IACOPO DA VARAZZE
(Italia)
Nato a Varazze, (Savona) nel 1228 ca.. Morto a
Genova nel 1298.
Domenicano, vescovo di Genova, lasciò vari
scritti fra cui alcuni Sermoni in volgare e un Chronicon Ianuense
(Storia di Genova dalla fondazione al 1297) in latino.
La sua opera principale, anch’essa in latino, è
la Leggenda aurea o Leggenda Sanctorum, raccolta di 182 vite di santi
(composta negli anni 1255-66) che ebbe una diffusione vastissima fino al
Settecento e che, tradotta, esercitò un notevole influsso sulla letteratura
religiosa italiana ed europea. A metà fra tradizione e fantasia la Leggenda
aurea riporta storie assai note, tra cui quella di San Giorgio e il drago
dipinta dal Carpaccio. (da Enc. Le Garzantine)
FILATELIA
guarda
l'album
ITALIA
Anno 1976
(1340-41)
INBER VERA MICHAILOVNA
(Russia)
Nata a Odessa
nel 1890. Morta a Leningrado nel 1972.
Esordì
con alcune raccolte di poesie Vino Triste (1914), Parole effimere
(1922), dove si alternano reminiscenze letterarie a spunti ironici. A metà
degli Anni Venti si avvicinò al movimento costruttivista, dedicandosi al
giornalismo e alla prosa, Così comincia il giorno (1927-29); alla
cronaca autobiografica Il posto al sole (1928).
Dedicò alcune
liriche ai terribili mesi dell’assedio di Leningrado, L’anima di Leningrado
(1942), Il meridiano di Pulkov (1943) e prose Quasi tre anni
(1946).
Continuò
l’attività poetica nel dopoguerra con Il cammino dell’acqua (1946-51),
Aprile (1960).
Scrisse racconti
e versi per l’infanzia., Come sono stata piccola (1954). (da Enc.. Le
Garzantine)
FILATELIA
URSS
Anno 1990 Busta postale
(U.S.A.)
Nata a Pepin,
Wiscosin,. Muore il il 10 febbraio 1957 a Rocky Ridge.
Laura era la
secondogenita di cinque figli e la vita di famiglia, le sue vicissitudini nonché
l’ambiente in cui visse la sua infanzia sono descritti nelle sue opere.
Trascorre una vita
errabonda in quanto con la famiglia si sposta spesso fino a raggiungere la parte
medio occidentale degli Stati Uniti. Sebbene fosse
una brillante studentessa, la sua educazione non è continuativa in quanto,
vivendo lontano da centri abitati, era spesso impossibilitata a recarsi a
scuola, dovendo aiutare la madre nei lavori di casa. Solo quando la famiglia si
sposta nei territori del
Dakota Laura ha più possibilità di istruirsi e di conseguire un diploma di
maestra.
Comincia la
carriera scolastica e la continuz anche dopo il matrimonio con Al Manzo Wilder,
sebbene a quell’epoca non fosse concesso alle donne sposate di insegnare. Ha
due figli, una femmina e un maschio, che muore subito dopo la nascita.
Dopo
l’incendio della fattoria in cui viveva e la difterite che colpì il marito, la
famiglia si sposta in Minnesota a Spring Valley poi a De Smet, dove Laura aveva
vissuto prima di sposarsi, e successivamente in una fattoria a Rocky Ridge Farm
presso Mansfield.
Vi rimane fino alla morte avvenuta il 10 febbraio 1957.
La Ingalls
inizia a scrivere articoli su giornali e riviste locali in particolar modo sul
“Missouri Ruralist” di cui diviene articolista permanente.
Sviluppa in
seguito l’idea di scrivere una serie di libri "La piccola casa nella
prateria", per i quali vince più volte il Newbery Honor, precisamente nel
1938 per On the Banks of Plum Creek, nel 1940 per By the Shores of
Silver Lake, nel 1941 per The Long Winter, nel 1942 per The Little
Town On the Prairie e nel 1944 per These Happy Golden Years.
Acquistz larga
fama in tutto il mondo anche per la fortunata serie televisiva "La casa nella
prateria" da essi tratta, con protagonisti Michael Landon e Melissa Gilbert,
nella parte di Laura Ingalls.
FILATELIA
guarda
l'album
U.S.A. Anno 1981
(2201)
INGEMANN BERNHARD SEVERIN
(Danimarca)
Nato a
Thorkildstrup,
sull'isola
di
Falster,
il 28 maggio
1789.
Morto a Soro il 24 febbraio
1862.
Figlio di un
vicario, fu abbandonato ancora giovane dal padre. Studiò all’Università di
Copenhagen e nel 1911 pubblicò la prima raccolta di poesie, improntata al
romanticismo tedesco. La raccolta fu seguita
da un lungo poema allegorico Il cavaliere nero (1914) che chiuse il
primo periodo caratterizzato da immagini ingenuamente grandiose, ispirate a
Tieck.
Nel 1915 pubblicò Blanca,
nel 1916 Reinald Underbamet e nel 1917 Underjordiske, il primo
lavoro in prosa.
Nel corso del 1818/19
viaggiò sul continente, e nel 1822 fu nominato docente di Lingua e
Letteratura presso l'Accademia di Soro.
Dopo il 1922,
ispirato da Scott Waverley, produsse una serie di romanzi storici i cui
argomenti furono tratti dalla storia danese: Valdemaro Seir (1826),
Erik Menveds Bamdom (1828); Kong Erik og de Fredløse (1833); e
Prins Otto af Danmark og Hans Samtid 1835).
Mentre il suo romanzi storici mostrano una mancanza di precisione, il loro
forte senso di nazionalità dà loro un particolare interesse per lo studente
di cultura danese.
In realtà significa l'introduzione del
romanzo
storico nella letteratura danese.
Tra le opere poetiche a carattere
romantico degna di essere ricordata la trilogia Huldregaverne (1831),
Ashasverus (1833)
e Holgerdanske
1837). Ingemann, autore anche di inni spirituali e religiosi composti negli anni dal
1937 al 1939, li raccolse nel volume Morgen og Aftensange.
Molti di essi, musicati dal
compositore Weyse, sono diventati dei classici nelle scuole danesi, ad
esempio, Østen stiger Solen op (In Oriente il sole sorge) e Fred
hviler oltre Terreno Con og. I suoi inni natalizi sono diventati
popolari.
Scrisse anche poesie di
contenuto storico e mitologico come la saga eroica
Holger Danske
(1837).
Fu
amico
personale di Grundtvig, che è stato in qualche misura il suo mentore e con
esso condivise un profondo interesse per la storia medievale danese. Spesso sono stati considerati
quasi gemelli mentali a dispetto di evidenti divergenze. Anche
Blicher
e
H.C.
Andersen
furono tra i suoi amici.
Morì a
Soro.
FILATELIA
DANIMARCA
Anno 1989 (959)
INKPEN MICK
(Inghilterra)
Nato a Romford nel 1952.
È
uno dei più popolari autori / illustratori per bambini in tutto il mondo, i
suoi racconti sono stati tradotti in oltre venti lingue diverse e i suoi libri
hanno venduto oltre 4 milioni di copie. Kipper, forse il suo personaggio più
popolare, è la stella di una serie TV , mentre altri personaggi, Wibbly di
maiale, Penguin e Threadbear continuano ad essere presenti in molti album.
Ha iniziato la sua carriera come grafico, con
Nick Butterworth, un collega autore di libri per bambini, dal quale ha
imparato la progettazione e la tipografia. Insieme hanno messo a punto un fumetto per la
rivista “Express della Domenica” ed hanno lavorato in spettacoli televisivi
per bambini.
Mick ha vinto
numerosi premi in tutto il mondo tra cui il British Book Award per Penguin,
il British Book Award per il miglior libro illustrato, Lullabyhullabaloo,
il Children's Book Award per Threadbear, il BAFTA nel 1998 per la
migliore animazione per bambini in campo cinematografico e la medaglia
d'argento nel 2001 per il l Premio Smarties
FILATELIA
guarda
l'album
INGHILTERRA
Anno 2006 (2713)
ISANBET NAQI
(Russia)
Nato nel villaggio Maloyaz nella Repubblica di Bashkortostan nel 1899. Morto nel
1992.
Scrittore
tartaro, enciclopedista, poeta, drammaturgo, prosatore, scrittore per bambini fu
uno specialista nel campo del folklore e della filologia. Compose un dizionario
fraseologico tartaro.
Figlio di
un mullah, iniziò a frequentare la madrassa del villaggio e continuò i suoi
studi presso la madrassa Husania nella città Ufa (Bashkortostan). Allievo del
celebre madrasa Moxammadia Kazan, all'età di 15 anni cominciò a pubblicare le
sue opere su riviste.
Già a
quel tempo cominciava ad interessarsi delle parole, della loro etimologia, del
loro significato e di ciò che poteva derivare da esse. Per tutta la sua vita
Isanbet mantenne un interesse e un amore particolare per l'arte della gente e
per la sua lingua madre.
I suoi versi diventarono la base per
canzoni popolari e i suoi drammi (Nasreddin Hoja, Zifa, Sincronia, Musa Calil,
Fugitives) entrarono a far parte del patrimonio teatrale tartaro.
Näqi
İsänbät
scrisse
anche libri per i bambini di genere folkloristico. Ad una sua edizione unica di
Proverbi nazionali tartari in tre volumi, fu assegnato il Premio di
Stato Ğabdulla Tuqay.
A lui si deve la composizione di una storia epica del popolo tartaro, Idegäy,
alla quale lavorò a lungo e che completò nel 1940. Ma a causa della guerra e, in
seguito, al divieto delle autorità che ne ostacolarono la pubblicazione,
l’opera venne pubblicata alla fine del 1980 senza alcun adeguato riferimento
all'autore.
FILATELIA
RUSSIA Anno 2009 (Busta postale)
ISPIRESCU PETRE
(Romania)
Nasce a Bucarest nel 1830 e ivi muore il 27
novembre 1887.
Il
padre Gheorghe lavora in un salone di parrucchiere; la madre Elena era una
bravissima raccontafavole. Trascorre la fanciullezza in campagna a contatto con
la gente semplice e con la natura, una esperienza che gli sarà utile nel suo
lavoro di scrittore e che descriverà nel libro Amintiri
Per imparare leggere e scrivere viene inviato
presso padre Nicola della chiesa Udricani, la chiesa della loro parrocchia.
1840 studia musica col cantore Lupescu.
1842 canta la messa in chiesa e comincia a guadagnare
pochi soldi di cui la famiglia ha un gran bisogno. Ma presto è costretto a
lasciare la scuola.
1844 entra come apprendista in una tipografia dove
lavora 14 ore al giorno.
1848 prende il diploma di tipografo. La sua serietà
sul lavoro gli permette di ottenere aumenti di stipendio e di occupare cariche
di responsabilità; nel 1849 impara a suonare la chitarra, scrive poesie ma la
mancanza di studi si fa sentire.
1853
prende lezioni di francese da un amico più anziano, Nel 1859, anno
dell'unificazione dei principati romeni, e negli anni successivi fa attività
politica e tipografica. Per due anni dirige la tipografia dello stato.
1862 pubblica la prima raccolta di favole. La seconda
serie esce nel 1872.
Nel 1882/74 la sua opera viene raccolta in
Leggende e racconti dei romeni in cui fiabe e racconti sono affidati alla
tradizione orale e vengono raccolti e rielaborati, senza perdere però la loro
genuinità. Le sue sono le migliori fiabe del folklore romeno. In esse ricorrono
motivi fantastici e figure primitive, dipinte con stile fluido e con uin
linguaggio che conserva il candore dell’animo popolare e fanciullesco. Per i
bambini scrisse anche di giochi, di storie mitologiche, di usi e di feste
popolari.
Muore per congestione cerebrale il 27 novembre 1887.
Dei numerosi altri scritti vanno ricordati:
'Novelle o racconti popolari '(1874), 'Proverbi e indovinelli'
(1880), 'Detti popolari' (1882)
FILATELIA
guarda
l'album
ROMANIA 1965
(2132/7),
1982 (3404, 3408),
1987 (3750/55+BF
190), 1994
(4146/51)
JAIK JUHAN
(Estonia)
Nato
il 13 gennaio 1899. Morto a Stoccolma il 10 dicembre 1948.
Scrittore di storie per bambini e giovani, basò il meglio dei suoi racconti
sulla tradizione popolare e sulla storia locale. Nella sua opera si avverte
una lieve vena umoristica a lui peculiare, in particolar modo nella
descrizione della vita delle persone dell’Estonia meridionale della prima metà
del 20 secolo.
I suoi libri sono stati illustrati da Eduard Wiiralt, Hando Mugasto, Eduard
Järv, e altri artisti.
FILATELIA
guarda
l'album
ESTONIA
Anno 1998.
JANSSON TOVE
(Svezia-Finlandia)
Scrittrice svedese/finlandese, autrice di libri per bambini, inizia la sua
carriera nel 1945 con una serie di opere che avevano per protagonisti i Moomins
e che la resero celebre in tutto il mondo, tanto da essere accostata a Lewis
Carroll e a J.R.R.Tolkien.
Il suo personaggio principale, il Moomintroll, è una piccola creatura dal viso
pallido, che vive con la madre (Moominmamma) e col padre (Moominpappa) nella
Valle dei Moomins. La Jansson comincia a disegnare fumetti sui Moomins per l’’Evening
News’ di Londra nel 1953 e continua
sino al 1959, quando lascia il lavoro al fratello Lars che continua la serie. Ma
già in precedenza il fratello aveva collaborato nella stesura dei testi in
inglese. Lars continuerà la serie fino al 1975, poi il lavoro verrà proseguito da
altri.
I Moominstrolls diventano subito un grande successo in quanto il lettore rimane
affascinato dall’umore sofisticato delle storie e dal senso di profonda libertà
che attira non solo i bambini ma anche gli adulti. Il boom internazionale dei Moomins arriva in ondate successive. La prima negli anni ’50 nell’Europa
dell’Ovest e, successivamente, negli anni ’60 e poi negli anni ’70 nell’Europa
dell’Est e nei paesi extraeuropei. Oggi il marchio Moomins è brevettato e la
Jansson non ha nulla a che vedere con la valanga di film animati, giocattoli,
dolci e altri prodotti in cui è presente la figura dei suoi trolls.
Tove Jansson nasce a Helsinki nel 1914. Il padre, Viktor, una figura
patriarcale, era uno scultore, e la madre, Signe Hammarsten-Jansson un’artista
grafica. Entrambi i genitori, dopo il matrimonio, si trasferiscono in Finlandia
dove fanno parte della minoranza di lingua svedese e la scrittrice conserva
nelle sue opere la creatività, il senso di tolleranza e l’arte tipici della
cultura nordica, per cui nei suoi scritti è sempre presente un certo spirito
bohemien, lievemente anarchico.
Nell’opera La figlia dello scultore (1968), l’autrice ricorda la sua
infanzia accanto al padre che era solito dire “odio tutte le donne tranne due:
mia moglie e mia figlia”. Per i primi sei anni fu figlia unica. Nel 1920 nasce
il fatello Lars. Nelle pagine ricorda le giornate estive della giovinezza
trascorse nelle isole Porvoo a cinquanta chilometri da Helsinki, dove la
famiglia affittava annualmente una casetta da un pescatore del luogo e faceva
ritorno in città a fine settembre. Il luogo offrirà lo spunto per ambientare
molte avventure dei Moomins.
La Janson, che manifesta precoci tendenze verso il disegno, cresce a contatto
della nuova arte di Katajanokka a Helsinki e ha come compagno di giochi un
bimbo chiamato Poyu, il cui vero nome era Erik Tawaststjerna, poi diventato un
critico musicale, autore di una biografia su Sibelius. Di sera, seduta accanto
al fuoco, ascolta le storie della madre che spesso parlano di Mosè, di Isacco,
di persone che hanno sofferto di nostalgia per la lontananza dal luogo di
origine o che si sono perse e poi ritrovate lungo la strada della vita. Ascolta
storie su Eva, il serpente, il Paradiso e le grandi tempeste della vita che alla
fine svaniscono. Era affascinata da storie di persone che soffrono di malinconia
e si sentono sole; dalla presenza di Dio che sovente, offeso o adirato,
distrugge intere città perché i suoi abitanti credono in altri dei.
All’età di quindici anni, la Jansson si reca in Svizzera. Studia arte a
Stoccolma, a Konstfack, e in seguito all’Istituto di arte e disegno presso la
Galleria Nazionale di Helsinki (1933-37) e infine a Parigi presso la Scuola
Adrien e quella di Belle Arti (1938).
Negli anni 30 viaggia attraverso la Germania, l’Italia, la Francia e dal 1932
partecipa a diverse esposizioni in Finlandia e all’estero. La sua prima
esposizione personale avviene a Helsinki nel 1943.
All’età di 28 anni lascia la famiglia per vivere indipendente, ma continua ad
avere frequenti rapporti con essa, in particolar modo con la madre cui era
molto legata e alla quale avrebbe voluto somigliare dal punto di vista
artistico.
La sua seconda esposizione personale ha luogo nel 1946, presso la galleria
Bäcksbacka ed è un successo sia critico sia commerciale tanto che viene
considerata come una delle maggiori artiste esordienti in Finlandia. Il suo
primo libro illustrato Sara och pelle och näckens Bläckfiskar è
pubblicato nel 1933 sotto il nome di Vera Haij.
Nel 1944 si trasferisce in un monolocale di Helsinki che diviene il suo luogo
abituale di lavoro.
La sua attività di cartoonist inizia assai presto, lavorando per la rivista ‘Garm’.
Aveva solo 15 anni. Durante la seconda guerra mondiale il ‘Garm’ era una delle
poche riviste che si distaccava dalla politica estera della Finlandia e
professava ideali antifascisti e liberali. Lavora per la rivista per 25 anni ma
pubblica lavori anche su altre riviste, ‘Julien’ e ‘Lucifer’ ; scrive dal 1947
al 1948 per ‘Ny Tid’ e dal 1953 al 1959 per il ‘London Evening News’. Le sue
storie cominciano ad essere adattate al teatro per il quale scrive anche
liriche con la musica di Erna Tauro. Nel 1952 la Jansson si occupa
dell’arrangiamento del balletto teatrale di Ahti Sonninen. Pessi e Illusia.
Nel 1947 i Moomins arrivano in teatro accompagnati dalle musiche composte da
Ilkka Kuusisto.
L’ultimo libro sui Moomins Moominvalley in november del 1970 fu
pubblicato dopo la morte della madre e tratta il tema della partenza e della
solitudine. Tutti i personaggi si preparano per il lungo inverno e la famiglia
scompare non si sa dove.
Per gli adulti Jansson scrisse anche storie di fantasia, storie brevi,
racconti, ricordi di vita. Sebbene sia nota soprattutto per i suoi Trolls
Moomins, la Jansson si è sempre considerata una artista del pennello. Il suo
primo dipinto murale fu fatto per il ristorante Kaupunginkellari nel 1947. A
questo seguirono altri lavori tra cui i dipinti per l’ospedale dei bambini a
Helsinki. Quando concluse la sua carriera di cartonist nel 1959, si dedicò
all’arte. Il suo stile negli anni che seguirono cambiò passando da una
espressione figurativa ad una visione più astratta. Solo nel 1975 ritornò al
figurativo, a seguito di un soggiorno a Parigi nella Città delle Arti.
Una vasta esposizione delle sue opere fu curata da Amos Anderson nel 1992/93.
Il Museo dei Moomins, cui l’illustratrice donò tutti i suoi disegni originali
pubblicati da ‘Garm’, fu aperto a Tampere nel 1987. La collezione della Valle
dei Moomins, presso il Museo d’arte, ospita qualcosa come 2000 oggetti, comprese
1000 illustrazioni. A Naantali il Mondo dei Moomins è un luogo che attira molti
visitatori.
Durante la sua carriera Jansson ha ricevuto vari premi dallo Stato finlandese
tra cui la medaglia Pro-Finlandia e la nomina a dottore honoris causa
dalla Abo Akademi University. Nel 1995 ricevette il titolo di Professore
Onorario. Ricevette pure il prestigioso Premio Andersen per la letteratura per
l’infanzia.
Nella sua carriera di illustratrice si occupò anche di illustrare libri di altri
scrittori come Alice nel paese delle meraviglie di L. Carroll e Il
signore degli anelli di J.R.R.Tolkiens.
Suo compagno di vita fu l’artista grafico Tuulikki Pietilä, la cui personalità
ispirò il personaggio Too-tick dei Moomins. D’altronde alcuni personaggi delle
varie storie possono essere considerati come ritratti psicologici dell’artista e
riportano forti rassomiglianze con i componenti della sua famiglia. Il gusto del
bohemien girovago, il contatto con la natura, la tolleranza verso le altre
creature. “Talvolta i personaggi arrivano al limite del cattivo gusto, come ad
esempio gli Hemulens, che sono sempre troppo dogmatici o gli strani Hattifatners
dalla mente ottusa. La scrittrice Alison Lurie ha descritto il Groke come un una
scura creatura con occhi sempre spalancati e fissi, simbolo vivente del vivere
scandinavo. Tutto ciò che tocca muore e il terreno gela ovunque si segga.”
Tove Jansson morì il 27 giugno del 2001. La sua ultima raccolta di storie brevi
apparve nel 1999. (da Internet)
LIBRI
La
notorietà di Tove Jansson è soprattutto legata ai personaggi delle sue storie
per bambini: i Troolls Moomins.
La prima storia sui Moomin Småtrollen och den Stora Oversvåmningen venne
pubblicata nel 1945 e la Jansson adattò la storia La cometa nella Terra
dei Moomin in una striscia comica sulla rivista ‘Ned Tid’ e poi sul ‘The
Evening News’. Dal 1954 al 1970 escono nove romanzi di cui alcuni tradotti in
italiano: Farlig midsommar o Magia d’estate (1954), Mumintrollet
(1957), Mumintrollet och hemliga Tecknen (1957), Trollvinter o Magia
d’inverno (1957), Troll i kulisserna (1958), Det Osynliga Carnet o
I racconti della Valle dei Moomins (1962), Pappan och havet o
Moominpappa al mare (1965), Trollkarkens hatt o Il cappello del Grande
Bau (1969), Sent i november o La valle dei Moomin in novembre
(1970).
I Moomins sono personaggi particolari che
derivano dagli ippotrolls delle saghe nordiche ma sono meno inquietanti di
questi. Hanno l’aspetto di piccoli ippopotami, dal pelo liscio come il velluto.
Il protagonista principale, piccolo Moomin, vive col padre, la madre, abile
cuoca, la sorella Grugnina e altri animali fantastici e insoliti. Al contrario
dei loro antenati, i trolls, amano la luce del sole e d’inverno vanno in
letargo con la pancia piena di pigne di abete ma solo dopo essersi lavati i
denti. Si risvegliano in primavera al canto del cuculo e si godono il periodo
primaverile e autunnale, festeggiando il 21 giugno la notte più chiara e più
corta dell’anno in cui le magie ottengono effetto. Miti, sensibili, prendono la
vita per il loro verso. Nulla riesce a sconvolgerli.
Oltre ai libri l’Autrice ha ricavato anche la
Muuminopera (1974) che viene sovente presentata a teatro, in particolar
modo a Kailo dove esiste la Valle dei Moomin.
I giapponesi hanno utilizzato i personaggi per
una serie di cartoni animati.
FILATELIA
guarda
l'album
FINLANDIA 1993
(4 valori in libretto),
1994 (1206/7),
1995 (2 buste postali),
1998 (1382/5),
1999 (1486/9),
2003 (1615/20),
2004 (1681)
JAUNSUDRABINS
JANIS
(Lettonia)
Nato a Nereta in
Curlandia il 25 agosto 1877.
Risiedette a lungo in Germania come esule. Inizialmente si occupò di
agricoltura, poi studiò disegno alla Scuola di Bluhm a Riga, per poi
perfezionarsi a Berlino e a Monaco.
Pittore espressionista fece molte mostre fino al 1905 e alcune sue opere sono
presenti nei musei di Riga e di Liepaja. La sua arte si manifesta per lo più nei
disegni e in particolar modo nelle illustrazioni di una sua opera per l’infanzia
Balta Granata (Il libro bianco del 1914). Negli anni precedenti la prima
guerra mondiale assunse la direzione di alcune riviste.
Raccolse le sue liriche in Canzoni (1911) e Poesie (1921). Fu
autore del dramma Tragedia del 1907 e di dodici opere teatrali, tutte
rappresentate con successo: tra le più notevoli i drammi La prima neve,
Quanto più spoglio tanto più baldanzoso, Il domatore di fiere, Il coccodrillo di
Ezermali. La tragicommedia L’invalido e Ralla è l’opera
artisticamente più riuscita.
Fu autore di quaranta opere narrative. Nei romanzi trattò passioni sincere: da
ricordare la trilogia Aija (1911), L’eco (1914), L’inverno
(1924), Il contadino e il diavolo (1933), Non guardare nel sole
(1936), Il denaro (1942).
FILATELIA
guarda
l'album
LETTONIA Anno 2002
(542)
JIMENEZ JUAN RAMON
(Spagna)
Nato
a Moguer, Huelva, il 24 dicembre 1881, morì a San Juan Portorico il 29 maggio
1958.
Appassionato di pittura e di poesia, studiò all’università di Siviglia. Nel 1898
era già noto come poeta modernista, seguace dell’opera di Ruben Darìo.
Nel 1900, trasferitosi a Madrid comincia a studiare i poeti simbolisti francesi
e legge D’Annunzio. Viaggia attraverso Francia, Italia, Svizzera. Impara il
tedesco e l’inglese. Studia i filosofi.
Dal 1905 al 1912 si rifugia nella città natale per allontanarsene alla volta di
Madrid e, successivamente nel 1916, per recarsi a New York, dove sposa Zanobia
Comprubi Aymar, traduttrice di Tagore.
Al suo ritorno in Spagna pensa di fondare una università ispano-arabica, ma lo
scoppio della guerra civile lo costringe a rifugiarsi in Portogallo e poi a Cuba
e negli Stati Uniti.
Dal 1900, anno in cui uscì Anime di violetta, ha pubblicato oltre
quaranta opere fra poesia e prosa, passando attraverso le fasi post-romantica e
modernista. Poeta dai toni delicati, malinconici, semplici diede alla
letteratura opere come Arie tristi (1903), Giardini lontani
(1905), Sonetti spirituali (1915), Eternità (1919), Poesia
(1923), Bellezza (1923), La stagione totale (1946), Animale di
fondo (1949).
Alla fase modernista appartiene il delizioso Platero e io (1916), storia
di un asinello andaluso che vive con lui la poesia della sua terra. Appartiene
pure a quel periodo il Diario di un poeta appena sposato (1917)
(modificato in seguito Diario di poeta e mare del 1956) un misto di
prosa e poesia con cui per Jimenez inizia la seconda fase della sua poesia più
religiosa e austera.
Lasciò una enorme influenza che coinvolse la generazione dei poeti degli anni
Trenta: Lorca, Alberti, Salinas, Aleixandre. Il suo influsso si ritrova anche
in altre letterature europee.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1970
(1647)
, 1982 (2274)
(Canada)
Nata
il 10 marzo 1861 vicino a Brantford Ontario. Morta il 7 marzo
1913.
È nata e cresciuta nella riserva
indiana delle "Sei Nazioni". Suo padre, George Johnson, un capo della
riserva, sposò Emily Howells, una ricca donna bianca originaria di Bristol,
Inghilterra. Pauline e i suoi tre fratelli vissero nella
riserva, in un
palazzo chiamato Chiefswood che suo padre aveva costruito prima della sua
nascita. Imparò a guidare le canoe sul Grande
Fiume che scorreva nei pressi della sua casa, un’esperienza che riportò nelle
sue poesie, tra cui La mia canzone canta Padule.La madre la incoraggiò a leggere molti dei romanzi classici inglesi, in
particolare quelli di scrittori e romantici e di Shakespeare.
Frequentò solo la scuola locale senza avere la possibilità, come la sorella
maggiore, di
frequentare l'università. Manifestò l’idea di diventare attrice, professione
malvista dalla famiglia e dalla società locale, ma ciò non le impedì di
recitare in pubblico le sue poesie, un’attività rispettabile anche per le
donne. Recitava indossando le vesti tipiche delle donne Mohawk. Dopo una
tournée attraverso le maggiori città canadesi, poté realizzare il suo sogno di
recarsi in Inghilterra, dove fu invitata a recitare le sue poesie in pubblico. Nel 1895 pubblicò la prima raccolta di liriche Il bianco wampum. Ritornata in Canada, riprese le sue tournée e iniziò a collaborare con
giornali e riviste canadesi e degli Stati Uniti, scrivendo storie, racconti
d’avventure, di viaggio, molti dei quali rivolti ai giovani. Nel 1905, uscì il secondo libro, Nato
canadese,
incentrato sulla necessità di mantenere
integro il patrimonio culturale del popolo canadese. Pauline, come già aveva
fatto per la poesie, cominciò a divulgare personalmente per il paese il suo
messaggio, attraverso recite pubbliche, un lavoro che a poco a poco minò la
sua salute. Nel 1909 dovette ritirarsi a Vancouver. Nel 1911 fu
pubblicata la raccolta
Leggende di Vancouver,
cui seguirono The Flint and Feather (1912), The Moccassin Maker
(1913) , Shagganappi,
pubblicato postumo nel 1913. Emily Pauline Johnson
morì il 7 marzo 1913, appena tre giorni prima del suo 52° compleanno.
FILATELIA
CANADA
a 1961 (319)
JOnsdOttir Aslaug
(Islanda)
Nata nel 1963.
Illustratrice e scrittrice, oltre ad illustrare i propri libri estese la sua
attività anche a libri di altri autori.
Per il
suo lavoro ha ricevuto numerosi premi tra cui nel 2005 il premio Cultura per il
libro Buona sera da lei scritto e illustrato; nel 2006 è stata nominata
per il premio Nordic Childrens'book.
Buona sera è la storia di un ragazzo che viene
lasciato solo con il suo teddybear quando il padre va a chiamare la
madre.
FILATELIA
ISLANDA 2010
(Mic. 1277)
(Bosnia Erzegovina)
Nata a Banja Luka nel
1931. Morta nel 1995.
Scrittrice e poetessa bosniaca. Frequentò le scuole elementari e il liceo a
Banja Luka e l’Università degli Studi di Filosofia a Belgrado. Lavorò come
professore e si occupò di una trasmissione radio destinata ai bambini.
Anche la sua produzione letteraria è destinata all’infanzia. Al suo attivo ha
alcuni libri di testo per le scuole elementari.
Tra le sue opere: Maskenbal u šumi
(1962), Lete, lete, laste (1981), Vrbaska
uspavanka (1981), San o livadici . Per la radio Svjetlič, svraka
i lisica (1986)...
Le furono attribuiti diversi riconoscimenti tra cui: il
- "Dvadeset-sedmojulsku nagradu" (27 July award)"Dvadeset-sedmojulsku
nagradu" e il - "Veselin Masleš" award "Veselin
Masleš".
FILATELIA
BOSNIA ERZEGOVINA
(Catalogo Michel 46)
KARALIJCEV ANGEL
(Bulgaria)
Nato a Strazica nel 1902
.
D’origine paesana, autore di raccolte di racconti e novelle sulle lotte sociali
e politiche che condussero alla formazione dello Stato bulgaro moderno.
Autore di raccolte di
racconti (anche per ragazzi) e novelle, scrisse: Mondo fallace (1932),
Turbine (1938), L’uccello d’argilla (1941), Racconti popolari
(1948), Gli artefici della Repubblica (1950), Il piccolo lavoratore
(1963). È considerato uno dei migliori prosatori della letteratura bulgara del
XX secolo.
FILATELIA
guarda
l'album
BULGARIA Anno 2002
(3931),
Bulgaria 2010
(4949/50)
KARANTH SHIVARAM KOTA
(India)
Nato a
Saligrama, Udupi Taluk, distretto di Karnataka il 10 ottobre 1902. Morto il 9
dicembre 1997 a Manipal dello stesso distretto.
Quinto figlio di una numerosa famiglia, completò l’istruzione primaria a
Kundapura e Mangalore.
Sin
da giovane fu influenzato dalle idee di Gandhi e prese parte al movimento di
indipendenza indiano mentre era ancora in collegio. Abbandonò gli studi per
partecipare al movimento di non-cooperazione. Verso il 1927 cominciò a dedicarsi
alla narrativa pubblicando il primo romanzo.
Karanth era un intellettuale e ambientalista; contribuì notevolmente a far
conoscere l'arte e la cultura del Karnataka. Scrisse 42 romanzi , molti racconti
brevi, sei libri di saggi e schizzi, tredici libri d’arte, tre libri di
pedagogia e 240 libri per bambini, contribuendo così alla rinascita della
Yakshagana. All'età di 95 anni scrisse un libro sugli uccelli (pubblicato nel
2002).
Gli
sono stati attribuiti i Premi Padma Bhushan e Janapith.
Opere:
Mookajjiya Kanasugalu
(I
sogni di una silenziosa nonna, Premio Jananpith),
Marali
Mannige
(Torna al suolo),Chomana
Dudi
(Il
tamburo di Choma),
Mai Managala Suliyalli
(Nel vortice di corpo e anima),
Bettada Jeeva
(La
vita sulle colline),
Sarasammana Samadhi
(La
tomba di Sarasamma),
Samsara
Dharmayana
(La famiglia di Dharmayana),
Alida
Mele
(Dopo la morte),
Kudiyara
Kusu
(L’infanzia di Kudiya),
Inana
(Conoscenze),
Mailikallinodane
matukate
(I colloqui con la pietra miliare (piccole storie),
Adbhuta
jagattu
(Il meraviglioso mondo),
Vijnana
prapancha (il
mondo della scienza)
Yaksagana,
(1997),
Hucchu
Manasina
Hatthu
Mukhagalu,
(autobiografia), Bharatiya Vidya Bhavan, Chiguridha Kanasu.
FILATELIA
INDIA Anno 2003 (1748).
Karjalainen Aili Elina
(Finlandia)
Nata
a Vyborg il 3 Giugno 1927. Morta a Kuopio nel 2006.
Giornalista e opinionista radio è
conosciuta soprattutto per i libri che hanno per protagonista l’orsetto
Winnie-Uppo-Nalle.
Aili, la primogenita fu educata
assieme ai suoi due fratelli maggiori, dal padre, un giudice distrettuale,
perché la madre dovette trascorrere dieci anni in sanatorio, dove morì.
Elina frequentò la scuola
elementare nel centro di Viborg e Yhteiskoulun Vecchio. La distruzione della
casa per bombardamento durante la seconda guerra mondiale costrinse la famiglia
a trasferirsi a Kuopio, regione d’origine, dove visse in condizioni difficili.
Elina si diplomò nel 1946 alla
scuola secondaria di Kuopio e poi si trasferì a Helsinki per studiare storia
dell’arte, letteratura e psicologia all’Università di Helsinki. In quel periodo
incontrò il futuro marito l’avvocato Pentti Karjalainen. La coppia si sposò nel
1949 e l’anno seguente si trasferì a Kuopio, dove visse fino alla morte.
Elina si dedicò all’educazione dei
figli e nel frattempo cominciò a collaborare con riviste (anche sotto
pseudonimo) e a lavorare per una emittente locale.
Nel 1980 pubblicò il libro
Legami familiari e in seguito, assieme al marito pubblicò pure un libro di
memorie.
Il
lavoro principale di Elina, quello che la rese famosa, consiste in una serie di
libri che hanno per protagonista principale l’orsetto di peluche Uppo Nalle.
Il primo libro della serie fu
pubblicato nel 1977 e ad esso ne seguirono molti altri. La storia si basa su
lettere che l’autrice invia ad un bambino costretto a vivere in ospedale. In
ognuna di esse è presente una fiaba.
Sul personaggio Elina scrisse una
commedia e una serie per la TV. L’orsetto ha dato il nome ad una clinica per
bambini inaugurata a Kuopio nel 1991. Sebbene
durante la vecchiaia Elina abbia perso la vista a causa di una malattia per
diabete, continuò ad inventare storie dettandole a una segretaria.
Popolare autrice e giornalista, è
stata premiata nel corso degli anni con i seguenti premi: il Publishers
Association Award (1985), il Savo-Award (1987), il Pro Finlandia Medal (1997) e
il Children’s Culture Award dello Stato (2004).
Elina Karjalainen è morta dopo una
lunga malattia il 14 Agosto 2006 a Kuopio,.
FILATELIA
FINLANDIA Anno
1997 (1376)
Kassil Abramovich Lev
(Russia)
Nato nel 1905. Morto nel 1970.
Lev Kassil nei suoi romanzi e racconti, trattò argomenti che ruotano attorno
alla vita contemporanea sovietica, rivolgendosi ad un pubblico di adolescenti,
ed inserendo nelle sue opere temi legati al loro mondo, alla scuola, allo sport,
alla cultura e alla guerra.
I suoi libri possono essere definiti "romanzi di sviluppo" in quanto descrivono
e offrono consigli ai giovani su come potrebbero, a dispetto dei loro errori,
giungere ad una matura visione della vita.
Il pudore, l'altruismo, la resistenza e il coraggio sono gli argomenti che
occupano la maggior parte delle pagine da lui scritte.
FILATELIA
RUSSIA Anno 2005 (busta postale)
KASTNER ERICH
(Germania)
Figlio di un sellaio, Erich nacque a Dresda il 23 febbraio 1899.
Studia filologia a Berlino. Partecipa alla prima guerra mondiale ed è
rimpatriato nel 1917 perché
ammalato di cuore. Riprende gli studi e si laurea nel 1825. Inizia subito la sua
carriera di giornalista e di scrittore, pubblicando nel 1931 il romanzo
Fabian, opera di un moralista vissuto nel periodo del nazismo nel momento
della sua affermazione. Scrive pure critiche severe che si trovano sparse in
Cuore su misura (1928), Chiasso nello specchio (1929), Un uomo
rende informazioni (1930) , Canto tra le sedie (1932).
Dal 1925 al 1927 è redattore del quotidiano ‘Leipziger Tateblatt’ ed è anche uno
dei maggiori rappresentanti della nuova corrente del realismo tedesco “La nuova
oggettività”. A causa delle sue satire feroci e mordaci contro il militarismo,
il nazionalismo e l’ipocrisia politica, il regime mette all’indice i suoi
scritti che vennero bruciati pubblicamente, Da quel momento lo scrittore fa
pubblicare i suoi libri in Svizzera.
Passa in seguito nella redazione della rivista ‘Pinguin’ e collabora a cabaret
satirici con poesie e canzonette caustiche, sferzanti e aggressive. Il suo
bersaglio è sempre l’uomo che sotto apparenze sentimentali e romantiche trasuda,
invece, ipocrisia.
Al termine della guerra riprende a far pubblicare i suoi libri in Germania e
torna a lavorare per il giornale ‘Neue Zeitung’ di Monaco. Fu presidente del Pen
Club tedesco e fece parte della Deutsche Akademie fur Sprache und Dichtung,
l’accademia tedesca di lingua e letteratura.
La sua fama è oggi legata ai romanzi scritti per ragazzi. Il suo capolavoro,
Emilio e i detective, uscì nel 1929, cui seguì nel 1934 Emilio e i tre
gemelli. Nel 1930 riscosse altro successo con Antonio e Virgoletta, La
classe volante e Carlottina e Carlottina (1949).
I ricordi della sua vita sono raccolti nel volume Quando ero un ragazzino
(1957).
Nel dopoguerra si impegnò nel movimento per la pace e scrisse La
conferenza degli animali (1949) Tra le sue opere più recenti si trovano
Il piccolo uomo (1964), i versi I tredici mesi (1955), Il piccolo
uomo e la piccola miss (1967) e l’edizione delle sue Opere complete
in 8 volumi (1969)
Morì a Monaco di Baviera nel 1974.
LIBRO
Emilio e i detective
Emilio, un ragazzo intelligente e simpatico,
orfano di padre e figlio di una parrucchiera, si dà da fare per aiutare la madre
a sbarcare il lunario.
La storia inizia quando la madre invia Emilio a Berlino per portare qualche
risparmio alla nonna. Ma in treno il ragazzo viene derubato. Pur sospettando un certo Grundeis del furto subito, ma non potendolo far
arrestare per mancanza di prove, lo segue a distanza. Lungo il percorso fa
amicizia con un ragazzo della sua età il quale è a capo di una banda di
ragazzi. La banda aiuta Emilio e l’organizzazione posta in essere per recuperare
il denaro è perfetta. Quando il ladro si reca in banca per cambiare alcune
banconote, Emilio interviene dicendo che quel denaro è suo e poiché sulle
banconote ci sono ancora i buchi di uno spillo con cui il ragazzo aveva le
aveva tenute unite, viene creduto. Il ladro tenta la fuga ma viene acciuffato. E
poiché su di lui pende una taglia, Emilio e i suoi amici avranno una ricompensa.
Il romanzo ebbe subito successo e fu tradotto in una ventina di lingue. Ebbe
pure un seguito nel cinema con la regia di G.Lamprecht. Il film fu presentato
in Italia sotto il titolo di La terribile armata (1931). Nel 1964 vi fu
una versione da parte di Disney.
FILATELIA
guarda
l'album
GERMANIA 1999 (1867)
KAUT ELLIS
(Germania)
Nata nel 1920 a Monaco di Baviera.
Collaboratrice
della BR (Bayerischer Rundfunk, una emittente radio bavarese), ha creato il
personaggio di Pumuckl dai capelli rossi, abile saltatore e creatore di rime
il quale risiede a Vienna in compagnia del comandante Eder, personaggio
presenti nel primo libro Pumuckl e il comandante Eder (1920).
Dalla radio le storie sono passate alla pagina scritta e nel 1982 al
piccolo schermo con una serie televisiva di 26 episodi seguita da un’altra
composta anch’essa di 26 episodi (1988). Ulteriori episodi sono apparsi negli
anni 1990 e nel 2003 in due film e in TV con 13 episodi.
Fin dall'inizio, a Pumuckl diede la sua voce l’attore Hans Clarin, mentre a Master Eder la diede Gustl Bayrhammer, che
morì nel 1993.
FILATELIA
guarda
l'album
German Federal Republic , 1998,
Pumuckl
Germania
Anno 1998.
KebabI-Hronský Jozef
(Slovacchia)
Nato
nel 1896. Morto nel 1960.
Originariamente
insegnante, entrò nel servizio di "Matica Slovenská" nel 1933 ed è stato
redattore della rivista "Slniečko". Dal 1933 è stato segretario
dell'organizzazione, e dal 1940 al 1945 il suo amministratore. E 'stato
responsabile per l'istituzione della tipografia "Neografia".
Emigrato nel 1945,
è stato presidente del Consiglio Nazionale Slovacco all'estero e presidente
onorario della Lega degli scrittori e artisti slovacchi. Nel 1959 ha fondato "Matica
Slovenská".
Il suo ultimo
domicilio fu l'Argentina. Come scrittore ha fatto il suo debutto con la U nas,
una raccolta di poesie e l'opera in prosa per i bambini, Najmladší Závodský.
Assai noti i suoi racconti e romanzi Chlieb e Jozef Mak.
Ha introdotto
elementi innovativi lirici e di sperimentazione nel realismo letterario
slovacco(Pisár Grazia). Negli anni tra le due guerre, ha aggiunto al suo
lavoro per i bambini nuove opere come Smelý zajko, Budkáčik uno Dubkáčik,
Zlaté Hodinky.
Nel 1948 ha
pubblicato il suo romanzo Andreas Bur majster, che rappresenta l'apice
della cosiddetta "prosa lirica".
FILATELIA
SLOVACCHIA Anno 1996 (208)
KESSEL JOSEPH
(Francia)
Nato a Clara (Argentina) il 10 febbraio del 1898 da famiglia di origine lituana
russa, si trasferisce con la famiglia in America dove il padre, medico, aveva
tovato
lavoro.
Kessel trascorre parte della sua infanzia prima in Argentina, poi in Russia e
infine in Francia dove il padre, dal 1908 esercitò la sua professione.
Frequenta dapprima il liceo Massena a Nizza poi nel 1914 il liceo Louis-Le-Grand
di Parigi e successivamente si laurea in lettere alla Sorbona. Spinto dal
desiderio di avventura, si dedica al giornalismo in qualità di corrispondente
estero per i giornali ‘La liberté’, ‘Le Figaro’, ‘Le Mercure’ e fu redattore
del ‘Journal des débats’. Dopo la laurea di lettere e dopo aver frequentato un
corso al Conservatorio di arte drammatica, calca per qualche tempo le scene.
Dopo un periodo militare durante la prima guerra mondiale, in cui fu tenente di
aviazione, si dedica alla letteratura mettendo a frutto i suoi ricordi e le sue
esperienze militari. Si afferma col romanzo L’equipaggio del cielo
(1923), in cui descrive i primi combattimenti aerei. Il romanzo era stato
preceduto da un’altra opera scritta nel 1922, La steppa rossa, ambientata
nel periodo della guerriglia dei russi bianchi. Seguono nel 1926 i romanzi
Mary Cork sulla rivolta in Irlanda; I Prigionieri, che gli valse il
gran premio dell’Academie Française (della quale nel 1962 divenne membro);
Bella di giorno (1928), opera dalla quale il regista L.Buñuel trasse nel
1967 l’omonimo film; Colpo di grazia (1931).
Partecipa alla Guerra di Spagna in qualità di reporter e alla seconda guerra
mondiale. Nel 1941 entra a far parte della Resistenza e nel volume L’armata
delle ombre (1944) racconta le sue esperienze di guerriglia contro i
tedeschi..
Segue una fase di viaggi in Africa, in Palestina, in Birmania, in Afghnistan da
cui trae spunti per i libri Il leone (1858), ambientato in Kenya e I
cavalieri della steppa (1967), ambientato in Afghanistan.
Tra un viaggio e l’altro trova il tempo per scrivere romanzi di avventura quali
Gli amanti del Tago, La valle dei rubini, Non erano tutti angeli.
Nel 1970 scrive un racconto dedicato allo Stato di Israele, I figli
dell’impossibile, e Uomini , un bilancio degli incontri che hanno
segnato la sua vita di uomo e di scrittore.
La semplicità di stile e l’efficacia delle narrazioni, che hanno caratterizzato
tutte le sue opere, gli hanno conquistato un vasto pubblico, anche giovanile.
Morì ad Avernes, presso Parigi nel 1979.
L’omaggio migliore alla sua opera fu fatto da François Mauriac: “È uno di quegli
esseri al quale ogni eccesso viene perdonato, soprattutto nella temerarietà del
soldato e del combattente. Uno dei pochi che è riuscito guadagnare l’universo
senza perdere la sua anima.”
LIBRI
I cavalieri della steppa
Non si tratta di un romanzo western come il
titolo potrebbe lasciar supporre. È il racconto di una avventura ambientata a
Kabul, nell’Afghanistan. Sharif, figlio di un capotribù sconfitto nel torneo
annuale in cui si cimentano i cavalieri afgani per dimostrare la loro abilità di
giostrare a cavallo, deciso a emulare le gesta del padre per provargli il suo
coraggio, partecipa alla tradizionale gara, sebbene l’impresa sia ai limiti
dell’impossibile. Durante la gara cade e si ferisce seriamente, ma non si dà per
vinto. Il soggetto riecheggia temi cari a Gogol e presenti in Taras Bulba.
Dal romanzo J. Frakenheimer trasse nel 1971 un film omonimo con Jack Palance e
Omar Sharif.
lIl
leone John Bullit, cacciatore di
leoni, vive in Africa con una donna divorziata e sua figlia. Per evitare che la
figlia assuma caratteri e abitudini poco civili, la madre invita l’ex marito a
venire a riprendersela e a ricondurla con sé in Europa. L’arrivo dell’uomo
riunisce di nuovo la famiglia e a John non resta che riprendere la sua antica
professione di cacciatore di leoni. Dal romanzo il regista J.Cardiff trasse
l’omonimo film i cui protagonisti furono Capucine, Trevor Howard e William
Golden.
FILATELIA
guarda
l'album
REPUBBLICA CENTROAFRICANA 1985
(667),
MONACO 1998 (2163),
NIGER 1985 (667)
KETTE
DRAGOTIN
(Slovenia)
Nato a
Dragotin Kette, il 19 gennaio del 1876.
Morì a Lubiana il 26 aprile del 1899.
Nella sua infanzia la sua
famiglia si trasferì molto spesso. Era ancora giovane quando sua madre morì nel
1880. Nel 1990 morì pure il padre, un insegnante.
Dopo la morte dei genitori
uno zio divenne suo tutore.
Inizialmente Kette voleva
diventare sacerdote, ma dopo aver scritto alcune satire poetiche contro il
vescovo di Lubiana dovette lasciare gli studi.
Kette divenne un membro del
zadruga ( "cooperativa"), un gruppo studentesco illegale. Tale scelta gli
procurò guai con la giustizia. .
Tra il 1895 e il 1896 visse
dando lezioni private e iniziò a pubblicare poesie, articoli e racconti per
bambini sotto pseudonimo su alcune riviste (Ljubljanski Zvon, Slovenec, Nova
nada, Angelček e Vrtec), e continuò gli studi a Novo Mesto, dove si
era formata una zadruga sull’esempio di quella presente a Lubiana. Mantenne
comunque i contatti con Lubiana
Riuscì a laurearsi nel
1898, dopo di che dovette assolvere ai suoi impegni militari a Trieste. Ma
presto fu congedato per motivi di salute e per curarsi si trasferì a Mun, dove a
causa della tubercolosi morì all’età di 23 anni.
Nelle sue poesie Adrija
e Mio Dio, un ciclo di sonetti del 1898, Ricordi, Notti quiete, Notti
nere (1899) rinnova i temi erotici, filosofici, religiosi della generazione
romantica, traducendoli in un linguaggio elegante e conciliando la tradizione
colta con quella popolare. Fu uno dei maggiori rappresentanti del modernismo
sloveno.
FILATELIA
SLOVENIA Anno 2001.
Kharms Daniil
(Russia)
Nato
il 30 dicembre 1905 a San Pietroburgo. Morto a Leningrado il 2 febbraio 1942.
E’
stato uno dei primi poeti surrealisti sovietici, scrittore e drammaturgo.
Kharms (il cui vero nome era Daniil
Ivanovic Yuvachev) era figlio di Ivan Yuvachev, un noto membro del gruppo
rivoluzionario “Volontà Popolare”, imprigionato per il suo coinvolgimento in
atti eversivi contro lo zar Alessandro II.
Daniil inventò lo pseudonimo di
Kharms mentre frequentava la scuola superiore presso la scuola tedesca "Peterschule".
Nel corso della sua carriera Kharms
usò variazioni sul suo nome come gli pseudonimi Dandan, Khorms, Charms, Shardam
e Kharms-Shardam e gli altri.
Nel 1924, entrò alla scuola
Electrotechnicum di Leningrado, da cui venne espulso per "mancanza di attivismo
in attività sociali". Dopo la sua espulsione, si dedicò interamente alla
letteratura. Si unì al cerchio di Aleksandr Tufanov, dove incontrò il giovane
poeta Alexander Vvedensky che divenne suo amico e collaboratore inseparabile.
Nel 1927, venne fondata
l'Associazione degli scrittori della letteratura per ragazzi, e Kharms fu
invitato a far parte. Dal 1928 fino al 1941, produsse opere per bambini che
ottennero largo successo.
Per le sue idee progressiste, e per
la sua appartenenza ad un gruppo di scrittori per bambini considerato
anti-sovietico, Kharms fu arrestato nel 1931 insieme a Vvedensky, Tufanov
e alcuni altri scrittori, fu esiliato dalla sua città natale e costretto a
vivere nella città di Kursk per quasi un anno. Al suo ritornò dall'esilio,
continuò, comunque a scrivere per riviste per bambini, usando pseudonimi. Quando
il gruppo di scrittori cui apparteneva, l’OBERIU (Unione di arte realistica), si
sciolse, Kharms si dedicò ad altri argomenti tra cui la filosofia, la musica,
la matematica e la letteratura. Le sue opere rivolte agli “adulti” scritte in
quel periodo, a causa della severità della censura staliniana non furono
pubblicate durante la sua vita, fatta eccezione per due poesie. Eppure, quelli
erano per lui tempi di magra e i suoi proventi non bastavano a far fronte alle
esigenze quotidiane. Finché,dopo diversi anni di stenti nell'estate del 1941 non
fu arrestato per sospetto di tradimento. Imprigionato nel reparto psichiatrico
a Leningrado Prison No. 1 morì nella sua cella, nel febbraio 1942, molto
probabilmente, per fame.
Il suo lavoro fu salvato dalla
guerra da amici leali e nascosto fino al 1960. Consisteva in manoscritti, in un
vasto assortimento di storie, miniature, opere teatrali, poesie, indagini
pseudo-scientifiche e filosofiche, e in molti samizdat, materiale
praticamente sconosciuto fino al 1970 e che poté essere pubblicato
ufficialmente in Russia.
La sua figura e la sua reputazione,
in gran parte basata sul suo lavoro rivolto ai bambini, fu così ampiamente
rivalutata.
FILATELIA
RUSSIA Anno
2005 (Busta postale)
KIEKBAEV JALIL GINIYATOVICH
(Russia)
Nato a
Karan-Yega, regione Gafur, Bashkortostan, nel 1911. Morto nel 1968.
Dopo
aver finito gli studi pedagogici nel collegio di Ufa, passò a Mosca dove si
laureò nell’ Istituto di lingue straniere dell’Accademia di Scienze
dell’Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche. Dottore in
scienze filologiche, professore, si avvicinò alla letteratura nel 1930,
scrivendo alcuni saggi patriottici, storie varie e storie creative per
bambini.
Il suo romanzo
Parenti e conoscenti è uno dei lavori iniziali, dove il movimento
della prima rivoluzione russa sul territorio del Bashkortostan è descritto con
un'epica ampiezza. L'innovazione del romanzo consiste nel fatto che
l'autore descrive i caratteri dei rivoluzionari bashkiri.
Kiekbaev tradusse dal tedesco in lingua bashkira numerose opere di Goethe,
Heine, fratelli Grimm e altri.
FILATELIA
RUSSIA
Anno 2001 busta postale
Kilani Kamel
(Egitto)
Nato nel 1897. Morto nel 1959.
Scrittore e traduttore egiziano per i bambini, è
considerato uno dei pionieri della letteratura per l'infanzia nel mondo arabo.
Ha iniziato traducendo per i bambini i classici internazionali alla fine del
1920 e poi ha continuato a scrivere libri di sua produzione per loro.
Il suo contributo è notevole. Ha scritto e tradotto 53
libri e varie traduzioni da opere teatrali shakespeariane come La Tempesta,
Il mercante di Venezia, Giulio Cesare, e Re Lear. Si trattò di
semplici adattamenti in cui manipolò temi o personaggi che giudicò non adatti
per i giovani lettori arabi musulmani. Ha anche tradotto I viaggi di Gulliver
e Robinson Crusoe.
Tra le opere da lui composte sono da ricordare sette
storie a fumetti, dieci storie di fantascienza, sette adattamenti di racconti
indiani, e sei adattamenti da Mille e una notte. Ha scritto anche
"riscoperte" di testi classici arabi riscritti con uno stile adatto ad una
lettura giovanile.
FILATELIA
EGITTO Anno 1984 (1257)
Kingsley Charles
(Inghilterra)
Nato a Holne, Devon.
Morto a Eversley il 23 gennaio 1875.
Prete, professore universitario,
romanziere, era il secondo figlio del reverendo Charles Kingsley. Ha trascorso
la sua infanzia a Clovelly,,Devon, Northamptonshire e fu educato alla Helston
Grammar School prima di studiare al Kingh’s College di Londra e all’Università
di Cambridge. Nel 1838 entrò nel Magdalene College e si è laureò nel 1842.
Scelse di perseguire un ministero
nella Chiesa. Dal 1844, fu rettore dell’Eversley (Hampshire), e nel 1860, fu
nominato Regius Professor di Storia Moderna presso l’Università di Cambridge.
Nel 1869 si dimise
dall’insegnamento e dal 1870 al 1873 divenne canonico della Cattedrale di
Chester. Fondò la Società di Scienze Naturali, Letteratura ed Arte di Chester e
svolse un ruolo importante nella creazione del Museo di Grosvenor. Nel 1872
accettò la presidenza del Birmingham e Midland Institute.
Kingsley morì nel 1875 e fu sepolto
nel cimitero di S. Maria in Eversley.
L’interesse di Kingsley per la
storia è presente in vari suoi scritti, tra cui The Heroes (1856),
un libro per bambini sulla mitologia greca, e numerosi romanzi storici, di cui
i più noti sono Ipazia (1853), Hereward Wake (1865) e Westward
Ho! (1855).
Era favorevole all’idea
dell’evoluzione e fu uno dei primi a lodare L’origine della specie di
Darwin. La sua preoccupazione per le riforme sociali è illustrata nel suo grande
classico, Water-Babies, una favola per un bambino Land (1863), storia di
un ragazzo spazzacamino, la quale conservò la sua popolarità anche nel 20 °
secolo.
Kingsley ha anche scritto poesie e
articoli politici, nonché di diversi volumi di sermoni.
Tra le sue opere: Saint’s Tragedy, dramma, Alton Locke , romanzo
(1849), Lievito, romanzo (1849), Venticinque Prediche (1849),
Abiti a buon mercato e Nasty (1850), Phaeton, o pensieri per i
pensatori Loose Loose (1852), Sermoni su temi nazionali (1° serie,
1852), Glauco, o le meraviglie del Shore (1855), Sermoni su temi
nazionali (2 ° serie, 1854), Alessandria e le sue scuole (I854),
Prediche per il Times (1855), Due anni fa (1857), Andromeda e
altre poesie (1858), La Buona Novella di Dio, sermoni (1859),
Miscellanies (1859) Il romano e
il teutonico (1864), David e altri Sermoni (1866),
Hereward the Wake , (1866)
The Ancient Régime (1867), Acqua
della Vita e altri Sermoni (1867), Gli eremiti (1869), Signora
Come e Lady Perché (1869), Un Natale nelle Indie Occidentali (1871),
Idilli in prosa (1873).
FILATELIA
INGHILTERRA Anno 1975 (Annullo speciale illustrato)
KIPLING RUDYARD
(Inghilterra)
Nacque a Bombay (India) il 30 dicembre 1865.
Il padre, J.Lockwood, esperto d’arte e pittore, era il conservatore del Museo di
Lahore. All’età di sei anni Kipling viene inviato in Inghilterra, a Southsea,
presso una anziana zia, per compiervi gli studi. Furono anni di solitudine e
infelici, dei quali parlerà in seguito nel racconto Bee, bee, pecora nera
inserito nel volume Wee Willie Winkie (1888). Nel 1878 entra nel United
Service College di Westward Ho. Devonshire, destinato ai figli degli ufficiali e
dei funzionari in servizio. L’intento del padre era quello di farlo diventare un
impiegato statale. Ma l’ambiente rigido e ossessivo, la sua personale ricerca
di una rigorosa moralità di cui lo scrittore parlerà nel libro Stalky & Co
(1899), nonché un difetto alla vista, lo costringono a ritornare in India dove
inizia ad occuparsi di giornalismo. Fu redattore della “Civil and Military
Gazette” e direttore nel 1887 del “The Pioneer di Allahabad”, sui quali comincia
a pubblicare i suoi versi e racconti su temi caratteristici, quali l’esaltazione
dell’imperialismo inglese, il rapporto tra i dominatori bianchi e la
popolazione, il fardello della civilizzazione che lui definsce ‘the white
man’s burden’, chiaramente espressi nelle prove narrative Tre soldati
(1888) e Racconti delle colline (1889), entrambi pubblicati nel 1889.
Nel 1889 inizia per Kipling una lunga e infaticabile carriera di
corrispondente e inviato speciale che lo conduce in Giappone e negli Stati
Uniti. Nel 1891 ritorna in India, passando attraverso il Sud Africa, l’Australia
e la Nuova Zelanda. Poi riparte per l’Inghilterra dove prende moglie.
Successivamente si trasferisce in America dove rimane ininterrottamente sino
agli inizi del 1900, tranne qualche viaggio in Inghilterra dove i suoi genitori
erano tornati.
Il suo lavoro di corrispondente lo porta ancora nel 1900 in Sud Africa dove
partecipa come corrispondente alla guerra contro i Boeri.
Poi si stabilisce definitivamente a Londra. Nel 1907 gli fu conferito il premio
Nobel. Dal 1922 al 1925 è rettore dell’Università di Durham.
Morì a Londra nel 1936 e venne sepolto nell’Abbazia di Westminster.
Kipling fu considerato l’esaltatore dell’imperialismo inglese e dello spirito
patriottico. In lui fu sempre presente lo spirito di avventura e l’amore per la
natura selvaggia. Fu il celebratore della pace britannica, imposta ai popoli
soggetti in cambio dell’inserimento in un progresso sociale universale. Kipling
non è un propagandista, se mai un moralista, un pioniere nell’evoluzione della
moderna letteratura inglese, un pioniere dell’interpretazione cosmologica. Il
suo intento è quello di studiare specialmente gli istituti, le strutture, le
estreme sanzioni che impediscono alla società di precipitare e di dissolversi.
Ebbe sempre la sincerità di esprimere il suo pensiero e la sua visione degli
eventi e degli uomini”.
Col passar del tempo il patriottismo perdette in parte il suo carattere
estremista ed esasperato, assumendo un tono più pacato, come nella famosa ode
Recessional scritta nel 1897 in occasione del secondo giubileo della regina
Vittoria, alla quale provocò qualche risentimento. L’ode fu poi inserita nella
raccolta I sette mari.
Seguendo la sua vasta produzione ci si imbatte in Canzonette distrettuali
(1888), Letters of Marque (1891), Molte invenzioni (1893); Il
lavoro quotidiano (1898); Da mare a mare (1899), La luce che si
spense (1891), i racconti Nel vortice della vita (1891); un libro di
versi scritti in gergo militare Ballate di camerata (1892) in cui
descrive con vivacità e brio la vita del militare inglese in colonia; I sette
mari 1896; Capitani coraggiosi (1897), Kim (1901), in cui
l’India viene descritta nel modo più vivo e suggestivo; Puck della collina
(1906), una indovinata fusione di realtà e magia, ambientata nel medioevo;
Azioni e reazioni (1909), Storie e leggende (1910); Lettere di
viaggi (1920), Racconti di terra e di mare (1923), Debiti e
crediti (1926), Limiti e rinnovamenti (1932).
Ai
giovani dedicò un libro di racconti Storie proprio così (1902), racconti
lirici e maliziosi; Le cinque nazioni (1903) e una Storia
dell’Inghilterra (1911), scritta in collaborazione con C.R.Fletcher.
Dai suoi libri vennero tratti film. Capitani coraggiosi, (1937) con regia
di V.Fleming; Kim (1950) con regia di V. Faville e nel 1989 con regia di
J.Davies; Il libro della giungla (1942) con regia di Z.Korda e nel 1967
la Disney produsse un lungometraggio animato a colori
LIBRI
L’opera
che gli diede la notorietà è Il libro della giungla, scritto in America
nel 1894, seguito poi dal Secondo libro della giungla (1895)
Il libro della Giungla
Raccoglie sette racconti: I fratelli di Mowgli. La caccia di Kaa. Tigre!
Tigre!, La foca bianca. Rikki Tikki Tavi. Tomai degli elefanti e I
servitori della regina. Semplici storie, ma finissimi giochi
dell’osservazione e della fantasia in cui si muovono diversi personaggi
divenuti classici come Mowgli, il fanciullo vissuto tra dai lupi, il quale, pur
allevato in un mondo di animali, subirà il fascino della civiltà; Bagheera, la
pantera nera; Shere Kan, la tigre; Akela, il vecchio lupo; Baloo, l’orso bruno;
Kaa, il serpente; Kotick, la foca bianca; Rikki.Tikki Tavi, la mangusta che
lotta col cobra; Kala Nag, l’elefante; Tomai, il piccolo conducente, Tutto un
firmamento di personaggi letterari donato da Kipling agli uomini. Ogni racconto
si chiude con una ballata.
Il secondo libro della giungla
Raccoglie altri otto racconti che riprendono i paesi, le figure e il clima
ambientale dei primi sette, introducendo nuovi personaggi. Sono compresi :Come
ebbe origine la paura, Il miracolo di Purin Bhagal, L’avanzata della giungla, I
beccamorti, L’ankus del re, Quiquern, Il cane rosso, La corsa di primavera.
Come nel precedente volume ogni racconto si conclude con una ballata.
FILATELIA
guarda
l'album
BHUTAN 1982
(568/76+BF 86/7),
CENTRO AFRICA Repubblica 1985
(666), GAMBIA 1998
(2732),
GRAN BRETAGNA 2002 (22972306),
GRENADA-GRENADINES 1996 (BF),
JERSEY 2010,
MONACO 1977 ( ), 2007 ( ),
NIGER 1985 (669) , PARAGUAY 1977 (775 P.A.) ,
SVEZIA 1967 (581).
KIPNIS LEVIN
(Ucraina)
Nato a Ushomir
nel 1894. Morto a Tel Aviv nel 1990.
Si trasferì nel
1913 in Israele dove frequentò la Scuola di Belle Arti Bezalel. In seguito
fece parte del personale insegnante presso
il Seminario Levinsky a Tel Aviv. La sua produzione in ebraico comprende circa 800
racconti e 600 poesie. Scrisse pure
libri per bambini in yiddish, la cui pubblicazione fu raccolta in un volume
del 1961.
Gli è stato assegnato il Premio Israele nel 1978 ''per aver dedicato la sua
vita allo sviluppo della letteratura per bambini in ebraico.''
ISRAELE
Anno 1995 (1283)
Kirkegaard Ole Lund
(Danimarca)
Nato ad Aarhus
il 29 luglio 1940 e ivi morto nel 1979.
Scrittore per l’infanzia, è
soprattutto noto per aver scritto opere sui rapporti fra adulti e ragazzi e per
aver scritto numerose opere rivolte ai giovani.
Il personaggio principale nei suoi
libri è di solito un anti-eroe.
Morì tragicamente. Una notte, dopo
aver trascorso una serata in un pub, tornando a casa, ebbe un malessere.
Alquanto alticcio, cadde nella neve. Morì assiderato all’età di quasi 39 anni.
Opere:
Lille Virgilio (1967), Albert, (1968), Orla Frøsnapper
(1969), Hodja fra Pjort (1970), Otto er et næsehorn (Otto è un
rinoceronte, 1972), Gummi-Tarzan (Gomma-Tarzan, 1975) , En flodhest i
huset (Un ippopotamo in casa, 1978), Frode Alle og de andre Rodder
(Frode e tutti gli altri bulli, 1979), Per Mads Bette og (1981),
Mig og Bedstefar - og så Nisse Pok (lit. Me and
Grandpa - and then Nisse Pok), 1982 Mig og Bedstefar - og så Nisse Pok
(Io e il nonno - e poi Nisse Pok), 1982), Tippe Tophat og andre fortællinger
(Tippe Tophat e altre storie, 1982), Anton og Arnold flytter byen til (
Anton e Arnold in città, 1988), Anton Arnold og det i Vilde Vesten
(Anton e Arnold nel selvaggio West, 1988), Frække Friderik
(2008).
FILATELIA
DANIMARCA Anno
2010 (1592)
KITAMURA
SATOSHI
(Giappone)
Nasce a Tokio nel 1956.
Sin da ragazzo si diletta a leggere fumetti, un genere che in seguito infuenzerà
la sua attività di illustratore di libri per ragazzi.
Inizia a lavorare all’età di 19 anni, senza seguire alcuna disciplina
artistica, pubblicando annunci pubblicitari, illustrazioni su riviste, poster.
Nel 1979 si trasferisce a Londra dove si occupa di pubblicazione di
cartoline di auguri. Solo nel 1981 iniziaad illustrare libri per banbini e a
scrivere le sue storie. Collabora con l’autore Hiawyn Oram, di origine
sudafricana, illustrando i suoi testi. In simbiosi pubblicano il libro Il
Fernando Furioso e Il dinosauro.
I suoi libri e illustrazioni sono tradotti in diverse lingue ed hanno
ottenuto vari premi. Nel 1983 a Kitamura per Angry Arthur venne
attribuito il Premio Mother Goose, assegnato annualmente al miglior libro
illustrato. Con lo stesso libro ottenne in Giappone il premio per il miglior
libro illustrato. Nel 2000 gli fu assegnato il Premio Smarties per Me and My
Cat?, storia del piccolo Nicolas che si tramuta nel suo gatto mentre il
gatto, che desidera andare a scuola, prende le forme del bambino
Nel maggio del 2001 vi fu una mostra delle sue opere in una galleria d’arte
londinese.
Il suo
stile si caratterizza per la sensibilità nel tratto e per l’espressività dei
suoi personaggi. Riesce a creare incredibili scenari fantastici e onirici nei
quali si muovono le sue creazioni.
GRAN BRETAGNA 2006
(2716)
(Inghilterra)
Nato il 10 aprile 1897 a Menston, Yorkshire. Morto il 15 gennaio 1943.
Figlio di un ricco commerciante di diamanti, ucciso durante la guerra dei
Boeri, quando il figlio aveva solo due anni. Sua madre, dopo la morte del
marito, si trasferì a San Pietroburgo, in Russia, per lavorare come governante
presso la famiglia reale. In seguito si trasferì in America.
Eric studiò
arte, si occupò di giornalismo e fu sceneggiatore ad Hollywood.
Il suo primo romanzo fu Canzone sul tuo Bugles
(1936) cui fece seguito nel 1938 Tu Play The Black e The Red Comes Down
(1938). Assieme alla moglie si occupò di
un allevamento di cani coolies nella sua fattoria nel Pleasant
Valley,
Bucks
County,
Pennsylvania.
Il suo romanzo Torna a casa, Lassie fu pubblicato nel 1940. Nel 1943
la MGM trasse dal romanzo l’omonimo film con
Roddy McDowall nel ruolo di Joe Carraclough
e il cane
Pal nel ruolo di Lassie.
The success of the novel and film generated
more films and eventually several television series, cementing Lassie's icon
status. Il successo del romanzo e del film ha generato un maggior
numero di film e infine più serie televisive.
Knight perse la vita in un
incidente aereo nel Suriname.
FILATELIA
guarda
l'album
LIBERIA
Anno 2001, SIERRA LEONE Anno 1996
KONOPNICKA MARIA
(Polonia)
A voler fare un parallelo fra la Konopnicka e un’altra famosa scrittrice del
suo tempo, non possiamo fare a meno di accostarla a George Sand.
Entrambe nacquero in un ambiente contadino, agreste che lasciò una traccia
indelebile nella loro mente e ricordi che emergono in molte loro opere. Entrambe
andarono giovanissime spose a uomini assai anziani che le resero infelici tanto
da spingerle ad abbandonare la campagna per la città. Entrambe furono coinvolte
in eventi politici che le costrinsero a prendere posizione e a battersi per
sostenere i propri ideali. E ancora, entrambe trovarono nuovamente la pace e la
serenità nel ritorno alle origini, alla terra, all’ambiente contadino da cui
erano partite.
Maria Konopnicka (nata Wasilowska) nacque il 23 maggio del 1842 a Suwalki.
All’ età di vent’anni sposa un uomo che la rende infelice e che abbandona
dopo aver vissuto con lui a Kalisz sino al 1876. Trasferitasi a Varsavia,
comincia a pubblicare le sue prime liriche di ispirazione romantica, raccolte
nel volume Romanzo primaverile (Roman wiorenny), cui seguirono racconti,
fiabe e saggi critici.
Come la Sand si occupa di politica ed espresse le sue idee e le sue
convinzioni in saggi ed articoli non in linea con le direttive del governo
polacco-russo tanto da essere espulsa. Una espulsione che, sebbene dolorosa,
valse ad arricchirla spiritualmente in quanto abbandonò un ambiente letterario
in cui, dopo i tragici mutamenti dovuti all’insurrezione del 1863, si era
manifestata una profonda avversione per la poesia romantica e per le illusioni
da questa alimentate.
Inizia un ‘vagabondaggio letterario’ per l’Europa che la porta dapprima a
Monaco di Baviera, poi in Francia, in Svizzera e in Italia dove soggiorna a
lungo e dove matura la sua opera Italia, una serie di liriche pubblicate
nel 1901, nelle quali emerge il suo senso del romanticismo, il suo amore per la
natura e per l’arte che pervade le liriche in cui descrive il mare, le Madonne
dei grandi pittori, le bellezze di Firenze, la visione della Cappella Sistina in
cui il suo animo romantico si esprime.
Diversamente dalla Sand, vive una vita solitaria, senza grandi amori e slanci
sentimentali. A lei bastano la passione romantica, il senso della fraternità
che mai l’abbandonò, l’avversione alla prepotenza, all’ingiustizia, l’adesione
ad una molteplicità di opere sociali e umanitarie cui si dedica.
Nel 1904, mutate le condizioni politiche nella sua Polonia, lo Stato le assegna un podere a Zarnowiec, in Galizia, quale riconoscimento per i suoi meriti
letterari. In Galizia vive sino alla morte avvenuta a Leopoli l’8 ottobre del
1910, l’anno in cui venne pubblicata la sua opera più importante Pan Balcer w
Brazylji (Il signor Balcer in Brasile)
Nel poema. cui lavorò per molti anni, pubblicando alcuni canti staccati sulla
“Biblioteka Warzawska”, la poetessa riprende il genere cui Adam Mickiewicz si
dedicò: l’epopea. Un’epopea del popolo polacco che, lontana dai toni nobiliari e
aristocratici del Mickiewicz, si immerge invece nel poema epico popolare.
La trama racconta l’odissea di una numerosa comitiva di contadini che,
abbandonata la Polonia dopo la spartizione politica e anche per ragioni
religiose, emigra verso il Brasile. Speranza e fede nel futuro sostengono uomini
e donne durante la faticosa traversata dell’oceano e ancor più le vicissitudini
che precedono l’assegnazione
dei luoghi in cui stabilirsi, dove le malattie
decimano uomini e animali a causa dell’assegnazione di luoghi malsani, quali le
foreste tropicali e le assolate piantagioni di caffè. Resistere di fronte alle
malattie è impossibile e il miraggio del ritorno in patria affascina tutti. Un
ritorno drammatico che dura anni finché non giunge la notizia che in Polonia è
stata concessa la libertà religiosa.
L’Autrice, profonda conoscitrice del suo popolo, sa scegliere e descrivere i
vari tipi, sa dipingere in un effetto corale la storia di una comunità legata da un’unica cultura, rendere con efficacia le varie fasi dell’odissea di un popolo
che, sorretto dalla fede, riesce a resistere
e combattere contro le avversità.
Altre sue opere: W gòrach (Nelle montagne); Co to jest zy cie? (Cos’è la
vita?); Mojezesz (Mosè); Ja sie nie skarze (Non mi lamento).
La Konopnicka oltre alle sue liriche, ai romanzi, alle novelle, ai saggi
letterari, va ricordata come scrittrice di fiabe per ragazzi, in particolar modo
per il volume I nani e l’orfanella Maria.
Va pure ricordata per aver fatto conoscere in Polonia la poetessa Ada Negri
di cui tradusse le poesie.
FILATELIA
guarda
l'album
POLONIA 1952
(645/6)
1962 (1177),
1962 (1222/7)
KOPYLENKO OLEKSANDR IVANOVICH
(Ucraina)
Nato nel 900.
Morto nel 1958.
Fu uno scrittore attivo
nel 1920 e 1930. I suoi migliori lavori, in base alla Koshelivets,
sono i suoi romanzi per adolescenti e l’opera Duzhe dobre Desiatyklasnyky.
FILATELIA
UCRAINA
Anno 2000, URSS 1990 Buste postali
KORCZAK JANUSZ pseud. di Henryk Goldszmit
(Polonia)
Nacque nel 1878 a
Varsavia in
una famiglia ebraica benestante e assunse più tardi il nome d’arte di Janusz
Korczak.
Studia
medicina e frequenta i circoli letterari polacchi. Uomo di grande umanità si
appassiona alla missione di aiuto ai bambini poveri di Varsavia divenendo nel
contempo scrittore.
Nel
1901 scrive Bambini di strada e nel 1906 Il bambino del Salon. Le
due opere suscitarono grande interesse e lo resero celebre.
Nel
1904 viene arruolato nell’esercito russo come medico militare e inviato nella
Russia Asiatica.
Tornato a
Varsavia a
partire dal 1908 si dedica al lavoro presso l’orfanotrofio cittadino sviluppando
teorie educative non direttive che lasciavano ampio spazio alla libera
espressione dei bambini.
Un’opera base delle sue teorie pedagogiche fu Il diritto al rispetto del
bambino scritto nel 1929.
Il
suo credo si basa sull’idea che per riformare il mondo occorre in primo luogo
riformare i sistemi educativi.
Nel
1914 viene richiamato alle armi come medico militare nell’esercito russo
impegnato nella Prima Guerra Mondiale. Durante gli anni di guerra scrive
un’altra opera fondamentale nella sua visione pedagogica: Come si ama un
bambino.
Ritornato alla fine del conflitto a Varsavia, in una Polonia divenuta
indipendente, sviluppa nell’orfanotrofio di
Varsavia le sue teorie educative.
Verso la metà degli anni Trenta del Novecento è vittima della profonda ondata
antisemita che attraversò la Polonia.
Rimosso dai suo i incarichi universitari, deluso dal trattamento che gli è
riservato in quanto ebreo, si riavvicina all’ebraismo e sviluppa interesse verso
la Comunità Ebraica di Varsavia.
Visita la Palestina nel 1934 e nel 1936 e si avvicina alle posizioni
sioniste. All’arrivo dei nazisti a Varsavia assume posizioni di rifiuto verso le
imposizioni adottate contro gli ebrei polacchi. Rifiuta di indossare la stella ebraica e per
questo è arrestato dalla Gestapo e trattenuto per diversi mesi in prigione.
Quando la situazione del
Ghetto
peggiora si dedica all’orfanotrofio ebraico nella disperata ricerca di mezzi di
sostentamento per gli orfani ebrei che crescevano di giorno in giorno. Benché a
più riprese i suoi amici “ariani” gli avessero offerto di farlo uscire dal
Ghetto e di proteggerlo, rifiuta sempre di abbandonare i suoi bambini.
Il 5 agosto 1942 i nazisti circondano l’orfanotrofio con Korczak e i suoi
duecento bambini. Lo storico del
Ghetto di Varsavia
Emmanuel Ringelblum,
testimone oculare di quei momenti, scrisse a proposito dei bambini che insieme a
Korcazk marciarono verso il treno che li avrebbe portati a
Treblinka:
“... era una marcia
organizzata, una muta protesta contro gli assassini... i bambini marciavano i
fila per quattro con a capo Korkzak”.
L’anziano pedagogista e i suoi bambini trovarono la morte a
Treblinka.
Korkzak, oltre che educatore, fu anche autore di libri per l’infanzia
FILATELIA
guarda
l'album
POLONIA 1962
(1215/8)
Kormos István
(Ungheria)
Nato
a
Mosonszentmiklós
il 28 ottobre
1923. Morto a
Budapest il 6 ottobre 1977.
Nato in una
famiglia contadina, dopo varie vicissitudini familiari, fu affidato ai nonni.
Studiò a Budapest.
Fu un traduttore,
redattore editoriale e poeta di talento. La sua opera nacque ed ebbe successo
in particola modo dopo la rivoluzione sociale ungherese che seguì la seconda
guerra mondiale.
Dopo un
promettente primo volume di poesie pubblicato nel 1947, noto per la sua
freschezza, Kormos fu sopraffatto da un senso di futilità che lo spinse verso
il silenzio letterario.
La sua ricomparsa
sulla scena letteraria con Poor Yorick (1971) fece scalpore per una svolta
inaspettata.
Kormos aveva
scritto in precedenza scritto versi per i bambini che avevano subito incontrato
una calda accoglienza, per cui continuò su questa strada.
Kormos fu anche
un traduttore e tra le sue traduzioni spiccano quelle di Chaucer, Burns,
Molière, André Frénaud, Puskin e di poesie popolari russe.
Ottenne per due
volte il
Premio Attila József
(
1955 ,
1972 )
Tra le sue
poesie, racconti e racconti in versi si ricordano: L'albero égigérő (1946
), Un rotolamento (1947
), La Foresta (1951),
Gli orsi divertenti (1954),
Il Castello di volo (1957),
Yorick Skull (1971),
Clown e volpi (1971),
Zöldbajusz Marci királysága (1972),
Ejhaj csibekas (1973),
A zsiráfnyakú cica (1974
), I gatti di strada Pincérfrakk (1976),
A pöttyös zöld lovacska bátyja (1977),
Poesie di István Kormos (1979),
Il Bosco égigérő (1980),
A vasmozsár törője alatt (1982),
A nyár gyerekei (1986
), Questa estate, i bambini (
1986), Mese
a két kicsi ökröcskéről (1987).
FILATELIA
UNGHERIA Anno 2010 (Mic.5470/1)
KOSSAK-SZCZUCKA ZOFIA
(Polonia)
Nata il 10 agosto 1889. Morta il 9 aprile 1968 a Bielsko-Biala.
Figlia di
Tadeusz Kossak, trascorse l’infanzia e la giovinezza a Lublino e nella
Volhynia.
Nel 1915
si sposò con Stephen Szczuckiego e dopo la sua morte, si risposò nel 1925 con Zygmunt Szatkowskiego.
Nel 1932 le fu
assegnato il premio letterario per la regione Slesia e nel 1936 ricevette una medaglia d’oro dall’Accademia
polacca di letteratura.
Durante la Seconda
Guerra Mondiale abitò a Varsavia, dove si dedicò ad attività
caritative. Era a capo di una organizzazione cattolica che si occupava anche di
politica e fece anche parte del comitato preposto all’assistenza e all’aiuto
degli ebrei perseguitati. Per questa attività ricevette dopo la guerra una
medaglia. Arrestata nel
1943 fu imprigionata
in un campo di
concentramento
di Auschwitz,
(esperienza descritta nel romanzo Con otchłani). Venne rilasciata
nel 1944
Nel 1945 si
recò a Londra incaricata dalla
Croce Rossa polacca
e nella capitale inglese rimase in esilio per 12 anni, gestendo insieme al
marito una fattoria
in Cornovaglia
e continuamdo la sua attività assistenziale. Dopo il ritorno in patria nel
1957, lavorò
come giornalista per la stampa cattolica. Grazie alle competenze di immagini a colori, e alla sua
capacità di esprimere con chiarezza e semplicità i suoi pensieri, ottenne con
le sue opere una vasta popolarità anche tra i bambini e i giovani.
Morì il 9 aprile 1968 a Bielsko-Biala, e fu sepolta nel
cimitero della parrocchia Gran Górkach.
Fu autrice di molte opere di vario genere: poesie, romanzi storici, drammi,
libri per bambini, ricordi di viaggio tra cui: Senza esercito, romanzo
storico (1937), L'atteso ospite, dramma, Patrimonio, romanzo per
bambini (1924), Re lebbroso, romanzo storico (1937), Krzyżowcy
(1935), 4 volumi di impressioni di un viaggio in Terra Santa, Memorie di
Volhyn 1917-1919, romanzo biografico (1922), Prometeo e vasaio,
Purple sentiero, Orbano artigliere romanzo storico, Cercare
amici, romanzo per i giovani (1933), Topsy e Lupus, per la gioventù
(1931), Trembowla, romanzo storico, Troy Nord (scritto con
Zygmunt Szatkowskim) romanzo storico, Grande e piccolo (1927), Con
la storia della Slesia, Con amore, romanzo (1925), Con otchłani:
Memorie dei lager, Libertà d'oro (1928, 2 volumi).
FILATELIA
POLONIA
Anno 1993 Cartolina Postale
KOVIČ KAJETAN
(Slovenia)
Nato nel 1931,
Scrittore di romanzi, racconti e
poesie, occupa un posto importante nella letteratura slovena. Nella sua
raccolta di versi Quattro poeti (1953) si allontanò dalla poesia del
realismo sociale sostituendola con una poesia orientata verso l’intimismo,
verso una filosofia lirica, con immagini di sapore classico, e descrizioni che
rievocano paesaggi freddi, annunciati già nei titoli delle sillogi come
Labrador (1976) e Il ciclo siberiano (1992).
Tradusse
raccolte di poesie soprattutto dal tedesco (Trakl, Rilke) e, quale co-editore,
pubblicò una vasta antologia di poeti contemporanei tedeschi.
Scrisse diversi
romanzi. La sua prima opera di fiction risale agli anni Sessanta, in seguito
fu autore di Traccia a Trento (1994), ambientato nella Prima guerra
mondiale.
Nella sua
produzione artistica sono presenti molte poesie e racconti per bambini, tra
cui va ricordato Il mio amico Piki Jacob, molto noto tra i bambini
sloveni e tradotto in diverse lingue.
FILATELIA
guarda
l'album
SLOVENIA
Anno 2000
Kozlov
Grigorievich Sergey
(Russia)
Nato
nel 1939.
Autore di fiabe, tra cui Riccio nella nebbia,
Il piccolo leone.
FILATELIA
URSS 1987 (Cartolina postale), 1988 (5487)
KRASICKI IGNACY
(Polonia)
Nato a Dubienka, Lublino
nel 1735, morì a Berlino nel 1801.
Ecclesiastico e scrittore,
viene nominato principe-vescovo di Warmia quando nel 1772 passa sotto la
dominazione prussiana. Nel 1795 poi è nominato arcivescovo di Gniezno
Esordisce in campo
letterario scrivendo due poemi eroicomici, La guerra dei topi in dieci canti
(1775) e la Monomachia
ovvero la guerra dei monaci
(1778). Più interessanti le Satire (1779) e le Epistole
(1780-1784) in cui colpisce con acuta ironia la decadenza dei costumi. Scrive
pure Favole e apologhi (1779), Favole nuove il romanzo Il
signor Postoli (1778). Postumi uscirono Lettere sui giardini, i
Saggi morali, il Trattato sulla poesia .
Traduce opere di Plutarco,
Luciano e i Canti d iOssian.
Mente lucida e curiosa,
sebbene poco profonda, spirito mordace, ebbe grande influenza tra gli scrittori
del suo tempo. È uno dei maggiori rappresentanti dell’illuminismo polacco.
FILATELIA
POLONIA Anno 1938
Cartolina postale.
KRASZEWSKI JOZEF IGNACY
(Polonia)
Nato a Varsavia il 28 luglio 1812 da famiglia lituana stabilitasi a Varsavia.
Studia letteratura
e storia all’università di Vilna. I suoi studi sono interrotti da due anni di
prigionia in seguito alla sua partecipazione alla rivoluzione del 1831. Appena
libero, e conclusi gli studi si trasferisce in Volinia dove risede per vent’anni,
esercitando il lavoro di amministratore di terre.
Togliendo spazio al suo lavoro, inizia a scrivere con costanza, incurante se il
successo tardava a venire. Lasciato il lavoro di amministratore, si trasferisce a
Varsavia dove trova una occupazione presso il giornale “Gazeta Codzienna” del
quale diventa redattore. Dopo il 1863 deve andare in esilio a Dresda a causa
delle sue idee politiche e vi rimane per oltre due decenni, dedicandosi alla
stesura delle sue opere (oltre seicento tra narrativa, teatro poesie, saggi
storici e critica letteraria), esercitando una notevole influenza letteraria e
assicurando il passaggio dal romanzo francese, allora imperante, a quello
nazionale.
Le sue narrazioni sono sovente composte da cicli a sfondo storico e furono
diffusissime. Emergono Brühl (1875), considerata la sua opera migliore;
La contessa Cosel; Ulana; Budnik; Il poeta e il mondo (1939) di
intonazione romantica; La lanterna magica (1944); Ostar Bondarczuk
(1847); Il guardiano (1848); La capanna fuori del villaggio
(1855); Jermola (1857); Morituri (1975); Favola antica
(1876). Noti soprattutto erano i romanzi appartenenti al vasto ciclo dedicato
alla storia della Polonia i quali spaziavano dalle origini fino al secolo XVIII
e si accentravano per lo più sulla vita dei contadini e sui problemi legati alla
terra. Sebbene i suoi romanzi fossero prolissi, complicati negli intrecci e con
personaggi poco attendibili dal punto di vista psicologico, ma storicamente
inquadrati, ebbero un valore letterario che contribuì al passaggio dal
romanticismo al realismo polacco.
Nel 1879 tutta la nazione si stringe attorno a lui a Cracovia durante il
giubileo letterario e nel 1882 viene festeggiato a Leopoli.
Nel 1883, accusato di tradimento militare a favore della Francia, viene
rinchiuso nella fortezza di Magdeburgo, dove rimane per parecchi mesi. Ne uscì
per le pressioni giunte da ogni parte d’Europa, da varie personalità europee. Lo
stesso re d’Italia si adoprò per la sua liberazione.
Liberato, lo scrittore, ormai stremato nell’animo e nel corpo, viene in Italia
per un breve soggiorno a Sanremo. Recatosi successivamente a Ginevra, vi muore
il 19 marzo 1887 all’età di 75 anni..
Kraszewski è pure autore di fiabe per ragazzi.
FILATELIA
guarda
l'album
POLONIA 1952
(644),
2003 (3812, 3813 e 3815)
Kristiansen Alexander
(Faeroer)
Nato nel 1949.
Come Djurhuus prima di lui, viene considerato uno dei maggiori poeti lirici
faroese. Debuttò nel 1968, e continuò ad arricchire la cultura del suo paese con
diverse raccolte di poesie, traduzioni di romanzi, racconti e libri per
bambini.
Ha tradotto in danese Il Piccolo principe di A. de Saint-Exupéry. Ha
scritto e tradotto testi di canzoni e ha collaborato con la Radio Færøer come
produttore di programmi per bambini.
Kristiansen, che è anche un insegnante, ha scritto e tradotto numerose canzoni
per i bambini. Il suo senso particolare per le sfumature della lingua viene
trasferito ai bambini attraverso le parole, le costruzioni ritmiche e le rime.
Una di queste canzoni è la traduzione del canto danese "Nissefar Lille sode",
originariamente scritto da Kirsten Pendrup, con musiche di Gerd Gossel. Il
titolo faroese è "Lítla Fitta Nissa min", e fa parte della collezione di poesie
Kannubjølluvísur (1977). La canzone, che parla di un personaggio che
cerca una mandorla nel suo porridge, divenne subito un successo tra i bambini
delle Isole Færøer e ha mantenuto la sua popolarità nel corso degli anni.
FILATELIA
FAEROER Anno 2010
KRYLOV IVAN ANDREEVICH
(Russia)
Favolista russo, nacque a Mosca il 2 febbraio1768, morì a Pietroburgo il 9
settembre del
1844.
Rimasto presto orfano del padre, ufficiale dell’esercito, si reca,
quattordicenne, col solo bagaglio di una cassa di libri lasciatagli dal padre e
l’amore per la lettura, a vivere con la madre a Pietroburgo dove dal 1783 al
1788 trova lavoro come modesto impiegato della burocrazia imperiale.
Affascinato dal teatro scrive la commedia L’indovina dei fondi di caffè
che fu accettata da un editore. In quel momento Krylov pensa che il suo destino
di scrittore sia legato al palcoscenico, ma le commedie e le tragedie che
scrive, pur non essendo tra le peggiori del momento, non gli procurano alcuna
fama, né denaro
Venuto a contatto con circoli letterari pietroburghesi, continua il suo iter
letterario pubblicando violente satire sociali sulle riviste “Lo spettatore”,
“La posta degli spiriti”, “Il Mercurio di San Pietroburgo” da lui diretti o dei
quali fu redattore e collaboratore.
I suoi lavori vennero in seguito raccolti nel volume Satire (1790), cui
seguirono alcune commedie tra cui Il negozio di mode (1806) e Lezione
alle figlie (1807). Nelle satire si scaglia contro la gallomania allora
imperante in Russia, a tal punto che i suoi scritti suscitano violente reazioni
e vivaci polemiche che lo inducono a scomparire dalla scena letteraria fino al
1809.
Dopo quattro anni passati nel giornalismo lascia nel 1793 Pietroburgo forse per
Mosca. Lo si ritrova, infatti in quel periodo come precettore dei figli del
principe Golicyn.
Krylov era un uomo di grande cultura; conosceva alcune lingue, tra cui
l’italiano; era un ottimo
organizzatore di teatro; suonava il violino. Il principe lo nomina suo
segretario, incarico che lo distoglie dal teatro, ma non interamente perché nel
1802 viene rappresentata in un teatro di Pietroburgo la sua commedia La torta.
Dal 1803 al 1805 vi è una lacuna nella sua vita, sembra dovuta a guai connessi
a debiti di gioco. Nel 1805 ricompare con una traduzione delle Favole di
La Fontaine. Krylov aveva finalmente trovato la sua vera strada che segue con
passione, tranne brevi intervalli dovuti al suo amore per il teatro e alla
stesura di altre commedie. Ma dal 1808 decide di abbandonare completamente il
teatro per dedicarsi alla favola.
Dopo l’avvento dello zar Alessandro I, nominato conservatore della biblioteca
Imperiale di Pietroburgo (1812-1841), pubblica un primo volume contenente 23
favole, il cui successo fu immediato. Da quel momento sino al 1844 continua a
produrre favole (oltre trecento), raccolte in otto volumi che gli conferirono
la fama di favolista principe.
Krylov si ispirò a Fedro, Esopo, La Fontaine e nei suoi lavori espresse la
tipica filosofia piccolo-borghese, imperniata sul buon senso, ma, come in La
Fontaine, non esente da un larvato filisteismo morale. Riuscì, comunque, ad
acquisire una certa originalità attraverso una forma poetica curata e un
umorismo tipicamente russo. Le sue favole sono efficaci e incisive e offrirono
alla letteratura un patrimonio di proverbi, di allusioni e di citazioni.
Nel 1838 fu festeggiato nel cinquantenario della sua attività letteraria a
dimostrazione di quanto fosse onorato e popolare. Quando morì a Pietroburgo, il
9 settembre del 1844, le sue favole erano già diventate patrimonio del popolo
russo.
FILATELIA
guarda
l'album
RUSSIA 1994
( 945/6) ,
1959 (2157)
KUPRIN ALEKSANDR IVANOVIC
(Russia)
Nacque
a Narovcat [Penza] nel 1870. Morì a Mosca nel 1938.
Studia all’Accademia militare di Mosca da dove esce tenente nel 1890.
Abbandonata la carriera militare, esercita per vivere diversi mestieri
(pescatore, attore, giornalista), Aderisce al gruppo editoriale Znanie
di Gor'kij che si proponeva di diffondere la letteratura anche tra il ceto
popolare, ma non tarda ad allontanarsene per rimanere fedele alle tradizioni
del realismo russo.
L'argomento centrale dei suoi primi racconti è la vita nell'esercito e così, nel
romanzo Il duello (1905), narra le vicende di un giovane ufficiale
costantemente sconfitto dalla brutalità dei superiori e dei colleghi. Il romanzo
ha enorme successo e la critica progressista lo interpreta come una violenta
requisitoria antimilitarista.
Nei racconti successivi, Il tenente-capitano Rybnikov (1906), Sulamita
(1908), Il braccialetto di granati (1911), e nei romanzi come La fossa
(1910), pur mostrandosi sensibile alla vocazione sociologica della letteratura
realista, Kuprin inclina verso uno stile narrativo melodrammatico, pieno di
intrighi e colpi di scena, modellato sugli esempi di Kipling e di London. Dopo
la rivoluzione del 1917 emigra in Francia, dove continua la sua attività di
narratore con Racconti per bambini (1927), e opere per adulti
Paris casalinga (1927), Miss Gouron (1929), La ruota del tempo
(1930), Il gallo d'oro (1932), Jeanette (1932-1933), Gli
Junkers (1933). L’opera di maggior rilievo è il romanzo autobiografico
Allievo ufficiale (1928/33).
Ammalatosi gravemente nella primavera del 1937, volle far ritorno in patria dove
morì l'anno dopo.
FILATELIA
RUSSIA Anno 1995
Cartolina postale 1860.
KUTELI MITRUS
(Macedonia)
Nato il 13 settembre a Pogradec. Morto a Tirana il 4 maggio 1967.
Studiò in un istituto commerciale di Salonicco e in seguito si trasferì a
Bucarest per studiare economia, laureandosi nel 1934 con una tesi sui sistemi
bancari dei Balcani. Collaborò come giornalista al quotidiano albanese
Shqipëri 'e re (Nuovo Albania), dal 1936 al 1919, scrivendo
articoli sotto lo pseudonimo di Janus.
Cominciò l’attività letteraria pubblicando racconti brevi. La prima raccolta
fu pubblicata col titolo di Nete shqipetare (1838). Delle 1200 copie
pubblicate la maggior parte andò distrutta in un incendio perciò solo dopo la
seconda edizione nel 1944 divenne un’opera nota al pubblico.
Nel 1937 scrisse versi raccolti in La stella del cuore, nei quali si
avverte l’influsso del poeta nazionale Mihai Eminescu.
Nel 1942, sotto l’incalzare della Seconda Guerra Mondiale e dei suoi orrori,
Kuteli tornò in Albania. In quegli anni e a proprie spese, pubblico la maggior
parte delle sue opere tra cui Jakupi fa e te tjera rrëfime, (1943)
racconti di vita contadina , Kapllan Aga i Shaban Shpatës.
Rrëfime - Rrëfenja, (1944) racconti, Kenge e brithma nga qyteti i djegur, (1944, Canzoni e grida
da una città bruciata), una raccolta di canzoni popolari; Shënime
letrare, (1944) (Note letterarie) , Sulm e Lote, (1944, Assalto e
lacrime), una raccolta di versi scritti da Kuteli ad un amico dal nome
fittizio di Izedin Jashar Kutrulija. Curò una raccolta di versi di Fan Noli
(1882-1965) intitolata Mall e brenge (1943, Voglia e dolore) e ha
pubblicato una serie di opere sulla finanza e sul sistema monetario.
Alla fine della guerra divenne un leader nel campo della letteratura
albanese. Fondò assieme ad alcuni scrittori il periodico bimestrale “Revista
Latrare” , di ottimo impatto sulla letteratura albanese, ma di breve durata.
Fu arrestato e
condannato a quindici anni di reclusione
per alcune sue
critiche in campo politico-commerciale durante la transizione del potere in
Albania e per aver espresso critiche durante l’occupazione del Kossovo. Fu inviato nei campi
di lavoro vicino a Korca, in una zona paludosa e malarica. Una vita dura che
lo portò sull’orlo del suicidio. Con l’eliminazione della Repubblica jugoslava
di Macedonia, fu rilasciato e tornò a Tirana per lavorare come traduttore
letterario nella società editoriale statale Naim Frasheri.
Si occupò di tradurre Maksim Gorki, Aleksej Tolstoj, Konstantin Paustovsky,
Aleksandr Aleksandrovich Fadeyev e Nikolay Ostrovskij. In
aggiunta a queste traduzioni dal russo, e dal rumeno (Mihai Eminescu, Mihail
Sadoveanu), tradusse dallo spagnolo (Pablo Neruda) e dal francese (André
Maurois, Paul Eluard), ecc, Oltre a questi scrittori riuscì a pubblicare
alcune traduzioni dei suoi autori russi preferiti : Nikolay Gogol, Ivan
Turgenev, Ivan Krylov, e Mikhail Saltykov-Shchedrin.
Kuteli pubblicò anche versi e racconti per i bambini, un genere letterario e
un “passatempo sicuro” per scrittori dissidenti e contrari al regime durante
il periodo stalinista.
Mitrush Kuteli morì per un attacco di cuore a Tirana il 4 maggio 1967.
FILATELIA
MACEDONIA
Anno 2007 (Mic 441)
HOME | A | B |
C | D |
E | F |
G | H | IJK | L |
M | NO |
P-Q | R |
S | T-U |
V | W-Z |
|