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FABRE  JEAN HENRI

(Francia)

 

Nato Saint Leons, Aveyron  il 22 dicembre del 1823. Morì a Serignan-du Comtat, Vauclouse l’11 ottobre del 1915

Popolarissima figura di maestro elementare, pressoché autodidatta, amò la scienza e il positivismo scientifico diventa in lui poesia. Da giovane, poverissimo, campava facendo lavori campagnoli, un’attività che gli permise di analizzare da vicino animali, piante e la natura in genere. Nelle pause di lavoro studiava e poté così entrare nella Scuola Normale per Maestri di Avignone. Insegnò a Carpentras e ad Ajaccio dove continuò le sue ricerche entomologiche, in particolare quelle  sulla botanica. Nel 1852 ebbe la cattedra di Chimica al Liceo di Avignone. Si ritirò in seguito a vita privata, ritornando alla campagna, nella località di Serignan.

Scrittore entomologo, scrisse opere di carattere scientifico-divulgativo fra cui La scienza elementare (1862-65), I devastatori, racconti sugli insetti nocivi all’agricoltura (1870), Gli ausiliari, racconti sugli animali utili all’agricoltura (1873)

È noto per aver scritto una serie di racconti e osservazioni sulla vita degli insetti, usando uno stile colorito e pittoresco, raccolti in dieci volumi dal titolo Ricordi entomologici (1879-1907), ripubblicati in edizione definitiva a Parigi (1919-1925).

Si occupò anche di poesia e compose versi in felibre. Scrisse Oubreto provençalo dou felibre de Tavan (1909) e Poesie in francese e provenzale (1925)

 

FILATELIA

MONACO  Anno 1973  (923)

 

 

 

Fachir Mohan Senapati

(India)

 

Nato a Oriva il 14 gennaio 1843. Morto il 14 giugno 1918.

Scrittore indiano in lingua Oriva, è chiamato il "padre della moderna letteratura Oriva” ed è la figura principale della produzione letteraria della sua generazione. È anche considerato il poeta fondatore della poesia. Dopo una prima parentesi lavorativa nell’amministrazione statale iniziò ad occuparsi di poesia, a  tradurre opere dal sanscrito e a dedicarsi alla scrittura creativa.

Nel 1860 scrisse il racconto Lachmania, pubblicato sulla “Gazzetta Bodhanayini” col quale aprì la strada a quel genere in India. Sfortunatamente di tale racconto, che mette a nudo la sua biografia,  non sono rimasti che frammenti per cui la sua prima opera è da considerarsi Rebati (1898). È la storia di una ragazza il cui desiderio per l'istruzione è collocato nel contesto di una società conservatrice nel villaggio di Orissa, colpito da un'epidemia di colera.  

Altre sue storie sono Patent Medicine, Dak Munshi, Adharma Bitta e molti racconti brevi.

 Fakir Mohan Senapati è anche noto per il suo romanzo Chha  maana Atha Guntha. Si tratta del primo romanzo indiano il cui tema è lo sfruttamento dei contadini senza terra da parte dei feudatari.

 L’opera è stata scritta molto prima della rivoluzione d'ottobre in Russia o molto prima che emergessero idee marxiste in India.

 

FILATELIA 

INDIA Anno 1993 (1179)

 

 

 

 

FADEEV Aleksandr  ALeksandrovic

(Russia)

  

Nasce a Tver’ nel 1901. Muore a Mosca nel 1956.

Acquistò vasta fama con il romanzo La disfatta (1927) sulla guerra civile in Siberia. Il tema lo riprese in L'ultimo degli Udeche (1929-36). Per La giovane guardia (1945) fu accusato di deviazionismo. Nel 1951 pubblicò un'edizione riveduta. L'ultimo romanzo, Metallurgia pesante, rimase incompiuto.

Fu segretario generale dell'Unione scrittori fin dal 1946.

Morì suicida, quando la politica krusceviana portò alla luce passati abusi nei quali Fadeev ebbe, a quanto pare, parte.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1943 (922/3), 1965  (3012), 1971 (3784)

 

 

FAEHLMANN FRIEDRICH ROBERT

(Estonia)

 

Nato il 20 dicembre 1798. Morto  il 22 aprile 1850.

Filologo, fu uno dei  co-fondatori della Società Estone di Cultura presso l’Università di  Dorpat e ne fu anche il il suo presidente (1843-1850).

 Faehlmann è nato nella famiglia di un ex  servo della gleba, gestore del maniero Ao, della Contea di Jarva,   Nel 1825 si è laureato presso il dipartimento di medicina dell'Università di Dorpat.  Nel 1827 ha conseguito l' MD, diventando un medico in Dorpat.  Inoltre ha tenuto lezioni in lingua estone presso l'Università durante il 1842-1850.

 Dal 1820 iniziò ad interessarsi della cultura estone. Si occupò attivamente di folklore, in particolar modo quello legato al poema Kalevipoeg,  che dopo la sua morte ( e anche per opera del ricercatore estofilo Reinhold Friedrich Kreutzwald), è diventato il poema epico nazionale dell’Estonia.

Faehlman raccolse pure molti racconti sino ad allora tramandati oralmente.

Morì di tubercolosi in Dorpat.

Opere:  Observationes inflammationum occultiorum (tesi di laurea 1827);  Versuch einer neuen Anordnung der Conjunctionen estnischen in der Sprache" (1842) ;  Ueber die der Declinazione estnischen Nomina (1844);  Die Ruhrepidemie in Dorpat im Herbst 1846 (1846);   Verhandlungen Gelehrten estnischen der Gesellschaft (1852). 

 

FILATELIA

ESTONIA  Anno  1998

 

 

 

FAGUNDES VARELA LUIS NICOLAU

(Brasile)

 

Nato a Rio de Janeiro nel 1841, morto a San Paolo nel 1875.

I suoi lavori poetici sono di ispirazione religiosa, civile ed epica. Scrisse il poema Anchieta o il Vangelo nella foresta (1875) e le poesie Notturni (1861), Pendao auriverde (1862), Voci d’America (1864),  Canti e fantasie (1865),  Canti meridionali (1865), Canti delle cicale (1869).

La sua poesia è di sapore romantico e nei paesaggi descritti ricorda la natura tropicale, le leggende, le voci e i colori della sua terra.

 

FILATELIA

BRASILE  Anno1991  (2033)

 

 

 

FAIZ AHMAD FAIZ

(Pakistan)

 

Nato il 13 febbraio 1911  a  Kala Kader , Sialkot ,Impero Britannico. Morto il 20 novembre 1984 a   Lahore , Pakistan.

Faiz Ahmad Faiz fu un influente intellettuale di sinistra, poeta rivoluzionario, e uno dei più famosi poeti della lingua Urdu.  Membro del Movimento degli scrittori progressisti '(PWM), Faiz era un  marxista-comunista, membro associato del Partito Comunista.

Nonostante sia stato ripetutamente accusato di ateismo da parte dell'establishment politico e militare, nella sua poesia Faiz espone  il suo complicato rapporto con la religione in generale e l'Islam in parrticolare.  Fu, tuttavia, ispirato dalle tradizioni sufi dell'Asia meridionale.

La sua vita politica ebbe varie fasi tra cui l’arresto da parte della  polizia militare, una condanna, cui seguì  la pena massima, pena che fu commutata dopo l' assassinio di Liaquat Ali Khan nel 1951. Ritornò a vivere a Mosca,  ma poi scelse la via dell’esilio a Londra.

Nel 1964, Faiz tornò nel suo paese e si stabilì a Karachi e fu nominato rettore  dell’ Abdullah Haroon College. Nel 1965, Faiz fu poi  portato al governo dal carismatico socialista democratico Zulfikar Ali Bhutto  come ministro degli Esteri.   Nel 1977 , dopo la rimozione  di Bhutto, Faiz fu posto sotto il controllo della polizia militare.

Nel 1979, Faiz lasciò il  Pakistan dopo aver appreso la notizia dell'esecuzione di Bhutto. Trovò asilo politico nel Libano,  a Beirut. Dopo la ripresa della Guerra del Libano nel 1982, tornò in Pakistan in cattive condizioni di salute.

 Nel 1984, morì a Lahore, Punjab Provincia , poco dopo aver appreso la sua nomina per il  Premio Nobel per la pace.

Faiz fu uno dei poeti più importanti del sub-continente indiano.  Studiò filosofia e letteratura inglese, ma la poesia e la politica lo interessavano più di ogni altra cosa.   Ispirata dall’ideologia marxista, la poesia di Faiz presenta un forte senso di impegno verso  le persone di classe inferiore, ma mantiene sempre una bellezza unica alimentata dalla lunga e ricca tradizione della letteratura  Urdu.  Le sue poesie d'amore sono  altrettanto attraenti quanto le sue poesie politiche.

Faiz è stato il primo poeta asiatico ad essere stato insignito, nel 1963,  del Premio Lenin per la pace, l'equivalente dell'Unione Sovietica del Premio Nobel.  Ha usato metri e ritmi tradizionali per comporre la poesia che era un misto di romanticismo e realismo. 

Opere:  Naqsh-e-Faryadi (1943),   Dast-e-Saba (1952),   Zindan-Nama (1956),   Dast-e-Tah-e-Sung (1965),   Mere Mere Dil Musafil,  Sar-e-Wadi-e-Sina

 Poesie popolari:  Una prigione di sera , Prima che tu venissi , Non chiedere, il mio amore,  Ghazal,  Autostrada, E 'di nuovo primavera , L’ultima notter  Solitudine, Il mio cuore , La mia intervista, , Parlare , Stanza, L'incarcerazione,  Solitudine.

Commedie: Sheeshon ka Maseeha, Dard Aayega Dabe Paon, Kuchh Ishq Kiya Kuchh Kaam, Chand Roz Aur Meri Jaan, 

 

FILATELIA

PAKISTAN  Anno 1997

 

 

FALCONER  IAN

(U.S.A.)

 

Nato nel 1959.

Falconer è autore e illustratore di tutti i titoli del bestseller per l’infanzia Olivia, (Olivia salva il circo, Olivia e il giocattolo scomparso Olivia forma una band).  Le sue illustrazioni sono presenti anche su molte copertine del “The New Yorker”.

Inoltre, ha progettato scene e costumi per il New York City Ballet, l’Opera di San Francisco e il Royal Opera House (Covent Garden),

 

FILATELIA  

USA, Anno 2006 (3743

 

 

Falkberget Johan (pseud. di  Johan Petter Lillebakken)

(Norvegia)

 
Nato in una fattoria della valle Rugldal, comune di Røros., il 30 settembre 1879  e ivi morto il 5 aprile 1967.

Appartenente ad una famiglia di minatori, inserì questo mondo con tutti i problemi nelle sue opere.

Nel 1891 iniziò a scrivere la sua trilogia Christianus Sesto, assumendo lo pseudonimo di Falkberget - il nome della fattoria in cui egli visse.

La sua prima opera fu pubblicata nel 1902 Nel 1906 abbandonò il lavoro come un minatore e ne trovò uno come redattore del giornale «Nybrott» a Ålesund. Nel 1908 si recò a Fredrikstad per prendersi cura del giornale «Smaalenes Socialdemokrat». Ottenuta una borsa di Stato, si recò a   Kirkenes e dal 1909 fino al 1922  fissò la sua residenza principale a Kristiania (oggi Oslo) dove aveva trovato lavoro. 

Nel 1922 tornò a Røros per vivere nella sua fattoria di Ratvolden, a meno di un chilometro dalla fattoria Falkberget.Morì il 15 aprile 1967.

I primi lavori sono ambientati nel mondo contemporaneo Montagne nere (1907), Presso le nevi eterne (1908), Inverno duro (1911). Le successive sono, invece, ambientate nel passato Eli Siursdatter, Olocausto (1917), La quarta guardia notturna (1923). C’è nelle sue opere l’ideologia della lotta di classe, basata su un concetto cristiano-umanista.

Problemi morali, sociali e religiosi sono pure presenti nella trilogia Christianus Sextus (1927-35) e nella tetralogia Il pane della notte (1940-59). Accurata è la ricostruzione storica.

La sua vena lirica si manifesta in particolar modo nella raccolta dei suoi versi Poesie da Rugelsjøen.

Fu autore di saggi e studi storici.

 Cresciuto in una zona mineraria e cominciò a lavorare come minatore e molte sue opere  riportano ampiamente le esperienze personali con la gente, il paese e la cultura mineraria.

Scrittore prolifico, tra la copiosa produzione di romanzi e racconti sono da ricordare  Den fjerde nattevakt (1923), un romanzo storico sul lavoro in miniera ambientato nella prima metà del 19 ° secolo e la trilogia Christianus Sesto (1927, 1931, 1935). (da Wikipedia)

 

FILATELIA

NORVEGIA  Anno 1979  (753/4)

 

 

 

FALLADA  HANS  (pseud. di RUDOLF  DITZEN)

(Germania)

 

Nato a Greifswald il 21 giugno 1893. Morì a Berlino il 15 febbraio 1947.

Figlio di un giudice, il giovane Hans non brillò negli studi classici in quanto la sua eccessiva timidezza non gli permise di superare gli esami di maturità e dovette ripiegare su un istituto agrario. 

Occupò diversi impieghi: fu perito agrario, contabile, guardiano notturno, mercante di cereali e agente di pubblicità. Stabilitosi a Berlino dopo la prima guerra mondiale,  fu giornalista e traduttore e cominciò a dedicarsi alla letteratura. Dopo aver assistito a  Neumünster  come reporter ad un processo in cui erano coinvolti dei contadini,  scrisse una specie di romanzo reportage, Contadini, pezzi grossi e bombe (1930) che gli diede la notorietà, ma la fama venne col successivo romanzo E adesso pover’uomo? (1932)

Con i proventi finanziari comprò un piccolo podere dove si trasferì con la famiglia. 

Seguirono una dozzina di romanzi di successo, tra cui Aspettavamo un bimbo (1934), Chi c’è stato una volta (1934), Vecchio cuore va alla ventura (1936), Ognuno muore solo (1947) e un volume autobiografico.

La disfatta tedesca del 1945 lo ricondusse a Berlino. Una grave malattia lo costrinse ad alleviare le sofferenze per mezzo di sonniferi e stupefacenti tanto da diventarne dipendente. L’abuso lo condusse alla morte.

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 1993   (1515)

 

 

 

                                                                                                                                                        

FALLAS SIBAJA CARLOS LUIS (Calufa)

(Costarica)

 

Nato a Alajuela il 21 gennaio 1909. Morto il 7 maggio 1966.

Autore e attivista politico, nacque da madre single. Completò. solo i primi due anni della scuola secondaria prima di emigrare a Limon, dove lavorò nelle piantagioni di banane della United Fruit Company. Trovando condizioni  intollerabili, tornò a Alajuela dove all'età di ventidue anni e trovò lavoro come calzolaio. .

Fallas è diventato attivo collaboratore nel Partito Comunista della Costarica. Dopo un sanguinoso scontro tra lavoratori e la polizia, un giudice lo condannò nel 1933 a un anno di esilio sulla costa atlantica. Lì., nel 1934,  Fallas divenne il leader dello sciopero di 15.000 bananieri. Nel 1942 fu eletto rappresentante del movimento e  nel 1944 divenne un membro del Congresso nazionale. Combatté nella guerra civile in Costarica nel 1948 a fianco delle forze del governo, a cui i comunisti erano allora alleati.

Come autore è meglio conosciuto per i suoi romanzi Mamita Yunai (1940),  in cui ha denunciato la dura condizione subita da parte dei lavoratori ad opera della United Fruit Company e per Marcos Ramírez (1952), un romanzo di formazione sulla vita di un ragazzo della Costa Rica nel 20° secolo.

Tra le altre sue opere: Gentes y gentecillas (1947), e Mi madrina (1954).

Nonostante la sua breve e relativamente magra istruzione formale, Fallas è uno dei più letti autori costaricani.

Nel 1962 ha ricevuto il Premio W.Faulkner della Fondazione  americana per Marcos Ramírez. Poco prima della sua morte per cancro ai reni all'età di 57 anni, ha ricevuto il Premio Magon, il più alto riconoscimento della Costa Rica per il lavoro culturale. Il Congresso nel 1977 lo dichiarò Benemerito della Patria, la più alta onorificenza che il governo poteva concedere.

 

FILATELIA

COSTARICA  Anno 2009 (884)

 

 

 

 

Fallet René

(Francia)

 

Nato il 4 dicembre 1927 a Villeneuve-Saint-George . Morto il 25 luglio 1983.

Suo padre era un ferroviere originario del Bourbonnais.

Fallet abbandona presto gli studi, ma non prima di aver ottenuto un diploma e inizia a lavorare a Parigi all’età di 15 anni. Svolge diversi mestieri (presso un  editore,  un farmacista… si dedica a lavori saltuari. Un apprendistato che gli sarà utile nelle sue esperienze di scrittore.

Nel 1944, per aver cantato l’Internazionale  a Villeneuve, viene incarcerato. Dalla prigione scrive petizioni, persino una al maresciallo Petain per ottenere la sua liberazione. La ottiene e solo  allora si rende conto dell’importanza e del potere delle parole.

Dopo un periodo trascorso nell’esercito, Blaise Cendrars, che aveva letto uno dei suoi primi poemi, lo fa entrare nella redazione del giornale “Liberation”. Fallet vi pubblica una raccolta di poesie Le Periscope. Nel 1946 pubblica il primo romanzo Banlieu Sud-Est che gli apre le porte della letteratura impegnata.

Negli anni a seguire si dedica interamente alla scrittura e ai viaggi. Quale giornalista del “Canard enchainé” visitò l’Inghilterra, il Libano. Fece amicizia con Gorge Brassens. Sposò Mirelle Dubois, ricevette  nel 1950 il Premio del romanzo populista per i  romanzi Banlieu sud-est, La Fleur e la souris, Pigalle

I critici lo descrivono come “scrittore lento” (pubblica un libro ogni 2/3 anni). Nel 1964 con Paris au mois d’aoùt ottiene il Premio Interallié che lo consacra definitivamente nell’Olimpo della letteratura francese.

Tra i suoi hobby: la pesca, la pétanque (gioco di bocce), il ciclismo.

Nel 1970 ottiene il Prix de l’humour per Au Beau rivage.

I suoi romanzi hanno ispirato  numerosi film, tra cui: Le Tripoteur, Les pas perdu, Les vieux de la vielle, Paris au mois d’aoùt, Un idiot a Paris, Il etait un petit navire,( alcuni interpretati  da Charles Aznavour, Pierre Brasseur) e il noto La soupe aux choux con L.De Funès, J.Carmet, J. Villeret.

Altre opere:   Testament, 1952. Rouge à lèvres, 1955 La grande ceinture, 1956. Une poignée de main 1959. Mozart assassiné, 1963. Charleston. 1967. Bulle ou la voix de l'océan. 1970. L'Amour baroque, 1971. Le braconnier de Dieu. 1973. Ersatz, 1974. Carnets de jeunesse 1. 1990. Carnets de jeunesse 2 1992, Carnets de jeunesse 3. Y a-t-il un docteur dans la salle ? 1977. L’Angevine. 1982. Bulle ou la voix de l'océan 1970. Chromatiques. 1973. Dix neuf poèmes pour Cerise., 1969.Les Yeux dans les yeux.

 

FILATELIA

FRANCIA    (manca francobollo), GUINEA  Anno 2008  (3774/379),

 

 

 

FALLON  DIEGO

(Colombia)

 

 Nato a Santa Ana nel 1834. Morto a Bogotà nel 1905.

 Appartiene alla seconda fase del romanticismo colombiano.  Di padre irlandese e madre colombiana, fu inviato a Londra per completare gli studi di matematica e di ingegneria. A Londra scoprì pure la vocazione per la letteratura e la musica. Imparò a suonare il violino e la chitarra.

 I suoi poemi, in cui si rispecchia un profondo romanticismo, iniziano con l’opera La luna, assai nota tanto che alcune poesie appaiono in diverse antologie.

Altri poemi di ottimo esito sono La palma del deserto,  Le rocce di Suesca.

L’opera omnia fu raccolta nel 1916 in un volume dal titolo Poesia.

La sua vita privata fu sempre lontana da immagini fastose. Trascorse un’esistenza discreta, da maestro, dando lezioni di musica.

 

FILATELIA

COLOMBIA  Anno 1984

 

FARID KHWAJA GHULAM

(Pakistan) 

 

Nato nel 1845 a Chachran Sharif, Saraikistan e ivi morto nel 1901.

E’ considerato uno dei poeti sufi più letti e rispettati nel subcontinente indiano. Apparteneva all’ ordine sufi Chishti-Nizami. Viaggiò in diverse città e predicò per l'Islam e la pace.

Era il figlio di Khwaja Khuda Bakhsh. Sua madre morì quando lui aveva cinque anni e rimase orfano all'età di dodici anni quando anche suo padre morì. Fu educato da suo fratello maggiore, Fakhr Jahan Uhdi.

Studioso, conosceva l’arabo, persiano, urdu, Sindhi, Braj Bhasha, e punjabi. Ha scritto anche alcune poesie in Sindhi, persiano e Braj Bhasha. Era un poeta anti-imperialista. Si oppose il dominio britannico in Bahawalpur.

La sua poesia è piena di amore verso Allah e  il suo Profeta Muhammad, per l'umanità e la natura. Ha usato il simbolismo nella maggior parte delle due opere.

Tra le  sue opere:  Dewan-e-Farid nel 1882 (Saraiki),  Dewan-e-Farid nel 1884 (Urdu).  Manaqabe Mehboobia (Persiano).

 

FILATELIA

PAKISTAN Anno 2001

 

 

 

 

Farley Walter

(USA)

 

Nato nel 1915. Morto nel 1989. (1915—1989)

Nato a Syracuse, New York, sviluppò fin da ragazzo il suo amore per gli animali, i cavalli in particolare, una passione che mantenne anche quando la famiglia si trasferì a New York City.

Iniziò a scrivere il libro Lo stallone nero quando era uno studente alla Brooklyn’s High School Accademy di Mercersburg e poi in Pennsylvania e lo portò a termine durante un corso di studi alla Columbia University.  Il libro fu pubblicato nel 1941.

Con i proventi ricavati dalla vendita intraprese una serie di viaggi attraverso il Messico, le Haway, il South Seas e la maggior parte dei paesi dell’America del Sud, le Isole dei Carabi e l’Europa.

Il successo presso i giovani del libro lo spinse a pensare ad altre avventure, ma lo scoppio della Seconda guerra mondiale e il suo richiamo nell’esercito lo distolse dal tema. Solo a guerra terminata poté riprendere il personaggio, scrivendo su di lui altre avventure e creando altri personaggi e trame in cui un cavallo era sempre il protagonista, come in L’isola che uccide.

Scrisse oltre 34 romanzi per giovani e il suo Black Stallion fu tradotto in oltre 20 paesi esteri.

La sua passione per i cavalli lo spinse ad acquistare una fattoria dove, assieme alla moglie e a quattro figli, poté allevare  cavalli di razze diverse.

Farley morì nell’ottobre del 1989,  poco prima della pubblicazione del ventesimo libro della serie Black Stallion, scritto assieme al figlio Stefano, che continuò la serie.

 

FILATELIA

SIERRA LEONE  2001  (3403)

 

 

 

 

Fast Howard.

(USA)

 

Nato a New York City l’11 novembre, 1914. Morì a Greenwich, Connecticut, il 12 marzo, 2003.

Figlio di un operaio di fabbrica,  abbandonata la scuola superiore, pubblicò il primo romanzo Due villaggi all’età di 18 anni. Di tendenza comunista scrisse numerosi romanzi a sfondo politico, tra cui tre libri sulla Guerra di indipendenza americana (1939), Unvanquished (1942), Il cittadino e Tom Paine (1943).

Nel 1943 aderì al Partito comunista marxista sostenendo il suo punto di vista nei romanzi che scrisse durante questo periodo: Freedom Road (1944), L'americano (1946) e una biografia del governatore dell’Illinois, J. P. Altgeld.

Nel 1950 a causa delle sue opinioni politiche sulla Costituzione Americana fu condannato a tre mesi in carcere.

Non cessò, in ogni modo, di esprimere e divulgare le sue idee quando costituì una società editoriale, la Blue Heron Press, che pubblicò i romanzi Spartacus (1951), imperniato sulla rivolta del gladiatore nel 71 a.C.,  Timberman Sila (1954), su una vittima del maccartismo e la Storia di Lola Gregg (1956), in cui descrive l’operazione messa in atto dall’FBI per catturare un sindacalista comunista. Fast è rimasto fedele al Partito comunista fino al 1956. Se ne allontanò, quando Nikita Krusciov denunciò i crimini di Stalin e la decisione del governo sovietico durante la rivoluzione ungherese. L'anno successivo pubblicò Il Dio nudo: lo scrittore e il partito comunista (1957).

Spartacus. fu cancellato dalla lista nera di Hollywood quando Dalton Trombo, nel1960, ne scrisse la sceneggiatura.

Fast si trasferì a Hollywood dove scrisse diverse sceneggiature. Tuttavia, continuò a scrivere romanzi politici di notevole successo commerciale: Gli immigrati (1977), La seconda generazione (1978), L'istituzione (1979),  The Outsider (1984) e La figlia  dell’immigrato  (1985). La sua autobiografia, Being Red è stata pubblicata nel 1990.

Durante la sua vita ha pubblicato più di 40 romanzi, sotto il suo nome e 20 sotto lo pseudonimo EV Cunningham. . Scrisse pure una  biografia su Josip Tito. I suoi libri sono stati tradotti in 82 lingue diverse e il suo ultimo romanzo, Greenwich, è stato pubblicato nel 2000.

 

FILATELIA

GRENADA GRENADINE  Anno 1999   (2542/7+ fog.447),   MALI  Anno 1994,  UM AL QUIWAIN  Anno 1969 (25).

 

 

 

 

FAULKNER  WILLIAM

(USA)

 

Nato a New Albany (Mississippi) il 25 settembre 1896. Morì a Oxford (Mississippi) il 6 luglio 1962

Di famiglia aristocratica decaduta dopo la Guerra di secessione, si formò culturalmente nell’atmosfera del Sud feudale e agrario.

Interrotti gli studi, si arruolò volontario nell’aviazione canadese per partecipare alla prima guerra mondiale, ma non raggiunse mai il fronte europeo. Frequentò l’università di Oxford (Mississippi) e dopo aver affrontato diversi mestieri, esordì in campo letterario con una raccolta di poesie Il fauno di marmo (1924). Trasferitosi a New Orleans, incontrò S.Anderson, T.S.Eliot, J.Joyce che divennero suoi maestri.  Nacquero gli Schizzi di Orleans (1958).

Nel 1926 apparve il suo primo romanzo La paga del soldato, storia del ritorno al Sud di un reduce ferito.

Dopo un viaggio in Europa, ritornò in patria e si stabilì ad Oxford da dove si allontanò per brevi periodi di soggiorno a Hollywood dove lavorò come sceneggiatore. Dopo l’assegnazione nel 1949 del Premio Nobel compì viaggi per tenere conferenze in America, Europa e Giappone.

Nel 1927 scrisse il romanzo Zanzare e nel 1929 apparvero Sartoris e L’urlo e il furore.

Del 1930 è Mentre morivo, un romanzo grottesco ed eroicomico. L’anno successivo è pubblicato Santuario, una storia dall’aspetto poliziesco. In Luce d’agosto del 1932 affronta il tema  del conflitto razziale fra una donna bianca e un uomo di colore. Seguono  Il dottor Martino e altre storie (1934), Oggi si vola (1935). Nel 1936 fu pubblicato Assalonne, Assalonne!

Nell’ultima fase la sua produzione letteraria fu intensa. Faulkner scrive  racconti Palme selvagge (1939), Scendi Mosè (1942). Seguono nel 1948 Non si fruga nelle tenebre, Il gambetto del cavaliere (1949), Requiem per una monaca (1951), Una favola (1954), Parabola (1958), La città (1961), Il palazzo (1963) Il borgo (1940), I saccheggiatori (uscito postumo nel 1962).

Fu insignito del premio Pulitzer.

Scrittore complesso e difficile, descrisse la vita del Sud ambientandola in una città immaginaria, Jefferson. Nelle sue trame vi è la ricerca di significati simbolici, tragici, con descrizioni di crudo verismo, a volte macabre.

Per anni Faulkner fu conosciuto più in Europa che non in America.

 

FILATELIA

ANTIGUA  Anno 1995,  GUINEA 2008,  NICARAGUA 1995, PARAGUAY 1977, SVE$ZIA 1985, USA 1987

 

 

 

FAY  ANDRAI

(Ungheria)

 

Nato a Kohàni il 30 maggio 1786, morto a Pest il 26 luglio 1864.

Studia in collegi protestanti ed esordisce nel 1820 con una raccolta di oltre trecento favole e aforismi. In tre anni si ebbero alcune ristampe e una versione tedesca. Nel 1824 scrive un altro volume di favole che ottiene altrettanto successo.

Nel 1822, stabilitosi a Pest, fa della sua casa un cenacolo di scrittori, affascinati dal suo senso pratico e organizzativo.

Grande è l’incremento da lui dato all’istruzione pubblica e allo sviluppo del teatro e delle belle arti. Fonda la prima Cassa di Risparmio di Pest, che segna una tappa nell’evoluzione dell’economia ungherese.

Nel 1832 pubblica il romanzo La casa Bélteki, cui segue Il dottor Javor (1855).

Deputato al parlamento ungherese, si distingue come uno dei più importanti oratori dell’opposizione liberale. Dopo la capitolazione di Vilagos, si ritira a vita privata.

 

FILATELIA

UNGHERIA  Anno 1964  (1682),  1986  (3039)

 

 

 

FEDERER  HEINRICH

(Svizzera)

 
Nato a Brienz il 7 ottobre 1866. Morì a Zurigo il 28 aprile  1928.

Il padre si dilettava di disegno, musica e scultura. Il figlio  studiò nel monastero di Sarnen e fu ordinato sacerdote, ma la sua salute, soffriva di asma cronica, non gli permise la cura delle anime, perciò abbandonò il sacerdozio.

Nel 1900 entrò nella redazione del quotidiano “Neue Zürcher Zeitung” di Zurigo e vi rimase per sempre, dedicandosi all’attività letteraria.

Conosceva bene l’Italia sia nei paesaggi sia nella storia, tanto da scrivere opere di ambiente italiano, tra cui Novelle umbre (1919), Una notte in Abruzzo (1922), Fra gli uomini e sotto il sole del Sud (1926), Storie di viandanti e di miracoli del Sud (1921). Tra i personaggi storici si occupò di Innocenzo III, San Francesco, Dante, Michelangelo.

Fu autore di romanzi, Monti e uomini (1911), Pilatus (1913),  nei quali descrisse il piccolo mondo della sua gente, stretto attorno ad una religiosità cattolica.

 

FILATELIA

SVIZZERA  Anno 1966  (769)

 

 

 

Fedin Konstantin

(Russia)

 

Nato a Saratov il 24 febbraio del 1892. Morto a Mosca il 15 luglio del  1977.

Entrò a far parte dell'esercito russo durante la Prima Guerra Mondiale e dopo essere stato catturato fu rinchiuso in carcere in Germania.

Nel 1918 al suo rientro in  Russia aderì all’Armata Rossa e combatté  durante la guerra civile.

Il suo primo racconto, The Orchard, fu  pubblicato  Nel 1922 Fedin contribuì a formare il gruppo letterario dei Fratelli Serapione  ispirato dal lavoro di .Yevgeni Zamyatin. Il gruppo prese  il  nome da un  racconto di ET Hoffmann. Gli ideali del gruppo erano quelli di sostenere la rivoluzione e  di propugnare anche la libertà per la letteratura e le arti.

Nel romanzo Le città e gli anni, Fedin racconta la storia di un intellettuale che originariamente accoglie con favore la rivoluzione ottobre, ma poi se ne allontana e viene assassinato da un tedesco bolscevico. Il romanzo non piacque ai sostenitori del governo sovietico e Fedin fu accusato di essere troppo solidale con l’eroe del libro.

Nella breve storia, Transvaal  (1928) e nel  romanzo I Fratelli (1928), affrontò di nuovo i problemi di un intellettuale che adegua le sue idee agli ideali  comunisti.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale Fedin  cominciò ad accostarsi ai requisiti del realismo socialista. I suoi due romanzi Prime gioie (1946) e Una strana estate (1948), sono stati accolti con favore dai lettori dell’Unione Sovietica e del resto d'Europa.

Nel 1959 Fedin fu eletto Presidente dell'Unione degli Scrittori Sovietici, incarico che mantenne fino al. 1971 quando fu eletto presidente del consiglio di amministrazione. Konstantin Fedin morì a Mosca il 15 luglio, 1977.  (da Wikipedia)

 

FILATELIA

RUSSIA  1992  Annullo e cartolina Postale.  URSS Anno  1981 e 1983   Buste postali.

 

 

FEDKOVICH OSYP YURIY ADALBERTOVICH

(Ukraina)

 

Nato nel 1834. Morto nel 1888.

Democratico e noto poeta ukraino.

 

FILATELIA

Ukraina, 2004.08.08,  Annullo speciale e Busta postale (Museo a Putila), USSR, 1984, Busta postale.

 

 

 

FEKETE  ISTVAN

(Ungheria)

 

 Nato a Golle, Somogy nel 1900, muore nel 1970.

Durante la sua carriera letteraria vinse diversi concorsi e ottenne il successo con i romanzi Il testamento dell’Agha di Koppàny (1937), I Zselérek (1939),  Csì (1940),  Tuskevàr (1957) e commedie come Albeggia (1940),  Il dottor Kovàcs Istvàn.

Fu autore di fiabe.

Viene considerato l’autore più letto e stimato del suo tempo.

 

FILATELIA 

UNGHERIA  Anno 2000  (3702) 

 

 

 

 

FELDEK LUBOMIR

(Slovacchia)

 

Nato nell’ottobre del 1936 a Zilina.

Fu poeta, romanziere, drammaturgo e traduttore.

Proviene da una famiglia clericale. Studiò aSenica, e a Liverpool, dove nel 1954 si diplomò. Si laureò presso l'Università di Bratislava in lingua e letteratura slovacca.

Durante gli studi ha iniziato a lavorare come redattore in editoria e dal 1990 è stato redattore culturale.

Tra le sue opere emergono alcune raccolte poetiche (Kriedový kruh , Paracelsus , and Milovanie pred usnutím), il romanzo Van Stiphout e diverse opere teatrali tra cui Zjedenie Teta na o Janosik podľa Vivaldiho.

Ha tradotto le opere di poeti del mondo moderno ( Alexander Blok, Vladimir Majakovskij, Guillaume Apollinaire ), nonché opere classiche (come quelle di Sofocle e di William Shakespeare).

Ha anche scritto un paio di libri per bambini, in particolare il Modrá kniha rozprávok e Zelená rozprávok kniha.

Secondo statistiche, è tra i primi dieci autori più tradotti di lingua slovacca.

Nel 2008 ha ricevuto il premio Crystal Wing 2007, per la categoria della letteratura e del giornalismo. E’ uno dei fondatori del gruppo poetico noto come “Gruppo di Trnava”.

 

FILATELIA

SLOVACCHIA  Anno 2010

 

 

 

FELIPE LEON CAMINO

(Spagna)

 

Nato a Tabara (Zamora) nel 1884. Muore a Messico nel 1968.  

Tra il 1923 e il 1936 vive tra il Messico e gli Stati Uniti, insegnando spagnolo  nelle scuole di Berliz e nell’Università di Cornell.

Rientrato in Spagna allo scoppio della Guerra civile, entra nelle file dell’Alleanza degli Intellettuali Antifascisti.

Dopo la guerra è costretto ad andare in esilio nel Messico, dove collabora alle riviste “Espana Peregrina”, “Romance”, “Letras de Mexico”.  Da parte  sua fonda la rivista “Quaderni Americani”.

Tra le sue opere: El payaso de las bofetadas y el pescador de cana (1938), El hacha (1939), Espagnol del exodo y del llaqnto (1931), Ganaràz la luz (1943), Antologia rota (1948), El cervo (1958),  Obras completas (1963).

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno  1985  (2428)

 

 

 

FELJOO  BENITO JERONIMO

(Spagna)

 

Nato a Casdemiro, Orense nel 1676. Morto a Oviedo nel 1764.

Monaco benedettino, insegnò lettere all’Università di Oviedo. Anticipatore dell’illuminismo caratterizzò con le sue opere il Settecento spagnolo.

Espose il suo pensiero sul teatro in otto volumi Teatro critico universale (1726/60) e nelle Lettere erudite  (1742/60). Si tratta di discorsi, saggi morali, sociali… trattati con brevità e spesso con toni polemici.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1947  (761)

 

 

 

 

FENELON  FRANÇOIS DE LA MOTHE

(Francia)

 

Nato in Guascogna nel Castello Fenelon nel 1651, morto a Cambrai nel 1715.

Nobile di famiglia ma povero di beni, sceglie la carriera ecclesiastica sia per necessità sia  anche per vocazione. Ordinato sacerdote, conosce Bossuet e nel 1678, col suo aiuto, diviene canonico  delle Nouvelles Catholiques, luogo  di ritiro per fanciulle protestanti neo-convertite. Vi rimane per dieci anni e in quel periodo scrive Il trattato sull’educazione delle fanciulle (1687). L’importanza dello scritto gli permette di diventare precettore del Duca di Borgogna, erede al trono.

Le sue idee pedagogiche  erano conosciute  per la notorietà del saggio Esame di coscienza sui doveri del re (1694) e ancor più per il romanzo pedagogico Le avventure di Telemaco (1695).

Si tratta del viaggio di Telemaco alla ricerca del padre Ulisse, accompagnato dalla guida Mentore. Le Avventure hanno per scopo di insegnare  al giovane duca a regnare in modo meno assoluto ma più illuminato.  Il re, non gradisce però certi aspetti di tali insegnamenti, gli toglie l’incarico e lo invia a Cambrai, nominandolo vescovo.

Le Avventure, pubblicate senza il permesso di Fenelon, vengono considerate come una satira contro il governo di Re Luigi XIV e ciò compromette il suo futuro e gli aliena anche l’amicizia di Bossuet.

Fenelon si dedica allora alla letteratura scrivendo la Lettera all’Accademia (1714), illustrando le sue idee e la necessità di arricchire la lingua francese diventata assai povera a seguito delle riforme di Malherbe. Scrive  anche della Favole in prosa (1712) e I dialoghi dei morti (1712), ritratti di personaggi storici

Notevole tra le opere minori è  il Trattato dell’esistenza di Dio (1712)

 

FILATELIA

FRANCIA  1947 (785)

 

 

 

 

 

Feraios VELESTINIS Rigas

(Grecia)

 

Nato il 13 giugno 1798  a Velestinis, Tessaglia. Morto a Belgrado il 13 giugno 1798.

Scrittore, rivoluzionario, eroe nazionale greco,  insegnante, iniziò la sua carriera nel villaggio di Kissos.

All’età di vent’anni, avendo ucciso un funzionario ottomano, cercò rifugio sul Monte Olimpo presso un gruppo di soldati guidati da Spiro Zera. Passò poi nel monastero di Monte Athos e da lì proseguì per Costantinopoli, dove fu segretario di Alexander Ypsilanti.

Spostatosi a Bucarest, per la sua conoscenza delle lingue balcaniche divenne segretario del Principe Nicola Mavrogenes e quando scoppiò la guerra tra Ottomani e Russi nel 1787, fu incaricato del controllo delle truppe di Craiova. Durante quel periodo studiò attentamente la Rivoluzione Francese in quanto riteneva che qualcosa di simile potesse accadere anche nei Balcani.

Dopo la morte del suo patrono, servì per qualche tempo come  dragoman presso il consolato francese. . In quel momento  scrisse una famosa versione greca di  La Marsigliese.

Nel 1793, si recò a  Vienna,  dove pubblicò un giornale in lingua greca, “Ephemeris”, e creò un progetto politico: una  mappa della Magna Grecia che comprendeva Costantinopoli.

Stampò a tal proposito alcuni opuscoli sulla base dei principi della Rivoluzione francese, tra cui la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino e la Nuova Costituzione Politica degli abitanti di Rumeli, Asia Minore, le isole del Mar Egeo, e i principati di Moldavia e Valacchia, con  l’intenzione di  stimolare una  sollevazione Pan-balcanica  contro gli Ottomani.

Pubblicò anche numerose traduzioni di opere straniere. Le poesie scritte in quel periodo, raccolte in un manoscritto, furono pubblicate postume a Iasi  nel 1814.

Mentre viaggiava verso Trieste, tradito da Demetrio Oikonomos Kozanites, fu consegnato alle autorità austriache che lo inviarono a Belgrado dove  fu imprigionato  e atrocemente  torturato, tanto da tentare il suicidio.

Durante il viaggio  da Belgrado a Costantinopoli per essere processato, fu strangolato unitamente ad alcuni suoi seguaci. I corpi furono gettati nel Danubio.  Sembra che prima di morire abbia detto:

"Ho seminato ricche sementi; l'ora è giunta affinché  il mio paese, possa raccogliere frutti gloriosi".

Feraios, scrisse le sue poesie in demotico anziché in greco classico, affinché fossero meglio comprese dai suoi compatrioti.

Il suo rancore contro l'occupazione ottomana della Grecia fu motivato dalla  crudeltà, estesa anche ai bambini, dal caos amministrativo, dall’oppressione, dal divieto di insegnamento della storia e della  lingua greca, dalla confisca delle chiese e dalla loro conversione in moschee.

Feraios scrisse poesie e libri di storia greca  molti dei quali divennero  popolari. Uno dei più famosi è il Thourio in cui ha scritto, "È meglio vivere un ora come un uomo libero che non quaranta anni, come uno schiavo".

Esortò sempre i  Greci ad abbandonare le città occupate dagli ottomani  per trovar rifugio in  montagna, dove si poteva vivere con maggiore libertà.

 

FILATELIA

GRECIA  Anno 1997 (1951),  2007  (2385)

 

 

 

FERBER  EDNA

(U.S.A.)

 

Nata a Kalamazoo, Michigan, il 15 agosto del 1877. Morta a New York il 16 aprile del 1968.

Trascorse i primi anni a Chicago e poi a Ottumwa (Iowa) e all’età di 12 anni si trasferì con la famiglia ad Appleton (Wiskonsin) dove il padre gestiva un magazzino.

Iniziò a scrivere sul giornale scolastico e dopo la laurea ottenne un lavoro di redattrice presso il giornale locale.

L’intensa attività con cui affrontò il lavoro la condusse sull’orlo dell’esaurimento perciò dovette sospenderlo per un certo periodo, durante il quale scrisse il suo primo romanzo.

Si affermò nel 1915 con il volume EmmaMcChesbey and C.

La sua popolarità aumentò con la successiva opera  Show Boat (1926) da cui fu tratta una commedia musicale. Grande successo ebbero pure Saratoga (1941)  e Pranzo alle otto (1931), scritto in collaborazione con G.S.Kaufmann.

Scrittrice prolifica e popolare, vinse il Premio Pulitzer nel 1924.

Altri libri più noti: Cimarron (1929), Il gigante (1952), Palazzo di ghiaccio (1958), Così grande, adattato in due pellicole.  Da Il gigante, una storia ambientata nel Texas, fu tratto l’omonimo film con Elizabeth Taylor, R. Hudson e James Dean (nel quale l’attore apparve per l’ultima volta).

Alla sua morte fu pubblicato un necrologio sul “New York Times” nel quale si leggeva: “I suoi libri non erano profondi, ma erano chiari e hanno avuto una solida base sociologica. Era una delle migliori narratrici e i critici degli anni 20 e 30 non hanno esitato a definirla la maggiore scrittrice del suo  tempo.”.

 

FILATELIA

FUJERA  Anno 1972 (1136), GAMBIA Anno 1995 (1915), GUYANA Anno 1992  (2686),  1993 (fog.377), MALI Anno 1984 (631), 1985 (812), 1998 (1326), U.S.A.  Anno 1993  (2141), 2002  (3363)

 

 

 

 

FERLIN  NILS

(Svezia)

 

Nato a Karlstad l’11 dicembre 1898. Morto a Stoccolma il 21 ottobre 1961.

In qualità di poeta ebbe l’abilità di fondere temi elevati con la quotidianità esprimendoli in una forma di poesia popolare.  Esercitò diverse professioni:  attore, marinaio, cantante, giornalista, le quali hanno lasciato tracce nelle sue poesie. Ironia e umorismo (talvolta nero) si trovano nei suoi scritti dove sono presi di mira, piccoli commercianti, borghesi arrivisti, tutti inquadrati con spirito satirico.

Raccolse le sue poesie in  Le canzoni di un guastafeste (1930),  Bimbi scalzi (1933),  Occhialoni (1938),  Con molte lanterne colorate (1944), Il pappagallo dell’imperatore (1951).

 

FILATELIA

SVEZIA  Anno 1983  (1211)

 

 

FERNANDEZ de LIZARDI JOSÈ MARIA

(Messico)

 

Nasce a Città del Messico nel 1776.  Muore nel 1827

Compie gli studi a Tepotzotlan e nell’Università di Mexico.

I suoi lavori letterari sono di impronta umoristica. È considerato il miglior  rappresentante della corrente picaresca messicana.

Per il suo talento di scrittore e la sua attività letteraria in altri campi lo definirono “il pensatore messicano”, nome che lo scrittore diede al giornale da lui fondato nel 1812. Con i suoi articoli descrive la politica e la società e la situazione sociale della Nuova Spagna, tanto da meritarsi  la fama di riformatore sociale.

Scrive quattro romanzi:  El Periquillo Sarniento,  La Qujiotita y su prima,  La noche triste u dia alegre,  Vida y hechos del famoso caballero Don Catrìn de la Faccenda,  nove opere teatrali, favole e poesie varie.

Nel 1826 fonda il suo ultimo periodico “Correo Seminario de Mexico”.

 

FILATELIA

MESSICO Ano 1972

 

 

Fernández Madrid José Luis Álvaro Alvino

(Colombia)

 

Nato a Cartagena de Indias, Bolivar, Colombia il 19 febbraio 1789. Morto il 28 giugno 1830 a Bames, Londra.

Figlio di una ricca famiglia aristocratica del Nuovo Mondo, iniziò i suoi studi a Cartagena de Indias e in seguito, per il trasferimento della famiglia  a Santa Fe de Bogotà, li continuò presso l’Università della Madonna del  Rosario di Bogotà, laureandosi in scienze umane e diritto canonico. Concluse gli studi con un dottorato in medicina nel 1809  prima di compiere vent’anni.

In mezzo agli eventi rivoluzionari  del 1810 cominciò ad ottenere incarichi politici. Fu Procuratore generale della provincia di Cartagena rappresentante della sua provincia nel Congresso delle Province unite della Nuova Granada, membro del Triumvirato eletto nel 1814.

Eletto presidente dal Congresso delle Province Unite della Nuova Granada,  il 28 marzo 1815 si trovò ad affrontare una situazione politica poco gestibile.  Il 6 maggio, Santa Fe de Bogotá fu invasa dai realisti, e  questo evento segnò l’avvio alla riconquista della Spagna della Nuova Granada.

Il 30 giugno, dopo la sconfitta nella battaglia di Cuchilla del Tambo , l'ultimo scontro della Reconquista, Fernández e sua moglie vennero catturati a Chaparrall, in territorio indiano, mentre erano in cerca di  rifugio.  Fernandez fu processato insieme a sua moglie, María Domínguez Francisca de la Roche, e a suo fratello, Francisco Fernández Coronel Madrid. La condanna fu l’esilio a L’Avana, dove riprese i suoi studi scientifici e lavorò  come medico.

In seguito fu graziato ed ottenne il permesso  di tornare in Colombia. Fu anche nominato ambasciatore in Francia e nel Regno Unito, dove morì nel 1830.

La sua attività non si limitò solo alla politica. Fernandez dedicò anche parte del suo tempo alle lettere. Scrisse Poesias (1945),  e Guatimoc ó Guatimocin: Tragedia en cinco Actos (1835).

Nel giugno del 1820 fondò il giornale “El Argos” che durò per  trentaquattro edizioni e che aveva una prospettiva rivoluzionaria: l'unificazione dei popoli d'America.

 

FILATELIA

COLOMBIA (BOLIVAR)  Anno 1903 (59/62)

 

 

 

FERREIRA MARIA EUGENIA VAZ

(Uruguay)

 

Nata nel 1875,  Morta nel 1924.

Poetessa, subì il fascino dell’opera di Ada Negri e in particolar modo della poesia di Gabriele  D’Annunzio, dal quale ricavò un accentuato senso di erotismo e di panteismo, Fu dannunziana anche per il gusto di “épater le bourgeois”.

Nella sua poesia si rifà al messicano Dìaz Mìron (1853-1928) e dell’uruguaiano A. Vasseur.

Scrisse la liriche “Triunfal”, “Invicta”, “Rendicionn”, ”Heroica”.

Nella lirica “Las quimeras” ,  tratta da La isla de los canticos (1925),  rappresentò se stessa.

 

FILATELIA

URUGUAY  Anno (1927).

 

 

 

 

FERREIRA CASTRO  vedi  CASTRO

 

 

 

FERREIRA VERGILIO ANTONIO

(Portogallo)

 

Nato a Melo, Gouveia il 28 gennaio del 1916. Morto a Lisbona il 1° marzo del 1996.

Figlio di  António Augusto Ferreira e Josefa. I genitori emigrarono nel 1920 negli Stati Uniti, lasciando i figli alla custodia di una zia materna. Tale situazione viene descritta nel Nitido Nulo.

A 10 anni, dopo una visita a Lourdes, entra  nel seminario del Fundào dove rimane per sei anni. Nel 1932, terminati gli studi liceali,  comincia a dedicarsi alla poesia. Si iscrive alla facoltà di lettere dell’Università di Coimbra, Continua a scrivere versi che non pubblica, tranne i pochi apparsi sulla rivista letteraria “Conta-Corrente”. Nel 1938 scrive il primo romanzo  O Caminho Fica Longe.

Si laurea in  Filologia classica e inizia a Faro la sua attività di docente . 

Pubblica il saggio Teria Camões lido Platão? e, durante le vancanze a Melo, scrive  Onde Tudo Foi Morrendo.

Nel 1944 si trasferisce al liceo di Braganza e dà alle spampe  Onde Tudo Foi Morrendo e intanto scrive  Vagão "J".

Vergílio Ferreira muore a Lisbona e viene sepolto a Melo.

Oggi il suo nome è legato a Premio Vergilio Mela

 

FILATELIA

PORTOGALLO  Anno 1948   (Cartolina postale)

 

 

 

FET  o FOETH Afanasy Afanasievich

(Russia)

 

Nato nel 1820. Morto nel 1892.

Poeta, dominò nel 19° secolo gli ultimi anni della poesia russa

Figlio di una donna tedesca, sposata in prime nozze con Johann Foeth e poi  risposata nel l822 con un ricco proprietario terriero russo di nome Shenshin dopo la nascita del 1820 di Afanasy. Non è chiaro se Afanasy sia figlio del primo o del secondo marito. Una sentenza del tribunale del Santo Concistoro decretò essere Foeth il padre legittimo, non avendo Shensin legittimato in tempo la situazione. Una situazione che per il ragazzo fu alquanto traumatica.

Fet studiò presso l’Università di Mosca e servì nell’esercito sino al 1856. Le promozioni ottenute nell’esercito gli garantirono l’ammissione alla sfera della nobiltà russa.

Durante la permanenza nell’esercito conobbe e fece amicizia con Tolstoi.

Congedato dall’esercito si stabilì nella sua casa  di Stepanokova per essere più Vicinio all’amico.

Scrisse reminiscenze letterarie, tradusse l’Eneide e Il mondo come volontà e rappresentazione.

Nel corso della vecchiaia, gravemente ammalato e sofferente, tentò di seguire il consiglio di Schopenhauer e di commettere il suicidio, ma ne fu dissuaso dai familiari.

Morì per un attacco di cuore durante un secondo tentativo di suicidarsi.

Fet atto non fu  mai un poeta popolare, ma una profonda influenza sulla poesia simbolista russa , soprattutto su Innokenty Annensky e Alexander Blok.

 

FILATELIA

RUSSIA Anno 1995  Cartolina postale.

 

 

 

FEUCHTWANGER  LION

(Germania)

 

Nato il 7 luglio 1884, a Monaco  di Baviera. morto a Los Angeles, California, il 21 dicembre 1958

Figlio di un ricco industriale ebreo, frequenta le università di Berlino e Monaco di Baviera dove si specializza in filosofia, letteratura, e lingue antiche e moderne e sviluppa anche  un interesse per il teatro.

Ancora studente scrive  Joel, Il re Saul, e La vita di Uria (1905-1906) e dopo la laurea si occupa di critica per la rivista  “Die Schaubühne”  dal 1908 al 1911. Nel 1912 sposa  Marta Loffler.

Amante dei viaggi, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale si trova in Tunisia, dove è internato. Riesce a fuggire e a ritornare in Germania dove inizia a pubblicare opere di  carattere pacifista improntate alle sue idee socialiste.

Fonda la rivista “Der Spiegel” dove diffonde le sue idee rivoluzionarie in campo artistico e scopre il drammaturgo Brecht.

Nel 1921 porta a termine il romanzo Suss l’ebreo che viene pubblicato solo quattro anni dopo.

Ottimo traduttore di classici spagnoli, inglesi, greci, trova il tempo per scrivere romanzi, poesie,  drammi, commedie.

Dopo l’avvento di Hitler, essendo ebreo, deve rifugiarsi negli Stati Uniti.

I suoi romanzi rievocano la storia tedesca ed ebraica e in essi adombra situazioni e problematiche contemporanee  come l’insorgere della dittatura nazista e la persecuzione degli ebrei, ad esempio in Suss l’ebreo  e La fine di Gerusalemme (1932).

Altre sue opere: I fratelli Oppenheim (1933),  Il diavolo in Francia (1941), Simona (1944), da cui Brecht prese spunto per il suo dramma  Le visioni di Simone Machard.

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 1974  (1625)

 

 

 

FEVAL PAUL-HENRY CORENTIN (Padre)

(Francia)

Nato nel 1817. Morto nel 1887.

 

 

 

FEVAL PAUL  (figlio)

(Francia)

 

Nato nel 1860. Morto nel 1933.

Il padre fu contemporaneo di Dumas e, come lui, scrisse romanzi di cappa e spada. Secondo quando riferisce l’Enciclopedia cattolica, viene considerato il migliore imitatore di Dumas.

Il figlio continuò la passione paterna utilizzando gli stessi personaggi di D’Artagnan e di Cyrano, aggiungendovi un personaggio nuovo: Le Bossu.

Tra le sue opere si ricordano Il figlio di d’Artagnan, D’Artagnan contro Cyrano de Bergerac, La riconciliazione di D’Artagnan e Cyrano.

 

FILATELIA  

FRANCIA, Anno 1997 (3097)

 

 

Fialho José de Almeida Valentim

(Portogallo)

 

Nato nel 1857. Morto nel 1911.

Scrisse  storie brevi, racconti e saggi di argomento politico. I racconti, radunati in un volume dal titolo Os Gatos (1889-93), sono tutti di sapore satirico-caricaturale e sono la reale  raffigurazione della vita e dei costumi della Lisbona di fine Ottocento.

 

FILATELIA

PORTOGALLO  Anno 2007  (Mic. 3212)

 

 

 

 

Fibiger Mathilde Lucie.

(Danimarca)

 

Nata nel 1830. Morta nel 1872.

Dedicò la sua vita alla causa dell’emancipazione delle donne e il suo romanzo Clara Raffaello, suscitò una tempesta di controversie, di discussioni e polemiche concernenti i diritti politici delle donne.

Scrisse altri due romanzi, nessuno dei quali raggiunse la notorietà del primo.

Più tardi diventò  in Danimarca la prima donna, dipendente pubblico, assunta come telegrafista.

Continuò a scrivere sul  problema di migliorare la condizione delle donne nella società

 

FILATELIA

DANIMARCA  Anno 1971  (514)

 

 

FIELDING  HENRY

(Inghilterra)

 

Nato a Sharpham Park (Sommerset) il 22 aprile 1797, morto a Lisbona l’8 ottobre 1754.

Discendente da nobile famiglia, fu educato a Eton, da cui fu allontanato per  troncare una relazione sentimentale. Andò a Leida per studiare legge e vi rimase fino al 1728, quando suo padre  non gli mandò più i denaro per proseguire gli studi.

Fielding andò a Londra dove scrisse una dozzina di commedie leggere, tra cui Tom Thumb (1730), Don Chisciotte in Inghilterra (1738), L’amore sotto più maschere (1728) e condusse una vita dissipata.

Nel 1735 conobbe e sposò Charlotte Cradock che gli portò una ragguardevole dote, dissipata dopo pochi anni. In quel periodo assunse la direzione di una compagnia teatrale e del Piccolo Teatro di Haymarket. Vi fece recitare Pasquino, satira drammatica del tempo (1736) e Il registro storico per il 1736 (1937). I lavori ebbero successo ma suscitarono la reazione del governo Walpole, in quanto si trattava di satire politiche. Ciò indusse le autorità ad emettere il “Licensing Act” del 1737 che gli impedì di proseguire nella sua attività teatrale

Tornò allora a studiare legge e si laureò nel 1740, senza comunque tralasciare la sua attività letteraria. Scrisse Storia delle avventure di Giuseppe Andrews  e del suo amico, il signor Abramo Adams. (1742).  Nel 1743 seguirono tre volumi di miscellanee contenenti Un viaggio da questo al prossimo mondo e Storia della vita del fu signor Gionata Wild il Grande che lo posero all’altezza di Swift. Diresse dopo il 1745 alcuni giornali politici. Tale lavoro gli permise di accedere alla carica di giudice di pace nelle contee di Westminster e di Middlesex che condusse con zelo e competenza.

Morta la moglie nel 1743, sposò nel 1746 l’ex cameriera di sua moglie, Mary Donald, che gli fu fedele compagna.

Nel 1749 fu pubblicato Tom Jones il trovatello, il suo capolavoro. Byron per quell’opera lo definì “l’Omero della natura umana”. Nel 1751 esce un altro suo importante romanzo Amelia, ispirato alla moglie morta.

La sua salute (era ammalato di gotta e di idropisia) si andava compromettendo. Diresse ancora il giornale “Covent Garden” e pubblicò alcuni pamplhets. Finché lasciò Londra per rifugiarsi a Lisbona dove morì.

L’anno dopo veniva pubblicato il Giornale di un viaggio a Lisbona.

Fielding occupa un posto preminente nella letteratura inglese, tanto che Scott lo definisce il padre del romanzo inglese. Rappresenta la corrente ironica e parodistica, contrapposta alla corrente sentimentale. Notevole è l’influenza francese e in particolar modo quella picaresca spagnola e  anche l’influenza satirica tipica di Swift. Il suo umorismo sarà in seguito eguagliato solo da Dickens.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1957 ( 1937)

 

 

FIGUEIREDO JACKSON de

(Brasile)

 

Nato ad Aracaju, Stato di Sergipe, nel 1891, Morì a Rio de Janeiro nel 1928.

I suoi studi giovanili, disordinati e non guidati lo portarono verso il materialismo e l’ateismo. Solo dopo aver compiuto gli studi  giuridici all’università e sotto la guida del filosofo spiritualista Farias Britto, su cui nel 1916 scrisse un volume, modificò le sue idee e i suoi orientamenti, riconciliandosi con gli ideali cattolici. Per mezzo della sua opera su Pascal (1922) e con la propaganda su due riviste da lui fondate “A Ordem” e “Centro Dom Vittal”, diffuse il sentimento religioso nella sua generazione.

Nel suo programma politico si ispirò ad un vivo sentimento nazionalista.

Tra le sue opere: Crepuscolo interiore (1918), Umiliati e ispirati (1921), La colonna di fuoco (1925)

 

FILATELIA

BRASILE,  Anno 1991

 

 

FIGUEROA Francisco Acuña de

(Uruguay)

 

Nato a Montevideo il 3 settembre del 1791 e ivi morto il 6 ottobre del 1862. 

Per gli alti incarichi ricoperti dal padre inizia gli studi nel Convento di San Bernardino e li conclude al Reale Collegio di San Carlo  a Buenos Ayres, da dove ritorna in patria con la laurea in Lettere.

Figueroa, autore del testo degli inni dell’Uruguay e del Paraguay, si mantiene leale ai governi coloniali di Erlio e Vigodet e alla caduta di Montevideo nel 1814, all’età di 25 anni, si esilia a Rio de Janeiro dove ricopre funzioni diplomatiche a favore della Spagna. Suo padre rimane invece a Montevideo dove ottiene incarichi affidatigli dal nuovo governo per le sue capacità

Figueroa ritorna a Montevideo nel 1818, dopo la caduta di José Artigas.

Continua ad occuparsi di letteratura e al tempo stesso ricopre incarichi pubblici tra cui quello di Tesoriere dello Stato, il posto lasciato dal padre. Negli anni dal 1840 al 1847 viene anche nominato membro della commissione di censura sulle opere teatrali e direttore della Biblioteca e del Museo Civico.

Opere: oltre agli inni nazionali, scrisse numerose opere, raccolte in volumi nel 1848 e pubblicate postume nel 1890, in 12 tomi col titolo Opera completa. È composta di numerosi poemi, corrispondenza varia e relazioni. In molte sue opere si avverte un marcato gusto per la satira.  Una antologia dei suoi poemi  fu pubblicata nel 1965 nella collezione dei classici uruguaiani a cura della Biblioteca Artigas,

 

FILATELIA

URUGUAY  Anno 1942  (535/39)

 

 

 

 

FILLOY  JUAN

(Argentina)

 

Nato a Cordoba il 1 agosto 1894. Morto il 15 luglio 2000.

Figlio di madre francese e padre spagnolo, frequentò l’Università Nazionale di Cordoba e nel 1918 prese parte attiva alla riforma universitaria. In quel periodo lavorò come fumettista e caricaturista per alcune riviste.

Nel 1920, dopo aver conseguito la laurea di avvocato, si trasferì a Rio Cuarto dove visse per 64 anni. Fu un dei fondatori del Museo delle Belle Arti di Rio Cuarto e del Golf Club. Già in precedenza si era occupato di un ente calcistico di cui era diventato presidente, ma non praticò mai né il calcio né il golf.  Per oltre sessanta anni fu collaboratore del giornale “El Pueblo”,  dove si occupò di recensioni di critica letteraria e teatrale.

Dopo aver pubblicat sette libri, rimase per 28 anni, dal 1939 al 1967, senza pubblicare alcuna opera in quanto assorbito dalla  professione di giudice.

Dopo il 1984 tornò a vivere a Cordoba.

Durante la carriera letteraria produsse opere in diversi generi scrivendo romanzi, racconti, articoli, saggi, poesie, commedie, opere storiche, per un totale di oltre 50 opere (alcune delle quali ancora inedite) che lasciarono una impronta e furono di ispirazione per altri scrittori.

Tra le curiosità  che emergono nei suoi lavori letterari  vi è la presenza di 8000 palindromi (Filloy fu considerato il più prolifico creatore di palindromi in lingua spagnola) e inoltre colpisce l’attenzione del lettore il fatto che la maggior parte dei titoli delle sue opere sono composti di sole  sette lettere. Fu un cultore del megasonetto, tanto da comporne 14 serie costituite da 14 sonetti ognuna e ne pubblicò altri 896.

Ricevette in patria e all’estero molteplici premi letterari e riconoscimenti, tra cui in Italia, nel 1986,  l’Ordine al Merito della Repubblica; fu insignito in Francia nel 1990 Chevalier de l’Ordre des Arts et Lettres; fu nominato Mayor Notable al Congresso Argentino nel 1997.

Opere: Periplo (1930), ¡Estafen! (1931 e 1997, Balumba (1932), Op Oloop (1934, 1967 e 1997), Aquende (1935 e 1996), Caterva (1938 e1992), Finesse (1939), Ignitus (1971), Yo, yo y yo (1971), Los Ochoa (1972) , La potra (1973) , Usaland (1973), Vil & Vil (1975) , Urrumpta (1977) , Tal cual (1980), L'Ambigú (1982), Karcino (1988), Gentuza (1991), Mujeres (1991), La purga (1992), Elegías (1994), Esto fui (1994), Sagesse (1995), Don Juan (1995), Sexamor (1996), Sonetos (1996),  Decio 8A (1997). Tre altre opere contengono articoli di giornale pubblicati su "El Pueblo" e "La Nacion" di Buenos Aires: Jjasond, Metope,  Ñanpilm.

Nei primi mesi del 2006, non erano ancora state pubblicate le seguenti opere: Ambulo, Chagui, Churque, Gaudium, Homo domenica, Ironike,Punto Plus, Pioviggine, Miss Liv, Nepente, Nephilim, Quolibet, Reven, Sicigia, Tanatos, Testimone, Xinglar e Zodiac.

 

FILATELIA

ARGENTINA  Anno  2005 (2538)   

 

 

 

 

Finsterbusch Monika

(Germania)

 

Nata a Berlino nel 1954.

Monika Finsterbusch ha lavorato come designer di moda per più di venti anni prima di passare alla progettazione di giocattoli nel 1999.

Il suo personaggio è la principessa Lillifee, un peluche, pieno di personalità.

Per realizzare un sogno di lunga data, ha aperto un piccolo laboratorio ed ha cominciato a progettare giocattoli di peluche con personalità straordinariamente attraenti e a pubblicare il suo primo libro.

Principessa Lillifee  fece la sua prima apparizione in un libro del 2004, come giocattolo di peluche,   vestita di petali di rosa, decorata con brillantini rosa, e con una coroncina da indossare. Principessa Lillifee  fu improvvisamente l’idolo delle ragazzine che si  innamorarono del libro anche per i suoi deliziosi disegni.

Vennero pubblicati altri sette libri sulla principessa Lillifee,  storie affascinanti, in cui fiaba e realtà esistono fianco a fianco. Dai libri  vennero tratti cortometraggi.

 

FILATELIA

SVIZZERA Anno 2009 (2050)

 

 

FINZGAR  FRAN SALESKI

 (Yugoslavia)

 

Nato il 9 febbraio del 1871 a Doslovce (Gorenjska). Morto nel 1962

Continuò la tradizione letteraria slovena realista del secolo precedente.

Terminata la scuola elementare a Radovljica e frequentata la scuola di grammatica a Lubiana,  dedicò vita al sacerdozio, rimanendo fedele ad esso, nonostante i numerosi disaccordi con i suoi superiori e i dubbi personali.

Dal 1895 al 1900 lavorò come vicario in città e in parecchi villaggi nel settore della diocesi di Lubiana. Fu un cappellano nel carcere di Lubiana e dal 1902 al 1936 occupò il posto di parroco per un lungo periodo a Trovo.  Trascorse gli ultimi anni come un uomo di lettere, redattore e assistente sociale.

Sostenne con forza il movimento di resistenza durante la seconda guerra mondiale. Nonostante la sua fama letteraria, era pure  conosciuto come un consolatore delle sofferenze  e della  persecuzione di chi voleva seguire i suoi ideali religiosi.

Le liriche da lui scritte sono semplici, lineari, prive di afflati melodici e di impulsi emozionali.

Nelle sue opere in prosa (racconti e romanzi) descrive la vita della borghesia e il folklore della mondo contadino, facendo tesoro dei lunghi anni trascorsi a fianco delle popolazioni con cui era venuto a contatto.

Tra le sue opere sono a ricordare: Pod svobodnim soncem (Sotto il sole della libertà) parte di una tetralogia non portata a termine, Deteljica, Kvišku, Moja duša vasuje,  Prerokovana (ciclo di romanzi sulla II Guerra mondiale), Beli zenin,. Strici,  Veriga, Razvalina zivljenja. Tutte opere in cui analizza e cerca di capire le sue origini e di approfondire psicologicamente lo spirito del gregge umano spirituale a lui affidato.

 

FILATELIA

SLOVENIA Anno 1996  (132) 

     

 

 

FIRDUSI   (Abu al-Qasim Hasan ibn Ishaq detto)

(Persia)

 

Incerte le notizie sulla vita del maggior poeta della Persia musulmana, per l’epoca in cui visse, e di quella preislamica  per la materia che ha trattato.

Nacque a Tus  nel Korrasàn verso il 935. Apparteneva ad una nobile famiglia terriera iranica che con le altre formava l’ossatura sociale ed era depositaria delle tradizioni poetico-storico-religiose del passato. Nel X secolo l’islamizzazione di questa classe sociale e del popolo che la seguiva si era compiuta e Firdusi (il cui soprannome significava Il Paradisiaco) fu un fervente seguace. Accettò la nuova fede che condivise con tutto l’entourage sociale e politico. Divulgò la tradizione nazionale in cui confluiva la poesia epica del passato. Prima di lui il poeta Daqiqi era stato incaricato dai sovrani della dinastia Samanide di porre mano all’antica storia dell’Iran preislamico, ma l’opera rimase solo all’inizio. Daqiqi ne aveva composto solo un migliaio di versi. Firdusi seguì le tracce lasciate dal predecessore e ad esse aggiunse numerosi episodi attinti da altre fonti scritte e orali, facendo del suo Libro dei Re (il cui titolo originale è Shâhname) il poema epico per eccellenza.

Per compiere la sua opera impiegò circa trentacinque anni. La dedicò al sultano turco Mahamud di Ghazna il quale, secondo la tradizione gli aveva promesso una moneta d’oro per ognuno dei suoi versi, circa sessantamila. Il sultano non tenne fede alla promessa in quanto  le monete erano allora d’argento o, secondo altre tradizioni, di altro metallo. Il che suscitò lo sdegno del poeta, le sue invettive contro il sovrano, e la sua fuga da Tus (dove abitava e dove aveva composto la sua opera) perché caduto in disgrazia. Con ogni probabilità la mancanza di parola da parte del sultano fu dovuta a intrighi  del circolo letterario che gravitava intorno al sultano, cui gli furono riferite le simpatie sciite del poeta.

Dopo una violenta satira scagliata contro il sultano,  Firdusi  trovò protezione e rifugio dapprima nel Tabaristàn, presso un principe locale,  poi nell’Iraq  e nel Khuzukistàn dove per il sultano Bahà ad-dawla compose un romanzo cavalleresco in versi, Yüsuf ü Zulaykhâ (Giuseppe e Zuleika, la moglie di Putifarre). Sembra che il poeta avesse scelto l’episodio tratto dal Corano per sfuggire alle accuse di simpatia per la religione mazdaica, nate dall’aver trattato nel suo primo poema  le tradizioni della Persia preislamica. Recenti studi tendono però ad attribuire ad altri il poema.

Ormai vecchio e stanco, verso il 1020 ritornò a Tus dove sarebbe morto verso il 1020,  prima che gli arrivasse la tardiva riparazione del sultano Mahamud. Anche sulla sua morte sono fiorite leggende. In una di esse si racconta che proprio nel momento in cui la bara del poeta usciva dalla città, l’ambasciatore del sultano entrava dalla porta opposta.

Dopo la traduzione in francese fatta da J.Mohol durante il Secondo Impero, la fama, già diffusa in patria, cominciò a diffondersi in Europa. In Italia vi fu nel 1887/88 la traduzione di I. Pizzi e il più antico manoscritto  conosciuto della Shânâmha è stato scoperto nella Biblioteca Nazionale di Firenze. .

Firdusi è l’ultimo cantore delle leggende ispirate all’antico Iran, prima che nuove tendenze venissero a cambiar il volto della nazione ma rappresenta anche il trait d’union con la nuova poesia. Egli sta a cavallo della vecchia e della nuova epica iranica:  chiude quella che risaliva alla Avesta e, per usare un termine sportivo, passa il testimone alla nuova.

Circa la sua indole e il suo carattere se ne può tracciare un profilo leggendo la dolorosa elegia scritta per la morte del figlio, intrisa di profondo sentimento, cosa che peraltro emerge anche in parti del suo poema. La sua fama di creatore dell’epopea nazionale iranica fu vastissima e può essere paragonata a quella di Omero per la poesia greca.

OPERA: Il Libro dei Re  (Shânâmha)   In 60.000 versi rappresenta la più completa e organizzata  raccolta delle tradizioni storico-leggendarie della Persia preislamica. Vi sono narrate le imprese di cinquanta re, dal mitico primo uomo, Gayomart, all’ultimo sovrano sassanide, Yazdgard, giungendo sino all’invasione araba.  La parte meno interessante è quella che riguarda i re sassanidi, mentre il racconto si anima quando il poeta tratta la storia mitica delle gesta di Feridun e Rustan, le grandi lotte tra Irani a Turani, l’affermazione della dottrina zoroastriana, l’invasione di Alessandro Magno. L’opera ha avuto influenza sulla letteratura iraniana, ha goduto immensa fama presso i persiani che hanno riscontrato in essa l’incarnazione dello spirito del loro paese e della loro storia. Nel poema si coglie la forza nella descrizione delle imprese cavalleresche e guerresche, il senso di eticità, il romanticismo con cui sono trattati i frequenti episodi amorosi.

 

FILATELIA

PAKISTAN  Anno 1994  (872) 

 

 

FIRMIN PITER (vedi  POSTGATE OLIVER

 

 

 

FISH  ROBERT LLOYD

(USA)

 

Nato il 21 agosto 1912 a Cleveland, Ohio. Morì il 23 febbraio 1981 nel Connecticut.

Frequentò le scuole locali a Cleveland e in seguito andò all’Università dove consegui la laurea in ingegneria meccanica. Fish lavorò come ingegnere civile, spostandosi spesso attraverso gli Stati Uniti. Nel 1953 si trasferì con tutta la famiglia, moglie e due figlie, in Brasile, a Rio de Janeiro dove gli era stato chiesto di creare una fabbrica di materie plastiche. Rimase in Brasile per nove anni.

Verso la fine del 1950 scrisse un breve racconto che inviò alla rivista di genere giallo la Ellery Queen Mystery Magazine. La pubblicazione invogliò Fish a continuare a scrivere  racconti brevi. Nel 1962, tornato negli Stati Uniti, egli prese un anno d’aspettativa dal lavoro per scrivere a tempo pieno. Poi tornò a dedicarsi anche alla sua professione di ingegnere.

Il suo primo romanzo, La fuggitiva, vinse il premio Edgar Award per il miglior Mistero. Quando la sua salute gli impedì di continuare il lavoro di ingegnere, spese il tempo a scrivere romanzi. 

La sua produzione letteraria comprende oltre quaranta libri e innumerevoli racconti brevi.

Dal libro Mute Witness è stato tratto un film interpretato da Steve McQueen.

Ogni anno, alla cena annuale del Mystery Writers of America, è aggiudicato a suo nome un premio alla migliore opera prima di un aspirante-autore.  Un omaggio che ha lo scopo di aiutare i giovani scrittori emergenti.

 

FILATELIA

SENEGAL  Anno 1999 (1606).

 

 

 

Fisher Vardis

(USA)

 

Nato  ad Annis, Idaho,  il 31 marzo 1895. Morto ad Hagerman, Idaho, il  9 luglio 1968.

Scrittore noto per romanzi storici del vecchio West e per la serie Il testamento di Man in cui racconta la storia degli amerindi dalla vita nelle grotte sino alla civiltà.

Di famiglia mormone, dopo la laurea presso l'Università dell’Utha nel 1920, acquisì un Master of Arts (1922) e un dottorato di ricerca (1925) presso l’Università di Chicago.  Fu professore assistente di inglese presso l'Università di Utah (1925-1928) e presso la New York University (1928-1931), dove fu amico di Thomas Wolfe.

Vardis insegnò anche come professore  a Montana State University (1932-1933). Tra il 1935 e il 1939  fu direttore del progetto del Writer dell'Idaho del WPA e scrisse diversi libri sull’Idaho. Era anche un giornalista per lo “Idaho Statesman” e lo “Idaho Statewide (che più tardi divenne lo “Intermountain Observer”.

Uno dei suoi hobby preferiti fu l’edilizia tanto che si costruì una casa nella zona di Springs vicino ad Hagerman.   Suo padre Joe, cacciatore, aveva un rapporto di lavoro con gli Indiani Blackfeet della zona.

Vardis Fisher ebbe un figlio con la moglie Leona McMurtrey. Sposò la sua seconda moglie, Margaret Trusler, nel 1928, dalla quale ebbe. due figli, Grant e T. Roberts., e passò in terze nozze con  Opal Laurel Holmes, nel 1940, con la quale scrisse alcune opere.  Opal Fisher morì nel 1995, lasciando 237 mila dollari dal suo patrimonio alla University of Idaho per la creazione di una cattedra umanistica.

Come giornalista Fisher scrisse vari articoli politici e fu critico severo di tutti i presidenti degli Stati Uniti che si sono susseguiti durante la sua vita. Aveva scarsa opinione di Nixon, di Roosevelt ed è  stato un aperto critico della politica estera degli Stati Uniti in generale e contro il coinvolgimento degli USA in Vietnam, almeno fin dalla presidenza di J.Kennedy.

Per scrivere la serie Il Testamento di Man Vardis Fisher lesse oltre 2000 libri di antropologia, storia, psicologia, teologia e religione comparata. Quando la serie fu ristampata in edizione tascabile  nel 1960, influenzò la DC Comics dell’editore Joe Orlando e il fumetto Anthro, scritto e disegnato da Howard Post e curato da Orlando.

Opere. Oltre alla serie Il testamento di Man  in dodici volumi (dai quali Pollack ricavò un film, che ottenne una nomination al Festival di Cannes del 1972), scrisse:  Pemmican, Figli di Dio, Mountain Man, Le Madri, I lavoratori di Hills, Dark Bridwell, Aprile: una favola d’amore, Rimetti a noi le  nostre virtù, City of illusion, Tale of Valor, la  tetralogia Vridar Hunter, Amore e morte  (racconti) e i saggi L’usignolo Neurotic, Dio o Cesare?, Suicidio o omicidio?, Come ho conosciuto Thomas  Wolfe. Idaho Enciclopedia.

 

FILATELIA

GUINEA  Anno 2008  (3573/8)

 

 

 

FISHTA  GJERGJ

(Albania)

 

Nato a Fishta (Albania) nel 1871. Morto a Scutari nel 1940.

Frate francescano, partecipa alla vita politica del suo paese con l’incarico di deputato al parlamento (1921-1924) e  rappresenta il suo paese alla conferenza interbalcanica di Atene.

Poiché aveva aderito al movimento fascista, alla fine della seconda guerra mondiale è inviato in esilio.

Per la sua opera letteraria è considerato poeta nazionale. Le sue opere risentono della forte spiritualità e dell’ideale cristiano nonché del legame che il frate avvertiva per la vita del popolo, in particolare dei contadini.

Scrisse Canti spirituali (1906), Il meriggio delle Muse (1913), L'asino di Babatasi (1923), il poema epico Il liuto della montagna (1937). Anche nel teatro l'ispirazione religiosa si alterna a toni epico-lirici come in  Giuda Maccabeo (1920), San Luigi Gonzaga (1927), Odissea (1931).

 

FILATELIA

ALBANIA  Anno 1996  (2376/7)

 

 

 

 

FITZGERALD  FRANCIS SCOTT KEY

(U.S.A.)

 

Nato a S.Paul, Minnesota, il 24 settembre 1896.  Morto a Hollywood il 2 dicembre 1940.

I suoi genitori irlandesi erano piccoli borghesi, cattolici. Grazie al nonno materno studiò alla Newman Scholl e poi a Princeton. Durante la prima guerra mondiale  prestò servizio ausiliario nell’Alabama dove conobbe Zelda Sayre, un modello di ragazza che descrisse in molti suoi romanzi La sposò non appena ebbe raggiunto la fama e la ricchezza.

Nel 1920 pubblicò una raccolta di racconti Maschiette e filosofi, seguiti dal romanzo Al di qua del Paradiso che gli diede un successo immediato in quanto interprete di una generazione ansiosa di rompere col passato.

Con la moglie, e con la figlia Scottie nata nel 1921, condusse una vita di stravaganze tra New York, Parigi e la  Costa Azzurra, una sorta di  illusoria festa che durò fino agli annunci del crollo e della disastrosa crisi del ‘29. In questo periodo scrisse il romanzo Belli e dannati (1921), L’età del jazz (1922) e il Grande Gatsby, considerato il suo romanzo migliore. Seguì una raccolta di racconti Tutti giovani sconsolati (1926).

La vita dissipata e dissoluta in compagnia della moglie,  le sue infelicità coniugali, i continui ricoveri in cliniche mentali di Zelda a partire dal 1929, la sua morte nel 1948 nell’incendio della clinica dove era ricoverata, l’abbandono all’alcool e all’auto compatimento, il declino letterario, le preoccupazioni economiche, lo portarono lentamente verso una morte precoce.

Trascorse gli ultimi anni come sceneggiatore a Hollywood nella più tormentosa disperazione.

Riuscì ancora a produrre qualcosa di valido nel 1934 con libro Tenera è la notte, una narrazione autobiografica. Morì lasciando incompiuto il libro Gli ultimi fuochi, uscito postumo nel 1941, ispirato ai magnati del cinema.

Nel 1945 fu pubblicato Il crollo, una raccolta di lettere e di note personali. Lasciò molti racconti  in La sveglia (1935), L’età del jazz (1945).

Fitzgerald è considerato uno dei maggiori scrittori americani del Novecento, per la prosa limpida e scorrevole e per il ritratto che ha lasciato della società americana.

Dalle sue opere sono stati tratti film quali Il grande Gatsby del 1949 e L’ultima volta che vidi Parigi (1949).

 

FILATELIA

USA  Anno 1996  (2547),  1998 (2724)

 

 

 

 

FitzPatrick James Percy

(Sud Africa)

 

Nato nel  1862. Morto nel 1931.

Nacque nella città di King William,dal matrimonio di James Coleman Fitzpatrick, giudice della Corte Suprema della Colonia del Capo, e Jenny Fitzgerald.

Studiò alla Downside Abbey e al San Gregorio's College, vicino a Bath in Inghilterra e poi al St. Aidan's a Grahamstown, Sud Africa.

Quando il padre morì nel 1880, Percy lasciò il college per occuparsi della madre e del resto della famiglia. Viaggiò per giacimenti auriferi Eastern Transvaal nel 1884, dove lavorò come, assistente magazziniere cercatore e giornalista. In seguito, divenne redattore del «Gold Fields News» a Barberton. Un resoconto delle sue avventure sono presenti nel libro Jock del Bushveld  (1907), la sua opera più nota. E 'stato anche l'autore di un libro sul Transvaal.

Nel 1892 Fitzpatrick diventò  capo dei servizi segreti negli uffici di Johannesburg e in seguito  segretario del Comitato di Riforma a Johannesburg nel 1895.

Il Comitato cospirò per rovesciare Paul Kruger nel 1895-1896 e Fitzpatrick agì come intermediario tra il Comitato e Cecil John Rhodes e Leandro Star Jameson a Città del Capo. Il 29 Dicembre 1895 Jameson capeggiò un raid a Zimbabwe (allora Rhodesia del Sud) per aiutare i congiurati, ma fu fermato a Doornkop il 2 gennaio 1896. Fitzpatrick fu accusato assieme ad altri di alto tradimento.

Condannato a due anni di carcere e al pagamento di una forte somma, fu rilasciato nel maggio 1896. Allo scoppio della guerra anglo-boera (1899-1902) Fitzpatrick contribuì a creare il reggimento Imperial Light Horse. Impedito da problemi di salute a far parte del servizio attivo,  durante la guerra rimase in Gran Bretagna come Ufficiale consigliere per gli affari sudafricani presso il governo britannico. Fu nominato cavaliere nel 1902.

Fu uno degli otto rappresentanti del Transvaal nel convegno nazionale del 1908-9, e continuò a servire come membro del parlamento dell'Unione del Sud Africa, difendendo con successo il suo seggio di Pretoria nel 1906 e 1910.

Fitzpatrick si occupò anche di caccia e di animali. A lui si deve la cattura di numerose specie che vennero trasportate a Johannesburg per creare uno zoo. Fitzpatrick contribuì anche  a stabilire l'agricoltura di agrumi in Sud Africa.

Morì ad Amanzi (Uitenhage) nel 1931.

Opere: Through Mashonaland (1891), The Transvaal from Within,(1899). Jock of the Bushveld (1907), South African Memories (publicato postumo) 

 

FILATELIA

SUD AFRICA, Anno 1984.

 

 

 

FLAIANO ENNIO

(Italia)

 

Nato il 5 marzo del 1910. Morto a Roma il 20 novembre 1972.

Flaiano passa un’infanzia di viaggi e spostamenti continui: tra Pescara, Camerino, Senigallia, Fermo e Chieti, tra scuole e collegi. Tra il 1921 e il 1922 arriva a Roma, dove termina gli studi, e si iscrive ad architettura. Lo studio universitario non verrà portato a termine.

All’inizio degli anni trenta conosce Mario Pannunzio e altre firme del giornalismo italiano, iniziando a collaborare per le riviste “Oggi”, “Il Mondo” e “Quadrivio”.

Nel 1940 sposa Rosetta Rota, zia del matematico e filosofo Giancarlo Rota. Nel 1942 nasce la figlia Luisa, soprannominata Lelè. All’età di otto mesi inizia a dare i primi segni di una gravissima forma di encefalopatia che le comprometterà tragicamente la vita. Splendide pagine su questo drammatico evento si trovano ne “La Valigia delle Indie”. Dal 1943 inizia a lavorare per il cinema con Federico Fellini, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni e molti altri. Al cinema lo legherà per sempre un rapporto di amore-odio.

Nel 1947 vince il primo Premio Strega con Tempo di uccidere, appassionato romanzo sulla sua esperienza in Etiopia. Tra il 1947 e il 1971 scrive alcune tra le più belle sceneggiature del cinema del dopoguerra.

Nel 1971 viene colpito da un primo infarto. Inizia a rimettere ordine tra le sue carte, per dare alle stampe una versione organica della sua instancabile vena creativa.

Ma gran parte di questo corpus di scritti è destinato a essere pubblicato postumo.

Il 5 novembre del 1972 inizia a pubblicare sul “Corriere della Sera” alcuni brani autobiografici. Il 20 novembre dello stesso anno, mentre è in clinica per alcuni semplici accertamenti, viene colpito da un secondo, ma questa volta fatale, infarto.

Nella sua produzione letteraria  meritano menzione i due volumi di racconti e satira Diario notturno (1956) e Una e una notte (1959), cui faranno seguito Il gioco e il massacro (1970, Premio Campiello), i 5 testi teatrali di Un marziano a Roma e altre farse (1971) e Le ombre bianche (1972).

Nei due tomi di Opere. Scritti postumi ed Opere 1947-1972 della collana Classici Bompiani (1988 e 1990) sono confluiti i suoi testi letterari, mentre un'ampia scelta dei carteggi è stata riunita in Soltanto le parole (1995).

 

FILATELIA

ITALIA Anno 2010

 

 

FLAUBERT  GUSTAVE

(Francia)

 

Considerato il primo scrittore moderno del filone « nouveau roman » in cui confluirono correnti romantiche e correnti realistiche, Flaubert, secondogenito dei tre figli di un chirurgo, nacque il 21 dicembre 1921 a Rouen.

Il padre era originario della Champagne e la madre di origine normanna. Dai genitori ereditò tratti caratteristici delle due razze: l’alta statura vichinga; la testardaggine e lo spirito dell’indipendenza.  Ma al padre, primario in un ospedale, deve anche la minuziosa analisi e la scientifica precisione che applicò ai suoi personaggi e all’esame dei loro sentimenti. Crebbe in un ospedale e giocò spesso sotto le finestre dell’Istituto di Patologia, perciò conobbe presto la sofferenza e la morte. In casa, però, il clima era sereno e tranquillo. Da questi due estremi nacque in lui un’indole malinconica e triste alla quale si alternavano momenti giocosi e l’amore per la risata.

Iscrittosi nel 1840 alla Facoltà di diritto, dovette interrompere gli studi a causa di una malattia nervosa, che lo accompagnò per tutta la vita, e che lo costrinse a rifugiarsi a Croisset, nella sua casa di campagna, dove dimorò a lungo, tranne alcuni periodi in cui viaggiò in Italia, in Bretagna, in Normandia, in Egitto, in Turchia, in Algeria e in Tunisia.

Fu uno scrittore precoce e cominciò ad abbozzare racconti e trame sin dall’età di quindici anni. Molti scritti furono pubblicati  in un giornale scolastico “Il colibrì” di cui era l’unico redattore. Alla Facoltà di diritto conobbe Maxime du Camp, figlio di un medico, al quale rimase legato d’amicizia.

A Croisset scrisse quasi tutte le sue opere e durante il  soggiorno conobbe due donne che condizionarono alcune sue opere: un’amica di sua sorella, figlia dell’ammiraglio Collier, fu il preludio al grande romanzo d’amore. Seguì la passione per la moglie dell’editore musicale Schlesinger, Elide, della quale si infatuò e gli fu da modello nel tracciare la figura della protagonista Madame Arnoux e nella stesura dell’opera L’educazione sentimentale in cui per interposta persona descrive i suoi slanci  giovanili, le sue delusioni, i progetti andati in fumo, le occasioni mancate. Flaubert ebbe in seguito occasione di ritrovare la Schlesinger. Ma la sua passione rimase insoddisfatta, come avviene al protagonista del suo romanzo.

Altro episodio della sua vita sentimentale fu l’incontro nel 1846 con la poetessa Louise Colet, della quale fu amante per una decina di anni.

Nell’aprile del 1848 ebbe il dolore di perdere un suo caro amico, Alfred Le Poittevin, la cui sorella fu madre di Guy de Maupassant.  In quell’occasione cominciò a gettare le basi e a redigere il romanzo Le tentazioni di Sant’Antonio. Il lavoro lo tenne occupato fino al 1849, quando i medici gli prescrissero un soggiorno nei paesi caldi. Lo scrittore, prima di partire, volle leggere il manoscritto al suo amico De Camp e ad Louis Bouilhet i quali lo consigliarono di rimetterlo nel cassetto o addirittura di bruciarlo e di non ritornarci più sopra. Lo scrittore accettò solo il consiglio di riporlo in un cassetto.

Il 29 agosto 1849 partì per l’Oriente ed ebbe così modo di raccogliere abbondante materiale per un nuovo romanzo, Salammbò, un affresco sulla Cartagine al tempo dei Romani.

Nel 1851 iniziò la stesura di Madame Bovary che fu pubblicato a puntate nel 1856 nella “Revue de Paris”, suscitando subito un grande scandalo per alcune pagine non gradite dai benpensanti. Dovette addirittura subire un processo. Al centro del romanzo vi è la figura passionale, anticonformista, antiromantica di una donna, inquieta, insoddisfatta, simbolo della frustrazione sociale e soprattutto sentimentale.  Il processo, durante il quale si discusse il termine di realismo e il diritto di uno scrittore di descrivere senza veli la realtà, si concluse con l’assoluzione di Flaubert. Il romanzo, apparso in libreria nel 1857, fu accolto con entusiasmo da parte dei lettori e dei critici fra cui Sainte-Beuve e Baudelaire. Afflitto per il processo, Flaubert partì per l’Africa del Nord ed ebbe così agio di accrescere il materiale già raccolto  per il romanzo Salammbo, che uscì nel 1862.  L’opera seguente, L’educazione sentimentale,  alla quale lavorò per quasi sette anni, ispirata alle sue esperienze sentimentali e umane, redatta in tre versioni.  La versione definitiva fu pubblicata nel 1869.

La guerra franco-prussiana ebbe profonde ripercussioni sulla sua vita: dovette abbandonare Croisset. Nel 1872 gli morì la madre; nel 1875 dovette intervenire per salvare dal fallimento il marito della nipote e fu costretto a vendere parte dei suoi beni. Continuò a vivere con i proventi del suo lavoro e con una pensione governativa accettata con riluttanza. In quel periodo gli furono vicini, George Sand che gli propose di acquistare la casa di Croisset e di lasciarvelo ospite vita natural durante, ma lo scrittore non accettò.

La sua attività, comunque non venne interrotta. Trasse fuori dal cassetto il manoscritto Le tentazioni di Sant’Antonio che lì giaceva dal lontano 1849 e provvide a dargli un aspetto definitivo. Il romanzo fu pubblicato nel 1874.

Dietro l’incitamento della Sand che lo rimproverava per i suoi temi poco consolanti, scrisse Tre racconti: Un cuore semplice, La leggenda di San Giuliano ospitaliere, Erodiade i quali ebbero successo. L’ultima opera cui lavorò prima di morire fu Bouvard e Pécuchet, rimasta incompiuta e pubblicata nel 1881, un capolavoro di umorismo nero in cui espresse il suo disprezzo per la società contemporanea.

Tra le altre sue opere  vi sono ancora  Il candidato, commedia rappresentata nel 1874 al Théatre du Vaudeville, senza successo; Il Castello dei cuori, féerie, scritta in collaborazione con d’Osmoy e Bouilhet; Per i campi e per le spiagge (1885), un  libro di impressioni di viaggi scritto assieme a Du Camp; Dizionario delle idee correnti (1913). E soprattutto lasciò una numerosa corrispondenza costituita da un migliaio di lettere, raccolte nell’Epistolario i cui primi volumi uscirono postumi nel 1887. Contengono lettere di George Sand, della madre, di Louise Collet, del poeta Louis Bouilhet, un abbondante materiale che serve a tracciare l’itinerario delle sue idee estetiche, la sua passione per l’arte, le sue doti di critico.

Prima di morire ebbe la consolazione di assistere al trionfo di un suo discepolo. Guy de Maupassant che da poco aveva pubblicato Palla di sego .

Confortato dall’affetto degli amici  tra cui Zola e Daudet, morì  a Parigi l’8 maggio del 1880.

La sua fama è legata al romanzo Madame Bovary, considerato  il primo grande romanzo contemporaneo, una svolta decisiva nella storia del romanzo francese, e nella storia del romanzo dell’Ottocento in generale.

 

OPERE

Le tentazioni di Sant’Antonio  Intento a fabbricar stuoie il Santo si addormenta e in sogno cominciano ad apparirgli visioni fantastiche che lo tentano con seduzioni femminili, con allettamenti di ricchezza e con dubbi che cercano di scalfire la sua fede. Davanti a lui sfilano eresiarchi, dei di altre religioni, demoni e infine la Scienza che gli svela i segreti dell’universo.

Si tratta di un poema filosofico alquanto complesso. Sembra che l’idea gli sia derivata dall’osservazione di un quadro di Brueghel il Vecchio, visto a Genova nel 1845. Flaubert vi lavorò a più riprese, dal 1848 fino alla versione definitiva del 1874. Un lungo lavoro che attesta il procedere dell’arte e un severo controllo stilistico.

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 2004    (3241),  FRANCIA  Anno 1952  (930), 1955 (1021)  FAERØER  Anno  1997  (311), GABON   Anno 1980.

 

 

 

FLEISSER  MARIELUISE (pseud. M. HAINDL)

(Germania)

 

Nata a Ingolstadt il 23 novembre 1901, ivi morì il 2 febbraio 1974.

Apparteneva ad una famiglia piccolo borghese. Nella sua giovinezza studiò soprattutto teatro, ma studiò anche letteratura e si fece conoscere per una serie di racconti. Nel 1924 fu presentata a Bertolt Brecht del quale divenne amante. Brecht la guidò nel suo lavoro ma la plagiò mentalmente.

La Fleisser scrisse due drammi che la resero celebre ma che scatenarono uno scandalo: Purgatorio  a Ingolstadt (1926) e Genieri a Ingolstadt (1928). Nei due drammi è presente una crudeltà fine a se stessa tanto che far pensare a incubi demoniaci.  Attaccata dalla destra politica, anche per il suo legame con Brecht, considerata figlia degenere dai suoi concittadini, cercò appoggio in Brecht che, nel frattempo, si era stancato di lei.

Dovette ritornare nella natia Ingolstad dove fu sempre guardata con diffidenza e ostilità. 

Si sposò con un grossista di tabacchi e divenne bottegaia, abbandonando la letteratura, anche per divieto dei nazisti. Fu soggetta a gravi crisi che la portarono in case di cura e al limite del suicidio. Si riprese solo nel 1958 dopo la morte del marito e riprese pure la penna per continuare la sua attività di narratrice.

Ai precedenti romanzi Mezzo chilo di arance (1929), La viaggiatrice in farina Friede Geier (1931), Avventura ad Andorra (1932), aggiunge un libro di racconti Avanguardia pubblicato nel 1963. Ci fu anche una ripresa in campo drammaturgico con La forte schiatta (1950), che ha il difetto di essere troppo inquadrato in un realismo paesano.

Solo negli anni Sessanta la sua opera fu rivalutata e la Fleisser venne giudicata come valida autrice, precorritrice e maestra.

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 2001  (1990)

 

 

 

FLEMING Ian Lancaster  

(Inghilterra)

 

Nasce a Londra il 28 maggio 1908 . Muore a  Canterbury  il 12 agosto 1964).

Di famiglia aristocratica inglese, figlio di un deputato conservatore,  nipote di Robert Fleming, ricco banchiere scozzese, nel 1917, all’età di 9 anni, rimane orfano del padre, morto nella prima guerra mondiale.

Frequenta il college di Eton ma tronca gli studi per questioni personali e si iscrive  all’Accademia militare di Sandhurst, dove rimane per poco tempo. La madre lo invia in Austria, a Kitzbuel dove Jan si appassiona allo sci e all’alpinismo, attività che ricorreranno spesso nei suoi libri.

In questo periodo comincia a scrivere racconti. Diventa corrispondente per l’agenzia giornalistica Reuters e in seguito inviato speciale a Mosca per la Reuters. Morto il nonno banchiere, diventa socio della società bancaria.

Nel 1939 è reclutato dall’Ammiraglio John Godfrey, direttore dell’Intelligence Royal Navy, e ne diventa il segretario. Comincia a collaborare con i servizi segreti britannici e inizia a tracciare  il  suo personaggio, James Bond, cui attribuisce situazioni da lui vissute in quegli anni.

Nel dopoguerra, dal 1945 al 1959 lavora al "Sunday Times".  Sposa Anne Geraldine Rothermere, contessa di Charteris. Durante il viaggio di nozze scrisse Casino Royale, il primo romanzo dell'agente segreto immaginario destinato a divenire rapidamente il più famoso al mondo.

Il 12 agosto 1964, a 56 anni, Ian Fleming muore  per un infarto causato probabilmente dal tabagismo (era un accanito fumatore) e dall'eccessivo uso di alcool. La moglie Anne muore nel 1981. Il loro unico figlio, Casper, muore a causa di una overdose nel 1975.

Sono tutti sepolti  sotto un obelisco di pietra vicino alla piccola chiesa di Sevenhampton.

Ian Fleming scrisse 12 romanzi più due raccolte di racconti brevi aventi per protagonista l'agente segreto James Bond. I romanzi sono  tradotti e pubblicati in Italia sotto vari titoli dalla casa editrice Garzanti:

Casino Royale  (1953); Live and let Die (1954);  Moonraker (1955);  Diamonds are Forever (1956);  From Russia with Love (1957);  Doctor No (1958);  Goldfinger (1959);  For your Eyes Only (1960);  Thunderball (1961);  The Spy who Loved Me (1962);  On Her Majesty's Secret Service (1963);  You Only Live Twice (1964);  The Man with the Golden Gun (1965).  Octopussy and The Living Daylights  (1966).

Scrisse pure una raccolta di cinque storie brevi, tradotte con vari titoli: From a view to a kill (Un colpo di pistola; Paesaggio e morte); A quantum of Solace (Una coppia felice; Un "quantum di sicurezza"); Risico (Affare pericoloso; Rischio); The Hildebrand rarity (La quinta signora Krest; La rarità Hildebrand).

Fleming scrisse inoltre un romanzo-inchiesta sul traffico di diamanti, The diamond smugglers (1957, Il traffico di diamanti), un racconto commissionato da un emiro del Kuwait e mai pubblicato, State Of Excitement, la base della sceneggiatura del film di Terence Young The Poppy is Also a Flower (1966, Il papavero è anche un fiore) e un romanzo surreale intitolato Chitty Chitty Bang Bang

 

FILATELIA

AURIGNY – ALDERNEY Anno 2014, BURKINA FASO Anno 1995 (928), DOMINICA Anno 1996 (1913), INGHILTERRA  Anno 2008 (2965/70), GUINEA Anno 1999GUINEA BISSAU  Anno 2008 (fog. 348), MADAGASCDAR  Anno 1999, NORVEGIA 1996 (1172),

 

 

 

FLORESTA NISIA  (pseud. di Dionisia Goncalves Pinto)

(Brasile) 

 

Nasce nel 1810 a Floresta Farm nel Rio Grande del Nord. Muore nel 1885 in Francia a Rouen.

Ricevette un’educazione umanista nel convento delle Carmelitane  nella città di Goiana, dove iniziò gli studi classici e dove imparò le lingue italiane e francesi.

Fervente femminista, educatrice e giornalista fu assai seguita nel suo paese. Nel 1832 traduce dall’inglese un saggio sui diritti e le rivendicazioni della donna, scritto dalla femminista inglese Mary Wolstonecraft.  Fonda nel 1838 il Collegio Augusto, considerato uno dei maggiori centri dell’educazione  delle fanciulle.

Nel 1849  si trasferisce con i figli a Parigi, accompagnata dalla sua fama di scrittrice.

Tra le opere sono da ricordare:  Diritti delle donne e ingiustizia degli uomini (1832), Consigli a mia figlia (1942), A lagrima de um Caeté (1849).

Durante il suo volontario esilio in Francia, visitò diversi paesi, pubblicando altre opere e mantenne relazioni con varie personalità come Manzoni, Giuseppe Garibaldi, Ettore Marcucci, George Sand,  Dumas e altri.

Ritornò in Brasile solo due volte durante i 28 anni vissuti all’estero.

 

FILATELIA

BRASILE Anno 1954  (593)

 

 

 

FLORIAN JEAN-PIERRE CLARIS de

(Francia)

 

Nato nelle Cévennes, il 6 marzo del  1755.  Morto il 12 settembre del 1724.

Ufficiale dei dragoni, visse nel castello di Sceaux e fu protetto da Voltaire, amico di  famiglia.

Autore drammatico, scrittore di romanzi e fiabe, poeta, laureato dell’Accademia, occupò il 6 marzo del 1788 il posto lasciato libero dal cardinal de Luynes e vi fu accolto il 14 maggio del 1788 da Michel-Jean Sedaine.

Cacciato da Parigi durante la Rivoluzione, fu imprigionato nel periodo del Terrore e rilasciato il 9 del mese di Termidoro. Morì poco dopo, all’età di 39 anni a causa delle sofferenze patite durante la  sua incarcerazione.

Lasciò l’opera Fiabe, le migliori scritte dopo quelle di La Fontaine, e altri lavori come pièces teatrali, poemi pastorali e una traduzione alquanto libera dell’opera di Cervantes.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1955  (1021)  

 

FO  DARIO

(Italia)

 

Dario Fo nasce nel 1926 a S. Giano in provincia di Varese; suo padre è un ferroviere, sua madre una contadina.

A Milano frequenta l’accademia di Brera. Studia architettura al Politecnico, che frequenta fino a pochi esami dalla laurea.

In questi anni dipinge, frequenta pittori e scrittori, inizia ad inventare storie, a recitarle: storie provocatorie, contro la banalità e il conformismo, l’arroganza del potere. Uno dei primi spettacoli è realizzato in concomitanza con le elezioni del 1948. Nel 1953, con Parenti e Durano, mette in scena Il dito nell'occhio, testo di satira sociale e politica. Del 1954 è Sani da legare, malvisto e massacrato dalla censura di Scelba.

Nel 1959 Dario Fo e la moglie Franca Rame si organizzano in compagnia; dal 1959 al 1967, Fo scrive e mette in scena: Gli arcangeli non giocano a flipper (1959-1960), Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri (1960-1961), Chi ruba un piede è fortunato in amore (1961-1962), Isabella, tre caravelle e un cacciaballe (1963-1964), Settimo: ruba un po' meno (1964-1965), La colpa è sempre del diavolo (1965-1966), La signora è da buttare (1967-1968).

È un teatro politico, di aspra critica sociale. Bersagli sono la cultura ufficiale, i falsi eroi, l’assurda burocrazia statale, l’imperialismo americano.

L’attenta e profonda riflessione di Fo sulla tradizione popolare, sul corpo del dialetto e tutta l’antica cultura di fabulatori della sua terra sfocia nel capolavoro Mistero buffo, rappresentato per la prima volta nella stagione teatrale 1969-70.

Nel 1980, Dario Fo, Franca Rame e il figlio Jacopo fondano la Libera Università di Alcatraz, un centro culturale e d’agriturismo. Lungo gli anni Ottanta e Novanta le commedie di Dario Fo fanno il giro dei teatri del mondo, dall’Europa alle Americhe. Grande successo riscuotono in Italia Fabulazzo osceno e, nel 1991, il monologo Johan Padan a la descoverta de le Americhe, «frutto di una ricerca sulla vita di alcuni naufraghi europei nei primi anni del 1500. Attraverso testimonianze dell’epoca”.

Uno dei lavori più discussi dell’ultimo periodo è Marino libero! Marino innocente! sul caso Sofri.

Nel 2003 Dario Fo e Franca Rame si trovano ancora una volta al centro di una situazione conflittuale. Lo spettacolo L'anomalo bicefalo incontra la rabbiosa reazione del Primo Ministro in carica, involontario ispiratore del personaggio principale. Nonostante le minacce e i sabotaggi, lo spettacolo va in scena nei teatri italiani e nel gennaio 2004 ne viene annunciata la messa in onda sull'emittente televisiva Atlantide TV. A causa delle minacce di un potente senatore vicino al premier, la “prima“ dell'opera va in onda senz'audio. E lo spettacolo continua...

A Fo è stato assegnato il Premio Nobel per la letteratura.

 

FILATELIA

ZAMBIA  Anno 2002  (1187) , SVEZIA  2008

 

 

FOGAZZARO  ANTONIO

(Italia)

 

Nato a Vicenza nel 1842.  Morto nel 1911.

Di famiglia agiata e colta, fu avviato  agli studi di giurisprudenza. Laureatosi a Torino nel 1864, si stabilì a Milano per alcuni anni, ove entrò in contatto con gli esponenti della scapigliatura. Nel 1869 tornò definitivamente a Vicenza e intraprese la carriera di avvocato. Abbandonata la professione di avvocato, si dedicò esclusivamente alla letteratura fino alla morte, avvenuta nel 1911. Fogazzaro appartenne ad un ambiente colto e religioso, ebbe una personalità molto tormentata e sensibile soprattutto nei confronti dei problemi religiosi, aderì alla corrente del “modernismo”, che si proponeva di conciliare la dottrina cattolica, fondata sui dogmi, con le conquiste del pensiero scientifico.

Dopo Miranda ed una raccolta di liriche, Valsolda, Fogazzaro pubblicò il suo primo romanzo, Malombra (1881) che anticipava i suoi temi fondamentali (il mistero, l’inconscio, la fusione tra una sensibilità torbida e vaghe aspirazioni religiose). Il tono e la natura di questo primo romanzo, si ripeteranno nei successivi romanzi: Daniele Cortis (1884), Il mistero del poeta (1888), Piccolo mondo antico (1895), Piccolo mondo moderno (1900), Il Santo (1905) e Leila (1910). L’opera più importante è Piccolo mondo antico, che narra il contrasto spirituale fra due giovani sposi, Franco Maironi e Luisa Rigey, in costante conflitto per la diversità delle idee religiose e politiche, benché legati da un profondo reciproco amore.

Fogazzaro è uno degli autori più discussi del secondo Ottocento. Nella sua cultura e nel suo messaggio è possibile rintracciare una certa complessità, dovuta alla molteplicità delle esperienze e degli interessi da cui esse nascono. Il successo ottenuto dai suoi romanzi dimostra come fosse vicina questa sensibilità a quella delle classi medie italiane, su cui facevano presa i temi e le situazioni vagamente sentimentali.

Nel resto della produzione dell’autore ricordiamo per la saggistica: Discorsi (1898), Scienza e dolore (1898), Il dolore nell’arte (1901). (da Internet)

 

FILATELIA

ITALIA  Anno 2011

 

 

 

 

Foglar Jaroslav

(Cecoslovacchia)

 

Nato a Praga nel luglio del 1907. Morto il 23 gennaio del 1999.

Si rese famoso per aver scritto molti romanzi sui giovani Boy Scout, narrando le loro avventure in mezzo alla natura e lungo le strade dei quartieri delle città.

Nonostante le vicende narrate possano essere considerate su un piano fantasioso/avventuroso e idealistico, i suoi racconti non vanno considerati delle ’favolÈ perché si basano su un lavoro a lungo termine condotto dall’autore a contatto con bambini  in campi estivi e in club cittadini.

Foglar ha scritto anche articoli per le riviste  “Il giovane araldo” (1938-1941), “Scout” (1945-1949), “Avanti” (1946-1948)  e ancora su “Skaut”,” Sluníčko”,” ABC”, e “Tramp”

Foglar è stato anche l'autore di un fumetto seriale chiamato  "Rapid Frecce", di grande successo tra i giovani lettori.

Tra le sue opere per i giovani: Ragazzi del fiume Beavers, La porta è aperta, Quando viene aprile, Sotto la bandiera degli Scout,  Il segreto della High Vont, Paura  sopra il fiume Beavers, La casa vicina al lago,  Il campo della cattiva sfortuna, Il misterioso Rasnovka, La lotta per il primo posto,  Il tesoro del delfino nero, Cronaca di una traccia perduta, Il nostro gruppo,  L’avventura in terra di nessuno, La gola blu,  Una vita in una corsa, e altri.

 

FILATELIA  

REPUBBLICA CECOSLOVACCA  Anno 2007

 

 

 

 

FOLE ANXEL

(Spagna)

 

Nato a Lugo in Galizia nel 1903. Muore nel 1986.

È considerato uno dei migliori scrittori in lingua gallega e castigliana del secolo XX. I generi da lui preferiti sono la narrativa, la poesia, il teatro, i saggi.

La fama di scrittore gli derivò particolarmente  dai racconti, raccolti in quattro libri.

Grande amico di Avaro Cunquiero, fonda con lui la rivista d’avanguardia “Yunque”, sulla quale vengono per la prima volta pubblicati i versi di Garcia Lorca in lingua gallega. È corrispondente a Lugo dell’Agenzia di notizie “Febus”, che in seguito prese il nome di”Efe”. Nel 1941 abbandona la vita di città per trasferirsi in campagna.

Il frutto delle sue varie esperienze si ritrova nelle opere: Á lus do Candil (1953),  Terra Brava (1955), l’opera teatrale  Pauto do Demo (1958). Nel  1972 pubblica il terzo volume di racconti Contos da néboa  e nel  1981 Historias que ninguén cre.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno  1997  (3060)

 

 

 

Fonseca Manuel da

(Portogallo)

 

Nato nel 1911. Morto nel 1993.

E’ considerato uno dei principali autori del neo-realismo portoghese. Frequentò la scuola secondaria a Lisbona dove i suoi si erano trasferiti e si  iscrisse alla Scuola di Belle Arti.

Esordì come scrittore di racconti brevi, di poeta e di romanziere..

Pubblicò Rosa dos Ventos (poesia, 1940), Pianura (poesia, 1941, nella raccolta Songbook New di Coimbra), Aldeia Nova (racconti, 1942), Cerro-Maggiore (romanzo, 1943), Fuoco e Cenere (racconti, 1951), Wind Harvest (romanzo, 1958), Poesie (1958), Un angelo alla Trapeze (racconti, 1968), Tempio di Solitudine (racconti, 1973), un volume di cronaca (Chronic Algarve, 1986) e un'Antologia di Fialho d'Almeida (1984).

Molte delle sue opere sono state rielaborate  più di una volta prima di essere pubblicate.

 Fatta eccezione per gli ultimi due libri, l'atmosfera di Lisbona, è sempre presente, descritta nel suo spazio fisico e influenzata dallo studio psicologico dei suoi abitanti,

In stretto rapporto con la sua scrittura, Manuel da Fonseca sviluppò un intenso attivismo sociale, politico e culturale. Per le sue idee fu , arrestato nel 1965.   (Enciclopedia della Parola di lingua portoghese letteratura – 1995)

 

FILATELIA

PORTOGALLO  Anno 2011.

 

 

 

FONSECA  PIMENTEL ELEONORA

(Italia)

 

Nata a Roma, 13 gennaio 1752. Morta a  Napoli, 20 agosto 1799.

Appartenente ad una  nobile famiglia portoghese originaria di Beja nell'Alentejo, pochi anni dopo la sua nascita, a seguito della rottura dei rapporti diplomatici fra il Regno del Portogallo e lo Stato della Chiesa, la famiglia si trasferì a Napoli.

Bambina precocissima, era capace fin dall'infanzia di leggere in latino e greco e di scrivere poesie. Ancor giovane, fu ammessa all'Accademia del Filareti e all'Accademia dell'Arcadia. Ebbe scambi epistolari con molti letterati. Le sue capacità colpirono in special modo il Metastasio.

Nel 1778 sposò Pasquale Tria de Solis, capitano dell'esercito napoletano, da cui ebbe un unico figlio, Francesco, morto nel giugno 1779, a soli otto mesi; nel 1786 si divise dal marito, le cui percosse le avevano causato l'interruzione di una seconda gravidanza e nel febbraio 1795 rimase vedova.

Amica della regina Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, divenne la curatrice della sua biblioteca. Con lei si trovò nei salotti degli illuminati napoletani, affiliati alla massoneria e in un primo tempo sostenuta dalla stessa regina.  Ma le vicende politiche allontanarono le due donne.

A partire dagli anni '90, Eleonora si dedicò con passione agli studi di giurisprudenza e di economia. Le sue frequentazioni le valsero l'accusa di giacobinismo, per la quale, nell'ottobre del 1798, fu imprigionata.

Venne liberata dopo qualche mese, nel gennaio 1799, all'arrivo a Napoli delle truppe francesi. Volle allora cancellare dal suo cognome il "de" nobiliare e divenne una protagonista della vita politica della Repubblica Napoletana, in cui ebbe l'incarico di responsabile del giornale ufficiale, il Monitore Napoletano, che si pubblicò dal 2 febbraio all'8 giugno 1799.

Negli anni giovanili scrisse poesie in versi arcaici

La fine dell'esperienza repubblicana e il ritorno dei Borbone comportarono per la Pimentel l'arresto e la condanna a morte, eseguita nella storica piazza del Mercato a Napoli, il 20 agosto 1799.

 

FILATELIA

ITALIA  Anno 1999

 

 

 

FONTANE THEODOR

(Germania)

 

Di famiglia ugonotta francese, emigrata in Prussia, nacque a Neuruppin, Brandeburgo, il 29 dicembre 1819 e morì a Berlino il 20 settembre 1898.

Si diede agli studi tecnico-scientifici in quanto pensava di seguire le orme del padre farmacista. Dopo il 1848 cominciò a dedicarsi alla pubblicistica lavorando nell’ufficio stampa
della Presidenza del consiglio del regno di Prussia. Soggiornò in Inghilterra come corrispondente della “Preussische Zeitung”, con lo scopo di offrire alla Prussia dettagliati resoconti sulla situazione politico-sociale inglese. A quel periodo risalgono numerose poesie raccolte nei volumi Poesie (1851) e Ballate (1861).

Rientrato in patria  cadde nel 1870 prigioniero dei francesi e fu accusato di spionaggio, ma fu liberato per intervento di Bismarck.

Tra  il 1870 e il 1889 fu critico teatrale per il “Vossische Zeitung” di Berlino, in seguito fu nominato segretario dell’Accademia delle Arti di Berlino. Alla fine però abbandonò ogni carica per darsi alla letteratura. Scrittore versatile lasciò romanzi e numerosi reportage di viaggi, cronache di guerra, ricostruzioni storiche, memorie, saggi.

Tra i suoi romanzi storici Prima della tempesta (1878) e Storia di un ufficiale prussiano (1882). Nel 1880 scrive il romanzo Grete Minde. Nel 1882, col titolo in italiano, scrive L’adultera, ispirato ad un quadro del Tintoretto, seguito da Errori e turbamenti (1888), Stine (1890), La signora Jenny Treibel (1892, Conflitti d’amore  e convenzioni sociali si trovano in Effie Briest (1895) il suo capolavoro.

Poco prima della sua morte pubblica i Poggenpuhl (1896) e Lo Stechlin (1898).

Per molto tempo fu poco considerato per l’aspetto dei suoi romanzi troppo provinciali e regionalistici.

 

FILATELIA

BERLINO  Anno 1952/3   (80),  1970  (328),  GERMANIA  Anno  1994   (1598)

 

 

FONTENELLE  BERNARD LE BOVIER DE

(Francia)

 

Nasce a Rouen l’11 febbraio del 1687 e muore a Parigi il 9  gennaio del 1757.

Figlio di un avvocato del Parlamento della Normandia e della sorella del grande drammaturgo Pierre Corneille, compì brillanti studi al collegio gesuita della città natale.

Destinato dal padre all’avvocatura, studiò diritto ma riuscì a perdere l’unica causa che sostenne, ben deciso invece a seguire la sua inclinazione per la letteratura.

Cominciò a pubblicare sul “Mercure galante” le sue prime poesie  L’amour noyé e L’histoires de mes conquètes.

Dedicatosi al teatro scrisse le opere Psiché (1678) e Bellerophon (1679), rappresentate sotto il nome di suo zio Thomas, direttore del “Mercure galante” Scrisse in seguito una commedia in un atto, La comète, che fu rappresentata nel 1680 sotto il nome di Visé. In essa attaccò gli astrologi, i Rosacroce e le ingenue credenze popolari. Meno fortunata fu la sua prova con la tragedia Aspar, rappresentata nel 1691 e travolta da fischi.

Dal 1685 si istallò a Parigi dove visse in stretta amicizia con l'Abbé de Saint-Pierre, suo compaesano, lo storico de Vertot e il matematico Pierre Varignon.

Fontenelle conosce il suo primo vero grande successo pubblicando i Nouveaux dialogues des morts (1683) ma il pubblico accoglie avidamente anche la galanteria delle sue Lettres du chevalier d'Her*** pubblicate mantenendo l'anonimato.

Quando comincia la "Disputa tra gli Antichi e i Moderni", Fontenelle si schiera con Perrault e Lamotte-Houdar per i Moderni, contro Boileau e Racine che parteggiavano per gli Antichi, intervenendo con la Digression sur les Anciens et les Modernes (1688).

Eletto membro dell'Académie Française, nel 1697 diventa anche membro dell'Académie des Sciences. Nel 1701 è nominato membro anche dell'Acadèmie des Inscriptions e sarà membro onorario della Royal Society londinese, dell'Accademia di Berlino e dell'accademia degli Arcadi di Roma.

L'edizione delle sue opere del 1724 contiene anche tre brevi scritti filosofici, su L'esistenza di Dio, su La felicità e Sull'origine dei miti. I suoi Elementi della geometria dell'infinito sono del 1727, le sue Riflessioni sulla poetica del 1742, la Teoria dei vortici cartesiani del 1752.

Perfetto uomo di mondo, d'umore sempre eguale, dolce e raffinato, amava piacere e temeva ancor più di dispiacere. Non insensibile al successo, anteponeva la tranquillità d'animo alla gloria.

Morì dolcemente, senza malattia, senza dolore, "par la seule necessité de mourir", come aveva detto di Cassini, trenta giorni prima di compiere cent'anni.  

  

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1966  (1487)

 

 

 

Forester Cecil Scott  (pseud. di Cecil Louis  Troughton Smith)

(Inghilterra)

 

Nato a Il Cairo il 27 agosto 1899. Morto a Fullerton il 2 aprile 1966.

Scrittore inglese, si guadagnò la fama scrivendo racconti di avventura di ambientazione militare sul mare.

I suoi lavori più noti sono gli undici libri della serie dedicata a Horatio Hornblower, riguardanti le azioni belliche navali durante l'epoca napoleonica, e La Regina d’Africa (1935), da cui fu tratto un film, realizzato nel 1951 da John Huston ,  che ebbe come protagonisti Humphrey Bogart e Katherine Hepburn.

Ebbe una vita complessa con parenti immaginari, un matrimonio segreto e una malattia invalidante,

Forester ebbe una vita complessa, inclusi parenti immaginari, un matrimonio segreto e una malattia invalidante. Fu educato presso la Alleyn’s School, il Dulwich College e il Guy’ Hospital di Londra.

Durante la II guerra mondiale si trasferì negli U.S.A., dove scrisse per la propaganda al fine di aiutare quel Paese ad entrare in guerra a fianco degli Alleati, e infine andò a risiedere a Berkeley. Sposò Kathleen Belcher nel 1926, ebbe due figli, e divorziò nel 1945. Il primogenito, John, è stato un famoso ciclista e scrisse una biografia del padre. Nel  1947, C.S. Forester sposò segretamente una donna di nome Dorothy Foster. Soffrì di una grave forma di arteriosclerosi nell'ultima parte della sua vita.

La popolarità della serie di Hornblower, costruita attorno al carattere centrale eroico (ma non troppo eroico) del protagonista, seguitò a crescere nel tempo. È interessante notare che il protagonista è una figura storica, quella dell'Ammiraglio britannico Thomas Coschrane,  10° Conte di Dundonald, noto come "Lord Cochrane" nel periodo in cui i romanzi erano scritti.

Forester scrisse anche altri lavori:  oltre al già citato La Regina d'Africa (1935), vari romanzi fra cui Il Generale (1936); romanzi sulla Guerra Peninsulare quali Death to the French e The Gun; racconti "neri" sulla psicologia dell'assassino come Payment Deferred] (1926) e Plain Murder (1930); racconti di viaggio sul mare che non riguardano Hornblower, quali Brown on Resolution (1929), The Ship (19343) e Affondate la Bismarck! .

Oltre ai suoi romanzi di vita marinaresca, Forester ha anche pubblicato due libri per l'infanzia. Uno, del 1943, Poo-Poo and the Dragons, dette il via a una serie di episodi che egli raccontava al figlio per spingerlo a finire i suoi pasti quando Forester fu lasciato solo ad accudirlo e sua moglie era assente. Il secondo, del 1935, The Barbary Pirates, è un racconto per l'infanzia sui pirati barbareschi del XIX secolo.

 

FILATELIA

DOMINICA Anno 1988, GUINEA 2007, LESOTHO 1991, UMM AL QUWAIN  Anno 1969.

 

 

 

 

FORS OLGA DIMITREVNA

(Russia)

 

Nata a Gunib nel 1873. Morta a Leningrado nel 1961.

Si specializzò in romanzi storici che arricchì con acute indagini sociologiche: Vestiti di pietra (1923), I contemporanei (1925) che ha  per protagonisti Gogol e il pittore Ivanov; Radiscev, trilogia (1934-39), ampio quadro dell’epoca di Caterina II, Il castello Michajlovskij (1947), sui grandi architetti che costruirono Pietroburgo all’inizio del ‘700.

Scrisse anche  racconti, Racconti moscoviti (1926),  e un romanzo di argomento contemporaneo La nave folle (1931), poi rielaborato ne Il corvo (1934), dove fa il bilancio di un’epoca e della propria generazione, delineando lo sviluppo della cultura letteraria con ritratti di Blok, Belyi, Gorkij.  (da Enc. Le Garzantine).

 

FILATELIA

URSS  Anno 1963 

 

 

 

FOSCOLO  UGO

(Italia)

 

Maggiore di quattro figli, Ugo Foscolo nacque a Zante, una delle isole Jonie dipendenti dalla Repubblica veneta, il 6 febbraio 1778.  Morì  nei pressi di  Londra, a Turnham Green nel 1827.

Successivamente alla morte del padre, che esercitava la professione di medico sull'isola, nel 1792 si trasferì presso la madre a Venezia, dopo aver compiuto i primi studi a Spalato.

Dopo l'amore (secondo alcuni studiosi non corrisposto) con Isabella Teotochi Albrizzi, nel cui salotto si riunivano alcuni tra gli intellettuali più importanti del tempo, proseguì gli studi a Padova, dove iniziò a comporre sonetti di scarso valore e successo. Nel 1797 Foscolo scrisse la sua prima tragedia, Tieste che, dopo ben nove rappresentazioni consecutive a clamor di pubblico, lo consacrò autore di successo.

Contemporaneamente, cominciò il suo percorso politico all'insegna del giacobinismo, proprio nel momento in cui Napoleone cominciava ad esportare in Europa le idee della rivoluzione francese. Sempre nel '97, in onore al popolo di Reggio Emilia che per primo aveva accettato le idee rivoluzionarie, scrisse l'ode A Bonaparte liberatore che gli procurò i primi fastidi politici, fino a dover fuggire a Milano all'indomani del trattato di Campoformio. Da quell'evento nacque la diffidenza, che lo accompagnò poi per tutta la vita, verso la politica di Bonaparte.

Quando, abolito il governo della Serenissima, si fondò in Venezia una municipalità provvisoria, il Foscolo ritenne suo dovere ritornare nella sua patria di elezione, ricoprendo incarichi di governo, ma trovandosi spesso a protestare contro gli "ipocriti della libertà" tra cui mise lo stesso Alfieri.

Ceduta Venezia all'Austria, Foscolo raggiunse Milano, dove divenne redattore del "Monitore italiano" e strinse amicizia con Vincenzo Monti, che già aveva conosciuto a Bologna. L'attività letteraria del tempo fu sempre in aperta polemica con la classe politica dominante, basti pensare al sonetto contro la soppressione nelle scuole della lingua latina, proposta dal gran Consiglio Cisalpino nel 1798.

Nell'aprile di quell'anno il "Monitore" fu soppresso e Foscolo fu perseguitato dalla polizia anche per aver fondato immediatamente l'"Italico", che il governo lasciò vivere soltanto pochi mesi. Il bisogno economico portò nuovamente Foscolo a Bologna, con un misero impiego, dove affidò all'editore Marsigli una prima versione de Le ultime lettere di Jacopo Ortis, poi completata dall'editore stesso - che ricorse al mediocre redattore Angelo Sassoli - per affrettarne l'uscita.

Furono quelli gli anni di un’intensa maturazione personale e letteraria del Foscolo: del 1800 è l'ode A Luigia Pallavicini caduta da cavallo, del 1802 l'ode All'amica risanata e le Poesie (che comprendono le due odi più dodici sonetti, tra cui i famosissimi Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni). All'attività letteraria affiancò l'impegno di combattente: al seguito del generale fu alla Trebbia; nel giugno del 1799, con le milizie cisalpine e francesi, fu a Firenze, dove conobbe il Niccolini; poi a Genova, Nizza e di nuovo a Milano. In questi anni continuò a dedicarsi all'Ortis, un libro-chiave, specchio di un'intera generazione, e che fu più volte stampato e modificato nel corso degli anni.

Dal 1804 al 1806, Foscolo fu in Francia al seguito dell'armata che stava progettando l'invasione dell'Inghilterra; in quel periodo iniziò a tradurre Il viaggio sentimentale di Sterne. Nel 1807 videro la luce i Sepolcri; nell'anno successivo Foscolo ottenne la cattedra di eloquenza all'università di Pavia, ma la cattedra fu presto soppressa per motivi politici. Nel 1809 rappresentò l'Aiace alla Scala, tragedia che dalle autorità fu ritenuta antinapoleonica.

Al Foscolo non restò che ricominciare la sua carriera di perseguitato politico nell'impero napoleonico che aveva tradito i suoi ideali. Nel periodo seguente scrisse il suo ultimo capolavoro (le Grazie, 1812), e seguì le alterne vicende dell'impero fino a Waterloo. Quando l'Austria, ottenuto il Lombardo-Veneto, chiese agli ex ufficiali napoleonici il giuramento di fedeltà, Foscolo si rifiutò di prestarlo e abbandonò per sempre l'Italia, rifugiandosi prima in Svizzera e poi in Inghilterra.

 Scrisse vari saggi di letteratura italiana per riviste inglesi, unico modo, insieme ad alcune lezioni private di italiano, per contrastare le avversità economiche che gli costarono persino l'arresto per debiti, nel 1824.

In quel periodo scrisse vari studi critici tra cui Saggi sul Petrarca, Discorso sul testo della Divina Commedia, Sui poemi narrativi e romanzeschi italiani, Della nuova scuola drammatica  Italia (postumo, 1850) e un vasto epistolario.

Dal 1822 visse con la figlia Floriana, nata nel 1805 a Valenciennes dalla sua relazione con l’inglese Fanny Emeritt.

Idropico e minato dai disagi, la morte lo colse nel 1827, nei pressi di Londra, a Turnham Green e fu sepolto nel cimitero di Chiswick. Solo nel 1871 le sue spoglie furono portate in patria, nella chiesa di Santa Croce in Firenze.

 

FILATELIA

DODECANNESO Anno 1932 (23), ITALIA  Anno 1932  (307),  1979  (1456),  GRECIA  Anno 1978 (1300), COLONIE ITALIANE  1932  (5),

 

 

FOTOPOULOS MIMIS

(Grecia)

 

Nato il 20 aprile 1913 a Zatouna Gortynias, Arcadia, Morto il 29 ottobre 1986 ad  Atene.

Attore,  scrittore, poeta e accademico,  ha studiato presso la Scuola Drammatica del Teatro Nazionale.  Ha inoltre studiato matematica presso la Scuola di Filosofia presso l'Università di Atene fino al suo secondo anno nel 1933. Ha guidato una compagnia teatrale dal 1952 e fu un attore dal 1960.

Opere:  Bouloukia  1940,  Imitonia  1960,  Sklira trioleta  1961, 25 Chronia Theatro 1958, autobiografia,  Per Mou Potami Tis Zois  1965, autobiografia,  Ena Koritsi Sto Parathyro 1966,  Pelopida O Kalos Politis 1976.

Le opere più importanti in cui recitò erano di Cechov, Ibsen e di Shakespeare.  Recitò pure  in centinaia di altre commedie  per lo più in ruoli drammatici. La sua interpretazione più caratteristica era l’interpretazione in Don Camillo. Ha fatto un centinaio di film con ruoli comici tra cui Lira Kalpiki, Laterna, i Ftochia I Filotimo, i Ta Kitrina Gandia, Per Soferaki ecc

 

FILATELIA

GRECIA ANNO 1997

FOUCHET  MAX-POL

(Francia)

 

Nato il 1 maggio 1931 a S.Vaast-La- Hogue, Cotentin. Morto a Vezelay nell’agosto del 1980.

Vive in Algeria dal 1930 al 1945 e frequenta la comunità culturale algerina di cui facevano parte Camus, Maisonseule, Benisti e altri. Nel 1930 conosce Simone Hié. Mentre Fouchet svolgeva il servizio militare, Simone sposa nel 1934 il suo amico Camus.  I due  da quell’anno non si frequenteranno più-

 Professore, avventuriero, poeta, Fouchet scrive  Simples sans vertu (1936); Vent profond  (1938); Les Limites de l’amour (1942); Demeure le secret, (1961)

Fonda  "Fontaine" (1939-1948)  che durante la Seconda Guerra Mondiale diventa  la rivista della “ Resistenza alla luce del sole”. Scrive romanzi   La Rencontre de Santa-Cruz, (1976); La Relevée des herbes (1980); Histoires pour dire autre chose  (1980); saggi Les Appels, (1967); Anthologie thématique de la poésie française (1958).  Si occupa di musica e di fotografia nei testi  Les Peuples nus (1953); Terres indiennes (1955); Nubie, splendeur retrouvée (1965).

Lavora alla radio nel programma  "Le Journal d'un écrivain" (1968-1970)  e alla televisione in emissioni come “Le Fil de la vie” (1953-1958), aperta a tutti i problemi della società contemporanea, "Lectures pour tous" (1953-1968) con  Pierre Desgraupes e Pierre Dumayet,  "Terre des Arts" (1959-1977) e "Les Impressionnistes".

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1983  (2282)

 

 

FOURNIER  HENRI-ALAIN

(Francia) 

 

Nato a La Chapelle d’Angillon  (Berry) il 3 ottobre 1886, (entrambi i genitori erano insegnanti), trascorre una infanzia tranquilla di cui conserva sempre il ricordo dei vasti boschi della  Sologne e dei suoi numerosi castelli. 

I suoi primi studi si svolgono inizialmente a Brest, dove frequenta una scuola navale seguendo l’impulso che lo spingeva ad entrare nella marina mercantile. Abbandonata l’idea si iscrive al Liceo Lakanal presso Parigi, dove conosce il suo più caro amico, Jacques Rivière, che in seguito diventa suo cognato avendone sposato la sorella.

In seguito al fallito tentativo di entrare nella Scuola Normale Superiore, si dedica al giornalismo. Nel 1905, durante un suo soggiorno in Inghilterra, comincia una corrispondenza epistolare col cognato la quale dura fino al 1914 e fu in seguito raccolta in quattro volumi sotto il titolo Corrispondenza (1905-1914) e pubblicata nel 1926-1928.

Da essa si ricava la biografia dello scrittore e la sua figura di adolescente, le sue ansie, i suoi timori di fronte alla drammaticità e all’incertezza dei tempi, la sua indole  triste di fronte alla vita e  il timore che la sua diffidenza e il suo desiderio di appartarsi dal mondo, gli togliesse la possibilità di godere di quella parte di vita cui aveva diritto.

Dopo la scuola  fa due anni di servizio militare, durante i quali non dimentica la sua vena poetica e letteraria. Pubblica numerose poesie su riviste, poi raccolte nel volume Miracoli,  uscito nel 1924.

Allo scoppio della Prima guerra mondiale, stava elaborando un romanzo. Colombe Blanchet, rimasto incompiuto, ma del quale se ne trovano squarci sulla “Nouvelle Revue Française”, quando viene richiamato alle armi tra i primi combattenti. Trova la morte a Verdun, in una azione tra Veaux-les-Palameix e Saint-Remy, il 22 settembre 1914.

Alain Fournier non lasciò molte opere e la sua fama è legata all’unico romanzo Il gran Meaulnes.

LIBRI: Il grande Meaulnes  Il primo abbozzo del romanzo risale al 1902 quando ancora era in auge il clima simbolista che venne utilizzato dallo scrittore per simboleggiare la figura di una donna realmente esistita. Iniziato all’età di sedici anni, il romanzo apparve a puntate sulla “Nouvelle Revue Française”.

Nella scuola rurale di Sainte-Aghate, il giovane Augustin Meaulnes,  per la sua sbrigliata fantasia  viene battezzato “Il grande Meaulnes” e tra lui e François, il figlio del maestro, nasce una forte amicizia. Una sera il giovane, recatosi alla stazione di Vierzon, perde la strada e  capita per caso in un castello in festa. Il castellano e i suoi invitati stanno attendendo l’arrivo del figlio Frantz e di Valentina sua  promessa sposa. Solo che costei, di bassa estrazione sociale, non ha voluto seguire il fidanzato perché ancora incredula davanti alle ottime prospettive sociali che il matrimonio le prospetta. Meaulnes in quell’occasione conosce Yvonne, sorella di Frantz, e se ne innamora.  Dopo aver raccontato all’amico François la sua situazione sentimentale, i due vanno alla ricerca del castello. Ma apprendono da Frantz che la sorella è partita alla volta di Parigi. Recatosi a Parigi il giovane apprende che è di nuovo partita per ignota destinazione. Sarà François a trovarla, dando così la possibilità al suo amico di sposarla. Dopo il matrimonio Meaulnes viene a conoscenza che Frantz, diventato suo cognato, a causa della disavventura amorosa, si sta cacciando nei guai, per cui abbandona la moglie per correre in suo aiuto. Ritroverà Frantz e Valentina; e con essi tornerà a Parigi dove troverà ad attenderlo una bimba, ma non la moglie, morta nel darla alla luce.

L’opera da sola è valsa a dare la fama a Fournier, in quanto è entrata a far parte dei classici per il suo carattere di opera di formazione e di crescita, per il mondo dei valori che la contraddistinguono, per la poesia con cui situazioni e sentimenti vengono trattati, per il suo carattere simbolista legato ad una avventura sentimentale nata e cresciuta in un momento particolare: quello dell’adolescenza.

 

FILATELIA

FRANCIA 1986 (2440)

 

 

 

 

FRANCE  ANATOLE

(Francia)

 

Anatole François Thibault (detto Anatole France)  nacque a Parigi il 16 aprile del 1844 in una casa sul Lungo-Senna Malaquais, dove suo padre esercitava la professione di libraio.

Compì i suoi studi presso il Liceo Stanislas. All’età di quindici anni scrisse  La leggenda di Santa Radegonda e cominciò a collaborare con diversi bollettini bibliografici,  aderendo al circolo dei poeti parnassiani e dimostrando un orientamento verso l’erudizione. Del 1864 è, infatti, L’intermediario dei ricercatori e dei curiosi,  ma abbandonò quella strada, per seguire prima la poesia e poi la narrativa.

La sua prima opera risale al 1868 con la pubblicazione di una biografia su Alfred de Vigny. L’anno appresso entrò come ‘lettore’ a far parte dello staff delle edizioni Lemerre e pubblicò poesie sulla rivista “Parnasse contemporain”’ dello stesso editore. Nel 1873 uscì il suo volume di poesie, di sapore parnassiano, I poemi dorati, dedicato a Leconte de Lisle. Membro della redazione che doveva scegliere i testi  dei poeti da inserire nella  terza raccolta della rivista “Parnasse contemporain”, contribuì con un errato giudizio all’eliminazione dei testi di poeti tra cui Verlaine, Mallarmé e  Charles Cros.

Si dedicò pure al teatro, scrivendo un dramma in versi dal titolo Le nozze di Corinto (1876), ispirato ad una ballata di Goethe. Il dramma andò in scena all’Odeon nel 1902 e all’Opera Comique nel 1922, con musica di  Henri Busser

Assunto come impiegato alla Biblioteca del Senato (1876), sposò l’anno successivo Marie-Valerie Guerin de Sauville, dalla quale ebbe la figlia Susanne. Divorziò nel 1893.

Le sue prime opere di narratore consistono in due novelle: Giocasta e il gatto magro (1879) e Il delitto dell’accademico Silvestro Bonnard (1881) che per il tema delicatamente trattato lo fece conoscere al grande pubblico. Iniziò per lo scrittore un periodo ininterrotto di riconoscimenti che lo portarono al Nobel, assegnatoli nel 1921.

Particolarmente significative nella sua produzione letteraria furono le opere I desideri di Giovanni Servien (1822), nel quale adombra la sua passione per l’attrice Elide Devoyd; Il libro del mio amico (1898); Taide (1890), una storia torbida di grande successo sulla vita di una peccatrice redenta e di un eremita dannato. Taide fu portata sul palcoscenico dell’Opera, accompagnata dalla musica di Massenet (1894). Seguirono  Pierre Nozières  e  Baldassarre entrambi del 1899; la raccolta di novelle L’astuccio di madreperla (1892);  La rosticceria della regina Pedoca (1893), che contiene la vita e le opinioni dell’abate Gerolamo Coignard, poi ribadite nel volume  Le opinioni di Gerolamo Coignard, che comprende articoli pubblicati dall’”Eco de Paris” sin dal 1885, da quando France aveva cominciato ad inviarli al “Temps”  poi raccolti in cinque volumi della “Vita letteraria”.

Le sue pubblicazioni proseguono con Il giglio rosso (1894), la cui ispiratrice fu Madame Caillavet, con la quale  lo scrittore ebbe una relazione. È  la cronaca di un salotto parigino di fine secolo XIX. Il giardino di Epicuro, impregnato di filosofia, uscì nel 1894. Dopo la pubblicazione del Pozzo di Santa Chiara (1895) e una raccolta di novelle scritta in Italia, entrò a far parte dell’Academie Française, occupando il seggio di Ferdinand de Lesseps, rimasto vacante.

 Sotto il titolo di Storia contemporanea di cui è protagonista Monsieur Bergeret, escono quattro volumi L’olmo del viale (1897), Il manichino di vimini (1897), L’anello di ametista (1899), Bergeret a Parigi (1901). Ad essi seguirono L’affare Crainquebille (1901) analisi di un torbido caso e di un errore giudiziario; Opinioni sociali (1902), Sulla pietra bianca (1905), Verso tempi migliori  (1906). Si tratta di romanzi che, anche sotto forma di conversazioni, offrono uno spaccato della vita della città, della provincia in particolar modo nel periodo in cui la Francia era divisa per l’Affare Dreyfus, in cui France si schierò dalla parte degli innocentisti.

Agli anni precedenti la Prima guerra mondiale appartengono L’isola dei pinguini, una satira sui politici di professione; Giovanna d’Arco (1908), I racconti di Giacomo Girarrosto (1908); Gli dei hanno sete (1912); La rivolta degli angeli (1914).

Nel periodo che seguì sono apparsi Il piccolo Pietro (1919); La vita in fiore (1922). Sono i suoi ultimi romanzi.

Lo scrittore, profondamente deluso per le vicende politico-sociali del dopoguerra, si ritirò alla Béchellerie, a Saint-Cyr-sur Loire, assieme alla moglie Emma Leprévotte e in solitudine trascorse gli ultimi dieci anni. Morì il 12 ottobre 1924.

Anatole France fu uno scrittore raffinato, elegante, che ha saputo nascondere sotto un velo di scetticismo la sua partecipazione ai drammi dell’uomo del suo tempo. La sua opera raffinata non fu però seguita dalle generazioni successive le quali talvolta gli si dimostrarono ostili

 

FILATELIA

CIAD Anno 1977, FRANCIA  Anno 1937  (343),  1938  (380),  MONACO 1979, PALAU  Anno  2001  (1694), PARAGUAY 1977, SVEZIA 1981

 

 

FRANCESCO d’ASSISI  SAN

(Italia)

 

Nasce, tra il Dicembre 1181 e il Settembre 1182 da Pietro Bernardone dei Moriconi, ricco mercante di stoffe, e dalla nobile Signora Pica Bourlemont, un figlio a cui viene dato inizialmente (dalla madre) il nome di Giovanni.

Il padre, che al momento della nascita era in Francia per affari, quando ritornò ne cambiò il nome in Francesco e, con tale nome, fu ed è comunemente e generalmente conosciuto.

Dopo aver condotto fino ai 24 anni una vita dissoluta ed aver provato la carriera militare (tra le altre fu fatto prigioniero dai perugini), San Francesco riceve in sogno la chiamata del Signore.

Rinuncia pubblicamente nella piazza del Vescovado di Assisi agli averi paterni e si incammina con pochi seguaci verso una vita di preghiera e di obbedienza a "Sorella Povertà":

Gli inizi sono molto difficili in quanto le idee di San Francesco sulla povertà e sulla semplicità della vita non sono comprese né dalla gente e né dal clero.

È questo il periodo del miracolo del lupo di Gubbio e della riparazione di San Damiano, di San Pietro alla Spina e della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli.

Le gesta di San Francesco (il Poeta) non passarono inosservate e le genti di Assisi cominciarono a cambiare l'opinione su questo stravagante giovane e così, dopo qualche tempo, Gli si affiancarono i primi seguaci.

Del primo seguace non ne è noto né il nome e né la fine.

Pertanto la storia ci indica come primo "discepolo" Bernardo da Quintavalle (un mercante) seguito da Pietro Cattani (un giurista) (+10 Marzo 1221).

In questo periodo San Francesco concepì (leggendoli dal Messale e dal Vangelo) i primi abbozzi di quella che poi sarebbe divenuta la regola Francescana:

Le prime esperienze "conventuali" con i compagni San Francesco le ebbe nel Tugurio di Rivotorto.
E proprio nel Tugurio di Rivotorto poco dopo arrivarono Egidio (un contadino) e successivamente Sabatino, Morico, Filippo Longo e prete Silvestro.

Seguirono poi Giovanni, Barbaro e Bernardo Vigilante ed infine Angelo Tancredi.

Erano arrivati ad essere in dodici e tutti i compagni vestivano come Francesco di un rozzo saio cinto da una corda.

Solo nel 1209 Papa Innocenzo III (dopo la predica ai porci!) approva la Regola dell'Ordine ed autorizza San Francesco a predicare tra le genti.

San Francesco inizia così a girare per il mondo arrivando fino a Dalmiata d'Egitto (1219-20 erano i tempi delle crociate) dal sultano Melek El Kamel.

Nel 1224 San Francesco riceve le stigmate, un miracolo mai accaduto prima di allora se non al Figlio di Dio.

Sentendo vicina la morte San Francesco si fa riportare da Siena ad Assisi e più precisamente alla Porziuncola la piccola cappella (allora) ove morirà su un giaciglio sulla nuda terra il 4 ottobre 1226.

Fu Frate Elia, suo successore a capo dell'Ordine a annunciare al mondo la presenza sul corpo del Santo delle stigmate e la rivelazione di esse provocò nella chiesa gravi lacerazioni e scetticismi che dureranno anche nei secoli successivi.

Basti pensare che, quando San Francesco fu proclamato Santo (1228) da Papa Gregorio IX, la bolla di canonizzazione non ne citava la presenza.

Nel 1939 Papa Pio XII proclamò San Francesco il Patrono d'Italia.

Di San Francesco restano alcuni scritti in  latino, fra cui La prima regola, La seconda regola, l Testamento e 28 Admonitiones ai fratelli.  Ma la sua opera più importante è il Cantico delle creature, detto anche Cantico di Frate Sole, composto, secondo la leggenda, due anni prima della morte. Scritto in volgare umbro, il Cantico è uno dei dei più antichi monumenti della letteratura italiana. In prosa ritmica assonanzata, celebra le lodi del Creatore attraverso l’esaltazione delle sue creature (l’acqua, il fuoco ecc. sino alla  stessa morte o, secondo altre interpretazioni, attraverso l’esaltazione che ne fanno le creature stesse. (da Internet , di  Paolo Bonacorsi)

 

FILATELIA

ITALIA Anno  1923, 1926,  1974 (1278),  1976 (1343),  1979 (1445),  1982 (1590),  PORTOGALLO  Anno 2009 (3372/4),  SAN MARINO Anno 1928 (137/49), VATICANO  Anno 1977 (610/15), 2010 

 

FRANCOS RODRIGUEZ JOSÈ

(Spagna)

 

Nasce a Madrid nel 1892 e ivi muore nel 1931.

Uomo politico, ricoprì diverse cariche: fu deputato del partito democratico, senatore a vita, alcalde di Madrid, governatore di Barcellona, direttore delle Poste e comunicazioni, Ministro dell’Istruzione pubblica e Ministro di Grazia e Giustizia.

Si occupò di giornalismo e diresse l’ “Heraldo de Madrid”.  Venne nominato  accademico della Accademia Espanola e presidente dell’Associazione della stampa, incarico che tenne fino alla morte.

Fu anche  autore di numerose opere di medicina, teatro e letteratura

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1936  (542-46-50)

 

 

 

FRANK  ANNA

(Germania)

 

Scrive A. Faeti nella presentazione del Diario di Anna Frank: “La memoria, solo lei, tiene lontano i carnefici del futuro.”

Anna Frank, di famiglia tedesco-ebrea, nacque a Francoforte sul Meno nel 1929 in pieno clima delle persecuzioni razziali volute da Hitler, Nel 1933 emigrò ad Amsterdam dove per pochi anni visse felice, finché la longa manus del nazismo, che aveva occupato l’Olanda, non cominciò ad occuparsi degli ebrei ivi residenti. Con i genitori e due sorelle Anna trascorse in solitudine coatta, in un alloggio segreto  della Prinsengracht, due anni in coabitazione con una coppia di amici, il loro figlio sedicenne e col dentista Pfeffer. Venuta a conoscenza attraverso la radio, l’unico collegamento con la realtà esterna, che il ministro dell’educazione olandese in esilio affermava che tutte le testimonianze delle sofferenze patite dagli ebrei durante l’occupazione tedesca sarebbero state  raccolte e pubblicate, Anna iniziò a tenere il suo diario nel quale descrisse idee, pensieri, fatti della convivenza forzata in un piccolo spazio, dove il solo contatto esterno, oltre la radio, erano i rapporti tenuti con coloro che li avevano nascosti e che si occupavano della loro sopravvivenza.

Purtroppo, a causa di una spiata, la Gestapo il 4 agosto del 1944 fece irruzione nell’”alloggio segreto”, arrestando tutti gli abitanti. Anna venne deportata ad Auschwitz e poi a Bergen-Belsen dove morì di stenti e di tifo nel 1945, poco prima che le truppe alleate riuscissero a liberare i prigionieri. Morì in febbraio, pochi giorni dopo la morte di una delle sue sorelle. Solo il padre sopravvisse.

Il diario venne nascosto da Miep Gis, la donna che si era occupata di loro durante i due anni di segregazione dal mondo. Lo consegnò al padre il quale, per rispettare il desiderio della figlia lo diede alle stampe, operando pochi tagli forse perché potevano nuocere alla moglie morta e ad altri compagni di prigionia. Fu pubblicato in Olanda nel 1947 con titolo Het Achterhuis (La retrocasa). La fortuna non arrise subito all’opera perché sorsero alcune perplessità sulla sua autenticità. Ma l’esame dell’opera effettuato dall’Istituto per la Documentazione Bellica di Amsterdam allontanò ogni sospetto e il libro, varcate le frontiere olandesi, si sparse in tutto il mondo.

Anna Frank è passata nella storia della letteratura per una sola opera.

OPERE: Il diario  è un’opera ingenua e commovente in cui sono annotati i suoi pensieri, i suoi voli verso il futuro incerto, le sue considerazioni sui componenti di quel gruppo di disperati costretti ad una convivenza in poco spazio, dove la privacy di ognuno è continuamente sotto gli occhi di tutti e dove, la lunga convivenza crea situazioni imbarazzanti e attriti. Tutto ciò che Anna vede, ascolta intuisce e comprende viene con cura annotato. A pagine in cui esprime la sua solitudine, i ricordi lieti del passato, si inseriscono rari momenti lieti e altri trattati con l’umorismo di una ragazzina le cui aspirazioni sono quelle di diventare una futura scrittrice, quando il mondo ritroverà la sua serenità.

 

FILATELIA

DOMINICA Anno 1999,  GERMANIA  Anno 1979  (857) , GUINEA 2008,  ISRAELE  Anno 1988  (1033),  MONTSERRAT  1998, OLANDA  Anno 1980  (1130), SIERRA LEONE  1991.

 

 

 

FRANKLIN  MILES STELLA MARIA

(Australia)

 

Nata vicino a Tumut, Nuova Galles del Sud.  Morì nel 1954.

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Cresciuta in campagna, iniziò la sua carriera di  scrittrice a contatto con la  natura.  Dopo la pubblicazione del libro La mia brillante carriera (1901),  si trasferisce a Sydney dove collabora a periodici con articoli legati al movimento femminista.

Nel 1905 si reca negli Stati Uniti e trascorre nove anni a Chicago dove dirige la rivista “Life and Labour” e  appoggia il movimento sindacale delle donne e quello delle suffragette.

Allo scoppio della Guerra mondiale si reca come

infermiera in Inghilterra e al termine del conflitto lavora presso La National Housing and Town Planning Council di Londra.  Ritornata in Australia si stabilisce a Sydney.

La Franklin scrisse sempre sotto pseudonimo maschile, abbreviando il nome in Miles Franklin o Brent of Bin Bin.

La mia brillante carriera l’opera che le diede la notorietà è un romanzo autobiografico in cui difende il diritto delle donne a decidere del loro destino. L’opera ebbe largo successo nella narrativa australiana, anche se fu causa di uno scandalo che non fermò l’autrice, anzi la spinse, nel 1910, a scrivere una seconda parte  che, però, poté essere pubblicata solo nel 1946.

Sotto il  suo vero nome pubblica nel 1932 Il vecchio Blastus  di Bandicoot e altre opere, mentre con lo pseudonimo di Brent of Bib Bin appaiono novelle che hanno per soggetto la vita dei pionieri.

Scrisse numerosi articoli di critica letteraria e anche opere teatrali.

Fondò il premio Miles Franklin di narrativa australiana.

Dal libro La mia brillante carriera il regista Gillian Armstrong trasse nel 1979 l’omonimo film.

 

FILATELIA

AUSTRALIA  Anno  1991

 

 

 

FRANKO  IVAN

(Romania)

 

Nato a Nahuevici, Precarpazi,  il 15 agosto 1856. Morto a Leopoli il 28 maggio 1916.

Figlio di un fabbroferraio, riuscì a studiare e a laurearsi in filosofia all’università di Leopoli.

Partecipò a movimenti giovanili per promuovere il progresso del popolo e fu accusato di attività sovversive. Arrestato tre volte, vide sfumare le sue aspirazioni ad un seggio in  Parlamento e anche la nomina a docente presso l’Università di Leopoli.  Ebbe comunque sempre il plauso e il riconoscimento del popolo a cui dedicò la sua attività. Ottenne la laurea ad honorem dall’università di Vienna e di Charkow e fu eletto membro di  varie accademie.

Raggiunto il benessere, fu colpito da un male che gli tolse l’uso delle mani, ma continuò comunque la sua attività per altri otto anni, dettando ad una segretaria. La sua morte suscitò grande cordoglio  nazionale.

In campo letterario raggiunse i maggiori successi nella poesia con le opere Spaccapietre,  Ex nihilo (1885),   Il giudizio universale (1906), Mosè (1905), Foglie appassite, Lys Mykyta.

Scrisse i romanzi Boa constrictor (1879) Zachar Berkut  (1883), Sentieri incrociati (1900), Racconti di Borislav (1877-90) e i drammi La felicità rubata (1894) e Il Maestro.

Scrisse pure saggi di filosofia, filologia e divulgazione scientifica.  Tradusse per primo in ukraino  Il Capitale di Marx e passi dell’Antidühring di  Engels.

 

FILATELIA

ROMANIA  Anno 1956  (1481),  UKRAINA  Anno 1994 (225), 2006 (731), URSS  Anno1956 (1846/8)

 

 

Frankopan Fran Krsto

(Croazia)

 

Nato a Bosiljevo  nel 1643. Morto a Vienna nel 1671.

Poeta e politico del 17° secolo. Seguì inizialmente varie influenze poetiche che non riuscirono però ad allontanarlo dalla sua  personale ispirazione. In tale ottica scrisse  Il giardino in cui si rifà alle  esperienze in carcere.

Vivendo in una zona in cui venivano parlati diversi dialetti croati, compose  i suoi  versi in Kajkavian-ikavian, dialetto della lingua croata (come si nota nella  poesia Srića daje Kaj Misal ne zgaje).

In carcere, dove finì per ragioni politiche,  Frankopan tradusse  il George Dandin di Moliére,  prima traduzione in croato.

Insieme con Petar Zrinski, suo fratello Nikola, e la sorella Katarina, contribuì grandemente all’evoluzione della poesia croata e alla letteratura del  17 secolo.

In campo politico, si adoperò assieme al cognato  Petar Zrinski nella lotta per liberare  le zone occupate dai turchi ottomani. Tuttavia, il consiglio militare di Vienna, invece di sostenere le loro iniziative tese a rendere libere le terre croate, firmò un  trattato di pace con gli Ottomani, nel quale veniva sancito il ritorno dei territori già liberati all’impero turco. Durante la rivolta che ne seguì Frankopan e altri capi ribelli furono arrestati e decapitati pubblicamente a Vienna nel 1671.

Il risultato della ribellione contro di Vienna fu una crudele decapitazione pubblica avvenuta a Wiener Neustadt vicino a Vienna nel 1671.

 

FILATELIA

BOSNIA ERZEGOVINA Anno 2001  (54), CROAZIA Anno 1943  (96), 1993  (Beneficenza 29), 1996 (fog.14)

 

 

FRANS Willems  Jan 

(Belgio)

 

Nato a Boechout nel 1793. Morì a Gand nel 1846.

Nacque durante l’occupazione francese del Belgio. Studiò diritto e iniziò a lavorare presso un notaio di Anversa, dedicando il tempo libero alla letteratura.  Nel 1810 vinse un premio per la poesia con un inno celebrativo sulla pace di Tilsit.

Con entusiasmo salutò la costituzione del regno dei Paesi Bassi e il rilancio della letteratura fiamminga, attraverso una serie di scritti e poesie in cui sostenne le rivendicazioni per una lingua madre dei Paesi bassi. Il suo impegno politico e le sue simpatie  erano per gli Orange e tale punto di vista gli procurò dei guai con il governo provvisorio.

Presto però fu riconosciuto come leader indiscusso del movimento popolare fiammingo e si batté per la completa parità delle lingue nel governo e nei tribunali.

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 1961  (1177)

 

 

František Nepil

(Cecoslovacchia)

 

Nato a Hyskov il 10 febbraio 1929. Morto a Praga l’8 settembre 1995.

Dopo la laurea presso l'Accademia di Commercio (1948) ha lavorato come dirigente  responsabile in una agenzia pubblicitaria. Durante questo periodo ha anche lavorato come copywriter. Dal 1969 è stato redattore di programmi per bambini nella Radio cecoslovacca. . Per molti anni ha svolto la sua attività di scrittore e narratore di storie personali e dal 1972 come. scrittore freelance.

Autore di storie, fiabe, sceneggiature per la radio, era dotato di un suo particolare tipo di recitazione assai gradita dai giovani e dagli adulti. Era pure noto per la sua verve umoristica.

Molto popolare specie nelle trasmissioni radio mattutine, produsse:  (per adulti) Dove sei andato, Satana?, Agosto con Bejbinkou (1966), Come fareun cottage (1968), Scarpe da Licia (1982), Buongiorno e ancora meglio (1983), Apocrypha di etere (1989), Princess Ring (1990), Little Atlas of My Heart (1991), Bene e anche meglio di Domenica (1992), Lime Avenue, Buon giorno, e ancora meglio (1996),  Satana per l'anello (1996) - pubblicato postumo.

Per bambini:  Ruote, gadget, idee (1963), Racconti di pekelce (1967),  Volpi, Good Night (1971),  I Baryk (1977) - girato anche come una fiaba, Campo panno Evelýnka (1979), Naschválníčci (1981), Papavero marito (1985) - girato anche come una fiaba, Cinque zii meravigliosi (1987), Štuclinka e Zachumlánek (1994)

 

FILATELIA

REPUBBLICA CECA  Anno 2004  (366)

 

 

FRANZÉN  FRANS MICHAEL

(Svezia)

 

Nato a Uleäborg, Finlandia nel 1772 e morto a Härnösand 1847.

Ecclesiastico, professore all’università  di Turku (Abo), pubblicò le sue prime poesie nel 1793. Diventato pastore nel 1803 oltre a scrivere poesie conviviali e d’amore, scrisse molti salmi in cui tentò di conciliare la tradizione luterana e lo spirito romantico, raccolti in  Il volto umano (1793) e L’attimo di gioia (1803).

Entrò a far parte dell’Accademia svedese nel 1808 e fu consacrato vescovo nel 1834.

Tra le sue opere profane si trovano componimenti semplici, comprendenti canzoni come nel Canto al conte Gustav Philip Creutz (1797).

 

FILATELIA

SVEZIA  Anno 1972  (722) 

 

 

 

FRASER  George MacDonald

(Inghilterra)

 

Nasce il 2 aprile del 1925 a Carlisle, Cumberland, e muore a Strang, Isola di Man il 2 gennaio del 2008.

 Studia medicina e  allo scoppio della seconda guerra mondiale opta per la carriera militare e presta servizio in Birmania, una esperienza che narrerà nel memoriale Quartered Safe Out Here

Nel 1969, l’autore scozzese pubblica il primo volume della serie di romanzi storici  che appartengono ad  un ciclo narrativo con protagonista Flashman .

Scrisse molte altre opere  di narrativa e non.    Da  ricordare: Racconti che hanno per protagonista il soldato Mac Auslan. I romanzi The Steel Bonnets, The Pyrates, Mister American.

  Fu sceneggiatore ad Holliwood nel film I tre moschettieri.

 Nei suoi romanzi storici  non sempre  è coerente con la storia che travisa a suo piacere. Ciò non toglie che le sue opere abbiano una certa attrattiva sui lettori.

 

GRAN BRETAGNA

MAN  Anno 2003  (1090)

 

 

 

 

FRASHËRI  (famiglia)

(Albania)

 

Famiglia albanese mussulmana. Diede alla letteratura tre letterati.

Naim, nato a Frashër nel 1846 e morto a Kiziltoprak, presso Istambul, nel  1900.

Figlio di un proprietario terriero, studiò inizialmente nel suo villaggio che immortalò nel poema epico Qerbelaia (1898). Visse a Gianina e a Istambul dove fu  redattore del giornale “Il sapere”.  Fu scrittore prolifico, scrisse poesie raccolte nei volumi Versi,  I pascoli e i campi, Fiori d’estate, Il paradiso e parole alate. Compose una epopea Storia di Scanderberg.

Sami nato a Frashër nel 1850 e morto a Istambul nel 1904.

Esercitò il giornalismo, Elaborò un alfabeto detto “di Stambul” in cui scrisse alcuni libri ad uso delle scuole. Fu redattore del giornale “Drita”. La sua opera più importante è L’Albania qual è stata, qual è, quale sarà (1899).

Midhat, più conosciuto sotto lo pseudonimo di  Lumo Skendo, nato a Gianina nel 1881 e morto a New York nel 1949.

Fondò parecchi giornali; aprì una casa editrice a Tirana e raccolse una ricca biblioteca.

Scrisse una biografia dello zio Naim e un libro di fiabe Il nano giallo e altri racconti.

Dopo il 1919 partecipò attivamente alla vita politica, ma dopo l’avvento del comunismo preferì emigrare in  America.

 

FILATELIA

ALBANIA  Anno 1950 (426), 1979 (fog. 45), 1985  (2108),  IRAN  Anno 1997  (2486),  MACEDONIA  (317) 

 

 

 

 

FRECHETTE LOUIS

(Canada)

 

Nato a Lévis, Quebec, nel 1839. Morto a Montreal nel 1908.

Fu avvocato e giornalista. Condusse una campagna liberale nel “Journal de Lévis” nel 1865, che gli costò l’esilio a Chicago, da dove continuò a scagliarsi contro gli avversari con Voce di un  esiliato (1867)

Rientrato in Canada, si presentò alle elezioni ma fu battuto, perciò si dedicò interamente all’attività letteraria. Nelle sue opere ebbe costantemente davanti modelli francesi.  La sua produzione poetica comprende: Alla rinfusa (1877), Fiori boreali, Uccelli di neve (1879-80), La leggenda di un popolo (1887), Fogli sparsi (1891), Relitti poetici (1908).

Scrisse due opere drammatiche e raccolte di racconti come Originali e squilibrati (1892)

 

FILATELIA

CANADA  Anno 1989  (1101)

 

 

 

FREDRO  ALEKSANDER

(Polonia)

 

Nato a Suchorov, Galizia il 20 giugno 1793. Morto a Leopoli il 15 luglio 1876.

Appartenente ad una nobile famiglia (era un conte), si unì sedicenne alle armate napoleoniche contro la Russia. Fatto prigioniero, evase e ritornò in servizio nel 1814. Le notizie su questo periodo della sua vita sono descritte in un Diario, che ebbe successo.

Finita la guerra si ritirò nei suoi poderi e si dedicò al teatro. Il signor Geldhab fu la sua prima commedia rappresentata nel 1821. Nel 1824 venne in Italia e conobbe il teatro di Goldoni.

Fra il 1830 e il 1835 scrisse diverse commedie in prosa e in versi. Offeso per le critiche mosse alle sue opere , tralasciò per anni a scrivere e riprese solo in vecchiaia.

Per poco tempo fu deputato al Sejm di Galizia

Scoppiata la rivoluzione ungherese del 1848, essendo suo figlio arruolato tra le truppe rivoluzionarie, dovette andare in esilio per evitare rappresaglie. Tornato in patria si ritirò a Leopoli.

Lasciò 35 commedie, ispirate a Molière, De Musset e Goldoni, tutte fresche e di ritmo vivace che entrarono nel repertorio nazionale.  Tra esse: Marito e moglie (1822), Le dame e gli ussari (1825), L’esteromania, Il signor Jowialski (1832), Il signor Benet (1861), Voti di fanciulle (1833), La vendetta (1834), Il vitalizio (1935).

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 1972 (2023),1978  (2408, ),  1997 (3463), 2002 (3754)

 

 

 

 

FREiin von Le Fort Gertrud (Petrea) baronessa).

(Germania)

 

Nata a Minden  l’11 ottobre 1876. Morta  a Oberstorf il 1 novembre del 1971.

Era figlia di un ufficiale ugonotto i cui  antenati avevano lasciato la Savoia a causa delle persecuzioni verso i protestanti.  Dopo gli studi di storia, filosofia e teologia, si convertì al cattolicesimo e tale scelta influenzò gli  scritti in prosa e poesia composti in seguito.

Scrisse: Inni della chiesa (1924); Inni in Germania (1932), Poesie (1949), Erzählwerke: "Il velo della Veronica ( in 2 parti, nel 1928 e 1946); Il papa fuori dal ghetto (1930); L'Ultimo sul patibolo (1931; Le Nozze Magdeburgische (1938); La Corte del mare (1943); Il terzo figlio (1961), autobiografia.

Oggi la sua opera risulta datata e non più letta. I critici l’assimilano ad altri autori  che hanno unito l'interesse storico con “l'aggancio„ religioso, tra cui  Werner Bergengruen, Reinhold Schneider ed Edzard Schaper.

 

FILATELIA

GERMANIA   (Mic.829)

 

 

 

 

Freya Stark Madeleine

(Inghilterra)

 

Nata nel 1893.  Morta nel-1993)

Autrice di numerosi libri di viaggi in Africa e nel MedioOriente, si dedicò alla cartografia e alla letteratura, mettendo a frutto le esperienze di numerosi e avventurosi viaggi attraverso il deserto arabo dell’Hadhramaut.  Fu la prima donna europea ad attraversarlo, viaggiando in zone dove solo gli europei erano ammessi  escluso le donne.

Durante la Seconda Guerra Mondiale lavorò per il Ministero delle informazioni e contribuì alla creazione di una rete di propaganda volta a convincere gli arabi a rimanere neutrali.  Conosceva perfettamente l’arabo e diverse altre lingue.  Scrisse una dozzina di libri sui suoi viaggi.

 

FILATELIA

INGHILTERRA Anno 2003  (2430).

 

 

 

FREYRE GILBERTO de MELLO

(Brasile)

 

Nasce a Recife il 15 marzo del  1900 ed ivi muore il 18 luglio del 1987.

Inizia a studiare nel collegio Americano Giltreath  e fa il suo primo incontro con la letteratura leggendo I viaggi di Gulliver. Ma nonostante l’amore per i libri non  manifesta alcuna propensione per la scrittura, mentre eccelle in disegno.  Per tasle disciplina frequenta in particolare il maestro Tellé junior che lo rimprovera per la sua tendenza a deformare i soggetti dipinti.

Comincia a prendere maggior confidenza con la sua insegnante di lettere quando questa dimostra di apprezzare i suoi disegni.

Su questo periodo di faticoso apprendimento scriverà in seguito le sue pagine migliori in Pessoas, Cvoisas e Animais.

Freyre studia all’Università di Colombia dove incontra Franz Boas, il suo principale referente intellettuale.

La prima opera importante è Casa-Grande e Senzala, pubblicata nel 1933. 

In campo politico nel 1946 viene eletto per il partito UDN nell’Assemblea costituente e nel 1964 appoggia il golpe militare  che abbatte  Joao Goulart. 

Occupa la cattedra dell’Accademia Pernambucana di Lettere nel  1986.

Di lui Monteiro Lobato disse: “È uno dei più grandi geni illuminati che questa terra abbia prodotto”.

Sue opere: Casa-Grande & Senzala, 1933, Sobrados e Mucambos, 1936, Nordeste , 1937, Assucar, 1939, Olinda, 1939, O mundo que o português criou, 1940, A história de um engenheiro Francês no Brasil,1941, Problemas brasileiros de antropologia, 1943, Sociologia, 1945, Interpretação do Brasil, 1947, Ingeleses no Brasil, 1948, Ordem e Progresso, 1957, O Recife sim, Recife não, 1960, Brasis, Brasil e Brasília, 1968.

 

FILATELIA 

BRASILE  Anno 1984, 2000 

 

 

 

 

FRIC JOSEF VACLAK  (pseud. M. Brodsky)

(Cecoslovacchia)

 

Nato a Praga il 5 agosto del 1929, ivi morì il 14 ottobre del 1890.

Figlio di un avvocato, avvertì la vocazione alla poesia sin dagli anni del liceo frequentato a Praga, dove fu nominato portavoce del movimento studentesco radicale Slávie dopo lo scoppio della rivolta  alla quale partecipò insieme a Johann Rittig, uno dei leader degli studenti, combattendo sulle barricate. Repressa. la rivolta praghese, si trasferì  in Slovacchia E qui partecipò  alla rivolta contro l’Ungheria

Dopo il suo ritorno a Praga, lui e i suoi compagni combatterono l'associazione „Fratellanza Boemia-Moravia“ e nel 1851 fu arrestato per tradimento  e condannato a rimanere in carcere a Komàron  per 18 anni. La sua reclusione, a seguito di una grazia,  durò solo tre anni, durante i quali scrisse alcune opere.

Dopo il suo ritorno, cercò invano di pubblicare una rivista.

Nel 1858, fu  nuovamente arrestato per sedizione e condannato alla reclusione per un anno al termine della quale avrebbe dovuto prendere la via dell’esilio. Si recò a Londra poi a Parigi e infine a Berlino,  continuando comunque nella sua lotta contro la monarchia austriaca. 

I disagi dell’esilio e la sua pervicacia nel non voler abbandonare la lotta minarono il suo fisico. Visse a Budapest e a Zagabria finché nel 1880 non gli fu permesso di rientrare in patria.

Utopista per natura, Fric visse in un mondo irreale e al suo ritorno trovò una società totalmente cambiata e un mondo nuovo che stentava a capire, con nuove generazioni dalle  idee contrastanti. Si  dedicò, quindi a scrivere per riviste giovanili.

Di temperamento romantico  scrisse una raccolta poetica Pisné z basty (Brani dalle barricate), pubblicata postuma. Scrisse romanzi di storia romanzata: Venceslao IV, Svatopluk,, Rostislav, Hynek z Podebrad.

Nel 1855, diede vita all almanacco Nióla Lada-out  su cui , soprattutto i giovani autori potevano pubblicare le loro idee. Divenne membro del gruppo Màjovici col quale   lavorò per  pubblicare l’almanacco Máj.

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA  Anno  1971  (1727)

 

 

FRIEDELL  EGON  (pseud. di EGON FRIEDMAL)

(Austria)

 

Nato a Vienna il 21 gennaio 1978 e ivi morto il 18 marzo 1938.

Di famiglia ebraica, studiò filosofia a Eidelberg e poi a Vienna. Esordì come autore di cabaret in teatri d’avanguardia con testi umoristici scritti anche in collaborazione, Goethe all’esame (1908), Sherlock Holmes il re del petrolio . Dal 1922 al 1927 recitò con  Max Reinhardt.

Quando le truppe tedesche invasero l’Austria, si tolse la vita.

La sua opera principale è La Storia della civiltà moderna, strutturata in tre parti, alla quale dedicò dieci anni di studio. Con toni umoristici e ironici racconta cinquecento anni di storia. Il successo ottenuto e la traduzione dell’opera in sette lingue lo spinsero a scrivere anche una storia dell’antichità, ma uscì solo il primo volume Storia della civiltà egizia e dell’Antico Oriente (1937), postumo fu pubblicato il secondo tomo, Storia della civiltà greca (1949).

 Del 1950 è una raccolta di saggi  L’antichità non era antica.

Nel 1923 scrisse il dramma  e il racconto Il viaggio con la macchina del tempo (1946) che ricorda La macchina del tempo di Wells.  Nel 1923 venne pubblicata una raccolta di saggi, Piccola galleria di ritratti.

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno 1978  (1395)

 

 

 

Frisch Max

(Svizzera)

 

Nato a Zurigo il 15 maggio 1911 e ivi morto il 4 aprile 1991.

Figlio dell'architetto Franz Bruno Frisch e di sua moglie Karolina Bettina, nel 1930 si iscrisse all'Università di Zurigo in germanistica, ma dopo la morte del padre nel 1932 dovette interrompere gli studi per motivi finanziari, e iniziò a lavorare come corrispondente per il giornale “Neue Zürcher Zeitung”.

Tra il 1934 ed il 1936 intraprese molti viaggi per l'est ed il sud-est d'Europa. Il suo primo viaggio in Germania lo fece nel 1935.

Dal 1936 iniziò lo studio di architettura presso l'università tecnica di Zurigo, laureandosi nel 1942.

Nel 1942, dopo aver vinto  un concorso di architettura della città di Zurigo per la pianificazione e costruzione di una piscina comunale, che oggi porta il suo nome (Max-Frisch-Bad), aprì il suo studio di architettura.

Nel 1947 incontrò Bertolt Brecht e Friedrich Dürrenmatt. Nel 1951 una borsa di studio della Fondazione Rockefeller gli permise di trascorrere un anno negli Stati Uniti. Nel 1955 iniziò a lavorare come libero scrittore.

Amante della cultura italiana e del suo popolo, visse a Roma poi nel 1964 acquistò una vecchia stalla a Berzona (Canton Ticino) e la trasformò nella sua residenza preferita a partire dal 1965.

Come intellettuale di spicco volle sempre mantenere un atteggiamento fortemente critico nei confronti della politica della Svizzera, mantenendosi indipendente da qualsiasi schieramento partitico. Non tornò più  a Zurigo, preferendo l'isolamento in una piccola valle ticinese in pieno spopolamento.

Frisch è autore di oltre trenta opere tra saggi, romanzi e biografie. (da Wikipedia).

 

FILATELIA

SVIZZERA Anno 2011

 

 

 

Fritiof Nilsson Piraten

(Svezia)

 

Nato a Vollsjo il 4 dicembre 1895. Morto a Malmo il 31 gennaio 1972.

Di professione avvocato a Lund lasciò lo studio già avviato nel  1932 per dedicarsi alla scrittura e nello stesso anno pubblicò il suo primo libro, Bombi och jag Bitt ("Bombi Bitt e me"), un Tom Sawyer di tipo svedese. Bombi Bitt è  il suo personaggio più conosciuto,  reso noto attraverso un film del 1936, e una serie tv del 1968, serie interpretata da Stellan Skarsgård nel ruolo di Bombi Bitt, e  Piraten in quello del narratore. Piraten scrisse il seguito della storia in altri due libri su Bombi Bitt, uno del 1946 e uno del 1974. La maggior parte dei suoi libri sono raccolte di aneddoti come il suo romanzo, Bock i örtagård ("Buck in giardino", 1933), che fu in nseguito tradotto in un film del  1958.

Altro suo romanzo è Slutade som Bada Bokhandlaren (1937), una storia tragica, punteggiata da occasionali situazioni comiche, di un uomo troppo sensibile innamorato di una donna che  sposa e che sarà causa di guai.  Anche da tale romanzo fu ricavato un film.

Nilsson è stato volutamente uno scrittore anticonformista e antiletterario, una specie di”pirata” letterario e, probabilmente, ha accettato il suo soprannome per questa ragione (anche se ha sempre insistito sul fatto che lo scelse per distinguerlo da un altro Nilsson).  Il suo umorismo si basa più sulla moderazione che sull’iperbole, anche se le storie possono essere abbastanza selvagge. Il suo epitaffio famoso è rappresentativo del suo stile: "Qui giace la cenere di un uomo che ha sempre cercato di rimandare tutto al domani. Sul letto di morte ha comunque dovuto accettare l’inevitabile, ed è morto veramente il 31 gennaio 1972. "

 

FILATELIA

SVEZIA, Anno 1995,


 

FRÖDING   GUSTAV

(Svezia)

 

Nato ad Aster, Värmland il 22 agosto 1860, morto a Stoccolma l’8 febbraio 1911.

Studiò a Upsala e lesse le opere di poeti inglesi dell’Ottocento. Pubblicò le prime poesie su un  giornale di  provincia “Karlstadstianingen”, nella cui redazione entrò nel 1887.

Fra il 1888-90 visse in Germania dove studiò Heine e si divertì a scrivere parodie in tedesco. La prima raccolta di poesie uscì col titolo Chitarra e fisarmonica (1891);  seguirono poesie anche di tono popolare Storielle e aneddoti e uscì anche Spruzzi e stracci (1896). Nelle poesie emerge ora l’amore passionale  Nuovo e vecchio (1897), ora  l’angoscia metafisica Spruzzi dal Gral (1898).

Dal 1898 per una malattia mentale visse nel manicomio dell’ospedale di Upsala e in seguito in altre case di  cura e non scrisse più.

Nel 1910 uscì Spigolatura, contenente rimaneggiamenti di liriche precedenti e articoli di critica letteraria. L’opera di Fröding è un misto di amore, di toni umoristici, di satanismo e di toni disperati. Le sue melodie popolari hanno ispirato vari compositori e sono tuttora vive negli ambienti di più elementare cultura.

 

FILATELIA

SVEZIA  Anno 1960  (452/3)

 

 

FROISSART  JEAN

(Francia)

 

Nato a Valenciennes nel 1337, morì a Chimay, Hainaut verso il 1404.

Visse a lungo alla corte d’Inghilterra come segretario della regina Filippa, moglie di Edoardo III. Viaggiò attraverso l’Europa a seguito di principi, visitando parecchi paesi.  Le sue notizie si perdono nel 1404.

Froissart è considerato uno dei più importanti storici del Medioevo francese. Per secoli, l'opera Froissart's Chronicles, in cui si narrano gli avvenimenti di Francia, Inghilterra, Scozia, Spagna, Bretagna dal 1327 al 1400,  è stata riconosciuta come la massima espressione della ripresa cavalleresca del Regno di Inghilterra e di Francia del XIV secolo. La sua opera è anche uno dei più importanti documenti storici che trattano della prima metà della Guerra dei cent'anni.

Fu anche autore di un romanzo cavalleresco in versi Meliador e di poesie, ballate e lais di carattere autobiografico. 

 

FILATELIA

BELGIO    Anno 1977  (1853)

 

 

FROMENTIN  EUGÉNE

(Francia)

 

Nato a La Rochelle nel 1820, morì a Saint Maurice nel 1876.

Figlio di un medico di condizioni agiate, fu scrittore e pittore. A Parigi si laureò in legge, ma preferì dedicarsi alla pittura e alla letteratura, soggiornando tra La Rochelle e la capitale, con viaggi in Algeria. Da questi trasse ispirazione per i libri Un’estate nel Sahara (1857) e Un anno nel Sahel, romanzi di carattere esotico. Viaggiò in Egitto, a Venezia e in Olanda, luoghi che gli ispirarono l’opera Maestri del passato (1876).

La sua notorietà in campo letterario è affidata al romanzo Dominique, in cui racconta una storia d’amore, in ambiente campestre.

Nel 1859 fu insignito della Legion d’Onore.

Come saggi sulla pittura scrisse Visite artistiche (1852) e Semplici pellegrinaggi (1856).

 

FILATELIA

FRANCIA Anno 1976  (1897) 

 

                                                                                                                                                         

FROST ROBERT LEE

(USA)

 

Nato a S. Francisco il 26 marzo 1874, da una famiglia proveniente dal New England. Morì a Boston il 26 gennaio 1963.

Dopo la morte del padre, rientrò con la madre nel New England. Nel 1892 si iscrisse ad una scuola di Dartmouth, che abbandonò dopo un anno per dedicarsi a diversi mestieri, operaio, artigiano, cronista. Si sposò nel 1895 e aiutò la madre nella conduzione di un piccolo podere.

Tentò di laurearsi ad Haward, ma non aveva la stoffa per continuare la vita accademica. Si diede alla coltivazione e ad un allevamento avicolo.

La sua attività poetica cominciò a delinearsi in quegli anni, con temi legati alla natura, alla vita agreste, ad esperienze di vita contadina e puritana. Cominciò allora a convincersi di dedicarsi interamente alla letteratura e, impulsivamente, si trasferì in Inghilterra pensando che gli fosse più facile pubblicare i suoi lavori. Nel 1913/14 uscirono Il testamento di un ragazzo e A nord di Boston.

Nel 1916 pubblicò Intervallo montano, con riferimenti al suo passato di vita in fattoria. Del 1923 è New Hampshire, che gli valse il Premio Pulitzer. Nel 1928 pubblica Il ruscello diretto all’Ovest con riflessioni religiose e filosofiche. Seguono Un’altra catena (1936), L’albero testimone (1942)

Nel 1940, per ragioni di salute si trasferì in Florida dove due anni dopo diede alle stampe Un   albero testimone. Nel 1945-46 uscirono due drammi in versi  Allegoria della ragione e Allegoria della pietà entrambi a sfondo biblico, inseriti poi nelle Poesie complete (1949).

Pubblica nel 1954 Cose già dette .

Frost fu erede della tradizione di Virgilio e di Esiodo, ma anche di Emerson e di Emily Dickinson. In un’epoca in cui la poesia era diventata ermetica, rimase sempre comprensibile al lettore, usando un vocabolario quotidiano e una forma semplice. All’inizio non gli fu accordato dalla critica il posto che meritava. Solo in seguito i suoi meriti furono riconosciuti.

 

FILATELIA

USA  Anno 1974  (1013)

 

                                                                                                                                                                 

FRYCZ-MODRZEWSKI ANDREZEJ

(Polonia)

 

Nato nel 1503 e morto nel 1572.

Teologo, riformatore sociale e scrittore fu un ardito propugnatore di riforme per sanare le insane condizioni politiche e sociali della Polonia.

Scrisse il trattato De Repubblica emendanda (1551)

 

FILATELIA

POLONIA  Anno  2003  (3796)

 

 

FUCIK  JULIUS

(Cecoslovacchia)

  

 Nato a Smichov, Praga nel 1903. Morto a Berlino nel  1943.    

Comunista militante, fu arrestato dalla polizia hitleriana e condannato a morte.    

Durante la prigionia scrisse su foglietti, che gli venivano portati ogni giorno, il racconto delle sue sofferenze. Il libro fu pubblicato nel 1945 sotto il titolo  Scritto sotto la forca.

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA  Anno 1949  (495),  1951  (558/9), 1953 (723/4), 1958  (976), 1083  (2520),  DDR Anno 1962  (595),  RUSSIA Anno 1951  (1593)

 

 

 

FUJIWARA TEIKA o  NO SADAIE

(Giappone)

 

Nato nel 1162, morì nel 1241.

Occupò cariche importanti servendo imperatori. Figlio d’arte, suo padre si dilettava di poesia,  fu considerato dai critici a lui superiore. Scrisse opere importanti sulla poesia Modelli di poesie moderne, Trattato sulla composizione poetica, Selezione per ogni mese, che contiene insegnamenti sui segreti del componimento poetico i quali furono considerati la Bibbia dei poeti.

Si fece monaco nel 1233. Fu favorito dalla fortuna, ebbe incarichi e riconoscimenti importanti,  godette di buona salute che lo condusse alle soglie degli ottant’anni, fu di ingegno versatile. La sua poesia è manierata e costruita, i versi sono limati e perfetti ma privi di originalità e contenuto. Le poesie sono raccolte nell’opera Scritti sciocchi di un ciambellano che ne contiene oltre tremila.

Compilò anche antologìe Shin Chokusen-shu, Shin Cochinshu.

 Lasciò un diario il Meigetsuki e gli si attribuisce il Hyakunin-Isshù.

 

FILATELIA

GIAPPONE  Anno  2005 

 

 

 

FURMANOV  DMITRIJ ANDREEVIC

 (Russia)

 

Nato a Serena nel 1891, morì a Leningrado nel 1926.

Di origine contadina, trasse il materiale per i suoi scritti dalla rivoluzione russa e dalla guerra civile, cui partecipò attivamente. Nel 1918 aderì al Partito Comunista.

Fu commissario presso diverse unità combattenti durante la guerra civile.

Scrisse un romanzo su uno dei principali capi partigiani Capaev (1923). Dal libro fu tratto un film. Il successivo romanzo del 1925  La rivolta, si svolge sul fronte e termina con la guerra civile. Affronta il tema della lotta dei contadini contro il potere zarista.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1938 (627),1951  (1538/9), 1964 (2889). 1979 (4611) 

 

 

FUZULI  MUHAMMAD ibn SULEYMAN

(Turchia)

 

Nato a Nagiaf, Mesopotamia, 1480 circa. Morto a Baghdad nel 1555 circa.

Sciita, appartenente alla tribù turca dei Bayat, fu autore di un canzoniere, Dïwän, dove, oltre a temi religiosi ed encomiastici, cantò pure temi della lirica erotica, legati all’amore e alle bellezze della natura.

È noto anche per il poema Laila u Magnün in cui l’amore fra due giovani simboleggia l’attrazione dell’anima umana e la bellezza divina.  Sempre in turco è il poemetto Il giusquiamo e il vino dedicato allo scià di Persia. Un altro poema in onore di Solimano il Magnifico gli valse nel 1534 una pensione.  Ai suoi tempi fu uno dei più apprezzati lirici turco-islamici.

 

FILATELIA

AZERBAIGIAN  Anno 1993, 1994  (109)