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LAcis Vilis

(Lettonia)


Nato a Mangali (Riga) nel 1904.  Morto nel 1966.

Scrittore e politico comunista. Di famiglia della classe operaia,  lavorò come manovale soprattutto nel porto di Riga e si dedicò alla  scrittura nel suo tempo libero.

Nel1933, quando usci suo romanzo Il figlio di un pescatore, che fece di lui uno dei più popolari scrittori di successo, si dedicò solo alla scrittura.  Le sue opere, commerciali, adatte alla lettura di un vasto pubblico, non furono benevolmente accolte dall’alta critica, ma ampiamente apprezzate dai  normali lettori.

Lācis mantenne sempre un legame sotterraneo col Partito Comunista lettone (vietato nel 1934 dal dittatore  Ulmanis) e lo scrittore rimase a lungo  nel mirino della sorveglianza dei servizi segreti lettoni a causa della sua attività politica.

In seguito, per la crescente popolarità acquisita,  Lācis divenne uno dei favoriti di Kārlis Ulmanis, (il dittatore della Lettonia dal 1934 al 1940,) il quale fece distruggere i file di sorveglianza che la polizia conservava.  In compenso Lācis scriverà editoriali altamente favorevoli di Ulmanis, anche se segretamente rimase un sostenitore del comunismo.

In tale regime ebbe anche sovvenzioni per produrre un film sul suo primo romanzo

In campo politico Lācis  diventò il primo ministro lettone del SSR dal 1940 al 1959 e in tale veste si occupò della questione relativa ai crimini stalinisti contro l'umanità, firmando degli ordini per l'arresto e la deportazione di oltre 40.000 persone.

Lācis sono stati tradotti in più di 50 lingue, con traduzioni in russo. Egli rimane lo scrittore lettone  maggiormente tradotto,

 

FILATELIA

URSS  Anno 1983, 1984  Annullo speciale e busta postale,

 

Laco Teodor

(Albania)

 

Nato a  Dardhe nel 1934.

Ha studiato agronomia presso l’Università di Tirana.

Diplomatico di carriera è stato Ministro della Cultura dal 1994 al 1997, ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica di Albania per la Federazione russa.

Come scrittore ha pubblicato le seguenti opere: Era e tokes (1965) ( La brezza di terra); Shtëpia në rrugicë (1968) (La casa sulla strada; NJE Usa për Stasin (1970) ( Una sposa per Anastas; , Toke e ashpër (1987), Korbat MBI Mermer (1981); Të gjithë lumenjtë rrjedhin (1987) (Tutti i fiumi);  Pushimet e kolonelit (1990) (Le vacanze del Colonnello); Shi në Plazh (Pioggia al faggio); Vrasja e buzëqeshjes ( L'omicidio del sorriso;  NJE dritare në Cremlino (: Una finestra sul Cremlino); Mjegull (2009) ( Nebbia).

 

FILATELIA

ALBANIA  Anno 2009 (3011)

 

 

LADA JOSEF

(Boemia)

 

Nato a il 17 dicembre 1887 a Dorfchen, Hrusice. Morto a Praga il 14 dicembre 1957. Autodidatta, ha lavorato come grafico e illustratore,

Scrisse anche fiabe, ma è noto soprattutto per aver illustrato il libro Le avventure del buon soldato Svejk di  Jaroslav Hasek.

Con l'amico Hašek negli anni venti, fu tra i fondatori del Partito per il progresso moderato nei limiti consentiti dalla legge, che raggranellò solo qualche decina di voti alle elezioni immediatamente successive alla sua fondazione, prima di cadere nell'oblio.

È sepolto a Praga nel cimitero Olšany.

 

FILATELIA

BULGARIA Anno 1983, CECOSLOVACCHIA  Anno 1970  (1781), 1987, 1997,  2007, 2008, RUSSIA  1995 (6100/2)

 

 

  

LA FONTAINE  JEAN de

(Francia)

 

« Une ample comédie à cent actes divers e dont la scène est l’univers. » così vengono definite le fiabe di La Fontaine.

Jean de La Fontaine nasce a Chateau Thierry l’ 8 luglio del 1621.

Suo padre Charles era controllore delle acque e delle foreste reali e il ragazzo ha così agio di condurre una vita libera e tranquilla, all’aperto, una vita un poco vagabonda in  cui i sogni e la lettura ebbero una parte principale. Dopo un momento di misticismo nel quale pensa ad una vocazione ecclesiastica, (era entrato nel 1641 nella congregazione dell’Oratorio e poi nel seminario di Saint Magloire), subito se ne allontana. Il padre ritiene opportuno trasmettergli la sua carica di controllore delle foreste e di cercargli una moglie: due offerte che il giovane non respinge. Le accetta passivamente ma dopo un poco diventano per lui insopportabili. La moglie Marie Héricart, figlia del luogotenente criminale della Ferté-Millon e nipote di Jannart, sostituto di Fouquet il procuratore generale al Parlamento di Parigi, incurante dei suoi impegni domestici, preferisce una vita libera non in armonia con un marito sognatore e negligente.

Dal matrimonio nasce nel 1653 un figlio, Jean. Poi il matrimonio si va sempre  più disgregando. Lui se ne andava spesso a Parigi per incontrarsi con giovani poeti e  scrittori, lei viveva la vita oziosa della provincia, finché nel 1658 i due coniugi ottengono la separazione dei beni e dopo, nel 1670, la separazione definitiva.

Si trasferisce a Parigi dove gode  l’amicizia di Fouquet, allora personaggio importante presso la corte. Costui gli fa ottenere una pensione in cambio della quale gli si chiedeva solo di scrivere di tanto in tanto epistole, madrigali, ballate, poesie. Nel 1567 dedica al sovrintendente il suo poema Adone. Conosce in quel periodo personaggi importanti come M.me de Sevigné, M.lle de Scudery, Chapelain, Desmarets.

Nel 1661 vive un momento passeggero che lo turba. Fu quando Fouquet, caduto in disgrazia del re Luigi XIV, fu esiliato nel Limousin. La Fontaine lo segue e in quell’occasione dimostra la sua sincera amicizia e il suo coraggio. Scrive per il  re l’Elegia alle ninfe di Vaux, appellandosi alla sua clemenza.  Al suo ritorno a Parigi diviene il protetto di Maria Mancini, duchessa di Bouillon e grazie ad altri  suoi protettori può condurre una  esistenza tranquilla, leggera, priva di fastidi.

Tuttavia la sua vita non fu esemplare perché il senso morale e la volontà gli facevano difetto. Aveva abbandonato moglie e figlio per vivere oziosamente, protetto dalla ricchezza di amici ricchi e compiacenti. La Fontaine, in fondo, si rivelò alquanto egoista, ma di quell’egoismo perdonabile, tipico dei fanciulli, che altro non è se non un istinto  naturale.

In quel periodo le sue letture erano alquanto eclettiche: andavano dai favolisti e dai narratori greci a quelli latini, indiani, italiani. Era solito dire: “leggo tutto quello che viene dal nord e dal mezzogiorno.”

Nel 1664 pubblica la sua prima raccolta di Contes (Racconti) sotto il titolo di  Novelle tratte da Ariosto e Boccaccio. Si trattava di novelle alquanto licenziose e immorali (questo il giudizio dell’epoca) che non piacquero a Luigi XIV. E ancor meno piacquero al re le raccolte successive apparse negli anni 1666, 1671 e 1675,  sotto il titolo di  Contes et nouvelles en vers. L’avversione regale divenne palese quando venne proposta l’elezione di La Fontaine nell’Academie Française in quanto Luigi XIV  rifiutò di ratificarla. Sembra che l’abbate della Camera, scelto per rispondere al discorso fatto da La Fontaine agli accademici, lo abbia rimproverato quasi fosse stato un fanciullo Il discorso del poeta fu, invece, esaltato da Mme de la Sablière. Il poeta comunque, di fronte alle accuse di immoralità,  promise di rinsavire e di non scrivere più racconti licenziosi, promessa non mantenuta perché ne pubblicò ancora nel 1685.

Tra le sue opere migliori sono ricordate  Amore  di Psiche  e di Cupido (1669), La cattività di San Malco (1673), poema cristiano in versi alessandrini, Quinquina (1682),  Il fiorentino (1686).

La Fontaine si occupò anche di teatro per il quale produsse Les rieurs du Beau-Regard (1659), Dafne (1674), la tragedia Achille di cui compose solo due atti, La coupe enchantée (1688), Ragotin (1684).

L’anno 1672 rappresenta una data importante nella sua vita. Mme de la Sablière, moglie di un ricco finanziere, gli offre nel suo palazzo una ospitalità che durò oltre vent’anni. E quando la contessa si ritirò nel 1683 nell’Hotel des  Incurables, gli lasciò un appartamento dove visse sino alla morte della sua benefattrice.

Venne in seguito ospitato dagli Hervart, ricchi finanzieri protestanti, dove, colto da una grave malattia, cessò di vivere il 13 aprile del 1695, munito dei conforti religiosi.   

Alla sua morte si scoprì che portava il cilicio.

LE FAVOLE:  La raccolta di favole abbraccia un lavoro durato una trentina d’anni e ne contiene duecento quaranta, suddivise in dodici libri. Cominciarono ad essere pubblicate nel 1668 sotto il titolo Fiabe d’Esopo raccontate in versi da M. de La Fontaine.  I primi sei libri, preceduti dalla Vita di Esopo, furono dedicati al delfino, il figlio di Luigi XIV, futuro allievo di Bossuet. Nel 1678 e 1679 seguirono altri cinque libri, dedicati a M.me di Montespan, i quali contengono le favole migliori.

 Nel 1694 apparve il dodicesimo libro, che La Fontaine dedicò al duca di Borgogna, allievo di Fénelon. Fra tutti l’ultimo libro rappresenta la parte più debole di tutta l’opera.

Apparentemente le favole hanno tutte un carattere didattico e terminano con una massima morale, quasi obbligatoria secondo la tradizione. Non è, comunque la morale la parte che interessa l’autore perché spesso la morale è censurabile e fu censurata. Ciò che finisce per apparire il vero scopo dell’opera è l’arte.

Le favole toccano tutti i generi: la famiglia, il racconto tragico, realistico, divertente, elegiaco, la politica, il costume.

La Fontaine non inventa nulla, si limita ad attingere a piene mani nelle opere di Esopo, di Fedro, di Bidpay, di Marot, di Rabelais e di tutti i favolisti con cui le sue letture lo portarono a contatto. Al poeta non interessa solo di istruire, ma di piacere. Le sue favole compongono un immenso quadro umano in cui, attraverso i più disparati personaggi emergono pregi e difetti degli uomini.

La favola esigeva che gli uomini venissero rappresentati sotto forma di animali e La Fontaine ha l’abilità di trovare nelle attitudini dei vari animali gli aspetti e le caratteristiche che contraddistinguono gli uomini per cui una tartaruga cammina come un senatore, l’ostrica grassa e bianca evoca la persona paciosa e indolente,  il gatto vellutato, umile, dall’occhio sornione altri non è che colui che trama nell’ombra, nel lupo che accusa l’agnello è presente il prepotente sempre pronto a colpire.

Ciò che non convince e intriga il lettore è il fatto che mentre gli antichi costruivano una favola con l’intento di concluderla con una morale geometrica e giusta, La Fontaine non segue la geometria alla lettera. Per lui la morale naturale è spesso inferiore alla morale sociale: “Chi è più forte ha sempre ragione; Per meglio emergere si ha sovente bisogno di uno che ci sia inferiore; Qualsiasi cosa accada occorre sempre considerare il fine ed è sempre meglio trovarsi dalla parte del più forte; Cerchiamo di far comunella solo con gli eguali.”

Rousseau e Lamartine lo hanno accusato di immoralità  perché nelle sue favole ci sono troppe lezioni di egoismo, di interesse, di doppiezza: ad esempio vi  si insegna la durezza (La cicala e la formica), l’ipocrisia (Il corvo e la volpe).  Si può ribattere con l’altra faccia della medaglia e cioè che occorre insegnare ai giovani che entrano nella vita che occorre tenersi sempre sulla difensiva.

Di lui scrivono J.Lanson e P. Tuffrau: “È la morale di un uomo onesto, illuminato, indulgente, attaccato unicamente al suo benessere, sensibile tuttavia all’amicizia, il quale non chiede agli uomini che di puntare verso il loro benessere in modo moderato, senza distruggere il benessere altrui.”

 

La cicala e la formica: vedi Esopo 

La rana e il bue  Una rana, vedendo un bue bello grosso e grasso, volle diventare come lui. Cominciò a gonfiarsi inspirando aria. Ma ogni volta che chiedeva a qualcuno se fosse grossa come il bue, quello rispondeva di no. La rana continuò a gonfiarsi… finché scoppiò.

La gallina dalle uova d’oro   Un tale possedeva una gallina che faceva le uova d’oro.. Pensando che avesse un mucchio d’oro nelle viscere, la uccise. Scoprì che dentro era fatta come tutte le galline.  Così sperando di trovare la ricchezza d’un sol colpo, rimase  deluso. Mai essere insaziabili.

Il gatto, la donnola e il coniglietto  Un coniglio lasciò la sua tana incustodita per recarsi nei campi a raccogliere cibo. Quando rientrò la trovò occupata da una donnola  che non volle andarsene, dicendo che ormai era sua.  Per avere un giudizio equo, si recarono da un grosso gatto, ritenuto da tutti un buon giudice. Il gatto li ascoltò e alla fine, quando li ebbe a tiro, con due zampate li fece fuori.

L’ostrica  e i due litiganti   Un giorno due pellegrini che passavano lungo una spiaggia videro un’ostrica che non bastava certo a sfamarli entrambi. Cominciarono così a bisticciarsi tra di loro su chi per primo l’avesse vista. Non riuscendo a mettersi d’accordo, chiesero ad un certo Perrin Danrin che passava di lì di fare da giudice. Questi raccolse l’ostrica, l’aprì, la mangiò e diede salomonicamente ad ogni pellegrino una valva dell’ostrica

Il leone e il topo: vedi Esopo 

La lepre e la tartaruga : vedi Esopo

Il lupo diventato pastore  Volendo impadronirsi di tutto un gregge un lupo pensò di travestirsi da pastorello. Mentre il vero pastore e il suo cane dormivano, cominciò a spingere le pecore verso il bosco. Pensando che incitandole anche con la voce quelle si sarebbero affrettate di più, cominciò a dare ordini, senza pensare che la sua voce l’avrebbe tradito. E così fu. Il pastore e il cane, risvegliatisi, lo presero a bastonate che il lupo, impacciato dal suo travestimento, non poté evitare con la fuga.

Il lupo e l’agnello  Un lupo e un agnello si trovarono assieme a bere in un ruscello. Il lupo, che stava a monte, accusò l’agnello di intorbidargli l’acqua. “Ma come faccio se l’acqua scorre da te a me?”. “Io dico di sì e poi l’anno scorso hai sparlato di me.” “Ma l’hanno scorso non ero ancora nato”. “Allora saranno stati i tuoi fratelli.” “Io non ho fratelli. “ “ O basta,! Sarà stato uno dei tuoi simili a dir male di me. Quindi, pagherai tu.” E se lo mangiò.

La scimmia e il leopardo  In un circo due imbonitori vantavano la bellezza e le caratteristiche di due animali: un leopardo e una scimmia. Il primo magnificava  la pelle maculata del leopardo, degna di un manto regale; l’altro decantava l’arte di saper far ridere della scimmia che sapeva ballare, saltare, andare su un carrozzino. Tra i due animali quale è il più interessante? La scimmia, ovviamente. Non basta avere una veste sontuosa, tutti possono indossarla, mentre il talento è prerogativa di pochi.

Il topo di campagna e il topo di città  Un topo di campagna venne invitato da un suo parente che abitava in città. Il pranzo offerto era sontuoso, ma fu continuamente disturbato da rumori che costringevano i commensali a fuggire. Il topo campagnolo concluse la sua visita dicendo: “In campagna si mangerà in modo più parco e parsimonioso, ma almeno si mangia in santa pace.”

La volpe e il corvo: vedi Esopo

La volpe e l’uva.  Sotto un pergolato da cui pendevano  grappoli d’uva matura passò una volpe affamata. Cominciò a spiccar salti per raggiungere i grappoli, ma il pergolato era troppo alto. Rimasta a bocca asciutta, si allontano dicendo: “Ma che m’importa! Tanto era ancora acerba.”

La volpe e la cicogna   Una volpe invitò a cena una cicogna e le offrì il cibo in un  largo piatto. La cicogna col suo lungo becco non riuscì a mangiar nulla. Quando toccò alla cicogna invitare l’amica volpe, le servì un ottimo pranzo mettendolo un alti vasi dal collo stretto, entro i quali la volpe non potè infilare il muso… e rimase digiuna.

 

FILATELIA

ALBANIA 1975 (1640/1),  1995 (3 valori + BF),  BELGIO 1929, BURUNDI 1995 (677/80),   CECOSLOVACCHIA 1975 (2084),   DAHOMEY 1972 (315/7),  FRANCIA 1938 (397), 1978 (2024/5), 1995 (2943/8),  GRENADA  GRENADINE 1986/7,  MONACO 1972 (868),   MONGOLIA  1970, NIGER 1972 (196/8),   NUOVA CALEDONIA 1978 (186 P.A.),  SIRIA 1976 (476-477-480),  POLONIA 1968  (1679),  UNGHERIA 1958, 1959 (1959), 1960   ZAMBIA  1990 (528) Sri Lanka  2007

 

 

 

LAGERLÖF  SELMA OTTILIA LOUISA

(Svezia)

 

Scrittrice per adulti e per ragazzi, Selma Lagerlöf  nasce a Märbacka, Värmland,  il 20 novembre del 1858.

Compie i suoi studi a Upsala dove si diploma maestra, professione che esercita per oltre dieci anni a Landskrona dal 1885 al 1995.

Selma trascorre una tranquilla esistenza nel suo paese natale.

Alla morte del padre deve però vendere la proprietà. Ciò la spinge alla scrittura che le permette di superare il dolore per la perdita della casa e le permette di poter rivivere i momenti trascorsi tra quelle mura, dove aveva ascoltato le fiabe e le leggende raccontate dal padre e dalla nonna per rallegrare la sua solitudine e la precaria possibilità di giocare come gli altri bambini a causa di una lussazione all’anca

Il suo primo romanzo è anche il suo primo capolavoro.  La saga di Gosta Berling (1891) racconta le gesta dei cavalieri di Ekebu e del loro capo, utilizzando leggende udite da bambina. Il romanzo le da fama internazionale. L’opera riecheggia la tradizione più autentica della narrativa svedese, rifiutando il naturalismo allora imperante a favore di un romanticismo basato sulle leggende popolari. E per tutta la sua carriera letteraria che la portò nel 1909 al Premio Nobel, la scrittrice si mantiene costante a questa linea letteraria, fatta di semplicità e di sincerità, di verità ideali e morali.

Un altro successo lo ottiene nel 1894 con la pubblicazione di Legami invisibili, una raccolta di novelle per la quale le viene assegnata una pensione dal re di Svezia.

Nel 1895 abbandona l’insegnamento per dedicarsi alla letteratura e a qualche viaggio. Viene in Italia e soggiornò in Sicilia dove ambienta il suo romanzo I miracoli dell’Anticristo (1897). Successivamente visita la Palestina, che le suggerisce il volume Jerusalem (1901-02), storia di un gruppo di contadini danesi che si trasferiscono in Terrasanta.

Nel 1907 riceve  la medaglia d’oro dall’Accademia delle Scienze ed è incaricata dal Ministero dell’Educazione a comporre un libro di lettura di carattere geografico per la scuola. Nasce così il suo secondo capolavoro  Viaggio meraviglioso del piccolo Nils Holgerson attraverso la Svezia (1906-07). Sempre per l’infanzia scrive i racconti Una saga intorno a una saga (1908), i romanzi  I soldi del signor Arne (1904); La casa di Liliecrona (1911), storia legata alla sua infanzia, al ricordo della nonna, in cui compaiono di nuovo i Cavalieri di Ekebu. Nel 1912 pubblica Il carrettiere della morte e nel 1914 esce il libro L’imperatore di Portugallia, altra opera indovinata per l’infanzia. Molte le sillogi di novelle: Le regine a Kungahälla (1899), Le leggende di Gesù (1904), Uomini e gnomi (1915-21), Autunni (1933), Racconti di Natale (1938).

Tra gli altri suoi romanzi per adulti sono da ricordare: La leggenda di un vecchio maniero (1899);  Marbacka (1922) autobiografico; Ricordi d’infanzia (1932);la trilogia L’anello dei Löwensköld  (1925), Carlotta Löwensköld (1925) e Anna Swärd.

Nel 1814 la scrittrice è ammessa a far parte dell’Accademia di Svezia.

Dopo il Nobel e con i proventi del premio  riacquista la casa paterna di Märbacka dove tornò a vivere per tutto il resto della sua vita.

Muore a Märbacka nell’anno1940.

Dalle sue opere in cui la scrittrice aveva saputo ricreare antiche leggende nordiche  furono tratti film: La saga di Gösta  Berling con regia Stiller (1923); Il carretto fantasma di Sjostrom (1920). Il soggetto venne in seguito ripreso nel 1939 da J.Duvivier.

 LIBRI. Il viaggio meraviglioso di Nils Olgerson  Il piccolo Nils, guardiano di oche, dispettoso e perdigiorno, cattura un folletto ma viene da questi miniaturizzato. Spaventato, raggiunge l’oca  Mårten che sta partendo per seguire la migrazione delle sue compagne e viene trasportato in volo. Nils si accorge di capire il linguaggio delle oche e si rende conto che la sua oca non è bene accetta nello stormo. Arrivano in Lapponia dove il ragazzo per necessità è costretto ad aiutare gli altri. Si guadagna l’amicizia delle oche e in particolar modo della loro capitana, dopo aver salvato un’oca dalle fauci di una volpe. Libera dai topi un castello e un giorno incontra l’autrice delle sue avventure che lo salva dall’attacco di una civetta. Intanto i genitori di Nils si trovano in difficoltà e stanno per vendere la fattoria. Il ragazzo arriva in tempo per salvare la sua amica Mårten, che lo ha preceduto, dal finire in pentola. La buona azione e quelle precedenti gli meritano il perdono del folletto. Ritornerà un bimbo normale, generoso, assennato e altruista.

                                                                                   

FILATELIA

ALTO VOLTA  1917 (428), GUINEA BISSAU Anno 2009 (3035),  RUSSIA 1959 (2149),  SIERRA LEONE 1995 (2030),  SURINAME   2006,  SVEZIA 1958 (434/6), 1968 (637), 1969 (644), 1971 (707),

 

 

 

LAGERVIST PÄR

(Svezia)

 

É nato il 23 maggio del 1891 a Växjö, Kronoberg, dove il padre lavorava come ferroviere nella locale stazione.

Dopo una rigida educazione nel pietismo protestante, aderì al socialismo e, durante un soggiorno a Parigi, venne a contatto con movimenti di avanguardia letteraria, attraverso i quali giunse gradatamente all’espressionismo. Nella sua opera sono sempre presenti i motivi religiosi ed esistenziali, l’ossessione del peccato e dell’angoscia che lo ricollega alla filosofia di Kirkegaard.  Tale posizione traspare nelle poesie raccolte nei volumi Motivi (1914); Angoscia (1916); La via del beato (1921); Canti del cuore (1926), Genio (1937); Terra della sera (1953).

Anche nella prosa emergono tali posizioni e contraddizioni che scaturiscono dal mondo interiore dello scrittore.

 Dopo aver pubblicato poesie, saggi, novelle su giornali d’avanguardia, allo scoppio della prima Guerra mondiale scrisse una serie di racconti raccolti nel volume Ferro e uomini (1917), subito notato dalla critica per l’acuta penetrazione psicologica che lo ispira.  Seguirono Il mistero del cielo (1919),  Il sorriso eterno (1920), Saghe cattive (1924), Ospite della realtà (1925) e Vita superata (1927), due volumi a sfondo biografico; La vita vinta (1927). Dopo l’avvento del nazismo scrisse Il carnefice (1933), Il nano (1944), storia di un nano  criminale che si svolge nella fastosa cornice di una corte del Rinascimento italiano.

Dopo la guerra la sua ricerca alla soluzione o comprensione di problemi religiosi è proseguita con il suo capolavoro Barabba (1850), con La sibilla (1956)  La morte di Assuero (1960), Pellegrino sul mare (1962), La terra santa (1954) e Marianne (1967),

Anche nella sua produzione teatrale sono presenti i problemi religiosi ed esistenziali. Nella scia di Strindberg  scrisse L’ultimo uomo (1917), Il tunnel (1920), L’invisibile (1923), Colui che poté rivivere la sua vita (19289, Il re (1932), L’uomo senz’anima (1936), Vittoria nelle tenebre (1939), Lasciamo vivere gli uomini (1949)

 Nel 1940 fu eletto membro dell’Accademia svedese e nel 1951 gli fu conferito il premio Nobel.

Morì nel 1974 a Stoccolma

 

OPERE

Barabba. Liberato al posto di Cristo, Barabba assiste alla crocifissione e mentre osserva si sente oppresso da un oscuro turbamento. Tornato alla sua vita dissipata nei quartieri malfamati di Gerusalemme, avverte continuamente un senso di colpa. Si reca al sepolcro di Cristo ma lo trova scoperchiato. Quando iniziano le persecuzioni contro i seguaci di Cristo, una donna da lui violentata, è tra le prime vittime. Durante la lapidazione la vendica uccidendo colui che ha scagliato la prima pietra contro di lei. Poi cerca di immergersi nella sua vita violenta di bandito, ma non riesce più a comprenderla. Trascorrono anni e Barabba si ritrova schiavo nelle miniere di rame di Cipro, incatenato ad un lavoratore cristiano. I due sono trasferiti nella casa di un tribuno romano. Qui Barabba al contrario dell’amico, rinnega la fede cristiana, ma quando lo vede crocifisso come Cristo, rivive la tragedia del Golgota. In tarda età arriva a Roma col padrone. In città la persecuzione imperversa e Barabba si unisce ai cristiani, sicuro di aver finalmente trovato la sua strada. Convinto che il Salvatore sia giunto, appicca il fuoco alle case della città, senza sapere che così facendo favorisce le mire di Nerone che farà ricadere la colpa sui cristiani i quali, a due a due, verranno condotti al martirio. Per puro caso Barabba rimarrà solo e sarà crocifisso lontano dagli altri.

Barabba è il primo uomo salvato da Cristo. Ma può l’uomo abbrutito dal vizio e dal delitto risalire la china fino all’altezza del Golgota? Il romanzo racconta il dramma di quest’ascesa, in una lotta fra bene e male, nell’angosciata incertezza di quest’anima primitiva, abbacinata dall’insondabile abisso della bontà divina.

Ospite della realtà   Opera a carattere biografico dalla quale è possibile ricavare tracce ed episodi della sua vita, poco noti ai suoi contemporanei a causa della sua natura schiva dalla pubblicità e carente di contatti umani. Visse la sua infanzia nella stazione della città natale, in cui suo padre era ferroviere, e descrive le inquietudini della sua giovinezza. Altre notizie si possono anche trovare nell’altra opera biografica Vita superata del 1927:

 

FILATELIA

SVEZIA   Anno 1981 (1143)

 

 

LAGO MARIO

(Brasile)

 

Nato a Rio de Janeiro, 26 novembre 1911 e ivi morto il 30 maggio 2002.

Poeta, attore e autore di samba brasiliano, nacque da una famiglia di origini italiane.

Compositore, attore di teatro, cinema e televisione, poeta e scrittore, riassume in sé ciò che può essere inteso come cultura popolare del Brasile del XX secolo. Figlio unico del maestro Antônio Lago, si laureò in Diritto ma esercitò la professione di avvocato per appena sei mesi. Fu funzionario pubblico, capo della sezione di statistiche sociali e culturali del Dipartimento di Statistiche dello Stato di Rio de Janeiro. Nominato membro del consiglio dell`Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica, non ne prese mai la carica. Attivista politico di sinistra, conobbe la prigione sia durante il periodo dell`Estado Novo, sia nel 1964. 

Mario Lago scrisse oltre un centinaio di canzoni, da solo e in collaborazione con altri autori. Risale al 1935 la sua prima composizione musicale,  `Menina, eu sei de uma coisa`, di cui ha scritto il testo, mentre la musica fu composta da Custódio Mesquita. Sempre con Mesquita scrisse nel 1938 `Nada além`. Nel 1940 compose la sua prima musica, Devolve. Sempre dello stesso anno è una delle sue più famose composizioni, Aurora,  che ebbe successo nel Carnevale del 1941 e che si diffuse oltre i confini del Brasile grazie all`interpretazione di Carmen Miranda. Con Ataulfo Alves compose famosi samba tra i quali `Ai, que saudades da Amélia` (1942) e `Atire a primeira pedra` (1944). Altro grande successo fu `É tão gostoso, seu moço` (1953). Nel 1962 scrisse quella che rimarrà la sua ultima composizione, il samba `Três sorrisos`.

In  qualità di scrittore pubblicò  primo poema, Revelação, nel 1926 sulla rivista “Fon-Fon”. Nel 1975 pubblicò un`opera di ricerca sul folclore intitolata Chico Nunes das Alagoas. Nel 1976 fu la volta del libro Na rolança do tempo, a cui fecero seguito Bagaço de beira-estrada (1977) e Meia porção de sarapatel (1986).

Lago fu pure autore teatrale e per il teatro debuttò nel 1933 con Figa de Guiné e Grande estréia. Nel 1942 debuttò come attore in O Sábio.

 Iniziò a lavorare in radio nel 1942 alla `Pan-Americana` di San Paolo passando poi alla `Nacional` di Rio de Janeiro dal 1945 al 1948,  alla `Mayrink Veiga` e `Bandeirantes` di San Paolo per tornare alla `Nacional` nel 1950. Produsse vari programmi tra i quali `Presídio de mulheres`, costantemente in onda per cinque anni. Debuttò in televisione nel 1954 nel programma `Câmera Um`, nella TV-Rio. Dal 1966, per `Tv Globo`, partecipò, tra l`altro, alle telenovelas `Pecado capital`, `O casarão` e `Brilhante`.

 Ha partecipato come attore in vari film tra i quali `Balança mas não cai` (P. Vanderlei, 1953), `Terra em transe` (G. Rocha, 1967) e `São Bernardo` (L. Hirszman, 1973).

 Nel 1991, in omaggio ai suoi 80 anni, i suoi familiari pubblicarono il libro Segredos de família.

Nel 1997 Mônica Veloso scrisse la sua biografia, Mário Lago - boêmia e polítics.

 

FILATELIA

BRASILE  Anno 2011.

          

Lake Stuart N.

(USA)

 

Nato nel 1889. Morto nel 1964.

Scrittore di storie ambientate nel Vecchio West è ricordato per aver scritto Frontier Marshall  (1931) , una autobiografia ampiamente romanzata di Wyatt Earp, che fornì da base per parecchi film western tra cui “My dear Clementine” di John Ford, nonché la serie televisiva “The Life and Legend of Wyatt Earp”. Fu anche  scrittore di altri testi per  film.

 

FILATELIA

MALDIVE  Anno 1993  (1540)

 

 

 

Lalić  Mihailo

(Serbia)

 

Nato a Tresca, Montenegro nel 1914. Morto a Belgrado nel 1992.

É considerato tra i maggiori autori montenegrini.

I suoi più importanti romanzi sono Svadba, Hajka, Zlo proljece, Ratna sreća, e il suo capolavoro, Lelejska gora.

Ha vinto il Premio NIN per Ratna sreća nel 1973, e il premio "Njegoš” per Lelejska gora.

Nei suoi romanzi ha dipinto i grandi eventi della storia moderna del Montenegro, le guerre mondiali, e, in particolare, la  lotta tra partigiani e cetnici.

Visse a Herceg-Novi e Belgrado, dove è stato membro di Accademia delle Scienze e Arti, di cui ricoprì la carica di vicepresidente.

 

FILATELIA

YUGOSLAVIA  Anno 1999  (Mic 2925)

 

 

LALON SHAH

(India)

 

Nato nel 1774 a Kushtia, Bengala. Morto il 17 ottobre 1890 a Cheuriya. Kushtia.

Santo, poeta mistico, compositore di canzoni, riformatore sociale e pensatore laico. Le sue opere e la sua ideologia hanno un'influenza immensa sulla cultura bengalese. Egli è diventato una figura emblematica per predicare la tolleranza religiosa e la laicità. La sua filosofia, articolata in canti, ha ispirato e influenzato molti poeti e pensatori sociali e religiosi tra cui Rabindranath Tagore, I suoi discepoli vivono in grandi parte in Bangladesh e nel Bengala Occidentale. Mentre predicava la tolleranza religiosa e  l’abolizione di tutte le distinzioni di casta e di credo, è stato sia lodato e criticato sia in vita e anche dopo la sua morte .

Esistono poche fonti affidabili su cui poter delineare i dettagli della sua vita. Si ritiene che sia nato da genitori indù Kayastha e durante un pellegrinaggio a Murshidabad Bauls con altri del suo paese natale, ha contratto un tipo virulento di vaiolo ed è stato abbandonato dai suoi compagni in una condizione precaria sul rive del Gange. Un tessitore mussulmano Malam Shah,  e sua moglie Matijan lo portarono a casa loro e lo allevarono come un  figlio.  Lalon cominciò a dedicarsi alla poesia e alla musica, in quest’ultima sotto la guida del musicista Shiraj Shai. Utilizzò la musica e la poesia per diffondere il suo credo contrario alla discriminazione e alla violenza religiosa.

Opere: compose  numerose canzoni e poesie, che descrivono la sua filosofia. Tra le sue canzoni più popolari sono Sob Loke Koy Lalon Ki Jat Songsare, Khachar Bhitor Auchin Pakhi, Jat Gelo Gelo Jat Bole, Dekhna lun Jhokmariay Duniyadari, Paare Loye Jao Amay, Milon Hobe Koto Dine, Aar Amare Maa Marishne, Tin Pagoler Holo Mela, ecc

 

FILATELIA

INDIA Anno  2003

 

 

LAMARTINE  ALPHONSE  de

(Francia)

 
Nacque a Mâcon il 21 ottobre 1790 in una famiglia della vecchia nobiltà. Suo padre, uomo d’arme era di una rettitudine e probità estrema. Sua madre fu una delle donne più distinte del suo tempo per intelligenza e per cuore. Conosciamo il suo carattere attraverso le Confidenze ma ancor più attraverso il suo Journal e non si esagera dicendo che ebbe una parte importante nel genio del figlio.

Dopo la Rivoluzione la famiglia si installò e visse nella terra di Milly, presso Mâcon. Alphonse era il più giovane di sei figli (unico maschio fra cinque femmine). A dieci anni fu messo in pensione a Lione, poi a Bellay dove rimase per quattro anni e dove compì ottimi studi.

Dal 1807 al 1811 ritornò a Mâcon e subito dimostrò il suo carattere indipendente. Per lui fu un periodo fecondo: legge, scrive, medita, sogna. Scrisse molte poesie di cui la sua Corrispondenza è piena. Lo stile e i contenuti sono quelli in auge in quel momento. Un viaggio in Italia (1811-1812) aggiunse nuove sensazioni, colori, a quelli acquisiti nella terra di Mâcon.

Nel 1814, con la Restaurazione, divenne guardia del corpo di Luigi XVIII, ma dopo i Cento Giorni, non riprese servizio e ritornò nell’ozio della campagna, viaggiò, visse da uomo di mondo. Durante un viaggio nel 1816 a Aix-les-Bains si innamorò di una giovane donna, Mme Charles, moglie del fisico Jacques Alexandre, gravemente ammalata che morì l’anno dopo. Sotto l’influenza di quell’amore infelice scrisse Le meditazioni poetiche, pubblicate nel 1820, dove la donna è ricordata sotto il nome di Elvira. Il successo dell’opera fu grande.  Luigi XVIII lo nominò segretario d’ambasciata a Firenze,

Nel 1821 sposò una donna inglese, M.lle Marianne Elise Birch, che fu ammirevole compagna nei duri anni che seguirono,

Nel 1823 sono pubblicate Le nuove meditazioni e la Morte dl Socrate, poi nel 1825 L’ultimo canto del pellegrinaggio di Aroldo e Le armonie poetiche e religiose (1830). Quello stesso anno fu ammesso all’Accademia francese.

Dopo la caduta di Carlo X Lamartine diede le dimissioni e intraprese un viaggio in Oriente, di cui pubblicherà la cronaca nel 1835. Il viaggio fu funestato dalla morte di una figlia.

Nel 1833 fu nominato deputato di Bergues (Nord) e iniziò la sua vita politica, pur continuando la sua attività di scrittore. Produsse un reportage sul suo Viaggio in Oriente (1835), Jocelyn (1836), La caduta d un angelo (1838), due episodi di un poema incompiuto, Visioni, e i Raccoglimenti poetici (1839). Del 1847 è un’opera in prosa la Storia dei Girondini.

La rivoluzione del 1848, nella quale contribuì a preparare nel corso della famosa “Campagna dei banchetti” e che cerca di dirigere, lo fa diventare ministro degli Affari esteri e capo del governo provvisorio. Ma la caduta della Rivoluzione  è rapida e totale. L’elezione di Luigi Napoleone gli fa abbandonare l’agone politico e lo restituisce alla letteratura.

Pur in mezzo al caos politico aveva scritto nel 1849  le Confidenze, le Nuove confidenze (1851), il romanzo Lo spaccapietre di Saint-Point (1851), Graziella (1852), Rafael. Poi, per uscire dalle ristrettezze economiche in cui era caduto per la sua imprevidenza e prodigalità, si assoggettò a quelli che definì “lavori forzati letterari”.

L’intenso lavoro di quegli anni diede vita ad opere quali Storia della Rivoluzione del 1848, Storia della Russia, Memorie politiche. Il volume Il manoscritto di mia madre uscì postumo nel 1871.

Trascorse una vecchiaia coraggiosa, dolorosa, addolcita dall’affetto di una sua nipote, Valentina de Cessiat. Scrisse in quel periodo  Corso familiare di letteratura, La Storia della Restaurazione. Sollecitò, attraverso sottoscrizioni, la generosità del pubblico, il quale, però, già aveva dimenticato le sue Meditazioni. Comunque il governo imperiale decretò a suo favore una somma  di 500.000 franchi a titolo di ricompensa nazionale per la sua opera.

Lamartine morì a Parigi il 2 febbraio 1868

Rinnegato dai parnassiani, trascurato dai simbolisti per la musicalità del suo verso, Lamartine conserva una sua importanza storica in quanto segna, dopo secoli, un ritorno della poesia francese alla lirica.

 

OPERA

Meditazioni poetiche  e Nuove Meditazioni poetiche. Due raccolte di poesie apparse in un clima saturo di poesia didattica  e descrittiva di sapore settecentesco, furono accolte come una grande rivelazione e segnarono l’inizio dell’era romantica. In esse si rilevano influenze di Ossian, di Byron e spunti attinti dalla Bibbia. Felici sono le composizioni elegiache; prolisse e troppo oratorie quelle che affrontano temi metafisici, religiosi e si dilungano in dibattiti animati da spiritualismo religioso più vicino al deismo che all’ortodossia cristiana,

 

FILATELIA

BULGARIA Anno 1947 (545), 1990 (5313), FRANCIA  Anno 1948  (795) 2007 (Mic 59), 2009 (4239),  MONACO  Anno 1970  (840)

 

 

 

 

LAMB  CHARLES

(Inghilterra)

 

Nasce a Londra il 10 febbraio del 1775 e ivi muore il 29 dicembre del  1834.

Studia al Cristo’s Hospital dove conosce Samuel Taylor Coleridge, una amicizia che durerà per tutta la vita.  La sua gioventù non è felice: soffre saltuariamente di turbe psichiche, come pure la sorella Mary, con la quale scrisse alcune opere.  La sorella fu in seguito chiusa in una casa di cura dopo aver ucciso la madre in una crisi di follia. Ne uscì e fu affidata alla tutela del fratello.

Con la sorella Mary scrive alcuni libri per l’infanzia, Racconti tratti da Shakespeare (1807) nei quali tenta di avvicinare i giovani al grande drammaturgo, volgendo in prosa le sue opere maggiori e più note. Assieme alle Avventure di Ulisse tali scritti divennero classici per l’infanzia.

Assieme ad un gruppo di scrittori, Percy B. Shelley, William Hazlitt e Leigh Hunt, collabora con i suoi scritti a favorire le riforme politiche.  Dopo aver tentato con poco successo la poesia, si dedica alla critica, rivolgendo l’attenzione agli autori drammatici dell’epoca elisabettiana e contribuisce alla riscoperta del teatro inglese del XVI e XVII secolo con la sua opera Esempi di poeti drammatici inglesi che vissero all’epoca di Shakespeare (1808).

Il suo nome è legato soprattutto ai Saggi di Elia, raccolti in due volumi (1823 e 1833) che segnano la nascita di un nuovo genere letterario: il saggio romantico dove una vena di lirismo s’intreccia all’umorismo e ad osservazioni di costume.

 

FILATELIA

INGHILTERRA 1879  (BF)

 

 

LAMPMAN  ARCHIBALD

(Canada)

  
Nato a Morpeth, Ontario, nel 1861. Morto a Ottawa nel 1899.

Subì l’influsso poetico di Wordsworth e di Keats nella sua prima raccolta di liriche Fra il miglio (1884-88) da cui gradatamente si staccò per una sua personale interpretazione della sua poesia. Nel suo secondo volume di versi, Liriche della terra (1895), e ancor più in Alcione (1899) traspare l’interesse per i problemi sociali del suo tempo.

 

FILATELIA

CANADA  Anno  1989  (1102)

 

             

LANDIVAR RAFAEL

(Guatemala)

 

Nato a Guatemala il 27 ottobre del 1731. Morto a Bologna il 27 settembre del 1793.

Entrato a far parte della Compagnia di Gesù, dopo lo scioglimento dell’ordine da parte del re Carlo III, dovette ritornare in Italia e si trasferì a Bologna.

L’unica sua opera importante è il poema in latino, in quindici libri,  Rusticatio mexicana (1781) in cui illustra, secondo lo stile virgiliano, la geografia, la fauna e la flora e gli  usi e costumi del popolo.

 

FILATELIA

GUATEMALA  Anno 1984  (782/3)

 

 

 

LANDOLFI TOMMASO

(Italia)

  

Nato a Pico Farnese il 9 agosto del 1908. Morto a Roma l’ 8 luglio del 1979.

Rampollo di nobile famiglia, si laurea nel 1932 in lingua e letteratura russa all’Università di Firenze, discutendo una tesi sulla poetessa Anna Achmatova.  Inizia a collaborare con alcune riviste e giornali (“Letteratura”, “Campo di Marte”. “Il mondo di Pannunzio” e “ Corriere della Sera”).

Al 1937 risale la pubblicazione della prima raccolta di racconti, in precedenza apparsi su riviste, Dialogo dei massimi sistemi. A questi seguono  altri racconti, tra il fantastico e il grottesco, che caratterizzano la produzione del primo Landolfi, tra i quali spicca la novella gotica Racconto d'autunno, del 1947..

Dopo alcuni viaggi all’estero, Landolfi si stabilisce a Roma dalla quale si allontana per brevi soggiorni a Sanremo e Venezia, per frequentare i casinò locali,  e a Pico Farnese dove risiede la sua famiglia. Nonostante la sua vita mondana, non tralascia la passione per la scrittura e i suoi lavori sono apprezzati da Montale e da Calvino (che ne curerà una antologia nel 1982).

Landolfi è uno scrittore poco noto al grande pubblico, forse per la lingua baroccheggiante che usa nei suoi scritti o per essersi tenuto ai margini dei movimenti letterari italiani e stranieri che si susseguirono durante la guerra e nel dopoguerra.

Si dedicò anche alla letteratura per i giovani, scrivendo per essi Il principe infelice e altre storie per ragazzi (1943), La raganella d’oro (1954), Colloqui, racconti per bambini (1967), Filastrocche e nuove filastrocche (1968),

Tra le opere principali sono da ricordare: La biere du pecheur (1953), Rien va (1963), Des mois (1967), A caso, che nel 1975 vince il premio Strega. E ancora: La pietra lunare. Scene della vita di provincia (1939), II mar delle blatte e altre storie (1939); La spada (1942),  Mezzacoda, (1958), Un amore del nostro tempo, romanzo (1965); Racconti impossibili (1966). Faust '67, testo teatrale (1969); Breve canzoniere, dialoghi e poesie, (1971), Viola di morte, poesie, (1972), Le labrene, racconti, (1974),  Il tradimento, (1977), Del meno  (1978)

Nel 1996, per volontà della figlia Idolina, nasce il Centro Studi Landolfiani, che pubblica il bollettino “Diario perpetuo”.

 

FILATELIA

ITALIA   2008

 

 

LANDSBERGIS-ŽEMKALNIS GABRIELIUS

(Lituania)

 

Nato nel 1852. Morto nel 1916)

Drammaturgo, autore della  prima opera lituana Birutė.

L’opera, rappresentata per la prima volta  il 6 novembre 1906. La premiere si svolse a Vilnius. Ebbe come interpreti attori famosi quali  Marija Šlapelienė, Kipras Petrauskas e altri.

La messa in scena dell’opera Birutė fu un evento significativo nella storia della cultura lituana.

 

FILATELIA

LITUANIA  Anno 2006 (799).

 

 

LANDSTAD  MAGUS  BROSTRUP

(Norvegia)

 

Nato a Masoy il 7 ottobre del 1802. Morto l’8 ottobre del 1880.

Pastore ecclesiastico, raccolse e scrisse salmi e canzoni popolari. Fu pure autore di poesie religiose. Criticato per il suo stile, oggi è accettato per aver contribuito alla conservazione delle ballate tradizionali. Ottenne gli ordini teologali nel 1827 e visse per sei anni a Gausdal.. In seguito fu assegnato ad altri centri.  Nel 1828 sposò Wilhelmine Margrete Marie Lansen.

Introdusse  il linguaggio popolare nelle sue opere, contribuendo a conservare lo spirito romantico dei Norvegesi.

Il suo nome è legato all’Istituto Landstad di Seljord.

 

FILATELIA

NORVEGIA  Anno 2002   (1402/3)

 

 

 

Langen  Annette

(Svizzera)

 

Nata nel 1967.

Visse l’infanzia tra i libri. Viaggiò con i genitori e conobbe molti paesi, una passione, quella del viaggio,  che, col passar del tempo,  non è venuta mai meno. La conoscenza, quindi, di popoli, persone, culture diverse e le varie esperienze e conoscenze influenzarono notevolmente la sua immaginazione e condizionarono le trame dei vari libri destinati ai giovani.

Lavorò come redattrice di libri per bambini. Cominciò a pubblicare nel 1989 e da allora scrisse oltre sessanta libri, alcune antologie e  traduzioni dall’inglese.

Il personaggio maggiormente presente è il leprotto Felix,  (Felix esplora il pianeta Terra, Il Natale di Felix, In giro per il mondo, Al circo…)

 

FILATELIA

SVIZZERA 2005 (1849/59)

 

 

LANGENHOVEN  JACOBUS (pseud.  Sagmoedige Neelsie)

(Sud Africa)

 

Nato il 13 agosto 1873. Morto ilo 15 luglio 1932.

Ebbe un ruolo importante nella letteratura e nella storia culturale del Sud Africa, e fu uno dei principali promotori del linguaggio moderno Afrikaans. E’ anche noto per aver scritto le parole dell’inno nazionale del suo paese,

Langenhoven è nato a Hoeko, Ladismith, Colonia del Capo e in seguito si trasferì a Oudtshoorn. Nel 1897 sposò la vedova Lenie van Velden e nel 1914 divenne membro del parlamento (il primo membro della House of Assembly, e più tardi fu eletto senatore). Partecipò attivamente alle discussioni che ebbero come obiettivo il riconoscimento ufficiale  del paese a livello internazionale.

Fu tra i fondatori del giornale “Die Burger”.

La sua opera più famosa è il  South African Die Stem Anthem che egli scrisse nel 1918.

La sua carriera di scrittore toccò diversi generi letterari, dalla poesia alle storie  avveniristiche.  Fu traduttore in Afrikaans di diverse opere, tra cui il Rubaiyat di Omar Khayyam. Ha creato nuovi proverbi Afrikaans e (curiosità) ha pure scritto una poesia d'amore al suo cane (anche se in versi nonsense).

Langenhoven è stato determinante nel movimento per l'accettazione dell’afrikaans come prima lingua nelle scuole, al posto dell’olandese. Nel 1927 è stata riconosciuta come  lingua ufficiale del Sud Africa, insieme con l'inglese.

In campo letterario fu uno degli scrittori più versatili in Afrikaans; era il maestro della forma breve di prosa ed è ricordato più per le sue opere umoristiche e satiriche. Langenhoven era noto per il suo spirito mordace,  tagliente seppur con modi gentili. Egli possedeva un elefante immaginario di nome Herrie ("Harry") che è apparso in molte delle sue storie. Il suo nome è stato inciso su un masso vicino all'autostrada nei pressi di Meiringspoort N12 (al di fuori Oudtshoorn) nel 1929. Questo masso, noto come la Pietra Herrie (il "Herrie up Klip" in afrikaans), è stato dichiarato monumento nazionale sudafricano.

Le sue opere sono state raccolte in  16 volumi.

 

FILATELIA

SUD AFRICA Anno 1973

 

LANIER SIDNEY

(U.S.A.)


Nato a Macon, Georgia, il 3 febbraio 1842, morì a Lynn, Carolina del Nord, il 7 settembre 1881.

Di famiglia ugonotta trasferitasi in America, imparò presto a suonare il flauto e organizzò una orchestra con i suoi compagni. Laureatosi all’università Oglethorpe nel 1860, si arruolò nell’esercito sudista con i volontari di Macon. Fatto prigioniero, trascorse quattro mesi in una prigione nordista, dove spesso allietò i compagni con il suo inseparabile flauto.  In prigionia si ammalò di tubercolosi. Le vicissitudini di tale periodo sono descritte nel romanzo Gigli tigrati del 1867. La sua vita non fu felice in quanto passò attraverso diverse amare esperienze.  Esercitò parecchi mestieri: fu impiegato d’albergo, insegnante, esercitò  anche la professione legale.  Si ammogliò e dal 1873 in poi si dedicò interamente alla poesia e alla musica.

Scrisse Musica e poesia (1898), dove profetizzò l’avvenire della musica americana.

Malato di tubercolosi, si rifugiò nelle montagne della Carolina del Nord dove morì.

Le prime poesie furono pubblicate dal “Lippincott’s Magazine” nel 1875. Studioso della poesia e della musica elisabettiana, gli fu offerta la cattedra di professore d’inglese alla John’s Hopkins University. Pubblicò diversi studi sulla musica e sulla poesia, su Shakespeare e sul romanzo inglese. Scrisse pure per vivere opere minori per guadagnarsi la vita, come Boy’s Froissart, King Arthur, Mobinogion, Percy nel periodo 1879-82, e anche una guida Florida (1876).

 

FILATELIA

USA  Anno 1972  (944) 

 

 

Lanoye Tom

(Belgio)

 

Nato il 27 agosto 1958, a  Sint-Niklas è uno scrittore di romanzi e di poesie, il cui lavoro si è svolto in Belgio e  nel Sud Africa a Cape Town. È uno dei più versatili e apprezzati autori della sua generazione, anche al di fuori della zona di lingua olandese.

Dal 1981 ha fatto parte di un duo insieme a James Bordello, col quale ha pubblicato libretti, e in un anno sono passati da prestazioni senza preavviso, nei bar degli studenti a Gand ad un’apparizione alla manifestazione 'Notte della Poesia' di Utrecht.

Lanoye ha anche scritto pezzi polemici per riviste come 'De Zwijger', 'Propria Cures' e 'Humo'.

In prosa ha debuttato nel 1985 con una raccolta di racconti sotto il titolo Figlio di un macellaio con gli occhiali. Dopo il successo di Guerra dei Roses, divenne uno dei più importanti scrittori di drammaturgia contemporanea in Germania. Il suo lavoro è stato pubblicato in oltre dieci lingue. Altre opere il romanzo Le scatole di cartone, Monster Goddelijke Het ('Il mostro divino') che insieme a Tranen Zwarte e Tongen Boze  costituisce una trilogia. La TV belga ha annunciato una serie TV in  dieci parti.

Lanoye è  presente in tutte le forme  di testi e di scrittura, di libri, giornali, riviste e altri stampati, così come in commedie, cabaret e spettacoli di canto, tutti nella più ampia varietà di forme e nel senso più ampio del termine.

Nel 2005 è stato classificato all’ottantaquattresimo posto della versione fiamminga del 'De Grootste Belg').

 

FILATELIA

BELGIO Anno 2009  (3951)

 

 

Lardé Alice di Venturino

(San Salvador)

 

Nata a San Salvador il 29 giugno 1895. Morta a Ditto il 13 ottobre 1983.

Figlia di Jorge Lardé ingegnere chimico e dell’insegnante Bourdon Arthès Amelia Echeverria, aveva tredici fratelli.

Le sue composizioni letterarie apparvero sulla Gazzetta ”Spiral”ed ottennero subito il plauso e il riconoscimento di scrittori  come Salarrué, Miguel Angel  Espino e Lars Claudia.

Nel 1924 sposò il sociologo cileno Agustin Venturino col quale viaggiò a lungo. Rimase lontano dalla sua terra per mezzo secolo ma non cessò mai di collaborare con il giornale “Patria” d Buenos Aires.

E’ stata un poetessa, pedagogista,  insegnante di scienze ed è considerata una delle scenziate salvadoregne più rappresentative negli anni Venti.

Apparteneva a varie organizzazioni scientifico-letterarie, tra cui: la Società di Geologia e Geografia della Francia, l'Accademia delle Scienze di Cordoba, Spagna ;  il centro culturale di Ica  del Perù, l’Ateneo de El Salvador,la Tavola Rotonda Pan Americana. E 'stata anche onorata dalla Assemblea Legislativa di El Salvador nel 1976.

Il 27 ottobre 1979  è stata insignita del titolo di Women of the America (1979-80).

Tra le sue opere letterarie: Petali dell'anima, della poesia, (1921), Virile anima, la poesia, (1925),. Wild bellezza, la poesia, (1927), Polar The New World, la poesia, (1929).

Lavori scientifici: L'elettricità è l'origine della vita e della morte?, Saggio, (1943), Elettricità, Alma Mater Universal: Fenomeni cosmologici e Bio-test psicologici, (1954), La frigidità sessuale femminile, saggio, (1967). 

 

FILATELIA

SAN SALVADOR  Anno 1968.

 

 

 

Lardner wilmer Ringgold

(USA)

 

Nato il 6 marzo 1885 a Niles, Michigan. Morto il 25 settembre 1933 a East  Hampton, New York.

Appassionato di sport, diventò giornalista, commentatore sportivo e scrittore, famoso soprattutto per le pungenti satire sul mondo dello sport e sul teatro.

Fin dall’adolescenza si dedicò allo sport e riuscì a realizzare il suo sogno nel 1907 quando ottenne un contratto con l’Inter-Ocean di Chicago. Negli anni 1910/11 fu direttore dello “Sporting News” di Saint Louis e collaborò con altre testate quali “Boston American”, “Chicago American” e altri giornali  finché nel 1919 si associò ad un’agenzia di stampa.

Il primo libro di successo fu You  Know Me Al. Si tratta di un epistolario tra due amici sportivi in cui Lardner mette alla berlina la stupidità di certi atleti. Il libro apparve nel 1916 e venne pubblicato a puntate sul “Saturday Evening  Post”.

I racconti che seguirono furono di carattere popolare  come  Haircut, Some Like Them Cold, The Golden Honeymoon, Alibi Ike, e A Day in the Life of Conrad Green. Continuò anche a scrivere il seguito (sempre a carattere epistolare) di You Know Me Al, che aveva per sfondo la Prima guerra mondiale, le lettere furono raccolte nel volume Treat 'Em Rough.

Appassionato anche di teatro, ottenne un certo successo con la commedia June Moon, scritta assieme a George S.Kaufman.  Produsse per il teatro una serie di lavori brevi, per lo più nonsense, con proposte di soluzioni umoristiche e assurde quali "Il sipario viene abbassato per sette giorni per suggerire che è trascorsa una settimana".

Fu amico di Francis Scott Fitgerald e di altri scrittori dell’epoca del jazz.

Non scrisse mai un romanzo vero e proprio ma molti racconti tanto da essere considerati uno dei migliori autori di racconti della letteratura statunitense.

Opere: Bib Ballads (1915), You Know Me Al (1916), Gullible's Travels (1917), Treat 'Em Rough (1918), The Big Town (1921), How to Write Short Stories (1924), Haircut (1925), Round Up (1929) .

 Morì di tubercolosi a East Hampton.

 

FILATELIA

GAMBIA Anno 1993 (1281, nella serie  Film sul base ball)

 

 

 

La Rochefoucauld Francois de

(Francia)

 

Nato a Parigi il 15 settembre del 1613.  Morto il 17 marzo del 1680.

Di nobili origini  ebbe l'opportunità di avere un'ottima educazione scolastica. A sedici anni non ancora compiuti decise di arruolarsi nell'esercito e nello stesso periodo debuttò nella vita pubblica francese. Per alcuni anni prese parte alle campagne militari, nelle quali dimostrò il suo carattere coraggioso, senza però ottenere riconoscimenti per i suoi meriti  militari.

Dopo l'esperienza militare, incontrò  Madame de Chevreuse, la prima delle tre donne che più influenzeranno la sua vita. Per sua intercessione ebbe la possibilità di avvicinarsi alla regina   

In tale periodo si trovò di fronte ad alcune avversità tra cui la morte del padre e una ferita ricevuta durante la battaglia di Faubourg Saint Antoine nel 1652, a causa della quale rischiò la cecità.

Dopo la convalescenza, iniziò a frequentare i salotti di Madame de Sable e pose mano alle sue  Memorie e Massime che furono pubblicate  nel 1665. La pubblicazione gli permise di  entrare di diritto tra i migliori letterati del tempo.

Nello stesso anno iniziò la sua amicizia con Madame de la Fayette, che rimase al suo fianco sino alla fine della sua vita.

Dopo una lunga e tormentata malattia, Francois de La Rochefoucauld morì Parigi il 17 marzo 1680.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno  1965  (1442)

 

 

LARRETA ENRIQUE, (pseud. di ENRIQUE RODRIGUEZ de LARRETA)

(Argentina)

 

Nato a Buenos Ayres il 4 marzo del 1875, ivi morì nel 1961.

Si laureò in diritto e per alcuni anni insegnò storia nel collegio della sua città. Avvertì subito la passione per la letteratura e, essendo ricco di famiglia, abbandonò l’insegnamento.

Viaggiò a lungo in Europa anche per missioni diplomatiche affidategli dal governo argentino, visitò a fondo la Spagna dove nacque il suo capolavoro La gloria di don Ramiro (1908).

Nel 1910 andò a Parigi come ambasciatore del suo paese e vi rimase per sei anni, dopo di che tornò a Buenos Ayres preceduto dalla fama letteraria acquistata in Europa con le sue opere.

Fra queste sono da citare: Zagoibo o il romanzo della pampa (1925),  La naranja (1848), Sponde dell’ Ebro (1949), El Gerardo (1956).

Le poesie sono raccolte in La via della vita e della morte (1943).

Fu anche autore di drammi: El Lyniera (1932),  Santa Maria del Bien Aire (1936),  Passione per Roma (1937), La que buscaba don Juan (1945), Artemis e Discorsi entrambi del 1945, Tempi illuminati (1939) e  Memorie autobiografiche.

 

FILATELIA

ARGENTINA    Anno 1965  (710)

 

 

LARS CLAUDIA

(Armenia)

 

Nata in Armenia  nel 1899. Morta a San Salvador nel 1974.

Il suo vero nome era Carmen Brannon.  Trasferitasi in San Salvador  divenne una nota scrittrice salvadoregna e appartiene al gruppo degli scrittori dell’America latina. 

Scrittrice intimista, compose poemi tra cui sono noti Le stelle nel pozzo (1934) e Presenza nel tempo (1962).  La sua fu una lirica femminile, non di carattere femministico, permeata da una sensibilità ottocentesca. Cantò l’amore erotico; l’amore materno; la bellezza della maternità paragonandola allo spargere il seme nella terra dal quale germoglia una nuova vita.

Appartiene al gruppo di scrittrici dell’America Latina di cui fecero parte l’uruguaiana Juana Ibarborou, l’argentina Alfonsina Storni, l’uruguaiana Delmira Agustini e la cilena Gabriela Mistral.

La poesia di Claudia Lars è trasparente e allo stesso tempo profonda. Nel leggerla talvolta la forma fa dimenticare il messaggio, ma il contenuto apre visioni inedite alla sensibilità, comunicando uno stato di grazia che raramente si incontra nella poesia scritta da donne.

Tra le sue opere: Estrellas en el Pozo, (1934). Il romanzo Norte y Sur, (1946).  Donde Llegan los pasos, (1953).  Fábula de una Verdad, (1959).  Tierra de Infancia, (1959).  El Día de la Cruz , Presencia en el Tiempo, (1960).  Girasol, (1961).  Sobre el Angel y el Hombre, (1962). Del fino Amanecer, (1964). Nuestro Pulsante Mundo (appunti e visioni su un mondo nuovo, (1969).  Poesía Ultima, (1972).

 

FILATELIA

SALVADOR  Anno 1975 (809)

 

 

 

Larsson  KarL Stieg Erland

(Svezia)

 

Nato a Skellefteå, 15 agosto 1954. Morto a Stoccolma, 9 novembre 2004.

Cresciuto dai nonni materni, inizia a lavorare facendo i mestieri più vari. Nel 1983 diventa grafico presso l'agenzia di stampa svedese Tidningarnas Telegrambyrå. Poco alla volta si orienta verso il giornalismo diventando critico letterario (romanzi polizieschi e fumetti soprattutto).
Nel 1995, dopo l'omicidio di cinque ragazzi a Stoccolma per mano di estremisti di destra, lascia Tidningarnas Telegrambyrå per fondare la rivista trimestrale EXPO, con intenti antirazzisti, rivista che sarà schierata in prima linea contro il rigurgito neofascista in Svezia

Dieci anni dopo pubblica (con Mikael Ekman) Sverigedemokraterna: den nationella rörelsen ("Democratici svedesi: il movimento nazionale"). Comincia a tenere conferenze in tutto il mondo, Londra compresa, dove viene invitato da Scotland Yard, con cui inizierà a collaborare. In più occasioni riceve minacce di morte.

Politicamente, Stieg Larsson fu inizialmente un attivista della Kommunistiska Arbetareförbundet (Lega Comunista dei Lavoratori), che lasciò di sua volontà nel 1987 in contrasto con la scarsa democratizzazione dei Paesi del socialismo reale.

Grande fan di Pippi Calzelunghe,  il personaggio creato da Astrid Lindgren, Larsson è stato anche lettore appassionato e profondo conoscitore di fantascienza.

Sino al 2004, anno della sua morte, Larsson aveva pubblicato solamente saggi sulla democrazia svedese e sui movimenti di estrema destra. Solo poco prima di morire Larsson contattò una delle principali case editrici svedesi, la Norstedts, e consegnò una serie di tre romanzi polizieschi che costituiscono la trilogia Millennium.

La trilogia è composta da:

Uomini che odiano le donne (Män som hatar kvinnor), 2006.,  La ragazza che giocava con il fuoco (Flickan som lekte med elden), 2007, La regina dei castelli di carta (Luftslottet som sprängdes),  2009.

 

FILATELIA

SVEZIA Anno 2010

 

 


LASCHER-SCHULER  ELSE

(Germania)

 

Nata a Wuppertal-Elberfeld in Vestfalia nel 1869. Morì a Gerusalemme nel 1945.

Discendente da una famiglia ebraica, educata in un ambiente dell’alta borghesia, sposò nel 1894 il medico Berthold Lascher e si trasferì a Berlino. Il matrimonio durò solo cinque anni.  Anche un secondo matrimonio non durò lungo. Nel 1933 abbandonò la Germania  e dopo alcuni anni di peregrinazione, si stabilì a Gerusalemme

Di lei qualcuno scrisse che  era “l’incarnazione lirica dell’ebraico e del tedesco in una sola persona”.

Di spirito libero e di natura fantasiosa amava frequentare il mondo letterario e artistico di Berlino, in particolar modo i circoli legati all’espressionismo. Fu amica e corrispondente dei massimi esponenti dell’avanguardia da Kraus, a Werfel a Walden, che sposò. Con l’avvento del nazismo fu costretta a lasciare la Germania e a rifugiarsi in Svizzera prima di partire per la Palestina.

La sua opera è caratterizzata da una profonda nostalgia e da una religiosità che affonda le sue radici nell’ebraismo.

Autrice di drammi e prose,  ottenne  nel 1932 il Premio Kleist.

Scrisse La notte di Tino di Bagdad  (1907), I Wupper (1909), il romanzo Il mio cuore (1912), Il principe di Tebe (1914), Malik (1919), Il mio pianoforte azzurro (1943). Nelle opere  prevale il tema della persecuzione degli ebrei che è preminente in Arturo Aronymus e i suoi padri (1932) e in altre opere pubblicate postume.

Le sue opere furono incluse dai nazisti tra quelle proibite dal regime. Vennero  raccolte nel 1985 in volumi che contengono anche la versione integrale delle Ballate ebraiche apparse nel 1913.

 

FILATELIA

GERMANIA OCC.  Anno 1975  (677)

 

 

 

Latif Shah Abdul Bhitai

(Pakistan)

 

Nato nel 1689. Morto nel 1752

Poeta pakistano  venerato ancora oggi nel suo paese.

Nato in una rispettabile famiglia, si allontanò dagli agi per vivere una vita appartata e ascetica. Iniziò a viaggiare attraverso il paese per venire incontro alla gente comune, seguito dai suoi seguaci.  Sposò Bibi Saidha Begum che morì ancora in giovane età.

Latif scelse quale dimora un rifugio su una collina di sabbia (bhit), accanto al lago Kiran.

Fu autore di molte poesie. Si racconta che in punto di morte le bruciasse  ma un suo discepolo le riscrisse tutte, avendole memorizzate.

 

FILATELIA

PAKISTAN  Anno 1964  (206)

 

 

LAURENCE MARGARET

(Canada)

 

 Nasce nel 1926  a Neepava  (Manitoba)da una famiglia scozzese emigrata in America.

Si laureò nel 1947 e nello stesso anno sposò un ingegnere che seguirà negli anni  1950/1957 in Africa.

Scrittrice canadese, continua la tradizione ottocentesca con le opere The stone angel (1965),  The diviners (1974).  Altre opere: Cavalli nella notte, La prima volta di Rachel, Giocare col fuoco appartengono ad una saga di cinque romanzi, di cui anche L'Angelo di pietra fa parte, dedicata all'immaginaria cittadina di Manawaka.      

Ritiratasi nel 1973 a Lakefield, nell'Ontario, Margaret Laurence visse là fino al 1987, anno della sua morte.

 

FILATELIA

CANADA  Anno 1996  (1488)

 

 

Laurents Arthur

(USA)

 

Nato a New York il 14 luglio 1918.

Scrittore, librettista, sceneggiatore e regista, fu uno dei più  importanti esponenti del teatro americano, in particolar modo del teatro musicale.

Di genitori ebraici, dopo aver studiato presso la Cornell University, iniziò a lavorare come sceneggiatore per la radio nel 1945 e scrisse il suo primo dramma dal titolo Home of the Brave ("Casa del Coraggio") ambientato durante la seconda guerra mondiale. Durante il periodo del maccartismo fu  inserito nella lista nera di Hollywood tanto che per diversi anni molte delle sue sceneggiature rimasero volutamente nei cassetti degli studios.

Trascorse l’infanzia nel quartiere di Brooklyn (dove frequentò la Erasmus Hall High School, che ebbe tra i suoi alunni anche Barbra Streisand, Barbara Stanwyck, Neil Diamond e Mae West).

A lui venne affidata la scrittura del libretto di un nuovo musical che narrava la lotta tra due bande di giovani nella New York degli anni '50. Il libretto West Side Story ebbe notevole successo e diventò lo spettacolo che rivoluzionò la storia del musical americano e che permise Laurents di continuare una promettente carriera come uno tra i più autorevoli autori teatrali americani. (da Internet).

 

FILATELIA

GAMBIA Anno 1998 (2638), SAN MARINO  Anno 1999 (1620),  SIERRA LEONE Anno 1997 (2774).

 

 

 

Laurie James Hugh Calum

(Inghilterra)

 

Nato a Oxford l’11 giugno 1959.

Attore, scrittore, musicista e doppiatore britannico è noto al pubblico italiano per il suo ruolo nella serie televisiva Dr.House – Medical Division.

Nato da una famiglia molto ricca, è il minore di quattro figli (ha un fratello di sei anni maggiore di lui e due sorelle). È cresciuto a Oxford, dove si è formato alla Dragon School. Successivamente ha frequentato l’Eton College e poi il Selwyn College di Cambridge, alla facoltà di antropologia ed archeologia, dove ottiene un Third-Class Honours degree.

È  stato, come il padre,  un canottiere sia al college che all’università; nel 1977 ha vinto le Nazionali Britanniche, nella categoria juniores, prima di rappresentare, con il suo co-partner, il Britain Youth Team al Campionato Mondiale Giovanile del ‘77. Costretto ad abbandonare il canottaggio perché ammalatosi di mononucleosi, decide di unirsi alla compagnia teatrale dei Footlights di Cambridge.

Nel 1996 esordisce anche come romanziere, pubblicando il thriller comico The Gun Seller, uscito anche in Italia con il titolo Il venditore di armi. Il suo secondo lavoro, dal titolo The Paper Soldier, è inedito in Italia.

Nel 1998 ha partecipato ad un episodio della sitcom Friends e nel 2004 ha partecipato al film Il volo della Fenice, un remake dell’omonimo film del 1965.

Conosciuto soprattutto per aver interpretato personaggi inglesi prevalentemente comici, Laurie ha ottenuto vero riconoscimento con la serie della Fox Dr. House-Medical Division nella parte di un dottore misantropo, irascibile e poco socievole. Nel maggio 2007 è stato insignito dalla Regina Elisabetta con una decorazione per meriti speciali.

 

FILATELIA

GUINEA  Anno 2008  (Mic 5991)

   

 

 

LAVANT CHRISTINE  (pseud. di Ch. Thonhuiser)

(Austria)


Nata a  St. Stephan, Corinzia il 4 luglio 1915. Morì a Wolfsberg il 7 giugno 1973.

Ebbe una vita assai infelice. Colpita da malattia, considerò la poesia come uno sfogo e un’alternativa a ciò che le era stato negato. Non ebbe un’istruzione regolare e pertanto venne per lungo tempo misconosciuta e giudicata una mistica di provincia.

La sua poesia è a sfondo religioso, ma di una religiosità del tutto particolare tanto che L.von Ficker, un mecenate che si occupò di lei, ebbe a dire che le sue poesie sono delle “preghiere-bestemmia”, in quanto capovolgono, attraverso ardite metafore, immagini bibliche, interpretando la storia della salvazione dell’uomo come storia di dannazione.

Le sue poesie sono raccolte nei volumi La scodella del mendicante (1956), Il fuso sulla Luna (1959),  Il verso del pavone (1962).

Nel campo della narrativa scrisse Beruscha (1952) e altri quattro racconti nel 1969.

Ottenne il Premio Georg Trakl nel 1964 e nel 1970 il Premio Grosser östereichischer Staatpreis für Literatur”.

 

FILATELIA

AUSTRIA Anno 1998 (2085)

 

 

LAVATER JOHANN KASPAR

(Svizzera)

 

Nato a Zurigo il 15 Novembre 1741. Morto  il  2 Gennaio 1801.

Terminò gli studi ginnasiali sotto la guida di  JJ Bodmer e JJ Breitinger

 Nel 1769 prese gli ordini sacri nella chiesa di Zwinglian di Zurigo,e in essa rimase fino alla sua morte come diacono e  pastore. Con il suo fervore oratorio e la profondità genuina della sua convinzione  religiosa  Lavater ebbe una grande influenza personale, fu spesso consultato come un casista, e fu accolto con entusiasmo nei suoi viaggi in tutta la Germania. I suoi scritti sul misticismo erano molto popolari.

Nell’anno 1769, Lavater provò a convertire al cristianesimo Moses Mendelssohn, inviando lui una traduzione di Charles Bonnet Palingénésie philosophique, e chiedendogli  un dibattito pubblico che Mendelssohn rifiutò.

Il nome di Lavater sarebbe stato dimenticato se non avesse pubblicato il suo lavoro nel campo della fisiognomica, Physiognomische Fragmente zur Beförderung Menschenkenntnis und der Menschenliebe (1775-1778).

La fama di questo libro, trovò ammiratori in Francia, Germania e in Inghilterra. Le due fonti principali dalle quali Lavater sviluppò i suoi studi fisiognomici sono stati gli scritti del poliedrico italiano Giambattista della Porta, e le osservazioni fatte da Sir Thomas Browne nella sua Religio Medici (tradotto in tedesco nel 1748 e lodato da Lavater).

Come poeta, pubblicò: Lieder Christliche Lavater (1776-1780) e due poemi epici, Gesù il Messia (1780) e Joseph von Arimatea (1794), nello stile di Klopstock. Più rilevante per il temperamento religioso dei tempi di Lavater sono la sua introspettiva  Aussichte in die Ewigkeit (4 voll. 1768-1778), Geheimes Tagebuch von einem Beobachter seiner selbst (2 voll., 1772-1773), e Ponzio Pilato, oder der Mensch in allen Gestalten (4 voll., 1782-1785).

Nel 1774 Goethe conobbe intimamente Lavater, ma in seguito ebbe con lui uno scontro, avendolo accusato di superstizione e ipocrisia.

Lavater palesò una mistica indifferenza verso il cristianesimo storico, e, anche se considerato come un campione dell'ortodossia, era in realtà un antagonista del razionalismo.

Durante i suoi ultimi anni, l'influenza di Lavater svanì, anche a causa della sua vanità. Il suo comportamento durante l'occupazione francese della Svizzera lo condusse alla morte.

Nel 1799, durante la presa di Zurigo da parte dei francesi, Lavater, mentre cercava di placare gli aggressori, fu colpito da un granatiere infuriato, è morì un anno più tardi, dopo lunghe sofferenze sopportate con grande forza d'animo.

 Opere:  Vermischte Schriften (2 voll., 1774-1781),  Kleinere prosaische Schriften (3 voll., 1784-1785),  Nachgelassene Schriften (5 voll., 1801-1802),  Sämtliche Werke (poesie in 6 voll., 1836-1838),  Ausgewählte Schriften (8 voll., 1841-1844).

 

FILATELIA

SVIZZERA Anno 1941

 

Lavrenyov Boris Andreevich (pseud. di Boris Sergeev)

(Russia)

 

Nato a Kherson nel 1891. Morto il7 gennaio  a Mosca nel 1969)

Figlio di un insegnante di letteratura russa, nel 1905, all’età di 15 anni compose un poema di 1500 versi. Dopo che il padre gli fece notare gli errori metrici e i versi  non chiari, il giovane seppellì il manoscritto ai piedi di un albero di acacia.

Fuggito da casa, s’imbarcò su una nave a vela e dopo due mesi fu prelevato dalla polizia italiana. In seguito lo scrittore racconto tale esperienza in una sua opera.

Tornato a casa, Lavrenyov riprese gli studi e, nel 1909, s’iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Mosca, in cui si laureò nel 1915.

La prima pubblicazione avvenne nel 1911, quando il giornale “Kherson Rodnoi Kraj” accettò alcune sue poesie. Più tardi collaborò con poesie ad un  almanacco di poeti Simbolisti.

Negli anni successivi seguì la corrente futurista e pubblicò alcune poesie nell’Almanacco  Mezonin Poeziya nel 1913 e 1914.

Durante la prima guerra mondiale, militò come artigliere nell’esercito zarista, un’esperienza, a suo dire, assai proficua per il suo lavoro.

Scrisse un romanzo antibellico, subito ritirato dalla censura. Solo nel 1925 la storia fu ripubblicata.
Dopo la rivoluzione d’ottobre, spaventato da alcuni eccessi , seguì il consiglio del padre di ritornare a Mosca. Ma nella capitale si accorse che i suoi amici futuristi avevano travisato il concetto base delle loro poesie e perciò si allontanò da loro, entrando a far parte dell’ Armata Rossa solo per allontanarsi dalla città.

Servì su un treno blindato e  poi quale direttore d'artiglieria sotto il Comandante Podvoisky. Ferito ad una gamba, ritornò  a Mosca.

In seguito lavorò come corrispondente a Samara e a Tashkent per giornale “Krasnaya Zvezda”. In quel periodo scrisse  varie raccolte di racconti.

Nel dicembre del 1923, tornò a Leningrado, e  fu smobilitato nella primavera del 1924.
Nello stesso anno pubblicò Rasskaz o Prostoi Veshchei. L’anno successivo si dedicò al teatro. 
Nel 1926 diede alle stampe Nebesnii Kartuz, una parodia di Sherlock Holmes in versione sovietica.   .
Con La caduta della Repubblica di Lit  (1926) si occupò del genere satirico, descrivendo un immaginario intervento straniero nella Russia meridionale e la creazione di una cosiddetta repubblica democratica, con l'aiuto di "Nautilia", con evidente riferimento all’Inghilterra.

L'anno successivo pubblicò Il settimo Satellite (Sedmoi SputnikThe whole street was peeling. )

Risale al 1927 la pubblicazione di Commendant Pushkin, e al 1928 quella di Xilografia di lavoro (Graviura nd Dereve) dove affronta i problemi della intellighenzia e della cultura.

Nel 1927, in onore del 10 ° anniversario della Grande Rivoluzione socialista d’ottobre, scrisse un lavoro drammatico, La rottura (Razlom), che rimase in scena continua per circa 50 anni.

Lavrenyov fu uno dei creatori del dramma  eroico-rivoluzionario  e del dramma politico, come Voce dell’America (Golos Ameriki) (1950).

Nel corso degli anni, molti sue opere sono state adattate per il film.

Lavrenyov fu conosciuto sia come socialista-realista e sia socialista-romantico. Lo scrittore accettò entrambi i ruoli affermando che egli si adoperò per amalgamare un  "sano romanticismo rivoluzionario con una visione realistica della vita". Nel 1930, egli riassunse il suo atteggiamento verso la letteratura in questo modo: "La letteratura deve essere chiara, basata su un piano fantastico che  potrebbe essere creduto ....La  letteratura dovrebbe essere  eccitazione e brivido”.

Lavrenyov fu  anche un pittore dilettante.

Boris Lavrenyov è morto il 7 gennaio 1959 a Mosca.

 

FILATELIA  USSR , 1991,

URSS,  Anno  1991,  Busta postale.

 

 

 

LAWRENCE EDWARD THOMAS

(Inghilterra)

 

Nato a Tremadoc, Galles, il 16 agosto 1888. Morto a Bovington, Dorset, il 19 maggio 1935.

Fu agente segreto, ufficiale britannico, archeologo e scrittore. Nella sua vita avventurosa usò molti pseudonimi tra cui  T.E. Smith, T.E. Shaw e John Hume Ross, ma è soprattutto  meglio conosciuto col nome di Lawrence d’Arabia in quanto fu uno dei capi della rivolta araba di inizio Novecento.

Nella sua veste di archeologo fu mandato al Cairo come ufficiale dei servizi segreti inglesi durante la prima guerra mondiale: divenne leggendario per aver organizzato la rivolta delle tribù arabe contro i turchi (1916-17). Dopo la guerra, amareggiato per la politica adottata dagli inglesi verso gli arabi, si dimise (1922) e si arruolò come aviere sotto falso nome nella RAF. Smobilitato nel 1935, si trasferì a Dorset: morì a Bovington Camp [Dorsetshire] nel '35, pochi mesi dopo in un incidente automobilistico.   Per la sua attività militare fu decorato con la legion d'Onore.  

Nel 1926 pubblicò privatamente, in pochissime copie, autocensurato in molti passi autobiografici scottanti (su consiglio di G.B. Shaw), il resoconto della sua impresa: I sette pilastri della saggezza, uscito poi in edizione ridotta nel 1927 con il titolo Rivolta nel deserto. Autoritratto complesso, il libro uscì in edizione integrale nel 1936. Riflette il gusto esoticizzante di opere del genere.

Lawrence è autore anche de La fonte. (in edizione italiana il libro uscì col titolo L'aviere Ross, nel 1955) in cui l’autore narra con toni allucinati la sua esperienza di aviere della Raf.

 

FILATELIA

BURKINA FASO Anno 1955 (928), ,  GUYANA Anno 1999 (5007),  NICARAGUA Anno 1994 (1885),  SAO TOME’ & PRINCE  Anno 1990 (607).   Nel 1963 le Poste inglesi hanno emesso due annulli speciali illustrati.

 

 

 

LAWSON HENRY

(Australia)  

 

Nasce a Gtrenfell, Nuovo Galles meridionale, ,  il 17 giugno 1867. Muore a Sydney il  2 settembre 1922).

Sua madre,  Louisa Lawson (1848-1920), fu un'importante figura nella lotta per il suffragio femminile, editrice e proprietaria del giornale “The Dawn”;  suo padre, Niels Larsen, era un pescatore norvegese che emigrò in Australia.  Dopo la nascita di Henry, il cognome delle famiglia venne inglesizzato in Lawson.

A sette anni, per una infezione alle orecchie diventa sordo. Dopo aver lasciato la scuola a causa della malattia, lavora col padre nell’edilizia, poi come pittore. Nel frattempo frequenta una scuola per completare la sua formazione, aiutato in questo dalla famiglia che ebbe su di lui grande influenza. 

Nel 1888 viene pubblicata la sua prima storia His Father's Mate.

Nel 1896  si sposa ma si separa presto dalla moglie dopo un soggiorno a Londra (1900-1902).

Pur dedito all’alcool, fu una delle celebrità più note in Australia. Purtroppo i suoi concittadini lo incontravano per le strade di Sydney, particolarmente a Circular Quay a mendicare. Fu più volte arrestato e imprigionato nel carcere di Darlinghurst, una esperienza che raccontò nel volume One Hundred and Three (103) - il numero della sua cella – pubblicato nel 1908.

Alla sua morte, data la notorietà e la fama acquistata in tutta l’Australia,  ebbe un funerale di stato, presenziato dal primo ministro W. M. Hughes e da suo cognato Jack Lang (politico australiano), e da migliaia di cittadini.

Nonostante la sua vita difficile, ma in omaggio della sua opera Henry Lawson venne rappresentato sulle banconote da 10 Dollari Australiani emesse nel 1966, quando la valuta decimale fu introdotta per la prima volta in Australia. La banconota venne sostituita nel 1993 quando furono introdotte le banconote in polimero. Su di esse lo scrittore venne ritratto con lo sfondo della città di Gulgong in New South Wales.

Tra le sue opere maggiori sono da ricordare:  Gente del Bush (raccolta), I gerani della signora Spicer (romanzo breve), Racconti australiani (raccolta), When I was King and other verses (raccolta di versi), For Australia and Other Poems (raccolta di versi), The Country I Come From (raccolta), Children of the Bush (raccolta), Triangle of Life and Other Stories (raccolta), St Peter (poema),.A Child in the Dark, and a Foreign Father (storia), In the days when the world was wide (raccolta di versi), Joe Wilson and His Mates (raccolta), On the Track (raccolta), Verses, Popular and Humorous (raccolta di versi), While the Billy Boils (raccolta, include The Drover's Wife) .

Scrittore di poemi e di racconti diffusi anche tra la gioventù, tra cui White the Bikky Boils, On the Track and Over, The Sliprails, rappresenta con vivo rilievo la vita delle foreste.

Nelle sue opere descrive le condizioni della realtà australiana. Appartiene alla corrente narrativa del Novecento che vuole trasformare gli avvenimenti e le esperienze del secolo precedente fornendo una immagine del passato e del presente australiano in cui la nazione possa riconoscersi.

 

FILATELIA 

AUSTRALIA  1957, 1991  (1227)

 

 

  

LAXNESS  HALLDOR KILJAN

(Islanda)

 

Nacque a Reykjavik il 23 aprile 1902.

Di famiglia contadina il cui  patronimico era Gudhjonsson, fu da lui sostituito col nome della compagna di suo padre Laxness.

Visse una vita errabonda attraverso l’Europa e l’America. Sin dall’età giovanile fu aperto a vari influssi tra cui il misticismo che lo portò a convertirsi al cattolicesimo e ad entrare nel convento di Saint Maurice-de-Clervaux nel Lussemburgo. Ma ne uscì presto per riprendere la sua attività di scrittore.

Aveva esordito in campo letterario con Il figlio della natura (1919), contenente ricordi personali; e Lettere a Laura (1919). Dopo l’uscita dal convento seguì  Sotto la sacra vetta (1924), Il punto di vista cattolico del 1925. e Il grande tessitore del Kashmir (1927), un romanzo caotico e contraddittorio.

Viaggiò attraverso l’America e la Russia e i contatti con i due popoli diversi lo spinsero a scrivere  saggi poi raccolti in Il libro del popolo (1929).

In seguito si diede alla vita politica, considerandosi un “socialista di sinistra”. E in questa prospettiva scrisse cicli narrativi: quello di Salta Valka con i romanzi Tu, pura vite! (1931), L’uccello sulla spiaggia (1932); la tetralogia su Olafur Karason Liosvikingur La luce del mondo (1937), Il castello del paese dell’estate (1938), La casa dello scaldo (1939), Bellezza del cielo (1940).

Il periodo della seconda guerra mondiale gli ispirò una trilogia su Jhòn Hrggvidsson: La campana dell’Islanda (1943),  La fanciulla bionda (1945), Incendio a Copenhagen (1948).

Fra le opere del secondo dopoguerra si ricordano la satira antiborghese La stazione atomica (1948) e il romanzo  parodistico Eroica (1948).  Autobiografica è l’opera Partii da casa (195().

Molto attivo nel movimento comunista dei “Partigiani della Pace” venne insignito del Premio Stalin e nel 1955 dal Premio Nobel.

Nell’ultima fase della vita scrisse romanzi a sfondo autobiografico Sul campo, a casa (1975), Ero giovane (1976), La saga del signore del mare (1978), L’anno della Grecia.

 

FILATELIA

ISLANDA  Anno 2002  (957) ,  SVEZIA  Anno 1995  (1347) ,

 

 

Lazar Lagin Yosifovych

(Russia)

 

Nato nel 1903. Morto nel 1979. 

Lazar Lagin (nato Lazar Ginzburg), scrittore  satirico e scrittore per bambini. E' conosciuto per il suo libro «Il vecchio Hottabych» (1937), una favola (molto colorita a favore della ideologia comunista) in cui racconta la storia di un genio che viene liberato dalla sua prigionia da uno scolaro sovietico. Il genio, come prevedibile, ha qualche difficoltà ad adattarsi alla vita moderna e allo stile di vita comunista. Dal libro,  molto popolare tra i bambini, è stato tratto un film nel 1956.

 

FILATELIA

BIELORUSSIA 2003/04/12, Annullo speciale e Belarus , 2003,  Cartolina postale

 

 

LAZAREVIĆ LAZA

(Serbia)

 

Nato a Šabac nel 1831. Morto a Belgrado il 10 gennaio 1891.

Scrittore, psichiatra e neurologo. L'interesse primario di Lazarević fu per la scienza della medicina, ma la letteratura fu per lui la letteratura una vocazione e si considerò anche un uomo di lettere tanto che fu uno dei migliori scrittori serbi del 19 ° secolo. E 'stato spesso indicato come il serbo Turgeniev .

Lazarević visse la sua infanzia nell'atmosfera di una tipica famiglia patriarcale serba. Perse il padre all’età di undici anni e la madre subito assunse  la cura dei figli, favorendo  un profondo sentimento di unità familiare e di affetto, che ha influenzò Lazarević per tutta la sua breve vita.

Studiò a Belgrado dal 1866 fino al 1871, prima di andare a studiare all'estero. A Belgrado frequentò la scuola superiore e nel 1867 entrò alla facoltà di giurisprudenza di Belgrado ma ben presto decise che la medicina era la sua vera vocazione.

Il periodo della vita di Lazarević come uno studente a Belgrado (1866-1871) favorì lo sviluppo della sua notevole attività intellettuale. Nel 1867 partecipò al secondo incontro della  Omladina Ujedinjena Srpska, una organizzazione giovanile, di ispirazione romantica, che si era assunta il compito, di unire i serbi,  al fine di aumentare la coscienza nazionale e la cultura  considerata come mezzo per raggiungere la liberazione di tutti i serbi. 

Lo sviluppo generale della vita intellettuale serba nel 1860 portò i giovani verso un crescente interesse per la cultura europea, in particolare la letteratura e le riviste letterarie “Danica” (1860) e “Matica” (1866) a Novi Sad e Stojan Novaković, di “Vila” (1863) a Belgrado contenevano molte traduzioni dalle letterature francese, tedesca, russa e inglese. Lazarević, assorbito  dalle prospettive politico-letterarie che venivano proposte, si assunse il compito di tradurre Gogol, un lavoro che ebbe una   influenza profonda su Svetozar Markovic e altri membri della Omladina.

Tra la sua produzione letteraria, modello di perfezione stilistica e di intensità espressiva, meritano rilievo le novelle La Tedesca (1872), La prima volta col padre al mattutino (1879), Sei racconti (1886).

Nei suoi scritti fu  difensore della società patriarcale serba, da lui considerata insuperabile modello morale e garanzia di stabilità economica. La sua prosa è adombrata da un velo di tristezza, che è riflesso anche dell'amarezza a lui derivante dal proprio personale destino umano.

Lazarević morì a Belgrado alla giovane età di 39 anni, vittima della tubercolosi .

 

FILATELIA

SERBIA Anno 2011,  (402)

 

 

 

 

Lazarus Emma

(USA)

 

 Nata a New York nel 1849. Morta nel 1887.

Poetessa americana cominciò ad affermarsi nel 1883 per il suo sonetto “Il nuovo colosso”, parte del quale è stato inciso  su bronzo alla base della Statua della Libertà nel 1912.  Il sonetto era stato sollecitato da William Maxwell Evarts come donazione ad un’asta per raccogliere fondi per la costruzione del basamento della statua.

Quarta di sette figli di ebrei portoghesi sefarditi, giunta in America nel periodo coloniale, studiò letteratura americana ed europea e lingue europee tra cui il tedesco il francese e l’italiano. I suoi scritti attrassero l’attenzione di Ralph Waldo Emerson, col quale mantenne i rapporti fino alla morte.

Lazarus è sepolta nel cimitero di Beth-Olom a Brooklyn.

Scrisse poesie originali e adattamenti da poesie tedesche e italiane, in particolar modo quelle di Goethe ed Heine. Fu pure autrice di un romanzo e di due commedie.

Lazarus, data la sua discendenza ebraica, cominciò ad interessarsi del problema ebraico dopo la lettura del romanzo di George Eliot Daniel Deronda e dopo essere venuta a conoscenza dei  pogrom russi del 1880.

Si occupò degli immigrati europei affluiti a New York negli anni intorno al 1882 e si prodigò ad insegnar loro a diventare autosufficienti.

Ciò ha condotto Lazarus a scrivere articoli sull’argomento. Inoltre iniziò a tradurre le opere dei poeti ebrei in inglese.

Ritornò in visita in Europa  due volte, nel maggio del 1885, dopo la morte del padre, e ancora nel settembre 1887.

Morì New York  molto probabilmente colpita dal morbo di Hodgkin.

E’ conosciuta come  precorritrice del movimento sionistico e cominciò a parlare a favore della creazione di uno stato ebraico un decennio prima che Herzl cominciasse ad affrontare il problema.

 

FILATELIA

TURKS & CAICOS Anno 1985  (fog. 58)

 

 

LAZECNIKOV  IVAN IVANOVIC

(Russia)

 

Nacque a Koloma nel 1792.  Morì  a Mosca nel 1869.

Fu direttore del ginnasio di Penza (1821-1837), poi vice-governatore a Tver' e a Vitebsk. Scrisse il suo primo romanzo storico, genere ancora poco diffuso nella Russia del tempo, L'ultimo Novik (1831-1833), sul periodo di Pietro il Grande.

Suo capolavoro è La casa di ghiaccio (1835), che si svolge all'epoca della zarina Anna, ma è pieno di echi del movimento e dell'ideologia decabrista. Scrisse poi Basurman (1838).

Per il teatro scrisse: Opricnik (1843) musicato poi da Ciaikovskij . (da Enc. Le Garzantine)

 

FILATELIA

Russia  2007  Annullo  speciale.

 

 

LEACOCK  STEPHEN  BUTLER

(Canada)

 

Nato a Sweanmoor, Hampshire, Inghilterra, il 30 dicembre del 1869, morto a Toronto il 28 marzo del 1944.

Si trasferì con la famiglia in Canada e visse la gioventù in una fattoria. Frequentò scuole private. L’infanzia non fu molto felice, Il padre, alcolizzato, se ne andò di casa e non ritornò più.

Il giovane frequentò l’Università di Toronto. Un periodo duro durante il quale riuscì a pubblicare  The Varsity.

Fu professore all’università MacGill di Montreal e nel 1906 pubblicò il saggio Elementi di scienze politiche.

Ma non si occupò solo di economia. A lui si devono numerosi saggi, una autobiografia e molti raccolti intrisi di fine umorismo.

 

FILATELIA

CANADA  Anno  1969   (425)   

 

 

LEAL ALVARO MENENDEZ

(El Salvador)

 

Nato a Santa Ana, il 13 marzo de1931, drammaturgo, narratore, giornalista, e poeta.

Entrò nell’Accademia militare, ma venne allontanato per aver  scritto una poesia “sovversiva”. Collaborò con “El diario de Hoy” fino a 1953, quando fu arrestato per cospirazione contro il regime.  Lavorò spesso nel campo radiofonico e televisivo.

Ha vissuto in Messico, Guatemala e in Europa e in Africa dove per due anni è professore presso l'Università di Algeri..

Ha scritto ventitre  23 commedie, sette libri di racconti, tre romanzi e poesie. Il suo lavoro più diffuso Luz Negra, rappresentato con grande successo in patria e all'estero, ha vinto nel 1965 il primo premio al Concorso del Teatro Quezaltenango, durante i Giochi Floreali Centroamericani.

Durante la carriera letteraria ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue opere, alcune delle quali sono: "La chiave" (1962), "Wonderful e Short Stories" (1963) , La strana abitante, El Circo y Otras Piezas Falsas (1965), La città, la casa di tutti" (1966), "Una corda di nylon e d’oro (Premio Nazionale per la Cultura nella storia, 1968), "Rivoluzione nel paese che ha costruito un castello di fate" (Premio "Miguel Angel Asturias (1970), "L'illustre famiglia androide" (1972).  "I vizi del padre" (1978), ,  Dos Ciegos en la Muralla China,(1974),  Il ciclismo ai piedi del muro (2000), La bici sul muro (1991), "Hacer el Amor en el Refugio Atómico"

Tra le sue opere inedite: Un pizzico di Pan (commedia).

 

FILATELIA

El SALVADOR  Anno 2005  (1599)

 

 

LEAR EDWARD

(Inghilterra)

 

Ultimo di ventun fratelli, Lear nasce a Holloway (Londra)  il 12 maggio 1812. Trovatosi nella necessità di guadagnarsi la vita, inizia a quindici anni ad illustrare e disegnare uccelli e lo fa con tale abilità e talento da essere a diciannove anni assunto presso  la Società zoologica di Londra.

Nel 1832 pubblica la sua prima opera organica di disegni a colori dal titolo Illustrations of the Family of Psittacidae. Prepara molti disegni per vari naturalisti. Raggiuge tale rinomanza che il conte di Derby gli affida l’incarico di dipingere a colori gli esemplari zoologici della sua tenuta di Knowsley.  Entrato nelle grazie del conte e in particolar modo dei suoi nipoti, Lear disegna e scrive per loro il Libro delle sciocchezze, che, dato più tardi alle stampe, lo rese celebre.

Dal 1836 oltre al disegno degli animali alterna quello dei paesaggi. Nel 1837, a causa della salute precaria, si trasferisce a Roma, dove allestisce uno studio. Da Roma si spinge a visitare diverse parti d’Italia;  va in Corsica, in Albania, in Grecia, in Turchia, Egitto, Siria, Palestina, persino in India dove fu ospite  del viceré lord Northbrook. Di tutti questi viaggi rimane traccia nei Journals e in numerosissimi disegni di gusto classicheggiante, assai diversi da quelli umoristici e grotteschi che illustrano le sue opere ricche di humour.

Dal 1837 in poi fa sporadici viaggi in Inghilterra e fu in una di quelle occasioni che nel 1845, ha l’onore di dare lezioni di disegno alla Regina. Nel 1850 la Royal Academy ospita una mostra dei suoi disegni,

Amico di Tennyson, fin agli ultimi anni della sua vita, trascorsi per lo più a Sanremo, gode fama di brillante conversatore.

Muore a Sanremo il 30 gennaio 1888.

Tra le sue opere vanno ricordate Il libro dei nonsensi (1846),  Ancora nonsensi, vignette. Canzoni botanica (1872), Liriche buffe; un nuovo libro di nonsensi (1877), Nonsense Drolleries, The Owl and the Pussy-Cat, the Duck and the Kangaroo (1889). Nel 1889 illustra una edizione delle poesie di Tennyson.   Una raccolta di lettere di Lear viene stampata nel 1911. Postumi sono pure stampati The Jumblies and Other Nonsense Verses (1900) nonché nel 1952 una scelta di ‘Journals’ inediti.

Il suo nome è uno dei primi in cui i bambini inglesi, quando incominciano a leggere, si imbattono e cominciano ad amare. A ciò li induce la forma metrica dell’Autore, il limerick. Si tratta di una breve forma rimata e ritmata (aabba) di origine settecentesca. Lear  portò alla perfezione il genere del  nonsenso, grazie ad un uso originalissimo della cantilena del limerick,  facendo sì che il ritorno finale della rima  e delle parole iniziali suggellasse l’istantanea colorata e caricaturale di personaggi, abitanti un mondo astrattamente folle.

Il gusto del paradosso, dell’ironia, per altro verso presente in Lewis Carroll, rappresenta nella letteratura vittoriana una reazione al conformismo, una celebrazione della logica dell’assurdo,

OPERE: Limerick e nonsensi.  Sulla rivista di letteratura giovanile “LG Argomenti”, Genova, 1993, n.1, gennaio-marzo, p. 49, si legge “Limerick è  il nome di una città del sud dell’Irlanda, nelle vicinanza del fiume Shannon, ed è anche il nome di un tipo di breve poesia  popolare che una volta pare venisse recitata in coro con accompagnamento musicale. Non si hanno prove certe che spiegano i motivi per cui il nome della città sia passato ad indicare quel tipo di filastrocca. Uno studioso inglese ha avanzato l’ipotesi che l’origine del limerick debba collegarsi all’attività di una brigata militare, formatasi nella città di Limerick, per andare a combattere in Francia agli ordini e al soldo di Luigi XIV, il famoso Re Sole. L’ipotesi si basa sul fatto che, a quanto pare, nei primi limerick appaiono come protagonisti gli uomini di quel gruppo militare. I soldati della città di Limerick certamente non saranno stati raffinati ed eleganti signori in cravatta e doppiopetto, ma piuttosto rudi e bruschi giovanotti. Pare che quei militari si divertissero per passare il tempo ad inventare delle stroffette in versi, forse prendendosi in giro fra di loro e dicendosene magari di tutti i colori. Si sa come fanno e parlano e cantano i soldati quando si trovano in gruppo. Se tra di loro, nei momenti di allegria collettiva, cantavano e inventavano versi e strofe si sarà trattato certamente di antiche filastrocche popolari riutilizzate per l’occasione.

Si dice che i primi limerick fossero abbastanza indecenti e sconci. In quella brigata di irlandesi ciascuno inventava e cantava la propria filastrocca. Poi tutti in coro la ripetevano. Ma sarà andata veramente così? Chi lo sa!

Secondo un’altra congettura il nesso tra il nome della città di Limerick e il componimento in versi pare debba spiegarsi con un gioco di composizione di versi scherzosi che obbligava a ripetere il ritornello: “Will you come up to Limerick?”

Quel che si sa bene è come è fatto un limerick, nel senso di strofetta. Il limerick è una poesia senza senso, uno scherzo in versi, una bizzarrìa divertente. Quel che dice è pura invenzione. Per esempio

 

                    C’era   vecchio di   Dronero                         C’era una signorina di Lodi    

                    Che leggeva con un piede in aria Omero;    Di cui tutti cantavano le lodi;

                    Quando dal crampo si sentì trafitto              Si dedicava insieme all’arpa

                    Saltò giù dalla rupe a capofitto,                     e alla pesca della carpa,

                   Così finì quel vecchio di Dronero                  Quella compita signorina di Lodi.

                                                                                                                                                (C. De Luca)

 

FILATELIA

GRAN BRETAGNA  1988 (1334/37), MALTA  Anno 2012

 

 

 

LEBLANC MAURICE

(Francia)

 

Nato a Rouen nel 1864. Morto a Perpignan nel 1941.

Giornalista, autore di  racconti, conobbe la notorietà a seguito di una serie di libri polizieschi che hanno per protagonista il ladro-gentiluomo Arsenio Lupin.

La serie iniziò nel 1907 con Arsenio Lupin ladro-gentiluomo, cui seguirono Arsenio Lupin contro Herlock Sholmes (1908), L’aguglia cava (1909),  813  (1910),  I tre delitti di Arsenio Lupin (917 e altri.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1996  (3008)

 

 

LECONTE DE LISLE  CHARLES-MARIE

(Francia)

 

Nato a Saint Paul, Reunion nel 1818. Morto  a Louvenciennes nel 1894.

Partecipò al movimento fourierista, collaborò a «La Phalange» e a «Démocratie pacifique», fu poi tra i promotori del parnassianismo.

Di idee repubblicane e progressiste, fu tra l'altro propugnatore dell'abolizione della schiavitù dei neri nelle isole, contro i suoi stessi interessi. Accolse con entusiasmo i moti del 1848, ma se ne ritirò deluso dopo il colpo di stato bonapartista del 1851. Si guadagnò da vivere con lavori editoriali e traduzioni di classici greco-latini. Nel 1886 fu proprio lui a succedere a Hugo all'Académie.

La sua poetica anti-romanticista è espressa nella prefazione alle Poesie antiche (Poèmes antiques, 1852). A esse seguirono le Poesie barbare (Poèmes barbares, 1862), Poesie tragiche (Poèmes tragiques, 1884), e le postume Ultime poesie (Derniers poèmes, 1895). Scrisse anche volumi divulgativi in cui espresse le sue convinzioni laiche (si ricorda una sua "Storia popolare della rivoluzione francese" Histoire populaire de la révolution française, 1871).

La poesia di Leconte-de-Lisle si oppone all'effusione romanticista dei sentimenti, ma non rifiuta l'uso fastoso delle parole. Ammira la civiltà ellenica, ideale di bellezza classica, ma è attratto anche dalla natura selvaggia. In questo gioco di contrasti e di sfumature, condotto con uno stile fervido ma anche impassibile, sono le caratteristiche fondamentali del movimento parnassiano.   (da  Le Garzantine)

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1978  (1988)

 

 

LEDUC  VIOLETTE

(Francia)

 

Nato a Valenciennes nel 1907, morì a Faucon nel 1972.

La sua opera è tutta costruita sulla sua autobiografia, sui ricordi dell’infanzia, sui rapporti con la madre e sulla sua omosessualità.

Il primo romanzo L’asfissia del 1946 rimase ignorato dalla critica e dal pubblico e lo stesso destino ebbero L’affamata  (1949) e altre opere. Solo nel 1964 attirò su di sé l’attenzione con l’opera La bastarda.

Scrisse altri testi tra cui La follia in testa (1970) e La caccia all’amore, uscito postumo nel 1973.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1980  (2095) 

 

 

lee harper nelle

(USA)

 

Nata  a Monroeville, Alabama il 28 aprile 1926.

Nelle Harper Lee, figlia dell’avvocato Amasa Coleman Lee, ex redattore di un giornale e proprietario, era la  più giovane di quattro figli.  Maschiaccio per natura (come uno dei suoi primi personaggi femminili, la Scaut di Il buio oltre la siepe, trascorse una infanzia spensierata con il compagno di giochi Truman Capote.

Diplomatasi nel 1944 presso la Monroe County High School a Monroeville, si iscrisse al collegio femminile di Montgomery per conseguire la specializzazione in legge. Durante gli studi si occupò di diverse pubblicazioni studentesche in qualità di redattrice. Non completò la laurea in giurisprudenza e, dopo aver trascorso un breve periodo ad Oxford, trovò un impiego presso la  Eastern Air Lines e vi rimase fino al 1958. Dopo di che si dedicò alla scrittura per completare nel 1959 il romanzo Il buio oltre la siepe che divenne subito un best seller e fu premiato col Pulitzer per la narrativa nel  1961. To Kill a Mockingbird details

Molti dettagli di Buio oltre la siepe sono apparentemente autobiografici. Come Scout, la figlia di un rispettato avvocato di una piccola città dell'Alabama e il suo amico Dill, ispirato dall’amico d'infanzia Truman Capote.

Dopo la pubblicazione del Buio oltre la siepe, pose mano ad un secondo romanzo, Il lungo addio, rimasto incompiuto.  Durante la metà degli anni 1980, sulla scia del successo del libro dell’amico Capote A sangue freddo, cominciò ad occuparsi della stesura di una storia analoga, ma l’abbandonò ritenendosi insoddisfatta del lavoro.

Sebbene il suo primo romanzo avesse ottenuto un enorme successo, Lee non proseguì nella sua carriera letteraria, anche se lavorò per anni ad un libro di saggistica.

Nel giugno 1966, Lee fu una delle due persone nominate dal presidente Lyndon B. Johnson al Consiglio Nazionale delle Arti.

Nel 2007, fu premiata con la Medaglia Presidenziale della Libertà, da George Bush.

 

FILATELIA

GUINEA  Anno 2008  (3785).

 

 

LEFEBVRE de  LABOULAYE  ÉDOUARD RENÉ

(Francia)

 

Nasce a Parigi il 18 gennaio 1811.

Studia diritto e contemporaneamente, con la collaborazione del fratello Charles,  cura la conduzione di una fonderia di caratteri tipografici. Ma nel 1842, ottenuta l’avvocatura e l’iscrizione al foro di Parigi, abbandona l’industria.. Nel 1839 pubblica un saggio la Storia del diritto delle proprietà fondiarie in Europa da Costantino ai nostri giorni, opera premiata dall’Académie des Inscriptions, come altre due sue opere Ricerche sulla condizione civile e politica delle donne dai Romani sino ai giorni nostri (1843)  e Saggio sulle leggi criminali dei Romani concernenti la responsabilità dei magistrati (1845).

Nel 1845 viene eletto membro dell’Accademia stessa.

Nel 1849 occupa la carica di professore di legislazione comparata al Collegio di Francia. Collabora al periodico “Debats” e nel 1855 fonda la “Rivista storica di diritto”.

In politica,  esponente dell’opposizione liberale,  combatte la politica autoritaria del secondo Impero. Solo sotto il ministero Ollivier, che gli sembra vicino alle sue idee, cessa ogni opposizione al governo.

Dopo la caduta dell’Impero viene eletto all’Assemblea Nazionale, fa parte del centro-sinistra e sostiene Thiers. Nel 1875 viene eletto senatore inamovibile nella lista approvata dalla Assemblea Nazionale. Nel 1873, pur avendo cessato l’attività di insegnante presso il Collegio di Francia, ne ottiene la nomina ad  amministratore..

Fu autore di diversi saggi: La libertà religiosa  (1858), La proprietà letteraria in Francia nel XVIII secolo (1859), Storia politica degli Stati Uniti (1855-66 in 3 volumi), Il partito liberale: il suo programma e il suo avvenire (1863), Discorsi popolari (1869).

Si rivelò anche brillante scrittore con due romanzi a sfondo satirico e polemico sul conformismo e sulla mancanza di libertà democratiche nella società francese, Parigi in America (1863) e Il principe cane (1868).

Lefebvre fu anche un raccoglitore di fiabe, racconti di ogni tempo e paese, raccolti nel volume Fiabe blu (1846) e successivamente  nelle Nuove fiabe blu (1868)

Muore a Parigi il 25 maggio 1883.

 

FILATELIA

CUBA  2000 (3881)

 

 

LEFORT  GERTRUD

(Germania)

 

Nata a Minden, Westfalia, nel 1876. Morta nel 1971

Protestante, si convertì al cattolicesimo nel 1925, dopo aver pubblicato una raccolta di Inni alla Chiesa (1924). È considerata la più importante scrittrice cattolica della Germania, soprattutto per i suoi romanzi; Il sudario della Veronica (1928) col seguito intitolato La ghirlanda degli Angeli (1946), Le nozze di Magdeburgo (1938).  L’opera più bella è un racconto L’ultima al patibolo (1931) da cui G. Bernanos ha tratto i suoi Dialoghi con le carmelitane (postumi 1949).  (Da enc. Rizzoli Larousse)

 

FILATELIA

GERMANIA OCC.  Anno 1975 (678)

 

 

 

Legouvé Gabriel Jean Baptiste Ernest

(Francia)

 

Nato a Parigi il 5 febbraio del 1807. Morto il 14 marzo del 1903.

Figlio del poeta Gabriel-Marie Legouvé, perduta la madre nel  1810 e subito dopo  padre, rimase erede di una  considerevole fortuna. Fu educato da  Jean Nicolas Bouilly, insegnante privato che gli trasmise la passione per la letteratura.

Ottenuto nel 1829 un premio dell’Accademia francese, pubblicò nel 1832 un  curioso volume di versi, intitolato Les Morts Bizarres.  Alla poesia cominciò ad alternare la narrativa con il primo romanzo Édith de Falsen che ottenne un notevole successo.

 Nel  1847 iniziò a lavorare su un tema da lui preferito, argomento che accompagnerà la sua attività per tutta la vita: lo sviluppo e la formazione della mente femminile e l’interesse per l’educazione dei bambini. Iniziò tenendo conferenze presso l'istituto universitario francese sulla storia morale delle donne e i  testi dei suoi interventi furono raccolti in un volume nel 1848.

Si occupò anche di teatro a l’opera che gli permise l’accesso tra i membri dell’Accademia Francese fu la Medea (1855).

La sua fama è, comunque legata alla sua attività di conferenziere e propagandista dei diritti delle donne e della formazione dei bambini. Su tali temi scrisse le opere La donna in Francia nel XIX secolo (1864), I signori bambini, un saggio del 1868, Conferenze parigine (1872),  Educazione delle fanciulle (18845) e altri.

Nel 1886/7 pubblicò Sessant’anni di ricordi, la sua biografia.  Nel 1887 ottenne la Legion d’onore. Nel 1888 divenne presidente dell’Accademia francese, incarico che tenne sino alla morte avvenuta nel 1903.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1983  (3439).

 

 

 

LEINO  EINO

(Finlandia)

 

Nato  il 6 luglio 1878 a Paltamo, Finlandia. Muore il  10 gennaio 1926 a  Tuusula, Finlandia.

Di famiglia numerosa (era il settimo tra dieci fratelli), il suo nome era Armas E.Leopold Lonnbohm,  iniziò precocemente a dedicarsi alla poesia. All’età di 12 anni scrisse il suo primo poema e all’età di 18 anni ne pubblicò una prima raccolta. Sposatosi tre volte ebbe due  figlie.

Poeta e  giornalista,  è considerato uno dei pionieri della poesia finlandese. Fondò circoli letterari e si guadagnò la fama come traduttore.

Dopo la guerra civile finlandese, i suoi ideali nazionalisti subirono un crollo e la sua influenza come giornalista diminuì. Anche se la sua produzione letteraria fu abbondante,  si trovò spesso ad affrontare incresciosi problemi finanziari.  Di salute cagionevole morì all’età di 47 anni.

Leino ha pubblicato oltre 70 libri tra i poemi, racconti e romanzi tra cui  due collezioni  di poemi Helkavirsiä  (1903 e 1916), in cui usa estesamente la mitologia ed il folclore finlandesi.

Tradusse in finlandese la  Divina Commedia ,  Goethe, Racine, ma le sue cose migliori sono i volumi Miraggi (1902), e Canti Helka (1903-1916), in cui la rielaborazione di ballate, leggende e miti finnici raggiunge alti esiti stilistici Fra le altre opere emergono Notte d'inverno (1905)  in cui fornisce  una patetica autobiografia lirica, di tonalità romantica. Notevoli anche i drammi, come Il re della Carelia (1917) e lo scritto autobiografico de Il libro illustrato della mia vita (1925).

 

FILATELIA

FINLANDIA  Anno 1978  (794)

 

 

 

LEIP  HANS

(Germania)

 

Nato ad Amburgo nel 1893. Morto a Fruthwilen, Turgovia, nel 1893.

Figlio di un portuale, seguì la carriera dell’insegnamento. Fu critico d’arte e grafico.    Collaborò alla rivista “Simplicissimus”.

Si dedicò alla produzione letteraria che fu varia e vasta. Tra i temi trattati mantenne costante il legame col mare, inteso come espressione di potenza, violenza, orrore ma anche bellezza.

Fra le sue opere di narrativa: Lanternen (1920), DieBertgung (1939),  Der Gast  (1943), Ein Neues Leben (1946), Abschied in Triest (1949), Die Sonnenflote (1952),  Aber die liebe (1969).

Scrisse pure commedie, Idothea (1941), liriche raccolte in volume nel 1937 e un libro di memorie Die Tanzrad (1979).

Una delle sue prime liriche Lili Marleen (1915) è divenuta famosissima quando fu musicata da N. Schultze.

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 1993   (1526) 

 

 

LEIPOLDT CHRISTIAN FREDERICK LOUIS

(Sud Africa)

 

Nato a Worcester, provincia di Capo di Buona Speranza nel 1974, ivi morì nel 1947.

La sua varia opera comprende raccolte di racconti Lo zio Gert racconta ( (1911), drammi La strega (1923), e volumi di liriche Consolazione della bellezza  (1932).

Influenzato dalla cultura europea, e tuttavia dotato di una forte originalità, Leopoldo ha dato un nuovo impulso e un nuovo orientamento alla letteratura afrikaans.

 

FILATELIA

SUD AFRICA DEL SUD Anno 1980  (478)

 

LEIRIS JULIEN MICHEL

(Francia)

 

Nato a Parigi il 20 aprile 1901. Morto a Saint Hilaire, Essonne, nel 1990.

Scrittore surrealista ed etnografo.

Conseguì il baccalaureato in filosofia presso il Lycée Janson de Sailly nel 1918 e dopo un breve tentativo di studiare chimica, sviluppò un forte interesse per il jazz e per la poesia. Tra il 1921 e il 1924, Leiris ha incontrato un certo numero di importanti personaggi come Max Jacob, Georges Henri Rivière, Jean Dubuffet, Robert Desnos, Georges Bataille e l'artista André Masson, che presto divenne il suo mentore. Attraverso Masson, Leiris è diventato un membro del movimento surrealista, scrisse un romanzo surrealista Aurora (1927-28), pubblicato la prima volta nel 1946). Nel 1926 viaggiò in Egitto e la Grecia.

A seguito di un litigio con il leader surrealista  André Breton nel 1929, Leiris contribuì con un saggio al pamphlet anti-Bretont Un Cadavere.

In tema di etnografia scrisse un articolo su"L’occhio dell'etnografo” (concernente la missione Dakar-Gibuti ) prima di partire nel 1930 come segretario-archivista in ambiziosa spedizione etnografica di Marcel Griaule. Dopo questa esperienza, Leiris pubblica il suo primo libro importante nel 1934, L'Afrique fantôme, combinando uno studio etnografico e un progetto autobiografico, che ha rotto con lo stile tradizionale della scrittura etnografica di Griaule. Al suo ritorno, ha iniziato la sua pratica come un etnografo presso il Musée de l'Homme, una posizione che ha mantenuto fino al 1971.

Nel 1937, Leiris ha collaborato con Bataille e Roger Caillois a fondare il Collège de sociologie. Sempre più impegnato in politica, ha preso parte a una missione importante per la Costa d'Avorio nel 1945, la cui relazione ha portato alla soppressione della schiavitù nelle colonie francesi. Come membro del comitato editoriale di Jean-Paul Sartre per “Les Temps Modernes”, è stato coinvolto in una serie di lotte politiche, compresa la guerra d'Algeria, e fu uno dei primi a firmare la Déclaration sur le droit à l'insoumission dans la guerre d'Algérie, del 1960, manifesto sostegno alla lotta contro le forze coloniali in Algeria.

Nel 1961, Leiris fu messo a capo della ricerca in etnografia al CNRS (Centre national de la recherche scientifique) e pubblicato numerosi testi critici sugli artisti che ammirava.

Michel Leiris ha lasciato una notevole quantità di opere diverse come L'Age d'homme (1939), La Règle du jeu (1948-1976) e il suo Journal 1922-1989 (pubblicato post-mortem nel 1992), la critica d'arte come le immagini Verso Au des (1980) o Francis Bacon faccia et Profilo (1983); critica musicale come Operratiques (1992), e contributi scientifici come La Langue secrète des Dogon de Saga (1948) e Race et civiltà (1951).

Con Jean Jamin, Leiris fondòGradhiva, una rivista di antropologia nel 1986..

Leiris era anche un poeta di talento, e la poesia è stata importante nel suo approccio al mondo.

Opere:  Simulacro (1925),  Le Point Cardinal (1927),  Aurora (1927-28),  L'Age d'homme (1939),

 Le Mal Haut (poesie) (1943),   La Langue secrète des Dogon de Saga (1948), Civilisation  et Race (1951),  La Possessione e suoi aspetti teatrali presso gli Etiopi di  Gondar (1958),  Brisées (1966),

 Au verso des immagini (1980),  Francis Bacon faccia et profil (1983),  Operratiques (1992),  La Règle du jeu (1948-1976),   Journal 1922-1989 (pubblicato nel 1992),

 

FILATELIA

BRASILE   Anno 1998   (2468)  (fa parte della serie di 8 valori dedicati alla 24° Biennale di Sao Paulo.  Ritratto di Michel Leiris di Francis Bacon)

 

 

LEM STANISLAV

(Polonia)

 

Nato nel 1921 a Lwòw in Polonia.

Dopo aver studiato per qualche anno filosofia, si laurea in medicina alla Lwòw University. Dopo la Seconda guerra mondiale, si trasferisce a Cracovia.  Poi abbandona la medicina per dedicarsi alla biologia e alla cibernetica.

Nel 1946 compone versi e scrive il primo romanzo L’uomo di Marte e, alcuni anni dopo, nel 1951’ il romanzo di fantascienza Astronauti. Ad essi segue negli anni successivi un’opera autobiografica sul periodo dell’occupazione nazista, dal titolo  Il tempo non perduto.

Dopo tali exploit letterari Lem comincia a scrivere romanzi brevi e racconti che hanno fatto di lui un maestro del genere fantascientifico: La nuvola di Magellano, descrizione della vita di bordo di un’astronave di dimensioni colossali, S’ledztwo (1959), Powròt z Gwiazd (1961), storia di un astronauta che torna sulla Terra dopo un lunghissimo viaggio nello spazio, che ha creato una sfasatura temporale, e scopre un nuovo mondo il cui sistema di vita è fondato sull’edonismo, Niezwyciezony i Inne Opowiadania (1964), alcuni cicli di racconti imperniati sulle figure anti-eroiche dello studioso Ijon Tichy (1954…1984 e del pilota Pirx (1959…1971) e Le fiabe dei robot (1965), raccolta di 15 favole robotiche, scritte con sapienza scientifica e poesia.

La fama di Lem è tuttavia legata soprattutto ai romanzi Eden (1959) e Solaris (1961), portati entrambi sullo schermo (Solaris firmato dal regista Andrej Tarkovskij, fu premiato al Festival di Cannes del 1971 e fu accolto come risposta sovietica a 2001. Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.

Altre opere: Raffreddore (1975), Golem XIV (1981), Visione locale (1984), Il pianeta del silenzio (1986). Lem è anche autore di saggi tra i quali Provocazione (1983), Vuoto assoluto (1990).

Nel 1987 l’autore ha comunicato la sua intenzione di voler concludere la carriera di romanziere per scrivere soltanto saggi e articoli.

Lem è stato probabilmente lo scrittore più importante di fantascienza non anglo-americana dopo il 1945 (i suoi libri sono stati tradotti in circa trenta lingue ed hanno venduto più di 12 milioni di copie).  (Da internet)

 

FILATELIA

POLONIA  Anno  2000 (3594)

 

 

 

Le May Alan

(USA)

 

Nato il 3 gennaio 1899. Morto il 27 aprile 1964.

E’ stato uno scrittore e sceneggiatore statunitense più ricordato per i romanzi su cui la Motion Pictures  produsse i film  The Searchers (1956) con John Wayne  e The Unforgiven (1960) con Burt Lancaster e Audrey Hepburn, che non per la sua produzione letteraria.

Fu anche autore e co-autore di sceneggiature come Vento selvaggio (1942) con John Wayne e Paulette Goddard, e Il pirata Barbanera (1952) con Robert Newman. Scrisse pure il romanzo Along Came Jones (1945), una commedia e molti racconti.

Ha scritto e diretto nel 1950 High Lonesome.

Altre sue opere: The SearchersThe Bells of San Juan Painted Ponies Painted Ponies, Old Father of Waters Reap the Wild Wind,  Hell For Breakfast (Useless Cowboy), Thunder in the DustReap the Wild Wind, Mirino Trail, I Dream of Jeanie.

 

FILATELIA

GUINEA , Anno 2007 (639),  MALDIVES Anno, 1993  (1539),  1993 (fogl. 252), MALI  Anno1997  (966),  USA  Anno 2004  (3584).

 

 

LEMONNIER CAMILLE

(Belgio)

 

Nasce a Ixelles il 24 marzo 1844 e muore a Bruxelles il 13 giugno del 1913.

Il padre era avvocato presso la corte d’Appello di Bruxelles. La madre morì quando aveva solo due anni e, assieme alla sorella, fu allevato dalla nonna.

Concluse in modo mediocre gli studi all’Ateneo reale  di Bruxelles e nel 1858 compose  un Almanach instructif et amusant à lire. Iscrittosi ad un corso preparatorio di diritto, cominciò ad interessarsi sempre più di letteratura.  Trova lavoro come impiegato in un ufficio statale e durante tale  periodo pubblica nel giornale “’Uylenspiegel, journal des débats artistiques et littéraires un racconto dal titolo Brosses et tampons, nonché un’opera di carattere critico artistico per l’Esposizione delle Belle Arti di Bruxelles.

Dopo la morte del padre affitta con la parte della sua eredità il castello di Burnot. Continua ad occuparsi di arte ma dopo una visita assieme ad alcuni amici al campo di battaglia di Sedan, si sente sempre più attratto dalle lettere e scrive nel 1881 I quaderni, un’opera che piacque a Emile Zola.

Nel  1881 sposa  Julie Flore Bichot dalla cui unione nascono due bambine.

Lemonnier continua a dividere il suo interesse tra arte e letteratura. Scrive Contes flamands et wallons (1873), Histoires de gras et de maigres (1874), Derrière le rideau (1875). E pubblica  Un coin de village per il quale riceve una lettera di elogi da parte di Flaubert.

Si occupa anche di teatro per il quale scrive L’Hallali. Le droit au bonheur, opera in due atti rappresentata a Parigi nel 1907.  Nel 1912 produce ancora qualche testo teatrale tra cui  Edenie (1912). Dà ancora alle stampe Félicien Rops, l’homme et l’artiste ed espone undici suoi quadri al Salon des Écrivains-Peintres à Bruxelles (1908).

Muore a Bruxelles a seguito di una grave operazione.

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 1977 (1842)

 

 

Lenartowicz Teofil

(Polonia)

 

Nato a Varsavia nel 1822. Morì a Firenze nel 1893.

Poeta polacco, cui fu dato il titolo di Bardo della Masovia, fu  autore di testi  storici, religiosi e patriottici. Costretto all’esilio nel 1849, visse in diverse parti d’Europa e nel 1860 si trasferì a Firenze dove morì.

Le sue migliori raccolte di versi sono  Piccola lira (1855), Nuova piccola lira (1859), Immagini della  terra Polonia (1848), in cui il paesaggio della Masovia e lo spirito della sua gente sono cantati con tono sentimentale e idealizzante.

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 1972  Annullo speciale

 

 

LENAU NIKOLAUS (pseud. Di Niembsch von Strehlenau)

(Austria)

 

Nato a Csatad, Ungheria, nel 1802, morto a Oberdobling, Vienna, 1850.

A Vienna studiò filosofia, diritto e poi medicina. Trasferitosi a Stoccarda, frequentò gli artisti della scuola romantica sveva, Nel 1832 partì per la Pennsylvania, dove intendeva dedicarsi all’agricoltura, ma tornò presto a Vienna.

Un amore infelice per Sophie Lowenthal, che gli ispirò alcune poesie, acuì la sua crisi spirituale. Nel 1844 si manifestarono i primi segni di pazzia. Morì in manicomio.

La sua lirica Poesie (1832), Nuove poesie (1938), evoca paesaggi di struggente malinconia. I racconti sono costruiti attorno a temi che ricordano la moda del tempo: Faust (1836), Savonarola (1937), Gli Albigesi (1942),  Don Giovanni (1851)  incompiuto.

A lungo esaltato come esponente per eccellenza dello spirito romantico, ha acquistato nuova attualità alla luce di una interpretazione che dà rilievo alla sua vena nichilista. (da Enc. Le Garzantine)

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno 1952  (815), ROMANIA  Anno 1998 (4473).

 

 

Lengyel Melchior

(Ungheria)

 

Nato a Lebovics Menyhért nel 1880. Morto a Budapest nel 1974.

Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore cinematografico, iniziò la carriera come giornalista, lavorando prima a Kassa (Kosice) e poi a Budapest. Nel 1907 fu rappresentata la prima commedia, Il grande  principe e nel 1908 seguì il dramma Halas utokòr, per il quale ricevette il Premio Vojnits dell’Accademia Ungherese delle Scienze. La commedia Taifun, scritta nel 1909 divenne un successo mondiale, tanto da essere adattata a film negli USA nel 1914.

I suoi articoli furono spesso pubblicati sulla rivista letteraria “Nuygat”, la più importante rivista letteraria ungherese.

Durante la prima guerra mondiale, fu inviato come un cronista in Svizzera dal quotidiano ungherese “Az Est” (la sera). I suoi articoli di impronta pacifista e altre pubblicazioni scritte nel 1918 furono pubblicati anche in francese e tedesco in un libro dal titolo Egyszerű gondolatok.

Nel 1916 uscì la pantomima grottesca Il mandarino meraviglioso, La storia nel 1924 ispirò Bela Bartok a creare l’omonimo balletto.

Dopo la guerra si recò negli USA per un lungo soggiorno e tale esperienza è documentata nel libro Amerikai Naplò (1922).  Nel 1920 si dedicò al cinema. Tornato in patria fu nominato co-direttore del teatro di Budapest negli anni 1929/30. Nel 1931 fu inviato a Londra dal giornale “Pesti Naplò” come reporter.

 Nello stesso anno pubblicò il romanzo utopistico Una boldog vàros  (La città felice) che ha per soggetto la vita di cittadini in una città costruita in una profonda voragine creatasi durante un tremendo terremoto.

Nel 1937 si trasferì a Hollywood e continuò il suo lavoro di sceneggiatore cinematografico, di cui si ricorda il film Ninotchka del 1939.

Nel 1960, ritornato in Europa, si stabilì in Italia e nel 1963 ottenne il Gran Premio di Roma per le sue opere letterarie.

Dopo la rivoluzione ungherese del 1956 si recò  spesso in Ungheria.

 Morì a Budapest nel 1974, all’età di 94 anni.

 

FILATELIA

MONGOLIA  Anno 1981 (1153)

 

 

LENNGREN  ANNA MARIA

(Svezia)

 

 Nata a Uppsala nel 1754 Morta a Stoccolma nel 1817.

Nella sua opera poetica rimase sempre attaccata al classicismo in cui si inserisce il tipico realismo della poesia nordica.

Pubblicò, anonimi, i suoi lavori sul giornale “Stockholmpost”, di proprietà del marito. Tra le opere La festa allegra e La signorina Giuliana .

La sua produzione poetica fu pubblicata postuma nel 1819 col titolo Saggi poetici.

Fu anche autrice di composizioni satiriche,      

 

FILATELIA

SVEZIA   Anno 1954  (387/8)

 

 

lEONHARD fRANK

(Germania)

 

Nato il 4 settembre 1882 a Würzburg . Morto il 18 agosto 1961 a Monaco di Baviera.

Studiò pittura e arte grafica a Monaco di Baviera. Si dedicò anche alla letteratura ed esordì con il romanzo Robber  band (1814).

Emigrato prima in Svizzera,  si trasferì successivamente negli Stati uniti dove rimase fino al 1933.  Poi fece ritorno,  a Monaco di Baviera. La sua opera più nota è In the Last Coach (1925)

 

FILATELIA

DDR  Anno 1972  (1423), Germania 1991 (1393)

 

 

LEONOV Maksimovic Leonid

(Russia)

 

Nato a Mosca nel 1899.

Esordì  come poeta ed in seguito scrisse brevi prose di alta qualità tecnica, Buryga (1922), Tuatamur (1923), a imitazione dello stile "ornamentale" di N. Leskov e A.M. Remizov. Dopo alcuni racconti di ambiente contemporaneo, nel 1925 ha pubblicato I tassi, storia di due fratelli contadini che, inurbati, si trovano di fronte come nemici nella guerra civile.

Leonov adombra l'insanabile frattura tra città e campagna, tema ripreso in Il ladro (1927) in cui allarga la sua analisi al declino della legalità comunista nel periodo della NEP. Il romanzo Sot' (1929) è dedicato al primo piano quinquennale. Skutarevskij (1932) da cui Leonov trasse, come da altri suoi romanzi, un'opera teatrale, delinea sullo sfondo del piano quinquennale un conflitto di generazioni. In La foresta russa (1953) e Eugenia Ivanovna (1963) ambientato nella seconda guerra mondiale, Leonov tratteggia simbolicamente lo scontro tra presente e passato, tra forza razionale e istinto primitivo, tra collettivismo creativo e acceso individualismo.

Rispettoso della grande tradizione ottocentesca, aperto alle esigenze di gusto imposte dalla nuova realtà, ha tratto dal modello dostoevskijano gli spunti migliori per la sua fertile vena di narratore.

 

FILATELIA

BIELORUSSIA  Anno 1999,  RUSSIA Anno 1999  Busta e cartolina postale

 

 

LEOPARDI GIACOMO

(Italia)


Nacque a Recanati nel 1798, dal conte Monaldo e da Adelaide Antici Mattei, genitori rigidi nell'educarlo che lo privarono di ogni affetto.

Il padre era uomo debole, retrogrado, legato ad idee antiquate e ai pregiudizi, la madre era dispotica, bigotta, fredda, preoccupata di ricostituire il patrimonio familiare, minato dalle sfortunate speculazioni del conte. Nella casa era inculcata la rigorosa disciplina della religione e del risparmio.

L'infanzia, trascorsa coi fratelli Carlo e Paolina, lasciò nel poeta un ricordo di   poesia infantile (Ricordanze).

Nei primi anni della sua vita studiò in compagnia di due preti; poi il padre decise di educarlo da autodidatta nell'enorme biblioteca di casa. Giacomo si impegnò in questi studi acquisendo una straordinaria cultura classica e filologica, ma soffrendo nel contempo per la mancanza di un'istruzione aperta e stimolante.

L'innata sete di conoscenza del giovane Giacomo trovò facile esca nella ricca biblioteca paterna. Inizialmente guidato dal sacerdote Sebastiano Sanchini, ben presto, Leopardi s’emancipò e s’immerse in letture vaste e profonde.

Tra i dodici ed i diciassette anni lo studio indefesso al quale lo spingevano sia l'ansia di sapere, sia il bisogno di evadere, almeno spiritualmente, dall'ambiente angusto del palazzo paterno, minò il suo fisico già indebolito dal rachitismo. La malattia gli negò anche i più semplici piaceri della giovinezza, ed il giovane si chiuse nell'angoscia che avvolgeva la sua anima meditando sulla triste condizione dei viventi.

Nel 1818 il Giordani giunse a casa Leopardi. Giacomo ne divenne amico e vide in tale conoscenza una speranza per l'avvenire, mentre sempre più gli pesava la permanenza a Recanati, tanto che nel 1819 tentò inutilmente la fuga. Tale tentativo ebbe come conseguenza, da parte dei famigliari, una stretta sorveglianza.

Quando, due anni più tardi (1822) riuscì a soggiornare brevemente nella capitale, presso lo zio, rimase deluso dall'atmosfera e dalla corruzione della chiesa. Rimase invece entusiasmato dalla visita della tomba di Torquato Tasso, al quale si paragonava per l'innata infelicità.

Mentre Foscolo viveva tumultuosamente tra avventure, amori, libri, Leopardi riusciva a stento a sfuggire all'oppressione domestica. A Leopardi Roma apparve squallida e modesta al confronto con l'immagine idealizzata che egli si era figurata fantasticando sulle "sudate carte" dei classici. Già prima di lasciare la dimora avita egli aveva provato una cocente delusione amorosa a causa dell'innamoramento per la cugina Geltrude Cassi.    Il male fisico, acuitosi, contribuì alla caduta delle residue illusioni, Virtù, Amore, Giustizia, Eroismo parvero al poeta vane parole.

Nel 1824 il libraio Stella lo chiamò a Milano, affidandogli alcuni lavori, tra i quali una Crestomazia della prosa e della poesia italiane.

Durante tale periodo il poeta visse tra Milano, Bologna, Firenze e Pisa.
Nel 1828, a Milano, Leopardi conobbe il Manzoni, senza che nascesse una reciproca simpatia, a Firenze strinse salde amicizie, ritrovò il Giordani e conobbe il Colletta.
Il poeta, di salute malferma e affaticato dal lavoro, dovette rifiutare una cattedra a Bonn o a Berlino, offertagli dal ministro di Prussia a Roma e nel 1828, dovette lasciare anche il lavoro presso lo Stella e tornare a Recanati.

Il Colletta, nel 1830 gli offrì, grazie ad una sottoscrizione degli "amici di Toscana", l'opportunità di tornare a Firenze. La successiva stampa dei Canti permise al poeta di vivere lontano da Recanati fino al 1832.

In seguito un vitalizio della famiglia gli permise di stabilirsi presso l'amico Ranieri, a Napoli, dove sperava di trarre giovamento dal clima, ma morì durante l'epidemia di colera del 1837 e fu sepolto nella Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta.  (da internet)

 

OPERE

Tra poesia, prose e saggi sono notevoli. Da ricordare: Storia dell’astronomia (1813), Saggio sopra gli errori popolari degli antichi (1815), L’inno a Nettuno, L’appressamento della morte (1816), le poesie All’Italia, Sopra il monumento di Dante, Lo zibaldone, che comprende note letterarie, filosofiche, critiche scritte tra il 1817 e il 1832, gli Idilli, composti tra il 1819 e il 1821; le canzoni Ad Angelo Mai, Nozze della sorella Paolina, A un vincitore nel pallone, Bruto minore, Alla primavera o delle favole antiche, Ultimo canto di Saffo, composti tra il 1820 e il 1822.  I dialoghi, Le operette morali. Tra il 1828 e il 1830 scrisse le sue poesie migliori: A Silvia, Il passero solitario, La quiete dopo la tempesta, Le ricordanze, Il sabato del villaggio, Il canto notturno di un pastore errante dell’Asia, Il pensiero dominante, Amore e morte, Aspasia, A se stesso.

A Napoli, dove visse gli ultimi suoi giorni compose Dialogo di Tristano e di un amico, I paralipomeni della Batracomiomachia, La ginestra, Il tramonto della Luna, Sopra il ritratto di una bella donna, Palinodia al marchese Gino Capponi.

 

FILATELIA

DODECANNESO e COLONIE ITALIANE hanno emesso valori  sovrastampati del valore ITALIA  Anno 1932  (308),  1937  (428),  1998  (2393),  SAN MARINO Anno 1998  (1615/8)

 

LE PRINCE DE BEAUMONT JEANNE MARIE

(Francia)

 

 Nasce  Rouen il 26 aprile del  1711 e muore a Chavanod, presso Annecy, l’8 settembre del 1780.

Sorella del pittore Jean Baptiste, si occupò attivamente dell’educazione dei bambini per i quali scrisse molte fiabe e romanzi per la gioventù.

Viene considerata come la prima scrittrice ad aver volontariamente adottato uno stile semplice, adatto a giovani lettori. Quantunque non fosse ben predisposta verso il genere fiaba, che considerava” pernicioso per i ragazzi”, fu soprattutto a questo genere che rivolse le sue attenzioni letterarie.

Nel 1748 pubblica a Nancy il suo primo romanzo  Il trionfo della verità, che dedica al re di Polonia  Stanislav Leszczynski, ma la notorietà gli viene quando sulla rivista “Le magazin des enfants” pubblica la fiaba La Bella e la Bestia, ripresa da una precedente fiaba scritta da Gabrielle-Suzanne del Villeneuve.

Tra le sue opere sono da ricordare:  Le Triomphe de la vérité, ou Mémoires de M. de La Villette (1748),  Lettre en réponse à l’Année merveilleuse (1748) ; Le Nouveau magasin françois, ou Bibliothèque instructive et amusante (1750-51), Lettres de Mme Du Montier à la marquise de ***, sa fille, avec les réponses, où l'on trouve les leçons les plus épurées et les conseils les plus délicats... pour servir de règle dans l'état du mariage (1756) , Magasin des adolescentes, ou Dialogues d'une sage gouvernante avec ses élèves de la première distinction (1760), Principes de l'histoire sainte, mis par demandes et par réponses, pour l'instruction de la jeunesse (1761), Instructions pour les jeunes dames qui entrent dans le monde et se marient, leurs devoirs dans cet état et envers leurs enfans (1764), Lettres d’Emerance à Lucie (1765) , Mémoires de Madame la Baronne de Batteville, ou la Veuve parfaite (1766), La Nouvelle Clarice, histoire véritable (1767) , Magasin des enfans, ou Dialogues d'une sage gouvernante avec ses élèves de la première distinction, dans lesquels on fait penser, parler, agir les jeunes gens suivant le génie, le tempérament et les inclinations d'un chacun... on y donne un abrégé de l'histoire sacrée, de la fable, de la géographie, etc., le tout rempli de réflexions utiles et de contes moraux (1756-Londres), Magasin des pauvres, artisans, domestiques et gens de campagne (1768), Les Américaines, ou la Preuve de la religion chrétienne par les lumières naturelles (1770), Éducation complète, ou Abrégé de l’histoire universelle, mêlé de géographie et de chronologie (1772), Contes moraux (1774), La dévotion éclairée, ou magasin des dévotes (1779) ,

Fiabe :   Aurore et Aimée, La belle e la bete,  Belote et Laidronette, Conte des trois souhaits , Conte du pêcheur et du voyageur,  Joliette,  La curiosité, La veuve et ses deux filles, Le Prince charmant Le Prince Chéri,  Le Prince Désir,  Le Prince Fatal et le Prince Fortuné,  Le Prince Tity

OPERA: La Bella e la Bestia  Un mercante al ritorno da un viaggio trova riparo in un palazzo apparentemente disabitato. Prima di ripartire raccoglie nel giardino una rosa per sua figlia Bella. A questo punto appare la Bestia che gli impone di rimanere al suo servizio a meno che non venga sostituito con sua figlia. La figlia accetta. Viene trattata come una signora e padrona ma non vuole sposare il mostro. Dopo qualche mese ritorna a casa per una breve visita. Durante la visita viene avvertita che il suo padrone giace in fin di vita. La fanciulla si precipita al suo capezzale e il quel momento capisce di amarlo e decide di sposarlo. La promessa rompe l’incantesimo e la Bestia si trasforma in un bellissimo principe.

Dalla fiaba Walt Disney trasse un film a cartoni animati.

 

FILATELIA 

GRAN BRETAGNA (Jersey) 2005 (1207),  GRENADINES 1997 (2155),  NEVIS 1996 (949),  S.ELENA  2000 (757),  S.VINCENT 1992 (1640/54+BF 194/5),

 

 

 

LERMONTOV  MICHAIL JUREVIC

(Russia)

 

Nato il 3 ottobre 1914 a Mosca, morì a Pjatigorsk il 15 luglio 1841.

Figlio di un ufficiale, perse la madre a tre anni e crebbe sotto l’ala protettrice della nonna materna, una signora molto in vista nella società moscovita, e in un ambiente difficile per l’ostilità tra il padre e la nonna, Risentì di questa situazione e la malinconia insita nel suo carattere lo spinse verso la poesia.  Suo modello fu Byron, sia nella poesia sia negli atteggiamenti.

Nel 1830 entrò all’università di Mosca che lasciò dopo due anni per condotta ribelle. A Mosca aveva conosciuto l’amore, amando due fanciulle, Katerina Suskova, che lo aveva respinto, e Varvara Lopuchina, che aveva risposto al suo affetto, ma era stata costretta  a sposare un altro.

Pensò di riprendere gli studi a Pietroburgo e invece entrò nella scuola per ufficiali della Guardia, dove dapprima si trovò a disagio, ma poi si adattò, avendo preso la decisione di  soffocare l’idealismo romantico in una sorta di cinismo alla Byron.  Fu spinto ad azioni non proprio nobili, come la diffusione di una lettera contro la Suskova che lo aveva abbandonato.

La vita militare non gli impedì di continuare a dedicarsi alla poesia. Compose ottimi lavori tra il 1834 e il 1838: La canzone dello zar Ivan Vasilievic, i racconti Un eroe del nostro tempo, il dramma Un ballo mascherato e altre liriche famose come In morte di Puskin del 1837 nella quale stigmatizzò l’atteggiamento dei cortigiani che avevano portato alla morte il poeta. Ciò gli provocò l’ostilità della corte che riuscì a farlo inviare in una piccola guarnigione della Guardia nel Caucaso.  Fu salvato per intervento della nonna che riuscì, invece, a farlo riammettere nella Guardia di Pietroburgo.

La vita mondana di Pietroburgo  minacciò di sommergerlo in altri scandali.

E, infatti, ebbe un diverbio con figlio dell’ambasciatore di Francia, finito in un  duello incruento. Fu arrestato e di nuovo trasferito in Caucaso dove partecipò a spedizioni contro i montanari ribelli e si distinse in coraggio e abilità.

La nonna stavolta non poté far nulla, tranne ottenere per lui una licenza di tre mesi che trascorse a Pietroburgo.

Durante il ritorno in Caucaso si fermò alla stazione termale di Pjatigorsk dove incontrò un suo ex compagno di corso, Martjnov. Entrambi innamorati della stessa ragazza, dallo scherzo passarono alle offese e ne derivò un duello in cui Lermontov venne ucciso.

Tra le sue opere sono da ricordare: L’angelo (1831) una raccolta poetica romantica, una delle migliori scritte da un poeta russo; il poema Il boiaro Orsa (1835), Il demone (1829-41), i poemetti Saska (1836) e La tesoriera di Tambiov (1838), alquanto licenziosi; Il novizio (1939), ambientato nel Caucaso.

Scrisse pure drammi: Gli spagnoli, Un uomo strano, I due fratelli.

L’opera di Lermontov è essenzialmente romantica, a tratti triste ed esprime l’indole di un ribelle, contrario alla tirannia e all’ingiustizia.

 

FILATELIA

RUSSIA   Anno 2008 (7041),  USSR  Anno  1939  (752/4),  1941  (843/4),   1956/7 (1889),  1964 (2873/5),    1968  (2873/5), 1975 (4216), 1981 (4979), SERBIA 2014.

 

 

 

LEROUX  GASTON

(Francia)

 

Nacque a Parigi nel 1868 e morì a Nizza nel 1927.

Svolse inizialmente l’attività di avvocato, poi di giornalista. Lasciò il lavoro di giornalista dopo aver ereditato un milione che sperperò nel gioco in breve tempo per cui fu costretto a riprendere il lavoro. Fu giornalista  parlamentare  per “Le Matin” , poi cronista giudiziario e  teatrale per l’”Echo de Paris”. Viaggiò come inviato speciale in Russia, in Italia  e in Marocco.

Nel 1907 lasciò definitivamente il lavoro di giornalista per quello di scrittore, mettendo a profitto tutte le esperienze acquisite.

Nel 1907 apparve sull’ “Illustration” il suo primo lavoro Il mistero della camera gialla, poi pubblicato in volume e nel 1908 e stampato anche in Inghilterra e in America. Protagonista principale è un reporter dell’ “Epoque”, Rouletabille, che diventerà protagonista fisso di molti altri libri.

Altri personaggi creati da Leroux e  legati al mondo del giallo sono Chéri Bibi e Hardigras.

I romanzi di Leroux presentano una straordinaria ricchezza di motivi ambientali, che offrono una testimonianza dell’epoca e dei costumi della belle epoque.

Oltre al ciclo su Rouletabille, Leroux scrisse una sessantina di romanzi basati su avventure poliziesche, su misteri, ora terrificanti, ora fantastici, venati di umorismo. Tra essi sono da ricordare, Il fantasma dell’Opera (1910) ,  I Mohicani di Babele.

 

OPERE

Joseph Rouletabille è un eroe dei romanzi polizieschi. Giovane giornalista dell’ “Epoque”, svolge spesso il compito di detective dilettante. Fu creato dall’Autore nel 1907 nel primo romanzo Il mistero della camera gialla. La sua spalla nelle indagini é l’amico Sinclair, una specie di dottor Watson. Lo ritroviamo nei romanzi: Il mistero della camera gialla (1907), Il profumo della dama in nero (1908), Rouletabille  alla corte dello Zar (1913), Rouletabille alla guerra (1914), Il castello nero (1916), Le strane nozze di Rouletabille (1916), Rouletabille presso i Krupp (1917), Il delitto di Rouletabille (1921), Rouletabille presso i Boehemiens (1922.

Le peripezie di Rouletabille hanno offerto lo spunto a molti registi cinematografici, tra cui M. Tourneur, M,L’Herbier, H.Aisner, B. Podalydés, E.Chautard, L.Dauquin, una serie televisiva in 10 episodi di Y.Boisset e F. Caillaud.

 

FILATELIA

ANTIGUA Anno 1997 (2128),  FRANCIA  Anno 1996  (3009), SIERRA LEONE Anno 1997 (2762), USA  Anno 1997 (2665).

 

 

LES  HOMIN

(Ukraina)

 

Nato nel 1900. Morto nel 1958.

Scrittore ucraino.

 

FILATELIA

USSR, Anno 1990, Busta postale. 

 

LESAGE  ALAIN–RENÉ  

(Francia)

       

Nato a Sarzeau, Bretagna, il 13 dicembre del 1668 . Morì a Boulogne-sur.mer il 17 novembre  del 1747.

Figlio di un notaio, rimasto orfano fu affidato ad un tutore che dissipò tutti i suoi beni. Fu educato in collegio di gesuiti a Vannes in Bretagna. Trasferitosi a Parigi, iniziò una carriera legale che subito abbandonò. Visse stentatamente di traduzioni e di adattamenti del teatro spagnolo prima di dedicarsi interamente all’attività di scrittore.  Fu sostenuto dall’abate di Lyonne che tra l’altro lo iniziò alla conoscenza della lingua e della letteratura spagnola. Dopo aver tradotto nel volume Teatro spagnolo (1700) testi di De Rojas e Lope de Vega, adattati al gusto francese,  pubblicò nel 1707 le sue prime opere: il romanzo Il diavolo zoppo, rifacimento del Diablo cojuelo di L.Velez de Guevara; una satira garbata della vita parigina e la sua prima commedia satirica in prosa Crispino rivale del suo padrone (1707) in cui manifesta il suo interesse per il teatro comico  italiano.       

 La sua satira comincia a pungere maggiormente nella successiva commedia Turcaret o il finanziere (1709), scritta in collaborazione con Dorneval e Fuzelier per i Teatri della Foire, venne rappresentata a corte. In essa Lesage si dimostra feroce fustigatore degli uomini d’affari di cui traccia un profilo spietato. La dura reazione dei finanzieri lo costrinse ad allontanarsi dalle scene del Teatro Francese, per quelle più libere dei théatres forains. Dal 1712  vi presentò le sue commedie, oltre cento,  che daranno il via all’Opera comique.  Le commedie vennero in seguito raccolte in 10 volumi dal 1721 al 1737.

A fianco dell’attività teatrale si impegnò nella stesura di romanzi. Nel periodo 1715-1731  scrisse i quattro volumi di  Gil Blas di Santillana,  La storia di Guzman de Alfarache (1732), La storia di Stefanino Gonzales (1734), Il baccelliere di Salamanca (1736),  Le avventure di M.de Beauchène, capitano dei filibustieri nella nuova Francia (1732). Tranne Gil Blas i romanzi che derivano da originali spagnoli, assumono caratteristiche prettamente francesi. Si tratta di romanzi picareschi nei quali Lesage ritrae un quadro satirico della società francese del tempo. Il suo stile semplice e chiaro rende la lettura agevole e piacevole. Possiede anche qualità drammatiche. Ogni personaggio parla il linguaggio consono al suo carattere e alla sua condizione. Per i soggetti trattati, Lesage può essere considerati un autentico rappresentante del vero realismo, quello che si concepisce per i romanzi.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1968  (1558)

 

 

LESHCHUK  IEVHENIIA STEPANOVNA

(Ukraina)

 

Nata nel 1928.

Poetessa ukraina.

 

FILATELIA

UKRAINA Anno, 2002, Busta postale

 

LESKOV  NIKOLAJ SEMENOVIC

(Russia)

 

Nato il 4 febbraio 1831 a Gorochovo, morto a Pietroburgo il 21 febbraio 1895.

Figlio di un prete e di una nobile crebbe nella ricca famiglia degli zii materni, ma non poté terminare gli studi liceali perché la tenuta degli zii bruciò interamente e Leskov dovette impiegarsi nella cancelleria del tribunale. In seguito passò a Kiev e i frequenti viaggi per conto del suo ufficio gli permisero di visitare molte parti della Russia e di incontrare uomini di cultura e gente comune.

Lasciato il servizio per andare a vivere con altri zii, continuò i suoi viaggi durante i quali nacquero i primi scritti e articoli di carattere etnografico pubblicati su giornali e riviste a partire dal 1860. Il successo di questi primi saggi lo spinse a dedicarsi interamente alla letteratura. Ma la tendenza a considerare i fatti dal punto di vista polemico lo mise in disaccordo col mondo liberale e per un suo articolo fu accusato dagli studenti di tendenza rivoluzionaria che si erano sentiti offesi. Vane furono le sue spiegazioni.

Durante un suo viaggio all’estero, ancora adirato per l’accaduto, scrisse il primo romanzo Senza via d’uscita che fu accolto con attacchi aspri e ingiustificati. Il suo atteggiamento antinichilistico tuttavia continuò in successivi romanzi. Ma presto comprese che la carriera di romanziere politico non faceva per lui e dopo l’ultimo romanzo Ai ferri corti del 1870-71, passò a descrivere un mondo a lui ben noto con i romanzi Il clero del Duomo o Gente di chiesa o ancora di Ecclesiastici (1872) e L’angelo sigillato (1874). Scoprì che il mondo religioso era quello a lui più congeniale, nel quale si muoveva meglio.

Scrisse romanzi e racconti: La famiglia caduta (1867), Pavlin (1868), Il viaggiatore incantato (1873).

Un affresco realistico si trova in Una Lady Macbeth  di Mtzensk (1866) e anche in La donna bellicosa (1868), e Cher amour (1869).

 Un vena umoristica è presente nel racconto Il fabbro mancino e la pulce d’acciaio (1882)

Negli ultimi anni della sua vita le polemiche attorno a lui si calmarono tanto che ebbe favori dalla corte. Fu membro del Ministero dell’Istruzione, poi della Sezione pedagogica. Nel 1883 andò in pensione e poté dedicarsi interamente ai lavori letterari.

Scrisse opere attingendo alla Bibbia, a racconti bizzarri e fantasiosi e alla vita primitiva cristiana: La montagna, Il brigante di Ascalon, La bella Aza.

Attorno a lui si formò una scuola leskoviana che contò molti seguaci.

Gorki lo definì “Il mago della parola”.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1956  (1818/9)

 

 

LESSING  GOTTHOLD EPHRAIM

(Germania)

 

Nato a Kamenz, Sassonia, nel 1729. Morto a Brunswick nel 1781.

Figlio di un pastore studiò teologia e lettere classiche all’Università di Lipsia. Attirato dal teatro, lasciò gli studi per andare a Berlino. Fece dapprima il giornalista e collaborò con Nicolai e Mendelssohn alla rivista  “Betreffend”.

Nel 1748 iniziò a scrivere opere teatrali. Ebbe contrasti con Voltaire, allora ospite  di Federico II, e non poté da questi ottenere alcun privilegio.

Dal 1760 al 1765 fu segretario del generale Tauenzien e lo seguì in Slesia durante la Guerra dei sette anni. A questo periodo risalgono le opere Gli ebrei del 1749 e Miss Sara (1755) e le Epistole sulla letteratura contemporanea (1759-1765). Del 1759 sono la Favole di modello esopiano. Una sua opera fondamentale, il saggio Laocoonteo Dei confini tra pittura e poesia, in cui sostiene il primato della poesia, apparve nel 1766.

Chiamato nel 1767 come consulente dalla direzione del Teatro Nazionale di Amburgo, pubblicò Minna von Barhelm e la Drammaturgia di Amburgo (1767-69), una raccolta di articoli critici.

Terminato il lavoro di consulenza presso il teatro, Lessing si trasferì a Wolfenbüttel, in Sassonia,  in qualità di bibliotecario.  Scrisse ancora due drammi Emilia Galotti (1772), ambientato in piccola corte rinascimentale. Il dramma fu accolto con molte polemiche. L’altro  Nathan il Saggio (1779) è un apologo sulla tolleranza religiosa in contrasto e in polemica col pastore amburghese Goeze.

Lessing è una delle figure più importanti dell’illuminismo tedesco e le sue idee teologiche e pedagogiche sono espresse nell’Educazione del genere umano (1780)

 

FILATELIA

GERMANIA-REICH   Anno 1926/27  (386), GERMANIA FEDERALE 1961(228), BERLINO Anno 1961 (186), DDR Anno 1954 (146),  1979 (2078)

 

 

LEVERTOV DENISE

(USA)

 

Sua madre, Beatrice Adelaide (nata Spooner-Jones) Levertoff, proveniva da un piccolo villaggio di minatori del Galles del Nord. Suo padre, Paolo Levertoff, era stato un insegnante all'Università di Lipsia e, come  ebreo russo hassidica, fu tenuto agli arresti domiciliari durante la prima guerra mondiale come un 'nemico straniero' in virtù della sua origine etnica. Emigrato nel Regno Unito diventò sacerdote anglicano, dopo la conversione al cristianesimo. Nella convinzione che avrebbe voluto predicare in un quartiere ebraico, fu inviato a Ilford, nei pressi di una parrocchia a Shoreditch, nell'East London.

Levertov, educata a casa, ha mostrato un entusiasmo per la scrittura fin dalla più tenera età e ha studiato danza classica, arte, pianoforte e francese. Diversa dalle sue coetanee, ha descritto la strana sensazione che avvertiva  quando, durante la crescita,  entravano in conflitto le sue diverse nature: la parte ebraica e quella tedesca, gallese e inglese. Non si sentiva sicura di appartenere ad una sola di esse.

Avvertiva la sensazione di essere qualcosa di speciale e scrisse di aver cominciato a capire quando aveva dieci anni di avere un destino particolare. Tale sensazione nacque  osservando quello che le accadeva attorno: la politica umanitaria di suo padre nel vederlo su un palco protestare contro l’invasione italiana dell'Abissinia, sua sorella protestare per la mancanza di supporto per la Spagna, la madre che assieme al padre e alla sorella lavoravano per conto dei profughi tedeschi e austriaci.

Aveva cinque anni quando dichiarò che da grande avrebbe fatto la scrittrice.  All'età di 12 anni, inviò alcune sue poesie a TS Eliot, che le rispose con una lettera di due pagine di incoraggiamento. Nel 1940, a 17 anni, Levertov pubblicò la sua prima poesia. Durante il blitz, Levertov servito a Londra come infermiera civile. Il suo primo libro, The Double Image, fu pubblicato sei anni dopo. Nel 1947, si sposò con lo scrittore americano Mitchell Goodman e si trasferì con lui negli Stati Uniti l'anno seguente e vissero per un certo tempo a New York. Dall’unione nacque un figlio, Nikolai, poi si divisero. Nel 1955, diventò una cittadina americana naturalizzata.

I primi due libri di Levertov si erano concentrati sulle forme e sui linguaggi tradizionali. Poiché  aveva accettato gli Stati Uniti come la sua nuova casa, divenne sempre più affascinata dall’idioma americano e cominciò a subire l'influenza dei poeti Black Mountain e soprattutto William Carlos Williams. Il suo primo libro americano di poesia, mostra gli inizi di questa transizione e trasformazione. La sua poesia "Con gli occhi nella parte posteriore del Our Heads" stabilì il nuovo indirizzo,

Durante gli anni 1960 e '70, Levertov diventò molto più attiva politicamente sia nella sua vita sia nel suo lavoro. Come editor di poesia pubblicò opere sulle attività delle femministe e di altri poeti attivisti di sinistra. La guerra del Vietnam è stato un obiettivo particolarmente importante della sua poesia. Riusciva, comunque, ad intrecciare il suo mondo familiare e personale con quello politico, come nel suo poema The Sorrow Dance, che parla della morte della sorella. Anche in risposta alla guerra del Vietnam, Levertov si unì alla War Resisters League, e nel 1968 firmò la " War Tax Protest" degli editori e degli scrittori, giurando di rifiutare i pagamenti fiscali in segno di protesta contro la guerra.

Dopo essersi trasferito nel Massachusetts, Levertov insegnò alla Brandeis University, e alla Tufts University. Nel 1989 si è trasferì da Somerville, Massachusetts, a Seattle, Washington, per  vivere vicino a Seward Park, al lago di Washington e al suo amato Mountain Ranier.

Sulla West Coast, aveva un part-time di insegnamento presso l'Università di Washington e per 11 anni (1982-1993) ha tenuto una cattedra presso la Stanford University, dove ha insegnato nel programma Stegner Fellowship. Nel 1984 ha ricevuto una Litt. D. dal Bates College. Dopo il ritiro dall'insegnamento, ha viaggiato per un anno facendo letture di poesia negli Stati Uniti e la Gran Bretagna.

Nel dicembre 1997, Denise Levertov morì all'età di 74 per complicazioni dovute ad un linfoma. Fu sepolta a Lake View Cemetery di Seattle, Washington.

La prima biografia completa su di lei apparve nel mese di ottobre 2012, curata da Dana Greene Denise Levertov: La vita di un poeta (Chicago:. University of Illinois, 2012).

Denise Levertov in tutta la sua carriera scrisse molte poesie con temi religiosi. Queste poesie vanno da immagini religiose a metafore implicite di religione. Nelle sue ultime poesie, ha  sviluppato un  tema particolare: il pellegrinaggio spirituale del Levertov verso una comprensione più profonda della verità.

Levertov ha scritto e pubblicato 20 libri di poesia, critica e traduzioni. Ha inoltre curato diverse antologie. Tra i suoi numerosi premi e riconoscimenti, ha ricevuto il Shelley Memorial Award, la Medaglia del Premio Robert Lenore Marshall, il Premio Lannan, e altri.

 

FILATELIA

USA  Anno 2012

 

 

 

LEVI PRIMO

(Italia)

 

Nato a Torino, il 31 luglio 1919 e ivi morto l’11 aprile 1987.

Figlio di Cesare ed Ester Luzzati, entrambi ebrei piemontesi. Primo Levi si diploma nel 1937 al liceo classico Massimo D’Azeglio e si iscrive al corso di laurea in chimica presso la facoltà di Scienze dell’Università di Torino. Nel '38, con le leggi razziali, si istituzionalizza la discriminazione contro gli ebrei, cui è vietato l’accesso alla scuola pubblica. Comincia  la sua carriera di chimico, che lo porta a vivere a Milano. Durante l’occupazione tedesca , il 13 dicembre del '43 viene catturato a Brusson e successivamente trasferito al campo di raccolta di Fossoli, da dove viene inviato ad Auschwitz. Sopravvissuto miracolosamente, riprese il suo lavoro di chimico ma contemporaneamente si rivelò in campo letterario attraverso le sue numerose opere, offrendo una delle più alte testimonianze sulla tragica realtà dei lager in particolar modo nella sua opera Se questo è un uomo (1947), dove ha descritto la sua esperienza di ebreo deportato ad alla sua successiva produzione.

Tra le sue opere , La Tregua (Premio Campiello); Storie naturali (1967), scritto sotto lo pseudonimo di Damiano Malabaila; Vizio di forma (1971), La chiave a stella (1978 , Premio Strega);  La ricerca delle radici (1981); Lilìt e altri racconti (1981); Se non ora quando? (1982), Premio Viareggio e il Premio Campiello);  Ad ora incerta (1984);  L’altrui mestiere (1985). I sommersi e i salvati (1986)

Morì nel 1987.

 

FILATELIA

ITALIA  2012

LEVSTIK  FRAN

(Slovenia)

 

Nato a Spdje Retnje il 28 settembre 1831 e morto a Lubiana il 16 dicembre 1887.

Iscritto al liceo di Lubiana, non riuscì a ottenere la maturità. Durante il periodo scolastico cominciò a farsi conoscere per una serie di poesie che fece pubblicare nel 1854.  In quell’anno, non avendo titoli per frequentare l’università, entrò in seminario e fu aggregato al collegio germanico di Olomouc dove imparò il ceco e nel 1885 tradusse i manoscritti apocrifi di Kràlo Dvor.

Il suo libro di poesie aveva intanto suscitato l’entusiasmo dei giovani,  il biasimo degli ambienti conservatori e l’intervento del clero e delle autorità. Il libro fu confiscato e in seminario gli fu imposto di rinnegare l’opera  o di lasciare la carriera ecclesiastica.  Lasciò il seminario e si recò a Vienna dove seguì i corsi dello slavista Miklosic. Poi tornò a piedi in patria e per vivere si diede a varie occupazioni. Fu insegnante, bibliotecario, segretario della Matica, la società letteraria centrale slovena, e attivo collaboratore del giornale “Ljubljanski Zvon”.                        

Continuò a pubblicare poesie, saggi in forma di diario come Viaggio da Litijaa Katez e il romanzo Martin Krpan di Vrhà (1958), in cui elaborò motivi folkloristici e per il quale è maggiormente conosciuto. Racconta la storia di un uomo forte, contrabbandiere di sale nel periodo in cui gli inglesi detenevano il monopolio. Durante un trasporto clandestino si imbatte nell’imperatore e lo aiuta ad uscire da una incresciosa situazione, usando solo la sua forza. Un anno dopo a Vienna lo stesso imperatore, di fronte ai vani tentativi dei suoi soldati  di liberare la città dal gigante Brdavs, memore della erculea forza di Krpan, richiede il suo intervento. Martin, per la sua vittoria, ottiene il controllo del sale nella regione.

Levstik si occupò anche di critica estetica, linguistica e sociale.

I suoi ultimi anni furono duri perché colpito da una malattia che lo faceva soffrire penosamente. Per alleviare i dolori si rivolgeva a Dio cercando in Lui un sostegno.

 

FILATELIA

JUGOSLAVIA   Anno 1965    (1304),  1981  (1792),   SLOVENIA  Anno  2002  (355/7)

 

 

LEWIS  CLIVE STAPLES

(Inghilterra)

 

Poeta, critico, apologeta cristiano, scrittore di fantascienza e narratore per bambini, Lewis nasce a Belfast il 29 novembre del 1898.

Rimasto orfano di madre in tenera età, la sua infanzia è piena di solitudine, di stanze piene di libri, di mondi immaginari, come lui stesso scrisse nella sua autobiografia Sorpreso dalla gioia. I primi anni della mia vita (1955) e A Grief Observed (1961), un’opera toccante in cui racconta la sua breve esperienza del matrimonio con una donna gravemente ammalata.

Il suo libro Pilgrim’s Regress (1922) documenta la sua adesione al cristianesimo.  Anche nel libro curioso Le lettere a Berlicche (1942) affronta il tema religioso, raccontando le tecniche che si devono usare quando si vuole far opera di tentazione.

Dal 1926 al 1954 Clives è insegnante nel Magdalen College di Oxford e successivamente professore a Cambridge fino al 1963. In quel periodo stringe amicizia con J.K.K.Tolkien e Charles Williams e fa parte del circolo degli ‘Inklings’ (gli imbrattatori di inchiostro).

Scrisse parecchie poesie raccolte in Spirits in Bondage (1919), Dymer (1926); i romanzi di fantascienza Lontano dal pianeta silenzioso (1938), Peralandra (1943), Questa orribile forza (1945).

Per i giovani creò in sette romanzi il ‘Ciclo di Narnia’ (1950/56), la saga di un mondo parallelo al  nostro, dominato dalla saggia volontà del leone Aslan.

La sua fama di specialista del Rinascimento e di critico letterario è legata all’opera La letteratura inglese del secolo XVI (1954) e allo studio sulla tradizione allegorica dall’amor cortese in Spencer, L’allegoria d’amore (1936).

Lewis muore a Oxford il 22 novembre del 1963.

LIBRI: Il ciclo di Narnia comprende i romanzi per giovani, ma per l’Autore validi anche oltre perché, afferma, “un libro non merita di essere letto a dieci anni, se non merita di essere letto anche a cinquanta”. La saga è composta da  Il nipote del mago (1950), Il leone , la strega e l’armadio (1950), Il principe Caspian (1951), Il viaggio del veliero (1952), La sedia d’argento (1953), Il cavallo e il ragazzo (1956), L’ultima battaglia (1956).

L’Autore racconta  all’amico Tolkien, cui lesse i primi capitoli del Leone, la strega e l’armadio, che a ispirarlo a scrivere il ciclo fu un sogno popolato di leoni al quale si unì lo stimolo di un rinnovato interesse per la simbologia cristiana. Quattro ragazzi si incontrano e vengono proiettati in un mondo parallelo, governato dal leone Aslan. In varie avventure si imbattono in protettori e nemici, fauni, ninfe, streghe, animali parlanti, guerrieri eroici e persino Babbo Natale. Ricevono doni magici, devono affrontare prove difficili per arrivare a scoprire il loro mondo interiore. Il ciclo è una allegoria cristiana che impone l’accettazione di responsabilità, di sofferenze con la consapevolezza che ad ognuno è affidato un compito diverso.

                                                                                                     

FILATELIA 

AUSTRIA  2005, INGHILTERRA 1998  (2037), 2011, NUOVA ZELANDA 2005 (2206/10+BF 203/7)

 

             

 

LEWIS  SINCLAIR

(USA)

 

Nato a Sauk Center, Minnesota, il 7 febbraio 1885. Morto a Roma il 10 gennaio 1951.

Visse la sua infanzia in un piccolo centro del Middle West. Nel 1907 si laureò a Yale e per un po’ di tempo lavorò presso alcuni giornali e case editrici.

Il rapporto col mondo locale, con l’editoria e col giornalismo lasciarono in lui tracce profonde che si riverberarono sulle sue opere. Iniziò la sua attività di scrittore con il romanzo del 1914 Il nostro Signor Wrenn, bene accolto dalla critica, e coi successivi Le donne lavorano (1917) e L’amore e in automobile  del 1919.

Il decennio iniziato nel 1921 con Main Street  è quello più interessante per la sua attività. Nel 1922 pubblica Babbitt, ritratto di un piccolo uomo d’affari che riassume i falsi valori della classe sociale. Il romanzo può essere considerato come il prototipo del suo metodo di interpretare le storie: raccolta di dati, introspezione dei personaggi, descrizione dell’ambiente, realismo, gusto per la satira e per il grottesco.

Nei romanzi successivi si rivolge ad ambiti più circoscritti come la ricerca scientifica in Il dottor Arrowsmith (1925) romanzo per il quale l’Autore rifiutò il Premio Pulitzer: l’ambito clericale con Elmer Gantry o Il figlio di Giuda (1927) contro gli eccessi e le mistificazioni religiose. Entrambi i libri suscitarono polemiche accese le quali ottennero l’effetto di confermare l’importanza delle sue opere. A queste si aggiunge L’uomo che conobbe Coolidge (1928) una satira contro l’uomo d’affari americano, Dodsworth (1929), che ebbe anche una riduzione teatrale.

Il suo prestigio toccò l’apice nel 1930 quando ottenne il Premio Nobel.

Ma da quell’anno cominciò il declino o meglio un minor impegno letterario. Si ricordano  Anna Vickers (1933), Opera d’arte (1934),  Velocità e altri racconti (1935), Qui non è possibile (1935),  Gideon Planish, una satira sulle organizzazioni filantropiche, Sangue reale (1947) sul problema razziale, Il giudice Timberlane (1945), Il cercatore di Dio (1949)           

Da alcune sue opere vennero tratte trame cinematografiche.

 

FILATELIA              

PALAU  Anno 2001  (1695),  NUOVA ZELANDA  Anno 2005  (2206/10),  USA  Anno  1985  (1564) 

 

 

LEZAMA LIMA JOSÉ

(Cuba)

 

Nato a L'Avana, 19 dicembre 1910. Morto l’ 8 agosto 1976.

E’ stato un poeta, scrittore e saggista cubano, considerato una delle figure più influenti della letteratura del suo paese.

Proveniente da una famiglia di tradizioni militari (suo padre era colonnello d'artiglieria), si laureò in giurisprudenza nel 1938 divenendo in seguito responsabile del settore culturale del ministero dell'educazione. Nel 1949 fece un viaggio in Messico e uno in Giamaica; nel 1950 divenne editore di alcune riviste letterarie.

Dopo la rivoluzione (1959) Lezama Lima fu nominato da Fidel Castro direttore della sezione dedicata alla letteratura del Consiglio Nazionale della Cultura.

Nel 1962 divenne vicepresidente della UNEAC (Unión de Escritores e Artistas de Cuba). Nel corso della sua attività di ricerca per l'istituto di letteratura e linguistica e per l'ente culturale Casa de las Americas pubblicò svariati articoli in riviste culturali e letterarie.

Opere in italiano : Paradiso (frammenti). Selezione pubblicata in “Carte Segrete” n°7, Roma, luglio-settembre 1967. Traduzione italiana a cura di Ignazio De Logu.; Paradiso, Milano, Il Saggiatore, 1971. A cura di Arrigo Storchi e Valerio Riva. Include un saggio di Julio Cortázar e un poema biografico di Juan Goytisolo;  Le ere immaginarie (saggi)|, Parma-Lucca, Pratiche Editrice, 1978. Antologia di saggi a cura di Dario Puccini; Oppiano Licario, Roma, Editori Riuniti, 1981; Paradiso, Torino, Einaudi, 1995; 2001 (nuova edizione, con un saggio di Mario Vargas Llosa); Racconti, Torino, Einaudi, 2004

 

FILATELIA

CUBA  Anno  2011  (4902).

 

 

 

 

LI PO o LI BAI o LI TAI PO

(Cina)

 

Nato forse  Suiye, vicino alla moderna Tomak in Kirghisistan nel 701 ?. Morto nel 762?.

Era figlio di un ricco mercante di possibile origine cinese. Li Po, all'età di cinque anni, si trasferì con la famiglia a Jiangyou, vicino l'attuale Chengdu nella provincia del Sichuan.

Nonostante fosse ritenuto un genio poetico, oltre che un raffinato calligrafo, pittore e musicista, si rifiutò di sostenere gli esami imperiali di ispirazione confuciana che avrebbero potuto garantirgli una posizione nell'amministrazione dell'impero.

Dall'età di 25 anni cominciò a viaggiare e a diffondere la sua fama. Verso il 742 fu introdotto alla corte imperiale e fu apprezzato dall'imperatore Xuan Zong tanto da diventare membro dell'Accademia Hanlin. Per motivi sconosciuti questa posizione a corte fu mantenuta solo per meno di due anni.

Riprese a viaggiare e fu in questo periodo che incontrò nel 744 e poi nel 745 il poeta Du Fu.   Da questi incontri nacquero dodici poesie di Du Fu e una di Li Po.

Con l'esplodere della Ribellione di An Lushan Li Po fu coinvolto nel tradimento del fratello dell'imperatore che appoggiò le truppe che si erano rivoltate contro l'autorità imperiale. Il fallimento e la sconfitta delle forze ribelli provocarono il suo esilio temporaneo a Yelang.

Li Po morì a Dangtu nella provincia del Anhui nel 762. Varie sono le versioni della sua fine: si dice a casa del copista delle sue opere Li Yangbing, oppure intossicato dal mercurio di preparati alchemici taoisti, annegato per una caduta dalla barca mentre era ubriaco o, infine, per cirrosi epatica.

 

FILATELIA

CINA-FORMOSA  Anno 1967  (569)

 

 

 

Liasides Pavlos

(Cipro)

 

Nato a Cipro. Nel 1901. Morto nel 1985.

Insieme a Michaelides e Lipertis, è annoverato tra i primi tre poeti Cipro.

Durante la sua lunga presenza nella produzione letteraria cipriota, Liasides scrisse poesie e opere teatrali.

I temi delle sue poesie variano dai temi idilliaci alle poesie d'amore con spunti derivanti dalla vita rurale di Cipro, a componimenti poetici di più ampio contesto sociale nei quali il poeta esprime una prospettiva personale, che mescola l'anima con la sua filosofia, l’estetica e la composizione linguistica. Nell’ epicentro di questa visione del mondo sono la sua visione per un mondo di giustizia sociale e libertà incondizionata per l'uomo. (Symeou Thomas)

 

FILATELIA

CIPRO Anno 2001

 

 

LIATURINSKA OKSANA MIKHAILOVNA

(Ukraina)

 

Nata nel 1902. Morta nel 1970.

Poetessa Ukraina.

 

FILATELIA

UKRAINA Anno 2002.02.01,  Annullo speciale. Anno 2001 Busta postale.

 

LIBERTIS DIMITRIS

(Cipro)

 

Nato a Larnaca nel 1866. Morto a Nicosia nel 1937.

Poeta greco-cipriota è considerato uno dei poeti più importanti di tutta l'isola.

Il padre proveniva da Kyrenia, ma si trasferì a Larnaca, dove fondò una società commerciale.

Dimitris ha ricevuto la sua educazione di base da diverse figure letterarie di Larnaca. Ha poi perfezionato gli studi a Beirut (1880-1884) presso lla locale 'Università americana e l'Università gesuita Saint-Joseph specializzata in inglese e francese. Al suo ritorno a Cipro, ottenne un incarico clericale (1885-1890) presso lil tribunale di Larnaca e per il decennio successivo ha lavorato in vari dipartimenti governativi, come ufficiale di stipendi nel dipartimento dei lavori pubblici, ispettore delle malattie agricole, guardia costiera.

Durante le sue varie atttività entrò in contatto con la campagna cipriota e con i suoi abitanti imparando a conoscere i vari dialetti parlati nelle diverse regioni di Cipro.

Nel 1900 ha lasciato Cipro per Napoli dove studiò filosofia e poi ad Atene per studi teologici. Egli ha anche viaggiato in Egitto in cerca di occupazione. Al suo ritorno iniziò a lavorare come insegnante nella capitale Nicosia. In primo luogo ha lavorato come insegnante di lingua francese e poi di lingua  inglese. E 'anche stato il preside dell’accademia commerciale Mitsis  di Lemythou.

Lipertis morì a Nicosia nel 1937.

Opere: ha scritto e pubblicato alcune poesie in katharevousa ma il corpo principale del suo lavoro è in dialetto cipriota. Alcune sue poesie sono state musicate dal compositore cipriota Achilleas Lymbouridis e compositore greco Dimitris Layios.

Ha pubblicato 3 raccolte di poesie: 1891 L'arpa rilassata, 1898  Stoni,  1923 Le Canzoni cipriote. Inoltre le sue lettere private a varie persone sono state caratterizzate da un contenuto vivace e intelligente, con umorismo intelligente e merito letterario.

 

FILATELIA

CIPRO Anno 1978  (477)

 

Lichtenberg Georg Christoph

(Germania)

 

Nato a Oberramstadt [Darmstadt] nel 1742 (morì a Göttingen nel 1799).  

Scienziato, dal 1769 professore di fisica all'Università di Gottinga, fu scrittore non secondario. Gli aforismi sparsi nei «Göttinger Taschenkalender», almanacchi di cui curò la pubblicazione a partire dal 1778, fanno di lui uno degli scrittori tedeschi più originali.

Divertenti e profonde anche le Lettere dall'England che nacquero, come l'Illustrazione particolareggiata delle incisioni di Hogarth, da due viaggi fatti in England, nel 1770 e nel 1774-1775. Le pagine aforistiche di Lichtenberg partono da motivi ideologici, considerazioni psicologiche, dalla curiosità per costumi e forme sociali. Polemizzò aspramente contro la superstizione religiosa, i passatisti, i conformisti, e i cultori della "sensibilità", i giovani dello sturm-und-drang e i pre-romanticisti. Nemico del luogo comune, provvisto di una intelligenza tagliente e ironica, i suoi atteggiamenti scettici e denigratori derivano da una sincera passione morale.  (da Enc. Le garzantine)

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 1992

 

 

LIE JONAS LAURITZ EDEMIL

(Norvegia)

 

Nato a Eiker, Modum nek1833. Morto a Stavern, Cristiania nel 1908.

Compì studi giuridici ed esercitò l’avvocatura.

Esordì con il romanzo Il veggente ( o La seconda vista) (1870) nel quale evocò la natura severa dell’estremo nord della Norvegia, ricco di superstizioni e di leggende e con questo romanzo raggiunse subito la notorietà.

Il senso del mistero e motivi realistico-sociali dominano  anche nei romanzi successivi, allora molto letti e oggi dimenticati.  Alcuni furono  scritti in Italia, Il tre alberi ‘Avvenire’ (1972), Il pilota e sua moglie (1974).   

Lie dimorò a lungo a Parigi dove partecipò alla vita culturale.  Di ambiente borghese e di stile realistico sono i romanzi di questo periodo  La famiglia di Gilje  (1883) e Le figlie del comandante (1886).   Nei romanzi Le potenze malefiche (1990) e I Troldi (1981/2) mescolò ai temi psicologici e socialisteggianti alcuni motivi della tradizione nordica. (da Enc. Le Garzantine)

 

FILATELIA

NORVEGIA Anno 1983  (846)

 

 

 

 

 

LIECHTENSTEIN ULRICH

(Austria)

 

Nato nel 1200 a Murau (Austria). Morì nel 1278 Seckau.

Fu un  nobile cavaliere, politico, e minnesanger. Fin da bambino ricevette l’educazione classica destinata ai cavalieri, nell’ambito della quale era compreso il servizio per una nobile dama,  dapprima in qualità di paggio e poi come cavalier servente per tutta la vita.  Nel 1215 fu scudiero del Margravio Enrico d’Istria e poi fu creato cavaliere da Leopoldo VI e come tale partecipò alla vita politica,  ma, contemporaneamente, si dedicò alla letteratura,

Nel 1255 completò la sua opera  Frauendienst, che raccoglie canzoni d’amore.

Poche sono le notizie sugli ultimi anni di vita nella sua carica di Scalco (governatore) di Stiria. Sembra che  sia stato fatto prigioniero assieme ad alcuni nobili dal re Otokar II di Boemia nel 1269 Si presume che Ulrich abbia collaborato alle operazioni di annessione della Stiria all’Impero absburgico, tuttavia l’uomo politico fu soprattutto un famoso Minnesänger

Morì alla veneranda età di 78 anni e fu sepolto a Seckau.

Possedeva tre castelli uno dei quali nel Liechtenstein, vicino a Judenburg, dal quale prese il nome.

L’opera principale è Frauendienst («Al servizio della Signora»).. Egli scrive di se stesso come un protagonista che rende grandi onori alle nobildonne sposate, seguendo le convenzioni di corte sul casto amore. L’opera è divisa in due parti. Nella prima descrive giostre, tornei, sfide condotte in onore della sua dama. Nella seconda assume un ruolo simile a quello di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola rotonda.  Terminò l’opera nel 1255.

Altra opera è Frauenbuch, un  dialogo, pubblicato nel 1257, nel quale lamenta il decadimento del corteggiamento cavalleresco.

 

FILATELIA

LIECHTENSTEIN  Anno  1937  (151),  1961 (369) , PARAGUAY  Anno 1984 (2081 fog.)

 

 

 

Ligne Charles Joseph de

(Belgio)

 

Nato a Bruxelles il 23 maggio 1735. Morto  a Vienna il 13 dicembre 1814.

Militare, scrittore, commediografo e memorialista, il principe de Ligne, di nobile famiglia belga, è stato un personaggio di rilievo per la storia del Settecento.

Entrato in giovane età nell’esercito austriaco, si distinse particolarmente in fatti d’armi avvenuti durante la Guerra dei Sette Anni. Raggiunse rapidamente un grado elevato nell’esercito e divenne anche amico e consigliere dell’imperatore Giuseppe II. Negli anni successivi continuò la carriera, sempre ai massimi livelli. Nel 1787 si recò in Russia dove ricevette particolari riconoscimenti dall'imperatrice Caterina II che aveva accompagnato nel suo viaggio in Crimea.

Dopo la morte dell'imperatore si ritirò definitivamente a Vienna, dedicandosi ad amministrare le cospicue proprietà di famiglia.

Fu anche autore di numerose opere letterarie ed è soprattutto noto per i suoi Mélanges in 34 volumi. In quest'opera autobiografica raccolse una enorme massa di notizie sui personaggi più noti del secolo, documentando gli incontri avuti con Voltaire, Rousseau, Caterina II di Russia, Federico II, Maria Antonietta, La Du Barry, Goethe, Casanova, Madame de Stael, Talleyrand e altri personaggi che scrissero la storia politica, culturale e del costume del Settecento.

Onorificenze:Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (austriaco)

Opere; Mélanges militaires, litéraires et sentimentaires, 34 voll. pubblicato a Dresda dal 1797 al 1811.  (da Internet)

 

FILATELIA

BELGIO Anno 1944  (666)

 

 

Liiv Juhan

(Estonia)

 

Nato ad Alatskiovi nel  1864.  Morto nel  1913.

Nacque  in una famiglia povera nel villaggio di Alatskiovi. Nonostante la  povertà,  i genitori lo inviarono a Tartu per studiare giornalismo. Una malattia lo costrinse a lasciare la scuola e a tornare a casa, dove scrisse poesie occasionali nelle colonne del giornale “Olevik”, versi totalmente in contrasto con quelli dei contemporanei e per questo a lungo ignorati.

il successo nel 1894, quando il primo racconto, L'ombra, fu pubblicato. It was dark and gloomy, foreshadowing his future works of both prose and poetry. Una storia cruda e cupa come in futuro furono le opere in prosa e poesia. Molti lettori che lo conoscevano personalmente furono indotti a tracciare un confronto tra Liiv e il personaggio principale del racconto, Villu, descritto come un uomo fisicamente debole, ma forte di mente.

Liiv continuò a scrivere altri racconti brevi, che non raggiunsero l’altezza dell’Ombra.

La malattia mentale persistente lo costrinse ad una cura psichiatrica   in una clinica di Tartu, dove gli fu diagnosticata la paranoia. Nella sua fantasia malata riteneva di essere figlio dello zar, idea che rimase costante nella sua mente fino alla morte.

Nel 1909, fu pubblicato un libro contenente 495 poesie. 

Molte di esse sono dominate da un senso di tristezza, probabilmente portato dal suo stato mentale, dalla povertà e dalla mancanza di amicizie. Le poche poesie che presentano toni meno cupi descrivono la natura e un senso di adorazione per il suo paese.

Il 1 ° dicembre 1913, Liiv fu trovato a bordo di un treno. Era senza biglietto, perché non aveva potuto permettersene uno. Fu fatto scendere in una zona deserta e il poeta s’incamminò verso casa. Poiché la stagione era inclemente e la temperatura sotto zero, si buscò una polmonite che lo condusse alla  tomba.

Nel 1965 fu creato il Premio per Poesia “Juhan Liiv”, a cura della  parrocchia di Alatskivi. Viene assegnato il 30 aprile di ogni anno. Il premio consiste in  un pastore con una borsa di pelle in mano, eseguito da uno scultore locale.

 

FILATELIA

USSR , 1964, URSS, Anno 1964,  busta postale, ESTONIA  Anno 2014

 

 

LILIEV NIKOLAI (pseud. di NIKOAJ POPIVANOV)

(Bulgaria)

 

Nato a Stara Zagora il 26 maggio 1885 e morto a Sofia il 6 ottobre 1960.

Ancora in tenera età rimase orfano dei genitori. Compiuti gli studi di commercio, lavorò come impiegato e poi come insegnante in varie città. Dal 1909 al 1912 studiò economia a Parigi. Durante la prima guerra mondiale fu corrispondente al fronte. Rientrato in patria, si legò d’amicizia con alcuni letterati il cui impegno era quello di  avvicinare la letteratura bulgara alle correnti europee.

Dal 1924 sino alla morte lavorò nella direzione del Teatro di Sofia.

La sua poesia  si ricollega al movimento simbolista. All’inizio si tratta di versi solari e cristallini che, dopo le esperienze della guerra, si tingono di dolore, di solitudine, dell’idea della vanità della vita e dell’impossibilità di realizzare i propri ideali. Il poeta si rifugia così nel sogno nel soprannaturale, nell’ascetico.

Sue opere poetiche Uccelli della notte (1919), Macchie di luna (1922), Poesie (1932).

Importante la sua opera di traduttore e critico.

 

FILATELIA

BULGARIA    Anno 1985  (2900)

 

 

LIMA BARRETO de AFONSO HENRIQUEZ 

(Brasile)

 

Nato a Rio de Janeiro nel 1881. Morto nel 1922.

Mulatto, dalla condizione di piccolo uomo borghese di colore trasse materia  di riflessione per vari romanzi fra i quali eccellono Ricordi dello scrivano Isaias Caminha (1909), Triste fine di Policarpo Quaresima (1915),  Vita e morte di M.J, Gonzaga de Sà (1919), Clara degli Angeli (1948),

Scritti in lingua dimessa, impressionista, secca fino alla sciatteria, che si oppone al rutilante parnassianesimo dei narratori coevi, i suoi romanzi sono caratterizzati da una nota di sofferta denuncia delle ingiustizie sociali e della discriminazione razziale. (da Enc. Le Garzantine)

 

FILATELIA

BRASILE  Anno 1981  (1469)

 

 

LINDGREN ASTRID

(Svezia)

 

 “La Selma Lagerlöf  di Vimmerby” come, con suo grande disappunto, veniva chiamata a scuola dai compagni, nasce il 14 novembre del 1907 nella Svezia meridionale, nella regione dello Smaland.

Seconda figlia del fattore Samuel August Ericson e della di lui moglie Hanna, trascorre una infanzia felice e spensierata accanto al fratello Gunnar e alle sorelle Stina e Ingegern, in un ambiente che in seguito fu fonte principale di ispirazione  in buona parte dei suoi libri.

Una prole, quella dei Lindgren destinata a lasciare un segno nel campo letterario: il fratello scrisse satire, una sorella era traduttrice e l’altra giornalista.

Terminate le scuole, a causa di una gravidanza al di fuori del matrimonio, Astrid deve trasferirsi a Stoccolma per sfuggire al clima di moralismo e di disapprovazione da cui fu subito circondata. Dopo la nascita di Lars, la Lindgren, a causa di difficoltà economiche, è costretta a dare il neonato in affidamento ad una famiglia di Copenhagen.

A Stoccolma trova una occupazione come segretaria in un ufficio dell’Automobil Club del Regno e nel 1931 spos il suo direttore, Sture Lindgren.  Nel frattempo, essendosi ammalata la madre affidataria, la Lindgren porta il figlio nella casa dei genitori e solo a mseguito del matrimonio lo riprende con sé. Nel 1934 nasce la figlia Karin.

Astrid non aveva mai pensato di diventare una scrittrice. Divenne innanzitutto una narratrice quando nel 1941 la figlia Karin, settenne, costretta a letto da una polmonite, inizia a  raccontarle una storia che continuava sera dopo sera, inventando sempre nuovi personaggi attorno alla figura  di una bimba particolare, dotata di una forza prodigiosa e di una inventiva senza limiti, che la figlia battezzò Pippi Calzelunghe.

In seguito, è Astrid a dover rimanere immobile  per una distorsione ad una caviglia, dovuta ad uno scivolone sul ghiaccio.. Costretta all’immobilità… ne approfitta per diventare scrittrice, iniziando a scrivere le varie storie da lei inventate attorno alla figura di Pippi. Il manoscritto originale, da lei illustrato  è il suo dono alla figlia in occasione del decimo compleranno.

Una copia del manoscritto viene inviata ad un ’editore il quale lo  rifiuta, ritenendolo troppo trasgressivo.  Ma ormai la mania di scrivere per ragazzi era iniziata e non fu troncata dal rifiuto. La scrittrice invia alla casa editrice Rabén e Siogren, che aveva bandito un concorso, un altro manoscritto Britt-Mari (1944), un libro di genere rosa che ottenne il secondo premio e la pubblicazione. L’anno successivo manda alla stessa casa editrice Pippi Calzelunghe, opportunamente riveduto. Il romanzo fu subito pubblicato e fu un successo.

Nel 1945 la scrittrice divenne caporedattrice presso la stessa casa editrice, dove rimase fino al 1970.

Astrid Lindgren nella sua carriera di scrittrice per l’infanzia ha pubblicato oltre cinquanta libri, tra i quali emergono i gialli con protagonista  Kalle Blomqvist  (1946-1953);  Il libro di Bullerby (1946-52), Mio, piccolo Mio (1954), Karlsson sul tetto /1955); Rasmus il vagabondo (1956) che ottenne  premio internazionale Andersen del 1958; Emil (1963), Emil il terribile (1966); Vacanze all’Isola dei gabbiani (1964), sul tema delle vacanze estive lontano dai genitori; I fratelli Cuordileone (1973) sul tema della morte; Ronja (1981),  storia ambientata tra i briganti.

Per tutte le sue storie e per i personaggi la scrittrice ha attinto ai ricordi della sua infanzia, alle storie legate alla sua terra e al mondo agreste in cui aveva vissuto. Molte le traduzioni nel mondo e parecchi i film e gli sceneggiati televisivi tratti dalle sue opere.

Ottenne riconoscimenti e premi tra cui l’Andersen Award nel 1958; la medaglia d’oro dell’Accademia svedese nel 1971; il Lewis Carroll Shelf Award nel 1973; l’International Book Award dell’Unesco nel 1993. Le furono conferite varie lauree ad honorem dall’Università di Linkoping, Svezia (1973), della Leicester University, Gran Bretagna, nel 1978 e dell’Università di Varsavia nel 1989.

Nel 1997 fu nominasta personaggio svedese dell’anno. Curiosa è la reazione della scrittrice che inm quell’occasione disse: “Non capisco come possiate nominarmi personaggio dell’anno, io che sono cieca e sorda e mezza pazza.  Faremo meglio a non dirlo tgroppo in giro, sennò penseranno che tutti in  Svezia siano come me.W”

Astrid Lindgren muore a Stoccolma, all’età di 94 anni, il 28 gennaio del 2002. Nello stesso anno il governo svedese ha istituito un premio letterario per la letteratura rivolta ai giovani, dedicato alla scrittrice del valore di cinque milioni di corone svedesi (pari a circa 540.000 euro) Attualmente è il premio di maggior rilievo per questo settore.

Sempre nel 2002 la sorella minore  Stina Hergin pubblica il libro C’era una volta una fattoria che racconta l’infanzia delle due sorelle nella fattoria paterna.

OPERE: Emil  Emil è un supermonello, sempre immerso in una fantasmagoria di situazioni esilaranti, ambientate nella campagna nordica. Nel romanzo non vi è una traccia unitaria, ma una serie di episodi in cui Emil è coinvolto, combinandone di tutti i colori. Infila la testa in una zuppiera; solleva la piccola Ida sull’asta di una bandiera; rovescia una pentola di sanguinacci addosso al padre; intaglia il suo centesimo cavallo di legno; terrorizza con un cavallo tutto il villaggio; combina affari pazzeschi all’asta di Backhorva; inventa sistemi per strappare molari; mette ranocchie nel caffè e altro ancora. Un vero Giamburrasca del nord.

Karlson sul tetto   Nel caseggiato di una via di Stoccolma abita la famiglia Svantesson, composta da padre, madre e tre figli. Il più piccolo, Svante, detto Fratellino, ha sette anni. Nel palazzo abita anche un ometto strano: abita sul tetto, non si lascia mai vedere da nessuno ed è capace di volare, avendo un’elica sulla schiena. Gli basta azionare un pulsante che ha vicino all’ombelico.Fratellino, durante una delle sue scorribande con guai annessi, lo incontra e parla con lui. Quando lo dice, nessuno gli crede. Tutti pensano che sia un suo amico immaginario su cui Fratellino riversa la colpa di tutte le sue marachelle. Per essere creduto cerca di organizzare un incontro fra i suoi familiari e altri membri del caseggiato col misterioso omettino ma questi non si fa vedere. Lo vedranno solo due amici di Fratellino, venuti in visita assieme al loro cane. I genitori, preoccupati, decidono di regalare al figlio un cane affinché trovi nell’animale un amico vero. Solo allora Karlson si lascerà vedere da tutti.

Pippi Calzelunghe  Nella Villa Villacolle vive Pippi, una bimba di nove anni, orfana. Con lei vivono un cavallo e una scimmietta. Pippi si è resa indipendente, non vuole nessuno attorno a lei. È capace di provvedere a se stessa e per vivere attinge ad una una valigia piena di monete d’oro lasciatale dal padre, capitano di marina, morto per essere volato via dal ponte di una nave durante una tempesta. Pippi però è convinta che non sia morto, anzi sia diventato il re di una tribù indigena e prima o poi tornerà. Pippi non va a scuola e fa quello che le pare. I suoi vicini di casa sono Tommy e Annika, bimbi educati, ordinati e puliti i quali, quando conoscono Pippi, vengono soggiogati dalla sua vitalità tanto che la loro vita diventa piacevole, movimentata e caotica. Ciò non piace ai genitori i quali, saputo che Pippi vive da sola, nel più completo disordine, cercano di farla chiudere in un orfanotrofio. Ma Pippi, dotata da una forza prodigiosa: riesce persino a sollevare il suo cavallo, mette in fuga gli agenti venuti per condurla via; sconfigge alcuni ladri; discute con la maestra e la convince a concederle di non frequentare la scuola finché non sarà più grande. Intanto, come aveva sperato, il padre ritorna e confessa di essere veramente il capo di una tribù che vive nell’Isola di Cip Cip. Invita la figlia a seguirlo, ma al momento dell’imbarco Pippi ci ripensa. Vuole rimanere con i suoi amici Tommy e Annika. Sull’isola andrà l’anno dopo, in vacanza e in compagnia degli amici.

 

FILATELIA

SVEZIA 1969 (638), 1987 (1415/24), 1996 (1926), 2000 (2136/8), 2002 (2257/63), SVIZZERA  1984 (1215), RUSSIA  Anno 2012 (7355)

 

 

 

LINDO HUGO

(El Salvador)

 

Nato nel Salvador il 13 ottobre del 1917. Morì il 9 settembre del 1985

Scrittore discendente da ebrei sefarditi, importante nella letteratura salvadoregna, colto e dai tratti eleganti. 

I suoi antenati avevano per cognome Jesurum, ma uno di essi firmava sempre col nome di Lindo, quello che lo scrittore adottò per firmare i suoi scritti.

Secondo quanto ricordano i figli e in particolare la moglie Carmen Fuentes, Hugo era molto orgoglioso di appartenere al ramo sefardita, scacciato  dalla Spagna nel 1492 dai re cattolici Isabella e Ferdinando. Sempre secondo la moglie il marito dava importanza alla cultura ebraica e alla Bibbia.

Lavoratore accanito passava il suo tempo alla scrivania fino alla conclusione del libro cui si dedicava.

Alla letteratura alternava i suoi impegni sociali di avvocato e quelli di uomo politico in quanto era stato nominato dal governo quale ambasciatore in diversi paesi, tra cui la Spagna.

Scrisse romanzi, racconti e poesie. Tra le sue opere sono da ricordare:  Aquí se cuentan cuentos, Espejos Paralelos, Maneras de Llover, Guaro y Champaña.

 

FILATELIA

EL SALVADOR  Anno1986,  (P.A. 632)

 

 

LINDSAY NORMAN WILLIAM

(Australia)

 

Nato a Creswick, Vittoria, il 22 febbraio del 1897. Morto il 21 novembre del 1969.

Artista, scultore, produttore, vignettista. Era figlio di un chirurgo, il quinto di dieci figli.

Divenne un artista assai noto in Australia per  le sue illustrazioni, le acqueforti, gli acquarelli, i quadri ad olio e le sculture in calcestruzzo e in bronzo.

Le sue opere pittoriche erano alquanto discutibili. Nel 1940 la seconda moglie, Rosa, per proteggerle dall’imminente conflitto, decise  di trasferirle in luogo sicuro. Scoperta dai funzionari americani che le ritennero pornografiche, vennero bruciate.

La sua abilità pittorica  fu  da lui utilizzata in opere  illustrate, fumetti, stampe di vario tipo e per illustrare opere da lui scritte e destinate all’infanzia.

Scrisse e illustrò nel 1918 un classico per bambini Il pudding magico e una novella Redhea, basato sul suo luogo natio. Quest’ultima venne vietata dalla censura.

Lindsay nel  1901, assieme al fratello Lionel, aveva fondato ”Il bollettino di Sydney” un settimanale che durò per oltre cinquant’anni e sul quale pubblicò vignette, illustrazioni a carattere satirico-politico.

Legato a scrittori quali Kenneth Slessor, Francis Webb e Hugh McCrae, illustrò le loro opere e al tempo stesso scoprì altri nuovi illustratori: Roy Krenkel, Frank Frazetta e Ernest Moffitt.

Lindsay viaggiò a lungo, venne anche in Italia e a Napoli illustrò a penna e inchiostro il Satyricon di Petronio.

Molti suoi romanzi furono adattati in cinematografia e per la televisione.

Tra le sue opere sono da ricordare: Curate in Boemia (1913), Redheap (1930),  Miracoli tramite Arrangement (1932),  Saturdee (1932),  Filtri nel salone (1933),  Amorist prudente (1934).  Età di consenso (1935), Cugino dal Fiji (1945). Dovunque a  metà strada (1947),  Polvere (1950) , nonché i libri dei bambini:  Il pudding magico (1918) La strada principale Flyaway (1936)

 

FILATELIA

AUSTRALIA Anno 1985  (917)

 

 

LINHART ANTON TOMAZ

(Slovenia)

 

Nato a Radovijica nel 1756, morì a Lubiana nel 1795.

Illuminista democratico, iniziò nel suo paese la storiografia moderna con il Saggio di storia della Carniola e delle altre terre degli slavi meridionali d’Austria (17891-84) e creò il teatro in lingua slovena con le commedie Micka, la figlia del sindaco (1789) e La Festa ovvero Maticek prende moglie (1790), rielaborazione del Matrimonio di Figaro di Beaumarchaix.

        

FILATELIA

JUGOSLAVIA  Anno 1957   (737), SLOVENIA Anno 1995 (99)

 

 

Linkow Mikhas

(Bielorussia)

 

 Nato il 18 novembre del 1899 a Zazyby, regione del Vitsebsk. Morto nel 1975.

Mikhas Linkow, scrittore in prosa, autore di opere per bambini, critico letterario, studioso e  personaggio politico, era figlio di un ferroviere.

Dopo aver conseguito la laurea, lavorò come insegnante.

Durante l'invasione tedesca del 1918,  Linkow fu uno dei comandanti della guerriglia. Dopo la guerra tornò all’insegnamento e contemporaneamente collaborò con varie testate giornalistiche.  Nel 1930 si trasferì a Minsk, dove lavorò per  l'Unione bielorussa degli scrittori. 

Durante la Seconda Guerra Mondiale fu corrispondente di guerra in prima linea e a guerra conclusa, divenne il direttore dell’Istituto di Letteratura, Lingua e Arti presso l'Accademia delle Scienze della Bielorussia.  Dal 1940 al 1975 fu eletto deputato al Consiglio supremo della Bielorussia. 

 Pubblicò la prima poesia nel 1919 e il primo racconto nel 1926.  Dedicò la sua attività letteraria non solo agli adulti ma anche ai ragazzi, toccando in entrambi i casi l’argomento guerra, rivoluzione, cambiamento della mentalità e delle prospettive a seguito di un nuovo ordine sociale.

 Fu insignito di tre Ordini di Lenin, tre onorificenze della Bandiera Rossa del Lavoro, della Medaglia Rossa e diverse altre medaglie. 

Fu anche nominato membro della Accademia delle Scienze della Bielorussia '(1953).  Nel 1968 ottenne il Premio azionale Yakug Kolas.

Varie strade in Bielorussia portano il suo nome.

 

FILATELIA

BIELORUSSIA  1999  Annullo speciale e cartolina postale.

 

 

    

LINNA VAINO

(Finlandia)

 

Nato a Urjala nel 1920. Morto a Helsinki  nel 1992.

Operaio, autodidatta, si affermò come romanziere con Croci in Camelia (1954), epopea del soldato finlandese nella seconda guerra mondiale.

Nella trilogia Qui sotto la stella polare (1959/62) descrisse gli avvenimenti della guerra civile del 1918.        

È anche autore del saggio Contribuiti (1970).  (da Enc, Le Garzantine)

 

FILATELIA

FINLANDIA  Anno  1997  (1371), 1996 (1306)

 

 

LINNANKOSKI JOHANNES (pseud. VIHTORI PELTONEN)

(Finlandia)

 

Nacque ad Askola il 18 ottobre 1869. Morì a Helsinki il 10 agosto 1913.

Scrittore finlandese di lingua finnica, era figlio  di contadini ed esercitò presto mestieri manuali quali il taglialegna e l’operaio.  Riuscì tuttavia a frequentare la scuola magistrale di Jyväskylä e poi ad impiegarsi a Porvoo presso una casa editrice. Abbandonò presto il lavoro per dedicarsi alla letteratura.

Idealista, dotato di senso pratico, si adoperò per la gente meno abbiente. Partecipò alla lotta per l’indipendenza nazionale.

La sua narrativa risente di temi popolari ed è intrisa di intenti moralistici e spontanei.

Dopo il successo delle sue opere dimorò a lungo all’estero, anche in Italia.

Tra i suoi lavori: La canzone del fiore scarlatto del 1905, dove traspaiono allusioni al poema nazionale Kalevala;  il racconto La lotta per il podere di Heikkilä, (1907), I fuggiaschi (1908), Schegge (1913) raccolta di novelle.

Scrisse pure dei drammi tra cui La lotta eterna (1903) il conflitto fra Caino e Abele, Le maledizioni (1907),  Sansone e Dalila, La figlia di Jefte entrambi del 1911.

 

FILATELIA

FINLANDIA   Anno 1969  (630)

 

 

Lins do Rego José Cavalcanti

(Brasile)

 

Nato nel 1901. Morto nel 1957.

Noto romanziere brasiliano, reso noto dalla sua semi-biografia Il ciclo della canna da zucchero

Il libro fu ridotto per il cinema e fu distribuito in tutto il mondo di lingua inglese.

 

FILATELIA

BRASILE Anno 2001   (2684)

 

 

 

LIONNI  LEO

(Italia)

 

Nato ad Amsterdam il 5 maggio 1910. Morto a Radda in Chianti l’11 ottobre 1999.

Pittore, grafico, scrittore e illustratore di libri per ragazzi, nato da famiglia italiana trasferitasi ad Amsterdam, rientrò in Italia nel 1929 per studiare economia e si laureò nel 1935.  Cominciò subito ad interessarsi de design. Nel 1939, causa le leggi razziali italiane, dovette emigrare negli Stati Uniti. A Philadelphia si indirizzò all’attività grafica, divenne art director per alcune campagne pubblicitarie e  lavorò per la rivista “Fortune”. Collaborò in quegli anni con Steinberg, Andy Warhol, Calder, de Kooning, Léger.

Tornato in Italia nel 1962 iniziò una nuova carriera come scrittore e illustratore di libri per bambini.

Morì nel 1999 all’età di 89 anni.

Per ragazzi scrisse: Piccolo blu e piccolo giallo, Un colore tutto mio, Federico, Pezzettino, Un pesce è un pesce, Guizzino, La casa più grande del mondo, Il sogno di Matteo, Il topo dalla coda verde, Alessandro e il topo meccanico, Cornelio.

 

FILATELIA

USA  Anno 2006  (3743)

 

 

Lipatov  Vil Vladimirovich

(Russia)


Nato in Siberia nel 1927. Morto nel  1979.

Figlio di un giornalista, fece della Siberia il grande amore della sua vita, tanto da  descriverla in  tutte le sue storie. Zecca, Il Cilindro, Uno straniero  mettono il lettore a contatto con le grandi distese siberiane, con la bellezza dei suoi fiumi, delle foreste e con il forte, coraggioso popolo  che le abita.

Fyodor Aniskin, l'eroe dei suoi racconti, è un ispettore della milizia che vive  in un piccolo villaggio siberiano per quaranta anni. Aniskin è un personaggio solido, enormemente grasso, inaspettatamente agile, con un forte spirito, un cuore d'oro e una coscienza adamantina.  Ricorda un poco Sherlock Holmes, un detective dallo sguardo sempre vigile, professionalmente capace di ricostruire gli eventi da un unico dettaglio, una mente logica e una comprensione innata di persone. Sul “Moskovsky Komsomolets” (marzo 1968) un giornalista scrisse:  "Il libro combina gli attributi di avventura e la detective-story con una storia contemporanea e la realtà ambientate in un  villaggio.”

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1999  busta postale.

 

 

Lira Carmen (Maria Isabel Carvajal)

(Costarica)

 

Nata nel 1888. Morta il 13 maggio1949.

Attivista ed esponente attiva del Partito Comunista, scrisse nel 1918  il primo romanzo, En una silla de ruedas. E’ la  storia di un ragazzo paralizzato che cresce fino a diventare un artista. Nella vicenda si amalgamano sentimentalismo e descrizioni della vita boehemienne di San Josè.  Seguì una raccolta di racconti popolari che la rese nota al pubblico, Cuentos de mi tia Panchita (1920), opera che fu continuamente ristampata. Fu tradotta in  inglese col titolo “La voce della sovversiva Carmen Lira

Carmen Lira fu un’educatrice. Lavorò inizialmente come infermiera, poi come giornalista, fondatrice nel 1910 del Centro di corsi serali “Germinal”  e avviò la prima Scuola Montessori nell’America Latina (1926). 

Ebbe un ruolo nel piano di organizzazione femminile che culminò con l’incendio di una sede giornalistica e col rovesciamento della dittatura dei fratelli Tinoco (1916).

Ricevette una borsa di studio che le permise di frequentare la Sorbona a Parigi.

Nel 1920 tradusse  in spagnolo  Il Manifesto Comunista.  Allontanata nel 1933 dal suo lavoro di insegnante, assunse la guida dei lavoratori di banane, organizzando uno sciopero nazionale nel 1934. Scrisse per l’occasione il libro Bananos y Hombres.

Organizzò per i bambini un teatro di burattini.

Nel 1948, costretta all’esilio politico in Messico dopo la guerra civile in Costarica,  vi morì.

L’Assemblea Legislativa della Costarica  la onorò nel 1976 col titolo di  Benemerita della Cultura Nazionale.

 

FILATELIA

COSTARICA Anno 2007 (844)

 

 

LIRNIK SASHKO

(Ucraina)

 

Nato nel 1964

Lirnik Sashko, il cui vero nome è Alexander Vlasyuk, è  un musicista ucraino,  autore di racconti per bambini.

 

FILATELIA

UCRAINA Anno  2007, (Busta Postale)

 

 

LISPECTOR  CLARICE

(Brasile)

 

Nata a Tchetchelnik, Ucraina, il 10 dicembre 1920. Morta a Rio de Janeiro il 9 dicembre 1977.

Di famiglia ebrea, emigrò con la famiglia in Brasile quando aveva appena due mesi. Sin da bambina, quando abitava a Recife, inizia a scrivere.  Conosceva parecchie lingue, ma in famiglia parlava solo l’ Iddish.

Pubblica nel 1944 il  primo romanzo: Vicino al cuore selvaggio (1944) col quale sorprende benevolmente la critica. Il suo romanzo migliore è L’ora della stella (1977), pubblicato poco prima della sua morte.

Altre opere importanti: La passione secondo G.H. e Acqua viva, cui si aggiungono una ventina di altre opere minori tra cui. La mela al buio (1961), La passione secondo G.H. (1964),  Un apprendistato o Libro dei piaceri (1969), Legami di famiglia (1960).

 

FILATELIA

BRASILE    Anno 1998  (2382)

 

 

 

LJUBISA  MITROV STJEPAN

(Serbia)

 

Nato a Budva  nel 1824. Morto a Vienna nel 1878.

Scrittore serbo e politico.  Anticipò la narrativa realistica serba  scrivendo Racconti montenegrini e del litorale (1871) e Racconti di Vuk Dojcevic (1877), imperniati sulla società  patriarcale serba e montenegrina,

 

FILATELIA

YUGOSLAVIA   Anno 1975  (1498),  1999  (2774)

 

 

LLANO AMALIA TERESA RAMONA DE

(Spagna)

 

Nata il 29 aprile del 1822 a Barcellona. Morta il 6 luglio del 1874 a Madrid.

Contessa di Vilches e Viscontessa della Cervanta, fu una figura di spicco nella vita culturale del XIX secolo  a Madrid.

Cresciuta in seno ad una ricca famiglia della borghesia commerciale, dopo la morte del padre, sua madre sposò il  nono marchese Almonacid degli Oteros, per cui poté frequentare tutti i circoli aristocratici della capitale.

Amalia sposò il 12 ottobre 1839  Gonzalo de Vilches e Parga (1808-1879),  Conde de Vilches, II visconte de La Cervanta.

La Contessa di Vilches partecipò e organizzò spettacoli e circoli  letterari frequentati da artisti e figure intellettuali del suo tempo. Grande appassionata di letteratura, tentò la fortuna come scrittrice,  pubblicando due romanzi: Ledia e Berta.

Della sua cerchia di amici faceva parte il pittore Federico de Madrazo, che la ritrasse nel 1853. La Contessa di Vilches sostenne incondizionatamente Elisabetta II ed era molto favorevole alla restaurazione borbonica.

 Amalia morì il 6 luglio 1874 a Madrid  e la sua scomparsa fu  profondamente sentita da tutta la società madrilena, come risulta dagli articoli che le furono dedicati sui giornali del tempo. Fu sepolta nel cimitero di San Isidro a Madrid, nella tomba di famiglia del marchese de Almonacid le Oteros, vicini ai resti di sua madre e del patrigno.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1977

 

LLOSA  MARIO VARGAS

(Perù)

 

Nato a Arequipa [Perù] nel 1936.

Laureatosi a Lima, vinse un dottorato a Madrid e si trasferì in Europa. Visse a lungo tra Parigi, London e Barcellona, collaborando a diversi giornali. Il successo avuto con  La città e i cani (1963) gli permise di dedicarsi a tempo pieno all'attività letteraria. Ha svolto il mestiere di conferenziere, girando il mondo, ottenendo ovunque premi e riconoscimenti. Nel 1990 è stato candidato in Perù per le elezioni presidenziali, uscendone sconfitto.

Opere : La città e i cani (1963), La casa verde (1965), Conversazione nella cattedrale (1969),  Pantaleone e le visitatrici (1973), La zia Giulia e lo scribacchino (1977), La guerra della fine del mondo (1982), La storia di Mayta (1985).

Altri titoli: I cuccioli (1967), L'orgia perpetua (1975), Chi ha ucciso Palomino Molero? (1986), Il narratore ambulante (1987), Elogio della matrigna (1988), Il caporale Lituma sulle Ande (1993), I quaderni di don Rigoberto (1997), La festa del caprone (2000).

Vargas Llosa è stato anche saggista: ha scritto libri su Garcia Marquez (1971) e su Flaubert (1975), che considera tra i suoi autori preferiti, e  La verità delle menzogne (1990).

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2010, 2011PERU’  Anno 2006,

 

 

LOBATO JOSÈ BENTO MONTEIRO

(Brasile)

 

Usò durante la sua carriera letteraria una molteplicità di pseudonimi. Il suo vero nome era Josè Renato e si racconta che all’età di dieci anni, avendo trovato un bastone con sopra incise le iniziali J.B.M.L.,  cambiò il suo nome in Josè Bento e lo mantenne per tutta la vita.

Nato a Taubaté (S.Paolo) il 18 aprile 1882, si trasferisce a tredici anni con la famiglia a S. Paolo per continuare gli studi che conclude nel 1904, ottenendo la laurea in legge. Profondo lettore di autori come J. De Alencar, M.Coelho Neto, A.Herculano, A.Daudet, J.M. de Macerd, comincia subito a dedicarsi alla letteratura, collaborando con le riviste locali e formando con R.Gonçalves, G.Ranger, L.Moreira e A.Nogueira il gruppo “Minarete”, di formazione parnassiana ma attento agli interessi del suo paese.

Dal 1904 al 1911 presta servizio nella magistratura. Lascia tale lavoro in seguito ad una eredità ricevuta, consistente in una tenuta agricola. La sua intenzione è quella di occuparsene e di tentare esperimenti attraverso la meccanizzazione e usando nuovi sistemi produttivi.

Contemporaneamente si  occupa anche di letteratura con articoli e racconti pubblicati su “O estado de São Paulo”.

L’esperimento nel campo agricolo fu un fallimento, tanto che nel 1917 è costretto a vendere la tenuta agricola.  Nel 1918  acquista la “Revista do Brasil”,  pubblica il suo primo libro di racconti Urupès e crea la Casa editrice Monteiro Lobato. Il suo intento era quello di lanciare sul mercato una gran quantità di libri, attraverso l’uso di costosi macchinari, e di raggiungere con le sue opere tutti coloro che sapevano leggere. Fu un altro fallimento. Nel 1925 la sua editrice, acquistata da altri, diventerà “La Companhia Editora Nacional”.

Trasferitosi a Rio de Janeiro, entra nel campo diplomatico e vi rimane, di stanza a New York e a Washington, dal 1926 al 1931, in qualità di addetto commerciale..

Uomo inquieto e amante della libertà, al suo rientro in Brasile prende parte alle lotte democratiche per il miglioramento e lo sviluppo del settore minerario e petrolifero.  I suoi attriti con il presidente G. Vargas, lo portano  a conoscere, nel 1941, il carcere. Purtuttavia dal carcere suggerisce al presidente brasiliano l’idea della nazionalizzazione del petrolio.

Uscito dal carcere, deluso e amareggiato, trascorre il resto del suo tempo a rivedere e a curare l’edizione completa delle sue opere: 34 volumi di cui 17 per bambini, tutti legati al ciclo Narizinho

Sin dal 1922 nel campo letterario si era proclamato contrario al modernismo e nelle sue opere si era sempre battuto a favore dell’arretratezza e delle miserie dei coloni dell’interno di cui il governo si era sempre disinteressato

La sua fama nel paese e oltre confine gli derivò dalla pubblicazione di diciassette libri per ragazzi che hanno fatto di lui uno dei migliori autori nel campo della letteratura per l’infanzia brasiliana. Lobato si rifà spesso ad autori europei, in particolar modo La Fontaine, di cui ‘brasilianizza’ le favole, lasciando opere che sono dei piccoli capolavori, come Reinações de Narizinho (1921), Il Marchese di Rococò (1922), Viaggio al cielo (1932); un romanzo di fantascienza O coque das raças ou o presidente negro (1926), in cui immagina gli Stati Uniti nel 2228 sotto la guida di un presidente nero; volumi di cronache, di memorie, di viaggi: Idéias de Jeca Tatu (1919), Ferro (1931) America (1932), O escândalo do petròleo (1936). A questi si aggiungono i racconti Urupês, Cicades mortas (1919), analisi di cittadine della Valle di Paraida dove si trovavano estese coltivazioni di caffè, ormai in decadenza.; Negrinha, (1920), L’onda verde (1921), Mundo de lua (1923), Il macaco che divenne uomo (1923).

Nel campo del racconto furono suoi maestri, e ne segui le orme,  Maupassant, Castelo Branco, Eça de Queiròs. Usò spesso una prosa piena di metafore, di neologismi, di aggettivi. La sua è una prosa di tipo orale con largo uso nei racconti della prima persona.

Monteiro Lobato muore a S.Paolo il 5 luglio 1948.

LIBRI: Narizinho  Si tratta di varie opere che hanno per protagonista Narizihno, una bimba che vive nella Fattoria del Bosco Giallo assieme alla nonna e ad una tata di colore. L’intera serie ebbe una diffusione straordinaria. Dalle 50.000 copie della prima edizione si passò a centinaia di riedizioni in Brasile e in altre nazioni.  I bambini brasiliani ebbero così la possibilità di conoscere le fiabe europee attraverso l’interpretazione di un autore brasiliano che le adattò alla loro vita quotidiana.

 

FILATELIA

BRASILE  1955 (612), 1973 (1055/9), 1982 (1528)

 

 

LOBO Francisco Rodrigues

(Portogallo)

 

Nato a Leiria nel 1580, morì annegando nel Tago nel 1622.

Poeta e prosatore, è autore di buone egloghe e romanzi pastorali, e de La corte nel villaggio (1619), galateo in sedici dialoghi (ispirato al Cortigiano di Castiglione), che trasporta il modello italiano in ambiente rurale, usando una lingua viva e raffinata.

Modelli italici segue anche nel romanzo pastorale, articolato in tre parti: La primavera (1601), Pastore e pellegrino (1608), e Disingannato (1614).

 

FILATELIA

PORTOGALLO  Anno 1948  Cartolina postale

 

 

 

LOCKRIDGE ROSS FRANKLIN, JR.

(USA)

 

Nato a Bloomington, Indiana nel 1914. Morto nel 1948.

E’ stato uno scrittore americano della metà del 20 ° secolo, noto per avere scritto L’albero della vita (1948), un tentativo di espansione teso a creare il "grande romanzo americano". 

Si è laureato presso l'Indiana University nel 1935 con la media più alta nella storia dell'università.  Lockridge si sposò ed ebbe quattro figli. Il suo  romanzo fu  pubblicato all'inizio del 1948, con grande successo di critica.  In esso l’autore ripercorre la storia di una contea immaginaria del Midwest del 19° secolo attraverso le reminiscenze del suo protagonista, John Wickliff Shawnessy.  Lockridge  soffriva di gravi depressioni, tanto da suicidarsi per avvelenamento da monossido di carbonio poco dopo la pubblicazione del romanzo.  La sua tomba si trova nel cimitero di Rose Hill a Bloomington.  Nel 1957, la MGM portò sullo schermo la versione cinematografica di L’albero della vita, interpretato da Elizabeth Taylor, Montgomery Clift ed Eva Marie Saint ottenendo successo tra i critici e tra gli spettatori.

 

FILATELIA

GUINEA Anno 2011

 

Lofting Hugh John

(Inghilterra)

 

Nato a Maidenhead, Berkshire  il 14 Gennaio 1886 . Morto a Topanga, California il (1886/1/14) 26 settembre 1947 .

Ebbe la sua prima educazione presso il St.Mary Colleghe a Sheffield, dopo di che si recò negli Stati Uniti nel 1904 per ottenere la laurea in ingegneria civile presso il Massachussets Institute of Technology.  A Londra studiò presso il Politecnico.

Viaggiò molto come ingegnere civile, in Canada, con la Ferrovia Lagos, e le Ferrovie di La Habana, Cuba. Nel 1912, sposò Flora Piccolo dalla quale ebbe due figli. Si arruolò nella Guardia irlandese per servire durante la prima guerra mondiale.

Cominciò in quel periodo a scrivere lettere di fantasia ai suoi figli per spiegar loro la brutalità della guerra. Furono quelle l’embrione da cui in  seguito nacque la sua opera più famosa e di successo: il Dottor Dolittle.

Gravemente ferito in guerra, si trasferì nel 1917 con la famiglia a Killingworth, nel Connecticut,  e fu impiegato nel Ministero della Guerra, nel Reparto Informazioni. La sua prima moglie morì nel 1927, e la seconda moglie nel 1928. Passò in terze nozze con Josephine Fricker, nel 1935.

La Storia del dottor Dolittle ebbe inizio nel 1920 e continuò in un lungo sequel di venti romanzi sino al 1940. Nel 1922 il terzo romanzo  I viaggi del dottor Dolittle (1922), vinse il prestigioso Newbery Medal. La serie è stata adattata per il cinema, la televisione e la radio.

John Dolittle è un medico molto apprezzato e stimato, ha una bella moglie e due figlie adorabili. Tutto sembra girare per il verso giusto, quando comincia ad accadere qualcosa di strano. Dolittle, scopre di avere la capacità di poter parlare con gli animali. Dopo i primi momenti di terrore, i nuovi "pazienti" animali, affollano il suo studio. Tutta la sua famiglia lo crede pazzo. Ma a poco a poco l'effetto sorpresa si attenua e Archer, il padre di Dolittle, spiega alla nuora che John ha avuto questa capacità sin da piccolo.

Altre opere per ragazzi: The Story of Mrs Tubbs (1923) and Tommy, Tilly, and Mrs. Tubbs (1936) are picture books aimed at a younger audience than the Doctor Dolittle books. La storia della signora Tubbs (1923); Tommy, Tilly, Tubbs e signora (1936),  libri illustrati rivolti a un pubblico giovanile in cui una vecchia  donna parla con i suoi animali che l’aiutano a tirarsi fuori dai guai. Porridge di Poesie (1924);. Noisy Nora (1929), un ammonimento alle ragazze che mangiano troppo. The Twilight of Magic (1930), storia rivolta ai lettori adulti in cui l’autore  parla della magia che  sta morendo e dell'inizio della scienza. Vittoria per i morti (1942), libro per adulti. Si tratta di un poema in sette parti  circa l'inutilità della guerra, in cui è presente il ritornello "In guerra i vincitori sono solo gli uccisi". (da Internet)

 

FILATELIA

JERSEY  Anno 2010 (1540)

 

 

LO-JOHANSSON  IVAR

(Svezia)

 

Nacque a Ösmo, Sörmland nel 1901. Morì a Stoccolma nel 1990.

Di umili origini, autodidatta, scrisse per lo più romanzi autobiografici in cui i personaggi affondano le radici nei ceti più bassi. Ciò non toglie che siano esaminati anche altri ambienti sociali.

Tra le sue opere: I proletari della terra (1941), L’Analfabeta (1951),  Il ciclo Pubertà (1978), Asfalto (1979), La soglia (1982), Libertà (1985), Gli arrampicatori (1969.

Fu autore del libro di viaggio Vita di vagabondi in Francia (1927).

 

FILATELIA

BULGARIA Anno 1997 (2319), SVEZIA   Anno 2001  (2217/8)

 

 

LO KUAN-CHUNG  o  LO PEN

(Cina)

 

Nato probabilmente sotto la dinastia Yuan (1280-1367) ma assai conosciuto sotto quella successiva dei Ming (1368-1644). Sua patria di origine sembra sia stata lo Shansi o forse il Chekinag: avrebbe dimorato a lungo nello Hangchou.

Prosatore girovago scrisse molte composizioni drammatiche in una lingua assai popolare e nota. Gli vengono attribuite le opere Shui Hu Chuan e la compilazione del  San Kuo Chih Yen I, un’opera molto popolare.

A lui sono pure attribuiti decine di romanzi popolari tra cui il Romanzo di Sui e dei T’ang   e Il romanzo dei T’ang, forse in origine appartenenti ad una opera unica.

 LIBRI: Il San-kuo  ien I  o Romanzo dei tre regni è stato definito l’Iliade dei cinesi, per la sua enorme popolarità. Opera di genio e al tempo stesso straordinaria.  Suddiviso in 120 libri, è folto di episodi che si connettono alla storia dei tre regni di Su, Wei e Wu e riportano episodi accaduti. L’autore ha il difetto di distribuire simpatie e antipatie, falsando il contenuto. Più che romanzo storico, è una storia romanzesca

Sui hu Chuan o Storia della riva del lago o I briganti della palude, è superiore al precedente. Si tratta di una epopea che ruota attorno ad un brigante-eroe. Sung Kiang e alla sua banda che , messo il quartiere generale  sulle rive del lago Liang-Sang, nello Shan.Tung, per anni resistette agli eserciti dell’ultimo imperatore dei Sung settentrionali (1120-1125). Si tratta di un racconto vivace, fantasioso, con scene realistiche. Efficacissima è la rappresentazione di oltre cento personaggi, ognuno dei quali finisce per diventare un tipo. La lunghezza dell’opera varia nelle varie edizioni da 70 a 150 capitoli. Si diffuse rapidamente in Cina e in Giappone. Esiste una recente versione in tedesco ad opera di F.Kuhn.

Poiché l’opera esalta l’azione dei banditi contro lo stato, fu riprovato dai moralisti confuciani, ma proprio per questo letta sempre avidamente.

         

FILATELIA

BARBUDA 1999 Anno (20 valori in 4 BF),  CINA 1987 (2860/3+BF 46), 1988 (2912/5*BF 48), 1989 (2141/4), 1990 (3035/8), 1991 (3099/102+BF 62), 1992 (3130/3),  1993 (3171/4), 1994 (3258/61+Bf 73),  1998 (3608/11+BF 98),   CONGO 2002 (1522N a 1522 AH+BF 60A e 60D),  FORMOSA 2000 (2519/22+BF 62),  2002 (2665/68+BF 92), 2005 (2924/7+ BF 115),  MACAO 2001 (1057/60+BF 106), 2003 (1142/7+BF 127), 2004 (1201/4+BF 137),  2013 (1635/8  +BF 231), MICRONESIA 1999 (612/6+BF 54), TAIWAN Anno 2000, 2002, 2010, 2011,

 

 

 

LOMONOSOV  MICHAIL VASILEVIC

(Russia)

 

Incerto l’anno della nascita,  posto tra il 1708 e il 1715 – probabilmente il 1711 – nel villaggio di Denisovka, costruito sull’isola di Kurostrov sulla Dvina Settentrionale. Morì a Pietroburgo il 4 aprile  1765.

Figlio di un pescatore, trascorse la maggior parte della sua infanzia in barca assieme al padre. Nel 1730 fuggì dalla casa paterna per recarsi a piedi a Mosca dove un monaco lo fece ammettere alla scuola slavo-greco-latina. Nel 1735 fu inviato in Germania per completare gli studi in filosofia e matematica. Entrato in contrasto con i professori, fuggi e vagabondò per la Germania. Rischiò di farsi arruolare a forza nell’esercito prussiano. Fu incarcerato in Renania; riuscì ad evadere e ritornò a Pietroburgo.

Nel 1741 venne nominato professore di chimica e di fisica e iniziò la sua carriera di scienziato cui aggiunse quella di scrittore.

Per quanto concerne quest’ultima scrisse saggi tra i quali Sull’utilità dei libri ecclesiastici (1757). Diede alla letteratura russa  una Grammatica (1755), la prima Retorica (1748),  odi quali Per la presa di Chotin (1739), Ode da  Giobbe, Meditazioni sulla Maestà divina,  Sull’utilità del vetro (1752). Scrisse un poemetto didascalico Epistola che è la descrizione della sua personalità di scienziato-scrittore severo nel suo lavoro e allo stesso tempo capace di infiammarsi per lirica.

Scrisse anche  tragedie Temira e Selim (1750), Demofoonte (1757)

 

FILATELIA

CUBA Anno 1996 (3511), GHANA Anno 1957 (929), GUINEA  Anno 2011 (1234),GUINEA BISSAU  Anno 2003 (1085/6), ROMANIA  Anno 1947 (954),  1961 (1803), RUSSIA    Anno 2002 (6661), 2004 (6798), 2005 (6856), 2011,  SAO TOME’ e PRINCIPE  Anno 2003 (Mic.2476), TAIWAN  Anno 2006 ,  TOGO Anno 2011 (2391), URSS  Anno 1925 (340/1), 1945 (984),  1946 (1008), 1949 (1305/7),  1953 (1667),  1955/6 (1734), 1956/57  (1884),  1957 (1915), 1961 (2478/80), 1970 (3613), 1974 (4009), 1986 (5356), 1991 (5879),  2009 (316).

 

 

 

LONDON  JACK  o John Griffith London

(U.S.A.)      

 

Scrittore di avventure immaginate, visse una vita breve ma densa di avventure reali    tanto da sembrare essa stessa un romanzo.

Nasce il 12 gennaio 1876 a San Francisco, California.

Figlio illegittimo di un avventuriero ed astrologo ambulante, viene legittimato da un droghiere, John London, che ne sposò la madre. Lascia  presto lo studio in parte spinto dalla necessità, in parte attratto dallo spirito di avventura che lo costringe quindicenne a lasciar la casa e a cercarsi un lavoro. E di lavori ne fece molti sui moli di Oakland e nella baia di San Francisco. Fu di volta in volta marinaio, uomo di fatica tra gli scaricatori del porto,  seguì l’esercito di Coxei, partì per l’Alaska in cerca di oro.

Si iscrive ad una scuola di Oakland e poi all’Università di California, che lascia per assumere un posto in una, lavanderia. Frequenta ladri e contrabbandieri che lo costringono a lavori non sempre legali. Durante il periodo in cui frequenta l’università legge il manifesto di Marx e  Hegel e accetta la tesi socialista che lo porta a conoscere la prigione. Rimane sempre affascinato dal culto per il superuomo nietzschiano e dal mito dell’idea imperialistica, basata sulla forza e sulla conquista.

Si sentiva sempre dalla parte dei poveri e dei diseredati e non perdonava la società che lo aveva fatto soffrire. Spese pertanto la sua vita nell’ossessione di passare dalla povertà alla ricchezza, la sola che gli avrebbe permesso di vivere libero.

Nel 1898 le riviste cominciano ad accettare i suoi racconti (il primo fu pubblicato dalla rivista “Overland Monthly”) e attraverso essi inizia a costruirsi la maschera romantica dell’avventuriero.  Guadagna e dilapida in  breve tempo dei patrimoni.  Il suo primo romanzo di successo fu Il richiamo della foresta del 1903. L’anno successivo esce Il lupo di mare, che gli frutta 4000 dollari. Ormai sull’onda del successo decide di seguire la via letteraria e giornalistica. É corrispondente in Manciuria durante il conflitto russo-giapponese  del 1904. Al suo ritorno tenta la via della politica. Si fa costruire un battello, “The Snark”, che gli costò 30.000 dollari e sul quale compose alcuni suoi romanzi, tra cui una autobiografia Martin Eden (1909).

London scrisse una cinquantina di volumi, alcuni ancor oggi noti e apprezzati: La strada (1907) di sapore autobiografico; Radiosa aurora (1910); La crociera dello Snark (1911); Racconti di mari del Sud (1911); La Valle della luna (1913);  John Barleycorn (1913), L’ammutinamento dell’’Elsinore’ (1914);  e ancora Bagliore d’oro,  La figlia delle nevi , Il figlio del lupo, Il cuore dei tre,  La legge della vita, Michael fratello di Jerry, Fumo Bellew,  La pista dell’oro, Il richiamo della notte, Racconti di fantastoria e di fantascienza, Straordinarie avventure di cani.  I volumi Jerry delle isole e Michael, cane da circo, uscirono entrambi  postumi nel 1917.

London non è solamente uno scrittore di avventure. Aperto alle miserie sociali del suo tempo, le evoca in  alcuni suoi romanzi quali Il popolo dell’abisso (1903), celebre inchiesta condotta di prima mano sulla povertà dell’East End di Londra. Il tallone di ferro (1907), un tema fantapolitico; L’osteria dell’ultima fortuna (1913); Il vagabondo delle stelle (1915).

La produzione di London passa da una lettura di Nietzsche, quasi razzista, ad un socialista profetico e è tra queste due posizioni che si conquista un vasto pubblico. Aveva fortuna con i lettori, un po’ meno con la critica e solo in questi ultimi anni si assiste ad una sua rivalutazione, soprattutto ad opera dei militanti di sinistra.

London possiede un talento naturale che trova la sua massima espressione nei racconti dove riesce ad interpretare i contrasti individuali e quelli collettivi, legati ai movimenti operai e socialisti nell’America di fine secolo.  London è lo scrittore  che ebbe più successo all’estero e dai suoi libri furono tratti numerosi film.

Genio e sregolatezza. Dal libro Il popolo dell’abisso ricavò più di un milione di dollari e li spese tutti nella costruzione di un fastoso  castello “La casa del lupo” che si incendiò prima di essere ultimato. Fece allora costruire un ranch lussuoso in California, il ‘Beauty Ranch’,  dove ospitava regalmente i suoi ospiti. Nel 1913 i suoi romanzi erano tradotti in molti stati e poteva essere considerato uno degli scrittori più ricchi. In realtà era un solitario in un mondo ostile.

Finì la sua carriera oberato dai debiti e distrutto dall’alcool. Muore suicida nel suo ranch il 22 novembre 1916. L’ultimo gesto romantico, gesto di libertà e di evasione dalla sua vita gloriosa che ormai riteneva conclusa.

 LIBRI : Il richiamo della foresta  Ambientato nelle gelide terre del Nord America al tempo dei cercatori d’oro, narra la storia di un cane che, attraverso i pericoli e le fatiche di una vita avventurosa e crudele sente rinascere  in sé l’istinto primordiale della razza e, dopo la morte del padrone amato, abbandona la società degli uomini per tornare alla vita libera della foresta.   

Zanna Bianca  Figlio di un lupo e di una cagna, viene chiamato Zanna Bianca  dall’indiano che lo alleva. Il lupo comincia a conoscere le leggi della natura e quelle spietate degli uomini. Quando verrà venduto ad un avventuriero che lo utilizzerà come cane da combattimento, rovescerà tutta la sua rabbia sugli avversari, finché un bull-dog non lo ridurrà in fin di vita. A prendersi cura di lui sarà l’ingegnere Weedon Scott che, pazientemente, farà del lupo un animale più socievole capace di salvargli la vita quando per vendetta verrà affrontato da un evaso. 

 

FILATELIA

NIGER  1985 (666),  U.S.A  1986  (1630)

 

 

 

Londres Albert

(Francia)

 

Nato nel 1884, morì nel 1932 nell'incendio della nave Georges-Philippar che lo riportava in patria dalla Cina).

Esordì nel 1914 come cronista dal fronte, profumatamente pagato per i suoi resoconti da terre lontane, la sua prosa è tormentata e convulsa. Scrisse diari di viaggi esotici su «Le Petit Parisien», regalando  al lettore borghese, nell'epoca del primo boom della stampa a larga tiratura, brividi da esploratore e vertigini da avventuriero.

Londres non è solo uno scrittore figlio del romanticismo decadentista. Nel 1922 è in Cina alla scoperta del problema dell'oppio, dei pirati, della guerra civile; nel 1924 i suoi racconti dalla Caienna sulla vita dei deportati scuotono il sistema carcerario francese. Al bagno (Au bagne), la sua inchiesta sui deportati, fu messa in scena in un teatro di  Parigi.

Nel 1925 si occupa dei manicomi, e anche qui suscita polemiche per le crude descrizioni che ne fa; nel 1929 è in Senegal e Niger, le sue parole suonano contro il sistema coloniale; viaggia anche attraverso l'Europa per occuparsi del problema delle condizioni degli ebrei soggetti ai pogrom: i suoi articoli saranno poi raccolti in volume e ripubblicati con il titolo L'ebreo errante (1930).

Di Londres esiste la pubblicazione dell’opera omnia Oeuvres complète (1992). (da Internet)

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 2007 (4079 + fog.)

 

 

Longanesi Leo

(Italia)

 

Nato a Bagnacavallo il 30 agosto 1905. Morto il 27 settembre 1957 a Milano.

Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita a Bologna, iniziò la sua carriera come giornalista, proseguita anche come editore e, più in generale, come eccellente organizzatore culturale.

Fondò e diresse numerose testate:  “ Il Toro”,  “L'italiano”, “Omnibus”,  "Il Libraio", "Il Borghese" Diresse inoltre vari giornali e riviste: “Dominio”, “EL'Assalto”, “Index prohibitorum”, “Il Selvaggio”, “Storia”, “La Gazzetta del Popolo”, “Il Tempo”, “Il Messaggero”, alcune collane della Rizzoli,  divenendo in seguito editore in proprio a Milano e a Roma. Longanesi è anche noto come pittore e illustratore di libri.

Dopo la fine della guerra fonda l'omonima casa editrice.  Muore a Milano nel 1957. Opere: Vade-mecum del perfetto fascista, (1926), Cinque anni di rivoluzione, (1927 ), L'Almanacco di Strapaese (in collaborazione con Mino Maccari e altri), (1928),Piccolo dizionario borghese con Vitaliano Brancati (1941), Parliamo dell'elefante.   Storia di cinquant'anni, Una Vita. Romanzo, (1950), Il destino ha cambiato cavallo, (1951), Un morto fra noi, (1952) , Ci salveranno le vecchie zie (1953), Lettera alla figlia del tipografo, (1957), La sua Signora,  (1957), Il Meglio di Leo Longanesi, a cura di Mario Monti, (1958), L'italiano in guerra (1915-1918) (1965) , I Borghesi Stanchi (1973).

 

FILATELIA

ITALIA  Anno 2005  (2796)

 

 

LONGFELLOW  HENRY WADSWORTH

(USA)

 

Nato a Portland, Maine, il 27 febbraio 1807. Morto a Cambridge, Massachussets, il 24 marzo 1882.

Visse nella Nuova Inghilterra. Dal padre, ricco avvocato, ereditò il gusto per il successo e dalla madre la tendenza romantica. Tranne lo choc subito per la perdita della seconda moglie, bruciata viva nel 1861 durante un incendio, le vicende della sua vita non incisero profondamente sulla sua opera.

Completati gli studi al Bowdoin College, viaggiò per l’Europa. Ritornato in patria insegnò per cinque anni nello stesso collegio in cui aveva studiato; si sposò; fece un secondo viaggio in Europa, durante il quale la moglie morì.

Tornato in America si stabilì a Cambridge e qui, con amici, cominciò a coltivare la passione per la poesia. Il primo volume Voci della notte venne pubblicato quando aveva 32 anni e gli procurò larghi consensi. Tre anni dopo pubblica Ballate e altre poesie (1841). Le successive Poesie sulla schiavitù (1842) testimoniano la presa di posizione ai problemi del tempo.

Nel 1947 scrive un poema in esametri Evangelina. Quest’opera segna l’inizio di una lunga serie di poemi narrativi su temi nazionali i quali ebbero ampio successo: Il canto di Hiawatha (1855) basato su leggende del folklore indiano, Miles Standish (1858), I racconti di un’osteria ai margini della strada (1863) che ricorda i Racconti di Canterbury; una non ben riuscita traduzione della Divina Commedia, iniziata dopo la morte della seconda moglie,  scritta in collaborazione con J.R.Lowell e C. E. Norton uscita nel 1867.

Altre sue opere: i volumi di poesie Keramos, Ultima Thule (1880), Nel porto (1882), una trilogia drammatica intitolata Christus.

Fu uno dei poeti americani più letti nell’Ottocento, per il ritmo delle sue poesie, il sentimentalismo, il gusto borghese.

Per la sua immensa popolarità fu consacrato ‘poeta laureato’ degli Stati Uniti. Gli fu assegnata la laurea honoris causa dalle università di Oxford e di Cambridge ed è l’unico poeta americano ad avere un busto nell’abbazia di Westminster.

 

FILATELIA

GAMBIA Anno 1989 (841), 2005 (4500), GRENADA Anno 1984 (1117),  GRENADINES Anno 1991 (fog.214), 1998 (2369), Isole MARSHALL Anno 1999  (1087), REDONDA Anno 1984, ROMANIA  Anno 1958  (1577),  TANZANIA Anno 1991 (622), TURKS & CAICOS Anno 1985 (721), RUSSIA  Anno  1858  (2025),  USA Anno 1940 (428), 2007  (3899),  ZAMBIA  Anno 1990  (528)

 

 

LÖNNROT  ELIAS

(Finlandia)

 

Scrittore finlandese di lingua finnica, nato a Sammatti (Finlandia meridionale) il 9 aprile del 1802.

Era uno dei sette figli di un modesto sarto di villaggio.  A prezzo di sacrifici da parte sua e della famiglia riesce a terminare gli studi medi nel 1822, all’età di vent’anni, mentre era aiuto farmacista a Hämeenliuna, e a laurearsi in filosofia a Turkau, discutendo una tesi sulle divinità degli antichi popoli finnici.

Già da studente manifesta una propensione verso la poesia popolare e nel 1828 inizia a percorrere a piedi la sua terra, spingendosi fino ai confini settentrionali della Carelia, con l’intento di raccogliere leggende e racconti antichissimi ascoltandoli dalla viva voce del popolo o di cantori di rune in lingua finnica.

Nel frattempo studia medicina a Helsinki dove nel 1832 ottiene la laurea e subito dopo è nominato medico a Kajaani, una piccola cittadina dove era scoppiata un’epidemia di tifo. 

Nella calma della cittadina di Kajaani, comincia ad esaminare il materiale raccolto consistente in una gran quantità di rune, a ordinarlo e a rielaborarlo. Si trattava di un prezioso insieme di tradizioni letterarie popolari, sino allora rimaste sconosciute in Europa. Nasce così la prima versione della grande epopea nazionale finnica il Kalevala.

Lönnrot  nel coordinare il materiale mira soprattutto a conferirgli l’aspetto di un racconto continuato e a creare un’armonia nella sua scelta.

La prima edizione del 1835 constava di 32 canti, circa 12000 versi; nella seconda del 1849, la definitiva, i canti salirono a 50 e i versi a oltre 22000.

Il Kalevala valse a Lönnrot il titolo di  Omero della Finlandia.

Nel frattempo Lönnrot aveva pubblicato altre opere. Nel  1836, in un viaggio che durò otto mesi, arriva sino alla penisola di Kola dove raccoglie abbondante materiale che gli permette di scrivere il Kantaletar (1840), una raccolta di canti popolari, circa 23000 versi, contenente dolci liriche d’amore,  meste elegie, spunti umoristici, satire che rappresentano il carattere del popolo finnico. In successivi viaggi si spinge fino alla Lapponia e ad Arcangelo. Seguono nel 1841  i Proverbi del popolo finnico; Enigmi del popolo finnico (1844); Gli antichi canti magici del popolo finnico (1880).

Professore di lingua finnica all’università di Helsinki e dal 1866 al 1880 si occupa della  stesura del monumentale Dizionario finnico-svedese (1880), contenente oltre 200.000 voci.

Durante la sua vita assistette al sorgere di una lingua unitaria nazionale, cui egli diede un notevole impulso nel contribuire a farla uscire dal caos dei dialetti. Per questo è considerato il padre della lingua e della letteratura finnica.

Muore nel 1884.

 Kalevala    La trama si presta poco a un riassunto, scrive Giacomo Prampolini, che pur tenta di tracciarlo.

“Eroe principale è il poeta-mago Väinämöinen, l’inventore della <kantele>, (l’arpa finnica), luminosa figura di un boreale Orfeo. Nasce nel mare, da Ilmatar (la figlia dell’aria), la dea creatrice del mondo; promuove l’agricoltura, acquista ogni sapere, compone canti soavi e possenti; corteggia invano la bella fanciulla lappone Aino, che non vuole saperne di lui e che, dopo essersi trasformata in salmone, gli sfugge per sempre. Ilmatar consiglia al figlio desolato di cercarsi una sposa in Pohjola (il paese del nord. La Lapponia?) la cui regina Louhi gli promette, infatti, la propria bellissima figlia a patto che egli le procuri il magico mulino Sampo. Väinämöinen  allora si associa il fratello Ilmarinen, fabbro solerte e geniale; entrambi hanno come rivale il baldo, gaio e spregiudicato Lemminkäinen. che incarna il tipo dell’avventuriero, e il triplice corteggiamento si svolge, attraverso mirabolanti vicende nei canti VII-XIX. Ilmarinen fabbrica il Sampo, ma la fanciulla si rifiuta di sposarlo; Lemminkäinen, recatosi a Pohjola, soccombe alle insidie di Louhi, è gettato nel fiume della morte, fatto a pezzi, ma poi risuscitato dalla madre; Vänämöinen, pentito di aver rinunciato alla figlia di Louhi in favore del fratello, scende nel regno della morte in cerca di tre <magiche> parole, necessarie per finire la costruzione di una barca. La figlia di Louhi, cui è lasciata la scelta fra i due fratelli, preferisce da ultimo Ilmarinen.

I dieci canti successivi s’indugiano a narrare le feste dello  sposalizio a Pohjola, nonché due sfortunate spedizioni di Lemminkäinen, furibondo perché non lo hanno invitato alle nozze. Ma Ilmarinen non gode a lungo la compagnia della sposa, che perisce divorata dagli orsi e dai lupi per opera di Kullervo, il crudele gigante che inconsciamente si macchia di incesto con la sorella e poi si uccide nella foresta (canti XXXI-XXXVI). Ilmarinen, ormai avvezzo alla vita coniugale, si fabbrica una nuova moglie in oro e in argento, ma non riesce ad infonderle vita; allora rapisce un’altra figlia di Louhi, la quale però si rivela così uggiosa che egli la trasforma in gabbiano. Negli ultimi canti (XXXIX-XLIX)  Väinämöinen,  Ilmarinen e Lemminkäinen compiono di buon accordo una spedizione contro Pohjola per rubare il Sampo; ucciso un enorme luccio, il poeta fabbrica con le sue lische una <kantele>, il cui malioso suono attira tutti gli esseri animali; con esso addormenta la gente di Pohjola e agevola il furto del Sampo.  Ma al risveglio Louhi scatena contro i tre ladri fuggiaschi una furiosa tempesta durante la quale la <kantele> cade nel fiume; poi li insegue con una nave da guerra, li raggiunge, impegna battaglia: il conteso Sampo cade in un lago e si frantuma. Vänämöinen ne ricupera quanto basta per assicurare la prosperità del Kalevala, cioè della Finlandia; poi si fabbrica una nuova arpa in legno di betulla. Invano Louhi infierisce, mandando pestilenze e flagelli, rubando il sole e la luna; i due fratelli sventano le insidie, rintuzzano le offese. Nel canto finale la vergine Marjotta (la Maria cristiana?), avendo inghiottito una bacca di mirtillo, partorisce un fanciullo che è proclamato re della Carelia: Vänämöinen, irritato, parte con la sua barca di rame, lascia però al popolo finlandese l’arpa e i melodiosi canti che confortano contro il passare del tempo”.

 

FILATELIA  

FINLANDIA Anno1935 (183/5), 1985 (921/22), 2004 (1671/2)

 

 

 

Lopes da Silva Baltasar

(Capo Verde)

 

Nato a Caleijào, Sào Nicolau il 23 aprile 1907. Morto a Sào Vicente il 28 maggio 1989.

Scrisse opere sia in portoghese sia in lingua creola. 

Con Manuel Lopes e Jorge Barbosa fondò la Claridade.

Il suo libro Ciquinho, considerato il più grande romanzo di Capo Verde, fu pubblicato nel 1947.

In altre opere usò lo pseudonimo di Osvaldo Alcàntara.

Oltre a Chiquinho è noto per aver scritto un’opera illustrativa del suo paese dal titolo O dialecto crioulo de Cabo Verde.

 

FILATELIA

CAPO VERDE  Anno 2007, 2012

 

 

Lopes Manuel Antonio de Sousa

(Capo Verde)

 

Nato il 23 dicembre del 1907 a Mindelo, quando l’isola era ancora sotto il dominio portoghese. Morto il 25 gennaio 2005.

Romanziere, poeta,  saggista e fondatore della moderna letteratura di Capo Verde. Assieme a Baltasar Lopes da Silva e a Jorge Barbosa creò il gruppo “Claridade”.

Fu autore di molti testi in lingua portoghese, utilizzati in numerose opere di  lingua creola.

Per poter frequentare il liceo, si trasferì nel 1908 a Coimbra. Terminati gli studi, ritornò a Capo Verde e si impiegò in una società inglese.

Nel 1936, assieme a Lope e Barbosa, scrisse lo statuto della carta “Clamidate”.

Nel 1944 si trasferì nell’isola di Faial nelle Azzorre, e successivamente a Lisbona nel 1959 dove visse fino alla morte.

La sua opera Os Flagelados do Vento Leste (1959) è stato adattato a film nel 1987, con la regia di Antonio Faria.

Altre opere: i romanzi Chuva Braba (1956 Premio Fernào Mendes Pinto),  O que Cantou Galo na Baia (1959 Premio Fernào Mendes Pinto).  Raccolte poetiche: Horas Vagas (1934), Poema  de quem Ficou (1949), Crioulo e outros poemas (1964), Falucho ancorado (1949).

Fu anche autore di monografie, saggi, critiche letterarie.

 

FILATELIA 

CAPO VERDE  Anno 2007

 

 

LOPES DE MENDONÇA HENRIQUE

(Portogallo)

 

Nato a Lisbona nel 1856. Morto nel 1921.

E’ stato un poeta, drammaturgo e ufficiale di marina. Ha scritto diverse opere teatrali, e con il suo amico, il compositore Alfredo Keil , ha scritto i testi dell’ inno nazionale portoghese, A Portuguesa, che è stato adottato nel 1911.

 

FILATELIA

PORTOGALLO  Anno  1990

 

LOPEZ LUCIO 

(Argentina)

 

Autore di romanzi storici alla Dumas, seguì le orme del padre Fidel, che scrisse La novia de hereje e La loca de la Guardia.

I romanzi di Lucio sono per lo più di storia romanzata e di costume come La gran Aldea, descrizione umoristica della città di Buenos Ayres prima del 1880.

 

FILATELIA

ARGENTINA  Anno 1966,  (766)

 

 

 

López Jaena Graciano

(Filippine)

 

Nato a Majavjay, il 18 dicembre 1856. Morto a Madrid il 20 gennaio 1986.

Scrittore e giornalista, figlio di genitori poveri, la  madre  sarta e il padre operaio, fu posto a sei anni sotto la tutela educativa di Padre Francisco Jayme che notò la sua precocità intellettuale, e in particolare il suo dono per l’eloquio pronto e appropriato. Per volontà della madre fu inviato al Seminario de San Vicente Ferrer in Jaro.

Durante gli anni di studio in seminario servì come  segretario di uno zio, Claudio López, che era il vice console onorario del Portogallo a Iloilo. Non portato per il sacerdozio, ma attratto dalla medicina, si iscrisse all’Università di Santo Tomas. Studiò medicina, ma per varie questioni gli fu negato di ottenere la laurea. Nonostante ciò gli fu permesso di lavorare come apprendista all’Ospedale di San Juan de Dios.  Praticò medicina presso comunità isolate, visitando poveri e gente comune e venendo così a contatto con le ingiustizie comuni.

Dopo aver scritto un libro sulla figura di un frate corrotto, si attirò le ire di  alcune comunità di frati e, in seguito, non avendo voluto testimoniare per il sindaco della sua città che voleva far passare per morti naturali alcuni decessi sospetti, dovette fuggire in Spagna.

Qui iniziò la sua attività letteraria facendosi portavoce per la causa della libertà filippina. In tale prospettiva lavorò a fianco di Marcelo H. de Pilar e José Rizal, dando vita al “triumvirato dei propagandisti filippini”. 

Riprese gli studi di medicina presso la scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Valencia, ma non completò i corsi.

Nel suo lavoro di giornalista fondò il giornale bimestrale, la”Solidaridad”. 

López Jaena morì di tubercolosi il 20 gennaio 1896. Dopo la sua morte, in breve tempo morirono il  4 luglio Marcelo H. del Pilar e il 30 dicembre  José Rizal per fucilazione. Terminò così il  grande “triumvirato di propagandisti”.

Jaena morì in povertà a quarantanni, due anni e mezzo prima della dichiarazione di indipendenza delle Filippine dalla Spagna.

 

FILATELIA

FILIPPINE  ANno  2006  (3071)

 

 

LOPEZ LUIS CARLOS

(Colombia)

 

Nato a Cartagena nel 1883, ivi morì nel 1950.

Poeta post-modernista fu chiamato Tuerto Lopez a causa del suo strabismo.

La sua produzione spazia nell’ambito di uno spettro composito che racchiude influssi classici greco latini, ma che ingloba anche Voltaire, Nietzsche e Shopennhaurer, passando attraverso i poeti orientali.

L’amore per Esopo gli permise di comporre opere irriverenti e grottesche che avevano nel mirino ritratti psicologici del provincialismo colombiano del suo tempo.

Pubblicò De mi Villorio (1908), Posturas dificiles (1909), Varios a varios (1910) e Por el atajo (192).

Scrisse un diario in cui è presente la sua attività in campo politico. Fu nominato console a Monaco e a Baltimora.  A causa di una malattia circolatoria dovette rientrare a Cartagena dove morì.

La sua opera poetica completa venne pubblicata nel 1994.

 

FILATELIA

COLOMBIA  Anno  1998.

 

 

LOPEZ  VELARDE RAMON

(Messico)

 

Nato a Jerez de García Salinas, Zacatecas, México, il 15 giugno del 1888.  Morto a  Ciudad de México il 19 di giugno del 1921.

Primo di nove figli di un avvocato fu avviato dal padre agli studi, prima in un collegio cattolico di Jerez poi nel seminario di Zapotecas e in seguito in quello di Aguascalientes per diventare sacerdote.  Non vestì l’abito talare e scelse la toga forense.

Durante le vacanze che trascorreva a Jerez, conobbe Josefa de los Rios che gli ispirò il primo poema . Cominciò a collaborare con la rivista “Bohemio”, scrivendo articoli sotto pseudonimo.

Nel 1908 iniziò a studiar legge, ma la morte del padre mise la famiglia in una difficile situazione economica e  Velarde potè continuare gli studi solo con l’appoggio degli zii materni.

Continuò anche a collaborare con diversi giornali di Aguascalientes (“El Observador”, “El Debate”, “Nosotros”)  e di  Guadalajara (“El Regional”, “Pluma y Lápiz”).

Dopo aver letto le poesie di Amado Nievo e dello spagnolo Andres Gonzales Blanco, cambia la sua poetica, diventando un fautore del modernismo e scrive un manoscritto che sarà alla base del suo futuro libro  La sangre devota.

In campo politico appoggiò le riforme di Francisco Madero. Diventato avvocato esercitò la professione a Venado, un piccolo centro, dal quale sperava di allontanarsi con l’aiuto di Madero, un aiuto che  non venne, forse per la sua militanza cattolica.

Fu un suo antico protettore ad offrirgli una collaborazione con un giornale cattolico di Città del Messico “La Nazione”.

Venne coinvolto nelle vicende politiche del paese, che lo costrinsero ad abbandonare Città del Messico per San Luis Potosì dove conobbe Maria de Nevares, la donna che gli fu compagna per tutta la vita.

Solo dopo il 1915 comincia per lui un periodo di relativa tranquillità sino al 1921 anno della sua morte.

Velarde è considerato il poeta nazionale del Messico.

Tra le sue opere si ricordano:  La sangre devota (1916),  Zozobra (1919),   El son del corazón  (1932), El minutero  (1923),  El don de febrero y otras prosas  (1952),   Correspondencia con Eduardo J. Correa y otros escritos juveniles  (1951).

 

FILATELIA

MESSICO  Anno 1972  (P.A. 336)

 

 

LOPEZ WERNER OVALLE

(Guatemala)

 

Nato a Salcajà. Dipartimento di Quetzaltenango.

Si dedicò interamente alla poesia. Fu membro fondatore del Gruppo Saker-Ti. Vinse per tre volte il primo premio nei Giochi Floreali Centroamericani di Quetzaltenango. Nel 1960 fu nominato Gran Maestre de Gay  Saber.

Morì nella cittàdi Guatemala nel 1970.

Opere: Tempo conquistado, 1949,  El Canto vivo. Poesia suburbana, 1952,  Padre nuestro Maiz: poema en quatro estancias, 1952, Poema de la busqueda,1961, Poeta en orbita, 1961, Raiz de incendio, 1962,  Corona de la vida, 1962, Eleghia en la viva muerte de Enriquez   Munoz  Meany (1953),

 

FILATELIA

GUATEMALA Anno 1989 (P.A. 834)

 

 

 

Lorenzo dE’ Medici

(Italia)

 

Nato a Firenze il 7 gennaio del 1449 e ivi morì il 9 aprile del 1492

Era nipote di Cosimo de' Medici, detto il Vecchio, fondatore della signoria medicea e figlio di Piero di Cosimo de' Medici e di Lucrezia Tornabuoni. Ricevette una profonda educazione umanistica ed un’accurata preparazione politica che gli permise, giovanissimo nel 1466, di far parte del Consiglio dei Cento, predisponendosi così alla successione del padre che era di salute cagionevole.

Prima di assumere la signoria di Firenze ebbe modo di mostrare la sua abilità diplomatica in occasione delle missioni che gli furono affidate appena sedicenne a Napoli, Roma e Venezia. Nel 1468, grazie al diretto interessamento di sua madre Lucrezia Tornabuon, si fidanzò con Clarice Orsini, che sposò l'anno successivo e che gli diede i figli Piero, Giovanni (il futuro Leone X), Giuliano e quattro figlie (Lucrezia, Maddalena, Luisa e Contessina). Per la prima volta un Medici sposava una donna di famiglia nobile, stabilendo un'alleanza tra Medici e Orsini che sarà la chiave per l'arrivo della prima porpora cardinalizia in famiglia, quella proprio di suo figlio Giovanni.

Nel 1469 sposò Clarice Orsini ed alla morte del padre, avvenuta lo stesso anno, Lorenzo, appena ventenne, insieme al fratello Giuliano, assunse il potere su Firenze. Nel periodo dal 1469 al 1472 riformò completamente le istituzioni statali, sopì tutte le rivalità tra famiglie e risolse tutti i problemi familiari in modo da diventare supremo arbitro in ogni questione.

Lorenzo compendiava in sé potere politico ed economico, amore per l'arte e per la cultura rappresentando l'incarnazione ideale del principe rinascimentale e divenendo il vero e proprio arbitro della città. Assicurò, inoltre, un periodo di equilibrio fra le varie potenze.

Dopo aver domato le ribellioni di Prato e di Volterra, dopo dieci anni di governo, i fratelli Medici dovettero fronteggiare la recrudescenza degli attacchi delle famiglie rivali, prima fra tutte quella dei Pazzi, che organizzò la celebre "Congiura dei Pazzi" con lo scopo di uccidere i fratelli. Il 26 aprile 1478, mentre ascoltavano la messa in Santa Maria del Fiore, i due fratelli furono aggrediti. Giuliano fu colpito a morte dal sicario Bernardo Bandini, mentre Lorenzo, ferito in modo lieve, si salvò riparandosi in sagrestia aiutato da alcuni amici tra cui il Poliziano. I congiurati, tra cui erano coinvolti anche personaggi politici non di ambiente fiorentino, come il Papa Sisto IV e suo nipote Girolamo Riario, signore di Forlì e di Imola, furono esposti a crudeli vendette e rappresaglie.

Al ritorno in città Lorenzo fu salutato dai fiorentini come salvatore della patria. Nel 1480 Sisto IV, rimasto isolato, offrì la pace a Firenze.

Lorenzo il Magnifico, indicato come il moderatore della politica italiana, seppe creare quell'equilibrio che fu apportatore di una pace fra gli Stati Italiani durata fino alla sua morte, avvenuta l'9 aprile 1492.

Nel 1494, al ricomparire delle discordie tra stati, Carlo VIII invase la penisola.

Lorenzo non fu solo un uomo politico scaltro, ma anche un poeta e cultore d'arte. Innamorato della cultura e della poesia  lasciò opere neoplatoniche quali Selve d'amore , Altercazione, Rime. Opere comiche ed economiche come  Caccia col falcone, Uccellagione di starne, I Beoni, la  Nencia da Barberino in cui riprende il tema della "satira del villano", trattando il personaggio del contadino nella sua tipica rozzezza, semplicità e villania. È una parodia del tema del pastore innamorato. Corino, Canzoni a ballo, Canti carnascialeschi,  destinati ad essere cantati con accompagnamento musicale durante il carnevale, fra questi ricordiamo la celebre Canzona di Bacco. Lasciò anche  opere religiose  Capitoli, Laude, Sacra rappresentazione dei Santi Giovanni e Paolo.

Letterati ed artisti trovarono in lui un mecenate intelligente e ricettivo, tanto da fargli meritare appunto l'attributo di Magnifico.

 

FILATELIA

ALBANIA  Anno 1975 (1585), GAMBIA Anno 2000 (2961)GRENADA GRENADINES  Anno 1975 (57), ITALIA  Anno  1949  (547),  1992),  MALI  Anno 1975 (243 PA.)

 

LOSA  ILSE LIEBLICH

(Germania)

 

Nata il 20 marzo 1913 a Osnabruck, Bassa Sassonia . Morta a porta  il 6 gennaio del 2006.

Scrittrice portoghese di origine ebraica .

Minacciata dalla Gestapo di essere inviata in un campo di concentramento a causa della sua origine ebraica, lasciò  il suo paese natale nel 1930 con sua madre e i suoi fratelli Ernst e Fritz. Si trasferisce prima in Inghilterra dove ebbe il suo primo contatto con asili. Arrivata in Portogallo nel 1934 , sposò nel 1935 con l'architetto armeno Taveira Losa , e acquisì la cittadinanza portoghese.

Nel 1943 , l'anno in cui nacque la sua prima figlia, Daisy Lieblich Losa (morto nel gennaio 1999), pubblicò il suo primo libro Il mondo in cui vivevo, e da allora ha dedicato la sua vita alla traduzione e la letteratura per i bambini e la gioventù, ottenendo nel 1984 il  Gran Premio Gulbenkian per l'intera sua opera dedicata ai  bambini. Nel 1998 ha ricevuto il Gran Premio di cronaca , la EPA ( Associazione Portoghese degli Scrittori .

Ha collaborato con vari giornali e riviste, tedesche e portoghesi, è presente in diverse antologie di autori portoghesi e in antologie pubblicate in Germania. Ha tradotto dal tedesco in portoghese alcuni degli autori più acclamati.

Il 9 giugno 1995 è stata nominata comandante della dell'Ordine dell'Infante D. Henrique .

Opere:   Il mondo in cui ho vissuto ( 1949 ),  Storie quasi dimenticate ( 1950 ),  Gradient ( 1951 ),  Fiume senza ponte ( 1952 ),  Qui c'era una casa ( 1955 ),  Sotto strani cieli ( 1962 ) , Incontri in autunno ( 1965 ),  La barca affondata ( 1979 ) , Un artista di nome Duke ( 1990 ),  Percorsi senza meta (1991) , Letteratura per bambini : Sparks racconta la sua storia ( 1949 ) ,Il Fiore Blu (1955), Giovedi 'ciliegia ( 1984 ),Queste colture ( 1984 ),Visita Il padrino ( 1989 ),  Beatrice e acero (1976),

 

FILATELIA
PORTOGALLO  Anno 2013 (3807)

 

 

LOTI PIERRE (pseud. di Louis-Marie-Julien Viaud detto Pierre)

(Francia)

 

Nacque a Rochefort (Charente Inferieure) il 16 gennaio 1850. A diciassette anni, entrato nell’Istituto Navale di Brest e divenuto ufficiale di marina, prese il mare sulla nave scuola ‘Borda’ e partecipò a numerose spedizioni, in Oceania, Giappone, Senegal, Tonchino. Visitò Tahiti e alla corte della regina Pomaré sembra gli sia stato dato il soprannome di  ‘Loti’, un piccolo fiore indiano forse corrispondente alla rosa. Secondo un’altra versione il nome di ‘Loti’, derivato da una violetta delle isole del Pacifico, gli venne affibbiato per scherzo. durante gli anni dell’Accademia da alcuni suoi compagni, a causa della sua timidezza, 

Tenente di vascello nel 1898 e capitano di fregata nel 1899, prese parte alla spedizione contro i boxers in Cina.  In seguito, nel 1906, fu nominato capitano di fregata e nel 1910 fu collocato a riposo.

Durante la prima guerra mondiale riprese servizio fino alla conclusione del conflitto.

La sua carriera di scrittore è strettamente legata alle sue esperienze di viaggiatore appassionato ed è disseminata in numerosi romanzi e racconti, volumi di ricordi, impressioni di viaggio.

Apre la serie delle sue pubblicazioni Aziyadé (1879), pubblicato sulla “Nouvelle Revue” della sua amica Juliette Adam. Seguirono Rarahu (1880 ristampato col titolo Il matrimonio di Loti 1882); Mio fratello Ivo (1883); Pescatore d’Islanda (1886) considerato il suo capolavoro; La signora crisantemo (1887) Al Marocco (1890); Il libro della pietà e della morte (1891); Fantasma d’Oriente (1892); La Galilea (1894); Il deserto (1895); Ramuncho (1897) da cui è stato tratto il primo film a colori francese; Gli ultimi giorni di Pechino (1901); L’India senza gli Inglesi (1903); Verso Ispahan (1904); I disincantati (1906); La sfinge del Nilo (1908); Un pellegrino di Angkor (1912); La Turchia agonizzante (1913); Prima giovinezza (1919).

Al periodo della Grande guerra appartengono i volumi: La iena arrabbiata (1918); L’orrore tedesco (1918) un violento pamphlet contro la Germania; La morte della nostra cara Francia in Oriente (1920). Importanti le Lettres a Madame Juliette Adam

Nei libri di Loti impera l’esotismo, non come elemento esteriore o capriccio d’artista, ma come necessità di evasione, in cui la tristezza avvolge tutti i suoi personaggi. C’è l’amore per terre lontane e diverse a cui si unisce il tema malinconico della civiltà che muta e che scompare.

Loti ebbe una larga presa sul pubblico del primo Novecento. Scrisse pure un dramma  Judith Renaudin (1904) e tradusse in collaborazione il Re Lehar di Shakespeare.

Loti morì a Hendaye il 10 giugno 1923. Nel 1891 era stato eletto Accademico di Francia.

OPERE: Il matrimonio di Loti  Il romanzo (inizialmente intitolato Rarahu)  narra la storia del matrimonio avvenuto a Tahiti tra il tenente di vascello Pierre Loti e Rarahu, un’adolescente selvaggia. Loti, durante una lunga sosta a Tahiti, incontra la fanciulla in riva ad un fiume dove stava facendo il bagno con alcune compagne. L’idillio sboccia subito nell’affascinante cornice della foresta dai mille colori e profumi  e si conclude con il matrimonio, di  rito pagano.

Purtroppo arriva imprevisto l’ordine di partenza e Loti deve lasciare la giovane moglie, che si illude di veder ritornare presto il marito.  Rarahu passa ore e ore in vana attesa, in  riva al mare, scrutando l’orizzonte. E in questa sua attesa il fragile corpo, minato dalla tubercolosi,  non regge e  la giovane muore. Quando, dopo mesi, Loti ritorna , troverà solo una tomba.

La dolcezza del clima tropicale, la bellezza della natura, la vita primitiva degli indigeni e le loro anime semplici, rivivono nel romanzo e sono con tristezza rielaborati dall’autore.

 

FILATELIA

FRANCIA   Anno 1937  (353),  POLINESIA  Anno 1972 (76 PA.), 1995  (482), ITALIA Anno 1974 (1191), 2004 (2722),  MOLDAVIA Anno 1994 (87), 2007 (fog.40), MONACO Anno 1983 (1390), NIGER Anno 1998 (1264),  RAS AL KHAIMA  Anno 1969 (48), SAN MARINO Anno 2008 (2144), SAO TOME’ & PRINCIPE 2oo2 (2499, 2501 + fog. 420), SAINT PIERRE E MIQUELON  Anno 1969 (47 PA.)

 

 

 

LOVECRAFT HOWARD  PHILIPS

(U.S.A.)

 

Nato a Providence, Road Islands nel 1890. Morto nel 1937.

Influenzato da Poe e dalla tradizione gotica pubblicò su riviste specializzate storie di orrore e di fantascienza, raccolte in volumi solo dopo la sua morte, quando fu annoverato tra gli scrittori del “fantastico contemporaneo”.

Il più famoso dei suoi racconti è Il richiamo di Chthulhu (1929) dove compaiono i Grandi Anziani, divinità della preistoria capaci di superare le barriere spazio temporali.Gambia , 2001, Tennessee Williams

Altre opere La casa delle streghe (1932), L’orrore di Dunwich (1927), Le montagne della follia (1936).

 Lovecrafty è pure uno scrittore di saggi sul fantastico; scrisse L’orrore soprannaturale in letteratura (1927).

 

FILATELIA

SIERRA LEONE  Anno 1997  (Mic. 2879)

 

 

     

LOWELL JAMES RUSSEL

(U.S.A.)

 

Nato a Cambridge Massachussets il 22 febbraio 1819, ivi morto il 12 agosto 1891.

Nel 1838 ottenne la laurea all’Università di Harvard in giurisprudenza, ma ben presto si dedicò alla letteratura.

La prima raccolta di poesie apparve nel 1844, Un anno di vita. Al 1845 risale il poema La visione di Sir Launfal e nel 1848 A fable for critics.

I Biglow Papers, iniziati nel 1846 e continuati durante la guerra fra gli stati (1861-65) sono una satira delle condizioni sociali e politiche. Sono scritti in lingua yankee e combattono la schiavitù negli stati meridionali.

Nel 1855 iniziò ad insegnare ad Harvard  lingue e letteratura moderne, succedendo a Longfellow. Fu ministro americano in Spagna e poi in Inghilterra.

Diffuse la cultura europea in America, incrementando le relazioni culturali.

È autore di saggi critici su autori inglesi, francesi, tedeschi che vennero in seguito raccolti in volumi Tra questi è notevole quello su Dante (1872). Fu autore di diverse liriche e prose, alcune di ispirazione italiana.

 

FILATELIA

USA  Anno 1940  (430)  

 

 

Loynaz Dulce María

(Cuba)

 

Nata nel 1903. Morta nel 1997.

Poetessa cubana fu un membro dell’Accademia Reale di lingua spagnola. Autrice di romanzi e poesie, nel 1992 fu destinataria del Premio Cervantes di letteratura.

 

FILATELIA

CUBA Anno 2002  (4058)

 

 

 

Luca  de Tena Juan Ignacio

(Spagna)

 

Nato nel  1897. Morto nel 1975.

Ottenne nel 1918 la laurea in diritto e durante il periodo franchista si occupò attivamente di politica.    Fu deputato nel 1929 e direttore del giornale “ABC”.

La sua opera comprende numerose opere teatrali e il suo teatro appartiene  a quella che può essere chiamata “l’alta commedia”, secondo i parametri  stabiliti da Jacinto Benavente.

Luca fu uno degli autori più rappresentativi della tendenza ‘escapista’ del dopoguerra civile spagnolo.

Opere: Las canas de Don Juan (1925). La contessa  María (1927) scritta con  Enrique Reoyo, El huésped del sevillano (1927), zarzuela con musica di Jacinto Guerrero,  Quién soy yo? (1935) ,Yo soy Brandel (1938), seguito. Dos mujeres de a nueve (1949) premio Nacional Jacinto Benavente, 1949. El cóndor sin alas (1951), Don José, Pepe y Pepito (1952), ¿Dónde vas Alfonso XII? (1957) , ¿Dónde vas triste de ti? (1959). Las chicas del taller (1963). El rey de las finanzas (1972).

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1936  (545/9)

 

 

LUCIC HANIBAL  (Lucio Annibale)    

(Croazia)

 

 

Nato a Lesina nel 1485, ivi morì il 14 dicembre del 1553.

Nobile per famiglia, ebbe una gioventù travagliata perché coinvolto nelle lotte politico-sociali che sconvolsero la Dalmazia. All’età di 25 anni dovette fuggire dalla sua città per rifugiarsi a Traù. Riuscì a ritornare a Lesina solo dopo una violenta repressione da parte della Serenissima che riportò l’ordine.

Fu giudice dell’isola e ricoprì cariche pubbliche, svolgendo il lavoro nel chiuso del suo palazzo.

Lucic è considerato un lirico della scuola petrarchista. Ebbe a suo modello il Bembo e l’Ariosto. Tra le sue prime opere è giunta solo una traduzione da Ovidio.  In onore di Ragusa pubblicò  il dramma La schiava dalla trama abile e avventurosa.

Il figlio adottivo Antonio fece pubblicare a Venezia nel 1556 le opere del padre, col titolo Componimenti poetici dell’Illustre signor Hanibal Lucic che comprendono anche i Canti erotici e otto epistole.

 

FILATELIA

CROAZIA  Anno 2003  (610)

 

 

LUCINA JANKA (PSEUD DI IVAN NESLUHOŬSKI)

 (Bielorussia)

 

Nato il 18 luglio 1851 a Minsk e ivi morto il 22 luglio 1897.

Proveniente  da una famiglia nobile, studiò  presso la Facoltà di matematica Petersburg (1870-1871) e terminò  la scuola presso l’Istituto tecnologico nel 1877.  Negli anni 1877-1879 lavorò nelle officine ferroviarie di Tbilisi ma,  a causa di una malattia, dovette tornare a Minsk dove fu impiegato in un ufficio tecnico della ferrovia.

 Ha esordito come poeta nel primo numero della rivista "Minska foglia" (1866).  Ha scritto le sue opere in bielorusso, russo e polacco.  Scrisse opere in versi  spaziando in generi diversi, in particolar modo attingendo al folklore della sua terra. 

 I primi versi sono stati scritti nel 1887 in bielorusso a seguito di impressioni suggerite da una  commedia rapprtesentata a Minsk da attori ukraini.  I versi furono  firmati con lo pseudonimo di Janka Lucina.

Come Ĉasistaj Palesje, Viajaleta, Hanusja,  Andrei, la sue poesie sono collegate alla   vita del popolo bielorusso, artisticamente consapevoli della realtà  e legate a idee democratiche.

 In esse  seguì un'idea di Władysław Syrokomla, focalizzando l'attenzione sulle immagini della vita del villaggio,  sulle persone che in esso vivono, con accenti romantici e al tempo stesso realistici.

Tradusse opere  dal russo, polacco, tedesco.

 

FILATELIA

BIELORUSSIA   Anno 2001

 

 

LUDHIANVI SAHIR

(India)

 Sahir Ludhianvi  nato l’8 marzo 1921. Morto il 25 ottobre 1980, è stato un poeta e paroliere del cinema indiano e scrittore in lingua hindi e urdu. Il suo lavoro ha avuto un ampio impatto sul cinema indiano, in particolare ha vinto il Filmfare Award per due volte, nel 1964 e nel 1977, e nel 1971 il Padma Shri. Egli è stato anche premiato con l'emissione di un francobollo commemorativo in data 8 marzo 2013, il 92 ° anniversario della sua nascita.

Sahir Ludhianvi è nato in una famiglia musulmana, a Ludhiana, Punjab in India.  Il nome di sua madre era Sardar Begum. I genitori di Sahir avevano un rapporto molto sciolto e libero Nel 1934, quando aveva tredici anni, suo padre si è sposato per la seconda volta. A quel tempo, la madre ha deciso di lasciare di lasciare il marito, perdendo tutti i crediti verso le attività finanziarie. Il padre di Sahir fu  citato in giudizio dalla madre per la custodia dei figli, ma perse lscausa. Così minacciò di fare in modo che Sahir non vivesse  con sua madre molto lungo.

La paura e la deprivazione finanziaria influenzarono gli anni formativi del ragazzo.
La casa dove nacque Sahir, una arenaria rossa, si trova in Karimpura, un quartiere musulmano di Ludhiana, con una piccola targa che annuncia la sua importanza sul mughal darwaaza ad arco - l'unico sforzo fattop dalla città per ricordarlo.

L 'auditorium del collegio Ludhiyana,  porta il suo nome.

Sahir ha studiato e si è laureato a Khalsa nella High School di Ludhiana. Era molto popolare per i suoi ghazals e nazms già al tempo del collegio. Fu espulso dal collegio per essersi seduto sul  prato  del Committente con un compagno di classe di sesso femminile.  A proposito della sua espulsione, alcuni erroneamente menzionano  c ome partner Amrita Pritam come la ragazza, ma costei  non ha mai vissuto in Ludhiana. Si sono incontratiin seguito  dopo la partizione dell'India, quando è arrivata a Delhi da Lahore nel 1949.

Nel 1943, dopo essere stato espulso dal college, Sahir stabilì a Lahore. Qui, ha completato la scrittura del suo primo lavoro Urdu, Talkhiyaan (amarezza). Poi ha iniziato a cercare un editore e, dopo due anni ne  ha trovato uno nel 1945. Ha collaborato a  varie  riviste Urdu, Adab-e-Lateef, Shahkaar, Prithlari, e Savera, ottenendo col suo lavoro un grande successo. In seguito divenne un membro dell'Associazione degli scrittori progressisti . Tuttavia, per i suoi audaci scritti e la sua ideologia comunista, fu emesso un mandato di cattura. Così, nel 1949, Sahir fuggì da Lahore a Delhi e dopo un paio di mesi si stabilì a Bombay. Un suo amico, ricorda Sahir che gli disse "Bombay ha bisogno di me!».

La sua più famosa storia d'amore fu con Amrita Pritam, ma non si decise mai a sposarla.. Rimase scapolo per tutta la vita. .

Molti suoi libri  sono stati pubblicati sia in India. Si tratta per lo più di una raccolta di estratti da un famoso libro denominato Fan-o-shaksiyatt.

"Main Hoon Sahir"  è uno studio approfondito sulla sua vita e opere. Nel 2010  Iqbal scrisse uno spettacolo teatrale 'Sahir' sulla sua vita, che fu diretto da NRI direttore Pramila Le Hunt. Questa commedia è diventata un successo commerciale e ha avuto un notevole succeso a Delhi. Forse per prima volta, nella storia del teatro indiano, le canzoni sono state usate come narrazione per  ricreare la vita e le lotte di Sahir.

Sahir Ludhianvi fece il suo debutto nel cinema scrivendo testi per il film Azadi Ki Raah Par (1949). Il film ha avuto quattro canzoni scritte da lui e la sua prima canzone era Badal Rahi Hai Zindagi ...
Sahir ha lavorato con molti compositori di musica, tra cui Ravi, SD Burman, Roshan e Khayyam, e ha lasciato molte canzoni indimenticabili per gli appassionati del cinema indiano e la sua musica.

Nel 1958, ha scritto i testi per il film di Ramesh Saigal Phir Subah Hogi, che si basava sul romanzo di  Fëdor Dostoevskij  Delitto e castigo.

Il 25 ottobre 1980, all'età di cinquantanove anni, Sahir Ludhianvi subì un attacco cardiaco ed è morto tra le braccia del suo amico dottor RP Kapoor. Fu sepolto nel cimitero di Juhu musulmano. La sua tomba fu demolita nel 2010 per fare spazio a nuovi corpi.

FILATELIA

INDIA

 

 

LUGONES  LEOPOLDO

(Argentina)

 

Nato a Rio Seco, Cordoba il 13 giugno 1874, morì a Buenos Ayres  il 19 febbraio 1938.

Si interessò di scienze, di filosofia e di politica e iniziò presto ad occuparsi di giornalismo firmando  gli articoli con lo pseudonimo di  Gil Pax. In poesia appartenne al gruppo modernista di Rubén Dario che si riuniva attorno alla “Rivista de America”.  Viaggiò parecchio in Spagna e  in diversi paesi europei. Occupò varie cariche politico-letterarie e rappresentò il suo paese alla Società delle Nazioni.

Gli fu proposta la direzione della Biblioteca magistrale argentina, che diresse, mentre rifiutò la direzione della Biblioteca Nazionale.

Iniziò la sua opera ispirandosi al socialismo e ne fu sostenitore come si nota nell’opera Le montagne d’oro del 1897 e  in Poesie. Ma nel 1910 con Odi secolari il suo atteggiamento politico muta per passare ad un nazionalismo estremo, appoggiando il colpo di stati del 1930 e la dittatura.

Morì suicida.

Tra le sue opere: Il lunario sentimentale (1909), Libro fiel (1912), Libro dei paesaggi (1917), Le ore dorate (1923), Romancero (1924), Poema della terra,  Poemi della guerra gaucha.

Fu anche autore di opere in prosa: L’impero gesuitico (1904), L’esercito dell’Iliade (1915) Le industrie di Atene (1919), Studi ellenici (1924), Politica rivoluzionaria (1931).

Lugones è considerato uno dei maggiori poeti della letteratura argentina dei primi anni del Novecento.

 

FILATELIA

ARGENTINA  Anno 1965   (711) 

 

 

LU-HSUN  (pseud. Di Chou Shu-jen)

(Cina)

 

Nato Shaohsing, Chekiang  nel 1881. Morto a Shangai nel  1936.

Si dedicò a studi di medicina in  Giappone, ma non li   terminò. Fece ritorno in patria nel 1909, dove scelse l’attività   letteraria.

Dal 1918 collaborò alla rivista  “Gioventù Nuova”, la    principale rivista del  movimento per la nuova cuiltura.  Aderì al    Movimento del 4 maggio del quale fu la personalità eminente. In  seguito insegnò nelle università di Pechino, Qamoy e Cantoon.

Dopo i massacri del 1927 si ritirò a vivere a Shangai, dove dal 1930 fece parte degli scrittori di sinistra.  

Nelle sue opere, in cui mescola elementi classici a influssi dialettali, affronta con ironia temi sociali.

Fu autore di alcune raccolte di racconti, di qualche poesie e di numerosi saggi.

La sua opera più nota è La vera storia di Ah Q (1921), storia di un misero coolie. È autore di  una Storia della letteratura cinese (1923) e la sua opera di traduttore ha avuto grande influenza sulla letteratura contemporanea.

È considerato uno dei maggiori scrittori cinesi del secolo scorso.

 

FILATELIA

CINA  Anno 1951  (1391), 1966  (1702/4)

 

 

LUINTEL  BASUDEV o BHUTKO BHINAJU

(Nepal)

 

Nato nel 1917. Morto nel  2006.

Famoso umorista e scrittore satirico, Luintel diede i suoi importanti contributi in forma scritta, pubblicando numerose opere, promuovendo al contempo l'umorismo e la satira nella letteratura nepalese. Una dozzina di opere di Luintel sono state pubblicate, tra cui "Bhimsenpati," "Chithi-Chapeta", "Bhut Chaina", "Batulbaatul".

Meglio conosciuto come "Bhutko Bhinaju", era considerato il padre della letteratura umoristico   -satirica in Nepal. A lui si deve l’istituzione del premio Vasudev-Vidhyadev Luintel Trust, che consiste in un premio del valore di 100.000 rupie nepalesi, per promuovere la letteratura umoristico-satirica.

Un anziano scrittore nepalese di letteratura, Ram Kumar Pandey,  ha detto, "Luintel è il saggio dell’ umorismo e della satira nonché  fonte di ispirazione per tutti i letterati".

Basudev Luintel scomparve all'età di 89 anni nella sua  residenza in Dhunga Adda a Kathmandu.

 

FILATELIA

NEPAL  Anno 2012  (1031)  (IV valore)

 

 

LUIS de LEON

(Spagna)

 

Nato a Belmonte, Cuenca, 1527. Morto a Madrigal de las Altas Torres, Ávila, 1591).

Era figlio del consigliere Lope de León e di Inés Varela, di famiglia ebraica convertita al cristianesimo. Studiò all'Università di Salamanca, dove poi rimase ad insegnare fino al 1565.  Entrò nell'ordine degli Agostiniani.

Il suo insegnamento universitario fu interrotto da pesanti accuse di eresia mossegli dall’Inquisizione. In particolare i suoi accusatori lo incolpavano di aver tradotto in castigliano il Cantico dei Cantici e il Libro di Giobbe e di aver sostenuto che la tradizione ebraica non aveva alterato il testo originario della Bibbia. Subì un duro processo e fu incarcerato sino al 1576.

Liberato tornò all’insegnamento.

Negli anni 1580 e 1582 fu nuovamente accusato dal Tribunale. Ma riuscì a discolparsi.

Frate Luis de León è uno degli scrittori più importanti della seconda fase del Rinascimento spagnolo, insieme a San Giovanni della Croce e fa parte della letteratura ascetica della seconda metà del secolo. La sua poesia è ispirata dal desiderio di abbandonare gli aspetti terreni per poter ascendere a Dio. I temi morali e ascetici dominano la sua opera.

Scrisse il Cantico canticorum explanatio (1580), I nomi di Cristo (1583),  La sposa perfetta (1583). Tradusse poeti lirici greci, latini e italiani. Assai note sono le sue versioni dei Salmi.

Si racconta che dopo 4 anni di carcere fu riammesso all'insegnamento e una tradizione spagnola vuole che abbia iniziato la nuova lezione dicendo Dicebamus externa die... La frase è divenuta proverbiale nella cultura europea con una larga eco, anche popolare, in Italia quando Enzo Tortora, riprese il suo ruolo di presentatore televisivo, dopo la chiusura della sua vicenda giudiziaria, con l'espressione Dunque, dove eravamo rimasti?, con un chiaro ricalco dall'espressione attribuita a Luis de León.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 1991   (2728)

 

 

Luisi  Luisa Janicki

(Uruguay)

 

Nata a Paysandu il 14 dicembre 1883. Morta   Santa Lucia il 19 aprile 1940.

Poeta, educatrice uruguaiana,  critico letterario.

Biografía Figlia di un italiano che portò in America le idee massoniche della libertà, e di  Maria Teresa Josephine Janicki,  figlia di esule polacco, emigrati nel 1872 a Entre Rios, Argentina, trasferitisi poi nel 1878 a Paysandu , Uruguay e stabilitisi  definitivamente nel 1887 a Montevideo .

Discendente da una famiglia di lavoratori e di educatori e vivendo in un clima di resistenza, di ribellione, di pensiero troppo liberale per l'epoca, assorbì le idee paterne che, in seguito, condizionarono la sua opera. Luisa studiò presso la Scuola  Normale per Giovani donne "María Munar Stagnero” e si diplomò nel 1903. Iniziò la sua carriera come assistente alla Terza scuola elementare, poi diresse la Scuola Pratica di secondo grado e la Scuola di Applicazione. Ancora giovane, fu redattrice di importanti quotidiani tra cui  “La Razon” de Montevideo. Fece parte del Consiglio Nazionale delle Scuole primarie e normali dal 1925 al 1929 , anno in cui si ritirò.

Insegnò spagnolo nella sezione femminile della Pubblica Istruzione,  la lettura e il linguaggio presso l'Istituto di “Munari Maria Stagnaro”. Tuttavia, nella sua vita c'è stato un ampio spazio per la letteratura. Riuscì a pubblicare quattro libri di poesie e altri  quattro di prose, dedicate all'istruzione. Ha partecipato come delegato ufficiale al  Congresso del Bambino svoltosi a Buenos Aires nel 1916  e ha servito come segretario nella Sezione Educazione del secondo Congresso del fanciullo, svoltosi a Montevideo tre anni dopo. Eccelse come critica letteraria.

Fu nominata membro onorario della Primaria Associazione Insegnanti di Rio de Janeiro. Murió en 1940.

Opere: Educazione Artistica, 1919, Le idee in materia di istruzione, 1922,  La poesia di Enrique González Martínez, conferenza, 1923, Feel, 1916, Irrequietezza , 1922, Poesie e Canzoni di immobilità sotto il sole, 1926, Polvere  e giorni 1935.

 

FILATELIA

URUGUAY  Anno 1989.

 

 

Lunacarskij  Anatolij Vasil'evic

(Russia)

 

Nato a Poltava nel 1875. Morì a Mentone nel 1933.

Per dodici anni fu ministro sovietico della cultura (commissario del popolo per l'istruzione, 1917- 1919).

Drammaturgo (anche se piuttosto scolastico: Faust e la città, 1918; Cromwell, 1920; Tommaso Campanella, 1921-21), conosceva il cubismo e le avanguardie anche se non aveva particolari propensioni al riguardo.

Fu autore di interessanti saggi e interventi critici sulla letteratura e sull'arte (Profili critici, 1923- 25; Teatro e rivoluzione, 1924; Studi critici, 1925). Sotto di lui il regime sovietico non ebbe particolari intrusioni ideologiche nelle faccende artistiche. 

 

FILATELIA

URSS  Anno 1975  (4195)

 

 

 

Lundberg Ulla-Lena

(Finlandia)

 

Nata a Kokar, Åland il 14 luglio 1947.

Vive a Porvoo. I suoi libri, scritti in svedese, sono stati tradotti in diverse lingue tra cui il finlandese, il danese, il tedesco, il russo e l’olandese.

Debuttò in campo letterario nel 1962,  a quindici anni con un’antologia di poesie dal titolo Utgångspunkts. Nel 1964 trascorse qualche tempo negli Stati Uniti dopo l’assegnazione di una borsa di studio. Su tale soggiorno scrisse un libro narrando le sue esperienze. Analoga operazione letteraria fece dopo un soggiorno in Giappone.

La fama le derivò dal libro Kokar in cui racconta le storie di alcuni isolani. Sempre sul suo paese natio scriverà più tardi altri due romanzi Kungens Anna e Anna ingens.

Dopo aver vissuto in Africa e precisamente nelle nazioni del Botswana, Zambia e Kenya, scrisse tre romanzi sulle sue esperienze.

Nel 1985 ottiene il suo Master presso la  Abo Akademi University e dal 1986 al 1987 è docente  presso l’Università di Minnesota.

Nel 1993 pubblica Sibirien, che, oltre ad essere un’autobiografia è anche un resoconto di quattro mesi di soggiorno in Siberia. Questo è stato il maggior successo a livello internazionale dei suoi libri.

Tra le sue altre opere, le più importanti comprendono la trilogia marinara di Leo, Världen Stora e Allt kan man sig Önska, romanzi di fiction su una spedizione nelle Aland.  

 

FILATELIA

FINLANDIA Anno 2009

 

 

LUO GUANZHONG  vedi LO KUANG – CHUNG

 

 

LUTS OSKAR

(Estonia)

 

Nato nel villaggio di Änkküla nel 1887.  Morto  nel 1953.

Scrittore e drammaturgo, nacque in una famiglia borghese. Frequentò la scuola locale di   Änkküla e in seguito la scuola parrocchiale Palamuse a Jõgeva  che frequentò durante gli anni 1895-1899.  Dal 1899 al 1902 studiò alla Scuola Reale di Tartu. Nel 1903 iniziò a lavorare come apprendista farmacista a Tartu e poi a Narva.  Dopo aver superato gli esami d’apprendista farmacista, iniziò ad esercitare la sua professione a Tallinn (1903).  Durante il servizio militare in St Petersburg (1909-1911) lavorò anche nel campo speziale. Rientrato nella vita civile, concluse  gli studi universitari di farmacista.

Nella Prima Guerra Mondiale fu  mobilitato e prestò servizio  come  militare farmacista in Pskov, Varsavia, Dvinsk,  Vilnos e Vitebsk (1915-1918), dove sposò. 

Si dimise dall’esercito per motivi di salute nell’autunno del  1918 e tornò a Tartu con la sua famiglia lo stesso anno. Iniziò a lavorare in una farmacia; poi, nel  1919-1920, trovò un’occupazione nella biblioteca universitaria che presto abbandonò per gestire un negozio. 

Solo a partire dal 1922 si dedicò esclusivamente alla carriera professionale di scrittore. 

La sua attività di scrittore cominciò a svilupparsi nel periodo che precedette la  Prima Guerra Mondiale: un periodo decisamente favorevole dal punto di vista letterario. Creò diverse commedie popolari, e il romanzo Kevade (Primavera) (parte I, 1912, parte II, 1913), un indovinato e cattivante  ritratto della vita dei giovani di una scuola. L’opera divenne subito popolare. Le due opere scritte successivamente sullo stesso tema  ( Tootsi pulm, Argipäev) e il romanzo Sugis (Autunno) (parte I - 1938)), le scrisse solo per soddisfare la domanda del pubblico.  Inoltre, dopo la prima guerra mondiale le sue opere divennero  meno divertenti e più cupe.  Sügis non incontrò il plauso dei lettori in quanto era solo l’ombra del suo precedente successo.  La seconda parte di Sügis rimase per decenni  un manoscritto e fu pubblicata solo nel  1988.

Ci furono anche versioni cinematografiche di Kevade, Suvi e Sügis, tutte con gli stessi nomi, prodotte dal regista  Arvo Kruusement.

Oskar Lut scrisse anche opere per i bambini. Il suo libro  più popolare rivolto all’infanzia è Nukitsamees (1920), diventato anch’esso un film, con l’accompagnamento musicale di Olav Ehala, la cui musica è  popolare come il film stesso.

Oskar Lut come drammaturgo è noto soprattutto per il Kapsapea (Il cavolo). L’animazione  per Kapsapea si basa su fumetti da lui scritti.  L’argomento è la crescita nel giardino di una famiglia lettone di un enorme cavolo, fatto che provoca  una notevole sensazione negli Stati Uniti, in Russia e in Cina.

 Le opere di Lut sono state tradotte in molte lingue.

 

FILATELIA

URSS 1986, 1987 , ESTONIA  Anno 2012

 

 

Lynge  Hans

(Groenlandia)

 

Nato il 6 settembre 1906. Morto il 2 luglio 1988.

Poeta, pittore scultore, ex catechista e politico, è una delle figure più importanti, un  pioniere dell'arte e della cultura Inuit.

Ha lavorato brevemente come catechista, ma fu costretto al ritiro già nel 1931 a causa della tubercolosi. Venne coinvolto nella politica e trattò temi contro la perdita del potere coloniale e la discriminazione. Allo stesso tempo iniziò una prolifica carriera artistica.

Nel 1945 decise di ritirarsi dalla politica e di  avvicinarsi alla Accademia di Belle Arti a Copenaghen (1947-1950). Ha effettuato numerosi viaggi di studio in Europa, ma solo in  Groenlandia, trovò le persone, la natura e il mondo mitico da cui trasse la sua ispirazione principale, sia come scultore, pittore sia come poeta.

In letteratura esordì  con l’opera Tigor Kârâ pissarâ dramma  (1934). Scrisse il romanzo Ersinnqitsup Piumasaa (1931). Si occupò di raccogliere racconti e leggende della sua terra e compose per la radio poesie, programmi su ricordi della vita groenlandese e brevi drammi.

 

FILATELIA

GROENLANDIA Anno 1991 (210), 1998 (313)