shakespeare Gallery", un ciclo di dipinti ispirati dalle opere di William Shakespeare, che vennero esposti in una mostra nel 1789. Nel 1788 sposò Sophia Rawlins e pubblicò con il titolo di Aphorisms on Man una traduzione libera di una seconda opera di Lavater (Vermischten unphysiognomischen Regeln zur Menschenkenntnis). Fu inoltre eletto membro associato della Royal Academy, per cui dipinse il quadro La lotta di Thor con il serpente del Midgard, e nel 1790 ne divenne membro a pieno titolo.

Iniziò quindi a lavorare alla "Milton Gallery", producendo circa quaranta dipinti ispirati dalle opere di Milton. Il progetto lo impegnò per circa dieci anni, ma la mostra presso la Pall Mall della Christie's nel 1799 si chiuse anticipatamente a causa dello scarso successo di pubblico, nonostante l'apprezzamento della critica, né miglior successo ebbe una sua riedizione con l'aggiunta di altri sette dipinti l'anno successivo.

Nel 1792 lavorò alla traduzione inglese dei Physiognomische Fragmente e alle sue illustrazioni. Dopo un'iniziale posizione favorevole nei confronti della Rivoluzione francese, ne divenne un oppositore in seguito alla decapitazione di Luigi XVI.

Nel 1799 ottenne la cattedra di professore di pittura presso la Royal Academy per cui scrisse tra il 1801 e il 1823 una serie di lezioni.

Nel 1802 si recò in viaggio a Parigi, dove studiò le opere esposte nel museo del Louvre ed ebbe occasione di formulare giudizi negativi sul pittore David e su Napoleone Bonaparte. Nel 1808 iniziò la History of Art in the Schools of Italy che venne pubblicata incompleta solo dopo la sua morte. Nel 1812 dopo un progressivo allontanamento cessarono i rapporti con Blake. Nel 1816 su proposta del Canova, fu eletto membro di prima classe dell'Accademia di San Luca a Roma. Nel 1818 terminò gli Aphorismen ("Aforismi"), iniziati nel 1788.

Nel 1825 morì a Putney Hill, presso Londra, residenza di campagna della contessa di Guildford.

Filatelia: Benin,  Congo Rep.,   

 

 

GALLEN-KALLELA AKS

(Finlandia)

 

Nacque con il nome di Axél Waldemar Gallén  a Pori, il 26 aprile 1865 e morì a  Stoccolma il  7 marzo 1931.

Gallen-Kallela, figura di spicco nella moderna pittura finlandese e nelle arti decorative, studiò a  Helsinki e Parigi. Affascinato dal poema epico Kalevala  decise di basare su di esso parte della sua  produzione artistica. A metà degli anni 1890 cominciò  a incorporare nel suo lavoro motivi simbolisti. I suoi dipinti di paesaggio del 1900 mostrano l'influenza di   Gauguin e Monet.  

Di famiglia di  lingua svedese, suo padre Axél Waldemar fu  prima capo della polizia a Tyrvää e poi avvocato. La madre Mathilda, figlia di un capitano navale, incoraggiò le tendenze artistiche del figlio.

Nel 1876 Gallen-Kallela si trasferisce a Helsinki per studiare al liceo svedese. Dal 1878 al 1881 studia anche disegno durante le sere nella scuola di Disegno della Società d'Arte finlandese.

Nel 1880 comincia gli studi nella scuola centrale di arti applicate e continua gli studi nella scuola di disegno. Studia anche presso l’accademia privata di Adolf von Becker prima di trasferirsi a Parigi nel 1884 per studiare presso l'Académie Julian, l'Atelier Cormon e altre scuole.

Divide il suo tempo fra Parigi e la Finlandia. Nella patria vive in villaggi remoti e disegna e dipinge il popolo, i contadini poveri e le loro famiglie. L’opera di questo periodo è caratterizzata da una forte spinta realistica.

Una parte importante della vita e l’opera di Gallen-Kallela sono le sue numerose esperienze internazionali. Nel 1895 viaggia a Berlino dove organizza una mostra insieme al pittore norvegese Edvard Munch e illustra la rivista Art Nouveau, “Pan”.

Nel 1897 parte per l'Italia per imparare a dipingere gli affreschi. Nel 1905 si trasferisce a “Pirtti” (letteralmente "soggiorno della casa di campagna") a Helsinki. Nel 1908 organizza una mostra a Budapest. Dal 1909 al 1911 viaggia con la famiglia nel Kenya. La famiglia abita vicino a Nairobi.  In quel periodo dipinge circa 150 quadri espressionisti dei paesaggi e animali africani con colori forti e chiari.

La guerra civile finlandese dell’anno 1918 è un duro colpo per l’artista che ha creduto in una patria indipendente e unita e simpatizza per contadini ma si sente lontano dagli operai e dagli ideali del socialismo. Nel 1923 Gallen-Kallela parte per gli Stati uniti. La mostra nell’istituto delle arti a Chicago è un successo e porta ad altre mostre. Nel 1924 la famiglia si stabilisce a Taos, Nuovo Messico. L’artista festeggia il suo 60º compleanno a Chicago dove produce anche illustrazioni per il Kalevala. Nell’anno 1926 torna ad abitare in Finlandia a Tarvaspää.

Nel 1931 viaggia a Copenaghen per tenere una conferenza e muore di polmonite a Stoccolma nell’Hotel Reisen il 7 marzo.

Filatelia: Finlandia

GALLIMORE  SEAN

(USA)

 

E’ conosciuto per la sua attività nel campo delle arti marziali,  passione iniziata nella palestra di karatè frequentata al college. Dopo un passaggio al West Coast, il suo viaggio di arti marziali ha proseguito con brevi studi di Koden-Kan Karate, Muay Thai, e le sue prime lezioni di Jeet Kune Do.  E 'stato sia studente sia  insegnante al Green Hill Arti Marziali (ex Green Hill combattimento Hapkido) per dieci anni, conseguendo il terzo grado di cintura nera di combattimento.

 Altro campo in cui si cimentò fu il suo lavoro di animatore presso la Disney.

Sean ha un BFA (Bachelor of Fine Arts) in illustrazione e ha trascorso quattordici anni nel settore dell'animazione, con una carriera di nove anni come artista Disney,  dopo aver prestato il suo talento per "Il Re Leone" "Tarzan" ,“Ercole” e molte altre produzioni  Disney. 

Ha prodotto due film indipendenti live-action di arti marziali ed è stato coreografo, attore, e  supervisore.  

Oltre ad occuparsi di cinema, continua a coltivare la sua passione  di illustratore, artista storyboard, e crea CGI (computer di modellazione e animazione) per i film. 

 

FILATELIA

BENIN Anno 2003

 

 

 

GALLINA GALLO

(Italia)

 

Nato a Cremona il 15 ottobre 1796, morto a Milano il 14 dicembre 1874.

Pittore, incisore a bulino e litografo, fu uno dei primi e pochi pittori-litografi originali del gruppo lombardo. Come tale fece numerosi ritratti e scene di ricostruzione storica. Il complesso più importante è dato dalle dodici grandi tavole illustranti dodici punti salienti dei Promessi Sposi (Milano, 1828), eseguite con tecnica minuta che risolve ogni minimo particolare; esse sono una delle prime illustrazioni dell'opera.

Iniziò lo studio del disegno presso Giovanni Beltrami e si trasferì in seguito a Milano per frequentare l'Accademia di belle arti di Brera, dove fu allievo di P. Palagi. Nel 1812 fu premiato "per l'invenzione in disegno" e "pel gruppo disegnato", mentre nel 1817 vinse la medaglia d'oro dei "grandi concorsi" col dipinto Venere in forma di cacciatrice comparsa a Enea sui lidi della Libia (Milano, Pinacoteca di Brera), che costituisce un'importante testimonianza della qualità della sua pittura agli esordi.

Nel 1824 espose Madonna col Bambino e s. Giovanni Battista (ubicazione ignota) alla mostra dell'Accademia di Brera. Due anni dopo, nell'ambito della stessa rassegna, presentò tre ritratti, e nel 1830 il dipinto a encausto Lo sbarco di Colombo in America (anch'esso di ubicazione ignota), soggetto che in quel periodo godeva di notevole fortuna letteraria e teatrale (Mazzocca, 1982) e che il Gallina riprodusse in litografia nel 1833.

Il G. partecipò alle esposizioni annuali di Brera ancora nel 1830-32, 1834-35, 1841, 1845-47, 1854-56, presentando in tutto una quarantina di dipinti, che furono spesso oggetto di recensione da parte della stampa. Tutti i generi della pittura sono affrontati, attraverso la tecnica a olio o all'encausto oppure, talvolta, all'acquerello. La sua cospicua attività di pittore frescante vi compare indirettamente attraverso la presentazione di alcuni bozzetti. Se alcuni soggetti sono in linea con le tendenze più aggiornate dei contemporanei, come per esempio Lo sbarco di Colombo o Lo spaccalegna in riposo del 1841 (Cremona, Museo civico), altri dipinti si attardano su tematiche classiciste o sacre, adatte a soddisfare la committenza provinciale.

Il Gallina è pittore di solida preparazione, attento a documentarsi sull'ambientazione e i costumi, buon conoscitore della pittura del Seicento e molto legato all'ambiente cremonese, come anche al conterraneo G. Diotti, di cui sentì l'influenza. Al suo interesse per gli artisti del Seicento è connessa la scelta dei soggetti storici: quasi tutti - tranne la Battaglia di Legnano eseguita nel 1845 su commissione (Legnano, Archivio della Società Arte e storia) - si riferiscono a vicende e personaggi del XVI e del XVII secolo, in alcuni casi rivissute attraverso il romanzo ottocentesco. È evidente, infine, un interesse particolare per la figura di P.P. Rubens.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale.

 

 

GALLOHOF  PEDER

(Germania)

 

Nato a Iserlohn nel 1878 . Morto nel  1918.

Studiò a Monaco di Baviera, Karlsruhe, e con Lovis Corinth a Berlino. Ha lavorato a Weimar e Parigi ed ha partecipato a numerose mostre nazionali ed internazionali. Lavorò come scultore e grafico, ma viene ricordato per i suoi dipinti.

Il dipinto olio Die Korallenkette (La collana corallo) è tra le opere più note di Gallhof ed è apparsa come copertina sulla rivista tedesca Jugend del 1917.

Il pittore morì in azione durante la prima guerra mondiale.

 

FILATELIA 

GUINEA Anno 2014

 

GANDON PIERRE

Francia)

 

Nato il 20 gennaio 1899 a L'Hay-les-Roses ( Val-de-Marne ) e morto il 23 luglio 1990.

Figlio di Gaston Gandon, incisore di francobolli, Pierre seguì le orme del padre. Fu un designer, pittore e incisore di francobolli francesi . Ha pure inciso numerosi francobolli per le amministrazioni postali delle colonie francesi prima e dopo l'indipendenza) e  per amministrazioni straniere.

Studente presso l' École Estienne, Pierre Gandon era uno studente del maestro incisore Dezarrois . Poi entrò nel Beaux-Arts di Parigi nello studio del pittore Cormon .

All'età di 22 anni, ha vinto i suoi primi riconoscimenti: il Prix de Rome per incisori e il Premio della Città di Parigi nel 1926. Nel 1937, è stato insignito della medaglia d'oro degli artisti francesi, per aver dipinto il murale di 500 mq. alla  fiera specializzata del 1937 .

Relatore, ha illustrato molti libri, tra cui Venere nel chiostro o Camicia religiosa, dell’abate del Prat (The Book of Bibliophile, 1962) di natura erotica .

Rispondendo ad un annuncio su un giornale, propose  la progettazione della sua prima serie di francobolli nel 1941, che fu pubblicata nella colonia francese di Dahomey come "donna indigena".

Lo stesso anno, ha progettato il suo primo serio e timbro francese: " Reims "nella serie di città in Francia. Questi gli inizi di una carriera durante la quale disegnò diverse centinaia di francobolli.

Nel 1941 produsse  una delle miniature per la collaborazionista Legione di Volontari francesi contro il bolscevismo e creò due francobolli sul tricolore  della Legione nel 1943. Per tale sua attività gli fu vietato di disegnare per un paio di mesi, fino a quando il generale de Gaulle non scelse  il suo modello per una serie di uso corrente, Marianne Gandon . Durante questa sospensione fu ancora  emesso il francobollo " Sarah Bernhardt " che Gandon disegnò e incise, ma sotto la firma di Charles Mazelin .

Con alcune delle sue opere successive, tuttavia, egli vincerà quattro Gran Premi dell'arte filatelica francesi: "Paris Haute Couture", disegno Gandon, incisione Jules Piel , Francia, 1953; "Bora Bora La ragazza", disegno e incisione Gandon, stabilimenti francesi in Oceania 1955; "Giocatori di carte" di Paul Cézanne, Francia, 1961. Questo francobollo faceva parte della prima serie di  dipinti che La Poste emisero sul soggetto pittura; "La dama e l'unicorno" arazzo medievale, Francia, 1964.

Tra i più famosi francobollo progettato e incisa da Gandon vi sono  due serie di allegorie femminili di uso comune nel 1940, 1970 e 1980: La Marianne Gandon rilasciata al termine della seconda guerra mondiale  lo rese  noto al pubblico; La libertà di Gandon sul dipinto di  Delacroix fu incisa all’età di 82 anni.

Il suo ultimo timbro venne rilasciato per la Giornata del francobollo 1983 : "L'uomo che detta  una lettera", tratto da un'opera di Rembrandt .

 

FILATELIA

AFRICA EQUATORIALE FRANCESE Anno 1947, FRANCIA Anno 1946 Posta aerea,  1947  P.A. Egina rapita  da Giove.

 

 

GAUGUIN PAUL

(Francia)

 

Nato a Parigi nel 1848. Morto  l’8 maggio 1903 a Tahiti.

Quando il padre morì, era in viaggio per il Perù dove trascorse la prima infanzia. Rientrato in Francia studiò a Orléans e a Parigi. All’età di diciassette anni, iniziò a viaggiare per mare toccando i più importanti porti del mondo; dopo il congedo si stabilì a Parigi lavorando come agente di cambio. Nel 1883 fu costretto ad abbandonare l’impiego a seguito di una grave crisi economica attraversata dalla Francia; l’evento non fu poi così traumatico per Gauguin che poté dedicarsi totalmente alla pittura, arte alla quale si era accostato agli inizi degli anni Settanta. Desideroso di una vita semplice, primitiva, libera e senza condizionamenti, lontana dalla cultura soffocante, si trasferì in Bretagna e nel 1888 visse per un breve periodo ad Arles assieme a Vincent van Gogh.

Vendette poi tutto per trasferirsi a Tahiti (Polinesia) dove resistette solo due anni e, dopo aver messo da parte qualche migliaio di franchi, nel luglio 1895 partì per il suo ultimo definitivo viaggio per Tahiti e le Isole Marchesi (Polinesia), dove si spense all’età di 54 anni, l’8 maggio 1903, disperato, stanco e malato.

Morì in carcere per essersi opposto alla politica razzista del governatore francese, ,.

Anche per Gauguin gli inizi pittorici furono impressionisti (era amico di Degas). I colori erano dati per ampie campiture piatte e,  più che colori complementari, egli faceva uso di quelli primari: rosso, giallo, blu.

La forte linea di contorno assume un valore espressivo contribuendo a mettere in risalto ciò che viene dipinto. Fra le forme artistiche alle quali il pittore fu sensibile è certamente da ricordare la pittura giapponese, allora di moda per le numerose stampe a colori che circolavano in Europa a partire dalla metà dell’Ottocento. Ne è un esempio L’onda, un dipinto del 1888.

Dall’amico Emile Bernard apprende il cloisonnisme, tecnica consistente nel contornare con un marcato segno nero cose e persone dipinte, e nel riempire lo spazio così definito con il colore.  (di Fabio Pavani)

Filatelia: Ajman, Argentina, Benin, Burundi, Congo Rep., Eritrea,  Fujera, Guinea Bissau,  Sao Tomé e Principe, Somalia, URSS,

 


GENTILÉSCHI, ARTEMISIA

(Italia)

 

Nata a Roma nel 1597, Morta a Napoli nel 1662 ca.

Allieva del padre Orazio, lavorò a Firenze, a Roma e a Venezia ed infine, poco dopo il 1630, a Napoli, dove tornò dopo aver lavorato per qualche tempo a Londra. Fu ottima ritrattista, ma dipinse anche molti quadri religiosi o di soggetto biblico, come la Giuditta (Firenze, palazzo Pitti), di una violenta espressività. Pur nella sua costante preziosità, il colorito della Gentileschi è più intenso di quello del padre, più vivace il contrasto chiaroscurale (Miracolo di s. Gennaro, nel duomo di Pozzuoli).

 Tra le opere più significative dell'ultimo periodo è la Nascita di s. Giovanni Battista (museo del Prado).

 Notevole fu la sua importanza nello sviluppo della scuola napoletana, soprattutto per la formazione di M. Stanzioni e di B. Cavallino.

Filatelia: Congo Rep.,

 

 

GENTILESCHI ORAZIO (Lomi)

(Italia)

 

Nato a Pisa il 9 luglio del 1563. Morto nel 1639.

Il padre Giovanni Battista Lomi era  un orefice fiorentino.

Trascorse l'infanzia a Firenze e probabilmente completò anche la sua prima formazione artistica come allievo del fratellastro Aurelio Lomi, esponente del Manierismo fiorentino.

Trasferitosi a Roma, ancora adolescente, dopo la morte del padre, venne ospitato dallo zio materno, capitano delle guardie a Castel Sant'Angelo da cui Orazio adotterà il cognome Gentileschi.

Non esiste alcuna documentazione sul suo tirocinio romano, ma sicuramente proseguì la sua carriera come pittore, ma nel 1588-89, risultò impegnato a Roma con il fratello Aurelio ed altri artisti di notevole livello, nella decorazione della Biblioteca Sistina in Vaticano.

La prima opera certa è l’affresco con la Presentazione al Tempio in Santa Maria Maggiore, databile al 1593. Negli anni '90 è impegnato in numerosi incarichi per affreschi e pale d'altare, ed è in questo periodo che si forma una buona affermazione professionale nell'ambiente romano.

Ottiene anche l'incarico di decorare due cappelle nell'antica abbazia benedettina di Farfa (1597-1598), sui monti Sabini, poco distante da Roma.

Nel 1600 incontra Michelangelo Merisi, il Caravaggio e testimonia a suo favore nel processo per diffamazione intentato dal Baglioni contro l'amico la cui amicizia favorisce una maturazione nel suo stile pittorico. Fino a quell'incontro Gentileschi si attardava nello stile del Tardo Manierismo Toscano e solo la frequentazione e lo studio dei dipinti del Caravaggio rinnovano il suo stile.

Orazio Gentileschi lascia Roma, dopo il processo per stupro della figlia Artemisia contro l'amico pittore Agostino Tassi, e soggiorna a Fabriano nelle Marche dove lascia ampie testimonianze pittoriche del suo passaggio.

Dal 1621 al 1623 il pittore si trova a Genova dove dipinge su committenza sabauda per Carlo Emanuele I, l'Annunciazione, conservata nella Pinacoteca Sabauda di Torino e poi a Parigi alla corte della Regina di Francia, Maria de Medici, la quale aveva raggruppato intorno a se numerosi artisti di origine toscana, importando le novità della pittura italiana nell'Europa del nord.

Nel 1626 Orazio Gentileschi lasciò la corte francese per quella inglese di Carlo I: le sue opere, permeate di novità e classicismo, furono molto gradite dall'aristocrazia inglese.

Qui fece parte del cenacolo culturale di Lord Arundel, a contatto con i protagonisti della cultura britannica del Seicento, fra cui con tutta probabilità anche Francis Bacon.

Filatelia: Benin

 

GENTILINI FRANCO

(Italia)

 

Nato a Faenza, 4 agosto 1909. Morto a Roma, 5 aprile 1981.

Dopo aver frequentato le scuole elementari, inizia a lavorare come apprendista nella bottega di un ebanista intagliatore. Tra il 1921 e il 1925 frequenta i quattro corsi serali della Scuola Comunale «Tommaso Minardi» di Disegno industriale e Plastica. Successivamente incontra il pittore Giovanni Romagnoli, titolare della cattedra di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna, che gli dà i primi consigli.

Nel 1928 fa il primo viaggio a Parigi;  nel 1930 la giuria della XVII Biennale di Venezia ammette un suo dipinto nei saloni espositivi.

Nel 1932 si trasferisce definitivamente a Roma. Entra nell'ambiente letterario dello storico Caffè Aragno, dove conosce e frequenta artisti e letterati.

Gli anni trenta sono anni di partecipazione a numerosi Premi , a Biennali e Quadriennali.

Il mondo artistico di Gentilini si forma nel contesto della cultura italiana tra la seconda guerra mondiale e il dopoguerra, quindi a debita distanza dal Futurismo. Le figure delle sue opere sono le Cattedrali, i Battisteri, i muri di città, i giocolieri, i paesaggi dalle prospettive irregolari, i suonatori di strada, le donne caratterizzate da stivaletti con tacchi a rocchetto, le biciclette, i carretti e gli animali, come i gatti e i leoni. Gentilini è l'artista della joie de vivre, anche se quella gioia è malata dalla perdita di un mondo frantumato dalla guerra e dalla premonizione della nascente società di massa.

Dalla metà degli anni cinquanta la pittura di Gentilini si aggancia alla tradizione popolare, riabilitando l'aspetto grafico della pittura.

Gentilini è considerato uno dei maggiori artisti figurativi italiani del novecento. Le sue opere,  sono presenti in importanti musei e raccolte pubbliche.

Filatelia: San Marino

 

 

GÉRICAULT THÉODORE

(Francia)

 

Nato nel 1791. Morto nel 1824.

Svolse le sue prime esperienze pittoriche nell’ambiente neoclassico francese che in quegli anni era influenzato dalle figure di David e Ingres. Dopo un periodo di soggiorno a Roma, dove ebbe modo di studiare le opere di Michelangelo e di Caravaggio, fece ritorno a Parigi, nel 1817, dove conobbe Delacroix. In quegli anni realizzò il suo quadro più famoso: «La zattera della Medusa», che fu esposto nel Salone d’Autunno del 1819, ricevendo aspre critiche.

Negli anni successivi, il suo interesse per un naturalismo nudo e crudo lo portò a prediligere temi dal gusto macabro, quali le teste dei decapitati o i ritratti di pazzi e alienati mentali rinchiusi nei manicomi. Di carattere molto introverso, Gericault rappresenta già il prototipo del successivo artista romantico: amorale e asociale, disperato e maledetto, che alimenta il proprio genio di eccessi e trasgressioni. Il gusto per l’orrido e il rifiuto della bellezza dà immediatamente il senso della sua poetica: un’arte che non vuole essere facile e consolatoria ma che deve scuotere i sentimenti più profondi dell’animo umano, proponendogli immagini raccapriccianti. La sua vita si concluse nel 1824, a soli 33 anni. La sua eredità, in campo figurativo, fu presa soprattutto dall’amico Eugene Delacroix.

 Filatelia:  Mauritania

 

 

GÉRÔME JEAN-LÉON

(Francia)

 

Nato a Vesoul, 11 maggio 1824. Morto a  Parigi, 28 gennaio 1904.

Pittore e scultore, si oppose al movimento impressionista iniziato da Monet e Manet continuando a sviluppare e conservare il neoclassicismo francese.

Le sue opere sono principalmente di tema storico, mitologico e orientalistico portando la tradizione dell'Impero francese ad un climax.

Nel 1841 si trasferì a Parigi per frequentare l'Académie Julian, dove studiò sotto Paul Delaro che  accompagnò in Italia nel 1844-1845. Al suo ritorno lo seguì, come altri allievi di Delaroche, nell'atelier di Charles Gleyre. Nel Salon del 1847 espose l'opera Combat de coqs con la quale si guadagnò la medaglia di terza classe. Partecipò all'Esposizione universale del 1855 con Pifferaro, Gardeur de troupeaux, Concert russe e una grande tela rappresentante Le siècle d'Auguste et la naissance de Jésus-Christ. Nel 1854 Gérôme iniziò un viaggio in Turchia e lungo le sponde del Danubio e nel 1857 visitò l'Egitto.

La fama di Gérôme aumentò molto dopo il Salon del 1857. Dal 1862 le sue tele conobbero una maggiore diffusione, specialmente a causa del suo matrimonio con Marie Goupil, la figlia di Adolphe Goupil, un editore d'arte rinomato.

Gérôme fu ugualmente un abile scultore. Rétiaire e Sagittaire sono due eccellenti statue. Egli realizzò una serie di sculture di conquistatori, lavorati con oro, argento e gemme: Bonaparte che entra al Cairo (1897), Tamerlano (1898) e Federico il Grande (1899). Scolpì inoltre la statua di Enrico d'Orléans che si trova davanti al Chateau de Chantilly (1899).

Nel 1864 Jean-Léon Gérôme diventò professore nell'École nationale supérieure des beaux-arts e fu eletto membro del Istituto di Francia nel 1865.

Morì nel 1904 e fu sepolto nel Cimitero di Montmartre.

Filatelia: Congo Rep., Francia

 

 

GERRITSZ VAN BRONCKHORST JAN

(Olanda)

 

Nato a Utrecht, 1603. Morto a  Amsterdam, novembre o dicembre 1661.

Iniziò a undici anni come apprendista dell'incisore del vetro Verburgh a Utrecht. Lavorò con lui per sei mesi e in seguito con altri due vetrai a Utrecht prima di partire per la Francia, nel 1620. Ad Arras lavorò sei mesi con il vetraio Peeter Matthys e poi con il vetraio Chamu a Parigi. A Utrecht fece ritorno nel 1622 e lì apprese l'arte della pittura da Cornelis van Poelenburgh.

Frequentò anche lo studio di Gerard van Honthorst e nel 1639 entrò a far parte della Gilda di San Luca di Utrecht. Il suo dipinto più antico risale al 1642.

Un incendio nella Nieuwe Kerk di Amsterdam provocò la distruzione delle vetrate, che dovettero perciò essere rifatte: Van Bronchorst ricevette una commissione per quattro vetrate, per cui gli fu versata la somma principesca di 12.400 fiorini nel 1651. Si trasferì, allora, ad Amsterdam, dove realizzò, oltre alle vetrate, anche le porte d'organo – quasi l'unico settore in una chiesa calvinista, dove la pittura figurativa fosse consentita – della Nieuwe Kerk. A differenza dei suoi lavori religiosi, i suoi dipinti profani mostrano l'influenza di Caravaggio, e sono pervasi da una conturbante sensualità.

Filatelia: Guinea Bissau

 

 

GERSON WOJCIECH

(Polonia)

 

Nato a Varsavia  il 1 ° luglio 1831. Morì il  25 febbraio 1901.

Pittore della metà del 19 ° secolo, fu  uno dei rappresentanti più importanti della scuola polacca di realismo durante la divisione della Polonia. Ha servito per lungo tempo come  professore della Scuola di Belle Arti di Varsavia. Ha scritto saggi e pubblicato un libro di anatomia per gli artisti. Un gran numero delle sue opere è stata rubato dalla Germania nazista nella seconda guerra mondiale.

Nacque a Varsavia durante la Rivolta di Novembre contro i russi. Si iscrisse alla Scuola di Belle Arti di Varsavia nel 1844 e si laureò  con lode nel 1850. Nel 1853 ricevette una borsa di studio per il San Petersburg Academy of Arts, e ha trascorso due anni a studiare pittura storica con Alexey Markov. Si è laureato con una medaglia d'argento a San Pietroburgo ed è tornato a Varsavia nel 1855. Partì per Parigi nel 1856 e studiò sotto Léon Cogniet e altri. Tornò in Polonia nel mese di febbraio 1858 e risiedette a Varsavia per il resto della sua vita, tuttavia, continuò  a viaggiare all'estero, fino alla fine del secolo.

Gerson è stato co-fondatore del Fine-Arts Society "Zachęta" istituita nel 1860. E 'stato il primo supporto a gruppi del suo genere a Varsavia sotto l'occupazione straniera. Ha iniziato ad insegnare l'arte nella sua bottega nel 1865, e divenne professore presso la Scuola di Belle Arti (futura Accademia di Belle Arti di Varsavia) nel 1872. Formò una generazione di futuri artisti polacchi fino al suo pensionamento nel 1896. A Gerson è stato concesso il titolo di accademico dall’ Accademia di Belle Arti  a Pietroburgo nel 1873 e nominato professore nel 1878.

 

Filatelia:Polonia

 

GERVEX HENRY

(Francia)

Nato a Parigi, 10 dicembre 1852 e ivi morto il  7 giugno 1929.

Figlio di Joséphine Peltier e di Félix Nicolas Gervex, fabbricante di pianoforti, un amico di famiglia lo fa entrare nel 1867 nello studio del pittore Pierre-Nicolas Brisset. Tre anni dopo si arruola nella Guardia nazionale. Nel 1871 s’iscrive all’Ecole des beaux-arts, studiando con Cabanel e Eugène Fromentin, essendo condiscepolo di Forain e Cormon.

Gervex debutta al Salon del 1873, nel palazzo degli Champs-Elysées, con una Bagnante addormentata e l’anno dopo ottiene la medaglia di seconda classe per il Satiro e menade – acquistato dallo Stato per il palazzo del Luxembourg – dove il nudo richiama l’insegnamento di Cabanel. Nel 1876 conosce Manet e frequenta gli impressionisti: la sua pittura si schiarisce.

Nel 1878 fa scandalo il suo Rolla, considerato il suo capolavoro, ispirato alla poesia di Alfred de Musset, che viene rifiutato dalla giuria del Salon per gli stessi motivi dell’ Olympia di Manet, rappresentando un nudo considerato immorale: depositato in un magazzino, il dipinto riceve una sfilata incessante di visitatori e curiosi.

Fa anche il ritratto di M.lle Valtesse de la Bigne, una prostituta che posava spesso per i pittori e che ispirò a Zola il personaggio di Nana.

Nel 1880 visita la Spagna e poi, nel 1882, l’Inghilterra con Rodin; decora il Municipio del XIX arrondissement di Parigi. Torna ancora in Inghilterra e poi in Belgio, dove è nominato cavaliere dell’ordine di Leopoldo in occasione dell'Esposizione triennale delle belle arti di Gand. Nel 1884, dopo un altro viaggio in Inghilterra, apre un suo nuovo atelier a Parigi. Va poi in Italia con Maupassant e fonda un’Accademia insieme con il pittore Jean-Baptiste Hubert.

 Ufficiale della Légion d'honneur nel 1889, nel 1890 è nominato cavaliere dell’ordine di San Olaf dal re di Svezia. Nel 1891 partecipa all’esposizione universale di Monaco di Baviera e l’anno dopo è fatto ufficiale dell’ordine bavarese di San Michele. Si sposa il 9 febbraio 1893 con Henriette Fauche e riceve l’ennesima onorificenza con la nomina a cavaliere da Carlo III di Spagna. Il 18 dicembre 1894 nasce la figlia Colette e l’anno dopo ancora un incarico: la vice-presidenza della Société nationale des beaux-arts. Intanto decora la sala di fisica della Sorbona.

Nel 1896, in occasione del suo primo viaggio in Russia, riceve ancora un’onorificenza: la commenda all'ordine di Sant'Anna. Viaggia poi in Italia, in Turchia e ancora in Russia ed è presente all'Esposizione universale parigina del 1900 con L'incoronazione di Nicola II. Dopo altri viaggi, nel 1911 diviene commendatore della Légion d'honneur, entra all'Institut de France nel 1913 e viene eletto presidente della Società dei pastellisti. Alla fine della Grande guerra, riceve anche una Croce di guerra per «servizi resi alla patria». L'ultimo riconoscimento avviene nel 1925, con la nomina a membro associato della sezione pittura dell’ Académie royale des sciences, lettres et beaux-arts di Bruxelles.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

GHATERER STUART LUKE

(Scozia)

 

Nato  nel 1971 da genitori scozzesi e olandesi. E 'stato portato nelle Eastern Highlands della Scozia, e ha frequentato ad  Edinburgh il College of Art dove si è laureato nel 1995 con una laurea con lode in MA Fine Art.

Espose con successo a Londra, New York e in Scozia, con un seguito sempre crescente di collezionisti, e con un valore commerciale escalation. Si è affermato come uno dei più interessanti giovani pittori della Scozia, costruendo sulla tradizione classica della pittura figurativa per sviluppare il suo stile unico   

I suoi dipinti invogliano  lo spettatore a interagire con le scene contemporanee dal punto di vista di uno spettatore invisibile. Questo crea una ambiguità psicologica che viene sottolineata da forme forti e colori modellati in luce drammatica e ombra.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2014 Busta postale

 

 

 

GIAQUINTO (o GIACQUINTO) CORRADO

(Italia)

 

Nato a Molfetta 1703. Morto a Napoli 1765.

A Napoli, dove si recò nel 1719, fu allievo di N. M. Rossi e forse di F. Solimena. Nel 1723 si stabilì a Roma e collaborò con S. Conca, con il quale nel 1730 si recava a Torino; ivi dipinse varie tele per le chiese di S. Filippo Neri e di S. Teresa, la Venaria Reale e la Vigna del Cardinale Maurizio di Savoia (poi villa Ludovica, o villa della Regina). Di nuovo a Roma, lavorò in S. Nicolò dei Lorenesi (1731), nella cappella Ruffo in S. Lorenzo in Damaso (1734), nella volta e nel coro di S. Giovanni Calibita (1741-42), in S. Croce in Gerusalemme (1744), alla Trinità degli Spagnoli (1743). Lavorò anche a Napoli (cattedrale, 1744), a Cesena (cattedrale, cappella di S. Maria del Popolo, 1749-52 e chiesa del Suffragio) e a Pisa (cattedrale, 1752). Fu in Spagna, pittore di Ferdinando VI (1752) e poi direttore dell'Accademia di S. Ferdinando; alle sue soluzioni guardò anche F. Goya. Lavorò per i castelli reali di Aranjuez e del Buen Retiro presso Madrid e per l'Escorial. Tornato a Napoli nel 1762, fu in contatto con L. Vanvitelli. Molte sue opere si trovano nel museo del Prado, a Madrid.

Filatelia: Ungheria.

 

 

Gibran Khalil 

(Libano)

 

Nato nel 1883. Morì nel 1931.

Pittore e scultore, scoprì la letteratura dopo un viaggio a Boston. Già nel 1902 affermò il suo talento artistico, dipingendo, scrivendo e rompendo con la tradizione araba.  Nel 1908 pubblicò Spiriti ribelli, opera giudicata  eretica dalla Chiesa maronita.

Trasferitosi a Parigi, vi rimase per  studiare Belle arti e subito dopo si spostò definitivamente a Boston dove, con altri scrittori arabi, fondò “Il Cenacolo”, destinato a venire incontro e ad aiutare gli autori arabi meritevoli..

Nel 1923 scrisse il libro che lo fece conoscere al mondo intero: Il profeta.

Morì il 10 Aprile 1931 dopo aver scritto dei poemi e delle meditazioni che ebbero in seguito un enorme risonanza in Occidente e in Oriente. Nei testi  esprime una forte spiritualità che spinge il lettore verso la saggezza. Di se stesso amava dire: “Io sono arrivato qui per vivere nella gloria dell’Amore e nella luce della Bellezza, che sono riflessi di Dio. Su questa Terra io vivo e nessuno potrà cacciarmi dalle Sfere della Vita. Perché attraverso le mie parole cambio la vita, e continuero’ ad esistere, anche da morto“.  Le sue poesie furono tradotte in oltre venti idiomi mentre i suoi disegni e dipinti trovarono posto in vari musei del mondo. Negli Stati Unititi, dove visse a lungo, scrisse in inglese il suo libro Il profeta e altre opere poetiche, illustrate  con disegni personali, apprezzate in America per la  sensibilità e per gli impulsi profondi in esse contenuti.

Filatelia: Libano

 

GIMIGNANI (o GEMIGNANI) GIACINTO

(Italia)

 

Nato a Pistoia, 1606 . Morto a Roma, 1681.

Educato a Pistoia, alla scuola del padre Alessio (1567-1651), intorno al 1630 lasciò Pistoia per Roma, città nella quale, dopo un breve periodo di stretta adesione alla pittura di Pietro da Cortona, intraprese la via di un classicismo atteggiato e composto, in evidente sintonia con la pittura praticata a Roma dai colleghi francesi, soprattutto Nicolas Poussin, Pierre Mignard e François Perrier. Nel 1643 nacque suo figlio Ludovico Gimignani che prese la sua eredità divenendo anche principe dell'Accademia di San Luca dal 1688 al 1689.

Nel 1652 l’artista si trasferì a Firenze, dove fu molto attivo per la corte medicea e soprattutto per la famiglia pistoiese dei Rospigliosi. Nel 1661 Gimignani fece ritorno a Roma, città nella quale concluse la sua lunga carriera.

Nella carriera del pittore fu determinante l'influsso della famiglia Rospigliosi e più precisamente del suo più illustre componente: il cardinale Giulio (1600-1669), che salirà al soglio pontificio col nome di Clemente IX (1667-1669). Si deve infatti a lui la svolta rigorosamente classicista che si riscontra nella carriera dell’artista a partire della seconda metà degli anni trenta, quando egli si era ormai acclimatato a Roma. Grazie al favore dimostratogli nel tempo dal cardinale, Gimignani ottenne molte prestigiose commissioni tra le quali quella – senz’altro la più impegnativa di tutta la sua carriera – di dipingere venticinque tele con storie sacre e mitologiche (1652-1654) e un Ratto delle Sabine (1654) per il palazzo Rospigliosi in Ripa del Sale a Pistoia, tele oggi divise tra il Museo diocesano della città e la Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

 

GIORDANO LUCA

(Italia)

 

Nato a Napoli nel 1632 e ivi morto nel 1705.

Avviato all'arte dal padre Antonio, dopo aver frequentato lo studio di J. Ribera, appena tredicenne, nel 1645, si recò a Roma dove, dopo essersi esercitato a copiare grandi maestri, attento specialmente allo studio delle opere di Raffaello, Michelangelo, dei Carracci e di Polidoro da Caravaggio, collaborò con Pietro da Cortona. Visitò Bologna, Parma e Venezia (dove conobbe le opere di Tintoretto, P. Veronese e I. Bassano). Imitò anche Rembrandt e Rubens e i disegni di Luca  Cambiaso.

Nel 1651 dipingeva a Napoli un S. Luca  per la chiesa di S. Marta; nel 1654 la decorazione di S. Pietro ad Aram, nel 1664 quella di S. Teresa a Chiaia; nel 1667 dipingeva a Venezia nella chiesa della Salute; nel 1674-76 a Padova in S. Giustina.

A Firenze (1684-86) decorò il soffitto del salone di palazzo Medici-Riccardi; in Spagna (1692-1702), dove fu chiamato da Carlo II, dipinse all'Escorial, nel Palazzo Reale di Madrid, nella cattedrale di Toledo. Nel 1702 ritornava a Napoli passando per Genova (sue opere in palazzo Balbi, poi Reale).

L'ultima tra le sue grandi imprese pittoriche è l'affresco nella cappella del Tesoro in S. Martino a Napoli (1704). Ricordiamo anche i distrutti affreschi della chiesa abbaziale di Montecassino (1667 e 1691). Eseguì anche numerose incisioni. Nelle sue opere si evidenzia una autonomia interpretativa e un pittoricismo che segnano il passaggio dal Barocco al Rococò.

Fu noto anche con il soprannome di Luca Fapresto (dalle esortazioni del padre al lavoro).

Filatelia: Guinea Equatoriale, Ungheria

 

 

GIORGIONE (pseud, di  Giorgio Gasparini o Zorzi da Castelfranco)

(Italia)


Nato a Castelfranco Veneto verso il 1477. Morto a Venezia nel 1510.

Poco o nulla si sa della vita di Giorgione, primo grande pittore veneto del Cinquecento.
Le date di nascita e di morte sono tramandate dal Vasari, il quale descrive nelle sue "Vite" l'uomo, l'artista ed alcune caratteristiche della sua opera. Seppure sia incerto dove il Vasari avesse preso le informazioni sulla vita del misterioso pittore, la data di nascita, il 1477, sembra verosimile. Essa corrisponde, infatti, al periodo in cui Giorgione presumibilmente lavora a Venezia, nella compagine culturale di fine '400.

Nulla si sa del suo cognome: egli è conosciuto solo come Giorgio, in veneto Zorzo o Zorzi, da Castelfranco Veneto, luogo di nascita. Pare che l'accrescitivo del nome, Giorgione, gli venga attribuito dal Vasari "dalle fattezze della persona e dalla grandezza dell'animo". Lo storico parla dell'artista come "nato d'umilissima stirpe", fatto che pare essere smentito da Carlo Ridolfi ne La Maraviglia dell'arte (1648), ove si scrive che "Giorgione nascesse in Vedelago d'una delle più comode famiglie del contado, di Padre facoltoso".

Certo è che il pittore trascorre una vita agiata, frequentando circoli nobiliari, allegre brigate, molte belle donne. E' celebre in vita, adorato dai collezionisti d'arte, protetto dalle famiglie veneziane dei Contarini, Vendramin, Marcello, che acquistano le sue opere e le ammirano nel segreto dei propri salotti. E' questa una delle motivazioni principali della scarsità di notizie sull'artista e anche della difficoltà di attribuzione per lunghissimo tempo da parte storici dell'arte.

Filatelia: Benin,  Bulgaria, San Marino,

 

GIRAUD C.

(Francia)

 

Nato nel 1919. Morto nel 1992

 

FILATELIA

POLINESIA FRANCESE Anno 1982 (PA 171)

 

 

GIRODET DE ROUSSY-TRIOSON ANNE-LOUIS

(Francia)

 

 Nato a Montargis, 5 gennaio 1767. Morto a  Parigi, 9 dicembre 1824.

Pittore francese, conosciuto anche come Anne-Louis Girodet de Roucy-Triosson e Anne-Louis Girodet-Trioson, studiò a Parigi letteratura classica con il dottor Trioson, di cui diverrà figlio adottivo dopo la morte del padre e nel 1785 entrò nello studio di Jacques-Louis David. Vinse il Prix de Rome con la tela Giuseppe riconosciuto dai fratelli (Parigi, Louvre) nel 1789; dello stesso anno è anche una Deposizione, conservata nella chiesa di Montesquieu-Volvestre.

Durante il suo soggiorno italiano, svoltosi tra il 1790 e il 1795, realizzò nel 1791 il Sonno di Endimione (Parigi, Louvre). La tela, occupata dal corpo sdraiato e dalle proporzioni allungate di Endimione, presenta Zefiro sulla sinistra e la dea Diana rappresentata da un raggio di luna. L'uso dello sfumato di Leonardo e degli effetti di chiaroscuro del Correggio ammantano la scena di un suggestivo erotismo.

Del 1793 è l'Ippocrate che rifiuta i doni di Artaserse (Parigi, Facoltà di medicina), concepito come un omaggio al dottor Trioson, in cui Girodet mantiene una impostazione classicista, avvicinandosi allo stile di Nicolas Poussin. A Napoli, eseguì alcuni paesaggi di gusto neoclassico, mentre a Genova dipinse il proprio Autoritratto (1795, Versailles).

Tornato in Francia, collaborò con Pierre Didot alla pubblicazione di molti autori classici, realizzando le illustrazioni. In questo periodo si dedicò al ritratto: lo scandaloso Ritratto satirico di mademoiselle Lange nelle vesti di Venere (1799, Minneapolis, The Minneapolis Institute of Arts), si allontana molto dai canoni neoclassici e segna piuttosto un ritorno alla tradizione manierista, in particolare nella torsione del corpo. Dell'anno successivo, è il Giovane Romainville Trioson (Parigi, Musée du Louvre), una tela venata di inquietudine e ambiguità.

Nel 1799 realizzò I funerali di Atala (Louvre), ispirato ad un romanzo di Chateaubriand, in cui inserì le figure in un mondo primitivo, fonte di turbamenti e sentimenti non più controllati dalla ragione. Appare più chiaramente, qui, la tensione verso un'espressività romantica.

Commissionato nel 1800, e compiuto entro il 1802, è l'Ossian riceve nel Walhalla i generali della repubblica (Malmaison). In questa tela, Ossian, rappresentato come cantore del misterioso e del soprannaturale, accoglie gli eroi della Repubblica Francese entro un turbinio di aquile e spiriti di eroi del passato, avvolti da una luce glauca. In riferimento a quest'opera il suo maestro David dirà: “O Girodet è matto, oppure io non so più nulla dell'arte della pittura”.

Del 1807 è la tela con Un indiano (Montargis, Musée Girodet. Nella Rivolta del Cairo (1810, Versailles, Musée National du Château), la composizione tumultuosa è arricchita da motivi ornamentali. Del 1811 è il Ritratto di giovane in abito da caccia (Parigi, Musée du Louvre), avvolto in un'atmosfera malinconica e del 1819 è la Galatea, conservata al castello di Dampierre.

Il 4 settembre 1816 Girodet fu nominato professore all'École Nationale Supérieure des Beaux-Arts succedendo a François-André Vincent.Ma durante il periodo della Restaurazione Girodet cominciò a perdere le energie, forse minato da un male, e la qualità delle sue opere ne risentì con evidenza . Si spense a Parigi nel dicembre del 1824 e fu sepolto nel Cimitero del Père-Lachaise.

Girodet illustrò anche dei libri, in particolare alcune edizioni di Racine e di Virgilio.

Riconoscimenti e premi: 1789 : Prix de Rome; 1789 : Prix de peinture de l'Académie Royale, per Giuseppe riconosciuto dai fratelli; 1815 : Membro dell'Académie des Beaux-arts; Cavaliere della Legion d'Onore

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

GIRÒLAMO DA TREVISO

(Italia)

 

Nato a Treviso forse nel 1498. Morto a Boulogne nel 1544.

 Pittore, scultore e architetto, probabilmente appartenente alla famiglia di P. M. Pennacchi, benché non vada confuso con il pittore Girolamo Pennacchi, anch'egli di Treviso. Fu attivo a Venezia, a Bologna e (dal 1538) in Inghilterra alla corte di Enrico VIII, specialmente come ingegnere militare. Tra le sue opere: un quadro (S. Rocco fra i santi Girolamo e Sebastiano) nella sacrestia della chiesa della Salute a Venezia; a Bologna un Noli me tangere in S. Giovanni in Monte; gli affreschi (1525) in S. Petronio, la Presentazione al Tempio, in S. Salvatore, che rivelano spunti lombardo-emiliani e la conoscenza dei modi di Raffaello.

Predilesse la pittura in chiaroscuro (grisaille): in questa tecnica è famosa la sua  Allegoria antipapale (1543,Hampton Court).

 

FILATELIA

SPAGNA  Busta postale

 

 

GITZ-JOHANSEN AAGE RUDOLPH

(Danimarca)

 

Pittore danese e incisore

Nato il 20 Agosto 1897 a Odense. Morto il 1 Luglio 1977 a  Christiansøfarten.

Nel 1916 studia zoologia per cinque anni  poi frequenta la Scuola di grafica della Royal Accademia  dal 1928-1929.  Negli anni dal 1921 al 1934 visita la Germania, la Francia, la Russia, la Lettonia, la Norvegia e la Lapponia. Durante i viaggi dipinge ad acquarello  stampe e tele,  preferendo come temi la fauna e in particolare la figura umana, donne in particolare. Illustra molti libri e il suo universo pittorico lo rese famoso in patria e all’estero.

Caratteristica dei suoi dipinti è un effetto piatto con personaggi evidenziati in movimento. Vi è nella sua arte una prospettiva artistica e un profondo interesse per l’etnografia e per i popoli primitivi.

I suoi dipinti principali sono Ragazza Inuit (1938), Umiak (1941). Tra le illustrazioni di libri:  Stagioni in Groenlandia (1943), Caccia Beast (1943). Persone e uccelli (1960). Nightingale  Notte (1967).

Filatelia: Groenlandia

 

 

GLACKENS  WILLIAM JAMES

(USA)

 

Nato a Filadelfia, 13 marzo 1870. Morto a  Westport, 22 maggio 1938.

Nacque a Filadelfia (Pennsylvania), dove la sua famiglia viveva da molte generazioni e dove suo padre Samuel lavorava per la "Pennsylvania Railroad". William aveva una sorella e un fratello maggiore, Louis Glackens, che era illustratore e vignettista.

Studiò alla "Central High School" e si diplomò nel 1890. Scoprì quindi di avere una particolare inclinazione e un'autentica attitudine per il disegno. Così, finite le scuole, divenne artista-reporter per il giornale “Pennsylvania Record. Nel 1892 cominciò a fare illustrazioni per il quotidiano “Pennsylvania Press” e frequentò i corsi serali della "Pennsylvania Academy of Fine Arts", studiando sotto la guida di Thomas Pollock Anshutz.

Nel 1895 partì per Parigi e nel 1898 fu corrispondente di guerra per il “McClure Magazine” durante la guerra ispano-americana.

Divenuto famoso per i suoi disegni, iniziò a dipingere e il suo primo quadro fu "Hammerstein's Roof Garden" che venne esposto nella galleria Allen di New York.

Glackens fu uno del "Gruppo degli otto" (The Eight), i fondatori della Ash Can School, movimento di pittura realistica (spesso confuso con il "gruppo degli otto" (The Eights) fondato da Robert Henri). Si interessò molto all'impressionismo, subendone palesemente l'influenza, e trascorse molto tempo in Europa. La sua conoscenza della pittura e il suo acuto discernimento fece di lui uno dei consiglieri influenti di Albert C. Barnes, per la sua collezione di quadri.

Glackens rifiutò ogni formalismo accademico e dipinse soprattutto soggetti tratti dalle strade e dalla vita del ceto medio americano.

Morì nel Connecticut, a Westport, all'età di 68 anni.

BENIN Anno 2003, CONGO REP. Anno 2004, 

 

GODWARD JOHN WILLIAM

(Inghilterra)

 

Nato a Wimbledon, 9 agosto 1861. Morto a Londra, 13 dicembre 1922.

Godward era un pittore vittoriano neoclassico molto vicino a sir Lawrence Alma-Tadema (era considerato il suo pupillo). Godette di vasta popolarità, ma il suo stile pittorico risultò superato e perse i favori del pubblico e della critica con l'avvento delle avanguardie. Si suicidò all'età di 61 anni e pare che in un biglietto di commiato abbia motivato il suo atto con lo spregio della bellezza che vedeva essere invalso nella pittura, scrivendo che "il mondo non è abbastanza grande per lui e per un Picasso assieme".

Nato e cresciuto a Wilton Grove, nei pressi di Wimbledon, Godward iniziò ad esporre alla Royal Academy nel 1887. Nel 1912, innamoratosi di una sua modella italiana, partì per l'Italia e visse sette anni a Roma dove, accomunato dalla passione per l'antichità classica, ebbe stretti rapporti con i Bompiani, Roberto e Augusto.

Tornato in Inghilterra nel 1919, si suicidò, pare con un forno a gas, tre anni dopo. È sepolto a Londra. Tutta la sua vita fu contrassegnata dai dissapori familiari. I suoi parenti, che già avevano osteggiato la sua scelta di diventare artista, interruppero ogni rapporto con lui quando se ne andò con la modella. Alla sua morte, poi, indignandosi e vergognandosi dell'accaduto distrussero tutte le sue carte e le sue immagini. A a quanto risulta non è rimasta di lui neppure una fotografia.

Nella maggior parte delle sue opere, sempre sontuose e colme di grazia, sono rappresentate donne in abbigliamento classico posanti su sfondi marcatamente decorativi, spesso su un terrazzo di marmo, anche se nelle sue opere non mancano figure femminili nude o seminude (esempio notevole ne è il Tepidarium, 1913.

Il fatto che in tante tele di Godward compaiono belle donne in pose studiate, congiunto alla vivacità di colori della sua tavolozza, ha indotto taluni ad avvicinarlo ai Preraffaelliti. Tuttavia, la scelta dei suoi soggetti, per lo più legati alla civiltà classica  tradisce la sua appartenenza alla tendenza, comune a tanti pittori del periodo del Neoclassicismo vittoriano.

Una delle sue opere più note è Dolce far niente (1904). Come in molti altri casi, Godward dipinse diverse varianti di questo quadro, la prima delle quali – a quanto è noto – risale al 1897.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  Busta postale

 

GOES HUGO VAN DER

(Fiammingo)

 

Nato a Gand, circa 1440. Morto ad  Auderghem, 1482.

La note biografiche relative alla sua prima infanzia sono scarsissime, difatti le uniche documentazioni conservate, peraltro non completamente attendibili, gli attribuiscono la nascita nella città di Gand, anche se sembra certa l'origine olandese della sua famiglia.

Le fonti registrano che nel 1467 fu iscritto alla gilda dei pittori di Gand come Maestro, sotto garanzia di Giusto di Gand (Joost van Wassenhoven). Godeva evidentemente di grande rispetto, poiché su sua mozione vennero accolti nella gilda almeno altri tre pittori. Nel 1468 lavorò alla decorazione della torre di Bruges, in occasione del matrimonio di Carlo il Temerario e Margherita di York. Fu inoltre decano della gilda dal 1473–4 al 18 agosto 1475. Venne spesso impiegato dal governo della città come pittore di gonfaloni, stendardi ed altre pitture di carattere temporaneo necessarie alle cerimonie dell'epoca.

Nel 1477 si ritirò come fratello laico presso il monastero Roode Kloster (Croce Rossa) a Bruxelles, dove continuò a dipingere. Nel 1480 fu convocato dalla città di Lovanio (Leuven), per completare il dittico lasciato incompiuto da Dieric Bouts Il giudizio di Ottone, lasciato incompiuto dal suo collega, deceduto nel 1475. In seguito rientrò nel monastero, dove però fu colpito da una grave malattia mentale. Morì nel 1482 dopo anni di alternanza fra lucidità e follia.

Fu uno dei massimi pittori del suo tempo; il suo percorso artistico si caratterizzò da una parte per la sua non comune capacità di immersione nel paesaggio e l'acutezza osservativa, dall'altra per il turbinio dei sentimenti, della fantasia, saldati assieme al suo animo alquanto tormentato.

Filatelia: Ajman

 

 

GOGH VINCENT VAN

(Olanda)

 

Nato a Groot-Zundert, Brabante, 1853 . Morto a Auvers-sur-Oise 1890.

La sua esistenza fu tragica come la sua arte. Sembra che fin dall'infanzia avesse una vita psichica inquieta, resa tale anche dal rapporto difficile con i genitori, che un anno prima della sua nascita avevano perduto un figlio dello stesso nome. La sua vocazione artistica fu tardiva. Impiegato sin dall'età di sedici anni, per raccomandazione di uno zio mercante d'arte, presso  Goupil, editore e mercante di quadri, prima all'Aia e poi a Londra e a Parigi (1869-76), ebbe una crisi di misticismo che lo spinse a studiare teologia per due anni e a svolgere un periodo di apostolato presso i minatori del Borinage .

Nel 1881 decise di dedicarsi alla pittura; e in meno di dieci anni d'intenso lavoro produsse un numero molto rilevante di opere, che operarono una profonda rivoluzione nella cultura artistica europea. Le prime, potenti nel modellato e nell'uniforme tonalità scura, rivelano l'influsso delle aspirazioni umanitarie di J.-F. Millet, che però in lui si fanno ben più profonde e tormentate (I mangiatori di patate, 1885). Nel 1886 si stabilì a Parigi, vide la pittura degli impressionisti e l'arte giapponese e trasformò radicalmente il suo stile.

Divenuto in seguito amico di P. Gauguin, van Gogh. lavorò con lui ad Arles nel 1888; ma sul finire di quell'anno, colpito da una crisi di agitazione, fu ricoverato nel manicomio di Saint-Rémy. Continuò tuttavia a lavorare, in uno stato di tensione allucinata. Sono di quel periodo oltre ai ritratti dell'Arlésienne, del Dott. Gachet, alcuni tra i suoi più accesi paesaggi e tra le sue più violente pitture di fiori. Dimesso dal manicomio, in una più grave ricaduta del suo male, si uccise.

Importantissima, per la comprensione della personalità di van G.ogh, è la raccolta delle sue lettere al fratello Théo pubblicata nel 1913. In vita van Gogh. vendette un solo quadro; a parte alcuni doni ad amici artisti, tutti gli altri suoi dipinti appartennero al fratello e sono oggi in gran parte conservati ad Amsterdam nel museo a lui intitolato.

Filatelia: Guinea Bissau, Paraguay

 

GOLTZIUS HENDRIK

(Olanda)

 

Nato nel gennaio o febbraio 1558. Morto il 1 Gennaio 1617.

E’ stato  incisore, disegnatore e pittore. Era il leader olandese incisore del periodo barocco o del Nord Manierismo, noto per la sua sofisticata tecnica e l’"esuberanza" delle sue composizioni. Secondo A. Hyatt Mayor , Goltzius "è stato l'ultimo incisore professionista che ha con l'autorità di un buon pittore e l'ultimo che ha inventato molte immagini per altri di copiare". 

Goltzius è nato nei pressi di Venlo in Bracht o Millebrecht, un villaggio poi nel Ducato di Julich , oggi nel comune Brüggennel Nord Reno-Westfalia. La sua famiglia si trasferì a Duisburg quando aveva tre  anni. Dopo aver studiato pittura su vetro per alcuni anni sotto suo padre, ha imparato l’incisione dal poliedrico olandese Dirck Volckertszoon Coornhert a Cleves. Nel 1577 si trasferì con Coornhert a Haarlem. Nella stessa città, lavorò anche da Philip Galle per incidere una serie di stampe sulla  storia di Lucrezia.

Goltzius aveva una mano destra deformata da un incendio sin da quando era un bambino, una malformazione che si rivelò in seguito  particolarmente adatta a tenere il bulino ; "Essendo costretto a a disegnare facendo forza con i grandi muscoli del braccio e della spalla, imparò  ’una altalena comandante di linea’ ".

All'età di 21 anni sposò una vedova un po 'avanti con gli anni, il cui denaro gli permise  di creare un'azienda indipendente a Haarlem; ma a causa dei suoi rapporti sgradevoli con lei  e a causa delle ripercussioni sulla sua salute, trovò opportuno nel 1590 viaggiare attraverso la Germania  e l'Italia , dove rimase affascinato e ammirato dalle opere di Michelangelo . Tornò a Haarlem nel mese di agosto 1591  notevolmente migliorato nella salute, e vi ha lavorato fino alla sua morte.

I suoi ritratti, anche se per lo più miniature, sono capolavori nel loro genere  per la loro squisita finitura, e per lo studio sul carattere del  modello da riprodurre. Le sue teste più grandi e la grandezza  del suo autoritratto è probabilmente l'esempio più eclatante.

Goltzius portò ad un livello senza precedenti l'uso della "linea rigonfiamento", dove il bulino viene manipolato per fare linee più spesse o più sottili per creare un effetto tonale a distanza. Egli è stato anche un pioniere del "punto e losanga", una tecnica in cui i punti sono collocati al centro di spazi a forma di losanga , creando un tratteggio per raffinare ulteriormente l’ombreggiatura tonale.

Goltzius iniziò a dipingere all'età di quarantadue anni; alcuni dei suoi dipinti si trovano in Vienna. Ha inoltre eseguito alcune xilografie chiaroscuro. Era il patrigno dell’incisore Jacob Matham .

 Morì in Haarlem all’età di 58  anni.

 

FILATELIA

PARAGUAY  Anno 1973 (2444/49)

 

 

 

GOSSAERT JAN  detto  MABUSE

(Belgio)

 

Nato a Maubeuge, 1478. Morto ad  Anversa, 1 ottobre 1532.

Venne educato in gioventù presso l'Abbazia di Maubeuge. Dopo aver lavorato ad Anversa, Gossaert soggiornò a Roma tra il 1508 ed il 1509, dove eseguì alcuni disegni commissionatigli da Filippo di Borgogna, futuro vescovo di Utrecht. La sua attività pittorica proseguì a Middelburg, dove tra il 1515 ed il 1520 realizzò per l'abbazia un trittico, distrutto nel 1568.

Fu attivo anche ad Utrecht, Bruxelles e Bruges.

Filatelia: Ajman, Congo Rep.,   

 

 

GOUJON JEAN

(Francia)

 

Nato verso il 1510, probabilmente in Normandia.

Scultore e architetto, soprannominato il "Fidia francese" o "Correggio della scultura", Jean Goujon è una figura importante del Rinascimento francese.

 La parte iniziale della  sua vita non è nota. Si ritiene che abbia viaggiato in Italia. La sue opere più antiche risalgono al 1541 quando realizza i bassorilievi di castellod’Ecouen per la famiglia di Montmorency, le porte di Saint- Maclou e la tomba di Luigi de Breze a Rouen.

Arrivato a Parigi intorno al 1542, partecipò con altri cinque scultori per produrre le opere dell'architetto Pierre Lescot su disegni che gli venivano forniti.

Le sue opere più note eseguite da tali disegni sono: I bassorilievi della galleria di Saint-Germain l'Auxerrois (Natale 1544/1545, distrutto nel 1750);Le ninfe della Fontana degli Innocenti 1547-1549; Le Cariatidi ( 1550-1551 ) della piattaforma di musicisti al Louvre nella sala omonima; Allegorie sulla facciata del Louvre (1549-1555) nella Cour Carrée; Le Quattro Stagioni (1548-1550), ora il Musée Carnavalet di Parigi; Rappresentazioni della Marna e la Senna sul Ponte Saint- Antoine (distrutto nel 1778).

Le figure di Goujon sono ovali, sensuali e fluide, i drappeggi che rivelano la conoscenza della scultura greca, hanno influenzato le arti decorative. Furono diffuse in tutta la Francia da incisioni di artisti della scuola di Fontainebleau. Conobbe la sua fama alla fine del XVI secolo, una fama  offuscata da altre tendenze ma riprese quota  nel barocco e nel classicismo francese.

Il  periodo finale della sua vita è oscuro. Di religione protestante, il suo lavoro presso la corte di Francia e anche la sua presenza a Parigi  diventarono difficili a causa delle tensioni religiose. Si pensa  che sia stato assassinato nella Notte di  San Bartolomeo. Tuttavia nessun critico  ne parla per cui  si ritiene sia solo una notizia di carattere popolare.  La ricerca più recente ha trovato l’impronta della sua presenza a Bologna verso la la fine del 1563 e l’inizio del 1564. Quindi sembra probabile che sia morto in Italia circa quella data.

Filatelia; Francia

 

GOUWE  ADRIAN HERMAN

 

Nato nel 1875. Morto nel 1965.

Pittore olandese, dopo la Scuola di Belle Arti di Amsterdam e la Royal Academy, è stato il vincitore di  un Prix de Rome nel 1901 e la sua prima esposizione ad Amsterdam nel 1909 fu un successo.

Arrivò a Tahiti nel 1927 e cominciò a scoprire le isole della Polinesia. Si trasferì a Raiatea dove passò le giornate a dimpigere. La sua salute si deteriorò. Nel 1935 espose  per la prima volta a Papeete. Alla prima esposizione ne seguirono altre, ma la sua salute continuò a peggiorare in particolar modo la vista.

Morì a 90 anni.

 

FILATELIA

POLINESIA FRANCESE Anno 1981 (PA 164)

 

 

GOYA FRANCISCO JOSÉ DE Y LUCIENTES

(Spagna)

 

Nato a Fuendetodos, Aragona, Spagna , il 30 marzo del 1746. Morto il  16 aprile 1828 a Bordeaux Francia.

Con la sua numerosa famiglia (Francisco è quarto di sei fratelli), si trasferisce nel 1759 a Saragozza, perché il padre, maestro doratore, spera di migliorare le loro condizioni economiche.

Francisco riceve un'istruzione sommaria, ma dall'età di quattordici anni, viene preso come apprendista nello studio del pittore José Luzán y Martínez, dove studia la tecnica del disegno. Nel 1763 si trasferisce a Madrid, con il sogno di essere ammesso all'Accademia delle Belle Arti di San Fernando che assegna una borsa di studio.

Qui partecipa, senza successo, a due concorsi indetti per l'ammissione, intanto lavora come apprendista di Francisco Bayeu, anche lui allievo di Luzan, divenute pittore di corte.

Nel 1769, Francisco Goya, parte per l’Italia e si stabilisce a Roma, dove dipinge con i pittori romani di via Condotti e piazza di Spagna. Il pittore, che a quel tempo era in linea con il gusto rococò, stava sviluppando una particolare attenzione per i contrasti cromatici.

Da Roma Goya invia a Parma il quadro "Annibale vincitore che rimira per la prima volta dalle Alpi l'Italia", per partecipare al concorso per l'ammissione all'Accademia di Parma, ottenendo una menzione speciale, ma non l'ammissione.

Tornato in patria si stabilisce a Saragozza e gli vengono commissionati alcuni affreschi per la basilica del Pilar. Nel 1774 riceve l'incarico di dipingere cartoni destinati all’arazzeria reale di Santa Barbara e, tra il 1775 e il 1792, ne dipingerà ben 63.

La fama di Francisco Goya, costretto a barcamenarsi fra gli obblighi da cortigiano e le sue legittime aspirazioni artistiche, cresce lentamente, ma finalmente, nel 1780, viene accolto "de mérito", come membro della Reale Accademia di San Fernando di Madrid.

Nel 1783, ingaggiato dal fratello del re, Don Luis, Francisco Goya lavora al palazzo d'Arenas de San Pedro, vicino a Toledo, dedicandosi prevalentemente a ritratti in vario formato, dipinti ad olio.

Goya è  stato un pittore  romantico e un  incisore considerato come l'ultimo degli antichi maestri e il primo dei moderni. Fu pittore di corte per la Corona spagnola. Attraverso le sue opere fu considerato come il  commentatore e il cronista della sua epoca. L'elemento sovversivo fantasioso della sua arte, così come la sua gestione audace del colore, ha fornito un modello per il lavoro di artisti delle generazioni successive, in particolare e Francis Bacon.

Filatelia:  Albania, Ajman, Albania,  Bulgaria, Paraguay, Spagna, Vietnam

 

GRANELL ANTONIO FILLOL

(Spagna)

 

Nato a (Valencia, 3 gennaio 1870. Morto a  - Castellnovo 15 agosto 1930.

Pittore considerato come uno dei principali esponenti del realismo sociale e autore di un vasto lavoro artistico che raccoglie scene, paesaggi e costumi della gente di Valencia, trattati delicatamente ma con grande profondità. Egli ha anche sottolineato nel suo ruolo di ritrattista, l'esecuzione di una collezione di dipinti di personaggi tipici valenciani, dando loro una forte carica psicologica e suggestiva. Destinatario di numerosi premi nazionali ed internazionali, la sua opera è parzialmente conservata  nel Museo del Prado, Museo de Bellas Artes de Valencia, Jaén Museo Provinciale e il Museo della Città di Valencia, tra gli altri.

Discepolo di Ignacio Pinazo Camarlench direttore della Scuola di Belle Arti di San Carlos, ne divenne in seguito anche lui professore di ruolo e promotore di riforme scolastiche. In qualità di Presidente delle Belle Arti di  Valencia contribuì a rivitalizzare la vita culturale e migliorare la situazione degli artisti valenciani.

 FILATELIA

SPAGNA   Anno 2012  Busta postale

 

 

GRARD  GEORGE

(Belgio)

 

Nato a Tournai nel 1901. Morto  a Saint-Idesbald nel 1984.

Scultore noto soprattutto per le rappresentazioni di donne, alla maniera di Renoir e Maillot, modellate in creta, gesso e poi fuse in bronzo.

Di  famiglia  modesta,  è entrato nell'Académie de Tournai nel 1915, ma la sua vera vocazione di scultore è diventata evidente quando seguì un corso di scultura nel 1922 con Maurice De Korte. Nella sua città natale ha incontrato Pierre Caille  e più tardi, in una fonderia di  Bruxelles, Charles Leplae. Dopo aver vinto il Premio Rubens (1930), partì per Parigi, dove conobbe  la scultura di Charles Despiau, Aristide Maillol e Pierre Renoir , che influenzarono il suo stile. Nel 1931, aprì il suo studio a Saint-Idesbald sulla costa, dove la sua casa divenne presto un rendez-vous di artisti, tra cui Pierre Caille,  i fratelli Haesaerts, Edgard Tytgat e Paul Delvaux .

Nel 1935, fu incaricato di creare una scultura per il giardino delle  rose alla Exposition universale e  internazionale. Due anni dopo, Henry Van de Velde gli chiese un lavoro per il padiglione belga internationale della Exposition 1937. Negli anni Cinquanta Grard, ancora in pieno possesso delle sue capacità, ha ricevuto ripetute commissioni pubbliche: la Figura seduta presso la Banque Nationale, Bruxelles (1950), La Mer, che costeggia l'ufficio postale a Ostenda (1955e), la Naiade a Tournai (1950), e Terra e Acqua, vicino al Ponte Albert a Liegi.

 

FILATELIA

BELGIO Anno 2008 (3776 UN)

 

 

 

GRECO EMILIO

(Italia)

 

Nato a Catania,11 ottobre 1913. Morto a Roma il 5 aprile 1995.

 Frequenta le elementari nell'ex convento di San Placido a Catania e in quel periodo, affacciandosi da una grata dal Palazzo Biscari, osservava incantato i resti delle strutture greco-romane che lo condizionarono nella passione per la scultura antica. Tuttavia la Catania del tempo non riuscì a dargli lo spazio che meritava, in quanto "per i giovani la possibilità di esporre opere d'arte si limitava a qualche rara mostra sindacale (…). Nel volgere del tempo però, anche a Catania le cose sono cambiate. Ora esistono, laggiù, degli Istituti d'Arte e operano delle gallerie private".

Ottiene una grandissima popolarità con il monumento Pinocchio e la Fatina (1956) per il paese di Collodi.  
Poetico il suo ciclo delle Grandi bagnanti e i suoi ritratti di giovani donne.

È anche autore del Monumento a Papa Giovanni XXIII in San Pietro e delle Porte del Duomo di Orvieto (1970). Nel 1974 il museo all'aria aperta di Hakone gli dedica una zona permanente chiamata "Greco Garden". Il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo e il Museo Puškin di Mosca gli hanno dedicato una sala permanente di sculture e opere grafiche. A Catania, il museo a lui  dedicato offre una collezione di numerose litografie e acqueforti. Viene attualmente considerato uno dei più grandi scultori del Novecento.

Filatelia: San Marino, Paraguay,

 

Gredenberg SILVIA

(Austria)

 Nata a Vienna. Dopo il diploma scolastico, iniziò a studiare presso l'Università di Arti Applicate, grafica e pittura. Tre anni dopo, però, si orientò  verso una preparazione diversa, seguendo  studi in economia aziendale presso l'Università di Economia di Vienna dove ha completato il suo dottorato nel 1975.  Ha lavorato professionalmente in diversi settori come giornalismo, banche e come consulente fiscale. In seguito ha iniziato a dedicarsi sempre più al suo lavoro artistico. La sua materia preferita è l'essere umano. La sua tecnica principale è quella degli  acquerelli, ma  l’affascinano anche oli e tecniche di miscelazione.

Filatelia: Austria

 

 

GRIGORESCU NICOLAE

(Romania)

 

Nato a Pitaru il  15 maggio 1838. Morto il  21 luglio 1907.

E’ stato uno dei fondatori della moderna pittura romena. Fu anche uno scrittore.

Nel 1843 la famiglia si trasferì a Bucarest . In giovane età (tra il 1846 e il 1850), è diventato un apprendista presso la bottega del pittore Anton Chladek dove creò icone per la chiesa di Băicoi e il monastero di Caldarusani.  Nel 1856 ha creato la composizione storica Mihai scăpând stindardul ( Michele il Bravo salva la bandiera), che ha presentato al principe valacco Barbu Ştirbei, insieme ad una petizione per chiedere aiuti finanziari per i suoi studi.

Tra il 1856 e il 1857, dipinse la chiesa del monastero Zamfira, Prahova, e nel 1861 la chiesa del monastero Agapia. Con l'aiuto di Mihail Kogalniceanu, ha ricevuto una borsa di studio per studiare in Francia.

Nell'autunno del 1861, il giovane Grigorescu partì per Parigi, dove studiò presso l' École des Beaux-Arts. Ha inoltre frequentato il laboratorio di Sébastien Cornu, dove ebbe come collega Pierre-Auguste Renoir. Conoscendo le sue debolezze, si concentrò sul disegno e sulla composizione. Tuttavia, ben presto lasciò questo workshop e, attratto dai concetti artistici della scuola di Barbizon, ha lasciato Parigi per quel villaggio, dove divenne il collaboratore di artisti come Jean-François Millet, Jean-Baptiste-Camille Corot, Gustave Courbet e Théodore Rousseau. Sotto l'influenza del movimento, Grigorescu ha cercato nuovi mezzi di espressione e tra cui l'andamento della pittura en plein air, che era anche importante per l'impressionismo. Come parte della Esposizione Universale di Parigi (1867), ha contribuito con sette opere. Poi ha esposto al Salone di Parigi del 1868 il dipinto Tanara Tiganca (Giovane ragazza zingara).

Tornò in Romania un paio di volte dove nel 1870 partecipò alla mostre di artisti viventi e a quelle organizzate dalla Società degli Amici delle Belle-Arti. Tra il 1873 e il 1874 si recò in Italia, Grecia e Vienna.

Nel 1877 fu chiamato ad accompagnare l' esercito rumeno come un "pittore di prima linea" nella Guerra d'indipendenza rumena . Durante le battaglie al Grivitsa Strongpoint e Oryahovo, ha fatto disegni e schizzi che poi utilizzò nella realizzazione di opere su più vasta scala.

Nel 1889 il suo lavoro era presente  nella Esposizione Universale di Parigi e presso l' Ateneo rumeno. Partecipò a mostre tenute presso l'Ateneo rumeno nel 1891, 1895, 1897, 1902, e 1905.

Dal 1879 al 1890 ha lavorato in Francia, soprattutto in Vitré, Brittany, e nel suo laboratorio di Parigi. Nel 1890 si stabilì a Câmpina e iniziò a raffigurare  temi pastorali, soprattutto ritratti di contadine, le immagini di carri trainati da buoi su strade polverose e altri paesaggi. E 'stato nominato membro onorario della Accademia rumena nel 1899.

Al momento della sua morte, Grigorescu aveva lavorato sul suo Intoarcerea de la Balci (Il ritorno dalla Fiera).

Filatelia: Romania

 

 

GUDERNA LADISLAV

(Cecoslovacchia)

 

Nato 1 Giugno 1921 a Nitra. Morto  7 ottobre 1999 a Vancouver.

Pittore surrealista,  ha trascorso la sua infanzia a Nitro, dove ha frequentato la Grammar School. Nel 1933 la famiglia si trasferì Gudernovcov, Bratislava . Qui iniziò a studiare presso l'Accademia. Allo stesso tempo, frequentò corsi di disegno serali presso la scuola di arti e mestieri, sotto la guida del professor Louis Fulla (1902-1980). Completò  la sua  formazione nell'arte con  Massimiliano Schurmann (1890-1960). Dal 1938 studiò presso il Dipartimento di Disegno e pittura - Nazioni Unite, nello studio della Technical University con il Professor John Mudroch (1909-1968).

Quattro anni dopo fu espulso dalla scuola per presunta indisciplina e per opinioni politiche. Nel 1944 si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Belgrado.

A 20 anni mise in atto una nuova forma teorica nel campo della pittura . Fin dall'inizio della sua formazione collaborò con poeti surrealisti.

1945 - Membro fondatore del gruppo di 29 artisti.

1946 - partecipò alla mostra d’Art cecoslovacca a Parigi.

1948 - partecipò alla Biennale di Venezia.

1957 - Presidente dell'Associazione degli artisti slovacchi.

1958 - ha vinto la medaglia d'argento per progetti per l'Expo '58 in Bruxelles.

1968 - protestò per l'occupazione della Cecoslovacchia e dovette emigrare in Canada dove visse. prima a Toronto e nel 1979 si trasferì a Vancouver.

1979 - Membro del gruppo internazionale surrealista Melmoth .

Negli anni 1979-1998 pubblicò assieme al figlio la rivista surrealista “Martin Scarabeus”, che uscì per  circa venti numeri. Negli anni 1981-1986 fondò e diresse la rivista “Melmoth Vancouver”.
Guderna è considerato uno dei fondatori del surrealismo slovacco. È stato un pittore, incisore:  eccelleva nei collage d'arte.

Nella prima metà degli anni  40 i suoi lavori sono stati caratterizzati da forme borderline ..
Dopo il 1945, è stato attratto dal fauvismo e dall’analisi del cubismo sintetico. Durante questo periodo nel suo lavoro prevalsero soprattutto dipinti di donne. Una caratteristica tipica del suo lavoro è l’umorismo e l’ironia.

Filatelia : Cecoslovacchia

 

GUERCINO  (pseud. Di Giovanni Francesco Barbieri)

(Italia)

 

Nato l’8 febbraio del 1591. Morto il 22 dicembre 1666.

Pittore barocco, nacque in un villaggio tra Bologna e Ferrara. In giovane età ha acquisito il soprannome di Guercino perché era strabico. Principalmente autodidatta, all'età di 16 anni, ha lavorato come apprendista nella bottega di Benedetto Gennari, un pittore della scuola bolognese.  In 1615, si trasferì a Bologna, dove il suo lavoro fu lodato da Ludovico Carracci. Guercino dipinse due grandi tele per il cardinale Serra, legato pontificio a Ferrara. Questi dipinti hanno uno stile naturalista  che ricorda quello caravaggesco.

Consigliato dal marchese Enzo Bentivoglio si recò a Roma dove visse dal 1961 al 1623, tre anni che furono per lui assai produttivi.

Di questo periodo sono gli affreschi di Aurora al casinò di Villa Ludovisi, il soffitto di San Crisogono (1622) (San Crisogono in gloria), il ritratto di papa Gregorio XV (ora al Getty Museum, e il Seppellimento di Santa Petronilla o Pala di St. Petronilla per il Vaticano (ora al Museo Capitolino), che è considerato il suo capolavoro.

Dopo la morte di Gregorio XV, Guercino tornò nella sua città natale. Nel 1626, iniziò gli affreschi nel Duomo di Piacenza. I dettagli della sua carriera dopo 1629 sono ben documentati nel Libro dei Conti di Casa Barbieri, che Guercino e suo fratello Paolo Antonio Barbieri mantennero aggiornato, e che è stato conservato.

Guercino era notevole per l'estrema rapidità delle  sue esecuzioni: ha completato non meno di 106 grandi pale d'altare per le chiese, e altri suoi dipinti ammontano a circa 144. E 'stato anche un prolifico disegnatore. La sua produzione comprende molti disegni, di solito in inchiostro, inchiostro lavato o gesso rosso. La maggior parte di essi sono stati fatti, come studi preparatori per i suoi dipinti, ma ha anche disegnato paesaggi, soggetti di genere e caricature per il proprio piacere.

 Guercino ha continuato a dipingere e a insegnare fino alla sua morte nel 1666, accumulando una fortuna notevole. Non si sposò mai. La sua eredità andò divisa fra i nipoti e allievi.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013  Busta postale

 

GUGUIANU MARCEL

(Romania)

 

Nato nel 1922 a Barlad.

Guguianu,dopo aver  frequentato la scuola elementare e il liceo a Galaţi, dal 1941 al 1945 ha frequentato i corsi della Scuola di Belle Arti di Bucarest, tenuti da Cornel Medrea. Ha poi insegnato disegno e calligrafia presso scuole superiori nella sua città natale. Dal 1954 al 1956 ha lavorato a Iaşi e restaurato monumenti storici a Bârlad.

La sua attività consiste in opere di scultura monumentale, gruppi statuari, bronzo e busti marmorei di molti scrittori, poeti, scienziati, attori, collocati in parchi, giardini pubblici, Istituti, teatri e musei in Romania e all'estero.

Ha presentato le sue sculture in mostre annuali e biennali nel 1948.  Nel 1956, si unì alla Unione artisti della Romania e si trasferì a Bucarest. Partecipò a mostre tenutesi a Budapest , Odense,  Roma, San Marino, Napoli, Aranđelovac, Belgrado, Montpellier, Parigi, San Paolo, New York, Ankara ,Bamako , Washington , Siviglia e Miami .

I suoi riconoscimenti includono un premio onorario del 1972 Biennale di Venezia; altri tre premi a Napoli nel corso del 1970; e una medaglia d'oro da San Marino (1981). Nel 2002, il presidente Ion Iliescu lo ha nominato cavaliere dell'Ordine della Stella di Romania .

Il suo lavoro è esposto nella Madeleine Galleries di New York City; nel 1992 è nata la Fondail Guguianu Marcel. 

 

FILATELIA

SAN MARINO Anno 1987 (1203)

 

GUILLAUMIN JEAN-BAPTISTE ARMAND

(Francia)

 

Nato a Parigi, 16 febbraio 1841. Morto a Orly, 26 giugno 1927.

Pittore e litografo, fu un  importante esponente del movimento impressionista.

Lavorò come commesso in una merceria prima di iscriversi nel 1861, grazie ad una vincita alla lotteria, all'Académie Suisse dove incontrò Paul Cézanne e Camille Pissarro. Pur non raggiungendo mai la notorietà dei due amici, Guillaumin ebbe una profonda influenza sulla loro arte: Cézanne stesso tentò alcuni dei suoi lavori più innovativi dopo aver visto alcune prove dell'amico in riva alla Senna.

Guillaumin espose al Salon des Refusés nel 1863 e divenne amico di Vincent van Gogh, il cui fratello Theo si occupò spesso della vendita di alcuni suoi quadri. Apprezzato per l'intensità dei suoi colori, fu ricercato da molti musei, anche all'estero: le sue opere più note sono le vedute di Parigi, della zona di Creuse e della regione presso Les Adrets-de-l'Estérel, vicino alle coste della Provenza.

 

FILATELIA

GUINEAU BISSAU Anno 2013 (5116/8)

 

GURJIAN HAKOB

(Armenia)

 

Gurjian (1881-1948) è un importante scultore armeno. Si laureò presso le scuole artistiche a Shooshy e Mosca, dopo di che studiò a Parigi ( Accademia Julianne) migliorando nel contempo le capacità personali nello studio di Auguste Rodin. Lavorò a Mosca e Parigi e partecipò a esposizioni e a mostre personali a New York (1924) e Parigi (1926 e postumo, nel 1952). Le sculture create da Gurjian  dimostrano una giunzione tra le migliori tradizioni dell'antica arte orientale e quelle dell’arte europea moderna.

Filatelia: Armenia

 

 

GÜTERSLOH ALBERT PARIS (pseud. di Albert Conrad Kiehtreiber)

(Austria)

 

Nato il 5 Febbraio 1887 a Vienna. Morto il  16 maggio 1973 a Baden bei Wien.

Pittore e scrittore,  ha lavorato come attore, regista e scenografo prima di occuparsi di pittura nel 1921.

Come insegnante di Arik Brauer, Ernst Fuchs, Wolfgang Hutter, Rudolf Hausner e Anton Lehmden è considerato uno dei più grandi esponenti della Scuola Viennese del Realismo Fantastico.

 Filatelia: Austria

 

GUTIERREZ FELIPE SANTIAGO

(Messico)

 

Pittore  messicano nato nel distretto di San Pablo nella città di Texcoco, nello Stato del Messico, 20 Maggio 1824, e morì nella città di Messico nel 1904.

Egli è considerato uno dei più alti esponenti delle arti nello  Stato del Messico e della pittura messicana del 19 ° secolo.

Ha studiato prima in Texcoco, dove gli fu maestro di pittura  Don José de la Luz García. Più tardi, nel 1844, si trasferì a Città del Messico, dove ha studiato presso l'Accademia di San Carlos, come allievo di Miguel Mata e Kings. Presto fu  notato tra il resto degli studenti per le sue magnifiche qualità, e con l'arrivo del pittore catalano Pelegrin Clavé, si interessò al panorama artistico europeo. Nel 1850, su invito di Felipe Sánchez Solís, direttore dell'Istituto letterario dello Stato del Messico, si trasferì a Toluca per la cattedra di disegno e pittura presso l'Accademia delle Arti dello Stato. Tuttavia, abbandonò Toluca e si dedicò a viaggiare attraverso diverse città del paese alla ricerca delle proprie radici.

Ha trascorso il tempo a Morelia, e ha deciso di tornare di nuovo all'Accademia di San Carlos, per completare gli insegnamenti di Pelegrín Clavé. Questo secondo soggiorno in Accademia gli fu proficuo e contribuì alla sua maturità di artista, tanto da ottenere grandi successi nelle varie mostre in cui espose.

Dopo il  1862 si recò negli  Stati Uniti, in particolare a San Francisco, in California, dove rimase per un anno e mezzo. In questa città, raccolse grandi successi. Dopo il viaggio in America approdò in  Europa, visse a Parigi  dove fu il primo pittore messicano a vincere  la medaglia d'oro nella mostra mondiale del 1889. Tuttavia, l'obiettivo finale della sua carriera come pittore fu Roma. Qui, per la prima volta dipinse il nudo femminile, che culminerà anni più tardi col suo quadro La Cazadora de los Andes. Questo lavoro causò un grande scandalo in Messico quando apparve alla mostra annuale dell'Accademia di San Carlos.

Nel 1872 tornò in America, anche se non direttamente in Messico.  In quel periodo conobbe il poeta colombiano Rafael Pombo, che divenne il suo migliore amico e apologeta, spingendolo a trasferirsi in Colombia.

Nel 1894 tornò in Messico,  a 70 anni di età. Visse dapprima a Toluca e, infine, nella sua umile Texcoco, dove morì il 4 aprile 1904. Oltre ai suoi quadri ha fatto critiche d'arte e ha pubblicato i suoi diari di viaggi, che sono per lo più un lavoro e la storia dell'arte teorica.

Le sue opere più note sono  il primo dipinto messicano nudo; il ritratto della Signora Solís Sánchez e Doña Teresa Pliego; e le opere più intime dell’  Addio o ritratto di una donna.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

GUTTUSO  RENATO

(Italia)

 

 Nato a Bagheria, Palermo, 1911. Morto a  Roma nel 1987

Tra i più significativi rappresentanti dell'arte italiana contemporanea, si distingue per una visione dolorosamente ma umanamente poetica e per la ricchezza delle forme stilistiche. Prendendo le mosse da un violento espressionismo, con accenti di forte denuncia sociale, nel dopoguerra fu tra gli animatori del movimento realista. Dal 1960 guardò con interesse all'avanguardia europea.

A  Milano aderì alla fondazione del movimento di "Corrente" e partecipò alla lotta antifascista. Muovendo da un violento espressionismo, con forti accenti di denuncia sociale si orientò  verso le scomposizioni formali di Picasso. Dal 1960, superato nel racconto l'intento sociale e celebrativo, Guttuso guardò con interesse alle soluzioni dell'avanguardia europea, proponendo una serie di opere in cui il linguaggio iconografico, dagli accesi cromatismi, si arricchisce di riferimenti allegorici.

Vincitore del premio Bergamo (1942) e del premio Marzotto (1960), nel 1972 è stato insignito del premio Lenin per la Pace. Redattore di ”Paragone, scrisse numerosi saggi e articoli e nel 1972 pubblicò Mestiere di pittore: scritti sull'arte e la società. Autore di serie di disegni che si impongono per l'incisiva forza del segno, nel 1985 ha anche realizzato una serie di pannelli decorativi (142 metri) per il soffitto del teatro di Messina.

Filatelia: San Marino

 

 

HAYEZ FRANCESCO

(Italia)

 

Nato a Venezia, 10 febbraio 1791 e ivi morto  il  21 dicembre 1882.

Massimo esponente del romanticismo storico, particolarmente noto per l'opera Il bacio.

Molte sue opere sono "criptate":  ad esempio nel Bacio, ambientato in epoca medioevale, si può intuire il vero significato dell'opera, legata al suo tempo, con un patriota che sta partendo per la guerra contro gli Austriaci.

Naturalmente in quegli anni era vietato rappresentare liberamente una scena di questo tipo, così  Hayez decise di "camuffare" o "criptare" i suoi dipinti, trasponendoli in epoche passate.

Il Bacio è diventato, infatti,  il ​​"manifesto" del Romanticismo Italiano.

Hayez nacque a Venezia, in una famiglia di condizioni modeste. Il padre Giovanni era di origine francese; la madre, Chiara Torcella, veniva da Murano. Il piccolo Francesco, ultimo di cinque figli, fu  affidato ad una sorella della madre  che aveva sposato Giovanni Binasco, armatore e mercante d'arte proprietario di una  discreta collezione di dipinti.

Già da piccolo mostrò predisposizione per il disegno e lo zio lo affidò ad un restauratore affinchè  imparasse il mestiere.

In seguito divenne allievo del pittore Francesco Magiotto con quale rimase per tre anni. Frequentò il primo corso di nudo nel 1803 e nel 1806 fu ammesso ai corsi di pittura della Nuova Accademia di Belle Arti di Venezia, dove fu allievo di Teodoro Matteini.

Nel 1809 vinse un concorso indetto dall'Accademia di Venezia per l’iscrizione all’Accademia nazionale di San Luca a Roma e si trasferì nella capitale dove divenne allievo di Canova che gli fu guida e  protettore. Nello studio del Canova conobbe Francesco Podesti, l'altro grande pittore del romanticismo storico della prima meta dell'Ottocento.

Nel 1814 lasciò Roma in seguito ad un'aggressione, avvenuta, pare, per vicende sentimentali, e si trasferì a Napoli. Gli venne commissionato da Gioacchino Murat il dipinto Ulisse alla corte di Alcinoo.

Nel 1822 fu chiamato ad insegnare all'Accademia di belle arti di Brera, in aiuto di Luigi Sabatelli. Insegnò all'Accademia,  fino al 1850, quando, con la morte del  Sabatelli, gli successe alla cattedra che occupò fino al 1879.

Mori a Milano il 21 dicembre 1882 all'età di 91 anni.

La sua  miglior produzione artistica è legata ai  ritratti degli uomini più famosi dell’epoca:  Gioachino Rossini, Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni, Antonio Rosmini, Massimo d'Azeglio e Camillo Benso, conte di Cavour.

L'elencazione delle opere di Hayez non è  agevole in quanto spesso non le firmava oppure non le datava.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2014  Busta postale

 

 

 

HEBERT ANTOINE AUGUSTE

(Francia)

Nato a Grenoble, 3 novembre 1817. Morto a La Tronche, 5 novembre 1908.

Nacque in una famiglia agiata di un notaio e cugino di Stendhal, fa i suoi primi studi a Grenoble e inizia contemporaneamente a prendere lezioni di pittura da Benjamin Rolland, allievo di David e conservatore del Museo cittadino. La madre Amélie acquista nel 1821 la villa di La Tronche dove Ernest passerà l’ultima parte della sua vita, vi morirà e sarà sepolto in una tomba edificata nel giardino.

I suoi genitori si separano nel 1834 ed Ernest va a studiare legge a Parigi ma la sua autentica passione è la pittura e così finisce per frequentare gli atelier di David d'Angers e di Paul Delaroche.

Vince nel 1839 il Prix de Rome con La coupe de Joseph trouvée dans le sac de Benjamin e il conseguente soggiorno a Roma con lo studio nell'Accademia di Francia diretta da Ingres gli accende una passione per l’Italia che durerà tutta la vita: a Roma in particolare, passerà complessivamente quasi trenta anni della sua vita. Dopo otto anni rientra a Parigi dove espone al Salon del 1850 Malaria, un quadro ispirato alla Campagna romana.

Dopo il successo del suo Bacio di Giuda nel 1853, è nominato cavaliere della Legion d'onore; nel 1855 è a Roma e vi ritorna ancora l’anno seguente per trasferirsi, fino al maggio 1858, a Cervara di Roma, luogo allora quasi primitivo. Vi dipinge diverse opere, come Rosanera alla fontana, Il picco di Cervara, Una strada di Cervara, Portatrice d’acqua, Le donne di Cervara. In Italia rimarranno diverse sue opere, come Roma sdegnata, La piccola Medea, Famiglia di ciociari e Il piccolo brigante.

Il suo accademismo, venato di romanticismo, si indirizza dagli anni Settanta verso le forme della pittura simbolista. In Francia è un pittore di successo che ricerca ed è ricercato dalla mondanità e dalla stessa famiglia imperiale: dipinge il ritratto di Napoleone III, di Carlotta Bonaparte, della principessa di Wittgenstein.

Ufficiale della Legion d’onore nel 1867, da quell’anno è inviato a Roma a dirigere l’Accademia di Francia a Roma fino al 1873; commendatore della Légion d'honneur l'anno dopo, tornerà ancora a dirigere l’Accademia dal 1885 al 1891.

Dal 1875 al 1884 decora, con il mosaico rappresentante Cristo che mostra la Francia a un angelo, l’abside del Panthéon di Parigi. Negli ultimi anni si ritira nella sua villa di La Tronche dove continua la sua attività di ritrattista mondano e dove muore nel 1908.

La moglie, Gabrielle d’Uckermann, raccoglie i dipinti del marito e trasforma la residenza in un museo inaugurato nel 1934, donato poi dal figlio adottivo René Patris d'Uckermann al Dipartemento dell'Isère nel 1979. A Parigi, accanto al Musée d’Orsay, gli è dedicato un altro museo.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta Postale

 

 

 

HEISS JOHANN

(Germania)

 

Nato 19 giugno 1640  a Memmingen. Morto nel  1704 ad  Augusta.

Pittore barocco, dopo la sua formazione a Memmingen, dove si è laureato con Hans Conrad Sichelbein e Johann Sichelbein, lavorò nel 1663 e 1664 a Sttugart.

Molte sue opere sono presenti in Germania nella Galleria barocca nel castello di Ludwigsburg, presso il Museo della città di Memmingen, nel Herzog Anton Ulrich-Museum (Braunschweig), nella collezione di dipinti del Bavarian State, nel Museo Nazionale Germanico (Norimberga), nella Galleria  del barocco tedesco (Augsburg) e nella  Staatsgalerie (Stoccarda). All'estero è presente  al  Louvre (Parigi), al Kunsthistorisches Museum (Vienna) e al Museo Hermitage (San Pietroburgo).

Le sue sculture sono: Ecce Homo, 1662, Museo Diocesano Freiburg,  1.666, due  pale per altari laterali del Santuario di San Rasso in Grafrath, Ciclo Crocifissione (in 5 immagini), 1670, in origine nella  chiesa del Monastero dei Benedettini di Ochsenhausen,  Il Battesimo di Cristo, 1674, in origine nella Chiesa Evangelica della Croce, Augsburg,  Ciclo delle Quattro  stagioni 1676,  Ciclo Il figliol prodigo 1676.

La maggior parte di sue opere, elencate in diversi archivi di lavoro "Manus Dei" è considerata perduta. E 'stato reso popolare da una contraffazione del pittore Wolfgang Beltracchi, esposta al Museo di Belle Arti.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

 

 

HELION  JEAN, (PSEUD.  DI JOHN BICHIER)

(Francia)

 

Nato il 21 aprile 1904 a Couterne. Morto  il 27 ottobre 1987 a Parigi.

Ha contribuito alla introduzione dell’arte astratta negli USA:

Da bambino, visse ad Amiens durante la prima guerra mondiale. Nel 1920 studiò tecnica farmacistica e chimica  a Lille presso l' Istituto Industriale Nord, ma diventò un disegnatore edile a Parigi .

Nel 1920, iniziò a dipingere con un motivo geometrico a fianco di Piet Mondrian, di Fernand Léger e Theo van Doesburg. Rapidamente si rivolse a una astrazione che enfatizza il volume, il ritmo e il movimento. Dal 1925, il collezionista Georges Bine gli permette di dedicarsi  alla pittura a tempo pieno. Dal 1927, Helion partecipa alla rivista d'arte “La legge e fornisce analisi e sintesi delle principali riviste europee. L'anno successivo espone ai Salon des Indépendants  e si unisce al     circolo di "artisti di Montparnasse."

Verso la fine degli anni 1930, inizioò a sottolineare i contorni, soprattutto le teste alla maniera di Jean Arp.

Affascinato dalle idee comuniste, così come un certo numero di artisti del tempo, compì un viaggio in Unione Sovietica da dove tornò disilluso. Recatosi negli Stati Uniti scoprì la forza e la violenza del capitalismo , e si stabilì a New York.

Nel  1939 Helion con la sua pittura Figura di caduto, si presentò tecnicamente in controcorrente con i  suoi colleghi.

Decise di tornare in Francia nel 1940 . Poco dopo, fu arrestato e inviato a Slesia, prima in un campo di concentramento e poi su una nave prigione. Fuggì nel 1942 e riuscì  a tornare negli Stati Uniti, dove pubblicò  con successo un libro dal titolo Non mi prenderanno.  

Cominciò in quel periodo a dedicarsi a dipingere la natura e si dedicò ad opere ispirate a scene di vita quotidiana. Non abbandonò  l'arte figurativa, anzi, nel 1950, la spinse fino all'estremo e persino al grottesco. Dipinse nature morte in cui introduce oggetti della vita di tutti i giorni - soprattutto zucche, bombette e ombrelli - oggetti carichi di simboli, che nelle sue opere occuparono un posto permanente. Più tardi, egli sarà coinvolto in una pittura che incorpora macchie colorate.

Dal 1950 al 1960, Helion visse  un vero e proprio boicottaggio da gallerie o musei, per la sua ricerca di estremismo in arte astratta, che lo aveva portato a rappresentare forme antropomorfe, piegando la necessità di dipingere a "quello che ha visto."

Nel 1965 espose alla Biennale di Parigi. Alla fine degli anni 1960 , cominciò a perdere la vista e cominciò a introdurre un cieco (con un bastone bianco ) nei suoi dipinti. Nel 1971, subì una doppia operazione di cataratta.

Jean Helion, che ha sempre espresso nelle sue opere il suo spirito giovanile attraverso colori vivaci e il ritmo delle sue composizioni, è seguito  negli anni 1960 dalla nuova generazione di pittori tra cui Gilles Aillaud o Eduardo Arroyo.

Filatelia: Francia

 

HELLEU PAUL CÉSAR

(Francia)

 

Nato a Vannes, 17 dicembre 1859. Morto a  Parigi, 23 marzo 1927.

Figlio di un Ispettore della Dogana, dopo la morte del padre, nonostante la disapprovazione di sua madre da poco rimasta vedova, si trasferì diciassettenne a Parigi per studiare al Liceo Chaptal.

Nel 1876 venne ammesso alla Scuola di Belle arti di Parigi nell'atelier di Jean-Léon Gérôme, sebbene ciò che lo attraeva di più era l'attività dei pittori "all'aria aperta". Nella Scuola fece amicizia con gli americani Whistler e Sargent e poi con Monet, che incontrò nella galleria di Paul Durand-Ruel in occasione della seconda mostra degli impressionisti.

All'inizio Helleu sbarcò il lunario lavorando come ceramista, decorando piatti. Fu in quel periodo che conobbe Giovanni Boldini, al quale fu legato da una lunghissima amicizia. Con Jacques-Émile Blanche condivise invece una grande passione per l'Inghilterra, dopo un viaggio a Londra nel 1885. Quello stesso anno fece una prima prova d'incisione con una punta di diamante offertagli da James Tissot.

In quegli anni, Sargent stava diventando un pittore molto noto, riuscendo così ad ottenere importanti commissioni. Al contrario, Helleu faticava a vendere le sue opere; questo lo scoraggiò profondamente, portandolo sul punto di abbandonare l'attività artistica. Ma fu proprio Sargent a convincerlo a continuare, fornendogli anche un consistente aiuto economico.

Nel 1884 Madame Guérin gli commissionò il ritratto della figlia Alice, di 14 anni. Helleu si innamorò perdutamente della fanciulla al punto che, solo due anni dopo, essendo ampiamente ricambiato, la portò all'altare. Alice divenne la sua modella preferita. Affascinante, raffinata ed elegante, lo aiutò ad introdursi nei circoli aristocratici di Parigi.

Nel 1886, quando ormai era stato più volte notato ed apprezzato in diverse mostre, assieme a Monet si rifiutò di partecipare all'ottavo Salon, nonostante le insistenze di Degas.

L'anno seguente Robert de Montesquiou gli acquistò sei incisioni. Da quell'incontro nacque un'amicizia con il collezionista che lo mise in contatto con la contessa Greffuhle: fu l'occasione per inserirsi autorevolmente negli ambienti altolocati parigini. Con l'aiuto di sua moglie Alice, Helleu divenne il ritrattista di moda e uno degli artisti più popolari dell'alta società francese della fine del diciannovesimo secolo.

Nel 1883 iniziò a lavorare ad una serie di vetrate per cattedrali; l'anno dopo cambiò tema e si dedicò al Parco di Versailles. Nel 1897 espose al Salon del Campo di Marte i suoi lavori su Versailles assieme a delle marine.

In questi anni produsse anche la maggior parte delle sue opere più importanti, soprattutto i ritratti di molte delle donne più famose e belle del suo tempo.

Helleu fu per molti aspetti un innovatore che attirò l'ammirazione e la curiosità dei suoi contemporanei. Ad esempio, in contrasto con il gusto corrente dell'epoca che voleva gli interni delle abitazioni di colore scuro e carichi d'ombra, egli nel 1889 fece dipingere di bianco le pareti del suo appartamento.

Anche per questi atteggiamenti fu cercato e richiesto dappertutto: espose a Londra nel 1895 avendo sul catalogo una presentazione di Edmond de Goncourt, cosa che consacrò definitivamente la sua fama.

In quegli anni fece anche la conoscenza di Marcel Proust, presentatogli da Montesquiou, ed ebbe con lui una relazione culturale profonda. Questa ispirò al grande scrittore il personaggio del pittore Elster, nella sua "Recherche". Quando Proust morì, Helleu incise il suo ritratto sul letto di morte.

Al pari di Elster, Helleu fu un appassionato del mare. Assaporò così il piacere di essere uno "yachtman", trascorrendo i più bei periodi dei suoi anni a bordo di superbe imbarcazioni, arrivando a possederne fino a quattro. E s'ispirò ugualmente sia ai vestiti delle belle signore eleganti sia ai riflessi del cielo e del mare.

Lo "stile Helleu", che caratterizzò l'eleganza, la raffinatezza e la grazia femminile, ottenne un immenso successo anche a Londra e a New York, dove egli si recò diverse volte a partire dal 1902, riportando un vastissimo successo con i suoi ritratti di dame eleganti, finché, nel 1912, gli fu commissionata la decorazione del soffitto dell'atrio del Grand Central Terminal di New York con il tema dei segni zodiacali d'oro su un cielo stellato e una Via Lattea d'argento. Purtroppo l'opera è andata distrutta nel 1930 per il crollo dell'intonaco.

Nel 1904 fu insignito della Legion d'onore, diventando poi membro delle più importanti società di Belle arti, sia a Parigi sia a Londra.

Ma all'inizio degli anni venti Helleu capì che le donne non desideravano più essere viste solo nella loro eleganza femminile: la Belle époque era finita. Helleu perse l'ispirazione e si ritirò a vita privata con la famiglia. Alla fine del 1926 progettò con Jean-Louis Forain una grande esposizione delle sue opere. Ma fu il suo ultimo progetto.

In seguito ad un intervento chirurgico, Helleu morì di peritonite a Parigi, il 23 marzo 1927. Aveva 68 anni ed aveva attraversato da protagonista uno dei più affascinanti e disincantati periodi del XX secolo.

Sua figlia Paulette Howard-Johnston, deceduta nel 2009, ha lasciato tutta la produzione di Helleu (oli, pastelli, punte secche, disegni etc.) al Museo Bonnat di Bayonne, divenuto così il Museo Bonnat-Helleu.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012 Busta postale

 

HENRY  ROBERT

(USA)

 

Nato a Cincinnati, 25 giugno 1865 .Morto a  New York, 12 luglio 1929

Robert Henri, vero nome Robert Henry Cozad fu una figura guida dell'Ashcan School del realismo americano e fondò il gruppo detto "Gli otto", per protestare conto i criteri conservatori e discriminatori della National Academy of Design.

A causa di disavventure familiari, Henri passò gli anni dell'infanzia e della gioventù trasferendosi continuamente negli stati centrali degli Stati Uniti, finché nel 1883 la famiglia si stabilì dapprima a New York e poi ad Atlantic City, dove egli realizzò le sue prime pitture.

Per l'incoraggiamento dei genitori, nel 1886 Henri si iscrisse all'Accademia d'Arte di Filadelfia, dove eseguì dei quadri “en plein air”. Si recò quindi a Parigi nel 1888, dove studiò sotto la guida di William-Adolphe Bouguereau ed ammirò le opere di grandi artisti, come Velázquez, Goya, Hals, Rembrandt, Manet e Whistler.

Conobbe l'impressionismo, il post-impressionismo ed il simbolismo, ma fu proprio l'impressionismo, con la tecnica dell'”en plein air” ed il rifiuto dell'accademismo, ad entusiasmarlo maggiormente.

Dopo aver viaggiato per la Francia, nel 1890 giunse in Italia, ammirandone parte dell'immenso patrimonio artistico.

Nel 1891 tornò a Filadelfia e cominciò ad attrarre un gruppo di artisti, tra cui William Glackens, George Luks, Everett Shinn e John Sloan, che si incontravano nel suo studio per discutere di arte e cultura e per fare disegni dal vivo; la stima e l'amicizia tra loro durò per tutta la vita.

In questo periodo i suoi temi preferiti furono i paesaggi ed i ritratti, caratterizzati da una pennellata ampia e vivace, con la ferma convinzione che l'arte sia strettamente legata alla vita reale e che il compito dell'artista sia di esprimere sulla tela non solo quello che vede, ma soprattutto quello che prova.

Una costante delle sue opere è il rifiuto di modelli accademici in favore di una profonda ed al tempo stesso spontanea osservazione della realtà; questo vale anche per le opere degli anni successivi, in cui ritrasse principalmente scene urbane e soggetti presi dalla vita di tutti i giorni.

A partire dal 1898 Henri trascorse ancora due anni in Francia, durante i quali si fece notare da diversi collezionisti.

Tornato negli Stati Uniti, si dedicò anche all'insegnamento ed insegnò per il resto della sua vita in diverse e prestigiose scuole di New York, avendo tra i suoi studenti artisti come Edward Hopper, Rockwell Kent, George Bellows, Joseph Stella, Man Ray e Stuart Davis.

Nonostante gli importanti riconoscimenti ottenuti, Henri accusò i membri delle più importanti accademie artistiche statunitensi di pregiudizio e di scarsa volontà di rinnovamento, per aver rifiutato sistematicamente le opere innovative dei suoi allievi. Per questo motivo fondò il gruppo di artisti chiamato "Gli otto" e organizzò diverse mostre in cui furono esposti, insieme alle proprie opere e a quelle del gruppo dei suoi amici di Filadelfia, anche lavori di artisti come Maurice Prendergast, Ernest Lawson e Arthur Davies.

In queste mostre spesso le opere erano esposte in ordine alfabetico per dare risalto allo spirito egualitario che le ispirava.

Robert Henri morì a New York all'età di 64 anni.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013. Busta Postale

 

HERRFELDT MARCEL RENÉ VON

(Germania)

 

Nato nel settembre del 1889 a Parigi. Morto a Parigi nel 1965.

Pittore tedesco e protagonista della scuola di Monaco. Inizialmente aderì al Movimento di Nuova Oggettività .

Nacque nella Parigi della Fin de Siècle, da Alice Herrfeldt e Louis Ricardo Falero , entrambi artisti e impegnati sulla scena artistica vivace di Parigi e in Europa. Fin da giovane età, la pittura fu la sua passione  principale. Studiò a Monaco di Baviera, guidato da Franz von Stuck, a Firenze e Parigi, con un'interruzione durante la prima guerra mondiale.

I dipinti di  Herrfeldt, nella prima fase, furono fortemente influenzati dal suo maestro Franz von Stuck; in seguito, egli sviluppò uno stile più unico, integrando elementi realistici ed espressionisti.  I soggetti trattati da Herrfeldt erano in sintonia non solo  con altri protagonisti della scuola di Monaco, ma anche con quelli di suo padre. Si trattava per lo più di nudi e in particolare di nudi femminili.

Sebbene la  biografia di  Herrfeldt non sia ancora  interamente ricostruita, vi è un tratto distintivo incontrastato nella sua carriera. In mostre del  1921  è evidenziata  la sua interpretazione della sottomissione della donna, della donna schiava, elemento caratteristico della scuola di Monaco in quel momento.

La sua pittura è  ampiamente discussa  e la sua opera è accessibile ad un pubblico maggiore. Questa posizione è limitata al periodo tra le due guerre, favorito dallo scioglimento della scuola di Monaco.

L’opera di Herrfeldt fu rivalutata nel 1951.  Nel 1971 ottenne il Premio Diplôme d`Honneur.

Molti quadri di Herrfeldt possono essere correlati alla moderna cultura Pinup. Inoltre, la tensione erotica, i ritratti idealizzati e l'emancipazione non è una polemica limitata alla sua epoca, ma riappare costantemente e si manifesta in recenti contesti del Movimento Femminile.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013

 

HEYMAN RICHARD

(Germania)

 

Cominciò la sua preparazione artistica lavorando il vetro nella sua città natale e poco prima dello

Scoppio della Guerra Mondiale.  Dal 1920 al  1925 studiò  alla  'Kunstgewerbeschule' con Robert Engels. La sua pittura in  quegli anni riflette quella degli  impressionisti come Liebermann, Slevogt e Corinth.

L’opera di Heymann fu presentata nelle grandi mostre d'arte tedesca con 19 dipinti,  sette dei quali furono  acquistati da Adolf Hitler per  prezzi fino a 10.000 RM. La maggior parte delle sue opere raffigurano nudi o donne con bambini sani. Per queste acquisì il soprannome di 'pittore delle Madri tedesche'. Nel 1944 Heymann  partecipò alla mostra 'Deutsche Künstler und die SS' ('artista tedesco e le SS')a Breslavia e Salisburgo.

Delle 589 opere presenti alla mostra, 63 furono presentate in un catalogo a parte, tra cui una delle opere di Richard Heymann: 'HJ-Streifendienst' (Gioventù Hitleriana - Forza di controllo), una speciale  unità funzionante della polizia politica il cui compito era quello di  presenziare e controllare le riunioni, la lealtà dei membri  e denunciare tutti coloro che criticavano  Hitler o il nazismo).
Richard Heymann morì nel 1973.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

HILDEBRANDT GREG e TIM

(USA)

 

Nati il 23 gennaio 1939 a Detroit, Michigan.

Gemelli, hanno lavorato in modo collaborativo nel campo della fantasia e fantascienza per molti anni. Hanno prodotto le illustrazioni per fumetti, manifesti di film, libri per bambini, romanzi, calendari, pubblicità e figurine.

Tim Hildebrandt è morto nel giugno 2006.

Greg Hildebrandt ha ricevuto nel 2010 il Chesley Award alla carriera artistica dall’Association di Fantascienza e Fantasy Artists 

Greg e Tim Hildebrandt iniziano a dipingere professionalmente nel 1959  sotto l’etichetta I fratelli Hildebrandt. Sono noti  per aver prodotto le illustrazioni per un calendario avente per soggetto Il Signore degli Anelli. Dipinsero la locandina per il film Star Wars ; lavorarono nel campo dei fumetti per  la Marvel Comics e DC Comics; dipinsero ad olio gli originali per una edizione limitata di Terry Brooks La Spada di Shannara; illustrarono  Magic: The Gathering,   Harry Potter e  Wizards of the Coast .

 

FILATELIA

SPAGNA 2014 

  

 

HIRSCH ALEXANDRE AUGUSTE

(Francia)

 

Nato nel 1833. Morto nel 1912

Fu un pittore di scene storiche, ritratti e un litografo.

Pittore accademico, il suo percorso artistico  è stato segnato dalla diversità. A partire dal 1857, quando Hirsh ha debuttato a ventiquattro anni di età, le prime opere dell'artista ai saloni di Parigi inclusero ritratti  religiosi e soggetti storici. Una visita in Marocco nel 1870 ispirò  la sua maturità e la sua attenzione per le donne dentro e intorno alla comunità di Tetuan. Molti suoi quadri hanno il nudo per soggetto.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta  postale

 

 

 

HOFFMAN HEINRICH Johann Michael Ferdinand

(Germania)

 

Nato il 19 marzo 1824  a Dresda e ivi morto il  23 giugno 1911.

Pittore tedesco del tardo 19 ° al 20 ° secolo. Era lo zio del pittore tedesco Ludwig von Hofmann. E’  conosciuto per i suoi numerosi dipinti raffiguranti la vita di Gesù Cristo.

Crebbe in una famiglia che nutriva un profondo interesse per l'arte. Suo padre, avvocato Heinrich Karl Hofmann (1795-1845) dipingeva ad acquerello; sua madre Sophie Hofmann, nata Volhard (1798-1854) diede lezioni di arte prima di sposarsi, e i suoi quattro fratelli hanno mostrato tutti un talento artistico. Heinrich, tuttavia, è stato l'unico per il quale l'arte non è solo una professione, ma il centro della sua vita.

Hofmann ha ricevuto le sue prime lezioni di arte dall’incisore di rame Ernst Rauch a Darmstadt. Poi, nel 1842, è entrato all'Accademia di Belle Arti di Düsseldorf e ha frequentato i corsi di pittura. In seguito, è stato accettato nello  studio di Wilhelm von Schadow dove creò il suo primo grande dipinto: Una scena della vita di Alboino, re dei Longobardi.

In seguito, ha viaggiato nei Paesi Bassi e in Francia al fine di intensificare i suoi studi d'arte. Nel 1846, Hofmann ha visitato l'Accademia di Belle Arti di Anversa. Dopo aver superato un periodo di tempo più lungo a Monaco è tornato a Darmstadt nel 1848, e in quel momento, ha iniziato una fase intensiva di ritratti. Il giovane artista ha rilevato che le attività politiche della sua famiglia gli potevano aprire molte porte di  persone influenti del tempo. Questo gli ha offerto l'opportunità di creare due ritratti di Heinrich von Gagern e uno di Justus von Liebig (questo ritratto è ora in possesso della regina del Regno Unito). Nel 1851, Hofmann è andato a Dresda a visitare la galleria d'arte. Nel 1853, si recò a Praga per dipingere il ritratto del dottor Beer, Gran Gran Maestro della Confraternita dei Cavalieri della Croce.

Nel 1853, Hofmann tornò a Darmstadt, e all'inizio del 1854, la sua amata madre morì. Fu profondamente commosso dalla sua morte tanto da dipingere la sua prima grande opera religiosa: Sepoltura di Cristo. Nell'autunno del 1854, ha iniziato un viaggio verso l'Italia. Nella  sua prima tappa  a Venezia usò  il suo tempo per studiare Giorgione, Bellini e Giotto (nella vicina Padova). Successivamente si recò a Firenze - dove rimase per due mesi -  poi andò a Roma nel gennaio del 1855. La corrispondenza completa con la sua famiglia e i suoi rappresenta un  dettagliato diario e contiene  sensazioni sul suo modo di dipingere in quel momento. Egli era profondamente impressionato da opere d'arte dell'antichità, del cristianesimo e del Rinascimento.

Non molto tempo dopo il suo arrivo a Roma, è stato presentato a Peter von Cornelius (1783-1867) . Quando cominciò il suo capolavoro L'arresto di Gesù nel 1854, questo lavoro risvegliò l'interesse di Cornelio e per 4 anni accompagnò Hofmann con il suo consiglio e la sua critica costruttiva. Nel 1858 il dipinto fu finito e acquistato dal Granducato Art Gallery di Darmstadt.

Nel 1858, Hofmann tornò a Darmstadt e l'anno successivo sposò Elisabeth Werner. La coppia non ebbe figli.

Seguì un periodo in cui dipinse ritratti per una grande pala d'altare per la chiesa in Obermörlen (Hesse): "Madonna col Bambino e apostoli Paolo e Pietro". Qualche tempo dopo una pala d'altare per la chiesa Væggerløse (Danimarca) con un Cristo Risorto".

Nel 1862, Hofmann e sua moglie si trasferirono  a Dresda. Sempre più si dedicò al genere di dipinti religiosi. Nel 1870, Heinrich Hofmann fu  nominato successore del professor Johann Carl Baehr dell'Accademia di Belle Arti di Dresda quale membro d'onore che già era. Nel 1872, il re Giovanni gli conferì la Grande Medaglia d'Oro e in seguito ricevette  la Albrecht-Medal dal re Alberto. Nel 1891, dopo la morte della moglie  Hofmann si ritirò dalla Accademia di Belle Arti di Dresda. Anche se smise di lavorare per l'Accademia è evidente dalle sue lettere che nella vita privata continuò a realizzare molte opere d'arte fino alla sua morte, avvenuta il 23 giugno, 1911.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta Postale.

 

 

 

 

HOLAREK EMIL

(Cecoslovacchia)

 

Nato nel 1867 a Laun (Lany) e ivi morto il 26 gennaio  1919.

Holárek,  pittore e grafico, studiò all’Accademiea di Praga (sotto Maximilian Pirner) e a Monaco di Baviera, dove rimase per sei anni e poi ancora a Praga e successivamente a Roma per un anno.

Holarek tratta nei suoi dipinti temi storici e biblici. Eseguì disegni a penna e inchiostro.

 Fu un membro del club Škréta e  partecipò alla sua fondazione.

I suoi dipinti sono presenti  in vari Musei di Sofia ("Il ritorno dei Bulgari da Bisanzio nel 1001 e "I ribelli catturati" (Laun), Monaco di Baviera, Praga...

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta Postale

 

  

HOLSTEYN CORNELIS

(Olanda)

 

Nato nel 1618. Morto il 2 dicembre 1658.

Pittore olandese della  Golden Age di Haarlem, dipinse  allegorie storiche, ritratti e decorazioni interne. Fu avviato alla pittura dal padre Pieter Holsteyn I.  Secondo Houbraken, suo padre era un pittore di vetro, e, quindi, è stato addestrato per pittura su vetro, ma il  mercato del  vetro dipinto non era molto in auge e perciò il giovane Cornelis si impratichì nella alla pittura su tela.

Houbraken   scrisse che il giovane si sentiva  ‘defraudato’ per il suo lavoro perché i suoi dipinti sul vetro erano di qualità elevata.

Si trasferì dalla sua città natale ad Amsterdam con il fratello Pieter Holsteijn II nel 1647; nel 1654 si sposò. Di quel periodo si conoscono due tele: Il  Trionfo di Bacco, e  Licurgo, che è stato dipinto per l’orfanotrofio di  Amsterdam.

Dopo la sua morte, forse avvenuta per infarto,  fu sepolto nella Nieuwe Kerk il 2 dicembre 1658.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno  2013  Busta postale

 

 

HORNO-POPLAWSKI STANISLAW

(Polonia)

 

Nato il 14 luglio 1902 a Kutaisi. Morto il 6 luglio 1997 a Sopot.

Scultore e pittore, educatore, studiò scultura presso l' Accademia di Belle Arti di Varsavia. Negli anni 1932-1939 ha insegnato scultura presso la Facoltà di Belle Arti dell'Università Stefan Batory di Vilnius. Dopo la seconda guerra mondiale visse a Bialystok, dove divenne professore presso la Scuola di Belle Arti , poi negli anni 1946-1949 docente presso la Facoltà di Belle Arti dell’Università Nicolaus Copernicus di Torun (nel 1996 ha ricevuto un dottorato onorario dall'università). Negli anni 1946-1970 insegnò all'Accademia di Belle Arti di Danzica (dove nel 1949-1950 e 1956-1960 è stato preside della Facoltà di Scultura).

Con ordinanza del Presidente della Repubblica del 22 luglio 1952, su richiesta del Ministero della Cultura e delle Arti,  per i risultati conseguiti nel campo della cultura e delle arti ,si è aggiudicata la Croce d'Oro al Merito. Nel 1953 è stato insignito del Premio di Stato II. Laurea. .

Inizialmente, i lavori di Horno-Poplawski sono stati tenuti nella Convenzione realstycznej. Negli ultimi anni della sua vita l'artista ha abbandonato i classici.

Filatelia : Polonia.

 

HUBERT BERNARDUS WILHELMUS

(Olanda)

 

Nato il 1 ° febbraio 1902 a Utrecht Morto il -19 novembre 1980 ad Haarlem.

Fu un quotato artista, grafico, pittore, disegnatore, pittore su muri, pittore di vetro, scultore.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

 

 

 

HUBLIN EMILE AUGUSTE

(Francia)

 

Nato ad Angers il 2 luglio del 1830. Morto nel 1891.

Nacque ad Angers, la capitale della regione storica conosciuta come Angiò nel nordovest della Francia, nota come un centro di formazione e di cultura. Il giovane Hublin ebbe abbondanti opportunità di studiare una notevole gamma di arte da Louis I (i famosi arazzi medievali dell'Apocalisse) alla collezione d'arte del Musée des Beaux-Arts.

Hublin trascorse la gioventù studiando nelle scuole locali prima di partire per Parigi alla fine degli anni 1840 e primi anni 1850.

La data esatta del suo arrivo a Parigi è oscurata dalla rivoluzione del 1848.

Quello che si sa di lui  è il suo ingresso nell’Ecole des Beaux-Arts il 6 aprile 1855 all'età di 24 anni. Alla Ecole, Hublin studiò sotto la direzione di François-Edouard Picot, un pittore neoclassico che aveva lavorato con Jacques-Louis David. Hublin, fece il suo debutto al Salon nel 1861 e continuò ad esporre fino al 1880

L'influenza del neoclassicismo è evidente nel lavoro di Hublin, rifacendosi alle forme scultoree di Jacques-Louis David più a fondo di quanto la maggior parte dei suoi contemporanei.

A partire dal 1870, Hublin si recò  spesso in Bretagna, o forse nella sua casa di Angers con viaggi occasionali di pittura nella vicina Bretagna.

Nel  1872 dipinse quadri di folklore, per lo più giovani donne in costumi locali.

Hublin era un pittore accademico di successo, con l'esposizione regolare a mostre annuali al Salon, e un fiorente mercato per il suo lavoro. Egli sembra essere stato particolarmente popolare tra i collezionisti inglesi.

Come tante altre cose su Emile Auguste Hublin, le informazioni circa la data esatta della sua morte sono  incerte, ma sembra essere  avvenuta nel 1891. (Notizie da Internet di Janet Whitmore, Ph.D.)

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

 

 

HUL   JON

(USA)

 

Artista  americano,   noto per i suoi  dipinti di pin-up  e per disegni di modelli che sono apparsi su  Playboy magazine”.

Nato a Pittsburgh, PA e poi cresciuto in California e Nevada . 

Ha frequentato Orr Middle School di Las Vegas, NV nel 1971. Nel 1974, ha frequentato  la Valley High School, dove ha studiato la ceramica, la pittura a olio, acquerelli, e design commerciale, diplomandosi nel 1976.

Dopo la laurea presso la Valley High School nel '76, ha insegnato a suonare la batteria e ha tenuto  concerti , partecipando per qualche anno ad una funk band chiamata Anima Connection.

Ha deciso di dedicarsi a  tempo pieno alla pittura nel 1987.

Autodidatta, non frequentò alcuna scuola di pittura. Nei suoi primi dipinti si notano influenze degli artisti Salvador Dalí, Frank Frazetta, Alberto Vargas, MC Escher, Pablo Picasso, e più tardi Patrick Nagel, Olivia De Berardinis e Hajime Sorayama.

Nelle sue numerose opere d'arte utilizza tecniche e  mezzi vari:  acquerello, pittura acrilica, colori ad olio, e la matita. Ad oggi, Jon Hul ha reso omaggio alle donne più belle del mondo, usando dipingendo le modelle Shae Marks, Suzi Simpson, Lisa Boyle, Barbara Moore, Angela Melini, Tylyn John, Sandra Taylor, Destiny Davis, Kay O 'Hara, Jade Reiger, Leslie Sanchez, Devin DeVasquez, e molte altre.

 

FILATELIA

CONGO Anno 2005

 

 

 

HUTTER WOLFGANG

(Austria)

 

Nato il 13 dicembre 1928 a  Vienna, Austria.

Pittore, disegnatore, incisore e scenografo,  i suoi lavori sono caratterizzati dall’immaginaria visione di un paradiso artificiale fatto di giardini e di  fantastiche scene fiabesche.

Hutter ha studiato presso l' Accademia di Belle Arti di Vienna con il professor Robin C. Andersen e poi sotto suo padre. Insieme a Ernst Fuchs, Rudolf Hausnr, Anton Lehmden e Arik Brauer è uno dei principali rappresentanti e membri fondatori della Scuola Viennese del Realismo Fantastico. Nel 1954 ha ricevuto dall’UNESCO un premio  alla Biennale di Venezia. Nel 1966, ha ottenuto la nomina ad una cattedra presso l' Università di Arti Applicate di Vienna.

Filatelia: Austria

 

 

HYNAIS VOJTĚCH

(Cecoslovacchia)

 

 Nato il  14 dicembre 1854 a Vienna. Morto il  22 agosto 1925 a Praga

 Ha studiato arte a Vienna, Venezia e Parigi, dove ha mantenuto stretti contatti con  A. Chittussim e V. Brozik . Ha dipinto ritratti, creando serie di ritratti di famiglie.

Ha fatto parte della cosiddetta "Generazione del Teatro Nazionale ceca". Dopo l'incendio, al Teatro Nazionale nel 1881 è stato invitato a creare un nuovo sipario.

Per il Teatro Nazionale ha anche creato una serie di immagini Apoteosi di terre ceche.

Dal 1893 ha lavorato presso l'Praga Accademia di Belle Arti.

La sua più grande opera è il sipario nel Teatro Nazionale, per il quale ha usato la pittrice francese Suzanne Valadon come modello.

A parte le sue opere autorevoli, ha creato una serie di ritratti per la famiglia Daubek durante il suo soggiorno presso il loro palazzo in Liten.

Hynais è considerato come parte della generazione del Teatro Nazionale Ceco.

Morì nel 1925, è sepolto a Vysehrad Slavin.

Filatelia: Cecoslovacchia

 

 

INGRES JEAN-AUGUSTE-DOMINIQUE

(Francia)

 

Nasce il 29 agosto del 1780 a Montauban e muore a Parigi il 14 gennaio 1867.

È il primogenito di cinque figli ed inizia la sua prima formazione artistica nella bottega d’arte del padre. Prosegue la sua formazione iscrivendosi all’Accademia di Tolosa, dove trova come maestro, il pittore Roques che gli insegna ad amare la pittura di Raffaello. Insieme alla pittura, Ingres coltiva anche la passione per la musica, diventando un abilissimo suonatore di violino.

Nel 1796 si reca a Parigi per frequentare lo studio artistico di Jacques-Louis David, il più famoso pittore francese neoclassicista del periodo. A Parigi, Ingres, diventa famoso in brevissimo tempo come pittore ritrattista dell’aristocrazia. Poco dopo dipingerà il ritratto all’Imperatore Napoleone Bonaparte.

Nel 1806 si reca a Roma, entrando a diretto contatto con Raffaello e altri pittori del primo Rinascimento ai  quali consacrerà definitivamente la sua arte pittorica. Questi sono anni proficui nei quali realizza disegni, paesaggi, ritratti e diversi episodi storici ispirati dalla pittura rinascimentale italiana. Appartiene a questo periodo anche la famosa opera “Bagnanti”. Queste opere gli danno, in Italia, grande celebrità, ma in Francia non vengono valorizzate alla stessa stregua. Per questo motivo prolunga la sua permanenza romana aprendo uno studio artistico in via Gregoriana.

Nel 1813 si unisce in matrimonio con Madaleine Chapelle, alla quale dedicherà il dipinto “Il fidanzamento di Raffaello”, dove il grande urbinate viene raffigurato con la famosa Fornarina. Nell’anno successivo, su commissione di Carolina Murat, moglie del re di Napoli (Gioacchino, imposto da Napoleone), dipinge la “Grande Odalisca”.

Gli anni che seguono, fino al 1824, sono molto duri per Ingres a causa delle sue precarie condizioni economiche, ma nonostante ciò trova il tempo e la forza di continuare a dipingere con una certa ostinazione. Nel 1825, gli viene consegnata, dal re Carlo X, la croce della Legion d’onore. Dal 1835 al 1840 è a Roma con l’incarico di direttore dell’Accademia di Francia.

Nel 1841 ritorna a Parigi, dove è accolto trionfalmente e gli viene commissionata la decorazione di tutte le vetrate facenti parte della cappella di Notre Dame. Qualche anno più tardi, nel 1846 partecipa con grande successo all’esposizione nelle Galerie des Beaux Arts, tanto che l’anno seguente diviene membro della commissione, trovandosi a lavorare insieme a Delacroix. Nel 1849, a causa della morte di Madaleine, sua moglie, si deve dimettere. Dal 1850, una malattia agli occhi gli impedisce di lavorare autonomamente ed è costretto ad avvalersi di aiutanti per portare a compimento i suoi lavori più importanti. Nel 1852 si unisce in matrimonio con la seconda moglie, Delphine Ramel. Nel 1855 partecipa con numerose opere all’Esposizione Universale di Parigi ed anche qui il successo è enorme, tanto che vengono selezionati 43 dei suoi dipinti. Pochi anni prima di morire, nel 1862, Ingres diventa senatore. Muore all’età di 88 anni e viene sepolto nel cimitero di Pére Lachaise.

Filatelia: Ajman, Benin, Congo Rep., Costa d’Avorio, Dahomey, Francia, Malati, Mali, Monaco, Nagaland, Oman,  Russia, URSS.

 

 

ISAKSON KARL  OSCAR

(Svezia)

Nato il 16 gennaio 1878 Stoccolma. Morto il  19 febbraio 1922.

Pittore svedese, trascorse gran parte della sua vita professionale in Danimarca, dove è considerato uno dei padri del Modernismo. Ha avuto stretti rapporti con la scuola per pittori di Bornholm ed eseguì  molti dipinti di Christiansø.

Egli è citato come un artista che "ha cercato di produrre il suo lavoro biblico in  un contesto sociale e politico moderno".

Suo padre, il fabbro Karl Frederik, morì quando lui aveva solo otto mesi di vita, lasciando sua madre, Mathilda, una lavandaia, ad  allevare lui e sua sorella Esther. A scuola era così assiduo da essere soprannominato il piccolo professore. A casa, al fine di sfuggire alla miseria della famiglia, cominciò a disegnare, spesso circondato da pile di biancheria. Ha lasciato la scuola all'età di 13 per aiutare la famiglia, diventando assistente di un pittore. Quando aveva 15 anni, di propria iniziativa, ha iniziato a prendere lezioni serali di disegno presso la Scuola Tecnica. Inoltre ha mostrato grande interesse per la letteratura leggendo autori svedesi come Viktor Rydberg e Wilhelm Ekelund e opere danesi di Søren Kierkegaard,  Hans Christian Andersen .

Prima di frequentare l' Accademia di Svezia, Isakson lavorò come assistente di Carl Larsson, che lo incoraggiò nei suoi studi. Nel 1902, ha viaggiato con una borsa di studio per l'Italia, dove entra in contatto con Kristian Zahrtmann e la sua colonia di pittori danesi che lo introduce alle moderne tendenze francesi, in particolare Paul Cézanne. Tornò a Copenaghen con Zahrtmann dove frequentò i suoi corsi d'arte, incontrando molti giovani artisti associati con l'inizio del Modernismo nella pittura danese. Ha sviluppato un interesse per quello che ha definito l'arte pura.

Grazie ai suoi dipinti, Isakson è considerato uno dei padri della pittura moderna in Danimarca. La sua pittura di paesaggio di Mindet di Christiansø (1911) mostra quanto sia stato influenzato da Cézanne, sia nella sua colorazione forte sia nell’uso di pennellate parallele.

Durante la sua vita, Isakson raramente espose le sue opere. I suoi dipinti attirarono l'attenzione del pubblico e dei critici, dopo una mostra commemorativa presso Liljevalchs tenutasi  a Stoccolma nel 1922.

Filatelia: Svezia

 

 

ISER IOSIF

(Romania)

 

Nato il 21 maggio 1881 a Bucarest e ivi  morto il 25 April 1958.

Nato in una famiglia ebrea, è stato inizialmente ispirato all'espressionismo. Dopo gli studi a Monaco di Baviera e Parigi iniziò la sua prima serie di dipinti con Dobrujan. Ha  lavorato per la stampa socialista pubblicando un gran numero di caricature.

Intorno al 1920, Iosif Iser ha adottato una gamma più luminosa di colori. Ha continuato i suoi temi "tartari" con la sua Tătăroaică în albastru ("Tatar Donna in blu") e Famglia  Tatara, ampliandola  con un'altra serie, quella che raffigura arlecchini.

Nel 1955, è stato eletto membro a pieno titolo della Accademia rumena.

Filatelia: Romania

 

ISHIKAWA TORAJI   o DAN CHUANYIN 

(Giappone) 

 

Nato a Kochi sulla parte sud-occidentale dell'isola di Shikoku fronte all'Oceano Pacifico nel 1875. Morto nel 1964.

Bravo in pittura, acquarelli, disegni, stampe, scultura. Nel 1891 si trasferisce a Tokyo. Ha esposto il suo lavoro in 1900 Esposizione di Parigi. Aveva servito come soldato della Marina durante la Seconda Guerra Mondiale ed è stato inviato a Nanchino e Shanghai, ha prodotto innumerevoli pitture e disegni. Dall'età di 17 anni ha studiato pittura sotto la guida di Koyama Shotaro (1857-1916) nella sua scuola d'arte di Koyama. Il suo incarico era quello di assistere Koyama a creare libri di testo con illustrazioni della guerra sino-giapponese (1894-1895).  

Principalmente noto come un pittore di paesaggi, Toraji presentò quadri in mostre del Meiji Bijutsukai (Meiji Belle Arti Society). Nel 1902 ha co-fondato il Taiheiyo Gakai (in stile occidentale Pacific Art Society Institute e del Pacifico Pittura Society), successore del Meiji Bijutsukai. 

Ha viaggiato per gli Stati Uniti e in Europa nel 1900, tornando in Giappone nel 1904. In quello stesso anno ha pubblicato un articolo sulla rivista letteraria “My Guo” su Alphonse Mucha, pittore ceco dell’Art Nouveau.  Dopo il suo ritorno ha dipinto quadri ad olio commissionati dal governo giapponese. Ha esposto alla mostra dell'Esposizione Panama-Pacific a San Francisco nel 1915, dove ha vinto una medaglia di bronzo per la sua pittura dal titolo Uva.  Dopo la fine della guerra nel 1945, fu nominato docente dell'Università di Tokyo.  Ishikawa,  con l'incoraggiamento del governo, si recò per studio a Taiwan, così come un certo numero di pittori giapponesi.

Egli è, forse, più noto per la  sua  serie di  xilografie Dieci tipi di donne nude (1934-1935).  La serie di nudi è stata controversa ed è stato riferito che "alcune delle stampe e almeno due dei blocchi di legno sono state distrutte dalle autorità."  

 Accanto a Ishikava lavorarono altri pittori come Hirano Hakuho, Dan Chuanyin, Marita, Torii e  Baifeng Ping.

 

FILATELIA

GUINEA BISSAU Anno 2005 ,   SAO TOME &  PRINCIPE Anno  2004

 

JACOULET  PAUL

(Francia)

 

Nato a Parigi nel 1902. Morto nel 1960.

Paul Jacoulet, nato in Francia e cresciuto in Giappone, non è inserito in alcun movimento artistico tradizionale. Le sue xilografie giapponesi sono un misto di Stampe tradizionali giapponesi e di altre  tecniche.

Dall'età di quattro anni visse in Giappone. Suo padre lavorava presso l'Università di Tokyo come insegnante.  Paul seppure di salute cagionevole, sviluppò buone capacità per il disegno, musica e lingue. Parlava giapponese, francese e inglese. All'età di undici anni iniziò a dipingere.

Nel 1920, iniziò a lavorare per l'ambasciata francese a Tokyo come interprete e mostrò subito un vivo interesse per la cultura giapponese: era spesso ospite nei teatri Noh e Kabuki.

Nel 1929 Jacoulet intraprese il suo primo viaggio attraverso i mari del sud. Durante i viaggi fece schizzi e fotografie e, tornato a casa, creò disegni a stampa dal materiale raccolto.

Jacoulet aveva per tema la figura umana e la maggior parte dei disegni  mostra persone sia in gruppi di due o tre o come ritratti individuali. In essi  riflette un certo realismo, mentre le xilografie del dopoguerra mostrano scene che sono un prodotto della fantasia. Jacoulet rimase in Giappone per tutto il periodo bellico. Si trasferì a Karuizawa in campagna dove coltivò ortaggi e allevò  pollame che vendeva al mercato nero.

Dopo la seconda guerra mondiale le opere d'arte di Jacoulet divennero rapidamente famose. Tra i suoi ammiratori e collezionisti  vi erano  il Generale Douglas MacArthur, Greta Garbo, il Papa Pio XII e la regina Elisabetta II. Alcune fonti dicono che Jacoulet aveva semplicemente inviato le sue stampe a queste  celebrità gratuitamente come regali e non richiesti.  Scopo era quello di aumentare la sua fama.

Jacoulet  nella sua vita di artista sviluppò anche  modi piuttosto stravaganti per farsi pubblicità. Ha usato il make-up per il suo viso e polvere per le labbra. Il suo vestito preferito era il kimono Oggi la cosa non sembra strana per la generazione che ha vissuto la rivoluzione degli anni Sessanta; ma nel  Giappone del dopoguerra, occupato dalle forze americane, questo era visto come un atteggiamento  piuttosto stravagante.

Durante i suoi ultimi anni, la sua salute peggiorò. Ma Jacoulet continuò a produrre xilografie fino al momento della sua morte, avvenuta  nel 1960. Morì di diabete all'età di 58 anni.

 

FILATELIA

MICRONESIA Anno 1991 (BF 10/12)

 

 

JANAQ PAÇO

(Albania)

 

Nato a Konica nel 1914. Morto nel 1989.

Scultore, frequentò la scuola secondaria di Salonicco e nel 1933 entrò nell'Accademia di Belle Arti di Atene.  Tornò a casa nel 1941.

Assieme a Genc Hajdari , creò la scultura Gjergj Kastrioti Skanderbeg, che sin trova nella sala del Museo Nazionale di Kruja. Paço contribuì con  Odhise Passali alla creazione del Monumento a Skanderbeg in Piazza Skanderbeg a Tirana. Dal 1949 fino al 1959 lavorò per il monumento  Skanderbeg a Kruja. Negli anni '60 e '70 realizza alcuni nudi.

All'età di 70 anni gli viene conferito il titolo di  scultore popolare.

Filatelia: Albania

 

JANAQ PAÇO

(Albania)

 

Nato a Konica nel 1914. Morto nel 1989.

Scultore, frequentò la scuola secondaria di Salonicco e nel 1933 entrò nell'Accademia di Belle Arti di Atene.  Tornò a casa nel 1941.

Assieme a Genc Hajdari , creò la scultura Gjergj Kastrioti Skanderbeg, che sin trova nella sala del Museo Nazionale di Kruja. Paço contribuì con  Odhise Passali alla creazione del Monumento a Skanderbeg in Piazza Skanderbeg a Tirana. Dal 1949 fino al 1959 lavorò per il monumento  Skanderbeg a Kruja. Negli anni '60 e '70 realizza alcuni nudi.

All'età di 70 anni gli viene conferito il titolo di  scultore popolare.

 

FILATELIA

ALBANIA  Anno 2011 (3070/2)

 

 

JANSSENS (o JANSENS ABRAHAM) VAN NUYSSEN

(Olanda)

 

Nato ad Anversa nel 1567 e ivi morto nel 1632.

Pittore fiammingodi opere  principalmente religiose e mitologiche, ha studiato sotto Jan Snellinck ed è stato registrato come allievo nel locale Gilda di San Luca nel 1585. Ha viaggiato in Italia tra il 1597 e il 1602. E’ diventato un maestro nella gilda di Anversa nel 1602 e nel  1607 ne è diventato il decano. [

Il 1° maggio 1602 sposò Sara Goetkint dalla quale ebbe otto figli, cinque dei quali erano ancora in vita al momento della sua morte: Maria Anna (la moglie successiva di Jan Brueghel il Giovane ), Sara, Catharina, Lucrezia e Abraham II.

E 'entrato nel 1610 nella Confraternita di romanisti , una società di umanisti e artisti che aveva incontrato durante un viaggio a Roma.  

I suoi allievi, incluso suo figlio Abraham Janssens II,  furono Giovanni di Filippo del Campo , Michele di Giovanni Desubleo , Nicolas Régnier , Gerard Seghers , Theodor Rombouts e Steven Wils.

Janssens si firmò "Janssens van Nuyssen" in molti dei suoi quadri. Si ritiene che 'van Nuyssen'   fosse il nome della famiglia di sua madre e che Janssens aggiungese alla sua firma per distinguersi dai suoi omonimi, poiché il nome di famiglia Janssens era molto comune nel 17 ° secolo. 

Janssens dipinse scene religiose, mitologiche e allegoriche, e di tanto in tanto un ritratto. Le sue prime opere sono ancora immerse nel Manierismo del tardo 16 ° secolo  e sono caratterizzate da un design artificiale e da una tavolozza composta di colori disperdenti. Il suo lavoro Scaldis e Antwerpia del 1609 mostra una evoluzione verso una bellezza accademica classica, armonica nella forma e con una tavolozza ininterrotta. 

Fino al ritorno di Rubens ad Anversa nel 1608, Janssens era considerato forse il miglior pittore del suo tempo. Tuttavia, a causa di dominanza di Rubens 'sul mercato di Anversa nella composizione di grandi pale d'altare, Janssens ha dovuto trovare le commissioni per le grandi opere monumentali da mecenati provinciali. Gli stili dei due artisti non sono dissimili. In correttezza del disegno Janssens ha prevalso sul suo grande contemporaneo; in composizione audace e nel trattamento del nudo lo ha eguagliato. Ma in facoltà di colore e in generale libertà di disposizione e del tatto si è trovato ben al di sotto.

 

FILATELIA

UNGHERIA Anno 1970.  SPAGNA  Busta postale 2013

 

 

 

JETTMAR RUDOLF

(Polonia)

 

Nato a Tarn, Polonia, il 10 settembre 1869. Morto a Vienna il 21 Aprile 1939).

Pittore austriaco. Inizialmente  ha  studiato musica a Vienna, ma nel 1885 si è unito al corso generale pittura presso l'Akademie der Bildenden  a Vienna sotto i pittori tedeschi Franz Rumpler (1848-1922) e August Eisenmenger (1830-1907). Nel 1892-3 ha frequentato un breve corso presso la Badische Kunstakademie di Karlsruhe, guadagnandosi da vivere come pittore di paesaggi a Lipsia e Dresda nel 1894-5. Nel 1895 ha vinto il Prix de Rome e un periodo di studio di sei mesi in Italia, e nel 1897-1898 ha ripreso i suoi studi presso il Meisterschule a Vienna sotto William Unger (1837-1932), diventando un membro della Secessione di Vienna nel 1898. Nel 1910 è stato nominato professore presso l'Akademie der Bildenden a Vienna, e nel 1925 ha assunto il corso generale pittura.

Filatelia: Austria

 

 

JORDAENS JACOB

(Belgio )

 

Nato ad Anversa nel 1593 e ivi morto il 18 ottobre1678.

Allievo di Adam van Noort, all'inizio della sua carriera è assistente di Rubens.

Nel 1616 sposa la figlia del suo maestro dopo esser stato ammesso alla corporazione dei pittori.

Nel 1625 esegue disegni per arazzi, dipinti come "Allegoria della Fertilità" del 1625 che rivelano la sua formazione come decoratore.

Diversamente da altri artisti fiamminghi non è mai andato in Italia.

Jordaens è molto influenzato dall'attività del suo contemporaneo Rubens.

I colori dei dipinti di Jordaens sono caldi e luminosi, utilizza un forte contrasto di luce e ombra, le sue figure robuste e i loro visi rossi e sani, le composizioni affollate di figure che danno un'aria di vitalità sensuale. Dal 1620 apre uno studio tutto suo e dopo la morte di Rubens nel 1640 diventa il pittore protagonista nelle Fiandre.

Malgrado la grande influenza di Rubens, le sue opere sono più legate alla terra e le sue figure sono più grossolane di quelle di Rubens. Utilizza un impasto spesso, forti contrasti di luce e ombra e una colorazione cupa.

Le opere di Jacob Jordaens rappresentano per lo più scene di vita contadina.

Ama dipingere il Satiro e il contadino, figure che si basano su una delle favole di Esopo.
Oltre a questi soggetti, il pittore dipinge anche opere religiose, ritratti, incisioni e disegni per arazzi.
Trascorre la sua vita principalmente sempre ad Anversa, ad eccezione di  alcune commissioni che riceve dal nord Europa.

Jordaens si dichiara convertito al calvinismo nel 1648 ma riceve comunque molti incarichi per le chiese cattoliche.

 Nel 1651/52 realizza la sua più importante opera per la decorazione della "Casa nel Bosco", una casa di campagna reale vicino a L'Aia. Realizza dipinti murali che rappresentano il Trionfo di Federico Enrico d'Orange, Statolder d'Olanda e La Vittoria del Tempo.

Verso il 1655 Jordaens si converte al protestantesimo e continua a dipingere quadri per le chiese cattoliche, ma il lavoro degli ultimi due decenni della sua vita è più contenuto.

 Muore ad Anversa il 18 ottobre 1678.

Filatelia: Costa d’Avorio, Manama,  Paraguay,,

 

 

JOSEPHSON ERNST

(Svezia)

 

Nato il 16 aprile 1851 a Stoccolma e ivi morto il   22 novembre 1906.

Pittore, figlio di un eminente ebreo, lavorò principalmente eseguendo ritratti e quadri di vita popolare.

Ha fatto i suoi studi d'arte in Italia, Francia e Paesi Bassi,  ed è noto per aver detto, all'età di 20 anni: "Diventerò il Rembrandt della Svezia o morirò "

Purtroppo la sua vita è stata segnata dalla malattia. Ha contratto la sifilide in età relativamente giovane, e nel 1888 è diventato malato di mente nel corso di una visita in Bretagna. Aveva allucinazioni religiose e credeva di essere  Dio e Cristo.

In seguito è stato portato in un ospedale a Uppsala dove gli fu diagnosticata la schizofrenia, ma ha continuato a lavorare per tutta la malattia, spesso mentre  era in uno stato di trance.

Ha scritto anche poesie, Svarta rosor (1888, Rose nere ) e Gula rosor (1896, Rose Gialle). La sua opera principale, Strömkarlen (1884), è stata respinta dal Museo Nazionale Svedese di Stoccolma; tuttavia, Principe Eugenio, duca di Närke, in contrasto con  la dcecisione del Museo,  acquistò il dipinto per conto suo.  

La pittura di Josephson "Strömkarlen" mostra la forte influenza che ha avuto sulla attuale generazione di pittori figurativi scandinavi, in particolare il norvegese Odd Nerdrum.

Filatelia  Svezia:

 

JOYA  JOSEF Tanig

(Filippine)

 

Nato il 3 giugno 1931,

E’ stato un pioniere artista moderno e astratto,  attivo come pittore, incisore e ceramista.

Ha iniziato a disegnare all'età di undici anni. In giovane età dimostrò uin certo interesse verso l’architettura, subito abbandonata perché scoprì di non aver alcuna attitudine per la matematica e la scienza che l'architettura richiedeva. 

Mentre frequentava l'Università delle Filippine scoprì i  dipinti di Fernando Amorsolo, e iniziò a studiare  pittura. Inizialmente è stato istruito nella tradizione tradizionale – sulla falsariga di  Amorsolo e Tolentino - ma a poco a poco è stato influenzato dall’astrazione americana e dalle tendenze emergenti nel modernismo filippino. Furono suoi  mentori Guillermo Tolentino, Ireneo Miranda, Domindaor Castaneda e Virginia Agbayani.

Joya si laureò presso l'Università delle Filippine (UP) nel 1953 con una laurea in Belle Arti, guadagnandosi l'onore di essere la prima Magna cum Laude dell'università. 

Nel 1954 l'Instituto de Cultura Hispanica del governo spagnolo gli ha conferito una borsa di un anno per studiare pittura a Madrid.  Dopo il ritorno dalla Spagna, Joya terminò il Master in Pittura nel 1956 presso la Scuola d'Arte di Cranbrook Michigan, con l'assistenza di una borsa di studio Fulbright Smith-Mundt.

Oltre alla pittura, dimostrò interesse nella progettazione di recipienti di ceramica, lastre, tegole o piastrelle, e  per il processo di stampa.

 

FILATELIA

FILIPPINE Anno 2000 (2564)

 

 

 KAHLO FRIDA (Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón)

(Messico)

 

Nata a Coyoacán, 6 luglio 1907 e ivi morto il 13 luglio 1954.

Il padre, Carl Wilhelm Kahlo, era originario della città tedesca di Pforzheim. Fu una pittrice dalla vita travagliata. Sosteneva di essere nata nel 1910, poiché si sentiva profondamente figlia della rivoluzione messicana di quell'anno e del Messico moderno. La sua attività artistica ha avuto di recente una rivalutazione, in particolare in Europa, con l'allestimento di numerose mostre. Affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiarono per poliomielite (ne era affetta anche sua sorella minore), fin dall'adolescenza manifestò talento artistico e uno spirito indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale.

A 18 anni rimase vittima di un incidente stradale tra un autobus su cui viaggiava e un tram, a causa del quale riportò gravi fratture. Ciò la segnò a vita, costringendola a numerose operazioni chirurgiche. Dimessa dall'ospedale, fu costretta ad anni di riposo nel letto di casa, col busto ingessato. Questa situazione la spinse a leggere libri sul movimento comunista e a dipingere. Il suo primo soggetto fu un autoritratto, che donò al ragazzo di cui era innamorata. Da ciò la scelta dei genitori di regalarle un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi, e dei colori; iniziò così la serie di autoritratti. Dopo che le fu rimosso il gesso riuscì a camminare, con dolori che sopportò per tutta la vita. Portò i suoi dipinti a Diego Rivera, illustre pittore dell'epoca, per avere una sua critica.

Rivera rimase assai colpito dallo stile moderno di Frida, tanto che la trasse sotto la propria ala e la inserì nella scena politica e culturale messicana. Divenne un'attivista del Partito Comunista Messicano cui si iscrisse nel 1928, partecipò a numerose manifestazioni e nel frattempo si innamorò di colui che era stata la sua "guida": nel 1929 sposò Rivera, al terzo matrimonio, pur sapendo dei continui tradimenti a cui sarebbe andata incontro. Dopo anni di traversie coniugali, prese a ripagarlo della stessa moneta, anche con esperienze omosessuali.

In quegli anni al marito Rivera furono commissionati alcuni lavori negli USA.

A seguito dello scalpore suscitato dall'affresco nel Rockefeller Center, in cui un operaio aveva il volto di Lenin, gli furono revocate tali commissioni. Nello stesso periodo di soggiorno a New York la Kahlo rimase incinta, per poi avere un aborto spontaneo a causa dell'inadeguatezza del suo fisico: ciò la scosse molto e decise di tornare in Messico col marito. I due decisero di vivere in due case separate, collegate da un ponte, in modo da avere ognuno i propri spazi "da artista". Nel 1939 divorziarono a causa del tradimento di Rivera con Cristina Kahlo, la sorella di Frida.

Rivera tornò da Frida un anno dopo: malgrado i tradimenti non aveva smesso d'amarla. Le fece una nuova proposta di matrimonio che lei accettò con riserve, in quanto era rimasta pesantemente delusa dall'infedeltà del coniuge. Si risposarono nel 1940 a San Francisco. Da lui aveva assimilato uno stile naïf, che la portò a dipingere piccoli autoritratti ispirati all'arte popolare ed alle tradizioni precolombiane. Ebbe numerosi amanti, di ambo i sessi, con nomi che nemmeno all'epoca potevano passare inosservati: il rivoluzionario russo Lev Trotsky e il poeta André Breton, fra mille altri e altre. Pochi anni prima della sua morte le venne amputata la gamba destra, ormai in cancrena. Le ultime parole che scrisse nel diario furono: "Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più.” 

Filatelia: Costa d’Avorio"

 

KALLELA  vedi GALLEN-KALLELA

 

 

KALENTS HARUTYUN

(Armenia)

 

Nato 27 marzo 1910 nella città di Kyurin (Gurun) di Sebastia (Sivas) provincia dell’attuale Turchia, era figlio di un proprietario laniero.

Durante il genocidio, perso il padre e la madre,  trovò rifugio ad Aleppo in Siria.

In quel periodo iniziò a dipingere.  Dal 1929-1933, studiò presso l’Accademia di Belle Arti a Beirut dove  poi insegnò pittura fino al 1939.

Nel 1939, fu insignito della Medaglia al Merito da parte del presidio delle esposizioni internazionali a New York, e il premio d'onore da parte del governo del Libano per i suoi bassorilievi nel Padiglione del Libano presentati alla mostra.

Ritornò in patria nel 1946 e nel 1947 divenne membro  dell'Armenia Artisti dell'Unione e negli anni successivi espose a Yerevan e Mosca. Dopo la sua morte, nel 1967, gli è stato conferito il Premio di Stato armeno sovietico.

Filatelia: Armenia

 

KALMAKOFF NICOLAS

(Russia)

 

Nato a Nervi (Liguria) nel 1873. Morto nel 1955.

 Di padre russo, e madre italiana, fu allevato in Italia da una governante tedesca che provvide con i suoi racconti ad alimentare la sua fervida fantasia infantile. Trascorse l’infanzia in Italia, dove ha anche brevemente studiato pittura. Raggiunta la sua famiglia in Russia, frequentò la Scuola Imperiale di Giurisprudenza a San Pietroburgo. In gioventù aveva due gusti particolari: quello per i duelli e l’interessei per gli studi anatomici. 

Trascorse diversi anni in Italia lavorando in ospedale dove poté studiare e porre a confronto l'anatomia dei corpi sofferenti con la pittura che finì per diventare la sua unica preoccupazione. Nonostante abbia esposto in mostre con il gruppo World of Art (Mir Iskusstva), rimase una figura isolata.

Tornato nel 1903 in Russia, lavorò con  Diaghilev per il quale progettò numerose scenografie teatrali. Nel 1908 il suo  progetto per Salomé di Oscar Wilde fu  censurato per la palese sessualità. Nel 1920 Kalmakoff si recò a Helsinki, Bruxelles e nel sud della Francia, per poi stabilirsi a Parigi intorno al 1924, dove si dice che abbia partecipato attivamente a riti occulti.

Dopo la rivoluzione, fuggì nei paesi baltici, dove continuò a dipingere. Nel 1924, lasciò l'impero russo e si stabilì definitivamente a Parigi.

Terrà ancora due mostre, una a Bruxelles nel 1924, l'altra a Parigi nel 1928, prima di cadere nell'oblio e miseria. Continuò, comunque, a dipingere.

Nel 1941, all’età di 68 anni, incontrò la sua ultima moglie, una vicina guatemalteca. Sei anni più tardi viene ricoverato in un ospizio russo per poveri vecchi e i suoi quadri furono confiscati. Morì nel 1955.

 Si deve  alla perspicacia di due appassionati di pitture, George Martin Nord e Bertrand Collin du Bocage, se Kalmakoff venne  riscoperto con due mostre a Parigi, una nel 1964 alla galleria Motte e l’altra, nel 1970 a Hartnoll e Eyre, Londra.

Importante dopo per la comprensione della sua opera è la grande retrospettiva del 1986 presso la Galleria-museo di Seita.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2014 Busta postale

 

KANNIK  FRANS

(Danimarca)

Nato il  24 Luglio 1949. Morto il  28 luglio 2011

Pittore e scultore, studiò  serigrafia  nel 1968 e calligrafia a Oslo tra 1971-1974. Come artista, fu generalmente autodidatta. Era un artista poliedrico che si espresse in una vasta gamma di dipinti, grafica, arti installazione, arti performative e alcune sculture.

Il fatto che Frans Kannik fosse anche uno scultore può essere difficile riconoscerlo per gli studiosi futuri in quanto eseguì  per diverse manifestazioni numerose sculture in plastica, gesso, cemento, Foamrubber e simili, ma tutte le sculture e i materiali provenienti dagli impianti sono stati distrutti dopo la fine della manifestazione.

A partire dal 1980, Frans Kannik diventò rapidamente una figura importante nel panorama artistico danese. E 'stato uno dei fondatori del laboratorio artistico Cooperativa Leifsgade 22 a Islands Brygge a Copenaghen, che ebbe un ruolo centrale nello sviluppo neo-espressionista del 1980.

La parte principale del suo lavoro è la pittura figurativa con la forma umana , sul soggetto del corpo nudo.

Il corpo umano è dipinto in forma classica, idealistica evidenziandone il movimento.

Spesso non dipinse su tele tradizionali, ma usò un assemblaggio di materiali quali coperte, lenzuola, cartone ondulato, plastica, vinile etc.

Per lungo tempo lavorò da solo con le sue opere e modelli nel suo studio a Frederiksberg.

 

FILATELIA

DANIMARCA  Anno  2002 (1323 UN)

 

KARLSEN YVONNE JEANNETTE

(Norvegia)

 

Nata nel 1966 a Fredrikstad nel 1966. Vive e lavora nella sua città natale e ha studio in Storgata 6 nel centro della città. Ha studiato pubblicità ed estetica presso il liceo Glemmen ed è stata allieva di Eser Afacan in tre anni.

Yvonne Jeanette Karlsen ha esposto le sue famose litografie in diverse  gallerie in Norvegia e  all'estero. Per tre volte è stata ospite sulla Rivista Arte e ha lavorato per un collezionista d'arte in occasione  di “Oseberg nave 100 anni”.

Con il suo commercio e con l'espressione sensuale e il  fascino per il corpo umano  presente nelle sue opere, è  uno degli artisti moderni ri-creatori e portatori della tradizione di una espressione classica.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013 Busta postale

 

 

 

KARPATI  JOSZEF

(Ungheria)

 

Nato il 5 novembre 1956, nella localitá Kevermes.

 Professore di disegno e pittura nella facoltá di belle arti della scuola artistica di Martonvásár, si occupò di pittura sin  dall’etá di 16 anni e nel corso dei suoi studi fu guidato da diversi maestri tra cui Ignác Kokas. Da lui apprese le conoscenze principali e  professionali, essenziali all’espressione nella sua arte, tra cui la più importante: “raccontare bene il soggetto  e soprattutto il racconto essere credibile”.

A tal proposito scrisse: “Anche oggi, essendo un maturo pedagogo e pittore considero questo l’insegnamento il più importante. Quando ero un pittore giovane, dipingevo quadri astratti e costruttivi, questo mi dava la possibilitá di esprimere quello che volevo, ma copriva le mie mancanze nel disegno e nella pittura.

Adesso l’uomo é al centro della mia pittura. Voglio raccontare i rapporti umani, le vibrazioni fini, inesprimibili con le parole dei sentimenti. Voglio raccontare il fatto, che solo il nostro ambiente e le nostre circostanze cambiano. L’uomo resta proprio come é sempre stato: fallibile, debole, amoroso, furbo, intrigante e sfortunamente anche malvagio. Non impara dai propi errori, ma tuttavia é pur sempre amabile”.

Per quanto riguarda i mezzi della pittura continuòa predicare ed insegnare che la prima cosa è il  pensiero. Il quadro deve dire qualcosa che é importante anche alle altre persone. “Subordino a questo obiettivo i mezzi di espressione, affinché il racconto sia gradevole ed interessante

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale.

 

KAUFFMANN MARIA ANNA CATHARINA ANGELIKA 

(Svizzera)

 

Nata a Coira il 30 ottobre 1741. Morta a  Roma, 5 novembre 1807.

Pittrice svizzera, specializzata nella ritrattistica  e nei soggetti storici    nutriva  passione anche per le altre arti come la musica e il canto. Il padre pittore la iniziò alle belle arti, anche accompagnandola, ai fini di una più completa formazione, nel corso di viaggi in Italia, dove il suo talento si mise in mostra. In seguito si recò anche a Londra; fu l'unica donna fra i fondatori della Royal Academy of Arts.  Conobbe  Goethe e quando questo entrò  nella sua vita fu un’irreparabile tempesta di delizia e tormento che lentamente la portò alla tomba. “Troppo devota all’arte, non provò mai quell’amore pieno e vissuto che agognò tutta la vita. Troppo impegnata a fissare il bello sulla tela, non sperimentò la parte complementare della bellezza: l’amore corrisposto di un’anima gemella. Troppo brava e famosa da essere considerata un’icona irraggiungibile, non ebbe un uomo che la rese felice”. (E. Mirani)

Fece parte della scuola d'incisori di Francesco Bartolozzi e fu sua collaboratrice in varie opere. Dipinse scene mitologiche, classiche e di storia antica, nonché medievale oltre a soggetti agiografici, come Amore e Psiche, La madre dei Gracchi, L'incontro di Edgar ed Elfrida.

Dopo la scomparsa del consorte andò a vivere a Roma col secondo marito Antonio Zucchi, anch'egli pittore, dove morì nel 1807. Furono sepolti entrambi in Sant'Andrea delle Fratte.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno  2013   Busta postale

 

 

 

KENDALL WILLIAM SERGEANT

(USA)

 

 Nato nel  1869 a Spuyten Duyvil, New York. Morto nel 1938 a Hot Springs, Virginia.

E’  stato un pittore americano, famoso per le  scene evocative della vita domestica; la moglie e tre figlie erano soggetti frequenti nei suoi primi lavori.

Kendall ha iniziato la sua formazione presso la Brooklyn Art Guild e la Pennsylvania Academy of Fine Arts, come allievo di Thomas Eakins. Tornato a New York nel 1886 per studiare presso l'Art Students League. Si è trasferito in Europa nel 1888 per ulteriori studi, compreso un periodo presso l'École des Beaux-Arts, e ha continuato a dipingere, guadagnando il riconoscimento al Salon di Parigi nel 1891. Come molti artisti americani in Francia, Kendall ha trascorso le sue estati in Bretagna dipingendo spesso i contadini locali. Nel 1892 è tornato a New York dove   ha aperto il suo studio.

Kendall e la sua famiglia si trasferirono a Newport, Rhode Island, e poi a New Haven, nel Connecticut, dove è stato professore e direttore della Scuola di Belle Arti a Yale dal 1913 al 1922.

Nel 1901 è stato eletto nella National Academy of Design in qualità di membro associato ed è diventato accademico stabile  nel 1905. Ha lasciato Yale nel 1922 per traferirsi nella contea rurale Bath, Virginia, dove ha continuato a dipingere fino alla sua morte. Kendall, nella sua carriera, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro; è stato membro dell'Istituto Nazionale delle Arti e delle Lettere, e della Commissione, degli Stati Uniti di Belle Arti dal 1920 al 1921. I suoi scritti 1900-1936 sono conservati presso l'Archivio Smithsonian di arte americana.

Anche se principalmente un pittore, Kendall ha pure modellato e scolpito sculture.

I suoi lavori si trovano  nella  collezione del Metropolitan Museum of Art, nella Pennsylvania Academy of Fine Arts e nel Museum of Fine Arts, Boston.

La sua casa a Hot Springs, Garth Newel, è stata inserita  nel registro nazionale dei luoghi storici nel 2013. E 'sede del Garth Newel Music Center. [2]

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012  Busta Postale

 

 

KERCKHOVEN  ANNE MIE VAN  (AMVK)

(Belgio)

 

Nata ad  Anversa il 5 Dicembre 1951.

Artista belga il cui lavoro coinvolge pittura, disegno, computer art e copertine di video arte

 Nel 1981 Anne- Mie Van Kerckhoven fondò la Band Noise Club Morale con Danny Devos . Dal 1982 è presente da Zeno X Gallery di Anversa, in Belgio.

Nel 2005  pubblicò il libro Il capo infermiera - Files in cui attraverso filmati e immagini artistiche  fornisce una panoramica dei diversi progetti tra il 1995 e il 2004. Un anno dopo, nel 2006, fu invitata dal DAAD di Berlino dove per un anno si occupò della stagione agonistica 2007-2008 con  le immagini del manifesto per gli spettacoli alla Casa del Teatro. Nel corso degli ultimi 25 anni di lavoro si dedicò alla produzione di manifesti.

Nella primavera del 2010 , Van Kerckhoven fu la figura chiave nella mostra “Parallellepipeda”, tenutasi nel  Museo M di Lovanio, dove fu evidenziato il rapporto tra scienza e arte. Vi è una panoramica del suo lavoro con produzioni in  plexi , disegni,  film e installazioni recenti.

Van Kerckhoven è stata a lungo affascinata dalla rappresentazione di immagini di donne nei mass media. Esamina le relazioni morali nella società contemporanea tra sesso e tecnologia. Il suo lavoro si collega a diversi sistemi di conoscenza, analizzando le aree del subconscio, e guardando le  aberrazioni morali o oscene da un punto di vista femminile.

FILATELIA: Belgio

 

 

KERN LEONHARD

(Germania)

 

Nato il  2 dicembre 1588 nel Forchtenberg. Morto il 14 aprile 1662 nel Schwäbisch Hall.

Ha frequentato il liceo a Öhringen(1603-1609) ed ha seguito col fratello Michael un corso di scultura.  Nel 1613 aprì uno  studio in Italia e da  lì intraprese alcuni viaggi in Africa del Nord. Trascorse a Roma due anni durante i quali  studiò intensamente la scultura italiana del 16 ° Secolo. Dopo un soggiorno a Lubiana e a Gornji Grad, dove a espose il suo primo lavoro, è ritornato  nella sua terra d'origine. Nel 1614 sposò Amalia Forchtenberg, la figlia di un impiegato d'ufficio. Con lei ha avuto almeno 14 bambini, la maggior parte dei quali sono morti presto. Inizialmente ha lavorato nella bottega di suo fratello Michael. Ha lavorato a Heidelberg, alla corte del principe elettore Federico V del Palatinato, dove nel 1617, a Norimberga , ha creato un gruppo monumentale che, tra l'altro, contiene quattro figure di animali ispirate dal libro biblico di Daniele.

A causa del coinvolgimento del Palatinato nella Guerra dei trent'anni, lasciò  Heidelberg e si stabilì nel 1620 nella città imperiale di Schwäbisch Hall. Qui fondò il suo laboratorio, nel quale si specializzò in particolari produzioni. Un lavoro il cui materiale di base era l’avorio. A fianco di temi religiosi e mitologici pose anche soggetti sugli orrori della guerra dei Trent'anni cui assistette a Schwäbisch Hall. Le opere fondamentali sono caratterizzate da un’alta padronanza tecnica e da una abilità artistico-creativa. Stilisticamente, ha rappresentato lo stile classico-realistico nella scultura barocca . Oggi è considerato uno dei più importanti scultori tedeschi del 17 ° Secolo. Il suo lavoro è stato molto apprezzato nel lontano 1648. Molti dei suoi lavori migliori sono presenti in grandi e importanti collezioni d'arte di nobili e principi in tutta Europa. Nonostante le circostanze avverse del tempo poté acquisire una notevole ricchezza, che gli permise di acquistare il maniero di Tullau.

Morì nell’Aprile  del 1662 nella sua città natale a Schwäbisch Hall.

Filatelia: Germania

 

 

KESSEL JAN VAN IL VECCHIO

(Fiandre-Belgio)

 

Nato ad Anversa, nel 1626 e ivi morto nel 1679.

Pittore specializzato in nature morte,

Padre di un pittore dallo stesso nome, poi distinto in Jan van Kessel il Giovane, e nipote di Jan Brueghel il Vecchio, è stato membro della Corporazione di San Luca di Anversa dal 1645. Subì l'influenza artistica di Daniel Seghers e Frans Snyders nelle sue opere dal piccolo formato, recuperando temi e caratteristiche dei più grandi maestri della natura morta. Secondo Houbraken fu celebre per l'accuratezza formale dei suoi dipinti floreali e Cornelis de Bie scrisse una poesia per lui.

Si specializzò in piccoli dipinti riguardanti temi naturali, scene allegoriche sul mondo animale e vegetale, opere sui quattro elementi e paesaggi da tutto il mondo. Disegnò tavole imbandite e vasi di fiori, composizioni affollate e di movimento. Fu particolarmente interessato al realismo delle forme di vita da lui dipinte, utilizzò dunque illustrazioni di testi scientifici per meglio rappresentare nell'arte gli elementi naturali.

 

FILATELIA

SPAGNA   Busta Postale

 

 

KEYT GORGE

(Sri Lanka)

 

Nato il 17 aprile 1901. Morto nel 1993.

E’ considerato il pittore moderno più illustre dello Sri Lanka. Lo stile dominante di Keyt è influenzato dal cubismo. Egli ha anche affermato di essere influenzato da un suo contemporaneo Henri Matisse.

Oltre ad essere un pittore, Keyt era un poeta. Egli ha delineato le sue percezioni e la pratica come un pittore in alcuni saggi sulla visione dell’artista-pittore. Una delle sue opere letterarie più notevoli è la sua traduzione della Gita Govinda in inglese (Bombay, 1940) e singalese. Queste traduzioni sono state illustrate dai suoi stessi disegni (vedi raccolta Martin Russell e collezioni Amerasinghe-Ganendra).

Keyt è nato in Sri Lanka (Ceylon) e ha studiato al Trinity College (Kandy), una scuola d'elite coloniale nella tradizione della scuola pubblica inglese. Derivante da origini indo-olandesi, Keyt  nell’infanzia ha dedicato molto tempo al disegno e allo studio dell'arte e ha sviluppato una grande passione per i libri e la lettura.

L'incantesimo della antica capitale  di Ceylon e la sua aura buddista hanno esercitato una forte e duratura influenza e a fornire stimoli sia letterari sia artistici.

Molto attratto verso il buddismo sostenne la causa della rinascita buddhista. Ha scritto sia in prosa e in versi.

Come pittore ha anche iniziato a voltar le spalle ai valori del milieu occidentalizzato della classe in cui è nato.

Le sue esplorazioni nella mitologia indù e  nella letteratura indiana lo hanno  portato a chiudere i collegamenti con la vita culturale dell'India, dove ha vissuto in diversi periodi 1939 sino alla fine degli anni Settanta.

Un incontro con Rabindranath Tagore nel 1930 in Ceylon ha lasciato in lui un ricordo indelebile.

Molte le mostre del suo lavoro si sono svolte anche in India, Londra e altri centri europei e statunitensi. I suoi quadri si trovano in vari musei e gallerie all'estero, oltre che in collezioni private in Sri Lanka e in tutto il mondo

 

FILATELIA

SRI LANKA  Anno 1983

 

KINGSLEY  GARRET 

(Australia)

 

Nato a Sydney nel 1915. Morto nel 1982.

Kingsley è noto come ritrattista. Ha studiato presso l'East Sydney Technical College e la Ashton Scuola Giuliano, ed era un membro della Royal Art Society of NSW.

Kingsley dal 1930 al 1970 ha percorso una lunga e fortunata carriera come pittore di paesaggi naturalistici (un po 'alla maniera del suo amico Lance Solomon) e delicatamente ha trattato il tema del nudo (ricordando l'opera di Arthur Murch).

Membro della  Royal Art Society e della Australian Artists Society, ha vinto sia il Premio Bathurst (1963) sia il Premio Blue Mountains (1963). Le sue opere sono presenti nelle collezioni della Galleria d'Arte di New South Wales e al Museo d'Arte regionale del New England.

Garrett Kingsley morì nel 1982

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

KISFALUDI STROBL ZSIGMOND

(Ungheria)

 

Nato nel 1884 ad Alsorajk. Morto a Budapest nel 1975.

Scultore e artista, il suo stile scultoreo  realista si rileva principalmente nella creazione di busti.

Studiò sotto Mátrai e Antal Lóránfi presso la Scuola di Arti Applicate per quattro anni. Nel frattempo ha lavorato nella bottega di Alajos Stróbl dove produsse due schizzi di nudo nel 1904 e 1905. Andò a Vienna con una borsa di studio. Al suo ritorno in Ungheria, si specializzò sotto  il maestro Béla Radnai presso la Scuola di Design Industriale.

Finale, una composizione con tre figure nude (1911), gli valse il Premio RADICS nel 1912 che gli permise di andare in Italia, Francia e Belgio. La sua arte è stata influenzata dall'estetica di Adolf Hildebrand, un notevole scultore e teorico tedesco il cui accademico stile lasciò la sua traccia sulla scultura di Kisfaludi Strobl.

Ha partecipato come soldato nella prima guerra mondiale, durante la quale ha creato ritratti.

L'arte di Kisfaludi  raggiunse il suo picco tra le due guerre mondiali, alla fine degli anni 1920 e 1930. Tecnicamente il suo lavoro era molto abile, e le sue statue e le porcellane, hanno  avuto una dinamica eleganza. Questo periodo della sua vita fu segnata dalla produzione di busti,  innumerevoli piccoli bronzi, placchette e monumentali statue.

 Aveva più di 80 anni quando produsse  una versione monumentale Warriors of the Border, una statuetta, che fu eretta nel Eger nel 1968.

Le opere di Zsigmond sono conservate nella collezione della Galleria Nazionale Ungherese e nel Museo Göcsej, così come presso il British Museum , l’Hermitage e il Museo Pushkin .

Morì a Budapest nel 1975.

Filatelia: Ungheria

 

 

KISLING MOISE o MOJEZESZ

(Polonia)

 

Nato a Cracovia  il 22 gennaio 1891.  Morto  a Sanary-sur-Mer, Var, Provence-Alpes-Côte d'Azur, il 29 aprile 1953

Discendente da una famiglia ebraica, studiò alla Scuola delle Belle Arti di Cracovia, dove venne incoraggiato a trasferirsi a Parigi, il centro della creatività artistica dell'epoca.

Nel 1910, Kisling giunse a Montmartre per poi trasferirsi, qualche anno più tardi, a Montparnasse. Allo scoppio della Prima guerra mondiale si arruolò volontario nella Legione straniera francese e nel 1915 rimase seriamente ferito nella battaglia della Somme, motivo per il quale fu premiato con la cittadinanza francese.

Kisling visse e lavorò a Montparnasse dove fece parte attiva della comunità artistica del tempo. Per un breve periodo visse a Bateau-Lavoir finché nel 1913 prese uno studio a Montparnasse, nello stesso edificio dove vivevano Jules Pascin e in seguito anche Amedeo Modigliani, del quale divenne amico intimo e dal quale fu ritratto nel 1916.

Lo stile utilizzato da Kisling nel dipingere paesaggi è similè a quello di Marc Chagall, ma la sua fama è soprattutto dovuta ai suoi nudi surreali e ai ritratti.

La più ampia raccolta delle opere di Kisling è esposta al Musée du Petit Palais di Ginevra.

Filatelia: Benin

 

KJARVAL  JOHANNES SVEINSSON

(Islanda)

 

Nato il15 ottobre 1885. Morto il  13 aprile 1972.

E' da molti considerato uno dei più importanti artisti di Islanda .

Nato in povertà, fu adottato e da giovane ha lavorato come pescatore. Tuttavia, durante il tempo libero si dedicò interamente alla pittura e riuscì a muovere i primi passi nel campo artistico sotto la guida di Ásgrímur Jónsson . A 27 anni,  con il sostegno finanziario dei pescatori e della Confederazione islandese del lavoro, superò un esame di ammissione e fu  ammesso alla Royal Danish Academy of Fine Arts per l'istruzione superiore nel campo delle arti, dove completò i suoi studi.

Durante gli anni trascorsi a  Copenaghen conobbe vari stili, tra cui l'impressionismo, l’espressionismo e il cubismo, e divenne un disegnatore abile, forse una delle più belle figure d’artista che l'Islanda avesse mai  avuto. In seguito fece brevi viaggi attraverso lar la Francia e l'Italia.

Più tardi nella sua vita la sua arte spesso incluse anche la pittura astratta.

Kjarval era un pittore prolifico, lasciò migliaia di disegni e dipinti che variano molto in stile e spesso mescolano stili diversi in uno stile molto personale. Anche se non surreale, alcune delle sue opere comprendono elementi assurdi e simbolisti, con la presenza di elfi e miti, inseriti nel paesaggio. Molte delle sue opere includono il paesaggio islandese  la lava la formazione, ma molti dei suoi dipinti di paesaggi sono parzialmente "cubisti" e astratti con la sua attenzione per lo zoom alla terra più vicina e meno le imponenti montagne misteriose in background. Il pittore è stato molto discusso e criticato a causa di questa miscela insolita

A Reykjavík un museo che è parte del Museo d'Arte di Reykjavík si chiama Kjarvalsstaðir e presenta le sue opere oltre ad altre manifestazioni.

 

FILATELIA 

ISLANDA  Anno  1985 (594 UN)

 

 

 

KLIMT GUSTAV

(Austria)

 

Nato a Vienna  il 14 luglio 1862. Morto a  Neubau, 6 febbraio 1918.

Pittore, fu uno dei massimi esponenti dell'Art Nouveau (stile Liberty, in Italia), protagonista della secessione viennese. Gustav Klimt è il pittore più rappresentativo dell'art nouveau. Partito da una formazione artistica ancora tradizionale, diviene uno dei massimi esponenti della secessione viennese. In lui prevalgono il simbolo, l'evocazione della realtà, piuttosto che la sua rappresentazione; la linea elegante, morbida e sinuosa, la bidimensionalità delle forme, l'accostamento sapiente dei colori, il preziosismo, in una fusione e in un assorbimento delle più svariate componenti, che vanno dalla conoscenza dei mosaici di Ravenna (fulgore e divisionismo cromatico, superamento della realtà, assenza di volumetria) fino alle più recenti acquisizioni artistiche (simbolismo, decadentismo) e psicoanalitiche (l'espressione dell'inconscio attraverso il segno pittorico). Ma l'arte di Klimt non è tutta o soltanto espressione di un mondo interiore morbosamente angosciato, come appare in molte sue opere: egli è capace di rendere anche l'ultima magica poesia di un bel paesaggio o la forza interiore che emana dai visi di alcuni ritratti femminili. (da Internet)

Filatelia: Austria, San Marino, Somalia

 

KLOTON PETER

(Ungheria)

 

Nato nel 1927 a Pestzenterzsébet. Morto a Budapest nel 1985.

Pittore e grafico.

 

FILATELIA 

Spagna Anno 2013 Busta postale.

 

 

KOCHAR YERVAND

(Armenia)

 

Nacque  il 15 giugno 1899 a Tiflis. Morì a Yerevan il 22 gennaio 1979.

Scultore e pittore, artista di spicco del XX secolo, e è considerato il fondatore della “pittura nello  spazio”. Ricevette una buona educazione alla scuola Nersirian e completò la sua educazione asrtistica presso la scuola di scultura alle Arti Schmerling. A 19 anni ha continuato la sua formazione artistica a Mosca presso la Libera Arts Studio dove Pyotr (Petrovic) Konchalovsky gli fu ottimo mentore. Tornato  a Tiflis nel 1921, iniziò ad affermarsi  come  artista locale mentre insegnava pittura nelle  scuole superiori di  Tiflis, guadagnandosi  un certificato dal governo georgiano come professore.

La “pittura nello spazio” di Yervand Kochar è stato un grande contributo al mondo delle belle arti.

Filatelia:   Armenia

 

 

KOLBE GEORG

(Germania)

 

Nato a Waldheim, Sassonia il 15 aprile 1877. Morto il  20 novembre 1947.

Scultore, è stato il leader tedesco della sua generazione.

Originariamente considerato come pittore a Dresda , Monaco e Parigi , iniziò a scolpire nel corso di

 un soggiorno a Roma, sotto la guida tecnica di scultore Luigi Tuaillon.

Nel 1905,  Kolbe si unì al 'Berliner Sezession', che lasciò nel 1913 per unirsi alla 'Freie Sezession'. La sua svolta artistica avvenne nel 1912, con la sua scultura capolavoro  La ballerina , la sua opera più famosa. Poiché era molto interessato a facce asiatiche, DN Mazumdar, padre della scrittrice indiana Anita Desai, posò per lui, per un busto e un torso. Nel 1929, collaborò con Mies van der Rohe per la sua scultura in un  Padiglione di Barcellona.

Kolbe disegnò anche novantanove stampe, litografie a cominciare intorno al 1900, illustrazioni di temi prevalentemente letterari. Nel 1919-1920, si  dedicò a sculture di piccole dimensioni.

 Nel 1920, incoraggiato da Cassirer, ha fatto puntesecche di ballerini e nudi in movimento, soggetti favoriti anche  nella sue sculture.

Durante gli ultimi 15 anni della sua vita, anche se si racconta che abbia rifiutato l'invito a scolpire il ritratto di Adolf Hitler, Kolbe eseguì importanti commissioni tra cui molte per esponenti nazionalsocialisti. I nazisti stanziati nel suo tardo stile monumentale,sono  idealizzati in  nudi atletici. Dal 1937 al 1944 Kolbe ha partecipato regolarmente a Große Deutsche Kunstausstellung, organizzata dalla Haus der Kunst a Monaco di Baviera.

Il suo insolitamente roboante Verkündigung (Proclamazione) (1924) è stato il punto focale del Padiglione tedesco del 1937.

Commissionato dall’Organizzazione tedesco-spagnola Hisma nel 1939,  Kolbe ha creato un busto-ritratto del dittatore spagnolo Francisco Franco, che è stato dato a Hitler come regalo di compleanno. Solo dopo la sua  morte il Monumento a Beethoven di  Kolbe (1926-1947) e il Ring der Statuen sono stati installati in Frankfurt am Main.

Kolbe morì  di cancro alla vescica a St. Hedwig-Krankenhaus di Berlino.

Filatelia: Germania

 

KÖLER JOHANN

(Estonia)

 

Nato  l’8 marzo 1826   a Lubjassaare cascina in Ivaski, Viljandi County. Morto il  22 Aprile 1899.

Leader del risveglio nazionale estone e pittore, è considerato come il primo pittore professionista della nazione emergente.. Si distingue principalmente per la sua ritrattistica e, in misura minore, dai suoi dipinti di paesaggio. Alcuni dei suoi quadri più importanti raffigurano il Settimo figlio di una famiglia di contadini, nonostante la povertà dei genitori Köler riuscì a frequentare  le  elementari e le scuole del distretto di Viljandi, Livonia. Poi ha partecipato a un seminario di maestri pittori in Võnnu. Nel 1846, Köler viaggiò a San Pietroburgo per lavorare come scrittore. Dal 1848-1855 studiò  disegno e pittura presso la San Pietroburgo imperiale Academy of Arts.

Durante il 1857 andò a Parigi via Berlino, poi tornò in Germania, e in seguito si recò in Olanda e in Belgio. Nel 1858, viaggiò attraverso le Alpi, fu a Milano, Ginevra, Firenze e Roma dove studiò in una scuola privata e dedicò il suo tempo alla tecnica dell'acquerello. A Roma durante 1859 ha presentato la sua composizione "Cristo in croce".

Nel 1861 rispose ad un invito dell'Accademia di San Pietroburgo of Arts, e si recò in Russia.

Dal 1862 al 1874, fu un insegnante della granduchessa Maria Aleksandrovna, la figlia dello zar Alessandro II. Nel 1869-1870, lavorò come docente presso l'Accademia. Dal 1886-1889 Köler lavorò a Vienna, Nizza e Parigi.

L’apice della carriera di Johann Köler coincise con l'ascesa del risveglio nazionale estone e usò  la sua posizione presso la corte imperiale per  promuovere la causa del popolo estone. Egli è stato anche un amico del giornalista Carl Robert Jakobson, uno degli ideatori dell’ Autodeterminazione degli  autori estoni.

Dal 1891-1893 Köler fu il presidente della Società di Estone Literati (Eesti Kirjameeste Selts).

 

FILATELIA

ESTONIA   Anno 2001 (395 MI;  Yvert BF 16) 

 

 

KONDRASHOW SERGEY

(Russia)

Nato il 27 novembre 1957 nella frazione Verhnie Duby, nella regione Rostov-sul-Don.

Dal 1977 fino 1981 ha studiato a Lugansk Arts College.

Nel 1983 è entrato all'Accademia di San Pietroburgo, dipartimento arti di pittura, cavalletto e grafica. Ha studiato sotto la guida del pittore nazionale Evsey Moiseenko, membro dell'Accademia delle Arti, e dei  maestri  P. Fomin e P. Belousov.

Nel 1989 ha presentato  il suo lavoro “Don-fiume del 1918” per il quale ottene il  diploma "con  lode”.

Nel 1989 si trasfetì da San Pietroburgo a Lugansk, in Ucraina, dove vive.

Dal 1992 è membro a pieno titolo dell’Unione deglo Artisti ucraini.

Nel 2007 gli è stato conferito il titolo di "Onorevole Honorable di Ucraina".

 

FILATELIA

Spagna Anno 2014  Busta postale.

 

 

KONECSNI, GYÖRGY

(Ungheria)

 

Nato nel 1908. Morto nel 1970

Konecsni fu uno dei più importanti artisti di poster in Ungheria.  A partire dagli anni 1930 i suoi disegni  art deco fecero la  prima apparizione sulle strade. Dal 1945 al 1949 fu il motore dello sviluppo del manifesto d’arte politica ed ha profondamente influenzato generazioni di artisti ungheresi.

Tra il 1927 e il 1931, ha studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Budapest, dove il suo padrone era il pittore plein-air Gyula Rudnay.

Konecsni all'inizio della sua carriera era un artista di sinistra. Nel  1932, fu imprigionato per la sua attività politica. Nel 1930 e 1940, mentre faceva disegni principalmente per i settori del turismo e del commercio, introdusse un nuovo stile classicista, che gli è valso il successo internazionale. Per due volte ha ricevuto  il premio Falice Faud al Turismo nel Congresso Internazionale (1934, 1936), il Diploma d 'Onore al Salone Mondiale di Parigi, e il Gran Premio alla Triennale di Milano.

Nel 1945, il suo stile degli anni Trenta e Quaranta diventa una fonte per il nuovo design del manifesto politico, e Konecsni stesso ha un ruolo di primo piano in questo campo. Fa disegni per le diverse parti, tra i comunisti, il partito dei contadini  e altri.

Tra il 1946 e il 1954, fu capo del Dipartimento di Grafica Applicata presso l'Accademia di Arti Applicate. Dopo l'istituzione del nuovo regime comunista (1949), Konecsni, costretto a seguire le regole del realismo socialista, si allontanò da lavoro e dall'insegnamento. Cadde  in disgrazia dopo il 1956 dal momento che non aderì  al partito di governo (MSZMP). Durante questo periodo stava lavorando per se stesso su incisioni, monotipi, ecc . Nel 1964 tornò a insegnare, e guidò il Dipartimento fino al 1970. Konecsni divenne la personalità più significativa nel campo delle arti grafiche come insegnante. Inoltre giocò un ruolo importante nella formazione del gruppo-Papp, il gruppo leader nella progettazione poster nel corso del 1960.

Dopo il 1945, Konecsni accolse con favore la svolta di sinistra nella politica e divenne l'artista più importante nella propaganda politica.

Nei primi anni 1950, la dittatura comunista gettò la sua ombra più scura sopra l'Ungheria e la poster art dovette adottare uno stile obbligatorio "socialista realista". Konecsni inizialmente cercò di seguire le direttive  ma non poté sopportarlo a lungo. Soffriva di opere obbligatorie che gli era stato ordinato di fare, come quando fu incaricato di fare il ritratto del leader comunista Mátyás Rákosi.

Dopo anni di silenzio, è tornato al campo della poster art nel 1960 ed ha avuto un grande impatto, come artista e docente sulle nuove generazioni di artisti.

Filatelia:Ungheria

 

 

KORB ERZSEBET

(Ungheria)

 

Nato nel 1899. Morto nel 1925.

Si tratta di un pittore neoclassico con caratteristiche marcate di simbolisti. Le sue figure maschili sono trattate con una certa androginia mentre le figure femminili hanno atteggiamenti di dimissioni o isolamento come lo dimostrano l'atteggiamento di tenere la testa bassa o lo sguardo fisso al  pavimento.

Nel suo lavoro sono visibili le influenze di artisti del Rinascimento e di Ferdinand Hodler.

Filatelia: Ungheria

 

KÖRÖSFŐI-KRIESCH ALADÁR

(Ungheria)

 

 Nato a Buda, il 29 ottobre 1863. Morto a  Budapest, il 16 giugno 1920. Fu  un pittore, scultore, designer ed eccezionale esponente dell'Art Nouveau.  Ha studiato sotto la guida di Bertalan Székely e Károly Lotz. Dal 1887 ha effettuato viaggi di studio in Italia, tornando a casa per grandi commissioni. I suoi primi lavori recavano segni di eclettismo.  I primitivi italiani hanno avuto la maggiore influenza su di lui,  ma ha anche imparato molto dai Preraffaelliti.  Nel 1902 , insieme a Sándor Nagy, ha fondato la colonia di artisti Gödöllő. In questo periodo ha creato grandi opere come Buda caccia al bisonte, Pesca sul Balaton e Il grande timoniere. Ha collaborato  ai lavori di raccolta per la preparazione di Dezső Malonyay, libro ungherese di  arte popolare. Egli non solo ha raccolto, ma anche incorporato nella sua arte i motivi popolari della Transilvania, Kalotaszeg e Mezőkövesd. Ha dipinto e lavorato nelle arti grafiche, elaborato sculture, progettato edifici e interni.  Miksa Róth ha eseguito i suoi disegni per mosaici e vetrate. I suoi affreschi adornano l'Accademia di Arte Drammatica, il seminario a Timisoara (Romania), il messicano Teatro dell'Opera e l'Accademia di Musica di Budapest.

I soggetti dei suoi dipinti a olio abbracciano tutto: dalla vita rurale alla mitologia e parabole allegoriche (Cassandra, Ego sum ​​via, veritas et vita, e La Vita e la morte). Ha disegnato copertine di libri e illustrazioni, e dipinto molti acquerelli. E 'stato membro del gruppo di arte Keve ed è stato presidente della Società di Belle Arti ungherese.

 

FILATELIA

UNGHERIA Anno 2013 (ott,)

 

 

KRALJ  TONE

(Slovenia)

 

Nato a  Zagorica il 23 agosto 1900. Morto a Lubiana il 9 settembre 1975.

Pittore e scultore era noto anche per le sue pitture murali e le illustrazioni.

Studiò scultura a Praga tra il 1920 e il 1923 e poi a Vienna, Parigi e Venezia. Alcune delle sue opere più note sono le pitture murali in varie chiese. Tra le sue 1954 illustrazioni per Fran Levstik s ' Martin Krpan vi sono anche alcune delle immagini più riconoscibili della storia. Ha vinto il Premio Levstik nel 1950 per le sue illustrazioni per Pravljica o carjeviču Jeruslanu (La storia del principe Jeruslan).

Nel 1972 ha ricevuto il Premio Prešeren per il lavoro della sua vita.

Filatelia: Slovenia

 

 

KRALJEVIĆ MIROSLAV

(Croazia)

 
 Nato 14 Dicembre 1885 a Gospic , Lika , Croazia. Deceduto il 16 Aprile 1913.

E’ stato un pittore croato, incisore e scultore, attivo nella prima parte del 20 ° secolo.

La sua prima infanzia, fino al 7 ° grado della scuola media (1888-1902), la trascorse  a Zagabria, anche se ha completato il liceo a Gospic (1902-1904). Amava la poesia, la musica  e il  disegno.

Nel 1904, il giovane Kraljević partì per Vienna per studiare pittura e poi si trasferì a Monaco di Baviera per frequentare l’Accademia delle Arti. Dopo Monaco, Kraljević trascorse un periodo nella casa di famiglia a Požeg e poi si recò a Parigi, dove produsse il suoi migliori lavori. In quel periodo seguì per due anni studi di diritto che poi lasciò per dedicarsi solo alla pittura.

Morì a Zagabria nell’aprile del 1913, all'età di 27 anni, di tubercolosi.

Kraljević dipinse in molti stili diversi, tra cui l'impressionismo, il puntinismo e l'espressionismo. Acquistò notorietà per i suoi disegni di personaggi erotici o grotteschi  e per le sue sculture. Suoi soggetti preferiti i ritratti, figure, nature morte, animali e paesaggi. I suoi grafici usati per acquaforti,  xilografie e sculture sono stati create in argilla, gesso e bronzo.

 Filatelia: Jugoslavia.

 

KRECU SILVIUS

(Jugoslavia)

 

Pittore figurativo, nato in Jugoslavia,  ha coltivato il suo profondo legame con l'arte europea nel corso della sua carriera. Dopo la laurea presso l'American Academy of Art nel 1985, si trasferisce a Madrid per studiare di prima mano gli antichi maestri.

Nel 1987 si trasferisce a Parigi per lavorare nel Muse d'Orsey. A Parigi ha sviluppato il suo attaccamento duraturo alle opere degli impressionisti francesi. Nel 1989 la sua attenzione si rivolge alla Germania, dove ha vissuto e lavorato fino al 1991. Durante la sua permanenza in Europa, si è sostenuto con le vendite del proprio lavoro, nonché con copie realizzate nei musei. Ha anche dato lezioni private di pittura ad olio e disegno.

Dopo il suo ampio studio dell'arte europea, Silvius stabilì in Florida, dove è rimasto.

Silvius ha partecipato a numerose mostre personali e collettive. Le sue opere sono presenti nella  Galleria Peterskirhe in Germania; Bennett Gallery di Knoxville, Tennessee; Carone e Freitas Revilla Gallerie in Florida e nella Galleria Bachelier-Cardansky in Connecticut.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013

 

 

KREMLIČKA RUDOLF

(Cecoslovacchia)

 

Nato il  19 giugno 1886. Morto il  3 giugno 1932.

Dopo aver studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Praga, nel 1911-12 , viaggiò attraverso la Francia, dove ha subito l'influenza di Manet, Renoir e Degas. Più tardi entrò in contatto con l'opera di Jan Stursa, di  cui ammirava le  sculture di ragazze. Iniziò  a produrre la sua opera in età matura nel 1915, prendendo come suoi soggetti i paesaggi e le donne, e la concluse  nel 1916-1918 con  una serie di ballerine dipinte con ricchi valori tonali. Dal 1918 si è mosso verso una forma di neo-classicismo, per esprimere un gioioso apprezzamento della bellezza femminile. In paesaggi come Duino Porto (1927, Praga, ) si è avvicinato al Fauvismo nel suo uso del colore più marcato.

Filatelia: Cecoslovacchia

 

KROLL LEON

(USA)

 

Nato  a New York il 6 dicembre 1884. Morto il  25 ottobre 1974

Pittore e litografo americano,  conosciuto come un artista figurativo. “Life Magazine” lo ha descritto come "il decano dei pittori americani di  nudo," eppure è stato un pittore del paesaggio eccezionale ed ha  anche prodotto una serie di eccezionali nature morte.

Nato in una famiglia di musicisti, il padre  era un violinista. ha studiato presso l'Art Students League di New York sotto John Henry Twachtman, e nell’Académie Julian a Parigi con Jean Paul Laurens alla fine del 1800.

Nel 1913 Kroll ha esposto suoi lavori lavoro presso l'Armory Show.

Oltre al suo lavoro, Kroll ha insegnato presso l'Art Students League di New York e la scuola della National Academy of Design, dove ha avuto la sua prima mostra personale nel 1910. E’  stato nominato come Associato nel 1920 e come accademico nel 1927. Nel 1930, è stato eletto alla Accademia Americana delle Arti e delle Lettere.  E' stato anche nominato Cavaliere della legion d’onore nel 1950.

Kroll morto nel Gloucester, Massachusetts all’età di 89 anni.

Tra le principali opere pubbliche vi sono murales a:  Dipartimento di Giustizia Edificio del 1935,  l'Indiana Statehouse, con figure descritte dalla critica come "bolscevichi", 1952, il Worcester Memorial Auditorium, Worcester, Massachusetts. 1938-1942,  Shriver Sala presso la Johns Hopkins University, circa 1953.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 3013  Busta Postale

 

KRSINIC  FRANO

(Croazia)

 

Nato il 24 luglio 1897 nel villaggio di Lombarda sull’ Adriatico sull'isola di Curzola nel sud Croazia. Morto il 1 gennaio 1982)

Rinomato scultore, insieme a Ivan Mestrovic e Antun Augustinčić è considerato uno dei tre più importanti scultori croati del 20 ° secolo. La sua opera più nota è la statua di Nikola Tesla installata al State Park Cascate del Niagara, Stati Uniti, e un identica copia del monumento di fronte al palazzo della Facoltà di Ingegneria Elettrica, Università di Belgrado ( Serbia ).

 Nato in una famiglia con una lunga tradizione di scalpellini è stato anche addestrato alla scuola scalpellini locali prima di andare ad assistere alla lavorazione della pietra e alla scuola in muratura a Hořice (nell'attualeRepubblica Ceca ) nel 1912. Dopo la laurea nel 1916 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Praga , dove ha studiato nelle classi di rinomati scultori cechi.

 Rientrato nel 1920 in Croazia,  si stabilì a Zagabria , dove ha lavorato come scultore freelance prima di diventare un insegnante di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Zagabria nel 1924.

Nei decenni del suo lavoro Kršinić si dedicò ad  opere finemente cesellate, per lo più  nudi femminili artistici (Awakening, Diana, Giovane donna che tende una rosa, Lettura, Dopo il bagno)  e motivi materni, come sculture dal titolo Meditazione, Madre che nutre un bambino, ecc Nel 1947 è stato nominato maestro scultore e capo della scultura presso l' Accademia di Belle Arti di Zagabria , e nel 1948 divenne membro della Accademia Croata delle Scienze e delle Arti. Nei suoi ultimi decenni Kršinić creò numerose piccole sculture che variavano il tema della giovane ragazza, così come nudi artistici. Opere come Preoccupazione, Prendere il sole e Riposo si dice che rappresentino la perfezione nella morbidezza di scolpire in marmo. Si ritirò dall'insegnamento nel 1967 e dal suo lavoro di scultore nel 1975.

 

FILATELIA

JUGOSLAVIA Anno 1975 (1478 UN)

 

 

 

KUNISADA UTAGAVA 

(Giappone)

 

Nato a Honjo  nel 1786. Morto il  12 Gennaio 1865.

E’ stato il designer più popolare, prolifico e di successo finanziario di ukiyo-e xilografie nel 19 ° secolo in Giappone. A suo tempo, la sua fama superò quello dei suoi contemporanei, Hokusai , Hiroshige e Kuniyoshi.

Alla fine del periodo Edo (1600-1867), Hiroshige, Kuniyoshi e Kunisada erano i tre migliori rappresentanti della xilografia a colori giapponese a Edo (la capitale del Giappone, ora  Tokyo ). Tuttavia, tra i collezionisti europei e americani di stampe giapponesi, a partire dalla fine del 19 ° e 20 ° secolo, tutti e tre di questi artisti sono stati effettivamente considerati piuttosto inferiori ai grandi della classica ukiyo-e, e quindi di aver contribuito notevolmente alla caduta della loro arte. Per questo motivo, alcune loro opere sono considerate come "decadenti”.

Della sua vita si sa poco. Il suo nome era Sumida Shōgorō IX e fu chiamato anche Sumida Shozo. Suo padre, che era un poeta dilettante di una certa fama, morì l'anno dopo la sua nascita. Durante la crescita, ha sviluppato un precoce talento per la pittura e il disegno. I suoi primi schizzi impressionarono Toyokuni , il grande maestro della scuola Utagawa e designer di spicco del kabuki e di ritratti. Nel 1800 fu  accettato da Toyokuni come apprendista nella sua bottega.

La sua prima stampa conosciuta risale all'anno 1807. Nel 1809 è stato indicato nelle fonti contemporanee come la "stella nascente" della scuola Utagawa, e poco dopo è stato considerato pari  al suo maestro Toyokuni nel campo dell’illustrazione di libri. Kunisada's first actor portraits appeared in either 1808 or 1809.I primi ritratti di Kunisada apparvero negli anni 1808 o 1809. La data della morte di Kunisada è stata datata  il 15 ° giorno del 12 ° mese del primo anno di Genji. La maggior parte delle fonti erroneamente collegano questa data all’anno 1864, anche se questa  nel calendario giapponese corrisponde alla data 12 Gennaio 1865, nel calendario gregoriano. Kunisada morì nello stesso quartiere in cui era nato.

Filatelia: Benin

 

 

KUPECKY  JAN

(Cecoslovacchia)

 

Nato nel 1667, a Bosing , Bratislava, Regno di Ungheria (oggi Cecoslovacchia). Morto il 16 Luglio 1740 a Norimberga.

Ritrattista in stile barocco, fu attivo in Ungheria, Slovacchia, Vienna e Norimberga. L'incisore Bernhard Vogel ha prodotto un gran numero di incisioni con soggetti tratti da dipinti di Kupecký.

Kupecký era il figlio di protestanti che hanno cercato rifugio in Slovacchia per sottrarsi dalla persecuzione religiosa da parte dei cattolici. Secondo le fonti ha iniziato i suoi studi sotto la guida del pittore svizzero Benedikt Klaus , che fu attivo sia a Vienna sia  in Ungheria. All'età di vent'anni, Kupecký partì per un lungo viaggio di studio in Italia. A Roma il principe Aleksander Benedykt Sobieski , figlio del re polacco Giovanni III Sobieski , lo aiutò a diventare famoso. Tornò a Vienna nel 1709, dopo 22 anni trascorsi a Venezia e Roma . Sappiamo molto poco della sua attività italiana così come delle sue prime opere e della sua attività a Vienna.

Secondo il suo biografo contemporaneo, lo svizzero Johann Caspar Füssli, Kupecký protestante, fedelmente aggrappato alla religione del suo antenato, rimase ritirato e isolato nel milieu cattolico di Vienna, che era sotto l'influenza della corte e dell'aristocrazia. Tuttavia questo concetto è in parte contraddetto dal fatto che il maestro aveva notevoli commissioni di corte mentre si trovava a Vienna. Dipinse ritratti di vari membri della dinastia, del principe Eugenio di Savoia , di numerosi aristocratici, e, in Karlovy Vary , anche dello zar  russo Pietro I. La ricca produzione di questo periodo comprende una serie di splendidi ritratti della famiglia  di Kupecky, degli amici e del pittore stesso, così come di diverse persone, la cui identità è sconosciuta.

Nel 1733 Kupecký, temendo persecuzioni religiose, fuggì da Vienna a Norimberga con la sua famiglia e vi lavorò fino alla sua morte nel 1740. Come il più importante ritrattista della Germania contemporanea, è stato incaricato da un gran numero di tedeschi principi, dignitari ecclesiastici ricchi mercanti e studiosi, e le sue opere sono state diffuse da incisioni, anche durante la sua vita. Attraverso i suoi allievi e seguaci l’influenza di Kupecký è un esempio artistico rimasto vivo e diffuso per lungo tempo.

FILATELIA: Cecoslovacchia

 

 

LAAKSONEN  TOUKO  (detto Tom il Finlandese)

(Finlandia)

 

Nato a Kaarina, 8 maggio 1920, Morto  Helsinki, 7 novembre 1991).

Fu un disegnatore e illustratore, noto per le sue illustrazioni omoerotiche che hanno influenzato la cultura gay del ventesimo secolo. Nel corso di quattro decenni ha realizzato oltre 3.500 illustrazioni caratterizzate da una forte sessualità, in cui vengono raffigurati uomini muscolosi.

Figlio di due insegnanti che hanno assecondato la sua predisposizione per il disegno, Touko Laaksonen cresce sotto varie influenze artistiche, appassionato fin da piccolo alla musica e alla letteratura. Fin da piccolo è consapevole della sua diversità, crebbe a contatto con contadini e boscaioli,  figure dalla spiccata virilità che  influenzeranno le sue future opere.

Nel 1939 si trasferisce a Helsinki per frequentare una scuola per pubblicitari, ma nel settembre del 1939 dopo che Hitler invade la Polonia, si scatena la seconda guerra mondiale; Laaksonen viene arruolato nell'esercito finlandese e coinvolto nella guerra d'inverno con l'URSS,

Dopo la guerra, Laaksonen viene restituito alla vita civile e lavora nel settore della pubblicità commerciale come artista grafico, ed inizia a creare disegni erotici per il proprio piacere personale, inoltre si diploma in pianoforte presso il Sibelius Institute.

Nel 1956 invia alcuni suoi disegni omoerotici alla rivista statunitense dedicata al corpo maschile “Physique Pictorial”, presentando i suoi lavori dietro lo pseudonimo di Tom of Finland.

Sempre agli inizi degli anni settanta tiene le sue prime mostre, nel 1973 le sue opere vengono esposte ad Amburgo, mentre nel 1978 tiene le sue prime mostre negli Stati Uniti, Los Angeles e San Francisco.

 L'artista conosce il successo commerciale, grazie all'incontro con un uomo d'affari canadese Durk Deher; nel 1979 i due fondano la Tom of Finland Foundation che si occupa della raccolta, della conservazione e della divulgazione di opere d'arte omoerotiche.

Nel 1981, a causa di un cancro alla gola, muore Veli, suo compagno da 28 anni: i due si conobbero nel 1953. Nel 1988 all'artista viene diagnosticata una grave forma di enfisema polmonare; la malattia influenzò il suo modo di disegnare causa il  tremore alle mani.

Touko Laaksone, con i suoi disegni contribuì a cambiare lo stereotipo dell'omosessuale, da sempre visto come effeminato, proponendo i suoi uomini virili e orgogliosi, felici di essere gay e felici della loro mascolinità.

 

FILATELIA

FINLANDIA Ann 2014 (2307/7)

 

 

 

 

LABORDA EDUARDO GIL

(Spagna)

 

Nato a Zaragoza,  il 23 maggio del 1952.

E’ considerato  uno degli artisti chiave nel panorama artistico di  Saragozza del XX secolo. Cartoonist, pittore, incisore, collezionista, regista, editore, curatore, scrittore, la sua carriera si presenta variegata, poliedrica  e prolifica.

 L’artista, in una mostra  a La Lonja del 1972,  racconta che all’età di sei anni la  madre lo portò al cimitero. Amava i fiori ed era ossessionata dall’idea della morte.  Di fronte a una fossa comune, gli disse: "Sarai uno scultore e mi costruirai  un bel pantheon sul genere  di questo. Queste parole hanno segnato il mio futuro e in arte ho sempre unito l'idea della vita e della morte". L'ultima sezione della mostra comprende 15 disegni, ritratti di persone strettamente legate al livello emotivo dell'artistae, si concluse con il ritratto di Vittorina di Trasobares, sua madre.

Laborda studiò presso la Scuola di Belle Arti di Saragozza, tra il 1964 e il 1971. Nel 1983 realizza il suo primo cortometraggio, Otraosteología, che sarà seguito da altri dieci, tra cui un documentario sugli scultori José Bueno e Felix Burriel. Nel 1987, con lo scrittore ed editore Fernando Jimenez Ocaña, pubblica la rivista “La Avispa”, e dal maggio 1993 fonda e dirige la rivista di arti aragonesi “Gateway”.

Dal 1972 si interessa di arte Neocubista inserendo dei manichini.nel paesaggio urbano o negli  interni.

Tra la fine del 1974 e fino al 1980 realizza un’opera, che chiamò "Paesaggi rocciosi", come evoluzione del paesaggio urbano, ma fatto come blocchi di pietra, che deriva verso l'astrazione con elementi figurativi, da cui emergono macchine e organismi fossili che occupano il primo piano.

Fino al 1985 nelle sue opere dominano  corpi e torsi di metallo danneggiati dal tempo, mentre dopo il 1986 questi problemi sono sostituitie da fregi e rilievi rinascimentali e sculture classiche, oltre a macchine e fossili, in una sorta di sintesi di quanto sopra. Questi temi sono posti all'interno o in paesaggi con ampio spazio. Il tutto dà un senso di solitudine ed è espresso con  colori freddi in sintonia con i problemi trattati.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta Postale

 

 

LAGRENEE LOUIS JEAN FRANCOIS

(Francia)

 

Nato a Parigi, 30 dicembre 1724 e ivi morto il  19 gennaio 1805.

Noto anche con il nome di Lagrenée l'Ainé (Lagrenée il primogenito), fu l'allievo preferito di Charles van Loo. Nel marzo del 1744, a vent'anni, fu ammesso alla Scuola degli "allievi protetti" (allievi sotto osservazione) e inviato a Roma. Fu poi accettato come allievo a pieno titolo nel 1753.

Su invito della Zarina Elisabetta di Russia visitò San Pietroburgo.

Il 31 maggio del 1755 venne accolto come membro dell'Accademia reale di pittura e scultura grazie ad una sua tela: "Il rapimento di Deianira da parte del centauroNesso".

Successivamente divenne professore aggiunto, quindi professore titolare, nonché direttore dell'Accademia di Francia a Roma sino al 1787 (dove dipinse una delle sue migliori opere: "La vedova indiana"), poi Rettore, Conservatore e infine Amministratore onorario del Museo.

Nel 1804, un anno prima della morte, Napoleone I gli conferì la legion d'Onore.

Morì ottantenne al Louvre. Suo allievo fu il fratello minore Jean-Jacques Lagrenée detto "le Jeune", ed anche suo figlio Anthelme-François divenne pittore.

Assai severo fu il giudizio che della sua opera e della sua persona come artista diede di lui Diderot:«Amico mio, sei in pieno stato di grazia, dipingi e disegni a meraviglia, ma non hai immaginazione né spirito. Tu sai studiare la natura, ma ignori il cuore umano. Senza l'eccellenza del tuo "saper fare" saresti l'ultimo della fila. E ci sarebbe molto da dire anche su questo tuo "saper fare": è grasso, impastato e seducente. Ma ne uscirà mai una verità forte, un effetto che corrisponda a quello del pennello di un Rubens o di un Van Dyck ?» (1767).

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

 

 

LA  HIRE  (o LA HYRE)  LAURENT de

(Francia)

 

Nato il 27 Febbraio 1606, a Parigi , Morto  il 28 dicembre 1656,

Pittore classico barocco francese, la cui opera è segnata dalla forza di gravità, la semplicità, e la dignità .

Era il figlio del pittore Étienne de La Hire (c. 1583-1643), ma è stato influenzato dal lavoro di Georges Lallemont e Orazio Gentileschi. La sua immagine di "Papa Nicola V presso la Tomba di San Francesco" è stata fatta nel 1630 per i frati  Cappuccini del Martais, per i quali eseguì numerose altre opere.

I suoi disegni, di cui il British Museum possiede un ottimo esempio, Presentazione della Vergine al Tempio, mostrano una  semplicità e dignità di effetto. L'esempio dei Cappuccini, per la quale ha eseguito numerose altre opere a Parigi , Rouen e Fécamp, è stata seguita dalla società orafa, per il quale ha prodotto nel 1635 St. Peter guarisce i malati (Louvre) e la Conversione di San Paolo nel 1637. Nel 1646, con undici altri artisti, ha fondato la Reale Accademia di Francia di pittura e scultura .

Richelieu chiamò La Hyre al Palais Royal, Pierre Séguier, Gédéon Tallemant des Réaux e molti altri cui   affidò importanti lavori di decorazione per i  Gobelins. La Hyre dipinse anche un gran numero di ritratti, e nel 1654 ha unito in un lavoro per il municipio di Parigi, quelli dei principali dignitari del comune.

 

FILATELIA

PARAGUAY Anno 1976 (2784/8, 2791, 2027, 2829,/31, 2874/5 MI)

 

 

LAIRESSE  GERARD DE

(Olanda)

 

Nato a Liegi nel 1640.

Incisore e scrittore d'arte, secondo figlio del pittore Lairesse Reinier e Catherine Taulier è il  principale pittore decorativo in Olanda della seconda metà del 17° secolo.

Nel 1660, trascorre un breve periodo a Colonia, dove si dice abbia dipinto il "Martirio di Sant'Orsola".

Gli artisti locali, invidiosi del suo successo, lo costringono a tornare a Liegi dove resta fino all' aprile del 1664, dopo di che è costretto a spostarsi ancora una volta.

Si racconta che all'inizio di quell'anno, Gerard Lairesse avesse stretto amicizia con due sorelle di Maastricht, una molto bella e l'altra piuttosto forte e coraggiosa.

Lairesse assicura la sua parola per iscritto di sposare una delle due. I suoi genitori, tuttavia, sono contrari e hanno già preso accordi per combinargli un altro matrimonio, con Marie Saime.

Ma le sorelle organizzano un agguato per vendicarsi. Gerard è accoltellato alla schiena e risponde impugnando la sua spada. Inizia un combattimento e Lairesse, ferito al petto, cerca rifugio in un convento domenicano.

Non appena si riprende fugge con Marie Saime a Maastricht e si sposa stabilendosi poi ad Utrecht.

Nel 1655 battezza il suo primo figlio in una chiesa .

Lairesse fu presto scoperto dal commerciante d'arte di Amsterdam Gerard Uylenborch che resta completamente affascinato dalla sua arte. Lairesse lavora diversi mesi per Uylenborch prima di dedicarsi al lavoro in proprio, aprendo uno studio di gran successo.

Il lavoro è tanto e proficuo. Si dedica anche ad illustrazioni di un testo autorevole di anatomia scritto da Govert Bidloo, riceve commissioni da istituzioni pubbliche e dipinge decori per il teatro comunale di Amsterdam.

Verso la fine del 1689 la sua vista però inizia a peggiorare a causa di una forma congenita di sifilide, fino a diventare cieco l'anno successivo.

Non potendo dipingere si dedica all'insegnamento dando lezioni di teoria sull'arte che diventano presto di grande diffusione.

Con l'aiuto dei suoi figli pubblica i suoi insegnamenti in Teekenkonst ter Grondlegginge (Fondazione del Disegno, 1701) e la Schilderboek Groot (La grande pittura Book, 1707).

Muore nella sua casa sul Prinsengracht e viene sepolto il 28 luglio del 1711.

 

FILATELIA

PARAGUAY Anno 1977 (1572)

 

 

LAMPI FRANCISZEK KSAWERY

(Polonia)

 

Nato il 22 gennaio 1782. Morto il  22 luglio 1852.

Nato in Austria  ma di  origine italiana: il padre  l’italiano Giovanni Battista Lampi da Romeno (1751) noto come Jan Chrzciciel Lampi fu invitato in Polonia,  a Varsavia dal re Stanisław II Augusto nel 1786 quando Franz (Franciszek) aveva quattro  anni. 

Inizialmente  fu avviato alla pittura dal padre, prima di entrare all'Accademia di Belle Arti di Vienna, negli studi di Hubert Maurer e Heinrich Füger.  Quando aveva quindici anni, la famiglia si trasferì a Lampi di San Pietroburgo nel 1797 durante la terza e ultima spartizione della Polonia, allettata da un'offerta estremamente generosa dal zar.

Lasciata San Pietroburgo, all'età di 32 anni , dopo le guerre napoleoniche, si stabilì a Varsavia un anno dopo, nel 1815.  La fama già consolidata di suo padre in Polonia così come la sua infanzia polacca lo aiutarono a inseririsi nell’alta società.

Espose a Varsavia nel 1828, 1838, 1841 e il 1845; e aprì una piccola scuola d'arte privata nel 1841.

Lampi dipinse ritratti soprattutto di aristocratici e si specializzò nelle raffigurazioni romantiche di donne attraenti. Produsse anche paesaggi fantastici e paesaggi marini ispirati dalle nuove forze intellettuali del secolo dei Lumi e dall'evoluzione filosofica del Romanticismo in Polonia. Il suo stile  era simile al lavoro dell’italiano Salvator Rosa e Claude Joseph Vernet della Francia. Ha dato lezioni d'arte nel suo studio, ma ha pure  viaggiato a lungo. Nel 1817-1819 fu  docente a Cracovia. Tra i suoi allievi più importanti erano Wojciech Korneli Stattler e Piotr Michałowski.

Nel 1823 si recò a Lublino su commissione, nel 1830 a Vilna. Dopo la Rivolta di Novembre contro l'impero russo ha trascorso alcuni anni a Wrocław (Breslavia) prima di tornare a Varsavia nel 1836. Nel 1840 ha visitato Dresda, Berlino e Monaco di Baviera .

Nel 1850 tornò a Varsavia, dove morì nel 1852 all'età di 70, probabilmente vittima del colera.

Il suoi lavori si trovano al Museo Nazionale della Polonia a  Varsavia, Cracovia e Poznań.

 

FILATELIA

PARAGUAY  Anno 1971

 

 

 

 

LANGETTI GIOVANNI BATTISTA

(Italia)

 

Nato Genova, 1635 . Morto a  Venezia, 22 ottobre 1676.

Della sua giovinezza si hanno scarse notizie, provenienti principalmente dai registri parrocchiali della parrocchia di Santa Sabina dove visse. Nacque da Giovanni Cesare e da Chiara Bagutti ed ebbe tre fratelli più grandi (Giuseppe, un omonimo morto prima della sua nascita, Maria Maddalena) e altre due sorelle (entrambe di nome Vittoria, segno che una delle due era morta in giovane età); altri due fratelli emergono nel suo testamento. Tra i padrini di battesimo dei fratelli Langetti figurano il pittore Giovan Battista Carlone ed Ersilia Castello, figlia di Bernardo Castello e moglie di Giovanni Carlone, altro artista fratello del precedente; risulta quindi evidente che tra i Langetti e i Carlone ci fosse uno stretto legame e si può di conseguenza ipotizzare che il padre di Giovan Battista fosse in qualche modo attivo nel mondo della pittura.

Rimasto orfano in tenera età (la madre, già vedova, morì nel 1639), è ragionevole supporre che il giovane Langetti fosse stato assistito proprio da Giovan Battista Carlone ma non esistono delle testimonianze precise al riguardo. Non ci è pervenuto neppure qualche segno di una sua prima produzione genovese, il che avvalorerebbe quanto detto da Marco Boschini, il quale parla di un soggiorno a Roma durante il quale entrò nella bottega di Pietro da Cortona.

Per motivi non chiari si trasferì a Venezia poco dopo la metà degli anni 1650. Nel 1660, infatti, il Boschini pubblicava la Carta del navegar pitoresco, dalla quale risulta che il Langetti vivesse in laguna ormai da tempo, essendo un pittore molto attivo e apprezzato. Verosimilmente, trascorse un primo periodo presso Giovan Francesco Cassana, come si intende da un'epistola inviata da Antonio Lupis allo stesso Cassana e dall'intensità cromatica dei suoi dipinti, richiamo all'insegnamento di Bernardo Strozzi (di cui il Cassana fu effettivamente allievo).

Il Langetti fu uno dei più autorevoli esponenti della corrente dei tenebrosi e come tale fu notevolmente influenzato dal Tintoretto. Di lui restano però scarse opere documentate (pochissimi i lavori firmati) e difficilmente databili. (da Internet)

 

FILATELIA

UNGHERIA Anno 1970

 

 

 

LAOCOONTE (scultori Agesandro,Atanodoro,Polidoro)

(Città del Vaticano)

 

Il gruppo scultoreo del Laocoonte e i suoi figli, noto anche semplicemente come Gruppo del Laocoonte, è una scultura in marmo (h. 242 cm) degli scultori Agesandro, Atanodoro e Polidoro, databile al I secolo d.C. e conservato nel Museo Pio-Clementino dei Musei Vaticani, a Roma. Raffigura il famoso episodio narrato nell'Eneide che vede il troiano Laocoonte ed i suoi figli assaliti da serpenti marini.

Plinio raccontava di aver visto una statua del Laocoonte nella casa dell'imperatore Tito, attribuendola a tre scultori provenienti da Rodi: Agesandro, Atanodoro e Polidoro.

La tradizionale identificazione della statua dei Musei Vaticani con quella descritta da Plinio è ancora generalmente accettata, visto anche che la residenza privata di Tito si doveva trovare proprio sul colle Oppio, dove la statua venne poi ritrovata. Accettata è anche l'attribuzione ai tre artisti rodii, autori anche dei gruppi statuari con Storie di Ulisse della grotta di Sperlonga.

Varie date sono state proposte per questa statua, oscillanti tra metà del II secolo a.C. alla metà del I secolo d.C.; Bernard Andreae, in alcuni studi, ha ipotizzato che il Laocoonte sia una copia di un originale bronzo ellenistico, come dimostrerebbero alcuni dati tecnici e stilistici. Sulla parte posteriore della statua si trova infatti del marmo lunense, non utilizzato prima della metà del I secolo a.C., inoltre alcuni dettagli rimandano inequivocabilmente alla fusione a cera persa: ad esempio il mantello che ricade sulla spalla del giovane a destra fino a toccargli il ginocchio deriva quasi certamente da un espediente tecnico necessario a costituire un passaggio per il metallo fuso. Si è ipotizzato che l'originale fosse stato creato a Pergamo, come suggeriscono alcuni confronti stilistici con opere della scuola locale: i pacifici rapporti tra la città dell'Asia minore e Roma erano infatti rafforzati dai miti legati a Troia, dai quali discendevano le leggende di fondazione di entrambe le città.

Plinio, comunque, attesta la presenza a Roma della statua marmorea a metà del I secolo d.C. attribuendola a scultori attivi un secolo prima. Infatti alcune iscrizioni trovate a Lindos, sull'isola di Rodi fanno risalire la presenza a Roma di Agesandro e Atanodoro ad un periodo successivo al 42 a.C., ed in questo modo la data più probabile per la creazione del Laocoonte deve essere compresa tra il 40 ed il 20 a.C., per una ricca casa patrizia, o più probabilmente per una committenza imperiale (Augusto, Mecenate), anche se il Laocoonte sembra lontano dallo stile neoattico in auge nel periodo. Visto il luogo di ritrovamento è anche possibile che la statua sia appartenuta, per un periodo, a Nerone.

La statua fu trovata il 14 gennaio del 1506 scavando in una vigna sul colle Oppio di proprietà di Felice de Fredis, nelle vicinanze della Domus Aurea di Nerone: l'epitaffio sulla tomba di Felice de Fredis in Santa Maria in Aracoeli ricorda l'avvenimento. Allo scavo, di grandezza stupefacente secondo le cronache dell'epoca, assistettero di persona, tra gli altri, lo scultore Michelangelo e l'architetto Giuliano da Sangallo inviato dal papa a valutare il ritrovamento, secondo la testimonianza di Francesco, giovane figlio di Giuliano, che, ormai anziano, ricorda l'episodio in una lettera del 1567. Secondo questa testimonianza fu proprio Giuliano da Sangallo ad identificare i frammenti ancora parzialmente sepolti con la scultura citata da Plinio. Esistono comunque testimonianze coeve che danno la stessa identificazione della scultura appena rinvenuta.

La statua fu acquistata subito dopo la scoperta dal papa Giulio II, che era un appassionato classicista, e fu sistemata, in posizione di rilievo, nel cortile ottagonale ("Cortile delle Statue") progettato da Bramante all'interno del complesso del Giardino del Belvedere proprio per accogliere la collezione papale di scultura antica. Tale allestimento è considerato l'atto fondativo dei Musei Vaticani. Da allora il Laocoonte, assieme all'Apollo del Belvedere, costituì il pezzo più importante della collezione, e fu oggetto dell'incessante successione di visite, anche notturne, da parte di curiosi, artisti e viaggiatori.

 

FILATELIA

VATICANO Anno 2006 (1417/20)

 

LAROT DINA

(Austria)

 

Nata a Vienna il 6 gennaio 1942. Ha iniziato a studiare arte a Graz con il Prof. Rudolf Szyskowitz. Nel  1962 ha incontrato il grande pittore austriaco Oskar Kokoschka, che ha lasciato un'impronta indelebile sulla sua pittura e disegno. Successivamente ha creato vedute della città di Graz, i paesaggi del sud della Stiria e i suoi primi nudi, utilizzando modelli.

Anche se la sua creatività artistica copre una vasta gamma di argomenti, il punto focale del lavoro di Dina Larot è senza dubbio i nudi interessanti e le immagini di giovani donne. "I dipinti di Larot comunicano la gioia di essere donna e di amare", per citare il sessuologo e psicologo Dr. Gerti Senger, "Le sue opere mostrano non solo la bellezza dei corpi femminili, raccontano anche storie di tenerezza e nostalgia, di innocenza e seduzione. Le opere di Larot sono dominate da un erotismo forte ma tranquillo, e anche nelle più audaci pose le rappresentazioni parlano sempre la lingua di eleganza”.

Nel suo linguaggio pittorico inconfondibile, Dina Larot interpreta le emozioni multiformi e sottili di fantasia femminile.

Filatelia: Austria

 

LARSSON  CARL

(Svezia)

 

Nato a Stoccolma, 28 maggio 1853. Morto a  Sundborn, Falun, 22 gennaio 1919.

Nato in una7u famiglia indigente, studiò dapprima in una scuola per bambini poveri, poi nel 1866, all'età di tredici anni, fu ammesso all'Accademia Reale Svedese delle Arti di Stoccolma.

Durante i primi anni in questa prestigiosa istituzione Larsson, timido e socialmente inferiore rispetto a molti suoi compagni, trovò difficoltà ad ambientarsi; tuttavia, col passare degli anni riuscì a mettersi in luce grazie al suo talento, diventando una figura centrale dell'accademia.

Dopo aver lavorato alcuni anni come illustratore per libri e giornali, nel 1880 si trasferì a Parigi, dove rimase fino al 1885, passando anni frustranti come artista senza successo.

Fu proprio a Parigi che nel 1882 incontrò l'artista Karin Bergöö, che presto diventò sua moglie.

Questo fu un punto di svolta nella vita di Larsson, che cominciò a dipingere le sue opere più importanti, abbandonando la pittura ad olio, fino ad allora la tecnica da lui maggiormente utilizzata, per realizzare degli acquerelli.

Nel 1888 la coppia si trasferì nel piccolo villaggio svedese di Sundborn, presso Falun, in una casa che fu decorata ed arredata rispecchiando il loro gusto artistico; i loro eredi hanno trasformato questa casa in un museo che è ancora oggi visitabile.

Carl e Karin Larsson ebbero sette figli; i suoi familiari divennero i soggetti preferiti di Larsson per realizzare delicate composizioni ad acquerello in cui, spesso con fine senso umoristico, descrive momenti di vita domestica a Sundborn.

La sua popolarità aumentò incredibilmente con i miglioramenti tecnici della stampa a colori: negli anni '90 l'editore svedese Bonnier pubblicò libri scritti ed illustrati da lui e contenenti riproduzioni dei suoi acquerelli, poi nel 1909 l'editore tedesco Langewiesche pubblicò una sua raccolta di acquerelli e disegni intitolata La Casa nel Sole che vendette decine di migliaia di copie.

Larsson inoltre disegnò parecchie storie ad immagini in sequenza, diventando così uno dei primi creatori svedesi di fumetti.

Tuttavia per Larsson le sue realizzazioni più importanti furono le grandi pitture decorative in musei ed altri edifici pubblici, come gli affreschi al Teatro dell'Opera ed al Museo Nazionale di Belle Arti di Stoccolma.

Questi lavori non sempre furono ben considerati dai critici d'arte del tempo: Midvinterblot (Sacrificio di Pieno Inverno), rappresentante re Dómaldi accondiscendente ad essere sacrificato, era una imponente opera di 6 x 14 metri realizzata nel1915 e commissionata per una parete nel Museo Nazionale di Belle Arti di Stoccolma, che aveva già diversi suoi affreschi ad adornare le pareti, ma una volta completata fu rifiutata dalla direzione del museo, che la comprò soltanto nel 1997.

Nelle sue memorie Larsson dichiarò la sua amarezza e il suo disappunto per il rifiuto della pittura che lui stesso considerava essere il suo risultato più grande; nelle stesse memorie riconobbe che le immagini della sua famiglia furono la parte più immediata e durevole del suo lavoro, perché espressione genuina della sua personalità, dei suoi sentimenti più profondi e di tutto il suo amore per la moglie e i figli.

Carl Larsson morì nella sua casa di Sundborn il 22 gennaio 1919.

 

FILATELIA

SPAGNA  BUSTA postale.SVEZIA Anno  1982 (1168 UN),

 

LASERSTEIN LOTTE

(Olanda)

 

Nata l’8 novembre 1898 a Preussisch. Olanda , Impero tedesco. Morta il  21 gennaio 1993 a Kalmar , in Svezia.

Fu la prima pittrice ritrattista tedesco-svedese.

Ricevette  la sua formazione artistica presso l'Accademia di Berlino, cui poté accedere quando questa aprì le sue porte alle donne-pittori. Qui, Laserstein studia sotto Erich Wolfsfeld ( de ) che lei ammirava molto. Nei suoi ultimi due anni presso l'accademia era la sua allieva preferita. Per questa considerazione poté avere un suo studio personale e il libero accesso ai modelli. Preferì avere modelli femminili, perché sosteneva cha avessero  migliore tenuta di fronte a lunghe e difficili pose. Traute Rose era la sua modella preferita. Divenne la sua amica collaboratrice  per lunghi anni.

Berlino nel 1920 era un luogo difficile ma emozionante. I cambiamenti della società erano certamente evidenti a Laserstein, che era estremamente moderna nei suoi pensieri. Durante questo periodo le donne stavano crescendo in indipendenza e cominciavano i sempre più ad occupare importanti posti di lavoro. Laserstein raffiguro la  New Woman , che adottava anche un aspetto stereotipato di un look maschile, in genere con lo stile taglio di capelli di un uomo. Come unica  donna sola professionista nel campo della pittura, Laserstein può essere vista come sostenitrice  della  nuova donna, e il suo sguardo  androgino è evidente nei suoi numerosi autoritratti, per esempio, nell’ Autoritratto con gatto al Leicester Museum and Art Gallery .

Essendo la Laserstein  una artista ebrea, il suo primo lavoro era tipico sia  del nascente movimento della Nuova Oggettività  sia delle  tendenze estremamente tradizionali retrospettive dell'arte tedesca del periodo. Nei  suoi lavori sono presenti intellettuali, come si vede nei ritratti di Christian Schad (il Ritratto della baronessa Wassilko), ma anche le sue figure spesso avevano un aspetto forte, freddo, e atletico che avrebbe caratterizzato in seguito i poster della propaganda   nazista. La pittura di un giocatore di tennis donna, piena di forza, è un buon esempio del tipo. Laserstein è difficile da mettere definitivamente in qualsiasi categoria estetica. C'è un senso di emozione e un collegamento con i suoi modelli, che non sembra essere adatto a Nuova Oggettività. Gli storici dell'arte hanno sostenuto per la sua collocazione all'interno del Realismo  e del Naturalismo tedesco.

Il capolavoro di Laserstein era la grande  pittura Abend uber Potsdam (1930) che rappresenta un gruppo  di amici che condividono un pasto sulla terrazza, con skyline di Potsdam in lontananza. L'umore è malinconico, pieno di noia, e l'immagine raggiunge la più profonda emozione di una delle sue opere.

Durante il periodo nazista in Germania, Laserstein si trasferì in Svezia, e visse a Stoccolma e nella città di Kalmar. Ha creato le sue più grandi opere, nel periodo tra le due guerre mondiali. Dopo la seconda guerra mondiale , le sue opere rappresentato ritratti inoffensivi che mancano del vigore del suo lavoro precedente.

Laserstein fu riscoperta nel 1987, quando Thomas Agnew and Sons e la Galleria Belgrave organizzarono una mostra collettiva e vendita di opere che avevano  conservato nella  collezione personale, tra cui Abend uber Potsdam.

Nel 2003, una grande retrospettiva del lavoro di Laserstein si è tenuta a Berlino. Approfondita ricerca è stata condotta da Anna-Carola Krausse che è stato sintetizzata nel catalogo della mostra, Lotte Laserstein: My Only Reality.

 

FILATELIA

SAO TOME’ & PRINCIPE Anno 2013

 

 

LASSNIG MARIA

(Austria)

 

Nata a Kappel am Krappfeld, 8 settembre 1919Morta a  Vienna, 6 maggio 2014.

Tra il 1941 ed il 1944 frequentò l'Accademia di belle arti di Vienna, per poi proseguire dal 1945 la propria formazione come autodidatta. Fece numerosi viaggi in Francia, stabilendosi a Parigi dal 1961 al 1968, anno in cui partì per gli Stati Uniti e si fermò a New York.

Nel 1946 i suoi quadri erano figurativi e tradivano l'influsso di Oskar Kokoschka e di Herbert Boeckl; a somiglianza di quest'ultimo a partire dal 1948 iniziò con l'impegnarsi per una maggiore costruttività dei suoi quadri.

I suoi disegni, che furono esposti a Vienna nel 1951 nel quadro della Hundsgruppe, si rifanno al surrealismo ed il loro carattere amorfo richiama paesaggi acquatici. Nello stesso anno Benjamin Peret scrisse una prefazione ad un suo album surrealista: il Giardino delle Passioni.

Nel 1952 presentò all'Art Club Keller di Vienna le sue prime opere non figurative; in seguito tornò a tematiche surrealistiche.

 

FILATELIA

AUSTRIA Anno 2002 (2203)

 

 

LAURENCIN MARIE

(Francia)

 

Nata a Parigi, il 31 ottobre 1883 e ivi morta l’8 giugno 1956.

Nel 1907 espose per la prima volta al Salon des Indépendants. Nello stesso anno Picasso le fece conoscere Guillaume Apollinaire. Da questo incontro nacque un legame passionale e tumultuoso che durò fino al 1912. Nel 1914, sposò il barone Otto von Wätjen. La coppia si spostò in Spagna dopo la dichiarazione di guerra, prima a Madrid e poi a Barcellona.

Qui l'artista frequentò Sonia e Robert Delaunay, grazie ad un incontro organizzato da Francis Picabia, per il quale compose delle poesie per la rivista “Dada” nel 1917. Tornò a Parigi nel 1920.

Il suo stile è caratterizzato da un impiego particolare di colori fluidi e dolci, da una composizione semplice, e da una predilezione per certe forme femminili longilinee e graziose. Questo le permetterà di occupare presto un posto privilegiato nel cuore della Parigi mondana degli anni venti.

Strinse legami profondi e fecondi con numerosi scrittori dei quali ha illustrato le opere: André Gide, Max Jacob, Saint-John Perse, Marcel Jouhandeau, Jean Paulhan, Lewis Carroll e tanti altri.

Divenuta ritrattista ufficiale dell'ambiente mondano femminile (Nicole Groult, Coco Chanel) degli anni '20, Marie Laurencin lavorò anche come decoratrice per il balletto Les Biches di Serge Diaghilev su musica di Francis Poulenc (1924), poi per l'Opéra-Comique, la Comédie-Française e i balletti di Roland Petit al Teatro dei Champs-Elysées.

 

FILATELIA

FRANCIA   Lettera prioritaria (Yvert  677),  SPAGNA Anno 2014.  Busta postale 

 

LAURENZI o LAURENS  PAUL ALBERT

(Francia)

 
Nato 15 luglio 1964 ad Antibes (06 Alpes Maritimes, Provenza) FRANCIA 

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013

 

LAURI FILIPPO

(Italia)

 

Nato a Roma, 25 agosto 1623 e ivi morto il  12 dicembre 1694.-

Pttore del periodo barocco fu attivo soprattutto a Roma.

La sua vita è presente nelle biografie di Filippo Baldinucci. Studiò presso il padre Balthasar Lauwers, pittore di paesaggi fiammingo (Italianizzato Lauri), con il suo fratello maggiore, Francesco Lauri, e in seguito con Angelo Caroselli.

Nel 1654 Lauri divenne un membro dell'Accademia di San Luca a Roma e nel 1686 rinunciò alla carica di Principe offertagli. Dipinse insieme a Filippo Gagliardi una tela raffigurante la Celebrazione per Cristina di Svezia a Palazzo Barberini ora a Palazzo Braschi.

Tra il 1656 ed il 1657 Lauri partecipò alla decorazione della Galleria di Alessandro VII nel Palazzo del Quirinale.

Dopo aver lavorato fino al 1670 agli affreschi di una cappella della Chiesa di Santa Maria della Pace, l'anno seguente decorò una stanza del Palazzo Borghese.

Collaborò con Jan Frans van Bloemen, detto Orizzonte.

 

FILATELIA

SPAGNA  ANNO   2013  Busta Postale

 

 

LAZZARINI   GREGORIO

(Italia)

 

Nato a Venezia nel 1655. Morto nel 1730 a Villa Bona nel Polesine.

Pur avendo a maestro Francesco Rosa genovese e frequentando la bottega del Ferrabosco e la cosiddetta accademia di Pietro Vecchia, tutti pittori tenebrosi e manieristi, seppe farsi un suo modo di disegnare e di colorire notevole per nettezza e finitezza, a tinte unite chiare e dolci, in contrasto con l'impetuosa tradizione coloristica veneziana e molto più affine a quella bolognese o fiorentina o romana.

Perciò molto ammirato ai suoi tempi fuori di Venezia, ad esempio dal Maratta a Roma, e detto il Raffaello veneziano e tenuto poi in molto conto dal Lanzi. Invece il Lazzaroni viene rimproverato dai contemporanei veneziani, tra cui lo Zanetti che pure lo apprezza, di freddezza e oggi pure a Venezia lo si dice insulso e convenzionale, mentre qualche forestiero ne rivendica, non del tutto a torto, la graziosa ingenuità.

Moltissime, e anche perciò poco pregiate, le sue pitture. A suo onore basti ricordare quelle allegoriche dell'arco di trionfo (1694) di Francesco Morosini il Peloponnesiaco nella Sala dello Scrutinio a Palazzo ducale e la grande tela laterale dell'altar maggiore di S. Pietro di Castello (San Lorenzo Giustiniani che fa l'elemosina).

Filatelia: Ungheria

 

LE BRUN CHARLES

(Francia)

 

Nato a Parigi 1619 e ivi morto nel 1690.

Allievo di S. Vouet, eccezionalmente precoce (a dodici anni eseguì il primo ritratto importante; a quindici due dipinti con storie per il cardinale Richelieu), fu a lungo a Roma (1642-46) dove studiò Raffaello, i bolognesi e lavorò con Poussin. Favorito da N. Fouquet prima, poi da J.-B. Colbert e da Luigi XIV, che infine lo promosse al rango di nobile, fondatore (nel1648) dell'Accademia di scultura e pittura, dominò a lungo tutta la scuola francese con la sua maniera programmaticamente grandiosa e classicheggiante. Le sue qualità di decoratore si affermano nei complessi dell'hôtel di Saint-Lambert e del castello di Vaux-le-Vicomte (entrambi commissionati da Fouquet), del Louvre (Galleria d'Apollo) e soprattutto di Versailles, dove lavorò dal 1674 al 1686, fornendo anche disegni a scultori, arazzieri (diresse la manifattura dei Gobelins), orafi e mobilieri. Attraverso l'accademia, dominò ogni campo dell'attività artistica francese, contribuendo a diffondere lo stile severo, dalle forme massicce e sostenute, in cui si identifica l'età di Luigi XIV. Massimo esponente del classicismo accademico nel sec. 17º, solo pochi suoi dipinti risultano di qualità notevole: tra questi è il ritratto del Cancelliere Séguier a cavallo (1661, Louvre), equilibrato nella composizione, ricco coloristicamente pur nella scelta di toni pacati. Ebbe molti allievi e imitatori.

Filatelia: Francia

 

LEE ALAN

(Inghilterra)

 

Nato a Londra, 31 il agosto 1947.

Illustratore e pittore inglese, noto soprattutto per essere stato il primo a illustrare Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien.

Nel 2004 ha vinto il Premio Oscar per la migliore scenografia con il film Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re di Peter Jackson.

Si è diplomato in grafica e design alla Ealing School of Art. Dopo il diploma ha lavorato come illustratore freelance, realizzando soprattutto copertine e illustrazioni, lasciandosi in parte ispirare dal proprio interesse per la mitologia e i racconti popolari. Verso la metà degli anni Settanta ha lasciato Londra per trasferirsi a Dartmoor, nel Devon, insieme ai colleghi Marja Lee Kruyt (con cui è stato sposato per molti anni) e Brian Froud.

Si è rapidamente affermato come illustratore di fama mondiale, dipingendo delicati acquarelli per molti libri noti, tra cui The Mabinogion, Castles, Merlin Dreams e Black Ships Before Troy: The Story of the Illiad, che gli è valso il prestigioso Kate Greenaway Award. Nel 1978, insieme a Brian Froud, ha realizzato il libro Le Fate (Faeries), ispirandosi ai miti e alle atmosfere della campagna di Dartmoor. Le Fate è diventato un best seller e di recente ne è stata pubblicata un'edizione speciale per il 25º anniversario, che ha riscosso ancora una volta grande successo.

Per celebrare il centesimo anniversario della nascita di John Ronald Reuel Tolkien, la Harper Collins gli ha chiesto di realizzare 50 dipinti per illustrare una ricca edizione speciale rilegata del Signore degli Anelli. Così è iniziata la sua avventura nel mondo di Tolkien. Successivamente ha illustrato Tolkien's Ring di David Day e l'edizione del 1997 di Lo Hobbit. Nel 1998 ha vinto il Premio World Fantasy come miglior artista.

Negli ultimi sette anni, tuttavia, ha dovuto mettere da parte il lavoro di illustratore per prendere parte al monumentale progetto di Peter Jackson, la trilogia cinematografica del Signore degli Anelli. Dal 1998 al 2004 Alan Lee ha vissuto in Nuova Zelanda, lavorando come conceptual designer insieme al collega John Howe, e ha dato un importante contributo a disegnare il volto della Terra di Mezzo.

I tre film di Jackson hanno vinto il Premio Hugo, il più importante riconoscimento della fantascienza mondiale, nel 2002, 2003 e 2004. Sempre nel 2004, Alan Lee ha vinto il Premio Oscar per il suo lavoro come art director nel film Il Ritorno del Re. Oltre al Signore degli Anelli, Alan ha lavorato anche sulle scenografie di Legend di Ridley Scott, di Erik il Vichingo di Terry Jones e di Merlino.

Quando non è fuori per lavoro, Alan vive sempre a Dartmoor dove ha il suo studio, un'antica casa di pietra a due piani, coperta di rose. Tra i suoi interessi principali ci sono i miti e il folklore, la letteratura, la poesia, la musica, l'archeologia, la storia, ma anche andare in giro per il mondo e fare lunghe passeggiate nei boschi vicino a casa.

Il suo ultimo libro, The Lord of the Rings Sketchbook, è uscito nel Regno Unito a settembre del 2005. È membro del Comitato d'Onore dell'Ischia Film Festival. Nel 2007 ha illustrato il libro The Children of Húrin, curato da Cristopher Tolkien dagli appunti del padre John Ronald Reuel Tolkien, uscito in italia il 26 ottobre dello stesso anno edito da Bompiani ed intitolato I figli di Húrin.

 

 FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

LEFEBVRE  JULES

(Francia)

 

Nato a Tournan-en-Bri, 14 marzo 1836. Morto a  Parigi il 24 febbraio 1911

Pittore accademico francese. Fu un finissimo ritrattista e rivale di Bouguereau per i suoi nudi di donna. Entrato all'École des Beaux-Arts nel 1852, Lefebvre fu allievo di Léon Cogniet e vinse il Prix de Rome nel 1861 con La morte di Priamo. Dal 1855 al 1898 espose 72 ritratti nel Salon di Parigi.

Insegnò all’Académie Julian, dove ebbe numerosi allievi.

Lefebvre dovette la sua notorietà principalmente ai suoi nudi femminili, un genere nel quale rivaleggiava con William Bouguereau. Nel 1868 la sua Donna sdraiata fece sensazione, ma la sua opera più celebre è La Verita, uno statuario nudo di donna che tiene alto uno specchio, oggi visibile al Musée d'Orsay. Apprezzati ritratti sono quelli di Madame Reynaud e del Principe imperiale (1874).

Vinse una medaglia di prima classe all’Expodi Parigi del 1878 e una medaglia d’onore del Salon nel 1886. Nel 1891 fu eletto membro dell'Académie des Beaux-Arts. Fu nominato commendatore della Légion d'honneur.

Jules Joseph Lefebvre morì a Parigi all'età di 75 anni.

 

FILATELIA

SOMALIA  Anno 2004

 

 

 

LÉGER FERNAND

(Francia)

 

Nato ad Argentan 4 marzo 1881. Morto a  Gif-sur-Yvette, 17 settembre 1955.

Figlio di un allevatore normanno, nel 1900 si trasferisce a Parigi, dove lavora in uno studio di architettura e studia alla Scuola di arti decorative. Nel 1911 espone al Salon des Indépendants il dipinto Nudi nella foresta (1909-1910). Quest'opera, assieme a quelle dei colleghi Robert Delaunay, Albert Gleizes, Henri Le Fauconnier, Jean Metzinger, tutte collocate nella sala 41 del Salon, scatena il dibattito e le polemiche che diffondono il termine di cubismo. L'evoluzione del suo stile risente del vivace clima artistico parigino: si ispira dapprima all'impressionismo e ai fauves; quindi alle solide costruzioni figurative di Paul Cézanne, probabilmente già sotto l'influsso di Georges Braque e Pablo Picasso.

Nell'agosto 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, Léger è richiamato alle armi. Rimane intossicato dai gas a Verdun. Durante la convalescenza rinnova le sue forme cubiste e si interessa al mondo popolare delle industrie e del lavoro: l'artista si trasforma in una sorta di "costruttore", il cui obiettivo non è di realizzare un motore che funzioni, ma che obbedisca a leggi plastiche ed estetiche. In queste opere la presenza umana lascia spazio alle macchine, frutto del lavoro dell'uomo e della tecnologia e simbolo della civiltà del nuovo secolo.

In questa concezione riecheggia uno dei capisaldi del futurismo.

Nel secondo dopoguerra Léger si dedicò ai cicli intitolati I costruttori e Il circo. Morì a Gif-sur-Yvette. Dopo la morte la moglie donò alla Francia un museo con le sue opere. Attualmente il museo è a Biot, vicino a Nizza.

Filatelia: Rep. Centroafricana

 

 

LEHMBRUCK  WILHELM

(Germania)

 

Nato il  4 gennaio 1881a Meiderich a Duisburg. Morto il  25 marzo 1919 a Berlino.

Scultore e artista grafico, Lehmbruck era il quarto figlio di una famiglia di minatori. Dopo la scuola elementare frequentò la Scuola di Arti Applicate di Düsseldorf. Durante questo periodo si affermò con le illustrazioni di libri scientifici e di arredamenti  e si guadagnò di che poter vivere. Nel 1901 ha frequentato presso l' Accademia d'Arte di Düsseldorf  un corso  di Karl Janssen, di cui era il  pupillo.

Nel 1906, dopo aver completato gli studi, divenne membro della Associazione  di  artisti di Düsseldorf e della Société Nationale des Beaux-Arts di Parigi. Nel 1907 partecipò  alla mostra annuale al Grand Palais.

Nel 1908, sposò Anita Kaufmann e un anno più tardi nacque il figlio Gustav Wilhelm.  Con il supporto del collezionista d'arte Carl Nolden nel 1910 spostò la sua residenza a Parigi, dove per la prima volta nell'autunno dello stesso anno potè partecipare al  Salon d'Autome. Qui fece la conoscenza di Alexander Archipenko e di altri artisti.

I suoi lavori sono stati  esposti in mostre a Berlino, Colonia, Monaco di Baviera e nel 1913 a New York. Un anno dopo nella galleria Paul Levesque a Parigi, ebbe la prima grande mostra interamente dedicata alle sue opere. Dopo lo scoppio della guerra mondiale tornò in Germania e si trasferì a Berlino. Nel 1914, era un medico impegnato in un ospedale militare a Berlino. Durante gli anni della guerra, creò opere che segnano tappe salienti nella sua carriera.

Dal 1916 ha vissuto e lavorato a Zurigo . Nello stesso anno ha avuto nella Kunsthalle di Mannheim, grazie al suo direttore Fritz Wichert, la sua prima grande mostra personale. Nel 1919 fu nominato  membro della Accademia Prussiana delle Arti.

Si suicidò il  25 Marzo 1919.

La sua opera scultorea ruota principalmente intorno al corpo umano ed è  influenzata sia dal naturalismo sia dall’espressionismo. La maggior parte delle sue sculture esprimono dolore e miseria e sono anonime.

Lehmbruck , assieme a Ernst Barlach e Käthe Kollwitz, è uno dei più importanti scultori tedeschi della prima metà del 20 ° Secolo.

Filatelia: Belgio

 

 

LEMPICKA TAMARA DE

(Polonia)

 

Nata a Varsavia il 16 maggio 1898. Morta a Cuernavaca il 18 marzo 198°.

Tamara Łempicka, pseudonimo di Tamara Rosalia Gurwik-Górska, è stata una pittrice polacca, appartenente alla corrente dell'Art Déco.

Figlia di Malvina Decler, una polacca, e di Boris Gurwik-Górski, agiato ebreo russo, a seguito della prematura scomparsa del padre, dovuta al divorzio secondo le dichiarazioni dell'artista, o a un suicidio secondo altre ipotesi, Tamara visse con la madre e i suoi due fratelli, sostenuta dalla famiglia Decler e vezzeggiata dalla nonna Clementine. Proprio per accompagnare la nonna compie il suo primo viaggio in Italia nel 1907, nel corso del quale, dopo aver visitato le città d'arte italiane ed essersi spostate in Francia, Tamara imparò alcuni rudimenti di pittura da un francese di Mentone.

La sua formazione scolastica, seguita dalla nonna Clementine, va posta tra una scuola di Losanna (Villa Claire) in Svizzera e un prestigioso collegio Polacco di Rydzyna. L'anno successivo alla morte della nonna, si trasferì a San Pietroburgo in casa della zia Stefa Jansen, dove conobbe l'avvocato Tadeusz Łempicki (1888-1951), che sposò nel 1916. Durante la rivoluzione russa, suo marito venne arrestato dai bolscevichi, ma venne liberato grazie agli sforzi e alle conoscenze della giovane moglie.

Considerata la situazione politica in Russia, i Łempicka decisero di trasferirsi a Parigi, dove nacque la figlia Kizette nel 1920. Tamara iniziò a studiare pittura alla Académie de la Grande Chaumiere e alla Académie Ranson con maestri come Maurice Denis e André Lhote. Qui affinò il suo stile personale, fortemente influenzato delle istanze artistiche dell'Art Déco, ma al contempo assai originale. Nel 1922 espose al Salon d'Automne, la sua prima mostra in assoluto. In breve tempo divenne famosa come ritrattista col nome di Tamara de Lempicka. Nel 1928 divorziò dal marito.

Fu anche ospite di Gabriele D'Annunzio al Vittoriale, rifiutando i suoi continui tentativi di seduzione. Dopo aver viaggiato estesamente per l'Europa, ivi compresa Italia e Germania, all'inizio della seconda guerra mondiale si trasferì a Beverly Hills in California con il secondo marito, il barone Raoul Kuffner de Diószegh (1886-1961), che aveva sposato nel 1933. Nel 1943 si spostarono nuovamente, questa volta a New York, dove la pittrice continuò la sua attività artistica.

Dopo la morte del barone Kuffner nel 1961, Łempicka andò a vivere a Houston in Texas, dove sviluppò una nuova tecnica pittorica consistente nell'utilizzo della spatola al posto del pennello. Le sue nuove opere, vicine all'arte astratta, vennero accolte freddamente dalla critica, tanto che la pittrice giurò di non esporre più i suoi lavori in pubblico. Nel 1978 si trasferì a Cuernavaca in Messico. Morì nel sonno il 18 marzo 1980. Come da sua volontà, il suo corpo venne cremato, e le ceneri vennero sparse dall'amico, conte Giovanni Agusta, sul vulcano Popocatepetl.

Filatelia: Benin, Congo Rep.,  Guinea Bissau

 

 

LEONARDO DA VINCI

(Italia)

 

Nato a Vinci il 15 aprile del 1452. Morto ad Amboise, Francia, nel 1519.

Leonardo di ser Piero da Vinci è stato un artista, scienziato e pittore italiano. Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento italiano, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza. Fu pittore, disegnatore, scultore, architetto, ingegnere, scenografo, anatomista, letterato, musicista e inventore. È considerato uno dei più grandi geni dell'umanità.

Nel 1469 si trasferì con tutta la famiglia a Firenze. Quì entrò a far parte della bottega del Verrocchio dove vi rimase per otto anni e dove apprese l' arte del disegno, l'uso della prospettiva e dell'anatomia. Questo può essere riscontrato nel suo quadro l'Annunciazione, tra il 1475 e il 1478, nella quale abbiamo una straordinaria qualità cromatica, e uno studio attento verso i particolari soprattutto naturali.

Leonardo arrivò a Milano nel 1482 e vi rimase per ben sedici anni al servizio di Ludovico il Moro e dove si occupò dei diversi campi delle scienza e delle arti, ma si dedicò prevalentemente all'attività di pittore, infatti, qui realizzò opere molto importanti tra le quali La Vergine delle rocce. Eseguì molte altre opere tra cui la Dama con l'ermellino di Cracovia, il Ritratto di dama del Louvre, ma il capolavoro dell'attività svolta a Milano è considerato l'Ultima Cena che realizza intorno al 1495-1497 nel convento di Santa Maria delle Grazie.

 Nel 1499 Ludovico il Moro fuggì da Milano, dopo l'invasione del ducato da parte dei francesi, e Leonardo intraprese una serie di viaggi, si recò a Mantova, a Venezia, e poi ritornò a Firenze. In questi anni iniziò anche il famoso ritratto della Gioconda, un dipinto a lui caro che portò con se anche in Francia dove rimane tutt'oggi, al museo del Louvre. Nel 1506 si recò nuovamente a Milano.  Negli ultimi anni della sua vita l'artista alternò il suo soggiorno in questa città con brevi viaggi a Firenze. Nel 1516 accettò l'invito del re di Francia e si recò ad Amboise dove trascorre gli ultimi anni della sua vita e dove morì nel 1519.

Filatelia: Ajman, Gabon, Guinea Bissau, Mali, Paraguay.

 

LEROUX MARIE JULES

(Francia)

 

Nato il 14 Aprile 1871 nel 3 ° arrondissement di Parigi e ivi morto  il 26 marzo 1954.

Pittore francese e illustratore, figlio di Gustav Ferdinand Leroux,  editore di stampe,  da giovane entrò nella Scuola Nazionale di Arti Decorative dove ha studiato disegni di modelle nude.

Inizialmente lavorò su disegni di moda e illustrazioni per bambini. Nel 1892 è stato poi ammesso alla Scuola Nazionale di Belle Arti in Rue Bonaparte, dove ha studiato nello studio di Léon Bonnat (1833-1922).

Terminato il servizio militare nel 46° reggimento di Fanteria  a Fontainebleau, tornò a Parigi nel settembre 1893, in quello stesso anno, vinse il premio per il disegno di figure e il premio per il torso umano nel  marzo 1894. È rimasto con la scuola fino all'età di  23 anni quando vinse il primo Gran Prix de Rome nel giugno 1894 con Judith che  presenta la testa di Oloferne alla gente di Betulia.  (

E’ rimasto in Italia per tre anni di studio a Villa Medici a Roma, (1895-1898).

Nel 1898 espone al Salon degli Artisti francesi e nel 1900 ottiene la medaglia di bronzo all'Esposizione Universale di Parigi nel 1900.

Nel 1906, sposò Clotilde Morel e nel 1908 si trasferì con la moglie in Villa d'Alesia, una grande casa in Petit-Montrouge, nel 14° distretto di Parigi. Il piano superiore della casa, coperto da un ampio tetto di vetro è diventato il suo laboratorio.

È stato professore presso l'Ecole Nationale Superieure des Beaux-Arts di Parigi per 30 anni, membro della giuria del comitato del francese della Artists Society nel 1904,  insegnante d'arte presso l'Accademia della Grande Chaumière, e fu nominato cavaliere della Legion d'Onore.

Auguste Leroux morì a Parigi il 26 marzo 1954.

Lo scultore Claude Grange, Presidente dell'Istituto di Francia, pronunciò, il 31 marzo 1954, il suo elogio funebre. Un piatto decorato con un medaglione, opera dello scultore spagnolo Enrique Pérez Comendador è apposto sull facciata della sua Villa d'Alesia.

Una retrospettiva delle sue opere fu tenuta al Grand Palais dal 21 maggio-12 giugno 1955.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

 

LEVEQUE AUGUSTE

(Belgio)

 

Nato  a Nivelles nel 1864.  Morto a Saint-Josse-Noode nel 1921.

Pittore realista e simbolista, studiò con  Portaels all’Accademia di Bruxelles. Partecipò alle esposizioni di  L'Essor pour l'Art et La Libre Esthétique tenute a Parigi  al Salon de la Rose-Croix nel  1894 et à quella dell’Arte idéalista del 1896.

Fu anche scrittore teorico d’arte, scultore e poeta. Ottenne il massimo riconoscimento nel  Prix Godecharle per il suo quadro Job nel 1890.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014

 

LEWIS KRIS

(USA)   

 

Nato nel 1978.

Per esprimersi nei suoi lavori usa principalmente i colori ad olio. Il suo lavoro è stato utilizzato per copertine da importanti aziende letterarie e il suo lavoro è stato esposto in gallerie e musei di tutto il mondo.

Kris Lewis è cresciuto lungo il Jersey Shore. Il suo talento è stato scoperto quando ancora era in giovane età.

Le sue opere sono state presentate su diverse  importanti riviste e luoghi multimediali in tutto il paese. Ha co-curato una mostra d'arte Grammy con il cantante/produttore William, tenutasi presso il Museo Grammy a Los Angeles. Egli continua ad essere commissionato per i suoi ritratti, illustrazioni da parte di editrici librarie e  aziende di tutto il mondo.

Non di rado il suo lavoro è anche associato con il movimento  surrealistico-pop. Spesso nelle sue opere fa riferimento a suoi stretti legami familiari dai quali trae ispirazione.

Una caratteristica dei suoi ritratti è quella di raffigurare donne forti. I suoi fan e collezionisti sono sparsi in  tutto il mondo.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013  Busta Postale

 

LHOTE ANDRÉ

(Francia)

 

Nato a Bordeaux, 5 luglio 1885 . Morto a  Parigi, 25 gennaio 1962.

Nel 1897, all'età di dodici anni, cominciò l'apprendistato da un mobiliere locale per imparare ad intagliare e a scolpire il legno. Nel 1898 si iscrisse alla Scuola di Belle Arti di Bordeaux, dove studiò scultura decorativa fino al 1904.

In questi anni dipinse nel tempo libero, finché nel 1905 lasciò definitivamente lo studio della scultura per dedicarsi esclusivamente alla pittura.

Nel 1906 si trasferì a Parigi, dove cominciò ad esporre in importanti saloni e gallerie.

Nelle opere di questo periodo si nota l'influenza che su di lui ebbero Paul Gauguin, Paul Cézanne e i Fauves. Tuttavia, ben presto Lhote si spostò verso il cubismo, esibendosi in mostre cubiste a partire dal 1912.

Fu soprattutto il rigore costruttivo del movimento cubista ad attrarlo e a fargli sviluppare uno stile razionale e geometrico, cercando contemporaneamente di conservare un legame con la pittura tradizionale, mettendo su tela soggetti figurativi presi dalla vita di tutti i giorni, come ritratti, paesaggi e nature morte.

Lo scoppio della Prima guerra mondiale interruppe momentaneamente il suo lavoro, che riprese dopo il congedo dall'esercito nel 1917, quando tornò a produrre opere in stile cubista.

Nel 1918 fu tra i fondatori della Nouvelle Revue Française, il giornale d'arte cui contribuì scrivendo articoli fino al 1940.

Lhote è infatti ricordato anche per essere autore di pregevoli scritti teorici sull'arte, come il Trattato della figura, edito nel 1950.

In questi anni tenne molte conferenze ed insegnò in diverse prestigiose accademie e scuole d'arte di Parigi, compresa la scuola da lui fondata a Montparnasse.

Negli ultimi anni della sua vita ricevette numerosi premi per la sua carriera, che continuò con decorazioni e murali, come quelli della facoltà della medicina di Bordeaux eseguiti nel 1957.

André Lhote morì a Parigi il 25 gennaio 1962.

 

FILATELIA

SOMALIA Anno 2003

 

 

 

LIBERI MARCO

(Italia)

 

Nato a Venezia, 1644 circa. Morto dopo il 1691.

Allievo, aiuto ed imitatore del padre, Marco Liberi fu considerato dagli antichi biografi un suo modesto contraffattore.

L'aspetto forse più personale e genuino della sua arte affiora in un gruppo di dipinti conservati a Pommersfelden (collezione Schönborn-Wiesentheid), dove la condotta pittorica si fa più precisa e descrittiva, d'un naturalismo più insistito. Queste mezze figure, benché intenzionalmente non lontane dai modi di Pietro Liberi rappresentano l'aspetto più personale e genuino di Marco, per qualche verso memore dell'attenzione alla realtà del Forabosco, ma volto soprattutto a una chiarezza definitoria indice di quel «gusto di materializzazione quasi medianica degli oggetti» che il Longhi (1927) gli riconobbe in comune, oltre che col Bellotti, col Caroselli e col ferrarese Caletti. Evidentemente, Marco Liberi, lavorando per il mercato tedesco, accentuò, verso la fine del secolo, questa vena naturalistica, senza però mutare la morfologia ereditata dal padre.

Filatelia: Romania

 

LIEBERMANN ERNST

(Germania)

 

Nato il 9 maggio 1869 in Langemüs a Meininge. Morto l’11 febbraio 1960 in Beuerberg / Baviera.

Pittore, grafico e illustratore. Liebermann ha studiato presso l'Accademia delle Arti di Berlino (1890-1893) con Josef Scheurenberg. Dopo viaggi di studio attraverso la Germania, l'Italia e un lungo soggiorno a Parigi, ha lavorato principalmente in Langemüs e dal 1897 a Monaco di Baviera, dove ha lavorato come illustratore. Nel 1904, ha lavorato come illustratore di libri (Il principe ranocchio) sulla questione dei Grimm Fiabe, illustrato in stile Art Nouveau di un libro illustrato della casa editrice Josef Scholz; Inoltre, è stato uno degli illustratori dell’antologia per bambini Sang - Heimatklang (1907).

Dopo  aver lungo lavorato in campo litografico si rivolse alla pittura. Le sue numerose immagini impressionistiche - ritratti, nudi, paesaggi - sono stati per lo più decorati in toni caldi con un tocco romantico. Egli ha creato tra le altre cose, i dipinti sul soffitto in Kirchheim, vicino Erfurt. La sua arte è figurativa e solo i suoi nudi furono in contrasto con la concezione nazista di arte. E’ stato rappresentato più volte nelle mostre d'arte a Monaco.

Nelle fasi finali della seconda guerra mondiale, Hitler lo ha portato nell’agosto del 1944 nella Gottbegnadeten, lista dei pittori più importanti .

Ha lavorato presso la rivista di Monaco "Jugend". In Künstlerbund Baviera, è stato membro della giuria e il primo segretario. E 'stato anche presidente della "Lega del  disegno dell’artista indipendente" e membro del "Guppo di Luitpold" Munich.

Liebermann è stato sempre presente con opere nel Palazzo di Vetro e ha ricevuto  nel 1913 due medaglie d'oro. I suoi dipinti si trovano oggi nel Städtische Galerie Rosenheim e in molti altri musei.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013  Busta postale

 

LIND JERRY von

(USA)

 

Nato il  31 Ottobre 1937) in Duluth, Minnesota.

E’  anche conosciuto come il Barone von Lind. Figlio del barone Johann von Lind, dopo aver lasciato l'esercito degli Stati Uniti nel 1989, Lind ha assunto il suo nome ancestrale di "von Lind".

von Lind iniziò la sua carriera artistica come un giovane apprendista in una casa editrice di arte grafica. Negli anni successivi, lavorò come  direttore artistico di riviste di arte astratta, fu  ritrattista, pittore pinup per i calendari e pittore classica. 

Lavorò presso la Paramount Studios dove dipinse star come Yul Brynner, Sophia Loren, Peter O'Toole e Clint Eastwood...Nel 1982, fu incaricato dalla Casa Bianca a fare un dipinto dell’allora  presidente Ronald Reagan. Il dipinto è ora appeso nel Museo Reagan a Simi Valley, California.

I Musei in cui sono esposte le sue opere sono il Proctor Historical Society, e il 15 ° Air Force Museum di Riverside, California. Il suo dipinto intitolato 'Missione 207' è stato dedicato il 14 maggio 2004 alla March Air Force Base ed è ora esposto in modo permanente come parte della storia del museo in onore degli uomini e gli aerei della Seconda guerra mondiale.

Nell'agosto 2002, 11 francobolli ufficiali sono stati emessi dalla Repubblica di Benin in Africa occidentale.

 

FILATELIA

BENIN  Anno  2002

 

LINGNER OTTO THEODORE GUSTAV

(Germania)

 

Nato a Kolberg nel  1856. Morto nel 1917.

Pittore e accademico tedesco, studiò presso l'Accademia di Berlino sotto la guida del professor Thumann e Knille  e in seguito divenne allievo di A. Fitgers à Brêma.  Inizialmente ritrattista, scelse poi come soggetti scene di genere, nudi  e pitture allegoriche.

 

FILATELIA

GUINEA BISSAU Anno 2013 (BF 947)

 

 

 

LINSNER JOSEPH MICHAEL

(USA)

 

Nato  a Queens New York,  13 dicembre, 1968.

 E’ uno scrittore di fumetti noto per il  suo personaggio  soprannaturale Alba , che apparve per la prima volta in Cry per Dawn  (1989) e per altri personaggi femminili tra cui Sinful Suzi e Dark Ivory.

 Attualmente vive in montagna della Georgia del Nord .

Joseph Michael Linsner (noto ai suoi fan come JML) è oggi uno degli illustratori più importanti del settore fumetto. Le sue splendide e lussureggianti immagini- per copertine lo hanno reso un beniamino dei lettori di fumetti. Noto in particolar modo per Dawn, la sua personale rappresentazione della Dea Madre.

In giovane età scoprì i fumetti, Batman e Conan che divennero i suoi preferiti. JML ha detto che il fumetto ha contribuito a salvare la sua vita, dal momento che lo ha aiutato imparare a leggere.

Quando si trasferì a Long Island, iniziò a disegnare regolarmente. Alba, il suo primo personaggio, nacque nel  1987 e fece la sua prima apparizione sulla copertina di Cry per Dawn 1 nel 1989.  Da allora, influenzato da diversi maestri artistici Frazetta, Giger, e Vargas, l'arte di JML si è evoluta in uno stile personale e sorprendente.

Cry per Dawn  fu pubblicato per 9 numeri.  Nel mese di ottobre del 1993, Cry per Dawn si interruppe a causa du una lite  legale sul diritto di proprietà. Nel giugno 1994, Alba risorse in Drama, pubblicato dalla nuova Sirius Entertainment. Seguirono altre serie tra  Lucifero Halo (1997), Crypt of Dawn (ottobre 1996 - marzo 1999), Dreams of Dawn (1999) e Dawn (2000), co-edito da Sirius e Wizard magazine.

In seguito JML scrisse e illustrò  un Killraven one-shot per Marvel Knights. Con la neonata rivista Linsner.com, pubblicò numerose stampe e libri,  che ebbero successo nella collana la Biblioteca Linsner).

 

FILATELIA 

SOMALIA Anno  2003

 

 

 

LISBOA FRANCISCO ANTONIO, detto ALEIJADINHO

(Brasile)

 

Nato a Ouro Preto 29 agosto 1730 e ivi morto il 18 novembre 1814.

Scultore e architetto, è noto soprattutto per le realizzazioni di chiese e come esponente di spicco della corrente dell'architettura barocca o rococò brasiliana (barocco mineiro).

Era figlio del portoghese Manuel Francisco da Costa Lisboa e della sua schiava africana Isabel. Suo padre, manovale, emigrò in Brasile, dove riuscì lentamente ad elevare la sua condizione professionale e sociale, fino a divenire un progettista.

Proprio dal padre imparò le prime nozioni fondamentali di scultura e architettura, mentre in seguito approfondì le sue conoscenze in materie da João Gomes Batista, formatosi a Lisbona presso le scuole di maestri italiani. Il suo primo lavoro si svolse presso la Chiesa di Nossa Senhora do Carmo a Ouro Preto progettata dal padre.

Tra le sue opere più significative annoveriamo: la facciata, la pianta, il pulpito e gli altari della chiesa di San Francesco a Ouro Preto, i cui lavori incominciarono nel 1766, oltre a quella del Carmo di Sabará.

In collaborazione con il padre, lavorò alla facciata e agli altari della chiesa di Nossa Senhora do Carmo a Ouro Preto.

Realizzò, inoltre, nel Santuario do Bom Jesus do Matosinhos a Congonhas do Campo.

Delle sue realizzazioni, le parti più interessanti sono le facciate, originali e fantasiose, nelle quali scavalca i rigidi schemi geometrici e la rigida disposizione ortogonale, per raggiungere una vitalità pittorica vibrante.

L'artista, colpito da una terribile malattia, che l'aveva rovinato nell'aspetto fisico, non amava apparire in pubblico e abitualmente si faceva trasportare su una portantina dai suoi servitori. Negli ultimi anni di vita subì la mutilazione di alcune dita dei piedi e delle mani.

Filatelia  : Brasile

 

LISS IOHAN (detto anche Jan Lys)

(Germania)

 

Nato a Oldenburg in Holstein, 1595. Morto a  Venezia, 5 novembre 1630.

E’ stato uno dei leader dell’arte barocca del 17 ° secolo, attivo soprattutto a Venezia .

Dopo una formazione iniziale nel suo Stato di origine, ha proseguito gli studi, secondo Houbraken, con Hendrick Goltzius in Haarlem e Amsterdam.  Intorno al 1620 ha viaggiato  e visitato  Parigi e Venezia. Si trasferì a Roma intorno al 1620-1622, e le sue prime opere ci furono influenzate dallo stile di Caravaggio.

Anche se il suo precedente lavoro riguardava i contrasti di luce e ombra, la sua mossa finale per Venezia nei primi anni 1620 ha modificato il suo stile e ha dato impulso al colore brillante. Nel 1627, creò una grande pala d'altare, L’ispirazione di San Girolamo a San Nicolò da Tolentino.

Liss fuggì a Verona per sfuggire alla peste diffusasi a Venezia, ma probabilmente il suo fisico era stato intaccato dal morbo. Secondo Houbraken, lavorò  giorno e notte sui suoi dipinti, così intensamente che il suo amico Joachim von Sandrart sentì che la sua salute era a  rischio e lo invitò  a unirsi a lui in Roma.

La sua eredità  come pittore è legata  ad opere mitologiche sensuali,  a soggetti biblici e a opere pie. Fu  un maestro del  colori e della pittura barocca. Era il più influente tra i pittori veneziani del 18 ° secolo come Sebastiano Ricci, Giovanni Battista Tiepolo e Giovanni Piazzetta .

Joachim von Sandrart scrisse nel 1675 che "Se la cavò bene  [in un primo tempo] a Venezia, ma  tornò troppo  presto là ... per morire  insieme a molti altri durante la peste che ha avuto inizio nel 1629."

 A causa della sua prematura morte, di Liss rimane solo una piccola eredità.

 

FILATELIA

GUINEA EQUATORIALE  Anno 1974  (598/613 MI)

 

LISTON BRYCE CAMERUN

(USA)

 

Nato nel 1965 in una piccola città nello Utah.

Sin dall’imfanzia il suo primo desiderio, quello  di diventare un pittore, nacque vedere la madre dipingere paesaggi dello Utah.

Più tardi a scuola, il disegno divenne una delle attività più gradite per Liston.  A tal proposito scrive:"Io non so bene perché ero attratto dalla figura  umana.  Ho il sospetto che il semesia è stato piantato studiando l'arte dei grandi illustratori americani come NC Wyeth e Howard Pyle”.

Ha frequentato l'Università dello Utah per un breve periodo, ma l’abbandonò prima di finire la laurea. "Volevo conoscere il mestiere dell'arte. Volevo imparare a produrre l'arte nella sua  realtà, non solo parlarne.”

Con risorse limitate Liston  si trova a lavorare nello studio-fonderia del maestro scultore Edward J. Fraughton.  Ciononostante il tempo trascorso con  Fraughton gli fornì conoscenze di anatomia che pochi pittori possiedono. "Nello studio di Ed ho imparato molto dell’arte. E 'divertente: poter dire di aver  imparato a conoscere la pittura da uno scultore; non credo che sia qualcosa che accade tutti i giorni. "

L’educazione di Bryce è stata auto-diretta e continua ad essere così. Non avendo una formazione artistica il lavoro può essere un modo lungo e duro da affrontare, ma ha i suoi vantaggi. Esso consente di trovare la propria voce, piuttosto che emulare quella degli insegnanti, un  principio che in seguito Liston impartì a tutti i suoi studenti. "Accettare tutte le informazioni che vi si presentano per poi smontarle e renderle adatte alla propria visione personale e al vostro stile."

I suoi lavori sono esposti in gallerie di tutto il paese e ogni anno Liston partecipa a numerose mostre nazionali ed internazionali.

Ha vinto numerosi premi prestigiosi, tra cui La Tuffy Berg Award, Premio del Presidente Onorario e il sud-ovest Art Award of Excellence alla CM Russell Auction 2010.

E 'membro dellìAssociazione dei pittori ad olio.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2012 Busta postale

 

LONG BEN

(USA)

 

Nato nel 1945.

E’ un pittore americano, nipote dell'artista  McKendree Robbins Long.

Allevato in una famiglia di artisti, scrittori, professori e rettori di università, precoce nella sua capacità artistica, a  18 anni, seguì le orme del padre alla University of North Carolina a Chapel Hill, dove si  laureò in scrittura creativa, sotto la guida del suo amico e consigliere Reynolds Price. Dopo aver completato la sua corriera Universitaria, su insistenza del suo consigliere, si trasferì a New York per immergersi nello studio di arte.

Membro della Art Students League di New York, studiò sotto la guida di artisti importanti come Robert Beverly Hale e Frank Mason. Poi, nel 1969 si arruolò nella US Marine Corps. Ha servito per due anni  in Vietnam nel Corpo dei Marines. Durante il servizio militare è stato  un  Comandante della Art squadra di combattimento, e la gran parte del suo lavoro  artistico fu messo in mostra alla Smithsonian Institution of Washington, DC

Dopo aver lasciato il Vietnam, Long viaggiò a Firenze, l'Italia,  dove conobbe il Maestro Pietro Annigoni. Per quasi otto anni ha segui i suoi insegnamenti. Il suo apprendistato culminò  nel 1976 quando gli fu assegnato il prestigioso Premio Internazionale d'Arte  Leonardo da Vinci

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 21014  Busta postale.

 

 

LOO JACOB VAN

(Olanda)

 

Nato nel 1614, a Sluis. Morto il  26 novembre 1670, a Parigi.

Pittore olandese della Golden Age, principalmente attiva in Amsterdam e, dopo il 1660, a Parigi. Van Loo è noto per le sue scene mitologiche e bibliche appartenenti  al genere della pittura di storia. E 'stato particolarmente celebre per la qualità dei suoi nudi, in particolare per le sue figure femminili, considerate superiorie e più popolari di quelle degli altri artisti di  Amsterdam  e del concorrente Rembrandt. 

Nel 1663, tre anni dopo la fuga a Parigi, Jacob van Loo fu accettato nel Académie royale de peinture et de sculpture.

Circa la sua vita, alcune fonti hanno ipotizzato che il padre, Jan van Loo, era un notaio, , ma più spesso il padre è descritto come un pittore da cui Jacob van Loo ha ricevuto la sua prima formazione. Poco si sa della storia antica di Van Loo a causa della distruzione degli archivi della città di Sluis durante la Seconda Guerra Mondiale. Le sue prime influenze si dice che includessero i pittori Thomas de Keyser e Giacobbe Adriaensz Backer.

Nel 1635, van Loo si trasferì ad Amsterdam. Nel 1642 si è sposò con Anna Lengele, la sorella del pittore Martinus Lengele (1604-1668).  La coppia ebbe sei figli; viveva sul Rozengracht nel quartiere Jordaan di Amsterdam.

Ad Amsterdam, van Loo si trovò al centro di un cerchio attivo e competitivo di artisti, che comprendeva Rembrandt, Frans Hals e Bartholomeus van der Helst. Verso il 1640 Eglon van der Neer entrò nel suo studio come apprendista e rimase il suo allievo per un decennio. Nel 1652 van Loo acquisì la cittadinanza (burgerrecht) della città di Amsterdam. Si disse che l’abbia fatto con la speranza di essere commissionato per decorare il municipio di recente costruzione.

La maggior parte delle opere di Van Loo è in stile barocco, che aveva avuto origine a Roma ed era stato diffuso in tutta Europa. Egli è spesso definito comeun maestro per Johannes Vermeer, come lom dimostra il dipinto di Vermeer  Diana e le sue compagne con la versione del van Loo 1648 sullo stesso soggetto.

Van Loo dipinse molti ritratti. Tra i suoi soggetti erano Johan van Huydecoper Maarseveen; sua sorella, Leonara Huydecoper, che era sposato con Jan J. Hinlopen; Joan ORTT, che fu poi coinvolto con Antoinette Bourignon; e sua moglie Lucrezia Boudaen.

Nel 1660, Van Loo fuggì da Amsterdam perché aveva fatalmente accoltellato qualcuno durante un alterco in una locanda. Fu condannato a morte in contumacia, pena che  sempre gli impedì di ritornare nella Repubblica olandese.  Van Loo stabilisce a Parigi, dove, nel 1663, è stato ammesso alla Académie de peinture et de sculpture.

Morì a Parigi nel 1670, tre anni dopo la famiglia van Loo furono naturalizzati come cittadini francesi.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta POSTALE

 

 

 

 

LOPEZ BORIS

(USA)

 

Dall’autobiografia:  "Per lungo tempo ho studiato disegno ma solo di  recente mi sono dedicato  alle illustrazioni erotiche a livello professionale. Mi piace lavorare su un ritratto tradizionale, ma con le mie illustrazioni erotiche ho il pieno controllo e il potere di ritrarre qualcosa in un modo del tutto personale.

A differenza di chi  fa un ritratto tradizionale, non sono legato al “soggetto fotografico”, quindi la somiglianza non è importante. Quando andavo a scuola d'arte  il desiderio di disegnare modelle nude durante  le lezioni è stato il mio forte. A tutti piaceva il modo in cui disegnavo i modelli femminili, perché spesso aggiungevo un tocco personale al ritratto. Potrei sempre trasformare un modello di ricerca media in un fascino assoluto. Attualmente sto  lavorando per la rivista “Barely Legal” (Hustler). Tra gli altri clienti sono inclusi i magazine Baby Face, Fiona Cooper Video nel Regno Unito; magazine Sizzle da NBM Publishing a New York, Just Come della rivista Age, e.. numerose illustrazioni commissionate.

Nel maggio del 2000, ho pubblicato il mio primo libro "Just " contenente tutte le mie illustrazioni erotiche del 1999. Nel dicembre del 2004 pubblicherò il mio secondo libro "Just 2", che comprenderà la maggior parte del mio lavoro  di questi  ultimi quattro anni. Questo sarà per me un libro speciale perché includerà anche le mie tecniche di lavoro e l’evoluzione graduale di esso.   La gente potrà così capire qualcosa di più su di me sia  come persona e  sia come artista. Uno degli artisti preferito a cui mi sono ispirato è Alberto Vargas  che ha illustrato le pagine della rivista Esquire negli anni '40 e '50.  In seguito divenne l'artista ufficiale pin-up per la rivista Playboy negli anni '70. Un altro artista per il quale ho molto rispetto e ammiro è  il  pittore di Steve Hanks. I suoi acquerelli sono assolutamente superbi e posso solo sperare di raggiungere un giorno il suo livello. Ho seguito corsi presso le Belle Arti Commercial e presso l'Istituto d'Arte del Connecticut  ed ho partecipato a molti seminari di disegno e pittura a New York. I miei “attrezzi “preferiti sono la matita, l’acquerello e il  pastello. " (trad. libera da una intervista su Internet).

 

FILATELIA

BENIN Anno 2003

 

 

 

 

LOTTO VINCENZO

(Italia)

 

Nato a Venezia nel 1480.

Lorenzo Lotto, pur nato a Venezia , operò soprattutto lontano dalla sua città d'origine, in Lombardia, a Roma, nelle Marche, per lo più in provincia  che nelle capitali.

Non si hanno notizie precise sulla sua formazione artistica, che, sulla base dello stile delle opere giovanili, si ritiene abbia avuto luogo nella sua città natale, probabilmente nella bottega dei Vivarini, anche se il Vasari racconta della sua infatuazione per la pittura del conterraneo Giovanni Bellini (1430-1516) e poi del Giorgione (1477-1510).  

Definito spesso di "Spirito Romantico", per l'estrema sensibilità e inquietudine caratteriale, nonché per la vita errabonda, viene segnalata la sua presenza a Treviso a partire dal 1503, dove probabilmente era attivo già da qualche anno.

A Treviso Lorenzo Lotto rimase fino al 1506. Appoggiato del vescovo locale, Bernardo de' Rossi, lavorò e si preparò alle tematiche delle allegorie e delle immagini devozionali.

Nel 1506 si trasferì nelle Marche per dipingere un Polittico per la chiesa di San Domenico a Recanati, due anni dopo fu impegnato a Roma, nella decorazione dei nuovi appartamenti papali in Vaticano.

Il papa Giulio II non ne rimase soddisfatto: così, intorno al 1510, fece ritorno a Recanati, e, nello stesso periodo, realizzò la pala della "Trasfigurazione" e l'affresco di "San Vincenzo Ferreri in gloria" per la chiesa di San Domenico e una "Deposizione" per la chiesa di San Floriano a Jesi, mettendo a frutto le molteplici esperienze maturate.

Nel 1513 gli venne affidata l'esecuzione di una grande pala per la chiesa di Santo Stefano in Bergamo (ora in San Bartolomeo), la prima di una importante serie di opere realizzate nella stessa città, costituite in massima parte in ritratti e opere con tematiche religiose.

Nei vent'anni successivi Lorenzo Lotto lavorò nei piccoli centri dell'Italia dove sono ancor oggi conservate le sue belle Pale d'Altare.

Molto più documentata la sua vita dei decenni successivi, poiché, a partire dal 1540, egli redasse il cosiddetto "Libro di spese diverse" - fortunatamente pervenutoci -, in cui diede conto degli eventi relativi alla sua professione e alla vita privata.

Da esso si deducono i rapporti di amicizia (con il Serio e il Sansovino) ma anche le difficoltà economiche e professionali e gli aspetti più minuti della vita quotidiana.

Nel gennaio del 1540 fece ritorno a Venezia, dedicandosi all'esecuzione di una grande pala per San Giovanni e Paolo ("Elemosina di Sant'Antonino") ultimata nel 1542; nell'ottobre dello stesso anno si trasferì a Treviso, per poi tornare, nel 1545, a Venezia.

Nel 1549 gli venne commissionata una grande pala per San Francesco alle Scale in Ancona, e ciò lo indusse a un nuovo soggiorno marchigiano.

Nonostante le indubbie capacità artistiche, Lotto scontò duramente la sua posizione autonoma e indipendente nel panorama artistico del tempo: il successo economico non gli arrise - nel 1550, per procacciarsi denaro, fu costretto ad allestire una vendita all'asta di quarantasei dipinti e, negli ultimi anni della sua vita, fu costretto a vendere i suoi oggetti e poi a entrare come oblato nella comunità religiosa della Santa Casa di Loreto.

L'ultima notazione nel Libro di spese diverse risale al 1 settembre 1556.

Morì probabilmente qualche mese dopo: in un documento del 9 luglio 1557 risulta già deceduto.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013  Busta Postale

 

 

 

 

LOTZ KÁROLY PÁL ANTAL

(Germania)

 

Nato il 16 Dicembre a Bad Homburg vor der Höhe, in Germania1833. Morto il 13 ottobre 1904.

Pittore tedesco-ungherese era  il 7 ° e ultimo figlio superstite di Wilhelm Christian Lotz e Antonia Höfflick. Suo padre era un valletto del principe Gustav zu Hessen-Homburg nel momento in cui il principe rappresentava l’Austria al Congresso di Vienna. Mentre era in Ungheria nel 1815, conobbe Antonia Hoefflich, dalla   quale ebbe otto figli di cui Karl era il più giovane. Morto il marito,  Antonia si trasferì con  la famiglia a Pest.

Karl frequentò il  Piaristengymnasium, dove, anche se calvinista, ricevette una borsa di studio per il suo rendimento scolastico eccezionale. Ha iniziato la sua carriera artistica come allievo dei Hofkapellmeister Destouches, poi nell'accademia del maestro veneziano Jacopo Marastoni (1804-1860). Più tardi fu allievo del pittore storico Henrik Weber (1818-1866) a Budapest e Carl Rahl (1812-1865) a Vienna.

Insieme a Rahl ha lavorato su numerose commissioni. In seguito ha iniziato il suoi lavori originali, prima come artista romantico dipingendo paesaggi del Alföld (la pianura ungherese), e poi come creatore di pitture murali monumentali e affreschi in stile del maestro veneziano Tiepolo.

Dopo vari lavori di Budapest è diventato attivo a Vienna. Fornì i piani e i murales per un grandioso palazzo, commissionato dall'abate dell’Abbazia di Tihany per la sua chiesa abbaziale sulla riva del lago Balaton. Divenne noto per i suoi ritratti e nudi, per i quali la moglie e le sue figlie (Katarina in particolare) posarono. Lotz si sposò  solo all'età di 58 anni, con la vedova Jacoboy, l'ex moglie di suo fratello Paul Johann Heinrich, che era morto nel 1828. Da allora in poi ha firmato le sue opere Károly Jacoboy-Lotz.

Nel 1882 Lotz è stato nominato professore presso varie accademie d'arte a Budapest, e nel 1885 divenne preside di un reparto di nuova costituzione per donne pittrici. Fu membro onorario dell'Accademia delle arti pittoriche a Vienna.

Morì nel 1904 a Budapest. Come "Principe degli artisti ungheresi" ebbe un funerale di Stato e fu sepolto all'interno di un memoriale. Le sue immagini, disegni e schizzi sono stati donati allo Stato di Ungheria e sono ora nel Múzeum Szépművészeti.

Filatelia: Ungheria

 

 

LUNA Y NOVICIO JUAN

(Filippine)

 

Nato a Badoc, 23 ottobre 1857. Morto  Hong Kong, 7 dicembre 1899.

Pittore, scultore e attivista filippino,  è  noto per aver partecipato alla rivoluzione filippina. Era il fratello più vecchio di Antonio Luna.

Divenne uno degli artisti filippini più conosciuti; vinse una  medaglia d'oro nel 1884 nell’Esposizione di Belle Arti di Madrid. Assai apprezzato per il lavoro svolto,  Luna dipinse scene letterarie e storiche, alcune con una sottolineatura di commento politico.

Nato nel nord delle Filippine, Juan Luna era il terzo tra i sette figli di Don Joaquin Luna e Doña Laureana Novicio y Ancheta. Nel 1861, la famiglia si trasferì a Manila e Luna frequentò l’Ateneo Municipal de Manila, dove conseguì il Bachelor of Arts. Egli eccelleva in pittura e disegno, e fu influenzato da suo fratello, Manuel Luna , che, secondo il patriota filippino José Rizal , è stato un pittore migliore di Juan.

Luna si iscrisse alla Escuela Nautica de Manila e diventò un marinaio. Ha preso lezioni di disegno con il docente di pittura Lorenzo Guerrero di Eremita. Frequentò l’Accademia di Belle Arti (Academia de Dibujo y Pintura) a Manila dove seguì gli insegnamenti dell'artista spagnolo Agustin Saez. Abbandonati i corsi  nel 1877,  Manuel e Juan Luna viaggiarono in Europa, e a Madrid Luna  frequentò la Escuela de Bellas Artes de San Fernando, dove fece amicizia con il pittore Don Alejo Vera .

Vera lo portò a Roma per alcune sue commissioni.  Nel 1878 il suo talento artistico fu riconosciuto durante l'apertura della prima esposizione d'arte in Madrid: la Exposición Nacional de Bellas Artes (Dimostrazione Nazionale di Belle Arti). In Spagna Luna sviluppò un rapporto di amicizia con il re di Spagna e fu poi commissionato dal Senato spagnolo per dipingere una grande tela La Batalla de Lepanto (La battaglia di Lepanto). In seguito si trasferì a Parigi nel 1885 dove aprì il suo studio. Ritornò a Manila

nel 1887, ma la Spagna lo attirava e in quello stesso anno espose in una mostra due suoi pezzi - La Batalla de Lepanto e Rendición de Granada(resa di Granada) - per i quali fu premiato

L'8 dicembre 1886, Luna sposò Maria de la Paz Pardo de Tavera.

La coppia si recò a Venezia e Roma e si stabilì poi a Parigi. Ebbero un figlio, che chiamarono Andrés, e una figlia soprannominato Bibi che morì in tenera età. La sua vita matrimoniale  ebbe una svolta tragica.

Geloso di natura, a causa di un impeto di gelosia,  fu arrestato e subì un processo per aver ucciso l’amante della moglie, la suocera e ferito  un fratello.

Fu prosciolto dalle accuse l'8 febbraio 1893, per motivi di pazzia temporanea e per una "legge non scritta": la concessione del perdono agli uomini che uccidono le mogli infedeli.

Pochi anni dopo, nel mese di ottobre 1889, l'artista si recò a sud-est Spagna, a Murcia, e successivamente

nel 1894  tornò nelle Filippine, passando per il Giappone. Nel 1896, durante la rivoluzione filippina ritornò in patria e fu ancora una volta arrestato per aver partecipato a favore dell’esercito ribelle. In carcere continuò a dipingere.

Il 7 dicembre 1899, Luna subì un attacco di cuore e morì

 

FILATELIA

FILIPPINE Anno  1957, 2000

 

MACEDO ANTONIO

(Portogallo)

 

Nato nel 1955.

Pittore realista portoghese, vive a Porto e lavora  principalmente nella pittura ad olio.

Tra i  suoi temi principali ricorre di frequente il nudo femminile; di recente ha pure incluso  scene di strada. E’ pure un abile ritrattista.

Macedo ha frequentato la Escola Superior de Belas Artes (Ulteriori Scuola di Belle Arti) di Porto tra 1973-1974 Nel 1986, ha ricevuto una laurea in Chemistry presso la  Open University.

Nel 1975 si trasferì a Londra e presto divenne consulente tecnico per la Galleria Pantiles Tunbridge Wells. Il suo lavoro è stato originariamente promosso da John Whitley Ltd a Londra; poi, dal 1984, dal WH Patterson Gallery di Albemarle Street, Picadilly.

Ha prodotto le sue prime opere di scultura nel 1986. Dal 1987 la sua arte è stata pubblicizzata in tutto il mondo dalla Christopher Wood Gallery di Belgravia. Sempre nel 1987 è stato incluso nel 'Dizionario dei Pittori e Scultori portoghesi " ed è diventato  membro della Società Nazionale britannica di Belle Arti.

Nel 1989 vinse il primo premio alla mostra della Royal Institute per pittori da olio. Tornò in Portogallo nel 1990 e nel 1997 espose sue opere  a Porto nella Galeria Cordeiros. Ha ricevuto una menzione d'onore alla Biennale di Placencia (Spagna) nel 1999.

António Macedo è un membro della Sociedade Nacional de Belas Artes (Lisbona) e Cooperativa Árvore (Porto).

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

 

MACHARD JULES LOUIS

(Francia)

 

Nato a Sampans (Giura), il 22 settembre 1839. Morto  a Meudon il 27 settembre 1900.

E’ stato un pittore e ritrattista di successo.

Allievo di Emile Signol e Ernest Hebert al Beaux-Arts, ha vinto il Prix de Rome per la pittura di storia nel 1865 per Orpheus in Enfers.

Nel Museo delle Belle Arti di Dole si trova il suo quadro, Angelique attaccata alla roccia, esposto al Salon del 1869.

Le sue opere sono ora nei musei di Dole, Besançon, Strasburgo, Rouen e Chartres.

Morì a Meudon nel 1900.

 

 FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta Postale

 

MAGRITTE  RENE’ FRANCOIS

(Belgio)

 

Nato a Lessines, in Belgio, il 21 novembre 1898. Morto il 15 agosto del 1966 a Bruxelles.

 Di agiata famiglia, all’età di 14 anni perde la madre in modo tragico, annegata nel fiume Sambre, e l’episodio, rimasto impresso nella sua giovane mente, riappare in alcuni suoi dipinti, come "L'istoire centrale" e "Les amants".

 A Charleroi, dove la famiglia si è trasferita per allontanarsi dal dolore della tragedia, si impegna in studi classici, maturando presto un vivo interesse per la pittura. Nel 1916 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bruxelles, appassionandosi alle ricerche futuriste e, nel 1919, espone la sua prima tela, "Trois Femmes". I primi passi da pittore, Renè Magritte, li muove nell'ambito delle avanguardie del Novecento, assimilando influenze dal cubismo e dal futurismo, ma il lavoro che svolge, anche se in un certo senso è legato alla figura, è di grafico di design per carta da parati.

La visione di un quadro di De Chirico porta Magritte verso la pittura surrealista e, nel 1925, mentre lavora a diversi disegni pubblicitari, aderisce al gruppo surrealista di Bruxelles.

 

Nel 1926 frequenta André Breton, leader del movimento surrealista e, l'anno dopo, tiene la sua prima mostra personale presso la galleria Le Centaure di Bruxelles, dove espone ben 61 opere. L'interesse del pubblico per i suoi lavori lo convincono a trasferirsi con la moglie a Perreux-sur-Marne, nei pressi di Parigi.

Qui Magritte affina la sua tecnica, giocando con gli spostamenti del senso, utilizzando accostamenti inconsueti e proporzioni irreali. I quadri di Magritte, realizzati in uno stile da illustratore, con particolari di un'ingenuità quasi infantili, conquistano, sorprendendo con immagini e particolari precisi che conservano un aspetto "pittorico", senza alcuna ricerca di illusionismo fotografico.

Nel 1926 prese contatto con Breton, capo del movimento surrealista, e l’anno successivo si trasferì a Parigi, per restarvi tre anni. Dopo di che la sua vita artistica si è svolta interamente in Belgio.

Filatelia: Belgio, Benin, Congo Rep.,  Eritrea,  Guinea Bissau, Somalia,

 

MAIDMAN DANIEL

(USA)

 

Nato nel 1975 a Toronto, Canada.

Scrittore pittore, vive a Brooklyn, New York. La sua arte e la sua scrittura riflettono gusti eclettici, con l'accento sul realismo.

 

Ha frequentato il liceo presso la Watson Scuola Claude per le arti, e ha completato una laurea con lode in radio, televisione e cinema presso la University of North Carolina a Chapel Hill. Ha seguito studi indipendenti in anatomia nel collegio di  Santa Monica, completando un atlante anatomico nel  2003. Le illustrazioni di questo atlante sono state utilizzate in campo forense come guida del United States Army per l’identificazione di persone defunte. 

Maidman si trasferì a Brooklyn nel 2006 , dove  continua a vivere e lavorare.

I dipinti di Maidman spaziano dalla figura e ritrattistica, a nature morte e paesaggi, alle indagini di macchine, architettura, e microflora. Le immagini occupano uno spettro di alto rendimento all'astrazione quasi totale. Il suo lavoro è stato esposto in mostre a New York, DC, California,  Ohio, Missouri, e Oregon. 

Molti dei disegni di Maidman, disegni anatomici e dipinti,  sono stati esposti  nel 2013 in una mostra collettiva, “Anatomia di una Idea”, all’Alden B. Dow, Museo della Scienza e Arte, in Midland, MI. I suoi dipinti sono stati più volte finalisti del concorso di pittura figurativa annuale del “Magazine del pittore”.

Maidman ha scritto molti saggi sull’arte, che vanno dalla tecnica e critica alla filosofia e all'estetica.

Suoi saggi e critiche d’arte sono state pubblicate  “Artista quotidiano” , “The Huffington Post”, “ARTnews”,  “Whitehot Magazine”, “Literary Magazine”.

Una sua opera su Leonardo da Vinci è stata utilizzata come testo di insegnamento  presso la   DePaul University e Roosevelt University nel 2012.

Nel 2013 ha ottenuto un diploma presso l’ Accademia di Belle Arti di New Hork.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013

 

MAILLOL  ARISTIDE

(Francia)

 

Nato a Banyuls-sur-Mer, 8 dicembre 1861 e ivi morto il   27 settembre 1944.

Scultore e pittore, si trasferì a Parigi nel 1882 e fino al 1886 lavorò nell'atelier di Alexandre Cabanel, specializzandosi nella manifattura dei tappeti e del gobelin. Inoltre, l'esperienza maturata nel lavorare assieme a Paul Gauguin lo aiutò a mettersi in proprio, distaccandosi dall'ambiente accademico. Dai 40 anni in poi si dedicò esclusivamente alla scultura. Fu amico di Étienne Terrus, pittore suo conterraneo.

Il suo tema preferito fu il nudo femminile visto come ideale di bellezza plastica: le sue donne sono sode, massicce, robuste, di forma classica, suggestionato anche dal suo viaggio in Grecia del 1908. Il suo stile si può definire contrapposto per il formalismo e la staticità delle sue figure a quello di Rodin.

Filatelia: Francia

 

 

 

MAKART HANS

(Austria)

 

Nato a Salisburgo, 28 maggio 1840. Morto a  Vienna, 3 ottobre 1884.

Pittore, frequentò la corte dell'imperatore Francesco Giuseppe e della famosa Sissi.

Riceve la sua formazione in pittura presso l’Accademia di Vienna. Ma il suo stile pittorico si concretizza tra il 1861 e il 1865 sotto la guida di Karl Theodor von Piloty a Monaco. La sua arte si configura nella pittura storica e il suo dipinto Romeo e Giulietta è acquistato dall’imperatore austriaco per il Museo di Vienna. Con questa opera Makart conquista la corte dell'imperatore Francesco Giuseppe e della sua consorte Elisabetta, diventando abbastanza famoso nei salotti di Vienna. I suoi quadri, spesso di grandi dimensioni, raffigurano soprattutto soggetti mitologici, storici e allegorici, trattati in modo lirico, esuberante, quasi epico. Makart divenne il leader riconosciuto della vita artistica di Vienna, operando non solo come pittore ma anche come disegner, decoratore e costumista dando vita allo “stile Makart” che ha caratterizzato quell’epoca viennese. Il grande Gustav Klimt, prima che fosse consolidata la sua personale impronta artistica, fu considerato il miglior continuatore dell’opera di Makart. La fama di Makart regredisce rapidamente dopo la sua morte, anche a causa del deterioramento delle sue opere dovuto ai materiali usati per dipingere. Gli azzurri si sono trasformati in verde, il bitume ha rovinato il ricco bagliore dei colori, la vernice usata in modo troppo pesante ha addirittura sbriciolato alcune opere.

Filatelia: Austria

 

MALCZEWSKI JASEK

(Polonia)

 

Nato il  14 luglio 1854 a Radom. Morto l’ 8 ottobre 1929 a Cracovia.

Pittore polacco, fu uno dei principali rappresentanti del simbolismo a cavallo tra il XIX e il XX secolo .

Di nobile famiglia, fino all'età di 13 anni è cresciuto sotto la guida dei genitori, Giuliano e Maria Korwin-Szymanowski . Suo padre era un segretario generale dell'Associazione di Terra di credito della  provincia di Radom.

 Nel 1867, i suoi genitori lo inviarono nella tenuta dello zio Felix Karczewski in Wielgie dove studiò sotto la guida di Adolf Dygasiński. Quattro anni più tardi, si trasferì a Cracovia, dove frequentò  il liceo e dove  fu ascoltatore libero presso la Scuola di Belle Arti.

Nel mese di ottobre del 1875, si recò a Parigi  per ulteriori studi. . Nel 1880 visitò l'Italia e la  Podolia . Nel 1884 prese parte ad una spedizione  archeologica in Asia Minore .

Dal 1884, dopo la morte di suo padre che   visse dolorosamente tanto che nella sua pittura fu ricorrente il tema della morte.

Nel 1885 si recò a Monaco di Baviera e, nel 1887, sposò la figlia di Maria Gralewska, farmacista di Cracovia. Da questa unione nacquero  due figli.

Negli anni 1894-1897 ha iniziato a creare dipinti simbolisti. Era un artista famoso, molto rispettato e premiato. Nel 1897 è stato tra i fondatori della Compagnia di Artisti polacchi "Arte" (accanto a Theodore Axentowicz , Joseph Mehoffer , Wyspianski ). Nel 1898, visse profondamente la morte della madre e  nel 1900, dopo un conflitto con Julian Fałata abbandonò l'Accademia di Belle Arti di Cracovia. Rimase fuori dall'università per  10 anni  e in  quel periodo  organizzò una serie di mostre del suo lavoro (tra cui quella di Leopoli, 1903), e fece un  nuovo viaggio in 'Italia.

Nel 1910, ritornò  alla posizione di professore e  nel 1912, divenne  rettore della Associazione degli Artisti Polacchi ( ASP),  posizione che mantenne fino allo scoppio della prima guerra mondiale . Tornato a Cracovia nel 1916, cominciò a dipingere una una serie di dipinti struggenti "My Life", il più delle volte erano ritratti. Nel 1921 si dimise dalla carica di Professore di Belle Arti. Nel 1921fu insignito dell'Ordine della Polonia Restituita. Negli anni 1923-1926 visse nella casa padronale di  Lusławice , dove fondò una scuola di pittura per i bambini delle zone rurali. Nel 1923 dipinse un trittico "My Funeral". Nel 1927 è stato insignito del Premio Città d'arte di Varsavia, e nel 1929 ottenne  il Premio  Gran Medaglia d'Oro alla Mostra Nazionale di Poznan.

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 2004 (3872/75).

 

MANARA MAURILIO detto DETTO MILO

(Italia)

 

Nato a Luson (Bolzano), 12 settembre 1945.

Fumettista italiano, è conosciuto in Italia e all'estero per il fascino sensuale delle sue tavole.

Milo Manara nasce in una famiglia in cui Manara e i fratelli, per essere autosufficienti, fanno lavoretti sin da adolescenti (dall’età di dodici anni Manara realizzava pannelli decorativi su commissione).

Seguendo le sue inclinazioni naturali, si diploma a un liceo artistico privato. Si trasferisce a Verona dove inizia a lavorare come assistente dello scultore spagnolo Miguel Berrocal e nello stesso periodo s’iscrive alla Facoltà di Architettura a Venezia. Insieme ad altri artisti, durante i movimenti del Sessantotto, contesta in maniera netta la Biennale di Venezia.

Improvvisamente, grazie alla moglie francese di Berrocal, Manara scopre il Fumetto, di cui non era mai stato durante l’infanzia o l’adolescenza un appassionato lettore e viene affascinato dal carattere di produzione in serie del medium, che lo discosta dall’unicità dell’opera d’arte pittorica per apparentarlo molto di più alla letteratura, anche nei confronti del pubblico di massa per l’accessibilità dei prezzi. Manara vede nel fumetto la possibilità di costruire un proprio ruolo nella società, anche grazie a un rapporto con la retribuzione, nel campo editoriale rispetto a quello artistico.

È così che debutta alla fine degli anni Sessanta come autore di storie erotico-poliziesche sulla collana “Genius”.

Negli anni Settanta avvia la collaborazione con il “Corriere dei Ragazzi”, dove disegna una serie di fumetti sceneggiati da Mino Milani in cui vengono processati i grandi personaggi storici, La parola alla giuria. Nello stesso periodo, sui testi di Alfredo Castelli e Mario Gomboli, realizza Un fascio di bombe, fumetto sulla strategia della tensione nelle stragi di Stato.. Subito dopo, assieme a Silverio Pisu, Manara dà vita a Lo Scimmiotto, il borghese rivoluzionario, che segna il suo debutto nel fumetto d’autore. Collabora con la casa editrice francese Larousse, per cui realizza alcune storie inserite nelle raccolte L’Histoire de France en bandes dessinées, La decouverte du monde e L’Histoire de la Chine.

Nel 1978 crea il suo primo personaggio di successo e ne sceneggia anche la storia, pubblicata in prima battuta in Francia dalla rivista “(A SUIVRE)”.

Tra la fine del decennio e i primi anni Ottanta partecipa alla realizzazione della Storia d’Italia a fumetti e crea, su commissione della rivista “Playmen”, Il gioco, storia ad alta densità erotica che gli dà un successo a livello mondiale, straordinario e inatteso.

Di questo periodo è anche il primo di due lavori su testi di Hugo Pratt, per il quale disegna due storie fondamentali per la sua carriera: Tutto ricominciò con un’estate indiana, seguita da El gaucho.

Su sceneggiatura di Castelli, Manara disegna poi L’uomo delle nevi, per la collana “Un uomo, un’avventura”. Subito dopo crea Miele, forse il suo personaggio femminile più famoso, protagonista dei volumi Il profumo dell’invisibile.

Nel 1987 inizia la collaborazione con Federico Fellini, producendo fumetti e realizzando  manifesti di film di Fellini.

All’inizio degli anni Novanta, realizza le tavole a fumetti del Cristoforo Colombo di Enzo Biagi. In questo periodo tra le tante collaborazioni internazionali illustra un libro di racconti di Pedro Almodovar, El fuego y las entrañas. Illustra anche Fantasex, raccolta di racconti di erotismo e fantascienza, cui fa seguito la trasposizione fumettistica di tre classici della letteratura: Gulliveriana, Kamasutra L’asino d’oro. Disegna poi tre storie di carattere sociale: Ballata in si bemolle, dedicata al tema dell’usura, Rivoluzione, sull’imbarbarimento generato dalla televisione, e Tre ragazze nella rete, ispirata al mondo di Internet. Dopo tante pubblicazioni in Francia è la volta degli Stati Uniti, grazie ad una collaborazione con la DC Comics per la quale realizza la storia di Desiderio nel volume Sandman – Notti Eterne. Qualche anno dopo, anche la Marvel Comics commissiona un lavoro a Manara: in coppia con Chris Claremont, nasce una storia degli X-Men femminile, X-Men:Ragazze in fuga.

Dall’inizio degli anni Duemila, Manara lavora al progetto Il pittore e la modella, un viaggio nella storia dell’arte pittorica a partire dal rapporto pittore-modella.

Nel 2008 Manara sigla un accordo di esclusiva con Napoli COMICON per la cura e la gestione di tutte le sue mostre, in Italia e all’estero, in conseguenza negli ultimi anni moltissimi sono stati gli eventi, le mostre, i festival a cui Manara ha partecipato in tutto il mondo, dal Brasile, alla Francia, alla Germania, al Belgio, alla Polonia, alla Norvegia e fino alla Corea del Sud.

Dopo numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, il 20 febbraio 2009 l’Accademia di Belle Arti di Macerata il titolo di Accademico Honoris Causa.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013

 

MANES JOSEF

(Boemia)

 

Nato il 12 maggio 1820 a Praga e ivi morto il  9 dicembre 1871.

Proveniente da una famiglia di pittori, suo era padre Antonín Manes; suo zio Direttore dell'Accademia di Praga di Pittura;  il fratello Quido Manes e sua sorella Amalie Manes, purte essi pittori.

Ricevette  la sua prima formazione artistica dal padre. Dal 1835-844 Manes ha studiato presso l' Accademia di Belle Arti di Praga con il professor František Tkadlík e Christian Ruben . Ha proseguito gli studi per due anni  a Monaco. Al suo ritorno, ha trascorso due anni  nel  castello del conte Friedrich Sylva-Tarouca. Da qui ha intrapreso le sue esplorazioni in  Moravia,   Slovacchia e  Polonia .

Manes ha preso parte attiva alla vita culturale. E 'stato un membro attivo degli Artisti Associazione Umělecká beseda,  ha disegnato le uniformi e bandiere per il movimento di ginnastica Sokol e per numerose altre associazioni patriottiche letterarie. Nel 1857 visitò la Russia e tre anni più tardi, l'Italia, da dove tornò malato di mente.

Josef Manes è considerato il pittore nazionale ceco del 19° secolo. Il suo lavoro versatile, comprende paesaggi, ritratti, scene storiche, quadri di genere, arte popolare e studi botanici. Le sue opere non furono  comprese dai suoi contemporanei.

Sono, invece, conosciute e ammirate le sue illustrazioni di Praga  e la sua pittura, ispirata alla vita del villaggio, alla gente, alla purezza, all'autenticità e alll'umanità  presente nelle sue opere.

Una associazione cecoslovacca di artisti , nel 1887, la  Czech artista Spolek výtvarných umělců Manes (SVU Manes ), diede il suo nome al  loro palazzo delle esposizioni situato a  Praga. Un ponte sulla  Moldava, porta il suo nome. Una statua di Manes,  si trova all'inizio del ponte Manes. Molti francobolli della Cecoslovacchia pubblicano alcuni motivi delle sue  immagini.

Tra le sue opere più note vi è  il Ritratto di signora (raccolta Kooperativa, Wiener Städtische Versicherung (1851)

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA  Anno 1968.

 

 

 

MANET EDOUARD

(Francia)

Nato a Parigi il 23 gennaio 1832 e ivi morto il  30 aprile 1883).

Manet non volle mai essere identificato col gruppo degli impressionisti, né partecipò mai alle loro esposizioni. Ciò perché, lungo tutta la sua carriera, egli preferì ottenere l'ammissione al Salon mediante un riconoscimento ufficiale dello Stato, e non «attraverso sotterfugi», come lui stesso affermò. Per questo si batté in difesa del principio della libertà espressiva dell'artista con opere che suscitarono scandalo presso i suoi contemporanei, come Colazione sull'erba e Olympia. A partire dal 1869 si dedicò alla pittura en plein air ("all'aperto") e le sue uscite ai giardini delle Tuileries, sul retro del Louvre, divennero quasi degli appuntamenti mondani. Restò in attività fino al 1883, l'anno della sua morte.

Manet raggiunse una grandissima fama e ancora oggi è considerato il più grande interprete della pittura pre-impressionista.

Filatelia:  Ajman, Benin,  Congo Rep.,  Guinea Bissau, Monaco

 

 

MANLEY SWITHENBANK EDNA

(Inghilterra)

 

Nata il 1 marzo 1900 a Bournemouth. Morta  nel 1897.

Fu una scultrice e collaboratrice  della cultura giamaicana. Era la moglie di Norman Manley, il fondatore del  Partito Nazionale del Popolo giamaicano. Lei è spesso considerata la "madre dell’arte giamaicana".

Edna Manley era la figlia del chierico inglese Harvey Swithenbank e di sua moglie giamaicana, Ellie Shearer. Suo padre morì quando Edna aveva nove anni, lasciando la moglie con nove figli da mantenere. Edna Manley era molto indipendente e grintosa. Ha frequentato diverse scuole d'arte in un periodo di due anni ma ricavò una scarsa cultura artistica. Prese, quindi,  lezioni private d'arte con l'artista Maurice Harding e continuò  i suoi studi artistici presso il Politecnico di Regent Street e la Scuola di San Martino di Art a Londra.

Nel 1921, sposò il cugino, Norman Manley, e si trasferì in Giamaica con lui nel 1922. Hanno avuto due figli, Michael Manley (un futuro primo ministro ) e Douglas Manley , un sociologo e ministro nel governo di suo fratello.

La sua nuova vita in Giamaica ebbe un profondo impatto sul suo lavoro. Abbandonò gli studi di zoologia  e cominciò a dipingere la natura che la circondava e ad utilizzare per le sue sculture le piante dei  boschi nativi:  yakka, mogano, sequoia, cedro, ginepro. Alcuni dei lavori che risalgono  al suo primo anno sull'isola sono " Beadseller ", e" Listener ". Entrambi i pezzi sono in stile cubista.

Tra il 1925 e il 1929, Manley ammorbidì alcune delle sue forme geometriche, e nel  1930 vi fu un altro cambiamento nel suo stile scultoreo. Ha domato la linea cubista dei suoi primi anni 1920 con influenze più rotonde, producendo così  un prodotto nuovo, uno stile definitivo che durò fino al 1940.

La Giamaica stava  affrontando molti cambiamenti politici durante la fine degli anni 1930 e primi anni 1940. I membri della diaspora africana cercavano di farla finita con l'invecchiamento del sistema coloniale rimasto sull'isola.

 Il lavoro della Manley relativo a quel periodo riflette questo disordine civile.

Le sue opere sono state esposte di frequente in Inghilterra tra il 1927 e il 1980. La sua prima mostra personale in Giamaica è stata nel 1937. Manley è stata anche uno dei fondatori della nuova Scuola Giamaica d'Arte .

Attiva per gran parte della sua vita di artista, ha anche insegnato presso la Scuola d'Arte di Giamaica.

[tratto da Petrino Archer- Internet]

Filatelia: Giamaica

 

MANNEQUIN PIS  (statua)

(Belgio)

 

Il Manneken-Pis è una statua in bronzo, alta una cinquantina di centimetri, situata nel centro storico di Bruxelles. Questa statua è il simbolo dell'indipendenza di spirito degli abitanti di Bruxelles. Si tratta di una fontana che rappresenta un piccolo ragazzo che sta urinando. Le parole Manneken Pis significano in bruxellese (dialetto fiammingo vicino all'olandese) Il ragazzetto che fa pipì.

L'origine della statua non è accertata per cui circolano numerose. Fra esse una descrive un bambino che avrebbe spento, a suo modo, la miccia di una bomba con la quale i nemici volevano dare fuoco alla città; un'altra, un bambino perso che sarebbe stato trovato da suo padre, ricco borghese di Bruxelles, nella posizione che si immagina; un'altra ancora narra che nel XII secolo un bambino, figlio di un celebre duca, fu sorpreso ad urinare su di un albero durante le fasi cruciali di una battaglia. Questa immagine simboleggiò il coraggio militare dei belgi.

È tradizione offrire al Manneken Pis degli abiti in occasioni speciali, in particolare per onorare una professione. Il guardaroba attuale comprende più di ottocento costumi, che sono per lo più conservati nel museo della città ubicato nella Casa del Re sullaGrand Place. Il suo primo abito gli fu donato nel 1698 da Massimiliano-Emanuele di Baviera, governatore generale dei Paesi Bassi spagnoli. Nel 1747 il re di Francia  Luigi XV gli fece dono di un abito per calmare gli abitanti di Bruxelles, furiosi perché i soldati francesi avevano rubato la statua. Manneken Pis viene vestito con uno dei suoi costumi 36 volte all'anno, in date prefissate: per esempio, ogni 21 aprile indossa il costume di Spirou, ogni 27 aprile i panni di Nelson Mandela ed ai primi di luglio la maglia gialla del Tour de France.

Manneken Pis è diventato, con la Grand Place di Bruxelles e l'Atomium, uno dei simboli di Bruxelles

 

FILATELIA

BELGIO Anno 2011 (4146 MI)

 

 

MARANO MASSIMO

(Italia)

 

Nato il  27 giugno 1956   Monteforte Irpino (AV).

Si diploma all’Istituto d’Arte di Avellino e si laurea in Industrial Design all’ISIA di Roma.
Dal 1970 comincia ad affacciarsi nel mondo dell’arte realizzando i suoi primi dipinti. Nel 1980 fonda lo studio di grafica pubblicitaria Mastergrafica, che ha impegnato la maggior parte del suo tempo, costringendolo a dipingere di meno.

Alla fine degli anni 90 riprende a pieno ritmo la pittura, partecipando inizialmente ad estemporanee e collettive fino a realizzare due personali e alcune collettive all’estero.

La costante nelle sue opere sono le ombre e le luci, infatti è la luce a creare lo spazio, a dare sostanza ai corpi o a lasciarli avvolti nelle ombre.Utilizza pennellate agili e lievi per rendere le atmosfere calde e avvolgenti.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta Postale

 

 

MARATTI (O MARATTA), CARLO

(Italia)

Maratti (o Maratta), Carlo è un pittore nato a Camerino nel 1625 e morto a Roma nel 1713.

Allievo di A. Sacchi, si formò studiando soprattutto le opere di Raffaello e dei Carracci. In stretto contatto con G. P. Bellori, che talvolta ne ispirò le composizioni, e con N. Poussin, nel 1650 esordì con la Natività (Roma, S. Giuseppe dei Falegnami) che attesta la sua adesione alla tendenza classicheggiante del tardo barocco romano. Protetto da Alessandro VII, lavorò prevalentemente a Roma dipingendo, con eleganza formale, grandi quadri d'altare (Visitazione, 1656, Santa Maria della Pace; Morte di s. Francesco Saverio, 1679, chiesa del Gesù; Gloria dei santi Ambrogio e Carlo, 1685-90, San Carlo al Corso), intensi ritratti (Maria Maddalena Rospigliosi, Louvre; Andrea Sacchi, Prado; Cardinale Antonio Barberini, Roma, Galleria naz. d'arte antica) e cicli di affreschi celebrativi (Trionfo della Clemenza, 1673, Roma, palazzo Altieri; Nascita di Venere, 1680, Frascati, villa Falconieri) caratterizzati dalla grandiosità dell'impianto compositivo e da armoniosi accordi cromatici.

Filatelia:Italia

 

 

MARCENARO RO

(Italia)

 

Nato a Genova, vive e lavora a Stiolo di S. Martino in Rio (Reggio Emilia).

Va annoverato tra i pionieri del cartone animato in pubblicità. Attivo anche nel settore editoriale e televisivo, nel 1980 fonda una fattoria elettronica multimediale nei pressi di Reggio Emilia, che conduce con la collaborazione dei figli.

Dal 1956 dirige numerosi spot a cartoni animati presso lo Studio K di Firenze e la Tipofilm di Milano. Nel 1972 progetta e realizza la campagna pubblicitaria Branca con famosi spot a plastilina animata che vincono il Leone di Bronzo a Cannes. Nel 1976 assume la direzione della televisione genovese TVS e crea il Manifesto Comunista a fumetti.

Dallo stesso anno suoi disegni vengono costantemente pubblicati da “Panorama”, al quale si aggiungono numerosi periodici e quotidiani, tra i quali “Il Venerdì di Repubblica”.

Dagli anni '80 realizza in proprio video e animazioni e, attualmente, produce filmati con tecnica mista, animazioni, missaggi con la possibilità di collegamenti on-line via rete ISDN con agenzie fotografiche e banche dati.

Filatelia: San Marino

 

 

MARÉES, HANS VON

(Germania)

 

Nato a Elberfeld 1837. Morto a Roma nel 1887).

Dopo aver studiato a Berlino e a Monaco, nel 1864 fu con F. Lenbach in Italia, dove si orientò verso un nuovo classicismo compositivo e formale. Fu amico del teorico dell'arte K. Fiedler, col quale viaggiò in Olanda, Spagna e Francia dove, specialmente, fu impressionato dall'arte di E. Delacroix. La sua pittura si fece allora più ricca di qualità luminose e coloristiche, e sono queste che la distinguono da quella di A. Böcklin e di A. Feuerbach, suoi contemporanei e amici. I suoi rapporti con K. Fiedler e con lo scultore A. von Hildebrand ebbero notevole importanza per la formulazione della teoria detta della "pura visibilità". Affrescò nel 1873 una sala della Stazione zoologica (Acquario) di Napoli.

 

Filatelia: Oman

 

 

MARINAS ANICETO

(Spagna)

 

Nato  a Mozoncillo (Segovia) nel 1866. Morto a Madrid nel 1953.

Proveniente da un’umile famiglia, gestisce una pensione da parte del Consiglio di Segovia per poter studiare alla Accademia Reale di Belle Arti di San Fernando a Madrid nel 1884. Nel 1888 rinunciò all’impiego per continuare i suoi studi presso l'Accademia di Roma, dove rimase fino al 1893.

Tornato in Spagna aderì all'Accademia Reale di Belle Arti di San Fernando e ottenne la cattedra presso la Scuola di Arti e Mestieri di Madrid. Trascorse le sue estati nella città di Avila a Las Navas del Marqués, dove scolpì due Cristi andati distrutti in un incendio durante la guerra civile.

Ha scolpito diversi monumenti pubblici di Madrid, Cadice, Leon, Zumarraga (Guipúzcoa), Orense, Teruel, Burgos, Segovia ... Le sue opere a Madrid sono: Monumento a Velázquez (alla porta d'ingresso del Museo del Prado, 1899), Monumento a Eloy Gonzalo (in piazza Cascorro, 1902), Gruppo di libertà (presso il monumento ad Alfonso XII  Parque del Retiro, 1905) e il Monumento al Sacro Cuore (nel Cerro de los Ángeles, Getafe, 1919), distrutto durante la guerra civile spagnola e rifatto su un nuovo progetto. E’  stato inaugurato nel 1965.

Filatelia: Spagna

 

MARKO KAROLY (il Vecchio)

(Ungheria)

 

Nato  il 23 novembre 1793  a Lőcse. Morto il 19 novembre 1860, presso la Villa Medici di Bagno a Ripoli, Italia

Noto anche come Carlo Marco,  è stato uno dei primi pittori di paesaggio ungheresi. Egli è spesso definito come "il Vecchio", per distinguerlo da suo figlio, Károly Markó il Giovane.

Nei primi anni del 1800, anche se era già interessato all'arte, ha studiato ingegneria come apprendista in Pest e Kolozsvár e dal 1812 al 1818,  ha lavorato come ingegnere in Ólubló e Rozsnyó. Fu in quest'ultima città che ha prodotto i suoi primi dipinti.

Nel 1818, si trasferì a Pest e studiò per migliorare le sue abilità nel disegno. Quattro anni più tardi, si trasferì a Vienna, dove si iscrisse all'Accademia di Belle Arti, con  specializzazione in storia e paesaggio della pittura. Dal 1826 al 1830, con la moglie e otto figli ha vissuto a Eisenstadt, poi ha  optato per tenute a Eszterházy, dove ha prodotto copie per mercanti d'arte. Con il patrocinio di un banchiere locale, è tornato in Ungheria e ha prodotto Visegrád, uno dei suoi dipinti più conosciuti.

Nel 1832, ha fatto un lungo tour d'Italia, in visita a Firenze, Venezia, Bologna e Roma. Purtroppo, è stato costretto a lasciare Roma nel 1838, quando si ammalò di malaria e dovette rimanere a Pisa fino al 1843. Mentre era  a Pisa, è stato eletto membro dell'Accademia ungherese delle scienze. Ha viaggiato ancora, 1843-1848, quando ha deciso di stabilirsi in modo permanente da qualche parte nei pressi di Firenze, e prese la residenza in una casa a Lappeggi, per gentile concessione del conte della Gherardesca.  Ben presto divenne molto popolare tra l'aristocrazia locale. Tranne che per un viaggio breve in Ungheria nel 1853,  vi rimase per  il resto della sua vita.

Uno dei suoi figli, András, divenne un noto pittore.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

 

MARTIN-AMORBACH OSKAR

(Germania)

 

Nato il 27 marzo 1897 in Amorbach. Morto l’ 11 ottobre 1987 a Roßholzen.

Sin da studente dimostrò il suo talento e in seguito  realizzò il suo sogno di diventare un pittore. Completò un anno di tirocinio alla  Bensheim Malschule prima di entrare nel 1914 alla Regia Scuola di Arti Applicate di Monaco di Baviera.

Nel 1916, dovette compiere  il servizio militare e fu  impiegato durante la Prima guerre Mondiale in qualità di disegnatore  nella Divisione  cui era stato assegnato. Nella battaglia di Ypres, fu  gravemente ferito. Solo nel 1920 riprese i suoi studi di pittura a Monaco come studente dei Professori Johann Carl Becker Gundahl e Franz von Stuck.

Dopo la laurea e il matrimonio, Martin Amorbach si trasferì  a Samer nel Chiemgau, dove entrò a far parte come nuovo membro del gruppo artistico "The Wave".

Il suo affresco nel Palazzo di vetro di Monaco di Baviera, il predecessore della " Casa d'Arte tedesca, " e la GDie 25 m² große Kreuzigungsgruppe empfahl ihn für Aufträge zur Ausgestaltung von Kirchen mit Decken- und Wandgemälden.rande Crocifissione“ gli procurarono  contratti per la progettazione di chiese con pareti e soffitti dipinti.

Nel Luglio 1939 gli fu conferito il titolo di professore a Monaco di Baviera. Nel 1943 fu  nominato Professore di pittura di storia presso l' Accademia di Belle Arti di Berlino.

Per il suo stile di pittura e per i soggetti delle sue opere  entrò nell’ottica della politica dell'arte nazista. Motivi rurali e raffigurazioni di guerra erano  temi che avevano un significato speciale per l'ideologia nazista. Il punto culminante di questa "nuova arte tedesca", diede luogo alla mostra "Il  Grande tedesco-Mostra d'Arte" che durò dal 19 Luglio al 31 Ottobre 1937.Nella "Casa dell'Arte tedesca" a Monaco di Baviera, altre mostre simili si  susseguirono ogni anno fino al 1944. Martin Amorbach vi partecipò con dieci delle sue opere, tra cui la "Grazia al contadino" (1940). Nel 1938 Hitler gli comprò l’opera "Programma di raccolto".

Le immagini di "Il seminatore" (1937) e "Programma di raccolto" corrispondevano perfettamente alle linee guida ideologiche del nazismo.  La sua popolarità nel Terzo Reich mise a dura prova i suoi futuri lavori dopo il 1945.

Oskar Martin-Amorbach morì il 11 Ottobre 1987.

Filatelia: Somalia

 

MARTINOSKI NIKOLA

(Macedonia)

 

E 'nato a Kuruşova (attuale Kruševo) nel 1903, e morì nel 1973 a Skopje.

E’ considerato uno dei fondatori della pittura di arte contemporanea macedone.

Ha sviluppato un interesse per la pittura sin dai suoi primi anni. Ha frequentato corsi d'arte nella bottega del pittore di icone Dimitar Andonov-Papradinski a Skopje. Amava viaggiare ma nel 1920 viveva a Bucarest, in Romania, dove ha frequentato l'Accademia di Belle Arti. Si è laureato nel 1927. Ha trascorso un periodo di due anni (1927-1928) a Parigi nell’ Académie de la Grande Chaumière e l' Académie Ranson.

Questo periodo influenzò il suo modo di vita e l'ulteriore stile di pittura.

Tornò a Skopje con l'aspetto di un gentiluomo parigino e intellettuale con idee d’avanguardia. 

Sviluppò uno stile impressionistico e iniziò a trattare temi sociali, piuttosto che fare ritratti. E 'stato membro del gruppo di Belgrado Oblik . La sua prima mostra avvenne nel 1929 a Skopje; continuò ad esporre a Belgrado, Zagabria, Parigi ecc Continuò a disegnare, dipingere e ad esporre, ma vi è anche un periodo in cui ha fatto un  paio di dipinti murali. Più tardi nella sua vita ha fondato la Galleria d'Arte di Skopje e ha vinto diversi premi. Ha dato in ndono  62 dipinti alla sua città natale Kruševo.

E 'morto all'età di 69 anni. La sua casa in Kruševo è stata trasformata in una galleria d'arte dove sono esposti un piccolo numero di opere d'arte.

Filatelia: Jugoslavia

 

MASETTI ANTONELLA LUCARELLA

(Italia)

 

Antonella Lucarella Masetti è nata a Taranto il 26 marzo 1954, vive ed opera da diversi anni a Milano. Dipinge acquerelli, chine acquerellate e realizza opere con tecnica mista. Ha partecipato a numerose rassegne artistiche, in gallerie e centri culturali. Nel 2000 realizza il bozzetto del francobollo emesso in occasione del Simposio internazionale sul Tumore al seno, Roma.

Filatelia: Italia

 

MATEMERA BERNARD

(Zimbabwe)

 

Scultore Africano. Il movimento degli scultori  di cui faceva parte è solitamente indicato come "scultura Shona" (o Arte dello Zimbabwe), anche se alcuni dei suoi membri riconosciuti non sono etnicamente Shona. Tutta la sua carriera professionale è stata spesa presso la Comunità di Scultura Tengenenge, 150 km a nord di Harare, vicino Guruve.

Matemera era il figlio di un capo villaggio, la cui azienda aveva vasti depositi di serpentina, una pietra adatta per la scultura. Nel 1966, poiché la cultura del tabacco non era più in grado di generare un reddito sufficiente,  volendo diversificare l'uso del suo territorio, accolse con favore  nuovi scultori per formare una comunità di artisti. Questa situazione si creò a seguito delle sanzioni esistenti contro il governo bianco della Rhodesia guidato da Ian Smith, che aveva promosso una Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza nel 1965.

Matemara è stato uno dei primi artisti ad accettare di scolpire a tempo pieno, unendo altri tra cui Henry Munyaradzi, Josia Manzi, Fanizani Akuda, Sylvester Mubayi e Mosè, che fecero parte di quella che oggi è chiamata la prima generazione di scultori dello Zimbabwe in pietre dure.

Matemera aveva due mogli, dalle quali ebbe otto figli, e rimase a Tengenenge durante la guerra per l'indipendenza dello Zimbabwe in un momento in cui molti altri artisti abbandonarono il loro stile di vita. Divenne il leader simbolico della comunità e dal 1980 ottenne il riconoscimento in tutto il mondo, con opere incluse in mostre negli Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Paesi Bassi e altrove.

Sculture di Matemera sono presenti nelle collezioni permanenti della Galleria Nazionale dello Zimbabwe, il Parco delle Sculture Chapungu, il Museum fur Völkerkunde, Francoforte e molti altri. Nel 1987, Bernard è stato invitato alla Jugoslavia per fare una grande scultura a Josip Broz Tito per il  Museum di Titograd Celia Winter-Irving ha scelto il lavoro di Bernard "L'uomo si trasforma in ippopotamo" per illustrare la copertina della versione tascabile del suo libro classico sulla scultura dello  Zimbabwe.

Molti dei pezzi espositivi di Bernard, come il Grande Spirito Donna (Serpentine, 1982), hanno fatto un giro in tutto il mondo.

 Altre opere:, L'uomo che ha mangiato il suo Totem (1998) Giovane Toro (1992) Metamorphosis (1995) "Spirito della Terra" (Serpentine, 1988) .

Spiega Olivier Sultan, "Matemera trova la sua ispirazione nei suoi sogni. Egli fu perseguitato da esseri a 3 dita, un mito residuo o di memoria, di una tribù che vive nella parte settentrionale del paese. I suoi pezzi massicci hanno un carattere affascinante , a metà strada tra il comico e il tragico. "

Bernard Matemera morì nel marzo 2006.

 

FILATELIA

ZIMBABWE  1988 (253)

 

 

MATISSE  HENRY

(Francia)

 

Nacque a Cateau-Cambresis nel 1869 e morì a Cimiez, Nizza, nel 1954.

Nel 1877 passò a Parigi a studiarvi legge e qualche tempo dopo cominciava a dipingere. Una Nature morte aux livres (1890) è considerata il suo primo saggio di pittura. Nel 1892 abbandonava la carriera di avvocato per entrare all'Académie Julien de Paris, allievo di Bouguereau e Ferrier. L'anno seguente passava all'Ecole des Beaux-Arts, sotto la guida di Gustave Moreau: l'atmosfera vivificante di quell'ambiente (ebbe per compagni tra gli altri Rouault, Marquet, Piot, Camoin, Manguin) fu molto importante per la sua formazione. Le prime tele (nature morte, interni, dipinti tra il 1893-95), impostate in modo tradizionale ed in toni piuttosto scuri, non fanno ancora supporre in lui il pittore fra i più nuovi dell'arte moderna; tuttavia alcune di esse per un improvviso taglio di luce, per un segno coinciso si stacca dalla produzione contemporanea. Dopo il 1985 cominciava la lenta conquista dei propri mezzi espressivi attraverso un intrigo di esperienze diverse: su una base impressionista l'innesto della scomposizione cromatica pointilliste (puntinista); il ricordo di Van Gogh in certi toni puri, violenti, decisamente pre-fauves (Paysage de Toulouse); il cloisonnisme (sintetismo) decorativo e simbolistico di Gauguin e l'arte orientale, giapponese e islamica. A ciò si aggiunga, a partire dal 1898, l'esempio dell' arte di Cézanne.

 Nel 1949 Matisse ha 80 anni ed il museo di Lucerna gli organizza la più grande retrospettiva , esponendo 308 delle sue opere. L'anno successivo la XXV biennale di Venezia gli assegna il massimo riconoscimento come miglior artista straniero. Nel 51 gli affidano la decorazione della cappella di Vence.

Durante gli ultimi anni della sua esistenza Matisse si dedicò ai "papiers decoupés" in quanto gli consentivano, come affermò lui stesso, di disegnare liberamente nel colore.

Filatelia: Benin, Chad, Comores,  Congo Rep., Costa d’Avorio, Eritrea,  Francia, Guinea Bissau, Ioraqi Kurdistan, 

 

MATSYS JAN o MASSYS

(Belgio)

 

Nato ad Anversa  c. 1510 e ivi morto l’ 8 Ottobre 1575.

Pittore fiammingo del Rinascimento conosciuto per i suoi dipinti storici, scene di genere e paesaggi.

Era il figlio del leader di Anversa il pittore Quinten Matsys e fratello maggiore di Cornelis, che divenne un pittore e incisore. Si è formato sotto suo padre. Fu ammesso, insieme a suo fratello Cornelis, come maestro in Anversa della Gilda di San Luca nel 1531, un anno dopo la morte del padre. Si presume che abbia lasciato Anversa subito dopo e che abbia lavorato per un po' a Fontainebleau, ma questi fatti non sono confermati. Comunque si trovava ad  Anversa nel 1536. Nel 1538 sposò sua cugina Anna van Tuylt 1538. La coppia ebbe tre bambini.

Nel 1544, Jan e suo fratello Cornelis furono espulsi da Anversa a causa delle loro convinzioni religiose. E’ possibile che Jan sia andato a Fontainebleau e poi in Germania.  E' certo che ha trascorso del tempo a Genova. Tornò ad Anversa prima della fine del 1555, quando il divieto imposto  fu revocato. Al suo rientro in città fu coinvolto in una serie di cause legali con i suoi fratelli e sorelle sulla divisione dell’eredità.

Dopo la sua riabilitazione,  il consiglio comunale locale gli commissionò alcune opere, purtroppo andate poi distrutte nel 1576, quando le truppe spagnole bruciarono il municipio durante il Sacco di Anversa.

Allora Jan Matsys era morto da un anno. Suo figlio Quentin diventò un maestro della Gilda di San Luca nel 1574 e morì a Francoforte nel 1589. La figlia Susan emigrò in Italia.

I suoi allievi più noti sono Frans van Tuylt (nel 1536), Frans de Witte (nel 1543) e Olivier de Cuyper (nel 1569).

 Jan Matsys è considerato uno dei pionieri dell'arte olandese in alcune materie secolari come l’amore e scene di baccanali in cui  tentazione e amore sembrano sempre  svolgere il ruolo principale. Altri soggetti furono gli usurai, gli esattori delle tasse, i cambiavalute e gli avari. Tutti soggetti trattati con un fine moraleggiante.

Jan Matsys ha pure dipinto una serie di paesaggi, ma il suo lavoro in questo genere non è significativa come quella di suo fratello Cornelis.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013  Busta postale

 

MATZYS QUENTIN

(Olanda)

 

Nato a Lovanio, 1466. Morto ad Anversa nel 1530.

Quentin Massys, nome registrato anche come Quinten o Kwinten e cognome come Matsys, Metsys, o Matsijs è stato un pittor fiammingo, fondatore della Scuola di Anversa.

Nacque a Lovanio, dove fece l'apprendista fabbro. La leggenda pervenuta fino ai nostri giorni, narra che Massys fu indirizzato dal padre, un noto architetto, verso gli studi di pittura, dato che lo stesso padre, preferì il fratello come suo successore, nel suo campo professionale.

In seguito entrò in contatto con Dieric Bouts, che lo pose sotto l'influenza di Memling e van der Weyden. Quando Matsys si trasferì ad Anversa all'età di venticinque anni, la sua arte contribuì a rinnovare la pittura fiamminga sulla base dell'opera di van Eyck e van der Weyden.

Le opere di Matsys sono state contraddistinte da un forte sentimento religioso, permeato da una vena realistica da cui, talvolta, è affiorato il gusto del grottesco, fin quasi a sfiorare la caricatura dei protagonisti. Matsys mise molta cura nella raffigurazione dei tipi umani; per esempio la tendenza satirica è osservabile nella caratterizzazione dell'avidità e avarizia dei banchieri. Dalle prime opere "La vergine e il bambino", "Lucretia" emergono i sentimenti in combinazione ad una ricerca formale.

Dal "Trittico di S.Anna" al "Trittico di S.Giovanni" l'artista acquisì una maggiore acutezza psicologica.

L'opera più conosciuta è senza dubbio "Il banchiere e sua moglie".

Matsys, oltre alla vasta produzione in campo religioso, era noto come ritrattista e tra le sue opere si ricordano Ritratto di un vecchio (1513), Il banchiere e sua moglie (1514) e La Duchessa brutta(1515). Matsys collaborò con il paesaggista Joachim Patinir.

Due suoi figli, Jan e Cornelis, seguirono le orme del padre, divenendo stimati pittori.

 

FILATELIA

AJMAN Anno 1971, MANAMA   Anno 1972

 

 

MAYER MARIE-FRANCOISE-CONSTANCE

(Francia)

 

Nata il 9 marzo 1775 a Mayer-La Martinière (Chauny, Piccardia). Morta a Parigi il 26 Maggio 1821.

Pittrice di ritratti, soggetti allegorici, miniature, ebbe una brillante ma amara carriera.

Figlia di un funzionario del governo, iniziò a dipingere  scene di genere e ritratti a venti  anni. Dopo aver studiato con Joseph-Benoît Suvée e Jean-Baptiste Greuze, adottò uno stile di pennellate morbide e realizzò dipinti di scene sentimentali.

Il suo maestro Greuze, disse che "ha dipinto la virtù, l'amicizia e l'innocenza, e la sua anima respira attraverso i suoi quadri", anche se altre opinioni oggettive erano che dipinse soggetti feriti e vulnerabili.

Dopo la Rivoluzione francese e il periodo del Terrore, lo stile di vita francese prese una svolta più tranquilla in cui la  miniatura e i ritratti diventarono popolari. Mayer dipinse ritratti di donne e bambini, scene di famiglia, autoritratti e miniature di suo padre. Ha conseguito un certo successo dopo aver esposto  in una mostra in un salone, nel 1801, un  Autoritratto con padre dell'artista.

Ha lavorato nello studio di Jacques-Louis David nel 1801 e ha adottato uno stile diretto e semplice sotto la sua tutela, ma ancora raffigurando scene sentimentali.

Ha studiato con Pierre-Paul Prud'hon nel 1802, ma tra loro non c’era il tipico rapporto alunno-maestro. Erano coetanei e avevano entrambi esposto al salone di Parigi. Tra i due  Prud'hon aveva ricevuto un'istruzione migliore nell'arte, ed era conosciuto per il suo talento nel disegno, e nelle composizioni storiche di particolare complessità.

Durante il periodo in cui Prud'hon dipingeva il ritratto dell'imperatrice Giuseppina, sua moglie, in un impeto di gelosia, sostenne che aveva una relazione con l'imperatrice. La moglie di Prud'hon fu ricoverata in un istituto  e Prud'hon ottenne la custodia dei loro figli.

Dopo la separazione di Prud'hon dalla moglie, l'imperatore Napoleone gli diede un appartamento alla Sorbona. Più o meno nello stesso tempo (c. 1803), Napoleone offrì anche alla Mayer, (di cui aveva acquistato due dei suoi dipinti), un appartamento nello stesso caseggiato affinché potesse lavorare come assistente di Prud'hon e farew da governante ai figli.

Dopo il 1804 le opere della Mayer furono  fortemente influenzate da Prud'hon tanto da ricevere maggiori consensi per i suoi dipinti. Questa situazione durò fino al 1821 o 1822, quando Prud'hon dovette lasciare la Sorbona.

Dopo la morte della moglie, Prud’hon pensava che la Mayer lo avrebbe sposato. Ma lei, incline alla depressione per tutta la vita e incapace per fragilità di carattere a prendere una decisione, entrò in una crisi depressiva  che la portò al suicidio.

Prud'hon l'anno successivo organizzò una retrospettiva delle sue opere, ma, afflitto dalla sua morte  morì nel 1823. Sono sepolti insieme nel cimitero di Père Lachaise di Parigi.

Come spesso è successo nel caso di rapporti sentimentali e di lavoro comune tra due artisti di sesso diverso, accade che molti lavori rimasti siano di difficile attribuzione.  Questa confusione è in gran parte dovuta al fatto che i due artisti hanno collaborato alla creazione di diverse opere. Hanno  abbozzato il progetto e lo hanno immortalato sulla tela; accade, quindi, che    opere entrate a far parte delle collezioni pubbliche siano spesso erroneamente attribuite al “maestro” e non all’”alunno”. E’ il caso della tela  Il sonno di Venere e Cupido, oggi  attribuito alla Mayer, fu  inizialmente attribuito nella Collezione Wallace a Prud'hon.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013 Busta postale

 

 

MCKENZIE ROBERT TAIT

(Canada)

 

Nato a  Ramsay Township (Ontario) il 26 maggio 1857. Morto a  Filadelfia il 28 aprile 1938 .

Scultore , atleta, medico e leader di scouting, studiò medicina presso la McGill University di Montreal. Ha insegnato dal 1891 al 1904 presso la McGill Medical School  e dal 1904 al 1931 è stato direttore del Dipartimento di Educazione Fisica e professore presso la facoltà di medicina dell'Università della Pennsylvania. Durante la seconda guerra mondiale prestò servizio presso il  Royal Army Medical Corps dell'esercito britannico.

La sua carriera come scultore inizio tardi.  McKenzie è il creatore dell'immagine The Boy Scout o The Scout ideale, che si trova in varie copie in molte città degli Stati Uniti. La prima  versione più piccola piccola risale al 1915, la versione a grandezza naturale è del 1937.

Nel 1932 ha vinto la medaglia di bronzo nella categoria "medaglioni in rilievo”  alla competizione d’arte delle Olimpiadi di estate a Los Angeles. La Raccolta Joseph B. Wolffe di McKenzies (sculture di atleti) si trova nel campus della University of Tennessee.

Filatelia: Canada

 

 

MEDINA  ANDREA

(Spagna)

 

Medina Andrea fu  scolaro di  Giovanni del Castello. La sua pittura peccava di durezza per cui si volse all’intaglio ma con poca miglior riuscita.

Morì a Siviglia circa il 1663.

 

 

FILATELIA

URSS Anno 1982

 

 

MEIRELES DE LIMA VICTOR

(Brasile)

 

Nato il 18 agosto 1832 a Lima, Florianópolis. Morto il  22 febbraio 1903, a Rio de Janeiro.

Pittore brasiliano meglio conosciuto per le sue opere relative alla cultura e alla storia della sua nazione.

I suoi genitori erano immigrati dal Portogallo. Ha mostrato un precoce talento per l'arte, producendo il suo primo lavoro noto (un paesaggio di Isola di Santa Catarina), all'età di quattordici anni. Questo lavoro ha impressionato Jerônimo Coelho, un consigliere imperiale, che ha portato Meirelles a Rio de Janeiro e lo ha presentato a Félix Taunay, Direttore dell'Academia Imperial de Belas Artes. L’Accademia si fece carico della sua educazione, così lo  iscrisse nel 1847 e vi  rimase fino al 1852, quando con la sua pittura di "San Giovanni Battista in prigione" vinse il Prix du Voyage per   studiare in Europa.

Passò per Parigi, anche se ha trascorso la maggior parte del suo tempo a Firenze e Roma, dove ha studiato con Tommaso Minardi e Nicola Consoni presso l'Accademia di San Luca. Nel 1856, torna a Parigi e vi rimane fino al 1860. Frequenta l'Ecole des Beaux-Arts, affinando la sua tecnica con Léon Cogniet  e Paul Delaroche.

Durante questo periodo mantenne sempre i contatti con Manuel de Araújo Porto-Alegre, il suo mentore presso l'Accademia Imperiale, che gli suggerì il tema di una delle opere più note di Meirelle, "Primeira Missa no Brasil" (La prima Messa in Brasile), che lo ha impegnato per due anni prima di poterla  completare. Da allora i suoi disegni sono stati utilizzati in numerosi libri di storia e sulla banconota da 1000 Cruzeiro.

Al suo ritorno in Brasile, l'imperatore Pedro II gli conferì l'Ordine di Cristo e lo nominò Cavaliere dell'Ordine della Rosa. Inoltre, occupò l’incarico di professore onorario presso l'Accademia dove, in seguito, ott6enne la cattedra di storia della pittura. 

Nel 1868, trascorse diverso tempo a bordo di navi da guerra per completare una commissione per dipinti storici navali ed eseguì anche numerose opere per la Famiglia Imperiale.

Nel 1879, il suo gigantesco quadro la Seconda Battaglia di Guararapes è stato esposto presso l'Accademia Imperiale, accanto ad un dipinto che Pedro Américo aveva dipinto sullo stesso tema.

L’accostamento dei due quadri generò una discordia tra i critici,  alcuni dei quali accusarono Meirelles di plagio per  particolari presenti nelle due tele. La polemica infuriò  sulla stampa locale per mesi, ma nessuna conclusione è stata mai raggiunta.

Nel 1885, Meirelles cominciò a dar vita al  suo progetto più ambizioso; un panorama di Rio de Janeiro come si vede dal Morro de Santo Antônio, una collina vicina al punto centrale della città. Con l'assistenza di Henri Langerock (1830-1915), un pittore orientalista belga, venuto dal Nord Africa a lavorare sul progetto, il quadro fu completato nel 1888. Inizialmente fu  esposto a Bruxelles, dove era stato creato. Vinse una medaglia d'oro alla Exposition Universelle (1889).

Dopo la proclamazione dalla Repubblica, nel 1889, Meirelles e altri artisti associati con la monarchia furono rimossi dai loro incarichi presso l'Accademia Imperiale, e Meirelles fu, ufficialmente,  licenziato per la sua età.

Nel 1893 tentò di avviare una scuola privata, insieme a Eduardo de Sá e Décio Villares, ma non ebbe successo. Senza risorse sufficienti, mise in mostra il suo quadro Panorama di Rio de Janeiro in una capanna, con visite a pagamento di  1.000 reis per visitatore. Parte dei proventi furono utilizzati per le spese del suo soggiorno, un’altra parte andò alla Santa Casa de Misericordia. Alla fine, però, sprofondò nella povertà e si ammalò.

Morì una domenica mattina, solitario, nella sua modesta casa durante i festeggiamenti del Carnevale

Il suo Panorama fu messo in un magazzino, dove marcì e ammuffì. Fu buttato nella  Guanabara Bay.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

MELZI FRANCESCO

(Italia)

 

Nato nel  1491. Morto nel 1568 o 1970.

Figlio di un nobile milanese , si unì a Leonardo da Vinci nel 1506 e lo accompagnò in viaggio a Roma nel 1513 e in Francia nel 1517. Come pittore, Melzi ha collaborato strettamente con e per Leonardo. Alcune opere che, nel corso del XIX secolo, sono stati attribuiti a Leonardo sono oggi attribuite a Melzi.

Alla morte di Leonardo, Melzi ha ereditato opere artistiche e scientifiche, manoscritti, e collezioni di Leonardo, e da allora le amministrò  fedelmente.

Melzi scrisse ai fratelli di Leonardo per notificare loro della sua morte, e nella lettera descrisse l'amore di Leonardo per i suoi allievi che considerava con "sviscerato e ardentissimo amore" , un amore disinteressato e incandescente.

Tornato in Italia, Melzi si sposò ed ebbe un figlio, Orazio. Quando Orazio morì nella sua tenuta in Vaprio d'Adda , i suoi eredi vendettero  la collezione delle opere di Leonardo.

 

FILATELIA

PARAGUAY Anno 1976 (1507)

 

 

MENOCAL ARMANDO

(Cuba)
Nato a L'Avana l'8 luglio 1863 e ivi morto il 28 settembre 1942.

Discendeva da una famiglia cubana illustre e colta.

Avvincente figura artistica delle arti visive cubane, ha iniziato i suoi studi alla Scuola di San Alejandro, sotto la guida del professor Miguel Melero. Nel 1880, i suoi genitori lo mandarono in Spagna, al fine di completare la sua educazione e divenne allievo del pittore valenzano Francisco Jover. Durante il suo interim in Spagna, anche lui conobbe figure salienti delle arti e delle scienze umane, come Sorolla e Menéndez Pelayo. Ha esposto con successo e ha vinto riconoscimenti in diverse mostre nazionali spagnoli.

Dieci anni più tardi, è tornato a Cuba per unirsi alle Forze di liberazione, allo scoppio della guerra d'indipendenza, in cui ha servito con distinzione. Alla cessazione del conflitto, Menocal si dedicò interamente alla esecuzione e l'insegnamento del suo mestiere. Tornò a San Alejandro Academy, dove ha lavorato come professore di pittura di paesaggio. Nel 1927 è stato nominato direttore della scuola e nel 1940 è stato nominato professore emerito dell'istituto.

Menocal ha prodotto importanti opere d'arte che adornano le pareti del Palazzo Presidenziale di Cuba, il Palazzo Comunale di L'Avana, l'Università di L'Avana e il Museum of Fine Arts. Inoltre, è stato membro della National Academy of Arts and Letters di L'Avana. Era un pittore geniale ed eminente di paesaggi, ritratti e scene storiche.

E 'morto a L'Avana, lasciando una profonda impronta di luminosità e di bellezza nella storia delle arti cubane.

Filatelia: Cuba

 

MERSE PÁL SZINYEI (o anche Paul von Szinyei-Merse)

(Ungheria)

 

Nato il  4 luglio 1845 a Szinyeújfalu , Ungheria (oggi Chminianska Nová Ves, Slovacchia). Morto il  2 Febbraio 1920 a Jarovnice. .

Pittore e uomo politico,  imparò a dipingere presso l' Accademia di Belle Arti, Monaco di Baviera sotto Karl von Piloty. Era un amico di Wilhelm Leibl e Hans Makart. Le sue sono alcune delle prime opere di impressionismo in Ungheria e nell'Europa centrale.

Alla fiera  internazionale del 1873 di  Vienna vinse una medaglia per la la sua pittura Bath House .

Szinyei era anche un uomo politico attivo. E 'stato eletto al parlamento di Ungheria, dove ha combattuto per la modernizzazione dell'istruzione artistica.

Morì il 2 febbraio 1920, a soli quattro mesi e due giorni prima del trattato di Trianon,  in Jarovnice.

 

 

FILATELIA

UNGHERIA Anno 1974

 

MESSE-BELTRAM FEDERICO ARMANDO

(Spagna)

 

Nato nel 1885 a Guaira de la Melena, Cuba. Morto nel 1949.

Beltrán-Messe è stato riconosciuto come un maestro del colore e del ritratto psicologico, così come pittore di immagini seducenti di donne. Nacque a  Cuba, dove la famiglia di sua madre aveva vissuto per quasi due secoli. La sua famiglia tornò in Spagna per vivere a Barcellona, quando lui aveva sette anni. Il patrimonio spagnolo del pittore avrebbe influenzato profondamente la sua opera. I suoi dipinti sono ricchi di riferimenti musicali e poetici influenzati da mitologia, misteri e da fantasie asiatiche.

 Messe-Beltrán ha avuto un legame particolare con il mondo della musica e della danza, motivi presenti nei suoi dipinti. Il suo interesse per la danza contemporanea lo ha inspirato a immortalare in un ritratto  la danzatrice Antonia Mercé "La Argentina" e i Balletti Russi con la ballerina Alicia Nikitina, dipinta nel 1929.

I suoi dipinti di donne sono erotizzati; la figura femminile  è  languidamente posta in ambienti notturni fantastici. Un suo disegno (La Maja Marquesa), è stato pubblicamente denunciato perché eccessivamente osé, tanto da dover essere ritirato dalla mostra in cui fu presentato. Questo decise Messe-Beltran a trasferirsi a Parigi, dove visse per oltre trent'anni.

Nel 1916 in una mostra personale delle sue opere a Madrid ricevette l’omaggio di una visita del re spagnolo, Alfonso XIII. Nel 1920 ebbe un particolare successo alla XII Biennale di Venezia, in cui  fu dedicato un intero padiglione al suo lavoro, e a diverse grandi mostre a Parigi, New York, Palm Beach e Londra dove ricevette recensioni entusiastiche.

Tale era la sua fama che nel 1926 Martha Graham, alla sua prima esibizione pubblica di New York,  gli intitolò un ballo Ritratto - Beltrán-Messe. Nel  1929 la rimozione temporanea da una mostra a Londra di due suoi dipinti particolarmente osè  fu causa di denunce, ma assicurò la partecipazione di oltre 17.000 visitatori paganti in appena tre settimane.

Nei soggetti ritratti di Beltrán sono compresi  re e principi, star di Hollywood, e leader dell'alta società su entrambi i lati dell'Atlantico. Era  particolarmente ricercato da donne che avevano spudoratamente rifiutato convenzioni e la cui vita aveva a volte scandalizzato il pubblico.

Una delle sue tecniche preferite era quella di dipingere  in una stanza buia, utilizzando la luce artificiale per sottolineare il contrasto tra corpi e la loro impostazione.

Venezia, dove Beltrán aveva conosciuto fama internazionale, era per lui la città dei suoi sogni e da Venezia attinse sfondi drammatici e fantastici per i ritratti e dipinti nel corso degli anni 1920 e primi anni 1930.

I successi mietuti i Francia e in Italia  si ripeterono quando visitò gli Usa nel 1921 e quando

debuttò a  Londra  nel 1929 al New Burlington Galleries. Durante la mostra due suoi quadri vennero inizialmente  rimossi - Salomé e Le notti di Eva -  il che fece aumentare la fama per l'artista.

Lo scoppio della guerra civile spagnola offuscò la sua fama di pittore.  Tenne ancora due mostre in Inghilterra, a Londra nella galleria della Royal Watercolour Society nel 1934, ma la sua ultima mostra pubblica, quella del 1938 alle Gallerie di New Burlington, non ebbe successo.

Lo stesso accadde a Parigi quando vi tornò con la speranza di riprendere la sua brillante carriera, ma una malattia al fegato e altri problemi cardiaci  lo portarono alla morte  il 4 ottobre 1949,  all'età di soli sessantaquattro.

Una piccola mostra postuma dei suoi ritratti fu allestita al liceo, dell’Avana, Cuba nel 1950. Fu la

sua prima mostra monografica nel paese della sua nascita.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013  Buste Postali

 

MESSINA  FRANCESCO

(Italia)

 

Nato a Linguaglossa, il 15 dicembre del 1900. Morto a Milano, il 13 settembre 1995.

Figlio di genitori poverissimi, si trasferisce da piccolo con la famiglia a Genova dove frequenta i corsi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti e, dopo il 1918, si inserisce con il suo già promettente profilo d'artista, negli ambienti intellettuali e letterari della città animati dalla presenza di Camillo Sbarbaro ed Eugenio Montale.

Nel '22 viene invitato alla XIII Biennale di Venezia, in cui sarà sempre presente fino agli anni '40.

La partecipazione alla prima mostra degli artisti di Novecento nel 1926 alla Galleria Pesaro di Milano e la presentazione di una sua personale alla Galleria Milano, nel 1929, di Carlo Carrà consacra definitivamente, la figura di scultore.

E' già uno scultore affermato ed accademico di merito dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, quando nel '32 si trasferisce a Milano dove frequenta Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto, Sergio Solmi, Carlo Carrà, Piero Marussig e nel 1934 vince la cattedra di scultura all'Accademia di Brera, di cui dal '36 al 1944 sarà anche direttore.

Alla caduta del Fascismo, Messina, che nel 1940 aveva realizzato il Monumento a Costanzo Ciano per il Museo Navale di La Spezia, perde per qualche anno la cattedra che riottiene, alla fine della guerra, nel 1947.

E’ presente nel 1949, insieme a Marino Marini, alla Terza Internazionale di Scultura di Philadelphia, negli Stati Uniti.

I suoi gruppi monumentali al Cimitero di Milano, alla Cittadella di Assisi, al Pierre Lachaise di Parigi, in S. Pietro a Roma, nel Duomo di Milano, eseguiti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, diventano presto celebri, come i suoi ritratti di Lucio Fontana, di Giuseppe Papini, di Salvatore Quasimodo, di Indro Montanelli, di Aida Accolla, di Carla Fracci, di Luciana Savignano, ed altri importanti personaggi.

Ma le sue opere più note restano, ancora oggi, il Grande Cavallo morente eseguito per il Palazzo della Rai a Roma e la monumentale Via Crucis in marmo di Carrara per la chiesa di San Giovanni Rotondo sul Gargano.

Il tema dei cavalli e quello delle danzatrici, caratterizzerà molta parte della sua produzione degli anni Settanta e degli anni Ottanta.

Nel 1973 un'intera sala del Museo del Vaticano, la sala Borgia, viene dedicata all'esposizione permanente delle sue sculture e nel 1977 il Museo Civico di Lugano accoglie, in quattro sale, le opere della sua donazione di sculture e grafica, mentre i maggiori musei e le più importanti istituzioni culturali internazionali promuovono vaste rassegne della sua opera.

L'ultima grande mostra durante la sua vita è quella inaugurata nel '93 a Roma in Vaticano "Dio nell'uomo".

 

FILATELIA

SAN MARINO Anno 1987

 

 

MEŠTROVIĆ IVAN

(Croazia)

 

Nato a  Vrpolje, 15 agosto 1883. Morto a South Bend, 1962.

Scultore croato naturalizzato statunitense, si  dedicò alla scultura, studiando a Spalato, Vienna e Parigi. Alcuni critici vedono nella sua formazione l'influenza delle avanguardie del Novecento, in particolare quelle del gruppo della Secessione Viennese.

Artista conosciuto già negli anni venti con opere monumentali ai caduti in guerra, busti e lavori di carattere religioso. La sua opera non nasconde un'espressività riconducibile alla scultura greca classica.

Morì a South Bend, Indiana, Stati Uniti.

Nonostante abbia espresso la propria opera artistica negli anni che vanno dal Regno di Jugoslavia all'epoca titina e sia morto negli Stati Uniti, Ivan Meštrović è un punto di riferimento nel contesto culturale della Repubblica di Croazia.

Le sue sculture più conosciute si trovano in Zagabria,  Spalato, Belgrado, Niagara Falls State Park.

 La maggior parte delle sculture di Meštrović si trovano nella Galerija Meštrović e Meštrovićev Kaštelet in Spalato.

Filatelia: Jugoslavia.

 

MEYER, FRIEDRICH  ELIAS CHIAMATO IL VECCHIO

(Germania)

 

Nato nel 1723 a Erfurt. Morto il 2 Ottobre 1785 a Berlino.

E’ stato uno scultore tedesco e “modellatore di porcellane” nel periodo rococò.

Ha creato numerosi modelli per la manifattura di porcellane di Meissen, ma soprattutto per la fabbrica di porcellane Royal di Berlino.

Friedrich Elias Meyer era figlio dello scultore Matthias Meyer e il fratello maggiore del defunto direttore della "Royal Academy of Arts di Prussia e scienze meccaniche" Wilhelm Christian Meyer (1726-1786).

Nel 1741, dopo un periodo di formazione, fu  al servizio di Enrico I di Schwarzburg-Sondershausen che lo nominò scultore di corte.

Ernst August I, quando stava progettando nel 1742 a Eisenach la costruzione del castello , lo finanziò per  due viaggi di studio che lo portarono prima a Berlino (1743) e  poi  a Dresda (1745).

Con le conoscenze acquisite, partecipò nel 1746/7 al  progetto del nuovo palazzo barocco.

Dopo la morte del duca nel 1748, Meyer andò a Meissen per lavorare presso la fabbrica di porcellane "Royal”, dove occupò il posto di  modellatore, rimasto vacante dopo la malattia di Johann Friedrich Eberlein.

Successivamente lavorò a Berlino per  l'imprenditore Johann Ernst Gotzkowsky nella sua "Fabrique de Porcelaine de Berlin" nella Leipziger Strasse.

 In riconoscimento dei suoi meriti, Meyer nel marzo del 1782 fu nominato professore presso la "Reale Accademia delle arti di Prussia e scienze meccaniche".

Morì nel 1791.

 

FILATELIA

GERMANIA-BERLINO Anno 1974 (442 MI)

 

 

MICHELANGELO BUONARROTI

(Italia)

 

Nato il 6 marzo 1475. Muore il 18 febbraio del 1564.

Figlio di Ludovico Buonarroti Simoni e Francesca di Neri, viene affidato dal padre all’educazione umanistica di Francesco da Urbino.

Michelangelo dimostra presto inclinazione per l’arte, stringe amicizia con Francesco Granacci e, nonostante la contrarietà paterna, entra nella scuola del Ghirlandaio a Firenze. Qui si trova ancora nel 1488, con un contratto che lo obbligava a rimanere per altri tre anni. Michelangelo, però, rompe l’impegno ed aderisce alla libera scuola di scultura e di copia dall’antico, voluta da Lorenzo de’ Medici nei giardini di San Marco. Il mecenate fiorentino non tarda a notare il talento di Michelangelo e lo accoglie nel suo palazzo. E’ qui che il giovane Buonarroti incontra illustri personaggi della cultura umanista quali Angelo Poliziano, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola.

Per la corte medicea realizza le prime sculture. Nel 1494, forse avendo dato credito alle voci sul prossimo declino della potente famiglia fiorentina, Michelangelo lascia Firenze. Dopo una breve tappa a Venezia, si reca a Bologna ove rimane per un anno, ospite di Gianfranco Aldovrandi. Per breve tempo torna a Firenze e segue le predicazioni del Savonarola. Nel 1496 si reca a Roma, dove gode della protezione di Jacopo Galli. Nel 1498, Michelangelo ottiene la sua prima importante commissione. Si tratta della “Pietà”, oggi in San Pietro. Nel 1501 inizia un periodo d’intensa attività: è a Firenze, dove attende al “David”. Nel 1504, Papa Giulio II lo chiama a Roma per realizzare il suo monumento funebre.

Nel maggio del 1508, dopo un periodo di lunghe liti, finalmente firma il contratto con Giulio II per il suo capolavoro, la “Cappella Sistina”. Michelangelo - che si sposta di continuo tra Roma, Firenze e Carrara, dove controlla personalmente il marmo per le sue opere - accantona tutto e si dedica alla cappella ininterrottamente fino al 1512. Realizza anche  i “Prigioni” e il “Mosè”.

In seguito Michelangelo riesce ad ottenere l’incarico per il “Giudizio Universale” nella Cappella Sistina, che porta a termine nel 1541, suscitando consensi e polemiche. In questi anni Michelangelo vive  stabilmente a Roma.   Fino al 1550 attende agli affreschi della Cappella Paolina in Vaticano e svolge lavori come architetto, da Palazzo Farnese alla risistemazione del Campidoglio, fino ai lavori imponenti per San Pietro, a capo della cui fabbrica lo vuole Papa Paolo III. Nel frattempo realizza altre sculture: la “Pietà Rondanini”, la “Pietà” del Duomo di Firenze.

Muore nel febbraio del 1564 avendo fatto testamento, secondo quanto riportato dal Vasari “di tre parole, che lasciava l’anima sua nelle mani di Dio, il suo corpo alla terra, e la roba a’ parenti più prossimi”.

Filatelia: Ajman, Belgio, Benin,  Bulgaria, Centroafricana Rep., Gibilterra, Guinea Bissau, Maldive, Monaco, Paraguay, URSS, Vaticano,

 

MIJTENS DANIEL

(Olanda)

 

Nato nel 1590 ca. Morto nel 1647-1648.

Conosciuto in Inghilterra come Daniel Mijtens il Vecchio, era un ritrattista olandese che ha trascorso gli anni centrali della sua carriera lavorando in Inghilterra.

Nacque a Delft in una famiglia di artisti e iniziato all’arte a L'Aia, probabilmente nello studio di Van Mierevelt. Era il nipote del pittore Aert Mijtens, il fratello maggiore del pittore Isaac Mijtens, e il padre del pittore Daniel Mijtens II. Nessun lavoro noto del suo primo periodo olandese  sopravvive.

Nel 1618, si trasferì a Londra, dove il suo protettore iniziale era il collezionista d'arte  Thomas Howard, conte di Arundel. Mijtens dipinse il conte e la contessa, e fu subito incaricato di dipingere il re Giacomo I e suo figlio Carlo, principe del Galles. Nel 1625 divenne pittore di Carlo I.

Dopo l'ascesa del principe al trono come Carlo I, nel 1625, Mijtens produsse un gran numero di ritratti a figura intera di Carlo I e dei suoi cortigiani, tra cui i duplicati, il che fa presumere che avesse a sua disposizione un’officina.

Due dei suoi più bei ritratti sono della stessa persona:  James Hamilton 1° duca di Hamilton, eseguito, il primo, quando il duca aveva diciassette anni (1623) e l’altro nel 1629. Mijtens effettuò frequenti visite nei Paesi Bassi nel 1626 e il 1630, forse per studiare gli ultimi sviluppi nel campo della pittura, più in particolare per studiare le opere di Rubens e Van Dyck.

Mijtens introdusse un nuovo naturalismo nel ritratto di Corte inglese, e influenzò Abraham van Blyenberch, ma dopo l'arrivo in Inghilterra del ben più illustre Anthony van Dyck nel 1632 fu sostituito come principale ritrattista di corte. Van Dyck dimostrò subito la sua superiorità su Mijtens, dipingendo un ritratto del Re e della Regina, sulla base di un originale di Mijtens, ma meglio eseguito.

Circa il 1634 Mijtens sembra essere tornato in modo permanente in Olanda dove lavorò principalmente come un mercante d'arte a L'Aia, acquistando opere per il conte di Arundel. Di questo periodo finale della sua attività sopravvivono solo quattro dipinti.

Morì a L'Aia.

Alcune delle opere sue sono ancora di proprietà della famiglia reale. Mijtens eseguì anche delle copie di vecchi ritratti di principi e principesse reali, tra cui: Giacomo IV di Scozia, sua moglie Margaret Tudor, e di Maria, Regina di Scozia. Ha anche fatto una copia di una Venere di Tiziano per £ 120 nel 1625.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013 Busta Postale

 

 

 

MILUNOVIĆ MILO

(Montenegro)

 

Nato  Cetinje  nel 1897. Morto nel 1967.

Fu educato a Scutari, Monza, Firenze sotto l'apprendistato di Alberto Giacometti, e successivamente a Parigi. Entrò a far parte dell'esercito montenegrino nella prima guerra mondiale e,  dal 1919 al 1922, ha vissuto a Parigi, dove conobbe le opere di Cézanne. Nel  1923 a Prcanj dipinse gli affreschi nella chiesa locale. Dal 1924 al 1926 ha vissuto a Zagabria, Parigi, e più tardi Belgrado dove con due colleghi ha fondato l' Accademia delle Arti, Belgrado. Dipinse le sue opere di maggior successo tra il 1926 e il 1932, la maggior parte delle i quali era impressionista.

I suoi lavori sono stati caratterizzati da un approccio razionalistico. Dispositivi anti-illusionistici sono stati utilizzati nella rappresentazione dello spazio. L'arte di Milunovic a volte può essere vista come astratta, altre volte come impressionista, e anche a volte come fauve.

Filatelia: Jugoslavia.

 

 

MINGUZZI  LUCIANO

(Italia)

 

Nato a Bologna , 24 maggio1911. Morto a  Milano 30 maggio  2004.

 Compì le prime esperienze sotto la sapiente guida del padre, anch'egli scultore, continuando gli studi presso l'Accademia di belle arti di Bologna seguendo i corsi di incisione tenuti da Giorgio Morandi, quelli di scultura sotto la guida di Ercole Drei, frequentando all’università le lezioni di Roberto Longhi.

Grazie ad una borsa di studio, soggiornò a Parigi ed a Londra, iniziando ad esporre nel 1933 e già alla Quadriennale romana del 1943 ottenne il suo primo premio, cui seguirono altri tra cui l'Angelicum del 1946 ed il primo posto ex aequo alla Biennale del 1950.

Nell'immediato dopoguerra realizzò per la sua città natale il Monumento al Partigiano e alla Partigiana, collocato presso Porta Lame, nella zona in cui ebbe luogo una epica battaglia tra nazifascisti e partigiani nel 1944.

Sempre sul tema legato alla guerra, ma con un mutato stile dai toni più drammatici ed espressionisti, realizzò negli anni '50 la serie di sculture ispirate al tema degli uomini del Lager ed alle vittime ignote ed anonime, ottenendo nel 1953 il terzo premio al concorso per il "Monumento al Prigioniero politico ignoto" indetto della Tate Gallery (Londra) e realizzando il Monumento ai Caduti nel comune di Cattolica.

Vinse nel 1950 il concorso bandito per la "Quinta Porta" del Duomo di Milano, terminata nel 1965.

Nel 1962 partecipò, insieme ai più importanti scultori internazionali dell’epoca, alla mostra Sculture nella città organizzata da Giovanni Carandente nell'ambito del V Festival dei Due Mondi a Spoleto. Presentò una scultura in ferro e bronzo del 1958 dal titolo Pas-de-quatre.

Nel 1970 gli venne conferito l’incarico per la realizzazione della "Porta del bene e del male" della basilica di San Pietro in Vaticano, cui lavorò con vigore e passione per sette anni.

Nel 2012, in occasione del centenario della nascita dell'artista, è stata allestita a Bologna presso la Fondazione del Monte una sua mostra antologica postuma.

 

FILATELIA

SAN MARINO Anno 1987

 

 

MIO VANGJUSH

(Albania)

Nato il 3 marzo 1891. Morto il 30 dicembre 1959),  fu il primo pittore impressionista di Albania.

Era conosciuto soprattutto per i suoi dipinti di paesaggi ed è considerato il migliore pittore paesaggista albanese del 20 ° secolo. I suoi soggetti preferiti erano la città Korçë, Pogradec e la zona circostante, ma ha immortalato nelle sue opere anche altre città come Tirana , Elbasan , Himarë , Berat e Argirocastro. Oltre a dipingere  paesaggi, Mio era brillante anche in ritrattistica.

Filatelia: Albania

 

MIREA GEORGE DEMETRESCU

(Romania)

 

Nato nel  1852  a  Campulung. Morto il 12 dicembre 1934 a Bucarest.

Pittore  e muralista romeno, fratello dello scultore Dimitrie D. Mirea, è stato il il secondo di 12 figli dell’Arciprete Dimitrie Ionescu.

Ha studiato presso l'École des Beaux-Arts di Bucarest da Theodor Aman e  prese lezioni allo stesso tempo con il medico Carol Davila.

Su raccomandazione del dottor Davila, partecipò alla guerra d'indipendenza (1877-1878)  come  pittore aggregato  al quartier generale dell'esercito, insieme a Nicolae Grigorescu , Carol Popp de Szathmary e Sava Hentia. 

Avendo come protettore e patrono Ion Ghica, seguendo la raccomandazione di Nicolae Grigorescu, nel 1878 vinse  una borsa di studio presso la École des Beaux Arts  a Parigi , dove studiò con Carolus Duran, un famoso ritrattista dell'alta società francese. Divenne il suo studente preferito dopo solo un anno presso la Scuola di Belle Arti, e che lasciò solo per essere vicino al maestro francese con  cui rimase fino al 1884. 

Nel 1884, ricevette l'ordine di realizzare la decorazione murale della Cattedrale di Costanza, che eseguì con l'architetto Ion Mincu. Il suo lavoro fu distrutto durante la sostituzione. Inoltre, durante il 1887 - 1888 dipinse nella Casa Vernescu di Bucarest il soffitto e quattro pannelli allegorici .

Iniziò la sua carriera di docente prima come insegnante di disegno presso la scuola Normale di Campulung, e, nel 1891, è stato nominato professore presso l'Ecole des Beaux-Arts a Bucarest dove  già in precedenza aveva lavorato come sostituto nel 1889. Dopo otto anni fu nominato direttore della stessa istituzione, incarico che mantenne  fino al 1927. 

Nel 1900, alla Exposition Universelle, gli fu assegnato un premio "fuori concorso".

Tra i riconoscimenti più importanti ottenuti va incluso il  Premio Nazionale assegnatogli nel 1924.

 

FILATELIA   

ROMANIA  Anno 2011  (5477). 

 

 

 

MIRÓ JOAN

(Spagna)

 

Nato a Barcellona, 20 aprile 1893. Morto a  Palma di Maiorca, 25 dicembre 1983.

Figlio di un orefice e orologiaio, Joan Miró cominciò a disegnare dall’età di 8 anni. Su consiglio del padre, intraprese studi commerciali ma in parallelo frequentò lezioni private di disegno; dal 1910 al 1911 lavorò come contabile in una drogheria, finché un esaurimento nervoso non lo convinse a dedicarsi all’arte a tempo pieno. Fu il lungo periodo di convalescenza passato nella casa di famiglia a Mont-roig del Camp a consolidare definitivamente la sua vocazione; lo stesso Miró riconobbe in seguito in Montroig e Maiorca i due poli della sua ispirazione.

Tornato a Barcellona nel 1912, frequentò l’Accademia Galí fino al 1915, dopodiché passò al Circolo Artistico di Sant Lluc. Nel 1916 Mirò affittò uno studio ed entrò in contatto con personalità nel mondo dell'arte. Furono questi gli anni in cui Miró scoprì il fauvismo e in cui tenne la sua prima esposizione personale alle Galeries Dalmau (1918).

Attirato dalla comunità artistica che si riuniva a Montparnasse, nel 1920 si stabilì a Parigi, dove conobbe Picasso e il circolo dadaista di Tristan Tzara. Nel 1926 collaborò con Max Ernst per la scenografia di Romeo e Giulietta e realizzò il celebre Nudo. L’anno successivo, dopo la morte del padre, Miró si trasferì alla Cité des Fusains ed ebbe come vicini, oltre ad Ernst, anche Jean Arp e Pierre Bonnard. Sempre a Parigi, nel 1928, la sua esposizione nella galleria Georges Bernheim lo rese famoso.

Iniziò in questi anni la sperimentazione artistica di Miró, che si cimentò con le litografie, l’acquaforte e la scultura, nonché con la pittura su carta catramata e vetro.

Con lo scoppio della guerra civile spagnola (1936) tornò a Parigi, dove si dedicò a raccogliere fondi a favore della causa repubblicana, ma fece ritorno in Spagna al momento dell’invasione nazista della Francia. Da questo momento visse stabilmente a Maiorca o a Montroig.

Dopo la morte della madre, avvenuta nel 1944, Miró iniziò a dedicarsi a lavori sfusi di ceramica e a sculture di bronzo

Nel 1956 si stabilì definitivamente a Palma di Maiorca.

Per i riconoscimenti in patria Miró dovette attendere gli anni della vecchiaia e la caduta del franchismo.

In età avanzata Miró accelerò il suo lavoro, creando centinaia di ceramiche, tra cui il Muro della Luna e il Muro del Sole presso l'edificio dell'UNESCO a Parigi. Si dedicò pure a pitture su vetro per esposizione.

Negli ultimi anni di vita Miró concepì le sue idee più radicali, interessandosi della scultura gassosa e della pittura quadridimensionale.

Joan Miró morì a Maiorca all'età di 90 anni.

FILATELIA:Guinea  Bissau, Guyana, Sao Tomé e Principe,

 

 

MIRONE

(Grecia antica)

 

Scultore greco nativo di Eleutere in Beozia, è stato attivo ad Atene tra il 470 e il 440 a.C. È lo scultore che segna il passaggio dallo stile severo al primo classicismo. A lui venivano attribuite dalle fonti antiche un notevole numero di opere in bronzo, oggi purtroppo tutte disperse e a noi ignote. Solo tre opere delle sua produzione ci sono note, non attraverso gli originali, ma grazie alle copie in marmo di epoca romana. Si tratta del «Discobolo», del gruppo di «Atena e Marsia» e di un «Anadoumenos», atleta che si cinge il capo con una benda. Nella produzione di Mirone si colgono già alcuni tratti tipici della successiva produzione classica: l’attenzione prevalente per la forma umana senza alcuna preoccupazione per l’introspezione psicologica, la rappresentazione di un istante temporale immobile ed eterno, la perfezione realista delle opere. Al riguardo, le fonti narrano che una statua di «Vacca» da lui eseguita, collocata sull’Acropoli di Atene, fu portata a Roma e qui fu celebrata da molti epigrammisti per il suo grande realismo.

Il limite, e il tratto più arcaico, di Mirone è dato dalla sua eccessiva fissità che contraddice la sua ricerca più nota: quella sul movimento. Benché le sue sculture, soprattutto nel Discobolo, cercano la rappresentazione del movimento, la sensazione che trasmettono è di una immobilità statuaria che smorza la potenzialità dell’atto che vogliono rappresentare

Filatelia: Grecia, Italia, URSS

 

MOBIUS MICHAEL

(Germania)

 

Nato a Pirna nel 1968.

L'obiettivo di Michael Mobius non è quello di dipingere belle donne, ma di comunicare visivamente la bellezza della forma femminile e la potenza di un momento sensuale.

"Sono sempre stato affascinato dal movimento naturale e dalla forma. Durante l’infanzia i miei primi dipinti erano di animali e di personaggi dei fumetti, poi, maturando, naturalmente la mia ammirazione si è evoluta nella più elegante  forma, quella femminile."

Michael Mobius  dopo aver sviluppato un amore per l'arte in età precoce,  volse il suo primo interesse verso i cartoons. In seguito il governo comunista della Germania Est, non vide di buon occhio quella che considerava un arte minore. Così Mobius, messa da parte la sua passione, seguì una carriera in ingegneria e costruzioni.

Fu durante il suo lavoro nel nuovo capo che venne a contatto con un libro di Pin Up  di Alberto Vargas . Nacque così “una nuova storia d'amore” che mise subito radici, e Michael decise che l'arte figurativa sarebbe stata il lavoro della sua vita.

Nel 1998 Michael ebbe la sua grande occasione. Dopo la caduta  del muro di Berlino fu in grado di  emigrare negli Stati Uniti dove il suo talento fu subito riconosciuto e il suo lavoro diventò  rapidamente ricercato e  preferito dai collezionisti.

Michael ebbe parte  importante in  mostre in tutto il paese, le quali contriburono a metterlo in contatto con la rivista “Playboy”  e altre ben note aziende del settore.

Oggi Michael Mobius viaggia per il mondo esibendo le sue opere in gallerie di alto livello e in mostre, tra cui una importante collezione di varie opere in vendita presso il famoso Art Brillant Gallery di Rodeo Drive.

 

FILATELIA

ERITREA Anno 2003

 

MODERSOHN-BECKER PAULA,

(Germania)

 

Nata a Dresda, 8 febbraio 1876 . Morta a  Worpswede, 21 novembre 1907.

Attiva a Worpswede (località definita dalla stessa pittrice il "Paese delle meraviglie") e a Parigi, fu tra i principali esponenti del primo Espressionismo: nell'arco di appena 14 anni di attività realizzò 750 dipinti, 1.000 disegni e 13 incisioni all'acquaforte. La sua arte era influenzata da pittori quali Vincent van Gogh, Paul Cézanne, Pablo Picasso, Paul Gauguin, ecc.

Tra i soggetti preferiti dalla pittrice, vi erano, oltre ai ritratti e agli autoritratti, paesaggi, nature morte, nudi femminili, ecc.

Paula Becker (Modersohn era il cognome da sposata) nata a Dresda, nel sobborgo di Friedrichstadt, da una famiglia della media borghesia, terzogenita di sette figli di Karl Becker, ingegnere delle ferrovie, e di Mathilde Bültzingslöwen, trascorse la propria adolescenza a Brema, dove si trasferì con la famiglia all'età di dodici anni.

Tra il 1883 e il 1885, studiò a Brema in un istituto per diventare insegnante, assecondando il volere dei genitori, ma prese nel contempo lezioni private di arte dal pittore Bernhardt Wiegant.

Nel 1892, fa visita ad una sorella del padre che abita a Londra e lì prende delle lezioni d'arte presso la Londons School of Arts.

Nel 1896, frequenta a Berlino la "Verein der Berliner Künstlerinnen".

Nell'estate del 1897, visita per la prima volta la località di Worpswede, dove si trasferisce nel settembre del 1898 per lavorare con il pittore Fritz Mackensen (1866 - 1953).

Lì frequenta altri artisti, quali Heinrich Vogeler (1872 - 1942), Otto Modersohn (1865-1943), Hans Am Ende, Fritz Overbeck e la scultrice Clara Westhoff (1875 - 1954), oltre al poeta Rainer Maria Rilke (1875-1926), che sposerà Clara Westhoff). In tale contesto trovò il sostegno in particolare di Otto Modersohn, che ne intuì il talento.

Due anni dopo, è a Parigi assieme all'amica Clara Westhoff. Nella capitale francese, studia presso l'Académie Colarossi ed ha modo di accostarsi all'arte di Paul Cézanne e Claude Matisse e soprattutto di Vincent van Gogh, che lei considera un modello.

Nel maggio del 1901, si sposa a Worpswede con il pittore Otto Modersohn, vedovo con una figlia.

Negli anni seguenti, è più volte Parigi, dove, nel 1905, ha l'oppurtunità di visitare una mostra dedicata alle opere di Paul Gauguin..

Nel febbraio del 1906, decide di lasciare il marito per trasferirsi a Parigi e dedicarsi esclusivamente all'arte, una decisione disapprovata da conoscenti e familiari. Lì frequenta l'Académie Julian.

Risale a quel periodo un autoritratto, in cui Paula Modersohn-Becker, (che decide di firmarsi con il nome da nubile) è raffigurata completamente nuda con un pancione che la fa sembrare incinta.

Un anno dopo - convinta dallo stesso Otto Modersohn, che la raggiunge a Parigi - la pittrice fa ritorno a Worpswede, anche perché incinta del marito.

Il 2 novembre 1907, dà alla luce una bambina, che viene chiamata Matilde (detta "Tillie"). Neanche tre settimane dopo, il 21 novembre 1907, Paula Modersohn-Becker, indebolita dalla gravidanza e dal parto, muore a causa di un'embolia.. Non aveva ancora 32 anni.

Paula Modersohn-Becker divenne famosa solo dopo la morte, inizialmente, però, non tanto per i suoi dipinti, quanto piuttosto per le sue opere epistolari, pubblicate a partire dal 1917 e più volte ristampate.

Durante il Nazismo, l'opera della Modersohn-Becker fu considerata "arte degenerata" e, nel 1937, una settantina di quadri della pittrice furono confiscati dai musei tedeschi.

Negli Stati Uniti, la sua arte fu fatta conoscere al grande pubblico a partire dal 1958, quando si tenne una prima esposizione alla Galérie St. Étienne.

 

FILATELIA

GERMANIA-BERLINO Anno1988, MANAMA Anno 1972

 

 

MODIGLIANI  AMEDEO CLEMENTE

(Italia)

 

 Nato a Livorno, 12 luglio 1884. Morto a  Parigi, 24 gennaio 1920.

Pittore e scultore, noto con lo pseudonimo di Dedo e celebre per i suoi ritratti femminili caratterizzati da volti stilizzati e da colli affusolati, nacque in Toscana da famiglia ebraica.  
 La sua vita, oltre che breve, fu caratterizzata da periodi drammatici: Di salute cagionevole, fu afflitto da gravi malattie come la tubercolosi e la febbre tifoidea. Inoltre, insieme alla sua famiglia, soffrì di una storia di depressioni. Ciò coltivò nell’artista una personalità testarda ed indipendente. Modigliani mostrò, sin da piccolo, un certo interesse  per il disegno; riempiva pagine e pagine di schizzi e ritratti.  Andò a lavorare nello studio di Guglielmo Micheli, uno dei pittori più in vista di Livorno, da cui apprese le prime nozioni pittoriche, e dove conobbe, nel 1898, il grande Giovanni Fattori.
Nel 1902, si iscrisse alla Scuola libera di Nudo di Firenze, e un anno dopo si spostò a Venezia, dove frequentò l'Istituto di le Belle Arti di Venezia. È a Venezia che Amedeo provò per la prima volta l'hashish e, piuttosto che studiare, iniziò a passare il tempo frequentando i quartieri più infimi della città. Problemi di alcolismo subentrarono nella vita di Amedeo. Quando beveva diventava una persona amara e arrabbiata, sempre in cerca della rissa, da sobrio invece, era graziosamente timido e affascinante.
Nel 1906, Modigliani si spostò a Parigi, che all'epoca era il punto focale dell'avanguardia, creando una leggenda postuma, famosa quasi quanto quella di Vincent Van Gogh. Sistematosi a Le Bateau-Lavoir, una comune per artisti squattrinati di Montmartre, fu ben presto occupato dalla pittura.
Modigliani sviluppò un suo stile unico, l'originalità di un genio creativo, che era contemporaneo dei cubisti, ma non faceva parte di tale movimento.

Morì a Parigi nel 1920 di meningite tubercolotica.

La concezione della sua pittura basata sul disegno lineare, la purezza arcaica della sua scultura e la vita romantica e tribolata di miseria e malanni fanno di Modigliani una personalità eccezionale nel quadro dell'arte moderna, isolata dalle correnti del gusto contemporaneo. Oggi, Modigliani è considerato come uno dei più grandi artisti del XX secolo e le sue opere sono esposte nei più grandi musei del mondo.

Filatelia:  Ajman, Argentina, Belgio, Benin,  Centroafricana Rep., Chad, Fujera, Congo Rep.,  Costa d’Avorio, Guinea Bissau, Somalia, Mali, Sao Tomé e Principe.

 

MOLA PIER FRANCESCO  (detto IL TICINESE)

(Italia)

 

Nato a Coldrerio, 9 febbraio 1612. Morto a  Roma, 13 maggio 1666.

Pittore svizzero-italiano, era figlio di un architetto emigrato a Roma, Giovanni Battista Mola, e maturò il suo stile viaggiando tra Bologna e Venezia tra il 1633 e il 1647. Aveva studiato inizialmente con Prospero Orsi e successivamente con il Cavalier Giuseppe d'Arpino, poi come assistente di Annibale Carracci e del Domenichino. Fu influenzato dalle forme morbide del Guercino. A Bologna avrebbe avuto quale nuovo maestro Francesco Albani e conobbe il pittore Andrea Sacchi.

Nel 1647 ritornò presso la famiglia a Roma, dove dipinse paesaggi romantici in chiaroscuro. Qui espresse anche la sua arte eclettica dipingendo affreschi dove fondeva il Rinascimento di Raffaello e Michelangelo con i colori tenui di Tiziano e Guercino.

Fu eletto membro dell'Accademia di San Luca nel 1655 e principe dal 1662 al 1663.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta Postale

 

 

MONET CLAUDE OSCAR

Francia

 

Nasce a Parigi nel 1840. Muore nel 1926, a Giverny.

Trascorre l'infanzia a Le Havre. E' il pittore che, forse più di tutti, rappresenta ai nostri occhi l'impressionismo. Se Manet é l'anima delle riunioni al "Caffè Guerbois", Claude Monet lo è all'interno del movimento impressionista.

Nel 1859, s'iscrive all'Académie Suisse di Paris e inizia a frequentare la Brasserie des Martyrs, luogo d'incontro di artisti e intellettuali. Nel 1860 è coscritto e parte per l'Algeria. Nel 1862, tornato a Parigi, conosce Sisley, Renoir e Bazille. E’ decisivo poi l'incontro con Courbet, di cui studia la tecnica pittorica. Nel 1865 Claude Monet espone per la prima volta al Salon con successo. Nel 1869 dipinge "La Grenouillère", il suo primo quadro pienamente impressionista.

Nel 1870, allo scoppio della guerra franco-prussiana, si trasferisce a Londra. Tornato in Francia, assillato dalle difficoltà economiche si trasferisce ad Argenteuil; qui nel 1873 dipinge Impressione, sole nascente: il dipinto, esposto nel 1874 alla prima mostra impressionista, allestita a Parigi nello studio del fotografo Nadar, darà il nome al nuovo movimento artistico. Nel 1879 muore la moglie Camille, modella di tante sue opere. Le mostre a cui partecipa negli anni Ottanta – a New York da Durand-Ruel nel 1886 e a Parigi nella galleria Georges Petit nel 1889 - sanciscono definitivamente la notorietà di Monet.

Monet dal 1883 va a vivere a Giverny . Degli anni Novanta sono i cicli delle Cattedrali di Rouen e quelli dedicati alle Ninfee. Gli ultimi anni della sua vita sono segnati da una grave malattia agli occhi; muore quasi cieco nel 1926, a Giverny.

Filatelia: Argentina, Centroafricana Rep Guinea Bissau,., Monaco,

 

MORAN EARL STEFFA

(USA)

 

Nato a Belle Plaine, 8 dicembre 1893. Morto a  Santa Monica, 17 gennaio 1984.

Figlio di Frank Moran (1865-1949) e Adella Bell (Steffa) Moran (1870-1965) si formò  all'Art Students League, dove  ebbe numerosi maestri fra cui Vincent Drumond,Robert Henri, Thomas Fogarty e George Bridgman. In seguito aprì un piccolo studio a Chicago nel 1931. Si tratta di uno dei più celebri artisti di Pin-up.

Nel 1941 Moran aiutò Robert Harrison nel lancio di una rivista chiamata Beauty Parade. In quei tempi lavorò anche con Marilyn Monroe, all'epoca giovane promessa, sconosciuta al mondo,  la quale si guadagnò i primi soldi della sua carriera, facendosi ritrarre in prose conturbanti. Fra le tante illustrazioni eseguite una di esse mostrava un cartello con su scritto Fermata d'autobus, preannunciando il titolo di uno dei film che l'attrice girò successivamente.

 

FILATELIA

GAMBIA Anno  2003

 

 

MOREAU  GUSTAVE

(Francia)

 

Nato a Parigi, 6 aprile 1826 e ivi morto il 18 aprile 1898.

Fu un precursore del  Simbolismo e del Surrealismo.

Figlio Louis Moreau e Pauline Desmontiers. Il padre, architetto di influenze neoclassiche, offrì al giovane figlio un'ampia biblioteca costituita da opere di gran pregio, dove il giovane Gustave esplorò i capolavori della letteratura occidentale (tra i quali Ovidio e Dante Alighieri), i grandi trattati dell'architettura (Vitruvio e Leon Battista Alberti) e i trattati pittorici di Leonardo da Vinci e Winckelmann. La madre, invece, devota al suo unico figlio, gli trasmise la passione per la musica.

Dopo essersi avviato negli studi superiori con scarsi risultati nel Collegio Rollin, ottenne nel 1844 il baccalaureato dopo essersi preparato privatamente. Vari studiosi intravedono già nell'adolescenza di Gustave i segni di una personalità schiva e restia alle interazioni sociale, manifestando i primi sentori di un carattere fragile e ombroso che sfocerà poi nella sua arte. Era, infatti, già emersa la passione per il disegno, sviluppata poi nella bottega di François Picot. Quest'ultimo lo introdusse alla pittura storica e soprattutto italiana, spingendolo ad eseguire minuziose copie degli artisti cisalpini esposti al Museo del Louvre. Ammesso nel '46 alla Scuola delle Belle Arti, non riuscì mai a conseguire il Grand Prix de Rome, cosa che lo portò nel 1849 ad abbandonare l'istituto rifiutando per sempre la canonica e convenzionale arte accademica.

Si appassionò alle opere di Theodore Chasseriau, artista dotato nel disegno e a sua volta seguace dei due grandi artisti romantici francesi, Ingres e Delacroix; proprio quest'ultimo segnò un'altra tappa nell’evoluzione artistica di Moreau.

Per completare la propria maturazione artistica Moreau intraprese nel 1857 il proprio grand tour, recandosi in Italia, ricopiando opere in tutta Roma, visitando Firenze e poi Venezia, dove rimase affascinato dai dipinti di Vittore Carpaccio dai quali poi trarrà spunto per le proprie Chimere. In questo viaggio strinse una solida amicizia con un giovane Edgar Degas e

Rientrato a Parigi il successo non tardò ad arrivare: nel Salon del 1864 espose "Edipo e la Sfinge" che riscosse riscontri positivi nella critica, per poi consacrarsi negli anni successivi perfezionando il proprio stile.

 Nel 1870 inizia a produrre una serie di quadri rappresentati Salomè, culminanti nell'Apparizione. Con tali opere si guadagnerà l'appellativo di pittore delle Salomè. Tra il  1981 e il 1885 illustrò le favole di Jean de La Fontaine e grandi dipinti come le Chimere(definite dallo stesso autore un decamerone satanico) o Giove e Semele, quadro dal gusto esotico e dai colori vivaci.

A partire dal 1886 si dedica con assiduità agli schizzi ad olio e agli acquerelli.

Nel 1891 è nominato professore all'Accademia di belle arti di Parigi e ha tra i suoi allievi molti dei futuri esponenti del movimento dei fauves, tra cui Henri Matisse, Pierre-Albert Marquet e Georges Rouault.

Moreau muore a Parigi il 18 aprile 1898 ed è sepolto nel cimitero di Montmartre.

 

FILATELIA

SAO TOME’ & PRINCIPE  2008

 

 

 

MORILLOT  OCTAVE

(Francia)

 

Nato nel 1878. Morto nel 1931. 

Pieno di originalità e  di contrasti fu destinato dal suo entourage  aristocratico a seguire la carriera militare nella Marina.  Diverse campagne  marittime gli fecero scoprire orizzonti lontani, il sole dei tropici, la vita della Polinesia francese dove le esperienze vissute lo spinsero a dedicarsi alla pittura.

Il tratto pittorico di Morillot  magnificava  il soggetto descritto attraverso le sensazioni  e l’armonia dei colori. Non si preoccupò mai di appartenere ad un movimento artistico o a una scuola d’arte.

Filatelia: Guinea-Bissau

 

 

MORISOT BERTHE

(Francia)

 

Nata a   Bourges (Cher), 14 gennaio 1841. Morta a Parigi, 2 marzo 1895.

Pittrice impressionista francese.

Pronipote di Jean-Honoré Fragonard, figlia del prefetto del Dipartimento dello Cher, nel 1852 si trasferì stabilmente con tutta la famiglia a Parigi. Berthe, che aveva allora 16 anni, seguì dei corsi di disegno assieme alle due sorelle, Yves e Edma. I genitori, notando le sue capacità, la incoraggiarono a proseguire gli studi artistici e accolsero volentieri i suoi amici pittori, tra cui Edgar Degas. Ben presto Berthe iniziò a dipingere, copiando all'inizio i capolavori del Museo del Louvre. Qui incontrò il pittore Henri Fantin-Latour che, alcuni anni dopo, le presenterà Édouard Manet.

Berthe dimostrò subito un notevole talento, ma non potendo essere accettata all’École des Beaux-Arts in quanto donna, studiò privatamente con il pittore accademico Joseph Guichard. Questi nel 1861 la presentò a Corot nel suo atelier di Ville-d'Avray, che le diede la prima formazione e le insegnò a dipingere all’aperto.

Berthe fece quindi la sua prima esposizione al Salon Nadar. Nel 1868 conobbe Manet, che le chiese di posare per lui. Berthe accettò e nel corso degli anni Manet la ritrasse in 11 opere.

Conquistata dal movimento impressionista, anche grazie alle sue amicizie, lasciò il Salon ufficiale e nel 1874 aderì al gruppo degli "indipendenti" (i futuri impressionisti), Sempre nel 1874 Berthe sposò il fratello di Manet, Eugène.

Alla fine del 1892 Berthe rimase vedova; eppure, dopo qualche mese, riuscì ad allestire la sua prima mostra personale alla galleria "Boussod et Valadon". Successivamente espose con successo dai galleristi Georges Petit e Paul Durand-Ruel, sia in Francia sia negli USA...

Nel febbraio del 1895 Berthe si ammalò di una grave polmonite che la portò alla morte.

Berthe Morisot dipinse più che altro figure femminili, bambini e scene familiari.

Nella sua vita, come le altre artiste del periodo, dovette lottare contro chi trovava disdicevole per una donna la professione di pittrice. I pregiudizi del tempo, oltre a darle difficoltà a dipingere all’aperto o in luoghi pubblici, la resero indifferente ed estranea alle questioni sociali che agitavano la vita parigina in quei decenni; Berthe fu quindi portata a dipingere interni e scene domestiche, con donne eleganti della media e alta borghesia ritratte in casa o in giardino, in varie ore della giornata.

 

Filatelia: Guinea Bissau

 

 

MUCHA ALFONS

(Cecoslovacchia)

 

Nato a Ivančice (Moravia), 24 luglio 1860. Morto a  Praga, 14 luglio 1939.

È stato uno dei più importanti artisti dell'Art Nouveau.

Il suo talento come architetto, art design e hair stylist gli permette di mantenersi agli studi fino al liceo, che frequenta a Brno, anche se il primo interesse a manifestarsi fin dall'infanzia è quello per il disegno. In Moravia lavora come pittore decorativo principalmente per scenografie teatrali; nel 1879 si trasferisce a Vienna, dove lavora per un'importante compagnia di design teatrale. Quando un incendio distrugge le sue possibilità di lavoro, nel 1881, ritorna in Moravia, dove svolge in proprio l'attività di decoratore e di ritrattista. È allora che il conte Karl Khuen Belasi di Mikulov si interessa al suo lavoro e lo assume per decorare con degli affreschi i suoi castelli di Emmahof (in Moravia) e di Gandegg ad Appiano nel Tirolo. Il conte è talmente impressionato dal lavoro di Mucha che decide di sostenerlo economicamente e grazie a questo sussidio Mucha può iscriversi all'Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera.

Mucha, dopo un periodo di autodidatta, nel 1887, si trasferisce a Parigi, dove continua i suoi studi presso l'Académie Julian e presso l'Academie Colarossi, divenendo uno dei più accreditati pittori dell'Art Nouveau.

Nel 1894 viene incaricato di realizzare un poster per pubblicizzare Gismonda, un'opera teatrale di Victor Sardou con protagonista Sarah Bernhardt, La finezza del disegno convince Sarah Bernhardt a proporre a Mucha un contratto della durata di 6 anni.

La produzione di Mucha comprende moltissime opere e il suo stile venne subito imitato, nell'arte e nella pubblicità, con esiti raramente all'altezza dell'originale.

Mucha vive negli Stati Uniti d'America dal 1906 al 1910, quindi ritorna in Europa e si stabilisce a Praga. Cura le decorazioni del Teatro delle Belle Arti e di altri importanti palazzi praghesi. Quando la Cecoslovacchia, dopo la Prima guerra mondiale, ottiene l'indipendenza Mucha disegna francobolli, banconote e altri documenti governativi per la neonata nazione.

Per molti anni si dedica al completamento di quello che è considerato il suo capolavoro, l'Epopea slava, una serie di grandi dipinti che descrivono la storia del popolo slavo. L'Epopea Slava viene completata e presentata a Praga nel 1928.

Muore a Praga il 14 luglio 1939 e viene sepolto nel cimitero di Vysehrad, a Praga.

Filatelia: Cecoslovacchia

 

 

 

MUELLER OTTO

(Germania)

 

Nato il 16 ottobre 1874 a Liebau . Morto il  24 settembre 1930 a Breslavia.

Pittore e incisore appartenente al movimento espressionista del  Die Brücke, formò la sua preparazione in litografia a Gorlitz e Breslavia. Dal 1894 al 1896 ha studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Dresda e ha continuato il suo studio a Monaco di Baviera durante il 1898. Ha lasciato l’Accademia di Monaco dopo che  Franz von Stuck lo classificò privo di talento.

I suoi primi lavori sono influenzati da Impressionismo, Jugendstil e Simbolismo. Quando si stabilì a Berlino, nel 1908, il suo stile diventò più espressionista. Durante questo periodo ci sono stati incontri con Wilhelm Lehmbruck, Rainer Maria Rilke e Erich Heckel. Nel 1910, è entrato a far  parte del  “Die Brücke”, un gruppo di Dresda a base di artisti espressionisti. E 'stato membro del gruppo fino a che non si sciolse nel 1913 a causa di divergenze artistiche. In quello stesso periodo Mueller ebbe anche contatti con il gruppo di artisti ' Der Blaue Reiter '.

Durante la prima guerra mondiale ha combattuto come soldato tedesco in Francia e in Russia. Dopo la guerra divenne professore presso l'accademia delle arti (Akademie der Bildenden Kunste) a Breslavia, dove insegnò fino alla sua morte il 24 settembre 1930.

Nel 1937 il nazismo sequestrò 357 delle sue opere da musei tedeschi, dal momento che le immagini erano state considerate arte degenerata.

Mueller è stato uno dei più lirici di pittori espressionisti tedeschi. Il tema principale delle sue  opere  è l'unità degli esseri umani e la natura  e i suoi dipinti sottolineano una semplificazione armonica di forme, colori e contorni. Egli è conosciuto soprattutto per i suoi caratteristici dipinti di nudi e  di donne zingare; il suo soprannome era "Gypsy Mueller", e sua madre era forse una Rom.

Il materiale da lui  preferito per i suoi dipinti era la  tempera su tela grossolana, che produceva una superficie opaca. In tutto incise 172 stampe, quasi tutte litografie , ma anche alcune xilografie e acqueforti.

Filatelia: Germania

 

 

MUNCH EDVARD

(Norvegia)

 

Nato a Løten, 12 dicembre 1863. Morto a  Oslo, 23 gennaio 1944.

Pittore simbolista, incisore e un importante precursore dell'arte espressionista.

L'urlo (1893) è probabilmente la sua opera più conosciuta. L'autore sostenne di aver concepito l'opera mentre camminava al tramonto presso un punto panoramico chiamato Ekeberg a Oslo, in compagnia di due amici. Di colpo, fermandosi, immerso nell'atmosfera rosso sangue, ebbe un attacco di panico.

Edvard Munch è il pittore dell'angoscia: gli unici temi che lo interessano sono la passione, la vita e la morte. L'ombra di questa lo accompagnerà lungo l'arco della sua intera esistenza: muore la madre, mentre è ancora bambino e, adolescente, assiste alla morte della giovane sorella, logorata dalla tubercolosi. Questi episodi acuiranno la sua sensibilità nervosa e ne influenzeranno già i primi quadri.

Frequentò l'Accademia di belle arti di Oslo (l'allora Christiania), anche grazie a una borsa di studio vinta per le sue capacità tecniche tutt'altro che comuni. Frequentò l'ambiente bohemien di Oslo nel pieno del suo fermento culturale. Finita l'Accademia, si recò a Parigi (1885), imparò da Gauguin, Van Gogh, Toulouse-Lautrec e Degas, fino a delinearsi nella serie della Madonna (da intendersi come "donna") che, se alla sua prima mostra parigina scandalizza l'intera opinione pubblica da un lato, dall'altro attira comunque una piccola frangia di giovani artisti.

Nel 1892 Munch espose a Berlino una cinquantina di suoi dipinti e il giudizio della critica fu così drastico che dopo una sola settimana la mostra venne sospesa. La permanenza di Munch a Berlino si protrasse fino al 1908, interrotta solo da un breve viaggio a Parigi nel 1895. La fama non gli concedette la felicità; cercò di attutire la sensibilità con l'abuso di alcool; il periodo fu travagliato e si ricoverò in una casa di cura per malattie nervose a Copenhagen.

Nel 1914 venne accettato anche dalla critica. Membro dell' Accademia tedesca delle arti e socio onorario dell' Accademia bavarese di arti figurative di Monaco di Baviera; nel 1937 Munch conobbe le prime persecuzioni naziste. Il regime hitleriano definì degenerate ben 82 sue opere. Nel 1940, quando i Tedeschi invadono la Norvegia, l'artista rifiutò qualsiasi contatto con gli invasori.

Quando morì, nel 1944, lasciò tutti i suoi beni e le sue opere al municipio della capitale.

Filatelia: Costa d’Avorio

 

MURAKAMI  KAGAKU  (Takeda Shinichi)

(Giappone)

 

Nato il 3 luglio 1888  a Osaka. Morto l’11 novembre 1939 a Hobe, Hyogo.

Pittore e illustratore, noto per il progresso nelle tecniche di nihonga (stile giapponese).

Murakami è nato a Osaka come Takeda Shinichi. I suoi genitori divorziarono quando era un bambino ed è cresciuto a Kobe , prendendo il nome del nonno materno nel 1904. Nel 1903, entrò nella Città Scuola di Arti e Mestieri di Kyoto, diplomandosi nel 1907. Nel 1913 si laureò al Kyoto City Art College

Il suo lavoro fu presentato alla  5 ° Bunten Exhibition nel 1911, e nel 1916, vinse un premio speciale per il suo primo lavoro buddista a tema presso il 10 ° Bunten Exhibition. Lo stesso anno, si trasferì nel tempio Kodai-ji di Kyoto come un monaco laico. Nel 1918, ha creato la Società per la creazione di uno stile nazionale di pittura con Tsuchida Bakusen e tre altri giovani artisti Nihonga della regione di Kyoto. L'obiettivo del gruppo era quello di rivitalizzare le tecniche Nihonga.

La società presentò le opere degli associati in  proprie mostre. In quella del 1919  Murakami espose  "Kiyohime. Attraversando il fiume Hidaka", che è considerata come una delle sue opere più rappresentative. Il dipinto è ora riconosciuto dal governo giapponese Agenzia per gli Affari Culturali, come una importante proprietà culturale.

Nel 1920, presso il 3 ° Salone Kokuten, Murakami visualizza un ritratto nudo, in uno stile che ricorda la pittura indiana. Non è chiaro se il soggetto è un bodhisattva o una donna, e allo stesso modo lo stile del lavoro trascende sia il nihonga sia lo yoga. Tuttavia, il lavoro è rimasto molto controverso durante la sua vita. Nel 1923, a causa del peggioramento della sua asma cronica, Murakami lasciò Kyoto per Ashiya, Hyogo, dove continuò i suoi lavori con  vernice su temi religiosi. Nel 1927, è tornato a vivere a Kobe. Negli ultimi anni di Murakami, col peggiorare della sua salute, i suoi quadri sono diventati sempre più piccoli, e il suo uso del colore sempre più debole, fino a quando i suoi ultimi lavori erano quasi monocromatici. Morì nel 1939.

Filatelia: Giappone 

 

NAHL JOHANN AUGUST  (IL GIOVANE)

(Svizzera)

 

Nato a Zollikifen nel 1752, Morto  Kassek nel 1825.

Johann August Nahl è stato un pittore e incisore svizzero del 18° secolo. Era conosciuto soprattutto per ritratti e scene mitologiche. Nahl era figlio di Johann August Nahl il Vecchio, di professione scultore.

Fu allievo di Heinrich Tischbein di Kassel. Studiò a Parigi, Roma e Napoli.  In parte fu un autodidatta. Inizialmente lavorò in stile rococò, poi nel 1800 si accostò ad  uno stile neoclassico più purista.

Con grande economia di mezzi Nahl riuscì  brillantemente a trasferire la fredda, riservata estetica della statua di marmo nell’incisione. Egli mostra quattro diverse visualizzazioni della scultura, dimostrando in tal modo che, da qualunque parte essa sia accostata, possiede pur sempre una bellezza canonica e una perfezione classica

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

NALDINI GIOVANNI BATTISTA

(Italia)

 

Nato nel 1537, Morto nel 1591.

Pittore del tardo  manierismo a Firenze,  fece il  suo primo apprendistato (1549-1557) nello studio di Jacopo Pontormo. Andò da Roma per alcuni mesi dopo il 1560, e fu reclutato per lavorare per Giorgio Vasari nel 1562. Dipinse due  tele per lo Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio: l'Allegoria dei Sogni e la raccolta di Ambergris.

Ha fornito pale d'altare per le chiese di Santa Maria Novella e Santa Croce. Dipinse una pala d'altare La vocazione di San Matteo per la cappella Salviati in San Marco, dove ha lavorato a fianco di Francesco Morandini.

Naldini dipinse il ciclo di affreschi riguardanti San Giovanni Battista a Roma, nella cappella di San Giovanni Battista a Chiesa della Trinità dei Monti (1580). La cappella, che è stata aggiunta alla chiesa originale durante i lavori per la nuova facciata, fu costruita nel 1570 dall'architetto Giovanni Antonio Dosio. Nel 1573 il banchiere fiorentino Giovanni Battista Altoviti gli affidò il lavoro per la cura della cappella dedicata a San Giovanni Battista, patrono della sua città. Verso il 1580 creò gli affreschi che sono ancora oggi ben conservati.

Filatelia: Ungheria

 

NARDI ANTONIO

(Italia)

 

Nato a Cerea,  Verona, il 2 giugno 1888. Morto a  Verona, il 28 luglio 1965.

Ha sviluppato la sua attività artistica dal 1910 al 1965 nella città di Verona, dove ha insegnato al corso di pittura dell'Accademia Cignaroli fin dal 1924.

Figlio di  Domenico Nardi e di Clodomira Bellavite, visse con la  famiglia a Cerea fino al 1897, quando si trasferì a Verona, dove, dopo il biennio del Ginnasio Stimmate, inizia nel 1903 a frequentare l'Accademia di Belle Arti Gian Bettino Cignaroli di Verona, diretta da Alfredo Savini  e il Corso di Ornato presso la Scuola d'Arte Applicata all'Industria di Verona.

Nel 1908, terminati il Corso di Perfezionamento presso l'Accademia Cignaroli ed il Corso per lavori in affresco e tempera presso la Scuola d'Arte Applicata all'Industria, esegue opere di affresco nella sala dedicata a Paolo Veronese del Museo di Verona (ora Museo di Scienze Naturali). Nel 1910 esegue gli affreschi dell'Oratorio della Parrocchiale di Cerea (distrutto da eventi bellici). Nel 1912 insegna disegno presso la Scuola d'Arte Applicata all'Industria di Verona, dove rimane fino al 1926.

Espone alla IX Mostra di Ca' Pesaro di Venezia del 1919 ed alle successive XIII e XIV del 1923, organizzate da Nino Barbantini.

Nel 1922 è presente all'Esposizione Nazionale d'Arte di Padova, all'esposizione La Fiorentina Primaverile di Belle Arti ed alla XIII Esposizione internazionale d'Arte della Città di Venezia.

Nel 1923 riceve la Medaglia d'Oro per il quadro Figura nel mio Studio alla XXXVIII Esposizione d'Arte della Società di Belle Arti di Verona.

Il 28 ottobre 1924 muore Alfredo Savini e Antonio Nardi gli subentra nell'incarico, mantenuto ininterrottamente fino al 1965, di docente di Pittura presso l'Accademia Cignaroli di Verona.

Nel 1926 espone, invitato, alla IV "Esposizione d'Arte delle Tre Venezie" di Padova, ove il dipinto Figura nel mio studio viene acquistato per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.

Nel 1935 espone, alla Mostra di "Quarant'anni d'Arte Veneta" di Venezia, riservata agli Artisti invitati alle precedenti edizioni della Biennale di Venezia.

È Segretario del Sindacato di Verona della Federazione Nazionale Artisti ; Presidente della Federazione Nazionale Roberto Melli, dalla sua costituzione sino al 1961 ed in tale periodo è promotore ed organizzatore delle Mostre Sindacali dal 1952, al 1961.

Nel 1961, alla LV Biennale Nazionale di Verona, riceve la Medaglia d'oro del Presidente della Repubblica.

Muore a Verona il 28 luglio 1965.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

NATOIRE CHARLES-JOSEPH

(Francia)

 

Nato il 3 marzo 1700 a Nimes. Morto il 23 Agosto 1777.

E’ stato un pittore nella maniera rococò, allievo di François Lemoyne e direttore dell'Accademia di Francia a Roma, 1751-1775. Considerato durante la sua vita alla pari di François Boucher, ha svolto un ruolo di primo piano nella vita artistica della Francia.

Egli è ricordato soprattutto per la serie di Storia di Psiche per Germain Boffrand, posta nel  salone ovale de la Princesse nel Hôtel de Soubise, Paris, e per i cartoni degli arazzi per la serie di Storia di Don Chisciotte, tessuti alla produzione degli arazzi di Beauvais, la maggior parte dei quali sono al Château de Compiègne.

Il padre Natoire Florent, scultore, gli impartì  i primi insegnamenti per la sua formazione nel  disegno, poi lo mandò a Parigi nel 1717 per completare i suoi studi, prima nell'atelier di Louis Galloche (1670-1761), peintre du Roi e docente presso l'Académie royale de peinture et de sculpture, e poi nell'atelier di François Lemoyne.

Nel 1721 ottenne il Prix de Rome con Il sacrificio di Manoach per ottenere un figlio. Il 30 giugno 1723 è stato nominato “pensionnaire” presso l'Accademia di Francia a Roma, all'epoca sita nel Palazzo Mancini, dove arrivò nel mese di ottobre. Durante la sua permanenza ha eseguito una copia del Ratto delle Sabine di Pietro da Cortona,. Nel dicembre 1725 ha vinto il primo premio all'Accademia di San Luca con  Mosè di ritorno dal Sinai. Nel 1728 dipinse per l'ambasciatore francese, il principe de Polignac, La cacciata dei cambiavalute dal tempio.

Natoire tornò a Parigi, passando per Venezia nella prima parte del 1729. E 'stato accolto nella Académie royale de peinture et de sculpture il 30 settembre, 1730.

La sua reputazione è stata rapidamente conosciuta ed ha ricevuto importanti commissioni. Dal 1731-1740 ha fornito diverse suite di tele per Philibert Orry, Controleur général des finanze, che doveva succedere al duca d'Antin  direttore generale degli Edifici du Roi nel 1736. Per Orry nel Château de La Chapelle-Godefroy a Saint- Aubin (Aube) Natoire dipinse una serie di nove tele di Storie degli Dei, più sei più di Storia di Clovis, sei per di una Storia di Telemaco e Le quattro stagioni. Nello stesso periodo, nel 1732 ha fornito tre opere sovrapporte su temi dell'Antico Testamento per il duca d'Antin a Parigi.

Nel mese di giugno 1734 Natoire presentò sue opere ad una Exposition de la Jeunesse. Nello stesso anno arrivò la  sua prima commissione reale, per la Chambre de la Reine a Versailles ed fu  fatto membro a pieno titolo della Académie il 31 dicembre .

Da  quel momento le commissioni furono numerose.

Nel 1735, Natoire effettuò il primo dei suoi cartoni degli arazzi della serie Histoire de Don Quichotte tessuta la Manifattura di Beauvais, il primo set per il fermier général Pierre Grimod du Fort (1692-1748). Nel 1747, dipinse il ritratto di Luigi, Delfino di Francia.

In 1747 partecipò al concorso organizzato dal nuovo direttore generale del Bâtiments du Roi, Le Normant de Tournehem, con il Trionfo di Bacco, ora al Musée du Louvre.

Nel 1751, Natoire stato nominato direttore dell'Accademia di Francia a Roma, una posizione di prestigio.

Nell’aprile del 1753 ricevette l'Ordine di Saint-Michel, un onore che aveva atteso con impazienza, ma non  si trovò in sintonia con il nuovo stile neoclassico che era stato sviluppato dai pensionnaires dell'Accademia. Il suo affresco l’ Apoteosi di San Luigi per la Chiesa nazionale francese di San Luigi dei Francesi, fu criticato.

Accusato in seguito di errori amministrativi, il  il conte d'Angiviller, nuovo direttore generale del Bâtiments du Roi,, gli tolse ogni incarico nel giugno 1775.

Si ritirò a Castel Gandolfo, dove morì.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

NATTIER JEAN-MARC

(Francia)

 

Nato a Parigi nel 1685  e ivi morto nel  1776.

Nacque dal pittore Marc Nattier e dalla miniaturista Marie Courtois.

Jean-Marc iniziò la sua carriera artistica sotto suo padre, studiando e copiando i quadri esposti al Musée du Luxembourg, poco distante dal Palazzo del Lussemburgo di Parigi. Nonostante avesse vinto un importante riconoscimento in patria (il Premio Rome), che gli avrebbe permesso di viaggiare nei grandi centri d'arte italiani, il giovane Nattier si rifiutò di partire per Roma. Nel 1715 si trasferì, invece, ad Amsterdam, nei Paesi Bassi dove risiedeva lo zar di Russia Pietro il Grande; qui ebbe l'opportunità di ritrarre la moglie dello zar, l'imperatrice Caterina ma rifiutò di trasferirsi alla corte di Russia.

Tra il 1715 ed il 1720 si dedicò alla realizzazione di dipinti per Pietro I, come la celebre rappresentazione della battaglia di Pultawa. I dipinti realizzati in questo periodo lo portarono ad essere ammesso tra i membri dell'Accademia. Nattier si dedicò negli ultimi anni della sua vita completamente alla ritrattistica dei più grandi nomi della corte di Versailles. Tra i suoi committenti figurano la regina di Francia Maria Leszczyńska, suo padre Stanislao Leszczyński, ex re di Polonia e duca di Lorena e la marchesa di Pompadour, potente favorita del re di Francia Luigi XV.

 

FILATELIA

RAS AL KHAIMA Anno  1968 (P.A.), SHARIJA Anno 1968

 

 

NEDKOVA VERA

(Bulgaria)

 

Nata nel 1908. Morta nel 1966.

Pittrice  bulgara Vera Nedkova è una delle figure più brillanti dell'arte bulgara. Si è diplomata in pittura presso l'Accademia delle Arti di Vienna negli anni '30. In quel periodo incontrò Freud, famosi pittori Kokoska, Gross, Schile.

Filatelia: Bulgaria

 

NELSON LINDA LEE

(USA)

 

Nata nel 1963.

Durante i primi dieci anni della sua carriera dipinse oltre 200 opere e vinse numerosi premi come pittrice a olio. Fu finalista d nel 2011 del  Concorso Internazionale ACOPAL  Contemporary American & Chines Realist Exhibition.

Oltre alla pittura, Linda ha inventato una linea unica di materiali artistici progettati per le persone con limitazioni fisiche. La sua tavolozza e cavallettoAHA / trasporto Box” sono attualmente in fase di sviluppo per la vendita in un prossimo futuro.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

NENOV IVAN

(Bulgaria)

 

Nato a Kyustendil nel 1902. Morì nel 1997, all'età di 95 anni.

E' stato membro dell'Accademia bulgara delle belle arti.

 Durante la sua vita, Ivan Nenov  non godette mai  il beneficio di una mostra personale. Proprio il contrario:  tutti i tentativi di visualizzare i suoi quadri sono stati sventati.

Il numero relativamente piccolo di opere d'arte, che Ivan Nenov si lasciò alle spalle, è dovuto al fatto che il suo studio fu ridotto in cenere nei bombardamenti di Sofia nei primi anni del 1940. Nel 1950 fu costretto a  'tacere' perché condannato per essere un 'formalista' e non poté, quindi, esporre opere per decenni.

Oggi si può ammirare il suo autoritratto e  il suo lavoro presso la Scuola di Belle Arti di Sofia in un museo. Tra i suoi primi lavori in stile classico, vi è il ritratto della moglie Ekaterina Savova, anch’essa  artista. Sono rimasti opere del  1920 dipinte in clima di Art Nouveau, in voga all'epoca e opere del 1936.

Ivan Nenov stato il primo artista bulgaro a scoprire la funzione non-utilitaristica della ceramica facendo opere d'arte  in terracotta. Nel 1950, si è immerso nell'arte della ceramica, perché  era  stato licenziato dalla Accademia Nazionale di Belle Arti e su di lui incombeva  il divieto di esporre i suoi quadri. A differenza di molti suoi colleghi, non scese mai a  compromessi. Non aveva paura di essere lasciato da solo tra le mura del suo studio a pagare l'alto prezzo per conquistare la libertà.

Filatelia: Bulgaria

 

 

NICOLOV  ANDRE’

(Bulgaria)

 

Nato nel 1878. Morto nel 1959.

Scultore della statua “Lo spirito e la sostanza

Filatelia: Bulgaria

 

 

NÚÑEZ DEL PRADO MARINA

(Bolivia)

 

Nata a La Paz il 17 ottobre1910. Morta a Lima (Perù) il 9 settembre 1995.

E’  uno degli scultori più apprezzati dell'America Latina. Il suo lavoro è molto sensuale, con curve ondulate. Ha scolpito legno, così come granito nero, alabastro, basalto e nero onice. Una delle sue opere più famose è "White Venus" (1960), un corpo femminile stilizzato in onice bianco. Un'altra opera celebre è "Mother and Child", scolpito in onice bianco. Culture indigene boliviane hanno ispirato gran parte del suo lavoro.

Fin dall'inizio, Marina ha studiato le arti plastiche. Ha ammirato Michelangelo e le sue opere che la  incoraggiarono a intraprendere la carriera di scultore. Ha studiato presso l'Accademia di Belle Arti di La Paz (Escuela Nacional de Bellas Artes), dove si è laureata nel 1930. Tra il 1931 e il 1938, ha insegnato scultura e anatomia artistica presso l'Accademia. Durante questo periodo, ha vinto il posto di presidente della scultura e di anatomia artistica presso l'Accademia, diventando la prima donna ad essere nominata a quella posizione.

Nel 1938 lasciò  il suo posto e viaggiò attraverso la Bolivia, il Perù, l'Argentina, l'Uruguay, gli Stati Uniti, l'Europa, e l'Egitto. Dal 1940 al 1948 ha lavorato e organizzato mostre del suo lavoro negli Stati Uniti. Nel 1946 "Minatori in rivolta", ispirata ai minatori della Bolivia Dipartimento di Potosí, ha vinto una medaglia d'oro in una mostra a New York. Nel 1948 è tornata in Bolivia e nel 1958 dimorò a La Paz.

Nel 1972 si trasferì in Perù dove visse con il marito, uno scrittore peruviano.

Lungo la sua carriera di successo ha incontrato artisti eccezionali come Pablo Picasso, Constantin Brancusi; poeti tra cui Gabriela Mistral, Alfonsina Stornie Juana de Ibarbourou. Era anche un amica dello scrittore  boliviano  Franz Tamayo.

Alla  sua morte lasciò non solo una grande collezione di opere, ma anche l'esempio di perseveranza e di lavoro che fece di lei uno degli scultori più acclamati dell'America Latina.

Filatelia:  Bolivia

 

NUVOLONE GIUSEPPE 

(Italia)

 

Nato  nel 1619 a Milano e ivi morto il 20 dicembre 1703.

 Non si possiedono informazioni precise riguardo i suoi esordi e la sua formazione, che dovette comunque avvenire presso il fratello maggiore Carlo Francesco. A fianco di Carlo Francesco, Giuseppe risulta impegnato nei cicli di affreschi della cappella X (Vittoria di s. Francesco sulle tentazioni) del Sacro Monte di Orta (1654), e della cappella XVII (Agonia di s. Francesco).

Per quanto ancora contraddistinte da una profonda sintonia con i modelli e la tecnica pittorica del fratello, come testimonia la Maddalena di Novara, che riprende la pala di analogo soggetto eseguita dal fratello per l’omonima chiesa di Alessandria nel 1655, queste opere consentono già di cogliere i primi segnali della distinta personalità di Giuseppe.

Nei medesimi anni particolare rilievo ebbe la preferenza accordata a Nuvolone da Bartolomeo Arese, divenuto nel 1660 presidente del Senato di Milano, il quale lo convocò a più riprese per dipingere tele decorative di tema sacro e profano da lui promosse.

Al 1667 data il soggiorno a Roma che Nuvolone compì allorché, assieme all’architetto Girolamo Quadrio e allo scultore Giuseppe Vismara, ottenne per qualche tempo la protezione del cardinale Giberto III Borromeo.

Nessuna concreta eco di quell’esperienza si avverte in realtà nel seguito della densa produzione di Nuvolone, che lo vide alternare agli impegni milanesi (Madonna del Rosario e Ester e Assuero, Milano, S. Maria della Passione, provenienti dalla locale chiesa dei Ss. Cosma e Damiano, 1671; Natività e imposizione del nome del Battista, Castelmarte, parrocchiale, proveniente dall’oratorio della chiesa milanese di S. Giovanni alla Case rotte, circa 1673), importanti e ripetute commissioni soprattutto nelle città di Cremona e Brescia.

Lavorò nel 1668  a Cremona, città natale del padre, dove eseguì la pala d’altare e degli affreschi del coro (entrambi perduti) della distrutta chiesa di S. Domenico, per la quale Nuvolone fu impegnato a più riprese negli anni successivi.

Nel 1675  lo  troviamo a Brescia  dove realizzò, poco prima del 1675, tele  per la cappella della Congrega della Carità apostolica, cui fecero seguito la bella Assunzione della Vergine di Collio in Valtrompia (1677) e soprattutto un’altra tela, la pala con I Santi che implorano la cessazione della peste a Brescia, realizzata per il nuovo duomo della città tra 1679 e il 1680, a cinquant’anni dal contagio del 1630. 

Altre opere presenti a Brescia sono la pala d’altare con S. Vigilio della chiesa di Lodrino in Val Trompia (di poco successiva al 1684), le opere realizzate in diversi momenti per la chiesa di S. Giovanni Evangelista a Brescia (tra le quali le tele con l’Adorazione dei Magi e le Marie al sepolcro, riferibili al 1695), e quindi la pala con S. Antonio da Padova destinata ancora al duomo, a cui Giuseppe lavorò ormai nei primi anni del Settecento.

La rassegna degli incarichi cremonesi e bresciani consente dunque di seguire il tratto più avanzato della produzione di Giuseppe, che anche nei dipinti appena ricordati non sembra mettere in mostra sostanziali scarti di stile rispetto alla iniziali premesse del suo linguaggio.

Costantemente iscritto a partire dal 1695 alla congregazione milanese dell’Accademia di S. Luca, morì a Milano il 20 dicembre 1703.

 

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013 Busta postale

 

 


OGIWARA  MORIE ROKUZAN

(Giappone)

 

Nato il 1 dicembre 1879 ad Azumino. Morto il  22 aprile 1910.

Scultore attivo nel periodo Meiji, è considerato come uno dei pionieri della moderna scultura in bronzo in Giappone.

Nacque  nella prefettura di Nagano, nelle montagne del Giappone centrale, quinto figlio di un agricoltore locale. Fu costretto a lasciare la scuola in tenera età a causa di una malformazione cardiaca. Nel 1894, ha incontrato Aizo Soma e la moglie Kokko Soma,  ricchi proprietari di una panetteria a Tokio che furono suoi mecenati, e che influenzarono la sua conversione al cristianesimo.

Diventati i suoi sponsor, diedero a Ogiwara la possibilità di viaggiare. A New York  nel 1901 studiò

pittura a olio con artisti contemporanei Robert Henri e William Merritt Chase presso la School of Art di New York e presso la Art Students League. Nel 1903, andò a Parigi,  dove potè seguire ulteriori corsi in pittura presso la famosa Académie Julian. Tuttavia, quando Ogiwara incontrò l’opera  di Auguste Rodin,  Il Pensatore, ebbe un completo cambiamento di mente e decise di dedicare il suo talento esclusivamente alla scultura in bronzo. Ritornò negli Stati Uniti nel 1904 per imparare le tecniche di scultura partendo da zero, e poi  ritornò di nuovo alla Académie Julian in Francia nel 1906.

In Francia incontrò Rodin e da lui ricevette istruzioni e suggerimenti. A Parigi incontrò pure il famoso scultore giapponese Kotaro Takamura, che gli fece da cicerone e da guida turistica nella visita dei maggiori musei d'arte parigini. Ha visitato il British Museum di Londra, ammirando le sculture egizie. In questo periodo Ogiwara completò le sue prime opere di scultura. Alla fine del 1907, partì dalla Francia e visitò l'Italia, la Grecia e l'Egitto, infine, il ritornò a casa in Giappone nel 1908.

Dopo una  riunione con i suoi mecenati Soma, aprì il suo atelier a Shinjuku, Tokyo.

Nel 1908, portò a termine l’opera intitolata Mongaku.  Seguirono due opere Il lavoratore e Hojo Torakichi;  nel 1910, completò il bronzo  Donna, che aveva intenzione di esporre nella IV Esposizione nazionale annuale,  ma morì improvvisamente di tubercolosi,  dopo che l’opera era  stata completata. Il lavoro è stato inserito postumo, ed è stato così ben accolto dalla critica d'arte che è stato anche scelto come lavoro rappresentante presso il Salone Giappone-britannica (1910) a Londra, come il primo esempio di scultura moderna giapponese.

Filatelia Giappone

 

OLIVIA vedi  BERARDINIS OLIVIA de

 

OLSEN HANS PAULI

(Faeroer)

 

 Nato nel 1957 a Tórshavn, Isole Faroer , è uno scultore residente in Danimarca, tenuto in grande considerazione.

Il suo lavoro si trova non solo nelle gallerie d'arte, ma in molte città nelle Isole Faroer , soprattutto nella capitale Tórshavn. Il suo lavoro è apparso su due  francobolli emessi dalle  Postverk Føroya nell'aprile del 1993. Uno di essi è una scultura di nudo.

 

FILATELIA

FAEROER Anno  1993.

 

 

 

ORLOV  YURI

(Russia)

 

Nato  a Stavropol il  14 novembre 1957.

Nacque in una famiglia di artisti, iniziò  a dipingere in tenera età. Diventato esperto nell’arte della pittura, cominciò ad esporre le sue opere nel 1978 come artista professionista.

Ha partecipato a più di 60 mostre in Russia e all'estero.

Le sue opere sono state acquistate dallo Stato Tretyakov Gallery, Russian Academy of Art, Stavropol museo di belle arti, Ministero della cultura della Federazione Russa, Ministero degli Interni della Federazione Russa, Pittori Unione dell'URSS e molte banche russe. Alcune si trovano nella collezione  Wilbur (Philadelphia, USA), così come a Parigi, Londra, Italia, Germania, Giappone, Svezia, Austria, Cina, Yugoslavia, Emirati Arabi Uniti.

Durante la sua carriera ebbe i seguenti riconoscimenti:

1984-1986 -  Ha ricevuto borse dell'Unione Pittori dell'URSS..

1996 – gli è stato assegnato il Diploma di Accademia di Belle Arti Russa.

1997 - Nominato per il premio di Stato

1997 - Vincitore del premio MVD della Russia

1998 - vincitore del premio e medaglia Art Academy di Russia Deserving 2002 – attestato rilasciato da parte dell'Unione Pittori di Mosca per la "Festa in casa", 2000.

2004 – gli fu rilasciato un attestato da parte dell'Unione Pittori di Russia per i risultati in arte..

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2012 Busta postale

 

 

 

ORTIZ OMAR

(Messico)

 

Nato nel 1977 a Guadalajara, Jalisco, Messico , dove tutt’ora vive.

Sin da ragazzo si interessò al disegno e all’illustrazione. Apprese diverse tecniche: come il disegno a mano, pastelli, carboncino, acquerelli, acrilici e aerografia:. Conseguì una  laurea in Graphic Design

Quando terminò  il college decise di dedicarsi interamente alla pittura. Nel 2002 frequentò i primi corsi di pittura a olio con l'artista Carmen Alarcón, che considerò il suo maestro principale. Omar Ortiz lavora attualmente con pittura ad olio, perché  la ritiene la tecnica più nobile.

Il suo lavoro è caratterizzato come minimalismo-iperrealista dove il corpo umano è predominante. I suoi dipinti si presentano come pezzi intimi, intrappolati in se stessi, al di fuori dello spazio." .

Ha esposto le sue opere in varie mostre nel Messico, Spagna, Paesi Bassi e Londra.

Interpellato sulla sua opera disse: “ Da quando ho iniziato a dipingere ho sempre cercato di rappresentare le cose come verosimili A volte ci riesco e altre volte no, ma si tratta di un fatto che è molto difficile per me fare altrimenti.

Mi piace la sfida di riprodurre i toni della pelle e  le sfumature sotto la luce naturale, soprattutto in condizioni di elevata luminosità. Mi piace la semplicità nei miei pezzi perché credo che gli eccessi  li rendono più poveri piuttosto che ricchi. "

 

FILATELIA

SPAGNA Anno ... Busta postale.

 

PACO JANAQ

(Albania)

 

Nato a  Konitsa, Regno di Grecia nel 1914. Morto a Tirana nel 1991.

E’ stato uno dei più noti scultori albanesi del 20° secolo. Alcune delle sue opere di rilievo comprendono i monumenti di Skanderbeg a Kruja, Tirana e Pristina, Kosovo(riprodotto post-mortem), così come I gladiatori

Paço studiò prima nella sua città natale e poi nel  liceo di  Salonicco, in Grecia. Successivamente entrò nella Scuola di Belle Arti di  Athene. Durante i suoi studi, lavorò e studiò presso lo scultore greco moderno Costandinos Dimitriadis, allievo di Auguste Rodin , e altri.

Andò in Albania nel 1941.  Dopo la seconda guerra mondiale, ha lavorato come insegnante di scultura nel Liceo Artistico " Jordan Misja "a Tirana, dove avrebbe insegnato per tutta la vita fino alla pensione.

Paço è stato uno dei fondatori della scuola di scultura albanese.

Oltre alle sue realistiche sculture, realizzò anche molte sculture nude durante gli anni 1960 e 1970, e fu  costretto a distruggerle volontariamente temendo una punizione dal regime comunista In questo periodo fu criticato da altri membri della lega albanese  degli Scrittori e Artisti , spinti dalla gelosia e dall'invidia per il suo lavoro e per il suo talento. Tale atteggiamento nei suoi confronti lo portò a a staccarsi  gradualmente dalla Lega.

Bibliografia delle opere d'arte maggiori:

Il monumento di Skanderbeg in Krujë (iniziato nel 1949, terminata nel 1959), che sarà poi copiato a Pristina , Kosovo , dopo il 1998-1999 guerra del Kosovo ; Il monumento di Skanderbeg (1968), oggi in "Piazza Scanderbeg" a Tirana, dove ha co-lavorato con il primo scultore albanese Odhise Paskali e Andrea Mano;  due statue di Fan Noli , e una di Alessandro Moissi (1960); Il Gladiatore   (1973) (3,5 m), fatto per essere posto all'ingresso dell'antico Anfiteatro Durazzo in Durazzo; Il gruppo scultoreo Skanderbeg con il popolo (1982), che si trova all'ingresso del Museo Skanderbeg in Krujë

Premi: Nel 1984, è stato premiato come  Artista del popolo di Albania.

Alla mostra "Primavera '90" presso la Pinacoteca Nazionale di Albania, Paço vinse il primo premio con la sua opera d'arte di nome Ritratto di ragazza , che un anno prima (prima della caduta del comunismo in Albania )  aveva avuto il divieto di essere  esposta all'interno della galleria in quanto considerata come una "opera d'arte moderna”. 

 

FILATELIA

ALBANIA 2011(3070/2)

 

PADUA PAUL MATHIAS

(Germania

 

Nato il 15 novembre 1903 in Salisburgo. Morto il  22 agosto 1981 a Rottach-Egern.

Pittore, si formà nel periodo della cultura realista hitleriana; fu molto apprezzato da   Wilhelm Leibl  ed ottenne un largo successo nel periodoi del  nazionalsocialismo.

Nato e cresciuto in povertà con i nonni nella Bassa Baviera, all'età di nove anni, ha perso il padre. In seguito si trasferisce a Murnau e Monaco di Baviera.

Padua ruppe  con  la sua formazione accademica ancora in fase iniziale e si concentrò sulla pittura. Nei primi lavori fu  soprattutto influenzato dall'opera del pittore Wilhelm Leibl e in seguito divenne sempre più attratto dalla “Nuova Oggettività”. Nel 1922, divenne membro dell'Associazione Artisti di Monaco e negli anni che seguirono i suoi quadri furono regolarmente  esposti.

Nel 1928 gli è stato conferito il Premio Georg-Layer e nel 1930 il Premio Albrecht Dürer della Città di Norimberga. Nel 1930, Padua allargò le sue esposizioni fuori della regione di Monaco di Baviera e in Europa.

La carriera di Padua giovane, così come la sua arte tradizionale di fronte ad altri artisti furono piuttosto insolite.  E 'stato riconosciuto nel Terzo Reich come artista ed era presente nelle Mostre dei  Grandi Capolavori tedeschi del  1938-944 nella Casa dell'arte tedesca a Monaco (con opere di nature morte e nudi femminili). Nel 1937 e nel 1940, è stato insignito del Premio Lenbachplatz di Monaco per ritratti (1937) e nel 1938 fu premiato per il più bel ritratto di bambini. Tra le persone ritratte si trovano Franz Lehár e Gerhart Hauptmann .

All'inizio della seconda guerra mondiale a Padua è stato inserito nell’unità di propaganda  e arruolato come artista di guerra. Dopo un leggero infortunio durante la campagna occidentale, fu inviato nel maggio del 1940 in Germania. Nel 1943, dipinse alcune delle immagini più famose della propaganda artistica della Germania nazista, come ad esempio "Il leader parla", in cui Adolf Hitler è pubblicizzato come l'epitome della concezione nazista della religione. Il dipinto "Il 10 maggio 1940", che glorifica l'inizio della campagna occidentale, di stile realistico e offre una immagine dell’arte politica  de momento.  Nel 1943 Padua era presente con tre opere nella mostra Arte Giovane nel Reich tedesco nel Künstlerhaus di Vienna con  "Natura morta con la carne", "Natura morta con fiori" e "Florist”.

Nel 1943 si trasferisce a St. Wolfgang in Austria. Sul numero di artisti tedeschi e le SS nel 1944 a Salisburgo è sua  l'immagine "Il turismo '. Non è nota la sua denazificazione in Austria.

Padua nel 1951 è tornato di nuovo in Germania. Nella valle Tegernsee ha aperto la "Galleria al lago". Come ritrattista , dipinse Friedrich Flick e Helmut Horten , Makarios III. , Otto Hahn , Herbert von Karajan , Josef Ertl e Franz Josef Strauss.Dal 1960  si è recato regolarmente in Portogallo, nel villaggio di pescatori di Nazaré

Morì il 22 agosto 1981 a Rottach-Egern.

 

FILATELIA

GUINEA EQUATORIALE  Anno 1975

 

PAGLIEI GIOACCHINO

(Italia)

 

Nato a Subiaco 1852. Morto a Roma 1896.

Allievo di Francesco Grandi, collaborò con il maestro alla realizzazione degli affreschi in San Lorenzo in Damaso (1869), al Quirinale e nel Palazzo Piombino.

Dotato di buone capacità disegnative e coloristiche, si dedicò a scene di genere, figure, ritratti, composizioni sacre e mitologiche, realizzate sia a fresco sia ad olio.

Fra le sue opere citiamo: Sant'Agostino (Basilica di San Giovanni in Laterario);  Naiadis  (Museo di Nottingham); La lavandaia; Il Centurione Cornelio (Galleria dell'Accademia di San Luca); Sulla terrazza; Il prode dragone.

 

FILATELIA

GUINEA BISSAU  Anno 2013 (5216)

 

 

 

PALLADY THEODOR

(Romania)

 

Nato a Iasi, 11 aprile 1871. Morto a  Bucarest, 16 agosto 1956.

In giovane età si trasferì a Dresda dove studiò ingegneria. Nel 1889 abbandonò gli studi e si trasferì a Parigi, dove lavorò con Henri Matisse, Georges Rouault ed Albert Marquet. A Parigi, Pallady lavorò nello studio di Aman Jean e si iscrisse alla Accademia di Belle Arti. Nel 1892, ha lavorato nello studio di Gustave Moreau, dove ebbe come colleghi Henri Matisse, Georges Rouault, e Albert Marquet.

Nel 1904, Pallady tornò in Romania, dove ha tenuto una mostra presso l' Ateneo rumeno. Tuttavia, ha mantenuto stretti legami con Parigi, dove ha continuato a tenere numerose mostre personali, fino al secondo dopoguerra. Ha inoltre esposto alla Biennale di Venezia nel 1924, 1940 e 1942.

Morì a Bucarest , ed è sepolto nel cimitero Bellu.

Filatelia: Romania

 

PALMA IL GIOVANE

(Italia)

 

Nato a Venezia nel 1548. Morto il 14 ottobre 1628.

Iacopo Negretti (detto Palma il Giovane per distinguerlo dal prozio Jacopo Palma il Vecchio), figlio di Antonio e Giulia de' Pitati, appartenenti ad una famiglia dalla spiccata indole artistica, fu subito iniziato agli studi pittorici sulle orme dello zio del padre, Palma il Vecchio e del fratello della madre, Bonifacio de' Pitati, (detto Bonifacio Veronese).

Studiò e subì l'influenza di Raffaello e Tintoretto, eseguì varie copie di Tiziano, suo vero maestro, col quale in seguito collaborò portando anche a termine il celebre dipinto La Pietà.

Si formò nel periodo della scuola veneta e del manierismo romano, che ebbe modo di apprendere durante i quattro anni del suo soggiorno romano. L'inizio della sua produzione artistica è datata verso il 1565.

Nel 1582 si sposò con Andriana Fondra, che gli procurò non poche preoccupazioni a causa del suo animo instabile, situazione peggiorata dalla prematura scomparsa di due figli della coppia, e che la portò alla morte nel febbraio del 1605.

Ebbe grande fortuna nel bergamasco, terra d'origine del padre, e fu tra i più attivi nel tardo XVI secolo.

Morì "oppresso dal catarro" nel 1628, senza che nessuno tra i suoi eredi (le figlie Crezia e Giulia ed i nipoti Andriana e Giacomo) continuassero le gesta pittoriche dei Palma..

Suoi allievi furono Domenico Carpinoni (Clusone, 1566-1658). Giovanni Andrea Bertanza (Padenghe sul Garda, 1570-Salò, 1630)

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013 Busta postale.

 

 

PALMA JACOPO IL VECCHIO

(Italia)

 

Nato a Serina, 1480. Morto a Venezia nel  1528.

Il suo vero nome era Jacopo Negretti o Jacopo Palma o Jacopo Nigretti, talvolta tradotto con Giacomo o accoppiato al secondo nome Antonio; il Vasari lo chiama Il Palma.

A Serina probabilmente rimane poco, si dirige presto verso la capitale, Venezia, che in quel periodo rappresenta il fulcro artistico ed economico dell'Italia settentrionale. La prima testimonianza della sua presenza a Venezia è del 1510, anno in cui compare come testimone in un atto notarile.

Amico e concorrente di Lorenzo Lotto cerca la compiacenza di mecenati danarosi che gli possano permettere di guadagnare e produrre una gran quantità di dipinti che molti verosimilmente non gli sono stati attribuiti.

La sua maniera di dipingere la apprende da Andrea Previtali (bergamasco come lui) e Giovanni Bellini prima e da Giorgione poi, frequenta Tiziano, che si innamora di sua figlia Violante, e lavora assiduamente per le committenze che non mancano mai.

La sua arte è incentrata su soggetti mitologici, soggetti sacri e ritrattistica. All'epoca giovanile apparterrebbero i dipinti di soggetto mitologico. In seguito si  rivolge al soggetto sacro, sia con le pale d'altare, sia con le più famose Sacre Conversazioni.

Le Sacre Conversazioni sono per lo più commesse da privati od enti religiosi.

Al Museo di Capodimonte  (Napoli) è conservata una Sacra Conversazione che non solo avvicina i piani tra la Sacra Famiglia ed il committente, ma tutti i personaggi, tranne la Vergine richiamano gli spettatori a guardare chi l'opera l'aveva commissionata, con benedicenza del Bambino Gesù.

L'Assunzione della Vergine che si trova alle Gallerie dell'Accademia di Venezia è un'opera mirabile per la pacatezza di tutti i personaggi e l'atmosfera è bagnata da una luce dorata ravvivata dall'intenso rosso degli abiti di alcuni personaggi, ripreso qualche anno dopo da Tiziano con un altro intento e tutt'altro movimento.

Filatelia: Romania

 

 

PALMEZZANO  MARCO

(Italia)

 

Nato a  Forlì 1456  nel 1459. Morto nel 1539.

Allievo di Melozzo, collaborò con lui agli affreschi di Loreto (1485-92 ca. (Santa Casa, cappella del Tesoro) e di Forlì (1490-95, San Biagio, cappella Feo, distrutti). Di Palmezzano sono ancora la Crocifissione (1492), l'Annunciazione (Forlì, Pinacoteca Comunale) e l'Incoronazione della Vergine (1493, Milano, pinacoteca di Brera). In seguito, nella sua arte si inserirono elementi mantegneschi e ferraresi e influssi veneti: di questo periodo ricordiamo la Madonna (1497-1500, Faenza, Pinacoteca Civica), la Madonna con Bambino e santi Francesco e Caterina (1501, Matelica, S. Francesco) e la Comunione degli Apostoli (1506, Forlì, Pinacoteca Comunale); a quest'opera apparteneva anche una lunetta raffigurante la Deposizione, conservata a Londra presso la National Gallery.

Filatelia: Ungheria

 

PARKER RAY

 (USA)

 

Nato nel 1922. Morto nel 1990.

Era conosciuto come un pittore astratto espressionista. Parker era un insegnante d'arte, un importante pittore e una figura fondamentale per il movimento coniato da Clement Greenberg chiamato astrazione post-pittorica.

Originario del Sud Dakota, entrò all'Università di Iowa City nel 1940; ha conseguito il MFA nel 1948. Dal 1948 al 1951 ha insegnato pittura presso l'Università del Minnesota a Minneapolis. Nel corso del 1940 i suoi dipinti sono stati fortemente influenzati dalla cubismo. Nei primi anni 1950, tuttavia, Parker è stato collegato con i principali espressionisti astratti del momento, tra cui Mark Rothko e Willem de Kooning.. Parker presto cominciò a semplificare e perfezionare le sue opere rendendosi conto che attraverso l'astrazione, e la colorazione i suoi quadri potevano trasmettere ed esprimere emozioni.

Parker era un appassionato di musica jazz; e il suo interesse per il jazz, in combinazione con il suo interesse per l'espressionismo astratto, lo ha portato al suo stile di pittura improvvisata. Parker è stato anche un grande ammiratore del pittore Henri Matisse come si nota nei suoi dipinti degli anni 1970 e 1980. Entro la fine del 1950, ha insegnato presso l'Hunter College di New York City e ha sviluppato uno stile singolare di pittura che si è concentrato sul colore intenso e su semplici forme geometriche. E 'stato rappresentato dalla Samuel M. Kootz Gallery, una delle più importanti gallerie d'arte contemporanea di New York durante la fine del 1950 attraverso la metà del 1960. Egli è meglio conosciuto per il suo lavoro di fine del 1950 1960: i Paintings,dipinti caratterizzati dal colore chiaro e intenso su sfondo  bianco.

 

FILATELIA

BENIN ANNO 2003

 

PARROT PHILIPPE

(Francia)

 

Nato il 13 Maggio 1831 a Excideuil. Morto il  1894.

Pittore francese. Una strada nel Périgueux porta il suo nome.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012  Busta postale.

 

 

 

 

PARTHENIS  KONSTANTINOS

(Grecia)

 

Nato ad Alessandria il 10 maggio 1878. Morto il  25 luglio 1967.

Parthenis ha rotto con la tradizione accademica greca del 19° secolo e ha introdotto nella sua arte elementi moderni con tradizionali  temi, come la figura di Cristo.

Nato da madre italiana e padre greco di Alessandria, dopo un breve periodo di studio in Italia, ha studiato dal 1895 al 1903 presso l'Accademia di Belle Arti di Vienna sotto la guida di Karl Wilhelm Diefenbach. Parthenis apparteneva al gruppo artistico "Humanitas", fondato nel 1897 dal Diefenbach sul "Himmelhof" in Ober Sankt Veit, e divenne presto il nucleo del movimento o della vita di riforma alternative.

Parthenis seguì anche  lezioni di musica presso il Conservatorio di Vienna. La sua prima mostra personale debuttò  al Boehm Künstlerhaus nel 1899. Dopo gli studi a Vienna, si trasferì a Parigi nel 1903, e poi visse in Grecia, dove ha lavorato come pittore di icone. Nel 1907, lavorò nella  Chiesa del George a Vienna; fu attivo come pittore di icone di profonda religiosità.

Dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1938, il governo italiano acquistò una delle sue opere.

 

FILATELIA

GRECIA Anno 1993 (1807/8 UN)

 

 

PASCIN (psed. Di Julius Mordecai Pincas)

(Bulgaria)

 

 Nato a Vidin, Bulgaria il 31 marzo 1885.  Morto a Parigi il  5 giugno 1930.

Noto come il "Principe di Montparnasse ", ha studiato a Vienna prima di trasferirsi a Monaco di Baviera,  dove ha frequentato la scuola d'arte nel 1903. Per evitare il servizio nell’esercito bulgaro, allo scoppio della prima guerra mondiale Pascin si trasferì per un certo tempo negli  Stati Uniti, passando la maggior parte del suo tempo nel Sud.

Egli è meglio conosciuto come un pittore di Parigi , dove è stato fortemente identificato con il movimento modernista  e gli ambienti artistici di Montparnasse.

La famiglia Pincas si dedicava al commercio del grano. Era considerata una delle più ricche in Vidin. Comprava ed esportava  mais, riso, semi di  girasole.  La madre, Sofie  Pincas, apparteneva a una famiglia sefardita  che si era trasferita da Trieste a Zemun, dove lei e suo marito vissero  prima di trasferirsi a Vidin. In  famiglia si parlava il giudeo-spagnolo.  Nel 1892, si trasferì con i genitori a Bucarest, dove il padre aprì la società "Marcus Pincas & Co". La sua prima formazione artistica avvenne a Vienna e Monaco di Baviera. All'età di vent’anni adottò lo  pseudonimo Pascin (anagramma di Pincas).  Circa lo stesso tempo, iniziò a collaborare con disegni a “Simplicissimus”, una rivista satirica pubblicata a Monaco di Baviera.

Nel dicembre 1905 Pascin si trasferì a Parigi, entrando a far parte della grande migrazione di artisti in quella città all'inizio del 20 ° secolo. Nel 1907 incontrò la pittrice Hermine Lionette Cartan David e divennero amanti. Vissero insieme fino a che  Pascin partì per gli Stati Uniti il 3 ottobre 1914, dopo l'inizio della prima guerra mondiale. Poche settimane dopo, il 31 ottobre, Hermine David salpò per gli Stati Uniti per unirsi a lui. I due vissero negli Stati Uniti dal 1914 al 1920.

Insegnò alll' Accademia di Telfair in Savannah, Georgia , associato con il Museo d'Arte Telfair. Pascin sposò Hermine David al City Hall di New York City.

Soprattutto dopo il suo ritorno in Francia, diventò il simbolo della  comunità artistica di Montparnasse.

Nonostante la sua intensa vita sociale, Pascin trovò il tempo di creare  migliaia di acquerelli, disegni e caricature, che ha venduto a vari giornali e riviste. Ha studiato l'arte del disegno alla Académie Colarossi; disegnò paesaggi, ritratti di amici, sia maschi sia femmine.

Durante il 1920, dipinse prostitute in attesa di clienti o modelle in attesa della seduta. I suoi dipinti si vendevano facilmente ma i soldi venivano rapidamente sperperati.  Famoso come ospite di numerosi grandi feste nel suo appartamento,  quando era invitato altrove per la cena, arrivava  sempre carico di tutte le bottiglie di vino che poteva trasportare. Spesso si recava con  un grande gruppo di amici per  pic-nic estivi lungo il  fiume Marna , dove le loro escursioni duravano tutto il pomeriggio. Aspirava a diventare  un pittore serio, ma col passar del  tempo cadde in depressione a causa della sua incapacità di raggiungere il successo nonostante  i suoi sforzi.

Pascin lottò  invano per superare  la depressione e l'alcolismo.  Finì per tagliarsi  i polsi e impiccarsi nel suo studio a Montmartre. Sulla parete lasciò  un messaggio scritto col sangue. Nel testamento, lasciò la sua tenuta a sua moglie, Hermine David, e alla sua amante Lucy Krohg . 

Il giorno del funerale di Pascin 7 giugno 1930, migliaia di conoscenti della comunità artistica insieme a decine di camerieri e baristi dai ristoranti e saloni che Pascin aveva frequentato, tutti vestiti di nero, seguirono  la sua bara per tre miglia, dal suo studio a 36 boulevard de Clichy al Cimetière de Saint-Ouen. Un anno dopo, la famiglia di Pascin trasferì le sue spoglie nel  più prestigioso Cimetière de Montparnasse.

 

FILATELIA

MANAMA Anno 1972

 

 

 

PAVLOVIĆ-BARILI MILENA

(Serbia)

 

Nata il 5 novembre 1909 a Požarevac, Serbia. Morta il 6 marzo 1945 a New York City.

Pittrice e poetessa, di padre italiano e madre serba, si dedicò presto all’arte, studiando presso la Royal School of Arts di Belgrado, (1922-1926) e di Monaco di Baviera (1926-1928).

Nei primi anni del 1930 lasciò la Serbia e tornò solo per brevi visite fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Durante i suoi soggiorni in Spagna, Roma, Parigi e Londra , dove ha socializzato con Jean Cocteau e André Breton, è stata influenzata da molte scuole occidentali e artisti, tra cui Giorgio de Chirico. Dopo il 1939 rimase a New York sola, dove morì in un incidente a cavallo nel 1945.

I temi del suo lavoro variano dal ritratto a interpretazioni fantasiose di storie bibliche. I motivi sono spesso situazioni oniriche, con veli, angeli, statue di Venere e Harlequins. Molte delle sue opere sono parti di mostre permanenti a Roma, New York, Museum of Contemporary Art (Belgrado), e la sua città natale di Požarevac, dove la casa in cui è nata è stata trasformata in un museo in suo onore.

Filatelia: Jugoslavia

 

PAWLOV PETER

(Russia)

 

Nato a Kez, Udmurtia nel 1937.

 Ha studiato allo  Sverdlovsk Art College tra 1957- 62, e poi all'Istituto d'Arte Surikov nel 1963. Iniziò la sua attività nel 1968 a Cheboksary, Chuvashia, e nello stesso anno iniziò ad esporre le sue opere. 

Ha insegnato presso la Cheboksary Teacher-Training Institute dal 1969 al 1974, e poi al Cheboksary Art College dal 1980.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014.

 

 

PEARLSTEIN  PHILIP

(USA)

 

Nato il 24 maggio 1924 a Pittsburgh , PA .

E’ un influente pittore di nudi artistici.

Figlio di David e Libby Kalser Pearlstein , il padre durante la Grande Depressione  gestiva una polleria per sostenere la famiglia. Sin da  bambino i genitori assecondarono la sua predisposizione per il disegno, mandandolo a lezione presso il Carnegie Museum di Pittsburgh.  Nel 1942 , all'età di 18 anni, due dei suoi dipinti vinsero  un concorso nazionale promosso dalla rivista “Scholastic”  e furono riprodotti a colori sulla rivista “Life”.

Nel 1942 , si iscrisse  al Carnegie Institute di scuola d'arte di Tecnologia, a Pittsburgh  ma dopo un anno fu arruolato sotto le armi per servire durante la seconda guerra mondiale . Fu assegnato al Training Aids unità dislocata al Camp Blanding, in Florida,  e si occupò di  grafici, diagrammi e di  assemblaggio di armi. In questo ruolo, imparò l’arte dell’incisione e il processo di serigrafia. Successivamente dislocato in Italia venne a contatto con  l'arte rinascimentale a Roma, Firenze , Venezia e Milano, ma continuò anche a produrre numerosi disegni che raffiguravano la vita sotto le armi .

Nel 1946 tornò al Carnegie Institute e lì fece amicizia con  Andy Warhol e  con  Dorothy Cantor che sposerà in seguito. Durante l'estate del 1947 , i tre affittarono un fienile come studio estivo. Subito dopo la laurea nel giugno del 1949 con la moglie e l’amico Warhol si trasferì a New York.

Lavorò come progettista  industriale  e come illustratore di cataloghi di grandi negozi.

 Dopo la laurea, fu assunto da “Life Magazine” e per il suo lavoro fu premiato con  la borsa di studio Fulbright Hays , che gli permise di tornare in Italia per un anno.

Dal 1959 al 1963 fu istruttore al Pratt Institute, a Brooklyn, NY, e, successivamente, trascorse un anno come Visiting Critic presso la Yale University a New Haven , CT . Infine  dal 1963 al 1988 fu  professore  e poi Professore Emerito al Brooklyn College , a Brooklyn, NY .

Filatelia: Benin

 

 

PECHSTEIN HERMANN MAX

(Germania)

 

Nato a Zwickau, Sassonia 1881. Morto a Berlino nel 1955).

Studiò a Dresda con O. Gussmann e nel 1906 fu tra i maggiori esponenti, con E. L. Kirchner e H. Heckel, del gruppo espressionista “Die Brucke”; in questo periodo si interessò particolarmente all'arte di  van Gogh e alle opere di E. Munch. Nel 1907 fu in Italia, ove rimase colpito soprattutto dalla pittura di Giotto e dall'arte etrusca. Fu in contatto con i fauves e conobbe la scultura nera, che ebbe una profonda influenza sulla sua pittura. Nel 1910 a Berlino fu tra i fondatori della “Nuova Secessione”. Viaggiò a lungo in Europa, in Oriente e nei mari del Sud (1914). Eletto nel 1923 membro dell'Accademia di belle arti di Berlino, nel 1933 ne veniva radiato e la sua arte considerata "degenerata". Dopo il 1945 fino alla sua morte insegnò alla Scuola superiore di belle arti di Berlino. Pechstein  dipinse di preferenza temi esotici, paesaggi, nudi e nature morte, che trattò con acre violenza coloristica (Natura morta, 1912,; Sulla riva, 1920), e pubblicò confessioni, ricordi, poesie sul suo soggiorno nelle isole Palau.

Filatelia: Germania

 

PELLEGRINI GIOVANNI ANTONIO

(Italia)

Nato a Venezia  il 29 aprile 1675 e ivi morto il  2 Novembre 1741.

E’ considerato uno dei più importanti pittori veneziani del 18° secolo, fondendo lo stile Rinascimento  di Paolo Veronese con la quello barocco di Pietro da Cortona e di Luca Giordano. E’ considerato un importante predecessore di Giovanni Battista Tiepolo. Uno dei suoi allievi fu  Antonio Visentini .

Il padre di Pellegrini, chiamato anch’esso  Antonio, era un calzolaio da Padova. Pellegrini fu allievo di Paolo Pagani e di  Sebastiano Ricci . Ha sposato Angela Carriera , la sorella di Rosalba Carriera.  Pellegrini decorò la cupola sopra la scala a Scuola Grande di San Rocco nel 1709.

Egli è conosciuto soprattutto per il suo lavoro in Inghilterra, che ha visitato  negli anni dal 1708 al 1713 su invito del conte di Manchester, e dove ha avuto un notevole successo. Dipinse  murales in un certo numero di case di campagna inglesi, anche nel  Castello Kimbolton per il conte di Manchester, Castle Howard (dove il suo lavoro è stato in gran parte distrutto nel 1940) e Narford Hall, Norfolk, per Sir Andrew Fontaine.  Michael Levey , descrivendo i dipinti di Pellegrini sulla scala a Kimbolton, dice che, anche se dipinta direttamente nel “muro di petrolio ", hanno tutti la spontaneità e la leggerezza di fresco .  A Londra ha lavorato nel palazzo presso Piazza 31 St James per il duca di Portland , dove dipinse "la hall e scala e uno o due grandi camere".

Lavorò per Sir Godfrey Kneller  a Londra nel 1711. Presentò i progetti per la decorazione della cupola interna della nuova Cattedrale di St Paul. Si dice che i disegni piacquero a  Christopher Wren , ma non vinse la  per l’opposizione di  Sir James Thornhill .

Pellegrini ha poi viaggiato attraverso la Germania e l'Olanda, completando le sue opere in molte città europee. Nel 1713-4 era a Düsseldorf, dove dipinse una serie di scene allegoriche della vita del principe elettore, Johann Wilhelm.  Egli decorò la Sala d'Oro nelle Mauritshuis a L'Aia , e svolse altri schemi decorativi a Praga, Dresda e Vienna. Ritornò in Inghilterra nel 1719, ma ebbe meno successo nella sua seconda visita, soprattutto a causa della concorrenza di altri pittori veneziani, tra cui il suo ex insegnante  Sebastiano Ricci .

Nel  1720 ca. dipinse il soffitto della  Banca di Francia a Parigi (in seguito distrutto), [

 

FILATELIA

Paraguay  1970,  San Marino 2008

 

PENCZ GEORG

(Germania)

 

Nato nel 1500 circa. Morto a  Lipsia nel 1550.

Pittore e incisore tedesco.

Non se ne conoscono le origini, probabilmente circoscrivibili alla zona di Westheim, vicino Bad Windsheim, in Franconia. Il suo nome compare per la prima volta in un documento nella lista dei cittadini di Norimberga del 1523, dove probabilmente svolse un apprendistato presso Albrecht Dürer, a giudicare da alcuni stilemi delle sue prime opere. Nel 1525, in piena ondata di Riforma, con i fratelli Beham subì un processo legato alle sue credenze e venne bandito dalla città, sebbene più tardi, nello stesso anno, tale provvedimento venne revocato.

Molto probabilmente visitò l'Italia, a giudicare dallo stile di alcune sue opere che dimostrano una conoscenza di prima mano delle novità della Penisola. La prima visita dovette avere luogo verso  il 1530, la seconda nel 1542.

Nel 1532 il concilio cittadino lo nominò pittore municipale e nel 1550 il duca Alberto I di Prussia lo nominò pittore di corte. Partito in quell'occasione per Königsberg, morì durante il viaggio, a Lipsia, nel 1551.

Pencz fu innanzitutto un ritrattista e un pittore specializzato in soggetti mitologici a allegorici. Fu anche attivo come incisore, sia con la xilografia sia con le tecniche di incisione su metallo. I suoi dipinti hanno tonalità calde, con una meticolosa cura dei dettagli e una forte influenza italiana, in particolare veneta.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

PEREIRA DA SILVA OSCAR

 (Brasile )

 

Nato a Sao Fidelis RJ  nel 1867  Morto a - Sao Paulo SP  nel 1939).

Pittore, decoratore, designer, insegnante. Tra il 1882 e il 1887, ha studiato presso l'Accademia Imperiale di Belle Arti - Aiba. ed è alunno di  Zeferino  Costa, Victor Meirelles, Pine Key e Jose Maria de Medeiros. Nel 1887, diventa assistente di Costa Zeferino  nella decorazione della Chiesa Candelaria di Rio de Janeiro. Limperatore Pedro II lo gratificò con viaggio premio che gli permise di recarsi a Parigi nel 1889.

Studiò con i pittori Léon Bonnat e Jean-Léon Gérôme. Durante il periodo parigino  produce diversi studi e schermi. Tornò in Brasile nel 1896 dove, a Rio de Janeiro, tenne  una mostra personale nella sala della Scuola Nazionale di Belle Arti - Enba, dove presentò  33 opere realizzate in Europa. Nello stesso anno, si trasferì a San Paolo del Brasile. Insegnò presso la Scuola di Arti e Mestieri di São Paulo - Laosp, e diede  anche lezioni private nel suo studio.

Nel 1897, fondò il Centro Artistico, che diventò poi la Scuola di Belle Arti, dove insegnò. Tra il 1903 e il 1911, lavorò  alla decorazione del Teatro Comunale di San Paolo, sviluppando tre murales: Il Teatro nella Grecia antica, La Danza e Musica. Tra il 1907 e il 1917, eseguiti dipinti per la chiesa di Santa Cecilia si recò, come un pensionato dello Stato di São Paulo, in viaggio a Parigi nel 1925.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta Postale

 

PERTEGAS ENRIQUE FERRER

(Spagna)

 

Nato nel 1894. Morto nel 1961.

Illustratore, pittore e illustratore di fumetti,  appartiene alla prima generazione di autori di comics di Valencia, accanto a Luis Dubon e Juan Pérez del Muro.

Iniziò la sua carriera come illustratore di riviste satiriche del secolo scorso. Tra il 1915 e il 1916 gestì anche “Racconti della Domenica”.

Negli anni '30, lavorò per l’editrice  Guerri, prima come illustratore e copertinista di periodici  e, dopo la guerra civile,  come illustratore dei fumetti: La guerra dei Pianeti e Ultus, King of the Jungle (1943) .

Nel 1945, a Valencia disegna per la Silac, la serie Uomo-Leone, con una qualità grafica senza precedenti nella sua época.

Il critico Pedro Porcel lo apparenta con i "grandi autori catalani, come Junceda, e alla corrente del  modernismo."

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013 Busta postale

 

 

PETROV-VODKIN KUZMA SERGEEVICH

(Russia)

 

Nato nel 1878 a Khvalynsk. Morto il 15 febbraio 1939 a Leningrado.

Figlio di un calzolaio, fece la sua prima opera artistica nella prima infanzia, dopo aver preso alcune lezioni  da un paio di pittori di icone. Dopo aver terminato la scuola secondaria, ottenne un lavoro estivo in un piccolo cantiere navale in attesa di poter entrare nel Collegio di Samara. Dopo aver fallito il suo esame, si rivolse per lezioni d'arte a Fedor Burov nel 1893. In aprile 1895, Burov morì. Per caso, il datore di lavoro di sua madre lo raccomandò ad un noto architetto, R. Meltzer, il quale rimase impressionato dai suoi lavori. Lo inviò a studiare arte a San Pietroburgo. In quel periodo conobbe Borisov-Musatov, che lo incoraggiò a continuare i suoi studi.

Petrov-Vodkin soggiornò a San Pietroburgo dal 1895 al 1897 studiando  presso la Scuola del barone Stieglitz, prima di passare alla Scuola di Pittura, Scultura e Architettura di Mosca. Fu  allievo di Valentin Serov, Isaak Levitan e soprattutto Konstantin Korovin. Nel 1901 si recò a Monaco di Baviera per studiare da Anton Aschbe. Si è laureò nel 1904.

A Parigi nel 1906 conobbe e sposò Maria Jovanovic (1885-1960). Dal 1924-1926 Petrov-Vodkin visse in Francia con la sua famiglia. Nel 1922 dipinse un ritratto della poetessa russa Anna Achmatova. Con l'aiuto del governo sovietico, fece diversi viaggi in tutta l'Unione Sovietica.

 Petrov-Vodkin morì di tubercolosi a Leningrado.

Filatelia:  URSS

 

PEYKOV  ASSEN

(Bulgaria)

 

Nato nel 1908 a Sofia. Morto a Roma nel 1973.

Nel 1914 la sua la famiglia si trasferì a Sevlievo. Dopo la morte del padre, nel 1923, Assen Peykov si trasferì a Sozopol, dove ha iniziato a lavorare con la scultura. Si è laureato presso l'Accademia delle Arti, con una medaglia d'oro. Ha partecipato al concorso per il monumento ai fratelli Evlogy e Hristo Georgiev l'Università di Sofia e ha ricevuto un secondo premio. Nel 1938 ha aperto la sua prima mostra personale nel suo studio di "Zar Liberatore" di Sofia. Diversi mesi dopo aver lasciato definitivamente la Bulgaria. Visse a Parigi, Madrid, Stati Uniti, fino a quando si stabilì in Italia. Negli anni successivi Peykov divenne uno dei protagonisti della scultura italiana. Allievo del professor Andrey Nikolov e seguace della scuola romana di plastica creò oltre 1.300 opere. Tra le sue numerose opere le più note sono la statua di Leonardo da Vinci presso l'aeroporto internazionale di Roma, il bronzo Minerva presso l'Università di Bari, la statua in marmo di San Giovanni a Roma, la figura di atleti Chekinyola, il busto di Papa Pio 12°.

Assen Peykov morì nel 1973 a Roma.

Filatelia: Bulgaria

 

 

PICASSO PABLO

(Spagna)

 

Nasce a Malaga nel 1881. muore a Mougins nel 1973.

 Nel 1895 si trasferisce a Barcellona, dove si iscrive all'Accademia di Belle Arti. Vi tiene anche la sua prima personale al cabaret Els Quatre Gats. Nel 1900 realizza il primo viaggio a Parigi. Qui conosce Max Jacob, con cui divide per un certo periodo la casa. Sono momenti difficili, che nel suo lavoro trovano riscontro nel cosiddetto "periodo blu" (1901-1904), simbolista e disperato. Dopo vari spostamenti, si stabilisce definitivamente a Parigi nel 1904. Prende studio e casa in "Bateau-Lavoir. Nel 1905 le nuove frequentazioni e il grande interesse nei confronti del circo scaturiscono nel cosiddetto "periodo rosa" (1905-1906), malinconico, ma dalle tinte più chiare e pastello.

Il 1907 è un anno di svolta. Conosce Georges Braque, con il quale instaura un lungo periodo di sodalizio artistico. Nel 1909 soggiorna a Horta de Ebro, dove porta avanti la ricerca che nel 1910 sfocerà nel cosiddetto "cubismo analitico" (1910-1912)., cui seguirà una nuova concezione della composizione, definita "cubismo sintetico" (1912-1914).

Nel 1917 incontra Jean Cocteau, e con lui effettua un viaggio in Italia. Dall'impressione del viaggio scaturisce il "periodo classicista". Nel 1923 si avvicina al surrealismo.

 Dalla metà degli anni '20 manifesta un interesse crescente per la scultura e la grafica. Nel 1931 illustra le Metamorfosi di Ovidio, e nel 1935 il ciclo sulla Minotauromachie. Nel 1936 il governo spagnolo gli commissiona un'opera per l'Esposizione Universale di Parigi. Picasso realizza Guernica (1937). Nel 1944 espone per la prima volta al Salon d'Automne e aderisce al partito comunista. A partire dal 1947, a Vallauris, realizza le prime ceramiche.

Tra le ultime opere va ricordato il ciclo di 347 acqueforti, realizzate nel 1968.

Filatelia: Argentina, Cecoslovacchia, Centroafricana Rep., Chad, Congo Rep., Costa d’Avorio, Fujera, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Guyana, Paraguay, San Tomé & Principe, Togo, Tufkmenistan, Uganda, Ungheria

 

PICCINELLI ANDREA, detto BRESCIANINO

(Italia)

Nato a Brescia nel 1486 circa. Morto a Firenze, 1525 circa.

Il soprannome di "Brescianino" gli derivò dal luogo di nascita del padre di professione ballerino. Assieme al padre ed al fratello Raffaello, anch'egli pittore, visse principalmente a Siena nel 1505. La sua opera  venne influenzata dai maestri fiorentini della sua epoca, in particolare Fra Bartolomeo e Andrea del Sarto, mentre la luminosità dei suoi dipinti richiama la  conoscenza di Raffaello e Beccafumi. Si ignora l'anno della morte così come quello della nascita, l'ultimo documeto noto lo segnala attivo a Firenze, dove è possibile che sia morto durante la peste del 1527.

Sia in Italia che all'estero si possono trovare molte sue opere, ad esempio a Villa Borghese ed alla National Gallery di Londra, nei Musei di Palazzo Farnese a Piacenza, nel Museo Diocesano di Piacenza, in quello d’Arte Sacra della Valdarbia (Buonconvento) e nella Collezione Chigi Saracini di Siena.

 

FILATELIA

AJMAN Anno 1971

 

PICOU HENRI-PIERRE

(Francia)

 

Nato a  Nantes il 27 febbraio 1824. Morto il  17 luglio 1895.

La sua opera è iniziata con ritratti e col classico argomento storico, ma in seguito passò a temi allegorici e mitologici.

Era un pittore accademico e uno dei fondatori della Scuola  Neo-Greca, insieme ai suoi amici più stretti Gustave Boulanger , Jean-Léon Gérôme, e Jean-Louis Hamon , anch’essi pittori accademici. Tutti loro studiarono nei laboratori  di Paul Delaroche e poi di Charles Gleyre . Lo stile di Picou è stato notevolmente influenzato da Gleyre. Mentre il resto del gruppo in genere dipingeva soggetti classici e mitologici, Picou ricevette anche commissioni per grandi affreschi religiosi di molte chiese, tra cui la Église Saint-Roch .

Il suo debutto artistico è stato al Salon nel 1847. L'anno successivo è stato premiato con una medaglia di seconda classe per la sua pittura, Cléopâtre et Antoine sur le Cydnus, comunemente considerato come il capolavoro di Picou. Alla mostra del Salon nel 1848  il critico  Théophile Gautier , ritenne che l'argomento era troppo ambizioso, ma aggiunse pure  che "Così com’è, dà la migliore speranza per il futuro del giovane artista, e può essere compreso tra i sette o otto dipinti più importanti del Salone. "  Nel 1875 il dipinto fu esposto a New York, e poi ha trovato una collocazione sulle pareti di una galleria d'arte privata a San Francisco.

Picou ha mantenuto un grande laboratorio a Parigi  nel  Boulevard de Magenta , che ha fornito lo spazio per lavorare sui suoi affreschi espansivi. La sua popolarità continuò a crescere e vinse  il secondo Prix de Rome nel 1853 per la sua pittura,Jésus Chassant les Vendeurs du Temple (La cacciata degli usurai dal Tempio), e un'altra medaglia di seconda classe per la sua pittura al Salon nel 1857. Dal suo debutto nel 1847, Fu  un espositore regolare al Salon, nel quale espose sue opere quasi ogni anno fino alla sua mostra finale nel 1893.

E’ stato definito il pittore più alla moda verso la fine del secondo impero francese .

 

FILATELIA

SOMALIA Anno 2004

 

PIERRE JEAN-BAPTISTE MARIE

(Francia)

 

Nato a Parigi, 6 marzo 1714  e ivi morto il 15 maggio 1789.

Fu allievo di Charles-Joseph Natoire all’Académie royale de peinture et de sculpture e dipinse il proprio autoritratto già nel 1732. Come vincitore del grand prix di pittura dell’Accademia nel 1734, soggiornò dal 1735 al 1740 all’Académie de France à Rome, allora diretta da Nicolas Vleughels e poi da Jean-François de Troy, per studiare l’arte italiana e i monumenti antichi.

Tornato a Parigi, ottenne l’accettazione (agrément) all’Accademia di pittura il 29 aprile 1741 – equivalente al diritto di esporre ai Salons ufficiali – e divenne accademico il 31 marzo 1742. Per tutti gli anni Quaranta Pierre brillò in ogni genere di pittura e ottenne numerose commissioni sia private sia reali ed ecclesiastiche. Le opere da lui presentate ai Salons mostrano grande varietà di generi: dalle bambocciate alle composizioni religiose, storiche e mitologiche, accolte sempre con grande successo.

 Divenne  professore aggiunto nel 1744 e professore ordinario nel 1748. Nel 1752 è primo pittore del duca d’Orléans e produce molti disegni per i nuovi appartamenti del Palais-Royal dove dipinge il soffitto di una sala con L’Apoteosi di Psyché. Nel 1754 decora il teatro privato del duca d’Orléans nel faubourg Saint-Martin; nel castello di Saint-Cloud affresca nel 1768 un soffitto con il tema di Rinaldo e Armida e dal 1752 al 1757 due cupole della chiesa di Saint-Roch con Il trionfo della religione e l’ Assunzione della Vergine, che viene indicato essere il suo capolavoro.

Nel 1761 fu nominato cavaliere dell’Ordine di San Michele, nel 1770 diviene primo pittore del re, succedendo a François Boucher e sovrintendente della Manifattura dei Gobelins. Per vent’anni, col marchese de Marigny, l’abate Terray e soprattutto con il conte d'Angiviller, egli esercita un influsso determinante sull’arte e gli artisti del suo tempo. Le sue ultime realizzazioni furono compiute a Choisy, al Petit Trianon e al castello di Marly. Morì nel 1789, alla vigilia della Rivoluzione.

Diderot fu molto severo con lui. Nelle sue note sul Salon del 1763 scrisse che Pierre «da una dozzina d’anni è andato degenerando e la sua tracotanza si è accresciuta man mano che il suo talento diminuiva. Oggi è il più vano e il più piatto dei nostri artisti».

Tra gli allievi di Pierre si contano Étienne-Louis Boullée, Louis-Jacques Durameau, Étienne de La Vallée Poussin, Jean-Jacques-François Le Barbier, Antoine Vestier, Hughes Taraval.

 

 FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

 

 

PIERRI ORLANDO

(Argentina)
 

Nato il 18 febbraio 1913 a Buenos Aires, Argentina.
Egli era un discepolo di Emilio Centurion e Alfredo Guido.
Nel 1934 si è laureato presso la Scuola Nazionale d'Arte con il titolo di professore di disegno.
Ha studiato inoltre presso la Scuola di Belle Arti, Ernesto Carcova.
Viaggiò in Europa nel 1937, dove ebbe il primo contatto con il surrealismo.
E 'stato membro del gruppo di Orione con Luis Barragan e Leopoldo Presas.
Dal 1946, abbandonò  il surrealismo puro per intraprendere uno stile con tendenze verso l'astrazione.

Argentina Filatelia

 

PIETRIS BOGDAN  vedi  BOGDAN PIETRIS

 

PILIOKO ALOYSIUS

(Polinesia Francese)

 

Nato nel 1935 a Hihifo.

L’opera e la notorietà di Pilioko è strettamente legata al pittore russo Misutushkin.

Nicola  Misutushkin, di origine russa,  studiò pittura in Francia. Lasciata la Francia,  viaggiò a lungo e, nel 1957, scoprì il Pacifico, dopo quattro anni di tribolazione in India. 

Costretto a fare il servizio militare a Noumea, incontrò un giovane wallisiano Aloysius Pilioko appassionato di pittura, e con lui aprì a Noumea, nel 1957 una galleria d'arte.  Pilioko,  divenne suo allievo e compagno per tutta la vita. I due pittori, riconosciuti tra i  più famosi artisti del Pacifico, si  occuparono di mostre e diedero vita ad una fondazione di aristi che porta il loro nome.  

Dal 1960 al 1990 hanno organizzato un centinaio di mostre in Europa, URSS, Canada, Giappone ... e in tutto il Pacifico, in cui esposero i loro lavori.

30 Ottobre 2007, in occasione del cinquantesimo anniversario dell'arrivo di Nicolas Michoutouchkine in Oceania, il centro culturale inaugurò a Noumea Tjibaou una mostra retrospettiva che durò quattro mesi, per  celebrare il loro straordinario percorso artistico e umano.

Attraverso le loro opere, tracce luminose e colorate di una vita di viaggi e riunioni, furono presentate in un catalogo ispirato alla mostra in cui si rende omaggio a due irresistibili figure emblematiche di rinnovamento artistico in Oceania.

Più di centottanta riproduzioni di opere, documenti e fotografie d'archivio tratti dalla collezione personale di artisti e collezioni private in Nuova Caledonia, Wallis e Futuna, e Vanuatu, sono accompagnate da testi originali firmati da ricercatori: Christian Coiffier (Francia), Ron Crocombe (Isole Cook), Ludmilla Ivanova (Russia), Susan Cochrane (Australia) e Hélène de Montgolfier (Francia), la scrittrice Marie-Claude Tessier-Landgraf (Polinesia francese), sotto la regia di Gilbert Bladinières, curatore della mostra retrospettiva presso il centro culturale Tjibaou.

 

FILATELIA

POLINESIA FRANCESE Anno 1972 (P.A. 69)

 

 

PITTONI GIOVANNI BATTISTA

(Italia)

 

Nato a Venezia, 20 giugno 1687 e ivi morto il 17 novembre 1767.

Proveniente da una famiglia di pittori, imparò l'arte dallo zio Francesco Pittoni, con il quale eseguì nel 1716 il dipinto Sansone e Dalila..

Una più chiara indicazione sugli orientamenti del pittore all'inizio della sua attività, ancora legata ai modi del barocco, è suggerita da ben individuati riferimenti stilistici con la pittura di Antonio Balestra, operante a Venezia nel primo ventennio del Settecento. Attraverso alcune opere compiute dall'artista subito dopo quest'epoca, come il Martirio di San Tommaso e Diana e Atteone si precisano già i caratteri essenziali della sua pittura: ricchezza del colore, sciolto dispiegarsi delle forme, un estremo nonché manierato rigore nel definire i particolari e un soffuso senso di languore che aggiunge alle composizioni una nota di raffinata e leziosa preziosità, propria del rococò europeo.

Intorno agli anni venti del ‘700 la sua personalità si delinea con più precisione, rivelando un carattere vigoroso e monumentale negli affreschi. Pittoni lavora soprattutto come ritrattista. Negli stessi anni la composizione delle figure diventa più sicura, il lavoro sulla resa del chiaroscuro si può dire ultimato, lo studio sui colori rivela la capacità di usarli in modo contrapposto e vivace e la resa dei particolari è molto più precisa.

Per tutta la vita alterna il filone devozionale a quello storico e mitologico, maggiormente richiesti dai collezionisti. Seguono, nel decennio 1730-1740 alcuni capolavori, come La Natività, Continenza di Scipione e le allegorie del soffitto di Cà Pesaro a Venezia.

Un certo ripiegamento sui valori sicuri del passato denunciano le opere più tarde, quali il Martirio di Santa Esteria, l' Allegoria delle Scienze e delle Arti  e l' Annunciazione del 1757 delle Gallerie veneziane.

Tra i suoi discepoli va ricordato il valtellinese Cesare Ligari il cui capolavoro è conservato a Palazzo Malacrida a Morbegno, antico borgo porta della Valtellina.

Filatelia: Manama

 

POELEMBURG  CORNELIS VAN

(Olanda)

 

Nato a Utrecht intorno al 1590 e ivi morto il 12 agosto 1667.

Fu scolaro di Abraham Bloemaert, di cui sviluppò specialmente un solo genere: paesaggio con figure. Al paesaggio Poelemburg diede un'intonazione soprattutto arcadica con ninfe che si bagnano e con satiri danzanti. In dipinti, di formato generalmente piccolo e di tecnica minuta, su rame o su tavola, sempre piacevoli, rappresentò talvolta anche concilî di dei nell'Olimpo, giuochi di putti su nuvole. E nella medesima luce chiara e serena compose pure quadretti di soggetto sacro come l'Adorazione del Bambino

Soggiornò a Roma fra il 1617 e il 1623 e fu con B. Breenbergh fra i fondatori della famosa compagnia dei pittori olandesi e fiamminghi nell'Urbe col soprannome di "Satyr". Lavorò per la corte medicea e per Carlo I, re d'Inghilterra. Di lui si hanno bei disegni di ruderi romani e studî di nudi femminili (una bella raccolta nel gabinetto delle stampe agli Uffizî di Firenze); suoi quadri sono frequenti nelle gallerie d'Europa. Ebbe tutta una schiera di seguaci e imitatori, specialmente nella scuola dell'Aia.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013 Busta postale

 

 

POLLAIOLO ANTONIO BENCI

(Italia)

 

Nato a Firenze nel 1431 ca. Morto a Roma il 4 febbraio 1498.

Fratello di Piero, che gli fu costantemente a fianco soprattutto nell'esecuzione delle opere pittoriche, si formò come orafo, probabilmente nella bottega di Pietro Sali o di M. Fininguerra, e in questo campo ebbe grande fama.

 Da orafo tenne bottega col fratello e con altri. Dell'oreficeria praticò ogni tecnica, anche lo smalto e il niello, che doveva portarlo a incidere su rame. La sua produzione pittorica è stata ricostruita sulla base di riferimenti storici e  di elementi stilistici conformi alle sculture documentate e alla celebre Battaglia dei nudi (Firenze, Gabinetto nazionale dei disegni e delle stampe), pietra miliare nel campo dell'incisione.

Per Piero de' Medici eseguì tre grandi quadri con le Fatiche d'Ercole (1460 circa), di cui resta memoria nelle tavolette di Ercole e Anteo e Ercole e l'Idra (Firenze, Uffizi), considerate dalla critica ora come modelli ora come copie più tarde.

Tra il 1466 e il 1480 fu realizzato il prezioso parato liturgico (Firenze, Museo dell'Opera di S. Maria del Fiore), per i cui ricami con le Storie di s. Giovanni Battista Pollaiolo fornì i cartoni. Tra il 1475 e il 1480 si possono collocare il bronzetto di Ercole e Anteo (Firenze, Museo nazionale del Bargello) e i piccoli dipinti Apollo e Dafne (Londra, National Gallery), Ercole, Nesso e Deianira (New Haven, Yale Univ., coll. Jarves). Nel 1484  fu chiamato alla corte papale a realizzare il monumento funebre in bronzo di Sisto IV (1484-93, Roma, Grotte vaticane): commissionato dal card. Giuliano della Rovere.

 L'attività del Pollaiolo. in questi anni si fa sempre più complessa e articolata: si ricordano progetti per un monumento equestre a Francesco Sforza, duca di Milano (non eseguito), progetti per la facciata di S. Maria del Fiore a Firenze, per la sacrestia di S. Spirito e per la chiesa dell'Umiltà a Pistoia. Tra le minori sculture di Antonio: varie statuette di bronzo, un busto di giovane nel Museo nazionale di Firenze, i putti della Lupa capitolina (Roma, Campidoglio), forse eseguiti verso il 1470.

Filatelia: Italia

 

PONTORMO (pseud di JACOPO CARRUCCI)

(Italia)

 

Nacque a Pontormo (Empoli),  il 24 maggio 1494. Morto  probabilmente il 31 dicembre 1556 o il 1 gennaio 1557

Jacopo Carrucci nacque in un piccolo borgo cui si deve il suo soprannome.

Secondo il Vasari anche il padre, Bartolomeo Carrucci, era un pittore che aveva studiato alla bottega del Ghirlandaio, ma questo non può aver influito sulla formazione di Jacopo, data la prematura morte di Bartolomeo, avvenuta nel 1499, quando il figlio aveva all’incirca cinque anni.

È, però, probabile che, in seguito agli altri gravi lutti che colpirono la famiglia, la morte della madre nel 1504, quella del nonno nel 1506, il giovane Jacopo sia stato avviato alla carriera di pittore in considerazione del mestiere svolto dal defunto padre.

La “Vita” del Vasari racconta, infatti, che dopo il suo arrivo a Firenze, voluto dalla nonna che lo affidò alla  magistratura che si occupava degli orfani, amministrandone e custodendone i beni, adolescente, fu messo a bottega presso Leonardo da Vinci e poi da Piero di Cosimo, da Mariotto Albertinelli ed infine con Andrea del Sarto.

A diciannove anni, nel 1513 il suo percorso di apprendista pittore si concludeva con la produzione delle sue prime opere.

Tra queste, la “Visitazione” del Chiostrino dei Voti della Santissima Annunziata (1514-1515), che, rivelano chiaramente l'ispirazione alle opere di Leonardo, di Raffaello e di Fra’ Bartolomeo.

Al 1515 risale anche la decorazione della Cappella dei Papi in Santa Maria Novella, realizzata in occasione della visita di Papa Leone X alla città.

Intorno al 1517 il Pontormo prese parte, con la complessa tela “Giuseppe interpreta i sogni del Faraone”, alla decorazione della Camera Nuziale di Pierfrancesco Borgherini.

Qualche anno dopo ricevette dai Medici il prestigioso incarico di decorare, con Franciabigio e ad Andrea del Sarto, la sala principale della Villa di Poggio a Caiano, cui lavorò dal 1519 al 1521: l’affresco rappresentante la scena pastorale “Vertumno e Pomona”è dominata da una luce tersa e da una natura rasserenante, rivela il costante michelangiolismo corretto dalla delicata elaborazione personale.

In seguito, per sfuggire alla peste che nel 1523 imperversava a Firenze, il Pontormo si rifugiò nella Certosa del Galluzzo, nei pressi della città, trattenendosi anche dopo la scomparsa del pericolo.

Qui dipinse una serie d’affreschi dedicati alla Passione di Cristo e ispirati alle stampe di Albrecht Dürer, che rivelano un mutamento stilistico, una “maniera tedesca” di dipingere.

Il mutamento di stile del pittore non fu apprezzato da Vasari, che considera il pittore notevolmente peggiorato rispetto alla giovinezza, ma

nel 1525, a sottolineare i successi e la perfezione dei suoi dipinti, Jacopo venne chiamato a far parte dell’Accademia del Disegno.

Dal 1526 al 1528 fu impegnato negli affreschi della Cappella Capponinella chiesa di Santa Felicita, per il cui altare realizzò una pala con il “Trasporto di Cristo al Sepolcro”.

Nel 1529 Jacopo da Pontormo riuscì ad acquistare una casa per abitare e lavorare, iniziando così a lavorare in una bottega propria, con propri allievi.

Nello stesso periodo realizza veri e propri capolavori, quali la “Visitazione” della Pieve di San Michele di Carmignano e, fra i ritratti, il vibrante “Giovinetto” e il fiero “Alabardiere”.

Dopo il 1530 Jacopo Carrucci negli affreschi delle ville di Careggi e di Castellosi, sperimentò lo stile di Michelangelo, per i quali si racconta che il pittore abbia lavorato per cinque anni dietro un tramezzo di legno, in modo da poterli ultimare da solo.

Tra le opere degli ultimi anni, in larga parte distrutte o rovinate, restano comunque convincenti alcuni ritratti, come la “Dama col cagnolino” di Francoforte, che condivide la preziosità aristocratica dell’allievo Bronzino.

Gli ultimi due anni di vita (1554-1556) vedono Pontormo impegnato anche nella stesura di un diario, “Il Libro mio”, assai utile per ricostruire la vita quotidiana e la complessa personalità dell’artista, morto probabilmente il 31 dicembre 1556 o il 1 gennaio 1557 e sepolto, il 2 gennaio 1557, nella chiesa della Santissima Annunziata.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

POSADA ANDREW B. "DREW"

(USA)

 

Nato il 17 gennaio 1969. Morto il 4 gennaio 2007.

E’ stato un illustratore di fumetti e autore nell’arte pin up.

Lavorò con le società  Image Comics, Top Cow  Wildstorm e estremo Studios , e sul suo lavoro pubblicò il volume L'arte di Drew Posada, da SQP Inc. nel 2002.

Drew Posada è nato da un parto gemellare (suo fratello si chiamò Alex).  Drew ha iniziato la sua carriera all'età di 16 anni, quando ha cominciato ad essere pagato per la sua arte legata al fumetto. Non fu incoraggiato dalla sua famiglia che gli soleva ricordare "che l'illustrazione  non è un lavoro che permetta di vivere", Comunque, pur conservando nella sua mente questa visione negativa,  decise di frequentare  il  college e poi la scuola superiore. Iniziò a lavorare  come corniciaio, ma, insoddisfatto di questo lavoro, pur avendo sviluppato una  propria clientela, si trasferì da Seattle nel  Southern California, dove fu immediatamente assunto da Image Comics, nella primavera del 1994.

Lavorare nel campo dei fumetti creandosi uno stile personale, usando vari strumenti tra cui  l'aerografo digitale, che gli permise  una  flessibilità più artistica e più spazio per la sperimentazione.

Il lavoro di Posada nel fumetto gli valse il plauso e una vita decente, ma anelava ad essere riconosciuto per le sue pin-up art.

Mentre studiava il modo di migliorare la sua tecnica conobbe due leggende dell’arte  pin-up, Hajime Sorayama e Olivia De Berardinis,  che gli aprirono nuovi orizzonti.

Nel suo libro descrisse  l'impatto che l’opera di Sorayama ebbe su di lui come artista. E comprese che per aver successo nel campo dell'arte pin-up, doveva contattare  le  Editions Robert Bane,   che già rappresentavano sia Sorayama sia  Olivia.

La prima volta che Posada ebbe un incontro con la direzione delle Editions Robert Bane per offrire il suo lavoro gli fu detto che doveva apportare delle modifiche. Da quel momento si concentrò sull’idea,  sacrificando i  confortevoli profitti che il fumetto gli offriva.

Due anni più tardi, quando ripresentò il suo lavoro alle edizioni  Robert Bane, fu accolto con entusiasmo.

Tra le sue opere migliori: Copertina del fumetto pin-up Venere Domina , edito da Verotik nel 1998; Coperchio di Jinn (1999) e The Wicked (1999), entrambi pubblicati da Avalon Studios ; Diversi lavori per Il fumetto Wicked, della  Avalon Studios, tra cui Angela, personaggio di  Todd McFarlane e Vampirella.

Posada è morto per pancreatite ai primi di gennaio del 2007. [

 

FILATELIA

BENIN  Anno 2002, CONGO Anno 2004

 

 

POUSSIN NICOLAS

(Francia)

 

Nato a Les Andelys, 15 giugno 1594. Morto a 19 novembre 1665.

Noto in Italia anche come Niccolò Pussino, di piena impostazione classica, nel suo lavoro sono caratteristiche predominanti chiarezza, logica e ordine. Fino a tutto il XX secolo fu il riferimento prevalente per artisti con orientamento classicista, come Jacques-Louis David, Ingres e Cézanne.

Nato in una famiglia borghese della Normandia, lasciò a diciotto anni la dimora familiare in seguito alla disapprovazione dei genitori per la scelta della carriera di pittore.

Seguirono diversi brevi soggiorni in atelier di pittori dove, però, era considerato un artista autodidatta, non avendo seguito corsi accademici d'arte. Si guadagnò da vivere, quindi, con qualche commissione; in particolare, assieme a Philippe de Champaigne lavorò alla decorazione del Palais du Luxembourg.

Nel 1623 eseguì sei tavole sulla vita di Ignazio di Loyola per i gesuiti, e ciò gli procurò una certa fama. Arrivò in Italia nel 1624, sotto la protezione del cardinale Barberini, ricco collezionista e mecenate e, successivamente, incontrò Giambattista Marino, poeta alla corte dei Medici, che gli aprì le porte di ricche famiglie romane. Ma Poussin, che conduceva una vita molto regolare divisa fra lavoro e svaghi, non ottenne che piccoli incarichi. Realizzò comunque per la Basilica di San Pietro a Roma, il "Martirio di Sant'Erasmo" (1628-1629). Avido di conoscenze, Poussin studiò l'ottica, la geometria e la prospettiva. Fu gravemente malato e sposò la figlia di un pasticcere francese trasferito in Italia. Si fermò quindi a Roma.

Ripetutamente invitato a rientrare in Francia, accettò solo quando il suo amico più devoto, Paul Fréart de Chantelou, venne a cercarlo nel 1640. In patria fu ricevuto con grandi onori: Luigi XIII e Richelieu gli chiesero di assumere la supervisione dei lavori del Louvre; fu perciò nominato primo pittore del re e direttore generale degli abbellimenti dei palazzi reali.

Tuttavia la gelosia di Vouet (già primo pittore del re) e le piccole persecuzioni del clan degli amici di quest'ultimo limitarono molto il suo lavoro, sicché egli consegnò a Richelieu solamente qualche tavola, tra cui il "Trionfo della Verità", e gli accesero dentro il desiderio e il bisogno di ritrovare la propria famiglia; Poussin chiese quindi un congedo e ripartì per Roma nel 1642, con Gaspard Dughet e Lemaire, promettendo di tornare. La morte di Richelieu e quella di Luigi XIII lo indussero a considerare esauriti i propri impegni con la corte francese: non tornò più in Francia, ma non smise di lavorare per il proprio paese, dando con i suoi consigli un nuovo impulso alla sua scuola, cosa che lo farà comunque considerare il rinnovatore della pittura francese sotto Luigi XIV.

Tornato a Roma, poté applicarsi a numerose tavole mitologiche ("Orfeo e Euridice", "Orione cieco", "I Pastori dell'Arcadia") e bibliche ("Le quattro stagioni") che gli assicurarono una fama europea.

La sua tomba, fatta costruire nel XIX secolo da Chateaubriand, si trova nella basilica di San Lorenzo in Lucina a Roma.

Il personaggio di Poussin è inserito nel racconto Il capolavoro sconosciuto di Honoré de Balzac.

Filatelia: Manama

 

POUSSIN PIERRE CHARLES

(Francia)

 

Nato a Parigi nel 1819  ivi morì nel 1904. 1819 - 1904

Fu allievo  di Léon Cogniet. Espose al Salon dal 1842.

Fu in particolar  modo pittore di scene di genere, di ritratti, di vedute,  di animali e di nudi.

Fu attivo a Parigi

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013 busta postale.

 

POUYANDEH  NAZANIN

(Iran)

Nata in Iran nel 1981.

 

E’ uno de prodoti migliori dell’arte comtemporanea. A dispetto della giovane età (è nata in Iran nel 1981).

 Nazanin Pouyandeh è da un po’ nel mirino della critica internazionale. Le sue opere sono una scintilla che scocca in un mondo dove l’arte è al primo posto. Raconta storie di tutti i generi (dalla solitudine dell’individuo, alla società di massa,  alle incursione nella politica.” Da Internet 2014”

 

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno  2013  Busta postale

 

 

 

POYNTER EDWARD JOHN

(Inghilterra)

 

Nato a Parigi il 20 marzo 1836. Morto il  26 luglio 1919.

Pittore e disegnatore servì come presidente della Royal Academy.

Subito dopo la nascita a Parigi, i suoi genitori tornarono in Gran Bretagna.  Fu istruito nel  College di Brighton e  nella Ipswich School, ma dovette abbandonare la scuola per motivi di salute per ristabilirsi parte a Roma e parte a Madera. Nel 1853 incontrò a Roma Frederick Leighton, che rimase impressionato per i lavori di quel diassettenne. .Al suo ritorno a Londra, riprese gli studi  presso l'Accademia di Leigh in Newman Street e la  Royal Academy Schools. Si recò successivamente a Parigi per studiare nello studio del pittore classicista Charles Gleyre dove James McNeill Whistler e George du Maurier furono suoi compagni di studio.

Divenne noto per le sue grandi tele storiche come Israele in Egitto,  San Giorgio per l'Inghilterra, un mosaico per la lobby centrale del Palazzo di Westminster, raffigurante San Giorgio e il Drago,  Visita della regina di Saba e di re Salomone. Fu ammesso come associato della Royal Academy nel 1869.

Poynter è stato il primo Slade Professor presso l'University College di Londra (1871-1875), preside della National Art Scuola di Formazione (1875-1881) e direttore della Galleria Nazionale (1894-1904).  Nel 1896, alla morte di Sir John Millais, Poynter è stato eletto presidente della Royal Academy. Ha ricevuto un cavalierato nello stesso anno e una laurea honoris causa dalla Università di Cambridge nel 1898.

Fu nominato baronetto nel 1902.

Filatelia:   Guinea Bissau. Somalia

 

 

PREISLER JAN

(Boemia)

 

Nato a Popovice Berouna, 18 Febbraio 1872. Morto a  Praga, 27 Aprile 1918).

Ha studiato presso la Scuola di Arti Applicate di Praga (1887-1895). Nel 1906 ha visitato il Belgio, i Paesi Bassi e Parigi. Ha insegnato presso l'Accademia delle Arti di Praga del 1913. Fu un pioniere della moderna arte boema, e il suo lavoro si sviluppò dal puro stile Liberty e Simbolismo verso l'Espressionismo, in tre fasi.

Il periodo 1887-1900 è rappresentato dalla Primavera trittico (1900, Praga, Fiera Pal.):

Il periodo 1901-7 culminò nella pittura di un ciclo più grande (1901-2).

Nel 1908-1918 Preisler tornò alla decorazione monumentale. In questo momento si stava avvicinando l'espressionismo della generazione più giovane alla quale si accostò.

Filatelia: Cecoslovacchia

 

PRINET  RENÉ-XAVIER

(Francia)

 

Nato il 31 dicembre1861 a Vitry-le-François.  Morto il 26 Gennaio  1946  Bourbonne-les-Bains.

Nacque in una  nobile famiglia di notai originari di Luxeuil-les-Bains, René-Xavier è il figlio di Henry Prinet (nato nel 1824), procuratore imperiale.

 Il padre per i suoi incarichi fu trasferito a Parigi e Renè vive con la sua famiglia in Rue Bonaparte, vicino alla Scuola di Belle Arti, alla quale sembrava destinato. Suo padre, un pittore dilettante (di lui è nota una Madonna col Bambino), intenzionato a prendersi cura  della formazione artistica del figlio, lo affida a Timba,  pittore e decoratore  in  diverse chiese di Parigi. Anche la nonna materna, legata ai pittori Hubert Drouais (1699-1767) et François-Hubert Drouais (1727-1775) si occupa del nipote.

Ma fu nel 1880 che il sogno di Renier-Xavier si avvera, cioè quando viene affidato alle cure artistiche di  Jean-Léon Gérôme. Egli rimane con il maestro fino al 1885. Poi si lega con i pittori della Franca Contea: Georges Griveau, Louis-Auguste Giradot Felix Desgranges e Jules-Alexis Muenier. Allo stesso tempo,  studia presso l'Académie Julian.

La pittura Bambino Gesù è il suo primo quadro accettato al Salon degli artisti francesi nel 1885. Espone al Salon fino al 1889.

Si lega poi con un gruppo di giovani pittori chiamati “La banda nera”: Lucien Simon, Andrew Dauchez, Rene Menard e Charles Cottet.

Professore presso la Scuola Nazionale di Belle Arti, ha creato e diretto il primo atelier per donne.

Nel 1891, ha ricevuto una commissione di stato per decorare il Palazzo della Legione d'Onore sul tema Le quattro stagioni. I suoi schizzi vengono accettati. Lo stesso anno, espone alla Galerie Durand-Ruel con Albert Besnard, Jules-Alexis Muenier e Fantin-Latour.

Una delle sue opere più famose, La Sonata a Kreutzer, è esposta nel 1901 alla mostra "Arte francese contemporanea" di Stoccarda, dove viene  venduta al principe reggente di Baviera. Nel 1904 inaugura assieme a Lucien Simon et Antoine Bourdelle alcuni ateliers dell’Académie de la Grande Chaumière.

Nel 1909, dipinge la giovane figlia di René Boylesve. Nel 1913, viene nominato segretario della Société Nationale des Beaux-Arts.  Andò negli Stati Uniti, come membro della giuria della 17° mostra del Carnegie Institute di Pittsburgh. I suoi dipinti  Cavaliers e Interno di una sala da pranzo  sono esposti  in questa occasione.

Nel 1912, Prinet fa il ritratto di Albert Besnard presso l'Accademia di Belle Arti. Nel 1916 dipinge, assieme al suo allievo australiano Bessie Davidson, la famiglia di Félix Desgranges.

Nel 1920, espose con René Ménard, Lucien Simon, Edmond Aman-Jean e Albert Besnard alla prima   Mostra di artisti francesi di Bruxelles. Lo stesso anno espone nuovamente a Pittsburgh al 21 ° mostra con il dipinto  Roman d'un Spahi, tema tratto da un’opera di Pierre Loti.

E 'stato eletto nel 1943 presso l'Accademia di Belle Arti, succedendo a Jules-Alexis Meunier. .

Prinet è morto nella sua casa di Bourbonne-les-Bains il 26 gennaio, 1946. È sepolto nel cimitero di questa città.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012  Busta postale.

 

PROCACCINI GIULIO CESARE

(Italia)

 

Nato a Bologna, 1574. Morto a Milano, 14 novembre 1625.

Quinto figlio del pittore Ercole Procaccini il Vecchio e fratello di Camillo e Carlo Antonio, entrambi pittori, si trasferì a 11 anni con la famiglia a Milano cominciando a lavorare nel 1590 alla fabbrica del Duomo. Veniva da una dinastia di pittori, che a Bologna aveva rappresentato una via alternativa a quella dei Carracci. Quando il ruolo di questi ultimi diviene dominante, i Procaccini si spostano a Milano, città che nel clima controriformistico impostato da Federico Borromeo era diventata un centro di elaborazione delle nuove forme nel campo delle arti figurative.

Giulio Cesare esordisce nel campo dell'arte come scultore, e di questa sua prima fase sono varie opere in Santa Maria dei Miracoli a Milano (Angeli reggicorona per la statua della Madonna dei Miracoli di Annibale Fontana). Verso il 1600 passò alla pittura, il motivo di questo cambiamento non è noto; molti tendono ad attribuirla a un viaggio di formazione a Roma, Venezia e Parma, o a un soggiorno di studio a Parma all'inizio del Seicento che ne avrebbe profondamente modificato l'iniziale asprezza lombarda dello stile. Le sue prime imprese pittoriche sono le pale con la Pietà e il Martirio di Nazaro e Celso nella Chiesa di Santa Maria presso San Celso, una Madonna del Rosario col Bambino, San Francesco, San Domenico e angeli per il Santuario Arcivescovile della Beata Vergine dei Miracoli di Corbetta e le tele per il Tribunale di provvisione, in cui è evidente lo stile caratteristico del tardo manierismo lombardo del Cerano e del fratello Camillo.

Nelle opere successive diviene sempre più evidente invece l'influenza di importanti artisti emiliani come il Correggio o ilParmigianino oltre che le vigorose suggestioni dell'arte di Rubens.

Nel 1619, insieme al fratello Camillo, lavorò a Torino per i principi di casa Savoia.

Importante anche il suo soggiorno genovese, durante il quale esegue tra le altre opere l'Ultima Cena per la Santissima Annunziata del Vastato (dipinto posto nella controfacciata).

Lo stile delle sue ultime opere, indicativamente quelle dipinte dopo il 1620, perde eleganza per farsi sempre più scultoreo e manieristico, come si nota ad esempio, nel Caino che uccide Abele del 1623.

L'ultimo suo quadro, l'Autoritratto dipinto nel 1624 e oggi conservato a Pinacoteca di Brera, è un capolavoro di intensa e malinconica espressività che ne sigla nel modo più alto tutta l'opera. A 50 anni l'artista vi appare precocemente invecchiato.

Morì l'anno a Milano, il 14 novembre 1625.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

 

 

PRUD’HON PIERRE PAUL

(Francia)

 

Nato a Cluny, 4 aprile 1758. Morto a  Parigi, 14 febbraio 1823.

Prud'hon fu chiaramente influenzato dal Neoclassicismo, altre volte dal romanticismo. Fu apprezzato dagli altri artisti e scrittori come Stendhal, Delacroix, Millet e Baudelaire per i suoi chiaroscuri e per il suo convincente realismo; il suo più famoso dipinto è probabilmente la Crocifissione (1822) dipinta per la cattedrale di St. Etienne a Metz. La Crocifissione ora si trova al Louvre.

Filatelia: Congo Rep.

 

PUIGDENGOLAS BARELLA   JOSEP

(Spagna)

 

Nato a  Puigdengolas Barrella , Barcelona , 1906.  Morto nel 1987.

Fu un pittore paesaggista del XX secolo. Il Marqués de Lozoya detto di Puigdengolas  è stato tra i più illustri rappresentanti della scuola paesaggio spagnolo. Le sue opere sono presenti nel Museo Nacional -Centro de Arte Reina Sofía e nel Museo d'Arte Moderna di Barcellona.

Ha studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Aveva il suo studio a Barcellona, ma risiedeva  a Maiorca e Cerdanya. Nel 1951 fu  stato nominato professore presso la Facolta 'di Belle Arti di Sant Jordi di Barcellona.

Nel 1972 il figlio Josep sposò la pittrice  Gloria Muñoz.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

PUMA DAVIDE

(Italia)

 

Nato a Sanremo nel 1971.

Disegnatore da sempre,dedica i primi anni della propria vita professionale ad altri percorsi lavorativi. Scopre la passione divorante per la pittura nel 2003 quando, quasi per gioco,comincia a collaborare nell'atelier del fratello Corrado Puma. Incoraggiato da quest'ultimo,decide di affinare ed indirizzare il proprio naturale talento frequentando l'accademia Balbo di Bordighera con il maestro Enzo Consiglio e la scuola di nudo artistico di Mentone. Attingendo da grando figure del Novecento,Vespignani,Freud e Casorati, conclude questo percorso creando una pittura netta,potente,materica che conquista ed avvolge lo spettatore con atmosfere antiche e sincere,senza inutili sofisticazioni intellettuali. (da Internet)

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013

 

RADOVIĆ IVAN

(Serbia)

 

Nato il 22 Giugno, 1894, Vršac. Morto il  14 agosto 1973 a  Belgrado.

Fu un giocatore di tennis e pittore,

Terminati gli studi di pedagogia a Sombor, divenne  insegnante di disegno. Andò a Budapest per proseguire i suoi studi presso l’Università di Belle Arti Ungherese e frequentò i corsi del pittore ungherese István Réti.  Ha trascorso i suoi anni di studio in Ungheria tra il 1917 e il 1920. Nel 1921 ha intrapreso un viaggio di studio per visitare Monaco di Baviera , Praga  e  Venezia , e ha soggiornato a Praga e Parigi . Si trasferì a Belgrado nel 1927. Ha insegnato in una scuola di Stanišić . Successivamente ha insegnato al liceo delle giovani ragazze in Sombor. Nel 1929 ha esposto nella  mostra del Padiglione delle Arti di Belgrado, " Flora Zuzzeri ".

Radovic fu anche un eccellente tennista. Nel 1929 Radović partecipò ai Campionati Nazionali a Zagabria Lo stesso anno, si classificò terzo dietro Franjo Sefer e Krešimir Friedrich. Per questi risultati fu aggregato al  gruppo che rappresentò il Regno di Jugoslavia alla Coppa Davis e ha viaggiato ad Atene con loro per affrontare la Grecia . La squadra jugoslava perse.

Nel 1930 la squadra jugoslava ospitò un incontro di primo turno contro la Svezia e celebrò la prima vittoria in Coppa.

Radović rappresentò  ancora una volta la Jugoslavia in una partita amichevole contro l'Ungheria in Szeged nel giugno 1930.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale è stato arruolato e poco dopo è stato fatto prigioniero e trasportato in un campo di concentramento tedesco. Fu rilasciato poco prima della fine della guerra. Diventò un membro della Accademia serba delle scienze e delle arti nel 1970. Morì nel 1973 e fu sepolto nella Groblje Novo, Belgrado.

L'arte di Radović è descritta come "evocativa delle opere del  Doganiere Rousseau, Gauguin e Chagall e  attraversò diverse fasi, che spesso si sovrappongono come ricerca parallela, dal razionalismo contemplativo  a quello  emotivo, istintivo e irrazionale ".

 

FILATELIA

JUGOSLAVIA Anno 1975 1480

 

 

RAFFAELLO SANZIO  SANTI

(Italia)

 

Nato il 6 aprile 1483 ad Urbino. Muore a Roma il 6 aprile 1520.

Il padre, Giovanni Santi, è pittore per cui il  piccolo Raffaello, crescendo in un mondo di pennelli e colori, incoraggiato dal padre, si innamorò del disegno.

Raffaello entra nella bottega del Perugino dove studia ed impara ad usare lo schema compositivo e la equilibrata solennità classica del suo Maestro e l'attenzione agli elementi paesistici del Pinturicchio anche lui discepolo del Perugino.

Nel 1500, a diciassette anni, Raffaello lascia la bottega del Perugino con il titolo di Magister, qualifica che lo autorizza ad assumere personalmente commesse di pittore.

Raffaello lavora quindi nella vicina Città di Castello, dipingendo Pale d'altare, uno Stendardo ed una Crocefissione, fino al 1504, quando si trasferisce a Firenze.

Da questa data in poi, la vita dell'artista è una frenetica corsa da una città all'altra, intento spesso a più opere in contemporanea, di cui si occupa interamente da solo. Nonostante la calma perfetta dei suoi dipinti, Raffaello vive con un ritmo frenetico e nei primi anni del Cinquecento realizza un cospicuo numero di opere.

Nel 1509, risulta tra i pittori stipendiati presso la corte pontificia di Giulio II della Rovere. E' qui che egli realizza il suo capolavoro, affrescando le Stanze Vaticane. Quella della Segnatura, con cui inizia, gli fa subito ottenere il plauso e l'ammirazione di tutta la corte e di molti  umanisti.

Mentre continua l'opera in Vaticano, nel 1511 Agostino Chigi gli richiede la decorazione della sua villa sul Lungotevere della Lungara, Giovanni Goritz gli commissiona l'affresco del "Profeta Isaia", letterati, filosofi del tempo gli richiedono ritratti oggi molto famosi. Ormai al culmine della sua splendida carriera, Raffaello viene preferito ad artisti come Michelangelo, che Leone X lascia inattivo per favorire il pittore urbinate. Dopo la morte del Bramante, egli esegue lavori d'architettura ed è nominato direttore della fabbrica di San Pietro. Nel 1515, realizza dieci cartoni per altrettanti arazzi, da porre sulle pareti della Cappella Sistina. Nel 1516, riceve l'incarico di conservatore delle antichità romane, con la clausola di realizzare una carta topografica di Roma. Consumato dalla sua vita operosa e frenetica, ammirato e avvolto da leggende sulla vita e sulla sua persona, Raffaello muore il 6 aprile del 1520: pare di venerdì santo, così come era venuto al mondo.

Filatelia: Ajman, Benin, Bolivia,  Bulgaria, Cuba, Centroafricana Rep., Costa d’Avorio, Eritrea,Francia, Guinea Bissau,Paraguay,Turcs e Caicos, Ungheria

 

RAMOS  MEL 

(USA)

 

Nato a Sacramento, 24 luglio 1935.

Pittore statunitense. Può essere considerato uno degli ultimi esponenti della Pop Art, anche se l'ironia delle sue opere, per alcuni critici, lo pone al di fuori della categoria artistica. Anche se principalmente pittore figurativo, Mel Ramos ha sperimentato sia l'arte realista sia l’arte astratta. Alcuni dei suoi lavori incarnano entrambi gli stili. Egli viene acclamato dalla critica come uno sperimentatore ironico e dissacrante. Il suo tema principale, peraltro comune ad altri esponenti del movimento pop, è la critica al consumismo, utilizzando ed esasperando il linguaggio e la tecnica dei fumetti.

Mel Ramos ha ricevuto il suo primo importante riconoscimento nei primi anni sessanta; dal 1959 egli ha partecipato in più di 120 mostre collettive. Insieme ad altri artisti come ad esempio Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg e James Rosenquist, Ramos ha prodotto opere d'arte che celebrano gli aspetti della cultura popolare, come rappresentata dai mass media. Ha partecipato alle principali mostre di Pop Art, sia in Nord America che in Europa e le sue opere sono state riprodotte, spesso per la loro ironia, in libri, cataloghi, periodici.

 

FILATELIA

SOMALIA  Anno 1999, Congo 2005, DJUBALAND  1999

 

 

RAPITI GIOVANNI

(Italia)

 

Nato a Città di Castello nei pressi di  Roma nel 1954.

Dipinge fin da bambino e il suo lavoro è molto apprezzato per il mondo.

Attualmente risiede e lavora tra la Toscana e l'Umbria.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

 

 

RAVENSTEYN DIRK de QUADE van

(Olandese)

 

Nato nel 1565. Morto nel 1620.

E’ stato un pittore olandese della Golden Age, attivo alla corte di Rodolfo II, imperatore del Sacro Romano Impero.

Nacque probabilmente a L'Aia, dove suo padre Claes era membro di una famiglia di artisti. Considerato un importante membro della scuola di fama internazionale della pittura olandese e fiamminga sotto l'imperatore Rodolfo II (che regnò dal 1576 fino alla sua morte nel 1612), Ravesteyn apparteneva ad una famiglia agiata e possedeva una casa propria nel Malá Strana nel 1598.

Da registrim dell’epoca risulta che soleva prestare ingenti somme di denaro per subappaltare incarichi o attivare altri artisti per l'acquisto di proprietà.

Alla morte dell’imperatore  Rudolf, nel 1612, gli successe Matthias che morì nel 1619. In quell'anno Quade van Ravesteyn fu menzionato in alcuni atti come creditore di entrambi  gli imperatori.

Come per altri artisti, le sue opere sono state per lo più disperse nel mondo; solo poche di esse sono  rimaste a Praga Nella Galleria dell'Ufficio Nazionale.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

 

 


RAY PARKER

(USA)


Nato nel1922. Deceduto nel 1990.

Era conosciuto come un pittore espressionista astratto.

Entrò all'Università di Iowa a Iowa City nel 1940  e conseguì un master nel 1948 . Dal 1948 al 1951 ha insegnato pittura presso l'Università del Minnesota a Minneapolis. Nel corso del 1940 i suoi dipinti sono stati fortemente influenzati dal cubismo. Nei primi anni 1950, tuttavia, Parker si associò con i maggiori espressionisti astratti, tra cui Mark Rothko e Willem de Kooning.

Parker cominciò presto a semplificare e perfezionare le sue opere rendendosi conto che attraverso l'astrazione  e il colore i suoi dipinti potessero trasmettere ed esprimere emozioni.

Come Piet Mondrian , Stuart Davis e Jackson Pollock , Parker era un appassionato della musica jazz  e il suo interesse , in combinazione con quello per l'espressionismo astratto, lo ha portato al suo stile di pittura improvvisata.

Parker è stato anche un grande ammiratore del pittore Henri Matisse dal cui lavoro trasse  ispirazione in termini di colore e di forma , soprattutto nei suoi dipinti degli anni 1970 e 1980.

Ray Parker fu un insegnante d'arte influente e importante nel campo del colore e una figura fondamentale per il movimento coniato da Clement Greenberg,  chiamato astrazione post-pittorica. 

Filatelia: Benin

 

REID  ROBERT LEWIS

(USA)

 

Nato a Stockbridge, Massachusetts il 29 luglio 1862. Morto il  2 dicembre, 1929 a Clifton Springs, New York.

Frequentò  la Scuola del Museum of Fine Arts, Boston sotto Otto Grundmann. Più tardi,  venne in quella stessa scuola nominato istruttore. Nel 1884 si trasferì a New York City , dove lavorò presso gli studi dell' Art Students League , e nel 1885 si recò a Parigi per studiare presso l' Académie Julian sotto Gustave Boulanger e Jules Joseph Lefebvre. I suoi primi quadri furono figure di contadini francesi, dipinti a Étaples . 

Tornato a New York nel 1889, lavorò come ritrattista e in seguito divenne istruttore presso la Art Students League e alla Cooper Union . Gran parte del suo lavoro ha per soggetto la rappresentazione di giovani donne con  fiori. Il suo lavoro tende a essere molto decorativo. Divenne noto per murales e disegni per vetrate . Ha contribuito con altri per gli affreschi della cupola del Palazzo Arti Liberali alla Columbian Exposition , Chicago, nel 1893.

Nel 1897, Reid era un membro dei Dieci pittori americani , che si separò dalla Society of American Artists . Nel 1906 è diventato membro a pieno titolo della National Academy of Design . Intorno alla fine del secolo, ha lavorato su diversi progetti murali e quando è tornato alla pittura, intorno al 1905, il suo lavoro era più naturalistico, con una inclinazione verso più tenui colori a pastello.

Ha lavoro nella Biblioteca del CongressoWashington, DC, presso la Corte d'Appello House, New York, e la State House, Boston , dove si possono ammirare i suoi tre grandi pannelli, "James Otis trasporto del suo discorso contro i mandati di assistenza", e il "Boston Tea Party ". Ha eseguito un pannello per il Padiglione Americano alla Fiera di Parigi, 1900, e nel 1906 ha completato una serie di dieci vetrate per la chiesa commemorativa Unitarian Fairhaven, Mass.   " Il Martirio di St. Paul "si trova alla fine sud-occidentale della navata della chiesa di St. Paul Apostolo a New York City.

I Murales di Robert Reid per il Palazzo delle Belle Arti, costruiito presso il Pan-Pacific International Exhibition (San Francisco, 1915) sono stati un tributo straordinario per le Arti. Otto pannelli enormi abbellirono il soffitto della rotonda: I quattro ori di California (Golden metallo, grano, agrumi, e papaveri); Ideali nell’arte, Ispirazioni di tutte le arti, La nascita dell'arte europea,  La nascita dell’Arte OrientaleQuesti dipinti non esistono più nel Palazzo di San Francisco di Belle Arti, che è stato ricostruito nel 1960. La loro ubicazione è sconosciuta.

Read morì a Clifton Springs, New York .

 

 FILATELIA

PANAMA Anno 2002

 

 

REMBRANDT HARMENZOON "VAN RIJN"

(Olanda)

 

 Nacque in Olanda, a Leida, il 15 luglio 1606 e morì ad Amsterdsam il 4 ottobre 1669.

Fu l'ottavo e penultimo figlio di un mugnaio benestante, che gli garantì una buona infanzia.

Nel maggio 1620 si iscrisse alla facoltà di Letteratura dell'Università di Leida, ma presto abbandonò gli studi per andare a lavorare come apprendista presso un modesto pittore della sua città: Isaaczoon Van Swaneburgh. Lì imparò il mestiere, ma non l'arte.

La sua formazione pittorica si concluderà più tardi, nel 1624, ad Amsterdam, presso lo studio di Pieter Lastmann, noto pittore di soggetti storici del tempo, che aveva studiato e lavorato in Italia. Presso questo grande artista e pittore, Rembrandt imparò la precisione e l'uso del colore tipicamente italiano, studiando con attenzione i suoi quadri. Intorno al 1627-1628, l'artista creò a Leida uno studio collaborando con un giovane pittore, Jean Lievens. Rembrandt, con il primo grande quadro "La lezione di anatomia del professor Tulp", raggiunse la notorietà. Nel 1629 dipinse "Giuda rende i trenta denari"; opera molto apprezzata dal segretario del principe d'Orange, Frederick Hendrick, che gli commissionò la serie della Passione.

I suoi contatti col mercante d'arte Hendrick Van Uylenburgh furono fondamentali sia per la vita privata (infatti sposò la ricca e benestante cugina Saskia), sia per la carriera. Nel 1632 si trasferì all'Aia dove eseguì numerosi ritratti: in breve tempo divenne il ritrattista più richiesto di Amsterdam e si dedicò alla pittura del genere storico. Nel 1641 nacque il figlio Titus e l'anno successivo, la moglie morì di tubercolosi. Nonostante Rembrandt accogliesse un numero di allievi sempre crescente (che pagavano una retta per completare i loro studi) tra il 1630 e il 1650 si trovò in ristrettezze economiche, dovute anche alla mancanza di commissioni pubbliche e private. La scarsità di queste commissioni è conseguenza di uno stile di vita non apprezzato dall'alta società di Amsterdam, quali controversie legali e la nascita di una figlia illegittima, avuta dalla relazione con la governante.

Oppresso dai debiti contratti per l'acquisto della casa, Rembrandt dovette vendere la sua collezione di oggetti artistici, poi perdette amici e parecchi allievi. L'ultimo decennio di vita, lo visse in ristrettezze economiche e affrontando una dolorosa serie di lutti: la sua compagna morì di peste nel 1663 e nel 1668 mancò anche il figlio Titus. Ciò nonostante, Rembrandt seguitò a dipingere fino agli ultimi giorni di vita.

Venne sepolto in una tomba priva di nome. Egli fu uno dei noti pittori olandesi del 1600 che, utilizzando il chiaroscuro, riuscì a trasmettere emozioni forti e profonde.

Con la morte di Rembrandt tramontò l'epoca del "secolo d'oro olandese". [Ilaria].

 Filatelia: Benin,  Centroafricana Rep., Congo Rep.,  Naxcivan, Paraguay,  Somalia,San Marino, URSS,

 

 

RENI GUIDO

(Italia)

 

Nato a Bologna il 14 Novembre del 1575. Morto il 18 agosto 1642.

Suo padre, affermato maestro di cappella a S. Petronio, il Duomo di Bologna, avrebbe voluto che il figlio seguisse le sue orme, ma questi, ancora giovanissimo, espresse una naturale predisposizione al disegno. Accolto come apprendista nello studio del pittore fiammingo manierista Calvaert, Reni, attorno ai vent’anni aderì all’Accademia degli Incamminati, che i Carracci avevano aperto dal 1582.

In un periodo successivo si distacca dall'influsso manierista e dal gruppo di artisti che ruotavano intorno ai Carracci. Nel 1602, il giovane pittore, che già lavora a commesse proprie, si reca a Roma per studiare nuove tecniche pittoriche, la lezione caravaggesca e completare la propria preparazione artistica. A Roma
diventa l'interprete del gusto colto e aristocratico dei committenti romani, protetto da  Paolo V e da Scipione Borghese. Divide la sua attività tra Roma e Bologna, dove si ferma definitivamente verso il 1620. Durante gli anni trascorsi a Roma, nonostante il successo riscosso con le opere eseguite per la grande nobiltà e per il papa, il maestro non sopportava la fretta con la quale si doveva eseguire qualunque cosa e la mancanza di riguardo per la mente dell’artista che dirigeva la creazione e che veniva considerato poco più di un operaio prezzolato.

Per  trattenerlo nella capitale gli venne offerto il titolo di Cavaliere che Reni rifiutò.

Tornato a Bologna, il pittore gode dall’entusiasmo suscitato dalla Strage degli Innocenti e dal Sansone vittorioso dipinti tra il 1611 e il 1612 e continua a lavorare a ritmo intenso per una clientela europea di altissimo rango, per la quale esegue dipinti, non solo religiosi, ma affronta anche tematiche mitologiche e letterarie.

Mentre è a Bologna dipinge le Fatiche di Ercole ora al Museo del Louvre a Parigi, Cristo al Calvario e Lucrezia.

Guido Reni muore, dopo due giorni di agonia, all’età di sessantasette anni ed il suo corpo rimase esposto al popolo per due giorni nella chiesa di San Domenico.

Filatelia: Ajman, Benin, Costa d’Avorio,  Guinea Equatoriale, Somalia,

 

 

RENOIR PIERRE AUGUSTE

(Francia)

 

Nato a Limoges il 25 febbraio 1841. Muore a  Cagnes il 3 dicembre 1919.

Nato in una famiglia di artigiani, Pierre Auguste dall'età di quattro anni è con la famiglia a Parigi, dove il padre, un modesto sarto, spera di migliorare le precarie condizioni economiche. A quattordici anni entra in una scuola serale di disegno, lavorando duramente  prima presso un decoratore di ceramiche, poi presso un pittore di stoffe e ventagli. Iscrittosi nel 1862 all'Ecole des Beaux Arts, frquenta l'atelier di Gleyre, ove entra in contatto con Monet, Bazille, Sisley.

Nel '63 va spesso al Louvre a copiare gli antichi e nella foresta di Fontaine bleau a dipingere dal vero; ed è a Fontaine bleau che incontra Diaz, l'anziano maestro della scuola di Barbizon, che gli insegna ad amare la natura e il colore.  Nel 1868 la Lise è accettata al Salon, ottenendovi un discreto successo. Renoir frequenta ora il gruppo che si raccoglie al Cafè Guerbois: Manet, Degas, Pissarro, Cézanne, Fantin Latour, lo scrittore Zola, il fotografo Nadar. Con loro organizza la prima mostra delle opere del gruppo, nel 1874, presso lo studio di Nadar. Per dissensi con Degas non partecipa alle successive mostre dell''80 e dell''86.

Intorno al 1880 si innamora di una sua modella, Aline Charigot, che diventerà sua moglie. Nel 1881 compie un viaggio in Italia; la conoscenza della pittura di Raffaello e degli affreschi pompeiani sarà fondamentale nel suo percorso stilistico. Renoir gode ora di una certa fama e benessere economico; dipinge alacremente e continua a dipingere anche quando, colpito da violenti reumatismi, è costretto a farsi legare il pennello alle mani. Muore a Cagnes il 3 dicembre 1919, conservando nonostante tutto fino all'ultimo il suo entusiasmo e la potenza del suo slancio creativo.

Filatelia: Ajman, Benin, Bulgaria, Burundi, Centroafricana Rep., Chad, Comoro, Congo Rep., Costa d’Avorio, Eritrea,  Fujera, Gibuti,  Gambia, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kyrghysistan, Madagascar, Malawi, Mali, Romania, Somalia, San Tomé & Principe,

 

 

RESSU CAMIL

(Romania)

 

Nato il  28 Gennaio 1880 a Gala. Morto 1 Aprile 1962 a Bucarest.

E’  stato pittore e accademico, una delle figure artistiche più significative della Romania.

Emigrò in Romania dalla Macedonia, all'inizio del 19 ° secolo. Suo padre, Constantin Ressu, un giornalista che aveva studiato legge a Bruxelles, era un artista nel suo tempo libero. Nel 1887, Ressu fu iscritto alla Scuola di Belle Arti di Bucarest. Ha continuato i suoi studi presso la Scuola di Belle Arti, dove studiò con i pittori Gheorghe Popovici e Gheorghe Panaiteanu Bardasare. Nel 1902, terminati gli studi a Iaşi, viene premiato con una medaglia d'argento. Lasciò la Romania per Parigi, cercando di sviluppare ulteriormente le sue capacità artistiche. A Parigi, ha studiato presso l' Académie Julian.

Nel 1908, Ressu, ritornato in  Romania, si  interessò di questioni sociali, contribuendo con disegni satirici a diverse pubblicazioni, tra cui Furnica, Facla e Adevărul. Nello stesso anno, è diventato un membro del Partito socialdemocratico romeno (o, meglio, la sua sopravvivenza, Unione Socialista di Romania, formato intorno alla carta România Muncitoare). Nel 1910, le sue opere ( paesaggi e dipinti con temi bucolici) sono stati illustrati nella Mostra artistica giovanile. Ressu ha aperto la sua prima mostra personale nel 1914, a Bucarest. Nel 1917, insieme ad altri pittori e  scultori ha fondato l'associazione Art di Romania a Iasi. Nel corso di questi anni, ha ulteriormente sviluppato il suo stile come un pittore di paesaggi, e frequentemente visitato la campagna in estate a dipingere ritratti di contadini che lavorano nei campi e vedute di villaggi. Dipinse anche ritratti di varie personalità, e nudi.

Nel 1921, divenne il presidente della Unione della Romania degli Artisti. Nel 1925, dopo un soggiorno prolungato nel villaggio di Ilovă portò a termine uno dei suoi dipinti più noti, Aratori attualmente conservato presso il Museo di Arte Iaşi.

A parte la sua ricerca artistica, Camil Ressu fu un professore presso l' Accademia di Belle Arti di Bucarest fino al 1941. Dal 1950, è stato il presidente onorario dell'Unione degli Artisti e professore presso il Nicolae Grigorescu Art Institute. Nel 1955, il regime comunista della Romania gli ha conferito il titolo di "Artista del Popolo", e più tardi divenne un membro della Accademia rumena.

Filatelia: Romania

 

REYNOLDS JOSHUA

(Inghilterra)

 

Nato a Plympton, 16 luglio 1723. Morto a  Londra, 23 febbraio 1792.

Fu uno dei più importanti e influenti pittori del XVIII secolo in Gran Bretagna e uno dei fondatori della Royal Academy of Ars.

Dopo l'educazione ricevuta dal padre, un ecclesiastico già professore al Balliol College dell'Università di Oxford, nel 1740 partì per Londra a studiare pittura con il ritrattista Thomas Hudson, accostandosi all'opera di Rembrandt e di Antoon van Dyck. Attivo a Londra e nel Devonshire dal 1743 al 1749, l'anno successivo s'imbarcò per l'Italia; a Roma studiò le opere di Raffaello e Michelangelo. Nel 1752, passando per Firenze, Bologna e Parma, fu per tre settimane a Venezia dove poté studiare da vicino Tiziano e i maestri del Rinascimento veneto.

A Londra, nel 1753, la sua fama si andò sempre più consolidando: due anni dopo poteva chiedere 12 ghinee per un ritratto a busto, 24 per uno a mezza figura e 48 per uno in piedi; Nel 1782 le sue richieste erano cresciute, rispettivamente, a 50, 100 e 200 ghinee.

Filatelia: Vietnam

 

 

RICCI SEBASTIANO

(Italia)

 

Nasce a Belluno nel 1659. Muore nel 1734.

Sebastiano Ricci ed inizia la sua formazione artistica a Venezia.

Considerato una delle figure principali della rinascita della Pittura Veneta del 1700, ha imparato a dipingere studiando i lavori di Paolo Veronese e di altri pittori italiani del 1500 che erano i suoi veri maestri, influenzando a sua volta i pittori della nuova generazione, come Giambattista Tiepolo.

Tendenzialmente portato a mettersi nei guai, specialmente per tresche amorose, ritenuto responsabile di un tentativo di  omicidio, Sebastiano Ricci fugge a soli 22 anni a Bologna, dove però non vi si stabilisce, preferendo mantenersi costantemente in movimento.

Per quindici anni Sebastiano Ricci conduce una vita vagabonda, lavorando in varie città italiane a Bologna, Roma, Modena, Firenze e Parma, prima di andare a Vienna a lavorare nel Castello di Schönbrunn.

Tornato finalmente a casa nel 1696, preceduto dalla fama di grande decoratore oltre che di pittore ad olio molto piacevole, riceve molte commissioni importanti a Venezia ed a Firenze.

Nel 1711, 1712, il pittore lavora in Inghilterra con il nipote Marco, anche lui pittore affermato e crea, per l'aristocrazia inglese, luminose opere decorative, confermando la sua fama internazionale.

Sebastiano e Marco Ricci restano a Londra fino al completamento della decorazione della cupola di St Paul's e dell'Hampton Court Palace (1716).

Sulla via del ritorno, il pittore si ferma a Parigi ed incontra il pittore rococò Jean Antoine Watteau, nel cui studio copia alcuni disegni che completerà ad olio in Italia.

La vita seminomade di Sebastiano Ricci ha avuto molta influenza sia sulla richiesta dei committenti che desideravano affidargli delle commissioni, sia sulla qualità del suo lavoro che risulta irregolare ed alcune volte mostra segni di svogliatezza.

Nonostante tutto, la sua carriera itinerante è stata importante nella diffusione della conoscenza dell'Arte Decorativa Italiana, conquistando, con il suo stile vivace e con la colorazione fresca ed esuberante, committenti del mondo ecclesiastico e alle Corti di tutta Europa.

Sebastiano Ricci, sempre collaborando con suo nipote, ha creato opere in tutta Europa fino a poco prima della sua morte nel 1734.

Filatelia: Romania, Cecoslovacchia, Malawi, Ungheria

 

RICHLIN LANCE

(USA)

 

Nato nel 1961.

Pittore realista classico e scultore con sede a Torrance, California. Nei suoi dipinti usa la tecnica della pittura ad olio.

Sul numero di marzo 2008 della rivista American Artist Magazine pubblicò un articolo di istruzioni su disegni di figure.

Ha scritto un libro, pubblicato da Walter Foster,  Drawing Made Easy: Scopri il tuo artista interiore, dove spiega come si impara a disegnare ritratti in grafite.

Nel 2010 è stato pubblicato un articolo su di lui sulla rivista “Bluecanvas Magazine” Numero Quattro.

E 'apparso in una scenetta mandata in onda su Jimmy Kimmel Live! (2007), dove la zia e lo zio Frank Chippy ricevono lezioni di disegno nel suo studio.

Lance Richlin ha tenuto conferenze e ha insegnato presso l'Art Center College of Design di Pasadena, Otis College of Art and Design di Los Angeles, i soci in Arts School di Sherman Oaks, California Institute of the Arts di Valencia e Laguna College of Art and Design in Laguna Beach.

L'opera di Lance si trova  nelle collezioni di: Grady Arpa, proprietario di Lizardi / Arpa Galleria;  John Pence, proprietario di John Pence Galleria;  Victor Chaltiel, ex Amministratore delegato Baxter Industries; Milton Schwartz, CEO Checker Cab;  Stanley Fishfader, ex proprietario Attrezzature Coordinat;  Anthony Newley, intrattenitore;  Dom DeLuise, intrattenitore

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

 

 

 

RIE MIYAZAWA

(Giappone)

 

Nata a Tokio il 6 aprile 1973..

Attrice, modella,  pittrice e autrice di   quattro album fotografici, fu cresciuta dalla madre . Debuttò all'età di 11 anni in una pubblicità di Kit Kat, partecipò a molti film, spettacoli televisivi, spot pubblicitari, apparizioni teatrali. Ha recitato nella commedia dei bambini Bokura no Nanokakan Sensō ( Guerra dei Sette Giorni ' ) e Tokyo Elevator.  Fece il suo debutto come cantante, il 15 settembre 1989.

Nel campo della pittura, acquisì notorietà nel 1991 con la pubblicazione di un fine art nude e ancor più per la pubblicità nel 1992  e per il suo fidanzamento con la stella del sumo, Takanohana.

Nel settembre del 1994 si tagliò i polsi con un vetro rotto, affermando di essersi trattato di un incidente.  Miyazawa , tuttavia, ha continuato a seguire la sua carriera di attrice , tra cui una performance in un film di Kon Ichikawa.

Nel 2001, Miyazawa ha vinto il premio come miglior attrice al Moscow International Film Festival.

Filatelia: Benin

 

 

RIVERA DIEGO

(Messico)

 

Nato a Guanajuato nel Messico il 13 Dicembre 1886. Muore il 24 novembre 1957 a Città del Messico

Pittore e muralista, nasce da una modesta famiglia, suo padre è un maestro di scuola. Studia a Città del Messico dove la famiglia si è trasferita e, appassionato di pittura, già a dieci anni frequenta dei corsi serali all'Accademia San Carlos.

Nel 1898 diventa allievo del pittore paesaggista José Maria Velasco e approfondisce gli studi sull'arte tradizionale pre-colombiana.

Diego Rivera si dedica alla pittura con una grande dedizione e a soli vent'anni, nel 1906, partecipa con ventisei opere all'esposizione annuale degli studenti dell'Accademia ottenendo una borsa di studio dal governo Messicano che gli permette di recarsi in Europa e studiare da vicino i grandi pittori.

Nel 1910 espone le sue opere al Salon des Indipéndants a Parigi e, rientrato in Messico, espone all'Accademia San Carlos e vede iniziare la rivoluzione messicana.

Durante la sua permanenza in Francia ed in Spagna  conosce e frequenta Pablo Picasso e Juan Gris, si avvicina al cubismo, ai fauve ed al futurismo, esponendo nel 1913 al Salon d'Automne le prime opere cubiste.

Nel 1918 si stabilisce a Parigi, dopo vari soggiorni a Barcellona e a Madrid, ed aver esposto anche a New York alla Modern Gallery.

Fra il 1920 e 1921 Rivera intraprende un lungo viaggio in Italia dove visita Roma, Firenze e Ravenna accumulando numerosi bozzetti, schizzi ed idee.

Tornato a Parigi, decide di rientrare definitivamente in Messico con il progetto di trasformare l'arte messicana. Nel 1922, tornato in patria, esegue "La Creacion", la sua prima pittura murale nell' Anfiteatro Bolivar della Escuela Nacional Preparatoria di Città del Messico.

Sensibile ai nuovi fermenti politici ed alla lotta di classe, si iscrive al Partito Comunista e fa parte del gruppo fondatore del Sindacato dei Pittori, Scultori ed Incisori Rivoluzionari.

Nel 1927 il viaggio in URSS come membro del Partito Comunista Messicano ai festeggiamenti del decimo anniversario della Rivoluzione di Ottobre rafforza il suo impegno sociale e le sue convinzioni politiche, mentre esegue grandi affreschi alla Secrétaria de l'Educaión Pública ed alla Escuela Nacional de Agricoltura di Chapingo.

I murales di Diego Rivera raccontano le vicende del suo popolo. Si dice che per comporli rimanesse incollato sui ponteggi anche per giorni, mangiando e dormendoci sopra. Raccontano le vicende del suo popolo, dei peones, della loro schiavitù passando per le antiche civiltà (dalla azteca alla zapoteca, alla totonaca, huasteca) avvalendosi di uno stile descrittivo-folkloristico, coniugando il vecchio e il nuovo, il moderno e l'antico con personaggi dai tratti sicuri, severi che vanno a formare gruppi compatti di forme, di volumi, di colore. Riporta nei murales anche le tre figure fondamentali della rivoluzione messicana Hidalgo, Juarez, Zapata, ma la sua fede politica lo porta anche a disegnare  Marx e  Lenin ed è proprio per quest'ultima figura da lui rappresentata in un'opera al Rockefeller Center di New York (1933) che viene licenziato e l'opera distrutta.

Si reca più volte negli Stati Uniti anche insieme alla moglie Frida; nel '31 è a San Francisco poi a New York, a Detroit.

Una delle sue ultime opere: "Autoritratto" non ci mostra più il Rivera dongiovanni, il seduttore, per via del suo male inguaribile, non  è più quell'uomo brillante pieno di fascino che attirava le donne le incantava con il suo modo di fare ma piuttosto un uomo maturo arrivato alla fine

Filatelia: Messico

 

 

ROCCA MICHELE

(Italia)

 

Nato  a Parma nel 1671. Morto dopo il 1751.

Pittore del periodo barocco, lavorò a Roma.

Fu chiamato Parmigiano il più giovane o Michele da Parma. Ha dipinto seguendo la maniera di Pietro da Cortona.

Filatelia: Ungheria

 

 

ROCHEGROSSE GEORG

(Francia)

 

Nato a Versailles, 2 agosto 1859 . Morto in  Algeria, 1938.

Studiò pittura con Alfred Dehodencq e poi entrò nell’Académie Julian, negli atelier di Jules Joseph Lefebvre e Gustave Boulanger, passando infine all’École nationale supérieure des Beaux-Arts. Partecipò, senza successo, ai Prix de Rome del 1880 e del 1881, e al Salon del 1882, dove fu premiato. L'anno dopo ottiene una borsa per effettuare un viaggio di studi.

Illustrò anche diverse edizioni letterarie: l’ Odissea, il Satyricon, l’ Orestea di Eschilo, L'uomo che ride e I miserabili di Victor Hugo, l’Akëdysseril di Villiers de l'Isle-Adam,  Princesses di Théophile Gautier,  Salammbô e l’ Hérodias di Gustave Flaubert e ancora opere di Charles Baudelaire e Anatole France.

Scoprì l’Algeria nel 1894 e si stabilì definitivamente a El-Biar, presso Algeri nel 1900, con la moglie Marie Leblond, che morì nel 1920 per una malattia contratta nell’ospedale d’Algeri dove lavorava come infermiera; ogni estate Rochegrosse si recava a Parigi, poiché faceva parte del collegio giudicante le opere da esporre al Salon. Fu ammirato da Théodore de Banville - suo patrigno, avendo sposato la madre Marie-Elisabeth Bourotte, vedova Rochegrosse, il 15 febbraio 1875 - il quale gli dedicò una poesia della sua raccolta Les exilés.

 Ottenne ancora, in Francia, diversi successi, come la medaglia di bronzo all’Esposizione universale del 1889 e quella d’oro nell’Esposizione del 1899, e nel 1892 fu nominato cavaliere e poi, nel 1910, ufficiale della Légion d'honneur. Fu professore dell’Accademia di pittura di Algeri, dove insegnò a una generazione di pittori orientalisti, come Paul Nicolai, José Ortega, Alexandre Rigotard e Marcel Rousseay-Virlogeux.

All’inizio della carriera Rochegrosse fu essenzialmente un pittore di storia, poi, scoperta l’Algeria, un orientalista e alla fine, dopo la morte della moglie, figlia di Théodore de Banville, un pittore di soggetti religiosi. Egli è uno degli ultimi rappresentanti della pittura accademica, con quadri quali Andromaca, 1883, Musée des Beaux-Arts di Rouen, La follia di Nabuccodonosor, 1883, Musée des Beaux-Arts di Lille, Il cavaliere dei fiori (Musée d'Orsay), titolato dall’autore Il predestinato, rivestito della simbolica armatura d’argento, va verso l’Idea, incurante dei richiami della Vita, del 1894, ispirato al mito di Parsifal.

Abitò e lavorò nella casa detta Chaptal, a Parigi, che ospitò poi il Teatro del Grand Guignol. Tutta la sua collezione personale, composta di 110 dipinti e 250 disegni e acquerelli, fu venduta fu a un'asta il 14 giugno 1993.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

RODIN AUGUSTE

(Francia)

 

Nato a Parigi, 12 novembre 1840. Morto a  Meudon il  17 novembre 1917.

Scultore e pittore, si formò all'École Speciale de Dessin et Mathématiques, seguendo prima i corsi di disegno di Horace Lecoq de Boisbaudran e poi le lezioni di scultura. Nella medesima scuola e nello stesso periodo studiarono i pittori Henri Fantin-Latour e Léon Lhermitte; con quest'ultimo Rodin strinse una lunga amicizia. Dal 1864 al 1870 lavorò nello studio di Louis Carrier-Belleuse con il quale eseguì le decorazioni per la Borsa di Bruxelles.

Rifiutato al Salon, nel 1875 partì per l'Italia dove studiò l'opera di Michelangelo. Nel 1880 gli venne commissionata la porta bronzea per il Musée des Arts Decoratifs, la cui costruzione era in programma.  Rodin scelse un soggetto dantesco (donde il nome di Porta dell'inferno) e lavorò fino alla morte nel tentativo, mai condotto a termine, di realizzare una grande allegoria della dannazione attraverso la rappresentazione del nudo: un romantico e caotico insieme di figure, memori del Giudizio Universale di Michelangelo, delle illustrazioni per la Divina Commedia di Gustave Doré e dell'opera di William Blake.

La porta impegnò Rodin per tutto il decennio, e nel 1889 era quasi pronta. Ma quando fu chiaro che il Musée des Arts Decoratifs non si sarebbe costruito, l'artista abbandonò il lavoro. L'unica descrizione che ne abbiamo, quando era quasi completa, la dobbiamo al critico e romanziere Octave Mirbeau, amico ed ammiratore di Rodin. Riprese il lavoro solo verso il 1899 quando nacque l'idea di allestire la porta al Pavillon Marsan del Louvre, dove si prospettò di trasferire il Musée des Arts Decoratifs, ma non se ne fece niente e così la porta in gesso fu montata nell'esposizione personale di Rodin a Place de l'Alma nel 1900.

Il definitivo assetto (quello che noi vediamo negli esemplari di Parigi, Zurigo, Filadelfia e Tokyo) è il frutto di un montaggio realizzato con relativo disinteresse dell'artista negli ultimi anni della sua vita, e le quattro fusioni in bronzo sono postume. Benché sia un'opera incompiuta, la Porta dell'inferno segna la tappa più significativa della storia creativa di Rodin. Gran parte delle figure da lui modellate tra il 1880 e il 1890 erano, infatti, pensate per entrare a far parte della porta, e furono da lui esposte e vendute come figure o gruppi indipendenti solo in un secondo tempo.

Tra il 1885 e il 1895 realizzò, per l'omonima città, il monumento I borghesi di Calais, celebrativo dell'eroica resistenza opposta dalla cittadina agli invasori inglesi nel XIV secolo. Il monumento a Honoré de Balzac gli venne commissionato da Émile Zola, per conto della Société des Gens de Lettres; il gesso, terminato nel 1893, fu rifiutato dalla Société perché ritenuto non finito e solo nel 1939 il Balzac fu sistemato nel Boulevard Raspail.

Nel 1916 donò alla nazione francese le sue sculture, i bozzetti, una vasta collezione privata d'arte e la sua casa parigina che oggi ospita il Musée Rodin, una vita di lavoro che viene donata allo Stato, infatti il bellissimo Museo Rodin apre a Parigi nel 1919, due anni dopo la sua morte.

Filatelia: Francia

 

RODIONOV IGOR

(Russia)

 

Nato nel 1962 nella città di Vladimir.

Dal 1976 al 1980 ha studiato presso la scuola d'arte per bambini. Nel 1980 frequentò  l'istituto pedagogico-artistico statale Vladimir P. I Lebedev-Poliansky Facoltà di arte grafica. Ha concluso i corsi nel 1985. Ha lavorato nel campo della pubblicità e della registrazione di edifici pubblici, ma non ha mai smesso il lavoro creativo. Decise, infine, di dedicarsi interamente alla pittura.

Ha partecipato a numerose mostre grafiche di studenti negli anni 1980-1986 e sempre nel 1986 alla mostra dei laureati in  arte.

Nel 2000 e nel 2001 espose nel  primo e secondo festival internazionale d'arte di. Magdebourg.

Le sue opere si trovano in collezioni private in Russia, Irlanda, Germania e Stati Uniti.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale.

 

ROMERO DE TORRES JULIO

(Spagna)

 

Nato il 9 novembre 1874 a Cordoba e ivi morto il  10 maggio 1930.

Trascorse a Cordoba la maggior parte della sua vita. Suo padre era il famoso pittore Rafael Romero Barros e sua madre era Rosario de Torres Delgado. Julio ha imparato l'arte da suo padre, che era il direttore, curatore e fondatore del Museo Provincial de Bellas Artes di Cordova  e un pittore impressionista.

Ha preso interesse per l'arte in giovane età ed ha iniziato a studiare presso la Scuola di Belle Arti da quando aveva 10 anni.

Si recò a Madrid per lavorare e studiare nel 1906 e viaggiò anche viaggiato in tutta Europa per studiare. Durante questo periodo fu influenzato dal simbolismo, per il  quale è  meglio conosciuto.

Ha trascorso gran parte della sua vita  tra Córdoba e Madrid ed entrambe le città ebbero influenze sulla sua pittura.

Nelle sue opere Romero usò stili differenti perché aveva subiva facilmente influenze diverse, tra cui il realismo, che era uno stile popolare a quel tempo e l'impressionismo, influenzato  dal vivere a Córdoba e da suo padre.

Vivendo a  Córdoba entrò a far parte del movimento intellettuale allora in voga  nella Reale Accademia delle Scienze, Arti e delle Lettere.

Julio Romero ha vinto numerosi premi nel corso della sua vita. Nel 1895 ha vinto una menzione d'onore alla Esposizione Nazionale e più tardi ha vinto il terzo posto nel 1899 e nel 1904.

Nel 1914 si trasferì a Madrid, dove entrò in contatto con l'ambiente intellettuale e artistico del tempo insieme al fratello Enrique. Diventò  un cliente  regolare presso la caffetteria Nuevo Levante e i suoi dipinti cominciarono a riflettere le correnti filosofiche dei tempi, rappresentate dagli  scrittori, come Ramón del Valle-Inclán e Rubén Darío. Quando scoppiò la guerra, nel 1914 Julio combatté per gli alleati come pilota.

Dopo la guerra, nel 1916 divenne professore di design per abbigliamento presso la Scuola di Belle Arti di Madrid. Nel 1922 si recò nella  Repubblica argentina con il suo fratello Enrique. In seguito si è ammalò e volle tornare a Cordoba per recuperare le forze ma le  sue condizioni peggiorarono. Morì il 10 maggio 1930 all'età di 55.

Il Museo di Julio Romero de Torres nella sua residenza di  Córdoba contiene  esempi delle sue opere, oltre ad altre di Francisco Zurbarán, Alejo Fernández, Antonio del Castillo e Valdés Leal. Alcune delle sue opere più importanti del museo comprendono Amor y amor profano Místico, El Poema de Córdoba, Marta e Maria, La Saeta, Cante Hondo, La consagración de la copla, Carmen e La Chiquita Piconera.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

 

 

ROPS FÉLICIEN JOSEPH VICTOR

(Belgio)

 

Nato a Namur, 7 luglio 1833 . Morto a  Essonnes, 23 agosto 1898.

Pittore, incisore e disegnatore, .frequentò l'Università di Bruxelles. La specialità di Rops, più che l'olio, erano i disegni a matita: acquistò notevole fama in poco tempo come caricaturista. Incontrò Charles Baudelaire nel 1864, poco prima della morte dello scrittore francese, e Baudelaire stesso lasciò un'impronta indelebile nell'anima dell'artista, scrivendo tra l'altro a Edouard Manet nel 1865 di come considerasse Rops l'unico vero artista tra tutti i belgi che aveva conosciuto o sentito parlare. Dal canto suo, Rops creò il frontespizio per Les épaves (I relitti), che non era altro che una selezione di poesie da Les fleurs du mal (I fiori del male), che fu censurato in Francia, e per forza di cose pubblicato solo in Belgio.

I forti legami che univano Baudelaire a Rops e l'arte che il belga rappresentava gli valsero l'ammirazione di molti suoi contemporanei, come Théophile Gautier, Alfred de Musset, Stéphane Mallarmé, Jules Barbey d'Aurevilly e Joséphin Péladan. Rops fu inoltre molto vicino ai movimenti letterari del simbolismo e del decadentismo: come i lavori degli scrittori appartenenti a queste due correnti, le opere di Rops tendevano a mescolare sesso, morte e immagini sataniche.

Nel 1892 la vista di Rops cominciò a diminuire, finché non sopraggiunse la morte all'età di 65 anni, senza aver mai smesso di produrre opere e mantenere contatti col mondo intellettuale dell'epoca.

Filatelia: Belgio.

 

 

RÓSSO IL FIORENTINO.

(Italia)

 

 Nato a Firenze nel 1495. Morto a Parigi nel 1540.

 Rósso il Fiorentino, è il nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi.  Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo stile originale e inquieto già nelle opere giovanili, uno stile personalissimo basato su un disegno fluido ma angoloso, su un colore squillante.

Operò soprattutto nell'Italia centrale e dal 1530 in Francia, dove il suo stile vario e affinato contribuì alla formazione della scuola di Fontainebleau, influenzando fortemente lo sviluppo del manierismo internazionale. 

Si formò a Firenze nell'orbita di Andrea del Sarto; lo studio dell'opera di Michelangelo, e in particolare del cartone della Battaglia di Cascina, fu per lui importante fonte di ispirazione. La prima opera certa è l'affresco con l'Assunzione.

Del 1518 è la Madonna e quattro santi (Uffizi), rifiutata dal committente L. Buonafede, forse per l'eccessivo espressionismo delle figure.

Le opere di questo periodo riflettono influssi del Pontormo; l'asprezza quasi brutale dei dipinti animati da una carica anti-idealistica e antinaturalistica.

A questi anni risale l'unico ritratto firmato, l'Uomo con elmo (Liverpool, Walker art gallery).

Intorno al 1523 era a Roma, dove eseguì gli affreschi della cappella Cesi in S. Maria della Pace (1524) e fornì disegni per incisioni (tra questi, le serie degli Dei e delle Fatiche di Ercole). Il  soggiorno romano fu fondamentale per la conoscenza di Perin del Vaga, di Parmigianino e delle opere romane di Michelangelo. Fuggito in seguito al Sacco del 1527, a Sansepolcro dipinse la Deposizione (1527-28, S. Lorenzo) e a Città di Castello la Trasfigurazione (1528, duomo). Nel 1530 si recò in Francia, dove fu pittore ufficiale della corte e lavorò alla decorazione del castello di Fontainebleau (Galleria di Francesco I, in collab. con F. Primaticcio, 1532-37). A Parigi eseguì la Pietà (Louvre); tra le ultime opere è la Sacra Famiglia.

Filatelia: Manama

 

ROTTMANN MOZART

(Ungheria)

 

Nato nel 1874 nella città di Uzhgorod . Morto nel 1950.

 

Nel 1890 comincia il suo apprendistato a Monaco di Baviera presso l’Art Accademy, poi a Vienna, e dopo si trasferisce  a Budapest. La sua arte pittorica  si esprime principalmente  in uno stile rococò e nel genere ritrattistico, iniziato nel 1907 con un autoritratto.

Nl 1920 espone per la prima volta a Budapest.

Dopo il 1920 comincia ad ottenere successi a  Vienna, Praga, Monaco di Baviera.

I suoi dipinti si trovano oggi nei musei di Uzhgorod, Budapest,  Vienna e in collezioni private in tutto il mondo.

Nel 2006 a Sotbi a New York una a sua pittura "Reading Talmud" fu quotata $ 96.000.

Rottmann ha guadagnato una grande popolarità a causa di suoi dipinti contemporanei.

Le sue tele sono molto stimate e ricercate  dagli intenditori d'arte.

 

 FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Buste postali

 

ROUGEMONT PHILIPPE  DE

(Svezia)

Nato in Svezia nel 1891. Morto nel 1965.

 

FILATELIA

SPAGNA     Anno 2013  Busta Postale

 

 

ROUSSEAU HENRI JULIEN FELIX

(Francia)

 

Nato a Laval il 21 maggio 1844. Morto il  2 Settembre 1910.

Pittore  post-impressionista, naive o primitivo. È anche conosciuto come il Doganiere, una descrizione umoristica della sua professione. Ridicolizzato durante la sua vita, è venuto alla ribalta  come un genio autodidatta le cui opere sono di elevata qualità artistica.

Figlio di un  idraulico, fu costretto a lavorare sin da ragazzino. Frequentò la High School di Laval come alunno e poi come pensionante, dopo che suo padre, oberato di debiti,  dovette lasciare la città per il sequestro della casa.

Mediocre in alcune materie al liceo, vinse premi per il disegno e la musica. Ha lavorato presso un  avvocato e ha studiato legge. Nel 1863 per quattro anni prestò servizio militare.

Dopo la  morte del padre, Rousseau si trasferì a Parigi nel 1868 per sostenere la madre vedova.  Nel 1868, sposò Clémence Boitard, figlia del suo padrone di casa, con la quale ebbe sei figli (un solo sopravvissuto). Nel 1871, fu impiegato come doganiere per la riscossione delle imposte sulle merci che entravano a Parigi. Iniziò a dipingere seriamente sulla quarantina, e da 49 anni si ritirò dal suo lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla sua arte.

Rousseau sosteneva di non avere altro insegnante tranne la natura, anche se ha ammesso di aver ricevuto "un consiglio" da due affermati pittori accademici, Félix Auguste Clément e Jean-Léon Gérôme .  Essenzialmente era un autodidatta.

I suoi dipinti più noti raffigurano scene della giungla, anche se non ha mai lasciato la Francia o visto una giungla, soggetti ispirati dal suo servizio e  dalla città. La sua ispirazione è venuta da libri illustrati, dalle visite al giardino botanico di Parigi, da tableaux imbalsamati di animali selvatici. Oltre alle sue scene esotiche dipinse immagini più piccole, topografiche, della città e dei suoi sobborghi.

 

 Filatelia: Benin

 

ROY NAMBA

(Giamaica)

 

Scrittore, pittore, scultore, nacque ad Accompong,  Giamaica.  In seguito emigrò e si stabilì a sud di Londra, dopo la seconda guerra mondiale, dove si affermò sia come scrittore sia come  artista. Nonostante la migrazione, Namba Roy fu  sempre cosciente della sua eredità Caraibico-africana.

I suoi romanzi Nero Albino e Nessun uccellino nero, scritto nel 1950, ricreano la sua storia e sono una testimonianza di cultura nera.

Per raggiungere e mantenere la loro libertà dalla schiavitù. I neri si stabilirono in comunità remote sulle  montagne. Namba Roy era un discendente Maroon.

Nel  suo romanzo Nero Albino  ricrea la vita di una comunità Maroon nelle colline giamaicane nel XVIII secolo. Allo stesso modo, dalla pittura e scultura di Roy trapelano i temi africani e un passato orgoglioso. Molte delle sue immagini suggeriscono il patrimonio principesco dell'antica Africa.

Sebbene Namba Roy fosse autodidatta, riuscì a sviluppare le proprie doti di pittore e scultore. Documentò la sua conoscenza tecnica, in un suo studio  sull’avorio (1958).

La sua competenza in questo mezzo si manifesta in opere come Accompong Madonna (1958), attualmente in mostra nella collezione permanente della Galleria Nazionale della Giamaica. Egli è meglio conosciuto per i suoi avori, come Spirito del Black Stallion (c. 1952) e di Gesù e sua madre (1956).

La famiglia Roy era  “una famiglia artistica”: la moglie  era un'attrice;  i  figli Tamba, un preside, e le figlie Jacqueline e Lucinda Roy  scrittrici. Lucinda Roy ha recentemente scritto due libri Lady Mosè (1999) e l'Hotel Alleluia, (2000) che esplorano alcune delle questioni razziali legate alla crescita di un bambino di razza mista nella società bianca mainstream.

Come un artista e per la sua identità di uomo nero, ebbe  un successo limitato in mostre a Londra e Parigi. Il suo talento non è  stato pienamente apprezzati durante la sua vita. E’ venuto alla ribalta, dopo la sua morte nel 1961 e fu celebrato due decenni più tardi come il fulcro della mostra del Commonwealth Institute of Remembrance. In questa mostra di 138 opere create da artisti pionieri giamaicani, Namba Roy è stato onorato con la presenza di 31 sculture e 25 dipinti.

Filatelia; Giamaica

 

 

ROYO LUIS

(Spagna)

 

Nato a Olalla, prov. Di Teruel  nel 1954.

Studia pittura, decorazione e design d'interni nella Scuola di Maestria Industriale e la Scuola di Arti Applicate a Saragozza. Nel frattempo lavora anche in diversi studi di disegno di interni e decorazione tra il 1970 e il 1971. In questo periodo oltre all'attività lavorativa coltiva anche la sua passione per la pittura. Influenzato dal Maggio francese e dai moti del '68, realizza opere di grande formato a sfondo sociale che presenta in esposizioni collettive tra il 1972 e il 1976.

A partire dal 1978, con l'avvento dei fumetti per adulti, decide di avvicinarsi a questo mondo preferendo ad altri, artisti come Enki Bilal e Moebius. Successivamente inizia a realizzare fumetti per alcune riviste amatoriali e nel 1980, ha modo di esporre le sue opere nel Salone del Fumetto di Angoulème. Negli anni 1981-1982, lasciato definitivamente il suo lavoro a seguito della nascita del figlio, pubblica i suoi lavori su riviste quali “Comix International”, “RAMBLA” e occasionalmente “El vibra” e “Heavy Metal”. Lavora anche negli USA, in Inghilterra e in Svezia.

Nel 1992 viene pubblicato in Spagna il libro Women, una selezione delle sue illustrazioni realizzate nei precedenti otto anni. Nel 1994, viene pubblicato un secondo libro di illustrazioni dal titolo Malefic.

Ma il successo di Royo non si ferma qui. Molti editori gli commissionano libri, pubblicazioni e ben presto le illustrazioni di Royo invaderanno il mercato e le sue opere verranno impresse su magliette, mouse, calendari, tazze, gadget, cartoline ecc.

A partire dal 1995 esce anche sul mercato la sua terza edizione di trading cards, The Best Of Royo.

Filatelia: Congo Rep.

 

ROZENTALS JANIS

(Lettonia)

 

Nato il 18 marzo 1866 a Bebri Farmstead, Saldus parrocchia, Governatorato di Curlandia. Morto il  26 Dicembre 1916.

Famoso pittore lettone, era un figlio di un fabbro. Ha ricevuto l'istruzione di base presso la Scuola Elementare di H.Krause in Saldus e Kuldīga School District. All'età di quindici anni parte per Riga dove costantemente cerca di realizzare il suo sogno di arte, entrando alla Accademia di Belle Arti San Pietroburgo. Durante le vacanze di studio ha visitato la sua terra natale per rilassarsi dal ritmo frenetico della grande città, eseguendo ritratti su commissione. Per il suo lavoro di diploma prese come modelli i giovani lettoni istruiti e agricoltori locali. Più tardi l'artista  decise di stabilirsi a Saldus per vivere tra la sua gente e creare arte adeguata alle sue aspirazioni e sentimenti.

Nella primavera del 1899 Rozentāls acquistò un terreno edificabile in strada Striķu e progettò la costruzione di uno studio, ma le sue intenzioni non furono ben accolte nella città di provincia  per cui si trasferì a Riga due anni più tardi. Ora un museo memoriale è organizzato nell'edificio da lui costruito.

Una svolta decisiva nella sua vita avvenne  nel novembre 1902, quando Janis Rozentāls conobbe Elli Forsell (1871-1943), un cantante finlandese che sposò il 20 febbraio 1903 e dalla quale ebbe tre figli,  Laila, Irja e Miķelis.

La I guerra mondiale interruppe la vita della famiglia  a Riga e, nel 1915, si trasferì in Finlandia. Morì improvvisamente il 26 dicembre 1916 e fu sepolto in Helsinki, anche se in seguito fu seppellito nella sua patria.

Oggi, la Janis Rozentāls Art Highschool a Riga  è stata  lui intitolata nel 1946.

Rozentāls dipinse molti ritratti. Il suo potenziale creativo si rivela nei ritratti delle persone spiritualmente vicino a lui.  Si è interessato alla natura biologica dell'uomo, al mondo delle passioni, al tema dell'amore. Tra le sue opere più significative: "Temptation", "Eva con la mela".

J.Rozentāls fece diverse pale d'altare per alcune chiese della Lettonia.  Ha mostrato la sua abilità nella pittura monumentale. Nell'estate del 1910 ha lavorato per il fregio decorativo sulla facciata del palazzo della Riga Lettonia Society. Dipinse sette composizioni simboliche che caratterizzano le principali attività della società.

Durante gli anni di studio dedicò molto sforzi per il riconoscimento di artisti lettoni, che sono stati trascurati nella loro terra natale. E 'stato membro di giuria in  quasi tutte le più grandi mostre d'arte lettoni ed ha partecipato all'organizzazione delle mostre di arte lettone fuori Lettonia.

 

FILATELIA

LETTONIA Anno2000  (483) , 2005 (607)

 

 

RUBENS PIETER PAUL

(Germania)

 

Rubens vive per settant'anni in un'epoca densa di avvenimenti politici e culturali a cavallo tra la fine del '500 e il '600 in cui la  situazione politica, strettamente intrecciata a quella religiosa, è confusa e drammatica.

 Nato in Germania, perché il padre protestante vi aveva  trovato rifugio, dopo la sua morte  ritorna con la madre ad  Anversa e inizia a lavorare come apprendista nella  bottega di pittura di Adam von Noort  e successivamente in quella di Otto van Veen, divenendo "libero maestro",  titolo che gli permetteva di  iniziare a lavorare in proprio.

Nel  1600 si reca in Italia con l'intento di conoscere meglio le opere dei maestri italiani, iniziando così quel periodo artistico caratterizzato dall'incontro con le grandi realizzazioni del Rinascimento Italiano. Il periodo italiano durerà otto anni, anche se non sempre in Italia. Nel 1608 fu costretto a  rientrare precipitosamente in patria per assistere la madre in fin di vita. Compra una casa, si sposa con Isabella Brandt ed apre la sua bottega.

Rubens lavora intensamente, aumentano le commissioni, avviandosi così verso la piena notorietà. Negli anni successivi si dedicherà inoltre ad una intensa attività diplomatica in Italia, Francia, Spagna, come rappresentante ufficiale del suo paese. Nel 1626 la moglie Isabella Brandt muore, ma neppure ciò rallenterà la sua azione fino a riuscire nel 1630 a far firmare la pace tra Spagna ed Inghilterra.

Negli ultimi dieci anni della sua vita si ritirerà sempre più spesso in campagna nel suo castello di Steen. Dal 1630 al 1635 allenta i suoi impegni diplomatici fino ad annullarli recuperando, dopo un secondo matrimonio, una propria vita intima, impegnandosi nel dipingere soggetti campestri.

Nel 1640 muore afflitto dalla gotta, che già lo tormentava da parecchi anni.

Filatelia: Aitutaki, Ajman, Alto Volta,  Austria; Belgio; Benin, Bhutan, Bolivia, Bulgaria, Cecoslovacchia, Chad, Comores Isole, Congo Rep., Costa d’Avorio, Eritrea, Gabon, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Liechtenstein, Malawi, Mali, Naxcivan, Oman, Paraguay, Romania, San Tomé & Principe, Somalia,Uruguay, URSS, Vaticano


 

RUNCI EDWARD

(Italia)

 

Nato a Genova il 4 luglio 1921. Morto negli Stati Uniti il  12 luglio 1986

E’  è stato un pittore ad olio e un artista di pin-up del calendario. Ha fatto anche un'opera commerciale per aziende come Coca-Cola .

Con l'incoraggiamento di sua madre, ha iniziato a disegnare in giovane età. Nel 1930 la famiglia emigrò negli Stati Uniti e si stabilì in Pennsylvania , dove ha ottenuto il riconoscimento per le sue opere, attraverso concorsi e borse di studio.

Si è unito al Corpo dei Marines nel 1937. E 'stato in questo periodo che ha incontrato Maxine Sunderman, che sposò nel 1943. Con la sua prima esposizione nella galleria nel 1945, Runci stabilì  la sua dimora nel sud della California e divenne il ritrattista delle  stelle di Hollywood. E 'stato alla fine del 1940 che divenne noto per le sue pin-up e il lavoro di calendario, in cui ha favorito Marilyn Monroe e donne formose dalle labbra tumide e rosse dal rossetto.

Kern Collectibles commissionò a  Runci dipinti nel 1977  e nel 1978 per piatti da collezione per commemorare la festa della mamma .

Edward Runci fece il ritratto di Gerald LK Smith,  che fu esposto presso la Smithsonian Institute raffigurante i candidati alla presidenza degli Stati Uniti.

Sua moglie Maxine Runci spesso servì come modella.

 

FILATELIA

BENIN  Anno 2003

 

RUSIN ARKADI

(Russia)

Nato a Odessa il 26 novembre del 1926.

Fu premiato come Artista d’Ucraina e membro dell’Alleanza dei pittori ucraini dal 1968.

Studiò presso il  Collegio d’Arte di Odessa fino al 1947, dove ebbe come insegnanti  P. S. Konovski, E. O. Bukovetski e L. E. Muchnik, e proseguì gli studi presso l’Istituto d’Arte, Scultura ed Architettura “Repin” di Leningrado fino al 1953.

Lavorò inizialmente Stalingrado e poi ad Odessa. Da pittore seguiva R. Frenz per specializzarsi nella pittura di battaglie.

Ha iniziato ad esibirsi in mostre regionali, repubblicane ed estere nel 1953. Ha partecipato a mostre in: Ucraina, Russia, Bulgaria, Ungheria, Romania, Italia, Usa, Finlandia, Francia, Jugoslavia e Giappone. Dal 1958 ha insegnato al Collegio d’Arte di Odessa. Specialista in dipinti tematici; le sue opere si trovano nei musei e collezioni private in tutto il mondo. 

 

FILATELIA

SOMALIA Anno 2004

 

 

RUT  TOMASZ

(Polonia)

 

Nato nel 1961.

Cresciuto a Varsavia,   figlio di un  atleta olimpico e di  madre  artista, fu da loro incoraggiato a seguire una carriera legata all'arte e all’amore per i classici.  Nel corso del suo apprendistato seguì corsi presso l’istituzione Pompeiien Affreschi e arte rinascimentale e barocca, che influenzarono i suoi disegni ad olio su tela, gli affreschi, e le opere grafiche. Rut tenne la sua prima mostra a Varsavia all'età di undici anni.

Formatosi presso il Conservatorio dei Beni Culturali -'Accademia di Belle Arti di Varsavia, Rut continuò la sua formazione a New York presso il Pratt Institute di Brooklyn e alla Columbia University di Manhattan. Alla fine occupò un posto di lavoro nella conservazione dell'arte per la Casa Biltmore a Asheville, North Carolina. Viaggiò lungo la costa orientale,  ripristinò murales su larga scala nei musei e palazzi per clienti come la Smithsonian Institution e il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti a Washington, DC, il New Jersey State House in Trenton, Centro Gusman per le Arti e Vizcaya Museum di Miami.

È stato durante questi viaggi che ha cominciato a notare il vuoto di dipinti figurativi del passato, che difficilmente i musei  potevano acquistare.

Per supplire a tale mancanza  Rut ha inventato uno stile destinato a colmare il vuoto. Questo stile utilizza  tele incrinate che imitano età, affreschi italiani e oli figurativi. "Evidenti in tutti i miei quadri sono l'invecchiamento e la  patina superficiale, che vengono creati con una varietà di smalti trasparenti e semitrasparenti, dando ad ogni lavoro l'aspetto invecchiato e classico.

I dipinti a dimensione murale di Rut sono versioni contemporanee di un  vocabolario classico che ricorda  Michelangelo, Raffaello, Tiziano, Rubens.  Questo ritorno all'antichità  mette in moto un suggestivo apparato irreale della mise-en-scene del Quattrocento, e soprattutto la sua nudità eroica, la modellazione vigorosa, l’espressiva struttura anatomica, il movimento potente e l’affascinante fisionomia.

 

 

RUTSCH ALEXANDER

(Russia)

 

Nato in Russia nel 1916. Morto nel 1997.

Visse da ragazzo a Belgrado,  ma crebbe a Belgrado, Jugoslavia.

Dopo aver studiato canto  in Austria è diventato un cantante d'opera come i suoi genitori, ma dopo la seconda guerra mondiale, l'amore di Rutsch per la pittura lo spinse a cambiare carriera. Fu pittore, scultore, filosofo, musicista, cantante e poeta. La sua vita romantica si riflette nel suo lavoro. Era solito dire: "Dipingo i miei sogni".

Nel 1952, dopo aver studiato sotto Josef Dobrowsky, Josef Hoffmann e Herbert Boeckl presso l'Accademia di Belle Arti di Vienna, Alexander Rutsch ha ricevuto una borsa di studio per studiare in Francia. A Parigi ebbe contatti e iniziò a collaborare con i suoi contemporanei, Picasso e Dalì.

Di Picasso scrive "...ha avuto un momento breve ma importante nella mia vita a Parigi che ha colpito tutto il mio futuro artistico. Ho imparato da lui che non è importante se l'arte non è esteticamente finita. Essa può essere cruda e  grezza...non è importante lucidarla e rifinirla. Da Picasso ho imparato che se non sento il bisogno di rifinirla, non devo farlo”. Nel 1954 ha esposto le sue opere al Salon International de Artistique Saceux e ha vinto il primo premio per la pittura astratta.

Durante i 13 anni vissuti a Parigi, Rutsch espose in molte gallerie di spicco, tanto che nel 1958, la città di Parigi gli assegnò la medaglia  d’argento Arti, Scienze e Lettere.

 Nel 1966, Jean Desvilles presentò un film su di lui "Le Monde de Rutsch" al Festival di Cannes e alla Biennale di Venezia. Nel 1968 si trasferì a New York, dove ha continuato a lavorare nel suo studio per mostre in gallerie e musei di tutto il mondo.

A lui, scomparso nel 1997,  i suoi amici, sostenitori e familiari istituirono il premio bi-annuale Alexander Award Rutsch   per artisti visivi.

Filatelia: Ajman

 

RYSSELBERGHE THÉO VAN.

(Belgio)

 

 Nato a Gand 1862 . Morto a  Saint-Clair, Var, 1926.

 Studiò a Gand e Bruxelles, fu poi in Spagna (1882) e in Marocco (1883). Durante un primo soggiorno a Parigi, fu fortemente impressionato dalla pittura di Seurat e ne adattò la tecnica divisionista soprattutto al ritratto (Octave Maus, 1885; Marguerite Maus, 1886). 

Fondatore a Bruxelles del gruppo Les Vingt (1884) e poi della Libre Esthétique (1894),  ebbe una notevole importanza nel rinnovamento artistico belga, anche nel campo delle arti decorative. Tornato a Parigi nel 1898, frequentò l'ambiente simbolista: di notevole interesse documentaristico  è il suo quadro La lettura (1903) che ritrae, accanto al suo amico Verhaeren, i principali letterati del tempo (Giole, Fénélon, Maeterlinck, ecc.).

Fu uno dei maggiori rappresentanti del puntinismo.

I ritratti eseguiti da Van Rysselberghe furono dedicati in prevalenza ai parenti, fra cui quello di Alice Sèthe; in quest'ultimo l'artista curò molto i dettagli dell'arredamento retrostante la figura, il che contrastava con lo spirito di sintesi che era tipico dei puntinisti francesi. Émile Verhaeren notò come i personaggi di Van Rysselberghe mancavano di quella ieraticità che contraddistingueva le figure di Seurat.

Oltre che dal post-impressionismo, fu parimenti influenzato dal giapponismo e, in particolare, ammirò l'opera di Hiroshige Utagawa.

Mentre i suoi paesaggi marini, inoltre, andavano verso la semplificazione, i suoi ritratti abbondavano in dettagli.

Van Rysselberghe dipinse anche un buon numero di nudi femminili, che furono il suo soggetto preferito a partire dal 1910: L'heure embrasée (1897), Baigneuse autour d'un rocher (1910), Baigneuses à Cavalière (1910), e qualche nudo singolo: Nageuse en repos (1922), L'Ablution o Venus accroupie (1922). Questi lavori appaiono privi di intenzioni erotiche e infatti, a questo proposito, André Gide parlò di "nudi igienici”.

Filatelia: Belgio

 

  

SABATER y SALABERT DANIEL

(Spagna)

 

Nato a Valencia, 1888. Morto a Barcellona, ​​1951.

La sua arte è fondamentale. Usa spesso un linguaggio crudo. moralistico e grintoso. Gli  piaceva la satira e la  poesia oscura, attraverso le quali cercava di costringere lo spettatore delle sue opere  a vedere e a pensare all'ipocrisia in corso nel mondo.

Si tratta di un pittore di fama mondiale, un po’ dimenticato in patria e un po' sconosciuto tra le giovani generazioni. Il suo lavoro è presente in importanti gallerie e collezioni private in Europa e in America.

L’osservazione delle sue opere può dare una spiegazione della cultura storico-artistica con particolare attenzione alla pittura del XIX secolo ad oggi, compresa tra due fuochi: Europa e America Latina

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014

 

SÆMUNDSDÓTTIR    JONINA  vedi WALKER NINA

 

SAEMUNDSSON   NINA  

(Islanda)

 

Nata il 22 agosto 1892 a Nikulásarhú, Fljotshlid, Islanda. Morta il 6 gennaio 1965.

Discendente di Leif Ericson, Nina Saemondsson è stata  insignita dell'Ordine islandese Falcon.

Visse a lungo a Hollywood nel 1940.

Filatelia: Islanda.

 

SAFRONOV  VICTOR

(Russia)

 

Nato nel 1961.

Diplomato al Liceo Artistico e Penza dell'Istituto Repin di Pittura a San Pietroburgo.

Membro dell'Unione degli Artisti di Russia dal 1998.

Opere di pittura, disegno, scultura, pittura murale di palazzi e templi.

Ha lavorato a San Pietroburgo, Mosca, Parigi. Ha partecipato a numerose mostre internazionali. . Vincitore di numerosi concorsi d'arte.

Le opere di Victor Safronov sono conservate in molti musei russi, gallerie, enti e collezioni private di tutto il mondo: Russia, Europa, Giappone, Cina, Australia e Stati Uniti.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale.

 

SALVIATI   FRANCESCO (pseud. di Francesco de' Rossi)

(Italia)

 

Nato a Firenze, 1510. Morto a  Roma, 1563.

La sua prima educazione pittorica ebbe come modelli Michelangelo e Andrea del Sarto, poi, in seguito a un viaggio a Roma nel 1531, si avvicinò alle novità di Raffaello, con alcune opere come gli affreschi con le Storie di san Giovanni Battista a Palazzo Salviati, la Visitazione dell'oratorio di San Giovanni Decollato e l'Annunciazione di San Francesco a Ripa.

A partire da queste caratteristiche stilistiche nel periodo successivo della sua opera il suo stile si fa più decorativo e calligrafico, con linee sinuose e piene di forza che creano un effetto irreale e fiabesco, come nelle eleganti Storie di Furio Camillo nella Sala delle Udienze a Palazzo Vecchio (1544) o nei disegni per alcuni arazzi per lo stesso palazzo, oggi agli Uffizi. Si ritiene che questa evoluzione sia maturata dalla studio di opere del Parmigianino che ebbe occasione di studiare durante un suo soggiorno in Emilia nel 1539.

Viaggiò spesso a Roma, risiedendovi quasi continuativamente tra il 1548 e il 1563, e lavorando a numerosi affreschi, come quelli delle Nozze di Cana nell'Oratorio dei Piceni o la Natività del Battista nell'Oratorio di San Giovanni Decollato, nel Palazzo della Cancelleria (Cappella del Pallio), nel Palazzo Sacchetti (Storie di David) e nel Palazzo Farnese (Fasti farnesiani).

A lui e a Giorgio Vasari si deve il recupero di tre pezzi del braccio del David di Michelangelo che era stato danneggiato durante i tumulti del 1527 per scacciare i Medici dalla città di Firenze. Solo nel 1543, con un restauro finanziato da Cosimo I Medici, il braccio fu ricomposto

 

FILATELIA

GUINEA EQUATORIALE  Anno 1978 (1316 MI)

 

SANTAMANS FELIPE

(Spagna)

 

Nato a Valencia, nel 1951.

Prodigio precoce, inizia i suoi studi artistici sotto la guida di alcuni tra i pittori più importanti della regione, tra cui il Professore Benjamin Suria.

Frequenta l’Accademia Barrera di Valencia, e continua presso La Scuola di Belle Arti-Accademia Fuster, diretta dal  Dr. Suria. Nel 1968, incontra e inizia a studiare con il pittore José Espert, che Santamans considera il suo vero mentore. Insieme hanno formato l’associazione i "Pittori di Riberia” che diede un impulso ad una nuova era di pittura figurativa nella regione. Hanno presentato la loro prima mostra collettiva nel maggio 1969, prima del diciottesimo compleanno Santamans.

Sebbene la maggior parte dei suoi iniziali lavori fosse dipinti  ad  olio su tela, passò  in seguito ai pastelli.

Il suo lavoro attuale prevede nudi e nature morte.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta Postale

 

SARACENI CARLO

(Italia)

 

Nato a Venezia nel 1579 ca. e ivi morto nel 1620.

Dal 1598 circa) fu allievo a Roma dello scultore C. Mariani, accostandosi in seguito alla cerchia dei caravaggeschi. Dimostrà , soprattutto nelle opere del primo periodo (Riposo durante la fuga in Egitto, 1606, Frascati, eremo dei Camaldolesi; Banchetto del ricco Epulone, Roma, Pinacoteca capitolina), un'interpretazione personale del caravaggismo, moderato da un uso della luce e del colore di tradizione veneziana e da una visione più intima, che lo avvicina a O. Gentileschi e a A. Elsheimer: vicino a quest'ultimo appare nel gusto per il paesaggio, animato da piccole figure, con effetti di notturni o di intenso e brillante colorismo, come nei sei piccoli rami con scene dalle Metamorfosi di Ovidio (Napoli, Museo nazionale di Capodimonte).

Tra il secondo e il terzo decennio del secolo vi fu una svolta in senso caravaggesco del suo ., in opere di più solido vigore compositivo e di forte tensione emotiva, dalle tele per la cattedrale di Toledo (1613-14) ai due dipinti per S. Maria dell'Anima a Roma (Miracolo di s. Benno e Martirio di s. Lamberto, 1616-18). Nel 1619 Saraceni tornò a Venezia, accompagnato dal suo allievo J. Le Clerc. Nel 1619-20 eseguì S. Francesco confortato dall'angelo (Monaco, Alte Pinakothek); la grande tela con Il Doge Enrico Dandolo incita alla crociata (Venezia, Palazzo ducale) fu terminata da Le Clerc, che la firmò. Il rapporto di Saracebi con i pittori francesi fu importante: oltre a Le Clerc, furono suoi allievi G. François e l'anonimo, probabilmente francese, chiamato convenzionalmente Pensionante del Saraceni. Nel tentativo di ricostruire la personalità di quest'ultimo artista sono state ipoteticamente riunite sotto tale nome un gruppo di opere, spesso attribuite, nei cataloghi dei varî musei, a non meglio definiti "seguaci del Caravaggio", come il Venditore di frutta (Detroit, Institute of art), la Natura morta (Washington, National gallery of art), la Negazione di Pietro (Pinacoteca vaticana).

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  Busta postale

 

SCARPELLA SILVIO

(Italia)

 

Nato nel 1969 a Ghedi (Brescia), dove vive e lavora. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera, diplomandosi nel 1990. Fino al 1995 ha lavorato come assistente presso lo studio dello scultore Giuseppe Bergomi. Nel '93 ha ottenuto il premio per la pittura “San Carlo Borromeo” (Palazzo della Permanente, Milano), e nel 2002 il Premio Durini.

Alcune sue opere sono state scelte per illustrare le copertine di vari libri di Aldo Busi. Nel 2003 è invitato a partecipare con “Italian Factory - la nuova scena artistica italiana” al Parlamento Europeo di Strasburgo e nella sezione “Extra 50” alla Biennale di Venezia.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2013  Busta postale

 

 

SCHADLER RUDOLF

(Liechtenstein)

 

Nato il 31 marzo 1903  a Vaduz. Morto nel 1990.

Compositore, scultore del legno e albergatore.

Figlio di Rudolf Schadler nato e di  Mary Marxer, diresse dal 1930 fino al 1955 il Kurhaus Gafle

Nel mese di aprile del 1933  Schadler insieme a tre complici fu coinvolto in un rapimento. Nel processo  che ne segui  Schaedler e suoi tre complici furono  condannati a pene leggere.

Schaedler dovette scontare  12 mesi di carcere.

Attivo nel Liechtenstein Homeland, divenne un membro fondatore del movimento di minoranza tedesca in Liechtenstein.

 

FILATELIA

LIECHTENSTEIN Anno 1972  (514 UN)

 

 

SCHEIBE RICHARD

(Germania)

 

Nato il 19 aprile 1879 a  Chemnitz - 6 Ottobre 1964, Berlino.

E’ stato un artista ricordato soprattutto come scultore. Si è formato come pittore, e imparò a scolpire all’inizio nel 1906. Dal 1925 al1933 ha insegnato presso la Städelsches Kunstinstitut di Francoforte sul Meno .

E 'stato licenziato dall'insegnamento quando i nazisti presero il potere , ma è stato reintegrato nel 1934. Ha ricevuto diversi riconoscimenti durante il Terzo Reich, tra cui il Goethe-Medaille für Kunst und Wissenschaft e il posizionamento sulla lista Gottbegnadeten. Dopo la seconda guerra mondiale ha continuato a scolpire, tra cui un pezzo figurativa per il Memoriale della Resistenza tedesca.

Filatelia: Germania

 

 

SCHIELE EGON

(Austria)

 

Nato Tulln sul Danubio, il 12 giugno 1890. Morì a Vienna il 28 ottobre del  1918.

Il suo primo periodo artistico fu fortemente influenzato dall'arte dell'Estremo Oriente, dallo Jugendstill di Ferdinand Holder e, soprattutto, dall'incontro con Gustav Klimt nel 1907, che sarà per lui un modello da ammirare e un maestro molto influente.

Anche Klimt avrà per Schiele una grande stima: fu proprio Klimt a presentarlo ad alcuni ricchi mecenati, che gli assicurarono una certa tranquillità finanziaria già dai suoi esordi sulla scena artistica viennese.

Klimt, infatti, lo introdusse nella sua Secessione di Vienna, formandolo sul piano figurativo, al linearismo geometrico e tortuoso, altamente decorativo e astratto.

Schiele tuttavia, si staccò presto dalla Secessione per avvicinarsi all'Espressionismo; in particolare conobbe da vicino l'opera di Vincent Van Gogh nel 1909.

Comunque Schiele interpretò liberamente l'Espressionismo, dando vita ad uno stile molto personale e non catalogabile: accanto a ritratti di amici ed autoritratti, viene rappresentata la fisicità del corpo attraverso un’aggressiva distorsione figurativa.

Fino al 1912 Egon Schiele visse un periodo di grande attività artistica, dedicandosi ai ritratti di bambini, ai nudi erotici ed ai paesaggi.

Tuttavia la convivenza, senza matrimonio, con la giovanissima modella Wally Neuzil e la presenza di numerosi bambini nel suo atelier, scandalizzarono i bigotti abitanti di Neulengbach e nel 1912 Schiele venne arrestato con le accuse di violenza sessuale su una bambina e rapimento di una minorenne.
L'accusa di rapimento si risolse velocemente poiché si trattava di Wally Neuzil, fuggita di casa di sua spontanea volontà; per l'accusa di libidine, Schiele dovette subire un periodo di carcere in attesa del processo. Alla fine del processo, fu ritenuto colpevole soltanto di aver esibito le sue opere, ottusamente considerate pornografiche dalla pubblica autorità.

La tensione e la paura, che egli provò quei giorni in cella, sono testimoniati da tredici acquerelli.

Deluso da questa esperienza, Schiele tornò a Vienna.

Grazie al suo amico Klimt, Egon Schiele riuscì in breve tempo ad ottenere diverse commissioni, tornando alla ribalta della scena artistica austriaca e partecipando a molte mostre internazionali.

Le sue opere del periodo sono numerose, per la maggior parte autoritratti e ritratti.

Le figure sono solitamente nude, in pose insolite che tendono a sfociare nella caricatura; la figura tormentata richiama sia la morte che l’erotismo.

Nel 1915 Schiele venne arruolato nell'esercito e poco prima di partire, lasciò Wally e sposò Edith Harms, figlia di un fabbro.

Il matrimonio gli donò la serenità che trasformò la sua ispirazione; dai dipinti di questo periodo emerge una nuova forza disciplinata.

Nonostante la prima guerra mondiale, Schiele riuscì a dipingere anche se fu mandato al fronte.

L'artista soffrì molto per la vita di caserma, almeno fino al 1917, quando fu trasferito all'Imperial Regio Instituto per i Consumi di Vienna. Lì, Schiele, rimase fino al 1918 dedicandosi all'organizzazione di mostre ed entrando in contatto con vari mercanti d'arte, partecipò con successo alla quarantanovesima mostra della Secessione Viennese, tenne esposizioni di successo a Zurigo, Praga e Dresda.

Nell’autunno del 1918, l’influenza spagnola, che provocò più di venti milioni di morti in Europa, raggiunse Vienna. Edith, incinta di sei mesi, morì il 28 ottobre ed il pittore morì tre giorni dopo.

Filatelia: Benin, Congo Rep.,   Mali, Somalia

 

 

 

SCHLESINGER CORNELIA.

(Austria)

 

Nata  il 27 gennaio 1955.

Artista autodidatta, stabilì a sua posizione sulla scena artistica attraverso la messa in scena di se stessa. La sua formazione presso la  scuola di grammatica a Vienna e ingegneria civile all'università tecnica di Innsbruck, è in apparente contraddizione con le sue doti artistiche. Come pittrice ama presentare cicli di immagini. Per l'anno 2000, come simbolo del nuovo millennio, ha creato 99 disegni con "maialini fortunati" (un simbolo di tradizione austriaca) in diverse pose, pubblicate in un libro illustrato dedicato alla sua famiglia. Nel 2005 ha dipinto 55 immagini sul tema "Buon compleanno signor Presidente", che erano allineati uno accanto all'altro per l'apertura dell’architettonicamente spettacolare Paradiso Pannonia Sandhöhe, cantina in Mönchhof.

Filatelia: Austria

 

SCHRYVER LUIS MARIA

(Francia)

 

Nato a Parigi il 12 ottobre 1862.e ivi morto il il 6 dicembre 1942.

Suo padre era un giornalista affermato, ma il figlio non seguì le sue orme. Sin da giovane espresse  precoci capacità artistiche ed iniziò la formazione come artista a dodici anni. Il suo  talento gli permise di esporre le sue prime opere al Salon (1876) all'età di tredici anni: Marguerites et Chrysanthèmes (Margherite e crisantemi) e Violettes et Fleurs Printanières (Viole e fiori di primavera), due nature morte.

L'anno seguente continuò a partecipare alle  mostre al Salon studiando sotto Philippe Rousseau. All'età di 17 anni, vinse una medaglia di bronzo alla Fiera Mondiale di Sydney per il suo dipinto intitolato Lilas (lillà).

Continuò a  sottoporre ai Salons annuali, nature morte, ma introducendo anche ritratti e scene di genere. Nel 1886 aveva rivolto la sua attenzione alla vita quotidiana di Parigi e così cominciò a  ricevere commissioni per le  raffigurazioni di venditori di fiori, cavalli, carrozze, donne eleganti e tutto ciò che la Belle Époque metteva in evidenza.

Nel 1891, per il suo  dipinto intitolato La Fin d'une Rêve (La fine di un sogno), ottenne una medaglia di terza classe, la sua prima medaglia ricevuta ai Salons parigini e nel 1900  ottenne una medaglia d’oro.

Nel 1900, dopo il suo allontanamento da Parigi per la villa che aveva fatto costruire a Neuilly, rivolse il suo interesse alla ritrattistica  e alla pittura di costume con uomini eleganti e donne di un'epoca passata, avvolte nei loro vestiti di seta e raso. Nel 1901 espone Lesbiennes (lesbiche) al Salon, un dipinto che molti ritennero una brillante opera d'arte, ma che creò  un tale scandalo che il dipinto venne rimosso.

Durante i primi anni del 1900 si innamorò di gare automobilistiche  e cominciò a trasportarle sulla tela. Nel 1907, espose al Salon  L'arrivée du vainqueur au Premier prix de l'Automobile ClubPer i visitatori del Salon fu una novità che dimostrava una visione più ampia, progressista e un apprezzamento delle nuove tendenze artistiche, mai prima d’allora riconosciute.

Comunque non tutti i dipinti di tal genere trovarono una interessata accoglienza da parte degli acquirenti tanto che Schryver, nel 1910, per motivi finanziari, tornò alle sue immagini di successo.

Tra il 1919 e il 1925 si recò in Renania per studiare e dipingere il paesaggio di questo territorio occupato. Tornò a Neuilly molte volte e, di tanto in tanto, tornava pure a Parigi dove  morì il 6 dicembre 1942, all'età di 80 anni. (Riassunto da articolo Rehs Gall su Internet)

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta Postale.

 

 

 

SCIORTINO ANTONIO

(Malta)

 

Nato a  Haz-Zebbug il 25 gennaio 1879. Morto il 10 agosto 1947.

E’ stato uno scultore il cui lavoro riflette diversi movimenti artistici, tra il realismo e il Futurismo. Ha studiato e lavorato a Roma. Ha sviluppato uno stile originale che ha attirato l'ammirazione di molti tanto da ricevere  commissioni in Russia, in Brasile e negli Stati Uniti. Sciortino era direttore della Accademia Britannica a Roma (1911-1936), e dal 1937 fino alla sua morte fu il curatore del Museo di Belle Arti di Malta.

Fin dall'infanzia Sciortino ha mostrato una tendenza verso la scultura, e sua zia Vittorine Sciortino lo spronò a seguire questa tendenza. L'incoraggiamento è arrivato anche da Lazzaro Pisani, che è stato un pittore affermato a Malta. Costui lo spinse ad iscriversi alla scuola d'Arte della Valletta dove studiò per alcuni anni. La famiglia Strickland lo aiutò ad ottenere un contributo pubblico per frequentare un corso a Roma dove per due anni  studiò ingegneria e architettura monumentale nel Reale Istituto di Belle Arti. Dopo aver conseguito il diploma con lode, aprì uno studio d'arte in Via Margutta 33, nel cuore della tradizione artistica romana. Qui Sciortino decise di liberarsi dalla tradizione imitativa e sviluppare uno stile personale.

Con la statua di Studio di Donna (1904) si allontanò dall’abitudine prevalente di rappresentare la figura femminile ispirandosi ai motivi greci. Nello stesso anno lavorò a Gavroche, ispirandosi all’opera di Victor Hugo, Les Miserables.

La  statua è stata portata a Malta nel 1907 ed è considerato il primo capolavoro di Sciortino.

Filatelia: Malta,

 

SEGONZAC ANDRÉ DUNOYER DE

(Francia)

 

Nato il 7 luglio 1884. Morto il 17 settembre 1974.  è stato un pittore francese, artista e  grafico.

Nato a Boussy-Saint-Antoine, ha trascorso la sua infanzia  a Parigi. I suoi genitori volevano che frequentasse l'Accademia militare di Saint-Cyr, ma, riconoscendo il suo forte interesse per il disegno, decisero di iscriverlo presso la Libera Accademia di Luc-Olivier Merson. Lo stile accademico di Merson di istruzione non si addiceva  Segonzac il quale, dopo un periodo di servizio militare, frequentò l'Académie de La Palette ,nel cui personale operava  Jacques Emile Blanche (che avrebbe poi insegnato presso La Palette con Jean Metzinger e Henri Le Fauconnier ) con il quale iniziò la sua carriera artistica.

La sua prima presentazione al Salon d'Automne avvenne nel 1908; l'anno successivo espone al Salon des Indépendants , e per i prossimi anni espone regolarmente in entrambi. Nei primi anni 1910 divenne membro della Section d'Or . E 'stato uno dei modernisti inclusi nella Armory Show che ha aperto nel New York nel 1913, con le successive proiezioni a Chicago e Boston .

Nel 1914, l'anno della sua prima mostra personale (alla Galerie Levesque a Parigi), Segonzac è stato richiamato alle armi  per il servizio militare nella prima guerra mondiale . Prese parte al combattimento nella regione di Nancy e al Bois-le-Prêtre , prima di essere trasferito nella sezione della  pionieristica sezione camuffamento guidata da Lucien-Victor Guirand de Scevola . Tra il 1914-1918 ha pubblicato ed esposto una serie di disegni di guerra, e alla fine della guerra si guadagnò la Croix de Guerre . Ha disegnato sulle sue esperienze militari e ha imparato incisione nel 1919, al fine di illustrare le croci lignee di Roland Dorgelès (pubblicato nel 1921). Segonzac trovò nell’incisione un mezzo congeniale al suo stile di disegno spontaneo, e alla fine della sua vita egli aveva prodotto circa 1600 piastre.

Nel 1947, ha pubblicato il suo insieme di incisioni che illustrano le Georgiche di Virgilio . La qualità ragnatela delle sue incisioni era in contrasto con le superfici verniciate e fittamente colore generalmente cupe dei suoi dipinti ad olio , che riflettono la sua ammirazione per Courbet e Cézanne . I suoi soggetti sono paesaggi , nature morte e nudi . Ha influenzato altri artisti come Samuel Peploe .

Fu prolifico fino alla fine della sua vita di pittore nel settore dei acquerello , e come incisore.

Segonzac è morto a 90 anni nel 1974.

 

 

SEIGNAC GUILLAUME

(Francia)

 

Nato a Rennes, 1870 . Morto a Parigi, 1924.

Studiò arte con Tony Robert-Fleury, Gabriel Ferrier e in particolare con William Bouguereau. Quest'ultimo ebbe una grande influenza su di lui, tanto nella scelta dei soggetti trattati che nella tecnica impiegata, che attribuisce la massima importanza alla qualità del disegno. Nonostante qualche inevitabile concessione alle tendenze del nuovo secolo, come ad esempio il "floreale", Seignac restò un pittore accademico.

Espose regolarmente ai Salons e ne fu ricompensato con una menzione d'onore nel 1900 e con una medaglia di 3ª classe nel 1903.

Il suo soggetto preferito è il corpo femminile che egli dipinse spesso svestito, in un'atmosfera antica o mitologica.

Filatelia: Eritrea, Guinea Bissau

 

SELOUS  HENRY COURTNEY

(Inghilterra)

 

Nato a Panton Street, Haymarket, Londra 1803. Morto a Beaworthy, Devon, il 24 settembre 1890.

Pittore inglese, illustratore e litografo, era  figlio di Gedeone "George" Slous (1777-1839), un ritrattattista fiammingo e miniaturista, allievo di John Martin, che fu un importante e influente pittore inglese del 19 ° secolo.

Nel 1818 Selous entrò alla Royal Academy Schools dove espose la sua prima opera, il  ritratto del suo gatto preferito. Presento ritratti di animali negli anni successivi  prima di dedicarsi alla  ritrattistica umana. I suoi primi lavori sono stati esposti sotto il nome di "Slous", ma a volte tra il 1831 e il 1838 ha adottato anche il nome di "Selous".

Nel 1840, spinto dalla concorrenza del Nuovo Palazzo di Westminster ha iniziato a dipingere soggetti storici, inizialmente ispirati dal rinnovato interesse per la pittura di storia,  illustrazioni  per i disegni di affreschi del nuovo edificio (1843). Tra questi ha presentato il un quadro di Boadicea Harranguing  che vinse un premio di 200 sterline. Per la sua composizione si avvalse della conoscenza della muraltechnique che aveva acquisito lavorando per un pittore panoramista. Nonostante il premio, il quadro fu criticato per la violenza eccessiva delle luci.

Dipinse pezzi storici per il resto della sua carriera, per esempio Cassio Wounded, 1874,  e opere per l'apertura della Grande Esposizione e la registrazione di eventi contemporanei.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

 

SERGEL JOHAN TOBIAS

(Svezia)

 

Nato a Stoccolma nel 1740 e ivi morto nel 1814.

Completò la sua formazione a Parigi (1758) e a Roma (1767-78), dove seppe recepire la tradizione barocca e la lezione della scultura classica.

Ne sono un esempio il Fauno in riposo, 1774 e Venere e Marte, diverse versioni tra il 1770 e il 1780 e, in marmo, 1804 (Stoccolma, Nationalmuseum.)

Scultore alla corte di Gustavo III, eseguì soprattutto ritratti. Notevoli anche i suoi disegni, caratterizzati spesso da sottile ironia.

Filatelia: Svezia

 

SESTO CESARE DA

(Italia)

Nato a Sesto Calende, 1477. Morto a  Milano, 27 luglio 1523.

Formò la sua preparazione pittorica  a Milano a contatto con Leonardo da Vinci, di cui divenne un fedele seguace, rientrando nel fenomeno dei leonardeschi. Grazie ai suoi viaggi,  diffuse lo stile del maestro anche in aree da lui mai toccate, come il Meridione d'Italia. A lui vengono attribuite alcune copie da Leonardo, come l'Ultima Cena di Ponte Capriasca e la Leda col cigno di Salisbury e quella della Galleria Borghese.

I primi documenti che lo riguardano risalgono al 1508, con pagamenti per la decorazione (perduta) di un ambiente dei Palazzi Vaticani a Roma, per conto di Giulio II. A questi anni risalgono probabilmente una lunetta con una Madonna con Bambino  affrescata nel convento di Sant'Onofrio sul Gianicolo e alcune pitture recentemente rintracciate nella chiesa di San Giovanni Battista in Campagnano di Roma tra le quali di particolare importanza assunse la pittura su tela detta la Madonna del Ciliegio (o del Ceraso). A Roma, pur senza mai distaccarsi dalla matrice naturalistica lombarda, arricchì il linguaggio leonardesco con riprese dall'arte classica e da Raffaello. Al Castello di Ostia collaborò con Baldassarre Peruzzi alla stesura di grotteschi, motivo ornamentale.

Verso il 1513 si trasferì in Sicilia e dipinse, a Messina, un'importante pala d'altare per l'oratorio di San Giorgio dei Genovesi (oggi a San Francisco, California Palace of the Legion of Honor). A lui viene anche attribuita la tavola di Sant'Alberto, forse facente parte di un polittico andato perso, che si trova a Modica nella chiesa del Carmine.

Trasferitosi poi a Napoli, realizzò nel 1515 un monumentale polittico per l'abbazia di Cava dei Tirreni.

Tornato a Milano, eseguì, assieme a Bernardino Bernazzano uno dei suoi capolavori, il Battesimo di Cristo oggi nella Collezione Gallarati Scotti.

In questi anni Cesare realizzò una serie di tavole che raggiunsero una certa fortuna fra i collezionisti milanesi dei decenni successivi: un San Girolamo (oggi a Southampton), già di Guido Mazenta, una Salomè, che fu del banchiere Cesare Negrolo e poi dell'imperatore Rodolfo II (oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna), e la Sacra Famiglia con santa Caterina (oggi al Museo dell'Ermitage).

Va segnalato, nel 1517, il suo ritorno a Messina, dove dipinse la sua opera più celebre, l'Adorazione dei Magi per la chiesa di San Niccolò (oggi a Napoli, Capodimonte), che divenne un modello da imitare per molti artisti del meridione.

Tornato in patria, cominciò a dipingere il Polittico di San Rocco (oggi alla pinacoteca del Castello Sforzesco), una delle sue opere più celebrate dalle fonti per aver riunito in un solo dipinto le maniere di Leonardo e Raffaello (il pannello centrale è ispirato alla Madonna di Foligno), lasciato incompiuto per il sopraggiungere della morte prematura dell'artista.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale.

 

SETH GARLAND

(Inghilterra)

 

Nata in Cornovaglia nel 1977.

La sua pittura  è dovuta all’influsso che ebbero su di lei i suoi genitori entrambi illustratori professionisti. Il padre è  conosciuto per aver illustrato un  libro di Tolkien.

Durante i suoi studi frequentò il Central Saint Martins,e vinse il secondo premio al concorso  'The Art of Imagination ' tenutosi presso la  Mall Galleries, Londra, all’età di 20 anni. I suoi dipinti sono i influenzati da opere del  Rinascimento italiano. Il suo stile è quello di accostare la pittura contemporanea con quella del passato.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013  BUSTA POSTALE

 

 

 

SEURAT GEORGES

(Francia)

 

Nasce a Parigi nel 1859.  Muore nel 1891.

Di agiate origini borghesi, il giovane Seurat può seguire le sue naturali inclinazioni, dedicandosi agli studi artistici. Nel 1875 segue i corsi di scultura di Justin Lequien, tre anni dopo si iscrive all'École des Beaux-Arts di Parigi, dove studia con Henri Lehmann.

Le sue prime opere si rifanno al naturalismo della Scuola di Barbizon, ma in seguito si interessa alle ricerche sui fenomeni della luce e studia i problemi legati alla percezione visiva e le teorie cromo-luministiche del tempo.

L'attenzione di Seurat si sofferma sugli studi delle varie tesi teorico-scientifiche di Humbert de Superville, di Eugène Chevreul, di Charles Blanc e di Odgen Rood, mentre sperimenta il cromatismo di Eugene Delacroix.

Nel 1879 parte militare; distaccato a Brest, disegna marine e paesaggi e, quando torna a Parigi apre uno studio col pittore Edmond-François Aman-Jean.

Pittore colto e sofisticato, si reca in luoghi di grande interesse paesaggistico, all''isola de La Grande Jatte, nei boschi di Pontaubert dove dipinge all'aria aperta opere ancora legate al naturalismo impressionista, ma dove già si intravvedono i germi del "puntinismo".

Nel 1883 partecipa per la prima volta al Salon, ma l'anno dopo, poiché non non viene ammesso, espone alla mostra organizzata dalla Société des Artistes Indépendants, dove presenta la prima delle sue grandi composizioni: Une baignade à Asnières (1883-84) oggi esposto alla National Gallery di Londra.
Nel 1886, rielaborando disegni e schizzi, realizzati sull'isola de La Grande Jatte, completa l'opera che lo renderà famoso, Un dimanche après-midi à l'île de la Grande Jatte, dove i personaggi che affollano la scena, geometrizzati e ieratici, sono collocati in uno spazio regolare, definito solo dalla trasparente luce.

Quest'opera non solo influenza artisti isolati come Gauguin e Van Gogh, ma svolge un ruolo fondamentale nella storia della pittura moderna perché riorganizza, in modo rigoroso e cerebrale, l’eredità spontanea degli impressionisti.

Dopo un'esposizione tenuta a Nantes con Camille Pissarro e Paul Signac, Georges Seurat nel 1887 partecipa alla mostra del Gruppo Les XX a Bruxelles e l'anno dopo si reca in Normandia a Port-en-Bessin, per dipingere alcune marine.

Tra il 1888 e il 1889 il pittore realizza altre due grandi composizioni, Les poseuses e La parade, mentre entra in contatto col critico Charles Henry, che lo introduce nel Movimento Simbolista e che lo spinge a studiare la teoria della dinamica delle linee.

Muore nel 1891.

Filatelia: Ajman, Costa d’Avorio, Sao Tomé e Principe.

 

SÉVERAC GILBERT ALEXANDER

(Francia)

 

Nato il 18 agosto 1834 a Saint-Sulpice-sur-Leze (Haute-Garonne). Morto 17 novembre 1897 a Saint-Félix-Lauragais (Haute-Garonne).

Pittore franceseGilbert Séverac proviene da un'antica famiglia Rouergue.del XVI secolo

Dopo gli studi presso la scuola militare Sorèze 1847-1850, conseguì la  laurea a Tolosa e iniziò a studiare legge, ma ben presto l’abbandonò per tornare alle sue preferenze e studiò pittura  presso la Scuola di Belle Arti di Tolosa . Nel 1853, la sua famiglia si trasferì a Parigi dove il giovane Gilber ebbe la possibilità di frequentare la bottega di Robert-Fleury e Leon Cogniet.

Dopo un breve viaggio  in Italia iniziò ad esporre al Salon nel 1859.  Nel maggio del 1863 prese stabile dimora a Tolosa, dopo il suo matrimonio con il Fleuraussié Aglaé Guiraud, nella sua casa a Saint-Félix-Lauragais.. Per i suoi studi si recò di frequente a Parigi per specializzarsi in ritratti. Ha lasciato un ritratto del pittore Claude Monet e, a Tolosa, i ritratti del suo amico, il pittore Jules Garipuy

Oltre alla pittura, si diletto anche di musica. Suonava il pianoforte, flauto e harmonium. Suo figlio Déodat Séverac  divenne un noto compositore

Dal 1899, il suo busto di Lamasson è nella Sala degli illustri dell’Ecole.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 23014 Busta postale

 

SEYFFERT LEOPOLD

(USA)

 

Nato  California (Missouri) il 6 gennaio 1887. Morto il 13 giugno 1956.

Trascorse l’infanzia nel Colorado e poi a Pittsburgh finché  la sua carriera non lo portò  a New York, dove fu consacrato  come uno dei ritrattisti più importanti del 20° secolo.

 Come un giovane artista, Seyffert visitò per tre volte l’Europa nel 1910, 1912, e 1914. Come molti giovani artisti trasse ispirazione  da Velasquez ,  Hals, Van Gogh e Goya. Durante questi viaggi usò come modelli persone uniche e diverse, e come Van Gogh voleva gente comune come soggetti. I loro volti caratteristici e i costumi colorati ispirarono alcuni dei suoi primi lavori. Ha vissuto, insegnato e dipinto in varie città storiche e molti dei suoi modelli hanno svolto un ruolo significativo nella storia americana, in particolare durante i ruggenti anni '20..

Le origini di Leopold Seyffert  affondano le radici nella Sassonia da Zwikau, un villaggio vicino a Lipsia (Germania), da dove provenivano i suoi nonni. Suo nonno e suo padre, Hermann (all'età di 4anni) arrivarono a New York nel 1854. La famiglia si recò a St. Louis e poi si spostò  a ovest verso Colorado Springs, dove costruirono una capanna ai piedi dei Monti Cheyenne sulla Cheyenne Creek, vicino a quello che è oggi il resort Broadmoor. Nel 1890 suo padre morì dopo essere caduto da un tetto, lasciando tutta la famiglia  in una precaria situazione.

Per vivere Leopold si dedicò alla pittura, frequentando lo studio di un artista di nome La Salle, ma per vivere lavorò in un forno e anche come  tassidermista. Nel 1904, Leopold iniziò lavorare come fattorino per Worthington e il suo talento artistico venne a conoscenza del suo capo che lo fece studiare per  due anni presso la Scuola d'Arte Stevenson con Horatio Stevenson e lo finanziò  per frequentare la Pennsylvania Academy of Fine Arts, un debito che il giovane ripagò con molti ritratti della loro famiglia.

A partire dal 1906 fino al 1913 studiò l'Accademia di Thomas Pollock Anschutz,  con William Merritt Chase, Cecilia Beaux e Hugh H. Breckenridge. Durante questi anni dipinse ritratti.

Impratichitosi in pittura ritrattistica,  dal 1909 al 1913, insegnò a Graphic Sketch Club, Philadelphia. Nel 1910, vinto il Cresson Traveling Scholarship, andò in Europa con la sua fidanzatala la pittrice Helen Fleck, e sua madre. Nel 1911 si sposarono e nel 1912, vinse  la borsa di studio Cresson, che gli consentì di viaggiare e lavorare a Volendam, Olanda. Nel corso di questi anni, incontrò Leopold Stokowski, che divenne un caro amico, e il ritratto che gli fece vinse nel 1913 il Premio Fellowship e il Premio popolare indetto annualmente dalla  Accademia di Pennsylvania. Nello stesso anno, ebbe pure una menzione d'onore presso la  Carnegie International Exhibition per un dipinto. Durante l'estate, dipinse la moglie di Robert Walton Goelet, Elsie Whelen Goelet a Ochre Court a Newport, Rhode Island.

Nel 1914, lui,  Helen e la loro prima figlia, Mary Louise, trascorsero l’estate in Spagna, dove eseguì diversi ritratti a personalità locali,

Lo stesso anno, è stato uno dei tre artisti in mostra collettiva presso il Memorial Art Gallery, Rochester, dove espose alcuni dei suoi primi capolavori, molti dei quali sono oggi nei musei.

Continuò ad insegnare nel 1914-1921 nella Scuola di Design di Philadelphia per le donne (ora Moore College of Art) di Philadelphia, una scuola che, al momento era gestita in gran parte dalla famiglia Sartain.

Nel 1915 nacque  il secondo figlio, Richard (Leopold, Jr.). Nello stesso anno vinse la medaglia d'oro al Philadelphia Art Club, e Medaglia d'argento, Panama Pacific Exposition, San Francisco. Nel 1916 fu eletto un associato del National Academy of Design. Vinse un’altra medaglia d'oro presso la Pennsylvania Academy, per un ritratto del violinista Fritz Kreisler; tenne  mostre personali a Boston at St. Botolph Club e Copley Gallery

Nel 1923  fu  membro fondatore del Grand Central Gallerie d'arte a New York.

 Nel 1925 vinse il Premio Logan presso l'Art Institute di Chicago e nello stesso anno tenne mostre personali presso Columbus Galleria di Belle Arti, Ohio e la Grand Central Art Galleries, New York.

Dipingeva in media  di 25 quadri all'anno e molte delle sue opere erano di coloro che hanno avuto un ruolo significativo nella storia americana.

Nel 1930 divorziò dalla moglie Helen per sposare Grazia J.Vernon ("Bobbi") che era stata la sua  suo modella per oltre 15 anni.

Negli anni che seguirono continuò a ritrarre personalità  successo e a tenere annualmente mostre personali in diverse città e stati.

Divenne un appassionato di giardinaggio e iniziò a dipingere nature morte di fiori.  Trascorse gli ultimi anni di vita  tra la sua casa di campagna nel Connecticut e New York. Nel 1946 fu  insignito con la Medaglia d'Oro d'Onore alla Fiera Allied Artists, New York.

A questo punto della sua vita la sua salute cominciò a peggiorare (causa del fumo e dell’alcool) anche se le sue commissioni continuarono. Nel 1953, mentre stava dipingendo due dei fondatori della National Gallery di Washington, DC, Rush e Samuel Kress, la moglie Bobbi morì. Dipinse come ultimo quadro  la su modella e compagna, Ramona, che visse al suo fianco fino alla morte per cancro esofageo in Bound Brook, New Jersey, nel 1956.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012 Busta postale

 

SHANGYI JIN

(Cina)

 

Nato  a Jiaozuo, provincia di Henan, nel 1934.

Pittore, ha completato la sua formazione presso l'Accademia Centrale di Belle Arti nel 1953. Nel 1955, ha studiato pittura a olio con il maestro sovietico Konstantin Maksimov. Jin ha insegnato pittura ad olio in varie accademie in Cina.

Dipinse numerose opere patriottiche collaborando allo  sforzo creativo cui parteciparono altri artisti tra cui Hou Yimi, Deng Shu.

Jin è stato anche coinvolto nella creazione delle recenti versioni legate a post sulla Rivoluzione Culturale di Dong Xiwen. Famoso il suo dipinto Fondazione della nazione.

 

FILATELIA

CUBA Anno 1999  (3815) Il quadro ha per titolo Il risveglio.

 

 

 

 

SHAW JOHN BYAM LISTON

(Inghilterra)

 

 Nato a Madras l 3 novembre 1872 Morto il 26 Gennaio 1919.

Comunemente noto come Byam Shaw, era un indiano-britannico  pittore, illustratore, designer e docente.

Figlio di John Shaw e di Sophia Alicia Byam Gunthorpe, nel  1899 sposò  l'artista Evelyn Caroline Eunice Pyke-Nott, più tardi conosciuta come Evelyn CE Shaw (1870-1959

La coppia ebbe cinque figli, tra cui l'attore e regista teatrale Glen Byam Shaw e lo storico dell'arte James 'Jim' Byam Shaw. 

Nato a Madras , si trasferì da giovane con la  famiglia  in Inghilterra nel 1878, dove si stabilirono a Kensington.

 Dimostrò precocemente il suo talento  artistico e nel 1887 un  suo lavoro fu  mostrato a John Everett Millais, che gli fece  frequentare la  Wood Art Scuola di San Giovanni.   Dal 1890, Shaw studiò  presso l' Accademia Reale, dove vinse  il Premio Armitage nel 1892 per il suo lavoro Il Giudizio di Salomone.

Durante la sua carriera Byam Shaw lavorò con oli, acquerelli, pastelli, penna e inchiostro e le tecniche della  tintura e doratura.  Fu influenzato dai Preraffaelliti.

Più tardi nella sua vita la sua popolarità come artista svanì, e si rivolse a insegnare per vivere. Ha insegnato presso il Dipartimento delle Donne King College di Londra del 1904  e nel 1910, con Rex Vicat Cole, fondò la Byam Shaw e Vicat Cole School of Art, in seguito ribattezzata semplicemente " Byam Shaw School of Art. Evelyn Shaw ha avuto un ruolo attivo nella nuova scuola, l'insegnamento della miniature.  Shaw ebbe una lunga collaborazione con l'artista e illustratrice Eleanor Fortescue-Brickdale, che insegnò presso la nuova scuola. 

Allo scoppio della guerra fu arruolato nella Rifles Artists. Ha prodotto fumetti di guerra che sono stati pubblicati in molti giornali e anche trovato lavoro con le commissioni commemorative. 

Morì all'età di 46 anni durante  una epidemia influenzale 1919 e fu sepolto a Kensal Green Cemetery .

 

FILATELIA

SOMALIA  Anno 2004

 

 

 

SHERGILL AMRITA

(India)

 

Nata il  il 30 gennaio 1913 nella città di Budapest in Ungheria .

Il padre, Umrao Singh Shergill Majithia era un aristocratico Sikh , studioso di sanscrito; la madre era una cantante ungherese, Maria Antonietta Gottesmann . Amrita Shergil era la maggiore di due figlie, sua sorella minore Indira Sundaram , era la madre dell'artista moderno Vivan Sundaram . Per la bellezza e la profondità dei dipinti Amrita fu definita   la ' Frida Kahlo dell'India".

Trascorse l’infanzia  nel villaggio di Dunaharasti, Ungheria. Nel 1921 la sua famiglia si trasferì dall'Ungheria a Shimla e fu  durante il suo soggiorno a Shimla che Amrita sviluppò interesse per l'arte della pittura, spronata da uno scultore italiano ivi residente. Quando il pittore si trasferì in Italia nel 1924, lo seguì. In Italia ebbe la possibilità di conoscere opere di artisti italiani.  Frequentò corsi di formazione in pittura presso l' Ecole des Beaux - Arts di Parigi, sotto Lucien Simon. Durante quel tempo, fu fortemente influenzata dai pittori europei, come Paul Cézanne e Paul Gauguin. I suoi dipinti riflettono una forte influenza dei modi occidentali di pittura,  in particolare di quelli praticati nei circoli bohemiens di Parigi nei primi anni 1930 .

Amrita  tornò in India nel 1934 e da allora in poi, iniziò il suo incessante cammino nel campo delle tradizioni di arte indiana . Nel suo  paese  fu influenzata dalle miniature delle scuole Mughal così come dai dipinti di Ajanta. Il suo percorso delle parti meridionali del subcontinente indiano le  ispirò isuoi più famosi dipinti.
Amrita sposò il suo primo cugino ungherese, il dottor Victor Egan , nel 1938. Successivamente , si  trasferì col marito nella casa  paterna  a Gorakhpur di Uttar Pradesh . Più tardi , la coppia si spostò a   Lahore dove la pittrice morì nel 1941.

Filatelia: Guinea Bissau    Anno 2013  (4771/4 + BF 859)

 

SIEMIRADZKI HENRYK HEKTOR

(Polonia)

 

Nato a Bilhorod (ora Pechenegi) il 24 ott 1843. Morto il 23 Agosto, 1902.

Pittore polacco attivo nel periodo delle divisioni della Polonia del 19° secolo, è ricordato soprattutto per la sua monumentale arte accademica. Era particolarmente noto per le sue raffigurazioni di scene dell'antico mondo greco-romano e del Nuovo Testamento, di proprietà di gallerie nazionali della Polonia, Russia e Ucraina.

Molti dei suoi dipinti raffigurano scene dall'antichità, spesso le scene pastorali illuminate dal sole o composizioni che presentano la vita dei primi cristiani. Dipinse anche scene bibliche e storiche, paesaggi e ritratti.

Rampollo di una nobile famiglia polacca szlachta, i suoi genitori erano amici stretti con la famiglia di Adam Mickiewicz. Henryk. Studiò al Kharkiv Gymnasium dove iniziò i suoi primi studi di pittura sotto la  guida dell'insegnante  Besperchy, ex allievo di Karl Briullov. Si iscrisse anche alla facoltà universitaria di Fisica-Matematica dell'Università Scuola di Kharkov University e studiò scienze naturali con grande interesse, ma  continuò pure a dipingere.

Dopo la laurea  abbandonò la carriera scientifica e si è trasferì a San Pietroburgo per studiare pittura presso l'Accademia Imperiale di Belle Arti negli anni 1864-1870. Dopo la laurea fu premiato con una medaglia d'oro. Nel 1870-1871 studiò sotto Karl von Piloty a Monaco di Baviera con  una borsa di studio presso l'Accademia. Nel 1872 si trasferì a Roma e costruì uno studio in Via Gaeta, ma trascorse le estati nella sua tenuta in Strzałkowo vicino Częstochowa in Polonia.

Nel 1873 ha ricevuto il titolo di Accademico della Accademia Imperiale delle Arti per la sua pittura Cristo e Sinner, basata su un versetto di Tolstoj. Nel 1878 ha ricevuto in Francia la  Legione d'Onore e una medaglia d'oro della Fiera Mondiale di Parigi per il quadro di un vaso di fiori. Nel 1876-1879 dipinse affreschi per la cattedrale di Cristo Salvatore (Mosca).

Nel 1879 ha offerto una delle sue opere più note, l'enorme Pochodnie Nerona (Fiamme di Nerone), dipinta intorno al 1876, al neonato Museo Nazionale polacco.  Le sue opere più note comprendono tende monumentali di Lviv (Leopoli) Teatro dell'Opera e per il Teatro Słowacki Juliusz a Cracovia.  Intorno al 1893 Siemiradzki lavorò su due grandi dipinti per lo State Historical Museum (Mosca)..

 Morì in Strzałkowo nel 1902 e fu sepolto originariamente a Varsavia, ma in seguito i suoi resti furono spostati al Pantheon nazionale sulla Skałka a Cracovia.

 

FILATELIA

GUINEA BISSAU  Anno 2013 (5214)

 

 

 

ŠÍMA JOSEF

(Cecoslovacchia)

 

Nato il 18 marzo 1891. Morto il 24 luglio 1971.

E’ stato un celebre pittore nella Repubblica ceca e una figura importante della moderna arte europea.

Dopo il diploma alla Accademia di Belle Arti di Praga, dove è stato allievo di Jan Preisler, fu coinvolto nel movimento Devětsil e in Umělecká beseda a Praga prima di partire per Parigi nel 1921. Ha preso la cittadinanza francese nel 1926. E 'stato direttore artistico della la rivista Le Grand Jeu nel 1929 e amico di poeti francesi.

Le sue fonti di ispirazione toccano  esperienze sensuali, temi civili, astrazione geometrica, in cerca di fantasia, di archetipi della natura, delle cose e dell'esistenza umana raffigurata come cristalli, uova cosmiche, torsi femminili,  paesaggi e mitologia, fino a quando non riunì  tutti questi elementi esprimendoli  in visioni e simboli del destino umano.

Ha esposto a “Documenta 2” nel 1959. Ha inoltre illustrato numerosi libri, copertine di libri , dipinti panoramici e progettato vetrate per  finestre (ad esempio nella La Chiesa di St Jacques a Reims).

Filatelia: Cecoslovacchia

 

SLAVKO SOHAJ 

(Croazia)

 

Nato Zagabria , 8 giugno 1908 - Zagabria , 2 gennaio 2003.

Pittore  e grafico,  ha studiato pittura all'Accademia di Belle Arti (in seguito l'Accademia di Belle Arti di Zagabria ) nella classe di Becic e Babic ( 1926th - 1931st ). Frequentò l'Accademia  con una borsa di studio del governo francese  è visse a Parigi, dall'autunno 1931 fino all'autunno 1932. Fu attratto dalle opere di  Cézanne e Matisse  e  studiò la pittura espressionista e il Fauvismo.

Un altro grande amore di Slavko Šohaj era la musica. Dopo il suo ritorno da Parigi nel 1933  riprese a studiare pianoforte con il professor Svetislav. Tuttavia Šohaj non si esibì mai pubblicamente, ma la musica era e rimase il suo spazio intimo di godimento e di meditazione. Dal 1935 lavorò come disegnatore nel Museo Archeologico di Zagabria, fino al suo ritiro nel 1965.

Dopo il ritorno da Parigi prese parte a mostre, in particolare con il Gruppo dei Tre ( Babic , Beci , Mise ), 1934 e 1935 , e del gruppo di di artisti croati, 1937 ,1939 , 1940 . Ha esposto alla Biennale di Venezia nel 1942. a fisnco di una selezione di artisti croati. Dopo la guerra, nel 1952. ebbe la possibilità di aprire  mostre personali a Parigi, e poi, meno frequentemente espose principalmente in mostre collettive. Con  i pittori Oton Postružnik e Frano Simunovic formò nel 1958  un gruppo artistico esponendo le sue opere.

 Slavko Šohaj nel 1968 tenne  mostre personali a Zagabria e alla Galleria Moderna. Nel  1969 ricevette  il premio annuale Vladimir Nazor.  Diventò membro corrispondente dell'Accademia jugoslava di Arti e delle Scienze nel 1977.  L'anno successivo  tenne la sua mostra monografica presso il Padiglione d'Arte, e nel 1979 ricevette il Premio Nazor Award alla carriera. L'ultima mostra  avvenne  nel  2000 a Zagabria

La pittura di Šlavko si formò sotto una forte influenza di Cézanne e Matisse alla  quale rimase fedele sino alla fine della sua vita.  Le sue opere più  famose sono: Boy II (1938), Ritratto di Hede (1949), Notre Dame (1975), Hyde Park ( 1981), Autoritratto (1982), Nudo con uno schermo (1987), La gente e natura (1987).

 

FILATELIA

CROAZIA 2001 (559)

 

ŚLEWIŃSKI WŁADYSŁAW

(Polonia)

 

Nato il 1 giugno 1856. Morto il  24 Marzo 1918 .

Allievo di  Gauguin fu un  artista di spicco del movimento  Giovane Polonia.

Amministrò la sua tenuta in Polonia prima del viaggio a Parigi nel 1888. Una volta lì ha studiato alla Académie Colarossi , dove ha incontrato Gauguin. L'impressione avuta e l'incoraggiamento di Gauguin spinsero  Slewinski a dedicarsi all'arte. Ha avvertito l’influenza artistica e personale che Gauguin aveva nei suoi confronti sia  durante il periodo parigino sia nel periodo trascorso con lui nel 1889, a Pont-Aven e Le Pouldu in Bretagna. In questo periodo dipinse paesaggi marini.

Nel 1891 Gauguin dipinse un ritratto di Slewinski e glielo offrì. Slewinski espose a Parigi, con un certo successo, sia al Salon des Independents nel  1895-1896  sia alla  Galerie Georges Thomas 1897-1898.

 

FILATELIA

POLONIA Anno 1969

 

 

SOARES DOS REIS ANTÓNIO

(Portogallo)

 

Nato a  Vila Nova de Gaia, 14 ottobre 1847 e ivi morto il  16 febbraio 1889.

Ha studiato alla Portuense Accademia di Belle Arti, dove si laurea in scultura nel 1867 e successivamente   presso l'Accademia di Belle Arti Scuola Imperiale di Parigi dal 1867 al 1870, dove ha ottenuto diversi premi, e a Roma (1871-1872). E 'stato lì che ha eseguito la sua opera più bella, in marmo di Carrara, l'acclamato "O desterrado" una toccante immagine neoclassica, con somiglianze romantiche e realistiche: è il capolavoro della scultura portoghese.

Dopo il ritorno in Portogallo, si stabilì a Porto , dove ha insegnato presso la Portuense Accademia di Belle Arti.

Incompreso e poco accreditato nella vita, si è suicidato, all'età di solo 41. Egli è considerato, di gran lunga, uno dei nomi più prestigiosi della scultura realista portoghese.  

La più bella collezione di sue opere è esposta in una sala a lui dedicata presso il Museo Nazionale di Soares dos Reis, a Porto, tra cui "O desterrado" e la figurazione toccante  del "Conte di Ferreira" (1876).

Filatelia: Portogallo

 

 

SOKOL KOLOMAN

(Slovacchia)

 

Nato il 12 Dicembre 1902 in Liptovský Mikuláš. Morto il  12 gennaio 2003 a Tucson , Arizona.

E’ stato uno dei più importanti  pittori, artisti grafici  e illustratori slovacchi. Ed è  stato uno dei fondatori della moderna arte grafica  slovacca.

Sokol ha frequentato le scuole private di Eugen Kron a Košice e Gustáv Mally a Bratislava, così come l'Accademia di Belle Arti di Praga, dove ha studiato sotto Max Švabinský e Tavik Frantisek Simon. In Cecoslovacchia, divenne membro del Hollar SČUG, un'associazione di artisti grafici. Dopo un breve periodo di studio con František Kupka a Parigi, ha accettato l'invito del Ministero messicano della cultura e l'istruzione per insegnare il suo lavoro. Divenne professore di tecniche grafiche presso la Escuela de las Artes del Libro e presso l'Università di Città del Messico 1937-1941.

Tra il 1942 e il 1946 ha vissuto a New York. Nel 1946 tornò in Slovacchia, dove ha insegnato presso l' Università slovacca della tecnologia e alla Università Comenius. Nel 1948 (quando i comunisti presero il potere in Cecoslovacchia) è partito di nuovo per gli Stati Uniti. Si stabilì a Bryn Mawr, un sobborgo di Philadelphia. Dal '60 visse ritirato in se stesso e in questo periodo ha creato uno speciale stile simbolico-mitologico. Nel 1990 ha vissuto a Tucson, dove morì all'età di 100 anni.

Filatelia: Slovacchia

 

SORGNIARD  JACQUES

(Madagascar)

1932 Nasce in una famiglia di bretoni.

1934 Si trasferisce con la famiglia in Francia, a Dinard, sulla Costa Smeralda

1949 Frequenta la Scuola di Belle Arti di Rennes e per quattro anni segue corsi di disegno, dedicandosi all’arte figurativa e ai ritratti. Al termine degli studi inizia a lavorare come decoratore a  Rennes e poi a Parigi come freelance per  importanti agenzie pubblicitarie.

1983 Compie  il suo  primo viaggio a Tahiti, dove dipinge per quattro anni ritratti e paesaggi

1987 Ritorna a Parigi e,  diventato,  Associato di artisti francesi,  ottiene una medaglia di bronzo nel 1990 per una serie di animali.

1992 Diventa un membro della Fondazione Taylor .

1997 Secondo soggiorno a Tahiti, dove rimane per  un anno. Uno dei suoi dipinti di nudo viene scelto per una serie di francobolli  sul tema "Pittori e nudo in Tahiti".

Intanto in Francia, due suoi paesaggi sono selezionati per illustrare, assieme ad altri, il  libro di René Le Bihan e Leo Kerlo "Pittori della Costa Smeralda."

Attualmente vive  vicino a Rennes.

 

 

FILATELIA

POLINESIA FRANCESE Anno 1999 (604)

 

 

 

SOROLLA JOAQUÍN

(Spagna)

 

Nato a Valencia nel 1863. Morto il10 agosto 1923 a Cercedilla (Madrid).

Rimasto orfano di entrambi i genitori a soli due anni d'età, viene allevato nella famiglia di una zia materna con la sorella Eugenia. Il tutore, riconoscendo la sua attitudine al disegno, gli consente gli studi fino alla frequenza di una scuola serale di disegno per artigiani e poi, mentre lavora nello studio dello zio, frequenta l’Accademia di Belle Arti dal 1878 al 1881.

Incoraggiato da uno dei suoi insegnanti,  inizia a dipingere en plein air e la qualità dei suoi lavori gli consente nel 1884 di vincere una medaglia di seconda classe all’Esposizione Nazionale di Belle Arti e ottenere una borsa di studio per l’Italia dall’ Amministrazione provinciale di Valencia.

Nel 1885 a Roma si perfeziona studiando la grande arte classica e rinascimentale, in seguito si reca a Parigi per un soggiornò di sei mesi nei quali entra in contatto con le poetiche naturaliste degli impressionisti francesi. Poi ritorna a Roma.

Tornato in Spagna nel 1889 si stabilisce a Madrid dove nell'arco di cinque anni riesce ad affermarsi grazie all’ amico Beruete che organizza una mostra antologica. Nel 1889 ritorna a Parigi per visitare l’Esposizione Universale.

Nel 1900 vince il Grand Prix all’Esposizione Universale di Parigi; nella Ville Lumière incontra i pittori John Singer Sargent, Anders Zorn e Giovanni Boldini, coltiva la loro amicizia; e con loro l’interesse alla ritrattistica, della quale diverrà un esponente di spicco.

Dal 1908 al 1918 soggiorna a più riprese in Andalusia, ove si ispira per una serie di dipinti che testimoniano una personale assimilazione delle poetiche simboliste.

Nel 1911 Sorolla riceve un’importante commissione dalla Hispanic Society of America di New York per un imponente progetto decorativo dal titolo “Le province spagnole”.

Tra il 1913 e il 1919 dipinge quattordici murales, alti tre metri per settanta metri di lunghezza, nelle sale della stessa H. Society.

In questo periodo il pittore e la sua famiglia si trasferirono nella casa del Paseo del General Martínez Campos, dove attualmente si trova la casa-museo Sorolla.

Nel 1920, probabilmente dopo le fatiche dei viaggi e dei murales, viene colpito da emorragia cerebrale e muore a Cercedilla  (Madrid).

Filatelia: Guinea Equatoriale,  Sao Tomé e Principe.

 

 

SPENCER STANLEY

(Inghilterra)

 

Nato a Cookham nel Berkshire, 30 giugno 1891. Morto a Cliveden il 14 dicembre 1959.

Gran parte della sua opera, che raffigura scene bibliche, dai miracoli alla crocifissione, non è ambientata in Terra Santa , ma nel piccolo villaggio di  Cookham (Tamigi): in essa sono spesso raffigurati personaggi del luogo. L’opera più famosa di Spencer è la Cappella Sandham Memorial .

Trascorse gran parte della sua vita a Cookham. Suo padre, William Spencer, era un insegnante di musica. Suo fratello minore, Gilbert Spencer (1892-1979), era un pittore di paesaggi.

Dal 1908 al 1912 studiò alla Slade School of Art presso l’University College, Londra, sotto Tonks Henry e altri. Così profondo era il suo attaccamento al paese della sua nascita che prese l’abitudine di prendere quasi ogni giorno il treno per tornare a casa in tempo per il tè.

Nel 1915 Spencer prestò servizio presso la Royal Army Medical Corps e lavorò come inserviente presso l'Ospedale di guerra di  Beaufort. Prestò pure servizio volontario  con il RAMC in Macedonia,  con l'unità di ambulanze.  Successivamente fu trasferito al Reggimento Berkshire.

La sua sopravvivenza e il tormento di aver perduto molti amici incise in modo indelebile sull'atteggiamento di Spencer di fronte alla vita e alla morte. Tali preoccupazioni sono presenti nelle sue opere religiose, come i murales per la Cappella Sandham Memorial in Burghclere dedicati ai caduti in guerra e la pala d'altare che raffigura la Resurrezione dei soldati.

Spencer sposò Hilda Carline, allora studentessa alla Slade. Nel 1929 incontrò l'artista Patricia Prece. Divorziò da Hilda per la Prece. La nuova moglie lo persuase a condividere la sua casa dove abitava con una amica, Dorothy Hepworth. Nonostante Spencer  avesse scoperto che la moglie era lesbica, continuò a vivere con lei. La Prece continuò a  vivere con la sua partner  anche se spesso costei posasse nuda per il marito. Comunque rifiutò sempre di consumare il matrimonio. La complessità di questo rapporto a tre divenne nel 1996 oggetto di una commedia del drammaturgo femminista Pam Gems .

Per i suoi lavori Spencer fu nominato cavaliere nel 1959 . Morì di cancro in quello stesso anno.

Filatelia: Benin

 

SPILLAR  KAREL 

(Cecoslovacchia)

 

Nato il 21 novembre 1871 a  Pilsen. Morto il  7 aprile 1939  a Praga.

Dopo aver completato gli studi a Pilsen, Spillar  negli  anni 1885/1893 divenne allievo della Scuola di Arti Applicate di Praga perfezionandosi nello studio della pittura decorativa, guidato da František Ženíšek, che insegnò anche al fratello Jaroslav. Dal 1913  lavorò in questa scuola come insegnante di disegno e nell’anno 1925 ottenne l’incarico di professore. Dopo la laurea nel 1893 portò a termine il suo primo lavoro: una pala d'altare per la cappella a Ostrava. Negli anni successivi si applicò alla grafica ed eseguì piccoli ordini.  Nel 1899 cooperò con  Jan Preisler per produrre pannelli decorativi per il padiglione della Camera di Commercio di Praga presso il Salone Mondiale di Parigi. In collaborazione continua,  i due artisti progettarono la decorazione per l’Hotel Centrale a Praga nel 1900.

Insieme al fratello Jaroslav,  Karel Spillar lavorò su dipinti monumentali per la sala del consiglio della Corte italiana a Kutna Hora (1901).

Karel Spillar in quegli anni diventò un membro attivo dei Manes Association, per la quale, nel 1902, organizzò una  Mostra Manes a Vienna. Per la mostra Karel Spillar progettò il  manifesto. Il motivo centrale era  una donna appoggiata a un albero, che guarda con aria sognante fuori dal quadro. La sua mano  tiene tre frutti.

Nel 1902 Karel Spillar va in Francia. Vive a Parigi e visita spesso la Normandia. Conosce le opere di pittori francesi contemporanei,  la maggior parte dei quali  influenzò il suo lavoro. Lasciò la Francia nel 1908. Fu una partenza improvvisa dovuta alla  morte del padre e del fratello Jaroslav.

Dopo il suo ritorno in patria, l'opera più famosa di quel periodo, furono i mosaici figurativi  della Casa Municipale di Praga ( 1909 ).

Dopo la morte del fratello Jaroslav, trascorse le vacanze nella sua villa di Pec pod Čerchovem.

Morì dopo una lunga malattia, nella primavera del 1939 ed è sepolto presso il cimitero di Vinohrady in Praga.

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA Anno 2010 (588)

 

SPRANGER  BARTHOLOMEUS

(Olanda)

 

Nato il 21 marzo 1546, Anversa. Morto nel  1611 a Praga.

Pittore, disegnatore, scultore e incisore  operò presso la corte imperiale di Praga. Il suo stile unico che combina elementi della pittura olandese e influenze italiane, in particolare i romani manieristi , ebbe un'importante influenza su altri artisti a Praga e oltre. 

Si formò artisticamente  con Cornelis van Dalem , Jan Mandijn , e Frans Mostaert, tutti e tre i pittori di paesaggi. Egli ha inoltre copiò stampe di Frans Floris e del  Parmigianino . 

Si recò a Parigi il 1 marzo 1565, dove lavorò  per sei settimane nella bottega di Marc Duval . Ha poi viaggiato per l'Italia , dove ha soggiornato per otto mesi in Milano. In seguito ha lavorato per tre mesi in Parma come assistente di Bernardino Gatti sulla pittura della cupola del Santa Maria della Steccata .

Ha lavorato sui dipinti murali in diverse chiese . A Roma è diventato, come El Greco, un protetto di Giulio Clovio. Qui ha incontrato anche Karel van Mander che in seguito avrebbe incluso una biografia di Spranger nel Libro della Pittura . Papa Pio V lo nominò pittore di corte nel 1570.

Fu convocato a Vienna da Massimiliano II d'Asburgo , che morì poco dopo il suo arrivo nel 1576. Ma il suo successore Rodolfo II era ancora più entusiasta di assumerlo e nel 1581 fu nominato pittore di corte e anche valet de chambre. Rudolf  organizzò per lui un ricco  matrimonio, e la sua casa divenne un centro per gli artisti a Praga.

I dipinti di Spranger  eseguiti per Rudolf ritraggono prevalentemente scene mitologiche,  nudi in varie pose complesse, con qualche collegamento con le  esoteriche idee filosofiche tardo-rinascimentali  dell'Imperatore. I suoi dipinti più caratteristici appartengono alla  fase finale del Manierismo. Di gran lunga la migliore collezione di sue opere si trova  a Vienna. I suoi disegni hanno una grande energia, in una tecnica molto  libera.

Spranger ha anche lavorato come scultore. Egli può avere acquisito la sua conoscenza della scultura attraverso la sua collaborazione con lo scultore fiammingo Hans Mont, che ha anche lavorato alla corte di Praga. Dopo che  Mont lasciò la corte di Praga, Spranger sembra aver funzionato in modo intermittente come scultore per l'imperatore, almeno fino  a che  non iu sostituito da Adriaen de Vriesè  nel 1601.

Un rilievo in terracotta del 'Corpo di Cristo sorretto da un angelo'  (Courtauld Gallery ) è di sua mano. Il Museo Walters contiene tiene un bronzo 'Acheloo e Deianira' che viene attribuito a lui. Non vi è alcuna traccia di qualsiasi scultura di Spranger nella collezione di Rodolfo II. 

 

FILATELIA

PARAGUAY Anno 1972 (2315/21, 2328, 2330 MI), 1973 (2444/49),

 

STAHL  BENJAMIN  (Ben)

(USA)

Nato il 7 Settembre 1910. Morto il  19 ottobre 1987.

Artista americano, illustratore e autore, ha mostrato talento precoce, vincendo una borsa di studio per l'Istituto d'Arte di Chicago all'età di dodici anni. La sua opera è apparsa nella Mostra  Acquerello Internazionale presso l'Istituto d'Arte quando aveva sedici anni. In seguito ha insegnato presso l'Istituto d'Arte, come pure alla American Academy of Art, la Art Students League di New York, Pratt Institute di Brooklyn e in varie università.

Stahl ha vinto numerosi premi, tra cui il Saltus Medaglia d'oro della National Academy of Design. Il suo lavoro è apparso sulle riviste  “Woman Home Companion, Cosmopolitan, Artisti americani, North Light, Esquire, il Chicago Tribune Magazine, Picture Post, Southwest Art ,  Evening Post”. Stahl ha anche prodotto pubblicità-artwork per varie aziende e manifesti per diversi film, tra cui Ben-Hur.

Ha illustrato numerosi libri, tra cui The Innkeeper's Wife di Cronin, un'edizione limitata di Madame Bovary, e la 25 ° edizione dell’anniversario della Via col vento.

Ha scritto 2 romanzi: Blackbeard's Ghost, pubblicato nel  1965  da Houghton Mifflin, e tradotto in film da  The Walt Disney Company, e, nel  1968, The Secret of Red Skull, un  sequel di   Blackbeard's Ghost. 

Ben Stahl è stato anche un artista ufficiale della US Air Force e come ufficiale della US Air Force Reserve.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale

 

 

STANZIONE MASSIMO

(Italia)

 

Figura di rilievo del Seicento napoletano, si formò presso il pittore manierista Fabrizio Santafede. Iniziò la sua attività artistica in età avanzata, ottenendo le prime committenze nel 1615. Tra il 1617 e il 1618 soggiornò a Roma impegnato nella chiesa di Santa Maria alla Scala. Qui entrò in contatto con le tele di Caravaggio, dei Carracci e del Reni. L’influenza subita dall’opera del Merisi fu moderata e comunque non avvenne per contatto diretto col pittore poiché, quando Caravaggio soggiornò a Napoli, Stanzione era poco più che ventenne e non ancora avviato alla carriera artistica. A Roma tornò diverse volte, ottenendo importanti riconoscimenti. Nel 1630, si stabilì definitivamente a Napoli.

Prima di questa data dipinse la Pietà di Palazzo Barberini a Roma (1623) e il Sacrificio di Mosè di Capodimonte (1628-30). Nei due decenni successivi si concretizzò un progressivo allontanamento dal naturalismo caravaggesco e un accostamento al morbido classicismo della scuola emiliana, giunto a Napoli con Guido Reni e Domenichino. 

Gli ultimi anni segnarono una evidente apertura verso il “nuovo” stile barocco, interrotta bruscamente dalla morte sopraggiunta durante la terribile epidemia di peste che, nel 1656,  flagellò la città di Napoli.

Filatelia: Jugoslavia

 

STEINLEN, THÉOPHILE ALEXANDRE

(Svizzera)

 

Nato il10 novembre 1859 . Morto il 13 Dicembre 1923

Nato a Losanna, Steinlen ha studiato presso l' Università di Losanna prima di prendere un posto di lavoro come apprendista disegnatore in una fabbrica tessile in Mulhouse , nella Francia orientale. Nei primi anni Venti stava ancora sviluppando le sue abilità come pittore, quando lui e la sua nuova moglie sono stati incoraggiati dal pittore François Bocion a trasferirsi nella comunità artistica nel quartiere Montmartre di Parigi . Una volta lì, Steinlen strinse amicizia con il pittore Adolphe Willette che lo introdusse nel gruppo artistico di  Le Chat Noir dove trovò spazio per fare poster- art per il proprietario / intrattenitore del cabaret, Aristide Bruant e per altre imprese commerciali.

Nei primi anni 1890, i dipinti di Steinlen di paesaggi rurali, fiori e nudi venivano mostrati al Salon des Indépendants. La sua litografia del 1895 litografia , intitolata Les Chanteurs des Rues, era il frontespizio di un'opera intitolata Chansons de Montmartre pubblicata da Éditions Flammarion con sedici litografie originali che illustravano la Belle Epoque e le  canzoni di Paul Delmet . La sua sede permanente, Montmartre ei suoi dintorni, è stato uno dei soggetti di Steinlen preferiti per tutta la vita e spesso dipinse scene di alcuni degli aspetti più duri della vita nella zona. Oltre a dipinti e disegni, ha anche fatto  sculture su una base limitata, in particolare figure di gatti  per i quali nutriva un grande affetto come si nota in molti dei suoi dipinti.

Steinlen diventò un assiduo collaboratore delle riviste “Le Rire”  e “Gil Blas”, oltre a numerose altre pubblicazioni, tra cui “L'Assiette au Beurre” e “Les Humouristes”, una rivista di breve durata che lui e una dozzina di altri artisti  avevano fondato congiuntamente nel 1911. Tra il 1883 e il 1920, ha prodotto centinaia di illustrazioni, alcune delle quali sono state fatte sotto pseudonimo in modo da evitare problemi politici a causa delle loro dure critiche sui mali sociali.

Théophile Steinlen è morto nel 1923 a Parigi e fu sepolto nel cimitero di Saint-Vincent a Montmartre. Oggi, le sue opere si trovano in numerosi musei di tutto il mondo, tra cui il Museo dell'Ermitage di San Petersburg , Russia . e la National Gallery of Art di Washington, DC , Stati Uniti .

 

FILATELIA

GUINEA EQUATORIALE  Anno 1974

 

 

STERNEN MATEJ

(Slovenia)

 

Nato a Verd, ora parte della Corniola, il 20 settembre 1870. Morto il 28 giugno 1949.

Leader impressionista, pittore, ha  frequentato la scuola secondaria di Krško e la scuola tecnica di Graz tra il 1888 e il 1891. Dopo aver terminato la scuola di Graz, si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Vienna. Nel 1897 lasciò Vienna per Monaco di Baviera, dove ha studiato presso Anton Ažbe, una scuola d'arte privata . Ha vissuto e lavorato nella capitale bavarese fino alla morte di Ažbe nel 1905.

Sternen conobbe l’impressionismo già a Graz. A Vienna, ha visto i dipinti originali di alcuni impressionisti francesi. A Monaco ha studiato con connazionali Rihard Jakopič e Matija Jama, altri due rappresentanti sloveni dell’impressionismo. Diversamente da loro, Sternen preferì l’arte figurativa e il suo lavoro consiste principalmente in ritratti e nudi femminili.

Egli divenne noto soprattutto come restauratore e conservatore di dipinti antichi, e ha dedicato la maggior parte della sua vita al restauro. Ha in parte restaurato e in parte ridipinto il soffitto della chiesa francescana a Lubiana, in origine decorato da Matevž Langus nella metà del 19 ° secolo, ma gravemente danneggiato nel terremoto di Lubiana del 1895.

Durante la seconda guerra mondiale , Sternen simpatizzava con la politica collaborazionista filo-nazista del generale Leon Rupnik che dipense in un suo ritratto. Egli tuttavia non ha subito alcuna persecuzione dopo la fine della guerra. È morto a Lubiana il 28 giugno 1949 ed è stato sepolto nel cimitero di Zale.

Filatelia: Jugoslavia

 

 

STORM PER PALLE  

(Norvegia)

.

 Nato nel 1910 a Copenaghen. Morto  nel 1994 a Oslo.

 Storm, cresciuto a Buenos Aires dove  studiò scultura,venne in Norvegia per continuare gli studi  presso l'Accademia Nazionale d'Arte sotto Wilhelm Rasmusse nel 1930-33. In precedenza, aveva  studiato arte in Germania, Spagna, Francia e Italia. Fece  il suo debutto al Salone d'autunno del 1934. Nel 1947 divenne professore presso l'Accademia Statale d'Arte, una posizione che ha tenuto fino al 1980.

Ebbe una forte influenza sugli  artisti della sua generazione. Storm fu per un certo periodo Vice Presidente di Associazione norvegese degli scultori. Fu anche un  membro del gruppo consultivo di artisti presso il Municipio di Oslo, e il Vice Presidente della Casa degli Artisti.

Fu insignito  della Medaglia del Re al Merito (1950);  cavaliere di 1 classe di S. Olav (1980), Cavaliere dell'Ordine di Dannebrog, Gran Commendatore del Stella d'Africa e comandante della Purpurneseordenen. Tra le sue sculture vi sono Arbeiderbevegelsens pionerer, (1958), sei sculture in bronzo per il  Municipio di Oslo. Ha prestato servizio come professore alla  Statens kunstakademi 1947-1980.

Filatelia: Norvegia

 

 

STRNAD IVAN

(Cecoslovacchia)

 

Nato il 3 aprile 1926 a Praga. Morto nel gennaio 2005.

Ha creato molti francobolli cecoslovacchi e cechi e monete commemorative. E 'stato membro delle associazioni di Repubblica grafici "Hollar" e "Grafis".

Ivan Strnad ha insegnato agli studenti in una sezione speciale di  grafica applicata presso l'Accademia delle Arti, Architettura e Design di Praga, dove in seguito divenne un professore associato. Fu autore di bozzetti di francobolli, illustrazioni, grafica applicata e design grafici, opere architettoniche, opere tessili e medaglie. Il suo lavoro include oltre 100 francobolli cecoslovacchi, banconote, una serie di loghi aziendali e più di 20 warrant azioni. Egli eccelleva nell'arte grafica libera,: ago asciutto ed incisione; composizione di figure sono stati  tra le sue discipline preferite.

Durante la sua vita ha vinto numerosi premi per le sue opere d'arte. La maggior dei premi  è venuta dai suoi disegni di bolli (1964: 2 ° premio per i francobolli del 20°  anniversario della Repubblica socialista cecoslovacca; 1966: 1 ° premio per la serie di francobolli Vanguard 65, 1967, 1970-1972, 1974, 1975: premi annuali per il  Miglior Timbro dell'anno) e le più belle banconote (1980: 500 KCS banconota).

Filatelia: Cecoslovacchia

 

STROZZI BERNARDO

(Italia)

 

Nato a Genova  c. 1581. Morto il  2 agosto 1644.

Importante e prolifico pittore barocco  fu attivo a Genova  e anche a Venezia.

Nel 1598, all'età di 17 anni, entrò come frate a far parte dell’Ordine dei Cappuccini, un ramo  della riforma dell'ordine francescano. Quando suo padre morì (c. 1608), lasciò  l'ordine per prendersi cura di sua madre, guadagnandosi da vivere con i suoi dipinti, che sono stati spesso influenzati dagli insegnamenti francescani, ad esempio la sua Adorazione dei pastori  (c.1615).  Nel 1625, fu accusato di praticare illegalmente l’arte del pittore. Quando sua madre morì (1630) Bernardo subì  pressioni da parte del tribunale dai Cappuccini che gli chiedeva di rientrare nell'ordine. Egli fu brevemente incarcerato a Genova,  e,  al suo rilascio, nel 1631, si rifugiò a Venezia per evitare il confinamento in un monastero. Fu soprannominato per tutta la sua vita, come il prete genovese.

I primi dipinti, come L'estasi di San Francesco l, mostrano l'emotività scura di Caravaggio. Ma dal secondo decennio del 17 ° secolo, mentre lavora a Venezia, Strozzi sintetizza uno stile personale che fonde influenze pittoriche del Nord (tra cui Rubens e Veronese) con una monumentale essenzialità realistica. Ad esempio, nel dipinto Incredulità di Tommaso, lo sfondo è disattivato, ma il volto di Gesù, l’aureola e il suo contorno nebbioso, sono in uno stile atipico di Caravaggio.  Venezia infuse nella sua pittura uno sfondo e un contorno  più dolce, uno stile più accettabile per il patronato locale, derivato dai suoi precursori a Venezia, Jan Lys (morto 1629) e Domenico Fetti (morto 1626), che avevano  anche loro  fuso l'influenza di Caravaggio nell’arte veneziana. Esempi di questo stile si possono trovare nella sua Parabola degli invitati al matrimonio (1630),  Cristo che dà le chiavi del Paradiso a San Pietro (1630),  San Lorenzo distribuisce elemosine a San Nicolò da Tolentino ,  e un Personificazione della Fama (1635-6).

 È stato probabilmente anche  influenzato da Velázquez (che visitò Genova nel 1629-30).

Dopo un incarico di dipingere Claudio Monteverdi la sua fama crebbe, e nei suoi ritratti inserì molti dei principali nobili veneziani. Tra i  suoi allievi e altri pittori fortemente influenzati da lui sono da includere Giovanni Andrea de Ferrari (1598-1669), Giovanni Bernardo Carbone , Valerio Castello , Giovanni Benedetto Castiglione , e Ermanno Stroifti.

 

FILATELIA

PARAGUAY  Anno 1972 (2315/21, 2328, 2330 MI)

 

 

SUMANOVIC SAVA

(Serbia)

 

Nato a Vinkovci nel 1896. Morto il 30 agosto 1942 .

Studiò pittura presso la Scuola di Zemun, dove si laureàò.

In seguito si iscrisse nel Collegio dei mestieri ed arti a Zagabria poi dal 1920 visse a Parigi per diversi anni. Il suo professore a Parigi era André Lhot.

Assente da Parigi (1924-1925), Sumanovic ritornò nella capitale francese alla fine del 1925, e vi  rimase ancora per diversi anni, accogliendo alcune influenze dello stile di pittura di Matisse. Sumanovic tornò in  Serbia  nella città di Šid nel 1928 e, dopo un altro anno trascorso a Parigi,  vi si stabilì nel 1930. La sua grande mostra fu presentata a Belgrado nella Nuova Università nel 1939, dove espose circa 410 dipinti per lo più dal periodo Šid. Era il suo primo grande successo dopo molti anni. Visse a  Šid fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, nel Regno di Jugoslavia nell'aprile 1941, quando la Mussolini sponsorizzò lo  Stato Indipendente di Croazia, guidato dal croato fascista Ustascia, il quale iniziò un genocidio su larga scala contro i serbi e gli ebrei già nella 1941.

La polizia croata  filo-fascista arrestò Sumanovic come ostaggio serbo con altri 150 cittadini  e li portò in un campo di concentramento ustascia a Sremska Mitrovica. Sumanovic fu  giustiziato il 30 agosto 1942 insieme a molti altri serbi, sepolti in una fossa comune del cimitero ortodosso serbo.

Filatelia: Jugoslavia

 

 

SUSINI GIOVANNI FRANCESCO

(Italia)

 

Nato a Firenze nel 1585 ca. e ivi morto  il 17 ottobre 1653.

E’ stato uno scultore della corrente manierista, cresciuto nella bottega del Giambologna.

Dal momento che nel suo lavoro continuava a proporre lo stile tipico del Giambologna, le sue opere iniziarono ad essere scambiate per quelle del maestro già alla fine del XVII secolo. Suo zio, Antonio Susini, fu il principale collaboratore del Giambologna per la fusione del bronzo e il giovane Francesco ricevette ben presto i primi insegnamenti come ragazzo di bottega. Grazie ad un viaggio a Roma intrapreso tra il 1624 e il 1626 prese diretta visione delle opere dell'antichità classica e della scultura barocca allora emergente, anche se perdurò nel suo stile manierista ormai ben definito. Realizzò delle copie in cera dell'Ermafrodito Borghese, appena scoperto, per replicarlo in bronzo una volta rientrato a Firenze. La sua riproduzione in bronzo del Laocoonte è basata su una copia di epoca ellenistica che si trova a Firenze.

Come scultore Susini è ricordato soprattutto per le opere realizzate su commissione pubblica.

La prima commissione ottenuta, gli pervenne  nel 1614 da parte dei Medici,  fu un bassorilievo bronzeo destinato a decorare l'altare di una cappella. Aiutato da principio da Romolo Ferrucci del Tadda, Susini fece una copia in bronzo dell'opera di dimensioni ridotte e la pose su un piccolo piedistallo. Anche altre sculture di Susini furono poste a decorazione del Giardino di Boboli; un Cupido che spezza un cuore con un martello e un Cupido che scaglia una freccia fanno parte dell'elaborata composizione allegorica della Vasca dell'Isola.

Susini firmò pochi dei suoi lavori. Un Bacco da lui firmato si trova al Louvre.

Filatelia: Liechtenstein

 

SUSTRIS LAMBERT

(Olanda)

 

Nato ad Amsterdam, 1515-1520 ca. Morto a  Padova?, 1584 ca.

Pittore olandese (padre di Friedrich Sustris), si  formò a Utrecht o a Haarlem nell'ambiente di Jan van Scorel o di Maarten van Heemskerck.

In giovane età visitò Roma, come è confermato dalla scoperta della sua firma nella Domus Aurea, e Venezia, dove entrò nell'atelier di Tiziano. In quanto membro dell'entourage del celebre pittore, partecipò nel 1548 e nel 1550 alla Dieta di Augusta, dove tornò nel 1542 ed ebbe l'opportunità di ritrarre numerosi nobili della Svevia, come quelli della famiglia Vöhlin.

A partire dal 1543 dipinse il ciclo di affreschi della Villa dei Vescovi a Luvignano di Torreglia.

Tra il 1548 ed il 1553 si recò più volte ad Augusta; a questo periodo risalgono i numerosi ritratti eseguiti per nobili e clero. Per il cardinale Otto Truchsess von Waldburg realizzò un Battesimo di Cristo ora nel museo di Caen.

Negli anni sessanta si stabilì a Padova, dove morì verosimilmente, in un anno imprecisato dopo il 1568.

Fu importante soprattutto come pittore di paesaggi. La sua particolare fusione tra stile olandese e italiano fu un decisivo modello per lo sviluppo dei paesaggi ideali del XVII secolo.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013 Busta postale

 

 

ŠVABINSKÝ MAX

(Cecoslovacchia)

 

Nato il 17 settembre 1873 a Kroměříž. Morto nel 1962.

Pittore, disegnatore, grafico e professore nell’Accademia di Arti Grafiche a Praga,  Švabinský è considerato uno dei più importanti artisti della storia della pittura ceca per il suo  significativo lavoro prodotto durante la prima metà del 20 ° secolo. Era relativamente insolito tra gli artisti modernisti che il suo lavoro fosse  accettato dal regime comunista,

La ragione è dovuta,  almeno in parte,  all’aver formato la sua personalità artistica prima del 1900, prima dell'avvento del cubismo.

Insieme a Jan Preisler, Antonín Slavíček, e Miloš Jiránek, è stato uno dei fondatori dell'arte moderna ceca. All'inizio, Švabinský manifestò  tendenze d'epoca verso Plenérian Realismo, il Simbolismo e l’Art Nouveau. Alcune delle sue più importanti opere giovanili erano ritratti o dipinti orientati alla sua famiglia a sua moglie Ela, spesso rimasti con la famiglia Vejrych a Kozlov vicino a Česká Třebová. Questo è il periodo in cui dipinse alcune delle sue opere più famose.

A Kozlov, all'inizio del secolo, si è dedicato alla grafica, soprattutto acquaforte e mezzotinta. A causa della elevata qualità del suo lavoro grafico, è stato nominato professore dell'Accademia di Praga nel 1910, e negli stessi anni ha completato murales per la Casa Municipale di Praga. Nelle pagine della Sonata paradisiaca nel 1917, ha esteso la sua gamma con incisioni in legno, e in quel momento il suo lavoro grafico ha iniziato a superare la sua pittura. Durante gli anni trenta, ha avuto la possibilità di lavorare in forme monumentali. Dopo i mosaici per il Monumento Nazionale a Žižkov Hill, dipinse tavole per tre vetrate della  Cattedrale di San Vito a Praga. Allo stesso tempo, e con la stessa perizia grafica, era in grado di progettare in miniatura un francobollo. Alla prima sessione del governo nel 1945, è stato insignito del titolo di "Artista Nazionale".

Max Švabinský morì il 10 febbraio 1962. Il cottage in Kozlov, vicino a Česká Třebová, dove Max Švabinský visse è stato recentemente rinnovato e ora è aperto ai visitatori. L'interno sembra proprio lo stesso di 100 anni fa e molti dei quadri di Svabinsky sono lì esposti.

Filatelia: Cecoslovacchia

 

SZANTHO  MARIA

(Ungheria)

 

Nata a Szeged, 31 Luglio 1897. Morta a Nagymágocs l’11 marzo 1998.

Cominciò ad esporre verso la metà del 1920 in occasione di importanti gallerie d'arte come la Mucsarnok (Budapest). Espose pure in una mostra a Budapest nel 1936. Si è specializzata in  ritratti di  paesaggi e di donne nude.

La sua carriera  è stata sempre brillante. Ebbe una vita straordinaria; dotata nella sua arte, raggiunse  presto  fama e apprezzamento internazionale. I suoi quadri, ben noti nelle  migliori gallerie e case d'asta,  sono assai valorizzati.

Il suo nome completo è "bácsai Szánthó Mária". Il nome di battesimo "bácsai" deve essere scritto con iniziale  minuscola, in quanto è espressione di un titolo di nobiltà.

Si sposò  tre volte e dai suoi mariti  non ebbe figli. Il suo terzo marito era il Dr. Ferenc Klauschek, quindi alcune fonti la citano come Klauschek Ferencné (il ‘né’ terminale significa “signora”.  Ha firmato tutti i suoi dipinti con il suo nome da nubile.

Il primo amore di Szantho Maria fu la musica, Aveva un particolare talento per il pianoforte di cui era anche insegnante, avendo conseguito il diploma presso l'Accademia di Musica ungherese.  Il suo diploma è stato firmato da Zoltán Kodály famoso compositore ungherese.

Poco dopo aver completato i suoi studi di musica decise di interessarsi anche di pittura. Compì diversi viaggi di studio in Francia e in Italia.

 I suoi dipinti ricchi e dettagliati naturalistici sono ispirati dalla passione per la musica e dalla gioia di vivere.

Studiò con famosi pittori ungheresi quali Géza Kukan, Bertalan Karlovszky, Pál Fried e Mátyás Vitéz.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012.

 

 

 

 

SZÉKELY BERTALAN

(Ungheria)

 

Nato l’ 8 maggio 1835. Morto il 21 agosto 1910.

E’ stato un romantico pittore di temi storici. "La scoperta di Louis II Dead Body 's "," Donne di Eger "," Battaglia di Mohács "," Ladislao V "sono tra i più importanti dei suoi dipinti storici. Szekely è anche conosciuto per i suoi numerosi murales.

Filatelia: Ungheria

 

 

SZINYEI MERSE PÁL

(Ungheria)

 

Nato a Szinyeújfalu, Ungheria (oggi Chminianska Nová Ves, Slovacchia)  il4 luglio 1845. Morto il  2 Febbraio 1920.

Pittore ungherese e politico, ha imparato pittura presso l' Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera sotto Karl von Piloty . Era un amico di Wilhelm Leibl e Hans Makart. Le sue sono alcune delle prime opere dell'impressionismo in Ungheria e nell'Europa centrale .

Nel 1873  partecipò alla Fiera Mondiale di Vienna e vinse una medaglia con il suo quadro Bath House.
Szinyei fu anche un politico attivo. E 'stato eletto al parlamento ungherese, dove ha combattuto per la modernizzazione dell'istruzione artistica .

Morì il 2 febbraio 1920, a soli quattro mesi e due giorni prima del trattato di Trianon,  in Jarovnice.

 

FILATELIA: Ungheria

 

 

 

SZULE  PETER

(Ungheria)

 

Nato nel 1886. Morto nel 1944.

Péter Szüle era un artista visivo ungherese nato nel 1886. 

Tra le sue opere di nudo femminile: Ritratto di nudo. Vanità e Ritratto di una contadina' .

Diverse sue tele opere si trovano   in collezioni  private europee e degli USA.

Szule mori nel 1944.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Buste postali

 

SZYNDLER PANTALEON

(Polonia)

 

Nato il 26 luglio 1846 in Lipiach. Morto il. 31 gennaio 1905 a Varsavia. . Ha creato, immagini religiose, di genere e orientali e ha toccato temi tratti dai drammi di Shakespeare e dalla poesia romantica polacca.

Ha studiato presso la Scuola di Varsavia del disegno sotto la direzione di Raffaello Hadziewicz. Con una borsa di studio della Società per l'incoraggiamento delle Belle Arti, ha proseguito gli studi all'estero. Negli anni  1887/73 ha studiato presso l'Accademia di Monaco di Baviera  e successivamente presso l'Accademia di S. Luca in Roma, a Parigi ( Ecole des Beaux-Arts).

Dopo il ritorno in Polonia si stabilì a Varsavia (1885-1894). Poi ha vissuto a Czestochowa, dove ha lavorato a Jasna Gora.

La sua immagine di Eva ha ricevuto una menzione d'onore alla Esposizione Universale di Parigi nel 1889. A Varsavia,  Eva provocò polemiche da un lato ed elogi dall’altro.

Ha viaggiato in Crimea e Podolia nel 1885. Nel 1902 è tornato a Varsavia. E’ sepolto a Powązki.

Filatelia: Polonia

 

TANOUX HENRI ADRIEN

(Francia)

 

Nato a  Marsiglia il 18 ottobre 1865. Morto a Parigi nel 1923.

Fu  pittore di scene di genere, nudi, ritratti e scene di orientalisti,. Studiò presso l'Accademia di Belle Arti di Parigi, dove fu allievo di Leon Bonnat ed espose regolarmente le sue opere al Salon degli Artisti francesi a Parigi. Ha ricevuto diverse volte menzioni d'onore all'Esposizione Universale nel 1889, una medaglia di terza classe nel 1894 e una seconda medaglia nel 1895 anno in cui si aggiudicò anche una borsa di studio per viaggiare.

Tornò a Parigi, espose alcune nuove opere al Salon: «La leçon de couture» (cucitura di apprendimento), e "La lettre», (la lettera), 1908, due scene intime di genere stabilite in campagna e raffigurante la vita semplice delle donne nella loro casa.

Neli anni successivi, la sua pittura mostra un drastico cambiamento nella scelta dei soggetti: «Après le Bain» 1912, «Fleur du Mal» 1913, o «Parfums troublants» nel 1914,  che prevedono un nuovo stile in cui ritrae le donne sensuali e voluttuose con una pennellata molto leggero e manierista, con toni morbidi e sottili tavolozza e giocando abilmente con le ombre.

Nel 1888, è incaricato di decorare la sala dei matrimoni del Townhouse del 14 a Parigi con «La Noce», e, nel 1905 riceve una seconda commissione per la Sala della Musica nel decimo arrondissement e presenta «Teatri».

Nel 1905 diventa membro della Società Francese artisti.

Morì a Parigi nel 1923. Pochi anni dopo, nel 1927, sua sorella ha fatto una donazione al Museo delle Belle Arti di Nizza, «Thais», (215 centimetri x 235 cm), su un tema ispirato al romanzo dello scrittore francese Anatole France.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2014 Busta postale

 

 

 

TAPIA MARIO

(Cile)

 

Nato il 3 luglio 1939 a Valdivia, nel sud del Cile.

Ha incominciato a dipingere giovanissimo; aveva solo undici anni  quando i suoi quadri vennero esposti alla Fiera Artistica di Antofagasta. Dopo gli studi nel Liceo di Antofagasta, si è trasferito a Santiago dove ha frequentato la Scuola di Arti Applicate all'Università del Cile, laureandosi in "Architettura d'Interni" con una specializzazione in ceramica.

 Nel 1959 è avvenuto l'incontro con Pablo Neruda, il grande poeta ha avuto modo di apprezzare le ceramiche di Tapia, in occasione della Fiera Artistica di Santiago del Cile.

Dopo qualche tempo Tapia è divenuto membro del Museo d'Arte Contemporanea del Cile e le sue ceramiche hanno rappresentato il Cile all'Expo '70 in Giappone e alla Fiera dell'Artigianato di Losanna, in Svizzera.

Nel settembre del 1970 è emigrato in Italia, dove ha iniziato a lavorare come tecnico in una fabbrica di ceramica  sul lago Maggiore. Dopo una decina d'anni  ha deciso d'intraprendere un’attività autonoma  come pittore e scultore.

Attualmente vive e lavora a San Giuliano Milanese e insegna pittura e scultura all' Accademia Comunale di Peschiera Borromeo (Milano), tiene corsi ai bambini delle scuole elementari dell'hinterland milanese e lodigiano, nonché  corsi di aggiornamento per le maestre.

 Filatelia: Ecuador

 

TARBELL EDMUND CHARLES

(USA)

 

Nato a West Groton, 26 aprile 1862 Morto il  1 agosto 1938.

Pittore impressionista, appartenne al gruppo dei "Ten American Painters" e oggi le sue opere sono in gran parte conservate nello "Smithsonian American Art Museum", nella "Corcoran Gallery of Art", presso la "National Academy of Design" e nella Casa Bianca.

Nacque in un borgo del Massachusetts da una famiglia di origine inglese, approdata in America nel 1647. Suo padre, Edmund Whitney, durante la Guerra di Secessione contrasse la febbre tifoide e nel 1863 morì. La madre, Mary Sophia Farnald si risposò in seguito con tale David Hartford e con lui si trasferì nel Wisconsin, a Milwaukee, lasciando il giovane Ned (Edmund) e sua sorella Nellie Sophia alle cure dei nonni paterni, a West Groton.

Votato spontaneamente all'arte, Tarbell iniziò i suoi studi seguendo i corsi di George H. Bartlett, presso la "Massachusetts Normal Art School". Fra il 1877 e il 1880 fece un apprendistato alla "Forbes Lithographic Co." di Boston, poi, nel 1879, entrò alla "School of the Museum of Fine Art" di Boston dove fu allievo di Otto Grundmann nella stessa classe dove si trovavano altri due futuri membri del gruppo "Ten American Painters": Robert Lewis Reid e Frank Weston Benson.

Per il suo evidente talento Tarbell fu incoraggiato a proseguire gli studi a Parigi, dove si recò nel 1882. L'anno seguente entrò nell'Académie Julian per seguire le lezioni di Gustave Boulanger e di Jules Joseph Lefebvre.

La sua formazione fu influenzata sia dall'accademismo sia dal movimento impressionista.

 Nel 1884 Tarbell iniziò una sorta di Grand Tour che lo condusse per due anni consecutivi in Italia, poi in Belgio, in Germania e in Bretagna.

Tornò a Boston nel 1886 e si mise a fare l'illustratore, il maestro d'arte privato e il ritrattista. Poi, nel 1888, all'età di 26 anni, sposò Emeline Souther, che apparteneva ad una influente famiglia di Dorchester (Massachusetts) e dalla quale ebbe quattro figli. Nel 1899 venne chiamato a ricoprire la cattedra del suo vecchio maestro Otto Grundmann nella Scuola del Museo, e divenne popolarissimo come professore. La sua influenza sulla pittura bostoniana fu così marcata che i suoi allievi venivano chiamati i "tarbelliti". Fra i suoi discepoli vi fu anche Margaret Fitzhugh Browe (1884-1972).

Nel 1914 fu cofondatore della "Guild of Boston Artists" di cui assunse subito la presidenza, mantenendola sino al 1924. Nel 1919 infine, fu chiamato a ricoprire la carica di Preside alla Scuola d'arte della Galleria Corcoran a Washington.

Nel 1927 Tarbell fu eletto membro della "American Academy of Arts and Sciences".

La fama di Tarbell come artista di alto livello si consolidò già nel 1891, con l'apparizione del quadro "In the Orchard" (Nel frutteto), che molti considerano il suo capolavoro più significativo.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

TARTAGLIA MARIN

(Croazia)

 

Nato a Zagreb il 3 agosto 1894 e ivi morto il 21 aprile 1984 .

Pittore   e insegnante d'arte Accademia di Belle Arti di Zagabria .

Anche se è nato a Zagabria seguì la  Scuola Primaria e la Scuola Superiore a Split. Successivamente si recò a Zagabria presso il Palazzo una scuola professionale (1908 -1912). In quei  tempi politici turbolenti che precedettero la  prima della prima guerra mondiale, temendo la persecuzione politica, si recò in Italia a Firenze, poi a Roma, dove nel 1913 si iscrisse presso l'Istituto Superiore di Belle Arti. Poi si presentò come volontario nell’esercito serbo sul fronte di Salonicco, ma presto tornò a Roma, dove lavorò come assistente di Ivan Mestrovic, poi di nuovo a Firenze, dove trascorse il suo tempo a fianco dei  futuristi , Carl Carr , Giorgio de Chirico e altri. Dopo la guerra e dopo un breve periodo soggiornò a  Split (1918 -1921), girovagò attraverso l’Europa da Vienna  a Belgrado, a  Parigi .

Su invito di Vladimir Becic, Tartaglia  nel 1931 anno si recò a  Zagabria e diventò insegnante tirocinante presso l'Accademia di Belle Arti  e, ben presto, assistente professore (1940), professore associato nel 1944, e professore ordinario nel 1947. Seguì molte generazioni di artisti  croati. Dal 1948 fu  membro dell'Accademia jugoslava di Scienze e delle Arti .

Tartaglia, nel corso della sua carriera artistica, espose in  30 mostre personali e oltre 270 collettive in patria e all'estero. Ha esposto pure alla Biennale di Venezia 1940.

 Tra le sue opere  più rappresentative: Marjan attraverso olive (1920), Pettinatura (1924),  Piccola diga (1927), Paesaggio(1928).

 

FILATELIA

JUGOSLAVIA Anno 1969

 

 

TATTARESCU GHEORGHE

(Romania)

 

Nato a Focsani nell’ottobre 1818. Morto a Bucarest il  24 ottobre 1894.

Moldavo  di origine rumena pittore e un pioniere del neoclassicismo nella pittura moderna del suo paese. Ha iniziato come apprendista di suo zio Nicolae Teodorescu, pittore di chiesa. Ha continuato a studiare presso la Scuola di Pittura di Buzău, quando Teodorescu vi si trasferì. L'ortodosso Vescovo di Buzău, Chesarie, lo ha aiutato a ottenere una borsa di studio a Roma , dove ha seguito gli insegnamenti dei professori della Accademia di San Luca. Mentre era lì, ha eseguito copie di dipinti di Raffaello, Bartolomé Esteban Murillo, Salvatore Rosa, e di Guido Reni.

Tattarascu partecipò alla Rivoluzione del 1848 in Valacchia. Dopo la rivoluzione, dipinse ritratti di rivoluzionari romeni in esilio.

 Nel 1860, fu  incaricato di redigere un album nazionale di luoghi e monumenti storici del paese, il suo talento di dipingere paesaggi vagamente romantici è diventato molto apprezzato. Allo stesso tempo, mostrando la sua simpatia con varie rivolte contadine, dipinse Il contadino al Danubio nel 1875. Egli è stato anche incaricato di decorare diverse chiese in maniera neoclassica.

Nel 1864, insieme con il pittore Theodor Aman, Tattarescu fondò la Scuola Nazionale di Belle Arti di Bucares dove  è stato professore per molto tempo e dal 1891 al 1892  divenne direttore della scuola per due anni (1891-1892).

Nel 1865, scrisse Principi utili e Studi sulle proporzioni del corpo umano e Disegno dopo i pittori più celebri.

Tattarescu morì a Bucarest. La casa che ha comprato nel 1855 e dove ha vissuto per quasi 40 anni è ora sede del Gheorghe Tattarescu Memorial Museum e ospita alcune delle sue opere  originali.

 

Filatelia: Romania

 

TEIXEIRA  ANTÓNIO LOPES

(Portogallo)

 

Nato a Vila Nova de Gaia il 27 ottobre 1866. Morto a  Alijó  il 21 giugno 1942.

Scultore, figlio dello scultore José Joaquim Teixeira Lopes, iniziò  ad imparare la sua arte nella bottega di suo padre. Nel 1882 si iscrive all'Accademia di Belle Arti (Escola de Belas Artes) a Porto  dove ha continuato la sua formazione con artisti celebri come scultore António Soares dos Reis e pittore João Marques de Oliveira. Nel 1885 partì perParigi , dove frequentò l’École des Beaux-Arts e divenne uno studente distinto.

Intorno al 1895, insieme al fratello, architetto José Teixeira Lopes, ha costruito il suo atelier a Vila Nova de Gaia, che ospita oggi un museo (la Casa-Museo Teixeira Lopes) dedicato alla sua opera. E'stato professore della Scuola di Belle Arti di Porto per molti anni.

Teixeira Lopes  ha lavorato principalmente su temi allegorici, storici e religiosi,  usando come materiali  l'argilla, il marmo e il bronzo . La sua vasta opera è presente in spazi pubblici, palazzi e chiese in Portogallo.

 

 

FILATELIA

PORTOGALLO Anno 1993

 

 

TER BRUGGHEN HENDRICK

(Olanda)

 

Nato a L’Aia nel 1588. Morto a Utrecht il 1 novembre 1629.

Fu un membro di spicco dei seguaci olandesi di Caravaggio  insieme a Gerrit van Hondhorst. e Dirck van Baburen.

Poche le notizie sulla sua infanzia e gioventù. Suo padre Jan Egbertsz Ter Brugghen, originario di Overijssel, si era trasferito a Utrecht, dove era stato nominato segretario del Tribunale dal principe, Guglielmo il Taciturno. Era stato sposato con Sophia Dircx. Nel 1588 è diventato ufficiale giudiziario al Consiglio Provinciale di Olanda a L'Aia, dove è nato Hendrick.

Sul suo luogo di nascita non c'è accordo fra le fonti: L'Aia o nell'Overijssel (forse Deventer). Si stabilì giovanissimo a Utrecht dove diventò allievo di Abraham Bloemaert. Anche se non è certa la data del suo viaggio in Italia (1604 o 1607), si ritiene che abbia vissuto a Roma fino al 1614, anno in cui viene segnalato a Milano mentre è di ritorno verso casa. Se è certo che a Roma conobbe la pittura del Caravaggio, le discussioni sulla data del suo viaggio in Italia parrebbero smentire l'ipotesi di una sua conoscenza diretta con l'artista. In ogni caso ne conobbe i suoi seguaci, come Orazio Gentileschi, Giovanni Serodine, Carlo Saraceni e altri. Ritornato in patria, tornò brevemente a Roma all'inizio degli anni venti. L'incontro con la pittura di Caravaggio e dei caravaggisti lo segnò profondamente, integrando pienamente nelle sue opere sia l'uso del chiaroscuro che di soggetti drammaticamente carichi.

 Ter Brugghen morì a Utrecht il 1° novembre 1629 forse una vittima della peste. La famiglia viveva in Snippenvlucht. Ebbe otto figli, l’ultimo dei quali, Hennickgen, nacque quattro mesi dopo la sua morte, il 14 marzo 1630.

Filatelia: Ajman

 

THIVET  ANTOINE

(Francia)

 

Nato  nel 1856. Morto nel 1927.

Disegnatore e pittore di nudi, ritratti, scene di genere, paesaggi, marine e nature morte.
Thivet studiò con Jean-Léon Gerome, Millet, Adolphe Yvon e Louis Jules Etex.

Alla fine del 19° secolo è diventato noto per i suoi dipinti di donne, specialmente nudi visti da dietro. Egli ha respinto lo stile accademico a favore di una maggiore sensualità, spesso vicino al Simbolismo. Dipinse anche i paesaggi della natura e le scene della vita di Parigi. Espose al Salon di Parigi dal 1877 e poi al Salon des Artistes Francais, ricevendo un encomio nel 1899.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2014  Busta postale.

 

 

THORVALDSEN  BERTEL

(Danimarca)

 

Nato a Copenhagen nel 1770 e  ivi morto nel 1844.

Scultore danese, è c considerato tra i massimi esponenti del neoclassicismo.  Visse in Italia e soprattutto a Roma dove si dedicò allo studio dell'antico ricevendo onori, commissioni e incarichi. Dotato di eccezionale abilità tecnica, elaborò uno stile di severa monumentalità, toccata a volte da una intima serenità. Tra le opere: Il Giasone (1803), Cristo e gli Apostoli (1821-27) , il  monumento a Pio VII (1831) in S. Pietro.

Figlio di un intagliatore di legno islandese, dal 1781 si formò all'accademia di Copenaghen ma fu soprattutto influenzato da J. A. Carstens. Visse a lungo in Italia (1796-1838), salvo qualche soggiorno in patria, in Germania e in Polonia (1818-19). A Roma, dal 1797, si dedicò allo studio dell'antico e delle opere di A. Canova, approfondendo anche le teorie di J. J. Winckelmann e A. C. Quatremère de Quincy; dal 1811 insegnò scultura all'Accademia di San Luca, esercitando una profonda influenza sui giovani scultori italiani e stranieri.

Oltre alle non comuni capacità tecniche,  aveva una profonda conoscenza della scultura greca, che gli fruttò, tra l'altro, l'incarico da parte di Luigi di Baviera di restaurare le statue del frontone di Egina (1818). Il Giasone realizzato in marmo e terminato nel 1828, commissionato dal collezionista Thomas Hope, segnò l'inizio del suo successo, che culminò, al ritorno in patria, con la costruzione di un museo per le sue opere (1838-48). Tra le altre opere, oltre a numerose sculture di soggetto mitologico ( Amore e Psiche, 1803; Ganimede, 1804; le Tre grazie, 1819; ecc.), realizzò il fregio in stucco con l'Entrata di Alessandro in Babilonia, in onore di Napoleone (1812), Roma, palazzo del Quirinale, Sala delle dame; del fregio esistono varie copie; la versione in marmo, commissionata da Napoleone e rilevata dal conte Sommariva, 1816-28, è a Villa Carlotta sul Lago di Como; il modello per il Leone di Lucerna (1819-21; rilievo scavato nella roccia; la statua equestre di Massimiliano di Baviera (1833-35, Monaco).

Filatelia: Danimarca

 

THULDEN THEODOOR VAN

(Olanda)

 

Nato nel 1806. Morto il 12 luglio 1669.

E’ stato un pittore barocco olandese di 's-Hertogenbosch in Brabante Settentrionale, attivo in quella città e ad Anversa. Secondo Houbraken fece molte pale d'altare, ma preferì dipingere soggetti meno nobili, come sagre, e matrimoni. E 'stato anche un buon incisore, come lo dimostra la sua incisione di Ulisse fatta a Parigi.

Sposò Maria van Balen, la figlia del pittore Hendrick van Balen e sorella dei pittori Hendrick II e Jan van Balen. Il suo stile è fortemente vicino a quello di Peter Paul Rubens, con cui lavorò  di frequente.

Attratto dalle opportunità che offrivano i Paesi Bassi del Sud , non disponibili nelle città del nord, ha viaggiato ad Anversa intorno 1621, dove ha studiato presso lo studio di Abraham van Blijenberch. Nel 1626 divenne un maestro nella Gilda di San Luca. Ha lavorato in Francia, facendo copie di dipinti manieristi a Fontainebleau e lavorò a Parigi dal 1631 e 1633.

Van Thulden tornò ad Anversa nel 1634, dove riprese a lavorare con Rubens. Uno dei grandi progetti in questo periodo è stata la produzione di incisioni per l'entrata del Cardinale-Infante Ferdinando nel 1635. Nel 1637 ha lavorato sulla Torre de la Parada di Madrid.  Tornò nel  Brabante Settentrionale nel 1640, stabilendosi nella sua città natale, dove vinse  una commissione per fare allegorie politiche per il consiglio comunale. 

Van Thulden continuò a dipingere pale d'altare e altre commissioni per i patroni cattolici nei Paesi Bassi del Sud così come allegorie-politiche, relative alla Pace di Westfalia  del 1648, per gli utenti locali. Ha inoltre partecipato alle decorazioni per la Oranjezaal nel Huis ten Bosch, L'Aia e ad una commissione per Amalia von Solms.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013  Busta postale

 

 

TIEPOLO GIAMBATTISTA

(Italia)

 

Nato a Venezia nel 1696. Morto nel 1770,

Decoratore, disegnatore e incisore  discendeva da una agiata famiglia di armatori e invece di seguire l'attività di famiglia, per acconsentire alle sue tendenze, nel 1710 viene affidato al pittore storico Gregorio Lazzarini, che lo tiene nella sua bottega roccocò per insegnargli le tecniche pittoriche ed il disegno, ma lo abitua anche a lasciarsi guidare dai lavori di altri pittori, ad adeguarsi alle committenze, a mettersi in gioco con soggetti nuovi ed a studiare gli artisti antichi, ma anche i suoi contemporanei.

Nel 1717, sentendosi ormai pronto, Tiepolo lascia la bottega del Lazzarini ed incomincia la sua carriera artistica. Le sue prime opere eseguite a Venezia, sono principalmente a olio.

Ancora alla ricerca del suo stile, intorno al 1725 il pittore si dedica all'affresco. In breve la  tavolozza del Tiepolo si schiarì sotto l'influenza di Paolo Veronese.

Nel 1726 Tiepolo, è chiamato a Udine per affrescare il Duomo, la cappella del Santissimo Sacramento e poi il  Palazzo Vescovile e della Cattedrale, realizzando la più famosa delle sue vòlte.

Dopo aver lavorato ad Udine per tre anni, risponde agli inviti a dipingere in varie città italiane ed in particolare a Milano, e Bergamo.

Tutte le opere di affresco, le tele con scene mitologiche e storiche e le pale d’altare vengono eseguite, una dopo l’altra, con cadenzata continuità, nel periodo in cui la sua vena creativa si manifesta inesauribile.

Sottoposto ad incessanti richieste, il Tiepolo nel 1750 si reca a Wurzburg in Germania per la realizzazione di affreschi alla Kaisersaal del Palazzo del Principe-Vescovo.

Al culmine della sua fama e ricchezza viene invitato dal re di Spagna a Madrid dove si reca con i figli  Giandomenico e Lorenzo.  A Madrid gli vengono affidati gli affreschi del Palazzo del Trono e altre due sale. Finito il suo incarico a corte nel 1766, Tiepolo chiede il permesso a Carlo III di rimanere a Madrid per eseguire una serie di sette Pale per la chiesa di San Pascual Baylòn vicino ad Aranjuez,(1770 dipinte ad olio su tela.

Gianbattista Tiepolo muore a Madrid nel 1770.

Filatelia: Manama

 

TILLIER PAUL PROSPER

(Francia)

 

Nato a Boupère nel  1834. Morto a Parigi il 10 ottobre 1915,

Il suo quadro 'Confidence' (1875) è custodito nella collezione del Musée des Beaux-Arts dI Troyes, France.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014 Busta postale.

 

 

 

TINTORETTO JACOPO ROBUSTI

 

Nato a Venezia nel 1518 e ivi morto il 31 maggio 1594. 

La data è incerta perché  l'atto di battesimo venne perduto nell'incendio degli archivi di San Polo e quindi si desume dall'atto di morte: "31 maggio 1594: morto messer Jacopo Robusti detto Tintoretto de età de anni 75 e mesi" a Venezia per cui si risale al settembre-ottobre del 1518.

Il Krischel ritiene invece che Tintoretto sia nato nel 1519, probabilmente in aprile o maggio, come lo studioso desume dai registri della parrocchia e degli uffici sanitari.

Tintoretto fu forse il più grande esponente della scuola veneziana e ultimo grande pittore del rinascimento italiano.

Trascorre l’intera sua esistenza nella città di Venezia, eccezion fatta per un viaggio a Roma (avvenuto presumibilmente nel 1545) e una visita a Mantova nel 1580.

Il soprannome di "Tintoretto" gli deriva dal mestiere del padre Giovanni Battista che lavorava nel campo della tintura della seta, non si sa se a livello artigianale o commerciale: probabilmente era originario di Lucca, dato che quest'arte era stata importata a Venezia nel XIV secolo proprio dai lucchesi. Il padre Battista faceva parte dei "cittadini" (quei veneziani non nobili che pure godevano di certi privilegi), grazie a questa posizione, il Tintoretto ha buoni rapporti con l'elite veneziana e l'appoggio dei patrizi.

Durante la giovinezza viene anche chiamato Jacopo Robusti, poiché il padre difese le porte di Padova in modo robusto, contro le truppe imperiali.

Il suo vero nome "Comin" è stato scoperto da Miguel Falomir, il curatore del Prado di Madrid e reso pubblico nell'occasione della retrospettiva del Tintoretto nel gennaio 2007 al Prado.

Il Tintoretto non nasconde le proprie origini, anzi, nei suoi dipinti si firma come "Jacobus Tentorettus" o "Jacomo Tentor".

Dell' infanzia si sa ben poco dato che non esistono documenti sugli studi del Tintoretto.

Le uniche fonti sono i pagamenti delle commesse e la biografia scritta da Carlo Ridolfi, che non incontrò mai l'artista ma attinge le informazioni dal figlio Domenico.

Ridolfi narra che il Tintoretto da giovane usa i colori del padre per dipingere le pareti del laboratorio quindi il padre Battista gli trova un posto come apprendista presso la bottega di Tiziano, nel 1530.

Le fonti parlano di un breve permanenza con Tiziano, che lo caccia dalla sua scuola, forse non per gelosia, come si vuole ripetere, ma quanto per divergenze artistiche e caratteriali, dato lo spirito ribelle del giovane allievo Tintoretto, che un amico spiritosamente definisce “granelo de pévere” (granello di pepe).

In un documento del 1539 Tintoretto si firma "mistro Giacomo depentor nel champo di san Cahssan", ovvero si fregia del titolo di maestro, con uno studio indipendente presso campo san Cassiàn, nel sestriere di San Polo.

Filatelia : Benin, Congo Rep., Costa d’Avorio,  Eritrea, Fujera, Manama, Oman,  Paraguay,

 

TIZIANO VECELLIO

(Italia)

 

 Nato a Pieve (Belluno) nel 1488. Morto  il 27 agosto del 1576.

Tiziano Vecellio appartiene ad un'antica famiglia di un piccolo centro alpino. Ancora molto giovane, egli abbandona la montagna per ricevere un'adeguata istruzione pittorica. Giunge così a Venezia, ove i sui primi maestri sono Gentile e Giovanni Bellini.

Tra il 1508 e il 1509, è al fianco del pittore Giorgione nella realizzazione del Fondaco dei Tedeschi. Solo un anno più tardi, la sua fama è già consolidata e riceve commissioni importanti, quali la Pala di san Marco e di Santa Maria della Salute. Nel 1511 affresca la Scuola del Santo a Padova. Ottenuta dal Consiglio dei Dieci una rendita ufficiale, destinata ai pittori migliori, nel 1533  diventa pittore ufficiale della Repubblica di Venezia. La sua attività è frenetica: egli accetta molte commissioni da parte della nobiltà contemporanea, realizzando parecchie opere a soggetto profano.

Nel 1516 Alfonso I d'Este richiede i suoi servigi e nel 1518 gli commissiona la decorazione del "camerino d'alabastro". Tra il 1519 e il 1526 dipinge la Pala Pesaro e il Polittico Averoldi per la chiesa bresciana dei Santi Nazaro e Celso.

Ormai osannato come il più celebre pittore del tempo, Tiziano è conteso tra le corti italiane: lavora a Mantova per i Gonzaga e ad Urbino per i duchi. Nel 1542 ha inizio la sua collaborazione con papa Paolo III e con la sua famiglia; ben presto si trasferisce a Roma e qui rimane fino al 1546. Nel contempo, la sua apprezzata attività di ritrattista procede ed egli ha l'occasione di  ritrarre Carlo V durante la sua incoronazione nel 1530. L'imperatore e suo figlio Filippo II, futuro re di Spagna, ne fanno il loro pittore prediletto. Tiziano lavora per anni al servizio della famiglia asburgica. Muore il 27 agosto del 1576, mentre infuria la peste, lasciando incompiuta l'opera che avrebbe desiderato venisse posta sulla sua tomba: la "Pietà".

Filatelia: Ajman,  Benin, Bulgaria,Cayman Isole, Centroafricana Rep., Congo Rep., Costa d’Avorio, Fujera, Gabon, Guinea Bissau, Malawi, Mali, San Tomé & Principe, Somalia, Spagna, URSS,

 

TOGORES y LLACH JOSEP DE

(Spagna)

 

Nato a Cerdanyola del Vallés, Barcellona e ivi morto il  ​​19 luglio 1893.

 a Barcellona, ​​17 giugno 1970..

Figlio di Josep de Togores y Muntades, presidente dell'Associazione di Football Club Barcellona e cofondatore del quotidiano El Mundo Deportivo, all'età di 13 anni Togores soffre meningite e diventa sordo. Cominciò allora ad interessarsi alla pittura. Ha iniziato la sua formazione artistica con Joan Llaverias e Felix Mestres.

Grazie ad una borsa di studio del Comune di Barcellona, ​​nel 1907 si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto con l'opera di Paul Cézanne. A Bruxelles dipinge un quadro (The Crazy Cerdanyola) che viene assegnato al Salone Internazionale che celebra la città. Poi inizia una fase impressionista nel suo lavoro.

Tornato in Catalogna, Togores diventa parte del  Raggruppamento Courbet di Barcellona. Terminata la prima guerra mondiale, torna a Parigi, dove entra in contatto con il surrealismo attraverso il suo rapporto con artisti come Georges Braque, Aristides Maillol, Max Jacob e Picasso, arrivando a firmare un contratto in esclusiva col rivenditore Daniel-Henry Kahnweiler, fino al 1931. Questo sarà il suo periodo più surreale e sperimentale.

Nel corso del 1920 ha cominciato ad essere conosciuto in Europa, e negli anni successivi esplora diversi stili come il Cubismo o l’accademismo, lasciandosi influenzare dall’avant-garde del tempo e subire  influenze del classicismo.

Nel 1932, di nuovo a Barcellona, cambia il suo concessionario, iniziando un rapporto con Francesco Campo e comincia a dedicarsi alla pittura di ritratti dell'alta società catalana.

Morì nel 1970 a causa di un incidente stradale.

 

 FILATELIA

SPAGNA Anno  2012  Busta postale

 

TOMANEK  JOSEPH

(Cecoslovacchia)

 

Nato a Straznice, Cecoslovacchia (nel sud-est Moravia) il 16 aprile 1889. Morto nel 1974.

Una vecchia biografia La tavolozza e scalpello (Giugno 1929) racconta di Joseph e del suo violino in legno di pino, per indicare un certo talento che aveva anche per la musica. Studiò in  primi i rudimenti dell'arte presso la Scuola di Design di Praga, dove dimostrò il suo talento per la pittura  Nel 1910 si trasferì a Chicago per sfuggire a a tre anni di servizio militare e iniziò a lavorare come designer di interni. Continuò a frequentare  numerosi corsi d'arte anche  presso l'Istituto d'Arte di Chicago, dimostrando una forte attenzione alla pittura. Egli è stato in grado di esibire il suo lavoro attraverso l'Art Institute di Chicago tra 1919-1931.

Joseph Tomanek era noto per i suoi splendidi nudi che sono stati spesso fissati in scene piene di vegetazione lussureggiante, eseguite in uno stile art nouveau. Tomanek avrebbe preso le migliori caratteristiche dei suoi modelli per creare un modello idealizzato. Tomanek tornò in Europa per quattro anni al fine di perfezionare ulteriormente il suo mestiere. I suoi paesaggi neo-rococò mostrano che Tomanek utilizzò le conoscenze acquisite in Europa  e che furono queste ad ispirarlo per creare nuove opere in America.

Oggi, le opere di Joseph Tománek sono esposte in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.

 

FILATELIA

GUINEA BISSAU 2014

 

 

TONITZA NICOLAE

(Romania)

 

Nato a Bârlad, 13 aprile 1886. Morto a  Bucarest, 26 febbraio 1940.

Fu pittore, giornalista e critico d'arte, precursore del modernismo nell'arte locale.

Primo di cinque figli di Anastasia e Neculai Tonitza, frequenta la scuola primaria maschile al ginnasio "Manolache K. Epureanu" di Bârlad. Lascia la città natale nel 1902 per seguire i corsi di pittura all'Accademia Nazionale di Belle Arti di Iaşi, dove ha come insegnanti Gheorghe Popovici e Emano il Bardasare. L'anno dopo visita l'Italia insieme a studenti di archeologia dell'Università di Bucarest sotto la guida di Grigore Tocilescu. In questo periodo, insieme ad altri suoi colleghi, Tonitza dipinge l'esterno della chiesa di Grozeşti.

Nel 1908 parte per Monaco di Baviera, dove viene ammesso all'Accademia di Belle Arti. Espone alla Kunstverein, inizia a pubblicare caricature di carattere politico sulla rivista La formica e scrive l'articolo L'importanza della critica d'arte sulla rivista Arte rumena. I prossimi 3 anni li passa a Parigi, visitando gli atelier degli artisti ed eseguendo studi sui grandi dipinti. L'impressionismo, il modo "decorativo" di pensare, la composizione ed il fasto della belle époque influenzeranno in modo decisivo le sue scelte estetiche. Dipinge paesaggi, ritratti e composizioni che espone nel suo atelier a Montparnasse.

Ritornato in Romania, esegue vari affreschi nelle chiese di Scorteni, Siliste, Poeni e Văleni, insegna disegno al liceo militare e diventa editorialista del giornale “Iaşul” insieme a Cezar Petrescu. Nel 1913 sposa Ecaterina Climescu che gli darà due figli, Catrina e Petru.

Nel 1916 espone a Bucarest, insieme a Ștefan Dimitrescu, con 94 opere fra dipinti e disegni.

Dopo l'entrata della Romania nel primo conflitto mondiale, arruolatosi nell'esercito rumeno, viene fatto prigioniero dai bulgari nella battaglia di Turtucaia e mandato nel lager di Kirjali. Qui si ammala di malaria e reumatismo, che lo segnerano fino alla fine dei suoi giorni.

Nel 1921, Tonitza allarga il suo orizzonte, dedicandosi alla pittura su ceramica ed organizzando una mostra; nello stesso anno si trasferisce a Vălenii de Munte e cessa di scrivere editoriali.

Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1924 e un anno più tardi esce dall'associazione Arta Română per formare insieme a Francisc Şirato, Oscar Han e Ștefan Dimitrescu, il "Gruppo dei quattro" con i quali allestisce diverse mostre fino al 1934.

Considerato all'epoca "il più importante" pittore rumeno vivente, espone in varie metropoli europee: Barcellona (1929), Amsterdam (1930), Bruxelles (1935). Negli anni 1933 e 1934 parte per la Dobrugia insieme a Francisc Șirato, realizzando una serie di quadri e disegni di paesaggi di Balchik. Dopo la morte, nel 1940, viene omaggiato al Salone Ufficiale e alla mostra della manifestazione "Luna Bucureștilor".

Filatelia: Romania

 

TORNAI GYULA

(Ungheria)

 

Nato nel 1861 in una piccola città in Ungheria,  conosciuta come Gorgo,  ha iniziato la sua carriera artistica alla ricerca di una educazione formale nelle accademie a Vienna, Monaco e Budapest, dove ha studiato sotto artisti di spicco come Hans Makart e Gyula Benczúr.

Lo stile di Tornai è stato fortemente influenzato dal l'estetismo di Makart e dalla tonalità conosciuta come Makartstil ("stile Makart"). Si tratta di  dipinti, di grandi dimensioni dai colori vivaci e teatrali.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno  2014 Busta postale

 

 

TORRES JULIO ROMERO de

(Spagna)

 

Nato a Cordova l'11 novembre 1880, e ivi morto il 10 maggio 1930.

Il suo nome emerse nell'esposizione degli "artisti indipendenti" ch'ebbe luogo a Madrid nel 1907, e nella esposizione ufficiale immediatamente successiva egli ottenne il primo premio col quadro Musa gitana, ora nel Museo d'arte moderna a Madrid. Da quell'epoca la sua fama si andò diffondendo a ogni apparire dei suoi ritratti femminili e delle sue composizioni simboliche, tra le quali ricordiamo L'altare dell'amore (Museo d'arte moderna di Barcellona), La consacrazione della canzone popolare e Il poema di Cordova. La sua pittura. che evoca l'anima popolare andalusa, si deve piuttosto collocare nel campo poetico che in quello pittorico, ma la conoscenza profonda dell'arte lo aiutò a non lasciarsi vincere dalla propria inclinazione.

Enrique, fratello di Julio, nato a Cordova nel 1876, premiato in varie esposizioni, sostenne energicamente le campagne per la difesa dei monumenti artistici della sua città natale, organizzò la prima esposizione spagnola delle opere del pittore Valdés Leal, pubblicò numerose biografie ed è direttore del museo di Cordova.

Rafael, altro fratello di Julio, nato pure a Cordova nel 1868, morto il 29 luglio 1898, studiò pittura a Madrid e a Roma e fu premiato nell'esposizione nazionale di Madrid del 1892.

 

FILATELIA

PARAGUAY Anno 1976 (1473/4)

 

 

TOULOUSE-LAUTREC HENRI DE

(Francia)

 

Nato il 24 novembre 1864 ad Albi.

Nacque nel palazzo medioevale della famiglia, le cui origini nobili risalivano fino a Carlo Magno.
Molto cagionevole di salute, Henri soffriva di picnodisostosi, una malattia ossea di natura ereditaria che consisteva nell’arresto della crescita ossea. Era alto circa 152 cm e la testa era sproporzionatamente grande rispetto al corpo e camminava con difficoltà.

Seguì irregolarmente gli studi che in buona parte fece in casa, amava molto i cavalli, ma non poteva cavalcare e le uniche cose che lo divertivano erano il disegno e la pittura.

Proprio per il talento precoce nel disegno, l'anno dopo la maturità (1881), iniziò a studiare con Léon Joseph Bonnat (1833-1922) per proseguire come allievo di Fernand Cormon.

Henri Lautrec aveva solo diciannove anni quando aprì il suo studio a Parigi nel quartiere di Montmartre noto per i bohémien e per la vivace vita notturna.

Quasi tutte le sue opere sono ispirate a questo mondo e le sue scene nei caffè, nei bordelli e nei locali notturni (tra cui il Moulin Rouge) hanno contribuito a creare l'immaginario della Parigi fin de siècle.
Toulouse-Lautrec condusse una vita notoriamente dissipata, ma fu sempre un professionista dedito al lavoro e fu per lui una questione di orgoglio conservare i propri guadagni in un conto separato da quello su cui gli veniva versata la rendita familiare. Nonostante le sue opere suggeriscano spesso un senso di fresca spontaneità, erano frutto di una disciplinata applicazione al disegno.

Edgar Degas era il suo pittore preferito e Toulouse-Lautrec attinse da lui, da Cézanne, Renoir e dalle stampe giapponesi, le sue personali composizioni oblique, in cui la scena viene colta vividamente come da una rapida occhiata di traverso.

Tecnicamente anticonvenzionale, dipinse persino su cartone con pittura a olio molto leggera e spesso mischiò tecniche abitualmente usate separatamente, come olio e pastelli.

 Nel 1893 Toulouse-Lautrec realizzò la sua prima grande mostra individuale che ebbe giudizi positivi da parte della critica.

Il pittore alloggiava a volte per intere settimane nei bordelli, dipingendo le prostitute che si rivelarono modelle ideali per lui, nella disinvoltura con cui andavano in giro nude o seminude.

Toulouse-Lautrec rappresentò la loro vita senza alcun tentativo di edulcorarla, di fare della morale o del sentimentalismo.

I quadri di Toulouse-Lautrec erano pieni di calore e la sua opera è ricca di simpatia umana, persino di umorismo, anche se affiorano sentimenti di malinconia, disillusione e disperazione.

Molti dei personaggi del cabaret, tra cui La Goulue, Yvette Guilbert, la ballerina Jane Avril, il proprietario di cabaret Aristide Bruant, Valentin le Désossé, furono resi immortali grazie ai quadri e ai manifesti di Toulouse-Lautrec.

Nei vent'anni di attività, con più di 600 dipinti, 350 litografie, 31 manifesti e 9 incisioni, Toulouse-Lautrec è universalmente riconosciuto come uno dei più geniali grafici della storia dell'arte, soprattutto nella litografia a colori.

Prostrato dall'alcolismo e dalla sifilide, Toulouse-Lautrec si ammalò gravemente nel 1899 e morì due anni dopo, all'età di trentasei anni.

Nel 1922 sua madre donò un'ampia raccolta delle sue opere al museo della sua città natale, Albi, che fu rinominato Musée Toulouse-Lautrec.

Filatelia: Burundi, Guinea Bissau, Manama

 

TREMOLIERES PIERRE CHARLES

(Francia)

 

Nato a Cholet nel 1803. Morto a Parigi l’ 11 maggio 1739.

Fu allievo di Jean-Baptiste van Loo, fratello di Charles André van Loo. Nel  1726 ha vinto il secondo Prix de Rome, e dal 1728 visse e lavorò  come un pensionato dell'Accademia di Francia per sei anni a Roma. Poco prima della sua partenza ha sposato il 4 Settembre 1734 Isabella Tibaldi, la sorella del pittore miniaturista Maria Felice Subleyras.

Al suo ritorno a Parigi, ha presentato nel 1737 la pittura Naufrage d'Ulysse abordant dans l'île de Calypso (Musée Fabre, Montpellier) presso l'Académie royale de peinture et de sculpture. In quello stesso anno, è stato impegnato nella decorazione interna dell’Hôtel de Soubise con diversi dessus-de-porte, ha dipinto Hercule  e  Hébé enchaînés di guirlandes de fleurs.

Per un arazzo reale, è stato incaricato di quattro grandi cartoni sul tyema  Les Quatre Ages du Monde,  di cui è stato in grado di completare solo la prima parte  dxdei disegni.

I suoi dipinti sono ora tra le altre cose, in possesso dei musei di Cholet, Budapest, Dijon e Montpellier. Disegni di sua mano sono, ad esempio, al Louvre e nei musei di Besancon, Cholet e Rennes.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2013   Busta postale

 

TROGER PAUL

(Austria)

 

Nato a Monguelfo nel 1698. Morto a Vienna nel 1762.

Allievo di G. Alberti, completò la sua formazione a Venezia; grazie alla protezione del vescovo di Gurk poté poi soggiornare (1723-26) a Napoli, a Roma e a Bologna, e conoscere le maggiori decorazioni tardo-barocche e in particolare apprezzare l'arte di F. Solimena, S. Conca, A. Pozzo, G. M. Crespi. In rapporto con nobili famiglie e alti prelati, ottenne importanti commissioni (affreschi e pale d'altare) per la chiesa dei teatini a Salisburgo (1728), per le abbazie di Melk (1731-32), Zwettl (1732-33),Altenburg (1732-38), per il duomo di Bressanone (1749).

Gli sono stati attribuiti gli affreschi nel palazzo Firmian a Mezzocorona (1727). Nelle sue opere combinò l'impostazione compositiva di matrice napoletana e romana a una componente chiaroscurale e cromatica veneziana che dai toni forti delle opere giovanili giunse a toni argentei e freddi. Svolse anche un ruolo importante nell'Accademia di Vienna, della quale fu rettore dal 1754. Rimangono di lui numerosi schizzi e disegni (Vienna, Albertina) e alcune incisioni all'acquaforte e a puntasecca.

 Nelle opere della maturità, e in particolare negli affreschi di Zwetti, Altenburg e Seitenstetten, l'artista schiarì concretamente la sua tavolozza accostandosi piuttosto a Giovanni Antonio Pellegrini.

 

FILATELIA

Austria Anno  1968 (1108UN)

 

 

TSONJEV  KYRIL

(Bulgaria)

 

 

Nato nel 1869. Morto nel 1961.

Pittore, fu maestro di pittura e critico d’arte.

 

FILATELIA 

BULGARIA  Anno 1996 (3643

 

 

UTAMARO KITAGAWA

(Giappone)

 

Nato a Kawagoe 1753. Morto a  Edo, od. Tokyo, 1806.

Utamaro Kitagawa, nome d'arte del pittore, incisore e poeta Toriyama Shimbi, allievo di Toriyama Sekiyen, risentì poi l'influenza di Okumura Masanobu. Dopo un esordio ispirato a soggetti teatrali, dal 1785 cominciò a pubblicare stampe singole e libri con illustrazioni (Ehon Mushi Erabi "Libro degli Insetti", 1788; Momo Chidori "Libro degli Uccelli", 1790 circa; ecc.) che lo rivelano delicato paesista.

Tra i più significativi esponenti della scuola dell'Ukiyo-e, fu celebre soprattutto per le stampe di soggetto erotico e i fogli con figure di donna caratteristici per la profonda indagine psicologica e le nuove impaginazioni compositive. Utamaro divenne uno degli artisti giapponesi più noti in Europa grazie a una esposizione di sue opere avvenuta a Parigi nel 1889 e alla sua biografia scritta da E. de Goncourt (1891).

Il suo allievo Ogawa Tetsugorō, alla morte del maestro, ne rilevò lo studio e copiò l'opera pedissequamente; è conosciuto come Utamaro II.

 

Filatelia: Ungheria

 

 

VALADON SUZANNE MARIE CLEMENTINE

(Francia)

 
Nata il  23 Settembre 1865 a Bessines - sur - Gartempe. Morta il  7 Aprile 1938 a Parigi.

Fu la prima donna ad essere ammessa nel 1894 alla Société Nationale des Beaux- Arts. E 'stata anche la madre del pittore Maurice Utrillo.

Figlia di una lavandaia non sposata, Suzanne Valadon divenne un acrobata da circo, all'età di quindici anni, ma un anno dopo, una caduta da un trapezio concluse la sua carriera . Nel quartiere di Montmartre a Parigi, concretizzò il suo interesse per l'arte pittorica, prima  lavorando  come modella per artisti, osservando e imparando le loro tecniche, prima di diventare pittrice. Fu modella di Henri de Toulouse Lautrec ( che le diede lezioni di pittura ), Pierre-Auguste Renoir, e Pierre-Cécile Puvis de Chavannes, ed è nota per aver avuto relazioni con questi ultimi due. Nel 1890 divenne amica di Edgar Degas che, impressionato dai  suoi disegni audaci e dipinti pregiati  li acquistò e  incoraggiò i suoi sforzi. Lei rimase tra i più cari amici di Degas  fino alla sua morte.

Valadon dipinse nature morte, ritratti, fiori e paesaggi che sono noti per la loro composizione forte e colori vivaci. Era, tuttavia, meglio conosciuta per i suoi nudi femminili candidi, soprattutto perché era insolito nel XIX secolo per una donna dipingere nudi femminili. Lavorò anche a pastello. 

Le sue prime mostre consistevano per lo più di ritratti. Ha regolarmente mostrato il lavoro alla Galerie Bernheim - Jeune di Parigi.

Valadon frequentò i bar e le taverne di Parigi con i suoi colleghi pittori.

Oggi, alcuni dei suoi lavori possono essere visti presso il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Museo di Grenoble, e al Metropolitan Museum of Art di New York.

Filatelia: Benin

 

 

VALLEJO  BORIS

(Peru)

 

Nato a Lima, 8 gennaio1941.

Talento precocissimo, Boris Vallejo ha iniziato a dipingere a 13 anni. Nel 1964 si è trasferito negli USA. Ha frequentato la National School of Fine Art.

Partendo da schizzi a matita e inchiostro, Boris Vallejo ha realizzato i suoi quadri a olio. Si è però fatto un nome soprattutto come autore di illustrazioni per calendari e albi a fumetti. Nella sua produzione sono ricorrenti le rappresentazioni di dei, eroi e guerrieri, sia maschi sia femmine, cui egli immancabilmente conferisce un tocco sensuale: a volte sono figure celebri delle mitologie antiche e della letteratura medievale o moderna, altre volte personaggi anonimi. Portano la sua firma anche molti manifesti cinematografici, tra cui quelli di Barbarella, Guerre stellari (L'impero colpisce ancora), National Lampoon's Vacation.

Attualmente Vallejo vive negli USA, ad Allentown, con la seconda moglie, la texana Julie Bell, dapprima sua modella e in seguito sua collega.

Filatelia: Congo Rep., Kirghisitan

 

 

VALLOTTON FÉLIX

(Svizzera)

 

Nato a Losanna, 28 dicembre 1865. Morto a  Parigi, 29 dicembre 1925.

Nel 1882 si trasferì a Parigi, dove seguì i corsi di pittura dell’Académie Julian, in cui conobbe gli artisti che formeranno il gruppo dei Nabis. Nel 1885 partecipò per la prima volta al Salon.

Tra il 1888 e il 1890 lavorò al Louvre come copista: colpito soprattutto dagli artisti fiamminghi, sviluppò la sua naturale predisposizione per il disegno. Contemporaneamente si dedicò alla xilografia (incisioni su legno) sotto la guida di Charles Maurin e alle illustrazioni per libri e riviste.

Fino al 1890 la sua pittura rimase fedele agli insegnamenti accademici, lontana dai fermenti delle avanguardie del post-impressionismo; tuttavia si riscontra una sua originalità nel disegno rigoroso e nitido che ricorda Edgar Degas.

Dopo il 1890, rifiutando la resa atmosferica della realtà propria dell'impressionismo, si legò al gruppo dei Nabis, allievi e continuatori di Paul Gauguin. Dai Nabis apprese i canoni fondamentali della composizione bidimensionale e dell'arabesco, ma ne rifiutò le ricerche tipiche del simbolismo per volgersi ai temi della vita quotidiana.

Pur ammirando Paul Cézanne, vide soprattutto nell'arte di Henri Rousseau e di Henri de Toulouse-Lautrec un modo per rappresentare con lineare evidenza la cronaca quotidiana; e alla cronaca si rifanno anche molte sue xilografie di ispirazione sociale ed esistenziale, eseguite specialmente dal 1891 al 1898, anni in cui sospese quasi del tutto l'attività pittorica.

Tornato alla pittura, Vallotton si dedicò di preferenza agli interni, ai ritratti, ai nudi e ai paesaggi, dove i colori puri e squillanti sembrano anticipare il surrealismo.

In questo periodo cominciò ad essere apprezzato e richiesto dai collezionisti, in particolare per le sue numerose nature morte. Trae inoltre ispirazione dalle nature morte di Paul Cézanne.

Tra il 1908 e il 1913 partecipò a diverse mostre a Mosca, Odessa, Kiev e San Pietroburgo, entrando in contatto con i maggiori collezionisti russi.

Durante la prima guerra mondiale si recò al fronte: questa esperienza lo colpì profondamente e lo portò ad eseguire opere cariche di elementi simbolici.

Negli ultimi anni di vita alternò i soggiorni a Parigi a lunghi viaggi, soprattutto in Normandia.

Morì a Parigi nel dicembre del  1925.

Filatelia: Benin, Congo Rep.,  Somalia

 

 

VANZO JULIO

(Argentina)

 

 Nato a Rosario, Santa Fé,  il12 ottobre 1901. Morto il 10 dicembre 1984

Artista argentino, discendeva da una famiglia di artisti emigrati dal Tirolo.

Vanzo presentò la sua prima mostra nel 1919, in occasione dell'inaugurazione del Witcomb Gallery di Rosario. Nel 1941 è stato invitato ad una mostra collettiva che ha caratterizzato Lucio Fontana, Domingo Candia e Emilio Pettorutt al Riverside Galleria di New York , e nel 1945 ha partecipato al concorso per una borsa di studio Guggenheim. Nel 1953 ha realizzato una serie di zincografie  basate sul tema del poema gauchesco Martín Fiero, che sono stati esposti a New York.

Durante i suoi ultimi anni ha spostato i suoi temi sulla cultura del tango.

Vanzo era un collaboratore della rivista di arte e letteratura La Gaceta del Sur e il primo segretario del Juan B. Castagnino Museo delle Belle Arti (fondato nel 1937).

Vanzo disegnò uno schizzo dello stemma per Rosario, la sua città natale, sulla base di una versione precedente creata dal consigliere Eudoro Carrasco nel 1862 e modificata dall'architetto Ángel Guido (progettista del Monumento Nazionale alla Bandiera ) nel 1957.

Una riproduzione di Bandoneón di Vanzo, raffigurante un musicista di tango, è stata dipinta sul muro di un edificio nel centro di Rosario nel 2006, come parte di un progetto di "urban museo".

Casa e studio di Vanzo sono stati donati dalla sua ultima abitante, la nipote di Vanzo Maria Antonia Manzanel, al Comune di Rosario, alla sua morte nel settembre 2006. Il suo testamento specifica che il compito del Comune è quello di trasformare la casa in uno spazio culturale.

 

VARGAS MIGUEL DIAZ

(Colombia)

 

Nato a Bogotá, nel 1886. Morto nel 1956.

Ha studiato presso la Scuola di Belle Arti di Bogotá, (oggi Scuola di Belle Arti, Università Nazionale di Colombia), con Andrés de Santa Maria. In seguito, in questa istituzione fu insegnante e direttore del Museo di Belle Arti..

Nel 1926, ottenuta una borsa di studio, si recò in Spagna, dove frequentò  l'Accademia Reale di San Fernando a Madrid con il pittore Antonio Ortiz Echagüe.

Nel 1928 ha partecipato alla Biennale di Barcellona e nel 1929 vinse la medaglia d'oro all'Esposizione Ibero-americano di Siviglia.

Nel 1956 morì a Bogotá.

 

FILATELIA

GUINEA BISSAU  Abìnno 2012, SPAGNA Anno 2014  Busta postale.

 

 

VARGAS Y CHAVEZ JOAQUIN ALBERTO

(Perù)

 

Nato il 9 febbraio 1896 ad Arequipa. Morto il 30 dicembre 1982.

E’ stato un noto  pittore di pin-up girls. Egli è spesso considerato uno dei più famosi degli artisti in talo genere. Numerosi dipinti Vargas hanno venduto e continuano a vendere per centinaia di migliaia di dollari.

Si trasferì negli Stati Uniti nel 1916, dopo aver studiato arte in Europa a Zurigo e Ginevra prima della prima guerra mondiale. Lavorò per la rivista francese “La Vie Parisienne” e la rivista “Esquire” .,

Una disputa legale con l’ “Esquire” sopra l'uso del nome "Varga" si  concluse con un giudizio a lui sfavorevole fino al 1960, quando la rivista “Playboy cominciò ad usare il suo lavoro come "Vargas ragazze." La sua carriera è fiorita ed ha avuto grandi mostre delle sue opere in tutto il mondo. La morte della moglie Anna Mae nel 1974, che fu sua modella e manager, lo spinse a lasciare la pittura.. La pubblicazione della sua autobiografia nel 1978  rinnovò l’interesse per il suo lavoro e lo spinse a riprendere il pennello.

Morì di un ictus il 30 dicembre 1982 all'età di 86 anni.

Vargas è ampiamente considerato come uno dei migliori artisti del suo genere. Ha lavorato anche come un giudice per  Miss Universo, nel concorso di bellezza 1956-1958.

Filatelia:  Guinea Bissau

 

VARMING HANNE

(Danimarca)

 

Nata 13 maggio 1939 in Copenhagen.

Scultrice, ha studiato alla Royal. Accademia danese di Belle Arti dal 1958 - 65 a Gottfred Eickhoff e Mogens Bøggild e ha debuttato al Charlottenborg Spring Exhibition in 1963 .

Hanna Varming sin dalla più giovane età dimostrò la sua visione artistica, modellando primi piccoli quadri.  Terminata la scuola secondaria, ha trovato un posto di lavoro presso la Fabbrica Reale di porcellana nel 1955, dove ha trascorso la maggior parte del suo tempo lavorando su figure di porcellana . Imparò la tradizione naturalista di scultura basata su tecniche dell’antichità e l'uso dei motivi umani, un percorso in cui acuì la sua ispirazione durante i suoi viaggi in Grecia, Egitto e Italia.

Hanne Varming fece parte di un  gruppo di compagni d'arte dal 1974 al 2001 ed è stata membro del gruppo di Art Cornerdal 2001 .

Il 13 ° Marzo 2002 è stata scelta per pubblicare il Messaggio Danimarca  con il francobollo Ragazze in Aereoport , emesso sia singolarmente sia in libretto.

Hanne Varming tra l'altro, scolpì una statua in bronzo di Apollonia in Viborg , e nel  2006 ha completato quattro grandi sculture da porsi nei  quattro cortili del nuovo State Prison Østjylland su Enner Mark fuori Horsens . Le quattro sculture sono Ragazzo in  ginocchio,  Emma sulla panchina, Uomo con  bambino e I nonni. L'uomo con il bambino quest’ultimo creato appositamente per il cortile della prigione, mentre le altre opere si trovano anche altrove nello spazio pubblico, tra cui a Kultorvet e Victor Borges Plads a Copenaghen.

La Varming è stata  premiata con : 1985 Tagea Brandts; 1988 Medaglia Eckersberg; 1990: Lifetime artista  dalla Fondazione danese Arts; 1993: Anne Marie Telmányi Scholarship

 

FILATELIA

DANIMARCA 2002 (1306/7 UN)

 

 

VEDDER ELIHU

(USA)

 

Nato a New York, 26 febbraio 1836. Morto a  Roma, 29 gennaio 1923.

Pittore, poeta e illustratore di libri statunitense, appartenente al movimento simbolista, era figlio del Dr. Elihu Vedder Sr. e di Elizabeth Vedder, cugini fra loro.

È noto soprattutto per le 55 illustrazioni della traduzione di Edward FitzGerald dell'opera Rubaiyat of Omar Khayyam (edizione deluxe, pubblicata da Houghton Mifflin).

Il padre, dentista, decise di trasferirsi a Cuba, il che ebbe un forte impatto sul figlio. Egli visse il resto della sua infanzia fra la casa del nonno materno Alessandro a Schenectady ed un collegio. La madre appoggiò i suoi desideri di diventare un artista mentre il padre accettò con riluttanza, convinto che il figlio avrebbe dovuto cercare altre occupazioni. Il fratello, Alexander Madison Vedder, era un medico militare della marina che fu testimone della trasformazione del Giappone in un paese moderno mentre si trovava di stanza colà.

Vedder fece il suo tirocinio artistico a New York City con Tompkins H. Matteson e poi a Parigi con François-Édouard Picot. Infine completò i suoi studi in Italia, ove rimase fortemente influenzato non solo dalle opere del Rinascimento italiano, ma anche dagli allora moderni pittori chiamati Macchiaioli e dal vivace panorama italiano.

Egli visitò l'Italia dal 1858 al 1860, molto vicino al collega pittore Giovanni Costa. Il loro viaggio idilliaco attraverso la campagna italiana fu abbreviato bruscamente poiché il padre gli tolse l'appoggio finanziario.

Durante la Guerra di secessione americana Vedder rientrò negli Stati Uniti senza un quattrino e condusse una vita modesta disegnando illustrazioni commerciali. Fu coinvolto nel Pfaff's' coffee house group, un gruppo di artisti bohemien, dipingendo alcune dei suoi quadri più memorabili, notevoli per la loro immagine romantica e visionaria, spesso influenzata da immagini orientali. I dipinti di quel periodo comprendono The Roc's Egg, The Fisherman and the Genii ed una delle sue opere più famose, Lair of the Sea Serpent. Negli Stati Uniti scoprì Walt Whitman, Herman Melville e William Morris Hunt, divenendo loro amico. Nel 1865 divenne membro dell'American Academy of Arts and Letters. Nel 1866 si recò a Parigi con il collega Charles Caryl Coleman, per poi lasciare gli Stati Uniti e andare a vivere in Italia.

Stabilì inizialmente la sua residenza in Roma, ma dopo il successo finanziario della sua opera Rubaiyat del 1884, si stabilì sull'isola di Capri, ove, tra il 1901 ed il 1903 progettò e fece costruire la Villa Quattro Venti.

Vedder visitò più volte l'Inghilterra, subì l'influenza della Confraternita dei Preraffaelliti e fu influenzato anche dalle opere di mistici inglesi ed irlandesi quali William Blake e William Butler Yeats. Nel 1890 contribuì a portare in Italia il gruppo In Arte Libertas.

Tiffany gli commissionò disegni per vetri, mosaici e statuette. Egli decorò il corridoi della sala di lettura della Biblioteca del Congresso ed i suoi dipinti murali possono essere ammirati ancor oggi.

Vedder tornava di tanto in tanto negli Stati Uniti, ma visse in Italia, nella Villa Quattro Venti a Capri fino alla morte, avvenuta il 29 gennaio 1923.

 

FILATELIA

SOMALIA Anno 2004

 

 

VELÁZQUEZ DIEGO

(Spagna)


Nato a Siviglia il 6 giugno 1599. Morto a Madrid il 6 agosto 1660.

Nato da famiglia della nobiltà sivigliana, entrò presto (1609) nella bottega di F. de Herrera il Vecchio, che l'anno seguente abbandonò per entrare nello studio di F. Pacheco del Río, pittore erudito e conoscitore della letteratura classica, che gli fu di grande aiuto nell'ingresso nella vita artistica e culturale della città.

Attraverso la mediazione di Pacheco, del quale  nel 1618 aveva sposato la figlia, il pittore ebbe nel 1623 la commissione per un ritratto equestre di Filippo IV, che ottenne un vero trionfo.

Nel 1628 conobbe Rubens, che Velasquez accompagnò in visita all'Escorial.

Velasquez  nel  1629 chiese al sovrano il permesso di compiere un viaggio di studio in Italia. Al seguito del marchese Ambrogio Spinola, col quale si era imbarcato a Barcellona, giunse a Genova, passando poi a Milano e quindi a Venezia, dove copiò numerose opere dal Tintoretto. Da qui raggiunse Ferrara, Cento (dove conobbe il Guercino), Bologna e Roma, dove si stabilì a Villa Medici, e ottenne il permesso di studiare in Vaticano. Le esperienze fondamentali della sensualità coloristica veneziana e dell'equilibrio della pittura bolognese, vista soprattutto per tramite del Guercino, connotano le opere eseguite a Roma,

Nel 1650 era a Roma, dove fu accolto nell'Accademia di S. Luca ed eseguì il ritratto di Innocenzo X. Per la decorazione del palazzo reale cercò, senza esito, di persuadere Pietro da Cortona a partire con lui per la Spagna, e trattò l'arrivo a corte di A. Mitelli e A. M. Colonna. Al ritorno a Madrid (1651) gli furono affidate importanti cariche, i cui obblighi assorbivano gran parte della sua attività, ed ebbe varî onori quali la nomina a cavaliere di Santiago (1659), riservata all'alta aristocrazia. Negli ultimi anni la produzione di Velasquez. fu dunque piuttosto limitata, pur segnando un ulteriore rinnovamento dei temi e dello stile

Fu uno dei pittori più rappresentativi dell'epoca barocca e uno degli artisti più importanti della corte di Re Filippo IV di Spagna, sovrano amante del fasto e appassionato collezionista d'arte. Modello sia per i pittori realisti che impressionisti, celebrò la figura del Re con molti ritratti e dipinse tratti della vita di stato e politica dell'epoca. Tuttavia, firmò raramente i propri quadri. Il suo maggiore capolavoro è "Las Meninas", realizzato nel 1656, che ritrae la figlia maggiore della nuova regina, Marianna d'Austria, circondata dalle sue dame di corte, ma anche il re e la regina stessi, riflessi in uno specchio, e lo stesso artista.

 Morì il 6 agosto 1660. Fino al XIX secolo, le sue opere rimasero poco conosciute al di fuori della Spagna, per poi essere molto apprezzato anche da illustri pittori come Pablo Picasso, Salvador Dalí, Francis Bacon. Oggi è considerato il padre della scuola artistica spagnola.

Filatelia: Congo Rep., Eritrea,  Guyanja, Paraguay,  Sao Tomé e Principe.

 

VERNON EMILE

(Francia)

 

Nato nel 1872. Morto nel 1919.

Artista accademico, fece suoi primi studi nella Scuola di Belle arti di Tours, dove vinse il primo premio di disegno nel 1888. Questo iniziale successo lo incoraggiò. Si trasferì a Parigi, dove divenne allievo di William Bouguereau e di Auguste Trouphème nella Scuola di Belle arti di Parigi.

Nel 1898 partecipò all'Esposizione di Belle arti e di arti decorative di Tours, quindi debuttò al Salon des artistes français, dove in seguito espose regolarmente sino al 1923.

Vernon fu prevalentemente un ritrattista, ma la sua produzione comprende anche molti paesaggi e soggetti floreali. Eseguì anche alcune pitture murali, di cui la più importante è la decorazione del Teatro di Châtellerault, eseguita nel 1889.

Vernon eccelse nell'acquarello, tecnica che impiegò per molti ritratti femminili e di bambini. Impiegava sempre colori vivaci, allegri e creava ambientazioni campestri e bucoliche. Solo nel suo ritratto forse più noto, quello della moglie, intitolato "Sotto la lampada", moderò tale vivacità cromatica un poco sognante e si impegnò in una composizione più realisticamente seria.

Vernon morì giovane, a soli 47 anni.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno  2014 Busta postale

 

 

 

VERONESE PAOLO

(Italia)

 

Nato nel 1528 a Verona. Morto nel  1588.

Paolo Caliari nasce a Verona - da qui 'Veronese' - e si trasferisce a Venezia nel 1550 , dove divenne uno dei più importanti pittori del 16 ° secolo.

Si è formato a Verona dal pittore locale Antonio Badile, la cui figlia ha sposato nel 1566. A Venezia fu influenzato dalla colorazione di Tiziano e di  Tintoretto e attratto dal  Manierismo. Tuttavia, Veronese continuò  a sviluppare il suo stile più decorativo.

 Nel 1573 l' Inquisizione sorvolò  su qualche dettaglio irriverente in un’ Ultima Cena del Veronese. In un affascinante scambio di pareri con gli Inquisitori ha difeso il diritto del pittore a 'prendere la stessa licenza che poeti e giullari si prendono”. La conclusione fu  solo il cambio del titolo del quadro nominato  'Cena in casa di Levi', invece di cambiare l'immagine stessa.

Nel corso degli anni 1560 e '70 Veronese produsse immagini mitologiche per una clientela internazionale, tra cui due dipinti acquistati per Filippo IV da Velázquez in una delle sue visite italiane.

Veronese dirigeva un grande laboratorio, coadiuvato dal fratello Benedetto e dai figli Carlo e Gabriele che lo rilevarono dopo la sua morte.

 

Filatelia:  Fujera,  Guinea Equatoriale,  Manama,  Paraguay,  

 

VIEN JOSEPH MARIE

(Francia)

 

Nato a Montpellier, il 18 giugno 1716. Morto a  Parigi il 27 marzo 1809.

Pittore francese, maestro di Jacques-Louis David, considerato dai suoi contemporanei come il «padre del neoclassicismo francese», riprende temi di gusto rococò, modernizzandoli superficialmente in senso neoclassico, creando quello che può essere definito un «neoclassicismo erotico».

Formatosi presso il conterraneo Charles-Joseph Natoire, nel 1743 vinse il Prix de Rome, partendo l’anno successivo per Roma, dove rimase fino al 1750. In città, oltre a copiare i quadri del Rinascimento e a dedicarsi allo studio dell’antichità, subì l'influenza di Jean François de Troy, allora direttore dell'Accademia di Francia e della pittura classicista bolognese del '600. Del 1747 sono Le figlie di Lot, ora al Musée des Beaux-Arts di Le Havre. Tra il 1747-48 realizzò la serie di sei dipinti con Scene della vita di santa Marta ora a Tarascona nella chiesa di Sainte-Marthe, di concezione grandiosa e lirica che rivela una tentazione barocca di cui l'artista si sbarazzò solo con grande fatica. In occasione del carnevale del 1748, si cimentò col genere del ritratto di fantasia, eseguendo la Sultana regina, ora al parigino Musée du Petit Palais, un bozzetto, che raffigura Louis-Joseph Le Lorrain mascherato. Nel 1750 eseguì l’Eremita dormiente, del Louvre.

Tornato a Parigi venne ammesso all’Accademia nel 1751, presentando l'Arrivo di santa Marta in Provenza che completa il ciclo di Roma. Dopo le critiche di ispirarsi eccessivamente ai modelli italiani, l'artista si rivolse agli esempi francesi del XVII secolo eseguendo, tra il 1754 e il 1756, un serie di allegorie per la corte danese, ora al Amalienborg di Copenaghen. In questo periodo iniziò la frequentazione del conte di Caylus, che gli comunicò la sua passione per l'antichità e le scoperte archeologiche, orientandolo verso composizioni con fanciulle abbigliate alla greca in interni ornati di colonne di marmo, vasi etruschi o tripodi, soggetti vicini alle scene di genere, ma trasposti nell'antichità classica. La tela con La guarigione del paralitico, presentato al Salon del 1759 e ora conservata a Marsiglia, si ispira al classicismo di Nicolas Poussin.

Nella Venditrice di amori, un olio su tela conservato nel Musée National du Château di Fontainebleau, esposta al Salon del 1763, si fece interprete della reazione neoclassica al rococò, riprendendo l'iconografia da un affresco affiorato dagli scavi archeologici nella zona di Gragnano nel 1759, conosciuto attraverso l'incisione realizzata da Carlo Nolli nel terzo volume alla tavola VII de Le antichità di Ercolano.

Vien, in seguito si cimentò in tele di proporzioni monumentali di pacata solennità, come nella tela esposta al Salon del 1767, ora nella parigina chiesa di Saint-Roch, con la Predicazione di san Dionigi. Per Madame du Barry dipinse quattro pannelli dedicati al tema dei Progressi dell’Amore nel cuore delle fanciulle, ora divisi tra il Louvre e la Prefettura di Chambéry, in sostituzione di quelli del Fragonard.

Dal 1775 al 1781 fu direttore dell’Accademia di Francia a Roma e nel 1776 venne accolto nell'Accademia di San Luca, in questi anni la sua attività si concentrò nel promuovere lo studio approfondito del linguaggio formale dell'antichità. Dal 1781, eseguì opere ispirate soprattutto a Omero, tra cui Briseide consegnata da Patroclo agli inviati di Agamennone, ora al Musée des Beaux-Arts di Arras. Del 1789 è l'allegoria pro-rivoluzionaria con l'Amore che fugge la schiavitù, Tolosa, Musée des Augustins. Dopo il 1793, Vien non espose più al Salon. Napoleone lo nominò senatore 1799 e lo fece conte dell’impero nel 1808. Quando morì, ebbe l'onore del funerale di stato e della sepoltura al Panthéon.

 

FILATELIA

 SPAGNA  Anno 2°13 Busta Postale

 

VIGÉE-LE BRUN  ÉLISABETH-LOUISE

(Francia)

 

Nata a Parigi, 16 aprile 1755 . Morta a  Louveciennes, 30 marzo 1842.

E’ stata una pittrice francese, considerata una delle più grandi ritrattiste del suo tempo, con Maurice Quentin de La Tour e Jean-Baptiste Greuze

Suo padre, Louis Vigée, era pastellista. Di sua madre si dice che fosse bella e saggia. Battezzata nella chiesa di Saint-Eustache a Parigi, fu poi messa a balia in campagna, a Épernon. Fu riportata a Parigi a sei anni, e messa in collegio al convento della Trinità. Qui si notò che la piccola Louise-Élisabeth disegnava dappertutto, sui muri della scuola non meno che sui suoi quaderni.

La bambina aveva circa otto anni quando suo padre, estasiato davanti a un suo disegno, le profetizzò un avvenire di pittrice. A undici anni fu tolta dal convento e riportata a vivere in famiglia. Si dice che all'epoca si vedesse brutta e sgraziata, ma sta di fatto che passati i quattordici anni divenne una delle donne più belle di Parigi.

In quel periodo morì suo padre, ed Elisabeth, inconsolabile, decise di darsi completamente alla passione che aveva condiviso con lui, il disegno.

Si affermò precocemente come pittrice professionista, nonostante avesse solo quindici anni: gli ordini cominciarono ad arrivare, anche perché era divenuta la protetta di due grandi dame, Madame de Verdun, moglie di un fermier général (un grande appaltatore delle imposte) e la duchessa di Chartres.

Nel 1768 la madre di Élisabeth si era risposata con un ricco gioielliere, Jacques-François Le Sèvre e la nuova famiglia Le Sèvre/Vigée era andata ad abitare a rue Saint-Honoré, di fronte al Palais-Royal. Nel 1770 Maria Antonietta arrivò in Francia per sposare il Delfino.

Nonostante vivesse, per ragioni professionali, in un ambiente straordinariamente libertino, Louise-Élisabeth era una virtuosa signorina piccolo borghese, tanto da rifiutare spesso le richieste di ritratti che i mondani dell'epoca le facevano per incontrarla, ed è sorprendente la facilità con cui trovò il suo posto nella società dei grandi del regno.

Nel 1775 offrì due suoi ritratti all'Académie Royale, ottenendone in cambio l'ammissione alle sedute pubbliche. Il 31 maggio1783 fu ammessa alla Accademia Reale di pittura e scultura (che divenne nel 1795 Académie des Beaux Arts), insieme alla sua diretta rivale, Adélaïde Labille-Guiard. Il suo maestro fu Gabriel Briard, pittore mediocre ma buon insegnante, che la presentò poi a Horace Vernet, allora al culmine della sua fama. Ormai Élisabeth si guadagnava da vivere facendo ritratti.

Il 7 agosto 1775 Élisabeth Vigée sposò Jean-Baptiste-Pierre Le Brun, pittore sfaccendato (sfrutterà la celebrità della moglie), giocatore accanito e altrettanto accanito donnaiolo. Tuttavia Le Brun era anche un grande mercante di quadri, che fece molto per la carriera della moglie.

Il 12 febbraio 1780 Madame Vigée-Lebrun diede alla luce la prima e unica figlia, Jeanne-Julie-Louise. Si dice che continuasse a dipingere anche durante le prime contrazioni, e che a fatica si decidesse a lasciare i suoi pennelli durante il parto.

Il successo continuò dopo la maternità: i suoi ritratti in cui i soggetti femminili risultavano allo stesso tempo somiglianti e imbelliti le conquistarono la simpatia di Maria Antonietta, che fece di lei il suo pittore preferito.

Certo, il successo aveva il suo prezzo: la familiarità con l'ambiente di corte generò sul conto di Madame Vigée Lebrun pettegolezzi e vere e proprie calunnie che le attribuivano orge, dissipazione, relazioni adulterine con tutta Parigi - esattamente come avveniva per la sua protettrice Maria Antonietta. Le uniche liaisons che forse ebbe, furono quella con il conte di Vaudreuil, già amante della favorita della regina, Yolande de Polastron, duchessa de Polignac, e quella con Calonne, ministro delle finanze che succedette a Necker nel 1783.

Nell'estate del 1789 Madame Vigée-Lebrun era ospite di Madame du Barry, di cui aveva iniziato il ritratto. Le due donne sentirono tuonare il cannone dentro Parigi. L'antica amante del re avrebbe esclamato «Ai tempi del re Luigi XV queste cose non sarebbero accadute!».

La pittrice comunque non attese che la folla ostile venisse ad importunarla: nella notte fra il 5 e il 6 ottobre 1789 lasciò Parigi con sua figlia e 100 luigi, lasciandosi dietro il marito, i quadri e il successo. Dirà più tardi, della fine dell'Ancien Régime, «Allora regnavano le donne. La rivoluzione le ha detronizzate».

Mentre a Parigi infuriava la rivoluzione, la pittrice fu invitata, e continuò così a dipingere, in tutte le corti d'Europa - a Roma, a Vienna, a Londra, a San Pietroburgo, rifiutandosi di leggere i giornali, per non sapere quali dei suoi amici erano stati ghigliottinati.

Nel 1800 sua figlia sposò, contro la volontà materna, un certo Gaëtan Bertrand Nigris. Questo evento fu per lei un vero strazio: delusa dal marito, ella aveva fondato tutto il proprio mondo affettivo su quell'unica figlia, che ora l'abbandonava. Le due donne non si riconciliarono mai del tutto.

Nello stesso anno fu cancellata dalla lista degli émigrés e sarebbe potuta rientrare a Parigi - ma lo fece solo due anni dopo.

Nel 1805 la pittrice eseguì il ritratto di Carolina Murat, una delle sorelle di Napoleone, ma evidentemente l'ambiente non le piacque se il suo commento fu: «Ho dipinto delle vere principesse: non mi hanno mai infastidita e non mi hanno mai fatto aspettare».

Nel 1809 Madame Vigée-Lebrun, a 54 anni, prese a vivere tra Parigi, dove aprì un salotto letterario, e Louveciennes, in una casa di campagna vicino al castello di Madame du Barry, alla quale prima della rivoluzione aveva fatto 3 ritratti.

Tra il 1813 e il 1820 perse quanto le restava del nucleo familiare: l'ex marito nel 1813, la figlia nel 1819, il fratello Louis-Jean-Baptiste-Étienne (nato nel 1758) nel 1820.

Verso il 1835, a 80 anni, pubblicò i propri Souvenirs, che ebbero un grande successo e restano a tutt'oggi un documento molto interessante sugli sconvolgimenti dell'epoca in cui ella aveva così intensamente vissuto, conoscendo tutti i personaggi importanti, gli artisti e le corti del suo tempo.

Morì, in età piuttosto avanzata, il 30 marzo 1842, e fu sepolta nel cimitero di Louveciennes. (testo interamente tratto da Wikipedia)

 

FILATELIA

DUBAY Anno   FRANCIA Anno 1953 (966), ROMANIA

 

 

VIGELAND GUSTAV

(Norvegia)

 

 Nato a Mandal, 11 aprile 1869 . Morto a  Oslo, 12 marzo 1943.

La sua fama è legata soprattutto al Parco di Vigeland, un'area all'interno del Frognerparken di Oslo dove sono esposte oltre duecento sue sculture ed altri lavori.

Vigeland nacque in una piccola città del sud della Norvegia da una famiglia di artigiani e contadini. A quindici anni fu mandato ad Oslo per fare l'apprendista presso un intagliatore, ma dovette abbandonare il posto dopo nemmeno due anni, quando l'improvvisa morte del padre lo costrinse a rientrare a Mandal per aiutare la famiglia.

Tornò ad Oslo nel 1888, a diciannove anni, intenzionato a diventare scultore. Grazie al sostegno morale e finanziario dello scultore Bryunjulf Bergslien, iniziò a frequentare una scuola d'arte e nell'autunno del 1889 espose per la prima volta al pubblico una sua opera ("Hagar e Ismaele").

Dal 1891 al 1896 Vigeland fece diversi viaggi all'estero. Soggiornò a Copenaghen, a Parigi, a Berlino e a Firenze. In quegli anni cominciarono ad emergere nelle sue opere alcuni temi che dominarono nel tempo la sua produzione artistica: la morte e il rapporto tra l'uomo e la donna. Tenne le sue prime due mostre personali in Norvegia nel 1894 nel 1896, ottenendo pareri molto positivi da parte di alcuni critici.

Dal 1897 al 1902 Vigeland fu impegnato come scultore nelle opere di restauro della Cattedrale di Nidaros a Trondheim. Rientrato ad Oslo, ottenne in prestito dal comune uno studio in disuso dove poter lavorare. In quel periodo in Norvegia c'era un grande fermento nazionalista, che culminò con l'indipendenza dalla Svezia nel 1905. Il paese voleva celebrare la propria storia e la propria cultura. Vigeland, ritenuto lo scultore norvegese di maggior talento, ebbe molte commissioni per statue o busti commemorativi di illustri compatrioti.

 Nel 1906 presentò un modello in gesso di una fontana monumentale che, secondo le intenzioni iniziali del Comune di Oslo, sarebbe andata ad adornare la piazza di fronte al Parlamento Nazionale.

Nel 1921 il comune di Oslo decise di abbattere il vecchio edificio dove si trovava lo studio dello scultore per costruire una biblioteca. Si arrivò ad un accordo: il comune avrebbe costruito per lui un nuovo edificio destinato a studio ed abitazione, che sarebbe stato trasformato in museo dopo la sua morte. In cambio, l'artista si impegnava a donare alla città tutti i suoi lavori, sculture, disegni, incisioni, compresi i modelli.

Nella casa di Kirkeveien visse e lavorò fino alla morte

Filatelia: Norvegia

 

 

 

VILADOMAT  JOSEP  I MASSANAS

(Spagna)

 

Nato a  Manlleu, Barcelona nel 1899. Morto a Escaldes, Andorra nel 1989.

Scultore e discepolo di Joan Borrell, ha lavorato nei laboratori di Eusebio Arnau a Barcellona.

Partecipò al gruppo degli evoluzionisti, fondato nel 1917, insieme a Rebull e Granyer, cercando di reagire al modernismo con realismo basato ricerca nel barocco catalano e la sua grande ammirazione per Maillol e scultori greci. La sua scultura era rivolta al realismo. Ebbe successo con sculture di nudo.  

Ha vissuto negli ultimi anni in Andorra, dove si trova un museo dedicato al suo lavoro.

Nel Museo Nazionale di Arte Catalana ha esposto il suo lavoro. Egli è il fratello minore di Joan Viladomat i Massanas (1885-1940) famoso compositore di oltre 700 titoli tra cui il famoso tango "Speranza in  Smoking” e altre opere come" The Pasqual","Il Tango della cocaina", “Sardana” e" “Plora Catalunya ".

Opere: Mujer con niño y flautín , Plaza de Cataluña (Barcelona) . Donna con bambino e ottavino, Plaza Catalunya (Barcelona), La Puntaire . Parque de Montjuic (Barcelona) Il Puntaire. Parque de Montjuic (Barcellona), Mujer con niño y flautín . Plaza de Cataluña (Barcelona) Donna con bambino e ottavino. Plaza Catalunya (Barcelona), Maternidad . Maternità. 1923. Casa de la Ciudad de Barcelona 1923. Casa de la Ciudad de Barcelona, Piedad . Monasterio de San Juan de las Abadesas ( Gerona ) Piedad. Monasterio de San Juan de Abbesses..... 

FILATELIA: Andorra FranceseSan Francisco de Asís .1927 Monasterio de Montserrat (Barcelona)Monumento a la República .1934 BarcelonaSanta Eulalia . Casa de la Ciudad de BarcelonaSan Jorge .Casa de la Ciudad de BarcelonaMonumento a Fortuny . Reus (Tarragona)A Pau Casals .1940 BarcelonaLa Fuente del Centenario .1954 TarragonaAvi del Barça (Barcelona)Las obras de Josep Viladomat se pueden visitar en el Centro de Arte de Escaldes-Engordany, donde se ha trasladado la colección de esculturas anteriormente expuestas en el Museo Viladomat.Commons

 

VLEUGHELS NICOLAS

(Francia)

 

Nato a Parigi nel 1668. Morto a Roma nel 1737.

  E’ stato un pittore francese. Nel suo ruolo di direttore della Accademia di Francia a Roma , che ha ricoperto dal 1724 fino alla sua morte, ha giocato un ruolo fondamentale nello scambio tra Francia e Italia nel primo terzo del 18 ° secolo.  

Figlio del pittore fiammingo Philippe Vleughels, nativo di Anversa, che era emigrato a Parigi. Suo padre faceva parte di una vasta comunità di artisti fiamminghi che risiedono a Parigi. Nicolas Vleughels si dice di aver studiato pittura con Pierre Mignard . Ha inoltre regolarmente copiato opere di Rubens. Ha ottenuto solo il secondo premio della Académie Royale de Peinture et de la scultura nel 1694 e aveva quindi di che finanziare il suo viaggio a Roma di tasca propria. Era probabilmente a Roma dal 1703. Qui ha incontrato il famoso olandese vedute pittore Gaspar van Wittel . Nel 1707 si recò a Venezia, dove è diventato un ammiratore del lavoro di Veronese e alcune sue opere ispirate a Veronese sono stati successivamente erroneamente attribuito al Veronese. Non si sa per quanto tempo vi risiedette.  Nel 1709 Vleughels ritornò a Roma.

L'artista torna a Venezia alla fine del 1711 o all'inizio del 1712. E 'stato coinvolto nella vendita  della collezione d'arte del duca di Mantova. Intorno al 1712-1713, Vleughels trascorse molto tempo a Modena . Intorno al 1715 tornò a Parigi, dove nel mese di luglio 1715 ricevette  un premio presso l' Académie Royale de Peinture et de sculpture . Di ritorno a Parigi Vleughels divenne amico intimo di Jean-Antoine Watteau . Visse con Watteau dal 1716 e condivise  la casa fino al  1719.

Nel 1724 è stato nominato co-direttore dell'Académie de France a Roma. Divenne così una figura cardine nella interscambio tra arte e gli artisti francesi e italiani nel primo terzo del XVIII secolo.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013 Busta postale

 

VOLKOV ALEXANDER

(Russia)

 

Nato a San Pietroburgo (Leningrado), nel 1960. Ha iniziato a dipingere ad olio. Dall'età dai 7 ai 17 anni ha frequentato una scuola speciale inglese e nel 1986 si è laureato presso il Dipartimento di Fisica dell’Università statale di  Leningrado. Dopo la laurea Alexander ha lavorato come animatore per lo Studio di Scienze Films e successivamente come artista da palcoscenico in un piccolo teatro di Leningrado.

Nel 1981 inizia a esporre i suoi quadri con un gruppo di 200 artisti noto come la "Confraternita di arti sperimentali", un agglomerato di artgroups "underground" attivi all’epoca a Leningrado,

Più tardi, entra a far parte di un gruppo scissionista chiamato "Ostrov" o "isola", che unisce 30 artisti che hanno ritenuto che, ideologicamente, il loro lavoro non era né il realismo socialista, né di estrema avanguardia.

Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti nel 1990, ha lavorato come insegnante e esposto i suoi dipinti a Princeton e Lambertville, New Jersey, New Hope, Pennsylvania, Carmel, Laguna Beach e San Francisco, in California e in Finlandia.

Egli si definisce un artista "autodidatta". Combinando un fascino permanente con l'architettura, paesaggio e soggetti still life, Alexander porta il dramma e l'espressione poetica nel suo lavoro.

 

FILATELIA

SPAGNA   Busta postale

 

 

VOUET  SIMON

(Francia)

 

Nato il 9 Gennaio 1590 a Parigi e ivi morto 30 giugno 1649.

Introdusse in Francia uno stile barocco di pittura all'italiana.  

Vouet formò il suo stile in Italia, dove visse  dal 1612 al 1627. L'uso di drammatici contrasti di luce e ombra presenti in queste prime opere, come nella tela Due amanti,  indica che ha iniziato a Roma come un seguace di Caravaggio. Lavori realizzati dopo il 1620, tuttavia, come S. Bruno (1620) e Amore e Psiche (1637), mostrano figure più idealizzate, tradendo l'influenza di Guido Reni, Guercino e Domenichino, che dipinse in stile barocco classico della scuola di Bologna.  I due quadri Tempo e  Vinti (1627) rompono con il tenebrismo di Caravaggio, utilizzando la luce bianca più uniformemente diffusa che caratterizza il suo stile più tardo.

Nel 1627, tornato a Parigi, su richiesta di Luigi XIII, fu  nominato primo pittore di corte. Successivamente, Vouet vinse quasi tutte le importanti commissioni di pittura e dominò artisticamente la città per 15 anni. Ha esercitato un influsso enorme con opere come Riches (c. 1630), che faceva probabilmente parte del programma decorativo del castello di Saint-Germain-en-Laye. Incisioni e pannelli superstiti dimostrano i suoi studi sulla decorazione illusionistica del soffitto italiano, ad esempio, il suo lavoro nel Château de Chilly è derivato da Aurora del Guercino, e che nella Hôtel Séguier (completato c. 1640) imitò il Veronese. Le sue altre imprese principali erano nella Hôtel de Bullion e nel palazzo del cardinale de Richelieu a Rueil.

Dipinti religiosi di Vouet dei primi anni 1630, come ad esempio il San Carlo Borromeo (c. 1640), mostrano uno stile barocco sviluppato, ma sobrio. La Madonna (c. 1640) e  Diana (1637) illustrano il suo stile più noto, caratterizzato da una patina morbida, liscia, e idealizzato nella modellazione, la sensualità delle forme, l'uso di colori vivaci e una tecnica facile.

Filatelia: Ajman, Ungheria

 

 

WALDMULLER FERDINAND GEORG

(Austria)

 

Nato a Vienna, 15 gennaio 1793. Morto a Hinterbrühl, 23 agosto 1865.

Pittore e scrittore austriaco, è considerato con Friedrich von Amerling il più grande ritrattista austriaco del XIX secolo.

Frequentò brevemente l'Accademia di belle arti di Vienna ma, per vivere, cominciò a realizzare ritratti.

Nel 1811 si recò in Croazia per svolgere la professione di insegnante d'arte. Tornato a Vienna tre anni dopo, iniziò a migliorare le proprie abilità ricopiando i capolavori dei più grandi maestri. Waldmüller indirizzò quindi il suo interesse alla natura e iniziò a dipingere paesaggi, di cui divenne maestro.

Nel 1823 realizzò uno degli ultimi ritratti di Ludwig van Beethoven, di cui l'originale è andato perduto. Divenne professore dell'Accademia di belle arti di Vienna, dove però mantenne un atteggiamento critico, soprattutto in merito al ruolo che egli avrebbe voluto dare allo studio della natura.

Fu maestro di Hans Canon e Mihály Zichy.

 

FILATELIA

AUSTRIA , GUINEA BISSAU Anno 2013 (5213)

 

WALKER NINA

(Islanda)

 

Nata il 22 agosto 1892 a Nikulásarhú, Fljotshlid, Islanda. Morta a Reykjavíkil 6 gennaio 1965.

Discendente di Leif Ericson, Nina Saemondsson è stata  insignita dell'Ordine islandese Falcon.

Visse a lungo a Hollywood nel 1940.

Nina Walker (nata Jonina Sæmundsdóttir )è  stato una artista  islandese  che ha lavorato principalmente negli  Stati Uniti. Studiò  presso la Konuglegu Danish Academy of Fine Arts Charlottenborgarhöll sotto la guida di Giulio Schultz e Jeff Ultzon-Frank. E 'meglio conosciuta per le  sue sculture , tra cui Ragazzo addormentato, che si trova nella  lobby principale del Waldorf-Astoria Hotel di Park Avenue a New York. La sua scultura, Mermaid, che era sul lago di Reykjavík, fu fatta saltare in aria il  Capodanno1960 .

Negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla pittura.

 

FILATELIA

ISLANDA. Anno 2012 (1300)

 

WANG NEN

(CINA)

 

Nata nel 1955 a Jangxi.

Si è laureata presso l'Art College Fine, Anhui Normal University. Attualmente è membro della Associazione Artisti cinese.

Le sue opere sono state esposte in mostre in patria e all'estero e alcune raccolte dal Museo Nazionale e collezionisti stranieri. I suoi lavori sono stati pubblicati su diverse riviste e album fotografici. Le sue opere rappresentative sono dipinti ad olio.

Nel 1992 ha tenuto una mostra personale di pittura ad olio a Taiwan. Negli ultimi anni, alcuni dei suoi dipinti ad olio sono stati raccolti da  varie collezioni in America, Giappone, Corea, Taiwan e Hong Kong.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014

 

 

WATERHOUSE JOHN WILLIAM

(Inghilterra)

 

Nato a Roma, 6 aprile 1849. Morto a  Londra, 10 febbraio 1917.

È noto soprattutto per i suoi soggetti mitologici e per le protagoniste femminili dei suoi dipinti, incarnazioni di grazia o donne fatali.

Nacque a Roma da William e Isabela Waterhouse, entrambi pittori, e si trasferì con la famiglia a South Kensington all'età di cinque anni. Cresciuto così accanto al nuovissimo Victoria and Albert Museum, studiò pittura con suo padre e si iscrisse alla Royal Academy nel 1870. Le sue opere giovanili, profondamente influenzate da Lawrence Alma-Tadema e Frederic Leighton, mutuano prevalentemente i loro soggetti dalla mitologia classica e furono esposti sia alla Royal Academy sia alla Dudley Gallery.

Nel 1874, all'età di venticinque anni, Waterhouse presentò alla Royal Academy il primo dei suoi lavori maturi, l'allegoria Il Sonno e la sua sorellastra la Morte che lo rese celebre e rimase per decenni una delle opere più amate dal pubblico. Dopo aver sposato Esther Kenworthy nel 1883, Waterhouse intensificò la sua attività di pittore all'interno della Royal Academy, ottenendo la cattedra nel 1895; insegnò anche alla St. John's Wood Art School del cui club fu membro fino alla morte.

Si ammalò di tumore nel 1915 e morì due anni dopo, lasciando a metà uno dei suoi numerosi quadri raffiguranti La morte di Ofelia. La sua tomba si trova al Kensal Green Cemetery di Londra.

La produzione di Waterhouse può essere raggruppata per temi entro due filoni principali: le opere di ispirazione classica e le opere di ispirazione medievale, tra cui spiccano i numerosi Ofelia e La signora di Shalott, oltre ad altri dipinti a tema shakespeariano.

Frequenti sono anche le Scene di vita nell'antica Roma, permeate da una delicata e decadente indolenza, cui sono assimilabili anche le numerose scene di vita ambientate in Italia.

Filatelia:  Somalia

 

WATTEAU ANTOINE

(Francia)

 

Nato a Valenciennes, 10 ottobre 1684. Morto a Nogent-sur-Marne, 18 luglio 1721.

La sua attività di pittore si formò nella sua città natale presso Jacques-Albert Gérin. Successivamente si trasferì a Parigi dove studiò la pittura olandese, venendo a conoscere i fiamminghi Vleughels e Spoede. Fatta eccezione per la Vera gaiezza (1702-1703) le sue prime opere sono conosciute solo da incisioni. Presso i mercanti d'arte e di stampe di rue Saint-Jacques, Pierre II Mariette e suo figlio Jean, studiò le opere di Tiziano, Rubens, Jacques Callot e probabilmente fu in quest'ambiente che incontrò il pittore di costumi e scene teatrali Claude Gillot, presso il quale entrò a bottega nel 1703 rimanendovi fino al 1707-08.

In questo periodo l'artista lavorò su soggetti della comédie italienne e, prendendo spunto dai soggetti teatrali e popolari, utilizzò nuove forme iconografiche.

Il pittore, probabilmente tramite lo stesso Gillot, conobbe Claude III Audran, conservatore del Palazzo del Lussemburgo, che gli commissionò la decorazione del castello di Meudon, (I Mesi, 1699) e del castello di la Muette (Gabinetto del re, 1708 circa). In questi lavori introdusse motivi esotici e cineserie. Nelle decorazioni dell'hôtel de Nointel (Poulpry) le scene galanti si susseguono a quelle grottesche.

Tornato a Valenciennes nel 1710 si indirizzò verso soggetti militari con accenni spiccatamente realistici. Tornato nuovamente a Parigi, prese dimora presso il suocero di Gersaint, del quale fece il ritratto: Sirois Sous un habit de mezzetin (1717). Nella capitale ritornò nuovamente su soggetti teatrali nel genere di Gillot, e grazie alla protezione di Charles de La Fosse venne ammesso all'Accademia. Tra il 1712 e il 1715 frequentò il tesoriere Pierre Crozat che gli consentì di studiare la sua notevole raccolta di disegni di artisti fiamminghi.

In questo periodo Watteau iniziò a interessarsi al paesaggio.

Nel 1717, con L'imbarco per Citera venne accolto all'Accademia come pittore di feste galanti. Negli ultimi anni compì numerosi viaggi, come quello londinese del 1719, e realizzò un eccezionale numero di dipinti, e alcuni nudi femminili,  alcune tele a soggetto sacro, altre con amori galanti e infine tele a soggetto teatrale.

Filatelia: Paraguay

 

WEBBER  JOHN

(Inghilterra)

 

Nato a Londra il 6 ottobre 1751 e ivi morto il 29 Maggio 1973.

Educato a Berna, studiò pittura a Parigi.Webber lavorò come artista ufficiale di James Cook durante il terzo viaggio alla scoperta di tutto il Pacifico (1776-1780) a bordo di “HMS Resolution”. Nel gennaio 1777 ha fatto i disegni di "Un Uomo della Terra di Van Diemen" e "Una  Donna della  Terra di Van Diemen". Ha eseguito anche molti disegni di scene in Nuova Zelanda e nelle isole dei mari del Sud.

Nel viaggio, durante il quale Cook perse la vita in un combattimento in Hawaii, Webber è diventato il primo artista europeo ad entrare in contatto con le Hawaii, che allora si chiamava Isole Sandwich. Ha dipinto numerosi paesaggi ad acquerello delle isole di Kauai e Hawaii , e anche fatto il ritratto di molte  persone hawaiane.

Nel mese di aprile 1778, le navi “Risoluzione” del capitano Cook e “Discovery” gettarono le ancore a Ship Cove, ora noto come Nootka Sound, Isola di Vancouver. L'equipaggio fece rilievi  geografici, raccolse informazioni e registrò i contatti avuti con la popolazione locale. Webber eseguì disegni di paesaggi ad acquerello, tra cui "Risoluzione e Discovery a Ship Cove, 1778". I suoi disegni e dipinti sono stati incisi per conto di British Admiralty e pubblicati nel 1784.

Tornato in Inghilterra nel 1780 Webber espose circa 50 opere in alcune mostre alla Reale Accademia  tra il 1784 e il 1792, e fu eletto tra gli associati  della Royal Academy nel 1785 e nel 1791. La maggior parte del suo lavoro consiste in paesaggi. Il suo disegno "Una Parte della HMS Resolution con cavallucci marini", venne esposto in una mostra  presso l'Accademia nel 1784, e il suo "The Death of Captain Cook" divenne noto attraverso un'incisione. Un'altra versione di questa immagine si trova nella galleria William Dixson a Sydney.

Il Museo Anchorage di Storia ed Arte (Alaska), il Bishop Museum (Honolulu), l' Honolulu Museum of Art , il Peabody Essex Museum (Salem, Massachusetts), la Yale University Art Gallery , il British Museum , il Museo di Sir John Soane ( Londra), il National Maritime Museum (Londra) il Museo della Nuova Zelanda Te Papa Tongarewa e la Biblioteca Mitchell (Australia) sono tra le collezioni pubbliche che custodiscono le opere di John Webber.

La sua donna giovane delle Isole Sandwich è  custodita a San Antonio Museum of Art .

 

FILATELIA

POLINESIA FRANCESE Anno  1981(164 P.A.)

 

 

WEELER CHARLES ARTHUR

(Nuova Zelanda)

 

Nato il 4 gennaio 1880 a Dunedin , Nuova Zelanda. Morto a Melbourne il 26 ottobre 1977.

Figlio di John Edward Wheeler, operaio e di Victoria Julia,  dopo la morte del padre, si trasferì con la famiglia a Williamstown, Melbourne, circa il 1891. Apprendista nel 1895 nella C. Troedel & Co. come artista litografico, Charles iniziò lo studio a tempo parziale presso il Collegio degli Operai e nel 1898 prese lezioni serali di disegno nelle scuole della Galleria Nazionale sotto Federico McCubbin; nel 1905 entrò nella scuola di pittura di Bernard L. Hall. Circa cinque anni dopo, Wheeler tenne la sua prima mostra personale. Nel 1910 la National Gallery of New South Wales acquistò una sua pittura,  Il portafoglio, e la National Gallery of Victoria acquistò  La poesia. Wheeler espose con la Società vittoriana degli Artisti nel 1908-1910 e con l'Associazione Australiana dell’Art negli anni 1920 e 1930.

Nell'aprile del 1912 si recò a Londra, visitò Parigi e il Prado di Madrid per vedere l'opera di Velazquez . L'anno successivo espose e Printemps ' al Salon de la Société des Artistes Français,  e nel 1914 andò in Olanda . Tornato in Inghilterra prima dello scoppio della prima guerra mondiale, si arruolò nel 22° Battaglione Fucilieri Reali. E 'stato insignito della Medaglia Distinguished Conduct  1916 per le sue azioni a Vimy Ridge.

Smobilitato nel febbraio del 1919, Wheeler aprì uno studio a Chelsea ed espose Pomeriggio d'autunno  e Orario d'oro' alla Royal Academy of Arts di Londra . Tornò a Melbourne , dove partecipò ad una mostra alla Galleria Athenaeum nel marzo 1920 . Per alcuni insegnante privato di disegno e pittura, divenne assistente di disegno istruttore presso la National Gallery nel 1927 e maestro di disegno nel 1935. In questi anni il lavoro di Wheeler era al culmine della sua popolarità  soprattutto i suoi nudi. Considerato un raffinato ritrattista e paesaggista competente, vinse il New South Wales Art Quest (1929), la Crouch George (1932 e 1934) e il premio Archibald (1933). Nel 1951 fu nominato O.B.E.

La sua moderazione e una certa meticolosità si sono riflessi nel suo approccio alla pittura: applicòassiduamente i principi accademici tradizionali e diffidò delle innovazioni moderniste. L’ultima esposizione delle sue opere avvenne alla Galleria Athenaeum nel novembre del 1970.

Morì a Melbourne e fu cremato.

Filatelia: Benin

 

 

WEGENER GERDA

Danimarca)

 

Nata a  Copenaghen, 15 marzo 1889 o forse nel 1885. Morta  a  Frederiksberg, 28 luglio 1940.

Pittrice, disegnatrice, nonché illustratrice erotica danese di origini francesi (il suo nome da nubile era Gerda Marie)  nacque  in una famiglia francese emigrata in Danimarca nel XVIII sec.

Cresciuta in provincia, Gerda si trasferì poi a Copenaghen per frequentare l’Accademia di Belle Arti. Nella capitale danese conobbe e si sposò con Einar Wegener.

Dopo aver viaggiato in Italia, Inghilterra e Francia, Gerda nel 1912 si stabilì a Parigi, dove ottenne un notevole successo. Espose proprie opere ai Salon d'Autunno, degli Indipendenti e degli Umoristi. Fu apprezzata collaboratrice di riviste come “Vogue, La Vie Parisienne, Fantasio, Rire, La Baïonnette”. Rientrata poi in patria, continuò a godere dei successi ottenuti in Francia, esponendo in più occasioni nella galleria Ole Haslunds di Copenaghen.

Nella sua carriera, pur poggiante su un innegabile talento, Gerda Wegener trovò un notevole supporto nel suo inusuale matrimonio con Einar Wegener, un artista a detta di molti di gran talento, il quale sacrificò in pratica la propria carriera per aiutarla, assumendo il ruolo di “sua modella preferita”. A un certo punto, infatti,  Einar fu riconosciuto transessuale e si sottopose ad un’operazione di cambio del sesso (la prima di un personaggio pubblico, nel 1930), mutando il proprio nome in quello di Lili Elbe. Gerda Wegener rimase al fianco di Lili durante questa traumatica esperienza, in conseguenza della quale il Re di Danimarca dichiarò nullo il loro matrimonio nell’ottobre del 1930.

Nel 1931, comunque, Gerda si risposò con un ufficiale italiano, Fernando Porta, con cui si trasferì in Marocco, ove tentò, invano, di proseguire la sua carriera. Alla fine i due divorziarono, nel 1936, e due anni dopo Gerda tornò in Danimarca. Espose per l’ultima volta, senza gran successo, nel 1939,  e morì nel luglio del 1940.

Opere letterarie illustrate: Frontespizio delle "Favole di La Fontaine"; Le Livre des Vikings di Charles Guyot (1920 o 1924) ; Une Aventure d'Amour à Venise di Casanova [de Seingalt], Parigi 1927 ; Les Contes di La Fontaine (1928-1929) ;Contes de mon Père le Jars & Sur Talons rouges di Eric Allatini (1929); Fortunio di Théophile Gautier (1934).

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

 

 

WEISS WOJCIECH

(Romania)

 

Nato  in Bucovina (attuale Romania) nel 1875. Morto a  Cracovia nel  1950.

Pittore e disegnatore fu un esponente della corrente artistica della Giovane Polonia.

Nato da una famiglia polacca in esilio, abbandonò presto gli studi musicali per potersi iscrivere all'Accademia di Belle Arti di Cracovia (della quale divenne in seguito professore e rettore) dove seguì gli insegnamenti di Leon Wyczółkowski. Completati gli studi viaggiò attraverso l'Europa per perfezionarsi, soggiornando a Roma, Firenze e Parigi.

Nel suo percorso artistico ha abbracciato vari stili e correnti; dopo una parentesi espressionista, dal 1905 il suo interesse si è volto verso il Colorismo. È in seguito diventato uno dei primi disegnatori di manifesti Art Nouveau in Polonia.

Weiss è morto nel 1950 a Cracovia; molte sue opere sono oggi esposte nei musei Nazionali di Poznań, Varsavia e Cracovia.

 

FILATELIA

POLONIA Anno 1971

 

WERTMÜLLER ADOLF ULRIK

(Svezia)

 

Nato a Stoccolma il 18 febbraio 1751. Morto il  5 ottobre 1811.

Studiò  arte a casa prima di trasferirsi a Parigi nel 1772 per studiare con suo cugino Alexander Roslin e col pittore francese Joseph-Marie Vien. Il 30 luglio 1784, fu  eletto alla Royal Academy di Pittura e Scultura.

Wertmüller fu commissionato da Gustavo III di Svezia per un ritratto di Maria Antonietta, che è oggi custodito nel Nationalmuseum di Stoccolma. Nel 1787, ha prodotto il suo capolavoro  Danae riceve Giove in una pioggia d'oro., un lavoro che si è rivelato controverso come uno dei primi nudi femminili esposti in America.

Wertmüller emigrò negli Stati Uniti  nel maggio del 1794 e continuò il suo lavoro nel campo della ritrattistica, in particolare eseguì il ritratto  del generale George Washington . Nel 1796 fu  chiamato di nuovo in Svezia, per poi tornare a Philadelphia nel 1800.

Elizabeth B. Johnston, nel suo libro Ritratti originali di Washington (Boston, 1882), parla di cinque ritratti del generale eseguiti da  Wertmüller, di cui uno, eseguito nel 1797, fu acquistato dal governo degli Stati Uniti nel 1878, e un altro è di proprietà della Società storica della Pennsylvania.

Wertmüller, l'8 gennaio 1801, sposò Elizabeth Henderson, nipote del noto pittore americano  Gustavus Hesselius,  e due anni dopo si ritirò in una piantagione in Claymont, Delaware, dove visse gli ultimi anni della sua vita.

Morì nei pressi di Marcus Hook, Pennsylvania, all’età di 60 anni.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2014

 

 

 

WESSELMAN TOM

(USA)

 

Nato a Cincinnati/Ohio il 23 febbraio1931. Morto a New York il 17 dicembre 2004.

Tra il 1945 e il 1951 ha studiato al College di Hiram in Ohio prima di iscriversi alla facoltà di  psicologia presso l'università di Cincinnati. One year later he was called up for military service due to the Korea war. Un anno dopo fu chiamato al servizio militare a causa della guerra in Corea. Being discontented with his situation he began to draw cartoons at that time. Cominciò in quel periodo a disegnare fumetti.

 In 1954 he resumed his studies and apart from this he attended the art academy.Nel 1954 riprese gli studi e frequentò l'Accademia d'arte. He moved to New York and attends Cooper Union School for Arts and Architecture in 1956. Si trasferì a New York e frequentò la Cooper Union School for Arts and Architecture nel 1956. He earned his living by working as a cartoonist for several journals and magazines as well as by teaching at a highschool in Brooklyn. Si guadagnava da vivere lavorando come vignettista per diversi giornali e riviste, e insegnando in un liceo di Brooklyn. At the end of the fifties a series of collages in small format were created being regarded as precursors of the later series "Great American Nudes" and "Still life" in big format. Alla fine degli anni Cinquanta creò una serie di collage di piccolo formato e fu  considerato come uno dei precursori della serie "Grandi Nudi americani" e "Natura morta".

Out of these collages he developed first nude depictions in 1960. La prima mostra personale ebbe luogo presso la Galleria Tanager a New York nel 1961. One year later he participated in the group exhibition "New Realists" at the Sidney Janis Gallery, his international career with numerous exhibitions started off. Un anno dopo partecipò alla mostra collettiva "Nuovi Realisti" alla Sidney Janis Gallery.

The same year his first assemblages with the title "Still Life" came into existence. Lo stesso anno produsse i suoi primi assemblaggi con il titolo di "Still Life".In 1963 Tom Wesselmann married his girl-friend and fellow student Claire Selley, who also was his most important model. Nel 1963 Wesselmann sposa la compagna di studi Claire Selley, che era anche il suo modello più importante e iniziò He began a series of "Bathtub Collages". una serie di "Collages vasca da bagno".

In 1966 the first of many one-man shows took place at the Janis Gallery. Nel 1966 espose presso la Galleria Janis. In 1964 Tom Wesselmann began with further series, eg "Bedroom Paintings", "Seascapes" and "Smokers", which he continued until the early 1980s. Nel 1964 iniziò altre serie:"Bedroom Paintings", "Paesaggi marini" e "Fumatori", che continuò fino ai primi anni 1980.

In 1980 he published a treatise about his artistic development under the pseudonym Slim Stealingworth. Nel 1980 pubblicò un trattato sul suo percorso artistico con lo pseudonimo Stealingworth Slim. In 1983 first "Metal Works" were produced, which were based on the artist's drawings and sketches and which are still in the centre of the artist's interest. Nel 1983 sono stati prodotti i primi "Metal Works", basati su disegni e schizzi dell'artista. In 1994 a comprehensive retrospective took place at the Kunsthalle in Tübingen. Nel 1994 una retrospettiva completa ha avuto luogo presso la Kunsthalle di Tübingen.

 Tom Wesselmann died in New York on 17 December 2004.La sua scelta di motivi banali, la riduzione a stereotipi,  il tema sessuale così come l'uso di colori vivaci, hanno fatto di Tom Wesselmann un co-fondatore della pop-art americana nel corso del 1960.

 Filatelia: Benin

 

Hans Zatzka, also known as P. Ronsard,Zabateri, Pierre de Ronsard, Joseph Bernard and Bernárd Zatzka, was born March 8, 1859 in Vienna, to a builder and his Viennese actress wife, Hilde Sochor.

 

 

WIERTZ ANTOINE

(Belgio)

 

Nato a Dinant, 1806, Morto a   Bruxelles, 1865.

Fu grande pittore e imitatore dell'arte di Pieter Paul Rubens e Raffaello Sanzio, ma anche pregiato e ricercato ritrattista. Diede il meglio di sé in grossi quadri mitologici e allegorici, chiaramente influenzati dal Romanticismo, di cui Wiertz fu uno dei maggiori rappresentanti in pittura. I suoi lavori sono custoditi nel museo Wiertz di Bruxelles.

Vinse il Prix de Rome, una borsa di studio a pagamento che gli permise di dipingere a Roma, nel 1832. Al suo ritorno fu accolto con grande favore in Belgio, ma non ebbe molto successo al Salon di Parigi, in cui presentò diverse opere. Nel 1850 il governo belga gli offrì di costruire uno studio per lui in cambio di un certo numero di opere. Lo studio è ora un museo. I suoi dipinti sono spesso enormi, abbinando la sua ambizione e l'ego, in termini di dimensioni,  cercò di rivaleggiare con Rubens. Una enorme tela patriottica, celebrativa dell’apoteosi della regina (1856) fu  progettata ma non fu mai completata.

Fu anche  attratto da temi morbosi, come l'immagine della mortalità incorporati nelle Due bellezze: La Belle Rosine (1847). Altre opere sorprendenti sono The Suicide (1854), e Gli ultimi pensieri e le visioni di una testa mozzata (1853) .

Il contrasto horrorifico della vita e della morte è visto in una serie di dipinti di Wiertz. La Belle Rosine deriva chiaramente dalla stessa tradizione di immagini sul tema della vanitas. La pittura, i toni color carne, mostrano affinità con lo stile di Rubens. Il quadro è anche conosciuto come "Le due bellezze." Lo scheletro della donna ha un’etichetta incollata al cranio, che la identifica come "La Bella Rosina."

La morte e l’orrore romantico ossessionarono Wiertz. Era particolarmente attratto da questi temi e una serie di suoi lavori sono basati su romanzi e racconti. La sepoltura prematura del 1854 è chiaramente ispirata da Edgar Allan Poe. Wiertz dipinse anche immagini di Quasimodo ed Esmeralda da Il gobbo di Notre Dame di Victor Hugo.  (Jeffery Howe)

Filatelia: Benin,  Manama

 

WILLINK ALBERT CAREL

(Olanda)

 

Nato ad Amsterdam, 7 marzo 1900. Morto il 19 ottobre 1983.

Famoso pittore olandese la cui arte rientra nei canoni del Realismo magico, da lui chiamato con il termine di Realismo immaginario.

Figlio di Jan Willink, di professione meccanico, e Wilhelmina Altes, fu incoraggiato alla pittura dal padre, pittore dilettante.

Dopo brevi studi di medicina, intraprese quelli di architettura a Delft dal 1918 al 1919. Si recò poi in Germania per iscriversi all'Accademia di Düsseldorf, ma non fu accettato. Per breve tempo frequentò la Staatliche Hochschule a Berlino.

I suoi primi lavori erano di stile espressionistico e, in seguito anche  astratti,  furono esposti nel 1923. Dal 1924, influenzato da Picasso e soprattutto da Léger, adotta uno stile figurativo; verso la fine degli anni '20 arriva al Realismo magico in relazione all'influenza della pittura metafisica di Giorgio De Chirico.

La sua pittura realistica spesso rappresenta ritratti, scene o situazioni sottilmente inquietanti che si svolgono davanti ad edifici di imponente architettura.

Nel 1935 vive definitivamente ad Amsterdam dove continua a lavorare fino alla sua morte.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2014  Busta postale.

 

 

 

WILLIS FRITZ

(USA)

 

Nato  nel 1907 in Oklahoma. Morto nel 1979

Noto per le sue illustrazioni di pin-up,  Fritz Willis ha disegnato per quindici anni una serie di calendari per Brown & Bigelow, tra cui una "Sketchbook d'artista" serie pin-up.

Ha scritto e illustrato un libro per bambini e ha scritto diversi libri didattici: Scorciatoie d’arte, Segreti di Natura morta, Pittura e Volti e funzionalità.

Il suo luogo di nascita è sconosciuto. Ha frequentato la Scuola d'Arte di George Vesper in California ed ha lavorato nell'industria cinematografica.

Filatelia: Eritrea

 

WILSON EVAN

(USA)

 

Nato a Tuscaloosa, in Alabama, nel 1953. Ha mostrato interesse per l'arte in età precoce, quando all'Università di Alabama il  professore d'arte e amico di famiglia, Richard Brough, gli fornì materiali pittorici e  temi di ispirazione.

Nel 1971, Wilson si iscrisse alla prestigiosa North Carolina School of the Arts per completare le scuole superiori e lì fece esperimenti con vari stili d'arte. Dopo il liceo, Wilson frequentò il Maryland Institute College of Art di Baltimora, dove incontrò il suo mentore per tutta la vita, Joseph Sheppard, un pittore realista di fama internazionale. Sotto la formazione di Sheppard, Wilson iniziò la sua evoluzione come pittore realista.

Dopo il college, studiò presso la Scuola di Belle Arti di Schuler a Baltimora. Nel 1978,  ricevette un contributo dalla  Greenshields Foundation per studiare pittura a Firenze. Nel corso dei successivi 25 anni, Wilson ha affinato la sua tecnica, che utilizza ampie pennellate per creare quadri prendendo oggetti ordinari e scene della vita - come appendere i vestiti su una gruccia e  renderli eleganti.

I dipinti di Wilson sono presenti  in molte altre collezioni pubbliche e private, tra cui il Museo di Greenville Contea di Art in South Carolina e la Royal Academy of Music di Londra, in Inghilterra. Quasi trenta dipinti di Wilson sono esposti nella collezione della Warner Westervelt Museum of Art, considerata una delle più belle collezioni d'arte americana nel mondo.

Wilson ha ricevuto molti premi. Più di recente, è stato onorato con la William Bouguereau Award per “Emotion, Tema e la figura” (2006) Art Renewal Center Annual Salon International. Nel 1999, Wilson ha ricevuto il Premio Alabama Arts presentato dalla University of Society dell'Alabama per le Belle Arti in riconoscimento del suo talento artistico e la capacità di riprodurre su tela  la città di Alabama.

Attualmente, Wilson vive a Hoosick, New York, in  una posizione pittoresca nel nord dello stato. La sua casa, di inizio XIX secolo, è spesso il soggetto dei suoi dipinti. Fa anche visite regolari in Alabama per trarre ispirazioni.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2014  Busta postale

 

WOJCIECH WEISS

(Polonia)

 

Nato nel 1875 a Cracovia e ivi morto nel 1950).

Pittore e disegnatore polacco, esponente della corrente artistica della Giovane Polonia.

Nato in Bucovina (nell'attuale Romania) da una famiglia polacca in esilio, abbandonò presto gli studi musicali per potersi iscrivere all'Accademia di Belle Arti di Cracovia (della quale divenne in seguito professore e rettore) dove seguì gli insegnamenti di Leon Wyczółkowski. Completati gli studi viaggiò l'Europa per perfezionarsi, soggiornando a Roma, Firenze e Parigi.

Nel suo percorso artistico ha abbracciato vari stili e correnti; dopo una parentesi espressionista, dal 1905 il suo interesse si è volto verso il Colorismo. È in seguito diventato uno dei primi disegnatori di manifesti Art Nouveau in Polonia.

Weiss è morto nel 1950 a Cracovia; molte sue opere sono oggi esposte nei musei Nazionali di Poznań, Varsavia e Cracovia.

 

FILATELIA

POLONIA Anno 1971

 

WORSWICZ PETER

(Inghilterra)

 

Nato a Blackburn, Lancashire nel 1960.

Mostrò un  precoce talento artistico, ma al momento di lasciare la scuola si è formato come elettricista  e si dilettò a dipingere solo nel suo tempo libero. Dovettero trascorrere parecchi anni prima che  si dedicasse  alla  pittura a tempo pieno.

Principalmente autodidatta, descrive le sue immagini con uno stile realista, sensuale e moderno. Lavora in olio e altri mezzi, ma  preferisce pastello  che gli permette di creare immagini che combinano i colori ricchi e delicati insieme a numerose altre strutture. Questa attenzione al dettaglio gli permette di creare opere figurative belle e molto ricercate.

Nel corso degli anni, Peter ha sviluppato uno stile inconfondibile. Il suo enorme talento è stato premiato con  inviti ad esporre in molte prestigiose gallerie in tutto il Regno Unito.

Numerosi suoi dipinti si trovano in collezioni private nel Regno Unito e all'estero.

Peter trae la sua ispirazione da molte fonti, tra cui la fauna selvatica e i paesaggi, ma è nell’opera figurativa femminile che eccelle. "Trovo che la forma femminile in combinazione con vari materiali di seta, velluto, merletto ecc ... mi fornisce tutta  l'ispirazione che mi serve. Le combinazioni possibili sono infinite”.

Vive e lavora a  Lancashire e Cumbria.

Espone in  tutto il Regno Unito, in particolar modo al  Kensington Palace e alla galleria Tate.

E’  stato eletto membro onorario di 'The Guild International  Artist “.

 

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno  2014  Busta postale

 

WTEWAEL JOACHIM ANTHONISZ

(Olanda)

 

Nato a Utrecht, 1566 circa  e ivi morto il  1 agosto 1638.

Fece il primo apprendistato presso la bottega del padre Anthonis Wtewael, in cui si dipingevano vetrate, e  in seguito presso l’officina di  Joost de Beer.

Visitò la Francia e l'Italia nel corso di circa quattro anni e nel 1592 fu maestro nella gilda Zadelaar di Utrecht. Predilesse la pittura di genere, i soggetti storici e i ritratti.

Assieme a Abraham Bloemaert fu il principale esponente del tardo manierismo a Utrecht, dimostrando di saper assimilare spunti ad ampio raggio: dalla scuola di Haarlem (in particolare Goltzius), da Bartholomeus Spranger e dai manieristi dell'Italia centrale.

Oltre che pittore si occupò con successo di commercio, in particolare di lino e altri tessuti.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013  Busta postale

 

 

WYNNE APPERLEY GEORGE OWEN vedi  APPERLEY

(Inghilterra)

 

Nato a Ventimiglia il 17 giugno 1884. Morto nel  1960

Pittore di  paesaggi e di ritratti Landscape and figure painter in watercolour and oil. ad acquerello e olio, fu  eEducated at Uppingham.ducato a Uppingham. He was largely self-taught in art but did spend some time under Herkomer at Bushey. Fu in gran parte autodidatta in arte, ma ha si impegnò per un po 'di tempo sotto Herkomer a Bushey. Exhibited at the Royal Academy from 1905 and very widely on the Continent.

Tenne una esposizione presso la Royal Academy dal 1905 che ebbe successo. Ne seguirono altre a Londra nel 1906, 1908, 1910 e 1912-1915. Elected RI in 1913. Fu eletto RI nel 1913. Painted extensively in Spain and one-man shows of his work were held in Madrid from 1919, also in Granada, Malaga and Barcelona. Dipinse a lungo in Spagna  a Madrid dal 1919 e anche a Granada, Malaga e Barcellona. Elected a member of the Real Academia de San Telmo and in 1945 was given the order of Alfonso X by the Spanish Government.

Fu eletto membro della Academia Real de San Telmo e nel 1945  per ordine di Alfonso X.

Visse per molti anni in Spagna e anche in Marocco. Died on 10th September 1960. Morì il 10 settembre 1960.

Biographical source: Grant M. Waters, 'Dictionary of British Artists Working 1900-1950'. Filatelia: Somalia

 

 

 

YOROZU TETSUGORO

(Giappone)

 

Nato il  17 novembre 1885 a Hanamaki, Prefettura di Iwate, nella regione di Tohoku del nord del Giappone. Morto il  1 maggio 1927.

Pittore, noto per il suo lavoro nel presentare il cubismo nella tendenza  yoga di  Avanguardia.

Figlio maggiore di un commerciante, ha  sviluppato un interesse per la pittura in tenera età,  usando di preferenza gli  acquerelli . Nel 1903, si recò a Tokyo con il cugino dove frequentò la Scuola media Waseda, e per un certo tempo studiò la meditazione Zen. Nel 1905, iniziò a frequentare le riunioni del Hakubakai, un cerchio artistico creato da  Kuroda Seiki. Nel 1906, viaggiò per il Stati Uniti come parte di un gruppo Rinzai Zen, ma con l'intenzione di iscriversi a una scuola d'arte a San Francisco. Tornò in Giappone nello stesso anno a causa del terremoto che colpì la città nel 1906.

Nel 1907, è stato ammesso al Dipartimento di Arte Occidentale della Scuola di Belle Arti di Tokyo. Nel 1910 ha formato il gruppo Assenzio con i compagni Hirai Tamenari e Yamashita Tetsunosuke. Nel 1911, Yorozu ha ottenuto la laurea, con il suo lavoro, un pezzo  post-impressionista  confinante col fauvismo, dal titolo "La bellezza Nuda", che ebbe un notevole successo di critica. Nello stesso anno ha partecipato alla mostra Fyuzankai con Saito Yori e Kishida Ryusei, in cui presentò "Testa di donna" (conosciuto anche come "Donna con un boa"). La società fu sciolta l'anno seguente.

Dal 1914-1916 Yorozu tornò nella Prefettura di Iwate per dedicarsi ai suoi dipinti, in gran parte sostenuti dai guadagni della moglie. Dipinse una serie di autoritratti, paesaggi, nature morte, e si accostò al cubismo. Al 4 ° Salone Nika tenutasi nel 1917, ha mostrato " Donna Pendente " e "Natura morta ", che ebbero un grande successo di critica. Durante questo periodo ha esposto anche opere di nature morte alle esposizioni tenute dalla Japan Art Academy e l' Inten.

Nel 1919, si trasferì a Chigasaki, Kanagawa, a causa di motivi di salute. Dopo l’esposizione di quattro delle sue opere, è stato selezionato come un membro della Società Nika. Tuttavia, i suoi "Tre bagnanti" è stata respinta per la mostra al Salone Teiten nel 1921. Yorozu partecipò come membro invitato del Shunyokai nel 1922, e divenne un membro dell’Associazione Giappone Acquarello Pittura. Nel 1923 ha fondato la Enchokai insieme ad un gruppo  di colleghi.

Morì nella sua casa di Chigasaki, all'età di 41 anni, per tubercolosi . Molte delle sue opere sono ora esposte al Museo Tetsugoro Yorozu, nella sua città natale di Hanamaki, Iwate.

Filatelia  Giappone

 

 

ZARRAGA (Y) ARGÜELLES ÁNGEL

(Messico)

 

Nato a Victoria de Durango 16 agosto 1886. Morto il  22 settembre 1946.

Pittore messicano, è stato membro fondatore della organizzazione culturale El Ateneo de la Juventud.

Figlio del medico Dr. Fernando Zarraga e da Guadalupe Argüelles, frequentò la Escuela Nacional Preparatoria a Città del Messico, dove ebbe i primi contatti con la scena artistica e intellettuale, e , in seguito, seguì i corsi della Escuela Nacional de Bellas Artes (ENBA). La sua famiglia gli concesse un viaggio di studio in Europa nel 1904, dove potè visitare musei e collezioni ed esporre in Spagna, Francia e Italia. Seguì pure  corsi presso le Accademie Reali per la Scienza e le Arti del Belgio.

Nel 1906 espose alcune delle sue opere nel Museo del Prado, e nel 1907 in una mostra del ENBA. Partecipò alla Biennale di Venezia nel 1909 ed espose al Salone di  Piazzale Donatello, Firenze. Nel 1911 si trasferì in Francia. Tornò in patria  solo una volta,  allo scoppio della prima guerra mondiale e per un breve periodo.

Il suo lavoro è stato influenzato da Cézanne e Giotto. Dipinse anche murales presso il Château de Vert-Cœur e nella Cité Internationale Universitaire de Paris. Ricevette medaglie e fu decorato alll'ambasciata del Messico a Parigi, dove espose  al Salon d'Automne, così come a New York.

Durante il crollo del mercato internazionale  dell'arte perse  il suo sponsor e cadde in depressione. Durante la seconda guerra mondiale tornò  in patria nel 1941, dove dipinse murales presso il Club de Banqueros e nella Catedral de Monterrey.

 Morì per una polmonite. Un museo di arte contemporanea porta il  suo nome.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno  2014  Busta postale.

 

ZATZKA  HANS

(Austria)

 

Nato 8 marzo 1859 a Vienna e ivi morto il 17 dicembre 1945

Noto anche come P. Ronsard, Zabateri, Pierre de Ronsard, Joseph Bernard e Bernard Zatzka, mostrò un precoce interesse per la pittura. From 1877 to 1882 he attended the Academy of Fine Arts in Vienna, studying under Christian Griepenkerl, Karl Wurzinger, and Carl of Blaas. Dal 1877 al 1882 frequentò l'Accademia di Belle Arti di Vienna, studiando sotto Christian Griepenkerl, Karl Wurzinger, e Carl di Blaas. In 1880, at the age of 20, he was awarded the Golden Fügermedal; the golden decoration for services to the city Vienna. Nel 1880, all'età di venti  anni ottenne il  Fügermedal d'oro,  la decorazione d'oro per  servizi resi alla città di Vienna.

After several trips to Italy, Hans worked in the style of his predecessor, Hans Makart , as a free-lance painter in Vienna, painting ceiling frescoes in stairway houses and residential buildings, numerous murals for altars in churches, and portraits. Dopo diversi viaggi in Italia, Hans lavorò, nello stile del suo predecessore Hans Makart, come pittore free-lance a Vienna, dipingendo gli affreschi a soffitto nelle case delle scale dei palazzi residenziali, numerosi murales per altari nelle chiese, e ritratti.It was during this time that he developed as special interest in academic genre paintings of idyllic women and cupids. E 'stato durante questo periodo che sviluppò un interesse particolare per quadri idilliaci  di donne  e amorini, angeli, elfi, figure femminili sensuali, scene di genere, allegorie e altri motivi popolari. He was a greatly influenced by the operas of Richard Wagner and considered ground-breaking in the production of "bedroom pictures" or "towel format", a term used to describe a format that fit the low ceiling and cramped spaces. Era fortemente influenzato dalle opere di Richard Wagner e considerato innovativo per la produzione di "quadri da letto" o "formato asciugamano", un termine usato per descrivere un formato che era commisurato a soffitti bassi e spazi angusti. By the 1920's this style was the size of choice for most European homes. Dal 1920 questo stile era la dimensione di scelta per la maggior parte delle case europee.

By the turn of the century, Zatzkas' pictures turned to picture postcard sales in the galleries of Viennese artists, and ultimately sold to other publishers. Entro la fine del secolo, Zatzkas rivolse il suo interesse  a cartoline  da vendersi nelle gallerie di artisti viennesi. La maggior parte dei  suoi guadagni gli derivò dai suoi affreschi religiosi nelle chiese, da dipinti d'altare e altre commissioni di grandi dimensioni come quelle degli ospedali di Vienna nel corso del 1920. He lived in his home studio, never took in students or teaching jobs and painted until the 80th year of his life. Ha vissuto nel suo studio a casa, non ha mai insegnato a studenti o occupato posti di lavoro di insegnamento. Dipinse fino a 80 anni.

Hans Zatzka died December 17, 1945. Hans Zatzka morto 17 dicembre 1945.

By 1980, demand for Hans Zatzka paintings in the United States enjoyed great popularity and significantly increased the value of his work. Dopo la sua morte, nel 1980, la domanda di dipinti di Hans Zatzka negli Stati Uniti ha goduto di grande popolarità ed ha aumentato in modo significativo il valore del suo lavoro. Zatka's work is now sold internationally in galleries and auction houses, fetching large sums of money. Il lavoro di Zatka è ora venduto a livello internazionale in gallerie e case d'asta.

In 2004, Somalia published special stamps with four motifs of images Zatzka: harem dancer, nymphs, spring goddess, and night sky.Nel 2004, la Somalia ha pubblicato francobolli speciali con quattro motivi di immagini Zatzka: harem ballerino, ninfe, dea primavera, e il cielo notturno.

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ŽENÍŠEK FRANTIŠEK

(Cecoslovacchia)

 

 Nato il 25 maggio 1849 a Praga. Morto il 15 novembre 1916 a Praga.

 Pittore meglio conosciuto per le sue famose decorazioni del Teatro Nazionale di Praga  con Mikoláš Aleš. Inoltre ha dipinto il soffitto della sala all'interno del teatro. Ha anche contribuito alla ristrutturazione del Museo Nazionale di Praga.

Filatelia: Cecoslovacchia

 

ZHENHAO HE

(Cina)

 

Nato ad Haining, provincia di Zhejiang.

Ha studiato presso il Dipartimento pittura a olio dell'Accademia cinese di Belle Arti.

Dal 2002 al 2005, ha proseguito la sua formazione continuando a studiare per ottenere il suo Master  presso la Shanghai Normal University, dove il suo mentore era Xu Mangyao. Attualmente insegna presso lo stesso istituto.

Mostre in cui ha partecipato:  'Gioventù esponenziale' - Pittura ad olio e scultura Graduation Salone di Shanghai Normal University Art Institute, 2005; 'La pittura contemporanea realistica -  Mostra di giovani pittori', Shanghai Shi Ping Xian Galleria e 'The Last Classiality', con un dipinto ad olionella  Mostra di Lai Yuan, He Zhenghao e Wu Dayong, 2006;. Shanghai Art Fair  Anno 2009

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013  Busta Postale

 

 

 

ZIEGLER ADOLF

(Germania)

 

Nato il 16 febbraio 1892, Brema, Germania. Morto nel 1959.

Ziegler è stato un pittore di formazione accademica i cui successi di carriera furono direttamente legati alla sua conoscenza di Adolf Hitler.

Quando il partito nazionalsocialista prese il potere, Ziegler ricopriva l’incarico di professore presso l'Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. Poi, nel 1936, ottenuto il titolo di "Presidente della Camera Nazionale di Belle Arti", fu  accusato di non aver eliminato l’arte degenerata dai musei tedeschi e di non aver rispettato i fondamenti culturali dello stato nazionalsocialista.

Ziegler, conoscitore ed esperto d’arte e strettamente legato al partito decise drasticamente di confiscare e di togliere dai musei tedeschi le opere artistiche che non rientravano nell’”ottica artistica” del nazismo.  In breve tempo confiscò oltre 17.000 opere, e vietò agli autori che appartenevano  alla Camera Nazionale di Belle Arti di produrre qualsiasi altra opera che non seguisse le direttive del governo.

A tal proposito organizzò due mostre per lo Stato: in una vennero esposte le “pitture degeneri”, nell’altra  le opere “buone” degli artisti tedeschi legati e ossequenti al regime.

Con l’operazione conosciuta col nome di “Entartete Kunst” (Arte degenerata) il regime nazista bollò  tutta  l’arte moderna.

Sull’”Enciclopedia  Treccani si legge: “La condanna teorica, in nome della difesa della classicità, dell’ordine e dei valori della razza, fu accompagnata da una violenta campagna denigratoria e da misure vessatorie, che si inasprirono dopo la conquista del potere da parte di Hitler. In questo clima il Bauhaus, già obbligato a trasferirsi da Weimar a Dessau e da qui a Berlino, fu definitivamente soppresso nel 1933. Gli artisti non graditi al regime furono allontanati da incarichi pubblici, perseguitati, costretti all’esilio. Della lista dei «degenerati» facevano parte O. DixG. GroszK. Kollwitz, e altri compromessi con organizzazioni di sinistra; E. BarlachM. BeckmannE.L. KirchnerA. MackeF. MarcE. NoldeM. Pechstein; gli architetti W. Gropius, L. Hilberseimer, E. MendelsohnL. Mies van der Rohe e molti altri. Per ordine di Goebbels le loro opere furono ritirate dai musei, insieme con quelle di P. CézanneP. GauguinH. Matisse,G. BraqueP. PicassoV. van GoghJ. EnsorE. MunchP. KleeV. KandinskijO. KokoschkaL. FeiningerA. Archipenko e altri stranieri. Esposte in una mostra esemplare di Entartete Kunst a Monaco (1937), parte di quelle opere furono vendute in una pubblica asta a Lucerna, mentre circa 5000 furono bruciate a Berlino nel 1939. Dopo la fine della seconda guerra mondiale i governi delle due Germanie hanno provveduto al parziale recupero delle circa 17.000 opere sequestrate e alla riabilitazione degli artisti perseguitati”.

 

Come pittore, i quadri di Ziegler appartengono decisamente alla categoria dell’”arte mediocre”.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 2012.

 

 

ZILLNER VERONIKA

(Austria)

 

Vive e lavora a Vienna.

Studiò presso l'Università di Arti Applicate di Vienna nella classe del professor Auböck (design di prodotto in metallo) e presso l'Istituto Superiore di Comunicazione di Milano, dove visse per cinque anni. Poiché il clima culturale di Vienna le  mancava, tornò a Vienna e lavorò per due anni in una piccola agenzia di marketing. Nel 2000 si dedicò a opere d'arte classica e alla pittura autonoma.

Nel 2001 ha fondato un suo studio di design e gestisce progetti per clienti nazionali ed internazionali.

Filatelia: Austria

 

 

ZORN ANDERS

(Svezia)

 

Nato a Mora, 18 febbraio 1860  e ivi morto il 22 agosto 1920.

Dal 1875 al 1881 studiò presso l'Accademia di belle arti di Stoccolma soggiornando successivamente in Spagna,  Inghilterra, lavorando esclusivamente con la tecnica dell'acquerello e dipingendo ritratti, paesaggi e scene di genere. Di questo periodo sono Sul Bosforo (1886) e Clapotis (1887).

Negli anni 1888-96 si stabilì a Parigi dove affrontò la pittura a olio, realizzando scene di genere e ritratti: Effetto notturno (1895), Ritratto di Coquelin minore (1889).

Tornato a Mora nel 1896, l'artista si indirizzò verso un tipo di pittura decorativa fatta di forti contrasti. (Danza della notte di san Giovanni, 1897). L'artista lasciò le sue collezioni e le sue opere alla sua città natale, dove gli è stato dedicato un museo.

È del 1994 un film sulla vita dell'artista, Zorn, diretto da Gunnar Hellström.

Filatelia: Somalia

 

 

ZORRILLA DE SAN MARTÍN JOSÉ LUIS

(Spagna)

 

Nato il 5 Settembre 1891 a Madrid. Morto il  24 maggio 1975 a Montevideo (Uruguay).

 E’stato uno degli scultori cardine dell’Uruguay e il suo impatto più significativo è avvenuto attraverso i monumenti che ha creato nella città di Montevideo. Nel suo stile si ravvisano  elementi di estetica barocca incorporati con la scultura moderna.

Era il figlio dello scrittore Juan Zorrilla de San Martín, che servì alla corte di Alfonso XIII  come Ambasciatore dell'Uruguay. Per tre anni visse a Parigi, dove incontrò Carlos Federico Sáez che ebbe una forte influenza nel suo stile artistico. Si stabilì a Montevideo nel 1898. I suoi primi ritratti di pittura ad olio risalenti al 1906 mostrano la grande influenza di Sáez. Ha studiato presso il Círculo de Bellas Artes con il pittore Vicente Puig, e in seguito ricevette lezioni dallo scultore Filippo Menini (1909).

Dopo aver ricevuto una borsa di studio dal governo uruguayano nel 1914  studiò a Monaco di Baviera e a Firenze. Tornò in Uruguay ed entrò nel Palazzo Legislativo come assistente scultore.

Da quel momento lavorò a diversi monumenti e statue equestri.

Vinse il concorso internazionale per il monumento al generale argentino Julio Roca (1937) e aprì un laboratorio a Buenos Aires per il suo completamento.

Tra il 1940 e il 1961, Zorrilla è stato il direttore del Museo Nazionale di Arti Visive a Montevideo. Ha creato un monumento a Artigas nel 1947 per essere collocato nel Banco de la República Oriental del Uruguay.

Ha completato un monumento a Artigas a Roma, e dopo la sua inaugurazione nel 1966, è stato insignito del titolo di Commendatore dal governo d'Italia . Un'altra statua, El Viejo Pancho, che si trova  a Montevideo,  risale al 1969.

Morì a Montevideo ai 84 anni di età.

Filatelia: Uruguay

 

 

ZRZAVÝ JAN

(Cecoslovacchia)

 

Nato il 5 novembre 1890 a Okrouhlice vicino Nemecky Brod in Boemia (oggi Repubblica Ceca).  Morto il 12 ottobre 1977.

E’ stato un pittore, grafico e illustratore del 20 ° secolo. Ha studiato privatamente a Praga e poi ha frequentato il UMPRUM  per 2 anni a partire dal 1907, prima di essere espulso. In primo luogo ha visitato la Francia nel 1907, tornando a Parigi e in Bretagna frequentemente fino al 1939, ma ha sempre mantenuto  stretti legami con la sua terra d'origine.

Dopo la guerra divenne professore associato presso l'Università Palacký di Olomouc(1947-1950). In seguito ha continuato a seguire  studi privati ​​a Praga e Okrouhlice. E 'cresciuto sempre più  nel suo lavoro tanto da essere riconosciuto a livello nazionale ed internazionale nel 1950 e 1960, ed è stato onorato col  titolo di un artista nazionale nel 1965.

Zrzavý era un membro chiave del movimento modernismo. Anche se è considerato come un simbolista fu fortemente influenzato dall'arte medievale europea. Durante la sua vita fu ispirato anche da paesaggi spettacolari, sia all'estero (Francia, Italia e Grecia), così come nel suo paese natale (Vodňany, Okrouhlice, Praga). Ha rielaborato molti dei suoi temi più volte. Egli è stato ammirato e ricordato come uno dei fondatori del movimento artistico chiamato poetismo ceco.

La sua opera dedicata alla Galleria nazionale ceca è in mostra nella città di Telc e Praga.

Filatelia: Cecoslovacchia

 

 

ZUCCHI JACOPO

(Italia)

 

Nato a Firenze intorno al 1541, e ivi morto circa il 1590.

Fu scolaro del Vasari, che aiutò nelle pitture del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, e con cui lavorò ancora in Vaticano sotto Pio V. In seguito si allontanò dal maestro e continuò a dipingere per suo conto in varie chiese e palazzi della città di Roma, dove risiedette dal 1572 al 1589.

Roma fu il campo principale dell'attività dello Zucchi., che vi eseguì molte opere, tra cui gli affreschi delle tre cappelle della Torre Pia nel Palazzo Vaticano dipinti con il Vasari; due soffitti in Palazzo Firenze, rappresentanti rispettivamente le Quattro Stagioni e i Quattro Elementi; la sala dei chiaroscuri nel Palazzo Vaticano; la vòlta della cappella Aldobrandini in S. Maria in Via; gli affreschi nella Tribuna della chiesa di Santo Spirito in Sassia, nella quale è anche di lui un quadro a olio rappresentante la Venuta dello Spirito Santo, le pitture della galleria del palazzo Rucellai.

 L'opera più significativa dell'artista, che è uno dei più caratteristici rappresentanti del manierismo, può ritenersi costituita dalle pitture nella galleria del Palazzo Ruspoli, le quali, benché alquanto sovraccariche, tuttavia nel loro complesso raggiungono brillanti e fastosi effetti decorativi, quasi anticipando il gusto barocco.

Filatelia: Manama

 

 

ZULOAGA  IGNAZIO

(Spagna)

 

Nato a Eibar il  26 luglio 1870. Morto a Madrid, 31 ottobre 1945.

Apparteneva ad una famiglia di artisti-artigiani di antica tradizione. Nell'atelier del padre, Don Placido, inizia il suo apprendistato, rafforzato poi dallo studio degli antichi maestri.

Nel 1889 compie un primo viaggio in Italia, visitando Roma, Venezia e Firenze.

L'anno seguente si reca a Parigi, dove si stabilisce nel quartiere di Montmartre: qui condividerà una vita dal sapore bohémienne con artisti della cerchia impressionista e postimpressionista (Edgar Degas, Paul Gauguin, Henri de Toulouse-Lautrec, Vincent Van Gogh, Émile Bernard), con simbolisti come Eugène Carrière, ma anche con la comunità di artisti catalani residenti a Parigi e in particolare con Santiago Rusiñol.

È del 1892 la scoperta del sud della Spagna, con un viaggio in Andalusia che lo porta, l'anno seguente, a installare il suo studio a Siviglia. Qui scoprirà il folklore andaluso e la corrida, cui si appassionerà divenendo egli stesso torero.

È solo alcuni anni più tardi, nel 1898, che in compagnia dello zio Daniel visita la città castigliana di Segovia, destinata a divenire una delle principali fonti di ispirazione dell'artista nonché luogo di lavoro. È durante questo soggiorno che Zuloaga dipinge Mi tío y mis primas, con cui ottiene un grande successo a Parigi nel1899, anno del matrimonio con la francese Valentine Dethomas, sorella dell'amico pittore Maxime Dethomas. Nel 1900 installa uno studio a Segovia. In questi anni si moltiplicano le esposizioni internazionali (Barcellona, Parigi, Bruxelles, Dresda) e le sue opere entrano a far parte di collezioni pubbliche come il Musée du Luxembourg di Parigi.

Anche la Biennale di Venezia accoglie i dipinti dell'artista basco.

Nal primo decennio del 1900 dipinge alcuni dei suoi lavori più celebri, come Las brujas de San Millan e El enano Gregorio el botero (1907), Los flagelantes (1908), Las mujeres de Sepúlveda (1909) e La víctima de la Fiesta (1910), opere-simbolo di quella Spagna arcaica e profonda che attrae anche la cerchia di intellettuali e letterati conosciuti come Generazione del 98.

La fama di Zuloaga, insieme a quella di un altro spagnolo, Joaquín Sorolla, arriva anche negli Stati Uniti, dove nel 1909, per volere del fondatore della Hispanic Society di New York, Archer Huntington, si tiene una grande personale itinerante (New York, Buffalo e Boston) dallo straordinario successo.

Anche in Italia il nome di Zuloaga è molto noto tanto che, dopo aver esposto quattro dipinti alla Biennale di Venezia del 1910, viene nuovamente celebrato con una grande personale alla Mostra Internazionale del Cinquantenario di Roma nel 1911 dove vince il Grand Premio e suscita l'entusiasmo del re Vittorio Emanuele III.   A Segovia dipinge El Cristo de la Sangre.

Appassionato di Goya sin dalla prima giovinezza, nel 1913 visita la sua città natale, Fuendetodos, non lontano da Saragozza; più tardi, nel 1915, Zuloaga acquisterà l'edificio in cui nacque l'artista, ottenendo di trasformarlo in casa-museo.

Nei primi anni venti Zuloaga torna nuovamente nel sud della Spagna, in particolare a Granada, dove fa visita al grande amico e compositore spagnolo Manuel de Falla.

Nel 1925 espone ancora negli Stati Uniti, a New York, Boston, Palm Beach, per chiudere il tour a L'Avana.

Allo scoppiare della guerra civile spagnola l’artista si trova a Zumaia dove inizia a dedicarsi anche alla scultura. Sui giornali si diffonde la notizia, poi risultata falsa, che Zuloaga è stato ucciso durante i furibondi scontri che dilaniano il paese.

Le sue ultime partecipazioni a mostre italiane sono legate ancora una volta alla Biennale di Venezia: nel 1938, quando riceve il Gran Premio, e nel 1942.

Nel 1940 venne insignito con l Gran Croce dell’Ordine Civile di Alfondo X il Saggio.

 

FILATELIA

PARAGUAY Anno 1976 (2791 MI)

 

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