Maalouf
Amin
(Libano)
Nato in Libano
nel 1949 da una famiglia di letterati e giornalisti. Dopo gli studi universitari
nel campo dell'economia e della sociologia, si è trasferito a Parigi nel 1976.
Il suo primo
libro, Le Crociate viste dagli arabi, è ormai un classico tradotto in
moltissime lingue. Ha pubblicato i romanzi: Leon l'Africain, Samarcande, Les
Jardins de lumière, Le Rocher de Tanios, (edito in Italia con il titolo
Col fucile del console d'Inghilterra), Les Échelles du Levant, Le Périple
de Baldassare, Le Premier Siècle après Bèatrice.
Nel 1999 gli è
stato conferito il Premio Nonino per la sua opera, e nel 2004 il Prix
Mediterranée per Origini.
FILATELIA
IRAN Anno 1992, LIBANO
Anno 2013
Mc
Caffrey Ann Inez
(USA)
Nata a Cambridge,
Massachussetts nel (b. 1926) 1926.
Autrice di libri
di fantascienza è nota per l’opera Dragonriders serie di Pern.
Anne McCaffrey ,
figlia di George Herbert e Anne McCaffrey Dorothy McElroy , fu istruita presso
la Stuart Hall, una scuola per ragazze di Staunton, Virginia. In seguito
frequentò la scuola Montclair High School, nel New Jersey, dove si laureò con
lode in Lingue e Letteratura nel 1947. Si sposò nel 1950, ebbe tre figli, e
divorziò nel 1970 dopo il suo trasferimento in Irlanda.
Nel 1968
McCaffrey scrisse una breve storia Weyr Search, la prima della serie
Dragonriders Pern, con la quale vinse il premio Hugo Award per il miglior
Novella. McCaffrey divenne così la prima donna a vincere un Hugo per la
fantascienza.
Al Premio
Nebula del 2005 fu nominata il 22 ° Gran Maestro da parte della Science Fiction
Writers of America. Nel 2006 è stata inserita nella Science Fiction Hall of
Fame ed è stata ospite d'onore all’ Albacon del 2008.
FILATELIA
SIERRA LEONE Anno 1996 (Mic. 2711, foglietto 320)
MacCall
Smith Alexander
(Zimbabwe)
Nato a Bulawayo il
24 agosto 1948.
Scrittore e giurista
di origini scozzesi, crebbe e studiò a Bulawayo prima di trasferirsi in Scozia
all’Università di Edimburgo per studiare diritto.
Terminati gli studi
ritornò nel Botswana per insegnare all’Università statale. In seguito si
trasferì a Edimburgo per fissarvi stabile dimora.
Rinomato esperto di diritto
applicato alla medicina e alla bioetica, ha fatto parte di comitati britannici e
internazionali.
È molto conosciuto per le sue opere
letterarie, in particolar modo per la serie di racconti che hanno come
protagonista la detective Precious Ramotswe, responsabile della “Ladies’
Detective Agency”.
Le sue opere sono comprese in diverse serie. Oltre a quella già citata sono da
ricordare le serie The 2½ Pillars of Wisdom,
Isabel Dalhousie - Il club dei filosofi dilettanti, 44 Scotland Street, Corduroy
Mansions, il romanzo Orchestra Saves the World (2008),
e molti racconti tra i quali una serie dedicata ai giovani.
FILATELIA
BOTSWANA 2009
(1018)
MAcCarthy Cormac
(USA)
Nato a Providence
il 20 luglio 1933.
Figlio di un avvocato di successo, è cresciuto nel Tennessee, dove la famiglia
si trasferì nel 1937. A Knoxville ha frequentato una scuola cattolica. Entra
nell'università del Tennessee nel 1951 e nel 1953 si arruola nell'esercito,
dove rimane per quattro anni, due dei quali passati in Alaska, dove tiene anche
un programma radio.
Nel 1957, ritornato nel Tennessee, riprende l'università, durante la quale
scrive due racconti pubblicati in un giornale di studenti, che gli valgono il
premio Ingram-Merril per due volte.
Sposatosi nel
1961, lascia gli studi senza laurea e si trasferisce con la famiglia a Chicago.
Rientra nel Tennessee, quando il matrimonio finisce.
Il primo romanzo
di McCarthy, Il guardiano del frutteto viene pubblicato dall’editore
Random House.
Nel 1965, grazie ad una borsa di studio visita l’Irlanda dove incontra la
seconda moglie. In seguito, un’altra borsa di studio gli permette di visitare
l’Europa del sud.
Si ferma a Ibiza,
dove conclude il suo secondo romanzo, Il buio fuori (1968). Nel 1969
torna nel Tennessee, a Louisville, dove compra un fienile e scrive Figlio di
Dio (1973).
Nel 1976 si
separa anche dalla seconda moglie e si trasferisce a El Paso nel Texas.
Nel 1979 pubblica
Suttree, da molti critici considerato il suo capolavoro. Nel
1985 dà alle
stampe Meridiano di sangue.
Dal 1992 la sua
produzione letteraria aumenta con La trilogia della frontiera, Cavalli
selvaggi, Oltre il confine, Città della pianura.
Nel 2005 esce il
thriller Non è un paese per vecchi; nel 2007 pubblica la sua ultima
opera narrativa, La strada, che prosegue nello stile dei romanzi anni
novanta, ma con un'ambientazione fantascientifico-catastrofica.
MacCarthy vive
attualmente nel Nuovo Messico, a Tesuque, con la terza moglie Jennifer. (Da
Internet-Wikipedia)
FILATELIA
GUINEA Anno 2008 (3781)
MAC CRAE John
(Canada)
Nato a Guelph,
Ontario, nel 1872. Morì in Francia il 28 gennaio 1918.
Studiò alla
scuola normale della sua città natale, nel Collegio di Guelph e alla Highland
Cadet Corps, dove a 15 anni divenne trombettiere di un reggimento di artiglieria
comandato da suo padre.
All'età di 16
anni, ottenne una borsa di studio per l'Università di Toronto. Dovette
interrompere gli studi a causa di una malattia asmatica, superata la quale
ritornò a Toronto dove studiò medicina. Ottenuta la laurea, esercitò presso
l'Ospedale Garrett.
Durante il
periodo degli studi e anche dopo la laurea non ruppe mai i suoi contatti col
reggimento di artiglieria di stanza a Guelph e, in più, entrò a far parte della
milizia di Toronto, il Queen's Own Fucilieri, in cui salì al rango di capitano.
Sin dai tempi dell’università
iniziò a pubblicare poesie, racconti brevi, articoli scientifici e libri di
testo per medici. Alla letteratura abbinò anche le arti visive, dilettandosi
nell’abbozzare schizzi e disegni.
Nel 1899 si aggiudicò una borsa di
patologia per la McGill University a Montreal. Il premio coincise con l'inizio
della Guerra Boera (1899-1902) e John rinviò l’accettazione della borsa, per
andare nel Sud Africa con il suo reggimento di artiglieria. Ritornato col suo
contingente in Canada nel 1901, dopo la partecipazione a diverse campagne
militari, accettò la borsa e frequentò l’Università McGill fino al 1905.
Fu nominato professore di patologia
all’University del Vermont, una posizione che ricoprì fino al 1911. Durante
questo periodo fu anche nominato associato di Medicina e Chirurgia presso il
Royal Victoria Hospital di Montreal e docente di patologia e medicina presso la
McGill University.
Quando la prima guerra mondiale
ebbe inizio nel 1914, McCrae offrì la sua esperienza quale chirurgo nella prima
Brigata di Artiglieria canadese.
Inviato in Francia fu tra i
chirurghi che si occuparono dei feriti della battaglia di Ypres avvenuta nella
primavera del 1915 e fu in quell’occasione che cominciò a scrivere il suo
capolavoro poetico Nei campi delle Fiandre. La poesia, scritta il 3
maggio del 1915 fu pubblicata per la prima volta sul “Punch”
quello stesso anno.
Nell'estate del 1915, McCrae fu
trasferito dalla Brigata artiglieria nell’Ospedale Generale Canadese, dove si
ammalò di polmonite, complicata da meningite.
Morì il 28 gennaio 1918, e fu
sepolto con onori militari nel Cimitero di Wimereaux in Francia.
FILATELIA
CANADA Anno 1968 (408)
MAC Culley Johnston
(USA)
Nato il 2
febbraio 1883 a Ottawa, Illinois. Morto il 23 novembre 1958.
Fu autore di
centinaia di racconti, cinquanta romanzi, numerose sceneggiature per film e
televisione e creatore di un personaggio ormai diventato un classico: Zorro.
Scrisse sotto
molteplici pseudonimi quali Harrison Fort, Raley Brien, George Drayne, Monica
Morton, Rowena Raley, Frederic Phelps, Walter Pierson, e John Mack e altri.
Iniziò la
carriera come cronista e servì durante la prima guerra mondiale con l’incarico
di ufficiale degli affari pubblici.
Nelle sue opere
usò assai spesso la California come ambiente per le sue storie e, oltre a Zorro,
creò altri personaggi tra cui Black Star, The Mongoose, Thubway Tharn.
Il
personaggio Zorro, apparso per la prima volta nel 1919 sulla rivista ‘pulp’
“All-Story Weekly” e nel libro La maledizione di Capistrano, divenne
subito un serial di cui fecero parte i volumi Zorro Riodes Again (1931),
Il Segno di Zorro (1941), Zorro's Fighting Legion (1939).
Zorro approdò subito al cinema e
l’attore Douglas Fairbanks diede al personaggio un cliché particolare, rimasto
immutato nel tempo: la maschera, la spada, la frusta, il mantello nero e il
cappello nero.
FILATELIA
FUJERA 1972 (Mic.
1124) POLONIA 2005 (3920)
MAcCulloug-ROBINSON ColleEn
(Australia)
Nato a Wellington il 1 giugno 1937.
Si impose all’attenzione di tutto il mondo con il best-seller
Uccelli di
rovo (1977), che fu sceneggiato per la TV.
Figlia di Giacomo e Laurie
McCullough (di origine neozelandese e di discendenza Maori), seguì i vari
spostamenti della famiglia finché non si stabilì a Sidney dove frequentò la
Holy Cross College, manifestando un forte interesse per le discipline
umanistiche.
Fece
diversi lavori tra cui la bibliotecaria, l’insegnante e giornalista. Il
suo desiderio era quello di diventare dottore in medicina ma ne fu impedita da
una allergia (dermatite) per il sapone chirurgico. Si applicò invece alla
neuroscienza e lavorò presso il Royal North Shor Hospital di Sydney.
Nel 1963 si trasferì per quattro
anni nel al Regno Unito, all’Ormond Street Hospital Great a Londra, dove
incontrò il presidente del dipartimento di neurologia presso dell'Università di
Yale che le offri un lavoro di ricercatrice associata presso l'Università di
Yale. In questo periodo scrisse i suoi due primi libri.
Il
successo che ottenne le permise di abbandonare la carriera di neurologa per
dedicarsi interamente alla scrittura, isolandosi col marito a Norfolk Island nel
Pacifico.
McCullough è un membro della New
York Academy of Sciences e fa parte della Associazione Americana per
l'Avanzamento della Scienza.
Alcuni suoi romanzi suscitarono
polemiche e critiche come L’indipendenza della signorina Bennet (2008),
una rielaborazione di personaggi di Orgoglio e pregiudizio di Jane
Austen; Le signore di Missalonghi, troppo legato al romanzo Il
castello Blue dell’autrice canadese Lucy Maud Montgomery
Altri opere: I
giorni del potere Le donne di Cesare, Cesare, Il genio e la passione, I favoriti
della fortuna (tutti romanzi storici tradotti in Italia dalla BUR),
Tim
(1974). Uccelli di rovo (1977), An Obsession Indecent(1981),
Un credo per il Terzo Millennio (1985),
The Ladies of Missalonghi (1987),
Il Canto di Troia
(1998), Morgan's Run (2000),
The Touch
(2003),
Puss Angel
(2004),
On, Off
(2006) L’ultimo orizzonte (2004), Omicidi Too Many
(2010).
FILATELIA
AUSTRALIA Anno 2010 (3206/7)
MacCutcheon George Barr
(USA)
Nato a Tippecanoe
County, Indiana, il 26 luglio 1866. Morto nel 1928.
Incoraggiato dal
padre, dopo aver affrontato in gioventù diversi mestieri, si dedicò alla
letteratura. Studiò alla Purdue University e durante il periodo scolastico si
occupò del giornale “Dayly Lafayette” lavorando con l’amico e umorista George
Ade. Durante tale periodo scrisse un romanzo satirico ambientato sul fiume
Wabsha.
Divenne famoso per una serie di libri Grausstark (il primo dei quali uscì
nel 1901). Non accettò mai l’etichetta di scrittore romantico che gli venne data
e preferì identificarsi nella sua produzione di opere teatrali.
Era il fratello del fumettista John
T. McCutcheon.
Opere: Brewster’s Millions, Castello Craneycrow
(1902), herrods (1903), La
giornata del cane (1904), L'Ombrellone
Rosso (1905), Jane Cable
(1905), Codardia a Corte (1906),
Nedra (1905), Il Volantini
(1907), La Figlia di Anderson Crow (1907),
I mariti di Edith (1908), L'uomo da
Brodney's (1908), Viola Gwyn
(1922), Accensione e Ashes (1926),
Verde Fancy, Il suo peso in oro,
Il cavo della mano, Fool e il suo denaro, Dai tetti, La Rosa nel Ring
(1910), Sig. Bingle
(1915).
Commedie:
Brood House
(1910),
Midthorne Maria (1911),
Anderson Crow,
Detective (1920).
FILATELIA
GAMBIA Anno 1993
(1286 da Film sul Baseball.)
MACDONAGH, THOMAS
(Irlanda)
Nato a
Cloughjordan, presso Tipperary nel 1878. Morto a Dublino 1916.
Poeta,
drammaturgo e rivoluzionario, fu educato al Rockwell College. Divenuto
insegnante, ha lavorato a Fermoy, negli anni 1903-8.
Alle sue prime
raccolte di poesie, Aprile e maggio, Altri versi (1903) e
Attraverso la Porta d'Avorio (1903) seguirono The Joy d'oro (1906),
Songs of Myself (1910) e. Liriche (1913) che contengono brani
autobiografici e traduzioni. Nel 1908 viene nominato direttore assistente di
Patrick Pearse al Collegio St Enda.
Ha scritto una
tesi di dottorato su Thomas Campion e l'arte della poesia inglese
(1913). Nel 1911 fu nominato docente di inglese presso la UCD. Patrocinò il
teatro irlandese come contributo alla rinascita nazionale. Fu autore di commedie
tra cui Metempsicosi (1912), una satira alla teosofia.
Nel 1912 sposò
Muriel Gifford MacDonagh e si unì ai Volontari Irlandesi sin dalla fondazione
nel 1913, diventando direttore della formazione. Per il teatro scrisse la
commedia Pagani (1915), in cui l'eroe riflette la sua militanza e la sua
evoluzione.
I saggi che sono
emersi dalle sue riflessioni sulla scrittura irlandese in lingua inglese, sono
stati incorporati nella Letteratura in Irlanda (1916), pubblicato
postumo. In esso MacDonagh cercò di definire il carattere speciale della
letteratura anglo-irlandese .
Nell'aprile del
1916 MacDonagh fu uno dei firmatari della Proclamazione della Repubblica
irlandese, e prese parte alla Rivolta di Pasqua come comandante dei Volontari
della fabbrica di Giacobbe. Con gli altri leader fu condannato a morte da una
corte marziale britannica, e fucilato il 3 maggio 1916.
Una poesia di
Francis Ledwidge ('Lui non ascolta il grido tarabuso') è il suo epitaffio
letterario. (da Internet: Answers.com.)
FILATELIA
IRLANDA Anno 1966
MACEDONSKI ALEKSANDRU
(Romania)
Nato a Craiova il 14 marzo 1854. Morì a Bucarest il 24 novembre 1920.
Fu uno dei poeti più importanti del secondo Ottocento rumeno. Pubblicò le sue
poesie sulla rivista “Literatorul” da lui fondata, e con articoli si batté per
rinnovare la poesia rumena. Condusse una battaglia contro Eminescu e contro la
rivista “Junimea” che allora aveva quale capo Maiorescu. Antimonarchico, dovette
emigrare a Parigi nel 1884 e nel 1895 pubblicò la raccolta di poesie
Excelsior che risente l’influsso di Baudelaire.
Nel 1897 scrisse in francese il volume di versi Bronzes (1897) e i
volumi in prosa Il libro d’oro (1902), una raccolta di racconti, e il
romanzo Il calvario di fuoco (1906) poi riscritto in lingua rumena col
titolo di Thalassa.
Dal volume di versi del 1872 Prima verba al volume stampato postumo nel
1927 Poema dei rondò, si delinea tutta la poetica di Macedonski e il
passaggio dal romanticismo sino alle tendenze simboliste, divenendo così il
caposcuola del simbolismo in Romania.
FILATELIA
ROMANIA Anno 2004 (4897)
MAC Gee Thomas D'Arcy
(Canada)
Nato nel 1825.
Morto nel 1868.
Canadese poeta,
giornalista, statista e leader del movimento per la confederazione irlandese.
Emigrò a Boston
nel 1842 dove si occupò di editoria. Nel 1845 ritornò in Europa per occuparsi
del “Freeman's Journal", il giornale del giovane partito d’Irlanda. Implicato
nella rivolta del 1848, fuggì in America. Visse nelle città di New York e Boston
prima di stabilirsi a Montreal nel 1857.
Nel 1862 McGee
diventò presidente del Consiglio e nel 1864 ministro dell'agricoltura. Il suo
atteggiamento anti-britannico aveva nel frattempo cambiato posizione e perciò
prestò la sua brillante oratoria alla causa della confederazione canadese entro
l'impero.
Ebbe una tragica
fine: nel 1867 fu assassinato da un membro del Fenian, associazione che McGee
aveva denunciato.
Fu autore di
poesie: scrisse L'uomo del Nord, Viaggio della Libertà, Icebergs (1867),
La morte di Hudson, Il lancio della Griffin, Il nostro Ladye della Neve,
L'Artico indiano,Una Plea for the Poor", and the
often anthologized "Jacques Cartier", that reconfirmed the bardic tradition in
Canada, and set the later ‘Confederation Poets" in motion. eccezione per
i poveri , e l’antologia Jacques Cartier..
FILATELIA
CANADA Anno 1927 (126)
MAcGuinness Frank
(Irlanda)
Nato a Buncrana, Donegal, il 29 luglio 1953.
È un
pluripremiato drammaturgo e poeta.
Fu educato a
livello locale e alla University College di Dublino, dove studiò storia
medievale.
La sua prima
opera è stata Le ragazze di fabbrica, ma la sua reputazione si arricchì
successivamente con Osservare i figli di Ulster in marcia verso la Somme
.
Ha vinto numerosi
premi tra cui il London Evening Standard.
Ha scritto anche
le nuove versioni dei drammi classici, tra cui opere di Ibsen, Cechov ed
Euripide.
Una antologia di
sue poesie , Booterstown, è stata pubblicata nel 1994. Molte delle sue
poesie sono state registrate da Marianne Faithfull.
McGuinness
insegnò Linguistica alla University of Ulster Medieval Studies, alla University
College di Dublino e inglese presso la National University, prima di essere
nominato professore di scrittura creativa presso la Scuola di inglese, teatro e
cinema presso l'University College di Dublino.
FILATELIA
IRLANDA Anno 2009
MACHA KAREL HYNEK
(Cecoslovacchia)
Nato a Praga nel 1810. Morì a Litomerzice nel 1836.
Studiò filosofia e diritto e prese parte ai fermenti culturali della gioventù
praghese, spinto dai suoi ideali democratico-nazionalistici.
Conosciuta nell’ambiente teatrale l’attrice Eleonora Somkovà ( cantata nelle sue
liriche col nome di Lori), si dedicò al teatro.
Appassionato, romantico, di indole solitaria (amava passeggiare nei cimiteri e
visitare antichi castelli) fu costretto da angustie finanziarie ad accettare un
lavoro in un ufficio legale di Litomerzice. Per i postumi di una
intossicazione polmonare contratta, morì giovane durante lo spegnimento di un
incendio.
Autore di un Diario scritto nel 1835 in cui esprime il suo amore
appassionato per Lori, scrisse in seguito il Diario di viaggio in Italia
(1834) e dei Taccuini letterari che illuminano sulla sua personalità di
uomo e di letterato.
La sua poesia raggiunse il massimo vertice in Maggio (1935), un poema in
cui narra la tragica vicenda di un giovane che, ignorandone l’identità, uccide
il padre, reo di aver insidiato la ragazza da lui amata.
È pure autore di opere in prosa, nelle quali l’elemento lirico è sempre
presente.
Tra le opere più riuscite sono il racconto Krivokglad (1834) (che assieme
ad altri racconti doveva far parte di un ciclo dal titolo Il boia),
storia del carnefice del re Vaclav IV, e Gli zingari (19235), un dramma
di passioni intense e di vendette.
Màcha fu riconosciuto come il creatore della moderna poesia ceca e in suo nome
nacquero gruppi poetici che si richiamarono ai suoi scritti a sfondo
metafisico.
FILATELIA
CECOSLOVACCHIA Anno 1936 (306/7)
MACHADO ANTONIO
(Spagna)
Nato a Siviglia nel 1875, muore a Collioure, Francia , nel 1939.
Machado trascorse adolescenza e giovinezza a
Madrid. Visse alcuni anni a Paris dove conobbe J. Moréas, O. Wilde, R. Darío. Vi
tornò poi per studiare filosofia sotto J.L. Bergson; lesse Husserl e Heidegger.
Collaborò con il fratello Manuel a “Electra”,
diretta da R. Maetzu, a “Le revista ibérica” di F. Villaespesa, a “Helios” di
J.R. Jiménez.
Nel 1907 ebbe una cattedra di lingua francese, si
stabilì a Soria, nel cuore della vecchia Castiglia. Nel 1909 sposò e dopo soli
tre anni perse la giovanissima moglie Leonor. Soggiornò a Segovia e poi a Madrid
nel 1931. Qui scrisse con il fratello alcune commedie in versi riprendendo con
spirito pre-esistenzialista temi e motivi del teatro del XVI-XVII secolo.
Allo scoppio della guerra europea del 1914 ebbe
posizione neutrale. Durante la guerra civile fu tra i repubblicani. Famosi
furono i suoi articoli, pubblicati su “La Vanguardia” e su altri fogli
repubblicani. Al seguito del quinto reggimento lasciò Madrid; dovette poi
lasciare Valencia, e poi Barcellona (che cadde il 27 gennaio 1939). Due giorni
dopo raggiunse la madre in Francia ma, già gravemente malato, morì di polmonite
a poca distanza dalla frontiera, il 22 febbraio 1939. Al gendarme di confine
aveva dichiarato: «Sono un poeta, non un vinto».
La prima raccolta poetica di Machado fu
Solitudini (Soledades, 1903) poi confluita in Solitudini, gallerie e
altre poesie (Soledades, galerías y otros poemas, 1907). Seguirono
Campi di Castiglia (Campos de Castilla, 1912). il racconto popolare in versi
de La terra di Alvargonzález (La tierra de Alvargonzález) e la serie di
liriche dedicate alla morte della moglie Leonor. Un motivo di tristezza e di
evocazione della morte che si intreccia alla visione del paesaggio andaluso..
Ulteriore passo verso la poesia metafisica, con il
recupero in chiave personalissima di tutta la tradizione simbolista, è nella
produzione lirica successiva: Nuove canzoni (Nievas canciones, 1917- 1930),
Il canzoniere apocrifo (El cancionero apócrifo, 1926), Proverbi e cantari
(Proverbios y cantares).
La sua opera poetica è raccolta nelle Poesia
complete, di cui pubblicò progressivamente varie edizioni durante la sua
vita (1917, 1928, 1933, 1936).
In prosa pubblicò due opere: Juan de Mairena
(1936), e I complementari (Los complementarios, 1957).
Morì di tisi dopo una lunga malattia.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1978 (2104), 1988 (3111), URUGUAY Anno
1997 (Mic.2387)
MACHADO de ASSIS JOAQUIM MARIA
(Brasile)
Nato a Rio de Janeiro nel 1839, ivi morì nel 1908.
Figlio di un mulatto di professione imbianchino e di una lavandaia delle
Azzorre, autodidatta, abbandonò la casa paterna a sedici anni e nel 1855
pubblicò il primo testo poetico La palma. Dovette affrontare difficoltà
economiche e superare barriere razziali fino a costruirsi una solida posizione
sociale divenendo funzionario dello Stato e, nel 1897, Presidente dell’Accademia
Brasileira de Lettras. Coltivò numerosi interessi, primo fra tutti il
giornalismo, ma la sua fama è legata all’attività di narratore. I suoi romanzi
uscirono quasi sempre in prima stesura sui giornali.
L’attività giornalistica fu importante nella stesura dei romanzi e gli permise
di tracciare a tutto tondo le figure dei personaggi: giovani avviati alla
ricerca di una carriera pubblica; ragazze da marito, madri, vedove, zie,
parassiti vari. L’ambiente è Rio de Janeiro.
Tutta una umanità presente nei Racconti di Rio de Janeiro (1872),
Storie di mezzanotte (1873), Fogli sciolti (1882). Storie varie
(1896) e nei romanzi Resurrezione (1872), La mano e il guanto
(1874), Iaia Garcia (1878), Memorie postume di Bràs Cubas (1881).
Nel 1881 con le Memorie dell’aldilà Assis dà una svolta alla sua
precedente forma narrativa, approdando ad una forma surrealistica i cui lui,
l’autore, narra dall’oltretomba. Fu il primo volume di una trilogia cui
appartengono Quincas Borba e Don Casmurro, il suo capolavoro. Il
tema è centrato su una donna, Capitù, dalla psicologia contorta ed enigmatica
che si riflette su Bentinho, il marito frustrato, “Si tratta di una narrativa
psicologica, scritta da un uomo che ha perso ogni illusione sull’autenticità dei
sentimenti umani.”
Dal punto di vista poetico Assis fu un parnassiano come si riscontra nelle
raccolte: Crisalidi (1864), Falene (1870), Americane
(1875), Occidentali (1901).
Assis è unanimemente ritenuto come l’autore di maggior prestigio nel suo paese.
FILATELIA
BRASILE Anno 1940 ( 364), 1958 (663), 1989
(1932) , CUBA Anno 1989 (2961).
MACHADO GILKA
(Brasile)
Nacque a Rio de Janeiro il 12 marzo del 1893 e ivi morì l’11 dicembre del 1980.
Sposata col poeta Rodolfo de Melo Machado,Gilka si dedica presto alla poesia e
nel 1915 pubblica la sua prima opera Cristais partidos. L’anno
successivo pubblica una sua conferenza La rivelazione dei profumi,
tenuta a Rio de Janeiro. A questa seguono nel 1917 la raccolta di poesie
Stati d’animo, Poesia (1918), Mulher Nua (1922), Il
grande amore (1928), Meu glorioso decado (1928), Carne e anima
(1931).
Nel 1932 a Cochabamba viene pubblicata una sua Antologia di sonetti e poemi,
molto apprezzata da Antonio Capdeville.
Nel 1933 viene eletta “la migliore poetessa brasiliana” in un concorso lanciato
dalla rivista “O Malho” di Rio de Janeiro. La sua fama si accresce con la
pubblicazione di altre opere poetiche quali Sublimazione (1938), Meu
Rosto (1947), Vecchia poesia (1968).
L’opera omnia viene edita nel 1978 e riveduta nel 1991.
Nel 1979 ottiene il premio Machado de Assis dall’ Accademia brasiliana di
lettere.
Poetessa simbolista produsse versi considerati scandalosi per il suo intenso
erotismo. Dai critici fu considerata “la maggior figura femminile del nostro
simbolismo”.
FILATELIA
BRASILE Anno 1993 (2143)
MACHAUT GUILLAUME de
(Francia)
Nato a Reims
nel maggio del 1305 e ivi morto nel 1377.
Dal 1323 de
Machaut fu al servizio di Giovanni di Lussemburgo, re di Boemia, che accompagnò
nei suoi viaggi e nelle campagne militari.
Nel 1337 venne
nominato canonico della cattedrale di Reims, e lì si dedicò anche alla poesia e
alla musica pur continuando a partecipare alla vita di corte e agli eventi
mondani.
Con la morte di
re Giovanni, avvenuta nel 1346, divenne segretario della figlia Bona, moglie del
futuro re di Francia Giovanni II; alla morte di lei (1349) passò al servizio di
Carlo II di Navarra.
Nel 1359 lo si
trova tra i difensori di Reims assediata da Edoardo III; l'anno successivo
accompagnò a Saint Omer Giovanni di Berry, figlio di Giovanni II.
Del 1362 è il
suo amore per la giovanissima Péronne d’Armentières; la relazione gli ispirò una
sorta di romanzo epistolare inframmezzato da sette composizioni liriche, Le
voir dit (Il vero detto, 1365).
A una crociata
voluta da Pietro I di Cipro (del casato dei Lusignano) si ispira invece la
cronaca in versi La prise d’Alexandrie (1370).
Altre sue opere:
una quindicina di componimenti poetici tra cui occorre citare il
Remède de fortune,
La louange des dames
e i
Complaintes).
FILATELIA
FRANCIA Anno 1977 (1955)
MACHIAVELLI NICCOLÒ
(Italia)
Nacque a Firenze il 3 maggio 1469 e ivi morì il 22 giugno 1527
I suoi studi non furono proprio quelli di un umanista, perciò per cui non coté
costruirsi subito una larga cultura, ma molto attinse all’osservazione e fin da
giovane cominciò a meditare e a studiare i fatti storici.
Nel 1948 entrò nella vita pubblica con un umile impiego, che però, attraverso
varie delegazioni diplomatiche e importanti compiti a lui affidati, lo portò a
contatto con molte corti tra cui quelle del Borgia, Sforza, Riario, di Luigi XII
di Francia e di Massimiliano I d’Asburgo.
Dalle sue esperienze italiane e fiorentine trasse spunti per scrivere le opere
Del modo di trattare i popoli della Valdichiara ribellati (1503),
Descrizione del modo tenuto da duca Valentino nello ammazzare Vitellozzo
Vitelli, Oliverotto da Fermo, il signor Pagolo e il duca Gravina Orsini
(1503) e dopo le sue esperienze d’oltralpe le opere Ritratto delle cose della
Magna (sulla Germania) e Ritratto delle cose di Francia.
Dopo la rovina di Cesare Borgia, in cui Machiavelli aveva tanto confidato, si
occupò nel 1506 del riordinamento delle milizie fiorentine nelle quali vedeva
l’unica via di salvezza contro i danni delle soldatesche mercenarie. Si recò in
Germania e in Francia con incarichi politici confidenziali e delicati. A Firenze
intanto i Medici tramavano per ritornare al potere e vi riuscirono nel 1512
facendo cadere la repubblica,
Machiavelli fu coinvolto e fu confinato per un anno nel territorio della
repubblica con divieto di tornare a Firenze. Si ritirò nella sua casa
dell’Albergaccio a Sant’Andrea in Percussina presso San Casciano, occupandosi
dell’amministrazione del patrimonio familiare e componendo opere nelle quali
spiega il suo credo politico..
Divenendo il confino sempre meno durò e restrittivo, poté spesso recarsi a
Firenze dove frequentò le riunioni degli Orti Oricellari dove si discuteva di
letteratura e della lingua italiana, tanto che scrisse il Dialogo intorno
alla lingua italiana e vennero pure presentati i dialoghi L’arte della
guerra composti fra il 1519 e il 1520.
Intorno al 1520 Machiavelli poté ritornare definitivamente a Firenze dove venne
incaricato dai Medici di scrivere la storia di Firenze.
Dai Medici ebbe anche incarichi politici da svolgere in diverse città italiane.
Nel 1527 i Medici furono nuovamente cacciati da Firenze e lo scrittore pensò di
ottenere qualche incarico nella nuova repubblica, ma si era troppo compromesso
col precedente regime per cui fu lasciato in disparte. Ormai vecchio se
amareggiato, lo colse una malattia e morì.
Opere politiche: numerose relazioni e un’ampia corrispondenza diplomatica;
Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio ( (1513-17), i Discorsi in
tre libri; Il principe la sua opera più nota; le Istorie fiorentine
(1520-25); Vita di Castruccio Castracani (1920), Discorso sopra lo
stato di Firenze
Opere letterarie: L’asino d’oro, i Capitoli, le commedie
Belfagor arcidiavolo, la Mandragola, la Clizia.
Col Machiavelli inizia il pensiero politico moderno fondato sulla distinzione
fra politica e morale, concepite come due attività che si svolgono in ambiti
distinti.
FILATELIA
ITALIA Anno 1932 (304), 1969 (1036),
DODECANNESO e COLONIE ITALIANE Anno 1932 vedi. Italia 1932, , MONACO Anno
1996 (2050)
MACLIAMMOIR MICHEAL
(Irlanda)
Nato nel 1901.
Fu l'attore
principale, produttore e manager del suo tempo in Irlanda. Fece la sua prima
apparizione in scena, con Noël Coward, quando aveva 9 anni e Coward 11. Con il
suo amante di tutta la vita, il collega attore Hilton Edwards (nato nel 1903),
Mac Liammoir fondò il famoso Dublin Gate Theatre, dove Geraldine Fitzgerald,
Jason Mason e Orson Welles comparvero per la prima volta. Welles aveva 16 anni
quando fu scoperto da MacLiammoir. Fu anche famoso per i monologhi, come
L'importanza di chiamarsi Oscar e Devo parlare ai miei amici
Studiò pittura a Londra e dopo aver diretto per qualche anno il teatro gaelico
di Galway, fondò nel 1928 a Dublino il Gate Theatre, che svolse una funzione
importante di rinnovamento culturale, presentando autori europei contemporanei,
quali Pirandello, Giradoux e Molnàr.
Fu autore e scrittore di opere in inglese e in gaelico tra le quali Diarmuld
e Gronia del 1928.
FILATELIA
IRLANDA Anno 1999 (1118)
MAC ORLAN PIERRE
(Francia)
Nacque a
Péronne, Somme nel nord della Francia il 26 febbraio 1882. Morto il
27 giugno 1970.
E’ stato
scrittore e cantautore. Il suo romanzo Quai des Brumes è
stata la fonte di Marcel Carné del 1938 per il film con lo stesso nome
(protagonista Jean Gabin). Fu anche un prolifico scrittore di chansons,
molte dei quali sono state registrate e rese popolari da cantanti francesi
come Juliette Gréco, Monique Morelli, Catherine Sauvage, e Germaine
Montero.
Visse
tra Rouen e Parigi lavorando in una varietà e imparando a
suonare la fisarmonica. Prima di compiere vent’anni viaggiò molto in
Europa e quando tornò a Parigi e diventò una figura nota nei circoli
d'arte della Bohème. Durante questo periodo, ha fatto parte di un folto
gruppo di scrittori e pittori tra cui Max Jacob, Guillaume Apollinaire,
Maurice Utrillo e Francis Carco.
Combatté
nella prima guerra mondiale e fu ferito nel 1916. In seguito lavorò
come corrispondente di guerra. Negli anni successivi si guadagnò da vivere
come scrittore a Saint Cyr-sur-Morin, fuori Parigi. Alla fine del 1920
diventò un autorevole critico del cinema e della fotografia, scrivendo
importanti saggi sul lavoro di Eugène Atget, Germaine Krull e altri.
Scrisse
centotrenta libri e sessantacinque canzoni. Oltre a Quai des
Brumes, tra i suoi romanzi sono inclusi: Au bord de l'Etoile
Matutine e la La Bandera (1931). Tra le chansons popolari vi
sono "Fille de Londres", "Le Pont du Nord" e "Nelly". La
cantante francese Germaine Montero lasciò un ampio repertorio di canzoni
di Mac Orlan sul CD Le meilleur de Germaine Montero.
Usando il
suo vero nome, Pierre Dumarchey, e vari pseudonimi, tra cui Docteur Fowler,
Pierre du Bourdel, Pierre de Jusange, Sadie Blackeyes, Chevalier de
X e Sadinet, è stato per molti anni uno scrittore di romanzi
pornografici, che spesso trattano di flagellazione e di situazioni
sado-masochistiche. Alcuni di questi sono:. La Comtesse au fouet
(1908), Les Grandes Flagellees de l'histoire (1909), Lise fessée
(1910) , Masochismo in America (1910), Miss (1912), e Petite et autres
textes dactylo de flagellazione (1913).
FILATELIA
FRANCIA 1987 Anno 1998 (timbro
postale)
MACOUREK MILOS
(Repubblica Cecoslovacchia)
Nato nel 1926. Morto nel 2002.
Scrittore, regista, autore di opere teatrali e
sceneggiature, in particolar modo destinate ai bambini.
Ha ottenuto ampio riconoscimento con i suoi libri di prosa
Zoologia , Jacob e i 200 nonni (1963) e Formichiere nel libro
aritmetica (1966). Dai suoi ultimi lavori sono state tratte trame per
film di successo come Le vacanze di Max e Sally (1993).
Una sintesi completa della sua opera letteraria è presente
in Un’isola per seimila Sveglie (2001).
Milos Macourek è stato uno dei principali registi e
scrittori cechi. Nel 1960 ha scritto per la TV sceneggiature per commedie,
ma successivamente ha spostato la sua attenzione verso i film per bambini.
I suoi cartoni animati e serie tv degli anni 1970 e '80 sono tuttora
amati sia dai bambini sia dai loro genitori.
FILATELIA
REPUBBLICA CECA , 2003, (332)
MACSIMOVIC DESANKA
(Serbia)
Nata il 16 maggio del 1986 a Rabrovica vicino a Valevo. Morta nel 1993.
Poetessa, insegnante di letteratura e membro dell’Accademia delle Scienze e
Arti.
Subito dopo la nascita, la famiglia si trasferì a Brankovina, dove Desanka
trascorse la sua infanzia. Si laureò in Filosofia presso l'Università di
Belgrado. Nel mese di agosto 1933 si sposò con Sergij Slastikov, ma non ebbe
figli.
Insegnò lingua serba dal 1923 fino al 1953 in diverse scuole. In primo luogo, fu
docente a Obrenovac, poi si trasferì a Belgrado e infine, a Dubrovnik.
Di lei è nota la poesia Krvava Bajka, (La leggenda di sangue o Favola
sanguinosa) scritta per ricordare la strage di bambini da parte dei soldati
tedeschi nella scuola elementare di Kragujevac. La poesia venne pubblicata a
guerra finita.
Viaggiò a lungo attraverso l’Yugoslavia, e fu amica di scrittori e poeti come
Miloš Crnjanski, Ivo Andrić, Gustav Krklec, Isidora Sekulić, e Branko Ćopić. La
sua poesia parla di amore e di patriottismo, di slanci ed entusiasmi giovanili.
Ricevette diversi premi letterari tra cui il il premio “Vuk, Njegoš” nel 1984 e “AVNOJ”. Fu eletta cittadina onoraria di
Valjevo.
FILATELIA
YUGOSLAVIA Anno 1996, 1998 (Mic. 2278, 2868)
MACSWINEY TERENCE
(Irlanda)
Nato il 28 marzo,
1879 a County Cork, Irlanda. Morto il 25 ottobre 1920 nella Brixton Prison, in
Inghilterra.
Drammaturgo,
scrittore e politico. E 'stato eletto come Sinn Féin, sindaco di Cork, durante
la Guerra d'indipendenza irlandese nel 1920. E' stato arrestato dagli inglesi
con l'accusa di sedizione ed imprigionato nella prigione di Brixton in
Inghilterra. La sua morte nell’ottobre 1920, dopo 74 giorni di sciopero della
fame ha richiamato su di lui e sulla lotta irlandese tutta l’attenzione
internazionale.
MacSwiney era uno
degli otto figli di John MacSwiney, il quale emigrò in Australia nel 1885
lasciando Terence e gli altri figli alla cura della madre e della figlia
maggiore. La madre, Mary Wilkinson, di estrazione cattolica, lo fece educare dai
Fratelli delle Scuole Cristiane presso il monastero di Cork. Dovette, però,
interrompere gli studi a quindici anni, al fine di contribuire a sostenimento
della famiglia. Diventato impiegato contabile, continuò privatamente a studiare
fino a laurearsi nel 1907presso la Regia Università con una tesi in Scienze
Psicologiche.
Nel 1901 ha
contribuito a fondare la Società Letteraria celtica, e nel 1908 fondò la Società
Drammatica Cork con Daniel Corkery e pubblicò una serie di commedie. Oltre al
suo lavoro di drammaturgo, compose poesie e scrisse opuscoli sulla storia
irlandese. La sua prima commedia The Last Warriors of Coole è stata
presentata nel 1910. La quinta commedia da lui scritta, Il rivoluzionario
(1915), tratta argomenti politici.
FILATELIA
IRLANDA Anno 1970
MADACH IMRE
(Ungheria)
Nato ad Alsòsztregova il 23 gennaio 1823 e ivi morì il 5 ottobre 1864.
Di nobile famiglia, perdette il padre all’età di 11 anni ed ebbe una educazione
superiore a quella dei giovani della sua età. Chiuso, taciturno, riservato, si
rifugiava negli studi e nella letteratura. A 16 anni scrisse il suo primo dramma
e varie liriche. I quattro anni dell’università sono tormentati da irrequietezze
e visioni tormentose sul problema dell’esistenza umana.. Si sposò con Elisabetta
Fraser, donna frivola e leggera che lo tradì.
La visione del mondo divenne più fosca dopo la fine della guerra di indipendenza
del 1848-49 che vide la sua patria stretta fra il giogo dell’Austria e della
Russia. Dopo la resa dell’esercito ungherese venne arrestato e imprigionato per
aver concesso asilo ad un patriota perseguitato.
Nel 1864 si separò dalla moglie e si chiuse in una solitudine in cui visse gli
ultimi anni della sua vita.
Quando nel 1861, eletto deputato al parlamento, si recò a Pest portò con sé il
manoscritto Tragedia. Giovanni Arany lo sottopose alla Società Kisfaludy,
il tempio letterario del tempo, e l’Autore venne accettato tra i suoi membri.
Poco dopo ebbe anche la nomina a membro dell’Accademia delle Scienze. La sua
fibra logorata non resse però a lungo alle fatiche politiche e letterarie e dopo
la pubblicazione della sua Tragedia nel 1861, morì non ancora
quarantaduenne.
Altre sue opere: le commedie Commodus (1843), La regina Maria
(1855), Il civilizzatore (1860), Mosè, (1860), tragedia
religiosa, Uomo e donna in cui riprende il mito di Ercole.
FILATELIA
UNGHERIA Anno 1964 (1640)
Maerlant Jakob van
(Belgio)
Nato a Bruge Vrije nel 1235 ca.. Morto nel 1302.
Divulgatore del sapere scientifico e lirico
moralista, la sua produzione si pone nel momento di transizione tra la società
cavalleresca e quella borghese. Esordisce con romanzi cortesi su modello
francese, si dedicò alla compilazione di opere divulgative in versi percorse da
una forte vena moralistica: una enciclopedia di scienze naturali, un adattamento
della Bibbia, una storia universale. Più originale nelle
Poesie strofiche
che fanno a tratti una vivace satira del clero corrotto.
FILATELIA
BELGIO Anno 1944 (663),
MAETERLINCK MAURICE
(Belgio)
Nacque a Gand il 29 agosto 1862. Morì a Orlamonde, Nizza, il 5 maggio 1949.
Di famiglia fiamminga, educato nella scuola dei Gesuiti, dopo aver esercitato la
professione forense, si diede alla letteratura. A Parigi, dove visse nel 1896,
prese parte al movimento simbolista e scrisse Le serre calde (1889) e
nello stesso anno il dramma La principessa Malena, opere esaltate da
Octave Mirbeau. Seguirono i drammi I ciechi (1891), Le sette
principesse (1891), L’intrusa (1891), Pelleas e Melisande
(1892), Interno (1894), Alladine e Palomides (1894), Aglavaine
e Selysette (1896) Arianna e Barbablù (1902), e le liriche Dodici
canzoni (1895). Tali opere lo designarono come massimo rappresentante del
simbolismo teatrale.
Il suo incontro con mistico Ruysbroeck lo volsero al misticismo e a considerare
pessimisticamente il destino degli uomini. Sotto questa prospettiva scrisse
Il tesoro degli umili (1896), La saggezza e il destino (1898), i
drammi Suora Beatrice (1901), Monna Vanna (19023), L’uccello
azzurro (1908) il suo capolavoro.
Ormai celebre e ricco, lasciò il Belgio alla volta di Parigi. Per vent’anni gli
fu compagna Georgette Leblanc, attrice, e splendida interprete dei suoi drammi.
Durante la prima Guerra mondiale fu in Italia dove fece propaganda a favore del
Belgio invaso dai Tedeschi.
A fine guerra tornò agli studi indirizzando la sua attenzione verso l’occultismo
e la metapsichica, scrivendo Il giardino segreto (1921). Le sue opere,
già dal 1911, erano state messe all’indice.
Tra gli altri scritti si ricordano: La morte di Tintagiles (1894),
Joyzelle (1903), L’intelligenza dei fiori (1907), Maria Maddalena
(1913), L’ospite sconosciuto (1917), Il borgomastro di Stilmonde
(1919), Il miracolo di Sant’Antonio (1929), La vita delle api
(1921), La vita delle termiti (1927), La vita delle formiche
(1930).
Durante la seconda guerra mondiale emigrò negli USA.
Nel 1911 ottenne il Premio Nobel. Rifiutò il seggio offertogli nell’Accademia
francese solo per non perdere la cittadinanza belga. Accettò invece l’elezione
all’Accademia reale belga nel 1920. Il re Alberto I lo creò conte.
FILATELIA
BELGIO Anno 1952 (895), COMORES Anno 1977 (189), UNGHERIA Anno
1967 (1920), LIBERIA Anno 2001 (fog. 459), MADAGASCAR Anno 1988 (872), PARAGUAY
Anno 1977 (1588 e fog. 306), SVEZIA Anno 1971 (713),
URSS Anno 1983 (5058).
MAEZTU RAMIRO DE
(Spagna)
Nato a Vitoria nel 1875. Morto ad Aravaca nel 1936.
Legato alla generazione del ’98, dopo un primo momento di aderenza al
progressismo, si accostò al nazionalcattolicesimo.
Di
padre cubano e madre inglese, si dedicò al giornalismo e mantenne un costante
contatto con alcuni esponenti della “Generazione del ‘98” come Azorìn e Barroja.
Nei
suoi articoli raccolti nel volume Haci a otra España (1899), difese con
veemenza le tesi rigerazioniste, influenzato dall’individualismo di Nietzsche e
dalle simpatie per il socialismo marxista.
Nel
romanzo La guerra del Transvaal e i misteri della Banca di Londra
(1900-1901), affrontò il tema degli aneliti di libertà e di giustizia dei coloni
olandesi e lo sfruttamento britannico.
Dal
1905 al 1919 fu corrispondente giornalistico a Londra dove entrò in contatto con
la Società Fabiana e scrisse il saggio La rivoluzione e gli intellettuali
(1910).
Durante la Prima guerra mondiale appoggiò gli Alleati e la sua ideologia giunse
ad una svolta, espressa in Authority, liberty and function in the ligth of
the war (1916), tradotto col titolo di La crisi dell’umanesimo
(1919).
FILATELIA
SPAGNA Anno 1998 (3111)
MAGH MAHA KAVI
(India)
Nato a Binhmal nel Rajastan nel 675 d.C.
Eras figlio di un “dattak” e nipote di un ministro del re Varmalata di Gujrat.
Perfezionista per natura, non avrebbe mai scritto nulla di cui non fosse
soddisfatto, pertanto la sua notorietà è legata al solo poema Shishupal Vadha,
un capolavoro della letteratura che viene affiancato alle opere altrettanto
celebri quali Kalidas e Bharvi.
Shishupal Vadha contiene 1650 stanze divise in venti canti. Si basa su un
episodio del Mahabharata che tratta di una disputa tra Shishupal da un
lato e Bhisma e Krishna dall’altro. Fu un piccolo incidente nella grande storia
del Mahabharata e Magh riuscì a tessere una grande epopea che copre tutti
gli aspetti della vita intorno a questo piccolo episodio.
In questa grande opera utilizzò tutto il suo ricco vocabolario, la grammatica
pura, che comprende una vasta erudizione, la conoscenza e la padronanza della
lingua e uno stile ornato ed elegante.
Per questa grande opera è ricordato ancora oggi con grande rispetto. Il suo
vocabolario è vasto e senza limiti. Si dice che non esista una parola nel
dizionario sanscrito che non sia stata utilizzata in Shishupal Vadha.
L’opera può essere paragonata ad un dizionario vivente di lingua sanscrita.
Magh aveva un vero talento nel campo della scrittura tanto da utilizzare rare
forme grammaticali per disegnare parole-immagini e giochi di parole.
Magh non era solo un grande poeta, ma anche un grande uomo. Dal suo re ricevette
una considerevole ricchezza che aggiunse a quella del padre e del nonno. Ma la
sua generosità verso i poveri e i diseredati lo condusse a morire in povertà.
FILATELIA
INDIA Anno 2009
MAHFUZ NAGIB
(Egitto)
Nacque al Cairo l’11 dicembre 1912.
Si laureò in filosofia alla quale preferì la letteratura, pubblicando nel 1934
alcuni racconti su riviste letterarie e romanzi ispirati all’Antico Egitto, un
filone che subito si esaurì per far posto a romanzi realistici ambientati al
Cairo e imperniati sulle condizioni sociali del suo paese. Ottennero subito
vasti consensi i romanzi Il nuovo Cairo (1945), Han al Salili (il
bazar del Cairo) (1946) Zuqaq al-Midaqq (un vicolo del Cairo), La
strada di Pilon (1947), Miraggio (1948), Nascere e morire
(1949).
Fra il 1956 e il 1957 scrisse una trilogia che porta il nome di Strade del
Cairo. Si tratta della storia di una famiglia che passa attraverso tre
generazioni.
Dopo la rivoluzione del 1952 la sua Musa tace per sette anni per poi riprendere
con la pubblicazione di novelle e di romanzi Il ladro e i cani (1962),
Il tordo e l’autunno (1962), I bambini del nostro quartiere (1963).
Negli anni Ottanta è tornato ad uno stile documentaristico con Il tempo
dell’amore (1980) e Qushtumar caffè (1988).
Mahfuz collaborò a diverse sceneggiature cinematografiche.
Nel 1988 ebbe il premio Nobel.
La sua opera coglie i personaggi nelle loro vicende quotidiane, nei caratteri
individuali e collettivi, sullo sfondo di una società in continua
trasformazione.
FILATELIA
EGITTO Anno1988 (1365 e 193 PA.), ZAMBIA Anno
2002 (1197)
Mahen Jiří
(Cecoslovacchia)
Nato nel 1882.
Morto nel 1939.
Di famiglia
nobile, fin da giovane divenne anarchico. Seguì gli studi di linguistica nella
Repubblica ceca e nell’Università di Praga.
Dopo il 1910
lavorò come giornalista per il “Lidové Noviny”, uno dei principali quotidiani
cecoslovacchi. Nel 1920 divenne Direttore della Biblioteca Comunale di Brno.
Si suicidò nel
1939 il 22 maggio a seguito dell’occupazione delle truppe di Hitler, quando
invasero la Cecoslovacchia.
I suoi testi più
importanti sono i romanzi; Kamarádi Svobody (Amici della Libertà) e
Mesic (La Luna), un romanzo fantastico; le opere teatrali Più Mrtvé
(Mar Morto), scritto nel 1917, Janosik (1910), e Generace
(Generazione), nel 1921. Fu autore di molti libri di saggi tra cui Rybářská
knížka scritto nel 1921 che tra tutti è il più noto.
FILATELIA
SLOVACCHIA Anno 1996 (fog. 7)
MAHJOOR (pseud
di PERZADA GHULAM AHMAD)
(India)
Nato il 3 settembre 1885. Morto il 9 aprile
1952).
Meglio conosciuto con lo pseudonimo di Mahjoor è
stato un famoso poeta della Valle del Kashmir, assieme a coetanei, Zinda
Kaul , Abdul Ahad Azad , Dinanath Nadim . Egli è particolarmente noto per
l'introduzione di un nuovo stile poetico nel Kashmir e per l'espansione
della poesia Kashmira in ambiti tematici precedentemente inesplorati. In
aggiunta alle sue poesie in Kashmir, Mahjoor è anche noto per le sue
composizioni poetiche in persiano e urdu.
Nato e cresciuto nel villaggio di Metragam,
Pulawama, che si trova a circa 37 km dalla città di Srinagar,
Mahjoor
seguì le orme accademiche di suo padre, che era uno studioso di lingua
persiana. Ha ricevuto l'istruzione primaria dal Maktab di Aashiq Trali (un
famoso poeta) in Tral. Dopo aver superato
l'esame di scuola media presso la Nusrat-ul-Islam School, Srinagar, si
recò nel Punjab dove entrò in contatto con i poeti urdu come Bismil
Amritsari e Moulana Shibi Nomani. Tornò
a Srinagar nel 1908 e iniziò a scrivere in persiano e in urdu.
Determinato a scrivere nella sua lingua madre,
Mahjoor utilizzò la semplice dizione di narratori popolari tradizionali
nella sua scrittura.
Insieme ai suoi doveri d'ufficio, ha trascorso
il suo tempo libero a scrivere poesie, e il suo primo poema del Kashmir
'Vanta fieno vesy' è stato pubblicato nel 1918.
Molti dei temi della poesia di Mahjoor trattano
della libertà e del progresso in Kashmir, e le sue poesie risvegliarono
il nazionalismo latente tra la popolazione del Kashmir.
I suoi versi popolari impegnati trattano temi
come l'amore, armonia reciproca, riforma sociale e la condizione dei
kashmiri. Ha scritto anche su temi
senza tempo come i giovani, i fiori di Nishat Garden, la vita delle
contadine, giardinieri, e su animali. A
quel tempo, queste canzoni erano sconosciuti nell’ambito della poesia
Kashmir. Mahjoor è anche
riconosciuto come un poeta che ha rivoluzionato le tradizionali forme di
Nazm e ghazal.
Nel 1972, un film bilingue nome
Shayar-e-Kashmir Mahjoor è stato diffuso in versione Hindi con
protagonista Balraj Sahni. Una piazza di
Srinagar è a lui intitolata. Egli è sepolto vicino alla poetessa Habba
Khatoon in un sito vicino Athwajan sulla strada nazionale di
Jammu-Srinagar.
La sue opere sono raccolte in :
Ghulam Ahmad Mahjoor. Poems of Mahjoor .
Ghulam Ahmad Mahjoor.
Poesie di Mahjoor.
New Delhi: Sahitya Academi, 1988.
Nuova Delhi: Sahitya Academi, 1988;
Ghulam Ahmad Mahjoor. The Best of Mahjoor:
Selections from Mahjoor's Kashmiri Poems (translated by Triloki Nath Raina).
Ghulam Ahmad Mahjoor The Best of Mahjoor:.
Selezioni dal Kashmir Poesie di Mahjoor (Tradotto da Triloki Nath Raina).
Srinagar, India: J&K Academy of Art,
Culture and Languages, 1989. Srinagar,
India: J & K Accademia di Arte, Cultura e Lingue, 1989.
FILATELIA
INDIA Anno 2013
Si MAHND o MOHAND
(Algeria)
Nato in una
famiglia agiata, educato secondo gli studi islamici tradizionali (da qui il
titolo Si, "dottore" che precede il suo nome), la sua vita fu segnata dalla
repressione che seguì la rivolta del 1871 contro il potere coloniale francese.
La durissima repressione che si abbatté sul paese lo privò di tutto. Il padre fu
giustiziato, lo zio paterno (il religioso Arezki n At Hmadouch) fu esiliato in
Nuova Caledonia e tutti i possedimenti di famiglia vennero confiscati.
Caduto in
miseria, invece di emigrare in Tunisia (come fecero la madre e i fratelli)
preferì rimanere in patria, adattandosi ai lavori più umili, in un continuo
vagabondare senza mai stabilirsi da qualche parte. I dati biografici sicuri sono
pochi. In particolare, si ricordano una visita al pio marabutto Cheikh Mohand
ou-Lhocine, che diede luogo a una memorabile tenzone poetica tra i due, ed un
viaggio a piedi fino a Tunisi, dove sembra sia stato ricevuto malvolentieri
dalla famiglia dei fratelli. Morì di tubercolosi a 57 anni nell'ospedale
S.te-Eugénie di Michelet.
Nel corso della
sua vita errante compose infinite poesie in lingua berbera, che ben presto
divennero conosciutissime e gli diedero una fama leggendaria. L'argomento delle
poesie giovanili è soprattutto l'amore (che è rimasto anche nel suo repertorio
dell'età più matura), ma quello che lo ha reso particolarmente amato dai
conterranei è il tema dell'esilio e della perdita dei valori tradizionali in
seguito al grande sovvertimento del colonialismo europeo.
Molti suoi versi
sono diventati modi di dire affermati, e il suo grido a nerrez wal' a neknu
("mi spezzo ma non mi piego") è stato ripreso nel 1945 da Mohand Idir Ait Amrane
nel primo canto "berbero-nazionalista" Ekkr a mmi-s Umazigh ("Sorgi, o figlio di
Umazigh!"), e successivamente fu lo slogan della Primavera berbera del 1980, in
cui per la prima volta la rivendicazione culturale e linguistica dei Berberi
venne portata in piazza e affrontò una dura repressione.
FILATELIA
TUNISIA Anno 2005 (1409)
Mahsati
Ganjevi
(Azerbaijan)
Nata a Ganje nel
1089. Morta nel XII sec.
Contemporanea di
Nizami, fu una poetessa assai apprezzata e un caso eccezionale, un fenomeno raro
vedere una donna letterata in un paese musulmano.
Poche le notizie
della sua vita. Visse alla corte del sultano Sanjar della dinastia Seliuk. Si
guadagnò il favore del sultano in modo particolare. Si racconta che Sanjar,
terminata una consultazione con i suoi dignitari, uscito da palazzo, mentre si
accingeva a salire a cavallo, cadde pesantemente a terra. Mashati scrisse su
quel fatto una poesia che colpì il sultano e la volle a corte.
La sua posizione
a corte fu assai coraggiosa perché spese la sua poesia a favore delle donne,
della lotta contro l’oscurantismo, il fanatismo e i dogmi religiosi. La sua è
una poesia filosofica che glorifica la gioia del vivere e la pienezza del’amore.
FILATELIA
URSS Anno1984, Cartolina postale da 4
kopechi (raffigura il monumento a lei dedicato a Kirovobad),
AZERBAIGIAN Anno 2013
MAHY MARGARET
(Nuova Zelanda)
É nata a Whakatane (Nuova Zelanda) nel 1936. Sin da bambina, affascinata dalle
storie che le venivano lette o raccontate, comincia a comporre mentalmente
delle poesiole che memorizza e ripete, finché non le riporta ‘sulla carta’ non
appena seppe scrivere. Frequenta la facoltà di lettere presso l’università di
Nuova Zelanda, dove ottiene la laurea. Nel 1961 inizia a collaborare con il ‘New
Zealand School Journal’ dove pubblica brevi storie. La sua prima attività è
quella di Bibliotecaria, dapprima in Nuova Zelanda. Trascorre una parte della
sua vita in Inghilterra.
La sua attività di scrittrice a tempo pieno ha inizio nel 1980 e da allora
produsse libri per adulti, ma in particolar modo per i bambini e per
adolescenti.
Le sue opere hanno ottenuto vari riconoscimenti: per cinque volte le fu
assegnato l’Hester Glen Medal della New Zeland Library Association nel 1970
per A Lion in the Meadow, nel 1973 per The first Margaret Mahy Story
Book, nel 1982 per Occhi di gufo, nel 1985 per The Changeower
e nel 1993 per Ostaggi). Ha vinto il New Zealand Post Children’s Book
Award nel 1993 per Ostaggi e nel 1999 per A Summery Saturday
Morning. Nel 1985 ha ricevuto il Boston Globe-Norn Honor Book e per due
volte la Carneige Medal per Occhi di gufo (1982 ) e The Changeover
(1984).
Altre opere: Quattro pirati e mezzo, L’altra faccia del silenzio, La figlia
della luna, La battaglia delle Chewing-gum. Una porta nel cielo, Un telefono
tutto d’oro, Le cinque sorelle, 24 ore.
Nel 2006 ha vinto il massimo riconoscimento internazionale per la
letteratura per l'infanzia - il prestigioso Hans Christian Andersen Award.
Morta nel 2012.
FILATELIA
NUOVA ZELANDA 1999 (1712), 2013
(2019 + BF286)
Mailer
Norman Kingsley
(USA)
Nato a Long Branch, New Jersey, il
31 gennaio 1923. Morto a New York il 10 novembre 2007.
Di famiglia ebraica assai nota,
crebbe a Brooklyn, frequentò la High School Boys 'ed entrò alla Harvard
University nel 1939, dove studiò ingegneria aeronautica. Ad Harvard, si
interessò alla scrittura e pubblicò il suo primo racconto all'età di 18 anni,
vincendo una gara letteraria. Appena laureato, entrò a far parte della Società
Signet. Dopo la laurea nel 1943, fu arruolato nell'esercito degli Stati Uniti.
Nella seconda guerra mondiale, servì nelle Filippine. Le esperienze di quel
periodo si tradussero in seguito nel romanzo che lo rese famoso, Il nudo e il
morto (1948).
Fondatore e cronista del giornale
del “Greenwich Village”, iniziò la propria battaglia contro la società americana
totalitaria, repressa, repressiva e nevrotica. Così si fece portavoce della
rivolta hippie, di cui creò a un tempo la filosofia e la mitologia in
Il bianco negro (1967). In quest'opera egli gettò le basi di un
misticismo della carne, ispirato alla spontaneità, alla violenza, alla
ricerca di sensazioni immediate che sarebbero proprie dei negri. La sua
stessa vita si improntò a questo modello, e spesso diede esca a cronache
scandalistiche: si rese famoso come bevitore di whisky e fumatore di marijuana,
ma anche per aver accoltellato la moglie e aver sfidato un campione di pugilato.
Finì in carcere, ma ormai la sua fama era affermata.
Nel 1964 con Il sogno
dell'America, fece un quadro allucinante delle nevrosi del suo Paese.
Nel 1967 si mise alla testa della
marcia pacifista sul Pentagono, descritta in Le armate della notte
(Premio Pulitzer e National Book Award nel 1969). Nel 1970 si candidò, senza
successo, anche come sindaco di New York.
Come artista era ritenuto tra i
maggiori dei suoi anni, come uomo era ovunque temuto per il suo spirito
dissacratore e per le sue iniziative spesso scandalose e sconcertanti.
Morì per insufficienza renale.
Altre sue opere: La costa dei
barbari (1948), Il parco dei cervi (1955), The Short Fiction of
Norman Mailer (1967), Perché siamo nel Vietnam (1967), Il canto
del boia (1979), Antiche sere (1983), I duri non ballanpo
(1984), Il fantasma di Harlot (1995), Il Vangelo secondo il Figlio (1997), Il
castello nella foresta (2007).
E’ anche autore di numerosi saggi.
FILATELIA
GUINEA Anno 2008
(3784)
Maimuangderm, o Mr.Kan Pungbun Na Ayudhya
(Tailandia)
Nato nel 1905.
E’ l'autore delle opere: Prekol (Vecchia
cicatrice), Sansaab (Dolore), Muand Song, Larng Barng, Sarnpeingta,
Kweanhuk, e Kunsuk (Guerrieri).
FILATELIA
TAILANDIA Anno
2005 (2338).
MAIRONIS-MACIULIS JONAS
(pseud. di MAKULEVICIUS MACIULIS)
(Lituania)
Nato a Pasandravias, Raseiniai, il 28 ottobre 1862, morì a Kaunas il 28 giugno
1932.
Di famiglia contadina ricca, frequentò il ginnasio di Kaunas e studiò
letteratura a Kiev. Tornato a Kaunas, entrò nel seminario e nel 1892 concluse i
suoi studi che in seguito perfezionò alla scuola cattolica di Pietroburgo. Dal
1892 al 94 insegnò teologia dogmatica a Kaunas e poi teologia morale
all’accademia dei preti cattolici di Pietroburgo. In seguito fu professore
all’Università di Kaunas dove insegnò fino alla morte.
Maironis è autore di poesie raccolte nel volume Voci di primavera
(1895), di un poema epico-lirico La giovane Liutania (1908) dove incita i
suoi compatrioti a riacquistare il sentimento di nazionalità che stava
spegnendosi. Tale assunto si ritrova in altre opere come i poemetti Maddalena
di Raseiniai (1909), Le nostre sventure (1920).
Fu autore di drammi storici: La morte di Kestulis (1921), Vitautas dei
Cavalieri Portacroce (1930), Il grande re Vitautas (1931).
FILATELIA
LITUANIA Anno 1933 (76/7 PA), 1994 (482), 2002
(697/8), 2012
Maister
Rudolf Vojanov
(Slovenia)
Nato a Kamnik il 29 marzo 1874.
Morto a Rakek il 26 luglio 1934.
Ufficiale, poeta, pittore e
attivista sloveno, nacque nella Carniola Superiore, allora parte dell’Austria-Ungheria.
Durante la prima guerra mondiale ,
prestò servizio nell’esercito austro-ungarico. Nel 1918, verso la fine della
guerra, organizzò le forze di volontariato locale sloveno e prese il controllo
della città di Marburg an der Dau e della regione circostante della Bassa Stiria
con una azione militare, ricevendo il 1 ° novembre il grado di generale dal
Consiglio nazionale sloveno per la Bassa Stiria.
Nel periodo convulso di lotte
interne fra Sloveni, Croati e Serbi che ne derivò e in attesa che giungesse una
delegazione americana per dirimere la questione politica, Maister prese in mano
le redini del governo per porre fine ai tafferugli che ne derivarono. Negli
scontri vi furono 18 feriti gravi e nove morti.
Le responsabilità non furono mai
definitivamente stabilite. Fonti austriache accusarono le truppe slovene di
Maister di aver sparato senza giusta causa. Altre fonti affermano che la colpa
degli incidenti fu dell’Austria. L'evento è diventato noto in Germania come il
Blutsonntag Marburger (Marburg Domenica di sangue).
Dopo il plebiscito della Carinzia,
in cui la maggioranza della popolazione slovena locale decise di continuare a
far parte dell’Austria, Maister si ritirò a vita privata e trascorse gran parte
della sua vita in una tenuta vicino a Planina.
Morì a Rakek.
Maister scrisse anche poesie, che
pubblicò in due volumi raccolti, nel 1904 e nel 1929. La maggior parte della sua
poesia segue il post-romanticismo estetico, ed è influenzata dalla lirica
patriottica di Simon Jenko, Simon Gregorcic e Anton Askerc.
FILATELIA
SLOVENIA Anno
1999
MAJAKOVSKIJ VLADIMIR VLADIMIROVIC
(Russia)
Nato a Bagdadi, Georgia, il 7 luglio 1893. Morto a Mosca il 14 aprile del 1930.
Figlio di un guardaboschi, si iscrisse a 14 anni al partito bolscevico. La sua
gioventù fu assai agitata. Dopo la morte del padre si trasferì nel 1906 a Mosca
e cominciò subito a frequentare un gruppo di futuristi, formatosi dopo la
pubblicazione del manifesto di Marinetti. Nel 1912 pubblicò un suo manifesto
Schiaffo al gusto del pubblico.
Dopo la Rivoluzione di ottobre collaborò all’azione propagandistica con poesie e
manifesti. Lavorò all’Agenzia telegrafica dell’Unione Sovietica dal 1919 al 1923
per la quale realizzò oltre tremila manifesti di propaganda. Nel 1923 divenne
direttore della rivista “LEF” che diede vita al futurismo russo. In questo
periodo compì molti viaggi all’estero e nel 1925 visitò l’America. Nel 1928 la
rivista cessò le pubblicazioni per i violenti attacchi dell’associazione degli
scrittori proletari nella quale Majakovskij entrò agli inizi del 1930
Il 14 aprile di quello stesso anno si suicidò con un colpo di pistola, sembra a
seguito di una complessa vicenda sentimentale.
Le sue opere comprendono il dramma Vladimir Majakovskij (1914), i poemi
La nuvola in pantaloni (1915), Il flauto di vertebre (1916),
Guerra e universo (1917), Uomo (1917).
La sua poesia passa attraverso varie esperienze ricche di motivi: 150.000.000
(1921), V.I. Lenin (1924), Ottobre (1927), Bene! (1928)
Tra le sue opere teatrali spiccano: Mistero buffo (1918), La cimice,
Il bagno (1929).
Scrisse sceneggiature per film e fu anche attore in La Signorina e il
teppista (1918)
Majakovskij viene considerato come il il cantore della Rivoluzione e della lotta
di classe
FILATELIA
BULGARIA Anno 1955 (850), CECOSLOVACCHIA Anno 1950
(526/7), 1968 (1727), DDR Anno 1977 (fog.46), UNGHERIA Anno 1959
(1319), NICARAGUA Anno 1995 (2135), ROMANIA Anno 1953 (1315), RUSSIA
Anno 2000 (6502), 1940 (778/81), 1943 (911/2), 1953 (1651),
1955 (1736), 1959 (2193), 1963 (2690), 1973
(4914)
Majed Jaafar
(Tunisia)
Nato a
Kairouan il 27 marzo 1940, Morto il 14 dicembre 2009.
Dopo le scuole elementari
nella sua città natale, ha proseguito gli studi a Tunisi e poi, con una
specializzazione in letteratura araba, ottenuta nel 1963, ha iniziato
gli studi presso la Sorbona , dove ha conseguito la laurea in lingua
araba nel 1965 e un dottorato in Lettere e Filosofia.
Ritornato in Tunisia, ha ottenuto un posto come professore di letteratura
presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Tunisi .
Poeta, membro della Unione
degli Scrittori tunisini dal 1981 , ha pubblicato diverse raccolte:
Stars on the road ( 1968 ), Pensieri ( 1981 ) e Fatica (
1993 ) - dove celebra la sua città natale.
. Fondò e diresse la rivista letteraria , El Rihab Maarif ;
si occupò di diverse trasmissioni radiofoniche ed ha scritto i testi di
alcune canzoni.
Oltre a poesie, ha pure
pubblicato nel 1980 la sua tesi Sulla stampa letteraria in Tunisia
1904-1955 e poi nel 1991 , una biografia del Profeta Maometto , opera
tradotta e pubblicata nel 2009 . Egli è responsabile del coordinamento
generale degli eventi nel 2009, in occasione della nomina di Kairouan come
capitale della cultura islamica , ha pubblicato quello stesso anno un
libro sulla poesia Kairouanese.
Dal 2005 alla sua morte,
operò presso la Camera dei Consiglieri , e la Camera alta del Parlamento
tunisino .
È stato sepolto il 15
dicembre 2009 nel cimitero di Sidi Abdelaziz La Marsa , alla presenza del
Ministro Abderraouf El Basti
[2]
.
FILATELIA
TUNISIA Anno 2010 (1673)
M
He composed
ghazals
and
nazms
in
Urdu
ajaz Lakhnawi (pseud di Asrar ul Haq)
(India)
Nato a Rudauoli,
Bara Banki, il 5 dicembre del 1909. Morto a Lucknow nel 1955
Compose
ghazals e nazms in urdu. Divenne famoso per la composizione dell’inno
(Tarana) dell’Università musulmana di Aligarh.
A causa della sua
predilezione per la bevanda alcolica shayar, morì all’età di 46 anni
Lucknow.
È anche noto per
sua sorella Safia Akhtar, una insegnante e scrittrice, moglie del poeta e
paroliere urdu Nisar Akhtar e madre del leggendario poeta urdu, cantautore,
paroliere e
Javed Akhtar.
Il Servizio
postale indiano ha emesso nel marzo del 2008 un francobollo commemorativo in suo
onore.
FILATELIA
INDIA Anno 2008
MAJKOV Apollon Nikolaevic
(Russia)
Nacque a Mosca nel 1821 e morì a Pietroburgo nel
1897.
Figlio di un noto pittore da cui presumibilmente
trasse il gusto per un plasticismo di stampo neo-classicista e per
l'idealizzazione del mondo antico, ebbe un vero e proprio culto per la
perfezione linguistico-formale.
Scrisse poesie raccolte in Versi (1842), e
nei famosi Schizzi di Roma (1847). E drammi lirici: Tre morti
(1863), Due mondi (1873 e 1882).
Esprime una tormentata contrapposizione tra
paganesimo e cristianesimo. Fu per un breve periodo attirato dall'ideologia
rivoluzionaria, per cui scrisse Due destini (1845), e Masen'ka
(1846). Ma passò poi a posizioni conservatrici e slavofile. Molti versi sono
dedicati a episodi storici: Savonarola (1851), La congiura (1860)
e a grandi personaggi del passato russo: Presso la tomba di Ivan il
Terribile (1887). Negli ultimi tempi dedicò i suoi versi a una tematica
filosofico-religiosa nei cicli di versi Eterne questioni (1890) e
Excelsior (1892).
FILATELIA
RUSSIA Anno 1972 (3847)
MAKARENKO ANTON SEMENOVIC
(Russia)
Nato a Belopol’e, Ucraina 1888. Morto a Mosca nel 1939.
A partire dal 1920, per quindici anni diresse vari istituti pedagogici
infantili.
Come scrittore fu fortemente influenzato da Massimo Gorki che lo incoraggiò
all’attività letteraria e soprattutto alla stesura del suo capolavoro
Poema pedagogico
(1933), basato sul materiale raccolto durante il lavoro negli istituti da lui
diretti. Al problema dell’educazione all’interno della famiglia è dedicato il
Libro dei genitori
(1937) a cui seguirono
Bandiere sulle torri
(1838),
Onore
(1939.
Ampia fu la sua attività di pubblicista (Lezioni
sull’educazione dei figli
(1937) e
Pedagogia scolastica sovietica
(1939)
FILATELIA
RUSSIA Anno 1962 (2606), 1963 (BP), 1988 ,
Makhtoumkouli
detto
Fraguier
(Turkmenistan)
Nato a
Kara-Kala nel 1730. Morto nel 1780.
Figlio
del poeta Azadi,
ha lavorato come
orafo
e condusse una vita
errante.
Nella sua poesia,
intrisa di
un pessimismo
che tradisce
l'influenza del
misticismo
sufi,
accomuna nel suo lamento
le disgrazie
del suo paese, sempre in difficoltà,
l'esilio in Iran,
la morte dei propri cari.
Il poeta affronta anche problemi sociali, questioni
civiche
chiedendo
l'abbandono
delle lotte
tribali, delle ingiustizie sociali
e
degli abusi
del clero. I suoi versi non di rado legati
al
folklore locale cui si è ispirato,
hanno contribuito a dare dignità poetica alla letteratura della sua
nazione, in particolar modo con l’adozione di una nuova metrica
popolare.
FILATELIA
RUSSIA Anno 1959 (2226)
Makovey Stepanowich Osyp
(Ucraina)
Nato nel 1867. Morto nel 1925.
Makovey è nato in una famiglia di contadini vicino a Lviv in Ucraina
occidentale. Si è laureato presso l'Università di Leopoli nel 1893, e ha
iniziato a lavorare prima come assistente di redazione, e poi come editore di
alcuni dei maggiori quotidiani e periodici.
Nel 1901
ha conseguito il dottorato presso l'Università di Vienna e iniziato ad insegnare
lingua ucraina e letteratura pedagogica nei seminari di Chernivtsi, Lviv, e
Zalishchyky. Ha prestato servizio nell'esercito austriaco nella prima guerra
mondiale, ed è stato incarcerato nel 1921 per presunte attività
anti-governative.
Ha
iniziato la sua carriera letteraria con la pubblicazione di traduzioni di poesia
tedesca, e poi ha continuato a scrivere poesie, racconti, due novelle, numerosi
articoli di critica, introduzioni alle opere di vari autori, e studi di autori
ucraini. Egli è ricordato, tuttavia, per i suoi feuilleton,
contrassegnati da satira, umorismo, e per le osservazioni sul carattere e
sulle debolezze umane.
FILATELIA
UCRAINA Anno 1992 (Cartolina postale)
Maksimović Desanka
(Serbia)
Poetessa serba, professoressa di letteratura, membro dell’Accademia serba delle
scienze e delle arti, nacque a Rabrovica, vicino a Valjevo, il 16 maggio 1898.
Morì nel 1993.
Figlia di un
insegnante, subito dopo la sua nascita la famiglia si trasferì a Brankovina dove
trascorse l’infanzia.
Si diplomò presso
una scuola di Valjevo e si laureò in Filosofia presso l'Università di Belgrado.
Nell’agosto 1933 sposò Sergij Slastikov.
Desanka dal 1923
al 1953 insegnò lingua serba in diverse scuole. Inizialmente fu insegnante al
ginnasio Obrenovac; in seguito si trasferì al Liceo femminile di Belgrado e,
infine, alla scuola per insegnanti di Dubrovnic.
Durante la
Seconda guerra mondiale, quando apprese che i soldati tedeschi avevano sparato
contro un gruppo di bambini della scuola elementare a Kragujevac, scrisse "Krvava
Bajka" , una poesia che parla del terrore praticato da parte delle truppe
naziste. La poesia fu pubblicata solo dopo la guerra.
Viaggiò
per tutta
la
Jugoslavia e strinse amicizia con scrittori e poeti come Miloš Crnjanski, Ivo
Andrić, Gustav Krklec, Isidora Sekulic, e Branko Copic.
Nella sua
poesia parlò di amore e di patriottismo; era entusiasta e giovane, ma seria e
sensibile. Si dice che la miglior lingua serba sia presente nei poemi di Desanka.
Tra i
suoi migliori poemi sono da ricordare: Anticipazione, Trema , Ammonimento,
Nella tempesta, Io cerco l’amnistia, Prato tagliato.
Desanka
ricevette diversi premi letterari tra i quali il Premio Vuk, il Premio Njegoš
(1984) e premio AVNOJ. Fu eletta cittadina onoraria di Valjevo. Nel 1985 la
scuola elementare di Brankovina, dove iniziò la sua educazione, fu ricostruita
e fu a lei intitolata. Mentre era ancora in vita, una sua statua fu esposta a
Valjevo. La poetessa contestò l’iniziativa.
A seguito
del valore della sua poesia, Desanka Maksimović venne eletta il 17 dicembre 1959
come membro associato dell'Accademia Serba delle Scienze e delle Arti (SANU) e
il 16 dicembre 1965 diventò membro regolare.
(da
Internet)
FILATELIA
JUGOSLAVIA Anno1996, (2636), 1998 (2726)
Makuszyński Kornel
(Polonia)
Nato nel 1884.
Morto nel 1953.
Frequentò la
scuola di Lviv e cominciò a scrivere la prime poesie all’età di 14 anni. Due
anni appresso le poesie furono pubblicate sul giornale “Alovo Polskie”, del
quale in seguito divenne critico teatrale. Ottenne la laurea in lingua e
letteratura presso la locale Università e poi si recò a Parigi per ampliare gli
studi.
Nel 1915 fu
evacuato a Kiev dove diresse il teatro polacco e ottenne anche la carica di
Presidente dei produttori e della comunità dei giornalisti polacchi.
Nel 1918 si recò
a Varsavia dove si occupò anche di letteratura giovanile. Poco conosciuto
all’estero per la produzione rivolta alla gioventù ottenne nella sua patria la
notorietà per il personaggio della capretta Matolek, le cui avventure sono
diventate un classico della letteratura giovanile polacca.
Morì a Zakopane
dove si era trasferito nel 1945 per trascorrervi gli ultimi anni di vita. La sua
casa è oggi un museo.
FILATELIA
POLONIA Anno 1993 (3248)
Malamud
Bernard
(USA)
Nato a Brooklyn il 26 aprile 1914.
Morto a New York il 18 marzo 1986.
Figlio di immigranti ebrei di
origine russa, iniziò gli studi presso il City College di New York,
un'istituzione per giovani di talento ma poco abbienti, e si laureò nel 1936. In
seguito frequentò la Columbia University conseguendo il Master of Art in lingua
e letteratura inglese nel 1942. Argomento della tesi erano le poesie di Thomas
Hardy. Nel frattempo fece molti lavoretti, da supplente precario a usciere
d'albergo, da negoziante a contadino stagionale.
Dopo la conclusione degli studi,
lavorò come impiegato amministrativo presso il fisco statunitense a Washington e
poi come insegnante di scuole serali, prevalentemente a Brooklin.
A questo periodo risale l'inizio
della stesura del romanzo The Light Sleeper che completò nel 1948 e che,
stanco dei rifiuti da parte di editori, bruciò nel 1951. Continuò a scrivere
racconti brevi, pubblicati su riviste, i quali cominciarono a farlo conoscere al
pubblico., finché nel 1950 ottenne un discreto successo col primo romanzo
The Natural (Il Migliore).
Nel 1954 effettuò alcuni viaggi in
Europa e per un breve periodo risiedette a Roma.
Del 1957 è il suo secondo romanzo,
The Assistant (Il commesso), premiato con il "Rosenthal Award" e
con il "Daroff Memorial Fiction Award". Anche la raccolta di racconti brevi
The Magic Barrel, uscita l'anno successivo, venne premiata con il "National
Book Award”.
Nel 1961 venne pubblicato il terzo
romanzo, A New Life (Una nuova vita) e nel 1963 la seconda
raccolta di racconti Idiots First. L'anno successivo fece un viaggio,
visitando nuovamente l’Inghilterra, la Francia, la Spagna, l’Italia e l’Unione
Sovietica.
Nel 1964 diviene membro del
"National Institute of Arts and Letters" e raggiunse l'apice della sua carriera
letteraria in seguito alla pubblicazione del suo quarto romanzo, The Fixer
(L'uomo di Kiev) (1966) per il quale gli vennero conferiti il "Premio
Pulitzer" e un secondo "National Book Award".
In seguito Malamud ebbe un declino
nella produzione letteraria, la raccolta di novelle Pictures of Fidelman: An
Exhibition(1969) non ottenne il successo delle opere precedenti e anche il
successivo romanzo The Tenants (Gli inquilini) (1971) non incontrò
il favore unanime dei critici.
Nel 1971 per cinque mesi visse a
Londra e successivamenter a Manhattan dove nel 1973 pubblicò una terza raccolta
di racconti, Rembrandt's Hat..
Nel 1979 uscì il settimo romanzo,
Dubin's Lives (Le vite di Dubin) ritenuto dall'autore il "suo
romanzo migliore" che per certi versi rappresentò la conclusione del periodo di
crisi.
Dal 1979 al 1981 divenne presidente
del "PEN American Center" (un istituto che sosteneva gli scrittori con assegni e
altre opere di mecenatismo).
Le opere seguenti furono il romanzo
God's Grace (1982) e la raccolta di racconti The Stories of Bernard
Malamud (1983) che gli valsero il conferimento della medaglia d'oro da parte
dell'"American Academy and Institute of Arts and Letters”. ".
Dopo un intervento chirurgico al
cuore, iniziò il suo ottavo romanzo che non portò mai a termine (The People,
uscito incompleto postumo nel 1989)
Morì a causa di un infarto.
(
FILATELIA
GAMBIA Anno 1983
(189)
Malaniuk Filimonovich Evhen
(Ucraina)
Nato nel 1897. Morto nel nel 1968. (1897–1968)
Evhen
Malaniuk è stato un poeta di primo piano nel gruppo di scrittori ucraini, Gli
araldi (vistnikivtsi) .
Lasciò
l'Ucraina dopo che i comunisti ne assunsero il controllo nel 1918.
FILATELIA
UCRAINA Anno 1997 e 2007 (Annulli speciali e Buste postali),
Malaparte Curzio
(Italia)
Nasce a Prato il 9 giugno del 1898. Muore a Roma il 19 luglio del 1957.
Il suo vero
nome era Kurt Erich Suckert. Nacque da madre italiana e padre sassone.
Frequenta il
liceo classico Cicognini e appena sedicenne si arruola nella legione
garibaldina, inquadrata poi nella Legione straniera francese, per combattere in
Francia nella prima guerra mondiale. Fin dal 1915 quando, entra in guerra anche
l'Italia, si arruola nel corpo degli Alpini del Regio Esercito.
Nel 1918 inizia
la carriera giornalistica e scrive il libro
Viva Caporetto!,
un saggio-romanzo, che fu pubblicato nel 1921.
Aderisce al
Partito Fascista nel 1920 e partecipa alla Marcia su Roma.
Sotto il regime
amministra diverse testate tra cui “La Voce”, nelle quali esprime il suo
attivismo di squadrista intransigente, tanto da essere considerato uno dei
promotori principali degli ideali fascisti. Firma nel 1925 il Manifesto degli
intellettuali fascisti.
Nel 1925
pubblica il saggio L’Italia barbara che esce sotto lo pseudonimo di
Curzio Malaparte. Nello stesso anno, vedendo deluse le sue aspettative da parte
del regime, comincia a prenderne le distanze, tanto che nel 1931, nel saggio
Tecnica del colpi di stato polemizza per i rapporti che si stanno
intrecciando tra Hitler e Mussolini. Per questo viene allontanato dalla “Stampa”
di cui era direttore e confinato all’isola di Lipari con l’accusa di
antifascismo.
Ritornato
dall’esilio, viene riabilitato presso il giornale per intercessione di Galeazzo
Ciano.
Malaparte
partecipa alla Seconda guerra mondiale col grado di capitano ed ha modo, quale
inviato del giornale, di viaggiare in Francia, Germania, Polonia e sul fronte
russo. Da quest’ultima esperienza trae spunto per il romanzo Kaputt
(1944).
Il secondo
romanzo per il quale l’autore è noto è La pelle, pubblicato nel 1949.
L’opera venne messa all’indice dalla Chiesa romana.
Il dopoguerra e
il suo anarchismo lo spingono ad un completo ribaltamento dei suoi ideali.
Tanto che si avvicina al Partito Comunista, attirandosi le critiche della
cultura italiana per la sua facilità nel mutare le idee e ideologie.
Nel 1947
Malaparte si trasferisce a Parigi dove scrive i drammi Du côté de chez
Proust e Das Kapital che ebbero scarso successo. Nel 1950 dirige il
film Cristo proibito col quale vince il Festival di Berlino.
Muore di cancro
a Roma nel 1957, una morte che venne attribuita all’intossicazione di iprite
subita nel primo conflitto mondiale.
Malaparte fu
autore di molti saggi, romanzi e poesie.
FILATELIA
ITALIA Anno 1998
MALCZEWSKI ANTONI
(Polonia)
Nato a Varsavia
nel 1793. Morto nel 1826.
Nato da una ricca
famiglia di Varsavia, fece parte dell’esercito nel 1811 e durante un
combattimento fu ferito ad un piede e dovette lasciare l’esercito. Trascorse
parecchi anni viaggiando attraverso l’Europa e dilapidando le sue rendite.
Tornato a Varsavia ebbe un amore contrastato con una donna sposata, Sofia
Ruvinska.
Durante i suoi
viaggi conobbe a Venezia lord Byron. Nel poema Maria, racconto ucraino
(1825), uno dei primi nella storia della poesia romantica polacca, ambientò nel
paesaggio ucraino la tragica storia di un amore contrastato. Il senso di mistero
e di minaccia e il dolente pessimismo che pervadono l’opera sono il frutto
dell’influenza byroniana.
La fama di
Malczewski si basa solo su tale poema, pubblicato alla fine della sua vita. Una
traduzione in inglese apparve nel 1835. È la storia di una donna che sposa un
uomo di estrazione e rango superiore al suo e subisce la vendetta della
famiglia. Il dramma influenzò altri poeti quali Adam Mickiewicz e J. Conrad.
FILATELIA
UCRAINA Anno 2008, Annullo speciale.
MALET LEO
(Francia)
Nato a Montpellier nel
1909. Morto nel 1996).
Legato agli ambienti
anarchici, ha avuto una vita dinamica: ha fatto vari mestieri (fattorino in una
banca, licenziato per aver diffuso il giornale anarchico “L'insurgé”, fondato da
André Colomer chansonier al cabaret “La Vache Enragée”, arrestato a Parigi per
vagabondaggio, torna a Montpellier e poi a Lione e di nuovo a Paris dove vive
alla giornata lavando bottiglie ai magazzini Félix Potin. La sua professione di
chansonier lo porta ad esibirsi nei cabaret dove conosce la futura compagna,
Paulette Doucet.
Aderente al surrealismo,
frequenta André Breton al “Café Cyrano”, si lega a Tanguy e a Salvador Dali, nel
1932 il suo nome compare nel primo dei dodici manifesti del surrealismo.
Creatore del "decollage",
Malet partecipa alle esposizioni surrealiste con i suoi oggetti, ottenuti con
fotografie replicate allo specchio. Del 1936 è la prima raccolta di poesie. Fa
lo strillone per giornali, poi (grazie a Consuelo de Saint-Exupery) è assunto
nel 1939 in una fabbrica. Nel 1940 viene arrestato per attentato alla sicurezza
dello Stato, per propaganda sovversiva. Internato a Rennes, è liberato dai
guardiani insieme agli altri detenuti con l'avvicinarsi delle armate naziste.
Malet tenta di raggiungere Paris a piedi, è preso dai tedeschi e internato nello
Stalag X2, tra Brema e Amburgo. È liberato per i suoi problemi di salute.
Nel 1941 pubblica il suo
primo romanzo, un poliziesco all'americana. Nel 1945 è con Magritte
all'Esposizione Surrealista di Bruxelles. Nel 1946 esce sugli schermo un film
tratto da un suo romanzo,
120 rue de la Gare.
Nel 1948 viene pubblicato il primo volume della trilogia 'noire’, La vita
è uno schifo:
storia di un militante sindacale che rapina banche per sovvenzionare scioperi e
si trova poi ripudiato quando gli altri lo scoprono, finisce per diventare un
violento.
Il secondo romanzo della
trilogia è
Il sole non è per noi:
un giovane descrive lo squallore di un carcere minorile, un fondo senza fondo
quando torna 'fuori', nelle strade dei quartieri sottoproletari: il sole
illumina la ricchezza dei potenti, indifferente agli affanni di chi sopravvive
nell'ombra. Terzo romanzo della trilogia noire,
Nodo alle budella.
Léo Malet è divenato poi
famoso per il personaggio dell'investigatore Nestor Burma, nato come contraltare
francese del “belga” Maigret. Scrive quindici romanzi nella serie “I nuovi
misteri di Paris” ciascuno dedicato a un arrondissement della capitale
francese. Di questi l'editore Fazi ha pubblicato in Italia:
Nebbia sul ponte di Tolbiac,
Febbre nel Marais,
I Ratti di Montsouris,
La notte di
Saint-Germain-des-prés,
Pandemonio a rue des
Rosiers.
L'investigatore Nestor
Bruma ha avuto anche una trasposizione a fumetti per opera del disegnatore
Jacques Tardi. (da Internet)
FILATELIA
FRANCIA Anno 1996
MALHERBE FRANÇOIS de
(Francia)
Figlio di un consigliere di Caen, Malherbe nacque in questa città nel 1555.
Era il primogenito di nove fratelli. Dopo gli studi di diritto, compiuti presso
università francesi e straniere di Heidelberg e Bâle, abbandonò la toga per la
spada e si mise al servizio di Enrico D’Angoulême. Al suo seguito si trasferì in
Provenza e vi rimase per dieci anni. Su questo periodo della sua vita si sa ben
poco. A sentir lui, spaccone come un guascone, si sarebbe ottimamente comportato
durante le guerre di religione e probabilmente è possibile.
Nel 1581 si sposò a Aix con la figlia di un magistrato, Maddalena de Coriolis,
dalla quale ebbe tre figli. Il suo ultimo figlio Marcantonio fu ucciso in un
duello e Malherbe, ormai ultra settantenne, non poté ottenere vendetta.
Nel 1605 venne a Parigi con una lettera di presentazione del cardinale Du Perron
per il re Enrico IV. In essa il cardinale diceva che al momento non vi era in
Francia nessun poeta che lo potesse eguagliare. Malherbe in quel periodo aveva
scritto molti versi alcuni detestabili, nello stesso gusto di Ronsard; altri
buoni e cattivi come Le lacrime di S. Pietro (1587), altri, infine,
ottimi nei quali si scopre il suo forte talento e la chiarezza della lingua
come nell’ Ode a Maria de Medici per la sua venuta in Francia (1600); le
Stanze a Du Perrier sulla morte della figlia (1601). Fu presentato al re
da Vauquelin des Yveteaux e consegnò al sovrano la Preghiera per il re
Enrico il Grande in procinto di recarsi nel Limousin (1605)..
Il re, senza legarlo al suo entourage privato, lo assegnò al suo primo
gentiluomo di camera, M. de Bellegarde.
Diventato poeta ufficiale, Malerbe compose per il re ottime odi, come
Sull’attentato del Ponte Nuovo (1606), stanze, sonetti canzoni, lettere per
le sue amanti e cantò i fasti e i lutti della famiglia reale. Il tutto rivela in
lui il cortigiano perfetto. Occorre notare che se della sua figura si dà un
ottimo aspetto, se molti dei suoi versi sono eccelsi, d’altro canto ebbe un
carattere poco cavalleresco, dal momento in cui considerò la poesia come un
mezzo per raggiungere ed entrare nelle grazie dei potenti. Adulatore finché un
personaggio era in auge, se ne allontanava appena l’astro cominciava a
tramontare. Così si comportò col maresciallo d’Ancre, col duca di Luynes e con
la stessa Maria de Medici. Quest’ultima non gli serbò rancore perché dopo la
morte di Enrico IV e di Luigi XIII, divenne la sua protettrice e Malherbe
scrisse per la reggente e per suo figlio i suoi migliori versi: Ode alla
regina Maria de Medici sui felici successi della sua reggenza (1610), Ode
al re Luigi XIII che andava a punire la rivolta degli abitanti della Rochelle
(1627).
Dalla corrispondenza che ebbe col suo amico Peiresc (pubblicata nel 1822),
sappiamo come Malherbe trascorreva il suo tempo a corte, quali furono i suoi
incarichi e i suoi viaggi in Provenza dove la moglie era rimasta. A Parigi,
secondo la testimonianza di Racan, uno dei suoi discepoli, abitava in una
modesta camera ammobiliata dove c’erano solo sette, otto sedie. Lì riuniva i
suoi discepoli e a quelli che arrivavano in ritardo diceva loro di attendere
perché non c’era più posto a sedere e le persone in piedi gli davano fastidio.
Malherbe era celebre per le sue battute. Al confessore che, mentre stava per
morire, gli parlava dell’aldilà, lo interruppe dicendo che lo stile del suo
racconto lo disgustava. Spesso riprendeva e correggeva l’infermiera perché il
suo eloquio non era nello stile puro della lingua francese.
Morì a Parigi il 16 ottobre 1628.
Mahlerbe riformò la poesia reagendo contro l’imitazione esagerata dei classici e
impose l’uso della pura lingua francese. La sua influenza è dovuta all’accordo
del suo energico talento con le aspirazioni dei suoi contemporanei. In lui
viveva un retore minuzioso e severo. Ma le sue Lettere ce lo presentano
anche come un libertino nell’amore e un gentiluomo impulsivo nella condotta
politica.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1955 (1028)
Malihabadi
Josh
(Pakistan)
Nato il 5 dicembre 1894 nel
Malihabad. Morto a Islamabad il 22 febbraio 1982.
Studiò al St. Peter's College di
Agra. Nel 1918 si iscrisse all’Università di Tagore dove imparò l’arabo e il
persiano ma non completò mai gli studi a causa della morte del padre.
Nel 1925, cominciò a lavorare
presso l’Università di Osmania, nello stato principesco di Hyderabad. La sua
permanenza terminò quando dovette andare in esilio per aver scritto un nazm
(poesia critica) contro il sovrano dello Stato.
Poco dopo, fondò la rivista in urdu
“Kaleem” (L’interlocutore), in cui egli scriveva articoli apertamente a favore
dell'indipendenza del Raj britannico in India. Per i suoi articoli e scritti
venne denominato Shaayar-e-Inquilaab ("poeta della rivoluzione").
Successivamente, si trovò più
attivamente coinvolto nella lotta per la libertà (anche se in ambito puramente
intellettuale) e si accostò ad alcuni dei leader politici di quel periodo,
soprattutto Jawaharlal Nehru, il primo ministro dell'India indipendente.
Dopo la fine del Raj britannico in
India (1947), Josh diventò direttore della pubblicazione “Aaj Kal”.
Nel
1958 Josh emigrò in Pakistan e si stabilì a Karachi dove lavorò
attivamente per il Anjuman-i-Tarraqi-i-urdu con Maulvi Abdul Haq.
Rimase in Pakistan fino a quando
morì il 22 febbraio 1982 a Islamabad.
Josh è noto per aver avuto una
profonda competenza nella lingua urdu ed è stato piuttosto severo sul rispetto
della grammatica e delle regole di tale lingua.
The first collection of his poetry was published in 1921. La prima
raccolta di sue poesie, per lo più gazhals è stata pubblicata nel 1921.
La raccolta comprende
Shola-o-Shabnam, Junoon-o-Hikmat, fikr-o-Nishaat, Sunbal-o-Salaasal,
Harf-o-Hikaayat, sarod-o-Kharosh & "Irfaniyat E Josh" (tutti i titoli
in urdu).
Su consiglio del regista WZ Ahmed,
quando Josh era alloggiato a Pune, scrisse anche canzoni.
La sua autobiografia è intitolata
Yaadon ki Baarat.
E'stato insignito del Padma Busham
nel 1954. (da Internet)
FILATELIA
PAKISTAN Anno
1998
Mälk
AUGUST
(Estonia)
Nato a Lümanda
vicino alla costa occidentale dell'isola di Saaremaa nel 1900. Muore in Svezia
nel 1979.
Direttore della
scuola del villaggio natale, scrisse storie legate alla vita e alle abitudini
della popolazione residente nell’isola di Saaremaa. Ebbe per la sua opera
riconoscimenti ufficiali.
Si occupò di
politica nel periodo 1937-40. Nel 1944 si rifugiò in Svezia per sfuggire
all’occupazione sovietica. In Svezia fu presidente dell'Unione degli scrittori
estoni in esilio dal 1945 al 1972.
Durante il
periodo dell’esilio continuò e arricchì contenutisticamente e qualitativamente
la produzione letteraria. Morì prima di poter rivedere l'Estonia dopo il ritorno
all’indipendenza.
FILATELIA
ESTONIA Anno 2000 (368) e annulli speciali.
MALLARMÉ STÉPHANE
(Francese)
Nato a Parigi il 18 marzo del 1842. Morì a Valvins, Senna e Marna il 9
settembre del 1898.
Orfano di madre compì i suoi studi in un collegio di Auteuil e, appena
conseguito nel 1849 il baccalaureato, entrò come apprendista nell’ufficio del
registro di Sens. Fu la lettura dei Fiori del male di Baudelaire ad
avvicinarlo alla poesia, una vocazione che già in lui era latente. Sulla rivista
“L’artiste” nel 1862 cominciò a pubblicare le sue poesie. In quello stesso anno
si stabilì a Londra in condizioni di ristrettezza e al ritorno in Francia si
sposò con una tedesca, Maria Christina Gerard, e iniziò nel 1863 la sua carriera
di insegnante di inglese al Liceo Tournon. Da allora, estraneo agli avvenimenti
politici del 1870-71, dedicò alla poesia tutta la sua attività
letteraria.
Gli anni di Tournon furono i più fecondi della sua poesia. Scrisse un terzo
della sua opera. Le sue poesie come Il suonatore, Le finestre, L’azzurro,
Brezza marina, ricordano Baudelaire, dal cui influsso però già tentava di
liberarsi per trovare una poetica propria e a precisarla lo portò la traduzione
in francese di E.A.Poe. Iniziò a scrivere Erodiade sulla quale continuò a
lavorare due anni dopo, quando si trasferì a Besançon. In quel periodo cadde in
una grave depressione che lo portò alle soglie della follia, ma si riprese dopo
il trasferimento al Liceo di Avignone nel 1867. La stesura del racconto
Igitur o La follia di Elbehnon lo riportò alla normalità. L’opera ha una
importanza capitale perché in essa sono contenuti i temi, le idee, le immagini,
gli oggetti di tutte le sue poesie successive.
Mallarmé fu il teorico della poesia simbolista, nata ufficialmente nel 1876.
Ormai noto negli ambienti letterari, da quando il “Parnasse contemporain “ nel
1866 aveva pubblicato dieci sue poesie e altre poesie nel 1871, Mallarmé poté
lasciare la provincia per trasferirsi a Parigi dove insegnò al Liceo Condorcet.
Nella raccolta delle sue poesie del 1874 avrebbe dovuto apparire uno dei suoi
capolavori Il pomeriggio di un fauno, che venne rifiutato. Apparve nel
1976. L’opera segna il passaggio dalla poesia chiara nei suoi valori semantici
al regno assoluto della “parola” fattasi musica, densa di tutti i significati,
creatrice del contenuto.
L’ultima sua opera fu Un colpo di dadi non abolirà mai il caso (1897). La
morte lo colse improvvisamente al tavolo di lavoro. La sua influenza sulla
successiva poesia francese fino ai dadaisti, ai futuristi, agli ermetici è
immensa. I futuristi, ad esempio, hanno da lui imparato una scrittura
particolare usando l’interlinea, speciali corpi tipografici ed altri espedienti.
I poeti visivi hanno spinto queste conseguenza fino a ridurre la poesia a puro
segno, una figura, un messaggio che, al limite, non può più essere letto.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1951 (1951), MADAGASCAR 1982 (677)
MALORY THOMAS
(Inghilterra)
Nato a Newbold Revel,Warwickshire in data non definita tra il 1404 e il 1416.
Morto a Londra nel 1471.
Della sua vita
poco si sa. In passato si credeva che Malory fosse gallese, ma oggi si è più
propensi a credere che venisse da Newbold Revel nel Warwickshire. Anche la data
di nascita è incerta, sebbene molti propendono per il 1416. Fu eletto due volte
al Parlamento, ma fu anche denunciato più volte negli anni cinquanta per furto,
violenza, stupro e tentato omicidio ai danni del Duca di Buckingham.
Scappò due volte
dalla prigion, una volta aprendosi la strada a colpi d'arma da fuoco e una
navigando nel fossato attorno al carcere. Fu incarcerato a Londra e in alcuni
altri posti e spesso uscì su cauzione e le accuse a suo carico non furono mai
dimostrate in un processo.
Negli anni
sessanta fu perdonato dal re Enrico I, ma successivamente il perdono fu ritirato
sia da Enrico sia da Edoardo VI. Scrisse parte della sua opera in prigione, e
dalla sua descrizioni si può credere che fosse un cavaliere e anche un prete.
A lui si deve
La Morte d'Arthur, una rielaborazione di tutti i testi francesi e inglesi
(tra cui Lancillotto in prosa e il Brut di Layamon) che Malory
aveva a disposizione. L’opera fu completata nel 1469 e successivamente
pubblicata da William Caxton nel 1485. È il testo che maggiormente ha
influenzato gli scrittori successivi che hanno trattato la leggenda del re
bretone.
L'opera di
Malory rappresenta la transizione dal romanzo medievale al romanzo moderno. Egli
infonde nelle sue storie arturiane una semplice moralità cavalleresca. Lo stile
è limpido, terso, obiettivo, armonioso, semplice, la scrittura è musicale, la
narrazione obiettiva.
Molte opere
moderne prendono spunto dall'opera di Malory, tra cui il libro di Alfred
Tennyson The Lady of Shalott e il film di John Boorman Excalibur.
FILATELIA
AUSTRIA Anno 1974 (1279), GRAN BRETAGNA Anno 1985 (1190/3),
GRENADA Anno 1972 (419, 422), LIBERIA Anno 2001 (fog. 432), SIERRA
Anno 1986 (715), SAINT VINCENT Anno 1986
(961/8).
Malouf
David George Joseph
(Australia)
Nato a Brisbane, 20 marzo 1934.
Di padre cristiano libanese e di
madre portoghese, sin da giovane si avvicinò alla Letteratura, leggendo i
capolavori inglesi e francesi. Frequentò la Brisbane Grammar School e si laureò
presso l'Università di Queensland nel 1955.
Divenuto insegnante fu costretto a
dimettersi per accuse d'incompetenza. In seguito fu assunto come professore
presso l'Università di Sydney. In questi anni incontrò il giornalista e
scrittore Lilliann Roxon, del quale divenne subito amico. Ha vissuto, oltre che
in Patria, in Inghilterra e in Italia (Toscana).
Ha esordito come romanziere nel
1975 con Johnno, una specie di autobiografia, scritta con particolare
minuzia nel ricordare l'infanzia, trascorsa durante la Seconda guerra mondiale.
Nel 2004 La Boite Theatre, la principale compagnia teatrale australiana, la
portò in scena riscuotendo un discreto successo.
Nel 1982 ottiene
per il romanzo Fly Away Peter il Premio The Age Book of the Year.
Il romanzo, ambientato durante la
Prima guerra mondiale, ottiene un significativo successo e Malouf decide di
continuare a scrivere opere storiche, come The Great World (La Grande
Guerra) nel 1990, che racconta i gravi conflitti bellici del secolo scorso
attraverso la storia di due soldati australiani. Per questa opera vince il
Commonwealth Writers' Prize e, soprattutto, il più importante Prix Femina nel
1991, che gli garantisce un significativo successo anche in Europa. Il
prestigioso premio letterario francese lo lega ad autori del calibro del
sudafricano Premio Nobel John Maxwell Coetzee, all'israelita Amos Oz e
all'italiano Erri De Luca, per citarne alcuni.
Remembering Babylon (Ricordando
Babilonia) è certamente il suo romanzo più noto: in esso narra l'epopea di
una piccola comunità contadini, immigrati dalla Scozia in Oceania negli anni
cinquanta del XIX secolo, la quale trascorre le giornate tra lavoro e famiglia,
isolati dagli altri. In questa storia compaiono anche gli indigeni australiani,
con i quali specialmente il giovane protagonista riesce a convivere,
comprendendone la semplicità d'animo e la purezza dello spirito. Per esso ha
vinto l'International IMPAC Dublin Literary Award.
Nel 2007 la raccolta di brevi
racconti Every move you make vince il Premio The Age Book of the Year e
il Queensland Premier's Literary Awards
Malouf ha
scritto anche diversi volumi di poesia, tre raccolte di racconti, e una commedia
, Blood Relations (1988). Ha scritto libretti per le tre opere (tra cui
Voss, un adattamento del romanzo omonimo di Patrick White) e Baa Baa
Black Sheep (con musiche di Michael Berkeley ), che combina una storia
semi-autobiografica di Rudyard Kipling con il libro della giungla di Kipling. Le
sue memorie, 12 Edmondstone Street, sono stati pubblicati nel 1985
FILATELIA
AUSTRALIA Anno
2010 (3204/3205)
MALRAUX ANDRÉ
(Francia)
Nato a Parigi il 3 novembre del 1901. Morto a Créteuil, Parigi il 23 novembre
del 1976.
Scrittore, uomo politico, appassionato di archeologia, studiò al Liceo Condorcet
e poi si iscrisse alla scuola di Lingue orientali. Fece il suo esordio nel campo
della letteratura nel 1921 col suo primo libro Lune di carta.
Con la prima moglie Clara, anch’essa scrittrice, partì per l’Estremo Oriente,
per una missione archeologica (1923-24), durante la quale subì un processo per
aver mutilato dei templi, staccando dei bassorilievi. L’avventura gli diede lo
spunto per scriver il romanzo La via dei Re (1930).
Rientrato in Francia vi rimase per poco tempo e ripartì per l’Indocina dove
fondò un giornale anticolonialista “L’Indocina”, divenuto in seguito “L’Indocina
incatenata”. Al 1925 risalgono i suoi primi contatti col Kuo-Ming tang cinese,
culminati con la partecipazione alla rivolta di Canton del 1927. Nasce in quel
periodo il saggio La tentazione dell’Occidente (1926), dialogo tra un
giovane francese e un giovane cinese che si conclude col fallimento della
cultura d’Occidente, e a due romanzi I conquistatori (1928) e La
condizione umana (Premio Goncourt, (1933) sullo sfondo della lotta tra i
rivoluzionari comunisti di Shangai e i nazionalisti di Ciang Yai-shek.
Malraux è alla ricerca di una giustificazione della condizione umana
attraverso l’eroismo e la solidarietà che porteranno lo scrittore a partecipare
alla lotta attiva contro il nazismo, il fascismo, il falangismo e a difendere il
dirigente comunista G. Dimitrov, accusato dell’incendio del Reichstag.
Come presidente del comitato mondiale antifascista e comandante in capo
dell’aviazione straniera, si schierò con i repubblicani spagnoli durante la
guerra civile e rimase ferito nel 1937. Sulla sua esperienza attiva scrisse
Il tempo del disprezzo (1935) sulla Germania nazista e La speranza
(1937) da cui venne tratto un film. Meno che quarantenne, Malraux era già una
personalità che non si celava solo dietro la protesta, ma capace di scendere in
prima linea. .
Mobilitato allo scoppio della seconda guerra mondiale, venne catturato dai
tedeschi. Riuscì ad evadere e a darsi alla macchia. Col nome di ‘Colonnello
Berger’ fu a capo dei partigiani di Lot e Garonna e della Corrèze, dove fu
nuovamente catturato dai tedeschi, ma riuscì a sottrarsi alla fucilazione, ad
evadere e a divenire comandante della brigata Alsazia-Lorena. L’esperienza della
guerra è espressa nei romanzi I noci dell’Altenburg (1943) e La lotta
con l’angelo, non portato a termine.
Alla fine della guerra le sue idee politiche subirono un mutamento che lo portò
all’adesione al gollismo. Fu ministro dell’informazione, poi segretario del
R.P.F. (Riunione del popolo francese) fondato nel 1947 da De Gaulle.
La passione per la letteratura continuò con Le voci del silenzio (1951),
La psicologia dell’arte in tre volumi, Le metamorfosi degli dei
(1957) cui si aggiunsero ulteriori saggi.
Al ritorno del Gen. De Gaulle al potere, Malraux divenne ministro delegato
presso la presidenza del consiglio, poi ministro della cultura.
Ritornò alla narrativa col romanzo autobiografico Antimemorie (1967), e
le opere Il triangolo nero (1970), Le querce abbattute (1971)
La testa di ossidiana (1974) raccolta di memorie su Picasso, Lazzaro
(1974) riflessioni sul tema della morte.
Postumi sono stati pubblicati nel 1977 L’intemporale e L’uomo
precario della letteratura.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1979 (2032B) , 1996 (3021),
MONACO Anno 2001 (2301), ROMANIA Anno 2001 (4669).
MALYSHKO ANDRIY
SAMOYLOVICH
(Ucraina)
Nato il 14 novembre 1912 , secondo il calendario giuliano il 1 °
novembre , nel villaggio Obukhiv. Morto il 17 febbraio 1970 a Kiev, Ucraina.
Poeta, traduttore e giornalista.
Nacque nel villaggio Obukhiv regione di Kiev in una
famiglia di ciabattini. Nel 1927, si recò a a
stuiuare tecniche mediche a Kiev. Dopo la
laurea nel 1932, frequentò l'Istituto Nazionale di letteratura e nel 1934 ha
lavorato come insegnante nel villaggio Ovruch.
Negli anni 1934-1935 ha prestato servizio nella Armata Rossa.
Dal 1936 al 1939 ha curato la sezione letteraria del
giornale "Komsomolets di Ucraina", poi il 1941 "Giovani bolscevichi".
Durante la guerra fu membro del fronte editoriale dei
giornali. Trasferitosi a Kiev, negli anni 1945-1947 ha lavorato nella rivista
"Днiпро".
Aglki inizi dcella sua attivitàletteraria, manifestò
una chiara influenza del
romanticismo rivoluzionario, la fede nella giustizia storica proclamata dai
bolscevichi , e la speranza per una revisione completa del mondo per la nuova
moda comunista
Durante la sua vita il poeta ha pubblicato circa 40 volumi di
poesia. Małyszko è
conosciuto in letteratura ucraina come autore dei testi cantati, e le sue
canzoni sono entrati nel canone dei canti nazionali.
Tutte le canzoni hanno un grande senso di melodico.
Gli furono assegnati vari premi: due
volte l'Ordine di Lenin e l'Ordine della Bandiera Rossa .
Due volte vincitore del Premio Stalin (1947 e 1951) e
il Premio di Stato dell'URSS (1969). Nel 1964
ha ricevuto il Premio di Stato T. Shevchenko.
FILATELIA
UKRAINA
Anno 2013
MAMELI GOFFREDO
(Italia)
Nato a Genova nel 1827. . Morto a Roma nel 1849-.
Attivista mazziniano, prese
parte alle cinque giornate di Milano poi nel 1849 combatté a fianco di Garibaldi
alla difesa di Roma: ferito gravemente a una gamba, morì per infezione.
La raccolta delle sue
Poesie, pubblicata postuma nel 1850, contiene versi d'amore sentimentali e
malinconici: L'ultimo canto (1846), Un'idea (1847).
Schietti, anche se acerbi e
ingenui, i componimenti patriottici volti a infiammare il popolo: tra essi,
oltre a "Fratelli d'Italia", musicato dal genovese Michele Novaro e diventato
l’Inno nazionale italiano, fu famoso negli anni risorgimentali anche per
l'"Inno militare" (1848) musicato da Giuseppe Verdi.
FILATELIA
ITALIA Anno 1948, (529), 1999
MAMIN SIBIRJAK DMITRIJ
(pseud. di DMITRIJ NARKISOVICH MAMIN)
(Russia)
Nato a Visimo-Sajtanskij, Perm, nel 1852. Morto a Pietroburgo nel 1922.
Dopo aver frequentato le scuole a Perm, frequentò la facoltà di medicina e di
legge.
Esordì in campo letterario con articoli e racconti di contenuto sociale. Scrisse
I lottatori (1883), I milioni di Privalov (1883). Dopo un lungo
soggiorno negli Urali, pubblicò il romanzo Nido montano (1884) in cui
descrive la dura vita dei minatori.
Seguirono Felicità selvaggia (1884), Per strada (1886),
Racconti degli Urali (1888-89), Tre finali (1890), L’oro
(1892), Il pane (1895).
Nei romanzi Primi studenti (1890), I fratelli Gordaev (1891),
Vicino ai signori (1900), affronta temi in cui si avverte la sua simpatia
per le idee populiste.
Assai apprezzati i suoi libri rivolti all’infanzia: Emelja cacciatore
(1894), La grigia Seika (1893).
FILATELIA
RUSSIA Anno 1952 (1635)
Mammadguluzadeh Jalil Huseyngulu
(Iran)
Nato a Nakhchivan
1866. Morto a Baku nel 1932.
Scrittore azero,
satirico di origine iraniana, nacque in una famiglia di commercianti.
Laureatosi nel
1887 nel seminario di Gori, si dedicò all’insegnamento presso le scuole rurali
di Ulukhanli, Nehram e altre città e villaggi del Governatorato di Erivan.
Fu un forte
attivista del movimento di unificazione della lingua. Nel 1898, si trasferì a
Erivan e nel 1903 a Tiflis, dove divenne un collaboratore del locale «Rus-Sharqi»,
un giornale pubblicato in lingua azera. Nel 1906 fondò la rivista satirica
«Molla Nasraddin». Frequenti conflitti militari e la generale instabilità
politica nel Caucaso lo costrinsero a passare a Tabriz, in Iran, dove continuò
la sua carriera come capo-redattore e editorialista per «Molla Nasraddin».
Infine si stabilì a Baku nel 1921.
Nel 1907, Jalil
Mammadguluzadeh sposò una azerbaigiana, la filantropa e femminista Hamida
Javanshir. Morì a Baku, nel 1932.
La sua più grande
impresa in campo letterario fu la fondazione nel 1905 della rivista satirica
«Molla Nasraddin», un magazine che diede un valido impulso alla cultura
azera. La rivista si occupava in modo accurato di ritrarre il tessuto sociale e
la realtà economica dei primi anni del 20° secolo. Nel 1921 (dopo il divieto
russo del 1917 di pubblicare la rivista), Mammadguluzadeh riprese a stamparla a
Tabriz, in Iran. In seguito la redazione fu spostata a Baku e durò fino al 1931.
Jalil
Mammadguluzadeh scrisse opere in diversi generi, pubblicando racconti brevi,
romanzi, saggi,
Nel primo
significativo racconto intitolato La scomparsa del Ciuchino, scritto nel
1894 e pubblicato nel 1934, trattò il tema della disuguaglianza sociale. Nelle
sue opere più tarde ( Il CP, La Costituzione iraniana, Gurban Ali Bey,
L'agnello, ecc), così come nella sua celebre commedia I cadaveri
ridicolizzò la corruzione, la stupidità, l'ignoranza, il fanatismo religioso.
Oltre al suo
nativo azero, usò anche il persiano e il russo.
FILATELIA
URSS Anno 1966 (3180), 1967, 1978
Annullo speciale, Busta e cartolina postale.
Mandel'stam Osip
(Russia)
Nacque a Varsavia nel 1891
e morì nei pressi di Vladivostok nel 1938.
Di famiglia della media
borghesia ebraica, studiò a Pietroburgo, fu uno dei più significativi
rappresentanti dell'acmeismo. Dopo il 1917 la sua estraneità alla politica
culturale che il regime finì per imporre gli procurò una serie di limitazioni
nel lavoro.
Il suo Viaggio in
America (1933), diario di un viaggio compiuto nel 1930, fu violentemente
attaccato sulla «Pravda». L'anno successivo, nel 1934, subì il primo arresto per
attività antisovietica. Condannato al confino a Cerdyn' e poi a Voronez, fu
nuovamente arrestato nel maggio 1938 e deportato in un lager presso Vladivostok
dove morì.
Riabilitato a partire dalla
metà degli anni '50, le sue opere continuarono a circolare clandestinamente fino
al crollo dell'URSS. La salvezza dei manoscritti, sottratti alla censura
stalinista, si deve alla vedova del poeta, Nadezda Jakovlevna Chazina (nata nel
1899) di cui sono stati pubblicati in occidente anche due libri di ricordi (L'epoca
e i lupi, 1970; Le mie memorie, 1971).
Nell'opera di Mandel'stam,
uno dei maggiori poeti russi del secolo, sono distinguibili tre fasi. La prima
fase è quella più legata all'acmeismo: Pietra (1913), Tristia
(1922). Nella seconda fase la sua lirica assume una più ardita vastità
concettuale, visibile in grandi componimenti come Trovando un ferro di
cavallo (1923), Ode d'ardesia (1923) e Primo gennaio 1924
(1924). La terza fase si riferisce all’ultimo periodo ed è rappresentata nei
versi degli inediti .
La sua fama è anche
affidata alle prose di memorie, di fantasie e di viaggi: Il rumore del tempo
(1925), Il francobollo egiziano (1928). Sono prose caratterizzate da
una straordinaria densità poetica e da un impeccabile nitore stilistico.
Un posto a sé occupa La
quarta prosa (1931), violento libello contro i burocrati della letteratura
ufficiale.
Ha lasciato memorabili
saggi critici, tra cui il Discorso su Dante che propone una lettura
"cristallografica" della Commedia, identificando cicli semantici e
blocchi metaforici.
FILATELIA
URSS Anno1991 Annullo speciale e busta
postale
MANFALOUTI el MUSTAFA LOUFTI
(Egitto)
Nato a Manfalut nel 1876, morto al Cairo nel 1924.
Discepolo del riformatore Muhammad ‘Abduh, fu ammiratore della letteratura
romantica occidentale, soprattutto francese.
Tra le sue opere, permeate di moralismo religioso, sono da ricordare i tre
volumi di Riflessioni (1910,1912,1920) e Le lacrime (1915), una
raccolta di liriche, molte delle quali tradotte in francese..
FILATELIA
EGITTO Anno 1974. (957)
MANGAN JAMES CLARENCE
(Irlanda)
Nato a Dublino il 1° maggio 1803, ivi morì il 20 giugno 1849.
Di famiglia povera ebbe una istruzione limitata in quanto dovette subito
mettersi a lavorare. L’incarico che ottenne presso la biblioteca del Trinity
College gli permise di aumentare la sua cultura e lo spinse a scrivere racconti,
poesie e articoli patriottici per il giornale “The Nation”.
Di natura fragile, sempre malaticcio, si diede dapprima all’alcool e poi
all’oppio. Visse solo, in miseria e morì in una corsia d’ospedale dove era stato
ricoverato perché colpito dal colera.
Pubblicò l’Antologia Germanica (1845), raccolta di versi e prose in parte
autentici e in parte inventati: poesie tra cui spicca L’Innominato: una
ballata autobiografica. La sua opera migliore è La mia bruna Rosaleen,
derivata da antichi canti gaelici.
I suoi falsi letterari sono sparsi su giornali e riviste con finte traduzioni
dal turco, arabo, gaelico.
Scoperto ai primi del Novecento, la sua produzione poetica e letteraria venne
raccolta in Poemi (1903) e Scritti in Prosa (1904), mentre l’Autobiografia,
largamente immaginaria e inventata, uscì nel 1969.
I suoi racconti per l’uso dell’immaginario e del mistero sono accostabili a
quelli di Poe.
FILATELIA
IRLANDA Anno 1949 (112)
Mankell Henning
(Svezia)
Nato a Stoccolma nel 1948.
Scrittore , autore per bambini, attivista di sinistra e drammaturgo, è
conosciuto per una serie di romanzi gialli con protagonista la sua
creazione più famosa, l'ispettore Kurt Wallander.
Figlio di un giudice, in gioventù Mankell fu un attivista di sinistra e
un forte oppositore della guerra del Vietnam, dell'apartheid e della
guerra coloniale del Portogallo in Mozambico. Nel 1970 si trasferì dalla
Svezia alla Norvegia e visse con una donna norvegese che era un membro del
Partito Laburista Comunista Maoista della Norvegia. Mankell prese parte
alle attività del partito, ma non vi aderì mai.
Dopo aver vissuto in paesi africani, Zambia e altri, Henning fu invitato a
diventare il direttore artistico del Teatro Avenida a Maputo, la capitale
del Mozambico. Dopo la nomina trascorre almeno la metà dell'anno a Maputo
per lavorare con il teatro e dedicarsi alla scrittura. Recentemente ha
costruito la sua casa editrice (Leopard Förlag) al fine di sostenere i
giovani talenti dell’Africa e Svezia.
E
'sposato con Eva Bergman, figlia di Ingmar Bergman.
Il
12 giugno 2008 è stato insignito del dottorato honoris causa presso
l'Università di St Andrews in Scozia.
Mankell è noto anche per aver sviluppato due storie originali per la serie
poliziesca tedesca Tatort..
FILATELIA
SVEZIA Anno 2010
MANN HEINRICH
(Germania)
Nato a Lubecca nel 1871. Morto a Santa Monica, California, nel 1950.
Fratello di Thomas Mann, per la sua opposizione al regime nazista fu privato
della cittadinanza e dovette rifugiarsi in Cecoslovacchia, poi in Francia e
infine negli Stati Uniti.
Le sue prime opere evidenziano l’influenza di D’Annunzio. Nel 1905 scrive la
novella Il Professor Unrat che ispirò a Josef von Sternberg il soggetto
per il film L’angelo azzurro del 1930.
Scrisse: Nel
paese di Cuccagna (1900), Le dee o i tre romanzi della duchessa Assy
(1902-3), Tra le razze (1907), La piccola città (1910), ambientato
in Italia, due romanzi storici su Enrico IV di Francia scritti nel 1935 (La
giovinezza di Enrico IV) e nel 1938 (Maturità e destino di Enrico IV).
L’opera di Mann
è una satira amara della società tedesca che va dall’epoca Guglielmina
all’avvento del nazismo.
Fu anche autore
di saggi ispirati ad un socialismo umanitario, in polemica col fratello Thomas,
col quale in seguito si riappacificò.
FILATELIA
BULGARIA Anno 2005 (fog.221), DDR Anno 1971 (1338),
GERMANIA Anno 1995 (1648), GIBILTERRA Anno 1995 (749), GUINEA
Anno 2009 (Mic. 6559/62), MALI Anno 1995 (811)
MANN THOMAS
(Germania)
Di famiglia agiata (il padre era un ricco commerciante di cereali e apparteneva
al patriziato della città anseatica di Zurigo, la madre di origine brasiliana,
aperta al mondo dell’arte) il 6 giugno 1875 nacque a Zurigo Thomas Mann.
Le tradizioni e la potenza economica della famiglia furono per Thomas un
elemento di attrazione e di repulsione, che condizionò parte della sua
produzione letteraria. In seguito alla morte del padre e a sopraggiunte
difficoltà economiche, la famiglia si trasferì a Monaco dove Thomas, nel 1894,
terminò gli studi nel locale liceo, si iscrisse all’università senza, però,
conseguire la laurea. Iniziò a lavorare presso una società di assicurazioni ma,
poco attratto da quel lavoro, lo abbandonò per dedicarsi al giornalismo.
Determinante per la sua formazione culturale l’incontro coll’opera di Nietsche
e, per la qualità della scrittura, la conoscenza dei lavori dei narratori
naturalisti Goncourt, Bourget e dei narratori russi..
L’antitesi iniziale fra le due anime della borghesia vissuta nell’infanzia si
rispecchia subito nei suoi primi racconti, dapprima pubblicati sulla rivista
“Simplicissimus” e successivamente raccolti nel volume Il piccolo signor
Friedemann (1898).
Nel 1897 assieme al fratello Heinrich, pure lui scrittore, viene in Italia dove
rimane per più di un anno e dove inizia a scrivere i Buddenbrook, la sua
prima grande opera che vedrà la luce nel 1901. Le novelle e i romanzi che
seguirono Tonio Kruger (1903), Tristano (1903), Altezza reale
(1909), Morte a Venezia (1913), rappresentano in varie forme il contrasto
tra l’arte e la vita. Il tema nietzschiano lo si ritrova nei racconti Tobias
Mindernichel (1898), Luisella Luischen (1900) e Il viale del
cimitero (1900).
Per quanto concerne la vita privata, Mann nell’estate del 1903 conobbe Katja
Pringsheim, figlia di un professore di matematica dell’Università di Monaco, che
sposa agli inizi dell’anno successivo e dalla quale ebbe sei figli. Il legame
con questa famiglia di origine ebraica gli apre l’accesso all’intellighenzia
monacense, in particolar modo a quella musicale.
Lo scoppio della prima guerra mondiale coinvolge emotivamente lo scrittore che,
convinto di dover sostenere il suo popolo, pubblica una serie di scritti,
Pensieri in guerra (1914), Federico e la grande coalizione (1915),
nei quali sostiene la causa tedesca e giustifica l’invasione del Belgio. Questa
sua posizione lo mette in polemica e in contrasto col fratello Heinrich,
democratico radicale, oppositore del militarismo, critico di quella parte della
borghesia ottusamente prona davanti ai nazionalisti e agli imperialisti. Il
fratello Heinrich in un suo saggio su Zola, scritto nel 1915, attaccò il
fratello, senza farne il nome. La sofferta risposta di Thomas fu lo scritto
Considerazioni di un impolitico (1918). Solo nel dopoguerra Mann si rende
conto che la sua immagine della Germania aveva poco a che fare con lo Stato
guglielmino e gradualmente modificò le sue convinzioni tanto che il contrasto
col fratello fu risanato.
Nel 1924 esce un altro suo capolavoro La montagna incantata al quale
aveva lavorato per dodici anni. Frattanto lo scrittore assume sempre più
chiaramente il ruolo di rappresentante della Repubblica di Weimar. Riceve
continui riconoscimenti, nel 1929 viene eletto membro dell’Accademia prussiana
delle Arti e sempre nel 1929 riceve il premio Nobel.
Dal 1926 sta lavorando alla tetralogia Giuseppe e i suoi fratelli che
terminerà nel 1943, quando già da dieci anni si troverà in esilio. La sua
denuncia del pericolo fascista era emersa nel racconto Mario e il mago
(1930), ispirato da un soggiorno in Italia a Forte dei Marmi nell’estate del
1929. Mann si va sempre più convincendo che solo con l’aiuto del socialismo si
sarebbero potuti salvare i valori borghesi, una posizione che gli attira contro
violente critiche. Nell’ottobre del 1930, dopo il successo elettorale dei
nazionalsocialisti, durante il suo discorso celebrativo di Goethe come
rappresentante dell’era borghese, viene violentemente disturbato da una
squadra di SA nazisti che scatenano un putiferio.
Il 10 febbraio 1933 all’Università di Monaco dopo aver tenuto il discorso
Dolore e grandezza di Richard Wagner in cui sostiene che occorre sottrarre
l’arte wagneriana ai nazisti, inizia un giro di conferenze senza sapere che si
tratta di un congedo definitivo dalla sua patria Fatto segno a violenti attacchi
da parte della stampa, si trasferisce a Kusnacht sul lago di Zurigo. Nel 1936
viene privato della cittadinanza tedesca e un anno dopo l’Università di Bonn gli
revoca la laurea honoris causa. Dopo alcuni viaggi negli Stati Uniti, si
trasferisce definitivamente in America nel 1938.
Nel 1941 insegna a Princetown e si trasferisce a Palissades in California.
Durante la guerra collabora con i suoi radiomessaggi Attenzione ai tedeschi!
e con romanzi come Doctor Faust e La vita del compositore tedesco
Adrian Leverkühn, pubblicato nel 1947. In quello stesso anno compie un primo
viaggio in Europa e due anni dopo pronuncia a Francoforte e a Weimar discorsi
commemorativi in occasione del centenario goethiano. Quando nel 1952 decide di
ritornare in Europa definitivamente, sceglie come luogo di residenza la
Svizzera.
Nel 1951 scrive L’eletto e riprende il lavoro Le confessioni del
cavaliere d’industria Felix Krull, interrotto nel 1913. Il romanzo verrà
pubblicato nel 1954.
Mann morì a Zurigo il 12 agosto 1955.
Tra le sue molte opere vanno ricordate: Giuseppe e i suoi fratelli
(1933), Le storie di Giacobbe (1935), Il giovane Giuseppe (1934),
Giuseppe in Egitto (1936), Giuseppe il nutritore (1946), il
romanzo Carlotta di Weimar (1939)
Mann si rivelò anche come grande novellista con Tristano, Cane e padrone
(1919), Disordine e dolore precoce (1926), Mario e il mago
(1930), Le teste scambiate (1940), La legge (1944), L’inganno
(1953).
Per la sua influenza e prestigio Thomas Mann è da annoverarsi tra i più grandi
scrittori del XX secolo. I suoi conflitti interiori rispecchiano chiaramente
quelli che hanno agitato il suo paese in un periodo cruciale per la storia della
Germania e dell’Europa.
OPERE
Giuseppe e i suoi fratelli (1934.43) Tetralogia di romanzi che comprende
Le storie di Giacobbe, Il giovane Giuseppe, Giuseppe in Egitto, Giuseppe il
nutritore. Narrano le sofferenze patite da Giacobbe in onore del dio Adonai.
Alla morte dell’amata Rachele egli riversa il suo affetto sul primogenito
Giuseppe. Tale preferenza causa il risentimento dei fratelli che finiscono per
venderlo agli israeliti. Passato da costoro in mano egiziana nella casa di
Putifarre, ha il merito di farsi valere. La moglie di Putifarre, innamorata ma
non corrisposta da Giuseppe, getta su di lui il discredito e Giuseppe viene
cacciato in prigione. Di qui viene tirato fuori dal faraone il quale, venuto a
conoscenza del suo potere di interpretare i sogni, gli chiede di interpretarne
alcuni che lo stavano assillando. Giuseppe, dopo aver ascoltato attentamente, li
interpreta e riesce a salvare l’Egitto da una carestia. Spiega al faraone che la
ricorrenza nei suoi sogni di sette vacche grasse e di sette vacche magre, sta ad
indicare un susseguirsi di sette anni di prosperità e di sette anni di carestia.
La spiegazione dà al faraone la possibilità di correre ai ripari. Per la sua
saggezza Giuseppe rimane presso la corte. Sposa la figlia del sacerdote di Amun,
da cui ha due figli, Manasse ed Efraim. Infine viene raggiunto dalla famiglia e
nella valle di Ghosen ha luogo la riconciliazione con i fratelli pentiti.
FILATELIA
COMOREN Anno 1977 (189), DDR Anno 1956 (259, 1975 (1707),
GERMANIA Anno 1956 (113), 1978 (fog. 15), GUINEA BISSAU Anno 2008,
MAURITANIA Anno 1977 (79), PORTOGALLO Anno 2000 (2381), SAINT
VINCENT Anno 1995 (2584), SVIZZERA Anno 1979 (1083), TUVALU Anno 2005
(fog.118).
Mannix Daniel Pratt
(USA)
Nato in
Pensylvania il 27 ottobre 1911. Morto nel 29 gennaio 1997. È noto per aver
scritto The fox and the Hound.
Scrittore e
giornalista, pubblicò storie di animali per bambini e temi di successo anche
per adulti tra cui Il gladiatore, da cui fu tratto il soggetto per
l’omonimo film.
Mannix ebbe una
vita avventurosa della quale fanno parte la vita del circo e la caccia.
Esperienze raccontate nei suoi libri come Le memorie di una spada.
Nella seconda
guerra mondiale ricoprì il grado di tenente navale.
Fondò la Munchkin Convention of the International Wizard of
Oz Club.
FILATELIA
GHANA 1996 (1953/4) GRENADA GRENADINES 1988 (904/12
+ fog. 158), PALAU 1996 (901 e 963)
MANRIQUE JORGE
(Spagna)
Nato a Paredes de Nava nel 1440. Morto a Garci Munoz nel 1479.
Combatté contro Enrique IV.
Morì in battaglia, a Garci-Múñoz, nel 1479, ucciso dalle truppe del marchese di
Villena, avversario di Isabel la Cattolica.
Manrique visse nel pieno,
delle lotte interne al regno di Castilla prima della "pacificazione" con
Isabel.
Di Manrique ci sono
pervenute una cinquantina di liriche, comprese nel Canzoniere generale
(1511) di Hernando de Castillo, e nel Canzoniere di Sevilla (1535). Le
sue liriche mostrano una delicata sensibilità, pur nell'impianto allegorico
dominante e tradizionale. Si mostra poeta sobrio e compiuto nelle Stanze per
la morte del padre (1477). Si tratta di 40 strofe, in un metro di solito
usato per argomenti amorosi, la "copla de pié quebrado" (piede spezzato), dove
gli ottonari si alternano a quadrisillabi. Ciò consente pause adeguate
all'intensità della meditazione di Manrique sulla morte. Quella di Manrique è
una compostezza dolorosa. Manrique spiega, quasi pacatamente, sottolineando le
parole importanti ed evocative (con il quadrisillabo). I riferimenti eruditi
(soprattutto alla Bibbia, ma anche gli exempla classici latini) sono
sottintesi, non esibiti.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1979 (2158)
MANSFIELD KATHERINE
(pseud. di KATHLEEN BEAUCHAMP)
(Nuova Zelanda)
Nata il 14 ottobre 1888 a Wellington (Nuova Zelanda). Morì il 9 gennaio 1923 a
Fontainebleau, Francia.
Trascorse la sua infanzia a Karori e frequentò la scuola a Wellington. Nel 1903,
assieme al fratello Leslie, venne inviata a Londra per studiare alla al Queen’s
College dove conobbe Ida Baker, una amica che le fu al fianco sino alla morte.
Tornata dopo tre anni in Nuova Zelanda, chiese al padre di lasciarla ritornare a
Londra dove poteva trovare più spazio per la sua attività letteraria.
Accontentata, la Mansfield brucia le tappe : sposa George Bowden, un giovane
tenore, dal quale divorzia dopo poco tempo. Nel frattempo si accorge di essere
incinta e si reca in Baviera per partorire. La bimba che nasce muore subito e il
trauma subito dalla scrittrice si riverbererà sulla sua opera così come la morte
del fratello Leslie sui campi di battaglia del 1915.
Al ritorno dalla Germania pubblica un primo volume di racconti dal titolo Una
pensione tedesca (1911) di impronta realistica.
I suoi racconti cominciano ad apparire nelle riviste “The New Age”, “The
Athenaeum”, “Rythm“, “The Blue Review”. Di queste due ultime era redattrice
assieme a John Middleton Murray, di cui diverrà compagna. Nel 1912, colpita da
tisi, venne in Italia, andò in Svizzera e in Francia alla ricerca di un clima a
lei adatto. Nell’ottobre del 1922 entrò nell “Istituto per lo sviluppo armonioso
dell’uomo” a Fontainbleau, dove morì. Dopo la sua scomparsa il marito si diede a
riordinare i suoi scritti per pubblicarli.
La Mansfield rimase lontana e straniera dal mondo culturale e letterario
inglese. Fu ammiratrice di Cechov, ed è difficilmente collocabile in campo
letterario. Ha comunque il merito di aver rivoluzionato lo schema della
short story nella quale più che alla trama dà valore all’atmosfera. Gli
argomenti narrati appartengono alla vita quotidiana, ma sono resi con sentimento
delicato, soprattutto quelli che rievocano la sua infanzia in Nuova Zelanda.
Scrisse : una raccolta di novelle Beatitudine (1920), i racconti Festa
in giardino (1922), La casa della bambola (1921), Il nido delle
colombe e altri racconti (1923). Postumi uscirono il Diario
(1927-1954), le Lettere a J.M.Murry (1915-22).
FILATELIA
NUOVA ZELANDA Anno 1989 (1023)
MANSILLA LUCIO
(Argentina)
Nato a Buenos Ayres il 24 dicembre 1831, morì a Parigi l’8 ottobre 1913.
Appartenente ad una ricca famiglia imparentata con il dittatore J.M. de Rosas,
fu tra gli intellettuali che si impegnarono alla riorganizzazione costituzionale
dell’Argentina.
La sua impronta ancora romantica si nota nel volume Da Aden a Suez del
1855 e in Ritratti e ricordi (1894) in cui riferisce sul suo esilio nel
Paranà (1857/59), cui era stato condannato ingiustamente perché accusato di aver
diffamato lo scrittore Màrmol.
Opere successive sono Rozas. Saggio storio-psicologico (1907), Le mie
memorie: infanzia e adolescenza (1904), Tra di noi, chiacchiere del
giovedì (1889-90).
Per “La Tribuna”, sotto forma di lettere ad un amico, scrive Una escursione
presso gli indios ranqueles (1870), in cui racconta la sua esperienza di
ufficiale quando era stato incaricato dal presidente della repubblica, Sarmiento,
a trattare la pace con gli indigeni delle province di Còrdoba e la Pampa.
In lui sono presenti due mondi: quello che guarda alle problematiche e alla
realtà del suo paese, al raffronto tra passato e presente, all’affermazione del
capitalismo, e la vita brillante e mondana che condusse in Europa, in particolar
modo a Parigi dove trascorse i suoi ultimi anni.
FILATELIA
ARGENTINA Anno 1982 (1282)
Manto Saadat Hasan
(India)
Nato a Samrala,
Punjab l’11 maggio 1912. Morto Lahore il 18 gennaio del 1955.
Scrittore in
urdu, usò l’urdu per scrivere racconti brevi tra cui Bu (Odore), Non
Khol (Èaperto), Thanda Gosth (A base di carne fredda) e la sua opera
maggiore Toba Tek Singh.
Si distinse pure
nel giornalismo e come sceneggiatore di film e in TV. Pubblicò venti-due
raccolte di racconti brevi, un romanzo, cinque raccolte di radiodrammi, tre
raccolte di saggi, due collezioni di schizzi personali.
Ebbe una vita
movimentata. Frequentò la Muslim High School ad Amritsar, ma con poco successo.
L’unica sua passione era quella di leggere romanzi in lingua inglese. Nel 1931
si iscrisse al Sabha College di Amritsar e in quel periodo scrisse il primo
racconto Tamasha.
Dopo la scomparsa
del padre nel 1932, dovette occuparsi della madre. Nel 1933 incontrò Abdul Bari
Alig, uno studioso e scrittore, che lo incoraggiò a dedicarsi alla scrittura.
Per le sue opere
fu processato tre volte per oscenità, senza mai essere condannato.
Cominciò ad
accostarsi alla letteratura russa e francese e tradusse in urdu varie opere tra
cui alcune di V.Hugo e Oscar Wilde.
Diventato socio
della Progressive Writers Asspciation indiana, incontrò lo scrittore Ali Sardar
Jafri che lo sollecitò nel continuare a scrivere racconti. Uscì nel 1935 sulla
rivista “Aligarh” il suo secondo racconto Inqlaab Pasand e poi nel 1936
la raccolta in urdu Atishparay.
Dopo il 1936, si
trasferì a
Bombay,
dove rimase per alcuni anni, lavorando nell’editoria, scrivendo articoli per
riviste cinematografiche e sceneggiature per dialoghi per film, tra cui 'Kisan
Kanya' (1936) e 'Apni Nagariya '1939
Accettò pure il
compito di scrivere servizi in urdu per la Radio India. Fu questo un periodo di
intenso lavoro
Nel 1942, a causa
di un litigio col direttore della All India Radio, il poeta N.M. Rashid, lasciò
il suo posto di lavoro e tornò a Bombay, dove iniziò a lavorare con l'industria
cinematografica.
Nel 1954 furono
pubblicati alcuni dei suoi migliori racconti brevi tra cui, Shalwar Kali,
Dhuan , Bu, Another hightlight of his second phase
in Bombay was the publication of an important collection of his stories, 'Chugad',
which also included the story, 'Babu Gopinath'
[ 5 ]
. Chugad.
Rimase a Bombay,
fino al suo trasferimento in Pakistan, nel gennaio 1948, molto dopo la
partizione di India nel 1947.
Manto visse a
Lahore
per sette anni. Per lui quegli anni furono una continua lotta per la
sopravvivenza. In cambio, produsse alcuni dei suoi migliori capolavori, che
comprendono Thanda Gosht, Khol Do,
Toba Tek Singh,
Iss Mein Manjdhar, Mozalle, Babu Gopi Nath.
Purtroppo
aveva intrapreso un cammino di auto-distruzione per abuso di alcool che gli
aveva consumato e distrutto il fegato. Nell’inverno del 1955 cadde vittima di
cirrosi
epatica e morì.
Il
18 gennaio
2005,
nel cinquantesimo anniversario della sua morte, fu commemorato con un
francobollo dalle Poste pakistane.
FILATELIA
PAKISTAN 2005 (1191)
Manuel Deutsch Niklaus
(Svizzera)
Nato nel 1484. Morto nel 1530.
Drammaturgo, pittore, grafico, artista politico, Manuel è considerato come un
vero uomo del Rinascimento. A tali attività unì pure il suo attivismo per
promuovere la riforma protestante.
Figlio di Emanuel Alleman, un’italiano speziale immigrato in Svizzera, Manuel
adottò il cognome del padre nel 1509.
Nulla si sa della sua formazione letteraria e artistica; probabilmente fu un
autodidatta.
Nel suo primo quadro Saint Eligius nel suo laboratorio (1515) per una
chiesa a Berna, mostra l'influenza di un artista locale e del lavoro grafico di
Albrecht Dürer e Urs Graf.
Manuel Deutsch si dedicò principalmente ad illustrare opere religiose e temi
classici.
Ha pure raffigurato streghe nelle quali ha cercato sviluppare il tema del
potere delle donne.
Nel 1516 e 1522 combatté come un soldato mercenario per i francesi in Lombardia,
dove fu ferito.
Le sue ultime pitture risalgono al 1520, e l’ultimo disegno al 1529. Dopo il
1521 dedicò tutte le sue energie alla poesia e a sostenere lo sviluppo per la
Riforma attraverso un servizio pubblico e politico, con molteplici scritti e,
soprattutto, attraverso l’azione.
FILATELIA
MANAMA Anno 1971
MANZI HOMERO
(Argentina)
Nato a Anatuya, Santiago del Estero il 1° novembre del 1907.
Morto a Buenos Ayres il 3 maggio del 1951.
Fu regista cinematografico e celebre scrittore di testi di
tanghi e milonghe, che firmava col nome di H. Manzi. Per l’anagrafe il suo nome
era Homero Nicolàs Manzione Prestera. Fra le sue canzoni, entrate nella storia
del tango si ricordano Malena, Barrio de tango. Milonga sentimental, Sur.
Nella sua biografia si racconta che all’età di nove anni
lasciò la fattoria dove viveva, nella provincia di Santiago del Estero, per
trasferirsi a Buenos Ayres.
Iscrittosi al collegio Luppi, ottiene eccellenti risultati
nello studio. Trascorre il suo tempo libero nelle strade di Boedo, un quartiere
operaio, sede di un gruppo di poeti. L’incontro influenzò profondamente la sua
poesia.
Manzi appartiene alla generazione del 1925, di cui fece
parte Enrique Santos Discepolo. Ma nella piena maturità avverte le inquietudini
che animano i parolieri, La sua poesia si identifica con quella del poeta
Evaristo Carriego, che guidò il gruppo di Boedo, nome preso dall’omonimo barrio.
Prima del 1942 Manzi si occupà soprattutto di cinema e fonda
l’impresa Artistas Argentinos Asociados, sovvenzionata dello stato, ma al
tempo stesso sottoposta ad una larvata censura. Comunque la AAA rializza
diversi film, tra cui Malena, il capolavoro che fu la chiave di svolta
con cui iniziò la maniera di scrivere letras de tango, un connubio tra
musica e parole.
Manzi comincia a concepire un nuovo modo di poesia adatta al
tango, fatta di eduazione politica e di sentimentalismo. Per trent’anni si battè
per la canzone popolare.
FILATELIA
ARGENTINA Anno 2007
(2682)
MANZONI ALESSANDRO
(Italia)
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 e ivi morì nel 1873.
Figlio di Pietro e Giulia Beccarla, figlia del giurista autore dell’opera
Dei delitti e delle pene, si separò presto dalla madre, fuggita a Parigi
con Carlo Imbonati. Compì gli studi nel Collegio di Merate presso i Padri
Somaschi e, dopo la discesa dei Francesi, nel collegio di Lugano e infine nel
Collegio di Longone, diretto dai Barnabiti. All’età di 16 anni scrisse il
poemetto Il trionfo della libertà di impronta giacobina.
Uscito dal collegio, visse in mezzo alla ricca e corrotta società milanese. Si
racconta che Vincenzo Monti lo sorprese una sera nel ridotto della Scala a
giocare alla roulette.
Nel 1805, morto l’Imbonati, la madre ritornò da Parigi e in quell’occasione
Manzoni si riunì a lei e andò con essa a Parigi per completare gli studi.
Appartiene a questo periodo l’ode Carme in morte di Carlo Imbonati.
A Parigi frequentò i circoli dotti ed eleganti in cui dominava la filosofia
scettica e materialistica del Settecento. Era sempre presente alla Maisonette,
luogo di ritrovo degli intellettuali, che si raccoglievano attorno alla marchesa
Carlotta, vedova di Condorcet. Il contatto con i letterati incontrati influì sul
suo spirito anche in materia religiosa. Scettico e indifferente al
cattolicesimo, nel 1808, durante un breve periodo trascorso a Milano, conobbe e
sposò con rito calvinista Enrichetta Blondel, sedicenne figlia di un negoziante
di Ginevra.
Tornato a Parigi, spinto dall’esempio religioso della giovane moglie, si diede
a meditazioni morali e religiose ed ebbe numerose conversazioni con l’abate
Degola e con Monsignore Luigi Tosi. Racconta lo stesso Manzoni che una sera, a
Parigi, colto da improvviso malore, entrò in una chiesa con l’improvviso
desiderio di pregare e lì ebbe inizio la sua conversione. Nel 1809 faceva
battezzare la primogenita Giulia e nel 1810 volle ricelebrare le nozze con rito
cattolico. Lo stesso anno lasciava la vita frivola parigina per ritirarsi a
Milano nella sua casa di città e nelle Villa di Brusuglio.
Nel 1814, caduto Napoleone, fu tra i primi ad inviare al quartiere degli alleati
una petizione per ottenere una Italia libera. Nel 1821, quando si sparse la
notizia dei moti rivoluzionari del Piemonte scrisse l’ode Marzo 1821 e
dopo la notizia della morte di Napoleone scrisse l’altra ode Il cinque maggio.
Frattanto, dopo la pubblicazione della Lettera semiseria di Grisostomo
del Berchet (1816), considerata il manifesto del romanticismo italiano, Manzoni
aderì a quest’ultimo.
Appartengono a questo periodo Gli Inni sacri, iniziati nel 1812. Il poeta
avrebbe voluto scriverne dodici, ma ne compose solo cinque; le Osservazioni
sulla morale cattolica, le tragedie Il conte di Carmagnola (1820),
Adelchi (1822), Il discorso sopra alcuni punti della storia longobardica
in Italia (1822), La lettera a Monsieur de Chauvet sull’unità di luogo,
di tempo nella tragedia e il romanzo I promessi sposi.
Nel 1827 soggiornò a Firenze per correggere la lingua del romanzo secondo l’uso
toscano e qui conobbe Leopardi e Capponi.
La vita di Manzoni, che sino ad allora era stata tranquilla e felice, cominciò
ad oscurarsi da sventure. Nel 1833 perse la moglie; nel 1834 morì la figlia
Giulia che da solo tre anni aveva sposato Massimo d’Azeglio, nel 1841 perse la
madre e di seguito tre figlie.
Nel 1845, scoppiata la rivoluzione delle cinque giornate, incitò i suoi figli a
prendervi parte e, sebbene uno di loro fosse stato catturato dagli austriaci,
firmò lo stesso una petizione ai principi italiani affinché venissero in
soccorso ai lombardi, e mantenne tale opposizione all’Austria anche dopo il
rientro degli Austriaci.
Nel 1849 fu eletto deputato nel collegio di Arona. Nel 1859, liberata la
Lombardia, Vittorio Emanuele II, per le benemerenze del poeta e per la sua
precaria situazione finanziaria, gli conferì una pensione di 12000 lire e più
tardi lo nominò senatore. Nel 1861 si recò a Torino per votare la proclamazione
del Regno d’Italia e poi, all’età di ottant’anni volle di nuovo recarsi a
Torino per votare il trasferimento della Capitale a Firenze, primo passo verso
Roma. Nel 1870 salutò l’ingresso delle truppe italiane a Roma e nel 1872 fu
nominato cittadino onorario di Roma.
Morì nel 1873 per meningite cerebrale e fu sepolto nel Cimitero Monumentale.
Oltre alle già citate opere occorre ricordare: un idillio Adda (1803), i
poemetti A Parteneide (1808), Urania (1809); L’ira di Apollo
(1816); la Lettera al marchese Cesare d’Azeglio sul romanticismo (1823);
Discorso sul romanzo storico (1845); Storia della Colonna Infame,
in appendice all’edizione dei Promessi sposi del 1842; Saggio
comparativo tra la Rivoluzione francese del 1789 e la Rivoluzione italiana del
1859. saggio incompiuto e pubblicato postumo.
OPERE
I promessi sposi. È l’opera per la quale il Manzoni è universalmente
conosciuto. Si tratta di un romanzo storico, cioè un misto di avvenimenti
storici (la carestia, la guerra, la peste a Milano, la discesa dei
lanzichenecchi, la presenza di personaggi veri come fra Cristoforo, il cardinal
Borromeo, l’Innominato, al secolo Bernardino Visconti, la monaca di Monza e
personaggi di invenzione come Renzo, Lucia, don Abbondio, Don Rodrigo… Il genere
del romanzo deriva da Walter Scott. Ma nell’opera del Manzoni vi è più fedeltà
storica e maggior consapevolezza delle forze morali che muovono la storia. l
romanzo fu compiuto in due anni di lavoro (dal 1821 al 1823) ma prima di
arrivare alla sua forma definitiva subì ritocchi e revisioni.
La prima stesura si chiamava Fermo e Lucia (1823). Rimasta in gran parte
inedita , fu pubblicata col titolo Sposi promessi e differisce assai dal
romanzo definitivo. La prima edizione fu pubblicata tra il 1825 e il 1827,
mentre la definitiva, con illustrazioni, risale tra il 1840 e il 1842.
La vicenda si svolge in Lombardia dove un filatore di seta, Renzo Tramaglino e
Lucia Mondella, abitanti in un paese sulle rive del lago di Como, intendono
sposarsi. Ma il signorotto locale, Don Rodrigo, infatuato di Lucia, minaccia con
suoi bravi il parroco del paese, Don Abbondio, pavido, pauroso, Questi per non
subire angherie, trova tutti i cavilli per non celebrare il matrimonio.
Interviene fra Cristoforo il quale riesce a far fuggire i due giovani, a far
accettare Lucia nel convento di Monza, dove viene accolta benevolmente dalla
Signora o Monaca, una religiosa appartenente ad una nobile famiglia, fattasi
suora non per sua volontà ma per volere del padre. Renzo viene inviato in un
convento di Milano. Ma, ubriacatosi in una osteria, viene accusato di sedizione
e arrestato. Riesce a fuggire e a rifugiarsi presso un cugino in un paese del
bergamasco.
Intanto Don Rodrigo, con l’aiuto dell’Innominato, fa rapire Lucia dal convento.
Accolta nel palazzo dell’Innominato, costui, che già da tempo ha delle crisi di
coscienza per il suo lavoro di capo di un gruppo di bravi, ha con la giovane un
incontro dopo il quale cade in profondo smarrimento e in una crisi spirituale.
Troverà conforto dopo un incontro col Cardinal Borromeo.
Nel frattempo Lucia viene liberata e condotta come dama di compagnia della
nobile Donna Prassede. A questo punto si inserisce la calata dei Lanzichenecchi
che portano involontariamente la peste nella Regione. Renzo privo di notizie di
Lucia, ritorna a Milano in cerca dell’amata. I due giovani si incontreranno nel
lazzaretto che ospita i colpiti dalla peste. Incontrano pure fra Cristoforo che
scioglie il voto di castità e di rinuncia al matrimonio che Lucia aveva fatto in
un momento di sconforto: Incontrano pure Don Rodrigo morente per peste. I due
sposi con la madre Lucia vanno a stabilirsi in una filanda del bergamasco dove
iniziano una vita felice.
FILATELIA
ITALIA Anno 1923 (151/6), 1973 (1214) SAN
MARINO Anno 1985 (1166/8)
MAO DUN (pseud.
di Syhen Yen Ping)
(Cina)
Nato a Hangchow
, 4 luglio 1896 e ivi morto il 27 marzo 1981.
Condusse fin da
giovane la battaglia per il rinnovamento della società cinese, partecipando alla
fondazione della Società degli studi letterari nel 1921 e fondando nel
1930 con altri letterati la Lega degli scrittori di sinistra.
Adottò
inizialmente lo pseudonimo Mao Tun, che significa contraddizione ,
ma un suo amico, per evitargli persecuzioni, glielo mutò in Mao Dun,
che significa paglia, nome con cui è noto ancora oggi.
La sua
produzione letteraria è vastissima e spazia fra romanzi, poesie, racconti e
saggi. Nel 1945 fondò a Shangai la rivista “Wen Lien” (Unione letteraria) e nel
1946 divenne lettore di letteratura cinese in Unione Sovietica.
Dopo la
conquista del potere da parte dei comunisti, ricoprì altissime cariche
politiche, fu Ministro della cultura cinese dal 1949 al 1965, e divenne anche
direttore della Chinese litterature.
Autore fecondo
scrisse raccolte di novelle: Rosa selvatica
(1929), Il Fumo e la nube(1937),
Il negozio della Famiglia di Lin. Bachi da seta primaverili e le Altre Storie,
(1956). L'autunno. I romanzi.
Mezzanotte, (1933). Dando alla festa di
poeta, (1946). Raccolte di poesie :
Agenda viaggiante dell'URSS, (1948).
Parla sull'URSS, (1949). E ancora:
Huanmie, Dongyao, Zhaiqiu (pubblicati
a puntate, dal 1927, riuniti più tardi come trilogia sotto il titolo Shih),
Lu,
(1932) Tzu-Yeh, (1933), Il
cancro, (1933). Zhongguo Di Yir,
(1936), Duojiao Quanxi, (1937),
Diyi Jieduande Gushi, (1937),
Fushi Jiehou
Shiyi, (1942). (da Internet)
FILATELIA
CINA Anno
1986 (2793/4)
MAPU ABRAHAM
(Lituania)
Nato presso Kaunas nel 1807, ivi morì nel 1867.
Fu l’iniziatore del romanzo nella letteratura ebraica moderna (L’amore di
Sion (1853)) di contenuto storico, in puro stile biblico). Più tardi,
seguendo la corrente dell’Haskalah (istruzione cultura), contribuì all’indagine
e alla critica sociale degli ambienti rabbinici dei ghetti orientali ( I
peccati di Samaria) (da enc, Rizzoli-Larousse)
FILATELIA
ISRAELE Anno 1968 (368)
MARAI SANDOR
(Ungheria)
Nato a Kassa l’11 aprile del 1900. Morto in California, a San Diego il 22
febbraio del 1989.
Durante i primi anni viaggiò attraverso l’Europa .Visse a lungo a Vienna, in
Svizzera, a Parigi e in Italia. Iniziò a scrivere in tedesco, per concludere le
sue opere nella lingua madre
Del 1917 è la
sua prima opera, una raccolta di poesie dal titolo Il libro dei ricordi.
La sua fama è legata in particolare ai romanzi Le braci, apparso in
Italia nel 1998 e L'eredità di Eszter (1999). Nelle sue opere esprime
una nostalgia per la società multi-etnica e multiculturale dell'impero
austro-ungarico, nonché una critica per le idee comuniste diffusesi dopo la
seconda guerra mondiale.
Abbandonò la sua
terra per vivere per un certo periodo in Italia e successivamente si trasferì a
San Diego in California. Dove morì suicida.
Il suo lavoro,
composto da poesie, romanzi e diari, fu in gran parte dimenticato fuori
dell'Ungheria, e solo nel 1992 e venne rivalutato e pubblicato inizialmente i
Francia poi in Inghilterra, Germania, Spagna, Portogallo e in altri paesi.
Viene
considerato un esponente tipico del ventesimo secolo.
Scrisse:
Embers (1942), Memorie d’Ungheria (1971), Casanova a Bolzano
(1940), I ribelli (1930).
FILATELIA
UNGHERIA Anno 2000 (3706)
MARAN RENÉ
(Martinica)
Nato a Fort-de-France, Martinica nel 1887, morì a Parigi nel 1960.
Visse in Africa come funzionario dell’amministrazione francese. In ordine di
tempo è il primo romanziere nero in lingua francese. Divenne celebre per aver
scritto il romanzo Batouala per il quale ottenne nel 1921 il Premio
Goncourt. Narra la storia di un capo negro e delle sua gente vittime della
dominazione francese.
Altre sue opere ambientate in Africa sono Djouma, cane della boscaglia
(1927), L’elefante M’bala (1944) e la cronaca in vari volumi Pionieri
dell’Impero, iniziata nel 1943 dove si fa sostenitore dell’integrazione dei
negri d’Africa nella Francia,
FILATELIA
CAMEROUN Anno 1969 (143+ 81 PA.)
MARCH AUGIAS
(Spagna)
Nato a Gandia
(Valencia), nel 1937. Morto Valencia nel 1459.
Figlio di Pere
March partecipò a numerose spedizioni militari e fu investito di importanti
cariche durante il regno di Alfonso V il Magnanimo.
Sensibile
all’influenza della poesia trobadorica, ammiratore di Dante e Petrarca, scrisse
un canzoniere dedicato alla donna amata, Teresa Bou , che egli celebrò in vita
e morte, con modi intensi e schietti, in una analisi di situazioni e sentimenti
condotto sul filo di una vigorosa problematica morale, Canti d’amore e
Canti di Morte.
Nei Canti
morali e Canti spirituali espose in strofe vigorose, stilisticamente
ardue, i dettami dell’etica aristotelica e scolastica.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1997. (3083)
MARCHESI CONCETTO
(Italia)
Nato a
Catania il 1
febbraio 1878
. Morto a Roma
il 12
febbraio 1957)
.
Militante socialista fin dal
1893, si
laureò in lettere classiche a
Firenze nel
1899 e fu tra
i fondatori del
Partito Comunista
Italiano nel
1921.
Fu docente di
letteratura latina
a
Messina,
Pisa e, dal
1923 a
Padova.
Il
9 novembre
1943, Concetto
Marchesi, rettore dell'Università, in occasione dell'apertura dell'Anno
Accademico, lanciò agli studenti dell'Università
degli studi di Padova e a tutti i giovani italiani un appello a
prendere le armi contro il
fascismo e
contro l'oppressione nazista: il proclama ebbe successo e l'università venne
occupata.
Insieme ad intellettuali di diverse tendenze, fra i quali il cattolico
Ezio Franceschini,
costituì un gruppo di fiancheggiamento della resistenza chiamato FRAMA.
Costretto ad emigrare in
Svizzera per
sfuggire alla repressione dei gerarchi, nel
1944 tornò in
Italia e prese
parte alla
Resistenza
partigiana tra le fila delle
Brigate Garibaldi.
Fu membro del comitato centrale del PCI dal
1947 e
deputato
nazionale dal
1948 al
1953. Nel 1946
venne eletto nell'Assemblea Costituente e partecipò alla stesura della
Costituzione italiana.
Nella sua lunga carriera accademica tradusse e pubblicò numerose opere latine;
scrisse anche delle monografie dei più grandi autori romani:
Apuleio,
Ovidio,
Arnobio e
Sallustio (1913);
Marziale (1914);
Seneca (1921);
Giovenale (1922);
Fedro (1923);
Tacito (1924)
e
Petronio (1940).
Tra gli altri suoi saggi: Il libro di
Tersite (1920-1951);
Storia della letteratura latina (1927);
Divagazioni (1953)
e Il cane di terracotta (1954).
FILATELIA
ITALIA Anno 2008
Marchwitza
Hans
(Germania)
Nato a Scharlev Slesia, il 25
giugno 1890. Morto il 17 gennaio 1965 a Postdam.
Marchwitza era il figlio di un
minatore di carbone. Già a14 anni lavorava in miniera. Nel 1910 fu
assunto per lavorare nella zona della Ruhr.
Due anni
dopo si trovò disoccupato a causa della sua partecipazione ad un colpo di stato
e si guadagnò da vivere come bracciante. Nel
1915 si arruolò nell’esercito, e fino al 1918 prestò servizio come
soldato sul fronte occidentale come comandante di plotone della Armata Rossa
della Ruhr contro il putsch di Kapp, Freikorps e della Reichswehr. Tornato dalla
guerra, fu membro della Soldatenratswehr.
Nel
1920 prese parteA questo periodo risale il suo primo tentativo
letterario. Fu Abusch Alexander, un editor alla “Ruhr-echo” a sostenere,
a incoraggiare e a pubblicare il suo primo lavoro. Dopo il 1924, cominciò a
collaborare con alcune testate comuniste.
Nel 1930, pubblicò il suo libro
prima Tempesta sui prodotti alimentari (relativo alla lotta nella Ruhr
nel 1920). Subito dopo l'occupazione da parte dei nazisti, nel 1933, fuggì in
Svizzera da dove fu espulso nel 1934. Fino al 1935 lavorò per il Partito
comunista francese e nel 1936 combattè come ufficiale nella Guerra civile
spagnola.
Nel 1938, mentre rientrava dalla
Spagna fu arrestato dai francesi e internato. Nel 1941, riuscì a fuggire negli
Stati Uniti, a New York, dove se pur internato, lavorò come operaio edile.
Nel 1946 tornò in Germania, prima a
Stoccarda , poi nel 1947 a Babelsberg. Nel 1950 divenne un membro fondatore
della Accademia delle Arti della DDR.
Negli anni 1950, 1955 e 1964
ottenne il Premio Nazionale della Germania dell’Est.
Nel 1950
ebbe l’incarico di attaché culturale a Praga, un ufficio che mantenne
fino al 1955. Per il suo settantesimo compleanno fu insignito dell’Ordine di
Karl Marx e del titolo onorario di Dott. phil. h.c. dall’Università di
Humbolt.
Opere. La sua trilogia autobiografica
Die Kumiaks
(1934, 1952, 1959)
e la sua autobiografia
Meine Jugend
(1947)
forniscono schizzi della vita delle famiglie di lavoratori tedeschi 'in Slesia e
della Ruhr.
Sturm auf Essen (1930),
Walzwerk (1932),
Die Kumiaks (1934),
In Frankreich (1949),
Unter uns (Erzählungen, 1950),
Die Heimkehr der Kumiaks (1952),
Roheisen (1955),
Die Kumiaks und ihre Kinder (1959),
In Amerika (1961),
Gedichte (1965).
FILATELIA
GERMANIA ORIENTALE DDR Anno 1966 (893)
MARDIGANIAN AURORA
(Armenia)
Nata il 12 gennaio 1901 à
Çemişgezek (Impero Ottomano). Morta il 6 febbraio 1994 a Los Angeles è una
testimone sopravvissuta al genocidio armeno.
E’ nota per essere l’autrice del
libro Ravished Armenia scritto nel 1928, la cui vicenda narrata fu la
trama di un film. Nell’adattamento cinematografico la Mardiganian interpretò il
ruolo della protagonista. Natalie Portman le « prestò » la sua voce nel
documentario Armenian Genocide.
Proveniente da una agiata famiglia armena residente
a Çemişgezek, durante il genocidio armeno, assiste alla morte della sua
famiglia e lei stessa viene deportata a piedi per una distanza di oltre 2.000
chilometri. Durante la deportazione, viene rapita e venduta in un mercato di
schiavi in Anatolia. Tuttavia Aurora Mardiganian fugge a Tbilisi poi a San
Pietroburgo e Oslo . Da lì riesce a raggiungere gli Stati Uniti .
A New York , incontra un giovane scrittore , Harvey
Gates , che contribuì a scrivere e a pubblicare la sua storia nota come
Rapita in Armenia ( titolo completo : Rapita in Armenia , la storia di
Aurora Mardiganian , la ragazza cristiana, che sopravvisse al Grande Massacro
) (1918) . L'anno seguente , nel 1919 , la storia fornì la base per la
sceneggiatura di in film dal titolo ”Asta delle anime”.
Nel 1920
Mardiganian si sposò e visse a Los Angeles fino alla sua morte, avvenuta il 6
febbraio 1994.
FILATELIA
ARMENIA
Anno 2013
MARECHAL LEOPOLDO
(Argentina)
Nato a Buenos Ayres l’11 giugno 1900, ivi morì il 26 giugno 1970.
Poeta e romanziere, esordì pubblicando Los aguiluchos nel 1922, un libro
giovanile ripudiato in seguito perché troppo magniloquente. Raggiunge qualche
risultato con la successiva raccolta poetica Giorni come frecce del 1926.
Partecipò all’avanguardismo che apre la poesia allo sperimentalismo. Aderì al
gruppo degli ultraisti, raccolti attorno alla rivista “Prua” diretta da
J.L.Borges. A questa stagione appartengono le opere Labirinto d’amore
(1936), Cinque poemi australi (1937), Sonetti a Sofia e altri poemi
(1940), Il centauro (1940). Scrive il saggio Discesa e ascesa
dell’anima verso la bellezza (1939).
Segue un periodo in cui il poeta comincia a dedicarsi quasi esclusivamente al
romanzo e nel 1948 pubblica il suo capolavoro Adamo Buenosayres. Il
romanzo ebbe una fredda accoglienza a causa della posizione politica di Marechal
che aveva aderito al movimento peronista. Ma il peronismo era per lui solo una
infatuazione momentanea perché in seguito sostenne la rivoluzione cubana.
Altri romanzi furono Il banchetto di Severo Arcangelo, Megafon, uscito
postumo. Pure postumo è El espia y otros relatos (1974).
Per il teatro scrisse Antigona Véles (1951), una versione attuale
dell’Antigone greca, I tre volti di Venere (1966) e Don Juan,
postumo del 1978.
La produzione poetica dei suoi ultimi anni è raccolta in Heptameron
(1966) e Poemi della creazione, postumo del 1979.
FILATELIA
ARGENTINA Anno 1983 (1341)
Margherita d'Angoulême
(Francia)
Nata ad
Angoulème lì11 aprile del 1492. Morta a Odos-en-Bigorre il 21 dicembre del 1549.
Figlia di Carlo
di Valois, conte di Angoulême, e di Luisa di Savoia, crebbe alla corte di Luigi
XII dove ricevette un'educazione molto accurata impartita da Jean Paradis che le
insegnò, tra le altre cose, ben sette lingue. Era molto amata da suo fratello,
Francesco I, che quando salì al trono le accordò la facoltà di proteggere molti
poeti, umanisti e anche quella fazione del clero che anelava ad una riforma
della Chiesa cattolica; grazie a questo suo mecenatismo la sua corte fu tra le
più brillanti del Rinascimento.
Sposò nel 1509
il duca Carlo IV d'Alençon, ma ne rimase vedova nel 1525 e si risposò nel 1527
con Enrico d'Albre, già re di Navarra. Da questa unione nacquero un figlio
maschio, che purtroppo morì giovane, e una figlia, Giovanna, la futura madre di
Enrico IV.
Francesco I era
solito chiedere consiglio proprio alla sorella su questioni politiche sia
nazionali che estere; tant'è che dopo la disfatta di Pavia nel 1525, toccò
proprio a Margherita doversi recare presso la corte di Carlo V per negoziare la
liberazione del fratello. Il suo prestigio l'aveva fatta notare anche al papa
Adriano IV, che desiderava usufruire dei suoi servigi per risanare le dispute
tra i principi cristiani.
Fu sempre
sostenitrice degli evangelici del cosiddetto "cenacolo di Meaux", Guillame
Briçonnet e Jacques Lefèvre d'Etaples, i quali desideravano una riforma della
Chiesa cattolica non traumatica. Tra questi evangelici si distinse Michel d'Arande,
che approfittò della sua nomina a vescovo di Saint-Paul-Trois-Châteaux per
propagare la loro dottrina; per questa ragione fu sostituito da Gérard Roussel.
Questo non scoraggiò Margherita, che aveva esteso la sua protezione anche ai
riformatori
Iniziò così
l'avvicinamento al pensiero protestante, specialmente dopo la pubblicazione del
suo "Dialogue" (Dialogo) nel 1524, dove faceva sua la teoria della
giustificazione della grazia, ma non accolse mai le tesi di Calvino, anche se
mantenne un rapporto epistolare sia con lui che con Filippo Melantone. Questo
suo atteggiamento le procurò il biasimo dei dottori della Sorbona e nel 1533, i
professori del collegio di Navarra, scrissero un testo teatrale che la
descriveva come una donna settaria e visionaria e i suoi scritti furono accolti
in malo modo. Comunque sia, nei suoi feudi di Alençon e di Bourges rimanevano
attivi centri di diffusione della nuova dottrina; la corte di Nérac continuava
ad accogliere un gran numero di letterati. Fu grazie a lei che il poeta Clément
Marot, messo in prigione con un'accusa irrisoria, fu scagionato.
La fine della
sua vita fu oscurata dalla scelta di Francesco I di adottare una politica
repressiva, tant'è che essa non riuscì ad impedire il supplizio di Etienne Dolet
e l'esilio di Mart. Non riuscì a materializzare la sua visione, cioè di unire
cattolici e protestanti prima della rottura definitiva. Nel 1546 scrisse una
raccolta di racconti leggeri d'evasione basata sul
Decamerone
di Boccaccio, l'"Heptaméron", (Eptameron) che fu pubblicato postumo nel
1558 – 1559, e un libro di poesie, "Les Marguerites de la Marguerite des
princesses" (Le Margherite della Margherita delle principesse), oltre
a due commedie profane e a un mistero della Natività. Nel frattempo abbellì
anche il castello di Pau, ornandolo con deliziosi giardini e dotò gli ospedali
di Alençon e di Montagne-au-Parche e nel 1534 fondò a Parigi l'ospedale degli
Enfants-Rouges destinato agli orfani. Si spense nel castello di Odos a
Tarbes, il 21 dicembre 1549, due anni dopo la dolorosa scomparsa del fratello.
(Da Wikipedia – Internet)
FILATELIA
FRANCIA Anno 1992 (2746)
MARIATEGUI JOSÉ CARLOS
(Perù)
Nato a Moquegna il 14 giugno 1894. Morto a Lima il 16 aprile 1930.
Saggista e uomo politico, si dedicò anche alla letteratura. Tra il 1919 e il
1923 soggiornò in Europa. Dopo un periodo in cui fu legato all’Alleanza popolare
rivoluzionaria americana, fondò il Partito Socialista Peruviano e pubblicò i
Sette saggi sulla realtà peruviana (1928).
Alla narrativa lasciò romanzi tra cui Siegfried e il professor Canella e
Scena contemporanea (1925), che raccoglie scritti sul teatro. Tutti i
suoi saggi videro la luce sulla rivista “Amauta” che diresse dal 1926 sino alla
morte.
FILATELIA
PERU Anno 1985 (799)
MARINKOVIĆ RANKO
(Croazia)
Nato a Komiza
sull'isola di Vis (allora parte dell'Austria - Ungheria) , il 22 febbraio 1913.
Morto a Zagabria il 28 gennaio 2001.
Drammaturgo e
romanziere, visse l’infanzia durante la seconda guerra mondiale i cui eventi si
ripercossero su di lui e sulla sua attività di scrittore.
Conseguì la
laurea in filosofia presso l' Università di Zagabria. Nel 1930 , iniziò a far
conoscere il suo nome nei circoli letterari Zagabria per i suoi drammi e
storie.
La sua carriera è
stata interrotta brevemente durante la Seconda Guerra Mondiale. Quando la sua
isola natale fu occupata dall’Italia fascista, fu arrestato a Spalato e
internato sulla terraferma italiana. Dopo la capitolazione dell’Italia,
Marinković andò a Bari e poi al campo profughi di El Shatt dove ebbe contatti
con i partigiani di Tito. Dopo la guerra, trascorse la maggior parte del tempo a
lavorare per il teatro.
Le sue opere più
conosciute sono Glorija (1955), una commedia in cui criticava la Chiesa
cattolica, e Kiklop ( 1965), un romanzo semi-autobiografico in cui ha
descritto l'atmosfera cupa tra gli intellettuali di Zagabria prima
dell'invasione dell’Asse (Germania-Italia). Kiklop in seguito è stato
adattato in un film del 1982 diretto da Antun Vrdoljak.
Negli ultimi anni
della sua vita Marinković abbracciò le idee politiche di Franjo Tuđman , e
divenne un membro dell'Unione Democratica Croata .
Morì a Zagabria .
Fu premiato per:
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FILATELIA
CROAZIA Anno
2013 (1001)
MARINETTI FILIPPO TOMMASO
(Italia)
Nato ad Alessandria d’Egitto il 22 dicembre 1876. Morto a Bellagio, Como il 2
dicembre 1944
Dopo aver iniziato gli studi ad Alessandria e conseguito a Parigi il
baccalaureato, si laureò in giurisprudenza el 1899 all’Università di Genova.
Cominciò la sua attività letteraria con alcune raccolte poetiche scritte in
francese in cui sono presenti anticipazioni alle «parole in libertà » e alla
mistica del superuomo di derivazione dannunziana. .
Dopo essere stato notato dai poeti e G. Kahn per il suo poema Le vieux marins,
coollaborò a diverse riviste con poesie e compose una pièces teatrale dal titolo
Le roi Bombance, scritta in francese.
Venuto in Italia, in collaborazione con Sem Benelli, fondò nel 1905 a Milano la
rivista « Poesia ». Scrisse un’opera teatrale dal titolo Elettricità sessuale
(1909).
A lui si deve la fondazione del futurismo con il « Manifesto del Futurismo »,
pubblicato nel 1909 sul quotidiano francese «Le figaro ».
Marinetti affrontò le tematiche del Futurismo in numerosi saggi e poesie, nel
romanzo Mafarka il futurista (1910) e in opere teatrali sintetiche di
carattere sperimentale, tra cui le composizioni «parolibere » con Zang Tum
Tumb del 1914.
Numerose sono le opere, le antologie, gli interventi, le prese di posizione,
connesse alla sua qualità di riconosciuto capo del movimento : una qualifica,
tuttavia, nella quale rimase imprigionato, dopo che, a partire all’incirca dal
1920, il Futurismo apparve come fenomeno ormai archiviato, mentre nuovi
movimenti d’avanguardia, cominciavano a delinearsi in Europa., né giovò allo
scrittore la fervida adesione prima ai movimenti interventisti e, quindi, dal
1919, al Fascismo.
Diventò accademico d’Italia e poeta del regime al quale rimase fedele fino alla
repubblica di Salò.
In seguito scrisse ancora Il fascino dell’Egitto e il romanzo Gli
indomabili, in cui rivelò la sua attenzione alle nuove poetiche italiane ed
europee.
Morì a Bellagio, sul Lago di Como, nel 1944. (da Internet)
FILATELIA
ITALIA Anno 1976 (1338), 1996
(2231), SAN MARINO Anno 2009 (2375)
Marinina
Aleksandra
(Russia)
Nata a Lvov, Ucraina nel (b. 1957) 1957.
Alexandra
Marinina (vero nome Alekseyeva Marina Anatolyevna) è una scrittrice di
detective-story.
Nata in una
famiglia di avvocati, ha vissuto a Leningrado fino al 1971 e poi a Mosca.
She received a degree in law from the Moscow State
University in 1979. Si laureò in giurisprudenza presso l'Università
Statale di Mosca nel 1979.
Dal 1979 al 1998
ha lavorato nel campo della ricerca e dell'istruzione del MDV. Ha studiato la
personalità dei malfattori con anomalie di mentalità e criminali che hanno
commesso crimini violenti ripetuti, guadagnando un Dottorato di Ricerca
(Kandidat of Law degree) nel 1986. Ha
rassegnato le dimissioni dall’ MDV nel febbraio del 1998 per diventare
scrittrice a tempo pieno. Prima delle dimissioni aveva il grado di tenente
colonnello della polizia..
Marinina iniziò a
scrivere nel 1991, quando, insieme al collega Alexander Gorky, scrisse un
romanzo poliziesco, pubblicato nella rivista “Militsiya”.
Ha scritto oltre
30 romanzi, pubblicati in oltre 17 milioni di copie e tradotti in oltre 20
lingue. La maggior parte dei suoi romanzi hanno un personaggio centrale,
Anastasia (Nastya) Kamenskaya. Una serie televisiva basata sul personaggio
della Kamenskaya, tratta da otto dei romanzi della Marinina, è stata trasmessa
sui circuiti televisivi russi e sulle TV della Lettonia, Ucraina, Germania e
Francia.
Marinina ha
ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui, nel 1995, il premio del
Ministero degli Affari interni della Russia per il miglior libro sui lavori
della polizia russa. È stata riconosciuta come "la scrittrice dell’anno” in
occasione Fiera Internazionale del Libro, a Mosca nel 1998. Ha ricevuto il
premio della rivista “Ogonyok” nella categoria "Success of the Year" nel 1998.
FILATELIA
RUSSIA Anno 2003 Busta
postale.
MARINO GIAMBATTISTA
(Italia)
Nacque a Napoli nel 1569 e
ivi morì il 25 marzo 1625.
Figlio di un giureconsulto,
fu avviato agli studi di legge. Frequentò giovanissimo letterati e mecenati.
Protetto prima dal duca Ascanio Pignatelli, poi dal duca Innigo de Guevara, dal
1592 entrò al servizio di Matteo di Capua principe di Conca. Fin da allora la
sua più grande aspirazione era quella di vivere all'ombra di un potente sovrano:
la corte come occasione di fortuna, di avventura, unico spazio che gli
consentisse libero sfogo alle sue doti di artista.
Nel 1598 è imprigionato,
forse per aver costretto una ragazza a abortire. Nel 1600 è di nuovo in prigione
per falsificazione di bolle vescovili. Fugge via da Napoli, è a Roma, al
servizio del cardinale Pietro Aldobrandini. Nel 1606 è a Ravenna, nel 1608-1611
a Torino alla corte di Carlo Emanuele Savoia.
È un periodo di grossi
successi, di polemiche ma anche di tribolazioni. Clamoroso lo scontro con il
segretario del duca, il poeta Gaspare Murtola: Murtola giunse a aggredirlo sulla
pubblica via, e per questo fu incarcerato e allontanato dal regno. Nel 1611, non
si sa bene perché, anche Marino fu imprigionato. In alcune lettere, specie in
una famosa al conte Ludovico d'Aglié del 10 febbraio 1612, descrive con realismo
e amara comicità la sua vita in carcere.
Nel 1615 il suo sogno di
poeta cortigiano si realizza. Maria Medici vedova di Enrico IV, lo invitò alla
corte di Francia. Fino al 1623 restò a Parigi, onorato pagato stimato. Qui
raccolse, concluse e organizzò tutta la sua opera. La salute malferma e i
disordini della vita politica francese lo spinsero a Napoli. Gli onori
tributatigli a gara dalle due accademie, degli Infuriati e degli Oziosi, non
riuscirono a fargli dimenticare le polemiche di molti letterati contro la sua
poesia. Il suo Adone ebbe anche una dura condanna ecclesiastica.
Fu un autore molto
prolifico. Le poesie minori sono quasi tutte comprese nelle raccolte: La lira
(1608) che riprende gran parte delle Rime edite nel 1602, oltre a tutta
una serie di sonetti, madrigali, canzoni. La Murtoleide è una raccolta di
rime composte nel 1608-1609 contro Gaspare Murtola: furono pubblicate per la
prima volta nel 1619, insieme alle Marineide dell'avversario. Gli
Epitalami (1616) sono componimenti di intonazione cortigiana. La galeria
(1619), illustrazione in versi di pitture e sculture reali o immaginarie.
La sampogna
(1620) sono una serie di idilli favolosi e pastorali. Contengono le storie di
Orfeo ed Euridice, di Atteone, di Arianna abbandonata da Teseo e amata da
Bacco, di Europa rapita per la sua bellezza da Giove, di Proserpina tratta
dagli inferi da Plutone, di Dafni amata da Apollo e mutata in lauro, della
ninfa Siringa amata da Pan, di Piramo e Tisbe.
Scrisse le Egloghe
boscherecce (1620) è una raccolta di componimenti giovanili; un poemetto
La strage degli innocenti (1632), le Dicerie sacre (1614); le
Lettere, raccolte parzialmente nel 1627-1629 e, quasi per intero, nel 1912.
L’opera più importante scritta da Marino fu l'
Adone,
terminato e stampato a
Parigi nel 1623.
Trama: Il fanciullo Amore,
punito dalla madre Venere, per vendicarsi la fa innamorare del bellissimo Adone,
che visita con la dea il Palazzo d'Amore. La descrizione di questo palazzo,
intramezzata dal racconto di varie favole (Amore e Psiche, Eco e Narciso,
Ganimede, Ila), l'elenco delle delizie del Giardino del Piacere, l'unione dei
due amanti, un excursus autobiografico sono l'argomento. Stravaganti avventure,
provocate dalla gelosia di Marte e dalla maga Falsirena, separano i due amanti.
Venere fa eleggere Adone ritrovato re di Cipro. Mentre la dea è a Citera, Marte
fa uccidere Adone da un cinghiale. Venere celebra per l'amante esequie fastose,
mutandone poi il cuore in un fiore.
Marino fu ammiratissimo in vita, disprezzato dalla critica del XVIII e XIX
secolo. Egli fu un professionista, un letterato che viveva della sua penna per
cui doveva essere attento al proprio pubblico, che doveva stupire con gli
argomenti e con le proprie capacità tecniche.
Marino non arretra davanti a nessuno spettacolo, a nessuna descrizione, la più
vasta e alata o la più volgare e minuziosa. Le metafore, le metonimie, le
sineddoche, la sinonimia sono il suo bagaglio tecnico e contenutistico. (Tratto
dall’Enciclopedia Le Garzantine)
FILATELIA
LESOTHO Anno 1993 (1075/76)
MARIOTTI JEAN
(Nuova Caledonia)
Nato nel 1901 a
Farino, Noumea, Nuova Caledonia. Morì in Francia nel 1975.
Ebbe una infanzia
tranquilla con una visione del mondo ridotta all’ambiente melanesiano, per cui,
rimase stupito quando scoprì Parigi, un mondo nuovo in cui si ambientò, senza
però dimenticare quello in cui trascorse i primi anni di vita.
Suo primo impulso
fu quello di diventare pittore, ma in seguito si dedicò anche alla scrittura,
alla poesia, alla filosofia. Fu membro del movimento di resistenza durante la
seconda guerra mondiale, con l'emittente radiofonica nazionale.
In campo
letterario scrisse quasi esclusivamente argomenti legati alla Nuova Caledonia e
alla sua isola natia. Produsse le “kanakas”, fiabe e leggende dei luoghi della
sua infanzia.
La sua opera ha come caratterista
due punti essenziali: il trasferimento della civiltà europea nel Mari del Sud e
il suo ’adeguamento da parte della isolani; -
la ricerca di una vita in armonia con la natura come nel mondo della
Melanesia.
Mariotti ebbe un
ruolo attivo nella vita letteraria parigina del post-guerra mondiale. Appartenne
alla "Société des Gens de Lettres de France e le sue opere furono pubblicate da
editori come Flammarion, Gallimard, Rougerie e Magazzino.
Lasciò nove romanzi, racconti, due
raccolte di poesie e favole per bambini. (da Internet)
FILATELIA
NUOVA CALEDONIA Anno 1998
MARIVAUX PIERRE CARLET CHAMBLAIN
(Francia)
Nato a Parigi il 4 febbraio1688. Morto a Parigi il 12 febbraio1763.
Di famiglia borghese, trascorse la sua prima infanzia prima a Riom e poi a
Limoges, dove suo padre era amministratore delle finanze. Nel 1712 si trasferì
con la famiglia a Parigi dove studiò diritto per poi passare alla letteratura e
a frequentare i più noti saloni intellettuali e mondani, come quelli di Madame
de Lambert e di Madame de Tencin dove conobbe Fontanelle e La Motte.
Anticonformista, intervenne con alcuni scritti nella “querelle des ancien et des
modernes” con scritti satirici. Collaborò col “Mercurio de
Francia”; fondò tre periodici “Le spectateur français”, “L’indigent
philosophe”, “Le cabinet philosophe”.
Nel 1717 sposò Colombe Bollogne, una giovane assai ricca . Nel 1720 fu coinvolto
nella bancarotta Law e da allora visse sempre in ristrettezze economiche, che
peggiorarono per imprevidenza, generosità e amore per gli agi. Alla bancarotta
seguì nel 1723 la morte della moglie e Marivaux rimase con una figlia a carico.
In seguito non gli mancarono le amicizie femminili. Gli fu compagna amorosa e
benefica M.lle de Saint-Jean che nel 1757 lo accolse in casa, stipulando con lui
un vitalizio.
Nel 1743 fu accolto nell’Accademia francese, sorpassando Voltaire. Gli
enciclopedisti gli furono ostili e ciò influì sul carattere ipersensibile dello
scrittore. Negli ultimi anni, mancandogli il favore del pubblico, per la
malevolenza di Voltaire e di Diderot, visse in un solitario ritiro.
Le sue prime opere sono romanzi mediocri o parodie come L’Iliade travestita
(1716), il Telemaco travestito, scritto nello stesso periodo, ma
pubblicato solo nel 1763. In queste prime opere comunque, già si intravede lo
stile del futuro scrittore.
Nel 1720 aveva iniziato a scrivere per il teatro, ottenendo subito un successo
con Arlecchino dirozzato dall’amore. Seguirono Le sorprese dell’amore
prima e seconda (1722 e 1727), La doppia incostanza (1923), Il gioco
dell’amore e del caso (1730, Il trionfo dell’amore (1732), La
scuola delle madri (1732), Lo stratagemma fortunato (1733), La
madre confidente (1735), Le false confidenze (1737), La prova
(1740), La moglie infedele (1755) e Gli attori di buona fede
(1757). Tutte opere scritte per la Comédie Italienne o per la Comédie française
e tutte a carattere psicologico.
Un altro gruppo di commedie: L’isola degli schiavi (1925), L’isola
della ragione (1727), La colonia (1729) rivelano intenzioni
ideologiche e satiriche.
Dal 1731 al 1741 compose un lungo romanzo, La Vita di Marianna, che
pubblicò in vari volumi e fini per lasciarlo incompiuto. Ne aveva interrotto la
stesura nel 1735 allorché intraprese a scrivere Il villano rifatto,
anch’esso non portato a termine. Nei suoi romanzi si nota una continua
introspezione psicologica dei personaggi, unita a una documentazione della
società settecentesca, colta in vari ambienti.
A Marivaux non mancò il senso del comico, specie quando affronta la confusione e
i disagi leggermente ridicoli in cui pone i suoi personaggi. Dipinge con un
senso reale lo spirito dei servi, dei paesani, dei pedanti e altre figure delle
sue commedie. Scrive in un stile morbido e delicato, ma senza cedere a
debolezze. Il suo stile è drammatico e possiede una perfetta sicurezza
nell’annotare le sfumature dei caratteri. I critici coniarono su di lui il
termine ‘marivaudagÈ per indicare il gioco raffinato che si svolge
attorno ai suoi personaggi.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1963 (1372) , MONACO Anno 1988
(1656)
Marklund EVA ELISABETTA
(Svezia)
Nata a
Palmark il 9 settembre 1962,
Giornalista e scrittrice. I
suoi romanzi, la maggior parte dei quali con il fittizio personaggio
Annika Bengtzon,, sono stati pubblicati in trenta lingue. Marklund è
co-proprietaria della terza casa editrice più grande della Svezia,
Piratförlaget ed è una cronista del tabloid svedese Expressen .
E’anche stata nominata
ambasciatrice dell'Unicef .
Sin dal suo debutto nel 1995,
Liza Marklund ha scritto otto romanzi polizieschi ed è co-autore di due
romanzi documentario con Maria Eriksson e un libro non-fiction
sulla leadership Ha vinto il "Premio Poloni" (Polonipriset) nel 1998 come
"Miglior Romanzo criminale svedese scritto da una donna. " e "Il Premio
Debutant", (Debutantpriset) 1998 per il "Best First Novel of the Year" con
il romanzo Sprängaren (Il Bomber).
Marklund è stata nominata
Autore dell'anno in Svezia 1999 dal sindacato svedese SKTF .
Opere: Studio 69
(1999), Prime time (2002), Il Bomber (1998), Den Roda
vargen (2003), Testamente Nobel (2006) - Livstid (2007)
" It plats i Solen (2008)
FILATELIA
SVEZIA Anno 2010
MARKOV GEORGI MOKEEVICH
(Russia)
Nato nel
1911. Morto nel 1991.
È autore
dei romanzi, Padre e Figlio, Sale della terra, Siberia
ed Età del futuro.
Il 20
luglio 1971 fu nominato primo segretario dell'Unione Scrittori Sovietici.
Durante la sua carriera politica e di scrittore godette di un
rapporto insolitamente caldo con Leonid Breznev dal quale nel mese
di aprile 1979 ricevette il Premio Lenin per la letteratura.
Il suo
romanzo più conosciuto Siberia è stato pubblicato in due parti
sulla rivista “Znamya” (la prima parte nel 1971 e la seconda nel
1973).
Durante il
suo mandato come capo dell'Unione Scrittori emise il decreto dell' 8
ottobre 1979 "sulla responsabilità degli editori circa il contenuto
ideologico e artistico delle opere pubblicate."
Nel 1980,
una statua di Markov è stata eretta nella città siberiana dove nacque e la
sua casa è diventata un piccolo museo dedicato alla sua vita e opere.
Tra il 1981
e il 1985 le tirature di opere di Markov raggiunsero 4.129.000
copie.
Nel 1986,
il suo ultimo romanzo, Età del futuro apparve sulla rivista “Zhamya”.
Il prototipo per l'eroe positivo di questo romanzo è stato membro del
Politburo Egor Ligaciov durante il periodo in cui lavorò come Segretario
del Partito nella regione di Tomsk.
Al
congresso del partito nel marzo 1986, Markov disse di non vedere la
necessità di una maggiore glasnost (trasparenza) nella
società sovietica. In una conferenza stampa, si oppose alla
pubblicazione del romanzo Il dottor Zivago.
Nel giugno
del 1986, si ritirò dalla carica di primo segretario dell'Unione
Scrittori.
Durante la
sua vita, è stato insignito con la medaglia di Eroe del Lavoro
Socialista.
FILATELIA
BULGARIA , Anno 1977, RUSSIA
Anno 2011,04/19 Annullo speciale; 2011 Busta Postale.
Marmontel
Jean-François
(Francia)
Nato a
Bort-les-Orgues l’11 luglio 1723. Morto ad Habloville il 31 dicembre
1799.
Nacque da una famiglia di modesta
condizione: dopo aver imparato a leggere e a scrivere da un religioso della
cittadina, andò a studiare dai Gesuiti di Mauriac, nell’Auvergne. Fu messo a
lavorare dal padre presso un ricco commerciante di Clermont; ma egli preferì
frequentare un corso privato di filosofia che si pagava dando ripetizioni ai
ragazzi.
Ordinato sacerdote a Limoges, andò
a Tolosa con l’idea di farsi gesuita ma, rimasto orfano di padre, dovette
prendersi cura della famiglia, sicché, nel 1741 riuscì a entrare, malgrado
avesse solo diciotto anni, nel seminario dei Bernardini di Tolosa come
insegnante di filosofia, incarico che svolse peraltro con notevole successo,
inviando alla madre buona parte del suo stipendio.
Appassionato di poesia, inviò nel
1743 all’ Académie des Jeux floraux un’ode sull’invenzione della polvere
da sparo, che non fu pubblicata, tanto da lamentarsene in una lettera con
Voltaire, avendone risposta, e iniziando così coll’illustre intellettuale
un’amicizia che sarebbe durata tutta la vita.
Lasciato l'abito ecclesiastico,
accoglie l'invito di Voltaire di venire a Parigi; durante il viaggio ha il tempo
di ricevere un premio dall'Accademia di Montauban, e di tradurre il Ricciolo
rapito di Alexander Pope e, a Parigi, ottiene nel 1746 il premio di poesia
dell'Accademia Francese per La gloire de Louis XIV perpétuée dans le roi son
successeur, e nel 1747, per La clémence de Louis XIV est une des vertus
de son auguste successeur.
Ottiene lavoro come precettore e
continua a scrivere, cimentandosi questa volta con il genere tragico. Scrive la
tragedia Denys le Tyran, dedicata a Voltaire che, per quanto oggi appaia
modesta, ebbe un notevole successo, con il pubblico che applaudì apertamente
l'autore. Nei due anni successivi, rappresentò ancora con successo l'
Aristomène, mentre la Cléopâtre, una tragedia enfatica, fu accolta
freddamente.
Nel 1752 rappresentò gli
Héraclides, nel 1753, l' Egyptus, e la tragedia, Numitor,
tratta dalla favola di La Fontaine Le fleuve Scamandre, senza farla mai
rappresentare.
Nel 1751 aveva scritto, in
occasione della nascita del duca di Borgogna, il fratello maggiore del futuro
Luigi XVI, il testo dell' Acanthe et Céphise, una favola pastorale
musicata da Rameau. Continuerà a fornire testi al grande Rameau e a Grétry, con
un notevole successo, fino a progettare l'adattamento di testi classici del
teatro francese per la messa in musica nello stile del canto italiano.
Dopo aver avuto pericolose
relazioni con due favorite del potente maresciallo di Francia de Saxe, Marmontel
accettò l'ospitalità del finanziere Lapopelinière a Passy, ove con tutta
tranquillità pose mano al poemetto celebrativo di Luigi XV, L'établissement
de l'école militaire, che gli fece guadagnare la protezione della favorita
reale, M.me de Pompadour.
Dal 1755, con l' Alcibiade, ou
le Moi, inizia a scrivere sul Mercure de France, dove inizia a
pubblicare il primo dei suoi Racconti morali, che ottengono un grande
successo: seguono Soliman II, Le Scrupule, e via via, mensilmente,
gli altri, stampati in volume a partire dal 1761, tradotti e imitati in tutta
Europa. Nel 1758 assume la direzione del Mercure de France e si
trasferisce a Parigi. Una satira recitata in un salotto letterario contro il
duca d'Aumont, che se ne lamenta con il re, gli costa undici giorni di prigione
alla Bastiglia e la direzione del Mercure con i privilegi connessi.
L'Académie française lo premia nel
1760 per la poesia dell' Epître aux poètes sur les charmes de l'étude.
Nel 1763 pubblica la Poétique
française, dedicata a Luigi XV, quasi un'esortazione alla nomina ad
accademico di Francia, che infatti ottiene il 22 diccembre.
Nel 1767 esce un'opera sulla quale
Marmontel ripone molte speranze, il romanzo storico Bélisaire, nel quale
affronta temi religiosi, filosofici e politici attirandosi le ire della Sorbona
e quelle dell’Arcivescovo di Parigi. Tuttavia di fronte al silenzio mantenuto
dalla corte e dal Parlamento, il libro può circolare liberamente ed essere
apprezzato all'estero, anche dalle corti assolutistiche d'Austria, Prussia e di
Russia.
Nominato storiografo ufficiale
della Francia nel 1771, pubblica nel 1777 Les Incas, dedicata al re
Gustavo III di Svezia.
Nel 1783, con la morte di d'Alembert,
ottiene la carica di segretario perpetuo dell'Académie. Raggiunge così
l'apice del successo, sia sotto l'aspetto dei riconoscimenti letterari che del
benessere economico. Ma la crisi politica ed economica precipita in Francia e
Marmontel che teme gli sviluppi della Rivoluzione, per evadere da una realtà che
non comprende e non accetta, torna a scrivere i vecchi temi che gli avevano
assicurato tanto successo trentanni prima. Dal 1789 al 1792 pubblica sul
Mercure i Nouveaux contes moraux, che mantengono la grazia dei
precedenti.
Nel 1792 sono soppresse le
accademie: l'incalzare degli avvenimenti militari e la più forte
radicalizzazione dello scontro politico e sociale gli consigliano di abbandonare
Parigi per Evreux e poi per la casa di campagna di Habloville; qui compone un
corso elementare di lingua francese, Leçons d'un père à ses enfants sur la
langue française - e le Mémoires d'un père pour servir à l'instruction de
ses enfants, che saranno pubblicate postume. Dopo la svolta moderata del
Direttorio viene, nell'aprile 1797, candidato al Consiglio degli Anziani, ma un
colpo di stato contro i realisti e moderati, mette fine alla sua pur modesta
carriera politica. Evitata la deportazione grazie all'età avanzata, Marmontel
torna nella sua casa di campagna dove, il 31 dicembre 1799, muore d'infarto.
Lascia 22 opere teatrali, 5 libri
di poesie, racconti, saggi e opere diverse.
FILATELIA
FRANCIA Anno
1973 ( Annullo Meccanico Illustrato)
MARNIX PHILIPS SIT ALDEGONDE
(Olanda)
Nato a Bruxelles
nel 1540. Morto a Leiden, 15 dicembre 1598.
E’ stato uno
scrittore fiammingo/olandese e statista, e il probabile autore del testo
olandese dell’inno nazionale, Wilhelmus.
Figlio di
Giacobbe di Marnix, barone di Pottes, ha studiato teologia a Ginevra. Tornando
ai Paesi Bassi nel 1560, si occupò della Riforma, prendendo parte attiva nel
compromesso dei nobili nel 1565 e l'assemblaggio di Sint-Truiden. Ha pubblicato
un opuscolo per giustificare la Beeldenstorm , il movimento iconoclasta che ha
devastato molte chiese nelle Fiandre nel 1566, e dovette abbandonare il paese.
Dopo aver
trascorso qualche tempo in Frisia e, nel Palatinato, nel 1570 fu assunto al
servizio di William, principe di Orange, e nel 1572 fu inviato come suo
rappresentante alla prima riunione degli Stati generali riuniti a Dordrecht. Nel
1573 fu fatto prigioniero dagli spagnoli a Maaslandsluys, ma è stato scambiato
l'anno successivo. Egli è stato inviato come rappresentante delle province
ribelli a Parigi e Londra, dove ha tentato invano di ottenere l'aiuto efficace
della regina, Elisabetta I d'Inghilterra.
Nel 1578 era alla
Dieta di Worms, dove ha fatto un eloquente, ma inutile, appello per aiuti ai
principi tedeschi. Altrettanto vani sono stati i suoi sforzi nello stesso anno
per convincere i magistrati di Gand a cessare la persecuzione dei cattolici in
città. Nel 1583 è stato eletto borgomastro di Anversa. Nel 1585, non avendo
potuto difendere la città che era stata assediata, si arrese.
Dopo l'assedio si
ritirò dagli affari pubblici.
Visse i suoi
ultimi anni a Leiden e nella sua tenuta in Zeeland, dove lavorò alla traduzione
della Bibbia. Morì a Leiden il il 15 dicembre 1598.
Marnix ebbe
parte nello sviluppo della letteratura olandese che seguì il periodo classico,
rappresentato da scrittori come il poeta e storico Pieter Hooft.
Delle sue opere,
la più nota è il romanzo Bee-hive (De roomsche byen-Korf), pubblicato nel
1569 durante il suo esilio in Frisia, una satira amara della fede e delle
pratiche della Chiesa cattolica romana. L’opera è stata tradotta o adattata, in
francese, tedesco e inglese. Scrisse anche un trattato di didattica dedicata a
Giovanni, conte di Nassau. Come poeta, St. Aldegonde è principalmente conosciuto
attraverso la sua traduzione metrica dei Salmi (1580/1591) e, l'inno
nazionale olandese van Wilhelmus Nassouwe che viene a lui attribuito.
Le sue opere
complete, a cura di Lacroix e Quinet, sono state pubblicate a Bruxelles in 7
volumi (1855-1859), e i suoi scritti religiosi e teologici, a cura di Van
Toorenenbergen, a L'Aia, in 4 volumi (1871-1891).
Marnix ha scritto
una delle prime traduzioni della Bibbia in olandese.
Meno noto al
grande pubblico è il suo lavoro come crittografo per il quale è considerato il
primo crittografo olandese.
FILATELIA
BELGIO 1964 (1287(, OLANDA Anno 1938,
MAROTTA GIUSEPPE
(Italia)
Nasce a Napoli il
5 aprile 1902 e ivi muore il 12 ottobre 1963.
Collaborò con
diverse testate di riviste e di giornali, tra cui il “Corriere della Sera” su
cui pubblicò racconti ambientati nella sua Napoli. Come scrittore di libri
esordì con l’editrice Ceschina col romanzo Tutte a me (1932), seguito da
Questa volta mi sposo. Collaborò anche a giornali satirici allora in voga
come il ”Guerrin Meschino” e “Bertoldo”.
Scrittore
prolifico, dopo il 1934 pubblica con diverse case editrici Divorziamo per
piacere ( 1934), Mezzo miliardo (1940) e La scure d'argento
(1941). due raccolte di novelle Il leone sgombra (1944) e Nulla di
serio (1946).
Nel 1947 pubblica
per Bompiani una raccolta di 36 racconti, già editi su un quotidiano milanese,
con il titolo L'oro di Napoli, che diventerà un film nel 1954 per la
regia di Vittorio De Sica.
Nel 1948,
pubblica Le avventure di Charlot, raccolta di racconti illustrati da
Ferdinando Palermo, importante firma del Corriere dei piccoli.
Seguono San
Gennaro non dice mai no (1948), A Milano non fa freddo (1949),
Pietre e nuvole (1950), Gli alunni del sole (1952), Le madri
(1952), Coraggio, guardiamo (1953), Mi voglio divertire ( 1955),
Salute a noi (1955), Mal di galleria (1958), Questo buffo
cinema (1957), Marotta Ciak (1958), Gli alunni del tempo
(1960), Le milanesi (1962), Visti e perduti (1962), Facce
dispari ( 1963).
Per il teatro
scrive Il califfo Esposito (1956), Veronica e i suoi ospiti
(insieme a Belisario Randone), e ancora: Il contratto, Bello di papà, Il
malato per tutti, Vado per vedove.
Marotta si occupò
anche di cinema, collaborando con De Sica, Zavattini e altri.
Fu anche critico
cinematografico per l'”Europeo” fino alla fine della sua vita.
FILATELIA
ITALIA Anno 1995 (2217)
Marsden
John
(Australia)
Nato il 27
settembre 1950 a Victoria.
Trascorse la sua
infanzia a Victoria. All’età di dieci anni la sua famiglia si trasferì a Sydney
dove egli frequentò una scuola per allievi militari. Iscrittosi poi
all’università, conseguì la laurea in lettere.
Per nove anni
insegnò alla scuola secondaria di Geelong e poi nella città universitaria di
Timbertop. Nel 1982 fu arrestato per tumulti in merito alla costruzione della
diga di Franklin e fece tesoro del tempo trascorso in prigione per utilizzare
tale esperienza in alcuni romanzi, Lettere dalla parte interna (1991) e
nella serie Domani (1993-1999), composta di otto volumi tra i quali
Domani, quando la guerra cominciò (1993) ebbe in Australia 27 edizioni. .
Pubblicò il primo
libro Così per dirlo nel 1987 e ad esso seguirono:
Il grande Gatenby
(1989), Il viaggio, Rimanere vivo durante l'anno 5, Time (1990),
Lettere dalla parte interna 1991),
Prenda la mia parola(1992),
Cercando Trouble (1993), Che si sappia tutto di Writing
(1993), Scuola fredda (1996),
Checkers
(1996), Ciò che credo (1996), Per le cerimonie nuziali e funeree
(1996), Caro Miffy (1997),
Business degli uomini
segreti (1998), Inverno (2000), I conigli, Hamlet
(2008),
Mentre vivo
(2003), Incurabile (2005), Il cerchio del volo (2006) .
Autore di libri per ragazzi e adolescenti, nella sua opera tratta anche
argomenti fantastici, presentando i suoi personaggi in mezzo ad una foresta
pluviale in cui si incontrano esseri nati dalla fantasia degli aborigeni
australiani La foresta pluviale magica è la storia dell'avventura di Sam e del
suo amico Naomi.
FILATELIA
AUSTRALIA Anno 2002 (fog. 73)
MARSH NGAIO
(Inghilterra)
Nata il 23 aprile del 1895. Morta nel febbraio del 1982.
Scrittrice di
romanzi gialli, venne insignita nel 1966 con la medaglia di Dama Comandante (DBE,
Dame - Commander of the British Empire).
Nel 1978 viene
premiata con il Mystery Writers of America.
Nel 1991 la
scrittrice Margaret Lewis ha scritto la sua autobiografia.
È autrice di
numerosi romanzi gialli molti dei quali pubblicati in Italia dall’Editrice
Mondadori nella collana “Gialli Mondadori”. Tra questi: 1934
Giochiamo all'assassino,
1935
Tra bisturi e siringhe,
1936 Morire d'estasi, 1937
Delitto d'annata,
1938
Artisti in delitto,
1938
La medaglia del Cellini,
1939
Ouverture per un delitto,
1940
Morte in ascensore,
1947
Giù il sipario!,
1951
Sangue in palcoscenico,
1955
Scaglie di giustizia,
1956
Rito macabro,
1958
La morte canta,
1959
Ricevimento col morto,
1963
Bassa marea,
1966
Il guanto insanguinato,
1968
Complotto di bordo,
1970
Quel giorno a Roma,
1978
Errore fatale,
FILATELIA
NUOVA
ZELANDA Anno 1989 (1026)
MARSHAK
Samuil Yakovlevich
(Russia)
Nato il 3
novembre 1887 a Voronezh e morto il 4 giugno del 1964 a Mosca.
Fu scrittore, traduttore e poeta per bambini. Tradusse in russo I sonetti
di Shakesperare, poesie di William Blake e Robert Burns, e le storie di Rudyard
Kipling.
Segue i primi
studi nella città di Ostrogozhsk, un sobborgo di Voronezh, e sin dall’infanzia
comincia a comporre poesie. Quando nel 1902 la famiglia si trasferisce a San
Pietroburgo al giovane Samuil viene impedito di frequentare la scuola normale in
quanto discendente da famiglia ebraica. Ma per intervento di un critico
influente, Vladimir Stasov, che aveva riscontrato nel giovane un vero talento
letterario, si ottiene una deroga alla legge vigente. In seguito fu lo stesso
Stavov ad introdurre il giovane Samuil nell’ambiente culturale locale dove
incontra Maxim Gorky e Feodor Chaliapin.
Nel 1904,
essendogli stato diagnosticato un inizio di tubercolosi, deve lasciare il clima
freddo di San Pietroburgo per trasferirsi nella località di Yalta sul Mar Nero,
ospite della famiglia di Gorki. Supera la malattia grazie all’aiuto finanziario
di Gorki e di Chaliapin.
Inizia a
pubblicare le sue opere nel 1904 su riviste ebraiche. Ritornato a San
Pietroburgo, collabora con la rivista “Satyricon”.
Nel 1912 ,
trasferitosi in Inghilterra, studia filosofia all’università di Londra e lavora
attivamente quale traduttore di William Blake, Robert Burns, William Wordsworth.
Poco prima della prima guerra mondiale, nel 1914 torna in Russia dove
continua a svolgere il lavoro di traduttore.
Nel 1917
comincia ad occuparsi dell’educazione di bambini dei profughi ebrei, dando così
vita ad una nuova attività rivolta all’infanzia. Crea una specie di centro per
giovani con annesso un teatrino, una biblioteca e luoghi di ricreazione e
studio. Scrive pièces teatrali per bambini , in seguito raccolte nel
volume Giochi per bambini.
Nella sua opera
rivolta ai giovani ci sono romanzi, racconti, novelle ma soprattutto poesie. A
partire dal 1922 collabora con la casa editrice Raduga, e pubblica:
Kids in gabbia, Fuoco 1923, Racconti di topi, L’uccello blu, Il
Circo, Il gelato, Ieri e oggi 1925, Bagagli 1926, Il barbone,
1927, 1930, che divenne molto popolare. Libro a molti colori 1948,
Tutto l'anno 1948, Racconto tranquillo 1956, ecc.
É stato il
traduttore in russo di Gianni Rodari.
Le sue
traduzioni erano cosi accurate e”partecipate” che venne considerato da alcuni
critici non soltanto il traduttore dell’opera ma un co-autore.
Nell’ ultimo anno di vita scrisse versetti
epigrammatici cui diede il nome di Epigrammi lirici e furono inseriti nel
suo ultimo libro Testi selezionati (1963).
FILATELIA
RUSSIA Anno 1987 (5455)
MARTÌ JOSÈ
(Cuba)
Benché figlio di un funzionario spagnolo, fu per tutta la vita sostenitore
dell’indipendenza cubana.
Nato a L’Avana nel 1853, dimostrò sin dall’adolescenza le sue tendenze politiche
tanto da essere condannato e poi trasferito in Spagna nel 1870, dove visse in
libertà vigilata e poté così compiere gli studi superiori. Nel 1878, dopo aver
visitato le principali città europee per ottenere consensi e adesioni alle sue
idee e al suo movimento patriottico, rientrò in patria nel 1878 per poi essere
nuovamente espulso solo dopo un anno di permanenza. Riparò a Parigi ma poi partì
per New York per essere più vicino ai suoi compagni di lotta.
Per diffondere sempre più le sue idee visitò il Messico, il Guatemala, il
Venezuela, acquisendo una profonda conoscenza dei paesi dell’America Latina.
Cominciò ad essere considerato un paladino dell’indipendenza nazionale cubana e
un prestigioso dirigente rivoluzionario latino-americano.
Martì, convinto che l’indipendenza non poteva essere ottenuta solamente
attraverso un conflitto armato, nel 1895 progettò una insurrezione. Collaborò
ad armare in Florida un piccolo esercito rivoluzionario con lo scopo di sbarcare
a Cuba e liberare l’isola dagli Spagnoli. Benché il comando dell’esercito fosse
stato affidato al generale Màximo Gòmez, volle partecipare personalmente e
attivamente alla lotta. Nel 1896 a Dos Rios cadde colpito a morte subito dopo lo
sbarco sotto il fuoco degli spagnoli.
Josè Martì è considerato un eroe dell’indipendenza cubana.
Martì fu un saggista politico, un giornalista, un autore di discorsi e scritti
politici. Ma fu anche un poeta di radice whitmaniana e anticipatore della
poetica moderna. Tra i suoi scritti emergono le liriche Il piccolo Ismaele
(1882), un volume di Versi semplici (1991), e i Versi liberi
compresi nelle Poesie complete pubblicate postume nel 1953.
Scrisse il romanzo Amicizia funesta (1885) e il saggio La repubblica
spagnola prima della rivoluzione cubana (1873).
FILATELIA
ARGENTINA Anno 1995 (1984), CINA Anno 1953 (997), COLOMBIA
Anno 1955 (498/9+PA 278), COSTARICA Anno 1995 (590), CUBA Anno 1917 (175),
1925/45 (184), 1937 (246), 1948 (313+39 PA), 1953 (385/394) , 1954
(402), 1960 (207 PA.), 1961 (561 + fog. 18PA.), 1962 (fog. 32), 1964 (786),
1968 (1239), 1969 (1313), 1972 (1582), 1973 (1688), 1974 (1754), 1975 (1876),
1977 (2019), 1978 (2066+ 273/5 PA.), 1979 (2998), 1983 (2415) , 1985
(2643), 1986 (2745), 1988 (2885), 1989 (2998), 1991 (3112 e3154), 1992
(3205/6), 1993 (3319/21), 1995 (3739/41), 1996 (3505), 1998 (3734, 3774), 2000
(3876/8), 2004 (4142/51) , 2005 (12 valori), 2006
(4402 14 valori), 2007 (4424/4433), 2008 (4542/9),
2010 (4923/34) , 2013 (5097103) , DDR Anno
1978 (2020), DOMINICA Anno 1954 (430), 1983 (441 PA.), 1995 (1170/2),
2003 (1491), EL SALVADOR Anno 1953 (575/9 + 127 PA.), UNGHERIA Anno 1973
(2343), INDIA Anno 1997 (1039), MEXICO Anno 1995 (1603), NICARAGUA Anno 1983
(1238, 1311), 1989 (1271 PA.), PARAGUAY Anno 1995 (2699 AB), SPAGNA Anno 1995
(2948), URSS Anno 1974 (4016).
Martić
Grga
(Bosnia Erzegovina)
Nato nel 1822 a
Posusje, Bosnia, provincia ottomana. Morto nel 1905.
Frate bosniaco,
scrittore, studiò a Zagabria e a Pest. Trascorse la maggior parte della sua vita
in Bosnia, nel convento francescano di Kresevo.
Fu una delle
persone chiave nel movimento bosniaco di integrazione delle popolazioni
bosniache, ortodosse, cattoliche e musulmane.
Martić aprì una
scuola in
Kreševo
nel 1847 e un ginnasio a
Sarajevo.
La sua opera
letteraria più nota è Osvetnici, un poema epico sulla lotta contro il
dominio
ottomano.
FILATELIA
BOSNIA ERZEGOVINA Anno 2005 (138), JUGOSLAVIA Anno 1972
(1372)
MARTIN DU GARD ROGER
(Francia)
Nato a Neuilly-sur-Seine il 23 marzo 1881, morì a Bellême il 23 agosto 1958.
Di famiglia agiata di magistrati e finanzieri, dopo gli studi al liceo Condorcet
fu ammesso alla Scuola di Chartres dove esce col diploma di archivista
paleografo. Dal 1908 al 1913 si dedica a studi di carattere sociologico. Ma
subito si sveglia in lui la passione per la letteratura.
Nel 1906, dopo il suo matrimonio, inizia a scrivere una Vie de Saint,
biografia di un prete, che non condurrà a termine e che determinerà in lui una
crisi. Dopo cure presso eminenti neurologi, si rimette al lavoro e di getto
scrive il romanzo Divenire (1908).
L’anno seguente decide di stabilirsi in campagna e resterà fedele a tale
decisione fino alla fine. Scrive un altro romanzo, Jean Barois (1913) che
tratta in parte del processo Dreyfus, e una farsa paesana dal titolo Il
testamento di Père Leleu.
Intanto Marti si sentiva spinto anche verso il teatro e il suo incontro con
Jacques Copeau, che intendeva rinnovare il Vieux Colombier, fu determinante. Ma
la guerra rallentò i suoi propositi. Tanto che al ritorno del fronte rinuncia
ai progetti di drammaturgo. Prende dimora a Clermont, Oise, e inizia il suo
capolavoro, quel ciclo dei Thibault (1921-40) che comprenderà otto parti
e seguirà la vita di due fratelli nel periodo che va dal 1870 alla Prima guerra
mondiale.
Di tanto in tanto scrive per il teatro qualche altra farsa paesana, La Gonfle
(1824), , Confidenze africane (1931), un dramma in tre atti, Il
taciturno (1931) interpretato da Louis Jouvet e una serie di quadri
campagnoli dal titolo Vecchia Francia (1933).
Nel 1937, mentre preparava l’ultima parte del ciclo dei Thibault apprese
di aver ottenuto il premio Nobel.
Lasciato temporaneamente il suo ritiro, iniziò un viaggio all’estero che toccò
Svezia, Danimarca, Germania, Austria e, oltre oceano, le Antille dove per un
certo tempo vive a Martinica e porta a termine il capolavoro che apparirà nel
1940.
Durante la guerra aveva iniziato una nuova opera Ricordi del colonnello di
Maumort, che non porterà a termine.
Nel 1951 pubblicò il saggio Note su André Gide, cui era stato legato da
amicizia.. Del 1955 sono i suoi Ricordi autobiografici e letterari. La
sua corrispondenza è stata pubblicata nel 1968.
FILATELIA
PALAU Anno 2001 (1704K), COMOREN Anno 1977
(189)
MARTÍNEZ ENRIQUE GONZÁLEZ
(Messico)
Nato a
Guadalajara, Jalisco, il 13 aprile 187. Morto a Mexico City il 19 febbraio 1952.
E’ stato un
poeta, diplomatico, chirurgo e ostetrico. La sua poesia è considerata
principalmente modernista, con elementi del simbolismo francese.
Martínez ha
ricevuto la sua prima educazione tra le mura domestoiche . All'età di 10 anni
entrò nella scuola di preparazione, il Seminario del Consiglio e il Liceo de
Varones dello Stato di Jalisco.
Nel 1893 ha
ottenuto il dottorato a Guadalajara. Nello stesso anno ha pubblicato alcuni
versi su giornali e riviste. Subito dopo la laurea, è stato nominato professore
di Fisiologia presso la Facoltà di Medicina. Dopo due anni di pratica
professionale, ha lasciato la sua città natale per andare a Culiacan, Sinaloa.
In questo stato le sue ambizioni politiche cominciarono a svilupparsi: è
diventato un prefetto politico in varie zone dello Stato e segretario generale
del governo.
Il primo suo
primo libro di poesia, Preludios, è stato pubblicato nel 1903. Dopo la
pubblicazione del terzo libro, Silenter, fu accolto come membro
dell'Accademia messicana. Si trasferì a Città del Messico, dove divenne
presidente dell’ Ateneo della gioventù (1912); fondò la rivista letteraria
“Argos” (1912) e curò il quotidiano “El Imparcial”.
Nelle sua
carriera politica ha assunto nel 1913l l'incarico di Sottosegretario della
Pubblica Istruzione e delle Belle Arti. L'anno successivo divenne segretario del
governo dello Stato di Puebla, Professore di Letteratura francese presso la
Scuola di Studi Superiori e professore di letteratura messicana nella Scuola
Nazionale Preparatoria nel Distretto Federale.
Nel 1917, in
compagnia di altri grandi luminari della letteratura come Ramon Lopez Velarde e
Efrén Rebolledo, ha diretto la rivista “Petaso”.
Martínez è
entrato nel Servizio Esteri messicano nel 1920, occupando la posizione di
ministro plenipotenziario del Messico in Cile, Argentina, Spagna e Portogallo
tra gli anni 1920 e 1931. In seguito tornò in Messico.
Verso la fine del
1942, fece parte del Seminario della cultura messicana, e più tardi nel 1943,
della Scuola Nazionale dove ha tenuto conferenze su temi diversi di storia
letteraria. Era un membro dell'Accademia Messicana della Lingua e della Grammar
School Altamirano. Nel 1944 ha ricevuto il Premio Nazionale di Letteratura Ávila
Camacho per la pubblicazione di Completas Poesias.
Morì a Città del
Messico nel 1952.
Una delle sue
opere che ebbe un ruolo importante nella letteratura rivoluzionaria messicana è
stato il suo poema "Tuércele al Cisne el cuello" (Strizza il collo del
Cigno), scritto nel 1910 e pubblicato nel 1911
FILATELIA
MESSICO Anno 1972 (335) Serie Arte e
scienza del Messico 1972.
MARTINEZ ESTRADA EZEQUIEL
(Argentina)
Nato a San Josè de la Esquinail 14 settembre del 1895. Deceduto a Bahia Blanca
il 4 novembre del 1964.
È autore di varie raccolte di poesia e la sua produzione, fino al 1930, è quasi
esclusivamente poetica. Iniziò nel 1918 con Oro e pietra cui seguirono
Nefelibal (1922), Motivi del cielo (1924), Argentina (1927),
Umoresca (1929), Marionette dai piedi lievi (1929).
Seguirono tre anni di silenzio interrotti da una serie di saggi che rimangono
tra i più importanti per la comprensione della letteratura argentina e
latino-americana . Sono: Radiografia della pampa, (1935), La testa di
Golia (1940), Sarmiento (1946), Panorama delle letterature,
(1946), Nietzsche (1947), Le costanti storiche nel “Facundo”,
1947), La trasfigurazione di Martin Fierro. Tentativo d’interpretazione della
vita argentina (1948) e altri apparsi negli anni dal 1951 fino all’ultimo
del 1964 Realtà e fantasia in Balzac.
La larga risonanza ottenuta dai saggi, in particolar modo Radiografia della
pampa, ha posto in secondo ordine la sua produzione narrativa che, tuttavia,
è parte essenziale della sua opera. Si ricordano: L’alluvione (1943),
Tre racconti senza amore (1956), Sabato Santo (1956), Marte
Riquelme (1956), La tosse e altri divertimenti (1957)
FILATELIA
ARGENTINA Anno 2005 (2005)
MARTINSON HARRY
(Svezia)
Così di lui si legge sull’Enciclopedia Rizzoli-Larousse: “La natura, esplorata
nelle piccole e nelle grandi cose, resta lo sfondo principale della sua poesia,
in cui i motivi dell’esperienza umana (l’amore, la morte, la fatica, il dolore)
si innestano in una severa riflessione metafisica”.
Martinson nacque a Jämshög (Blekinge) il 6 maggio 1904. La sua infanzia, non
certo felice, fu contrassegnata dalla povertà e dal duro lavoro nei campi. A
quattordici anni si imbarca come mozzo. Una dura esperienza di vita, trascorsa e
affinatasi in paesi lontani. Le sue letture lo portarono a conoscere Kipling,
Lawrence, London, Whitman, autori di cui si avverte l’influsso in alcune sue
opere di fantasia. Quando approda alla letteratura dà il suo contributo
all’antologia svedese Fem unga (Cinque giovani), svelando una vena lirica
moderna e un entusiasmo primitivo e mistico.
Tutte le memorie della sua infanzia affluiscono nelle sue liriche e nei suoi
romanzi. Scrive e pubblica Viaggi senza meta (1932) il suo più importante
libro di viaggi, Capo dell’addio (1933), Fioriscono le ortiche
(1935), La via d’uscita (1936). Ricche connotazioni liriche,
naturalistiche, cosmiche sono inserite in raccolte di poesie e romanzi, quali
Nomade (1931), Natura (1934), La valle di mezza estate
(1938), Il facile e il difficile (1939), il poema Aniara (1956)
storia di uno sfortunato viaggio dell’umanità a bordo di una astronave, La
strada per Klockrike (1948).
Abbandono alla contemplazione e apocalittiche visioni si alternano nelle
raccolte liriche Cicala (1953), Le erbe nella Thule (1958). La
carrozza (1960), Poesie di luce e di ombra (1971).
Nel 1974 ottenne il premio Nobel.
FILATELIA
PALAU Anno 2001 (BF 188), SVEZIA Anno 1983 (1237),
1994 (1838)
MARTISON MOA
(Svezia)
Nata a Vårdnäs
in Östergötland nel 1890. Morta nel 1964.
Helga Maria
Swartz (era questo il suo vero nome) era figlia di una ragazza celibe.
Quando la madre
si sposò, visse col patrigno che lavorava come contadino in una azienda agricola
a Norrköping. Costui, dedito al bere, abbandonò la famiglia per andarsene con
una prostituta e la madre dovette lavorare come domestica.
Moa trascorse
l’infanzia in povertà e miseria e tale esperienza costituisce molta parte della
sua opera, riverberandosi in molti personaggi. Dopo la pubblicazione delle sue
memorie i critici accostarono la sua opera a quella di Massimo Gorki.
Terminata la
scuola elementare, cominciò a lavorare come barista e nel 1910 sposò un operaio
che le rese la vita impossibile. Ebbe cinque figli, due dei quali annegarono.
Rimasta vedova nel 1925 sposò un marinaio Henry Martinson di quindici anni più
giovane.
Autodidatta,
aderì al movimento socialista e iniziò a scrivere per alcuni giornali, toccando
argomenti legati al mondo del lavoro. Lesse autori come Dostoyevsky, Zola,
Gorkij e particolarmente Martin Andersen-Nexø. Nel 1934 partecipò al primo
congresso del sindacato dei produttori sovietici.
La prima storia Pigmamma, fu pubblicata su un giornale nel 1927 e nel
1933 debuttò all’età di 43 anni col romanzo Le donne e Appletrees, in
cui descrive le vicenda di donne della classe operaia e le loro lotte contro la
povertà, le difficoltà della vita familiare, in particolar modo la violenza da
parte di mariti, per lo più dediti all’alcool.
Scrisse una ventina di romanzi. Le sue migliori opere sono Mor un
romanzo e la trilogia Gifter sig (1936), Kyrkbrollop (1938),
e Kungens rosor (1938), seguite da Salls soner (1934),
Ràgvakt (1935) e Drottningen Gràggyllian (1937).
Nel 1974 divise
il premio Nobel per letteratura con Eyvind Johnson.
FILATELIA
SVEZIA Anno 1990 (1615/6)
MARTORELLI JOANOT o JOAN
(Spagna)
Nato a Valencia tra il 1413 e il 1415 e morto nel 1468.
Nacque da nobile famiglia proveniente da Candia e stabilitasi a Valencia dal
1400.
Padrone dei feudi di Murla y Benibraf, trascorse la vita tra armi, amori e
viaggi, Durante uno di questi in Inghilterra tradusse il poema del XII secolo
Guy de Warwick.
Suo nonno fu consigliere reale e suo padre maggiordomo del re Martin el Humano.
Alla morte della sorella Isabella, erede di importanti beni della famiglia del
marito, il falconiere reale Ausias March, ne entrò in possesso. Si racconta che
i parenti si opposero e che Martorell sfidò a duello suo cugino per aver
amoreggiato con sua sorella, promettendole di sposarla e di non aver poi
mantenutola promessa.
La sua vita fu caotica e tormentata. Dovette affrontare diversi duelli, come
scrisse nella sue Lettere di battaglia e Flor de cavalleria,
dilapidò il patrimonio, e dovette ricorre spesso ad usurai avidi che lo
ridussero sul lastrico.
La sua opera più nota è Tirant lo Blanc, considerata la prima novella
europea. In essa si narrano le gesta del cavaliere Tirant e dei suoi amori con
Carmesina.
Alcuni indizi tendono a dimostrare che l’opera stampata nel 1490 da Nicolàs
Spindeler non corrisponde esattamente al manoscritto che Martorell lasciò
all’usuraio catalano Martì Joan de Galba.
La critica oggi tende a sostenere che Galba è solo il traductor della
quarta parte dell’opera, come attesta il colofòn. E forse questa è anche una
inesattezza in quanto Galba non era un letterato e morì prima che la
pubblicazione dell’opera venisse completata. Qualcuno sostiene che quasi
sicuramente a rimaneggiare l’opera fu Joan Rois de Corella. .
FILATELIA
SPAGNA Anno 1990
(2685)
MARTOVICH, LES '
(ALEKSEI SEMENOVICH)
(Ucraina)
Nato il 31
gennaio 1871, nel villaggio di Torgovitsa, nell'attuale Gorodenka Raion. Morto
il 29 dicembre 1915 , nel villaggio di Pogorisko, oggi Nesterov Raion, L'vov
Oblast.
Scrittore ucraino
e personaggio pubblico, ha ricevuto una istruzione superiore in Diritto come
studente esterno. Dal 1895 ha esercitato il diritto nei villaggi in Galizia,
che allora faceva parte dell'impero austro-ungarico, e ha svolto un lavoro
sociale ed educativo. Nel 1897-98 è stato redattore del quotidiano “Kyi Golos
Gromads” '(Voce della Comunità).
Democratico per
convinzione, Martovich simpatizzò con la lotta di liberazione delle persone che
lavorano ed è stato attratto da socialismo scientifico. I suoi lavori sono
stati pubblicati nel 1889. La breve storia sociopsicologica La morte di un
contadino (1898) lo ha portato successo. Seguirono Nechital'nik
(1900), Pan'ko Sly e altri racconti (1903), e Il dono di
Stribog e altri racconti (1905), Martovich si classificò tra i più grandi
scrittori ucraini di storie brevi e ha dimostrato di essere un portavoce della
classe dei contadini che aspiravano alla libertà. Nella novella satirica
Superstizione (1917) ha ridicolizzato i costumi della borghesia e degli
intellettuali borghesi. Martovich era anche un pubblicista, a lui si deve
l'annuncio rivoluzionario "Il primo maggio 1893 di Karl Marx "nella città di
Kolomye. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue.
Opere: Tvory
, 1954, Za mezhu: Opovidannia, 1968, Zabobon , 1971, Podarok Striboga, 1971.
FILATELIA
UCRAINA 1996 (Annullo speciale)
MARULIC MARUL
(Yugoslavia)
Nato a Spalato
nel 1450 e ivi morto nel 1524
Fu figura di rilievo nei circoli umanistici di Spalato. Nei suoi numerosi
scritti in prosa latina ribadì i principi dell’ortodossia cattolica e condannò
l’immoralità del clero.
Le stesse
polemiche che ispirarono la sua opera più nota, il poemetto Storia della
Santa vedova Giuditta (1501) in lingua croata: di nuova concezione (l’autore
si serve dell’argomento biblico per alludere ai problemi contemporanei)
costituisce la prima opera di rilievo della letteratura dalmato-ragusea.
FILATELIA
CROAZIA Anno 1995 (289+fog.13), 2000 (512), YUGOSLAVIA Anno 1951
(583), TRIESTE ZONA B Anno 1951, (40)
Marziale Marco Valerio
(Roma Antica)
Nacque a
Bilbilis, cittadina della Spagna Tarragonese, fra il 38 e il 41 d.C. e ivi morì
nel 103 ca.
Ebbe la sua
prima educazione a Tarragona, sotto la guida di grammatici e retori. Nel 64 si
recò a Roma, sperando di farvi fortuna come era accaduto ad altri letterati
della regione quali Seneca, Lucano, Quintiliano. Nella capitale imperiale si
indirizzò, secondo gli auspici dei genitori, alla professione di avvocato verso
la quale provava un'insanabile avversione preferì dedicarsi alla poesia.
Verso l'80, in
occasione dell'inaugurazione dell'Anfiteatro Flavio Marziale pubblicò il primo
libro di epigrammi detto Liber de spectaculis (sugli spettacoli del
Colosseo) che gli procurò delle lodi. Grazie a questo primo successo ebbe
dall'imperatore Tito lo ius trium liberorum, che comportava una serie di
privilegi per i cittadini che avessero almeno tre figli, nonostante che - a
quanto pare - il poeta non fosse nemmeno sposato. Il successore di Tito,
Domiziano, confermò i privilegi concessi dal fratello.
Verso l'anno 84
o 85 comparvero altri due libri di epigrammi: "Xenia" (doni per gli
ospiti) e Apophoreta (doni da portar via alla fine del banchetto).
I primi di due
libri di epigrammi delusero le attese del poeta che si ritirò per alcuni mesi a
Forum Cornelii (Imola), ospite di un potente amico. Lì pubblicò il suo terzo
libro ma poi lo riprese la nostalgia di Roma, ambiente variopinto e multiforme,
fonte di ispirazione della sua poesia.
Dopo
l'assassinio di Domiziano nel 96, sotto i principati di Nerva e poi di Traiano
si instaurò a Roma un clima morale austero. Marziale tentò di ingraziarsi i
nuovi governanti, ma i suoi epigrammi mal si conciliavano con il nuovo
orientamento del potere. Inoltre probabilmente egli era ormai troppo noto per i
suoi passati rapporti con l'odiato predecessore di Nerva. Nel 98, infine, compì
il viaggio di ritorno alla città natia. Tra il 90 e il 102 pubblicò
complessivamente altri otto libri di epigrammi.
A Bilbilis una
ricca vedova di nome Marcella, presa d'ammirazione per la fama e la poesia del
poeta, gli addolcì gli ultimi anni della vita, mettendolo nella situazione di
poter vivere agiatamente col dono di una casa e di un podere.
Marziale morì a
circa 64 anni a Bilbilis, come attesta da una lettera dell'anno 104, inviata da
Plinio il Giovane a Cornelio Prisco, nella quale il mittente dà un giudizio sul
poeta spagnolo, che gli aveva indirizzato alcuni epigrammi di elogio per la sua
attività di avvocato.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1974 (1841)
MASAOKA SHIKI
(pseud. di Masaoka Tsunenori)
(Giappone)
Nacque a Matsuyama il 17 settembre 1867. Morì a Tokio il 19 settembre 1902
Nel periodo liceale si interessò di politica ma nel 1883, recatosi a Tokyo si
volse alla filosofia orientale e sulla scia di questa pervenne alla
poesia.
Nel 1884 cominciò a comporre (poesie a schemi tradizionali) e verso il 1887 si
dedicò anche agli haiku. una forma poetica di 17 sillabe che in origine
costituiva il primo verso dello haikai.
Fallito il tentativo di dedicarsi alla narrativa si diede interamente alla
poesia e nel 1892 pubblicò a puntate sulla rivista “Nihon” il saggio Discorso
sullo haiku della biblioteca delle fonti classiche: e in seguito Il libro
dedicato ai poeti di tanka.
Aprì la sua casa del quartiere di Negishi a Tokyo a incontri cui parteciparono
molti poeti di tanka moderno. Mise in pratica il suo ideale di poesia in
opere come Una goccia di inchiostro (1901), Chiacchiere di un malato
(1902).
Le opere postume Canti del paese di bambù (1904) e Alberi spogli sulla
montagna invernale (1924-25) raccolgono i suoi tanka e haiku.
FILATELIA
GIAPPONE Anno 1951 (490), 2009
MASHARA, MIKHAS (MIKHAIL)
ANTONOVICH
(Bielorussia)
Nato il 5
novembre 1902, nel villaggio di Toboly, l'odierna regione di Vitebsk.
Scrittore
sovietico. Membro del PCUS dal 1943.
Mashara era
figlio di un povero contadino. E 'autore dei Bozzetti collezioni di poesia
(1928), Verso il sole (1934), Eva di primavera (1935), Sotto i
tetti di paglia (1937), In Bielorussia (1944), Attraverso le
tempeste (1948), e il Lago del mio paese (1962) e le poesie La
morte di Kalinovskii Kastus '(1934) e Mamma Hill (1936).
Mashara ha
scritto i romanzi La Kresy stanno combattendo (1966), Il Sole Dietro
le sbarre (1968), e Lukishki (1970), sulla lotta per i loro diritti
dei lavoratori della Bielorussia dell’Est. Egli è noto anche come traduttore.
Mashara si è aggiudicata due ordini di Lenin e medaglie varie.
Opere:
Ad rodnykh aselits. Minsk, 1959. Vershy. Minsk, 1971.
FILATELIA
BIELORUSSIA Anno 2002 (Annullo speciale e
Cartolina postale)
MAŠIOTAS PRANA
(Lituania)
Nato nel 1863 il 19 dicembre a Pūstelninkuose, parrocchia di Bubleliu, contea
Fork. Morto nel 1940 il 14 settembre a Kaunas.
Scrittore per ragazzi traduttore, giornalista e autore di libri di testo.
Ha frequentato la scuola elementare dal 1874 al 1883 e il ginnasio
Marijampoles. Nel 1887 si iscrisse all’ Università di Mosca Facoltà di Fisica e
Matematica, Facoltà di insegnanti delle scuole superiori in matematica.
Dopo il 1887 ha lavorato per un istituto finanziario a Lomza ( Polonia) , al
liceo di Riga, dove insegnò matematica. Nel 1918 tornò in Lituania. Dal 1919 al
1923 fu Vice Ministro della Pubblica Istruzione. Nel 1929 fu messo in pensione
e si dedicò al lavoro letterario. Dal 1938-1940 ha vissuto col figlio John
nella città di Kaunas.
Sepolto nel cimitero della città di Kaunas, nel 1993 i suoi resti mortali
furono trasferiti nel cimitero di Petrašiūnai.
Si occupò per tutta la vita di giornalismo, collaborando
con diversi giornali e riviste. Tra questi giornali molti erano destinati
all’infanzia.. Nei suoi scritti tocca diversi generi legati alla sfera
spirituale e sociale, all’istruzione, cultura, letteratura per l'infanzia. Ha
pubblicato articoli su argomenti di teoria giornalismo, lasciando più di 500
saggi giornalistici. Le sue opere eranom spesso firmate con pseudonimi : Asaka,
Ašakaitis, Ašakaitis prana Bismarck, indigeno, lo zio Pranys Mark bis - p
Masaitis p Mošaitis , Bbruno-rossastro Mošaitis o sigle.
Scrisse circa 150 libri, di cui 8 libri di testo
(matematica , fisica, ortografia ) , 30 libri - narrativa per i bambini ( "
Tales ", " Tales of Plants ", " Alcuni libri proibiti ", " Old Man Tales " , "
lepri". Mašiotas ha introdotto in Lituania uno dei primi sistemi metrici e
cominciò a raccontare la matematica come vera formazione di vita. Si occupò
di temi di geografia, storia , fisica e così via . Dalle lingue straniere
tradusse circa 60 libri, tra i quali I viaggi di Gulliver, Robinson
Crusoè, I primi uomini sulla luna , e altri via .
FILATELIA
LITUANIA Anno 2013 (980)
Mason
Edward Bruce GEorge
(Nuova Zelanda)
Nato a Wellington , Nuova Zelanda,
il 28 settembre 1921 e ivi morto il 31 dicembre 1983.
All'età di 5 anni, la sua famiglia
si trasferì a Takapuna. Ha frequentato la Victoria University College e nel
1945, si è laureato con un BA. Ha prestato servizio nella New Zeland Army
(1941-1943) e nella Naval Volunteer Reserve (1943-1945). Successivamente ha
lavorato per il New Zealand Forest Service (1951-1957).
Ha collaborato con la rivista
maori “Te Ao Hou” (1960-1961), una pubblicazione culturalmente significativa.
Era tra i co-fondatori del primo teatro professionale della Nuova Zelanda. Nel
1977 gli è stata conferita la laurea honoris causa da parte
dell’Università di Victoria. Fu anche un critico teatrale per giornali della
capitale dal 1950 al 1980.
Nella
vita privata Mason sposò una ostetrica che condivideva il suo interesse nelle
arti. Hanno avuto tre figli, Belinda, Julian e Rebecca. Morì nel 1982 di cancro.
E’ stato un importante drammaturgo
con un attivo di 34 opere teatrali le quali hanno influenzato il panorama
culturale del paese.
Mason è stato anche un attore,
critico e narratore (scrisse libri di fantascienza). Scrisse la commedia La
fine del tempo d’oro, un classico nel teatro della Nuova Zelanda e un’altra
opera significativa L'albero Pohutukawa che fu il suo primo grande
successo. Il teatro rappresentò per lui una via per evidenziare le questioni
sociali e politiche della nuova società neozelandese.
Nel 1960 ha tradotto per la radio
Il giardino dei ciliegi di Cechov. Nel 1987 pubblicò un ciclo di cinque
commedie, tra cui The Tree Pohutukawa e Hongi, che hanno per tema
la post cultura Maori a contatto con quella europea.
Le
opere di Mason sono studiate nelle scuole e nelle università. Il Centro
di Bruce Mason, con sede ad Auckland, comprende un teatro-auditorium con 1164
posti e un museo con i suoi cimeli.
Scrisse: Il giornale della sera
1953, I vincoli di amore 1953, Il verdetto 1955, Mentre gli
uccelli nel deserto 1957, La fine del tempo d'oro (1959), L'albero
Pohutukawa 1960, Allargare la Luce Allargare 1963, Ordina qui
1963, Per la Russia con Amore 1965, Le Acque del Silenzio 1965,
La mano sul Treno 1967, Swan Song 1967, Hongi 1968, 1974,
Awatea 1969, Non è Natale, ma Guy Fawkes 1976, Corteggiamento 1976,
Sangue dell'Agnello 1981.
FILATELIA
NUOVA ZELANDA Anno 1989.
MASSON ARTHUR
(Belgio)
Nato a Rièzes-lez-Chimay il 22
febbraio del 1896 – Morto il 28 luglio 1970 a Namur.
Trascorse la gioventù vicino al
confine belga e quando il professor Alphonse Bayot venne in visita della sua
famiglia e si fermò per un certo tempo per condurre studi sul dialetto della
regione, fu fortemente impressionato dall’attività dell’accademico e spinto
verso la letteratura.
Si laureò con una tesi su La
Bruyére nel 1922 e in seguito venne nominato professore presso l’Ateneo e la
Scuola Normale di Nivelles dal 1922 al 1946.
Installatosi dopo la guerra nella
regione di Namur scrisse un libro l'anno, fino alla sua morte nel 1970.
A Nivelles iniziò la stesura della
sua opera Toine Culot, Un personaggio che divenne rapidamente popolare,
poco prima della guerra. Nel racconto Masson descrive semplici persone, nel
cuore della Vallonia, in particolare nella valle Viroin. Eventi della sua vita
sono riflessi nella sua opera, legati al destino che condivide con centinaia di
ostaggi, quando, nel dicembre 1942 fu imprigionato nella fortezza di Huy. Fu
liberato nel febbraio del 1943.
Intorno a Toine ruota un piccolo
mondo che ricorda la trilogia di Pagnol ambientata a Marsiglia e Masson lo
descrive con toni profondamente ottimisti, avvalendosi di uno stile diretto,
chiaro, colorato, utilizzando espressioni popolari in vallone e mescolado lo
stile letterario alla lingua parlata.
Toine Culot è l'opera più
nota di Masson, ma tra gli altri libri emerge anche Un gamin terribile ,
divenuto un best-seller nel 1967.
FILATELIA
BELGIO Anno
2005 (3450)
MASTER EDGAR LEE
(U.S.A.)
Nato a Garnett nel Kansas il 23 agosto 1868, morì a Melrose Park, Pennsylvania,
il 5 marzo 1950.
Era figlio di un avvocato e anche lui, dopo aver frequentato gli studi al Knox
College, seguì le orme paterne aprendo uno studio a Lewistone e poi, nel 1902, a
Chicago, dando inizio ad una lucrosa carriera.
Di indole pessimistica e malinconica, che sino ad allora si era considerato un
provinciale isolato e pieno di rancore, trovò uno sfogo e un balsamo nella
poesia. A Chicago, fervente di vita letteraria, trovò il terreno adatto per
pubblicare poesie e racconti su numerose riviste Suo primo lavoro fu Un
libro di versi del 1898, cui negli anni successivi seguirono le raccolte di
poesie Il sangue dei profeti (1905), Canti e sonetti (1910),
Canti e satire (1916), Il libro del giorno del giudizio (1920).
Nel 1903 gli venne l’idea di comporre una antologia di scritti che gli avrebbe
dato la notorietà. Nacque l’Antologia di Spoon River che cominciò
dapprima ad uscire sul “Mirror” e in seguito fu raccolta in volume. L’opera gli
fu suggerita dalla lettura dell’Antologia Palatina – una raccolta di epigrammi
greci. A sua imitazione e in chiave moderna Master compose epigrammi su lapidi
di una immaginaria cittadina del Middle West. Compose così una microstoria di
frammenti di vita cittadina provinciale ripresa tra la fine dell’Ottocento e i
primi del Novecento. Sono le voci incrociate dei morti che, al richiamo del
poeta, si destano per smascherare le ipocrisie, i difetti del potere, le
menzogne degli amanti, la disintegrazione di codici morali.
Master a distanza di tempo pubblicò nel 1924 una seconda raccolta di scritti
sotto il titolo di The New Spoon River che non conobbe la gloria della
prima.
Nel 1920 il poeta lasciò l’avvocatura per stabilirsi a New York, dove scrisse
libri di scarso successo, lavori di teatro, studi critici. Si occupò anche della
stesura di biografie su Lincoln, Lindsay, Whitmann, Mark Twain.
Scrisse Censimento definitivo (1920), il romanzo Volo nuziale.
Tutte opere oscurate dalla fama dei suoi lavori su Spoon River
FILATELIA
USA Anno 1970 (899)
Master
Mitrasen
(India)
Nato nel 1895. Morto nel 1946.
Fu un artista versatile che si è
guadagnata una grande fama come poeta, drammaturgo, cantante folk e scrittore di
racconti brevi.
Proveniente da Himachal Pradesh,
entrò a far parte delle forze armate in tenera età. Dopo il suo congedo
dall'esercito nel 1918, si dedicò a diverse attività creative come la musica
classica e teatro.
FILATELIA
INDIA Anno 2001
(1624)
MATEEVICI ALEXEI
(Bessarabia)
Nato il 27
marzo 1888 a Cainari. Morto 24 agosto 1917 a Chisinau.
Mateevici è uno
degli scrittori più rappresentativi romeni nati in Bessarabia. E 'il primo
figlio di Michael Mateevici sacerdote, nativo di Soroca, sposato Nadezhda
(1863-1930), figlia dell’arciprete Giovanni Neaga Causani.
Sin dalla
scuola elementare il piccolo Alexei cominciò a scoprire e a familiarizzare con
le storie e le ballate, che sentiva raccontare dai genitori e dai contadini.
Nel 1897 i
genitori lo iscrissero alla scuola teologica di Chisinau, che Mateevici
concluse onorevolmente nel 1902. A questa seguirono altri studi in seminario,
dove fece conoscenza e strinse amicizia con il futuro scultore Alexander
Plamadeală, che studiava nel seminario in quello stesso periodo.
Nel 1907, sul
primo numero del giornale "Bessarabia" appaiono alcune sue poesie
Contadini, Io canto, Paese e gli articoli Santo Basilio, Capodanno, Bessarabia
e le canzoni Poporanism di Bessarabia.
Più tardi
studiò presso l'Accademia Teologica di Kiev, dove ottenne la laurea nel 1914.
Tradusse opere di letteratura russa classica e si occupò di studi culturali sul
passato storico del suo popolo.
Pubblicò “Vedomosti
eparhialinîe Kişineovkie" linguistica; Momenti di influenza religiosa
sulle origini e lo sviluppo storico della lingua moldava e i lavori
Ragioni credenze religiose e usanze nella Bessarabia moldava, e Nenie
funebri moldave." Seguirono altre opere e interventi sul riviste varie.
Nel 1914 si
sposò con Anna Borisovna Novitschi, e tornò a Chisinau. Il 22 settembre fu
nominato professore di greco ad interim presso il seminario dove aveva
studiato. Nell'estate del 1917 pubblicò altri studi sulla poesia e nuove poesie
tra cui La nostra lingua, forse la più bella ode alla lingua rumena . Il
13 agosto, malato di tifo, muore in ospedale a Chisinau. Fu sepolto nel cimitero
centrale di Armenian Street. Nel 1934 sulla sua tomba fu eretto un busto dello
scultore Alexander, l’amico che conobbe nel 1910.
(Libera traduzione dall’articolo di Vlada Afteni).
FILATELIA
MOLDAVIA
Anno 1998 (226), Romania Anno 1992 (4048), 2013
MATERS IURIS
(Lettonia)
Nato nel 1845.
Morto nel 1885.
E’ stato uno
scrittore e giornalista lettone. Esponente della nuova corrente letteraria, il
cui obiettivo era la modernizzazione della letteratura lettone, collaborò
attivamente al suo risveglio, scrivendo articoli sulle riviste "Baltijas
Zemkopis" (1875—1880) e "Tiesu Vēstnesis" (1880—1884).
FILATELIA
LETTONIA Anno 1936 (209)
MATHESON RICHARD BURTON
(USA)
Nato a Allendale, New
Jersey.
Figlio degli immigrati
norvegesi Fanny (nata Mathieson) e Bertolf, un lavoratore edile, Matheson è
cresciuto a Brooklyn e si è laureato al Brooklyn Technical High School nel 1943.
Nel 1943 entrò a far parte dell’l'esercito e trascorse la seconda guerra
mondiale come soldato di fanteria. Nel 1949 conseguì la laurea in giornalismo
presso l'Università del Missouri e si trasferì in California nel 1951. Sposò
Ruth Ann Woodson il 1 ° luglio 1952 ed ebbe quattro figli, tre dei quali (Chris,
Richard Christian, e Ali Matheson) sono scrittori di narrativa e sceneggiature.
Autore, sceneggiatore e
soprattutto appassionato di fantasy, horror, e altri generi fantascientifici,
egli è noto come l'autore delle opere The Shrinking Man, Inferno House, Al di
là dei sogni, Somewhere in Time, A Stir of Echoes, alcune delle quali sono
stati utilizzate per diversi film.
Il suo primo racconto,
Born of Man and Woman, apparso in “The Magazine of Fantasy and Science
Fiction” nel 1950 ed è la storia di un bambino mostruoso tenuto incatenato in
una cantina dai suoi genitori, raccontata in prima persona come il diario della
creatura. Tra il 1950 e il 1971, Matheson ha prodotto decine di storie,
mescolando fantascienza, horror e fantasy. Nel 1950 del 1960 è stato membro del
Southern California Writing Group, che comprendeva Charles Beaumont, William F.
Nolan, Ray Bradbury, Jerry Sohl, George Clayton Johnson, e altri.
Ha scritto 14 episodi per la
serie della TV americana Ai confini della realtà, tra cui "Acciaio" e "Nightmare
at 20,000 Feet", oltre a "Little Girl Lost", la storia di una giovane ragazza
catapultata nella quarta dimensione .
Ha collaborato con una serie
di script per la Warner Bros; ha scritto l'episodio di Star Trek "Il
duplicato", considerato uno dei migliori. Nel 1973, Matheson ha guadagnato
il Premio Edgar per i Mystery Writers of America per il suo copione di The
Night Stalker, uno dei due film per la televisione scritti da Matheson che
hanno preceduto la serie Kolchak: The Night Stalker. Matheson ha anche
scritto la sceneggiatura di Fanatic (Die Die My Darling!), Interpretato
da Tallulah Bankhead e Stefanie Powers.
Tra le sue opere: Io sono
leggenda (2007), L'ultimo uomo sulla Terra (1964), L'uomo Omega (1971),Offerta
Tempo di ritorno, The Legend of Hell House, Trilogia del terrore (1975), The
Warriors un romanzo non-fantastico, autobiografico sui soldati americani
adolescenti nella seconda guerra mondiale. Nel corso del 1950 ha pubblicato
alcune storie occidentali (poi raccolti in A Gun), e nel corso del 1990
ha pubblicato romanzi occidentali, come Lo scontro a fuoco, Le memorie di
Wild Bill Hickok, Ombra sul sole. Ha anche scritto un romanzo comico
Blackly locked-room mistery.
Secondo il critico
cinematografico Roger Ebert, l’approccio scientifico di Matheson al
soprannaturale (Io sono leggenda e altri romanzi dal 1950 e 1960) ha
"anticipato il genere pseudorealistico dei romanzi fantasy come il Bambino di
Rosemary e L'esorcista".
In campo cinematografico è
notop per la trasposizione filmica di Duel.
FILATELIA
GUINEA , Anno 2011,
MATOS ANTUN GUSTAV
(Croazia)
Nacque a Tovarnik il 13 giugno 1873 e morì a Zagabria il 17 marzo 1914.
Poeta bohémien, sensibile alla nuova cultura, frequentò la scuola sino alla
sesta classe, ma non conseguì il diploma di maturità. Si recò a Vienna per
studiare veterinaria.
Chiamato alle armi, non avendo alcun diploma, dovette fare il soldato semplice.
Insofferente alla disciplina militare disertò dall’esercito austro-ungarico e
fuggì prima a Belgrado e poi a Parigi. Fu condannato in contumacia come
disertore.
Avvenuta l’amnistia nel 1908 ritornò in patria con già alle spalle alcune
pubblicazioni, le due raccolte di poesie Trucioli (1899) e Nuovi
trucioli 1900, il romanzo Schegge del 1899, Storie stanche
(1909).
A Zagabria dove si trasferì, pubblicò Saggi (1905), La giovane
Croazia (1909) manifesto della poesia modernista.
Visse di giornalismo e di letteratura e raccolse attorno a sé una scuola di
giovani ingegni.
Tutta la sua opera fu pubblicata dopo la sua morte in diciassette volumi.
FILATELIA
CROAZIA Anno 1998 (437), YUGOSLAVIA Anno 1965
(1032),
BOSNIA ERZEGOVINA Anno 2014 (feb)
Matos Guerra de Gregorio
(Brasile)
Nato a Rio de Janeiro nel 1636?. Morto a Recife nel 1696.
Studiò presso il Collegio dei Gesuiti di Rio de Janeiro. Nel 1650 visitò Lisbona
e nel 1652 frequentò l'Università di Coimbra, dove completò la laurea in
giurisprudenza nel 1661.
Si sposò con D. Michaella de Andrade e due anni più tardi fu nominato giudice
in Alcácer do Sal, in provincia di Alentejo, Portogallo. Nel 1672 svolse
l’attività di giudice nella città di Bahia.
Rimasto vedovo nel 1679, tornò in Brasile dove, nel 1691, sposò Maria dos gente.
Gregorio condusse una vita da bohemien. Astioso, malcontento, mordace, criticò
tutto e tutti: la Chiesa, il governo, e tutte le categorie di persone, dai
ricchi e potenti agli umili e poveri, senza distinzione di razza o professione.
Una satira aspra, mordace, all’Aretino, che gli valse il soprannome di Boca do
Inferno (Bocca dell’inferno).
Per i suoi scritti irriverenti e satirici fu esiliato in Angola nel 1694. Molto
malato, riuscì a tornare in Brasile l'anno successivo, ma gli fu vietato di
risiedere a Bahia e di divulgare altre poesie. Perciò prese residenza a Recife
Non
vi è alcuna registrazione della sua morte, non un quadro, non una firma e nessun
testo pubblicato nel corso della sua vita. Tutte le poesie attribuite a Gregorio
sono scritte a mano e raccolte in 24 codici. Tutti datano dal 18 ° secolo e
sono stati copiati da diverse persone. La maggior parte di essi può essere
trovata nella Biblioteca Nazionale di Rio de Janeiro.
Inizialmente, la sua lirica e poesia religiosa hanno attirato l'attenzione
critica. Ancora oggi la sua poesia satirica è molto apprezzata per la
linguistica e il valore sociologico.
Non pubblicati fino al diciannovesimo secolo, i suoi versi barocchi sono stati
raccolti da privati in album manoscritti, divisi in quattro grandi
classificazioni: religiosi, lirici, satirici ed erotici
L'opera poetica di Gregorio de Matos ha incuriosito la maggior parte della
letteratura critica e ha sollevato osservazioni e pareri contraddittori.
Versatile, traduttore, poeta originale e satirico, questi sono le qualifiche con
le quali fu etichettato. Scrisse durante il XVII secolo, quando non vi era
ancora la stampa in Brasile, e il suo lavoro cominciò ad essere pubblicato e ad
essere reso noto solo nel XIX Secolo. Non esistono copie manoscritte autografe.
La sua popolarità indusse altri scrittori a copiare e a ricopiare i testi da lui
scritti, tanto che oggi risulta difficile risolvere il problema della paternità.
FILATELIA
BRASILE Anno 1986 (1808)
MATRAS CHRISTIAN
(Faeroer)
Nato
a Vidareidi nel 1900. Morto a Torshavn nel 1888.
Prese un diploma di medico in
norreno nel 1933 presso l’Università di Copenhagen e nel 1952 divenne professore
nella stessa università. Nel 1965 tornò nelle Isole Faeroer per diventare capo
del dipartimento per la lingua faroese all’Università di Tòrshavn.
Il suo grande lavoro di analisi
della lingua, della letteratura e della cultura faroese, ma anche la sua opera
poetica hanno fatto di lui uno dei più importanti rappresentanti del suo paese.
FILATELIA
FAEROER Anno
1988 (163)
MATTO DE TURNER CLORINDA
(Perù)
Nata a Cuzco l’11 novembre 1852 e ivi morta il 25 ottobre
1909.
Visse nel movimentato periodo di indipendenza
latino-americana e con i suoi scritti ispirò le donne peruviane. Dopo la
morte della madre divenne nota col soprannome di Azucena de los Andes.
Crebbe a Cuzco, l'antica capitale Inca, e trascorse la
maggior parte della sua infanzia nella tenuta della sua famiglia, vicino
al villaggio di Coya. Frequentò la Escuela Nacional de Educandas (scuola
secondaria nazionale femminile). Si specializzò in studi indipendenti, che
includevano la filosofia, la storia naturale, la fisica. Lasciò la scuola
all'età di sedici anni per poter accudire suo fratello e suo padre. Nel
1871, all'età di 19 anni, sposò un inglese, Dr. Turner, un ricco
proprietario terriero. Poco dopo il loro matrimonio si trasferirono a
Tinta, dove vissero per 10 anni. A Tinta, Matto de Turner approfondì la
conoscenza della doppia storia del Perù, quella coloniale e quella incaica
della quale ammirò la cultura e dalla quale trasse ispirazione nelle sue
opere. In quel periodo si dedicò al giornalismo. Nel 1878, fondò “El
Recreo de Casco”, una rivista che trattava di letteratura, scienza, arte e
istruzione. Divenne nota per le opere letterarie che descrivevano gli
indigeni sotto una luce positiva, in contrasto con il tradizionale punto
di vista della sua società. Anche se era di discendenza bianca, mal
sopportava il trattamento oppressivo cui le popolazioni indigene erano
soggette e utilizzò i suoi scritti per promuovere una campagna per una
migliore educazione delle donne.
Nel 1881, il marito morì, lasciandola in precaria
situazione finanziaria. Incapace di migliorarla, si trasferì ad Arequipa ,
dove lavorò come redattrice capo del giornale “La Bolsa Americana”. Nel
frattempo pubblicò due volumi di "tradiciones cuzqueñas", uno nel 1884 e
un altro nel 1886; scrisse il dramma Himacc-Suacc (1884) e
tradusse il Vangelo in Quechua, una lingua parlata dal popolo
indigeno in Perù. Oltre le sue opere letterarie si dedicò alla politica e
raccolse fondi per la costruzione della corazzata Almirante Grau.
In seguito si trasferì a Lima sebbene per i suoi scritti
politici sarebbe stato più sicuro per lei vivere fuori del Perù. A Lima
si unì molte diverse organizzazioni letterarie. Nel 1887, Matto de Turner
divenne direttore della “Illustrado El Perù” dove pubblicò molti dei suoi
romanzi tra cui tre romanzi tra il 1889 e il 1895: Aves Sin Nido
(Uccelli senza nido), Indolo (Personaggio) e Herencia (Eredità) che
trattano di indigeni privati di tutti i loro diritti civili, nonché
perseguitati dalla Comunità e da sacerdoti immorali. Il romanzo più famoso
Aves Sin Nido (1889) racconta una storia d'amore tra un uomo
bianco e una donna indigena, relazione considerata una vergogna dalla
Latin American Society e perché parlava di immoralità dei sacerdoti in
quel periodo. Per i suoi scritti controversi fu scomunicata
dall’arcivescovo.
Nel 1895, il Presidente Nicolás de Piérola la costrinse a
lasciare il Perù. Si trasferì a Buenos Aires, dove continuò la sua
attività letteraria. Nel 1900, scrisse Boreales, Porcelanas y
Miniaturas (Nordisti, miniature e porcellana) una raccolta di saggi
che include Históricas Narraciones e presenta un importante
contributo che mostra il suo profondo cordoglio per essere stata esiliata
dal Perù e il suo desiderio di tornare nella sua terra. A Buenos Aires
Matto de Turner fondò il “Búcaro Americano”; tenne numerose conferenze
pubbliche e scrisse innumerevoli articoli per la stampa.
Matto de Turner passò la maggior parte del suo tempo a
insegnare in un'università locale come professore. Nel 1908, visitò l’
Europa per la prima volta e scrisse Viaje de Recreo (Viaggio di
divertimento). Il libro è stato pubblicato sui giornali alla sua morte nel
1909.
Altre opere: Perú: Tradiciones
cuzqueñas,1884.Tradiciones cuzqueñas, 1886, Recortes y Leyendas. 1893,
Bocetos al lápiz de americanos célèbres, 1889, Boreales, porcelanas y
miniaturas. 1909. Cuatro conferencias sobre América del Sur 1909.Viaje de
recreo: España, Francia, Inglaterra, Italia, Suiza, Alemana 1909, Hima
Sumac: dramma en tres actos y en prosa 1893.
FILATELIA
PERU’ Anno 2011
MAUPASSANT GUY de
(Francia)
Il suo nome completo era Henri-René-Albert-Guy. Nacque a Tourville-sur-Arques il
5 agosto 1850 nel Castello di Miromesnil.
La sua infanzia fu rattristata dalle frequenti liti che scoppiavano fra il
padre, un uomo violento e dissoluto, e la madre nevrotica. Il matrimonio si
concluse nel 1862 e Guy, assieme al fratello Hervé rimasero con la madre.
Entrambi i figli ereditarono dal padre una malattia di origine venerea che
condurrà entrambi alla follia e alla morte.
Guy ebbe però la fortuna di avere una madre solerte e comprensiva ed egli la
ripagò con l’affetto di una vita. La donna assai colta, amica di scrittori tra
cui Flaubert e Bouilhet, gli fu compagna nella scoperta del mondo e delle cose,
nonché compagna delle sue pazze scorribande lungo le scogliere di Étretat. La
madre curò l’ingegno del figlio, le sue doti di osservatore, la sua sensibilità
verso uomini e cose. Così il ragazzo crebbe forte nel corpo e avido nei sensi.
Nel frattempo la madre curava l’educazione del ragazzo, facendogli frequentare
prima il seminario di Yvetot e poi il liceo di Rouen, dove fu seguito da
Flaubert, amico di famiglia. Nel 1869 si iscrisse a Parigi alla facoltà di
diritto.
Nel 1870 fu chiamato alle armi e visse nei dintorni di Rouen i giorni
dell’invasione prussiana. Nel 1871 era di stanza a Parigi assediata. Nel 1872
entrò come impiegato al ministero della marina, per passare poi a quello della
pubblica istruzione, dove rimase fino al 1880.
Frequentò la casa dei Goncourt e di Zola e, spronato da Flaubert, cominciò a
scrivere. Nel 1880, pubblicò nel volume Le serate di Médan, una sorta di
manifesto del naturalismo, che radunava racconti sul tema della guerra del 1870.
La sua novella Palla di sego, un piccolo capolavoro, decretò il suo
successo in campo letterario. Si tratta di osservazioni critiche su alcuni
personaggi vigliacchi, ipocriti, meschini che costringono una prostituta, dietro
preghiera di due suore, ad immolarsi per il pudore di certe dame, che poi la
trattano come un essere inferiore. Una violenta satira della borghesia piccola e
grande.
Nei dieci anni che seguirono scrisse circa trecento racconti, sei romanzi,
qualche articolo di critica, isolandosi dagli ambienti letterari e vivendo il
più possibile all’aria aperta, in campagna, sulle rive della Senna, remando,
nuotando. I racconti, pubblicati su giornali e riviste, vennero in seguito
raccolti in vari volumi, in genere nel corso dello stesso anno in cui erano
apparsi sui giornali. Nascono così i volumi La casa Tellier (181), La
signorina Fifì (1882), Racconti della beccaccia (1883), Le sorelle
Rondoli (1884), Yvette, racconti del giorno e della notte, Tonio
(1885), La Horla (1887), L’inutile bellezza (1890). Lasciò molti
racconti inediti. Uscirono postumi Papà Milton e Misti
Nel campo del romanzo scrisse: Una vita (1883) delicata trama incentrata
su una figura femminile che ricorda temi e personaggi di Flaubert, Bel-Ami
(1885) in cui l’Autore sfrutta il tema della scalata sociale attraverso il
giornalismo e le donne per condannare l’alta finanza speculatrice e
colonialista, Mont-Oriol (1887), Pietro e Giovanni (1888) analisi
psicologica di due fratelli divisi da una eredità e dalla scoperta della loro
origine adulterina. L’opera è preceduta da uno studio sul romanzo. Seguono
Forte come la morte (1889) e Il nostro cuore (1990).
La sua arte toccò pure il campo teatrale con Musotte, una commedia
scritta in collaborazione con Jacques Normand, rappresentata nel 1891, e La
pace in famiglia, rappresentata l’anno stesso della morte dello scrittore.
Con i proventi dei suoi guadagni acquistò il panfilo Bel-Ami col quale visitò la
Corsica, l’Algeria, e le coste italiane, traendo da queste visite cronache,
racconti, impressioni di viaggio, raccolti in Al sole (1884),
Sull’acqua (1888), Vita errante (1990).
Il successo gli permise di realizzare i suoi sogni: lusso, attività amatoria,
ingresso nella buona società di Cannes e di Parigi dove si conquistò la fama di
seduttore.
Nel frattempo si erano andati acuendo i suoi disturbi nervosi. A seguito di un
tentativo di suicidio, il primo gennaio del 1892 fu ricoverato nella clinica
psichiatrica del dottor Blanche, dove, l’anno seguente, morì all’età di 43 anni.
Maupassant eccelle soprattutto nei racconti che si presentano come dei veri e
brevi spaccati di vita, rapide visioni di ambienti diversissimi, che messi
assieme offrono un grande quadro della società di quell’epoca. I suoi
personaggi a volte duri e ottusi, il mondo a volte viscido, gretto, volgare,
vigliacco; l’orrore per la guerra, l’ambiente delle prostitute (verso le quali
lo scrittore nutre una certa simpatia), contrastano spesso con lo sfondo, il
dolce del paesaggio normanno dove molte storie sono ambientate.
“La varietà dei suoi racconti, la loro misura perfetta gli assicurarono un
enorme successo presso i contemporanei: essi restano tuttora un catalogo di
casi, di situazioni, di personaggi utili anche per comprendere tutta una società
attraverso le sue abitudini e le sue maniere”.
FILATELIA
BULGARIA Anno 2000 (3873), FRANCIA Anno 1993 (2794),
SAN MARINO Anno 1993 (1347)
MAURIAC FRANÇOIS
(Francia)
Nato a Bordeaux nel 1885. Morto a Parigi 1996
Nacque in una ricca famiglia borghese. Provinciale, religiosa e conformista e fu
allevato di conseguenza. Allievo dei marinisti nel collegio di Caudéran, visse
la sua infanzia a Bordeaux la cui campagna circostante spesso fa da sfondo nei
suoi romanzi. Compiuti gli studi, si trasferì a Parigi dove scrisse nel 1909 il
suo primo libro di versi La mani giunte, seguito poi da Addio
all’adolescenza (1911). Nei suoi primi romanzi affiora l’autobiografia come
nel Fanciullo incatenato (1913). La toga pretesta (1914).
Partecipò al primo conflitto mondiale durante il quale fu ferito. Ritornò al
romanzo ampliando i suoi orizzonti narrativi dai conflitti intimi alla famiglia
e poi a tutta la vita provinciale. Suoi romanzi di particolare interesse furono:
La carne e il sangue (1920), Il bacio del lebbroso (1922),
Genitrix (1923), Il deserto dell’amore (1925), Thérèse Desqueroux
(1927), Destini (1928), Groviglio di vipere (1932), Il mistero
Frontenac (1933).
Contemporaneamente scriveva saggi in cui affioravano le sue preoccupazioni di
cattolico e i suoi problemi: Il romanzo (1928), La vita di Jean Racine
(1928), Sofferenze e felicità del cristiano (1931), Il romanziere e i
suoi personaggi (1933).
Di pari passo continuò la sua attività di romanziere con la pubblicazione di
La fine della notte (1935), Angeli neri (1936), Le vie del mare
(1938), La farisea (1940), Diario in tre volumi (1934-40), La
vita di Gesù (1936)
Nel 1938 iniziò la sua produzione teatrale con Asmodea. Nel dopoguerra
seguirono Amarsi male (1945), Passaggio del diavolo (1948), Il
fuoco sulla terra (1950).
Durante la guerra spagnola si era impegnato attivamente e sempre attivamente si
impegnò durante l’occupazione tedesca nella Resistenza. Lo testimonia il
Quaderno nero del 1943, scritto sotto lo pseudonimo di Forez. Dopo la
liberazione scrisse Le Saguin (1951), Galigai (1952), L’agnello
(1954) e articoli pubblicati nell’”Express” e nel “Figaro”, raccolti nel seguito
del Diario e nel Bloc Notes (1958). Tra le ultime opere critiche
e autobiografiche figurano Jean Racine (1928), Blaise Pascal e sua
sorella (1931), Incontro con Barrés (1945), Du côté de chez
Proust (1947, Memorie interne (1959), Nuove memorie interne
(1965). Nel 1964 scrisse un libro sul generale De Gaulle di cui era sostenitore.
Nel 1969 ritornò al romanzo con Adolescente di una volta
Nel 1933 fu eletto Accademico di Francia e nel 1952 gli fu assegnato il premio
Nobel. .
Cattolico convinto, Mauriac si dimostra anticonformista nel trattare i temi
dell’ipocrisia borghese e del formalismo. I suoi personaggi si dibattono tra il
peccato e il rimorso e trovano la salvezza solo nella grazia divina
FILATELIA
COMORES Anno 1977 (189), FRANCIA Anno 1985 (2362),
PALAU Anno 2001 (1704H)
Maurois André
(Francia)
Nacque a Elbeuf il 26 luglio 1885 .Morto a Neuilly-sur-Seine,
il 9 ottobre 1967.
André Maurois,
pseudonimo di Émile Salomon Wilhelm, fu uno scrittore francese che ebbe sempre
il gusto dell'erudizione e della fantasticheria e che, unendole, inventò un
nuovo genere letterario: la biografia romanzata.
Sia con gli
scritti, sia con l'azione, fece conoscere ed amare gli inglesi in Francia,
spezzando una secolare anglofobia.
Figlio di un
industriale alsaziano, durante la prima guerra mondiale fu scelto come agente di
collegamento di una base inglese in Normandia e poi di una divisione scozzese
nelle Fiandre.
Da allora data
il suo culto per il tipo del gentleman, il gusto per l'humour distaccato, la
misura e l'eleganza.
Esordì come
scrittore proprio con una umoristica rievocazione di quelle esperienze (I
silenzi del colonnello Bramble (1918); Discorsi del dottor O'Grady (1922).
Il successo di queste opere fu ripetuto dai volumi di biografie romanzate,
iniziate con quella su Shelley nel 1921.
Seguirono
quelle su Disraeli, Byron, Turgheniev, Edoardo VII, Voltaire, Chateaubriand,
procedendo con sempre maggior scrupolo ed aderenza al soggetto.
Giunse così a
vere e proprie opere storiche Storia d'Inghilterra, 1937; Storia degli
Stati Uniti, 1943; Storia di Francia, 1947 e a saggi critici su
Proust, Sand, Victor Hugo, Balzac, scrittori inglesi e francesi suoi
contemporanei.
Avendo appena
pubblicato nel 1938 dei Consigli per i francesi che si proponevano di
traversare La Manica, durante la seconda guerra mondiale, gli fu affidato
l'incarico di controbattere la propaganda nazista volta a screditare gli alleati
inglesi. Girò il suo paese per parlare degli inglesi; poi, alla BBC si rivolse
agli inglesi scongiurandoli di impegnarsi sino in fondo nella guerra.
Come romanziere
le sue opere più riuscite sono forse quelle in cui il gusto della fantasticheria
prevale sul moralismo: in opere, spesso per ragazzi, come Il paese delle
36mila volontà (1928 o La macchina per leggere i pensieri (1936),
traspare un umorismo felicissimo e sereno. I racconti Il pesatore d'anime,
Tre frammenti di una storia universale 1992 e Viaggio al Paese degli
Articoli sono stati pubblicati in Italia nel volume Racconti immaginari,
Milano, Mondadori, 1964. (da Internet)
FILATELIA
MONACO Anno 1976 (1043)
MAY KARL
(Germania)
Fu un uomo dalla vita non molto limpida, ma dotato di una fervida immaginazione
e con una grande predisposizione all’avventura, sia per quelle vissute, sia per
quelle immaginate.
Nacque a Hohenstein-Ernsthal (sulle montagne sassoni) il 24 febbraio 1842. Era
figlio di un modesto tessitore.
Da piccolo viene colpito da una malattia agli occhi che gli procura una forma di
temporanea cecità durata alcuni anni. Non può così seguire corsi regolari di
istruzione, per cui, non appena possibile, cerca di rimediare con letture. Fu
autodidatta e le sue scelte letterarie non andarono al di là di numerosi romanzi
di appendice e di libri di geografia.
Riesce comunque a studiare per diventare maestro elementare nel seminario di
Waldenburg. Deve però trasferirsi nel seminario di Plauen per punizione a causa
di un piccolo furto commesso ai danni di un compagno.
Diventato maestro, ricade nello stesso errore, rubando ad un collega un
orologio. Il furto gli procura un soggiorno di alcune settimane in un carcere,
aggravato anche da accuse di reati contro il buon costume. Quando esce di
prigione è allontanato dall’insegnamento e deve vivere unicamente di lezioni
private.
Qualche tempo dopo, a seguito di altro un furto con scasso in una tabaccheria,
è arrestato e condannato a quattro anni di carcere nella prigione di Zwickau,
dalla quale esce sofferente per disturbi mentali.
Ancora recidivo, deve scontare altri quattro anni di prigione. In questo periodo
May comincia a scrivere e dà il via alla sua carriera letteraria, pubblicando
dal 1874, all’età di trentadue anni, sessantasette romanzi. Il suo stile
ingenuo, ricco di immagini, avvincente, in cui profonde tutte le conoscenze
acquisite nel libri di geografia, attrae i giovani, così come in Italia accadeva
per i romanzi di Salgari, e li affascina col miraggio dell’ignoto e
dell’esotismo
Uscito definitivamente di prigione, intraprende alcuni viaggi in America e nel
vicino Oriente, forse per ampliare le sue conoscenze geografiche e
folkloristiche dei paesi in cui ambientava le sue trame. Ma non va oltre le
conoscenze geografiche già acquisite dai libri. May conosceva il persiano,
l’arabo, il turco e il curdo e aveva nozioni di dialetti indiani. Affascinato
dall’America e dall’Oriente, vi ambienta molte trame.
Sotto il nome di Kara Ben Nemsi e di Old Shatterhand narra le sue avventure,
durante le quali era affiancato da immaginari compagni di viaggio: Hadachi Halef
Omar, un arabo astuto e divertente, e Winnetou, un capo apache. In queste
avventure dota i suoi protagonisti di immaginari e strani fucili che furono
trovati realmente tra le sue cose dopo la morte, avvenuta a Radebeul, presso
Dresda, il 30 marzo 1912
Tra i suoi libri più noti per successo commerciale: Gli eroi dell’Ovest
(1890), La carovana degli schiavi (1893), Il tesoro del lago d’argento
(1894), Il tesoro dell’Inca (1895), Nelle terre del profeta
(1896). Scrive pure autobiografie: Mein Leben und Streben (1910) e Ich
(1916), uscito postumo. Alcune sue opere sono pubblicate in contemporanea
in Francia e in Germania come Les pirates de la Mer Rouge (1884) e La
vengeance du farmer. Nella sola Germania le tirature raggiungono i sei
milioni di copie.
Nonostante l’impostazione moralistica di stampo cristiano, ancor oggi si discute
sulla ‘raccomandabilità’ dei suoi libri. Attorno alla sua figura sorse una
“Fondazione di Karl May”, una “Società di Karl May” e un “Annuario di Karl May”.
Alcuni critici sollevarono veli sulla sua gioventù e riesaminarono i suoi
trascorsi con la giustizia. La diffusione dei suoi libri, in ogni modo,
continuò. Nel 1920-32 fu pubblicata tutta la sua produzione in ‘Gesammelle Werk’,
in sessanta volumi.
FILATELIA
GERMANIA 1987 (1146)
MAYA RAFAEL
(Colombia)
Nato a Popayán, 1897. Morto a Bogotà ,
1980
Poeta e saggista visse a Bogotà dal 1917. Studiò
legge ma dedicò molto spazio alla lettura dei classici (Virgilio) e alle opere
dei modernisti (L. Lugones, J. Herrera y Reissig, e, naturalmente, Dario
Ruben.).
Egli apparteneva alla generazione dei nuovi poeti ed
era un entusiasta promotore del verso libero. Espresse dalla cattedra, dai
giornali e dalle riviste le sue impressioni critiche, concentrando
la sua attenzione sui poeti colombiani del passato e contemporanei.
Nel 1972 ottenne il
Premio Nazionale di Poesia (1972). Tra i suoi lavori
La vita in ombra (1925), Coro a mezzogiorno (1930), Dopo il
silenzio (1935), Ballate finali e altre canzoni (1940), Tempo di
nascita (1945), Notte di navigazione (1955), Il terreno di
proprietà (1965), L'altare del sacrificio e della gloria (1966)
Tempo ritrovato (1974) e Poesia (1979).
La Banca della Repubblica pubblicò il suo lavoro
critico in due volumi (1982).
FILATELIA
COLOMBIA Anno 1986
(906),
FAEROER Anno 1988 (163)
MAYKOV APOLLON NIKOLAYEVICH
(Russia)
Nato nel 1821.
Morto nel 1897.
Nato in una
famiglia di artisti, si trasferì nel 1834 a Pietroburgo dove, dal 1837 al 1841
studiò giurisprudenza presso l'Università di Pietroburgo.
In un primo
tempo, fu attratto dalla pittura, ma ben presto dedicò la sua vita alla poesia.
La sua prima pubblicazione apparve nel 1840 nel "Almanacco Odessa".
Dopo aver
ottenuto una borsa di studio, viaggiò all'estero: Italia, Francia, Austria e
Sassonia.
Tornato a
Pietroburgo nel 1844, cominciò a lavorare come assistente bibliotecario nel
Museo Rumyantsev. Conobbe e strinse amicizia con famosi letterati tra cui
Belinsky, Nekrasov, Turgenev.
La sua poesia
lirica spazia tra immagini di villaggi russi, natura, storia russa. Il suo
amore per l'antica Grecia e Roma, che studiò per gran parte della sua vita, si
riflette anche nelle sue opere. Impiegò quattro anni a tradurre il poema epico
Il racconto di Igor in una grande opera poetica (finita nel 1870).
Tradusse opere di folklore della Bielorussia, Grecia, Serbia, Spagna, e altri
paesi, così come le opere poetiche di Heine, Adam Mickiewicz, Goethe, ecc.
Molte sue poesie
sono state messe in musica da N. Rimsky-Korsakov and
P. Rimsky-Korsakov e P. Tchaikovsky.
Scrisse anche
alcune opere in prosa, che non ottennero il successo che si era aspettato.
Dopo il 1880,
Maykov non produsse più nulla di nuovo; si limitò a correggere le sue prime
creazioni in preparazione di una raccolta completa delle sue opere.
Negli ultimi anni
della sua vita, fu presidente della commissione per la censura.
FILATELIA
RUSSIA Anno 2006 (BF 288)
MAYKOV VASILI
IVANOVICH
(Russia)
Nato nel 1730. Morto nel 1778.
Poeta russo,
figlio di un nobile. All'età di 19 anni entrò il servizio militare nel 1747 e
nel 1761 diede le dimissioni. Successivamente, si stabilì a Mosca, dove entrò a
far parte dei circoli letterari e pubblicò i suoi primi versi. Nel 1766-1768, fu
vice governatore di Mosca, poi si trasferì a San Pietroburgo, dove ricoprì
posizioni di governo. Ha proseguito la pubblicazione delle sue opere:
poesie, favole, odi, spettacoli, che erano molto popolare nella società. La sua
poesia Elysey, gli valse fama.
FILATELIA
URSS Anno 1972 (3847).
MAZNY IBRAHIM 'ABD AL-QADIR
(Egitto)
Nato al Cairo il
19 agosto 1889 o 1890.Morto il 12 luglio o 10 agosto, 1949).
Fu un poeta ,
romanziere, giornalista e traduttore.
Di famiglia
benestante, finché il padre non morì quando lui era ancora giovane, riuscì
studiare medicina sebbene si sentisse portato verso gli studi legali, troppo
costosi per lui.
Gli studi
universitari contribuirono notevolmente ad avvicinarlo alla letteratura e lo
spinsero a dedicarsi ad essa.
Ottenuta una
laurea in pedagogia insegnò presso la scuola Khedivial e successivamente presso
una scuola di Dar al-Ulum dalla quale dovette dimettersi nel 1914 per aver
scritto critiche contro il Ministro delle Pubblica Istruzione, Hishmat Pasha.
Dal 1914 al 1918
ha insegnato presso parecchie scuole private.
Durante questo
periodo sono state pubblicate due raccolte di poesie una nel 1913 e l’altra nel
1917. Sebbene la sua poesia abbia avuto una notevole influenza nel campo
letterario dell’epoca, fu accusato di aver subito una eccessiva influenza
classica e anche di essersi troppo accostato agli schemi europei, Nonostante
abbia difeso le sue posizioni, dopo il 1917 pubblicò molto poco.
FILATELIA
EGITTO Anno 1989 (1392)
MAZURANIC IVAN
(Croazia)
Nato a Novi Vinodolvski l’11 agosto 1814, morì a Zagabria il 4 agosto 1890.
Studiò a Fiume e a Zagabria laureandosi in giurisprudenza e si diede in seguito
alla vita politica. Nel 1841 fu nominato curatore degli orfanelli a Karlovac e
vi rimase fino al 1948.
Nel 1848 fu eletto deputato della dieta croata e in seguito divenne bano di
Croazia dal 1874 al 1880.
Per richiesta della Matica Ilirska fu incaricato di portare a termine Osman
il poema incompiuto di Gundulic, operazione che portò a termine con aderenza al
testo, aggiungendo i capitoli finali XIV e XV.
Fu tra i principali animatori del movimento letterario legato alla rivista
“Stella del mattino”.
Nel 1846 diede alle stampe il poema epico La morte di Smail. Aga Cenkik
in cui ricorda la lotta tra i montenegrini e i turchi.
Scrisse anche il romanzo Sguardo sulla Bosnia del 1842.
Durante la sua attività politica si adoperò per far approvare riforme
legislative, amministrative e culturali e per merito suo fu creata nel 1876
l’Università croata a Zagabria.
Pregevole una sua traduzione del 5 maggio del Manzoni.
FILATELIA
JUGOSLAVIA Anno 1965 (1933),
CROAZIA 2013
MAZURANIC BRLIC IVANA
(Croazia)
É definita l’Andersen croato per il fatto che seppe raccogliere e manipolare in
modo moderno le fiabe ricavate dal folklore croato e al tempo stesso inventare
senza sforzo e spontaneamente nuove fiabe innestate su filoni del passato.
La Mazuranic nacque il 18 aprile del 1874 da una antica e illustre famiglia
croata sia per censo sia per cultura.
Si sposa a 18 anni, ed ha sei figli. Non appena questi crebbero si trova di
fronte ad un pubblico di lettori ai quali rivolge le sue cure ’didattiche’,
educandoli attraverso racconti istruttivi e divertenti.
La sua prima opera Racconti dei tempi lontani è pubblicata a Zagabria nel
1916 e ad essa seguono altre opere di fantasia in cui l’Autrice trasporta i suoi
giovani lettori nella saga slava, dalla quale attinge storie di maghi, draghi
gnomi e divinità varie. Uno dei suoi primi racconti nasce dopo la lettura delle
Considerazioni degli antichi slavi sulla natura di Afanasjev. É Il
bosco di Stribor cui ne seguirono altri sette in cui l’ambiente naturale
acquista importanza alla pari dei personaggi che popolano i suoi racconti. Ogni
suo racconto è una costruzione logica che non si affida alla magia per risolvere
le situazioni, ma si risolve per lo più anche nella presenza di umana e serena
poesia.
LIBRI: Le fiabe croate del tempo passato. Tradotto in numerose lingue,
tra cui il cinese, il libro contiene i racconti sulla figlia di un mugnaio alla
quale predicono che il sole danzerà al suo matrimonio; una foresta incantata
dove un serpente si trasforma in un essere dalla bellezza malefica e dalla
lingua forcuta; fiabe con fate gentili e orribili demoni, in pratica tutti gli
ingredienti che attirano l’attenzione dei piccoli lettori.
FILATELIA
CROAZIA 1997 (1 valore) , 2003 (598/9), (Mic. 376,
412), 2013, YUGOSLAVIA (Mic. 1614)
MC CAUGHREAN GERALDINE
(Inghilterra)
Nata nel 1951.
Scrittrice britannica a per bambini , studiò per
diventare insegnante, ma trovò la sua vera vocazione nella scrittura.
Sostiene che attraverso la scrittura riesce ad isolarsi da un mondo
insoddisfacente. Il suo motto è: “Non scrivere di ciò che sai, ma di
ciò che voi volete sapere”.
Ha al suo attivo oltre 150 libri e molti premi tra cui: La
Medaglia Carnegie nel 1988; Premio Guardiano nel 1989 per Un mucchio di
bugie; il Premio Libro per Ragazzi Whitbread Award nel 1987 per Un
po’ inferiore agli Angeli; nel 1994 per Gold Dust; nel 2004
per Non è la fine del mondo; il Premio Michael L. Printz Award nel
2008 per The White Darkness.
McCaughrean ha pure vinto dei premi in Germania e in
America, ed è stata tradotta in 42 lingue. Il suo lavoro include molti
rifacimenti per i bambini: l'Odissea , El Cid , I racconti di
Canterbury , Pilgrims Progress , Moby Dick , Le mille e una notte arabe
e Gilgamesh . Nel 2005, è stata selezionata dal Great Ormond
Street Hospital per scrivere un sequel ufficiale di JM Barrie Peter
Pan , dal titolo Peter Pan in Scarlet .
McCaughrean è stato eletta membro onorario di Canterbury
Christ Church University, nel 2006 e nel 2010 è stata eletta Fellow della
Royal Society of Literature nel 2010.
Ha scritto sei romanzi storici per adulti e libri di
narrativa, tra cui Il Cavaliere Kite , e Saccheggio in Paradiso
.
FILATELIA
ALDERNAY Anno 2010 (3905 + BF
26)
MEANO ANDRES ELOY BLANCO
(Venezuela)
Nato nel 1897.
Morto in Messico nel 1955
Poeta e politico,
membro della Generazione del 28 e fondatore dell’Azione democratica, trascorse
la sua infanzia nell’isola di Margarita, prima di trasferirsi a Caracas nel
1908 per studiare nella Scuola Nazionale e poi all’Università dove ottenne la
laurea in giurisprudenza.
Sin da giovane
mostrò il suo talento letterario con il poema La spiga e l’aratro che
ottenne un premio nei Giochi floreali della Città di Bolivar nel 1916.
Nel 1921 pubblica
Tierras oyeron me. Nel 1923 ottenne un premio in un concorso promosso
dalla reale Accademia Spagnola di Santander (Spagna) alla quale aveva inviato la
poesia Canto per la Spagna.
Nel 1928, fu
membro del gruppo di studenti universitari che si levarono contro la dittatura
di Juan Vicente Gómez (Generazione del 28). Per tale posizione dovette subire un
lungo periodo di carcerazione.
Durante il
periodo di detenzione scrisse alcune opere tra cui Barco de Piedra, Malvina
Recobrada (1937), Abigail (1937) e Baedecker ( postuma 2000).
Dopo la morte di
Juan Vicente Gómez, iniziò la sua carriera politica nel Partito democratico
Nacional (PDN), eletto presidente del Consiglio Comunale del Distretto Federale,
fu socio fondatore di Azione democratica (AD), partecipò anche il fondazione
della rivista settimanale umoristica “El Morrocoy Azul” (1941), vice di
Distretto Federale (1945) e presidente della Assemblea Nazionale Costituente
(1946-1947), fino a raggiungere la carica di Ministro degli Interni nel governo
del Rómulo Gallegos. Rappresentò il Venezuela nell’Assemblea delle Nazioni Unite
(Parigi, 1948). Dopo il rovesciamento del Gallegos, andò in esilio prima a Cuba
e poi in Messico, dove morì in un incidente automobilistico.
FILATELIA
MESSICO Anno 1997 (1725) , VENEZUELA Anno 1960 (609/11
e 701/3 PA.) , 1967 (Mic. 3049/58).
MEERA RAJPUT
(India)
Nata nel 1498.
Morta nel 1547.
Così scrive di
lei Sandra Cervone.
“Principessa e
poetessa mistica dell'induismo, seguace del "guru" Ravidas, Mirabai, (chiamata
anche Meera o Meerabai), ha composto tra i 200 ed i 1300 "bhaians", componimenti
poetico-musicali di natura mistico-religiosa. La sua figura è avvolta nella
leggenda e nel mistero: molte delle notizie che la riguardano sono infatti
incerte oppure ricostruite partendo dai suoi versi e dagli aneddoti raccolti
anni dopo la morte dai membri della sua comunità. Sappiamo di certo che
apparteneva alla nobile famiglia Rajput e che, nel 1516, ancora giovanissima,
sposò il principe Bhoj Raj, erede al trono dell'antica dinastia del Mewar. Il
marito, però, morì tre anni dopo le nozze, prima di salire al potere e senza
darle figli. Fu allora che Mirabai, che secondo le tradizioni avrebbe dovuto
morire salendo sulla "pira" funebre per seguire il defunto marito, cambiò vita,
dedicandosi interamente alla spiritualità, pellegrinando da un tempio all'altro
e scrivendo per il proprio dio. Si racconta che, sentendosi la sposa del dio
Krishna più che del principe consorte deceduto ed abbracciando interamente gli
insegnamenti del suo "guru", Mirabai non tenne conto delle numerose norme
sociali vigenti all'epoca e, senza rispettare la
rigida divisione
indiana in caste, si mise finanche ad aiutare i "paria" ovvero gli emarginati.
Nel tempo nacquero vere e proprie leggende sulla figura della principessa che,
in virtù della profonda devozione a Krishna, avrebbe ottenuto direttamente da
lui poteri magici. La poetessa, quindi, riusciva a "trasformare il veleno in
nettare, i serpenti in ghirlande di fiori e le spine in petali"! Leggende,
appunto, ma che Mirabai fosse letteralmente "innamorata" di Krishna lo
testimoniano numerosi versi che fecero di lei la donna forse più celebrata ed
amata del medioevo indiano.
Le sue pratiche
devozionali, influenzate dall'appartenenza al movimento "Bhakti" di parte della
sua famiglia di origine, divennero sempre più intense e la sua fama cominciò a
diffondersi tra tutti i gruppi sociali e le caste. Probabilmente aveva 30 anni
quando intraprese la vita errante nei luoghi cari alla memoria di Krishna, dove
"folle di fedeli si riunivano per ascoltare il suo canto e i suoi poemi". Visse
i suoi ultimi giorni a Dwarka, in Gujarat, dove, sempre secondo la tradizione,
anche Krishna aveva trascorso i suoi ultimi anni. Dice la leggenda che Mirabai
terminò la sua vita "fondendosi con l'amata divinità racchiusa nel tempio della
cittadina". Il suo "sari" fu rinvenuto avvolto all'idolo mentre il suo corpo non
fu mai ritrovato...Scrivono i critici che le poesie di Mirabai "riflettono la
devozione per Krishna espressa secondo i canoni della poesia d'amore indiana del
tempo: il lessico e le immagini utilizzate nel suo canto mistico sono infatti le
stesse della poesia d'amore profano". Tutti i suoi poemi sono dedicati a Krishna:
la poetessa credeva fermamente di essere stata, nella sua vita precedente, una
delle numerose pastorelle che, secondo la narrazione tradizionale, innamorate di
Krishna, erano in continua ricerca di unione spirituale e fisica con lui!
I suoi scritti sono,
allo stesso tempo, spirituali e sensuali e Krishna è l'unico oggetto del
desiderio.
La collezione dei suoi
versi è detta "Padavali", "collana di canti", secondo il termine utilizzato al
tempo per brevi inni spirituali, "Pada", e sono composti in versi semplici con
ritornello.
I canti di Mirabai, molto popolari, sono scritti nel dialetto "marwari" del
Rajasthan, ma sono stati generalmente alterati e trasformati; sono inoltre
accompagnati da una dolce melodia caratteristica che accompagna il lettore nella
giusta atmosfera romantica che ben s'addice ai cantici d'amore.
FILATELIA
India Anno 1952 (39)
Mehmet
Akif Ersoy
(Turchia)
Nato ad Istambul
nel 1973. Morto nel 1936.
Il padre era un
insegnante.
Imparò
privatamente l'arabo, il persiano, il francese e poi studiò medicina
veterinaria presso la suola superiore di Halkali Baytar, terminando gli studi
nel 1893.
Svolse per un
certo periodo il lavoro di veterinario e nel 1908, iniziò a dedicarsi alla
letteratura scrivendo articoli, poesie e saggi per la rivista mensile islamista
“La retta via” ( poi chiamata “La Fontana”).
Durante la guerra
turca d’indipendenza, predicò la causa del nazionalismo nelle moschee e sui
giornali locali delle province dell’Anatolia.
La notorietà
raggiunta fece di lui il leader della maggior parte degli intellettuali
del movimento islamista in Turchia. Si oppose ai sostenitori del nazionalismo,
sostenendo la necessità di importare all’Occidente la civiltà e la tecnologia al
fine di ampliare la cultura dell’élite turca e della gente comune. In
campo politico sostenne pure la necessità di un Parlamento basato su consigli
consultivi, come quello usato dai seguaci del profeta Maometto.
FILATELIA
TURCHIA Anno 1956 (1314), 1986 (2121), 2006
(3270/1)
Mehta
Narsinh
(India)
Nato nel 1414? a Talaia,
Bhavnagar, distretto di Saurashtra, Morto nel 1481? a Mangrol.
Noto anche come Narsi Mehta
o Narsi Bhagat fu un poeta-santo del Gujarat, particolarmente venerato.
Sulla sua vita si hanno notizie
incerte, Perse la madre in tenera età. Si sposò nel 1428 con una donna bisbetica
che non approvava la sua vocazione religiosa. Si racconta che, esasperato, si
recò un giorno in una foresta dove incontrò Shiva che lo portò con sé a
Vrindavan e gli mostrò l’eterno Raas Leela di Sri Krishna. Affascinato
dallo spettacolo, senza accorgersene, si bruciò una mano con la torcia che
reggeva. Decise in quel momento di cantare le lodi del dio e di scrivere versi
in suo onore. Scrisse in seguito circa 22.000 kirtans o composizioni.
Sulla sua vita successiva fiorirono
molte leggende. Importante, comunque, la sua produzione letteraria, in
particolar modo la sua poesia piena di intenso lirismo, audace nella concezione
erotica e allegorica.
Una delle caratteristiche più
importanti delle opere di Narsinh è che non sono disponibili nella lingua in cui
lo scrittore le compose. Esse sono state in gran parte conservate oralmente. Il
più antico manoscritto a disposizione della sua opera è databile intorno al
1612.
Le
sue opere possono essere suddivise in: composizioni autobiografiche,
narrazioni, canzoni.
FILATELIA
INDIA Anno 1967
(233)
MEILHAC HENRY
(Francia)
Nato a Parigi nel
1831 e ivi morto nel 1897.
Drammaturgo e
librettista d’opere iniziò a scrivere articoli e vaudeville con vivace spirito
boulevardier che lo portò subito alla ribalta, in particolar modo dopo il
suo incontro con Ludovic Halevy col quale collaborò per oltre un ventennio.
Dalla collaborazione nacque il libretto Carmen , musicato da Bizet
Tuttavia il
lavoro letterario di Meilhac è strettamente legato alla musica di Offenbach,
per il quale (alcuni in collaborazione con Halevy) scrisse una dozzina di
libretti. Ottimo successo ottennero le opere La belle Hélène (1864),
Barbe-Bleue (1866), La vie parisiénne (1866), La Grande Duchesse
de Gerolstein (1867), La Perichole (1868) e altre.
Nel 1888 fu
eletto membro dell'Académie française. He died in
Paris in 1897.
FILATELIA
AUSTRIA Anno 1969 (1129), 1970 n(1162, 1167), ,
FRANCIA Anno 1960 (1261), , UNGHERIA Anno 1967 , MADAGASCAR Anno 1988 (871),
MONACO Anno 1975 (1006/9), , ROMANIA Anno 1963 (1960), SAN MARINO Anno 1999 (fog.614),
UNGHERIA Anno 1967 (1921), URUGUAY Anno 2000 (1913), U.S.A. Anno 1997
(2652/3)
MEJ LEV ALEKSANDROVIČ
(Russia)
Nato a Mosca, 13 febbraio
1822. Morto il 16 maggio 1862.
Poeta e drammaturgo, fu
vicino agli slavofili della rivista Il moscovita, alla quale collaborò
sino al 1853. Poeta di vasta cultura, notevole per delicato lirismo e
raffinatezza di linguaggio, compose versi su temi biblici (il poema
Giuditta,
1855), su motivi classici (Frine,
Galatea,
La danzatrice, 1849-60; e il dramma in versi
Servilia)
e su temi antico-slavi, dove manifestò tutto il suo talento in rifacimenti e
traduzioni in russo moderno di antiche byliny e canti storici (Volchov,
Canto della schiera di Igor, 1841-50) e in drammi su vari episodi di
storia russa (La
fidanzata dello zar,
1849; La
fanciulla di Pskov,
1859), entrambi musicati da Nikolaj Rimskij-Korsakov).
FILATELIA
RUSSIA Anno
1994 (6050), SAO TOME’ & PRINCIPE Anno 2013
MEKULI ESAD
(Albania)
Nato a Plav il 17
dicembre 1916. Morto a Pristina il 6 agosto 1993.
Il padre,Mekulit,
anche se era un sacerdote, volle che i suoi figli avessero una istruzione laica.
Iniziò la scuola primaria e secondaria a Pec, per proseguire poi a Prizren
(Sarajevo) , e li terminò a Pec nel 1936. Subito dopo la scuola secondaria si
iscrisse alla Facoltà di Veterinaria presso l'Università di Belgrado Completò i
suoi studi prima a Zagabria e infine in Italia. Durante gli studi nelle scuole
superiori, frequentò gruppi di dissidenti contrari al regime. Fu questo il
motivo che lo costrinse a frequentare diversi istituti e università diverse.
A Belgrado è
stato il direttore della rivista “Studenti Beogradski”.
Ancora studente
universitario scrisse il romanzo Vendeta e collaborò a riviste diverse
come: “Venac”, “Mladost”, “Podmladak jadranske Staza”, “Granito”, “Novi Behar”,
“Student”. In queste riviste, scritte in lingua serba, ha sempre difeso il
suo popolo quando gli altri lo hanno accusato.
Come studente
progressista fu imprigionato nel 1940 e rimase nel carcere di "Gllavinjaqa",
da cui uscì per amnistia il 2 aprile 1941. Dopo la sua liberazione dal carcere
lavorò come volontario militare veterinario in Pec. Ritornò in carcere nel
1942 per aver denunciato il lavoro nero e per la sua cooperazione con i
movimenti di liberazione. Al momento del rilascio, si spostò sovente tra
Zagabria, Tirana, e l’Italia. Alla fine del 1943 entrò a far parte dei
distaccamenti partigiani e fu editore del giornale fuori legge “Libertà
partigiana”.
Dopo la Seconda
Guerra Mondiale, ha lavorato come giornalista, fondò la rivista letteraria
albanese “Nuova vita rinascimentale” e collaborò ad altre riviste quali
“Rinascimento, voce dei giovani”,”Discorso”, ”Pioniere”, ”Progresso”, “Salute”
di Pristina, la “Fiamma della fratellanza” di Skopje e a quelle in lingua serba
“Stremljenje Jedinstvo” di Pristina, “Borba”,” Politika”, “Književne novine”,
Belgrado “Mostovi Pobjeda e Stvarenje” di Podgoricës, “Bagdalla” di Krusevac, la
“Repubblica” e il “Forum” di Zagabria.
Mekuli fu il
primo presidente dell'Associazione degli scrittori del Kosovo, promotore,
fondatore e primo presidente dell'Accademia delle Scienze e delle Arti del
Kosovo .
Oltre a scrivere
poesie, ha tradotto opere dall'albanese al serbo e viceversa. E tradotto in
albanese circa 18 opere straniere di tutti i generi letterari. Le sue poesie
sono presenti in raccolte serbe, macedoni, ungheresi, croate e italiane e sono
inserite in tutte le antologie di poesia albanesi.
Esad Mekuli
scrisse anche sotto gli pseudonimi Nokshiqi Sat e Sat Hoxha. .
Opere: Per
te 1955, New Day 1966, Avsha Ada 1971, Poems 1973 , Coste 1981, Youth
Red 1984, Tra amore e odio 1986, Giorno inestinguibile 1989.
FILATELIA
KOSOVO Anno 2011
MELHEZ IVAN PAVLOVIC
(Bielorussia)
Natoa Hlinischy (Homel)
l’8 febbraio del 1921. Morto nel 1976,
Scrittore,
drammaturgo e pubblicista, nato in una famiglia contadina iniziò gli studi nel
1939 presso l'Istituto di Mosca, dedicandosi alla storia, filosofia e
letteratura. Dovette lasciare gli studi perché chiamato alle armi e fu subito
inviato al fronte. Dopo essere stato ricoverato per una grave ferita fu
congedato.
Nel 1945 conseguì
la laurea in Filologia alla facoltà di bielorusso presso l'Università Statale
di Minsk. Insegnò all’università e collaborò alla rivista “Polymia”; per molti
anni diresse l’Unione bielorussa degli scrittori e fu eletto presidente della
Società bielorussa Francia-URSS.
La sua prima
poesia fu pubblicata nel 1939, e la sua prosa nel 1943. È autore del romanzo di
Minsk prima linea, Il popolo in marcia, La tempesta del respiro e
Tempesta di neve nel mese di dicembre. The last
three novels comprise an epic trilogy entitled The Palesse Chronicle , which
portrays the life of a Palessian village and their release became a notable
event in the history of Belarusian literature. Gli ultimi tre romanzi
fanno parte della trilogia la Cronaca di Palesse, che ritrae la vita
del villaggio di Palessian e della sua liberazione, un tema diventato un
evento di rilievo nella storia della letteratura bielorussa. Egli è anche
l'autore di molte collezioni di novelle e racconti brevi.
Melezh fu uno
'scrittore popolare' . Ottenne il Premio Letterario Lenin (1972), un Premio
Letterario Nazionale (1976) e il Premio letterario Yakub Kolas (1962).
FILATELIA
BIELORUSSIA Anno 1999 cartolina
postale
MELL MAX
(Austria)
Nato a Maribor nel 1882, morto a Vienna nel 1971.
Autore di opere drammatiche legate al gusto baroccheggiante della tradizione
cattolica austriaca. Fu autore di La sacra rappresentazione degli Apostoli
(1923), La sacra rappresentazione dell’Imitazione di Cristo (1927),
Giovanna d’Arco (1956), Paracelso e l’alloro (1964), Il giardino
di Paracelso (1974).
Trasse anche spunti da leggende pagane come I Nibelunghi, in due parti,
(1944-51), I sette contro Tebe (1932).
Più pregevole è la sua opera poetica Poesie (1919) e di narratore con
L’ondina del Danubio (1938) e I racconti del 1904.
FILATELIA
AUSTRIA Anno 1982 (1552)
MELLO DOM FRANCISCO MANUEL DE
(Portogallo)
Nato a Lisbona nel 1611 e ivi
morto nel 1666.
Scrittore portoghese, studiò
scienze umane al Collegio dei Gesuiti di S. Antao, dove mostrò un precoce
talento; la tradizione dice che all'età di quattordici anni aveva già composto
una poesia in ottava rima per festeggiare la riconquista di Bahia dagli
olandesi, mentre a diciassette anni scrisse un lavoro scientifico,
Mathematicas Concordancias.
La morte del padre lo spinse ad
arruolarsi nel contingente militare che partecipò alla guerra delle Fiandre e si
trovò nella storica tempesta del gennaio 1627, quando la flotta portoghese
naufragò nel golfo di Biscaglia.
Trascorse i successivi dieci anni
della sua vita nel lavoro di routine militare nella penisola, variato da visite
alla corte di Madrid dove strinse amicizia col poeta Quevedo e si guadagnò il
favore del potente ministro Olivares. Nel 1637 questi lo mandò in compagnia del
Conde de Linhares in una missione per pacificare la città di Evora.
L'anno successivo ebbe a subire una
breve prigionia a Lisbona. Nel 1639 fu nominato colonnello di uno dei reggimenti
in servizio nelle Fiandre, e nel giugno dello stesso anno ebbe un ruolo di primo
piano nella difesa della Coruna contro una flotta francese comandata dal
arcivescovo di Bordeaux , mentre nell’agosto seguente diresse l’imbarco di un
corpo di spedizione di 10.000 uomini, comandato dall’ammiraglio Oquendo.
Dopo la sconfitta navale subita
dagli spagnoli per mano di Van Tromp, e allo scoppio della ribellione della
Catalogna divenne comandante in capo delle forze reali, e fu scelto per scrivere
un resoconto della campagna, la Historia de la Guerra de Cataluna, che
divenne un classico spagnolo. Subito dopo la proclamazione dell'indipendenza
portoghese nel 1640 fu imprigionato per ordine di Olivares e, dopo essere stato
rilasciato si affrettò a offrire la sua spada a Giovanni IV.
Viaggiò attraverso l’Inghilterra,
l’Olanda, il Portogallo, impegnato in diverse importanti commissioni militari.
Per un intrigo con la bella
contessa di Villanova e per la gelosia del di lei marito , fu arrestato il 19
novembre 1644 su una falsa accusa di assassinio, e condannato a nove anni di
prigione sebbene fosse innocente. Liberato, fu inviato in esilio in India. La
pena, per intercessione della regina reggente di Francia e di altri amici, rese
possibile la commutazione in un esilio in Brasile.
Durante la sua lunga prigionia
portò a termine e diede alle stampe la sua Storia della guerra di Catalogna,
cui si aggiunsero un volume di versi in spagnolo, alcuni trattati
religiosi, un volume di filosofia, la Carta de Guia de casados e un
memoriale in propria difesa al re, che Herculano considerò "il pezzo più
eloquente di motivazione della lingua". Il 17 aprile 1955 partì in esilio alla
volta del Brasile. Visse a Bahia, dove scrisse uno dei suoi Epanaphoras de
varia historia e due parti del suo capolavoro, il Dialogaes Apologos.
Ritornato a casa nel 1659, lo
troviamo a Lisbona fino al 1663, assiduo frequentatore dell’Academia dos
Generosos celebrato, di cui fu presidente per cinque volte.
Nel 1964 si recò in Italia, in
Francia e in Inghilterra con incarichi di vario tipo e nel frattempo fece
pubblicare le sue Obras morales a Roma e le Obras metricas (1665)
a Lione,
Morì a Lisbona l’anno seguente.
I versi di Manuel de Mello sono
viziati dal gongorismo, ma i suoi sonetti portoghesi e le sue cartas su
argomenti morali sono notevoli per il loro potere, la sincerità e la perfezione
della forma. Le sue lettere, indirizzate a leader nobili, ecclesiastici,
diplomatici e letterati del tempo, sono scritte in uno stile colloquiale,
illuminato da lampi di ingegno e arricchite con illustrazioni e citazioni
appropriate.
La sua commedia Aprendiz
Fidalgo può essere considerata un anticipo del Le Bourgeois gentilhomme
di Molière.
Non esiste alcuna edizione uniforme
delle sue opere, ma un elenco di esse si trova nelle sue Morales Obras.
FILATELIA
PORTOGALLO Anno
2010 (Mic.3529)
Melnikov (Go) Pavel Ivanovich
(alias Andrey Pechersky)
(Russia)
Nato nel 1818. Morto nel 1883.
È
stato un eminente scrittore russo, autore del romanzo Nei boschi
(1871-74) e Highlands (1875-81), nei
quali descrive la vita e i costumi degli abitanti di Zavolzhye.
FILATELIA
URSS Anno
1988
Cartoloina
postale.
MELO PEDRO HOMEM de
(Portogallo)
Nato a Porto il 6 settembre del 1904 e ivi morto il
il 5 marzo del1984.
Il suo vero nome era Pedro de Cunha Pimentel. In famiglia fu educato con idee
monarchiche, in un clima cattolico e conservatore. Amico dei poveri tenne sempre
presente questa caratteristica anche nei suoi scritti.
Si laureò in diritto all’università di Coimbra. Esercitò l’avvocatura, fu
delegato procuratore della repubblica, direttore della scuola commerciale
Mouzinho de Silveira e collaboratore della rivista “Presença”. Studioso
entusiasta del folklore portoghese, fu negli anni n’60 e ’70 un popolare
presentatore presso la RPT su tali temi.
La sua prima opera Caravella del mare fu scritta nel 1934, per la quale
ricevette numerosi premi, sia per quella sia per altre opere successive.
L’etnografia e il folklore del Portogallo furono i suoi soggetti preferiti che
coltivò sia nella letteratura, sia in televisione.
Altre tematiche a lui congeniali furono la danza, il canto, il fado del popolo
portoghese.
Tra le sue opere sono da ricordare: A Poesia na Dança e nos Cantares do Povo
Português, Danças de Portugal, Danças Portuguesas, Pecado, 1943,
Príncipe Perfeito, 1945, Bodas Vermelhas, 1947, O Rapaz da
Camisola Verde, 1954, Grande, Grande Era a Cidade, 1956, Poesias
Escolhidas, 1957, Há uma Rosa na Manhã Agrest, 1964, Eu Hei-de
Voltar um Diaz 1966 , Nos Portugueses Somos Castos 1967, Desterrad,
1970, Eu Desci dos Infernos 1972.
FILATELIA
PORTOGALLO Anno 2004 (2827)
MELVILLE HERMAN
(U.S.A)
Nacque nel 1819 in una ricca famiglia della borghesia mercantile di New York, da
Alain, discendente da un ceppo scozzese trasferitosi a Boston, e da Maria
Gransevoort, olandese di fede calvinista.
Il nonno materno era stato un eroe dell’indipendenza americana e in famiglia
tutti tenevano viva la sua memoria. A dodici anni, a causa di traversie
finanziarie del padre e di speculazioni sbagliate, la famiglia dovette
trasferirsi ad Albany, dove il giovane iniziò i suoi studi, interrotti nel 1832
quando il padre morì per un attacco di pazzia, lasciando la moglie e otto figli.
Herman, quartogenito, dovette allontanarsi da casa per trovare un lavoro
stabile.
1837 Il suo primo lavoro consistette nell’imbarcarsi in qualità di ragazzo di
cabina su una nave, la Highlander, in rotta per Liverpool. Fu quello il
primo di uno dei tanti viaggi durante i quali il giovane acquistò perizia
marinara ed esperienze poi profuse a piene mani nei suoi romanzi. Compì diverse
traversate e nelle pause che la navigazione gli concedeva tentò sempre, ma
invano, di trovare un lavoro sedentario a New York.
1841 Dopo aver peregrinato all’Ovest e al Sud, si imbarca su una baleniera, la
Acushnet diretta nei Mari del Sud e rimane imbarcato per più di un anno,
trascorrendo periodi faticosi, costellati di avventure marinaresche e vivendo
una vita dura e aspra. Durante una sosta alle Isole Marchesi, in Polinesia,
diserta e si inoltra nel territorio di Taipi, dove si raccontava che vi fossero
tribù antropofaghe. Fatto prigioniero, trascorre alcuni mesi in uno stato di
particolare cattività durante la quale ha la possibilità di osservare gli
indigeni e di comprenderne i costumi. Riuscito a evadere, raggiunge Haiti
dove, in attesa di imbarcarsi su qualche nave di passaggio, trova lavoro come
bracciante. Trascorrono alcuni mesi finché viene imbarcato sulla fregata
United States con la quale raggiunge Boston. Dopo altri viaggi e avventure,
si ritrasferisce con la famiglia a New York.
1841-
Nel frattempo Melville comincia a trasporre le sue esperienze ed
avventure in racconti e novelle. A New York si inserisce nella vita letteraria
aderendo ad un gruppo nazionalista, “Young America”, di cui era leader Evert
Duyckinck, un letterato assai conosciuto che divenne suo amico
1847 -
Sposa Elisabeth Shaw, amica di una delle sue sorelle e figlia di un
giudice del Massachusset. Scrive il suo primo romanzo Typee, una vicenda
biografica di vita vissuta in cui traspare l’incanto di terre idilliache in un
mondo selvaggio. Sull’onda del successo scrive subito dopo Omoo (1847),
con picaresche avventure del protagonista. Il romanzo è anche una satira contro
l’intromissione dei missionari protestanti e i loro effetti disgregatori sulle
popolazioni primitive. L’opera, seppure fece arricciare il naso a molti
benpensanti, fu accolta con successo dai lettori. Ormai affermato, scrive
Mardi (1949, La nave di vetro (1949), Redburn (1849), La
giacchetta bianca (1950). Tutte opere che ebbero un certo successo per il
loro clima esotico di sapore primitivo e lo introdussero nei circoli letterari.
Solo in Mardi già si comincia ad intravedere un futuro Melville che si
allontana dall’avventura cara ai lettori per inserire tra le pagine anche
pensieri metafisici, allegorie, satire politiche, parti erudite, poesie, facendo
saltare lo schema dei generi letterari.
Tra un romanzo e l’altro viaggiava attraverso l’America e nel 1847 compì anche
un viaggio in Inghilterra e in Francia. Si trasferì con la famiglia nel
Massachussets, dove trascorse tredici anni e durante i quali strinse amicizia
con lo scrittore Nathaniel Hawthorne, al quale dedicò il suo capolavoro,
1951 È l’anno in cui viene pubblicato Moby Dick o La balena bianca.
Stranamente la notorietà di Melville cominciò a diminuire proprio a seguito di
quello che rimane ancora oggi il suo capolavoro. Moby Dick è una
avventura marinaresca, lontana dalle precedenti che avevano tutte un sapore
picaresco. L’opera, infatti, si inserisce nel filone dell’epopea. Lo scrittore
era consapevole di aver scritto un libro eterodosso, e il suo improvviso giro di
boa e inversione di tendenza fece sì che l’uomo che era vissuto tra i cannibali
non facesse più presa sui lettori che volevano da lui ben altro. In Moby Dick
l’ambiente, il mare, non è più luogo di avventure ma acquista significati
simbolici, racchiude e nasconde mostri, sembra avere il potere sul bene e sul
male e di fronte a lui l’uomo vacilla e sente di non avere possibilità di
scelta. I critici per le ambiguità riscontrate nell’opera, furono tiepidi se
non ostili. Solo Hawthorne ebbe fiducia nel romanzo, esaltandone il contenuto e
la tecnica. Ma i lettori gli crearono il vuoto attorno.
Stessa sorte ebbe il successivo romanzo Pierre o delle ambiguità
(1852), un romanzo di vita contemporanea, melodrammatico, incentrato sull’amore
di un giovane per la sua sorellastra. Il romanzo è dotato di una forza interna
tanto che fu definito ’la tragedia di un Amleto Americano’. Accadde, quindi, che
i tre libri maggiori, Mardi, Moby Dick, Pierre lo allontanarono dal
pubblico. A trentatre anni Melville assisteva al suo fallimento di scrittore e
riusciva a stento a mantenere la famiglia. Continuò però a pubblicare opere:
Racconti della veranda (1856) che contengono i racconti Bartleby lo
scrivano, solitudine di un uomo nella società fondata sugli affari;
Benito Cereno una vicenda di ribellione di schiavi su una nave spagnola. Nel
romanzo affiora il problema del razzismo. Le Isole incantate offrono rare
pagine sulle Isole Galapagos
Nel 1855 appare Israel Potter, già pubblicato a puntate nel 1854. Il
romanzo, scritto nel momento in cui l’America si avviava verso la guerra civile
contiene una ironica rivisitazione dell’epopea dell’indipendenza nazionale cui
avevano contribuito gli avi di Melville. Un altro romanzo L’uomo di fiducia
(1857) presenta una galleria di ciarlatani che fa presagire il clima
dell’America dopo la guerra.
Dal 1856 Melville cessa di scrivere perché si rende conto di non poter sostenere
la famiglia col suo lavoro di scrittore. Compie un viaggio in Terrasanta,
finanziato dal suocero, con la speranza di recuperare forza intellettuale e
serenità. Ma non sarà così. Incontra Hathworne in Inghilterra e poi terrà
conferenze per assicurarsi qualche reddito.
1866 La guerra civile non lo coinvolge direttamente; gli suggerisce solo
Poesie di battaglia (1866) e altre raccolte poetiche John Marr e altri
marinai (1888), Timoleon (1891), mentre dalla visita in Terrasanta
trae il poema Clarel (1876).
Nel frattempo, per interessamento dei parenti, aveva ottenuto un lavoro fisso
quale ispettore delle dogane, col compito di sorvegliare i moli vicino ad
Harlem, lavoro che svolse fino al 1885. quando si mise in pensione. La sua
vecchiaia fu triste. Ebbe a soffrire per due lutti: nel 1967 gli morì il
primogenito Malcom che si uccise a diciotto anni per ragioni mai chiarite. Pochi
anni dopo moriva il secondogenito Stanwix
Prima di morire Melville ebbe ancora la possibilità di portare a termine un
romanzo, che non vide pubblicato, quel Billy Budd, gabbiere di parrocchetto
che la moglie trovò tra le sue carte e che fu pubblicato solo nel 1924, in pieno
revival delle opere di Melville. Il racconto è ambientato nel Settecento e
tratta un episodio di violenza e di insubordinazione accaduto su una nave da
guerra britannica e punito secondo le dure e drastiche leggi della Marina
Inglese. Billy Budd, un bel marinaio, cui i compagni tributano particolari
attenzioni, suscita una passione nell’ufficiale Claggart. Il rapporto terminerà
con la morte dell’ufficiale causata da un pugno datogli da Billy e con la sua
impiccagione, decretata dal comandante della nave che, pur comprendendolo e a
conoscenza dell’involontarietà del gesto, lo fa impiccare. C’è nel romanzo un
sottofondo sessuale che già era presente in Redburn. Del romanzo Nemi de
Agostino scrisse: “Billy Budd appare semplice come una fiaba. La fiaba
del Bel Trovatello dagli occhi stellari, del Cattivo che lo perseguita e del
Buon Vecchio che lo ama. Solo che la fiaba è una tragedia greca”.
OPERE
Moby Dick o la balena bianca. Racconto dell’epica lotta fra Moby Dick,
una favolosa balena bianca e il capitano Achab che la insegue attraverso i mari
e in un drammatico finale viene ucciso dal mostro. Il nucleo centrale del
romanzo deriva dalle esperienze di un lungo viaggio di diciotto mesi trascorso
dall’autore sulla baleniera Acushnet.
Il giovane Ishmael, l’io narrante, si imbarca sulla baleniera Pequod,
capitanata dal capitano Achab il quale ha giurato di uccidere Moby Dick che, in
un viaggio precedente gli ha troncato una gamba. L’equipaggio teme il mostro, ma
è ipnotizzato dal capitano e dalla sua sete di vendetta. Inizia così un folle
inseguimento che si protrae a lungo su molti mari del globo in un clima di
snervante attesa che offre la possibilità a lunghe riflessioni filosofiche.
L’indiano Queequeg, l’unico amico di Ishmael, morirà alla fine della vicenda,
dopo essersi costruito una bara intarsiata da strani geroglifici. La caccia vera
e propria è descritta solo negli ultimi tre capitoli. La balena, avvistata e
arpionata, trascinerà in una folle corsa le lance della baleniera, annientando
nave ed equipaggio e portandosi in fondo all’abisso il capitano Achab,
crocifisso sul dorso dell’animale dalle corde degli arpioni. L’unico a salvarsi
sarà Ishmael che rimarrà aggrappato alla bara costruita dal suo amico Queequeg,
FILATELIA
POLINESIA Anno 1992 (418), NIGER Anno 1985 (668),
SIERRA LEONE Anno 1996 (2105), 1998 (Mic. 2705) , URUGUAY Anno 2001
(1971), USA Anno 1984 (1541), 2001
(3175)).
MENANDRO
(Grecia)
Nacque ad Atene nel 343 a.C. Morì nel 292 a.C.
Era nipote del commediografo Alessi che fu uno dei principali rappresentanti
della Commedia di mezzo.
Menandro fu in relazione con i maggiori filosofi del suo tempo, specie con
Teofrasto e dagli studi filosofici apprese ad analizzare i caratteri delle
persone e l’essenza delle cose.
Di famiglia ricca, condusse una vita effeminata tra la corte di Demetrio Falereo,
governatore di Atene, e una sua villa al Pireo. Si vuole che declinasse l’invito
di Tolomeo I re d’Egitto di trasferirsi alla corte di Alessandria, con la
motivazione che voleva che la sua opera mantenesse un colorito ateniese, Si
dice pure che non riuscì mai a vincere nei concorsi drammatici, sempre battuto
dal suo rivale Filemone onde il detto di Menandro: “Quando mi vinci, non te ne
vergogni?”.
Scrisse un centinaio di commedie, ma nessuna è giunta intera sino a noi Tra le
sue commedie: L’arbitrato, che ha per argomento la disputa tra due
pastori che trovano un anello e un bimbo abbandonato; La ragazza dalla chioma
recisa, su un soldato che sorprende l’amante infedele e per gelosia le
taglia i capelli; La donna di Samo, che trae il nome da una donna che
favorisce gli amori di un figlio scapestrato.
L’arte di Menandro non si caratterizza per gli intrecci, che seguono schemi
convenzionali, ma per lo studio psicologico dei caratteri. La sua lingua è
corretta, elegante, dotata di spontaneità e precisione.
FILATELIA
SAINT VINCENT Anno 1993 (Mic. 2343)
Mendele
Mocher Sforim
(pseud. of Sholem Yakov Abramovich)
(pseud. di Sholem Yakov Abramovich)
(Russia)
Nato a Minsk nel
1836. Morto a Odessa nel 1917.
Romanziere di
lingua ebraica e yiddish. Rimase orfano a quattordici anni.
Dopo aver
studiato nelle accademie talmudiche, viaggiò in compagnia di mendicanti
attraverso l'Ucraina, traendo materiale per i suoi romanzi realistici a sfondo
sociale e satirico.
I primi scritti
sono in ebraico, ma la successiva produzione (romanzi e racconti) sono stati
scritti in yiddish.
Autore di Il
piccolo uomo (1865), Fishke lo zoppo (1869), I viaggi di Beniamino
III (1878), descrive la povertà delle masse ebraiche, fondendo umorismo e
compassione ed elaborando uno stile letterario che attinge alla ricchezza del
linguaggio ebraico e yiddish,
Scrisse in
ebraico saggi critici, racconti brevi e opere di divulgazione scientifica.
Mendele perfezionò nella sua prosa uno stile yiddish che influenzò gli
scrittori ebraici.
Mendele tradusse
in seguito molti dei suoi lavori in ebraico. Fortemente influenzata dalla
tendenza laica è la sua opera Lumi ebraici, o Haskalah, la quale,
a sua volta influenzò altri scrittori spingendoli ad affrancarsi e a liberarsi
da restrizioni intellettualistiche del ghetto.
FILATELIA
ISRAELE Anno 1997
(1327)
MENDÈS CATULLE
(Francia)
Nacque a
Bordeaux il 22 marzo 1841. Morto a Saint-Germain-en-Laye il 7
febbraio 1909 .
Nel 1859, a
18 anni, si trasferì a Parigi dove, nel 1860, fondò “La Revue
fantaisiste”, ed ebbe come collaboratore Villiers de l'Isle-Adam.
Sulla rivista pubblico il suo Roman d'une nuit, per il
cui contenuto fu condannato ad una pena detentiva di un mese e una multa
di 500 franchi. Nel 1863 pubblicò Philoméla, prima raccolta
di poesie, e nel 1866 sposò la scrittrice Judith Gautier, figlia
dell'amico Théophile. Appassionato di musica, dopo un viaggio in Germania
si proclamò seguace delle teorie di Richard Wagner. Fu tra i promotori
della corrente poetica del Parnasse con Louis-Xavier de Ricard, Leconte de
Lisle, François Coppée, Léon Dierx, José Maria de Hérédia e Théodore de
Banville e ne scrisse la storia ne La Légende du Parnasse contemporain.
Iniziata,
poco dopo il matrimonio, una relazione con la musicista Augusta Holmès, si
separò nel 1878 dalla moglie, e dalla Holmès ebbe cinque figli: Raphaël,
Huguette, Claudine, Hélyonne e Marthian, ma i due si separarono nel 1886.
Legatosi alla poetessa Jeanne Nette, la sposò e ne ebbe il figlio Primice
Catulle. L'8 giugno 1891 si batté, senza conseguenze, in duello con René
d'Hubert, direttore del giornale “Gil Blas”.
Morì in
circostanze non chiarite il 7 febbraio 1909, quando il suo corpo fu
trovato senza vita nel tunnel ferroviario di Saint-Germain-en-Laye. Aveva
lasciato Parigi con il treno di mezzanotte e si suppone che, pensando di
essere arrivato alla stazione, avesse aperto la porta del suo
scompartimento mentre il treno si trovava ancora nel tunnel
Oltre alle
poesie, scrisse opere teatrali e racconti erotici. La sua opera,
apprezzata da Verlaine, è l'espressione del decadentismo fine secolo. Pur
essendo preziosa e ricercata, è però piuttosto superficiale.
I suoi
critici hanno notato che il versetto elegante dei suoi volumi successivi
si distingue piuttosto per imitazione abile di scrittori diversi che da
qualsiasi spiccata originalità. La versatilità e la fecondità del
talento di Mendès è presente nei suoi scritti critici e drammatici, tra
cui alcuni libretti, e nei suoi romanzi e racconti. I suoi racconti
continuano la tradizione francese del romanzo licenzioso.
Opere:
Poesie: Philoméla (1863), Poésies, première série (1876), Soirs moroses,
Contes épiques, Philoméla, etc; Poésies (7 volumi - 1885), Les Poésies de
Catulle Mendès (3 volumi - 1892), La Grive des vignes (1895).
Opere
teatrali: La Part du roi (1872), Les Frères d'armes (1873), Justice
(1877), Gwendoline (1886), Briséïs (1897), La Femme de Tabarin
(1887), Isoline (1888), Médée (1898), La Reine Fiammette (1898), Le Cygne
(1899), La Carmélite (1902), Le Fils de l'étoile (1904), Scarron (1905),
Glatigny (1906).
Racconti:
Le Roi vierge (1880), La Maison de la vielle (1894), Gof (1897).
FILATELIA
CECOSLOVACCHIA Rep: 2011 (563)
MENDES LEAL JOSÈ da SILVA
(Portogallo)
Nato a Lisbona
nel 1818. Morto a Sinora nel 1886.
Ministro degli
Esteri e più tardi ambasciatore a Parigi e a Madrid, fu autore teatrale di
successo. Per le scene produsse Etgas Moniz, L’uomo d’oro, I primi amori
di Bocage.
La sua opera di
narratore è di ispirazione romantica: Cantici (1858), Il padiglione
nero (1859).
Oratore e
storici, pubblicò una Storia della guerra d’oriente (1863).
FILATELIA
CAPOVERDE Anno 1964 (323)
MENDES MURILLO
(Brasile)
Nato a Juiz de
Fora, Minas Gerais, 1901.
Giornalista,
insegnante, aderì nel 1922 al movimento modernista e collaborò alla rivista
“Fiesta”.
Convertitosi al
cattolicesimo nel 1934, sempre aperto ad ogni esperienza nuova, raggiunse la
propria maturità poetica fondendo elementi barocchi con temi surrealistici.
Fra le sue opere:
Tempo ed eternità (1934), La poesia panica (1938), Metamorfosi
(1944), Poesia e libertà (1947).
Nel 1957 si
trasferì a Roma.
FILATELIA
BRASILE Anno 2001 (2683).
MENDES PINTO FERNÃO
(Portogallo)
Nasce a Montemir-o.Velho da famiglia poverissima. Si imbarca come semplice mozzo
su un veliero e cade nelle mani di un pirata francese che saccheggia la nave, la
brucia e abbandona l’equipaggio su una costa deserta del Portogallo.
Dopo aver raggiunto Setubal si arruola nell’esercito e viene inviato nelle
Indie, dove il governatore Antonio de Faria lo prende a benvolere e gli affida
alcuni incarichi per i sovrani della penisola di Malacca e delle isole della
Sonda. Subisce un primo naufragio; fatto prigioniero, viene venduto come
schiavo. Riscattato, si mette alla caccia del feroce pirata indiano Coja Achem,
soprannominato ‘bevitore di sangue portoghese’. Riesce a catturarlo, lo uccide e
ne fa squartare il cadavere che espone sugli alberi della nave.
Un secondo naufragio lo getta sulle coste della Cina, ma riesce a raggiungere
Nanchino dove sopravvive con espedienti e accattonaggio. Da Nanchino si dirige
verso Canton con la speranza di trovare un passaggio per l’India. Si imbarca
sulla fusta di un pirata cinese ma una tempesta distrugge la nave e Mendes si
salva in un’isola del Giappone dove trova buona accoglienza.
Ivi raccoglie numerose notizie che poi comunicherà a san Francesco Saverio,
inducendolo a tentare l’evangelizzazione di quel paese. È tanta l’ammirazione
per il Santo che Mendes chiede di entrare nel suo ordine, ma ne viene in seguito
allontanato per mancanza di vocazione.
Tornato a Goa nel 1557 vi dimora per un anno e poi rientra in patria, dove muore
in povertà, avendo perduto nei vari naufragi tutte le sostanze accumulate come
mercante.
Scrisse le Peregrinazioni che vennero pubblicate in Portogallo e poi
tradotte in francese nel 1628 e nel 1645 e poi a Parigi nel 1932. in una
edizione parziale e modernizzata.
La sua straordinaria vita avventurosa ha suscitato perplessità circa la
veridicità dei fatti narrati, tanto che qualche critico giocò sul suo nome. Lo
si credette un mentitore e sul nome si creò il bisticcio: “Fernao, mente?”
“ Minto!” (“Fernao, stai mentendo?” “Sì, mento!”)
In verità nei suoi racconti sono riportate notizie di prima mano sulla Cina,
sull’India e sul Giappone, notizie che furono confermate da viaggiatori
successivi.
FILATELIA
FRANCIA Anno 2009 (BF 43), MACAO Anno 1951 (345,
350), PORTOGALLO 1980 (1474/5),
2010
(3845)
MENDIVE RAFAEL MARIA
(Cuba)
Nato a L’Avana
nel 1821. Morì nel 1886.
Fu educato nella
sua città natale, e iniziò a coltivare la letteratura fin dalla prima
giovinezza. Nel 1845 pubblicò un giornale letterario denominato "Flores del
Siglo", e nel 1847 una raccolta delle sue poesie con il titolo di Pasionarias.
Entrambi di carattere romantico, ottennero ampio riconoscimento.
Dal 1848 fino al
1852 viaggiò in Europa, e, dopo il ritorno a Cuba, fondò la "Revista de la
Habana," uno dei migliori ebdomadari spagnoli in America. Nel 1869 fu bandito
da Cuba per le sue opinioni liberali. Si rifugiò alternativamente a New York,
Nassau, New Providence, dove scrisse diverse leggende e racconti in versi. Tornò
a Cuba nel 1878.
Mendive è
considerato uno dei migliori poeti ispano-americani, e molte delle sue poesie
sono state tradotte in inglese, francese e italiano.
Assieme ad altri
tre scrittori pubblicò il libro di poesie Cuatro Laudes (1856). Una nuova
edizione delle sue poesie fu pubblicata dal critico spagnolo Cafiete Don Manuel
(Madrid, 1860), e altre edizioni sono apparse ad L'Avana, nel1861 e nel1884.
Tradusse le
Melodie irlandesi di Moore (1863).
FILATELIA
CUBA Anno 1993 (3322)
MENIUC GEORGE
(Moldavia)
Nato il 20 Maggio 1918 a Chişinău e ivi morto l’8 febbraio
1987 (all'età di 76 anni).
Laureato presso l' Università di Bucarest , i suoi
professori erano Tudor Vianu, Petre P. Negulescu, Dimitrie Gusti, Mircea
Florian .
Nel 1940 tornò a Chişinău dove lavorò come redattore capo
di “Nistru”, un giornale della Unione degli Scrittori moldavo.
Per la sua attività letteraria ottenne il Premio RSSM de
Stat pentru Literatura, 1972. e il premio "Scriitor al Poporului din
Moldova", 1982.
Opere: Poesie - Cântecul zorilor (1948), Poezii (1954),
Strofe lirice (1956), Poème (1957), Versuri alese (1958), Vremea Lerului
(1969), Florile dalbe (1979), Toamna Lui Orfeu (1983).
Saggi: Imaginea a Arta (1940), Iarba fiarelor (1959),
Quadrante solare (1966), Eseuri (1967). Vulpea isteaţă.
FILATELIA
MOLDAVIA Anno 2003 (Busta
postale)
MENON VALLATHOL NARAYANA
(India – Kerala)
È il più
rappresentativo poeta romantico del Kerala. Autore dei poemi Malayalam,
mette in evidenza i problemi del suo paese e si batte contro la tirannia
sociale e la necessità di abbattere il sistema della caste che impedisce i.l
diffondersi del vivere civile. Attraverso i suoi scritti si batte per spingere
il suo popolo verso l’indipendenza nazionale. Vallathol fondò il movimento
Kerala-Kalamandalam per far rivivere il folklore, le tradizioni e la grande
danza Kathakali.
FILATELIA
INDIA Anno 1978 (569)
MENOTTI DEL PICCHIA
(Brasile)
Nasce a San Paolo nel 1892.
Compie i suoi primi studi a Porto Alegre (Minas Gerais).
A 13 anni pubblica il giornalino “Mandu” dove inserisce i suoi primi lavori
letterari. Vive a Itapira dove pubblica la sua prima opera importante, Juca
Mulato. Scrive romanzi racconti, saggi, opere teatrali e politiche e libri
per i giovani.
Fonda giornali e riviste. Fu procuratore generale dello di Stato di San Paolo,
editore, direttore di banca e industriale. Si dilettò anche di pittura e
scultura e si occupò di problemi ambientali.
Le sue cronache sul “Correio Paulistano” dal 1920/30 costituiscono un diario del
modernismo dove inserisce le lotte letterarie, i problemi, le conquiste e le
disfatte.
Le sue opere poetiche sono colorite, ingegnose. Abusa di elementi plastici, di
effetti pittoreschi e verbali. Assai eclettico avrebbe forse potuto dare di più
nelle sue opere. Nessuno dei suoi libri superò il suo capolavoro Jaca Mulato
dove il poeta si presenta in tutta la sua forma più genuina.
FILATELIA
BRASILE 1992 (2099)
MERA JUAN LEON
(Ecuador)
Nato ad Ambato nel 1832, ivi morì nel 1894.
Discendente da una famiglia aristocratica della Sierra, visse a contatto con gli
indios, apprendendone usi e costumi.
Si occupò di politica, sostenendo il dittatore Garcìa Moreno, e di letteratura.
Scrisse Cumandà o un dramma tra selvaggi (1868) dove a un monaco viene
demandato il potere di procedere alla conversione in massa degli indios,
colpevoli dello sterminio della famiglia del protagonista. Nel romanzo è
compresa una romantica storia d’amore.
Pubblicò nel 1861 il poema La vergine del sole, una storia sulla vita
degli Inca prima della conquista spagnola.
Meno nota è la produzione poetica compresa in Melodie indigene del 1868,
Canti del popolo ecuadoriano (1883), Panorama storico critico
sopra la poesia ecuadoriana (1868), Antologia ecuadoriana (1892.
È l’autore dell’inno nazionale dell’Ecuador e fu tra i fondatori dell’Accademia
ecuadoriana, creata sul modello di quella spagnola.
FILATELIA
ECUADOR Anno1961 (381 PA), 1982 (1028/9), 1994
(1312/3)
MERI VEJO
(Finlandia)
Nato a Viipuri,
od. Vyborg, nel 1928.
Scrittore
finlandese in lingua finnica, esordì con una raccolta di novelle Perché la
terra non rinverdisca (1954). Seguirono i romanzi Una storia di corda
(1957), Separati (1959), Gli avvenimenti dell’anno 1918 (1960),
realistica descrizione della crisi politica e sociale della Finlandia al termine
della Prima Guerra Mondiale, e Punti d’appoggio (1964), Manilla Rope.
Ha scritto anche
drammi tra cui La licenza di matrimonio del soldato Joniken (1965).
FILATELIA
FINLANDIA Anno 1997 (1375)
MERIMÉE PROSPER
(Francia)
Nacque a Parigi il 27 settembre del 1808 e morì a Cannes il 23 settembre del
1870.
Figlio di Leonor, pittore, fu subito attratto dalla pittura ma il padre lo
indirizzò verso gli studi giuridici. Compì tutti i suoi studi al liceo Henri IV,
che lasciò all’età di diciotto anni. Studiando all’università, incontrò
Stendhall del quale divenne amico, sebbene tra di loro vi fosse una differenza
d’età di vent’anni, e strinse pure amicizia con Ampère. I due amici lo
presentarono in società e lo introdussero nel salotto Stapfer, dove incontrò
Violet-le-Duc, Cousin, Saint-Beuve e altri. Nel frattempo ottenne un incarico
presso il Ministero del commercio.
Esordì nel 1825 in campo letterario pubblicando Il teatro di Clara Gazul
che si fingeva scritto da una attrice spagnola, mentre l’autore si firmava sul
frontespizio col nome di Joseph l’Estrange. Il dramma più noto nella raccolta è
La carrozza del Santissimo Sacramento di cui è protagonista una famosa
attrice di Lima, Camilla Perichole. Dal dramma Renoir trasse il film La
carrozza d’oro. Merimèe lo presentò all’editore in qualità di traduttore.
Benché poco venduta, l’opera ebbe successo e il “traduttore” fu accolto nei
salotti della Récamier e di Giuditta Pasta.
Nel 1827 ripeté la mistificazione dando alla luce Guzla (curiosamente era
l’anagramma di Gazul del precedente romanzo). Ingannò ancora una volta tutti
facendo passare l’opera come scritta da un poeta illirico. In realtà le ballate
in essa contenute furono da lui scritte e in esse vi immise molte parole
illiriche per dare più consistenza etnica e colore locale. Il successo delle
ballate fu ampio. Furono tradotte in tedesco e Puskin ne tradusse alcune in
russo.
Al teatro contribuì con l’opera Jacquerie (1828), in cui rievoca la
rivolta dei contadini nel Beauvauisis e La famiglia Carvajal.
Nel 1829, scritto alla maniera di Walter Scott, pubblica Cronaca del regno di
Carlo IX, una lettura ancor oggi interessante che si accosta allo stile di
Dumas per i retroscena storico-passionali dei protagonisti. Segue nello stesso
anno La presa della ridotta.
Dal 1829 cominciò a pubblicare su riviste numerosi racconti Matteo Falcone
(1829), Visione di Carlo XI, La presa del fortino, Tamangò (1928),
Federigo, Il vaso etrusco, La partita a tric-trac (1830), in seguito
raccolti nel volume Mosaico (1833). Seguirono Il doppio errore
(1833), Le anime del Purgatorio (1834), La Venere d’Ille (1837),
Colomba (1840), riconosciuta come il suo capolavoro, Arsenio Guillot
(1844), Carmen (1845) e L’Abate Aubin (1846). Apparvero anche due
commedie: L’occasione (1830), La carrozza del Santo Sacramento
(ripresa dal racconto precedentemente scritto).
Durante una visita in Spagna si legò d’amicizia con la contessa di Montijo, la
cui figlia divenne in seguito moglie di Napoleone III.
Venne nominato ispettore generale dei monumenti storici, carica che lo indusse a
girare per tutta la Francia, come si legge nell’opera Annotazioni di viaggio
(1836, 1836, 1838, 1840)
Sotto il Secondo Impero fu spesso ospite a corte e venne nominato senatore.
I suoi interessi si spostarono anche sulle sue funzioni di ispettore dei
monumenti storici sui quali scrisse Studi sulla storia romana, Monumenti
ellenici. Entrò a far parte dell’Accademia delle Iscrizioni e Belle Lettere
e fu accolto all’Accademia Francese al posto lasciato vacante da Charles Nodier.
Merimée non cessò comunque di occuparsi di letteratura, anzi ampliò il suo
orizzonte abbracciando la letteratura russa. Introdusse e fece conoscere in
Francia Puskin Gogol, Turgheniev. Il suo libro Il falso Demetrio (1852)
si ispirò alla storia russa e così pure Le due eredità (1853), I
cosacchi di un tempo (1863),
Tra le sue ultime opere vanno ricordate le novelle Lokis, Giùman, La camera
azzurra (1869). Scrisse un’opera anonima su Stendhal H.B (Henry Beile)
(1850). Postumi sono apparsi due epistolari Lettere ad una sconosciuta
(1873) e Lettere ad un’altra sconosciuta (1875)
Merimée è difficilmente inquadrabile nelle correnti letterarie: romantico,
realista, classico.
Nella sua opera permane ancora la lezione di Voltaire e di Diderot.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1970 (1624)
Mertens Pierre
(Belgio)
Nato
il 9 Ottobre 1939.
Belga di lingua francese è uno
scrittore e avvocato specializzato in diritto internazionale, direttore del
Centre de Sociologie de la Letterature presso l’Université Libre de Bruxelles e
critico letterario del giornale “Le Soir”.
Influenzato da Kafka, Mertens ha
iniziato a pubblicare racconti nel 1969 e ha ricevuto il Premio Medici nel 1987
per Les éblouissements. Ha tuttavia continuato la sua attività di
avvocato, partecipando a molte battaglie per i diritti umani. Nel 1989, entrò
nell’Accademia reale di lingua e letteratura del Belgio, ed è stato anche
nominato Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres da parte della Francia.
Mertens ha riflettuto molto sulla
funzione sociale dello scrittore. Per lui, la vita privata, la fiction, e la
storia sono inseparabili. Così concede un posto centrale alla memoria nella
creazione delle sue opere. Per lui il romanziere trova la sua ispirazione nelle
sue esperienze personali e nel passato storico. Mertens è figlio d’arte: suo
padre era un giornalista, amante della musica e sua madre una biologa e
pianista.
Dal punto di vista storico si
interessò all’occupazione tedesca, all’esecuzione dei Rosenberg, alla tragedia
dei minatori di Martinelle nel 1956.
Poi come studioso di diritto
internazionale denunciò con forza il genocidio in Biafra, la tortura in Irlanda
e le prigioni di Pinochet.
Un altro punto importante è la
musica. Nei suoi romanzi, si trova l'influenza della musica, come leitmotiv.
Egli è anche autore di un libretto di lirica, La passione di Gilles
(1982).
I suoi numerosi viaggi e la sua
educazione gli hanno dato un’ampia prospettiva internazionale. Le opere I
buoni uffici (1974), Terre d'asilo (1978), Storia del Belgio
sono improntati ad una prospettiva estera. Mertens vede spesso il suo paese
come una sintesi dell’Europa e dei suoi problemi.
Ha causato una grossa polemica in
patria con il suo libro Une Royale Paix, pubblicato nel 1995, nel quale
racconta la storia romanzata della famiglia reale del Belgio, mescolando
finzione e realtà. Fu processato e costretto ad eliminare un paio di pagine
dalle edizioni successive.
Opere:L'Inde
Amérique (1969), Le Niveau de la Mer (1970), L'Imprescriptibilité des crimes de
guerre et contre L'Humanité ( 1974),
Les Bons offices - 1974
Necrologi (1979), La Fête des anciens (1983), Terreurs (1983), Perdre (1984),
Berlino (1986),
Les éblouissements - 1987
Uwe Johnson, Le scripteur de Murs (1989), L'agente doppio( 1989), Lettere
clandestine (1990),
1990
Les Centrales Cadute (1990), Les Phoques de San Francisco (1991), Flammes
(1993),
Une paix royale - 1995,
Collisione et autres nouvelles (1995), Tout est feu (1999), Perasma ( 2001).
FILATELIA
BELGIO Anno 2009
MESÉN ROBERTO BRENES
(Costarica)
Nato a S. José il 6 luglio del 1874, ivi morì il 19 maggio del 1947.
Inizia gli studi primari presso la scuola diretta da Don José Ramon Chavarria.
In seguito frequenta altre scuole di San José. Entra al liceo di Costarica dove
conclude la prima parte degli studi. Nel 1889 frequenta il primo anno della
Sezione Superiore e nel 1893 si diploma maestro nella Scuola normale di Heredia,
dove in seguito insegnò. In quell’anno ricopre pure la carica di Ispettore
degli alunni interni nell’Istituto di Alajuela.
Nel 1897 si reca in Cile con una borsa di studio per maestri della Costarica.
Continua gli studi di diritto e filologia conseguendo il titolo di professore e
insegna nell’ Istituto Pedagogico del Cile. Al suo ritorno in patria, ottiene
l’incarico di professore di castigliano, psicologia e logica nel Liceo di
Costarica. Diviene in seguito direttore del Liceo di Heredia dal 1905 al 1908.
In questo periodo pubblica Stella doppia, la sua prima e unica novella.
Nel 1908 assieme a Joaquim Guercia Monge elabora un progetto per la Pubblica
Istruzione, commissionato dal Ministro dell’Istruzione Pubblica. La sua
esperienza era ormai nota non solo in patria ma anche fuori dei confini della
Costarica.
Durante gli anni di studio Mesén aveva acquisito una solida cultura: conosceva
il francese, il latino, l’inglese, il greco, il sanscrito e il tedesco. Fu un
poeta moderno; occupò alte cariche pubbliche: Segretario dell’Istruzione
Pubblica, Ministro di Costarica a Washington, professore presso l’Università di
Siracusa a New York. Visse negli Stati Uniti per quasi vent’anni.
Tra le sue opere vanno ricordate Grammatica storica e logica della lingua
castigliana, le liriche filosofiche Nel Silenzio (1907), Hacia
nuevos umbrales (1913), Voci d’angelo (1916), Pastorales y
Jacintos (1917), Gli dei ritornano (1928), Poemi di amori e di
morte (1943).
Collaborò scrivendo articoli per diverse riviste.
Fu dichiarato benemerito della patria nel 1974.
FILATELIA
COSTARICA Anno 1974 (585/7)
MESROP
detto anche MASTOC Santo.
(Armenia)
Nato alla metà del IV secolo a Hasik, nella provincia di Taron, discepolo del
katholikos Nerses I. È ritenuto l’inventore dell’alfabeto armeno, che però
deve avere trovato e perfezionato.
Collaborò alla traduzione della Bibbia dal greco. Si dice che abbia
scritto anche inni cantati nella Chiesa armena e alcune preghiere che si leggono
nel breviario armeno.
Morì il 9 settembre del 440.
FILATELIA
RUSSIA Anno 1962 (2528)
Metastasio Pietro
(pseud. di P.Trapassi)
(Italia)
Nacque a Roma nel 1698.
Morì a Vienna nel 1782.
Figlio di un modesto
commerciante, fu enfant prodige rivelando fin da fanciullo eccezionali
doti di poeta improvvisatore. Nel 1712 Gravina lo prese sotto la sua protezione
sottraendolo alla vita mondana dei salotti romani, portandolo con sé prima a
Napoli e poi a Scalea [Calabria], dove gli fu data una severa educazione
razionalistica e classicista sotto la guida del cartesiano G. Caloprese. Fu
Gravina a grecizzargli il cognome in Metastasio.
Tornato a Roma nel 1714,
prese gli ordini minori, e continuò gli studi. Nel 1717 uscì a Napoli la prima
raccolta di Poesie , comprendente anche la tragedia Giustino .
Nel 1718 Gravina morì e gli
lasciò una cospicua eredità. Trasferitosi a Napoli si fece conoscere con alcuni
componimenti d'occasione. Anno decisivo per lui fu il 1721 con il successo della
cantata Gli orti esperidi, musicata da N. Porpora e interpretata dalla
cantante Marianna Bulgarelli, detta "la Romanina", con cui ebbe una lunga
relazione amorosa. Nel 1724 è il melodramma Didone abbandonata che gli
dette vastissima popolarità. Seguirono una nutrita serie di melodrammi. Nominato
poeta cesareo, nel 1730 si trasferì a Vienna. Il decennio successivo è la sua
stagione aurea, scrisse le sue opere migliori, fino al suo canto del cigno, la
canzonetta La partenza (1746) che svolge il tema prediletto degli
"addii". Dopo, nel 1745-1773, scrive prose di poetica teatrale, oltre ad altre
opere per il teatro, ma in ribasso. Morì a Vienna nel 1782.
Musicati da quasi tutti i
compositori del suo tempo, i libretti di Metastasio hanno un ruolo determinante
nella storia del melodramma. Appartenente al periodo iniziale della sua fortuna,
Didone abbandonata (1724) è un melodramma in tre atti in versi. La
vicenda è quella narrata da Virgilio nell'Eneide, ma con alcune varianti:
Metastasio attribuisce alla sorella di Didone, Selene (Anna nell’ Eneide)
una segreta passione per Enea a stento soffocata. Colloca a fianco di Didone un
confidente infedele, Osmida. Rende più drammatica la catastrofe finale facendo
incendiare Cartagine da Iarba re dei mori, pretendente respinto da Didone, che
aveva finto di accettarne la mano per ingelosire Enea. Dopo Didone i
melodrammi del periodo romano segnano un sicuro progresso: l'elemento patetico e
amoroso prevale sui velleitari momenti tragici, la trama si fa più lineare, il
linguaggio acquista una maggiore elasticità, mantenendosi su un registro medio,
tra aulico e comune. È una bravura che raggiunge l'apice nei capolavori
viennesi, soprattutto Olimpiade e Demofoonte , che chiudono i
personaggi in una sfera di moderate e sagge passioni, usando l'elemento eroico
con molta parsimonia.
Protagonista dei tre atti
di Olimpiade (1733), è Aristea figlia di Clistene re di Sicione, promessa
al vincitore dei giochi olimpici benché ami riamata Megacle. Alla sua mano
aspira Licida ritenuto figlio del re di Creta che, inesperto dei giochi prega
Megacle di sostituirlo nella gara. Megacle accetta, anche se sa quale è il
premio per il vincitore. Vince, disperato pensa di morire, tenta di convincere
Aristea a accettare Licida. Argene innamorata di Licida svela a Clistene
l'inganno. Licida è condannato all'esilio, poi, avendo attentato alla vita del
re, a morte. Alla fine tutto si appiana, Licida è figlio di Clistene e fratello
di Aristea, sposa Argene mentre Aristea sposa Megacle.
Dall' Attilio Regolo
(1740) in poi invece l'esaltazione dell'eroismo e la problematica dell'"anima
bella" sclerotizzano la struttura scenica con una tematica posticcia. Metastasio
negli anni senili darà il meglio di sé solo nelle pagine più abbandonate
dell'epistolario: così le lettere che esprimono la pungente nostalgia della
patria lontana, o che scoprono i suoi angoli di amarezza e pessimismo nella
meditazione sulle perfidie e gli inganni del "gran teatro del mondo".
Altre opere: Poesie, Siroe (1726), Catone in Utica (1727), Ezio (1728),
Semiramide riconosciuta (1729), Alessandro nelle Indie (1729), Artaserse (1739),
Demetrio (1731), Issipile (1732), Adriano in Siria (1732), Olimpiade, (1733)
Demofoonte (1733), La clemenza di Tito (1734), Achille in Sciro (1736), Ciro
riconosciuto (1736), Temistocle (1736), Zenobia (1740), Attilio Regolo (1740),
La libertà (1733), La partenza (1746), Il re pastore (1751), L'eroe cinese
(1752), L'isola disabitata ,(1753), Nitteti (1756), Il trionfo di Clelia (1762),
Romolo ed Ersilia (1765), Ruggiero (1771), Annotazioni all'"Arte poetica" di
Horatius, Estratto dell'"Arte poetica" di Aristotile e considerazioni su la
medesima ,Osservazioni sul teatro greco. (Da Internet)
FILATELIA
MONACO Anno 2000 (2548), SAINT VINCENT Anno 1991.
METSARENTS MISAK
(pseud. di M. Metsaturian)
(Turchia)
Nato nel gennaio 1886, nel
villaggio di Binkian, Harput (Harberd) Vilayet, Turchia; morì 5 luglio 1908, a
Costantinopoli.
Metsarents cominciò a pubblicare
nel 1903. Le sue collezioni di versi Arcobaleno e nuove canzoni sono
state pubblicate nel 1907. La sua poesia lirica, stata influenzata dal
simbolismo francese, è piena di meditazioni tristi sul destino del popolo armeno
che soffre sotto l'oppressione turca. Le liriche di poesie d'amore occupano un
posto importante nelle sue opere.
OPERE: Erkeri yiakatar
tsodovatsu. Yerevan, 1934. Tsodovatsu Erkeri. Yerevan, 1956.
La sua opera poetica è stata
tradotta in russo.
FILATELIA
ARMENIA Anno 2012
MEVLANA RUMI
(Persia)
Nato a Balkh
il 30 settembre 1207. Morto il 17 dicembre 1273 Turchia.
Nato in una famiglia di letterati, dovette fuggire davanti alle orde tartariche
di Gengis Khan e trovare rifugio con la famiglia in Turchia, dove il padre
diresse una scuola di dervisci.
Sebbene educato
allo studio dei segreti dell’animo umano e fosse considerato un mistico, non
disdegnò le cose del mondo. Si sposò due volte e provvide all’educazione di
quattro figli, svolgendo anche un ruolo attivo nella sua comunità.
Pubblicò
numerose poesie i cui soggetti erano cose comuni o situazioni quotidiane,
esempi che avevano lo scopo di penetrare nel mondo dello spirito, semplici
composizioni alla portata di tutti e nelle quali ognuno poteva cogliere
impressioni in sintonia con le sue capacità intellettive.
Morì nel 1273 e
fu sepolto a fianco della tomba del padre a Konya in Turchia. Il suo mausoleo
divenne un luogo sacro visitato dai suoi seguaci.
Mevlana
è considerato uno dei migliori poeti del XIV secolo. Tradusse il Pentateuco in
versi persiani (ricavandolo da una copia in ebraico), sotto il titolo Musa
Nameh, ad imitazione del famoso Shah nameh. La stesura dell’opera lo
tenne occupato per trent’anni e fu completata nel 1359.
FILATELIA
AFGANISTAN Anno 1968 (882), 2006 (1629/30+fog.129), 2007
(1632), EGITTO Anno 2007 (1966), IRAN Anno 1974 (1542), 1997 (2488),
2005 (2733), 2007 (2793), PAKISTAN 1997 (1014), SIRIA Anno 2005 (1289),
TAGIKISTAN Anno 2007 (353/8), TURCHIA Anno 1957 (1339/40+ BF 8), 1973
(2078/9) , 2005 (3205), 2006 (3254), 2007 (fog.46).
MEY LEV ALEXANDROVICH
(Russia)
Nato il 13
febbraio del 1822. morì il 16 maggio 1862
Figlio di un
ufficiale russo , studiò a Mosca.
Ottenuta la
laurea trovò un impiego governativo dove rimase per dieci anni. Nel 1850 fu
ispettore scolastico a Mosca, un incarico che presto dovette abbandonare per
intrighi e invidie di colleghi.
Si spostò a San
Pietroburgo dove poté meglio coltivare la sua attività di letterato,
partecipando a giornali e riviste ("Biblioteca per la lettura", "Domestic note",
il "Figlio di patria", la "Parola russa", "Svetoch", ecc.)
Extremely disorderly and childishly extravagant, Mey
lived a literary and Bohemian life.
Estremamente
disordinato e stravagante, con atteggiamenti spesso puerili, Mey visse una vita
da bohemien, con qualche deviazione verso il bere, tanto da toccare il fondo
dopo aver sperperato tutte le sue sostanze. Una vita sregolata che lo condusse
a morte prematura
Scrisse drammi
storici Tsarist (1849), Servilio (1854) e Pskovityanka
(1860).
L’opera omnia
di Mey fu pubblicata Mey's "complete works" is
published in 1887 by Martynov, with the large opening chapter of Vl. nel
1887 da Martynov.
FILATELIA
RUSSIA ANNO 1994 (6050), SAO TOME’ & PRINCIPE Anno
2008 (2496/7)
Meyer
Antoine
(Lussemburgo)
Nato nel
1801. Morto nel 1857.
E’ considerato il padre della poesia in dialetto del
Lussemburgo ed è conosciuto per le sue opere patriottiche che continuano a far
parte del patrimonio culturale e intellettuale della storia nazionale.
FILATELIA
LUSSEMBURGO Anno 1979 (940)
MEYER CONRAD
(Svizzera)
Nato a Zurigo nel 1825. Morto a Kilchberg nel 1898.
Nacque in una famiglia del patriziato zurighese e risentì dell'educazione
rigorosamente calvinista impartitagli dalla madre.
Insieme a Keller e a Gotthelf, è considerato uno dei tre grandi esponenti del
realismo svizzero. La sua produzione comprende numerose Ballate (1867) a
sfondo storico, e Poesie (1882-1892).
Scrisse racconti storici, genere in cui fu il massimo esponente nella tradizione
letteraria post-romanticista. Si ricordano: Il santo (1879), Il paggio
di Gustav Adolf (1882), Le nozze del monaco (1884), La tentazione
del marchese di Pescara (1887), Angela Borgia (1891). Notevoli anche
il poema Gli ultimi giorni di Hutten (1871) e il romanzo Jürg Jenatsch
(1876).
Nei suoi racconti agiscono uomini impetuosi e vitali, grandi nella loro tragica
solitudine, travagliati da scelte etiche in un mondo amorale e violento
Morì in una casa di cura per malati mentali, a Kilchberg [Zürich] nel 1898.
FILATELIA
SVIZZERA Anno 1990 (1349)
MICHAELIDES VASILIS
(Cipro)
Nato a Lefkoniko
(Famagosta) nel 1849. Morto nel 1917.
Ricevette
l’educazione primaria nella sua città e nel 1862 si recò a Nicosia per studiare
presso la Scuola Secondaria greca, il cui Preside era suo zio Kyprianos.
Appassionato di pittura frequentò lezioni di arte. In quel tempo il poeta greco
Vizyinos , venne a Cipro e diventò suo amico e con lui compose poesie,
partecipando anche a vari concorsi poetici.
Quando lo zio
Kyprianos divenne vescovo di Kition, fu inviato in Italia per studiare
pittura. Michaelides lasciò l'Italia nel 1897 e andò in Grecia, dove si arruolò
come volontario nell'esercito greco e durante la guerra fu colpito da una
fucilata.. Durante la degenza in ospedale colse l'occasione per acquisire una
buona conoscenza della farmacologia. Al suo ritorno a Limassol fu nominato
caporeparto in ospedale, ma, avendo contratto l'abitudine al bere, venne
licenziato dalla sua posizione e finì i suoi giorni nella Casa comunale per i
poveri.
Michaelides
Vasilis fu il poeta cipriota più illustre del suo tempo. Le sue poesie sono
state pubblicate nel 1911 da Christodoulos Hourmouzios, figlio di Stylianos
Hourmouzios , editore del quotidiano "Salpinx". I suoi poemi più noti sono
Il 9 luglio 1821 per il quale ha vinto il titolo di poeta nazionale di
Cipro, Chiotissa in Lirnassol e Anerada (Fata), tutte scritte in
dialetto cipriota.
L’ellenista
francese Phileas Lebesque, commentando la poesia Michaelides, ha scritto "è
riuscito con grande delicatezza ad interpretare il sentimento cipriota e a
combinare i suoi sogni con la passione della sua poesia". Michaelides ha
scritto anche poesie satiriche, che Lebesque descrisse come "equivalenti alle
opere di Aristifane".
Tra gennaio e
aprile del 1888 pubblicò il "Diavolo", un giornale mensile satirico.
FILATELIA
CIPRO Anno 1978. (478)
MICHALKOV SERGEJ VLADIMIROVIČ
(Russia)
Nato a Mosca,
13 marzo 1913. Morto il 27 agosto 2009.
Fu uno
scrittore, poeta e librettista sovietico, , autore di libri per bambini. Ebbe il
privilegio di aver scritto per due volte il testo dell'inno nazionale del
proprio Paese. Nel 1942, ancora ventinovenne, attrasse col suo lavoro
l'attenzione di Josif Stalin, che gli commissionò la scrittura del testo del
nuovo inno nazionale. A quel tempo, il Paese era pesantemente coinvolto nei
combattimenti della Seconda guerra mondiale e Stalin desiderava sostituire
l'Internazionale con un motivo che avesse un carattere più patriottico.
Michalkov elaborò un testo
che potesse accompagnare un brano musicale composto da Aleksandr Aleksandrov
(1883-1946), e che divenne noto in questo modo come Inno Nazionale dell'Unione
delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Il nuovo inno fu presentato a Stalin
nell'estate del 1943 ed entrò ufficialmente in vigore il 1º gennaio 1944.
Il brano è rimasto in
vigore fino alla caduta dell'URSS, nel 1991, momento in cui il Presidente russo
Boris Eltsin scelse un motivo diverso nella forma e nel contenuto. Eppure,
quando Vladimir Putin successe a Eltsin alla presidenza della Federazione, egli
premette affinché fosse ripristinata la musica di Aleksandrov al posto dell'inno
precedente, che nell'opinione di molti russi era poco significativo e di scarsa
ispirazione.
Michalkov aveva 87 anni ed
era in pensione ormai da diversi anni (in effetti, le ultime generazioni di
Russi lo conoscono meglio come padre dei registi cinematografici Nikita
Michalkov e Andrej Končalovskij ma quando cercò di ristabilire il vecchio brano
per farne l'inno nazionale russo, egli ne riscrisse completamente le parole. Il
risultato è l'attuale Inno della Federazione Russa, ufficialmente adottato dal
2001.
Negli ultimi anni Michalkov
visse a Mosca e, per il suo 90º compleanno, Putin si è recato nella sua
abitazione per fargli visita, e insignirlo dell'Ordine di Servizio alla
Madrepatria di 2ª classe, in onore del suo contributo alla cultura russa. È
morto il 27 agosto 2009 all'età di 96 anni.
FILATELIA
RUSSIA Anno
2013
MICHEL LOUISE
(Francia)
Nata il 29 maggio 1830
in un castello di Vroncourt. Morta il 29 maggio del 1905.
Louise Michel, da una
relazione tra una domestica, Marianne Michel, e un castellano, Etienne Demahis o
più verosimilmente dal figlio di questi, Laurent.
Crebbe nella famiglia di quelli che
lei chiamava i suoi nonni, dove sembra essere stata felice, mostrandosi fin da
giovane altruista per sua natura con le persone che la circondavano (suonava il
piano, amava la natura, i gatti in particolare...) e dove ricevette una buona
istruzione ed una educazione liberale secondo le idee illuministe di
Jean-Jacques Rousseau e di Voltaire.
Il padre muore quando lei aveva 15
anni; cinque anni più tardi muore anche la moglie ufficiale del padre e, per
questo motivo, Louise fu invitata ad allontanarsi dal castello. Louise Michel
non fu donna da perdersi facilmente d'animo e proseguì i suoi studi a Chaumont
dove conseguì il titolo per poter esercitare la professione di istitutrice. Si
rifiutò di prestare giuramento all'Impero (impero che lei disprezzava
profondamente) e creò una scuola libera (ma ne creò diverse altre nel corso
della sua vita) ispirata ai principi della pedagogia libertaria, dove insegnerà
per tre anni, la qual cosa le causerà diversi provvedimenti disciplinari da
parte delle autorità.
Si trasferisce in seguito a Parigi,
dove insegna in un istituto presso il Castello-d’Eau diretto da una certa madame
Voillier, con la quale intrattiene rapporti quasi filiali. Comincia allora per
lei un periodo di intensa attività. E’ in questo periodo che incontra Jules
Vallès, Eugène Varlin, Rigault, Eudes, e soprattutto Théophile Ferré, che lei
amerà appassionatamente.
Collabora con giornali di
opposizione e svolge una discreta attività letteraria. Invia qualche poesia a
Victor Hugo, uno dei personaggi più celebrati e più rispettati di quest’epoca.
Da lui si dice che avrebbe avuto una bambina, Victorine, affidata ad una nutrice
alla sua nascita, ma di questo non vi è certezza.
Nel corso della sua vita fu
impegnata politicamente fino alla sua morte ed entra in contatto con diversi
gruppi che si battono per i diritti delle donne.
Dal 1869 è segretaria della Società
democratica di moralizzazione che si prefigge di aiutare gli operai e le donne
vittime di prostituzione; è tesoriera di un Comitato di soccorso ai profughi
russi. Un rapporto di polizia del 1878 afferma che lei aderisce
all'Internazionale. A quest'epoca e fino al suo esilio Louise era una Blanquista,
movimento repubblicano socialista fondato da Auguste Blanqui.
Insegna in una scuola fondata da
lei nel 1865 in una Parigi affamata. Incontra Georges Clemenceau.
Louise Michel fece parte dell’ala
rivoluzionaria più radicale che voleva sovvertire il governo di Adolphe Thiers.
Ed è allora che il destino di Louise Michel barcolla e precipita e lei stessa,
da sola e volontariamente si reca a Versailles per uccidere Thiers.
Beneficiaria della Comune di Parigi
interviene l’episodio più volte menzionato, dove, vestita da guardia nazionale,
partecipa ad uno scontro a fuoco in piazza dell’Hôtel-de-Ville.
Quando l'Impero
napoleonico sta crollando sotto i colpi della potenza prussiana, Louise entra in
contatto con le femministe Jules Simon, André Leo e Maria Deraisms.
Il 28 marzo i parigini proclamano
la Comune di Parigi; il 1 aprile il governo di Versailles dichiara guerra alla
Comune, e Louise partecipa alla resistenza armata. Sulle barricate di
Clignancourt, nel gennaio del 1871, partecipa ad una battaglia in strada,
durante la quale sparerà per la prima volta nella sua vita. Con la sconfitta
della Comune, si consegna al nemico per far liberare sua madre arrestata al suo
posto. Inizialmente sembra che sia destinata alla fucilazione immediata, invece
è condotta al campo di Satory e da questo trasferita a Versailles, alla
prigione "dei cantieri".
Il 28 giugno inizia il processo a
suo carico. Rischia la fucilazione. Trascorre, invece,
per dieci anni, rifiutando i
benefici di un altro regime. Ottenne di installarsi a Nouméa e di riprendere il
suo mestiere di insegnante, dapprima per i figli maschi dei deportati, poi nelle
scuole delle bambine. Nel 1880 ottenne finalmente l'amnistia. Ritornata in terra
di Francia diventa un'instancabile propagatrice del pensiero anarchico:
partecipa a convegni e a manifestazioni. In una di queste, il 9 marzo 1883, si
unisce ai disoccupati in lotta, scoppiano violenti tumulti, ma solo lei è
arrestata e condannata a sei anni di carcere (detenuta prima a Saint-Lazàre e
poi a Clermont).
Viene graziata nel 1886 e, nello
stesso anno Paul Verlaine le dedica una ballade.
Riprende come nulla fosse la sua
attività e fonda, nel 1895, il giornale «Le Libertaire» (Il Libertario).
L'attività frenetica di Louise Michel spaventa e infastidisce molte persone: il
23 gennaio 1888 l'estremista Pierre Lucas attenta alla sua vita, senza
riuscirci; vengono imbastite contro di lei accuse false nella speranza di
rigettarla in qualche galera di Stato.
Negli ultimi anni della sua vita si
impegna per raccogliere fondi per i moti rivoluzionari in Italia, in Spagna, per
l'indipendenza cubana e lavorando anche l'internazionale antimilitarista.
FILATELIA
FRANCIA 1986
(Timbro speciale); 1986 (2408); Nuova caledonia 1991 (607)
MICHENER JAMES A.
(U.S.A.)
Nato a New York City nel 1907, Morto il 17 ottobre 1997.
Abbandonato dopo la nascita, non conobbe i propri genitori naturali. Fu educato
da una vedova, Mabel Michener, che, nonostante il lavoro di lavandaia e le
scarse risorse economiche, gestiva un orfanotrofio.
Durante il servizio militare, visitò la Melanesia, Micronesia e la Polinesia
francese. Consumato viaggiatore e osservatore, la conoscenza dei luoghi visitati
e l’acuta osservazione di quei popoli gli fornì il materiale per scrivere
oltre quaranta libri, la maggior parte di ambientazione esotica.
Singolare e significativa la sua opera Il mondo è la mia casa in cui
raccolse le sue memorie..
Il suo primo libro Tales of the South Pacific.(Racconti dal sud
pacifico) vinse il premio Pulitzer per la letteratura nel 1948.
Michener passò i suoi ultimi anni ad Austin. in Texas, dove scrisse nel 1885
il romanzo Texas.
Tra le sue opere: Colorado, Carovane.I ponti di Toko-Ri, Carabi, Alaska,
Il viaggio, Space, La baia, Colonia, Colorado. Codice d’onore.
FILATELIA
VANUATU Anno 2008
MICKIEWICZ ADAM
(Polonia)
Nato a Zaosie (Lituania) il 24 dicembre del 1798, morì a Costantinopoli il 26
novembre del 1855.
Discendente da una famiglia di piccola nobiltà, passò la sua infanzia e
adolescenza a Novogrodek; compì i suoi studi all’Università di Vilna,
laureandosi in filosofia nel 1819 e da quell’anno fino al 1823 fu insegnante nel
liceo di Kaunas.
Dal classicismo di imitazione francese, che lasciò ampie tracce nella sua opera
passò successivamente, dopo aver conosciuto le opere di Goethe, Schiller, Burger,
Byron, al romanticismo di cui fu l’iniziatore in Polonia. Uno dei suoi canti
Romanticismo (1822) segna l’atto di nascita del romanticismo polacco.
Nel 1918 conobbe il suo primo amore per Maria Wereszczakòvna, la Maryla
presente in alcune sue liriche. La sua prima grande opera, Gli avi di Vilna,
ebbe inizio in questo periodo e la prima, la seconda e la quarta parte, tutte a
Vilna, vennero pubblicate nel 1823. La terza, invece, scritta a Dresda, Gli
Avi di Dresda, fu composta sette anni più tardi e pubblicata a Parigi nel
1833. La nota patriottica che sta alla base del suo romanticismo è presente solo
nella terza parte. Come pure è presente nel poema cavalleresco Grazyna,
scritto in quel periodo.
Nel 1823 Mickiewicz viene arrestato per aver partecipato a manifestazioni
patriottiche dell’Associazione Filarete di Vilna, messo in carcere e poi
esiliato in Russia, si reca a Pietroburgo dove si incontra con Puskin. Si reca
quindi a Odessa dove vive una vita frivola e salottiera. In questo periodo si
inserisce un viaggio in Crimea nell’autunno del 1825, dove scrive i Sonetti
e il poemetto Farys (1828)
Solo nel 1829 ottiene di poter lasciare la Russia. Poté così recarsi in
Germania, in Svizzera, in Italia.
Fra i migliori lavori scritti prima di lasciare la Russia vi è un poema a sfondo
storico-patriottico Corrado Wallenrod. Nel suo viaggio verso l’Italia
incontra a Weimar Goethe ottantenne e a Bonn Schlegel. A Roma si ridesta in lui
la fede religiosa come lo attestano alcuni suoi canti pieni di cristiana
devozione. Si allontana da Roma quando apprende di moti insurrezionali scoppiati
nel suo paese.. Ma non riesce a raggiungere la Polonia. Solo in Germania
incontra molti insorti sbandati e fuggiaschi. A Dresda scrive la terza parte
degli Avi (1832), La morte del colonnello, La ridotta di Ordon,
in cui si esaltano episodi della fallita insurrezione, e Libri del popolo
polacco e del pellegrinaggio polacco (1832).
Lasciata la Germania, si reca a Parigi dove di getto scrive l’ultima sua opera
importante Il signor Taddeo (1834) considerata la maggior opera del mondo
slavo e uno dei capolavori del romantisicmo.
Da allora Mickiewicz si dedicò solo a scrivere articoli politici e pagine di
critica e di letteratura. Solo nel 1836, per guadagnarsi il pane, scrive un
dramma I confederati di Bar e abbozza le scene di un altro dramma che
non porta a termine.
Nel 1834 Mickiewicz sposò una polacca dalla quale ebbe il figlio Ladislao.
Insegnò letteratura latina all’università di Losanna (1839), poi dall’ottobre
del 1840 tenne corsi di letteratura slava al Collegio di Francia a Parigi,
scrivendo Corso di letteratura slava al Collegio di Francia. Fu allora
che conobbe e subì l’influsso del mistico Towianski, alle cui dottrine dedicò
alcuni corsi.
Nel 1848 venne in Italia dove organizzò una legione polacca che, agli ordini del
colonnello Kamienski, combatté a fianco dell’esercito sardo contro l’Austria.
Fallita l’impresa, scioltasi a Corfù la legione polacca, lo scrittore ritorna a
Parigi dove tenta di riprendere la sua propaganda nazionale. Non vi riesce. Allo
scoppio della guerra russo-turca si reca a Costantinopoli, col sogno di
organizzare nuove legioni, ma viene colpito dal colera e muore.
Mickievicz per il suo patriottismo venne considerato un grande bardo del popolo
polacco, fama che prevalse sui pregi letterari ponendoli in seconda luce.
OPERE: Il signor Taddeo. La narrazione è imperniata su una lite
giudiziaria per un vecchio castello tra il conte Horeszko e il giudice Soplica,
tanto da arrivare ad un conflitto armato che coinvolge la Russia. .
All’apparizione dei soldati russi i due contendenti si riappacificano e fanno
fronte comune contro il nemico russo. Nelle trama, assai complessa, si inserisce
il monaco Robak che rivela di essere Jacek Soplica, fratello del giudice, e la
vicenda di Taddeo Soplica,, figlio di Jacek, e di Eva, figlia del conte
Horeszko.
L’opera, un vasto affresco della società polacca agli inizi del XIX secolo, per
la sua semplicità di stile è considerata il primo poema nazionale polacco e tra
i più originali della letteratura.
FILATELIA
BIELORUSSIA Anno 1988 (259),1999 (292), BULGARIA
Anno 1955 (840), LITUANIA Anno 1921 (840), 1999 (600), CECOSLOVACCHIA Anno
1955 (833), POLONIA Anno 1941(Mic.362), 1947 (497/8), 1948 (fog. 9),
1949 (561, 564), 1955 (808, 839/42), 1962 (1172), 1979 (2410), 1998 (3517/20 +
fog. 144), 1999 (3579), 2000 (3611/16), 2001 (3700), 2006 (3995),
ROMANIA Anno 1955 (1425) , RUSSIA Anno 1955 (1754)
MICLE VERONICA
(Romania)
Nata a Nàsàud nel 1850. Morta nel giugno del 1889.
Figlia del calzolaio Ilie Càmpeanu e di sua moglie Ana, nacque immediatamente
dopo l’uccisione del padre caduto, mentre lottava a fianco di rivoluzionari
contrari al dominio ungherese.
Con la madre si stabilì in Moldavia, a Targu Neamt nel 1850 e a Jasi nel 1853.
Frequentò a Jasi la scuola per ragazze e si diplomò nel 1863. Nell’agosto del
1864 sposò il suo professore Stefan Micle dal quale ebbe due figlie: Virginia
che divenne moglie del poeta Eduard Gruber e Valeria, cantante d’opera.
Nel marzo del 1872 incontrò a Vienna Eminescu col quale intrecciò una relazione
che durò per tutta la vita. Inizialmente, ebbe con lui uno scambio di poesie di
carattere romantico. In esse appaiono momenti di esaltazione amorosa ad altri di
tristezza per distacchi e abbandoni.
Morto il marito Stefan Micle, Veronica si trasferì a Bucarest dove riprese il
contatto con Eminescu, dal quale ebbe un bambino, morto nel maggio del 1880.
Dopo la morte di Eminescu avvenuta a causa di malattie e soprattutto per abuso
di alcolici, nel 1889, si ritirò a vivere nel monastero di Vàratec dove curò un
volume dal titolo Dragoste si Poesie (Amore e Poesia) in cui radunò
poesie proprie, poesie che Eminescu aveva scritto per lei e alcuni commenti.
Due mesi dopo la morte di Eminescu, Veronica si avvelenò ingerendo arsenico.
Fu sepolta nel monastero di Vàratec.
La sua casa di Tàrgu Neamt, avuta in dote col primo matrimonio, passò per
testamento al monastero e fu trasformata in museo.
Veronica debuttò nel campo poetico con una raccolta di versi nel 1872, firmati
con lo pseudonimo di Corina. Pubblicò in seguito poesie a lei ispirate dal suo
rapporto sentimentale con Eminescu (Columna lui Traian, 1874) e contribuì dal
1874 alle riviste”Convorbiri Literare”, “Famiglia”, “Revista Noua” e Revista
Literara”.
FILATELIA
MOLDOVA Anno 2000 (BF 23)
MIEGEL AGNES
(Germania)
Nata a Kaliningrad nel 1879, morì a Bad Nenndorf, Bassa Sassonia nel 1964.
Poetessa, raccolse le sue poesie in vari volumi, pubblicati negli anni 1901,
1927, 1936, 1949, nei quali canta la sua regione.
FILATELIA
GERMANIA Anno 1979 (844)
MIGJENI NIKOLAS (pseud. di Millosh Gjergj
Nikolla)
(Albania)
Nato a Scutari,
13 ottobre 1911. Morto a Torre Pellice, il 26 agosto 1938.
Il padre, Gjergj
Nikolla (1872-1924), proveniva da una famiglia ortodossa e possedeva un bar.
Frequentò la scuola elementare serbo Ortodossa a Scutari e dal 1923 al 1925 una
scuola secondaria ad Antivari, nel Montenegro, dove si era trasferita la sorella
maggiore Lenka.
Nell'autunno del
1925, a 14 anni, vinse una borsa di studio per frequentare una scuola secondaria
a Bitola, nella Macedonia del sud. A Bitola studiò slavo, russo, greco, latino e
francese. Laureatosi nel 1927 entrò nel seminario Ortodosso di St. John il
Teologo a Bitola dove, nonostante problemi di salute, continuò il suo
addestramento e gli studi fino a giugno 1932.
Il 23 aprile 1933
fu assunto come maestro di albanese in una scuola nel villaggio di Vraka, a
sette chilometri da Scutari. Fu durante questo periodo che cominciò a scrivere
descrizioni in prosa e versi.
Nel maggio 1934
scrisse il suo primo racconto, Sokrat i vuejtun apo derr i kënaqun, che
fu pubblicato sul periodico “Illyria”, firmandosi con lo pseudonimo di Migjeni,
un acronimo di Millosh Gjergj Nikolla. Nell'estate 1935 il ventitreenne Migjeni
si ammalò di tubercolosi. Viaggiò fino a Atene nel luglio di quell'anno nella
speranza di guarire dalla malattia ma ritornò a Scutari un mese dopo senza
nessun miglioramento delle sue condizioni di salute. Nell'autunno 1935 si
trasferì per un anno a una scuola a Scutari e, sempre sul periodico “Illyria”,
iniziò a pubblicare le sue prime poesie che fecero epoca.
Nel 1936 andò a
vivere nel villaggio di montagna di Puka dove restò per 18 mesi. Le sue
condizioni di salute migliorarono e lui restò colpito dalla povertà della gente
che viveva a Puka e dei dintorni. Dopo questi 18 mesi in montagna il poeta fu
obbligato a porre fine la sua carriera di maestro e di scrittore e, sempre nella
speranza di guarire, andò a Torino dove sua sorella Ollga stava studiando
matematica. Partì da Scutari il 20 dicembre 1937 e arrivò a Torino prima del
giorno di Natale. Qui aveva sperato, dopo la guarigione, di iscriversi e a
studiare alla Facoltà d'Arte. Dopo cinque mesi di ricovero al sanatorio di San
Luigi presso Torino Migjeni fu trasferito all'ospedale di Waldensian a Torre
Pellice dove morì il 26 agosto 1938. La sua morte all'età di soli 26 anni fu una
tragica perdita per la letteratura albanese moderna.
A Migjeni è
intitolato il teatro di Scutari, riaperto nel 2002 grazie a un progetto della
Regione Emilia-Romagna.
FILATELIA
ALBANIA Anno 1961 (558/9), 1986 (2119),
1988 (2170), MACEDONIA Anno 2011 (581).
MIHAJLOVSKIJ STOIAN
(Bulgaria)
Nato a Elena, Tàrnovo, nel 1858, morì a Sofia nel 1927.
Fu educato alla scuola secondaria francese di Costantinopoli, passò poi in
Francia dove si laureò in giurisprudenza,
Tornato in patria fu professore nell’università e poi Giudice di cassazione. La
sua formazione risentì profondamente della cultura francese, ma in fondo rimase
sempre legato al mondo civile e morale della sua terra. Fu anche editore di
periodici tra cui “La voce popolare”
In campo letterario scrisse epigrammi ad imitazione di Aristofane e Favole
in versi che ricordano La Fontaine e Krylov. Scrisse pure Il libro del
popolo bulgaro (1897), Il prologo al libro dei servi (1900), il
dramma Quando gli dei ridono (1922), le Pagine del diario di Mirza
Abas e Novissima verba.
Viene considerato il miglior poeta satirico bulgaro tanto da essere chiamato “il
Giovenale dei Balcani”
Affrontò anche il poema religioso in Poema del male in cui riprese il
tema di Adamo ed Eva con motivi originali.
FILATELIA
BULGARIA Anno 1986 (3049)
MIHELIČ MIRA ( O MIRA KRAMER PUC)
(Croazia)
Nata nel 1912.
Morta nel 1985.
Nacque il 14
luglio 1912 a Spalato, Austria-Ungheria (oggi Croazia ), frequentò la scuola a
Lubiana e studiò legge per qualche tempo; poi diventò una scrittrice
professionista e traduttrice. E’ considerata una delle figure più note della
letteratura slovena del 20° secolo. Ha fatto parte della società degli
scrittori sloveni e vice-presidente del PEN Internazionale. E 'stata
l’organizzatrice degli incontri internazionali organizzati dalla slovena PEN, un
evento annuale che continua ancora oggi.
E 'morta a
Lubiana nel 1985.
I suoi due primi
romanzi, Obraz v zrcalu (1941) e Tiha Voda ( (1942) ricreano
l’atmosfera e la vita nel mondo confortevole delle tradizioni di famiglia, dove
prevale una cultura di rispetto e l'orgoglio.
I suoi
personaggi sono divisi fra le tradizioni, il rispetto, il controllo del loro
sentimenti da un lato e la lussuria, l’ambizione, intrighi, il potere politico
dall'altro. Un posto speciale è assegnato alla donna emancipata, indipendente
e ribelle nei confronti del ruolo tradizionale delle donne.
Un esempio di
questa visione è l'eroina del suo romanzo Aprile 1959, ambientato nei
primi mesi della Seconda Guerra Mondiale . Nei romanzi Stolpnica osamelih
žensk (1969) e Vrnite se, sinovi (1972) si avverte una palese ironia
nelle descrizioni di personaggi e di gesti. Nei successivi romanzi di genere
storico Tujec v Emoni (1978) e Cesta dveh cesarsjev (1981
)narra gli intrighi dell'antica Emona e una storia d'amore al tempo del
Congresso di Laibach.. Mentre il suo ultimo romanzo Ure mojih DNI (1985)
è un libro di memorie.
Ha anche
scritto romanzi per i lettori più giovani, come Pridi, Mili moj Ariel (1965)
e Puhkova Kresna Noè (1972). Nel 1963 ha ricevuto il Premio “Sovre” per
le sue traduzioni in sloveno di Luce d'agosto di William Faulkner,
Look Homeward di Thomas Wolfe, e Circolo Pickwick di Charles
Dickens. Nel 1983 ha vinto il Premio Prešeren alla carriera.
È stata sposata
al pittore France Mihelič .
FILATELIA
SLOVENIA Anno 2012
MIKHEEV MIKHAIL
PETROVICH
(Russia)
Nato nel 1911. Morto nel 1993.
Poeta e scrittore russo.
FILATELIA
RUSSIA Anno 2011.09.01,
Annullo speciale.
Novosibirsk.
Mikitenko
Ivan Kondrat´evič
(Ucraina)
Nato a Rovno nel
1897. Morto nel 1937.
Scrittore
ucraino, partecipò attivamente alla vita politica ucraina nel periodo tra le
due guerre. Nei suoi racconti e romanzi, strettamente legati a fatti e motivi di
attualità (Vurkagany, 1928; Ranok "Il mattino", 1933), M. rivela
uno stile romantico-lirico che acquista maggior rilievo e consistenza nelle
opere teatrali, nelle quali ha raggiunto un notevole livello artistico (Diktatura
"La dittatura", 1929; Kadry "Quadri", 1930; Sprava česti "Fatto
d'onore", 1931). Condannato a morte per motivi politici, Mikitenko fu
riabilitato dopo la morte.
FILATELIA
UCRAINA Anno 1997, URSS Anno 1987
Busta postale.
MIKSZATH KALMAN
(Ungheria)
Nato a
Szklabonya, Nograd, Slovacchia, nel 1847. Morto a Budapest nel 1910.
Giornalista,
deputato al parlamento, si rivelò narratore arguto e curioso dei piccoli fatti
quotidiani nei racconti I fratelli slovacchi (1883). Descrisse la vita
paesana nei Buoni Palocz (1882) e in Signori e contadini (1886).
Fu anche autore
di romanzi L’ombrello di San Pietro (1895), Il vecchio farabutto
(1906), dal tessuto narrativo ricco e complesso, ma disorganico.
FILATELIA
UNGHERIA Anno 1997
MILADINOV DIMITAR e KONSTANTIN
(Bulgaria)
Nati entrambi a Struga, il primo nel 1810 e il secondo nel 1839, e morti
entrambi a Costantinopoli nello stesso anno 1862.
Patrioti e letterati; studiosi di filologia slava, pubblicarono i Canti
popolari bulgari (1961) una raccolta divenuta celebre per l’alone epico e
per quello eroico che circondava i due fratelli, attivisti nella lotta per
l’indipendenza della Bulgaria.
La loro attività fu troncata dalla morte prematura avvenuta, forse per
avvelenamento, nelle carceri di Costantinopoli dove erano stati rinchiusi in
seguito a denunce di Fenaridi.
FILATELIA
BULGARIA Anno 1929 (206), 1961 (1107), 1986 (3025), 2010
(4242), MACEDONIA Anno 2005 (329), YUGOSLAVIA Anno 1961 (887)
MILANES y FUENTES JOSÈ JACINTO
(Cuba)
Nato a Matanzas nel 1814, ivi morto nel 1863.
Iniziò la sua attività letteraria grazie all’interessamento e all’amicizia con
Domingo del Monte.
I suoi primi poemi raccolti nel volume
El Aguinaldo habanero
(1837) imitano il tono sentimentale di Lopez de Vega, ma successivamente si
avverte anche l’influenza di Espronceda. Al 1938 risale l’opera
Il conte Alarcos
che ebbe una profonda ripercussione sul movimento romantico cubano.
Milanès collaborò con diversi periodici e riviste di La Habana e Matanzas.
Scrisse per il teatro senza seguire un genere preciso, producendo il dramma
Un poeta a corte,
e la commedia
Attraverso il ponte e per la strada.
Una passione amorosa sofferta lo spinse al limite dello squilibrio mentale, dal
quale si salvò attraverso viaggi in Europa (Londra, Parigi). Ritornò in patria
nel 1849 senza peraltro essersi ripreso totalmente.
Morì nel 1863
FILATELIA
CUBA Anno 1956 (Espresso, 19)
Milašius Oscar
(Lituania)
Nato nel 1877 a Cerej. Morto in Francia nel 1939.
Di nobile famiglia francese, rappresentò gli interessi della Lega Lituana e
divenne attivo sostenitore della cultura lituana nell‘Europa dell‘Ovest.
Da giovane frequentò il liceo a Parigi e viaggiò a lungo in Europa.
Fu un attivo traduttore di Daukanto e A.Baranauskas.
Scrisse poesie e raccolse in due volumi le fiabe lituane sotto il titolo
Racconti e storie della Vecchia Lituania.
Morì nel 1939 a Fontainebleau, Parigi.
FILATELIA
LITUANIA Anno 2002
(683)
MILER ZDENEK
(Repubblica Ceca)
Nato a Kladno, ad ovest di Praga nel 1921. Morto nel 2011.
Animatore e illustratore era noto per il suo personaggio
Mole.
Iniziò il suo lavoro di animatore durante l'occupazione
nazista della Cecoslovacchia. Pur avendo partecipato alle manifestazioni
in occasione della morte di Jan Opletal che portarono alla chiusura delle
università e dei college, ebbe la fortuna di non essere mandato in un
campo di concentramento e di poter continuare a lavorare come animatore.
Miler cominciò a dipingere fin da bambino. Il suo hobby si
sviluppò quando frequentò la scuola nazionale di grafica a Praga nel 1936.
In seguito ha studiato presso il College delle Arti di Praga. Nel 1942
iniziò a lavorare nel campo dei fumetti e si occupò della produzione
cinematografica specializzata in film d'animazione. Dopo la seconda guerra
mondiale, iniziò a lavorare presso la società di cartoons “Bratri v triku”
e lavorò prima come disegnatore poi autore e regista. In seguito divenne
il capo della compagnia.
Miler ha prodotto circa 70 film. In circa 50 di essi, il
protagonista era la sua creazione più famosa, la piccola talpa Mole
(Krtek in ceco). L'idea per la sua creazione venne quando fu incaricato di
fare un film educativo per i bambini nel 1956. Fortemente influenzato
dalla produzione disneyana, ha optato per un animale come personaggio
principale. Più tardi, ha detto che l'idea di utilizzare la talpa come suo
personaggio preferito, gli venne quando inciampò in una talpa durante una
passeggiata in collina.
Il primo film, intitolato Come la talpa ha i pantaloni
("Jak krtek ke kalhotkám přišel"), vinse un leone d'argento a Venezia. In
principio, la talpa parlava ovviamente in ceco. Ma Miler voleva che la
talpa fosse compresa in tutto il mondo per cui decise di utilizzare le sue
figlie come doppiatrici, riducendo il discorso a brevi e significative
esclamazioni per esprimere i sentimenti della talpa e la percezione del
mondo. Le sue figlie erano anche il suo pubblico di prova, che ha avuto
modo di vedere i primi film. Così Miler poteva controllare se il suo
messaggio era in sintonia con i bambini.
Krtek fu un enorme successo in
Cecoslovacchia, Europa dell'Est e Germania fin dall'inizio e oggi la talpa
può essere vista in oltre 80 paesi.
FILATELIA
REPUBBLICA CECA, Anno 2002 (302)
MILEV GEO
(pseud. di GEORGI MILEV KASABOV)
(Bulgaria)
Nato a Radevo il 15 gennaio 1895, morto a Sofia il 15 maggio 1925.
Studiò a Sofia e a Lipsia, per spostarsi poi a Berlino dove entra a contatto col
clima letterario del dopoguerra.
Tornato a Sofia pubblica la rivista “Bilancia”. Traduce molti autori tra cui
Nietsche, Baudelaire, Verlaine, Nerval, Rilke, Goethe Byron e per conto suo
scrive poesie legate al simbolismo e all’impressionismo tedesco. Queste furono
raccolte in L’anello crudele del 1920 e Le icone dormono del
1922.. Poi, sospinto dagli avvenimenti politici, si dà alla poesia proletaria.
Dal 1924 pubblica la rivista “Fiamma” su cui esce la sua opera più celebre
Settembre nella quale canta l’insurrezione del 1923 e la sua sanguinosa
repressione. Nel gennaio del 1925 la rivista viene chiusa e Milev viene
imprigionato. Verrà ucciso in carcere all’avvento della dittatura.
FILATELIA
BULGARIA Anno 1955 (836) , 2004 (4046)
Mileva Leda
(Bulgaria)
Nata il 5 febbraio 1920 a Sofia. Morta nel 2010.
Figlia di Milev Geo, si diplomò presso l'American College
di Sofia e l'Istituto per gli insegnanti dei bambini.
Lavorò
come redattrice in case editrici diverse e fu
direttrice del BNT e Presidente dell'Unione dei traduttori in
Bulgaria.
Fu autrice
di poesie (oltre trenta volumi) e
opere teatrali per bambini e rinomata
traduttrice di poesie contemporanee dall’inglese, russo
e francese.
E’ stata
rappresentante permanente della Bulgaria presso l'UNESCO.
Fu Vicepresidente del Consiglio alla VII
Grande Assemblea Nazionale.
FILATELIA
BULGARIA Anno 2010 (Mic. 4945/6)
MILJANOV MARKO
(Yugoslavia)
Nato a Medun, Podgorica, il 25 aprile del 1833. Morto il 2 febbraio del 1901 a
Herg Novi.
Marko Miljanov Popović Kuč nacque in una famiglia agiata di origine
albanese. In gioventù, come tutti i suoi concittadini, prese parte alla lotta
contro i turchi
Nel 1856 si
trasferì a Cettigne, capitale del Montenegro, ed entrò al servizio del
Principe Danilo
nel corpo delle guardie perjanici.
Per il suo coraggio e i successi conseguiti durante i raid
in territorio turco e come uomo di fiducia, ottenne nel 1862 l’incarico di
giudice e di capo del clan di
Bratonožići.
Per il suo lavoro sui Kuči durante l’unificazione con il Montenegro nel 1874,
ottenne una nomina al Senato del. Montenegro.
Nel
1876-78,
durante la guerra contro i turchi, comandò vittoriosamente le forze del
Montenegro nella battaglia di Fundina.. ma dopo un feroce disaccordo con
il Principe Nikola nel 1882, dovette lasciare il
Consiglio di Stato e decise di ritirarsi a vita privata nella sua natia Medun.
Sebbene
analfabeta come la maggior parte dei suoi concittadini, decise di imparare a
scrivere. Morì prima che le sue opere venissero pubblicate.
La sua opera più
importante è Gli esempi di umanità e di Bravery (1901), una
raccolta di aneddoti. Seguìrono Il Clan Kuči , storie folkloristiche e
Poesie; (1904) raccolta storico-etoniografica e folkloristica; La vita
e la Dogana degli albanesi (1908) in cui descrive e spiega la vita
quotidiana del suo popolo.
FILATELIA
YUGOSLAVIA Anno 1999 (2775). MONTENEGRO 2008
MILLA Y VIDAURRE JOSÈ
(Guatemala)
Nacque il 4 agosto del 1822. Morì il 30 settembre del 1882.
Fece i suoi primi studi nel Collegio Seminario e in seguito si iscrisse alla
facoltà di Legge presso l’Università di San Carlo Borromeo, ma non concluse gli
studi. Agli inizi seguì l’idea liberale; ma più tardi si mise al servizio del
governo conservatore di Rafael Carrera, ricoprendo cariche importanti tra cui il
segretariato della Hermandad de Caridad dell’Ospedale Generale del Guatemala; fu
ufficiale della Segreteria delle Relazioni Estere; Sottosegretario Generale del
Governo.
Si occupò di giornalismo in qualità di redattore della “Gazzetta Ufficiale” e
pubblicò il periodico “La Settimana” dove apparvero per la prima volta i suoi
Quadri di costume.
Caduto il governo conservatore, nel 1871, si allontanò dal paese per tre anni,
durante i quali visitò diversi paesi dell’Europa, degli Stati Uniti e del Nord
America. A Parigi fu per un certo tempo redattore del “Correo de Ultramar”.
Durante quel periodo scrisse la sua opera Un viaggio all’altro mondo
passando da altre parti e creò il personaggio di Juan Chapìn.
Fu anche membro dell’Accademia Reale Spagnola, membro onorario della Società
letteraria di Parigi, assistente presso l’Ateneo di Léon, Nicaragua, e ricoprì
altre cariche.
Milla è considerato il padre della novella guatemalteca. Usò lo pseudonimo di
Salomè Jil col quale fu conosciuto dai suoi contemporanei. Ancora oggi le sue
opere godono di grande notorietà.
FILATELIA
GUATEMALA Anno 1945 (135 PA), 1987
(819)
MILLAY EDNA St. VINCENT
(USA)
Nata a Rockland, Maine, il 22 febbraio 1892, morì ad Austerlitz, New York, il 19
ottobre 1950
Studiò pianoforte e partecipò ancora giovane con la poesia Renascence ad
un concorso che vinse. Studiò alla Columbia University e in seguito al Vassar
College. Si impose all’attenzione del pubblico nel 1917 con la pubblicazione
delle poesie Renascence e altre nonché per un fortunato esordio
nel campo teatrale con Aria da Capo (1919) sulla guerra e sul caso Sacco
e Vanzetti.
Ribelle al conformismo e seguace delle libertà essenziali, scrive nel 1920
Qualche fico tra i cardi.
Dopo un soggiorno in Europa, per lo più a Parigi, rientrata in patria si
stabilisce nello stato di New York. Continua a scrivere e pubblica nel 1923
Il fabbricante di arpe e altre poesie che le fruttò il Premio Pulitzer.
Segue nel 1931 Fatale intervista.
Nel 1940 ebbe un improvviso calo di qualità. La sua ultima produzione di poesie
Mine the Harwest uscì postuma nel 1954.
Fu autrice anche di libretti per opera tra cui il fortunato Lo scudiero del
re (1926), musicato da D.Taylor.
Dopo L’assassinio di Ridice del 1942, prodotto in pieno periodo bellico,
la Millay si chiuse nel silenzio.
FILATELIA
USA Anno 1891 (1350)
MILLER ARTHUR
(USA)
Nato a New York il 17 ottobre 1915.
Morto il 10 febbraio 2005.
Di origine ebrea è stato una figura
di primo piano nella letteratura americana e nel cinema per oltre 61 anni. Le
opere più note di Miller sono The Crucible (Il Crogiuolo),
Erano tutti miei figli (che vinse nel 1947 il Tony Award come migliore
opera), e Morte di un commesso viaggiatore.
Arthur Miller deve parte della sua
fama non alla professione di scrittore, ma ad un periodo della sua vita privata
trascorso sotto i riflettori della stampa scandalistica: sono i 5 anni del
matrimonio con Marilyn Monroe, la quale si convertì all'ebraismo per sposarsi
con lui. Il drammaturgo nella sua autobiografia pubblicata negli anni novanta,
Svolte, ripercorse le tappe di questa tormentata e chiacchierata unione: dalla
fragilità psicologica dell'attrice (dipendente da alcol e cocaina) che lo
attrasse, ai ripetuti tentativi di avere un bambino fino al naufragio del
matrimonio fra incomprensioni e litigi. Per la giovane e bella moglie, Miller
scrisse la sceneggiatura di The Misfits (Gli spostati), l'ultimo film,
diretto da John Huston nel 1961, che la Monroe interpretò, prima di essere
trovata morta nella sua abitazione di Los Angeles il 5 agosto del 1962, all'età
di 36 anni.
Miller nacque in una famiglia ebrea
benestante. Suo padre, Isidore Miller, produceva e vendeva abiti da donna, cadde
in rovina durante la grande depressione. Sua madre era casalinga.
Frequentò la scuola pubblica. La
sua prima opera, un melodramma, fu messo in scena per la prima volta nel 1923
allo Shubert Theatre. Negli anni in cui frequentava la Abraham Lincoln High
School vicino a Coney Island, Miller era un buon atleta e uno studente
mediocre. All'inizio fu rifiutato dall'università del Michigan e subì l'odio
antisemita, che avrebbe influenzato i suoi ultimi lavori. Miller mise da parte
13 dei 15 dollari di assegno che guadagnava al college e fece di nuovo domanda
all' università del Michigan, dove fu accettato nel 1934.
Alla Michigan, Miller studiò
giornalismo e teatro, e si interessò soprattutto al teatro classico greco e alle
opere di Ibsen.
Miller raggiunse la fama con
Erano tutti miei figli, nel 1947. Nel 1949 con Morte di un commesso
viaggiatore vinse il premio Pulitzer e tre Tony Awards, e il premio New York
Drama Critics Circle.
Il 31 maggio 1957, Miller fu
giudicato colpevole di insulto al Congresso per aver rifiutato di rivelare i
nomi dei membri del circolo letterario sospettato di avere legami con il
comunismo. La sua condanna fu commutata il 7 agosto del 1958 dalla corte
d'appello. Lo stesso anno pubblicò una sua raccolta di opere.
FILATELIA
GUINEA Anno 2006 (2691 più fog. 325), 2009 (Mic 6559/62) , St. VINCENT Anno
1999 (3764)
MILNE ALAN ALEXANDER
(Gran Bretagna)
Nel 1882 nacque in Scozia Alan Alexander Milne.
Trasferitosi presto con la famiglia a Londra, il giovane Alan inizia a
frequentare assieme ai suoi fratelli la scuola privata che il padre, John Vine,
insegnante, aveva aperto a Kilburn. Tra i suoi maestri ebbe Herbert Gorge Wells
uno dei padri, assieme a Jules Verne , della fantascienza.
In seguito frequenta la
Scuola di Westminster
e il
Trinity College
di
Cambridge dove
studia
matematica
grazie a una
borsa di studio.
Mentre era al Trinity si occupa della redazione della rivista scolastica “Granta”,
per la quale scrive articoli insieme al fratello Kenneth. Gli scritti suscitano
l'interesse della principale rivista umoristica inglese,
Punch,
della quale Milne diviene in seguito collaboratore e assistente di redazione,
lavoro che lo occupa dal 1906 al 1914, quando dovette abbandonarlo per entrare
nell’esercito e partecipare alla Prima guerra mondiale.
È anche il periodo in cui comincia la sua copiosa produzione letteraria che lo
rese celebre nel Regno Unito e in America. Il suo curriculum letterario
comprende romanzi, racconti, libri per ragazzi, opere teatrali. Esordisce nel
1905 col romanzo Amanti a Londra, cui seguirono C’era una volta
(1917), Mr. Pim a spasso (1921), La casa rossa del mistero, un
giallo del 1921, Due popoli (1931), Due giorni meravigliosi
(1933), Chloe Marr (1946),
A questi si aggiungono dei saggi, due dei quali dettati dalle esperienze e
considerazioni sul periodo del conflitto mondiale. Nel primo Pace onorevole
(1934) espone dure critiche nei confronti del conflitto, ritoccate e in parte
ritrattate nel successivo Guerra onorevole (1940). Al 1939 risale una
autobiografia, Ora è troppo tardi e al 1952 Anno sì, anno no..
Dal 1910 al 1929 appaiono sul “Punch” e su altri giornali interessanti articoli.
Una nuova svolta alla sua produzione letteraria, quella che gli darà la fama in
tutto il mondo, è l’introduzione di un nuovo genere a fianco di quelli i già
trattati: la letteratura per ragazzi. A determinarla contribuì la nascita nel
1920 del figlio Christopher Robin.
Con la crescita della famiglia, Milne nel
1925 acquista
una villa di campagna,
Cotchford Farm,
a
Hartfield
nello
East Sussex,
dove si sarebbe ritirato a partire dal
1952 dopo un
grave
intervento al cervello
che rischiò di renderlo invalido in modo permanente.
Nella calma della campagna e dei boschi circostanti decide di dedicarsi alla
letteratura per ragazzi
con Galleria di libri per ragazzi (1925) e l’anno successivo inizia il
suo capolavoro destinato a un successo tanto travolgente da oscurare tutta la
sua precedente carriera di scrittore: Winnie-the-Pooh.
Il libro comprendeva le storie che Milne era solito raccontare a suo figlio, e
che avevano come protagonisti, oltre allo stesso Christopher Robin, i suoi
animali di pezza,
tra cui l’orsacchiotto
Winnie Pooh.
I giocattoli di Christopher Robin sono ora esposti in un museo a
New York.
Nel
1927 Milne
pubblica Ora siamo sei, un libro di poesie per bambini in cui compare
Pooh. I primi racconti sull’orsacchiotto vennero pubblicati nel 1926 e il
secondo libro
La strada di Pooh
uscì due anni dopo
I libri furono illustrati nella versione originale da
E. H. Shepard
che trasse ispirazione per la figura di Pooh dal proprio orsacchiotto "Growler".
Sia il testo di Milne sia i disegni divennero un unicum inscindibile e
subito si inserirono tra i classici della letteratura rivolta ai giovani.
Si è voluto fare un paragone con il libro scritto molti anni prima da Lewis
Carroll Alice nel paese delle meraviglie, un raffronto azzardato perché
i personaggi di Carroll puntano tutto sulla logica e sul linguaggio, mentre
Milne si abbandona interamente alla spensieratezza e al gioco.
Dopo il secondo libro di Pooh, Milne decide di dire addio al suo personaggio
anche in considerazione del fatto che il figlio, ormai cresciuto, non era più
fonte di ispirazione.
Paradossalmente, uno degli effetti dei libri di Pooh fu quello di far tramontare
il nome di Milne nel settore della letteratura "per adulti". Persino il “Punch”
alla fine iniziò a rifiutarlo, sebbene l'editore
Methuen
continuasse a pubblicare tutto quello che Milne scriveva.
Dopo la morte di Milne, avvenuta nel Sussex nel 1956, i diritti sui personaggi
del mondo di Pooh passarono prima alla sua vedova Daphne de Selincourt, e in
seguito vennero fagocitati dalla
Walt Disney,
che fece del personaggio uno dei suoi marchi di maggior successo, realizzando
film d'animazione,
cartoni animati,
libri e
merchandising
di ogni tipo.
La produzione letteraria di Milne comprende anche libri di poesie, la serie di
racconti, A table by the Band, e una nutrita serie di opere teatrali
iniziate nel 1917 e continuate sino al 1951.
Winnie the Pooh è stato tradotto i diciotto lingue. In Italia fu diffuso a cura
della Vallardi nel 1967 e della Salani nel 1993 che conservarono le
illustrazioni di Shepard. Ma è stato soprattutto diffuso da Walt Disney in
numerosi cortometraggi e lungometraggi.
Robin, l’ispiratore del personaggio e personaggio lui stesso nei romanzi, si
adoperò per riuscire a conservare intatta l’area boschiva nei dintorni della
sua casa nel Sussex, fonte di ispirazione di suo padre.
Milne e il giallo
Nella sua produzione Milne tentò per una sola volta un genere letterario a lui
forse non congeniale, sebbene il suo libro appartenga alla storia del giallo:
Il mistero della camera rossa. Si tratta, come scrive Claudio Savonuzzi
nella prefazione all’ultima edizione italiana del romanzo, di un’opera datata,
tipica di una vecchia moda, un pezzo di antiquariato. In esso, aggiunge, si
trovano i difetti e i limiti di Agata Christie.
Lo scrittore di gialli Raymond Chandler, lo trattò severamente e parlò di
perversione esotica, di astrattezza e di evasività e di dilettantismo. La
vicenda della Camera rossa aderisce ai canoni e alle regole del gioco
poliziesco, ma non completamente e con serietà. La logica non è sempre
ineccepibile. Si tratta, come scrivono Vanni e Fossati in Guida al giallo
(Gamma libri, 1980), di un “ frutto imperfetto e capriccioso. Il Mistero
della Casa Rossa ha il sapore e il fascino di un amore old fashioned.”
Milne e la filatelia
Nei proventi della W.Disney relativi ai libri, video, pupazzi e altri prodotti
non sono conteggiati quelli derivati dalla filatelia che, dal 1979, ha
iniziato ed emettere serie di francobolli sul personaggio.
Furono le Poste inglesi le prime ad emettere, nel 1979, un valore in occasione
dell’Anno Internazionale del Fanciullo, cinquantatre anni dopo la morte dello
scrittore, inserendo nei cataloghi la prima vignetta di un illustratore
anonimo. La vignetta rappresentava un orso con a fianco un porcellino, intenti
ad osservare un grasso porcello fare capriole. Sullo sfondo un bambino vestito
stile ottocento e una casa con attorno il Bosco dei cento acri.
Altro stato europeo fu la Russia che nel 1988, nella serie denominata
“Personaggi di cartoni animati sovietici”, riporta un valore, esso pure di
illustratore ignoto, che raffigura in stile naif un porcello con un
palloncino in mano, un orso, un’ape su un fiore, il tutto contornato da alberi.
Furono in particolar modo gli Stati africani e d’Oltreoceano a emettere negli
anni dal 1982 al 2000 numerose serie sul personaggio di Milne e precisamente
Anguilla, Antigua & Barbuda, Canada, la Repubblica del Congo, Ghana, Grenada &
Grenadines, Maldive, Micronesia, Saint Vincent, Redonda, Turks & Caicos.
Le serie sono per lo più composte di otto valori più un foglietto, riproducenti
personaggi e situazioni delle varie storie, nonché le illustrazioni originali di
E.H. Shepard. Ogni valore è contrassegnato dal copyright della Disney,
fatto forse unico nelle filatelia.
Di recente Winnie Pooh e gli altri personaggi di Milne sono stati utilizzati per
spiegare la filosofia/religione
taoista in due
volumi di
Benjamin Hoff
(Il
Tao di Puh e il seguito The Te of Piglet), nonché in altre
opere di filosofia e
satira.
Le storie di Pooh sono state tradotte in numerose lingue, tra cui il
latino, a
opera di
Alexander Lenard:
Winnie ille Poh (1958)
che divenne nel
1960 il primo
best seller fra i libri in lingua straniera nella classifica del
New York Times.
LIBRO: NavigazionecercaWinnie-the-Pooh,
il più famoso
orso della
letteratura per ragazzi,
apparve per la prima volta nel 1926 nel
romanzo omonimo
e in seguito in altri lavori di Milne.
È un
orsetto di pezza”
di Scarso Cervello", che si occupa principalmente di mangiare
miele e
comporre poesie. Vive in una Vecchia Quercia sulla quale è affisso un cartello
con scritto "Sanders"; sebbene non venga specificato se "Sanders" sia o no il
suo cognome.
Winnie the Pooh è amico di animali in carne e ossa quali il Porcelletto, il
Vecchio asino, il Grigio Isaia, la cangura Kan con i figli Guro e Tigro, il Gufo
pedante e il Coniglio puntiglioso. Le loro avventure si svolgono in una stanza
di giochi e nella Foresta del Bosco dei Cento Acri e le loro giornate sono
fatte di piccole cose. Ai giochi s unisce un bambino,Christopher Robin (nella
realtà il figlio cui lo scrittore raccontava le storie). Ma viene il giorno in
cui Robin deve andare a scuola e deve lasciare gli amici. Comunque, per l’orso,
i suoi compagni e il bimbo ci sarà sempre un posto incantato nella Foresta dove
poter giocare e sognare.
Pooh e i suoi compagni hanno una notevole immaginazione e qualche difficoltà
con l'ortografia.
Questi due elementi concorrono spesso alle spiegazioni improbabili che questi
personaggi tendono a dare agli avvenimenti più banali, e alla loro sensazione di
vivere incredibili "avventure" senza che, in effetti, accada granché.
Il fatto che Winnie Pooh sia un
giocattolo
animato non viene mai detto esplicitamente nei lavori di Milne, ma risulta
evidente dalle illustrazioni originali di
Ernest Howard Shepard
(che lo ritraggono con la forma tipica dei "teddy
bear") e dal rapporto particolare che lega Pooh e Christopher
Robin.
Pare che Christopher abbia cambiato nome al proprio orsacchiotto
(precedentemente "Teddy") in onore di un
orso bruno di
nome Winnipeg, proveniente dal
Canada e
ospite dello
zoo di Londra.
"Pooh", invece, sarebbe il nome di un
cigno
incontrato da Christopher in un'altra occasione. Il significato dell'articolo
"the" fra i due nomi (per cui il nome completo risulta essere "Winnie il
Pooh") è una curiosità linguistica su cui Milne scherza nel primo libro, senza
dare reali spiegazioni..
L'orsacchiotto di Christopher Robin, a cui il personaggio di Winnie Pooh deve la
propria esistenza, è attualmente esposto alla
Donnell Library.
Nel
1929, Milne
vendette i diritti sui personaggi del Bosco dei Cento Acri a
Stephen Slesinger.
Nel
1961, tali
diritti furono acquistati dalla
Walt Disney,
che fece di Pooh il protagonista di una serie di cartoni animati, inizialmente
adattando le storie originali di Milne e in seguito creandone di nuove.
La Walt Disney produce oggi merchandising di Pooh sia nello stile dei
cartoni animati sia nello stile di Shepard (etichettato come "Classic Pooh"). Lo
stile delle storie di Disney ha comunque poco in comune con quello di Milne. E
da Disney non ci si poteva attendere altro, visto il modo con cui i suoi
soggettisti manipolano a piacer loro tutti i personaggi tratti dalla
letteratura dell’infanzia, non di rado con risultati poco soddisfacenti o
addirittura negativi.
Pooh, comunque, rappresenta uno dei personaggi più redditizi della storia della
letteratura. Libri, video, pupazzi e altri prodotti rendono alla Walt Disney
oltre 1 miliardo di dollari all'anno, tanto quanto
Topolino,
Minnie,
Paperino,
Pippo e
Pluto messi
assieme.
FILATELIA
ANGOLA 2000, ANGUILLA Anno 1982 (469/77+BF 46),
ANTIGUA & BARBUDA Anno 1998 (2322/33+BF 387/90), AUSTRALIA 2006,
BIELORUSSIA 2010, BELGIO 2005, BENIN 2003, CANADA Anno 1996 (1496/9+BF 19),
DOMINICA 1995
(1859) id. 1996 (fog. 302), GAMBIA 1986, 1987 GHANA Anno 1996 (BF 102),
GRAN BRETAGNA Anno 1979 (808), 2006 (2730), 2010, GRENADA Anno
1986 (692), GRENADA-GRENADINES Anno 1997 (2120/5+BF 391), 1998
(2368/9+BF 425), GUINEA 1998, GUYANA 1991, 1998, LESOTHO 1985, MALDIVE
Anno 1985 (1028), MICRONESIA Anno 1998 (503/6+BF 37/8), REDONDA
1985, RUSSIA Anno 2012 (7353),
SAINT VINCENT Anno 1998 (3438/46), SIERRA LEONE Anno 1985 (BF
39), SINGAPORE Anno 2007 (6v.), TAIWAN 2006, TANZANIA 1991, TURKS &
CAICOS Anno 1996 (1231/8+BF 166/7), TADJIKISTAN Anno 1999 (9
valori), URSS 1988 (5484)
MILOSZ CZESLAW
(Polonia)
Nacque a Szetejnie, Lituania, il 30 giugno 1911.
Di famiglia polacco-lituana, visse a Vilna e nel 1934 si laureò in legge.
Visse a Parigi sino al 1935 e poi venne assunto da Radio Vilna, ma per sospette
simpatie col comunismo venne allontanato e si trasferì a Varsavia dove entrò a
far parte di un gruppo antinazista clandestino.
Entrò in seguito a far pare della Repubblica Popolare Polacca. Dal 1945 al 1949
lavora come diplomatico negli USA e a Parigi dove, nel 1951, chiede asilo
politico.
Nel 1960 ottiene un posto presso l’Università di Bekerley, California, e vi
insegna fino al 1980.
Nel 1974 riceve il premio Guggenheim Fellowship per la sua attività poetica e
per l’attività di traduttore e nel 1978 riceve il The Neustadt International
Prize for Literature, mentre nel 1980 gli viene assegnato il premio Nobel.
In campo poetico scrisse: Poema del tempo congelato (1933), Tre
inverni (1936), Salvezza (1945), La luce del giorno (1953),
Trattato poetico (1957), Città senza nome (1969), Dove sorge e
tramonta il sole (1974), Cronache (1988), Province. Poesie
1987-1891, Davanti al fiume, nuove poesie, ispirate al suo ritorno in
Lituania nel 1989.
Due i suoi romanzi: La presa del potere (1953), di taglio politico, La
valle dell’Issa (1955), sui suoi ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza.
Tra i saggi vanno ricordati La mente prigioniera (1953), Wittness of
Poetry (1983), Cominciando dalle mie strade (1985), Europa
familiare (1959).
FILATELIA
LITUANIA, Anno 2011, POLONIA Anno 1982 (2865), 2001 (3699), 2003 (3840),
2011(BF191),
SVEZIA Anno 1986 (1375), ZAMBIA Anno 2002 (1199),
MILOSZ Oscar Vadislas
(Lituania)
Czereïa il 28
maggio 1887 . Morto a Fontainebleau il marzo 1939.
Autore di poesia
e di prosa, ha scritto di metafisica, politica, archeologia, etnografia, esegesi
biblica.
La sua opera è
contrassegnata da un lato dall'infanzia dolorosa per le personalità dei
genitori, e dall’altro dalla nostalgia per la terra lituana che dovette
abbandonare.
Nel 1889 (l'anno
dell'Esposizione Universale), la famiglia Milosz si trasferisce a Parigi. Il
padre Vladislas e la madre, Marie Rosalie Rosenthale, si adoperano perché il
figlio ricevesse una educazione francese, intendendo così sottrarlo ai tentativi
di russificazione dello zar Alessandro III e desiderando, d'altro canto, dargli
una educazione laica.
Milosz viene
iscritto al liceo Janson-de-Sailly e, dopo aver terminato gli studi liceali nel
1896, segue i corsi della Scuola del Louvre e della Scuola di lingue orientali
dove studia l'epigrafia ebraica e assira.
Fra le sue
principali opere figurano Miguel Mañara, del 1912, e Saulo di Tarso,
del 1914 (Da Internet)
FILATELIA
LITUANIA Anno 2002 (683)
MILTON JOHN
(Inghilterra)
1608 9 dicembre. Milton nasce a Londra, nel quartiere di Cheapsod. Figlio di
uno scrivano appartenente alla borghesia che costituì il nerbo della
rivoluzione di Cromwell, pio e amante della musica, sin da fanciullo fu avviato
agli studi presso la Saint Paul’s School (1620-25), dove manifestò subito la
sua precocità, e poi al Christ’s College a Cambridge dove nel 1629 prese la
prima laurea, il BA (bacellierato in arte). Nel 1632, conseguita la seconda
laurea, l’ M.A. (master of arts), lasciò Cambridge per rifugiarsi nella casa
paterna di Horton dove continuò ad approfondire i suoi studi. Intanto scrive
all’età di 21 anni l’inno L’ode alla natività (1629) e poi L’Allegro
(1631), Il Pensieroso (1632), due poemetti dal titolo in italiano, legati
più a paesaggi dell’animo che non di luoghi.
.1633-37 Rinunciando ad intraprendere la carriera ecclesiastica, si ritira con
i suoi nella casa di Buckinghamshire dove nascono le opere Arcades (1633)
e Licida (1637), scritta dopo la morte per naufragio di un suo compagno
di scuola nel mare d’Irlanda. Del 1634 è il Dramma pastorale
rappresentato al castello di Ludlow, meglio conosciuto sotto il titolo di
Comus. Storia di una fanciulla smarritasi in un bosco e caduta nelle mani
del mago Comus che cerca di convertirla ai piaceri pagani. Fallisce e la
trasforma in pietra. I suoi fratelli, con l’aiuto di una ninfa e di un pastore,
rompono l’incantesimo.
1638-39 Secondo l’uso rinascimentale, per ampliare i suoi studi e le sue
conoscenze, intraprese un viaggio in Francia, a Parigi, e uno più lungo in
Italia (Firenze, Roma, Napoli). L’accoglienza favorevole fatta dai letterati
delle sue poesie giovanili da lui definite ‘inezie’, la sua conoscenza del
latino, greco e della cultura dall’ebraica a quella latina, rassodarono la sua
intenzione di dedicarsi alla lingua nativa e in particolar modo alla poesia. In
Italia incontrò Galileo e pianse la morte del suo amico Diodati.
1640 Milton rientrò in patria a seguito delle notizie circa la crisi che
agitava l’Inghilterra dove erano sorte contese fra il Lungo Parlamento e il re
Carlo I, sfociate in una guerra civile. La controversia gli fornì lo spunto per
scriver cinque saggi contro l’episcopato inglese, ritenendo che il clero
ostacolasse la libera interpretazione della Bibbia.
1642. Milton contrae il primo matrimonio con Mary Powell, di diciassette anni,
la quale dopo poco tempo abbandona la casa del poeta per ritornare dai suoi. Le
ragioni della rottura non sono chiare. Sembra che la famiglia non vedesse di
buon occhio il rapporto fra la loro figlia, la cui famiglia era legata per
tradizione alla casa realista, e le idee poco ortodosse di Milton. Altri pensano
che la moglie se ne sia andata perché insoddisfatta della sua vita coniugale. In
seguito, nel 1645, i due si riconciliarono. Dopo questa infelice esperienza
coniugale lo scrittore pubblicò tra il 1643 e il 1645 i suoi saggi sul
divorzio: Dottrina e disciplina sul divorzio; Il giudizio di Martino Bucer
sul divorzio; Tetrachordon; Colasterion. Tra i quattro saggi si inseriscono
il Trattato dell’educazione (1644) e l’Areopagitica (1644) in cui
Milton sostiene che l’individuo consapevole ha il diritto di agire come vuole e
di pubblicare liberamente il proprio pensiero. Quando Carlo I fu processato,
scrisse il saggio Sui tenimenti dei re e dei magistrati (1649) in cui
sostiene che i popoli hanno il diritto di deporre i tiranni e di mandarli a
morte. Questo zelo per il nuovo governo gli valse la nomina di Segretario del
Consiglio di Stato per le lingue straniere e in tale veste redasse una copiosa
corrispondenza in risposta agli attacchi rivolti al Commonwealt per l’esecuzione
capitale di re Carlo I.
1660 La restaurazione della monarchia pose fine alla sua carriera politica, Gli
amici lo salvarono dalle persecuzioni e il poeta, già malato agli occhi, tornò
ai suoi studi. Dopo Licida non aveva più scritto componimenti in
versi a largo respiro, se si eccettuano sonetti in italiano, tra cui uno sui
massacri valdesi ad opera dei Savoia; un altro sulla cecità e un altro sulla
morte della moglie Mary. Milton, che sin dall’adolescenza aveva in animo di
scrivere un poema epico e in tutti quegli anni aveva accarezzato il progetto,
decise di porvi mano.
1663 Contrae il suo terzo matrimonio con Elisabeth Minshull (in precedenza si
era sposato una seconda volta con Catherine Woodcoock nel 1656) e con lei
trascorre gli ultimi anni di vita componendo il suo poema epico tanto sognato.
In un primo tempo aveva pensato di scegliere come argomento il leggendario Re
Artù, ma il rapporto esistente tra la leggenda arturiana e la dinastia degli
Stuart, la convinzione che l’argomento di un poema epico doveva attingere dal
vero e al tempo stesso essere legato a temi religiosi, spostò la sua attenzione
sulla Bibbia. Nacque Paradise Lost (Il Paradiso perduto) cui
seguirono i quattro libri del Paradiso riconquistato (Paradise Regained)
(1671).
Della vecchiaia è pure il dramma scritto alla maniera dei tragici greci
Sansone agonista (1671) in cui l’Autore adombra le lotte del puritanesimo e
del poeta stesso, sconfitto ma trionfante. “Sansone, cieco e impotente, con i
suoi rimpianti del passato e con l’ultimo guizzo di energia, simboleggia
l’orgoglio egoista ed eroico di Milton, dell’autoritario che infonde in ogni suo
poema, come forza centrale, la propria imperiosa personalità. Milton appare un
solitario gigante rispetto agli scrittori che ascesero ad una fama più o meno
meritata col trionfo della Restaurazione”.
Milton morì a Londra 1’8 novembre 1674. (da Internet)
OPERE
Il paradiso perduto Fu scritto tra il 1658 e il 1663 e pubblicato nel
1667, in dieci libri, e poi in dodici nell’edizione del 1674. Satana,
scaraventato nel lago bollente dell’inferno per essersi ribellato a Dio, convoca
i diavoli precipitati con lui e, scartata l’idea di dar l’assalto al cielo, si
decide che Satana vada alla ricerca del nuovo mondo profetizzato in cielo e del
suo abitante, l’Uomo. Dio vede Satana volare verso tale mondo dove scatenerà il
Caos e ne predice la sua vittoria per cui l’Uomo verrà punito. Intanto Satana
vede nel Eden Adamo ed Eva e induce quest’ultima a cibarsi del pomo proibito.
Invano l’arcangelo Gabriele tenta di dissuadere Adamo a cibarsene, ma l’uomo non
ubbidisce e, consapevole che la compagna è perduta, trasgredisce all’ordine di
Dio per rimaner legato a lei. Dio li condanna e li caccia dall’Eden sulla Terra.
Ad Adamo e Eva, pentiti, l’arcangelo, a loro conforto, rivela la futura venuta
del Messia sulla Terra, la sua incarnazione nell’uomo, la sua morte e
resurrezione e la liberazione dal peccato originale. Le porte del Paradiso
terrestre, chiuse dopo la loro partenza, saranno guardate da una schiera di
cherubini e difese dalla spada fiammeggiante di Michele. Poiché la materia era
conosciuta e l’autore segue da vicino le vicende bibliche, molto spazio viene
concesso ad argomentazioni filosofiche e a teorie teologiche. Per cui dei dodici
libri la disubbidienza al Creatore è racchiusa in tre soli episodi, poco
distanti nel tempo: La creazione dell’uomo, la sua caduta, la sua cacciata
dall’Eden.
Il Paradiso riconquistato (1671) in quattro libri, narra la tentazione di
Cristo nel deserto da parte di Satana (secondo il Vangelo di San Luca), la sua
resistenza al demonio e l’inizio della Redenzione. È inferiore alla precedente
opera e si presenta come una dotta dissertazione che non ha più nulla della
potenza del Paradiso perduto.
FILATELIA
UNGHERIA Anno 1967 (BF 64,) URSS Anno 1958 (2116)
MINGOTE BARRACHINA ANTONIO ANGELO
(Spagna)
Nato il 17 Gennaio 1919 a Sitges, Barcellona. Morto il 3 Aprile 2012.
Fu
un vignettista, scrittore, giornalista.
Primogenito di Angelo e di Carmen Zaragozae Barrachina, battezzato con i nomi di
Angelo Antonio Mingote Barrachina. [Sin da giovane si dedicò alla lettura e
imparò il disegno da autodidatta. Trascorse l’infanzia a Calatayud e Terue,
dove studiò presso l'Istituto Scuole Cristiane. All'età di 17 anni si arruolò
nell'esercito dopo la guerra, entrò nell'Accademia Fanteria di Trasformazione a
Guadalajara (Spagna). Iniziò a disegnare per la sua rivista “La capra”,
distribuita solo presso l'Accademia.
Studiò filosofia e lettere presso l'Università di Saragozza, ma non terminò gli
studi. Nel 1948 stampa il suo primo romanzo Pubblico, palme di cartone, e nel
giugno del 1953 inizia una collaborazione con “ABC”. Nel 1974 scrisse L'Orso
per il teatro e collaborò ad una rivista musicale. L'anno seguente, 1975,
scrisse una sceneggiatura per la Televisione. Continuò a scrivere sceneggiature
in collaborazione con José Luis Dibildos. Nel frattempo con i suoi disegni si
dedicava alla caricatura e alla satira politica.
Antonio Mingote alternava la letteratura al disegno di murales, tanto da
rendersi celebre e da dare il suo nome ad un “premio murale”
Nel 1987 fu nominato Membro della Reale Accademia di Spagna e occupò una
cattedra universitaria.
Il
24 maggio 1996 ricevette la Medaglia d'Oro per Meriti di Lavoro, insieme allo
scrittore Camilo Jose Cela e al poeta Rafael Alberti. Il 15 dicembre 2005
ottenne il dottorato Honoris Causa dall’Università di Alcalá de Henares e il 26
gennaio 2007 dalla Universidad Rey Juan Carlos.
Il
2 dicembre 2011 fu nominato Marchese dal re Juan Carlos I.
Mingote ha goduto di prestigio internazionale. I suoi testi sono apparsi sul
“New York Times”, “The Times Domenicale” e “The Daily Telegraph”.
Tra le sue opere: Piccolo Pianeta, semi di zucca, ( Logroño, 2013
con prefazione di Rafael Azcona e biografia di Antonio Astorga); Conde
Sisebuto, Storia del Popolo, Storia di Madrid, Storia del Costume, Singolo uomo,
Uomo
Attonito, Storia della Mure, Palma di Cartone, Il mio primo Chisciotte,
Villette a schiera.
FILATELIA
SPAGNA Anno 2012 (4407)
MINULESCU
ION
(Romania)
Nato a Budapest nel 1881. Morto a Bucarest nel 1944.
Figlio di una vedova, Alessandrina Ciuca, fu adottato da Ion Costantinescu,
ufficiale dell’esercito e trascorse la sua infanzia nella Slatina.. Iniziò gli
studi a Pitesti e cominciò a pubblicare i primi versi nel 1897 sulla rivista "Povestea
vorbei". Dal 1900 al 1904 studiò legge all’Università di Parigi e durante questo
periodo fu un avido lettore di autori romantici e simbolisti. .
Rientrato in patria, collaborò con le riviste "Revista celorlalþi"(1908) e "Insula"(1910).
Debuttò nella narrativa col volume Romanþe pentru mai tarziu (1908), cui
seguirono le opere poetiche De vorbã cu mine însumi (1913), Spovedanii
(Confessioni 1927), Strofe pentru toatã lumea (1930), Nu sunt ce par a
fi..(1936).
Nel 1910 sposò la poetessa Claudia Millian. Perse una figlia nel 1914.
La sua fama è legata al teatro da quando nel 1921 due sue opere vennero
presentate al Teatro Nazionale di Bucarest. Occupò la carica di direttore
artistico e in seguito di Ministro dell’Arte e del Culto religioso nel 1922.
Morì a Bucarest durante la Seconda Guerra Mondiale a seguito di un
bombardamento.
Pubblicò romanzi in prosa, in cui si avverte una atmosfera fantastica e
decadente : Casa cu geamurile portocalii (1908), Cetiþi-le noaptea
(1910); Rosu, galben si albastru (1924) satira politica, Corigent la
limba românã (1929). Rezeda 4 (1933).
Scrisse anche per il teatro Lulu Poppescu"(1921), un testo di stile
moderno e innovatore,: Ciracul lui Hegesias sau Omul care trebuia sã moarã
(1924), Manechinul sentimental (1926), Amantul anonim(1928).
FILATELIA
ROMANIA Anno 2001 (4672)
MIR
PEDRO JULIO VALENTIN
(Dominica)
Nato a San Pedro
de Macoris nel 1913. Morto a Santo Domingo nel 2000.
Poeta,
romanziere, saggista e docente universitario domenicano. Per la sua profonda
voce poetica è considerato come uno dei grandi cantori della poesia a tema
dell'impegno sociale latino-americano a favore degli sfruttati.
Figlio di un
cubano e una portoricana, viveva in una zona dove si coltivava la canna da
zucchero. Questa miscela di razze e culture in cui visse si manifesta nel suo
lavoro di poeta, riflesso in molte delle sue migliori poesie.
Ha studiato legge
presso la Facoltà di Giurisprudenza e ottenuto un dottorato in questo campo,
divenendo un professore universitario. Ma la sua fama deriva dalle sue poesie
sin dalla prima apparizione in Listin Diario. Sin dalle prime poesie
attirò l'interesse di alcuni critici, che videro in lui il portavoce e
messaggero delle speranze domenicane di quei tempi difficili. E questa
speranza si manifestò dal suo esilio a Cuba con la poesia: "C'è un paese al
mondo", un canto appassionato, dedicato alla sua terra.
A questa
seguirono altre poesie importanti, come "Se qualcuno vuole conoscere il mio
paese", "Butterfly Amen" e "La speranza Concerto per la mano
sinistra", ecc.,
Dopo la laurea in
legge Pedro Mir incomincia a lavorare
in uno studio legale della capitale dominicana.
Tuttavia, la pressione della
dittatura di Rafael Leonidas Trujillo
diventa insopportabile, soprattutto per chi scrive poesia sociali.
Considerato un regime disaffected riceve
minacce e vive nella paura costante fino a che non si rifugia a Cuba nel
1947, un esilio che sarebbe
durato fino alla caduta del regime del tiranno.
Nel
1949, vive poveramente a Cuba, dove pubblica
C'è un paese al mondo, opera che fu
tradotta in molte lingue.
Nel 1952 pubblica in Guatemala il controcanto a "Walt Whitman
(cantando noi stessi)", considerato una delle sue migliori raccolte di
poesie. Tradotta in diverse lingue, fu oggetto di numerosi studi in USA,
Repubblica Dominicana e in altri paesi .
Rientrò nella Repubblica Dominicana nel 1962 , alla scomparsa
del regime di Trujillo e durante il governo di Juan Bosch.
Dopo la caduta del governo di Bosch. Pur con la
salute gravemente compromessa, viaggiò fuori dal paese. Ritornò presso la sua
famiglia nella capitale dominicana nel
1968. dove si dedicò all’insegnamento presso l'Università
Autonoma di Santo Domingo per diversi decenni.
Scrisse un saggio dal titolo "Le radici della
dottrina Dominicana di Monroe " (1974) col quale vinse il Premio annuale
per la storia. Il suo
romanzo Quando amate la terra
(pubblicato in Messico nel 1978) è stato acclamato nella Repubblica Dominicana.
Nel 1975, il suo poema The Hurricane Neruda ha meritato
il premio annuale di poesia.
Nel 1984, il Congresso Nazionale della Repubblica Dominicana lo
ha dichiarato Poeta Nazionale della Repubblica Dominicana.
Nel 1991, ha ricevuto un dottorato Honoris Causa dall’ Hunter
College della University of New York.
Nel 1993 , ha ricevuto il Premio Nazionale per la Letteratura.
In suo onore il UASD ha fondato la Mir Biblioteca Pedro.
Pedro Mir è
diventato, non solo per l'interesse dei critici e per il valore estetico delle
sue poesie, ma anche per la sua gente, "la voce del popolo", dal momento che
anche per le strade molti recitavano le sue poesie accompagnandole con la
danza. Un miscuglio di popularismo, cosa molto insolita tra i poeti della sua
categoria.
Filatelia
Dominica
Anno 2013 (1753)
MIRANDA Francisco de Sá de
(Portogallo)
Nacque a Coimbra nel 1481. Morì a Quinta de Tapada, Minho, 1558
Frequentò la corte di
Giovanni III e nel 1521-1527 compì un lungo viaggio in Italia.
Rappresentante della scuola
poetica “italianista”, con Bernardim Ribeiro, introdusse moduli poetici italiani
nella tradizione portoghese.
Le sue Poesie (1595)
comprendono sonetti, canzoni, capitoli in terza rima e egloghe. Tra queste
ultime si ricordano i titoli: "Alexo", "Célia", "Andrés", "Nemoroso". La
sua riforma italianizzante si rivolse anche al teatro, con le commedie in prosa
Gli stranieri (1559) e I fanfaroni (1560) per le quali ebbe a
modello i commediografi latini e Ariosto.
FILATELIA
PORTOGALLO Anno 1948 Cartolina
Postale.
MIRNYI PANAS (PSEUD. AFANASII
LAKOVLEVICH RUDCHENKO).
(Ucraina)
Nato il1° maggio
1849, a Mirgorod. Morto il 28 gennaio 1920 in Poltava.
Scrittore
ucraino, figlio di un funzionario minore civile, dopo essersi laureato al
Distretto scolastico di Gadiach nel 1862, lavorò come impiegato in un
tribunale. Nel 1871 trovò lavoro presso il Dipartimento Provinciale Poltavo del
Tesoro e delle Entrate.
Mirnyi ha
iniziato la sua carriera letteraria nel 1872 con la pubblicazione della poesia
Ucraina e il racconto Led Astray da un demonio. La critica sociale
implicita nelle sue opere ha reso necessario per lui usare uno pseudonimo. Il
suo sviluppo letterario è stato influenzato da T.G. Shevchenko e dai democratici
rivoluzionari russi e populisti del 1870. Le sue opere sono importanti per la
rappresentazione realistica del villaggio ucraino, le sue contraddizioni
inconciliabili, la stratificazione sociale di classe risultante dalle riforme
del 1861. Nel suo romanzo Non buoi a soffietto quando la mangiatoia è piena?
(1872-75, pubblicato la prima volta nel 1880 a Ginevra), scritto in
collaborazione col fratello, ha mostrato la base di classe dei conflitti della
vita, rappresentata in modo realistico e con una profonda comprensione della
psicologia umana. L’esposizione dei mali sociali risuonò come una nota
dissonante nel coro della letteratura liberal-borghese che cantava le lodi
dell’"emancipata" Ucraina. E 'stato pubblicato in Ucraina nel 1903 con il
titolo Forza persa.
Nella novella
Villains del 1877 descrive i vari percorsi intellighenzia ucraina; un
ampio quadro di vita ucraina è delineato dato nel romanzo Ragazza Capricciosa
(1883-84), e la miseria nelle novelle Passato e Presente (1897) e
Libertà in Ungheria (incompiuta, pubblicata 1940). Ragazza capricciosa
ritrae la protesta spontanea di un villaggio saccheggiato e la vita dura di una
contadina.
Nel 1880 Mirnyi
creò la serie di storie Prendiamola come viene, di cui solo Un giorno
al pascolo e Padre e Madre sono state pubblicate durante la vita
dello scrittore (1884). Mirnyi è stato l'autore di racconti, fiabe, del poema
in prosa Un sogno (1905) su una futura società senza classi, e un libero
adattamento del racconto poetico della Campagna di Igor (1896). Ha anche
scritto diverse opere teatrali, tra cui Limerivna (1883, pubblicato
1899), basato su una ballata folk del 18 ° secolo e La suora (1884,
pubblicato 1929). Ha tradotto in ucraino opere di Pushkin, M. Lermontov,
Turgenev, Ostrovskii, Shakespeare, e H. Longfellow. Le opere di Mirnyi sono
state tradotte in molte lingue dell'URSS e in varie altre lingue.
FILATELIA
UCRAINA Anno 1999 (365)
MIRÓ GABRIEL
(Spagna)
Nato ad Alicante il 28 luglio 1979, morì a Madrid il 27 maggio 1930.
Studiò lettere e giurisprudenza all’Università di Valencia. Ebbe però una vita
difficile e, nonostante il successo in campo letterario, continuò per tutta la
vita a svolgere il suo lavoro di impiegato senza mai dedicarsi definitivamente
alla letteratura.
Incominciò a scrivere giovanissimo, vincendo nel 1908 il premio della narrativa
indetto dal settimanale “El cuento settimanal”. Tuttavia i lavori che seguirono
subito dopo ebbero scarso rilievo.
Estraneo alla vita sociale e politica della generazione del ’98, la sua
narrativa risente del disagio e delle inquietudini dell’epoca. Nel 1910
pubblica Le ciliegie del cimitero poi la trilogia di racconti brevi
raccolti in Siguenza o del vivere (1904), Il libro di Siguenza
(1917), poi El humodormido (1919), Anni e leghe (1928).
Notevole è il romanzo El abuelo del rey del 1915, una riflessione
umoristica sul tradizionalismo provinciale.
La sua musa si ispira anche ad avvenimenti del suo tempo che assumono per lui
significati simbolici come Nostro padre San Daniele (1921) e la
continuazione Il vescovo lebbroso (1926).
Fu autore di racconti dallo stile impeccabile.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1981 (2247)
MIRO’ RICCARDO
(Panama)
Nato nel 1883, morì a Panama il 2 marzo del 1940.
Negli anni giovanili studiò a Bogotà dove frequentò anche corsi di pittura.
Dovette abbandonare gli studi per ragioni politiche. Visse, infatti, in un
periodo agitato che coincise con la costruzione del Canale di Panama da parte
dei francesi e la fondazione della Repubblica Panamense del 1903.
Al 1904 risale la pubblicazione di alcuni suoi poemi sulla rivista “El
Heraldo del Itsmo” diretto da Guillermo Andrave. Le sue liriche presentano
influenze moderniste e neoromantiche. Canta la patria, i suoi paesaggi,
inneggia all’eredità intellettuale spagnola e all’amore. Rappresentative sono
le raccolte
Preludi
(1908),
I secondi preludi
(1916),
La leggenda del pacifico
(1925),
Cammini silenziosi
(1929).
Fu autore di romanzi e racconti
Le notti di Babele, I fiori di Maria.
Fondò riviste letterarie tra cui la più importante fu “Nuovi riti”, attraverso
la quale diffuse la linea di un processo di rinnovamento che influenzò tutta la
poesia panamense.
Mirò ricoprì incarichi diplomatici a Londra, Marsiglia, Barcellona dove scrisse
nel 1909 il poema Patria. Fu direttore degli Archivi Nazionali e Segretario
perpetuo dell’Accademia panamense di lingue.
Al suo nome è stato intitolato un premio annuale letterario di racconti,
poesie, romanzi e saggi.
FILATELIA
PANAMA
Anno 1983 (927)
Mirón Salvador Díaz
(Messico)
Nato nel 1953. Morto nel 1927.
Poeta messicano, ebbe una vita movimentata per le sue idee
politico-rivoluzionarie, i duelli, gli accesi dibattiti giornalistici.
Scrisse poesie di stampo post-romantico, influenzato da Byron e Victor Hugo, ma
con una vena e toni più lucidi e meno emotivi.
Una delle sue poesie, "La Gloria", influenzò a sua volta José Santos Chocano e
Rubén Darío. La sua raccolta poetica Lascas (1901) lo colloca tra i
precursori del modernismo.
FILATELIA
MESSICO Anno 1983 (1028)
MIROVICH
EVSTIGNEY
(Bielorussia)
Nato nel 1878. Morto nel 1952.
Autore bielorusso attore e commediografo.
FILATELIA
BIELORUSSIA, Anno
2003.08.10, Annullo speciale e Busta postale
Mirza Ghalib
(Persia)
Nato ad Agra il
27 dicembre del 1796. Morto a Delhi il 15 febbraio 1869.
Poeta indiano di lingua urdu e
persiana, Scrisse numerosi ghazal che sono stati interpretati e cantati
in molte maniere differenti dal popolo.
È considerato uno
tra i più significativi poeti della letteratura urdu.
FILATELIA
INDIA Anno 1969
(269), PAKISTAN Anno 1969 (262/3)
MIRDZA KEMPE (pseud. di
NAIKOVSKA)
(Russia)
Nata il 9 febbraio 1907 a Liepaja. Morta il 12 aprile 1974
a Riga.
Poetessa e traduttrice lettone, nacque in una famiglia
operaia in Liepāja.Dal 1914 al 1926 visse in Tosmare e in seguito a
Bernatu.
Dal 1915 al 1919 ha studiato presso la scuola elementare
di Liepāja per poi diplomarsi alla scuola secondaria nel 1925.
La sua prima poesia Ne jums! è stata pubblicata nel
1923 sul giornale "Kurzemes Vārds". Nello stesso anno ha tradotto Puskin,
Mozart e Salieri nella lingua lettone. Nel 1927 entrò all'Università
lettone di Riga. A causa della mancanza di denaro ha dovuto abbandonare
l'università e nel 1928 e iniziò a lavorare come annunciatrice per radio
Rīga. Nel 1931 sposò lo scrittore Adamsons Eriks.
Ha tradotto opere dal russo, inglese, tedesco, spagnolo e
francese. Durante la seconda guerra mondiale visse a Mosca, Astrakhan e
Ivanovo. Ha scritto opere teatrali, liriche e versi.
Ha ricevuto il Premio di Stato lettone SSR (1958), il
Premio di Stato dell'URSS (1967) e l'Ordine della Bandiera Rossa del
Lavoro. Nel 1971 ha ricevuto dall’Università Visva-Bharati il diploma di
dottore honoris causa per le sue opere in lingua urdu.
Il 9 febbraio 1989 un monumento a Mirdza Kempe è stato
inaugurato a Liepāja, un altro a Riga. Una strada in Ezerkrasts porta il
suo nome.
Mirdza Kempe ha pubblicato 15 raccolte di poesie, tra cui
Rita vejš (1946), Gaisma akmenī, Ērkšķuroze (Rosa canina, 1972),
Mīlestības krāšņais, Dzintara spogulis (1968), Mirkļu mužiba ecc.
FILATELIA
LETTONIA 2007 (Busta postale)
MISHRA.
PANDIT PRATAP NARAYAN
(India)
Nato nel 1856 a Baijegaon in Unnao District, Uttar
Pradesh. Morto nel 1894.
Famoso poeta e scrittore di Bhartendu Mandal, Pratap
Narain Mishra era esperto in sanscrito , l'urdu, bengalese e inglese.
Mishra
era una persona divertente e aveva uno stile di vita proprio.
Ha scritto più di 50 libri.
Era il direttore di una rivista mensile denominata 'Bramino'.
Più tardi le sue pubblicazioni sono stati compilati in
'Pratap Narain Mishra Granthawali' da Nagri Pracharini Sabha di Kashi.
Tra le
opere più famose: 'Prem Pushpawali', 'Man ki Lehar', 'Trapyantaam', 'Vraidla-Swagat',
'Shaiv Sarwasva', 'Hathi Hameer', 'Kali Kautuk', 'Bharat-Durdasha' e 'Kavita
Lehari'.
FILATELIA
INDIA Anno 2013
MISHRA YUDDA PRASAD
(Nepal)
Nato nel 1964 a
Somlingtar di Bhaktapur.
Vissuto
in una famiglia non agiata ebbe tutto l’aiuto dei genitori durante il periodo
degli studi. A 18 anni si impiegò nel servizio pubblico. Di mente creativa e
con la passione per la scrittura, compose in giovane età poesie e una di esse
Vidyarthi Siksha fu pubblicata sul 'Gorkhapatra' nel 1988. In precedenza
aveva scritto un poemetto epico Ahimsaprathana (Preghiera per la
non-violenza) che fu censurato dal Ministro della Cultura e bruciato.
Poiché
la poesia in quel periodo doveva solo osannare i governanti ed evitare dei
trattare argomenti politici contrari al potere, Mishra si accostò alla poesia
romantica come altri poeti della sua generazione.
Nonostante ciò entrò in contatto con alcuni gruppi rivoluzionati e per le sue
convinzioni politiche fu arrestato e imprigionato per tre anni. Dopo
l'instaurazione della democrazia, non solo fu riabilitato ma ricevette dal
governo una promozione, come ricompensa per il suo sostegno alla rivoluzione.
Purtroppo il nuovo regime non fu pari alle sue aspettative. E quando il suo
libro Amar Katha (Storie Immortali), una raccolta di racconti, fu
sequestrato e messo al bando dal governo scelse di andare in esilio a Benares,
in India, ripromettendosi di non tornare fino a quando il regime non fosse
stato rovesciato.
In
seguito, essendosi la sua salute indebolita, tornò nel Nepal dove continuò la
sua opera di scrittore, producendo poesie, canzoni, racconti e poesie per
bambini. Continuò pure la sua crociata contro il regime autoritario Panchayat
e la monarchia.
Tra le
sue opere sono da citare l’antologia di poesie Chara (componimenti
devozionali, messaggi sociali, amore per la natura); Ago e Bidroha
(poesie scritte in esilio a Benares in cui esorta ilo popolo a insorgere contro
il sistema statale di sfruttamento e a favore di una democrazia popolare); una
nuova antologia di poesie Badhi.
La
maggior parte delle poesie di questa antologia crearono una marea di idee
rivoluzionarie che influenzarono notevolmente le menti dei giovani nepalesi.
Mishra fu definito "il poeta degli oppressi e dei diseredati”.
Il
contenuto delle sue poesie era così cattivante che, nel tentativo di pacificare
il suo tono rivoluzionario, il governo di Kathmandu gli offrì una posizione
accademica redditizia nell’ Accademia Reale Nepalese (oggi Nepal Academy). Ma
Mishra respinse l'offerta.
Fu un
poeta rivoluzionario che non potè vedere la realizzazione del suo sogno.
FILATELIA
NEPAL Anno 1995
(561)
MISTRAL FRÉDÉRIC
(Francia)
Nato a Maillane, Bocche del Rodano’ l’8 settembre del 1830. Morto a Maillane il
25 marzo del 1914.
Figlio di piccoli proprietari terrieri, completò i suoi studi nel collegio
reale di Avignone e fu avviato da un istitutore di quel liceo, Joseph Roumanille,
allo studio delle tradizioni e della lingua provenzale, cui dedicò la propria
esistenza. Seguì poi i corsi di diritto presso l’università di Aix, dove nel
1851 ottenne la laurea.
Fin dagli anni del liceo traduceva in provenzale i Salmi penitenziali: La
sua intenzione era quella di dar nuova vita alla lingua provenzale che
l’ordinanza di Villiers-Cotteret del 1539 aveva bandito. Nel 1851 iniziò a
scrive Mirella un’epopea di canti che vedrà la luce nel 1851. Insieme ad
altri giovani cominciò a dar vita ad un gruppo e il 21 maggio 1854, festa di
Santa Estella, Roumanille, Mistral, Aubanel e altri quattro compagni fondarono
in una casa presso il villaggio di Gadagne, una scuola che venne battezzata col
nome di “felibres”, parola di cui non si conosce l’etimologia né il significato.
Probabilmente Mistral in quell’occasione ricordò un vecchio recitativo di
Sant’Anselmo che rievoca i sette “felibres” che discussero nel tempio con Gesù.
Nel 1855 andò ad abitare con la madre nella “casa della lucertola”, nome
derivato da un piccolo rettile in pietra che ne sormontava la soglia. Del “felibrage”,
sempre composto di sette membri, Mistral scrisse la legge e le regole. Collaborò
attivamente all’”Almanacco Provenzale”, una pubblicazione annuale, e intraprese
un vasto lavoro linguistico che lo portò a pubblicare un dizionario
provenzale-francese, Il tesoro del felibrage del 1878. L’opera ebbe
vasto successo a Marsiglia e a Parigi, dove Lamartine la lodò. Nel 1867 pubblicò
l’epopea eroica di Calendau e l’anno seguente il Canto della coppa,
inno di invito all’unione di tutti i poeti felibristi, provenzali e catalani,
cacciati dalla Spagna dalla rivoluzione del 1868. La ventata patriottica che
rimise in voga le forze provinciali e regionali, rafforzò il “felibrage” che
celebrò ad Avignone il quinto centenario della morte del Petrarca con
manifestazioni di ogni genere e raccolse l’adesione di molti specialisti di
lingue romanze, come Gaston Paris e Michel Bréal.
Il 1876 fu un anno importante per Mistral. Pubblicò Le isole d’oro, una
raccolta di tutte le poesie da lui composte sin dalla giovinezza. Il 21 maggio
di quell’anno il “felibrage” ricevette una sua costituzione.
Nel settembre sposò Renée-Louise Rivière, di 27 anni più giovane di lui. Nel
1838 la sua popolarità aveva superato i confini regionali e la pubblicazione
Nerto, poema avignonese, gli valse il premio Vitet conferito dall’Accademia,
che divise con Gustavo Droz.
Come solitamente accade per i grandi movimenti regionalisti, la politica si
insinuò nel “felibrage”, in particolar modo sul dilemma monarchia-repubblica.
Mistral cercò di mediare e alle elezioni del 1880 rifiutò di presentarsi
candidato dei monarchici.
Nel 1890, anno in cui pubblicò La regina Giovanna cominciò ad apparir
chiaro che il ritorno della lingua provenzale (anche nelle scuole) aveva un
alcunché di illusorio. Mistral condannò la politicizzazione dei “felibres”.
Aderì alla Lega della Patria Francese, fu antidreyfusista, anticombista, ma non
smentì mai la sua amicizia con Maurras. A partire dal 1900 Mistral, in un clima
convulso, dopo la pubblicazione di Il poema del Rodano (1897), si ritirò
in una casa da lui acquistata a Saint-Remy, dove riceveva lettere e amici.
Girava sempre “col leggendario gran cappello nero che aureola il nobile e
sottile viso da moschettiere, il pizzo all’imperiale, la cravatta annodata lenta
sotto il colletto basso e un’ombra impercettibile di posa negli atteggiamenti”.
Nel 1906 apparvero Le mie origini. Memorie e racconti e ricevette il
premio Nobel che consacrò a fondare ad Arles il ‘Museon Arlaten’ dove è presente
l’anima della Provenza. Nello stesso anno provvide a costruirsi al cimitero di
Maillane la tomba alla quale dedicò l’ultima preghiera della sua ultima raccolta
di versi La raccolta delle olive (1912). Rinunciò ad entrare
nell’Accademia francese.
Le feste “felibres” ad Aix del 1913 furono una apoteosi. Nell’ottobre dello
stesso anno il presidente Raymond Poincaré fece fermare presso Maillane il treno
presidenziale per invitarlo a pranzare nel proprio vagone.
Il 18 marzo del 1814, mentre andava in chiesa per un battesimo, si prese un
colpo di freddo che lo portò alla tomba alcuni giorni più tardi.
Nel 1926 apparve postuma Proso d’armana e nel 1927 Nouvello proso d’armana
cui segui una terza raccolta.
La Biblioteca di Avignone conserva 50000 lettere di corrispondenti e 12000
lettere da lui scambiate con gli amici si conservano nelle collezioni pubbliche
e private del Mezzogiorno.
Nonostante il suo intenso lavoro Mistral non riuscì a dare al movimento
“felibrista” l’ampiezza desiderata, forse colpa delle ragioni storico-politiche
del momento, Fu comunque il poeta solare e classico che Lamartine aveva definito
al suo apparire un novello Omero.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1941 (506), 1980 (2098), GABON Anno 1995 (841),
2004 (2098), GUINEA Anno 2009 (Mic. 6559/62), MONACO Anno 1964 (660),
2004 ((2448), SVEZIA Anno 1964 (518)
MISTRAL GABRIELA
(Cile)
Nata a Vicuña il 7 aprile del 1889. Morì all’ospedale di Hemstead, vicino a New
York, il 10 gennaio del 1957.
Il suo vero nome era Lucilla Godoy Alcayaga. Scelse lo pseudonimo di Gabriela
Mistral usando il nome e il cognome di due poeti da lei amati: Gabriele
d’Annunzio e Frederic Mistral.
Trascorse la sua infanzia in campagna e i ricordi giovanili influenzarono la sua
poesia. Dopo gli studi, ottenne il posto di maestra elementare in un paese
andino e fu lì che fece la sua prima esperienza dolorosa. Si innamorò di un
impiegato delle ferrovie il quale, per aiutare un amico, sottrasse denaro dalle
casse della compagnia. Scoperto, si tolse la vita. L’episodio si ripercosse
sulla sua poesia. I suoi temi, pur teneri, cominciarono ad essere intrisi di
malinconia, di dolore e del sentimento della morte. La sua fama fu consacrata
ancor prima della pubblicazione delle sue opere perché le sue poesie circolavano
e venivano recitate e conosciute da molti, in particolar modo nelle scuole.
Nominata professoressa di storia nel liceo delle Ande nel 1912, partecipò ad un
concorso poetico di Santiago nel 1914 al quale inviò le poesie raccolte in I
sonetti della morte.
Nel 1918 è direttrice del liceo di Punta Arenas e subito dopo del liceo di
Santiago.
Nel 1922 iniziò la sua carriera diplomatica accettando un incarico ufficiale del
suo governo in Messico. Nel 1922 pubblicò il suo primo volume di poesie
Desolazione. Il titolo non rende giustizia ai temi trattati. Vi è sì dolore
e desolazione in molti versi, ma anche amore, descrizione della vita umile dei
contadini, volti di bimbi.
L’anno dopo pubblica Lettura per donne, una antologia di diversi
scrittori preceduta da una lunga introduzione dove appaiono le sue
preoccupazioni per un mondo migliore.
Ritornata in Cile ebbe entusiastiche accoglienze in Brasile, Uruguay, Argentina.
Nel 1926 la troviamo a Ginevra, alla Società delle Nazioni. Due anni dopo è a
Roma poi a Napoli, a Lisbona, a Madrid con incarichi ufficiali.
Sempre per iniziativa altrui (stavolta per la scrittrice Victoria Ocampo)
appare nel 1938 il suo secondo volume di versi Tala.
Nel 1945 ebbe il premio Nobel e l’ultima sua opera fu Ternura, che
aggiunse sfumature nuove e una vena alquanto rude alla sua precendente opera.,
FILATELIA
CILE Anno 1958 (266 e 174 PA.) 1961 (206 PA),
1989 (910/3), 1995 (1275), 1996 (1408)
2009 (1924/27), ECUADOR Anno
1957 (312 PA.) , SIERRA LEONE Anno 1995 (2038), SPAGNA Anno1989 (2628),
URUGUAY Anno 1959 (658/60), VENEZUELA 1998 (2153/4)
MITCHELL MARGARET
(USA)
Nata ad Atlanta, Georgia, nel1900, morì nel 1949.
È nota per un solo romanzo Via col vento (1936), divenuto subito un
best-seller e da cui fu tratto il film omonimo. È ambientato nel Sud degli
Stati Uniti durante la Guerra de Secessione.
Per tale opera l’Autrice ottenne nel 1937 il Premio Pulitzer.
Morì travolta da una automobile.
FILATELIA
DOMINICA Anno 1988 (1037), FUJERA Anno 1972 (Mic. 1225,
1128), GRENADA GRENADINE Anno 1995 (1868), 1998 (Mic.2678/85), 2001 (3033, fog.
514), GUYANA Anno 1998 (1493A), GUINEA BISSAU Anno 2007 (2336), MADAGASCAR
Anno 1992 (Fog. 75), NICARAGUA Anno 1994 (fog.236), PORTOGALLO Anno2000 (2384),
SAO TOME’ & PRINCIPE Anno 1995 (Mic. 1502), SENEGAL Anno 2999 (1582, 1603),
SIERRA LEONE Anno 1996 (2133), UMM AL QUIWAIN Anno 1969 (87), USA Anno 1986
(1682), 1990 (11892) , 1998 (2803), 2003 (3454)
MITCHELL WILLIAM ORMOND
(Canada)
Nato a Saskatchewan nel 1914.
Romanziere, scrisse opere umoristiche sulla vita di campagna e della provincia
canadese. Tra i romanzi: Chi ha visto il vento? (1947) e Il nibbio
(962)
FILATELIA
CANADA Anno 2000 (1753)
MITHAT EFFENDI AHMET
(Turchia)
Studioso della cultura enciclopedica, teologo panislamico (Mudafa.
L’islamismo in America), storico (Storia generale dei popoli europei, 16
vol.) fu anche romanziere fecondo, influenzato dalla letteratura francese e
contribuì a diffondere questo genere letterario nel suo paese con romanzi di
costume e di avventura come Hasan Fellah, Hussein fellah, Un turci a
Parigi. (da Enc. Rizzoli-Larousse)
FILATELIA
TURCHIA Anno 1967 (1834)
MIYAZAWA KENJI
(Giappone)
Nacque a Hananomaki il 27 agosto 1896 e ivi morì il 21 settembre 1933.
La sua vita ruota attorno tre elementi: la fede buddista; le scienze naturali e
l’amore per la terra; la regione di Iwate del Giappone settentrionale dove
visse.
Diplomatosi in scienze agricole si dedicò alla vita dei contadini delle zone
rurali, con l’idea di spingere gli uomini verso la felicità che la sua fede
buddista proclamava.
Amante della poesia, cominciò a scrivere tanka, poesie tradizionali, per
poi passare nel 1921 ai versi liberi. Nello stesso anno si recò a Tokyo con
l’idea di creare una letteratura di spirito buddista. Non vi riuscì e ritornò
al paese natale. L’anno seguente sua sorella, la sua compagna spirituale, morì e
il fatto lo spinse a scrivere una serie di elegie in cui esprime il suo dolore.
Nel 1924 pubblicò a sue spese il primo volume della raccolta poetica
Primavera e l’anima in pena, cui altre ne seguirono e un libro di racconti
per bambini dal titolo Ristorante dalle numerose ordinazioni. Nel 1926
fondò l’Associazione delle gente di Rasu e si impegnò ad aiutare i contadini
attraverso le sue conoscenze e a lavorare la terra a fianco ad essi. Incontrò
ostacoli tra cui l’indifferenza e l’avversione di coloro che gli invidiavano la
sua appartenenza ad una ricca famiglia. Continuò comunque nella sua opera come
traspare nella raccolta di poesie Resistente anche alla pioggia del 1931.
I racconti per bambini La vita di Gusukobudori (1932), Il folletto del
vento Matasaburo (1939), La notte della ferrovia della Via Lattea
(1941) sono ricchi di humour, di fantasia, con in fondo un sottile senso di
angoscia.
Distaccato dalle correnti letterarie del momento, visse misconosciuto e fu
riscoperto grazie ad alcuni poeti e critici.
FILATELIA
GIAPPONE Anno 1996 (2289/90)
MJEDA NDRE
(Albania)
Nato nel 1866.
Morto nel 1937.
Scrittore,
francescano, studiò letteratura presso la Certosa di Porta Coeli a Valencia e
retorica, latino e italiano in Croazia e poi all’Università Georgiana di Roma
e nel Collegio Gregoriano di Chieri.
Nel corso degli
studi incominciò a scrivere poesie tra cui Il lamento dell’usignolo
(1887) e Vorri j Skanderbegut.
Fu insegnante di musica a Cremona presso
il Collegio di Marco Girolamo Vida dal 1887 al 1891, e traduttore di libri di
letteratura religiosa. Pubblicò La vita di san San Giovanni Berchmans
(1888), L’imitazione della Santa Vergine (1892), una traduzione dallo
spagnolo, Il grande catechismo e la traduzione di uno storia sacra.
Successivamente
si recò in Polonia dove, a Praga, insegnò filosofia e filologia e si occupò
della biblioteca dell’Università Gregoriana di Kraljevica dove insegnò logica e
metafisica.
Fu membro della
Commissione di letteratura sotto l’amministrazione austro-ungherese, oltre che
deputato all’Assemblea nazionale di Albania.
Lasciò la
politica dopo l’avvento di Re Zog.
Fu parroco di
Kukel e insegnante di lingua albanese e letteratura presso il Collegio dei
Gesuiti a Skoder fino alla morte.
FILATELIA
ALBANIA Anno 1966,
(943/4)
MOBERG VILHELM
(Svezia)
Nato a Algutsboda
il 20 agosto 1898, morì a Väddö l’8 agosto 1973.
Figlio di un
agricoltore, studiò alla scuola popolare e dopo il servizio di leva si diede al
giornalismo scrivendo su diverse testate.
Il debutto
letterario avvenne nel 1927 col romanzo Il soldato solerte, cui seguirono
Lontano dalla strada maestra (1929), Le mani legate (1930) che
trattano problemi delle gente di campagna.
Un ulteriore
approfondimento del tema lo si trova in Cattivo certificato di condotta
(1935), Insonne (1937), Dateci la terra! (1939).
Negli anni della
seconda guerra mondiale diede il suo contributo con A cavallo stanotte!
(1941) in cui, dietro l’allegoria, metteva in guardia i politici svedesi dal
fare concessioni ai nazisti. Il successivo romanzo Soldato col fucile
spezzato (1944) è la descrizione dei primi quarant’anni del Novecento dal
punto di vista del popolo.
Comunque il
maggior contributo alla letteratura svedese lo diede con la quadrilogia Il
romanzo degli emigranti (1949-59).
Moberg fu pure
drammaturgo. A lui si devono: Nostro figlio non nato (1945) sul problema
dell’aborto, Lea e Rachele (1954), La tua ora sulla terra (1963).
Pubblicò nel 1969
Aneddoti sulla mia vita, due volumi su La mia storia svedese
(1970-71) e il saggio Articoli sulla mia mancanza di fede (1973).
FILATELIA
SVEZIA Anno 1998 (2052)
MOCKEL ALBERT
(Belgio)
Nato a Ougrée, Belgio il
27 dicembre 1866 . Morto a Ixelles il 30 gennaio 1945.
Originario della periferia di
Liegi, debutta in campo letterario pubblicando la rivista « La Vallonia » su cui
scrivono scrittori come Verhaeren, Van La Berghe, Vielé-Griffin e André Gide.
Da parte sua pubblica Les Fumistes wallons dove afferma la sua
propensione verso il simbolismo. La prima raccolta poetica Chantefable
un peu naive (1891), viene pubblicata anonima. La successiva Propositi
letterari (1894) contiene già un certo numero di idee ancora non ben
definite ed espone una estetica poetica fatta di riferimenti musicali e
contenente una teoria sui simboli da utilizzare.
Collabora a numerose riviste e
giornali quali « Mercure de France», « Durendal », « La Plume »,
« L'Express » di Liegi.
La morte di Mallarmé gli
fornisce l’occasione di una esegesi e un omaggio in Stefano
Mallarmé un eroe.
Altre opere : Clartés
(1901), Fiabe per i ragazzi di ieri (1908), La fiamma
sterile (19239, La fiamma immortale (1924).
Mockel ebbe un ruolo
importante nella storia della letteratura belga, in quanto fu uno dei primi
militanti valloni autonomisti e con tale spirito redasse nel 1919 una proposta
di riforma statale.
Fu membro dell’Accademia
statale belga.
FILATELIA
BELGIO
Anno 1961
(1177)
MOE ENGEBRETSEN JØRGEN (vedi Asbjornsen)
MOHANI HASRAT MAULANA
(India)
Nato il 1 Gennaio 1875. Morto il 13 maggio
1951.
Poeta romantico in lingua urdu, giornalista, politico,
parlamentare dell’India britannica, oltre ad essere una parte del movimento
di indipendenza indiano.
Il vero nome di Maulana era
Syed Fazl-ul-Hasan. Hasrat era
il nome d'arte usato per la poesia
Urdu e
la parola Mohani, che fa riferimento al luogo natale di Mohan,
fu da lui usata nel 1921.
Fu uno studente brillante e laborioso; studiò presso
l’ Aligarh Muslim University.
Alcuni
dei suoi libri sono Kulliyat-e-Hasrat
Mohani (Raccolta
di poesia di Hasrat Mohani), Sharh-e-Kalam-e-Ghalib (Spiegazione
della poesia di Ghalib), Nukaat-e-Sukhan (Aspetti
importanti di poesia, poesia), Mushahidaat-e-Zindaan (Osservazioni
in carcere), ecc Il ghazal molto popolare, è stato scritto da lui.
E 'stato anche protagonista nel film Nikaah del
1982. Il famoso slogan dei combattenti per la libertà indiana Inquilab
Zindabad è
stato coniato da Moulana Hasrat Mohani.
Hasrat Mohani partecipò alla lotta per l'indipendenza
indiana (fine del Raj
britannico ) e
fu imprigionato per molti anni da parte delle autorità britanniche. Egli
fu il primo nella storia indiana che chiese la completa indipendenza (Azadi-e-Kaamil)
nel 1921, durante una sessione annuale della All India Muslim League. Era
un musulmano praticante.
Fu tra i fondatori del Partito Comunista d'India. E
'stato anche imprigionato per aver promosso idee anti-britanniche, in
particolare per la pubblicazione di un articolo contro le politiche britanniche
in Egitto, sulla sua rivista' Urdu-e-Mualla '. In
seguito, a differenza di alcuni poeti Urdu e di molti leader musulmani, scelse
di vivere in India, piuttosto che trasferirsi in Pakistan dopo
l'indipendenza (1947) .
Come riconoscimento per i suoi sforzi, è stato
nominato membro dell'assemblea costituente che ha redatto la costituzione
indiana. Ma
a differenza di altri membri, non ha mai firmato da quando vide l'ipocrisia
verso le minoranze
musulmane.
Maulana Hasrat Mohani morì il 13 maggio 1951 a Lucknow,
India.
FILATELIA
INDIA Anno
2014
MOLDO TOGOLOK
(Kirghizistan)
*
Nato ad Ak-Talaa,
nella provincia di Naryn nel 1860. Morto nel 1942
Poeta kirghiso e
scrittore di canti folkloristici, ottenne dal pubblico il suo pseudonimo che
significa persona istruita.
FILATELIA
RUSSIA Anno
1962 (2591), 2010
MOLIÉRE
(pseud. di Jean-Baptiste Poquelin)
(Francia)
1622. Incerta è
la data esatta della nascita, forse qualche giorno prima del 15 gennaio, data,
invece, certa del suo battesimo. Il padre, Jean Poquelin, era tappezziere reale
con cariche importanti tra cui quella di cameriere del re. Il giovane Molière
fece i suoi primi studi nel collegio dei gesuiti di Clermont dove si dedicò agli
studi giuridici che portò a termine. Dopo la morte della madre, Marie Cressé, e
dopo che il padre gli aveva assicurato una certa prosperità, trasmettendogli la
continuazione della sua carica di tappezziere del re, Molière cominciò a
seguire le lezioni del filosofo Gassendi. Frequentò Cyrano de Bergerac e subì
l’influenza del pensiero scettico di La Mothe Le Vayer, il cui figlio gli era
amico. Solo nel 1643 e all’improvviso nacque in lui la passione del teatro.
1643. Dopo
l’incontro con la famiglia Béjart e il suo legame con l’attrice Madeleine Béjart,
rinuncia alla professione di suo padre, assume il nome di Molière e fonda
l’Illustre Theatre col quale lavorò per due anni a Rouen e poi a Parigi con
scarso successo. Fallita l’esperienza, finì persino in carcere a Châtelet per
debiti.
1645-1658.
Uscito di prigione, si allontanò da Parigi al seguito della compagnia di Charles
Dufresne e girò per dodici anni per la provincia. Recitò soprattutto a Nantes,
Bordeaux, Tolosa, Avignone, Lione, Grenoble, Rouen. Nella Linguadoca soggiornò a
lungo nel 1650, protetto dal governatore della regione, il principe Conti. Nel
1655 viene presentata la sua prima commedia Lo stordito; l’anno
successivo a Bexiers presenta Il dispetto amoroso, entrambe le opere
sono ancora legate ai modelli italiani.
Al suo ritorno a Parigi si presentò al re e alla corte con una commedia di
Corneille cui fece seguire una sua farsa
Il dottore innamorato
che lo rivelò come autore comico. Il re gli concesse l’uso della sala del
Petit-Bourbon e poi, a partire dal 1860, quella del Palais Royal, che era stata
costruita da Richelieu.
1659. Molière
ottiene un grande successo con la sua opera Le preziose ridicole, un
lavoro ispirato alla realtà contemporanea e una satira agli snobismi dei salotti
di moda. Il successo della commedia gli fece abbandonare il genere drammatico
per dedicarsi a quello comico a lui più congeniale. Nel maggio del 1660
rappresentò Sganarello ovvero il cornuto immaginario cui seguirono Don
Garcia di Navarra (1661), La scuola dei mariti (1661), Gli
importuni (1661).
Dopo la morte del
fratello, Molière riprende la carica di tappezziere del re e nel 1663 sposa
Armande, ufficialmente sorella di Madeleine Béjart, ma quasi certamente figlia.
La moglie partorisce nel 1664 un figlio cui il re Luigi XIV fa da padrino. Ma il
bimbo muore prematuramente.
La commedia
scritta nel 1662 La scuola delle mogli, è da considerarsi la prima
grande commedia di Molière. L’opera gli attira numerose critiche e gli scatena
contro la rivalità della compagnia che lavorava all’Hotel de Bourgogne. Il
commediografo viene attaccato con feroci libelli e satire contro la sua
persona..
1665. Molière
mette sulla scena i cinque atti del Don Giovanni o il Convitato di pietra,
satira contro il gentiluomo malvagio. La commedia fu rappresentata per quindici
sere e venne premiata dal re che nomina la compagnia ‘Troupe du roi’. Seguono i
balletti L’Amore medico, Il medico per forza (1666). Tra queste due opere
si colloca Il misantropo, una ottima realizzazione comica in cui è
presente il moralismo eccessivo del protagonista e la frivolezza del vivere
sociale.
Dal 1665 al 1673
Molière scrive Melicerta (1666), Il siciliano o l’amore pittore
(1667), Anfitrione (ricavato da Plauto), Gorge Dandin (1668), L’avaro
(1668), Il signor Pourceaugnac (1669), Gli amanti magnifici
(1670), Il borghese gentiluomo (1670), Le furberie di Scapino
(1671), La contessa di Escarbagnas (1671), Le donne saccenti
(1672) e il Malato immaginario (1673).
Fu durante la quarta
rappresentazione di quest’ultima commedia, nella quale egli interpretava il
ruolo di protagonista, che Molière fu colto da malore sulla scena e morì poche
ore dopo. Era il 17 febbraio 1673.
Per intervento
eccezionale del re, ebbe esequie religiose, allora negate alla categoria degli
attori. Queste comunque vennero tenute di notte e quasi clandestinamente.
Dopo la sua morte
la compagnia continuò l’attività sotto la guida della vedova Armande.
Successivamente si fuse con quella dell’Hotel de Bourgogne, dando vita al primo
nucleo della Comedie française.
Molière scrisse
31 commedie e quelle di costume sono rappresentative e importanti nella storia
del teatro, non solo francese. Lo scrittore fu un uomo dall’esistenza
tormentata, in contraddizione con se stesso per il dualismo che gli si era
subito presentato: l’appartenenza alla nobiltà e la scelta di una professione
allora ritenuta scandalosa che gli suscitò odi, inimicizie proporzionali al suo
successo e alla novità della sua opera. Innanzitutto Molière fu uomo di teatro,
capace di combattere l’ipocrisia, i falsi moralismi, i vizi, il ridicolo di
certe forme sociali. Usò la comicità, venata sempre da una certa amarezza e
dalla consapevolezza di ciò che vi è di ridicolo e di tragico nella vita degli
uomini.
OPERE: Il
malato immaginario Argan è un malato immaginario che si nutre di medicine
e vive spiando i sintomi delle sue probabili malattie. Della sua mania cerca di
approfittarne la moglie, Boline, per farsi nominare erede universale, e così
pure i dottori Purgon e Diafoirus e il farmacista Fleurant. Argan ha deciso di
far sposare sua figlia Angelique, che ama invece Cléante, col medico Diafoirus,
per avere sempre un medico in casa. Intervengono la cameriera e il fratello di
Argan a spingere l’immaginario malato a fingersi morto per poter scoprire
l’ipocrisia della moglie e il sincero dolore della figlia. Commosso, Argan
acconsente alle nozze della figlia con Cleante e decide di diventare egli stesso
medico.
FILATELIA
MOLINA JUAN RAMON
(Honduras)
Nato nel 1875 a
Comayaguela, Honduras, muore a San Salvador il 2 Novembre del 1908.
Primo poeta honduregno a lasciare il Centro America per
conoscere correnti culturali di altri paesi. È uno dei maggiori esponenti del
modernismo, assai conosciuto anche all’estero per la qualità delle sue opere.
In un viaggio nel
Brasile durante il quale scrisse Salutaciòn a los Poetas Brasilenos
(1892), ebbe occasione di incontrare Rubén Dario la cui opera incise
profondamente sul suo stile, vedasi ad esempio "Tréboles de Navidad",
simile alla "Rosa Niña" di Darío, o "Il poema ottimista”.
Visitò la Spagna,
dove collaborò al giornale “ABC” di Madrid, e vari paesi del Sud America.
Ammiratore di Shakespeare, scrisse vari sonetti Il re Lear, Ofelia, Jago
ecc.
Coltivò pure la
prosa, scrivendo il racconto “El Chele” sebbene non raggiunga il livello
della sua poesia.
In campo politico
diede il suo contributo collaborando alla candidatura del Generale Terencio
Sierra, di cui si considerava amico, ma che, dopo una critica che fece al suo
operato in un articolo “Un hacha que afilar”, quando questi diventò presidente,
si vide condannato e imprigionato. L’articolo era basato su un apologo di
Beniamino Franklin e i sostenitori di Sierra vi colsero allusioni ostili verso
il presidente e lo reputarono degno di castigo attraverso la prigione.
Juan Ramón Molina
fu un vivace scrittore di pamphlets, un politico, un diplomatico che
ricusò varie cariche pubbliche, che conobbe la via dell’esilio. A pesare sulla
sua vita furono anche le critiche e l’astio di colleghi, di cui fa cenno nei
versi “Después que muera" o nel pessimismo che traspare nel sonetto "Madre
Melancolía".
FILATELIA
HONDURAS Anno 1929 (76), 1956 (239),
2012 BF 95
MOLLER FLEMMING QUIST
(Danimarca)
Nato nel 1942.
Flemming Quist Moller è un co-regista (con Jannik Hastrup)
nella produzione per bambini, La Vasca di Benny (1971), un film
molto popolare, amato ancora oggi dai giovani. Ha scritto e diretto due
precedenti film con protagonista Jungo" (proiettati in Estonia
come "Jungle Jack", entrambi di successo).
Come scrittore per bambini, Flemming è famoso per i suoi
libri su Egon, un moscerino ciclista, che giudica il mondo stando
in sella alla sua bicicletta. E’ stato anche protagonista nella storia
di Benny e la vasca da bagno, pubblicato la prima volta in un
libro, e in seguito trasformato in un film d'animazione insieme a Jannik
Hastrup.
Flemming è anche il creatore di Jungledyret Hugo
(Jungle Jack della giungla), che è stato il protagonista di ben tre film
di animazione e di una serie TV.
Ultimamente ha pubblicato un libro illustrato
Minibillen tryllefeen , ('Minibeetle e la Fata).
FILATELIA
DANIMARCA Anno 2002 (1304, BF
20), 2010 (1563)
MOLNAR FERENC (o Ferenc Neuman)
(Ungheria)
Nato a Budapest,
12 gennaio 1878. Morì a New York, 2 aprile 1952.
Di origine ebraica, dopo aver frequentato l’università a Ginevra, ritorna a
Budapest e si dedica al giornalismo. É corrispondente di guerra durante il primo
conflitto mondiale. In seguito diviene socio della Società Petöfi e si dedica
alla stesura di romanzi e di opere drammatiche.
Autore abile e sensibile, rappresentò per il pubblico borghese l’evasione
nelle atmosfere e nelle illusioni favolistiche. Pubblica diversi romanzi,
novelle e drammi per il teatro.
Si trasferisce negli Stati Uniti poco prima del secondo conflitto mondiale a
causa dei pogrom, restandovi fino alla morte. La sua vita sentimentale
(si
sposò tre volte) fu parecchio tumultuosa, se non infelice.
Ottiene la notorietà dopo la
pubblicazione nel 1907 del libro I ragazzi della via Pal, diventato un
classico della letteratura per ragazzi. La sua opera complessiva - ispirata ad
autori come Pirandello, Wilde, Shaw, ma dotata di un certo carattere
personale, si distingue per un profondo senso critico verso i prepotenti e gli
arroganti. Specialmente nei suoi lavori più conosciuti si denota, appena celata
dietro dialoghi e situazioni non privi di humour. una accorata partecipazione
alle vicende di persone oppresse da ingiustizie sociali. Ancora giovane si fa
conoscere dopo la pubblicazione del racconto Danubio blu (1902, nel 1907
viene rappresentato il suo dramma Il diavolo e successivamente vengono
messe in scena altre sue commedie fra cui il poema scenico Liliom (1909)
e Il cigno (1925), Giochi al castello (1927).
Tra le sue opere vanno ricordate:
Il diavolo (1907), Musica, una raccolta di novelle del 1908,
L’ufficiale di guardia (1910), Il lupo (1912), La nuvola
bianca, Il mulino rosso (1925), Andrea, La colonna a vapore, Riviera
(1926), La buona fata (1930), Olimpia o Gli occhi azzurri
dell’imperatore (1936), Un grande amore (1926).
Scrive pure drammi tra cui La
guardia (1910).
Lascia un libro di reportage, I
ricordi di un corrispondente di guerra, pieni di poesia e di umanità-
Molte sue opere furono in seguito
adattate per il cinema , il teatro e la radio.
LIBRI: I
ragazzi di Via Paal. Narra la vicenda di un gruppo di ragazzi di Budapest,
soliti a giocare in un campo cintato della periferia. Il campo è conteso tra
due bande rivali e ognuna è pronta a difenderlo per imporre i suoi esclusivi
diritti di proprietà. Uno di loro, il piccolo Nemecsek, giunge sino all’estremo
sacrificio e muore. . Elementi patetici, esame della psicologia infantile
stanno alla base del romanzo che è tra i più popolari della letteratura per
ragazzi. Nel 1934 il regista F. Borzage ne trasse un film.
FILATELIA
UNGHERIA Anno 2007 (BF. 299)
MONNET MARIETTE MOREAUD
(Francia)
Nata a La
Rochelle nel 1752. Morta a Parigi nel 1798.
Fu amica di
Voltaire, di Diderot e del gruppo dei ‘Filosofi’.
Scrisse Storie
orientali o Racconti del saggio Caleb, navigatore persiano (1779) e
Storia di Abd el-Mazour (1784), séguito delle Storie orientali,ì
Lettere di Jenny Bleinmore (1787), alcune commedie: Zadig o La prova
(1787), Les Montagnards (1795).
.
FILATELIA
FRANCIA
MONTAIGNE MICHEL EYQUEM de
(Francia)
Michel de
Montaigne nacque il 28 febbraio 1533 nel Castello di Montaigne (Périgord). Il
nome patronimico era Eyquem. La sua famiglia aveva fatto fortuna e acquistato
notorietà nel commercio a Bordeaux, tanto da permettere al padre di acquistare
il castello di Montaigne. Il padre, Pierre, lasciato il commercio, sposò una
spagnola, d’origine ebraica, Antonietta de Louppes o Lopez, e divenne
consigliere della Cour des aides (Corte degli aiuti) e sindaco di Bordeaux.
Umanista
entusiasta., spinse il figlio Michel a studiare il latino e in casa, fin
dall’età di sei anni, il piccolo Michel non udì altro che parlare latino, in
particolar modo dal suo precettore tedesco che conosceva pochissimo e male il
francese. In casa era regola inviolabile che chiunque, dal servo al padrone,
doveva parlare al bambino solo in latino. Al mattino veniva svegliato dal suono
di uno strumento musicale e durante il giorno bighellonava nei prati e nei
boschi con i figli dei paesani.
Studiò presso il
collegio di Guyenne a Bordeaux e vi rimase per sei anni. Lesse avidamente i
poeti Ovidio, Terenzio, Virgilio e altri autori latini. Si dilettò di teatro e
predilesse le commedie di Plauto. A tredici anni iniziò a frequentare i corsi
della Facoltà di arte di Bordeaux. Studiò diritto a Tolosa e fu nominato
consigliere alla Cour des aides di Periguex, dove incontra La Boétie, di due
anni più anziano di lui.
Passò in seguito
al Parlamento di Bordeaux dove rimase per sedici anni. Da quel lavoro trasse un
amaro disgusto per la legge, talora iniqua e vessatoria.
In quegli anni
fece alcuni viaggi a Parigi; accompagnò la corte a Bar le Duc (1561) e a Rouen
(1563). Nel 1565 sposa Françoise de la Chassaigne, figlia di un collega del
Parlamento, la quale gli fu compagna fedele e discreta. Perso il padre e ormai
ricco per la sua eredità, lascia il Parlamento e si ritira a vivere in campagna.
Nel 1571 inizia a scrivere l’opera che gli darà la fama gli Essais (Saggi).
Nel 1580 Montaigne, che già aveva pubblicato nel 1569 la traduzione della
Teologia naturale di Raymond Sebond, dà alle stampe i due primi libri degli
Essais. Poi inizia un lungo viaggio.
Il 22 giugno del
1580 si reca a Parigi poi di lì parte per Plombières dove cura con le acque il
suo mal della pietra (calcolosi renale). Passa in Svizzera, visita la Baviera,
il Tirolo, scende in Italia dal Brennero, si ferma a Trento, poi a Venezia e
infine raggiunge Roma dove soggiorna per quattro mesi. Il 14 aprile del 1581
lascia Roma per una cura di acque presso Lucca. Fu a Lucca che apprese della sua
elezione a sindaco di Bordeaux. Al suo ritorno a Roma ottiene il titolo di
cittadino onorario. Da Roma ritorna in Francia nel novembre del 1831. Montaigne
redasse un resoconto dei suoi viaggi in Viaggio in Italia, apparso
postumo nel 1774.
Sindaco di
Bordeaux (malgrado non avesse richiesto la carica) svolse le sue funzioni con
diligenza ed esattezza. Rieletto nel 1583, dovette affrontare alcune difficoltà
per la contesa fra il re di Navarra, il futuro Enrico IV, e il re di Francia
Enrico III. Durante la peste scoppiata nel 1585 Montaigne rifiutò di lasciare il
suo castello. Fu più prudente del suo amico Rotrou che ritornò nel momento più
cruciale dell’epidemia per morire a Dreux dove era stato chiamato per svolgere
il suo incarico di Luogotenente criminale.
Da allora
Montaigne rinuncia alla vita politica. Si chiude nella sua biblioteca dove
lavora per offrire al pubblico una seconda edizione degli Essaix, in tre
libri, di cui l’ultimo sino ad allora inedito.
Per far stampare
l’opera, va a Parigi. Da lì si reca agli Etats de Blois. Dopo l’assassinio di
Enrico III, resistette alle proposte del nuovo re Enrico IV, che conosceva e
amava, e si ritirò definitivamente nel suo castello, dove morì il 13 settembre
del 1592 all’età di 59 anni.
Prima di morire
ebbe il conforto dell’amicizia di Pierre Charron e del giovane Pierre de Brach,
ma soprattutto l’affetto di una sua giovane lettrice entusiasta, Marie le Jars
de Gournay, che egli considerò ‘sua figlia d’alliance’e per la quale più
tardi proverà le gioie della paternità spirituale:“Je ne regarde plus qu’elle au
monde.” A Marie e a Pierre de Brach. si deve una nuova edizione degli Essais,
pubblicata postuma nel 1595
FILATELIA
FRANCIA Anno 1943 (587), MONACO Anno 1980 (1227),
1996 (2054)
MONTALE EUGENIO
(Italia)
Nato a Genova nel
1896. Morto a Milano nel 1981
Nato in una
famiglia di commercianti, frequentò le scuole tecniche e intraprese studi di
canto che dovette interrompere nel 1917, quando fu richiamato come ufficiale di
fanteria. Dopo la guerra tornò a Genova e cominciò a dedicarsi alla poesia e a
frequentare ambienti letterari.
Nel 1926 si
trasferì a Firenze per lavorare nell’editoria prima presso l’editrice Bemporad e
poi quale direttore del Gabinetto scientifico-letterario Viesseux, che dovette
lasciare per non essere iscritto al Partito fascista. A Firenze collaborò a
diverse riviste, “Solaria”, “Pegaso”, “Pan”, “Letteratura”. Dopo la guerra,
aderì al Partito d’Azione, collaborò con la “Nazione” e nel 1948 fu assunto come
redattore presso il “Corriere della Sera”. Collaborò pure con il “Corriere
d’informazione” con articoli critico-musicali. Viaggiò spesso per lavoro e
raccolse le sue impressioni nel volume Fuori di casa (1969) Nel 1967
venne nominato senatore a vita e nel 1975 gli fu conferito il premio Nobel.
La sua opera
poetica è raccolta in tre volumi, Ossi di seppia, (1925), ripubblicata
nel 1928 con l’aggiunta di altre sei liriche; nelle Occasioni (1939),
La bufera e altro (1956) in cui confluiscono le poesie fiorentine di
Finisterre, scritte nel 1943.
Le ultime
liriche, i colloqui con la moglie morta, sono pubblicate col titolo di Xenia,
e fanno parte del volume Satura del 1971. Accanto alle liriche si
affiancano le opere in prosa, Farfalla di Dinard (1956), la già citata
Fuori casa e il volume Auto da fé. Cronaca in due tempi (1966) in
cui raccolse una parte degli articoli dispersi in giornali. Disuguale è la vena
degli ultimi lavori Diario del ’71 e ’72 (1974), Quaderni di quattro
anni (1977), gli studi critici Sulla poesia (1976). Nel 1996 fu
pubblicato un volume, il Diario postumo. 60 poesie e altre.
FILATELIA
ITALIA Anno 1996 (2278)
Montalvo Fiallos Juan María
(Ecuador)
Nato
ad Ambato nel 1832. Morì a Parigi nel 1889.
Autore e saggista, è considerato uno dei migliori scrittori dell’Ottocento
Liberale, anticlericale, contrario alla politica dei due dittatori ecuadoriani
Gabriel García Moreno e Ignacio de Veintimilla, dopo aver criticato il dittatore
Moreno in un suo libro, fu esiliato in Colombia, dove scrisse la maggior parte
delle sue opere. Campione della democrazia era dotato di una lucida e curiosa
intelligenza e di un temperamento romantico.
Il
suo libro Catilinarias (1880) lo rese famoso in tuttì i circoli
intellettuali degli Stati Uniti, in Europa e nel resto dell'America Latina.
Oltre alla narrativa scrisse saggi: I sette trattati (1882) e
Geometria morale (pubblicato nel 1902, dopo la sua morte), assai popolari in
Ecuador, furono vietati dal dittatore Veintimilla.
Ha scritto anche uno spiritoso seguito del Don Chisciotte, dal titolo Hai
dimenticato alcuni capitoli di Cervantes. Juan
Montalvo died of tuberculosis in Paris, France.
Juan Montalvo morì di tubercolosi a Parigi. Il suo corpo mummificato riposa in
un mausoleo nel suo luogo di nascita di Ambato.
FILATELIA
CUBA Anno 1937 (248), 1989 (2968), , ECUADOR Anno 1899 (119),
1901 (129), 1949 (P.A.204),1961 (381 PA), 1982 (1023/4 , 743 PA), 1989
(1192, fog.90).
MONTESQUIEU CHARLES LOUIS de SECONDAT
(Francia)
Nato a La Brède, Bordeaux, il 18 gennaio 1689, morto a Parigi il 10 febbraio
1755.
Nato in una
famiglia di magistrati, fu avviato agli studi giuridici. Divenuto avvocato nel
1708, si trasferì a Parigi. Dopo la morte del padre, entrò come consigliere al
Parlamento di Bordeaux e nel 1716, alla morte di uno zio, assunse la carica di
presidente ‘a mortier’.
Sposò nel 1717
Jeanne de Lartigue che gli portò in dote centomila livres.
Nei primi decenni
della sua eclettica attività si occupò di vari campi: filosofico-letterari,
scientifici. La scienza lo attirava tanto da spingerlo ad effettuare esperimenti
che poi trascriveva o discuteva. Affrontò anche argomenti politici e sociali.
La letteratura
entrava nella sua sfera di interessi. Nel 1721 apparve, anonima, ad Amsterdam la
sua opera Lettere persiane, un romanzo epistolare satirico sulla vita
parigina in cui erano mescolate considerazioni sul gusto per l’Oriente. L’opera
lo incoraggiò a frequentare sempre più i salotti letterari parigini, anche se
non abbandonò mai la cura e l’amministrazione dei suoi beni.
Nel 1724 compose
il Dialogo di Silla e Eucrate, pubblicato sul “Mercure” e Il tempio
di Cnido (1725), di argomento galante ed erotico.
Impossibilitato
per molteplici impegni ad adempiere ai suoi doveri di magistrato, vendette la
sua carica e intraprese un lungo viaggio in Austria, Italia, Germania, Olanda,
Inghilterra.
Da questi suoi
viaggi trasse spunto per l’opera Considerazioni intorno alle cause della
grandezza dei Romani e della loro decadenza (1734) e dopo quindici anni
Lo spirito delle leggi. L’opera fu condannata dalla Sorbona e messa
all’indice.
Montesquieu
trascorse gli ultimi anni tra il suo castello di Brède e Parigi. Scrisse ancora
il romanzo Arsace e Ismene, uscito postumo nel (1783). Altre sue opere
come I miei pensieri furono pubblicate nel 1899, Note di viaggio e
Lettere uscirono nel 1941.
FILATELIA
BULGARIA Anno 1955 (842), FRANCIA Anno 1949 (853),
ROMANIA Anno 1955 (1427)
MONTGOMERY LUCY MAUD
(Canada)
Nata a Clifton, ora New London, nel 1874 in Canada, sull'isola Prince Edward.
Morta a Toronto nel 1942.
Perde la madre all’età di due anni e viene allevata dai nonni in una fattoria di
Cavendish, presso la costa settentrionale dell’isola, in una località molto
isolata. Fin da bambina inizia a scrivere poesie e a 12 anni vince con un
racconto un concorso indetto da un giornale.
Terminati gli studi universitari compiuti prima a Charlottetown, poi ad Halifax,
si dedica all’insegnamento, ma pochi anni dopo vi rinuncia per tornare a vivere
presso la nonna rimasta vedova.
Nel 1904 scrive
il romanzo Anne of Green Gables, pubblicato a puntate su un giornalino e,
successivamente raccolto in volume. Il grande successo che ne deriva e
l’accoglienza di: migliaia di lettori che ne chiedono subito il seguito spinge
l’Autrice ad aggiungere altre storie con lo stesso personaggio: Anna e
l'età meravigliosa, Anna e il baule dei sogni, Anna e la casa dei
suoi sogni, Anna e la casa dei salici ventosi, Anna e la baia della
felicità. Più due volumi Cronache di Avonlea e la storia di una delle
figlie di Anna Rilla of Ingleside (1921).
Tra una Anna e
l’altra la Montgomery trova il tempo per altre storie: nel 1911 pubblica La
ragazza delle storie, ed Emily di Luna nuova (1923), considerato il
suo capolavoro. Anche questo romanzo ebbe un seguito Emily Climbs (1925)
ed Emily’s Quest (1927). Infine uscì Magic for Marigold (1930).
Nella vita
privata la Montgomery sposò il reverendo Edwan Mac Donald, ebbe due figli, e
quando il marito andò in pensione si trasferì con lui a Toronto. Nel 1835 Re
Giorgio V d’Inghilterra la nominò ufficiale dell’Impero Britannico. (da
T.Buongiorno, Dizionario di Letteratura per ragazzi)
FILATELIA
CANADA Anno 1975 (565), 2008, GIAPPONE 2008
MOODIE SUSANNA STRICKLAND
(Canada)
Nata a Stowe
House, Bungay, Inghilterra, morì a Toronto nel 1885.
Ebbe quattro
fratelli e una sorella, tutti scrittori. Iniziò giovanissima a scrivere il
primo romanzo Spartaco. Una storia romana (1827) e libri di narrativa per
adolescenti a sfondo didattico come Il piccolo quaqquero. Collaborò a
riviste ed almanacchi popolari. Attiva abolizionista scrisse libelli contro la
schiavitù.
In campo poetico
pubblicò nel 1830 Canti patriottici e l’anno successivo Entusiasmo ed
altri poemi.
Sposatasi nel
1831 con Dunbar Moodie, un ufficiale che aveva lasciato la sua fattoria del Sud
Africa per soddisfare le sue ambizioni letterarie a Londra, emigrò con lui in
Canada nel 1832 e si stabilì in una fattoria ai margini della foresta dove visse
una vita di frontiera con i suoi cinque figli come si legge nella autobiografia
Vita in Canada, un diario che ricorda le opere di Mark Twain.
Pur lavorando la
terra continuò ad occuparsi di letteratura, collaborando con “The Litterary
Garland” la più importante rivista letteraria canadese.
Scrisse romanzi
gotico-sentimentali come Mark Hurdlestone or The Gold Workshipper
(1853), Speculazioni matrimoniali (1854).
La sua opera più
importante è Roughing It in the Bush, per il ricco dialogo, la
caratterizzazione dei personaggi, le emozioni che suscita e per la trama
romanzesca.
FILATELIA
CANADA Anno 2003 (2018)
MOORE MARIANNE
(U.S.A.)
Nata a Saint Louis (Missouri) nel 1887. Morta a New York nel 1972), diresse “The
Dial” dal 1925 al ‘29, anno in cui la rivista cessò le pubblicazioni.
La prima raccolta delle sue Poesie (1921) apparve a sua insaputa per
iniziativa di R. McAlmon e Hilda Doolittle.
Ha scritto poi: Il pangolino e altre poesie (1936), Che cosa sono gli
anni (1941), Cionondimeno (1944), Poesie scelte (1951, con
introduzione di Eliot), le successive raccolte scarne ed essenziali furono
pubblicate in Tutte le poesie (1967), mentre postume apparvero Poesie
incompiute (1972). Del 1954 è la splendida traduzione delle Favole di
La Fontaine.
Tra gli sperimentalisti nordamericani Moore occupa un posto di rilievo accanto a
Stevens e a Williams. Distaccata, ironica, sottilmente intellettuale, incide
sulla pagina disegni vertiginosi per grazia e intensità. La "compressione"
sintattica del suo verso è legata a un ritmo sillabico aspro e irregolare. I
suoi bestiari poetici popolati di animali rari o favolosi (struzzi, pavoni,
basilischi, pellicani,unicorni) sono resi con imparziale esattezza scientifica.
FILATELIA
U.S.A. Anno 1990 (1895)
Moore Robert Lowell «Robin», Jr.
(USA)
Nato a Boston, Massachusetts il 31 ottobre 1925. Morto il 21 febbraio 2008.
A
Boston frequentò la Scuola di Middelsex e successivamente la Belmont Hill School.
Durante la seconda guerra mondiale prestò servizio come artigliere. Prese parte
a diverse missioni nel teatro bellico europeo e ottenne una Medaglia al valore.
Ritornato alla vita civile si
laureò ad Harward nel 1949 e uno dei suoi primi lavori l’ottenne presso una
società televisiva fondata da suo padre.
Mentre lavorava nei Caraibi, ricavò
materiale sui primi giorni di Castro che utilizzò nel libro non-fiction Il
Diavolo da pagare.
Grazie alla sua amicizia con Robert
F. Kennedy, gli fu concesso di scrivere su una unità d’élite dell’esercito degli
Stati Uniti. Si allenò persino con i soldati di unità speciali e in seguito
venne assegnato al Quinto Gruppo di Forze Speciali di stanza in Vietnam. Le
esperienze acquisite in tale periodo costituiscono la base per uno dei suoi
romanzi più noti Berretti verdi, un best seller che divenne subito
popolare. Altro libro nato da tali esperienze è La mafia Khaki
Negli anni dal 1970 al 1980, Moore
viaggiò in posti come il Dubai, l’Iran, La Rhodesia, la Russia. Nacquero i libri
The Eagles Crippled, La connessione Mosca, Rhodesia, Il
maggiore Mike.
Nel 2001 si reca per lavoro in
Uzbekistan e al suo ritorno pubblica il volume Caccia a Bin Laden.
Nel 2003, continuando il suo
interesse per le vicende orientali, si reca in Iraq, una esperienza che gli
permette di scrivere Caccia a Saddam.
Nel 2004 scrisse Singleton: il
bersaglio Cuba, un romanzo su Fidel Castro.
Robin Moore è morto a Hopkinsville,
Kentucky, dopo una lunga malattia.
FILATELIA
GUINEA Anno 2008
(3549/54)
MOORE THOMAS
(Irlanda)
Nato a Dublino il
28 maggio 1779, morto a Sloperton presso Londra il 28 febbraio 1852.
Laureato in
giurisprudenza a Londra mostrò subito una inclinazione per la musica e per la
poesia.
I suoi primi
exploit letterari sono legati alla traduzione di Odi di
Anacreontiche, a ballate, a poesie erotiche che gli ottennero il favore
della hight-society londinese.
Nel 1803 ebbe il
posto amministrativo di Segretario d’ambasciata nelle Bermuda e vi rimase per un
anno. Quella esperienza ebbe un influsso sulla composizione dell’opera Lalla
Rookh (1817) una raccolta di racconti orientali.
Prima di
ritornare in Inghilterra, visitò America e Canada e nel 1806 pubblicò Odi ed
Epistole, opera criticata aspramente dal redattore dell’“Edinburgh Review”.
Ne seguì una sfida a duello con pistole scariche che Byron non mancò di
satireggiare.
Nel 1807 iniziò
la pubblicazione di Melodie irlandesi, liriche patriottiche di
intonazione popolare.
Nel 1819 si recò
in Italia e a Venezia incontrò Byron che gli affidò l’Autobiografia
affinché la pubblicasse dopo la morte.
Dall’Italia si
diresse verso Parigi dove rimase fino al 1922 e dove scrisse Gli amori degli
angeli e L’epicureo.
Moore fin dagli
anni giovanili aveva abbracciato la causa del nazionalismo irlandese e la
coltivò attraverso satire contro il principe reggente inglese, il partito ‘tory’
e il suo capo Castlereagh in Il mondo di Westminster (1816), Favole
per la Santa Alleanza (1823), La famiglia Fudge a Parigi (1818).
Nonostante la sua
originalità l’opera di Moore è oggi caduta nell’oblio.
FILATELIA
IRLANDA Anno 1952 (116/7), BERNERA ISLAND Anno 1979
MORA FERENC
(Ungheria)
Nato a
Kiskunfélegyháza, il 19 luglio del 1879. Morto a Szeged, l’ 8 febbraio del
1934.
Nato e vissuto in un ambiente popolare, il padre sarto e la madre panettiera,
non ebbe una educazione intellettuale adeguata a causa delle scarse finanze
della famiglia. Riuscì, comunque, a frequentare l’Università di Budapest dove
conseguì la laurea in Geografia e storia che gli permise di insegnare. Ma rimase
in cattedra solo per un anno in quanto ottenne un incariro presso una libreria e
un museo lavoro che gli permise di coltivare la letteratura.
Novellista, giornalista è
considerato uno dei maggiori scrittori della letteratura magiara.
FILATELIA
UNGHERIA Anno
1960 (1370)
MORAND PAUL
(Francia)
Nato nel 1888. Morto nel 1976).
Paul Morand, diplomatico francese, romanziere, drammaturgo
e poeta, considerato un modernista presto.
Si è laureato dell'Istituto di studi politici di Parigi
(meglio conosciuto come Sciences Po). Durante il periodo pre-bellico, ha
scritto molti romanzi brevi, che sono noti per la loro eleganza di stile,
erudizione, concisione narrativa, e per l'osservazione dell'autore dei
paesi da lui visitati.
La sua reputazione fu rovinata dal suo atteggiamento
durante la Seconda Guerra Mondiale, quando collaborò con il regime di
Vichy e per il suo atteggiamento antisemita. Quando la seconda guerra
mondiale finì, Morand servì come ambasciatore a Berna, ma la sua posizione
fu revocata e andò a vivere in esilio in Svizzera
Del dopoguerra, fu un mecenate del movimento letterario
Hussards, che si opponeva all’esistenzialismo. Morand fu chiamato a far
parte della Académie française, ma la sua candidatura fu inizialmente
respinta da Charles de Gaulle, unico esempio di un presidente che esercitò
il suo diritto di veto elettivo per l'accademia. Solo dopo dieci anni
Morand fu finalmente eletto.
Amico di Marcel Proust e lasciò preziose osservazioni su
di lui.
FILATELIA
Francia, 1986, (BF 2439)
MORATIN LEANDRO FERNANDEZ de
(Spagna)
Nato a Madrid il
10 marzo 1760. Morto a Parigi il 21 maggio 1828.
Figlio d’arte,
suo padre era uno scrittore assai conosciuto nei salotti letterari, il giovane
Leandro a dieci anni si dilettava a scrivere versi. Frequentò il collegio dove
rivelò un carattere chiuso, in netto contrasto col temperamento di scrittore
comico. All’inizio visse del suo lavoro presso uno zio gioielliere. Vinse nel
1779 il concorso della Reale Accademia Spagnola con il romance Toma de
Granata. Rimasto orfano dovette provvedere al sostenimento della madre ma
non lasciò la poesia. Nel 1782 vinse ancora un premio con Lezione poetica
sopra i vizi introdotti nella poesia castigliana. Con la morte della madre
si sentì libero di dedicarsi interamente alla letteratura.
Nel 1786 consegnò
ad una compagnia teatrale la commedia Il vecchio e la ragazza, che non fu
subito rappresentata..
Nel 1787 andò a
Parigi come segretario del conte Cabarrùs, ambasciatore presso il re di Francia.
Vi rimase due anni e, tornato in Spagna, pubblicò La sconfitta dei pedanti
(1790), una satira che gli attirò l’odio di molti letterati. Il conte
Floridablanca gli diede un beneficio ecclesiastico, cosicché nel 1789 fu
ordinato di prima tonsura.
Nel 1792 iniziò
un viaggio in Francia e soggiornò a Parigi in pieno clima rivoluzionario. Passò
poi in Italia e in Inghilterra per studiare l’ordinamento bibliotecario. Di
ritorno in Spagna fu nominato segretario della Interpretacion de lenguas (1796)
e poi addetto alla Giunta del Teatro (1799).
Tradusse l’Amleto,
rivelando nelle note i suoi dissensi con i critici. Nel 1792 venne rappresentata
La commedia nuova o il Caffè e nel 1806 andò in scena la sua opera
maggiore Il sì delle ragazze.
Durante la guerra
contro i francesi venne nominato bibliotecario di Giuseppe Bonaparte e alla sua
cacciata dalla Spagna fu costretto ad emigrare a Valencia, poi a Barcellona e,
infine, a rifugiarsi in Francia nel 1817. Solo nel 1820 poté rientrare a
Barcellona dove fu nominato giudice di stampa. L’anno seguente, a causa di una
epidemia, dovette di nuovo riparare in Francia, dove trascorse il resto della
sua vita.
Solo 25 anni dopo
i suoi resti furono riportati in patria per decreto del governo spagnolo.
Tra le sue
commedie sono ancora da ricordare: Il barone (1786), La bigotta
(1790) e un’opera dotta Le origini del teatro spagnolo (1790), pubblicata
postuma.
Interessante il
suo Diario, fitto di curiose annotazioni.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1961 (1005/6)
Morch Dea Trier
(Danimarca)
Nata il 9
dicembre 1941. Morta il 26 maggio 2001.
Grafica e
scrittrice, studiò presso l’Accademia reale danese di Billedkunstskolrt e iniziò
la sua attività nel 1961 collaborando a Kustnernes Efterarsudstilling. Completò
gli studi all'Accademia di Belle Arti nel 1964 e proseguì la sua formazione
culturale viaggiando in diverse città dell’Europa orientale.
Agli inizi ha
seguito nei suoi lavori grafici una tradizione astratta, per poi avvicinarsi
successivamente ad una espressione più realistica.
Alla fine degli
anni 1960, cominciò a scrivere e ad illustrare i suoi libri. Durante lo stesso
periodo aderì ad un movimento socialista e conobbe Troerm Trier che sposò nel
1970.
Dea Trier Mørch è nota per il suo
romanzo popolare Vinterbørn, (1976). In questo e nei romanzi
successivi evidenzia la sua posizione politica, lo spirito di solidarietà con
altre donne e la fede nel diritto collettivo dei singoli. Verso la fine della
sua carriera di scrittrice il suo modo di analizzare la società diventa meno
dogmatico, senza però dimenticare la sua attenzione ai temi precedentemente
trattati.
Opere: Un trio
(1978), Entra nel mondo (1978), Kastanjeallén (1979), Inner
City (1981), Evening Star (1983), Mattina Gift (1985),
Quando ho scoperto l'America (1988), Nave in bottiglia (1990)
FILATELIA
DANIMARCA Anno 2010
MORE HANNAH
(Inghilterra)
Nata a Stapleton, Gloucestershire, nel 1745, Morì a Bristol nel 1833.
Fu educata in una scuola femminile di Bristol e all’età di 22 anni cominciò a
convivere con un gentiluomo, William Turner, di 20 anni più vecchio di lei, il
quale non la sposò ma le lasciò un lauto vitalizio che le permise di vivere in
modo indipendente.
A Londra dove visse, frequentò circoli letterari che le permisero di conoscere
politici e letterati del suo tempo. Si dedicò poi ad attività filantropiche e
alla composizione di numerosi saggi morali e religiosi come Politica del
villaggio del 1792, che sono tra le maggiori espressioni letterarie del
movimento evangelico britannico.
Autrice di due tragedie Percy (1777) e La tfalsità fatale (1779),
è soprattutto nota per il romanzo didattico Coelebs in cerca di una moglie
(1808) scritto in polemica contro i costumi dissoluti della reggenza.
FILATELIA
INGHILTERRA Anno 2007 (2870)
MOREL EMILIO A.
(Repubblica Domenicana)
Nato a El Seibo il 28 aprile 1884.
Fu In campo letterario fu un poeta e
drammaturgo di successo.
In politica ricoprì importanti
incarichi nella pubblica amministrazione e rappresentò il suo Paese nelle sedi
diplomatiche in Spagna e Portogallo.
Pur non essendo un modernista
decise, nella sua opera maggiore, San Francisco d’Assisi tra gli uccelli
di seguire il modello di Ruben Dario, che aveva reso popolare Le ragioni del
lupo, una tradizione di narrativa poetica sulla figura del santo di Assisi.
Ma quello che per Dario era un policromo sviluppo verbale e una rielaborazione
della favola in un tono medievale sanguigno, nel poeta dominicano assume
contorni di più modesta portata, e si avverte una semplicità lirica.
Tale perfezione sorprende, dal
momento che né prima né dopo Morel aveva raggiunto una tale altezza.
Accanto a questo lavoro troviamo
racconti, sonetti, nei quali il protagonista principale è “il domenicano
libero” e altre poesie.. Il suo lavoro fu
vietato dalle antologie durante l'era di Trujillo, perché il poeta aveva
manifestato il suo dissenso verso la dittatura.
Morì a New York il 6 Gennaio 1958
.
FILATELIA
REPUBBLICA DOMENICANA Anno 1972 (716)
MORI OGAI pseud. di MORI RINTARÖ
(Giappone)
Nato a Tsuwano il
17 febbraio 1862, morì a Tokyo il 9 luglio 1922.
Scrittore, medico
e scienziato, figlio primogenito di una famiglia di medici, dopo gli studi nel
1881 entrò come medico nell’esercito giapponese. Dopo un periodo di lavoro,
chiese e ottenne di essere inviato in Germania per specializzarsi nella
professione medica.
Già appassionato
della letteratura orientale, in Germania coltivò la letteratura europea e,
ritornato in patria, si diede a tradurre opere letterarie occidentali.
Fu autore di
racconti e romanzi . Il primo racconto fu La ballerina del 1890, e subito
dopo Spuma sulle onde e Il messaggero. Negli anni 1909-22 produsse
i racconti Mezza giornata, Fantasticherie, In ricostruzione, Vita sexualis,
Il giovane L’oca selvatica, La barca sul Takase.
Nel 1909
partecipò alla fondazione della rivista “Subaru- Pleiadi”.
Scrisse romanzi
autobiografici, come Heihachiro Oshio (1914) e Chusai Shibue
(1916).
Al periodo
1909-22 vanno pure compresi i racconti La famiglia Abe (1913), Il
testamento di Okitsu Yagoemon (1912), L’incidente di Sakai (1914)
quest’ultimo basato sul suicidio rituale in massa di soldati giapponesi dopo uno
scontro armato con marinai francesi e Storia tale e quale e allontanamento
dalla storia nella quale propugna l’aderenza ai fatti reali, ma anche il
ruolo del narratore.
FILATELIA
GIAPPONE Anno 1951 (478)
MORICZ ZSIGMOND
(Ungheria)
Nato a Tiszacsege nel 1879. Morto a Budapest nel 1942.
Educato al calvinismo esercitò la professione di giornalista prima di dedicarsi
alla letteratura. Alla base della sua formazione sono M.Jokai e K.Mikszath e
la lezione del naturalismo.
I suoi più noti romanzi traggono ambientazioni e personaggi dal mondo contadino
e dalla piccola borghesia di provincia, sia contemporanea sia di epoche
passate. La sua produzione è vastissima: a partire dal 1910 circa scrisse uno,
talora due o tre romanzi all’anno. Ricordiamo Ora di fango
(1910), Sii buono sino alla morte (120),
Transilvania (trilogia, 1914/39),
L’uomo felice (1935), Il brigante
(1936), L’ombra del sole (1938),
Orfanella (1941), Un capitalista bel
casolare (1942).
FILATELIA
UNGHERIA Anno
1979 (2662), GERMANIA Anno 1975 (691)
MÕRIKE EDUARD
(Germania)
Nato a Stoccarda nel 1804 e ivi morto nel 1875.
Studiò teologia a Tubinga e divenne pastore a Cleversultz-bach nel 1834. A soli
39 anni dovette andare in pensione a causa della sua malferma salute.
La sua prima opera di una certa importanza è il romanzo
Il pittore Nolten
(1832) storia di una formazione interiore, sulla linea del Meister goethiano.
Nell'intreccio, in cui domina una atmosfera di fatalità romanticista, sono
inserite anche le Canzoni di Peregrina e la fiaba drammatica L'ultimo re di
Orplid.
La sua prima raccolta di liriche uscì nel 1838 con il titolo di
Poesie
e fu più volte ripresa e aumentata, fino al 1867. Contiene tra l'altro anche il
ciclo, rielaborato e arricchito, di
Peregrina.
Nel successivo poemetto in esametri
Idillio sul
Bodensee
(1846) elementi fiabeschi convivono con precise notazioni realistiche
riguardanti il lago di Costanza. Del 1856 è il suo capolavoro in prosa, il
racconto
Mozart in viaggio per Praga.
Mörike fu uno dei
più importanti lirici tedeschi del tempo, i suoi lieder e le sue ballate
popolari furono musicati tra gli altri da Schumann, da Brahms, da Hugo Wolf. La
sua padronanza della metrica ne fece uno splendido traduttore di lirici greci e
latini: suo è il Florilegio classico
(1840).
Come intellettuale
e artista fu lontano dai problemi del suo tempo, cercò di conciliare una vaga ma
bruciante inquietudine esistenziale con una intima esigenza di armonia e
equilibrio.
FILATELIA
GERMANIA Anno 1975 (691), 2004 (2244)
Morosoli Porrini Juan José
(Uruguay)
Nato il 19 gennaio 1899 a Minas, ivi morto il 29 dicembre 1957.
Di famiglia povera,
dovette limitare gli studi alla scuola primaria per diventare in seguito
autodidatta. Per nove anni lavorò nella libreria di uno zio come fattorino e poi
addetto alle vendite. Nel 1920 riuscì con due soci ad aprire a Minas un chiosco
che in seguito divenne una caffetteria. La città in quel tompo godeva di una
certa autonimia anche a causa della lontananza da Montevideo cui era collegata
da un
carente servizio di comunicazioni.
I suoi scritti a carattere
giornalistico si possono in quegli anni reperire sui quotidiani locali
“L’Unione”,”Marcha”,, “Il mondo uruguayano” e anche sul quotidiano “Il giorno”
di Montevideo. Oltre al giornalismo Morosoli si occupò di teatrocon opere
pubblicate nel periodo 1923-1928.
Verso il 1925 cominciarono ad essere
pubblicate le prime poesie e poemi, contenuti nelle raccolte Balbuceos e
Babbling. Al 1928 risalgono le pubblicazioni Bajo la misma sombra (in
collaborazione con Valeriano Magri, José Maria Cajraville e Casas Araùjo) e Los
fuegos.
La sua importanza è però legata alla
narrativa. Specialista in storie brevi e racconti, fu un attento osservatore sia
dei problemi dell’uomo sia dei problemi legati all’ambiente. Del 1932 è il suo
primo libro di racconti dal titolo Hombres e negli anni successivi furono
pubblicate altre raccolte Los albañiles de "Los Tapes" , Hombres y mujeres ,
Muchachos , Perico y Vivientes , opere che contribuirono a rendere Morosoli uno
dei più importanti scrittori di quel periodo.
Postume apparvero
altre opere tra cui Tierra y tiempo (1959) e Viaje hacia el mar (1962).
FILATELIA
URUGUAY Anno 1999 (1795)
MORRISON JAMES DOUGLAS "JIM"
(USA)
Nato a
Melbourne, Florida, l’8 dicembre 1943. Morto a Parigi il 3 luglio 1971.
Cantante,
songwriter, scrittore e poeta era il cantante della band rock psichedelica
americana 'The Doors'.
Figlio
dell'ammiraglio George Stephen Morrison e di Clara Clark Morrison, studiò presso
la High School George Washington Alexandria, in Virginia e a St. Petersburg
nell’Junior College di Clearwater, Florida. Inoltre, studiò cinematografia alla
UCLA di Los Angeles, California.
Nel 1965,
Morrison, il tastierista Ray Manzarek, il batterista John Densmore e il
chitarrista Robby Krieger, formarono la band "The Doors", nome ispirato al libro
di Aldous Huxley, The Doors della percezione. La band ebbe subito un
grande successo per le canzoni di argomento mistico, di sesso e di morte che
presentava.
Negli anni
trascorsi nei vari college, Morrison si appassionò anche alla letteratura, alla
filosofia e alla poesia. Iniziò a scrivere poesie e pubblicò un volume
intitolato The Lords e le nuove creature . Le sue poesie sono state
successivamente radunate in un album, An American Prayer.
Insieme a
Manzarek, Morrison realizzò cortometraggi comprendenti canzoni da loro scritte
come Break On Through, molto prima dell'avvento dei video-musicali. Il
suo progetto cinematografico più famoso fu "HWY", nel 1969, col quale
diede vita alla sua società di produzione per rendere il progetto una piccola
etichetta indipendente.
Morrison ebbe una
vita privata assai movimentata. Nel 1971 si trasferì a Parigi con la moglie
Pamela per allontanarsi dal suo modo selvaggio di vivere.
Il 3 luglio 1971,
fu trovato morto nella sua vasca da bagno. Fu sepolto nella sezione Poeti nel
cimitero Père Lachaise a Parigi. Migliaia di appassionati visitano ogni anno
la tomba per rendere omaggio ad una delle più grandi icone della musica rock.
E’ stato un
cantautore e poeta. Leader carismatico e frontman della band statunitense The
Doors, fu uno dei più importanti esponenti della rivoluzione culturale degli
anni Sessanta, nonché uno dei più grandi cantanti rock della storia. Impetuoso,
Profeta della Libertà e poeta maledetto, è ricordato come una delle figure di
maggior potere seduttivo nella storia della musica e uno dei massimi simboli
dell'inquietudine giovanile. Era soprannominato il Re Lucertola e venne
paragonato a Dioniso, divinità del delirio e della liberazione dei sensi.
La straordinaria
voce baritonale di Morrison e i suoi testi pseudo-poetici contribuirono a
rendere il gruppo uno degli eventi più potenti, controversi e teatrali del
rock. I loro successi popolari degli anni 1960 incluserro le canzoni Light
My Fire e Ciao Ti amo.
Morrison era noto
per il suo eccessivo consumo di alcool e di droga e per il suo esuberante e
scandaloso comportamento scenico.
FILATELIA
ABKHAZIA Anno 1995, BENIN Anno 2003, CONGO
Anno 2007, GERMANIA Anno 1988, GUINEA BISSAU Anno 2011 (3814 – BF 629), RUANDA Anno 2000, SAINT VINCENT Anno1997, TURKMENISTAN Anno 2000, TUVA Anno
2000, UDMURTIA Anno 2001.
MORRISON TONI (pseud. di CHLOE ANTHONY
WOFFORD)
(U.S.A.)
È nata a Lorrain
[Ohio] nel 1932. Si chiama in realtà Chloe Anthony, ma ha cambiato nome per
evitare i ricorrenti errori di pronuncia. É stata attrice, ballerina. Ha
scoperto e fatto pubblicare come redattrice della “Random House” le opere di
maggior successo della recente letteratura afro- americana, da Toni Cade Bambara
a Gayl Jones. Ha insegnato 'scrittura creativa' alla Rutgers University [New
Jersey]. Insegna scienze umane alla Princeton University, ed è titolare di una
cattedra all'Università di Albany.
Nel 1993 ha
ottenuto il premio Nobel.
Tema centrale dei
suoi romanzi è la perdita dell'identità dei neri, analizzata nei momenti della
storia americana in cui il loro patrimonio culturale è stato particolarmente
minacciato. Da segnalare lo spessore metaforico della sua scrittura.
In L'occhio
più azzurro (1970) storia di una bambina nera e del suo disperato desiderio
di possedere un paio di occhi alla Shirley Temple, e in Sula (1973),
ritratto di due donne, una ribelle e una conformista e della loro crescita
opposta e parallela, Morrison coglie le metamorfosi delle comunità nere scosse
dalle ondate migratorie degli anni.
Canto di
Salomon (1977) narra il viaggio di un ragazzo nero che dalla Detroit dei
diritti civili, negli anni '60, si avventura nel mitico Sud dove si ricongiunge
con il suo passato familiare e razziale. In Bimbo incatramato (1981)
sottolinea i pericoli dell'alienazione culturale dei neri negli anni '80.
Amatissima (1987) è la storia tratta da un fatto realmente avvenuto: una
madre che taglia la testa alla figlia per impedire che cada nelle mani degli
schiavisti. Per questo romanzo ha vinto il Pullizer. Jazz (1992)
ambientato nella New-York nera degli anni '20. Commedia musicale è New
Orleans, mentre il dramma Dreaming Emmet è ispirato alla figura di
Martin Luther King.
FILATELIA
PALAU Anno 2000 (1466), SVEZIA Anno 1993 (1783/4),
ZAMBIA Anno 2002 (1184)
MORUO GUO
(Cina)
Nato a Leshan, Sichuan il
16 novembre 1892. Morto a Pechino il 12 giugno 1978.
Nacque in una famiglia di
commercianti e seguì gli studi classici a Chengdu. Nel 1912 acconsentì ad un
matrimonio combinato dalla famiglia, che ruppe pochi giorni dopo. Terminati gli
studi secondari, nel 1914 lasciò la Cina e si recò in Giappone per studiare
medicina nell'Università imperiale Kyushu. Oltre alla medicina, i suoi studi si
indirizzarono alle lingue e letterature straniere, in particolare il latino,
l'inglese e il tedesco.
Fondatore e animatore
dell'associazione letteraria "Creazione", portatrice delle istanze di
rinnovamento del Movimento del 4 maggio 1919, pubblicò nel 1921 la sua prima e
fondamentale raccolta di poesie, Dee. In questo periodo sposò una
giapponese, Sato Komiko, dalla quale ebbe cinque figli. Nel 1925 partecipò alla
Spedizione contro il Nord agli ordini di Chiang Kai-shek. Nel 1927 aderì al
Partito Comunista Cinese e partecipò alla rivolta di Nanchang; nel febbraio 1928
fu costretto a fuggire in Giappone per sottrarsi all'arresto. Il suo esilio in
Giappone durò dieci anni, durante i quali scrisse gli Studi sulla società
della Cina antica (1930), che esaminavano la storia della società feudale
cinese in un'ottica marxista.
Lo scoppio del conflitto col
Giappone lo costrinse a rientrare in patria, dove la moglie giapponese non lo
seguì. Unitosi ad altri artisti diede vita ad un movimento di resistenza e
propaganda, scrivendo sceneggiature di film e opere teatrali: Qū Yuán
(sulla vita del celebre poeta (340-278 a.C.); Hǔ Fú; Táng dì zhīhuā;
Nán Guān Cǎo; Kǒngquè Dǎn; Gāo Jiànlí .
Con l'avvento della Repubblica
popolare cinese, Guō Mòruò ricoprì importanti cariche: vice premier del
Consiglio di Stato, direttore dell'Accademia delle Scienze, presidente della
Federazione Nazionale della Letteratura e dell'Arte, vice presidente del
Comitato Permanente dell'Assemblea Popolare Nazionale e della Conferenza
Consultiva Politica, presidente della Nuova Università scientifica e tecnica di
Pechino. Nel 1951 fu insignito del Premio Stalin per la pace. Al contrario della
maggioranza degli scrittori e intellettuali cinesi, Guō Mòruò non ebbe problemi
durante il periodo della Rivoluzione Culturale, grazie anche ai buoni rapporti
che ebbe con Mao Zedong e Jiang Qing.
Scrisse raccolte di poesie, opere
teatrali, racconti autobiografici, saggi letterali, storici, archeologici
(da Internet)
FILATELIA
CINA Anno 1982
(2549/50)
Mosenthal Salomon Hermann
(Austria)
Nato nel 1821. Morì nel 1877.
Poeta e drammaturgo frequentò il ginnasio di Cassel e il Politecnico di Karlsrue.
Nel 1841 si recò a Vienna come insegnante privato in casa di Moritz von
Goldschmidt.
Nel 1846 drammatizzò una storia folkloristica Der Hollander Michel che
ottenne in certo successo. Non ebbero uguale fortuna tre altre opere che
seguirono.
Nel 1849 il suo dramma Cecilia von Albano ebbe l’approvazione del
pubblico, tanto che nel 1851 fu rappresentato a Budapest. La successiva opera
Debora del 1849 fu tradotta in diverse lingue. In Inghilterra divenne famosa
sotto il titolo di Leah the Forsaken. Nel 1850 fu anche la prima opera ad
essere rappresentata al Teatro Reale di Berlino.
Una completa edizione delle opere di Mosenthal fu pubblicata a Vienna nel 1847.
Fu pure autore del romanzo Jephtha Tochter, inserito nel “Neuer
Deutscher Novellenschatz” n° 2 del 1884.
FILATELIA
SERBIA Anno 2007 (171), UNGHERIA Anno 1953
(157 PA.)
Mossinsohn Igal
(Israele)
Nato nel 1917. Morto nel 1994.
Autore, produttore cinematografico, commediografo, scrittore per bambini e
inventore.
Si laureò presso la scuola agricola del Ben-Shemen e fece parte di un kibbutz,
in cui visse dal 1938 al 1950. Dopo l'arresto da parte dalle autorità
britanniche per la sua attività politica, si offrì volontario per il Palmach.
Combatté nella Guerra di Indipendenza israeliana 1948 come ufficiale e giudice
dei militari. Servì in campo giornalistico per fornire informazioni per le forze
di polizia fra 1952 e 1954.
Dopo sei anni trascorsi negli Stati Uniti, fu rinviato in Israele nel 1965. La
sua prima storia fu pubblicata nel 1944. Al 1950 risale il primo volume della
serie di avventure per Hasamba. La serie fortunata comprende 44 storie e
per essa Mossinsohn ricevette il premio del Primo Ministro per letteratura, il
premio di Ussishkin , il premio di Cleveland per Cambyses ed un ulteriore
Casablan.
FILATELIA
ISRAELE Anno 2004 (1718)
MOURATSAN
(GRIGOR TER-HOVHANISSIAN)
(Armenia)
Nato nel 1854.
Morto nel 1908
Scrittore, le
sue creazioni segnano una pagina straordinaria nella letteratura armena
classica. Nel periodo della violenta diffusione del romanticismo è sempre
rimasto legato ai suoi iniziali interessi e divenne una figura di spicco del
tardo romanticismo armeno.
Nella sua opera
si occupò di argomenti storici toccando gli eventi nazionali e sociali e
raccogliendo vasto materiale in tutti i settori artistici della realtà armena.
Nella letteratura trattò in particolar modo i problemi storico-sociali in cui
maggiormente si evidenzia la realtà armena.
FILATELIA
Armenia Anno 2005
MOVSESIAN ALEKSANDR
(pseud. Shirvanzade)
(Azerbaigian)
Nato il 18 aprile 1858. Morto a
Kislovodsk nel 1935.
Figlio di un sarto della provincia
di Shirvan, in quella che oggi è l'Azerbaigian, adottò lo pseudonimo di
Shirvanzade (figlio di Shirvan). Ha portato a compimento la scuola realista
sociale del dramma armeno promosso da Gabriel Sundukian una generazione prima.
All'età di 17 anni Shirvanzade andò a lavorare nella città di Baku Caspio le cui
fortune cominciavano a sorgere con il boom nella produzione di petrolio. Si
immerse nella letteratura armena e russa, nonché nella lettura di Stendhal,
Balzac, Flaubert, Zola e Shakespeare, che fu il suo più grande amore. Lavorò
prima come impiegato e poi come contabile per le società petrolifere e poté così
assistere all’impatto sociale della produzione di petrolio a favore di pochi.
Profuse, quindi, la sua rabbia in una letteratura di protesta, scrivendo in
molti generi: romanzi, opere teatrali, racconti e articoli di giornale.
In seguito le sue proteste contro i
massacri perpetrati durante 1894-96 contro gli armeni nell'Impero ottomano sotto
il Sultano Abdulhamid II, lo portarono alla carcerazione a Tiflis, un'esperienza
dalla quale nacque il suo capolavoro, il Caos (1896-97). Tornato a Baku,
cominciò ad interessarsi al femminismo, come dimostra la sua opera Ergine
(1901) e Lei ha il diritto (1904).
Nel 1916, Maxim Gorki scrisse che
le sue opere "sono state conosciute e lette non solo nel Caucaso, ma anche in
Inghilterra, nella penisola scandinava, e l'Italia." Nei suoi ultimi anni,
Shirvanzade visse all'estero, per poi tornare definitivamente a Yerevan nel
1926. He died in Kislovodsk in 1935, and was
buried in Yerevan.
Morì a Kislovodsk nel 1935, e fu
sepolto a Yerevan.
Altre opere:
Caos
(1898), un romanzo che descrive la vita di una grande città industriale; Lo
spirito maligno, un romanzo su una donna epilettica;
Namus
(1911), una commedia sulla cattiva sorte di due amanti, che sono stati impegnati
dalle loro famiglie tra di loro sin dall'infanzia, ma a causa di violazioni del
Namus (una tradizione di onore), la ragazza era sposata da suo padre ad un'altra
persona ;
La principessa
1891,
Ai fini d’onore
(1924),
Armenohui
(1909),
Onore,
(1911),
Evil spirit
(1912),
Morgani Khnamin
(1926).
Dalle sue opere
vennero tratti film.
FILATELIA
ARMENIA Anno 2008
Mrozek Slawomir
(Polonia)
Nato a Borzecin nel 1930.
Ha scritto alcuni briosi
racconti satirici: L'elefante (1957), La pioggia (1962), Due
lettere (1974) e varie commedie: Polizia (1958), Tango (1964),
Una casa di frontiera (1967), Moniza Clavier una storia d’amore
(1967), Un caso fortunato (1970), Gli emigranti (1974), Il
mattatoio (1974), Serenata (1977), Il sarto (1977), Amor
(1978).
É anche autore di
graffianti testi che oscillano tra il saggio e la satira Delazioni
(1983), Piccole prose (1990.
Il suo teatro ama i toni
bizzarri, traduce in dialoghi rapidi e quasi ossessivi, fisime e incubi della
vita contemporanea. Considerato erede della tradizione di Gombrowicz e di
Witkiewicz, dà nelle sue commedie una visione catastrofica della condizione
umana, in balìa di una società retta da leggi assurde. Le sue commedie
posseggono ironia mordente e umorismo grottesco. (da enc. Le Garzantine)
FILATELIA
POLONIA Anno 2000 (3594)
MRSTIK ALOIS
(Cecoclovacchia)
Nato a Jimramov, Moravia nel 1861.
Morto a Brno nel 1925)
È autore di raccolte di racconti in
cui descrisse realisticamente la vita dei contadini moravi: Anime buone
(1893)
Suo fratello Vilem, anch’egli
scrittore, collaborò con lui per alcune opere: Marysa (1894), dramma
ambientato nella campagna boema e Un anno in campagna (1903-4) bozzetti
dedicati anch’essi alla vita rustica.
Notevoli i suoi romanzi Santa
Lucia (1893), Fiaba di maggio (1897).
FILATELIA
CECOSLOVACCHIA
Anno 1961 (1142)
M'sayeb Abou Abd Allah Mohamed Ben Ahmed
(Algeria)
Nato verso la fine del 17° secolo.
La sua famiglia, originaria
dell’Andalusia, si era installata a Tlemcen dopo la caduta di Granada.
Il giovane Mohamed imparò presto a
leggere il corano ma i suoi studi furono interrotti per cause familiari. La sua
vena poetica comincia ad emergere quando una fanciulla, Aichha, viene a lavorare
nell’atelier di suo padre. Se ne innamora e comincia a scrivere per lei delle
liriche amorose.
La famiglia di Aichha non accetta
la situazione e l’aggiunta di idee politiche da lui professate, contrarie al
regime della sua città, lo consigliano a fuggire in Marocco. Lì comincia a
tessere elogi poetici per i governanti musulmani.
In Marocco risiede per qualche
anno. Continua a curare la lirica amorosa, affiancandola però ad un nuovo
filone: quello della lirica legata all’amore divino. E a poco poco, in
particolar modo dopo un pellegrinaggio, si dedica interamente alla sua fede
religiosa, sconfessando il periodo giovanile e il tempo perduto durante la sua
giovinezza.
Riesce a scrivere in quel periodo
oltre 2000 poemi, raggiungendo un tale grado di fervore che gli valse il
riconoscimento popolare e la clemenza delle autorità ottomane che gli permisero
di tornare a Tlecem dopo lunghi anni d’esilio.
Muore a Tlemcen nel 1768 e viene
sepolto presso il mausoleo di Cheikh Snoussi.
FILATELIA
ALGERIA 2005
(1408)
MUIR JOHN
(U.S.A.)
Nacque a Dunbar
(Scozia) il 21 aprile del 1838 e morì il 24 dicembre del 1914.
Di famiglia
numerosa, ebbe 8 fratelli, trascorre una infanzia libera tra i boschi della
Scozia, a contatto con la natura. Nel 1849 emigra con la famiglia negli Stati
Uniti e vive in una fattoria del Wisconsin. Frequenta l’università del
Wisconsin-Madison studiando ingegneria, ma soprattutto appassionandosi alla
botanica.
Lavora negli
stati della Florida e dell’Indiana in qualità di ingegnere ma è costretto a
lasciare il lavoro per un incidente durante il quale rischiò di perdere la
vista. Inoltre, colpito dalla malaria si stabilisce in California
Nel 1868 Muir visita la Valle
chiamata Yosemite e ne rimane affascinato tanto da descriverla nelle sue opere
come un tempio della natura. Accettato un lavoro estivo offertogli dal padrone
di un enorme gregge di sorvegliare le sue pecore, percorre in lungo e largo
tutta l’area di Yosemite, costruendo nella sua mente l’idea di come si era
sviluppato in essa un ecosistema e la consolida durante il periodo successivo in
cui lavora come operatore delle ferrovie e allevatore di cavalli.
Nel 1880 Muir sposa Louisa Wanda
Strentzel, i cui genitori possedevano un grosso ranch a Martinez, California.
Per i successivi dieci anni egli si dedica a gestire il ranch della famiglia che
consisteva in 2600 acri di vigneti e frutteti. e che divenne molto famoso.
Tra le sue opere
più note: La mia prima estate sulla Sierra.
John Muir fu un
conservazionista Le sue lettere, e i suoi libri, che hanno per tema principale
la natura selvaggia della Sierra Nevada, attirarono l’attenzione di migliaia di
lettori e sono tutt’oggi popolari. Fondò il Sierra Club, considerato una delle
più importanti organizzazioni per la conservazione della natura negli USA.
FILATELIA
USA Anno 1996
MULTATULI
(pseud. di EDOUARD DOUWES DEKKER)
(Olanda)
Nato ad Amsterdam il 12 marzo 1820, morto a Nieder Ingelheim, Renania, il 19
febbraio 1887.
Figlio di un
capitano di mare, ebbe una istruzione sommaria e presto partì alla volta delle
Indie Olandesi, dove ottenne un posto nell’amministrazione locale. Dopo il
matrimonio con la baronessa Tine, fu nominato assistente-residente a Lebak,
nella regione di Giava, un paese assai difficile da amministrare. La sua
evidente propensione verso gli indigeni lo mise subito in contrasto col suo
superiore il quale consigliò il governo a licenziarlo. Il governo si limitò a
trasferirlo a Ngawi. Ma ritenuta ingiusta tale punizione, Multatuli diede le
dimissioni.
Una inchiesta sul
suo caso rivelò che i sospetti sulla connivenza tra residente e reggente ai
danni degli indigeni erano fondati.
Nel 1857 rientrò
in Olanda dove a causa della precaria situazione finanziaria chiese di essere
riammesso in servizio. In Olanda cominciò a convivere con Mimì (Hamlinck Schepel)
che divenne la sua seconda moglie, dopo il divorzio da Tine, rimasta a Giava.
Dall’Olanda
dovette fuggire in Germania per evitare l’arresto,in quanto colpevole di aver
schiaffeggiato in teatro un giovane che insultava una attrice. In Germania visse
coi proventi del gioco d’azzardo e della pubblicazione dei suoi libri.
Nel 1880 un suo
ammiratore gli regalò un villino a Nieder Ingelheim.
Multatuli scrisse
parecchi romanzi. Il suo capolavoro è Max Havelaar (1869) una violenta
denuncia dei metodi brutali con cui gli olandesi trattavano gli indigeni nelle
colonie. Un anno dopo seguì Lettere d’amore, rivolte a Tine , in cui
tratta della posizione della donna nella società
Lo scrittore
pensò di raccogliere sotto il titolo di Idee (1862-77) racconti, storie,
parabole, osservazioni, romanzi, visioni, paradossi.
Scrisse anche
commedie La scuola dei principi (1872); il romanzo autobiografico Le
avventure del piccolo Walter (1888) uscito postumo.
Multatuli fu uno
spirito inquieto, afflitto dalla mania di persecuzione, spregiudicato, che
tenne però alta fino all’ultimo la bandiera del razionalismo. A lui nelle
biblioteca universitaria di Amsterdam venne creato il Museo Multatuli.
FILATELIA
OLANDA Anno 1987 (1283) , 2006 (2333)
,
BELGIO Anno 2010 (3978)
MUNK KAJ HARALD LEININGER
(Danimarca).
Nato sull'isola di Lolland il 13 gennaio 1898. Morto il 4
gennaio 1944.
Drammaturgo e sacerdote luterano danese, noto per il suo
impegno culturale e il suo martirio durante l'occupazione tedesca della
Danimarca nella seconda guerra mondiale. E’ ricordato come un martire nel
calendario dei santi della Chiesa luterana il 14 agosto, insieme a
Massimiliano Kolbe.
Dopo la morte dei genitori fu allevato nella famiglia
Munk. Dal 1924 fu vicario di Vederso (Jutland). Si dedicò alla
letteratura scrivendo drammi scritti saggi su temi filosofici che
coinvolgevano la religione, il marxismo e il darwinismo.
Nel 1930 in una sua opera fece commenti favorevoli su
Hitler e Mussolini che poco dopo sconfessò a causa della persecuzione
tedesca delle comunità ebraiche e per l’intervento italiano in Etiopia.
Nella fase iniziale dell’occupazione tedesca, Munk si
rivelò un tenace oppositore, anche se ha sempre respinto l'idea di
democrazia come tale, preferendo l'idea di un "dittatore nordico" che
avrebbe dovuto unire i paesi nordici e tenerli neutrali durante i periodi
di crisi internazionale. Le sue opere sono stati attacchi diretti al
nazismo.
L’opera Niels Ebbesen, ha come protagonista
signorotto medioevale danese, considerato un eroe nazionale, per aver
assassinato un precedente occupante tedesco della Danimarca.
Munk fu arrestato e successivamente assassinato dalla
Gestapo la notte 4 Gennaio 1944 alle Hørbylunde, vicino a Silkeborg. Il
suo corpo è stato ritrovato in un fosso lungo la strada la mattina
successiva. La sua morte fu uno dei motivi che infiammò i Danesi , (fino
ad allora rassegnati alla occupazione tedesca), ad insorgere contro gli
oppressori stranieri.
Munk ha spesso usato uno sfondo storico per le sue opere
in ciò influenzato da William Shakespeare, Adam Oehlenschläger, Henrik
Ibsen e George Bernard Shaw
Nei suoi drammi mostra sovente un fascino per i
"caratteri forti" e le persone integrate che combattono con tutto il
cuore. per i propri ideali.
Nella sua opera En idealista, per esempio, l "eroe"
è il re Erode che lotta per mantenere il potere fino a quando non sarà
sconfitto da una dimostrazione di gentilezza verso Cristo bambino in un
momento di debolezza.
Nel dramma I Brændingen viene rappresentato il
contrasto tra due personaggi di cui uno religioso e l’altro ateo.
Oredet (la parola) (1925) è
considerato il suo miglior lavoro. Si tratta di una indagine sui
miracoli. Da esso venne tratto un film nel 1955.
Altre sue opere rappresentate nel Teatro Reale di
Copenhagen, e altrove, sono: Pilatus (1917). Kærlighed (1926),
Kardinalen og Kongen (1929), Cant (1931), De Udvalgte (1933), Sejren
(1936), Han sidder ved Smeltediglen (1938), Egelykke (1940), Per Canne
(1943).
FILATELIA
DANIMARCA Anno 1989 (961)
MUÑOZ SECA PEDRO
(Spagna)
Nato a Puerto de Santa Maria, Cadice, il 20 febbraio del 1879 Morì a Paracuellos
de Jarama, Madrid nel 1936.
Figlio di un
procuratore, quarto di dieci fratelli, studia nel collegio di San Cayetano nel
1893 e termina gli studi primari nel collegio gesuita di San Luigi Gonzaga.
Iscrittosi,
all‘università, studia diritto, Filosofia e Lettere e ottiene il dottorato a
Madrid
In quel periodo si appassiona al
teatro e alla poesia e collabora al periodico “Rivista Portuense” dove pubblica
articoli, poemi racconti. Pubblica pure le sue prime opere giovanili: La
repubblica estudiantil, Un perfecto de pasivas, Las Guerreras.
Scrisse un centinaio di opere tra
cui: La venganza de Don Mendo (1919), Anacleto se divorcia
(1921), El verdugo de Sevilla, La pluma verde, Los extremeños se tocan
(1926), etc.
Arrestato dai repubblicani
all’inizio della Guerra Civile, morì fucilato.
Fu critico giornalista e autore di
commedie. Ottenne successi nel genere comico noto come astracanada, di
cui fu l’iniziatore.
FILATELIA
SPAGNA Anno 2000 (3340)
Muradbegović Ahmed
(Croazia)
Nato a Gradacac
il 3 marzo 1898. Morto a Dubrovnik il 15 marzo 1791.
Scrittore,
drammaturgo, vivace narratore, è ritenuto una figura importante nel mondo del
Teatro di Stato croato di cui fu soprintendente.
Opere:
Haremska
poesie (1921),
Haremske
novelle (1924),
Nojemova ladja
(1924),
Majka
dramma (1934),
Na Božjem putu,
dramma (1936),
Svijet u opancima
(1936 ),
U vezirovim odajama
(1941),
Husein
(1942),
Omer-Pasa Latas u Bosni
1850.-1852. (1944),
Ljubav u planini
(1944).
FILATELIA
BOSNIA Anno 1998 (123)
MURASAKI SHIKIBU
(Giappone)
Sconosciuto è il luogo di nascita e incerto l’anno, forse il 975-978.
Altrettanto sconosciuto il luogo della morte (forse Kyoto), avvenuta forse tra
il 1014 e il 1031. Sembra anche che Murasaki Shikibu non sia il suo vero nome ma
un appellativo mondano ricevuto a corte e siccome ‘murasaki’ significa
‘violetto’ e ‘shikibu’ significa ‘rito o cerimonia’, le due parole
significherebbero all’incirca ‘violetta dei riti’
Murasaki appartenne alla nobile famiglia dei Fujiwara, la più illustre
dell’epoca. Tra i suoi antenati si annoverano poeti e letterati. Il suo
bisavolo Fujiwara-no-Kanesuke fu un famoso poeta e suo padre
Fujiwara-no-Tametoki era un buon letterato. Ereditò in sommo grado il loro
ingegno. Sin da piccola dimostrò viva passione per gli studi letterari e non
tardò a formarsi una solida cultura letteraria cino-giapponese. Nel 996
accompagnò il padre nella provincia di Echizen, dove era stato nominato
governatore e lì conobbe Fujiwara-no-Nobutaka che sposò l’anno dopo e dal quale
ebbe due figlie, Katako e Ben-no-tsubone. Katako, nota in letteratura come
Daini-no-Sanmi, imitò il capolavoro materno, scrivendo
Sagoromo Monogatari,
assai inferiore al modello. La critica moderna è però in dubbio se Daini sia
l’autrice.
Sembra sia questo
il periodo in cui Murasaki cominciò a comporre il suo capolavoro Genji
monogatari. Una tradizione vuole che la scrittrice l’abbia scritto nella calma
del tempio di Ishiyama, sul lago Biwa, contemplando la luna riflessa sulle
acque, una graziosa leggenda che ispirò molti pittori e che veniva
continuamente raccontata ai pellegrini del tempio dai monaci buddisti che
mostravano loro anche il calamaio di cui si sarebbe servita.
Nel 1001, rimasta
precocemente vedova dopo soli tre anni di matrimonio, il marito morì durante una
pestilenza, si ritirò a vita privata presso il tempio Ishiyama. Ma dal suo
isolamento fu tratta da Akiko, una delle mogli dell’imperatore Ichijo, che prima
la pose al servizio dell’onnipotente ministro Michinaga e poi nel 1008 la volle
presso di sé come dama di compagnia.
A quel tempo la
corte era un focolaio di ingegni femminili. L’imperatore Ichijo aveva sposato
due cugine, Sadako, imperatrice di titolo, e Akiko, seconda sposa, ognuna con
una sua corte distinta formata da donne esperte nel campo delle arti. L’elemento
femminile condizionava in quel torno di tempo tutta la letteratura. È da tener
presente che la donna allora occupava nella società un posto importante (che in
seguito perse) e le donne tenevano in mano le sorti delle lettere e delle arti,
producendo dei veri capolavori. Gli uomini si dedicavano, invece, esclusivamente
agli studi storici.
In quell’ambiente frivolo, dai costumi liberi, dai piaceri estetici e delicati,
Murasaki non fu mai sfiorata da scandali. La sua vita felice col marito, che per
lei era stato un compagno indimenticabile, non produsse altri matrimoni o
relazioni. In una frase nel suo diario
Murasaki Shikibu nikki
scrive: “I dolori di questo mondo non fanno più presa sul mio cuore, neppure un
poco e io non debbo trascurare la via che porta alla santità”. Probabilmente in
un certo momento della sua vita ebbe l’idea di rifugiarsi in qualche tempio
buddista, ma ne fu dissuasa.
Dopo la morte dell’imperatore Ichijo nel 1011, seguitò per un certo tempo a
rimanere a corte. Nel 1014, mortole un fratello nella provincia di Echizen, dove
suo padre era governatore, lo raggiunse e poi di lì, sempre in compagnia del
padre che aveva dato le dimissioni dalla carica, si recò a Kyoto. La sua data
di morte è incerta. Morì a Kyoto, dove fu sepolta.
Murasaki scrisse
molte poesie, un Diario di corte (1008-1009) e la Storia di Genji,un romanzo
considerato uno dei capolavori della letteratura giapponese.
OPERA:
Genji monogatari (Il romanzo di Genji) È un lungo racconto iniziato
dall’Autrice nel 1001 e terminato nel 1008. È composto di 54 libri, (4234
pagine) di cui i primi 44 narrano la vita del principe Genji e gli ultimi dieci
sono dedicati alla vita dei suoi eredi. Trattano tutti delle avventure amorose
e galanti dei personaggi della corte di Kyoto, e soprattutto offrono uno
spaccato della società aristocratica, chiusa, raffinata e già decadente del
Giappone di quegli anni. Murasaki, libera da ogni preconcetto moralistico, si
dimostra una acuta indagatrice, una psicologa, dotata di sottile ironia e di un
acuto spirito di osservazione che fanno dell’opera uno dei primi romanzi
realistici della letteratura giapponese.
Genji è figlio di
una concubina regale, Kiritsubo, che a corte è fatta oggetto di invidie e
persecuzioni. Sopraffatta dai dispiaceri muore quando Genji ha solo tre anni. Il
giovane principe, che il sovrano ha preso sotto la sua protezione, cresce forte,
bello, gentile e a dodici anni viene ammogliato con la zia Aoi-no-Ue, che il
ragazzo non ama perché molto più anziana di lui e per giunta impostagli. Si dà
presto ad altri amori che suscitano la gelosia della compagna. L’imperatore ha,
intanto, sostituito la concubina morta con Fujitsubo, assai simile alla prima.
Fujitsubo attrae Genji che si innamora perdutamente di lei. Dalla loro relazione
nasce un bimbo, che l’imperatore crede suo e nomina principe ereditario. Nel
frattempo morta Aoi-no-Ue, Genji sposa in seconde nozze Murasaki-no-Ue, donna
saggia e virtuosa. Il temperamento sensuale di Genji lo porta però verso altri
amori, tanto che, dopo aver sedotto la concubina del nuovo sovrano, viene
esiliato in una città lontana dalla capitale. Qui conosce Akashi-no-Ue, figlia
del governatore locale, dalla quale ha un figlio. Graziato, ritorna nella
capitale. Dopo la morte dell’imperatore Ichijo sale al trono il figlio il
quale, venuto a conoscenza che Genji è il vero padre, lo copre di onori e lo
nomina primo ministro e ‘Dajo Tenno’ (imperatore padre).
A questo punto il
destino si ritorce contro di lui. Un tale Kashiwagi seduce la principessa Nyosan,
concubina di Genji, la quale mette al mondo un figlio, il principe Kaoru, che
Genji crede suo. La moglie Murasaki-no-Ue, che Genji non aveva mai cessato di
amare, muore. Il marito si ritira dal mondo e muore all’età di 54 anni.
Gli ultimi dieci
capitoli, chiamati di Uji, per il luogo dove sorgeva il palazzo di Genji,
riguardano la vita e le avventure di Kaoru, il figlio, assai meno fortunato del
padre negli amori in quanto non riesce a far la corte ad una donna senza che
Niou, lo zio, non si intrometta e gliela porti via. Sembra che la sorte gli
arrida con la bella e graziosa Ukifune, ma lo zio con un sotterfugio riesce a
sedurla nottetempo introducendosi presso di lei e facendosi passare per il
marito Accortasi troppo tardi dell’errore, la ragazza vorrebbe sottrarsi
all’onta col suicidio, ma un bonzo la induce ad entrare in convento. Kaoru e il
fratello di Ukifune tentano di farla uscire. Il fratello si reca da solo al
convento e la ragazza, che ama Kaoru, sembra dapprima accettare ma poi si
irrigidisce nella sua posizione e dichiara di non essere mai stata innamorata di
Kaoru. I due giovani sono così costretti a ritornare soli alla capitale.
FILATELIA
GIAPPONE Anno 1996 (2268) ,
GRENADA Anno 2001 (3875/8), TUVALU Anno 2002 (912/29)
MURATSAN (pseud.
GRIGOR TER HOVANISSYAN)
(Armenia)
Nato il s Shusha il 1
dicembre 1854. Morto il 12 settembre 1908.
Meglio
conosciuto come Muratsan, è
stato un prolifico scrittore,
autore di Gevorg Marzpetuni (1896)
, un romanzo storico ambientato durante il tempo del re Ashot
II in
Armenia nel decimo secolo.
Muratsan
appartenne ad una famiglia di classe media. Suo padre era un artigiano. Fino
all'età di 12 anni studiò in una scuola privata locale. Fu
costretto a cessare la sua educazione a causa della morte del padre. Due
anni dopo si iscrisse alla scuola della diocesi di
Shushi, e
si laureò nel giugno del 1873.
Nel 1877
viaggiò all'interno di Artsakh e fece ricerche su antiche rovine. Al
suo ritorno a Shushi scrisse la breve storia della nobile famiglia
Hasan-Jalalyan. Nel
1878 si trasferì a Tiflis
dove lavorò come insegnante e contabile e vi rimase per il resto della sua
vita. Divenne
famoso dopo la produzione del suo dramma storico "Ruzan", messo in scena
in un teatro di Tiflis nel 1882. "Ruzan" è un dramma storico, che si
svolge nel XIII secolo durante le invasioni mongole di Tatar.
Ruzan era
la figlia del principe Hasan Jalal-Dawla. Posta
di fronte alla
scelta tra la della conversione o la morte, si rifiuta di tradire i suoi
connazionali e la sua religione e di conseguenza viene condannata.
Fu anche
autore di numerosi racconti e romanzi brevi, tra cui "L'apostolo" (1902).
Scrittore
intensamente nazionalista, Muratsan era un ottocentesco in stile romantico e un
sostenitore dei valori culturali e religiosi tradizionali.
Attualmente vi è una biblioteca, una strada, e una scuola prendono il nome di
lui in Armenia e nella Repubblica
del Nagorno-Karabakh.
FILATELIA
ARMENIA
Anno 2005 (457)
MURAVYOV-APOSTOL IVAN MATVEEVICH
(Russia)
Nato nel 1765
vicino alla città di Borichi a Novgorod . Morto a Pietroburgo nel 1851 .
Ivan
Muravyov-Apostol apparteneva ad una nota famiglia russa. Suo padre Matvei
Muravyov era un ingegnere militare e sua madre, Elena Apostol, era nipote di un
ucraino Hetman Danylo Apostol. Nel 1800 Ivan adottò il cognome Muravyov-Apostol
dietro sollecitazione di un cugino). Ivan Muravyov-Apostol fu padre di tre
decabristi (oltre ad altri sette bambini): il tenente colonnello Matvej
Muravyov-Apostol (1793-1886), il tenente colonnello Sergey Muravyov-Apostol
(1796-1826), e il maresciallo Ippolit Muravyov-Apostol ( 1806-1826), i quali
ebbero tutti una tragica fine.
Nel 1773, entrò
come soldato a far parte del Reggimento Izmaylovsky. Nel 1776-1777, frequentò il
collegio di Leonhard Euler e poi continuò gli studi privatamente dopo la sua
chiusura. Nel mese di ottobre 1784, fu al servizio del governatore generale di
San Pietroburgo Yakov Bruce prima come consulente legale, poi come aiutante di
campo (1785-88). In seguito fece parte del Ministero degli Affari Esteri presso
il Dipartimento Purveyance e supervisionatore del canale Schlisselburg come
Premier Major.
Nel 1792, Ivan
Muravyov-Apostol fu introdotto alla corte di Caterina la Grande come tutore del
Granduca Alexander Pavlovic e di Konstantin Pavlovich. Fu poi nominato
maresciallo di cerimonie. Ivan Muravyov-Apostol riuscì a conquistare l'affetto
di Caterina la Grande e anche di Pavel Petrovich (futuro imperatore), situazione
che incise favorevolmente sulla sua carriera. Nel dicembre del 1796, fu inviato
come ministro residente a Eutin per rappresentare la Russia alla corte del duca
Pietro di Holstein-Gottorp e del vescovo di Lubecca. Come diplomatico applicò i
suoi sforzi per intensificare l'attività della Seconda Coalizione contro la
Francia. Poliglotta era in grado di parlare otto lingue straniere, tra cui
alcune fra le più antiche. Nel 1800, Ivan Muravyov-Apostol fu richiamato in
Russia e promosso a consigliere segreto. Nel 1801, è stato nominato vice
presidente del Collegio degli Affari Esteri (Ministero degli Affari Esteri). Nel
1802, fu nominato ambasciatore della Russia in Spagna, per poi essere licenziato
quattro anni più tardi per alcuni motivi oscuri.
Nel 1820, le sue
idee liberali gli guadagnarono l’attenzione del pubblico.
Nel 1826, la
famiglia di Ivan Muravyov-Apostol fu sconvolta da una tragedia. Dopo la
repressione della rivolta decabrista, il figlio più giovane, Ippolit
Muravyov-Apostol, si sparò non volendo arrendersi alle autorità; il figlio
maggiore, Sergey Muravyov-Apostol si impiccò con altri quattro decembristi e un
altro figlio, Matvej Muravyov-Apostol, fu condannato, relegato per 15 anni nella
prigione di Katorga e in seguito esiliato in Siberia.
Ivan
Muravyov-Apostol lasciò il servizio dopo la rivolta, si dimise nel maggio 1826 a
andò a vivere prima a Vienna e poi a Firenze.
Il nome di Ivan
Muravyov-Apostol scomparve completamente dalla stampa russa tradizionale dal
1826 fino alla fine del 1850 (anche se tornò in Russia nel 1840).
Morì a San
Pietroburgo e fu sepolto nel cimitero di Georgiyevskoye.
Ivan
Muravyov-Apostol è noto anche per essere stato un letterato. Ha partecipato ai
lavori di un club letterario denominato Conversazioni degli ammiratori della
lingua russa. Inoltre, Ivan Muravyov-Apostol è stato un membro della Società
libera degli ammiratori della letteratura russa. Egli è stato un membro attivo
della Accademia Russa delle Scienze (dal 1811) e membro onorario dell’Accademia
delle Scienze di San Pietroburgo.
Opera più
significativa di Ivan Muravyov-Apostol è un libro intitolato Viaggio
attraverso Taurida nel 1820. Esso contiene informazioni preziose su
archeologia, flora e fauna della Crimea, caratteristiche uniche di vita urbano,
rurale e monastica di questa regione, e rappresentazioni colorate di costumi
orientali.
Fu un uomo
brillante, esteta, poliglotta e bibliofilo. Ivan Muravyov-Apostol viaggiò
attraverso tutta l'Europa ed ebbe l’occasione di incontrare persone
importanti, come Immanuel Kant, Friedrich Gottlieb Klopstock, Vittorio Alfieri,
George Byron, ecc E’ pure noto per essere stato un tiranno verso i suoi
familiari, un epicureo e un dissipatore (dissipò una fortuna di diversi milioni
di rubli).
(tratto 2003-2013 Idea, preparazione,
redazione Dmitry Karasyuk.)
FILATELIA
RUSSIA Anno
2000 (casa di Muravyov).
MURESANU ANDREI
(Romania)
Nato a Bistrita,
Transilvania, il 16 novembre del 1816. Morì a Brasov nel 1863.
Di famiglia
contadina, studia filosofia e teologia a Blaj. Inizia nel 1838 la sua carriera
di professore e comincia a pubblicare articoli letterari su riviste.
Professore,
traduttore, poeta, sostenitore dell’unità dei rumeni, prese parte ai movimenti
patriottici del 1848.
Autore di poesie
tra cui la più celebre è La squilla, scritta in occasione dei moti
insurrezionali del ’48 e divenuta la Marsigliese rumena.
Nel 1862 tutta la
sua poesia fu raccolta in un volume
FILATELIA
ROMANIA Anno 1943 (705), 1991
(3979)
Murger Henri
(Francia)
Nato a Parigi nel 1822. Morto nel 1861
Poeta e romanziere, si distinse come autore di Scènes de la vie de
Bohème,(pubblicate tra il 1847 e il 1849 sul “Corsaire”. Si tratta di
argomenti tratti dalla sua esperienza di scrittore disperatamente povero che
visse in una soffitta di Parigi, membro del club chiamato "I bevitori d’acqua”
(dal momento che il denaro era così poco che i membri non potevano permettersi
a di acquistare il vino.
Nella sua scrittura mescola il pathos e l’umorismo, con la tristezza
che predomina su ogni cosa.
Il libro fu base per le opere Bohème (Puccini), La Bohème (Leoncavallo),
la Zarzuela Bohemios (Amadeu Vives), l'operetta Das Veilchen vom
Montmartre (Kálmán) e il musical di Broadway Affitto.
Ha scritto romanzi e racconti, e La Chanson de musette, che Gautier
definì "una perla di poesia".
Altre opere: Paese latino (1851), Bevitori d’acqua (1855), Lo
zoccolo rosso (1860).
La fama di poeta è affidata alla raccolta postuma Le notti d’inverno
(1861),
FILATELIA
IRLANDA Anno 1989 (691), ITALIA Anno 1958 (833), MALI Anno 1998 (1348),
NICARAGUA Anno 1975 (996), SAN MARINO Anno 2008 (2144), SAO TOMÈ & PRINCIPE
Anno 2008 (Fog.420).
Murphy Tom
(Irlanda)
Nato nel 1935 a Tuam nella contea
di Galway.
La sua prima commedia di successo,
Un fischio
in The Dark
è stato eseguito presso il Teatro Royal Stratford East a Londra nel 1961 e ha
provocato notevoli controversie sia lì sia a Dublino, quando successivamente
avvenne il suo debutto irlandese presso l'Abbazia, dopo aver inizialmente
respinto dal suo direttore artistico. La sua opera La lampada Santuario è stato
rappresentato al Teatro Arcola a Dalston, Londra dal 10 marzo al 3 aprile 2010,
diretto da Tom
Ascolti successivi includono
l'epopea storica Carestia (1968), che si occupa della carestia di patate
in Irlanda nel 1848, l'anti-clericale The Lamp Sanctuary (1975), The
Concert Gigli
(1983) e per molti il suo capolavoro, la Bailegangaire
lirico e la commedia da camera Su un ritorno a casa (entrambi 1985).
Il suo lavoro è caratterizzato da
una continua sperimentazione nella forma e nel contenuto apparentemente
naturalistica.
Temi ricorrenti sono la ricerca di
redenzione e di speranza in un mondo apparentemente abbandonato da Dio e piena
di sofferenza. Anche se immersa nella cultura e nella mitologia irlandese, il
lavoro di Murphy non perde mai di vista la presenza del comico, dell’umorismo
e la possibilità di amore e di trascendenza.
Considerato da molti come il più
grande drammaturgo irlandese vivente (un titolo spesso dato a Brian Friel), Tom
Murphy è stato onorato dalla Abbey Theatre nel 2001 da una stagione
retrospettiva di sei dei suoi drammi. Le sue opere più recenti sono The Wake
(1997), The House (2000) e la Trilogia di Alice, che ha debuttato
nel 2005. Nel 2009, la sua commedia, Gli ultimi giorni di una riluttante
Tyrant fu rappresentata all’Abbey Theatre.
Ha scritto un romanzo, La
seduzione della morale (1994). Attualmente vive a Dublino.
FILATELIA
IRLANDA Anno 2009
Mushfig
Mikayil
(Azerbaigian)
Nato nel 1908.
Morto nel 1939.
Fu uno degli
intellettuali più dotati in Azerbaigian. A vent’anni era già famoso per le sue
poesie nelle quali espresse amore e bellezza, ma anche il suo punto di vista
sulla società e sulla cultura, senza preoccuparsi della macchina repressiva del
regime sovietico.
Accettò
favorevolmente il passaggio, avvenuto nel 1920, dall’alfabeto arabo a quello
latino perché sperava che una modernizzazione della lingua avrebbe favorito la
scomparsa dell’analfabetismo.
In compenso
difese strenuamente la necessità culturale di mantenere gli strumenti musicali
azeri, opponendosi al divieto del regime che ne voleva l’eliminazione.
FILATELIA
URSS Anno 1973, Cartolina postale,
AZERBAIGIAN 2008
MUSIL ROBERT
(Austria)
Nato a Klagenfurt
il 16 novembre 1880, morì a Ginevra il 15 aprile 1942..
Figlio di un ingegnere fu avviato dal padre a seguire le sue orme. Nel 1901
diventò ingegnere meccanico.
Nel 1904 si
trasferisce a Berlino per studiare filosofia e psicologia sperimentale,
laureandosi nel 1908.
Dopo l’esperienza
bellica lavora come bibliotecario, redattore editoriale, impiegato presso il
Ministero per la propaganda alle truppe.
Inizia ad
occuparsi esclusivamente di letteratura nel 1923.
Già in
precedenza, nel 1903 , aveva pubblicato un breve romanzo I turbamenti del
giovane Törless che ebbe una fortuna immediata..
All’avvento di
Hitler, lascia Berlino e va a Vienna, ma dopo l’annessione dell’Austria alla
Germania, si rifugia dapprima a Zurigo e dal 1939 a Ginevra. Qui vive in
dignitosa povertà fino alla morte, lavorando al suo capolavoro L’uomo senza
qualità, non portato a termine.
Tra le sue opere
vi sono le novelle Incontri (1911), e Tre donne (1924); le
commedie I fanatici (1921) e Vinzenz e l’amica degli uomini importanti
(1923).
I primi due
volumi di L’uomo senza qualità uscirono nel 1930 e 1933 ed erano frutto
di una idea nata dieci anni prima, documentata dai Diari. Vi lavorò
indefessamente, lasciando un mucchio di fogli manoscritti che sono la delizia e
la disperazione del filologi. Nonostante tentativi di pubblicazione parziale
degli inediti, una vera edizione critica è a tutt’oggi impensabile.
FILATELIA
AUSTRIA Anno 1980 (1490)
MUSREPOV GABIT
(Kazakistan)
Nato il 22 marzo 1902 .Morto il 31 dicembre 1985.
Sovietico
kazako scrittore,
drammaturgo e autore del libretto dell’opera Kyz-Zhibek,
presidente
dell’'Unione degli Scrittori Kazakistan e membro dell'Accademia
delle Scienze del Kazakistan .
Nacque in
un villaggio situato a Kostanay regione
appartenente all’ Impero
russo. Tra il 1923 e il 1926, ha studiato presso la Facoltà
di lavoratori in Orenbur ,
e poi presso l'istituto agroeconomico a Omsk . Ha
iniziato la sua carriera letteraria nel 1925, scrivendo la sua prima storia, L’'Abisso
nel
1928, sugli eventi che si sono verificati durante la guerra
civile russa del 1918-1920. Nel
1928, ha collaborato alla rivista letteraria “Jana-Adabiet”. Tra
le sue opere spiccano Kyz-Zhibek
, primo
libretto per un'opera kazaka, con musiche di Yevgeny
Brusilovsky, e La
tragedia del poeta, scritto
nel 1958 (prima versione del 1942)
, che ha affrontato la tragedia di Ajani ,
un cantante e compositore kazako del 19 ° secolo.
E 'stato
Presidente per l'Unione di Scrittori kazaki tra 1956-1962 e 1964-1966,
Segretario della Unione
degli scrittori sovietici (1959)
e membro della 5 ° Convocazione del Soviet
Supremo dell'Unione Sovietica ,
deputato al Soviet Supremo kazako
Repubblica socialista sovietica.
Opere: Racconti brevi -
Coppia
di Laghi (, 1929)Urgente
(1933, Narice Stubby ( 1933)
Romanzi -
Soldato Kazako
(1949), Il Risveglio della Regione (1953), Ulpan (1976)
Commedie:
Kyz-Zhibek (1934),
musiche di Yevgeny
Brusilovsky, Amangeldi (1937), Kozy-Korpesh e Bayan-Sulu ( 1939),
La tragedia del poeta (1958).
FILATELIA
KAZAKISTAN
Anno 2002 (Mi 400)
MUSSET ALFRED de
(Francia)
Nella sua
famiglia la cultura e le lettere facevano parte del vivere quotidiano. Il
marchese di Cogners, prozio di Alfred, aveva scritto un romanzo epistolare sotto
Luigi XVI; il padre, romanziere e poeta, studioso di storia, aveva curato
l’edizione delle opere di Rousseau e aveva scritto una biografia dell’educatore
ginevrino; il fratello maggiore Paul era un letterato e avrebbe scritto una
biografia su Alfred. Questo l’ambiente in cui l’11 dicembre del 1810 nacque a
Parigi Alfred de Musset.
Studiò al Liceo
Henry IV, culla della nobiltà francese, e seguì per breve tempo un corso di
legge e uno di medicina, per poi passare direttamente e permanentemente allo
studio delle lettere, cedendo alla sua vocazione poetica e letteraria.
Al Liceo conobbe
il figlio del futuro re Luigi Filippo, amicizia che segnò il suo attaccamento
alla Casa d’Orleans, e Paul Faucher, fratello di quella Adèle che diverrà moglie
di Victor Hugo e che lo introdurrà nel salotto letterario di Rue
Notre-Dame-des-Champs
In quel periodo
Alfred dimostra una certa irrequietezza, alternando gli studi giuridici e
quelli di medicina, con quelli di musica e di pittura, senza ottenere alcun
risultato. Scrive: “Avevo letto molto, avevo imparato a dipingere. Sapevo a
memoria una gran quantità di cose, ma nulla ordinatamente, di modo che avevo
insieme la testa vuota e gonfia, come una spugna. M’innamoravo di tutti i poeti,
uno dopo l’altro; ma poiché avevo una natura molto impressionabile, l’ultimo
venuto aveva sempre il modo di disgustarmi del resto. Mi ero fatto un gran
magazzino di rovine, finché, non avendo più sete a forza di bere ciò che era
nuovo e ignoto, trovai che ero io stesso una rovina.”. Confessioni che
inquadrano in una diagnosi quello che fu definito il ‘mal du sièclé’.
Nella Parigi di
Carlo X ebbe, comunque, il suo primo contatto con la mondanità e la poesia. A
19 anni, senza essere mai stato in Italia e in Spagna, scrive I racconti di
Spagna e d’Italia in cui affiora il suo conservatorismo per il passato e il
legame col moderno, con una adesione ai temi romantici. Le novelle sono frutto
dei rapporti con Nodier, dell’infatuazione dei romantici tedeschi Chamisso,
Novalis, Joung. Deciso a seguire una sua via, De Musset abbandona tutti i lavori
procuratigli dal padre per seguire la sua vocazione letteraria e la sua
ambizione di essere un poeta autonomo, né classico, né romantico, nemico di ogni
affettazione, libero e schietto. Nel 1831 scrive al fratello Paul: “mi spingono
a non dire ‘Prendi la spada e uccidilo! ma ‘Arma il tuo braccio di un brando
omicida e recidi il filo dei suoi giorni’. Non lo farò. Sento che mi manca
qualcosa che non so. Un grande amore? Una grande sventura? Forse tutte e due”.
L’anno precedente
aveva tentato l’avventura nel teatro scrivendo La notte veneziana, ma fu
un insuccesso e fu sonoramente fischiata. In precedenza aveva già scritto per il
teatro La ricevuta del diavolo, accettata dal Théâtre des Nouveautés, ma
mai rappresentata, per cui si dedicò a scrivere pièces per la sola
lettura. Due di esse La coppa e le labbra e Che cosa sognano le
ragazze furono comprese in Uno spettacolo in poltrona (1832),
insieme al poemetto Namouna
Il 1931 fu
pure l’inizio della collaborazione con le riviste “La revue de Paris” e “La
revue des deux mondes”, sulle quali pubblicò la maggior parte delle sue opere.
Quello che gli
mancava, l’amore e la sventura, come aveva scritto al fratello Paul, lo scoprì
nel 1933 quando incontrò George Sand. Il suo fu un amore intenso, ma effimero,
fatto di passione violenta, di ebbrezze e di delusioni, che terminò a Venezia
quando la scrittrice si innamorò del medico Pagello. La relazione riprese in
seguito a Parigi, ma con minor slancio e con molto dolore da parte del poeta e
che si trascinò fino al 1835. In quegli anni De Musset produsse i suoi migliori
‘proverbi teatrali’: Con l’amore non si scherza, I capricci di Marianna, Una
porta è aperta o chiusa, Non si pensa mai a tutto. L’intero suo teatro
comprende oltre venti opere in prosa.
Cadute molte
illusioni sentimentali e in preda ad un malessere caratteristico delle
generazioni del tempo, lo scrittore compone il romanzo Le confessioni di un
figlio del secolo (1836) e poi Le notti (1835-37),
Da quel momento
le opere di poesia e di prosa si susseguono con un ritmo intenso. Tra queste
emergono Il candeliere (1835), La conocchia di Barberina, Le novelle
Frederic e Bernerette, Il figlio di Tiziano, Margot (1838). Poi la vena
produttiva cominciò ad affievolirsi di pari passo con la decadenza fisica. Gli
anni dal 1838 al 1848, mentre era conservatore della biblioteca del Ministero
degli interni, furono agitati da una serie di avventure amorose, da malattie,
guarigioni e ricadute. Continuò a scrivere e produsse Croisilles, 1839,
Pierre et Camille (1843), Il segreto di Gavotte (1844).
Negli ultimi anni
della sua vita scrisse ancora commedie e nel 1847 ebbe la soddisfazione di
vedere rappresentata la sua opera Un capriccio, Tuttavia le sue opere
teatrali, che la posterità riconobbe come la produzione più valida del
romanticismo francese, rimasero allora misconosciute.
Nel campo
romantico De Musset rimane un autore singolare per tutte le sue contraddizioni.
La sua opera riflette i suoi contrasti interni, che vanno dal sentimentalismo al
cinismo, due estremi che sono alla base della sua abbondante produzione in
poesie e in prosa.
I suoi ultimi
anni di vita li trascorse in desolato silenzio, rotto solo dai ricordi. Nel 1855
scriveva: “L’ora della morte, da diciotto mesi, mi risuona da ogni parte
dell’orecchio”. Soffriva di mal di cuore che non volle curare. Morì a Parigi il
2 maggio del 1857, a quarantasette anni.
Di lui Taine
scrisse: “De Musset non ha mai mentito. Non ha detto che ciò che sentiva, e ce
lo ha detto come lo sentiva: ha pensato ad alta voce”.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1951 (891), GABON Anno 1982 (489),
ROMANIA Anno 1960 (1684)
al-Mutanabbī,
Abū l-Tayyib
(Iraq)
Nato a Kufa nel 915. Morto nel 965,
Poeta arabo dell’era abbasside, il
suo nome completo è Abūt-Ṭayyib
Amad Ibn al-Ḥusayn
al-Mutanabbī . Si presentò in gioventù come novello profeta e conservò il
marchio di questa esperienza giovanile nel soprannome con cui è comunemente
noto: al-Mutanabbi, cioè "il sedicente Profeta". È considerato uno dei massimi
esponenti della poesia araba classica.
Nacque a Kufa, in Iraq, da padre
acquaiolo; il poeta sostenne peraltro di discendere da una tribù sudarabica.
Dimostrò subito una notevole intelligenza e frequentò la scuola dei nobili della
città; quando compì 10 anni, abbandonò Kufa, minacciata dai Carmati, e si
rifugiò presso le tribù beduine del deserto. Ivi apprese l'arabo alla
perfezione, rimanendovi due anni. Al suo ritorno a Kufa nel 927 entrò forse in
contatto con ambienti sciiti e carmati acquisendo una visione pessimistica
dell'esistenza.
Aspirando alla fama e alla
ricchezza si dedicò completamente alla composizione di panegirici e nel 928 si
recò a Baghdad. Iniziò poi un pellegrinaggio nelle diverse città del Califfato
abasside, alla ricerca di un mecenate che ne sostenesse l'aspirazione artistica.
Nel 933 le fonti registrano la sua presenza a Homs, dove venne incarcerato con
l'accusa di aver partecipato, se non addirittura guidato, un tentativo di
rivolta carmata, in veste di sedicente profeta. Si proclamò innocente
dell'accusa e venne liberato, ma ciò gli valse da allora il negativo epiteto di
al-Mutanabbi (colui che si spaccia per profeta).
Dopo questo episodio, continuò a
vagare alla ricerca di opportunità che gli permettessero di raggiungere la fama,
ma dovette accontentarsi di entrare al servizio di vari esponenti della
borghesia della regione siriana, finché non entrò in rapporto con un signore di
Damasco. Il sodalizio però s'interruppe dopo appena un anno e mezzo.
Attraversato un nuovo periodo di
crisi, al-Mutanabbī fu introdotto nel 948 alla corte di Ali Sayf al-Davla,
emiro hamdanide di Aleppo (dal 947 al 967) sotto la cui protezione restò per 9
anni celebrando le gesta e le virtù del suo padrone. Le poesie di questo
periodo, note in arabo come Sayfiyyat, sono ispirate alle campagne militari
contro i bizantini e i beduini e ai piccoli e grandi fatti di corte. Ad Aleppo
vi erano altri poeti ufficiali e al-Mutanabbī entrò in rivalità con molti di
essi; queste inimicizie lo misero a più riprese in cattiva luce, finché nel 957
egli dovette abbandonare la corte hamdanide e far ritorno a Damasco e da lì al
Cairo, dove lo aspettava Kafur, un eunuco ed ex schiavo nero. Al-Mutanabbī
rimase al Cairo 4 anni, coltivando la speranza di diventare governatore di
Sidone, allora sotto dominio egiziano. I rapporti però andarono rapidamente
peggiorando e al-Mutanabbī iniziò a dar segni di insofferenza. Dopo la morte di
un alto ufficiale turco, che lo aveva preso sotto la sua protezione, fu
imprigionato. Approfittando della Festa dei Sacrifici del 961 evase e prese la
via del deserto, inseguito dagli emissari di Kāfūr. Attraversò l'Arabia e
approdò finalmente in Iraq nei primi mesi del 962. Una sua celebre poesia
descrive l'avventuroso viaggio e si conclude con un'impietosa satira del sovrano
egiziano.
Si stabilì poi a Baghdad dove
conobbe il vizir del califfo e vari letterati. Oramai noto, fu circondato da
eruditi che si offrirono di trascrivere un'antologia delle sue opere (dīwān).
Fu tuttavia bersaglio anche di numerose critiche da parte di un gruppo di
detrattori, che gli rimproveravano un'insufficiente conoscenza della grammatica
e un'abitudine al plagio. Nel 965 fu invitato prima ad Arrajan e poi a Shiraz
dal potente emiro buyide ‘Abud al Dwala. Nonostante l'ottima accoglienza
ricevuta, ripartì nuovamente per Kufa. Nella sua città natale, tuttavia, non
arrivò mai perché venne assassinato lungo la via del ritorno da presunti
briganti.
La fama lo raggiunse prestissimo.
Inizialmente la critica si divise: alcuni lo indicarono come un plagiario fin
troppo criptico mentre chi lo apprezzò ne lodò la capacità linguistica e
comunicativa e l'uso immaginifico della metafora quale figura retorica per
eccellenza. Tuttavia, nel giro di due secoli, al-Mutanabbī conseguì un favore
pressoché unanime e venne riconosciuto come poeta arabo per eccellenza,
preferito persino ai poeti antichi.
FILATELIA
IRAQ Anno 2008
Mykolaitis-Putinas Vincas
(Lituania)
Nato a Pilotiškės
il 6 gennaio1893. Morto a Kačerginė il 7 giugno 1967.
Scrittore e poeta
lituano, firmava i suoi scritti come Putinas, che significa viburno (nome
di un fiore).
Studiò nel seminario di Seinai e
venne consacrato sacerdote nel 1915, sebbene abbia sempre avuto grandi dubbi
sulla sua missione pastorale. Già durante gli anni di seminario, iniziò a
scrivere e pubblicare le prime poesie.
Dopo il seminario, continuò i suoi
studi a San Pietroburgo, dove nel 1917 pubblicò la sua prima raccolta poetica.
In seguito si recò per studio in Svizzera dove si laureò nel 1922.
Terminati gli studi nell'Europa
occidentale, ritornò in Lituania e divenne lettore all'Università; nel
frattempo continuò a lavorare alla sua opera più conosciuta, un romanzo
parzialmente autobiografico in tre volumi dal titolo Altorių šešėly
(All'ombra dell'altare), pubblicato nel 1933.
Le sue difficoltà a adattarsi alla
missione pastorale si accentuarono progressivamente e Mykolaitis abbandonò i
voti nel 1935, divenendo poi docente dell'Università di Vilnius.
Tra gli altri lavori di Vincas
Mykolaitis si ricordano i romanzi Tarp dviejų aušrų e Sukilėliai
(incompiuto). (da Internet)
FILATELIA
LITUANIA Anno 1993 (455)
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