TAYLOR SAMUEL WOOLLEY

(USA)

 

Nato a Provo  nell’Utah nel 1907. Morto nel 1997.

Autore e sceneggiatore. Samuel studiò all'università di Brigham Young. Dopo aver preso parte alla seconda guerra mondiale, si stabilì con la famiglia a San Francisco dove  visse fino al giorno della sua morte.

La sua opera  più riuscita, The absentminded professors card ha offerto alla Disney il tema per un film uscito nel  1961. Anche l’opera successiva, Il figlio di Flubber fu utilizzata per una trasmissione televisiva nel 1968 e ebbe anche una versione cinematografica,  aggiornata nel 1997, di cui l’attore principale fu Robbin Williams. Entrambe le opere ebbero negli Usa un largo successo.

 

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TANZANIA   1990.

 

TELESHOV  NIKOLAY DMITRIEVICH

 (Russia)

 

Nato a Mosca nel 1867. Morto  nel  1957.

Figlio di un commerciante, si laureò a Mosca nel 1884.

La sua prima pubblicazione fu una poesia, cui seguirono brevi storie apparse su riviste letterarie alla fine del 1880.

Nel 1894 viaggiò attraverso gli Urali e la Siberia, un’esperienza che gli fornì molto materiale utilizzato in opere per adulti e anche per bambini.

Il suo contributo alla cultura russa non derivò solamente dalle opere letterarie ma in gran parte dalla sua attività sociale.  Nel 1899 fondò un circolo letterario che riunì  i principali scrittori del momento tra cui Leonid Andreyev, Anton Cechov, Dmitry Mamin-Sibiryak, Maxim Gorky e Vladimir Korolenko e anche personalità del campo musicale, tanto che non è esagerato sostenere che riunì attorno a sé l’intellighenzia letteraria russa a cavallo del secolo. Nel 1908 fondò anche una scuola per i figli dei contadini e dei lavoratori in genere.  

È stato il presidente del Fondo di aiuto reciproco per scrittori e scienziati per molti anni e poi membro della Corte d'onore.

Nel 1912 organizzò una Casa editrice di Scrittori per produrre libri economici, contribuendo con sue opere sui conflitti sociali, sulle leggende e sulle fiabe.  Durante il periodo della Prima Guerra Mondiale scrisse opere contro la guerra e nel 1920, con l’ascesa al potere dei comunisti, trovò un nuovo terreno in cui intervenire, come fecero altri intellettuali che all’inizio accettarono entusiasticamente le direttive del nuovo regime.

Teleshov lavorò assiduamente a favore del Commissariato per l’Istruzione

Appassionato di teatro, divenne direttore del Museo delle Arti di Mosca, affiancando a tale lavoro anche la fondazione di una casa editrice per bambini.

Teleshov era pienamente consapevole della sua posizione precaria sotto il regime che lo esponeva ad attacchi di critici, perciò il suo operato fu sempre quello di uomo prudente nelle azioni e nelle attività che svolgeva,

Nel 1914 iniziò a scrivere le sue memorie, un impegno che durò due decenni. Furono pubblicate nel 1943, nel momento in cui molte riforme erano state effettate nel paese.

Teleshov visse per un periodo che abbracciò diverse generazioni.  Nato sei anni dopo l’emancipazione in Russia, morì nel 1957, novantenne, l’anno in cui la  Russia lanciò nello spazio il primo satellite artificiale.. 

 

FILATELIA

URSS  1967   Busta postale 

 

 

 

TERYAN  VAHAN

(Georgia)

 

Nato a Ganza, regione Akhaqalaq nel 1885. Morto a Orenburg nel 1920.

La natura e la vita rurale del villaggio in cui nacque ebbero una forte ripercussione sulla sua opera e lasciarono in lui un’impronta indelebile.

 Dopo la scuola elementare in Georgia, andò a Mosca per studiare presso il Seminario armeno Lazarian, dove apprese  il russo, latino, francese e studiò la vecchia letteratura armena, il mondo dei classici e degli scrittori contemporanei.

 I primi rudimenti poetici furono in lui inculcati dal suo insegnante Dor Langen, un poeta olandese, allora console dei Paesi Bassi a Mosca, che amava avvicinare gli studenti alla poesia  simbolista.  Teryan continuò gli studi presso l'Università di Mosca, frequentando la facoltà di storia e linguistica.

 Nel 1913 lasciò l’Università di Mosca per quella di San  Pietroburgo, dove aveva maggiore possibilità di studiare le lingue orientali.  Diventò amico di Maxim Gorky e insieme pubblicarono un'antologia di letteratura armena.

 Dopo il genocidio degli armeni, nel 1915, Teryan si spostò attraverso il Caucaso settentrionale per organizzare e per occuparsi delle condizioni dei rifugiati, lottando così  per salvare l'Armenia occidentale.

 Durante questo periodo egli cadde malato.  Morì nel 1920 a Orenburg, all’età di 35 anni.

 Iniziò la carriera letteraria scrivendo per ragazzi.

Passò poi alla poesia, affermandosi con la raccolta Sogni del crepuscolo, che incontrò subito il plauso degli armeni. In seguito pubblicò le raccolte di poesie Memoria della notte, La Leggenda Aurea, Il ritorno, La corona di spine, L’anello d’oro, La Terra di Nairi, e Il paradiso dei gatti.  Vahan Teryan fu il primo poeta armeno orientale a raccogliere in collane i suoi testi poetici.

  Nei canti da lui composti si respira la tristezza e il  dolore, la primavera e l'amore, la patria e il suo destino.  A volte i sentimenti umani, ad esempio la tristezza, vengono visualizzati sotto forma di un essere umano o di una giovane ragazza. La malinconia è presente nel cuore del poeta, immersa nel crepuscolo dell’autunno della vita, sebbene si possano ancora godere i colori che presto avvizziranno nel chiarore invernale. (da Internet)

 

FILATELIA

URRS  1984,  1985  Annulli speciali, buste e cartoline postali.

 

 

 

THURBER JAMES

(USA)

Nato a Columbus, Ohio l’8 dicembre 1894, morì a New York il 2 novembre 1961.

Scrittore e disegnatore, dopo un apprendistato come redattore di un giornale di Columbus, comincia a collaborare col “New Yorker” , quotidiano di H, Ross, dove apparvero  i suoi articoli e i suoi cartoons. Questo periodo è  ricordato nel saggio Gli anni con Ross (1959).

Nel 1929 insieme a E.B.White scrive  Il sesso è necessario?, una parodia, cui seguì La civetta in soffitta.  Le sue opere affrontano il tema del passaggio dalla civiltà piccolo-borghese a quella tecnologica e il malessere dell’uomo contemporaneo.

I racconti sono da lui illustrati con critica sottile e punte di malinconia e pessimismo. Appunta per lo più i suoi strali sul matriarcato, la meccanizzazione, la cultura scientifica.

Le sue opere particolarmente note sono: La mia vita e i tempi duri (1933), Lasciate sola la vostra mente (1937), Fiabe del nostro tempo (1940), Uomini, donne e cani (1943), Il magnifico O (1957), Agitazioni e passatempi (1957).

Thurber è stato paragonato a Mark Twain per la sua vena di sottile amarezza, di scetticismo, per la satira rivolta  alla classe media americana.

 

FILATELIA

USA  Anno 1994

 

TITUS EVE

(Inghilterra)

 

Autrice per ragazzi, scrisse  alcuni libri gialli destinati ai giovani. Ottenne un notevole successo con i suoi  personaggi dal carattere antropomorfo, il topo Anatole, e Basil di Baker Street, due investigatori dell’era vittoriana i quali emulano le gesta di Sherlock Homes e del suo fido amico il dottor Holmes.  Dai suoi libri è stato tratto un lungometraggio dalla Disney.

Basil di Baker Street uscì nel 1959 (in Italia fu pubblicato nel 1986, in occasione dell’uscita del film di Disney). Protagonisti del libro sono dei topini e la storia ruota sul topo-investigatore Basil che vive in una casa sotterranea di Baker Street, proprio sotto quella del celebre Sherlock Holmes; una posizione ideale per poter osservare il lavoro del celebre investigatore e del suo amico il dottor Watson. Basil arriva al punto di imitare gesti, abbigliamento e metodi del suo celebre maestro. Come Holmes ha pure lui al fianco un caro amico di avventure, il topo David Q.Dawson e persino una governante, la signora Judson.
Laura Grimaldi scrive: “Questo libro è bellissimo, lasciatevelo dire da una che se ne intende: il mistero è fitto e appassionante. E chi legge viene portato a fare il tifo per Basil, con partecipazione e con calore”.
L’autrice è deceduta nel 2002.

 

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SAINT VINCENT – GRENADINES  1992. (877/85 + fog. 112/3)

 

 

 

TIECK  JOHAN LUDWIG

(Germania)

 

Nato a Berlino il 31 maggio 1773 e ivi morto il  28 aprile 1853.

Il padre, artigiano, lo avvia agli studi umanistici e diviene amico di Wackenroder che gli fu compagno nella scoperta della letteratura e dell’arte medievale. Con lui viaggia attraverso la Germania, riscoprendo il medioevo romantico e alla morte dell’amico, pubblica due volumetti che rappresentano l’inizio di una nuova corrente artistica. Segue studi storici e linguistici nelle Università di Halle, Herlagen, Gottinga e inizia la sua carriera di scrittore verso il 1970 all’interno di un gruppo romantico di Jena.

Grande viaggiatore visita Dresda, Berlino, Vienna Praga, Monaco, l’Italia, la Francia, l’Inghilterra. A Dresda è vicedirettore del Teatro di corte e a Postdam ospite di Federico IV,

Editore, traduttore, drammaturgo, scrive novelle, satire, favole, romanzi offrendo di sé una immagine eclettica..

Nel 1797 dà alle stampe le Fiabe popolari e nel 1798 scrive Il mondo alla rovescia e Peregrinazioni di Franz Sternbald (1798), primo di una lunga serie di romanzi storici influenzati da Scott come Sommossa delle Cevenne e Vittoria di Accoromboni..

Il romanzo epistolare Storia del signor William Lovell è scritto sulla falsariga del Werther. I drammi successivi Carlo di Berneck e Vita e morte di Santa Genoveffa ebbero scarso successo.

Nel 1819 si stabilisce a Dresda dove scrive altre opere di narrativa come Il giovane falegname del 1836.

Muore a Berlino dove il re Guglielmo IV lo aveva invitato a rientrare.

Tieck diede inizio ad un nuovo filone della fiaba, quella drammatica con Il cavaliere Barbablù,  Il gatto con gli stivali, Il principe Zerbino.  Da libri popolari del 1400 e 1500 trae le storie di Magelona, Fortunato ecc. raccogliendole in Fantaso.

Fu maestro nel descrivere atmosfere surreali e trovò campo nel Medioevo per le sue visioni fantastiche. Il suo stile è ricco di calore e di suggestioni musicali.

 

FILATELIA

BERLINO  1973  (414)

 

 

TOFANO SERGIO

(Italia)

 

Nato a Roma nell’ agosto 1886, ivi morto il 28 ottobre 1973.

Attore, regista, autore di fumetti e di libri per bambini, era figlio di un magistrato. Conseguì la laurea in lettere con una tesi di argomento teatrale dal titolo Del brillante nell'arte, e si avviò all'attività di disegnatore e caricaturista firmandosi “Sto”. Frequentò la Scuola di recitazione dell'Accademia di Santa Cecilia in Roma dove si diplomò nel 1909, venne quindi scritturato nella Compagnia di Ermete Novelli.

Nel 1917 inventò per il ''Corriere dei Piccoli'' il personaggio del Signor Bonaventura, le cui avventure, disegnate e verseggiate, occuparono per oltre quarant'anni le prime pagine del più diffuso settimanale per bambini. Sempre sul "Corrierino" pubblicò nel 1921 una sua versione della Vispa Teresa e nel 1925 inventò le avventure di Taddeo e Veneranda.

Disegnatore e illustratore autodidatta, Sto rappresenta uno dei capitoli più originali della storia del disegno italiano novecentesco.

Scrisse anche libri per bambini - tra cui Il romanzo delle mie delusioni, I cavoli a merenda, La principessa delle lenticchie ed altri racconti, Storie di cantastorie ed altri - in cui rivela uno straordinario gusto per il nonsense, affine alla tradizione anglosassone.

Oltre a brillante scrittore e disegnatore , Tofano fu anche attore, in particolar modo nel ruolo di “brillante” in chiave moderna. Fece parte della compagnie di Ermete Novelli, Dario Niccodemi; recitò al fianco di Elsa Merlini, Luigi Cimara, Vittorio de Sica, Gino Cervi, Evi Maltagliati.

Dal 1953, per oltre vent’anni insegnò recitazione all’Accademia Nazionale d'Arte Drammatica in Roma.

Interpretò anche ruoli cinematografici.

 

FILATELIA

SAN MARINO    1997

 

TOLKIEN  JOHN RONALD REUEL

(Inghilterra)

Figlio di genitori inglesi, nasce Bloemfontein (Sud Africa) il 3 gennaio 1892 e vi trascorre i  primi anni di vita  fino alla morte del padre, avvenuta nel 1896.  La madre lo conduce in Inghilterra dove viene allevato in un clima di fervente cattolicesimo dopo che la madre aveva abbracciato la fede cristiana. Studia a Oxford, dimostrando subito uno spiccato interesse per la filologia e per le antiche saghe e leggende  nordiche.

Partecipa alla Prima Guerra Mondiale, poi, dopo il 1920, comincia ad insegnare lingua inglese all’università di Leeds finché nel 1925 torna a Oxford dopo la pubblicazione di A Middle English Vocabulary (1922) e una nuova edizione di Sir Gawaine and the Green Knights (1925). A questi  si aggiungono altri saggi filologici Chaucer as a Philologist (1934), e Beowulf the Monsters and the Critics (1937).

La notorietà internazionale gli deriva dopo la pubblicazione del suo primo romanzo The Hobbits (1937), e in seguito dalla trilogia: Il signore degli anelli (1954), Le due torri (1954) e Il ritorno del re (1955). La trilogia diviene presto un fenomeno culturale per il suo impatto sui giovani e l’attrattiva che suscita in loro. É un vero culto perché Tolkien  riesce ad operare una mirabile fusione tra motivi disparati e a portare a galla le inquietudini e i sogni del nostro tempo. La trilogia non è solo una evasione dalla realtà ma una presa di  coscienza del buonsenso, della perseveranza e della pazienza che l’uomo d’oggi deve mettere in atto per sopravvivere e per vivere meglio.   Per lungo tempo Tolkien continua a curare la sua opera che nel suo intento doveva essere un epos del suo mondo fantastico.

E nel mondo fantastico del Signore degli anelli si inquadrano altre opere: Le avventure di Tom Bombardil (1962), The Road Goes  ever on (1957) e il più impegnativo The Silmarillion.

Il Silmarillion, la storia della Terra di Mezzo, fu scritto nel 1917 prima che apparissero gli Hobbits, ma venne pubblicato solo nel 1977 a cura del figlio.

A Oxford  Tolkien fa parte del circolo ‘Inklings’ (quelli che pasticciano con l’inchiostro) assieme a C.S.Lewis e C.W.Williams. Il circolo tendeva a rivitalizzare la tradizione narrativa del fantastico. Nel suo saggio On Fayry Stories, A critical  study (1946), discute sul rapporto tra letteratura fantastica e romance.

Da ricordare tra le sue opere i poemi narrativi The Lady of Aotrou and Iroun (1945) e Imran (1955), Tree and Leaf (1964), The Tolkien Reader (1966), Smith and Wootton Major (1967) The Father Christman Letters (1976)..

Tolkien morì a Bournemouth il 3 gennaio 1973.

 

LIBRI

Alla sua opera Tolkien lavorò per oltre tredici anni, durante i quali ottenne il premio International Fantasy Haward. L’opera nasce all’ombra di una esigenza filologica ma non risulta affatto arida, anzi si presenta con le prerogative di una genuina ingenuità, capace di interessare i giovani. Non affronta la tematica religiosa ma la sua impostazione è cristiana in quanto basata sulla lotta tra il Bene e il Male. Per un certo periodo ha rappresentato la Bibbia delle comunità hippies.

 

Il Signore degli Anelli. La confraternita dell’anello   Il primo libro della trilogia,  fu pubblicato tra il 1954 e il 1955. Tolkien, docente di lingue germaniche, esperto di mitologia nordica, fu spinto dalla sua passione ad inventare  un regno fantastico popolato dagli Hobbits, piccoli nani antropomorfi che vivono ‘a ovest del mondo antico e a oriente del mare’, in un’epoca da lui definita ‘la terza era della terra di  mezzo’. Nel Signore degli anelli gli Hobbits, dopo lunghe peregrinazioni, si sono insediati nel paese di Shire. Come nel primo romanzo il Silmarillion gli Hobbits seguono i dettami del ‘libro rosso di Westmarch’ in cui Bilbo Baggins, il più illustre degli hobbits, ha  registrato la storia del suo popolo. Nel prologo della prima parte ‘La confraternita dell’anello’ si narra che Bilbo riesce a rubare al mostro Gollum un anello in cui è racchiuso il potere supremo. Bilbo, all’età di centoundici anni,  dovendo lasciare il paese, lascia l’anello al parente ed erede il giovane Frodo. Quando l’anziano consigliere di Bilbo scopre che tra  tutti gli anelli esistenti quello in mano a Frodo è l’anello che conferisce il potere maggiore, convoca il consiglio degli anziani per decidere di distruggerlo. L’unico luogo dove è possibile distruggere l’anello è la terra dove vive il malvagio Sauron, signore di Mordor, la cui aspirazione è, invece,  quella di impadronirsi dell’anello. Si forma così una confraternita di cui fanno parte Boromir e Aragorn, rappresentati gli uomini, gli elfi, i nani e gli hobbits con Frodo.  Seguiti dalle spie di Sauron, gli appartenenti alla confraternita partono alla volta di Mordor. Durante il tragitto Boromir tenta di impadronirsi dell’anello, ma Frodo riesce a fuggire.

Le due torri   La seconda parte racconta ulteriori vicende del gruppo della confraternita dell’anello tra i quali serpeggia il tradimento, una situazione che Frodo da buon hobbit risolve col buonsenso,  domando il mostro Gollum. Frodo, diventato unico depositario dell’anello, decide di portare da solo a termine la missione.

Il ritorno del re   Terzo volume della trilogia, racconta ‘la grande tenebra’, cioè la guerra tra i rappresentanti del bene, guidati da Frodo e  gli orcs,  i rappresentanti delle forze del male. Al termine della storia l’anello viene distrutto nella regione di Mordor, l’umano Aragorn diventerà re e Frodo partirà verso’ un lontano paese verde al di là del mare’.

Una appendice al volume contiene sinossi storiche e genealogiche, tavole cronologiche, un calendario, esempi della scrittura degli hobbits, cenni sul linguaggio parlato. Il racconto, in stile  e linguaggio comprensibile, è un insieme di miti, di reminiscenze bibliche, di forme letterarie dell’inglese antico che convivono con il  linguaggio inglese odierno.

La trilogia è stata interpretata come un’utopia e  una allegoria. È stata ammirata  da molti ma ha avuto i suoi detrattori i quali hanno riscontratto una macchinosità eccessiva in tutta la vicenda

“In ultima analisi, l’atteggiamento del lettore nei confronti di quest’opera singolare dipende comunque dalla sua disponibilità o meno ad apprezzare la scatenata fantasia e la spericolata acrobazia filologica tolkeniana.”    

    

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GRAN BRETAGNA 1998   (2047), 2004 (2548/57),  MAN 2003 (1141/9),   NUOVA ZELANDA 2001 (1883/94+BF 151/6),  2002 (1960/71+BF 165/70), 2003 (2044/55+BF 176/81), 2004 (2092/2103+BF 189/90

      

Tolstoj Aleksej Nikolaevič

(Russia)

 

Nato a Nikolaevsk il 16 dicembre del 1882. Morto a Mosca il  23 febbraio del 1945

Discendente da un ramo minore del casato dei conti Tolstoj, scrisse novelle storiche ma anche racconti a sfondo erotico e fantascienza.

Dopo aver studiato all'Istituto tecnologico di San Pietroburgo, iniziò ancora in giovane età a scrivere racconti, romanzi e opere per il teatro; fu anche corrispondente dal fronte durante la prima guerra mondiale.

Dopo i fatti del 1917 si stabilì in Francia per fare ritorno in patria solo cinque anni dopo; nella circostanza dovette rinunciare al titolo di conte.

Insignito del Premio letterario Stalin, fu autore anche di due commedie - Il fiore amaro e La forza impura - da lui composte in periodo antecedente alla Rivoluzione d'Ottobre.

Fra gli altri suoi scritti figurano L'infanzia di Nikita, redatto nel 1922 quasi in forma autobiografica e centrato sulla vita di un adolescente;  un romanzo di fantascienza del 1925  L'iperboloide dell'ingegner Garin,  e un romanzo storico rimasto incompiuto, Pietro I (la cui lunga gestazione si è protratta tra il 1929 ed il 1945).

Fervente sostenitore di Stalin (del quale cantò le lodi e dal quale ebbe una forte considerazione e stima), Aleksei Tolstoj scrisse anche, due anni prima della sua morte, avvenuta a sessantatré anni di età, il dramma teatrale Ivan il Terribile, ispirato all'omonimo zar.

Iniziò a pubblicare nel 1910 ma i suoi primi lavori furono poco apprezzati dai critici che li definirono eccessivamente carichi di naturalismo se non di erotismo spinto.  La risposta dell’Autore fu quelle di  produrre sotto  pseudonimo  altre opere letterarie di carattere apertamente pornografico.

In contrapposizione aperta a tale scelta l’Autore scrisse  Le avventure di un burattino un adattamento in lingua russa del libro di Collodi Le avventure di Pinocchio.

Dalla sua novella fantascientifica Aelita, data alle stampe fra il 1922 ed il 1923 e riferita ad un fantastico viaggio su Marte, è stato tratto il film omonimo del 1924 del regista Jakov Protazanov.

La sua opera più conosciuta rimane tuttavia la trilogia La via dei tormenti (scritta tra il 1921 ed il 1941) in cui descrive in maniera quanto mai realistica i mutamenti sociali derivanti dalla rivoluzione bolscevica.

 

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RUSSIA  Anno  1992

 

 

TOLSTOI  LEV NIKOLAEVIC 

(Russia)

  .

Tolstoi nasce  a Jasnaja Poljana (Governatorato di Tula) il 28 agosto 1928 da una nobile famiglia di proprietari terrieri. Rimasto orfano in tenera età (suo padre morì quando aveva due anni e la madre quando ne aveva nove), fu affidato a parenti colti e a precettori stranieri.

Trascorre con molti suoi fratelli l’infanzia e l’adolescenza tra Mosca,  Jasnaja Poljana e Kazan. In quest’ultima località frequentanel 1844  prima la facoltà di studi orientali poi quella di giurisprudenza. Ma insoddisfatto dell’insegnamento universitario, abbandona gli studi  nel 1847 e si da alla lettura dei testi di Rousseau e della Bibbia. Ritornato a Jasnaja Poljana conduce fino al 1951 una vita disordinata, come ebbe a scrivere nel suo Diario. iniziato in quegli anni e continuato per tutta la vita. Nella tenuta tenta di migliorare le condizioni dei suoi contadini con scarsi risultati. La sua vita è divisa fra Jasnaja e Mosca dove conduce una vita mondana tipica dei giovani ricchi e aristocratici

Tra il  1849 e il 1850 termina gli studi di giurisprudenza a Pietroburgo e comincia ad interessarsi di letteratura e di musica. Quelli furono per Tolstoi anni tumultuosi, disordinati, ma nutriti dall’interesse per la lettura. Nel 1851-53 partecipa alla guerra russo-turca. É inviato in Caucaso, dapprima come volontario e poi come ufficiale d’artiglieria, esperienza che gli detta i racconti L’incursione (1953), Il taglio del bosco (1855), La tempesta di neve (1856), I due ussari (1856) e soprattutto i tre racconti che compongono il volume Racconti di Sebastopoli (1855-56).

Tolstoi aveva esordito nel campo letterario con un romanzo autobiografico, Le quattro epoche dello sviluppo che può considerarsi come la prima stesura dell’opera Infanzia.  La critica cominciaad interessarsi di lui, entrato in quel periodo nella cerchia della nuova generazione letteraria che  faceva capo alla rivista “Sovremennik” (Il contemporaneo). A Infanzia seguirono Il mattino di un proprietario, Tre morti, Alberto, Lucerna, Felicità domestica  (1859) ispirato al suo legame sentimentale con Valerija Arsen’eva.

Congedatosi dall’esercito, intraprende dal 1857 al 1860 lunghi viaggi e visita la Francia, Svizzera, Germania, Inghilterra dove ha l’occasione di incontrare i più noti scrittori  del momento

1965  In  quel periodo ha la prima idea del suo futuro capolavoro, che  avrebbe voluto intitolare L’anno 1805, ma che in seguito diventa Guerra e Pace. Contemporaneamente si occupa di teatro scrivendo Una famiglia contagiata (1863) uscita postuma nel 1926, e  Il nichilista. Al principio del 1868 inizia la pubblicazione di Guerra e Pace; nell’ottobre dello stesso anno esce la seconda edizione delle quattri  parti precedenti e ancora non aveva portato a termine la quinta e sesta  che uscirono nel 1869.

Tolstoi, ritiratosi  a vivere nella sua tenuta di Jasnaja Poljana sin dal 1860, sposa  nel 1862 Sofija  Andreevna Bers, e trova nella   vita familiare la soluzione di alcuni suoi  problemi esistenziali e di dubbi che lo avevano tormentato, in particolar modo dopo la nascita dei figli Sergej, Tatiana, Ilia e Marija, cui in seguito se ne aggiunsero altri.

Dopo Guerra e Pace Tolstoi è assorbito da una intensa attività pedagogica il cui scopo era quello  di portare a conoscenza del popolo i tesori dell’umano ingegno. Comincia innanzitutto a prepare un Abbecedario cui seguirono I quattro libri di lettura. Lo scrittore non perde però di vista i suoi interessi letterari tanto che nel 1873 scrive un primo abbozzo di Anna Karenina che, portato a termine nel 1877, ottiene un enorme successo.

1877  Il successo di Anna Karenina coincide con una crisi spirituale dell’autore che coinvolge tutta la sua esperienza  e i suoi valori. Tolstoi visita il monastero di Optina Pustyn’ e la Troice-Sergieeva Lavra per discutere con i monaci principi teologici, Due momenti essenziali dell’acuirsi della crisi sono il convincimento della necessità di una netta separazione della religione dai poteri ecclesiastici e la preferenza del lavoro materiale e manuale su quelli intellettuale. Comincia a dedicarsi ad opere di carattere morale e religioso e scrive  Confessione (1882), Quel che si deve fare (1882), In che cosa consiste la mia fede (1884), Saggio di teologia dogmatica (1879), La chiesa e lo Stato (1891), Il regno di Dio è in voi (1891-93), La dottrina cristiana (1897).ì e la traduzione dei Vangeli (1880).

Le sue opere entrano sempre più in contrasto con l’autorità ecclesiastica e con la chiesa ortodossa. Le sue teorie vertono sulla non  resistenza al male,  sul rifiuto di ogni forma di violenza, sull’aiuto a chi soffre ingiustamente, sul dovere di soccorso alle  vittime delle carestie.

Il 1880 è un anno cruciale nella sua vita. Continua a studiare intensamente e a meditare sui libri dei  pensatori più diversi fra cui Epitteto e Marco Aurelio. Ha dissensi con la moglie che non accettava il suo morboso interesse per i problemi religiosi e morali ed entra anche in disaccordo con la zia A.A.Tolstaja che lo aveva sempre seguito e con la quale si era sempre confidato. Solo i figli  cui si erano aggiunti Andrej, Michail, Aleksei, Aleksandra e Ivan, gli procurarono momenti di di gioia e soddisfazioni.

 Sembrava che avesse abbandonato la creazione artistica, ma pubblica il racconto La morte di Ivan Il’ic, pubblicata nel 1886 dopo alcuni rifacimenti, e la Sonata a Kreutzer (1890) contro l’educazione sessuale nella società moderna. Scrive i drammi La potenza delle tenebra (1886), I frutti dell’istruzione (1889), Il cadavere vivente e l’ultimo suo grande romanzo Resurrezione  (1899) che contiene una indignata rappresentazione della Russia zarista nei suoi principali  istituti, dalla famiglia alla magistratura, dallo Stato alla Chiesa. Scrive pure Padre Sergio, Padrone e servitore, Chadzi Murat, tutti  portati a termine  entro il 1899, ma pubblicati successivamente. A questi si aggiunge il saggio Che cos’è l’arte, pubblicato mentre in Russia fervevano discussioni sull’arte precedente e sulla nuova corrente decadentista e simbolista. Il libro suscita ampie discussioni e aspre polemiche perché contrario a quelle tendenze.

1900-1910  Nel 1901, quando Mosca è funestata da disordini studenteschi, il Sinodo della chiesa Ortodossa scomunica Tolstoi per le sue opere precedenti in particolare per Resurrezione, ottenendo quale risultato quello di provocare nei suoi confronti ondate di simpatia, subito soffocate con l’ordine ai giornali di non darvi alcun rilievo. Intanto, a causa di vari malesseri,  lo scrittore si reca per cure in Crimea dove rimane lo stretto necessario per poi ritornare subito a Jasnaja Poljana per riprendere la sua attività. Scrive articoli sul movimento sociale in Russia, sul significato della rivoluzione, sul governo, sui rivoluzionari, sul popolo. Continua a scrivere  racconti. La sua tenuta è meta di pellegrinaggio di scrittori, scienziati, politici, uomini comuni e giovani attirati dall’inestinguibile attività del vecchio scrittore.

Ma accanto alla fama crescea anche il conflitto familiare. La moglie non condividea le sue idee, specialmente di non ricevere dalla sua arte anche vantaggi materiali, di rinunciare ai diritti d’autore a favore dei contadini di Jasnaja Poljana, di riscattare le terre a favore di essi. Dopo aspri contrasti e l’acuirsi dei suoi malanni, Tolstoi si allontana da casa con una delle figlie e col proprio dottore, lasciando un biglietto in cui informa che si reca da sua sorella. Si ferma al monastero di Optina Pustyn’ da dove poi riprende il viaggio per Rostov sul Don. Colto da forte febbre prima dell’arrivo, è costretto a fermarsi alla stazione  di Astàpovo.

Dopo essere raggiunto dalla moglie e dai figli,  muore il 7 settembre 1910.

Il suo corpo, trasportato ad Jasnaja Poljana, viene sepolto in un boschetto nel punto che lui aveva spesse volte indicato come sua ultima dimora.

 Tolstoi è considerato in Russia il massimo rappresentante della letteratura nazionale e con la sua opera esercitò una vasta e profonda influenza sulla letteratura mondiale.

 Tolstoi ebbe la ventura di essere stato testimone del complesso rivolgimento della Russia di fine Ottocento;  delle lotte al principio del Novecento e di aver assistito al nascere delle nuove tendenze letterarie e al tramonto delle vecchie, il tutto sotto l’influsso dell’Occidente. Ma oltre che testimone fu uno dei grandi della letteratura russa sia come scrittore, sia come pensatore.

 

OPERE

Anna Karenina   Moglie insoddisfatta di un alto funzionario, Anna si innamora dell’ufficiale Vronskij. Il marito le impone il rispetto delle forme sociali, ma la donna rimane incinta e fugge in Italia con l’amante. La società di Pietroburgo mette al bando l’adultera. Il marito non le concede il divorzio e neppure di vedere il figlio, nato dal loro matrimonio,  rimasto con lui in Russia. Disperata per la situazione e ancor più per l’incomprensione che nasce con l’amante di cui è gelosa senza ragione, Anna si suicida, buttandosi sotto un treno. Un altro protagonista del romanzo  è il possidente Levin ansioso di trovare una fede autentica e di formarsi una famiglia con la moglie Kitty, lontano dalla fatua società moscovita. Vi riuscirà ascoltando le semplici parole di un contadino che ispirerà in lui una pace interiore di tipo evangelico.

Guerra e pace  Opera grandiosa che si apre col quadro dell’alta società moscovita alla vigilia della guerra contro Napoleone. In questa situazione si inseriscono le storie delle famiglie Bolkonskij e Rostov. Tra i numerosi personaggi emerge la figura del principe Andrei Bolkonskij che dopo essere stato colpito dalla morte della moglie  e poi dalla infatuazione per la giovane Natascia Rustova, che lui aveva eletto a ideale di purezza e di bellezza; del brillante Anatolij Kuragin, che nel tentativo di  realizzare i suoi sogni di gloria, combatte valorosamente a Borodino ma viene mortalmente ferito e trova la verità della vita nell’amore di Dio; di Nastasia che cerca di avvicinarsi ai valori fondamentali della vita  e trova la sua strada e la sua serenità nell’amore per Pierre Bezuchov. Ma quest’ultimo, incapace di adattarsi alla facile esistenza che la sua ricchezza gli permette,  compie una serie di azioni sfortunate. Credendosi un inviato del destino, cerca di attentare alla vita di Napoleone, ma fallisce. Entra nella massoneria per realizzare il suo perfezionamento morale e, animato da uno spirito filantropico, cerca di realizzare nei suoi possedimenti  radicali riforme. Ma non è operando sul piano pratico che Pierre riuscirà a trovare la soluzione dei suoi problemi, bensì nella scoperta interiore della fede nella vita e nella conquista della propria umanità. Nel romanzo è racchiusa tutta la filosofia di Tolstoi e la sua convinzione che solo le espressioni di buona volontà possono condurre ad una realtà positiva.

 

FILATELIA    

BOSNIA ERZEGOVINA 2005 (264),  BULGARIA  1978 (2363), CECOSLOVACCHIA 1953   (744/5)  , DDR  1977 (1676/81),  FRANCIA  1978 (1989) ROMANIA  1960 (1681), RUSSIA 1956/7  (1887), 1960 (2346/8), 1978 (4527)

 

 

 

TOMPA MIHALI

(Ungheria)

Nato a Rimaszombat il 28 settembre 1817, morì a Hanva il 30 luglio 1868.
Figlio di artigiani, studiò a Sàrospatak, facendo l’inserviente di due studenti nobili. Le sue prime poesie di spirito romantico furono scritte in collegio e pubblicate sulla rivista “Atheneum”.
Compiuti gli studi di teologia fu per qualche tempo precettore e in questo periodo conobbe Petöfi. Fu poi pastore calvinista a Beje.
Ottenne i primi successi scrivendo leggende popolari e scrisse in seguito graziose  favole sui fiori, Fiabe e fiori, con tendenze moraleggianti. Fu Petöfi a spingerlo verso una poesia più virile. Quando nel 1847 la Società Kisfaludy  lo elesse socio, era già noto.
Incerto e incostante soffriva di depressioni che spesso lo fecero pensare al suicidio.
Dopo la guerra di indipendenza alla quale aveva  preso parte come cappellano militare, accettò il posto di pastore nella comunità di Hanva, dove trascorse tutto il resto della vita, rasserenata dalla gioie familiari e dall’amicizia di Jànos  Arany, ma anche tormentata dalla perdita di un figlio e da una affezione cardiaca, causa della sua morte.
Il suo nome è legato alle liriche in cui tratta della caducità delle cose umane, dello sfiorire della natura, della morte e delle sofferenze della nazione oppressa. Idee che per nasconderle alla censura trattò sotto forma di allegoria.
 
FILATELIA
UNGHERIA  Anno 1968 
(1985)

 

 TOPELIUS ZACHARIAS

(Finlandia)

 

Nacque a Kuddnäs, Nykarleby, nel 1818. Morì a Helsinki nel 1898.

Finlandese,  scrisse in svedese.  Dopo la morte del padre, medico, andò ad abitare a Helsingfors e visse un anno in casa di  J.L.Runeberg, che lo indirizzò verso la letteratura e gli studi storici.

Terminate le scuole medie, si laureò nel 1840. Professore di storia e poi rettore dell’Università di Helsingfors, diresse il periodico “Helsingfors tidningar” dove pubblicò le sue liriche.

Allievo del poeta Runeberg, fu tra i primi a raccogliere e pubblicare Antiche poesie popolari finlandesi (1822-1831), riprendendone motivi e ritmi nelle sue liriche:  Fiori d'erica (1845), Nuove foglie (1870), Brughiera (1889).

Grande popolarità ebbero i suoi romanzi storici scottiani e i  suoi Racconti di un medico militare (1853-1867) che si ispirano alla guerra dei Trent’anni e al regno di Gustavo III e Le serate d’inverno (1880-97). In forma teatrale sono il libretto d’opera La caccia di re Carlo (1852),  La principessa di Cipro (1860).

Fra il 1847 e il1896 pubblicò una serie di racconti per fanciulli, di ambiente tradizionale finlandese, Fiabe (1847-52) e Letture per bambini   (1865-1896).

 

FILATELIA

FINLANDIA  Anno   1968   (606)

 

 

TÖPFFER  RODOLPHE

(Svizzera)

 

Nasce a Ginevra il 31 gennaio  del 1799 e ivi muore l’ 8 giugno del 1846.

Figlio del pittore  Adam, un tedesco emigrato a Ginevra, impara a disegnare e ad illustrare i  suoi libri. .La sua prima opera La biblioteca di mio zio (1832) è un piccolo capolavoro di umorismo sentimentale. Ad essa seguono Novelle ginevrine (1839)e  Viaggi a zig zag (1843).

Studia a Parigi e, laureatosi in lettere, si dedica all’insegnamento a Ginevra  presso l’Accademia delle Belle Lettere. Nel 1825 fonda una scuola per ragazzi.

Scrive sei storie in immagini, una prima forma di fumetto:  Storia di Monsieur Jabots (1833), Monsieur Crepein (1837), Gli amori dio M. Vieuxbois (1839),  Il dottor Festus (1840),  Storia di Albert (1845),  Storia di M. Criptogramme  (1845).

A queste si aggiungono novelle e romanzi tra cui  Il presbiterio (1833/39),  Novelle ginevrine (1839), Rosa e Geltrude (1846), un  trattato di pittura, relazioni di viaggi e di escursioni alpestri Nuovi viaggi a zig zag  verso la Grande Chartreuse. (1853).

 

ri

FILATELIA

SVIZZERA  1999  (1693/7)   

 

TRAVERS  PAMELA  LYNDON

(Australia)

 

Nata nell’agosto del 1899 a Marysbourough, in Australia. Morì all’età di 96 anni in Inghilterra.

Il suo vero nome era Helen Lyndon  Goff. Rimasta orfana del padre, comincia a pubblicare poesie quando era ancora adolescente  e segue da giovane la carriera di attrice, un mestiere che le permette di girare l’Australia e la Nuova Zelanda, prima di approdare in Inghilterra nel 1924.

Nel Regno Unito si dedica a lungo e soprattutto alla poesia, assumendo lo pseudonimo di P.L.Travers. Successivamente cambia genere. Nasce così Mary Poppins.

Nel 1934, quando il  libro esce nelle librerie, è subito un successo senza precedenti, che le apre la porta verso ulteriori sette episodi della magica Tata.

Il libro le era stato suggerito dai ricordi dell’infanzia quando intratteneva le sorelline minori  nei momenti assai tragici di forte depressione della madre.

Mary Poppins fu per lei il personaggio immaginario che le avrebbe sempre tenuto compagnia fino a quando non avesse deciso di consacrarla alla letteratura.

Intenzionata a non cedere mai i diritti sull’opera, capitola di fronte all’offerta di Disney che voleva trarre dal libro un soggetto cinematografico.  Il film esce nel 1964.

La Travers lasciò una produzione letteraria di notevoli dimensioni e il mito moderno di Mary Poppins.

 

FILATELIA

U.S.A.  A nno 1966

 

TRDINA  JANEZ

(Slovenia)

 Nasce a Novo Mesto il 29 maggio del 1830  e muore 1905 e muore iol 14 luglio del 1905.

 Trdina è autore delle Favole e storie di Go rjanci (1882/88) nelle quali è riuscito a fondere in una originale unità le leggende popolari con la descrzione realistica dei personaggi e del tempo.

 

 

FILATELIA

SLOVENIA  2005  (457)

 

Trivedi Kranti

(India)

 

Autrice  di oltre 45 opere  in hindi, è stata uno dei più prolifici autori del secolo passato

Espresse le sue capacità di scrittura in varie forme letterarie usando un linguaggio semplice ed interessante per suscitare l'interesse spontaneo dei   lettori ad accostarsi maggiormente alla  letteratura hindi. Le sue opere sono  state pubblicate su varie riviste popolari come “Saptahik Hindustan”, “Dharmyug”, “Kadambani”, “Navneet”, “Sarika” e altre ancora.

La sua storia più popolare e di successo è Phoolon Ko Kya Ho Gaya .

I primi sei romanzi. Shagun Pakshi, Krishna Paksha, Amrit Ghat, Mohbhang, Bun Bund Amrit, e Aathvan Janma, sono pietre miliari nella creazione dell’interesse verso la  letteratura hindi. Trattano soggetti mitologici ed evidenziano  in modo  particolare il ruolo  la figura della donna indiana. Oltre ad una copiosa produzione letteraria pubblicata  durante la sua vita, ha pure lasciato cinque manoscritti inediti, uno dei quali, Lata aur Vriksha, è stato pubblicato il 29 ottobre 2010 e distribuito dal primo ministro di Delhi. In precedenza un altro manoscritto inedito, Muskarati Ladki, era già stato  pubblicato a Lucknow.

La storia Phoolon Ka Sapna è una storia che ha come tema la  discriminazione di casta. Nel romanzo Ashesh, tratta il tema dei nobili arricchitisi con le proprietà terriere; in Agam  affronta il tema dello scontro tra le culture orientali e occidentali.

Il romanzo Main ur Mera Samay è una biografia di suo padre raccontata in prima persona.. Atishikshan è una raccolta di poesie intrise di sentimenti spontanei. Patte ki Nav, Mithee Boli, Peeli Haveli,  Kut KutChuha, Nanhe Jasoos sono le sue storie popolari per i bambini. Pur essendo i suoi scritti naturali, semplici, interessanti e toccanti, tutte le sue opere contengono messaggi prezios per l'umanità.

 Altre sue opere: Anokha Arohi (2003), Bhoomija (1996), Gangadutt (1998), Aathvaa Janam (1998), Agam Kalyani Chir (1994),Atithi Kshan (1985) Bahe Sau Ganga, Uttaraadhikari Uttaraadhikari, Raghavpriy Radhika Mohbhang Raghavpriy,  Radhika Mohbhang, Krishnapaksh Krishnapaksh, Amritghat Amritghat, Sagunpanchi Sagunpanchi, Tapasvini Tapasvini

Trivedi ottenne durante la sua carriera  numerosi riconoscimenti tra cui l’Hindi Sevi Samman per l'anno 2002, il  "Pandit Deen Dayal per il 2002,  il premio 'Rashtriya Hindi Sewa Millennium Samman' dall'UNESCO e 'Nari Samiti dal governo del Madhya Pradesh. Morì  il 26 ottobre 2009

 

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INDIA Anno 2010

 

 

TUMANIAM  HOVHANNES

(Armenia)

 

Nato nel villaggio di Dsegh nel 1869. Morto a Mosca nel (1923)

Frequentò la scuola elementare del paese. Per il resto fu un autodidatta. Trascorse la maggior parte della sua vita a Tiflis.

Non amava viaggiare se non per necessità o per costrizione come quando, nel 1908,  dovette recarsi a San Pietroburgo e poi a Mosca, per un processo in tribunale a seguito di una accusa di antizarismo.  Nel 1921 dovette recarsi a Costantinopoli, per questioni politiche legate al popolo armeno. Da tale viaggio ritornò con la salute compromessa. Dovette in seguito recarsi a Mosca per cure mediche. Ma morì nella capitale russa.

I suoi resti vennero in seguito traslati a Tiblis.

Tumanian  fu un cultore del patrimonio folclorico del suo paese e ne fece materia nelle sue opere consistenti in ballate, raccolte di poesie, poemi. Fu anche un ottimo prosatore, Gikor (1895), e uno scrittore per l’infanzia Cane e gatto (1886).

 

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RUSSIA  Annol 1969  (3521)

 

 

 

TURNER Ethel

(Inghilterra)

 

Nata il  24 gennaio del 1872 a Doncaster, Yorkshire, England.  Morta a Mosman, Australia, nel 1958.

Pubblicò il suo primo romanzo destinato ai ragazzi, Sette piccoli australiani, nel 1894 ed ebbe subito un largo successo tanto da essere tradotto in dieci lingue  In Italia venne tradotto e inserito nella collana “Zia Mariù” nel 1926. Il libro, insieme al seguito La famiglia allo sbando  (1895), si occupa delle vicende  della famiglia i Woolcot, e dei  sette bambini ribelli.

Turner ha pubblicato altri  libri per i bambini,  racconti e poesie.

Nella sua carriera letteraria ha ricevuto numerosi e prestigiosi premi letterari e può  essere classificata uno degli autori  più amati dai giovani lettori australiani.

 

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AUSTRALIA Anno 1991   (1224)

 

TUWIM  JULIAN

(Polonia)

 Nato a Lòdz il 13 settembre  1894, morì a Zakopane il 27 dicembre 1953.

La sua vita trascorsa tra i moti rivoluzionari del 1905, i moti industriali, gli studi nel locale liceo lasciano una traccia profonda sulla sua opera che unisce il futurismo russo, la lirica simbolista, ricordi di Rimbaud e di Staff, del quale tradusse alcune poesie in esperanto.

Il gusto del bizzarro e dello strano, del misterioso e del magico accompagna tutta la sua vita di scrittore non solo nelle poesie ma anche nei suoi studi come Incantesimo e  diavoli polacchi e crestomazia negromantica (1921), Dizionario degli ubriachi polacchi e antologia bacchica (1935), fino ai tre volumi Il cece col cavolo (1958-63).

Tuwim si iscrive nel 1916 all’Università di Varsavia per conseguire la laurea in legge e filosofia, ma dopo due anni lascia gli studi.

Il debutto letterario avviene all’insegna della satira e dello scandalo con Pikador e Primavera ditirambica del 1918 dove introduce espressioni brutali e un verismo antiborghese finora sconosciuti nella lirica polacca e che espone in cabaret artistici della capitale

Quasi per contrasto scrive versi per bambini di grande freschezza e novità.

Allo scoppio della guerra emigra in Brasile con la moglie dove resta fino al termine del conflitto. Vive anche a New York dove collabora con compatrioti polacchi, Scrive Fiori polacchi che lascia incompiuto e che riprenderà al ritorno in patria nel 1949 in piena accettazione della nuova realtà socialista.

Tra le sue opere sono da citare: le prime raccolte poetiche Agguato a Dio (1918), Socrate danzante (1920), Parole nel sangue (1926).

Per cabaret e riviste scrisse Cyrulik Warszawski (1926-33), La poesia di Czarnolas (1929), Bibbia zigana e altri versi, Trama ardente (1926), Fiera di rime (1934),  Ballo dell’opera (1936), intriso di pessimismo, confiscato e pubblicato solo dieci anni dopo.

È  un poeta che appartiene all’anteguerra ed ha avuto il merito  di aver rinnovato il linguaggio poetico, tradizionalmente classico, introducendo un lessico proletario e borghese.

 

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POLONIA  Anno  1969  (1832)

 

TWAIN  MARK

(America) 

 

Quella di Mark Twain potrebbe essere definita una vita spesa a cavallo di una cometa.  

Quando, infatti, lo scrittore  nacque la cometa di Halley, quasi a segnare una importante nascita nel campo della letteratura, fece la sua comparsa periodica e nell’anno della sua morte riapparì come per salutarlo per l’ultima volta. Lo scrittore nelle sue conferenze, mettendo in atto la verve umoristica che lo contraddinstingueva, era solito scherzare sulla concidenza del passaggio della cometa per asserire scherzosamente che forse era un visitatore proveniente da altri mondi e  probabilmente sarebbe ritornata a prenderlo. Una strana coincidenza è la sua ultima opera, pubblicata postuma nel 1916, dal titolo Lo straniero misterioso. 

Samuel Langhorne Clemens nasce a Florida nel Missouri il 30 novembre del 1835. Dopo quattro anni dalla sua nascita la famiglia si sposta per andare a vivere ad Hannibal, un minuscolo porto sul Mississippi, in un ambiente rurale e di frontiera

A dodici anni, perduto il padre, nativo della Virginia, uomo dall’animo vagabondo, agnostico, sposato ad una pia donna calvinista, deve abbandonare gli studi e mettersi a lavorare prima in qualità di apprendista in una tipografia e poi come tipografo ambulante, un ambiente di lavoro che gli permette di entrare in contatto col mondo dello scrivere. Ma il suo carattere irrequieto, ereditato dai genitori, entrambi sognatori e spesso fuori dalla realtà (il padre con le sue idee donchisciottesche portò la famiglia al dissesto  finanziario), lo spingono verso le strade più disparate. Spronato anche lui dal sogno della ricchezza, parte verso Orleans, ma i suoi sogni di avventura lo dirottano verso le sorgenti del Rio delle Amazzoni. Mentre viaggia lungo il Mississippi, cambia nuovamente idea per divenire apprendista pilota fluviale e in seguito pilota dopo aver ottenuto la licenza. Dal 1857 al 1961 naviga lungo il Mississippi a bordo del battello fluviale ‘Alex Scott’. É in quel periodo che assume lo pseudonimo di Mark Twain che lo accompagnò per tutta la vita. Il nome deriva da una espressione gergale la quale indicava la profondità del fiume: “mark twain “segno due” (circa 4 metri) stava ad indicare che il fiume in quel punto era navigabile.

Allo scoppio della guerra civile del 1861, col blocco della navigazione fluviale, Twain si arruola nell’esercito sudista più per fedeltà alla sua terra che per convinzione, in quanto il razzismo non faceva parte del suo bagaglio culturale ed etico. Il conflitto interiore lo porta subito ad allontanarsi dall’esercito e a seguire nel West il fratello Orion, nominato segretario dal governatore del Nevada.

Tenta di ottenere la ricchezza come cercatore d’oro nel Nevada, una iniziativa subito abbandonata. Il giovane Twain accetta un lavoro come giornalista, entrando a far parte della redazione dell’ ‘Enterprise’ di Virginia City. La nuova professione gli offre l’opportunità di viaggiare. Fu quello l’inizio di una serie di viaggi attraverso il mondo, che fecero di lui un rinomato reporter e un abile conferenziere dotato di verve e di intelligenza.

La prima tappa lo porta in California e a San Francisco dove conosce scrittori autorevoli, tra cui Bret Harte che lo incoraggia a proseguire nella via del giornalismo. Con il viaggio nelle Haway per lavoro inizia il suo vagabondare per il mondo sia per raccogliere materiale, sia per tenere conferenze.

Il racconto che lo porta di colpo alla celebrità fu il Ranocchio salterino della contea di Calaveras, pubblicato nel 1867 sul ‘Saturday  Press’ di  New York. Nel  1869  segue Gli ingenui all’estero, una raccolta di corrispondenze nate in base ad appunti presi durante una crociera in Europa e in Terrasanta, al seguito di un gruppo di turisti americani, messi bonariamente alla berlina per la loro superficialità e incomprensione di fronte alle bellezze che vedono e delle quali raccolgono solo la  patina esteriore, mentre la loro ‘innocenza’ culturale (presente nel titolo) fa loro perdere l’essenza di ciò che vedono. Un volume di successo, dovuto all’umorismo con cui lo scrittore descrisse scene e situazioni, fornendo lo spaccato  dei luoghi comuni in cui gli americani sono soliti incappare quando visitano  paesi esteri.

Nel 1870 sposa Olivia Langdon, severa critica delle sue opere e del suo stile dal quale tentava di correggere lo slang che Twain portava con sé dall’infanzia, e con lei si trasferisce a Hartford, nel Connecticut per dimorarvi nei brevi periodi  di sosta tra un viaggio e l’altro per il mondo. Un periodo di lavoro, intenso e  febbrile che lo porta a scrivere  Vita dura (1972) il suo secondo libro di viaggi di sapore autobiografico,  L’età dell’oro (1973) un romanzo scritto a quattro mani con  Charles Dudley Warner, una satira dell’ambiente affaristico e del mondo politico sviluppatosi dopo la guerra civile. Un romanzo mancato dal quale, comunque, ottenne un certo successo.

Stavano intanto maturando i suoi capolavori. Nel 1876 esce  Le avventure di Tom Sawyer, seguito otto anni dopo, nel 1884, da  Le avventure di Huckleberry Finn. Ai romanzi si aggiunge una molteplicità di racconti tra cui spicca Il biglietto da un milione di sterline (1879) e altri romanzi di minor spessore Il principe e il  povero (1882), Vita sul Mississippi (1883), Un americano alla corte di Re Artù (1889), Wilson lo zuccone (1894), Ricordi personali su Giovanna d’Arco (1896), Seguendo l’Equatore (1897), L’uomo che corruppe Hadleyburg (1900) e Lo straniero  misterioso, uscito postumo nel  (1916)

Per Twain furono anni di lavoro perché la stesura delle opere era intercalata da  frequenti viaggi, conferenze che se da un lato accrescevano la sua fama, dall’altro debilitavano il fisico. Nel 1907 gli viene assegnata dall’Università di Oxford la laurea honoris causa. La fama continua  a crescere, ma le disgrazie non  lesinano la loro presenza. Gravi rovesci finanziari per investimenti sbagliati lo costringono a estenuanti viaggi. Iniziative sbagliate, come quella di voler costruire una mastodontica macchina tipografica, rivelatasi inefficiente, intaccano notevolmente il patrimonio. L’invalidità e poi la morte della moglie adorata, che gli aveva dato quattro figli, la morte della figlia prediletta, la pazzia della seconda figlia, la perdita della salute e il declinare dell’attività creativa, minarono il suo fisico.

Morì per un attacco di angina pectoris a Redding nel Connecticut il 21 aprile 1910.

In quell’anno la cometa di Halley attraversava nuovamente il cielo.

Dalla sua attività e dalla sua opera si ricava un dato fondamentale: Mark Twain fu soprattutto un  umorista e come tale emerge nella storia della letteratura mondiale.  Su di lui leggiamo:”L’umorismo che, genere indispensabile a un popolo anglosassone, non aveva mai sofferto per mancanza di volonterosi cultori,  acquistò una consistenza così espressiva da diventare esportabile, grazie a Mark Twain… Che egli sia uno dei pochi nord-americani universalmente noti, dipende dalla vasta accessibilità della sua opera, che parla anche ai lettori giovani; ma appunto per questo riguardo egli rappresenta una psicologia e un gusto che non sono esclusivi della sua generazione. In altre parole, mentre Withman fu per le masse un eccentrico, Mark Twain fu l’interprete esatto della media, di milioni e milioni di compatrioti che pensavano - e tuttora pensano come lui - circa il valore da dare alla vita, l’importanza dei problemi terreni, la loro formidabile preminenza sopra l’arte, la letteratura, ecc., insomma su tutto ciò che costituisce il mondo spirituale”. (Storia Universale della Letteratura, vol. V, p.402)

 

LIBRI

Un americano alla corte di Re Artù     L’autore, visitando il castello medievale di Warwick, incontra un vecchio individuo che sembra conoscere a menadito tutto il maniero. Incontratolo di nuovo nella hall dell’albergo, discute con lui sulla trasmigrazione delle anime. Il vecchio signore gli confessa di essere ammalato e gli consegna un manoscritto autobiografico. L’indomani il vecchio muore e l’autore, leggendo il manoscritto, apprende che in gioventù, in seguito a un trauma, trasmigrò, corpo e anima, nel VI secolo.  Catturato da un cavaliere errante fu condotto alla corte di Re Artù dove entrò in competizione con il Mago Merlino, dopo aver predetto una imminente eclisse di sole. Divenuto principale ministro del re, con le sue conoscenze intervenne nella vita dell’epoca per cercare di modificarle. A questo punto il libro acquista un marcato sapore di satira e di polemica, rivolta sia verso la politica e la cultura del medioevo, sia, per riflesso, verso i tempi moderni. L’istituto monarchico viene attaccato, e così pure gli istituti legislativi, la vita economica, le superstizioni, la nobiltà cavalleresca, la Chiesa. L’americano venuto dal futuro viene fatto oggetto da attacchi dai parte di feudatari ed ecclesiastici che non vedono di buon occhio la sua presenza a corte. Colpito da un altro trauma, si addormenta e si risveglia nel tempo dal quale era partito. Sebbene  la polemica sociale e politica di Twain sia presentata in forma alquanto grezza, i personaggi sono felicemente presentati e sempre circondati da un umorismo caustico e talvolta in forma grottesca.

Le avventure di Tom Sawyer

Il primo romanzo, ambientato in un immaginario paese sulle rive del Mississippi, ha per protagonista principale Tom Sawyer, un ragazzino scavezzacollo, discolo, sempre pronto a marinare la scuola per recarsi in riva al fiume in compagnia dell’amico Huckleberry Finn e del compagno di banco Joe Harper. Comprimari della vicenda sono la zia Polly, la cugina Mary e il fratellastro Sid, ubbidiente ma un poco spione.

Un giorno i tre decidono di scappare e di vivere in solitudine su un isolotto disabitato, in mezzo al fiume. Tutti li cercano e alla fine li danno per morti. I tre cominciano per annoiarsi e, stufi di stare soli, decidono di tornare a casa e arrivano proprio nel  momento dei loro funerali, generando scompiglio. Una successiva avventura di Tom è la visita nottetempo, assieme a Huck, al cimitero dove pensano di trovare un antidoto contro le verruche. Assistono, invece, all’uccisione del medico locale da parte di Joe l’indiano. L’assassino viene arrestato e Tom non esita a deporre in tribunale contro di lui. Ma Joe riesce a fuggire, lanciando minacce contro di lui e contro il giudice e poi scompare. Al termine dell’anno scolastico, durante una  gita, Tom e Becky, la figlia del giudice, si smarriscono in alcune grotte e sono incapaci di trovare una via d’uscita. Trovano invece Joe l’indiano che da tempo si nascondeva nelle grotte dove aveva sepolto anche il bottino delle sue razzie. Inseguiti dall’indiano che si vuol vendicare di Tom, riescono a sfuggirgli per l’arrivo dei soccorsi. Per ordine del giudice le grotte vengono chiuse. In seguito, appreso che nelle grotte era nascosto il tesoro di  Joe, Tom e Huck partono alla ricerca. Lo trovano e  diventano ricchi.

Le avventure di Huckleberry Finn, scritte nel 1885, continuano le avventure di Tom Sawyer solo che adesso il personaggio è Huck.  Diventato ricco, il padre, che l’aveva abbandonato, si rifà vivo e lo rapisce nel vano tentativo di estorcergli denaro. Huck riesce a fuggire e a rifugiarsi in un isolotto del fiume dove aveva nascosto una canoa. Sull’isola trova il suo amico Jim, un negro scappato dalla schiavitù. Assieme navigano nottetempo per raggiungere uno Stato abolizionista, ma a causa di una tempesta, si perdono tra le isolette del fiume. Cercano lo stesso di proseguire. Inseguiti dalla polizia, sono costretti a prendere a bordo due furfanti anch’essi inseguiti. Dopo alcune avventure i due lestofanti vendono Jim agli zii di Tom Sawyer. La storia procede con i due amici che si sono ritrovati e che assieme tentano di liberare il negro. La storia si risolve nel migliore dei modi, ma con una prospettiva poco piacevole per Huck che si vede costretto a frequentare la scuola, ma col pensiero di andarsene a vivere tra gli Indiani.

Il libro è una vasta epopea dell’America degli avventurieri e delle cittadine miserabili sorte in riva al grande fiume. Huck è il tipico boy americano di quel tempo e le sue avventure rappresentano una spietata anche se ironica satira dell’umanità in genere e di quella americana in particolare.

Il biglietto di un milione di sterline  E’ tra i racconti più noti di Twain. Un giovane impiegato di San Francisco, durante una gita in barca, fa naufragio e viene raccolto da una nave diretta a Londra. Quando sbarca è senza un soldo in tasca. Mentre si aggira affamato per la città viene contattato da due fratelli milionari che gli consegnano una banconota valida da un milione di sterline, con la promessa che se dopo un mese fosse riuscito a restituirla intatta, gli avrebbero dato un ottimo lavoro. I due fratelli avevano fatto tra di loro una scommessa: il primo sosteneva che nessuno avrebbe potuto credergli perché il giovane non avrebbe saputo spiegare la provenienza del biglietto, anzi sarebbe finito in galera; il secondo scommise il contrario. Il giovane, abbandonato a se stesso, tentò  di spenderla, ma nessuno, ovviamente, poteva dargli il resto. Ma tutti gli davano fiducia e gli facevano credito perché prima o poi avrebbe saldato il debito. Cominciò così a contrarre piccoli debiti per sopravvivere e tutti, dopo che lui aveva raccontato come ne era venuto in possesso, gli credettero. Durante il mese la notorietà del giovane che ‘aveva una banconota da un milione di sterline in tasca’ fu strombazzata da tutti i giornali e la notorietà del giovane salì alle stelle. Fu persino invitato nell’alta società, dove conobbe Portia, una fanciulla di cui subito si innamorò. Quando il termine del mese si recò dai due fratelli scommettitori per rendere la banconota, vi incontrò Portia, la fanciulla amata. Era la figlia di uno dei due fratelli e, ovviamente, l’ottenne in sposa. Il motivo vitale della novella si basa sull’assurdità iniziale che viene accettata psicologicamente da tutti. Umorismo e ottimismo pervadono la vicenda.

Il principe e il povero  Sotto il regno di Edoardo VIII il principino Edoardo si scambia d’abiti con un giovane mendicante che gli assomiglia come due gocce d’acqua. Ognuno si introduce nella nuova personalità, assumendone tutte le funzioni,  Entrambi impareranno a conoscere un nuovo tipo di realtà e di vita che prima non conoscevano. Rimarranno poi prigionieri delle loro identità.  Dal libro furono tratti i film di W.Keighlev del 1937 e di R. Fleischer nel 1978. La Walt Disney ne trasse un lungometraggio a cartoni animati.

Il ranocchio salterino della contea di Calaveras  È la prima novella scritta da Twain nel 1867, quella che lo fece conoscere al pubblico. L’autore, prende spunto da un vecchio racconto del West a tutti noto.  Un minatore fortunato, proprietario di una vacca orba e di un cane, possedeva pure una rana famosa nella contea per i suoi lunghi salti e capace di battere tutte le altre  rane. Un giorno un minatore punta quaranta dollari sulla rana che era stata posta in competizione con un’altra rana, pensando di vincere. Non aveva previsto che il suo competitore avrebbe riempito il gargarozzo dell’imbattibile rana con della granaglia mista a pallini di piombo. Il racconto non ha nulla di eccezionale. Di eccezionale vi è il modo con cui la storia è raccontata e il riso franco con cui la vicenda è condita. Il pubblico e in particolar modo i pionieri che popolavano le miniere del West, avvertirono subito la novella come cosa legata al loro mondo, in virtù della vivacità e dell’umorismo di cui era pervasa. “Da questo momento Mark Twain fu legato alla sua formula né poté mai liberarsene: quella di divertitore del pubblico anche quando non aveva voglia di farlo”. (Dizionario delle opere Bompiani)

Vita sul Mississippi  Si tratta di ricordi autobiografici, pubblicati nel 1875. I primi capitoli introduttivi, descrivono il grande fiume, mentre quelli che seguono riportano la vita dell’Autore dai suoi primi anni sino allo scoppio della Guerra di secessione che mise fine, temporaneamente, ai viaggi sul Mississippi. Seguono poi i capitoli che narrano le vicende di Twain da cercatore d’oro, giornalista e poi scrittore della Nuova Inghilterra. Gli ultimi capitoli riportano il  resoconto di esperienze di viaggio lungo il fiume, di divagazioni, di pensieri, di invenzioni fantastiche. Non è un libro umoristico, se non a tratti, ma riflette il sentimento ottimistico e al tempo stesso freddo e cinico nella valutazione degli individui,  di una nazione che si trasforma attraverso fattori sociali ed economici.

 

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ANGUILLA 1985 (614/7+BF 65),  ANTIGUA 1985 (870/4+BF 101),  BHUTAN 1985 (688/91+BF116),  BOSNIA ERZEGOVINA  2000 (328), CAICOS 1985  (66/9*BF 12),  CENTROAFRICA 1985 (669),  COMORES  1985 (417),  DOMINICA 1985 (873/7+BF 103),   GAMBIA 1985 (551/4+BF 16),  GERMANIA 2001 (2028),  GRENADA 1985 (1272/6+BF 139),  GRENADA GRENADINES 1985 (6129/22+BF 100),  LESOTHO 1985 (657/70*BF 32),  LIBERIA 1998 (1764),  MALDIVE 1985 (1928/32+BF 111), 1986 (1049),   PARAGUAY 1985 (2169/75),   REDONDA 1985 (Catal. Domfil 985),  ROMANIA 1960 (1682),  1985 (3634/7+BF179),  RUSSIA 1960 (2360),  SAINT VINCENT 1991 (1330/3+BF 137), 1992 (1394/7+BF 149),  1992 (1406/9+BF 150/1), SAN MARINO 2010,  SIERRA LEONE 1985 (691/4+BF 39),  U.S.A. 1940 (417), 1972 (969), 1993 (2198), 2011.

 

TYL  JOSEF  KAJETAN

(Cecoslovacchia)

 

Nato a Kutnà Hora nel 1808. Morto a Plzsen nel 1856.

Vivace animatore culturale, creò un nuovo tipo di giornalismo popolare. Scrisse su argomenti storici e sociali. Fu il fondatore del teatro moderno ceco.

La sua opera teatrale è assai vasta e comprende commedie, drammi, farse, fiabe. Il tema principale è il mondo popolare a fianco del quale ha vissuto e gli ambienti sono quelli popolari e borghesi del tempo.  In una delle sue opere è presente la canzone “Dov’è la patria mia” che divenne l’inno nazionale cecoslovacco, 

Opere:  La festa dei ciabattini praghesi (1834), che contiene la canzone “Dov’è la patria mia”,  La figlia dell’incendiario (1846),  L'allegro crapulone di Praga (1846), Il suonatore di  cornamusa di Strakonice (1847). Tra i lavori ispirati a motivi fiabeschi popolari è il notissimo Cornamusaio di Strakonice (1847), La donna testarda (1849), La visione di Jirik (1849).

 Scrisse anche drammi storici di ispirazione patriottica come I minatori di Kutná Hora (1848) dove c'è l'eco delle rivoluzioni europee di quell'anno, Giovanni Huss (1948). Ha lasciato anche due volumi di racconti: Il ladro (1832) e Vita di miserabili (1836).

 

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CECOSLOVACCHIA  1956   (866)

 

 

 

 

URECHIA NESTOR

(Romania)

 

Nato a Bucarest il primo maggio 1966 e ivi morto il 9 aprile 1931.

Prosatore, studiò di al politecnico di Parigi (1886-1887). Laureatosi, diventò professore alla Scuola dei Ponti e delle Strade di Bucarest (1897) e, successivamente, entrò nell’amministrazione pubblica.

Esordì su ”Literatorul” (Il Letterato) (1882) con il racconto Moartea lui P. [La morte di P.]. La sua opera, eclettica, costituita di note di viaggio, epistolari, poemi in prosa, guide per “buontemponi, ciclisti, automobilisti, turisti”, scritti divulgativi ecc., è un elogio lirico della montagna, in tono minore.

Scrisse: Conferinţe (Conferenze 1901), Un proiect de geografie socială a României (Un progetto di geografia sociale della Romania 1902), Zînele din Valea Cerbului. Poveşti pentru copii (Le fate della Valle del Cervo. Racconti per bambini 1904), Dans les Carpathes roumaines (1906), Căruţa poştei (La carrozza della posta 1907), În Bucegi (Sui Bucegi 1907), Gîze (Insetti 1908), Drumurile noastre (I nostri sentieri 1911), Sinaia, Buşteni, Azuga, Predeal (1911), Drumul Braşovului (La strada di Braşov 1913) . (da Internet)

 

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ROMANIA  Anno 1966  (2221)

 

 

 

 

USPENSKY EDUARD

(Russia)

 

Nato a Mosca nel 1937.

Dopo la laurea, lavorò come assistente tecnico, scrivendo libri per ragazzi e occupandosi di animazione presso emittenti radio e televisive, con racconti i cui protagonisti erano cani, gatti e coccodrilli.  Si occupò anche di trasmissioni educative rivolte ai giovani per spiegare attraverso il racconto e il gioco concetti, linguistici, matematici, scientifici.  Si dilettò anche di portare a conoscenza attraverso la radio e la televisione vecchie canzoni popolari, usando cantanti di talento e rivolgendosi ad un pubblico giovanile e agli anziani ammalati di nostalgia. Giochi e poesie facevano parte del suo bagaglio di animatore  culturale.

Il suo primo libro aveva per titolo Zio Fedya, il suo cane e il suo gatto, pubblicato nel 1974. Protagonista è un ragazzo, chiamato Zio Fedya  per il suo carattere sempre serio. La vicenda inizia quando i genitori, non permettendogli di prendersi cura del gatto Matroskin, Zio Fedya lascia la casa assieme al gatto e al cane Sharik e trova rifugio nel casolare di un villaggio chiamato Prostokvaschino.  Dopo la scoperta di un  tesoro, Zio Fedya può comprarsi un trattore, che funziona a minestra e patate, e un fornello per scaldarsi di inverno e cucinare tutto l’anno. Il racconto diventò un film animato.  I personaggi furono utilizzati in successive storie rivolte al mondo dell’infanzia. 

 

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GIAPPONE  2006  (3795), URSS  1998  (5485)

 

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