XAVIER CHICO
(pseud. di Francisco de Paula Candido)
(Brasile)
Nato il 2 aprile
1910 a Pedro Leopoldo, Minas Gerais. Morto il 30 giugno 2002 a Uberaba, Minas
Gerais.
E’ stato un
famoso medium in Brasile. Ha scritto 413 libri, mediante un processo noto come
“psicografia “.
Xavier,
conosciuto popolarmente come "Chico Xavier", fu fortemente influenzato dalle
opere di Allan Kardec, e professa che la sua mano è stata guidata dagli spiriti.
Xavier ha chiamato la sua guida spirituale Emmanuel, che secondo lui, sarebbe
vissuto nell'antica Roma, nella personamdel senatore Publio Lentulo, e
reincarnato in Spagna come Padre Damian, e successivamente come un professore
della Sorbona.
A seguito del suo
lavoro Xavier scrisse insegnamenti religiosi, romanzi e opere di filosofia.
Dei suoi libri sono state vendute circa 50 milioni di copie; gli utili sono
stati tutti incanalati in opere di beneficenza. Nel 1981 e nel 1982, è stato
nominato per il premio Nobel per la pace.
Xavier ha sempre
pensato di essere solo un canale nei suoi rapporti con gli spiriti; di non
essere in grado di produrre alcun miracolo; di non poter entrare in contatto
con gli spiriti per operare guarigione; di non poter contattare qualcuno che
era morto, a meno che il defunto non fosse disposto ad entrare contattato. Le
sue apparizioni in talk show televisivi negli anni dal 1960 al1970 ha
contribuito a stabilire lo spiritismo Kardecist come una delle religioni
professate in Brasile. La popolarità di Xavier è rimasta invariata in Brasile
per tutta la sua vita. Nonostante i problemi di salute continuò a lavorare fino
alla sua morte avvenuta il 30 giugno 2002 a Uberaba.
Nel 2010, fu
girato un film biografico intitolato Chico Xavier.
Tra le sue opere:
A Caminho da Luz ( Verso la Luce ), Ação e Reação ( azione e reazione ),
Crianças no Além ( Bambini da Beyond ), Desobsessão ( Disobsession ), EA Vida
Continua ... ( E la vita continua ... ), Entre Dois Mundos),
HA 2000 Anos), Gesù non Lar ( Jesus at Home ), Livro da Esperança, Nn dominios
da Mediunidade, Nosso Lar, Parnaso de Além-Tumulo , Obreiros da Vida Eterna ,
Os Mensageiros.
FILATELIA
BRASILE Anno 2010 (Mic. Br 3757)
Xenopoulos Grigorios
(Grecia)
Nato a
Costantinopoli nel 1867. Morto ad Atene nel 1951.
(1867—1951)
Drammaturgo, traduttore e giornalista, crebbe a Zante e frequentò i corsi
universitari di Fisica e matematica presso l’università di Atene.
Ma la sua passione più manifesta fu quella per la letteratura e per il
giornalismo. A lui si deve la fondazione di due riviste letterarie “Diaclasi
Pedon” e “Nea Estia”.
Nel 1932, divenne un membro della Accademia di Atene.
Le sue idee furono influenzate dal socialismo e dall’amore per le tradizioni
storico-folkloristiche della Grecia, in particolar modo di Zante (Zacinto).
Si occupo di teatro ed è considerato il fondatore del teatro neo-ellenico.
Tra le sue opere più significative si ricordano; Tentazione, Fiore di
Levante, Stella Violandi, Il segreto della contessa Valerena.
FILATELIA
GRECIA Anno 1987 (1657), 1997 (1946)
XIǍNZǓ TĀNG
(Cina)
Nato a Linchuan, Jiangxi 24
settembre 1550. Morto il 29 luglio1616.
Poeta, drammaturgo e saggista
cinese, vissuto sotto la dinastia Ming, contemporaneo di Shakespeare e vissuto
in un'epoca in cui la società feudale cinese subiva profonde trasformazioni, è
considerato uno dei maestri del teatro cinese.
Iniziò la carriera di funzionario
superando l'esame provinciale a 21 anni e successivamente quello imperiale a 34.
Dapprima inviato nella provincia del Guangdong, fu poi nominato governatore del
distretto di Suichang nella provincia dello Zhejiang. Attiratosi l'ostilità dei
potenti per la sua grande dirittura morale, lasciò l'incarico all'età di 48 anni
e si ritirò nella provincia d'origine, dedicandosi alla letteratura. Scrisse un
gran numero di poesie, saggi ed opere teatrali. È considerato il maggior autore
dell’Opera del Sud, e accanto all'attività di drammaturgo svolse anche
quella di teorico dell'opera, partecipando personalmente anche alla messa in
scena delle sue creazioni. Le sue opere principali, chiamate i Quattro Sogni
per il ruolo importante che il sogno riveste nell'intreccio, fanno tuttora parte
del repertorio delle compagnie Kūnqǔ.
Il padiglione delle peonie è una sua
commedia, la prima eseguita nel 1598 presso il Padiglione del principe Teng. E’
la commedia più popolare della dinastia Ming, e fa parte del repertorio di
tutte le compagnie delle opere teatrali classiche più amate dai cinesi, anche se questi sforzi hanno
incontrato l'opposizione dei tradizionalisti del Kun.
La
vicenda è incentrata sulla storia d'amore tra Du Liniang
e Liu Mengmei, ma il suo testo originale contiene anche sottotrame riguardanti
la caduta della Dinastia Song di fronte all’aggressività della dinastia Jin. Sono gli ultimi giorni della dinastia Song. In una bella giornata di
primavera, una cameriera convince Du Liniang, di sedici anni, figlia di un
funzionario importante, Du Bao, a fare una passeggiata in giardino, dove si
addormenta. Nel sogno Du Liniang incontra un giovane studioso,
identificato successivamente come Liu Mengmei, che nella vita reale non ha mai
incontrato. Liu inizia una
storia d'amore virtuale che fiorisce rapidamente. Il sogno di Du Liniang è interrotto dal petalo di un fiore che
cade su di lei. Du Liniang, tuttavia, si preoccupa per la sua relazione
ricorrente del suo sogno e il suo mal d'amore la consuma rapidamente. E’ impossibile
recuperarla dalla sua fissazione: Du Liniang deperisce e muore.
Un
interprete dei sogni ritiene che il
matrimonio tra Du Liniang e Liu Mengmei è predestinato dal fato e che Du
Liniang dovrebbe ritornare al mondo terreno. Liu Mengmei viene ad
abitare vicino al giardino dove Du Liniang aveva fatto i suoi sogni. Anche a
lui, durante un sogno, gli appare una fanciulla e riconoscendo che si tratta
delle figlia morta del funzionario Du Bao, si reca da lui per permettergli di
riesumarla e di riportarla in vita. Liu finisce in carcere per essere stato un
profanatore di tombe e un impostore. La fine della
commedia segue la formula di molte altre commedie cinesi. Liu
Mengmei riesce a scampare alla morte per tortura grazie al perdono che
l’imperatore gli concede.
Questa
a grandi linee è la trama dell’opera che ha la durata di venti ore.
Altre opere teatrali:
Il
flauto viola , La fibbia viola, Han Dan Nanke Ji.
FILATELIA
CINA 1984,
MACAO 2012
Xueqin Cao
(Cina)
Nato nel 1724 ca. Morto nel
1763 o 1704.
Scrittore e autore del libro
Il Sogno della Camera Rossa, da molti ritenuto il più grande
romanzo scritto in lingua cinese. Si ritiene che del libro ne
siano state vendute 100 milioni di copie.
Nessuno conosce l'esatta data
di nascita anche se è nota in maniera quasi sicura quella della sua
morte. Cao Xueqin era il figlio di Cao Fu o Cao Yong. È
certo che Cao Yong nacque intorno al 1715, dopo la morte del padre. Alcuni
pensano che suo padre sia stato Cao Yong ma negli ultimi anni, il
consenso ha favorito Cao Fu come padre di Xueqin, e dunque quest'ultimo
sarebbe nato attorno al 1724.
La maggior parte di ciò che
sappiamo è stata tramandata dai suoi contemporanei e amici. I quali
affermano che Cao visse nella parte occidentale della periferia di
Pechino, dove trascorsela maggior parte dei suoi ultimi anni in
condizioni di povertà.
Nacque in una famiglia di
imprenditori tessili di Nanchino. Dopo i dissesti finanziari della
famiglia, dovette ripiegare su un lavoro di insegnante a Pechino durante
il quale si dedicò alla poesia e alla letteratura
Viene ricordato come uomo intelligente uomo, di grande talento che
trascorse un decennio per lavorare diligentemente alla stesura del
Sogno Camera Rossa. I critici ne lodano lo stile e l'originalità
della poesia.
Morì all'incirca nel
1763 o nel 1764, lasciando il suo romanzo in una fase molto avanzata di
completamento.
Del romanzo aveva
composto 80 capitoli, ma poi lo lasciò interrotto. Lo concluse con altri
40 capitoli Gao Ngo nel 1791.
Cao Xueqin raggiunse fama postuma. Il romanzo, scritto con "sangue e
lacrime", come un commentatore amico disse, è una vivida ricreazione di
un'illustre famiglia nella sua altezza e nella sua successiva caduta;
probabilmente buona parte del contenuto è autobiografica. Un piccolo
gruppo di parenti stretti e amici sembra essere autore di una parziale
trascrizione al ritrovamento del manoscritto del defunto. Quelle copie,
esistenti ancora oggi, sono conservate. Sono ottanta capitoli scritti a
mano, in circolazione a Pechino subito dopo la morte di Cao,
incredibilmente apprezzate dai collezionisti.
Nel 1791, Cheng Weiyuan
e Gao E , che hanno affermato di avere accesso ai documenti di lavoro di
Cao, hanno pubblicato un documento "completo" con tutti i 120 capitoli
della versione originale.. L’anno appresso avvenne una successiva
versione che è la più completa di cui si possa disporre. Gli studiosi
moderni generalmente pensano che fu terminata nel 1791.
Nel 1900 diventò pure un successo televisivo
sul piccolo schermo cinese
FITATELIA
CINA POPOLARE Anno 1981 (2482/7) 1982
(2503/8), MACAO Anno1999 (936+BF), 2002 (1086+BF+ 6 cartoline
commemorative), 2005 (1252/7) , TAIWAN Anno 1998 (2390/3)
XUN LU (Zhou
Shuren)
(Cina)
Nato il 25
settembre 1881 a Shaoxing, provincia di Zhejiang . Morì a Shanghai il 19 Ottobre
1936.
Zhou Shuren
adottò il nome di Lu Xun nel 1918, quando iniziò a scrivere per la rivista
“Nuova Gioventù”. Grande scrittore e pensatore, fondatore della Letteratura
Cinese Moderna, Lu Xun nacque in una famiglia di burocrati in decadenza.
Da bambino crebbe
assorbendo gli insegnamenti della lettura classica. Spesso accompagnava la madre
in visita dalla nonna, che viveva in campagna, e quelle memorie divennero in
seguito materiale dei suoi romanzi sulla vita contadina. Nel 1898, Lu Xun si
trasferì a Nanjing per studio. Fu qui che apprese per la prima volta il pensiero
della borghesia democratica occidentale e le scienze.
Quattro anni più tardi, influenzato dal pensiero evoluzionista, si recò in
Giappone dove prima si dedicò agli studi di medicina e in seguito cambiò
indirizzo per dedicarsi alla composizione letteraria. Riteneva che la
letteratura potesse cambiare lo spirito di una nazione in decadenza.
Nel maggio del
1918, scrisse e pubblicò Il diario di un pazzo, il suo primo romanzo,
realizzato in uno stile moderno e colloquiale. Feroce attacco contro gli antichi
dogmi e rituali del sistema feudale, questo romanzo costituì la pietra miliare
della Letteratura Cinese Moderna. Nel 1921 pubblicò il racconto, La vera
storia di Ah Q, considerato un monumento della Letteratura Cinese Moderna.
Lu Xun morì a Shanghai il 19 Ottobre del 1936.
FILATELIA
Cina Anno
1981 (2462/63)
Xuong Tran Te
(Vietnam)
Nata il 5 settembre 1870 nel
villaggio di Vi Xuyen, provincia di Nam Dinh. Morta nel 1907.
Il suo vero nome era Tran Duy Uyen, ma fu anche
chiamata Tu Xuong, alias Mac Trai, nota anche come Mong Tich.
Dotata di una intelligenza acuta la impiegò in
campo letterario per scrivere satire in cui eccelse.
Nonostante la sua intelligenza non riuscì nei suoi
studi a superare gli ultimi esami e ciò lasciò una profonda ferita nei suoi
ricordi d’infanzia. Tale episodio e la povertà e l’indigenza in cui visse
furono il soggetto preferito di molti suoi scritti.
Nata e cresciuta in un sistema feudale e coloniale
trovò in esso molti spunti per descrivere quel quadro di transizione della
società e gli stati d’animo di chi visse quel periodo di transizione.
Nei suoi scritti è sempre presente, come un atto di
accusa e soggetto di duro predominio, la società coloniale e feudale nella tarda
metà del 19 ° secolo.
FILATELIA
VIETNAM Anno 2007
Yacine Kateb
(Algeria)
Nato a Zighouy-Youcef il 6 agosto 1929. Morto a Grenoble il 28 ottobre 1989.
Nato in una famiglia marabutica berbera dell’est dell’Algeria,
suo nonno
materno
fu 'Bach adel', o vice-giudice del Qadi nella Condé Smendou (Zirout Youcef), suo
padre era un avvocato, che si spostò sovente con la famiglia appresso in diverse
parti dell’Algeria per vari incarichi.
Il giovane Kateb studiò alla scuola coranica di Sedrata (1937), poi nel 1938
frequentò la scuola francese di Lafayette (Bougaa) a Piccola Cabilia, dove la
famiglia si era trasferita. Nel 1941 si iscrisse nel Collegio della scuola
secondaria di Setif come pensionante.
Avendo partecipato alla manifestazione nazionalistica dell’8 maggio 1945, fu
arrestato. In quell’occasione pensò di aver trovato i due grandi amori della sua
vita: la rivoluzione e la poesia. Rimase in carcere due mesi e ne uscì
rafforzato nelle sue idee rivoluzionarie.
Espulso dalla scuola secondaria, trovò rifugio presso un cugino dove rimase per
alcuni mesi. In quel periodo studiò gli scritti di Lautremont e Baudelaire e
pubblicò la prima raccolta di poesie (1946)
Sempre più immerso nella politica, diede lezioni sotto l'egida del “Grande
partito nazionalista delle masse'.
Il suo primo libro apparve nel
1946. Nel 1947 visitò la Francia, dove in seguito si trasferì.
Negli anni tra il 1948 e il 1951
lavorò come giornalista presso il quotidiano locale di ispirazione marxista “Alger
Républicain”, e dopo il 1952 lavorò anche come portuale, lavoro che ben
presto abbandonò per dedicarsi interamente alla scrittura. Viaggiò molto, in
Francia, Europa e Asia, facendo ritorno in Algeria solo all'inizio degli anni
'70. In Algeria fondò una compagnia teatrale (A.C.T. Activité Culturelle des
Travailleurs), che venne però sciolta nel 1979 mentre lui fu inviato a
dirigere (fino al 1981), il piccolo teatro periferico di Sidi Bel Abbès. A
questo periodo risale la maggior parte dei suoi lavori in arabo dialettale.
Ammalato di leucemia, rientrò in Francia nel 1988, e morì l'anno successivo, a
Grenoble.
Alla sua morte lasciò un lavoro incompiuto sui disordini algerini del mese di
ottobre 1988. In 2003 his works are admitted to
the Comédie-Française. Nel 2003 le sue opere sono state ammesse alla
Comédie-Française.
Scrisse i sui lavori ora usando l’algerino ora il francese. Era solito dire che
la francofonia è una macchina politica neocoloniale, che perpetua la nostra
alienazione, ma l'uso della lingua francese non significa che uno sia agente di
una potenza straniera. Esperto in tre lingue (algerina, francese e berbera)
scrisse e supervisionò la traduzione dei suoi testi in lingua berbera.
Scrisse i romanzi
Nedima (1956), Le Polygone étoilé ("Il poligono stellato", 1966),
la raccolta di poesie Soliloques ("Soliloqui", 1946) e le antologie di
pezzi teatrali Le cercle des représailles ("Il cerchio delle
rappresaglie", 1959) e L'homme aux sandales de caoutchouc ("L'uomo dai
sandali di gomma", 1970).
Altre opere:
Le cadavre encerclé, teatro (1955), Les ancêtres redoublent de férocité,
tragedia (1955), Le Vautour, poema drammatico, (1955), La poudre
d'intelligence, farsa, (1955), La Femme sauvage, teatro (1963),
Le Polygone étoilé, romanzo 1966), Boucherie de l'espérance, teatro
(1971), Le bourgeois sans culotte, teatro (1988).
“La sua opera rispecchia la ricerca
di identità da parte di un paese dalle molte culture e le aspirazioni di un
popolo. La sua posizione politica decisamente orientata in senso marxista, e il
suo atteggiamento estremamente laico lo resero poco amato dai gruppi religiosi
del suo paese, al punto che quando morì ci fu chi propose (l’egiziano Mohamed El
Ghazali) di precludergli una sepoltura nel suo paese, in un cimitero musulmano.
Invece il funerale ebbe luogo, il 1° novembre (festa nazionale), in un'atmosfera
molto poco tradizionale, in un bagno di folla, al cimitero degli eroi a El-Alia
(Algeri), con la presenza di molte donne, militanti comunisti e berberi ed
artisti”.
FILATELIA
ALGERIA Anno
2008 (1496)
YAKOV KUKHARENKO GRIGOR'EVIC
(Russia)
Nato nel 1799. Morto nel 1862.
Scrittore e drammaturgo russo.
FILATELIA
UKRAINA Anno 2010.
Yalan-Shteklis Miriam
(Russia)
Nata nel 1900.
Morta nel 1984.
Figlia di un capo
sionistico, discendente da una famiglia in cui molti antenati erano rabbini,
ebbe una educazione accurata. Dopo la rivoluzione del 1905 la famiglia fu
costretta a spostarsi continuamente in diverse città. Visse a Berlino, a Minsk,
Pietrogrado e Kharlov.
Studiò scienze
umanistiche all’Università di Kharkhov, proseguì gli studi presso l’istituto
universitario di studi giudaici a Berlino e nel 1920 frequentò a Parigi corsi di
scienza bibliotecaria.
Nel 1920 si
trasferì a Gerusalemme. Dopo il 1929 si occupò della biblioteca nazionale e
trascorse oltre trent’anni come direttore del reparto slavo.
Cominciò ad
occuparsi di letteratura per bambini nel 1939, scrivendo poesie, racconti,
canzoni; tradusse opere per l’infanzia dal russo e dall’yddish. Nel 1956
ricevette il premio Israele per la letteratura dedicata all’infanzia.
FILATELIA
ISRAELE 1995.
YAMABE NO AKAHITO
(Giappone)
Nato nel 700.
Morto nel 736.
Fu un poeta del
periodo Nara in Giappone.
Il Man'yōshū,
un'antologia antica, contiene 13 choka (poesie lunghe ') e 37 tanka
(poesie brevi) da lui scritte. Molte delle sue poesie sono state composte
durante i viaggi con l'imperatore Shomu tra 724 e 736.
Yamabe è
considerato uno dei kami della poesia, insieme a Kakinomoto no Hitomaro.
Egli è noto come
uno dei Trentasei Immortali della Poesia.
Il compositore
americano Alan Hovhaness utilizzò un testo di Yamabe tratto dall’antologia
Man'yōshū nella sua canzone Fuji, op. 182 (1960, rev. 1964).
FILATELIA
GIAPPONE Anno
2006
YAN SHU (O SHU YEN)
(Cina)
Nato a
Linchuan (oggi Jangxi) nel 991. Morto nel 1055.
Poeta della
Song-dynasty poet. dinastia Song, fu un
Born in Linchuan (modern day Jiangxi), Yan was
a child prodigy, earning the jinshi degree at the age of fourteen.
bambino prodigio, tanto da guadagnarsi il grado jinshi
all'età di quattordici anni. A talented and
tactful statesman, he advanced quickly in his official career and was
appointed Grand Councillor before the age of fifty. Statista di
talento e pieno di tatto, avanzò rapidamente nella sua carriera ufficiale
e fu nominato Gran Consigliere prima dell'età di cinquant’anni.
Dismissed at the age of fifty-four for unknown
reasons, he spent the remainder of his life serving in provincial
positions. Licenziato all'età di 54 per motivi sconosciuti,
trascorse il resto della sua vita al servizio del suo paese in posizioni
provinciali. Yan's 137 ci poems are
collected in the volume Zhu-yu ci [Pearls and jade] and reflect the
tastes of the affluent conservative literati. Di Yan sono rimaste
137 poesie raccolte nel volume-Zhu Yu Ci [perle e giada] nelle
quali si riflette il gusto dei letterati ricchi e conservatori.
FILATELIA
CINA Anno 2012
Yanagiya
Kosan
(Giappone)
Narratore Rakugo: Rakugo è una forma
popolare di monologo comico nel Giappone, in cui un novelliere, (hanashika),
racconta un dramma immaginario o una situazione comica attraverso una
narrazione episodica e l'uso abile delle espressioni vocali e facciali per
illustrare i vari caratteri. Il novelliere non usa alcuno scenario o
sfondo.Veste un kimono normale con un tovagliolo di mano e un ventilatore
come suoi unici attrezzi scenografici
Il
francobollo riproduce un uomo grasso che mangia della pappa di grano saraceno
da una tazza. Dal racconto: “Il prezzo della pappa di grano e la fuga dal
tempo”.
FILATELIA
GIAPPONE Anno (2522)
YAÑEZ AUGUSTIN
(Messico)
Nacque a Guadalajara il 4 maggio del 1904.
Docente di letteratura all’università di Guadalajara, iniziò la sua attività
letteraria collaborando prima e dirigendo poi la rivista ‘Bandera de Provincias’
il cui programma consisteva nel tentativo di unire la ricerca di una letteratura
nazionale con le correnti internazionali. Dal 1953 al 1959 fu governatore dello
Stato di Jalisco.
Le sue prime opere, che si possono porre a metà tra il saggio e il romanzo,
furono profondamente legate alla realtà della sua città natale. Nel 1941
pubblicò Spirito e forme di Guadalajara e Fiori di giochi antichi.
I due lavori furono in qualche modo preparatori al suo capolavoro A filo
d’’acqua, pubblicato nel 1947. Negli anni successivi lo scrittore cercò nei
suoi lavori di allargare la visione per abbracciare tutto il Messico
contemporaneo, ma non riuscì a ripetere quanto aveva espresso nel capolavoro.
Tra le opere di Augustin Yañez vanno ricordate Baralipton (1930),
Miraggio di Juchitàn (1940), Passione e convalescenza (1943),
Arcipelago di donne (1943) La creazione (1959), Truccata e con le
occhiaie (1959) La terra prodiga (1960), Le terre aride
(1962). Nella sua produzione sono compresi dei racconti scritti molti anni
prima della pubblicazione, raccolti nel volume I sensi dell’aria del
1964.
Di lui rimangono molti saggi alcuni dei quali di argomento politico in quanto
l’autore ricoprì in Messico importanti cariche pubbliche.
Augustin Yañez, morto il 17 gennaio del 1980 a Città del Messico, può essere
annoverato tra i classici della letteratura messicana del secolo
scorso.
OPERA
A filo d’acqua È la sua opera più nota. Il titolo richiama un momento
naturale, quello che precede lo scoppiare di una tempesta, ma metaforicamente
allude al momento che precedette lo scoppio della rivoluzione messicana.
L’autore ha saputo cogliere il momento preparatorio, la tensione che si riflette
nella vita quotidiana dei cittadini, che riporta alla luce vicende e situazioni
vissute in passato che ancora ossessionano chi le visse. La tecnica usata
dall’autore rappresenta una rottura col romanzo tradizionale. È più che altro un
monologo interiore in cui maturano idee, in cui prendono corpo visioni in attesa
che si scateni la tempesta.
FILATELIA
MESSICO Anno 1997 (1738), 2005
(2062)
YANG XIONG
(Cina)
Nato nel 53 a.C.
Morto nel 18 d.C.
Yang Xiong non
credeva che la natura umana fosse intrinsecamente buona, come il filosofo Mencio
(4° secolo a.C.) aveva scritto, né intrinsecamente cattiva come sosteneva Xunzi
(c. 300-230 a.C.).
Secondo lui l’esistenza umana è una miscela di entrambi . Le sue opere
comprendono le opere Taixuan (Grande Mistero) , Fayan (Words to
Live By), noto anche come Antologia , e il primo dialetto dizionario Fangyan,
l’Inno
alla Dolce Primavera
e Ode alla caccia
.
Yang Xiong fu uno
uno stretto collaboratore del funzionario e filosofo Huan Tan (nato nel 28 dC )
, le cui opere realistiche lo influenzarono notevolmente, e dello scrittore Wang
Chong.
Yang è anche noto
per la sua protesta contro la verbosità del Fu.
E 'stato salutato
da Huan Tan come il "Confucio dalle parti occidentali".
FILATELIA
CINA Anno 2012
(nov.)
YANOVSKY YURI
IVANOVICH
(Ukraina)
Nato nel 1902. Morto
nel 1954.
Scrittore ucraino
FILATELIA
UKRAINA, Anno 2002.09.12, Annullo speciale.Kirovograd.
1972 e 2002, Buste postali.
Yashpal
(India)
Nato il 3 dicembre
1903. Morto il 26 dicembre 1976.
Autore Hindi assai noto per il romanzo
Jhutha Sach (1958-1960), considerato come uno dei migliori romanzi hindi. Ha
vinto il prestigioso premio Sahitya Akademi per il suo romanzo Uski Teri Meri
Baat nel 1976.
Yashpal crebbe in un momento di
fermento e di agitazione per l'indipendenza indiana. Studiò nel Collegio
Nazionale di Lahore dove incontrò Bhagat Singh, che fu impiccato per il suo
ruolo nell’assassinio di un poliziotto a Lahore (1928), e per aver fatto
esplodere una bomba nella Centrale dell’Assemblea Legislativa a Nuova Delhi
(1929).
Yashspal entrò in contatto con la
parte rivoluzionaria violenta. Prese parte a sparatorie contro la polizia,
fabbricò bombe, fece saltare in aria il treno che trasportava viceré Lord Irwin
nel 1929, partecipò a un tentativo di liberare Bhagat Singh dalla prigione di
Borstal a Lahore, sparò e ferì gravemente due agenti di polizia a Kanpur, quando
cercarono di bloccare un tentativo da parte del suo gruppo di fuggire. Durante
tali lotte incontrò la sua futura moglie, Prakashvati, di 17 anni, che
aveva abbandonato i genitori per unirsi al partito rivoluzionario.
Nel 1932 ad Allahabad
Yashpal, in uno scontro armato contro la
polizia, fu catturato, processato e condannato all’ergastolo e ai lavori
forzati. In quel periodo c’era ben poco per far pensare ad una sua carriera nel
campo letterario.
In carcere Yashpal studiò da
autodidatta il francese, russo e italiano per poter leggere le opere in quelle
lingue. Cominciò anche a scrivere racconti che furono poi pubblicati.
In questa sua vita di disciplina e
di contemplazione venne una sorpresa sotto forma di una petizione da parte
Prakashvati, sua compagna di lotta, inviata alle autorità del carcere. In essa
la giovane chiedeva di volerlo sposare. La petizione ebbe esito favorevole e il
matrimonio venne celebrato tra le pareti del carcere.
Nel
1938, come parte della campagna elettorale, il Partito del Congresso
promise di rilasciare tutti i prigionieri politici e fu liberato. Visse con la
moglie a Lucknow dove fondò il mensile “Vipalava Hindi” di argomento politico,
mentre Prakashvati lavorava come dentista.
“Vipalava” è stato una pietra
miliare nel giornalismo politico hindi e urdu. Oltre ad essere molto popolare, è
stato anche un forum dove veniva dibattuta la questione sociale e politica.
Yashpal fu nuovamente imprigionato ma la moglie continuò le pubblicazioni come
redattrice. La rivista durò fino al 1948 e fu soppressa a causa della censura
governativa.
Yashpal non nascose mai la sua
preferenza per gli ideali marxisti, e l'inefficacia del movimento guidato dal
Partito del Congresso e dal Mahatma Gandhi. Ma anche se alcuni dei suoi primi
lavori mostrano il partito comunista come il salvatore del popolo indiano, non
ha mai aderito al partito stesso, in realtà, i comunisti in seguito gli si
rivoltarono contro per le sue critiche.
Un'altra caratteristica costante
della scrittura Yashpal è la sua lotta a favore delle donne. Tale atteggiamento
è presente nei suoi scritti specie nei romanzi.
Yashpal scrisse una cinquantina di
libri tra racconti, saggi, romanzi, commedie, nonché saggi filosofici e
politici.
Il suo romanzo Jhootha Sach
(1958/1960), simile per interesse e ampiezza a Guerra e pace di Tolstoj,
è stato confrontato con le opere di Balzac e Victor Hugo.
Yashpal morì nel 1976 mentre stava
portando a termine il quarto volume dei suoi ricordi. Praskashvati morì all'età
di 88 anni nel settembre 2002.
Tra le opere di Yashpal sono da
ricordare: Rah Beeti (diario), e Dekha Socha Samjha, (basato sui
suoi viaggi nell’Europa dell’Est). I romanzi: Ve tufani din, Divya,
Deshdrohi Aswin, Jhutha Sach Dada, Amita,
Roop Manushya ke. Le raccolte di racconti: Pinjare ki Udaan, Phulo Ka
Kurta, Dharmayudha, Sach.
FILATELIA
INDIA Anno 2003
(1767)
YASUMARO O NO
(Giappone)
Nel 2012 ricorre il 1300°
anniversario del Kojiki (letteralmente "cronaca di antichi eventi"). E’
un'opera in tre libri (maki), scritta in antico giapponese (in realtà un
misto di giapponese e cinese). Compilata nel 712 d.C. dal nobile Ō-No-Yasumaro
su richiesta iniziale dell'imperatore Tenmu, fu infine presentata alla corte
dell'imperatrice Genmei.
Il testo legittimerebbe la
preminenza politica (per volere divino) del clan Yamato sugli altri, in
particolare su quello di Izumo.
Rappresenta il più antico documento
letterario della storia nipponica, narra, infatti, la storia del Giappone e
della famiglia imperiale dalle origini sino al regno dell'imperatrice Suiko
(554-628). Per questo viene spesso accomunato alla prima storia ufficiale
scritta in cinese, il Nihonsho), di uscita postuma.
Nella prefazione, Ō-No-Yasumaro
motiva la scrittura dell'opera in seguito alla richiesta del sovrano di rivedere
gli annali dinastici e la compilazione del testo. Per fare questo egli si
dovette affidare alla prodigiosa memoria del cortigiano Are Hiyeda, "capace
di leggere a prima vista e tenere a mente anche il minimo fruscio".
Le ragioni di tale richiesta si
possono considerare sia un tentativo di legittimare per la corte di Yamato la
linea di sangue divina (rivendicata fino al 1945 dagli imperatori del Giappone),
sia di raccogliere tutti i miti e le credenze dell'arcipelago giapponese.
Il testo inizia con il racconto
mitologico della creazione del Cielo e della Terra, vengono inoltre narrate le
origini mitologiche del Giappone, della dinastia Yamato e delle maggiori
famiglie nobili e le vicende delle varie divinità.
Scritto in antico giapponese e
redatto in caratteri cinesi, ben presto in Giappone si perse la capacità di
leggere il Kojiki, cui invece fu preferito nei secoli il Nihonshoki,
maggiormente in linea con la voga "sinizzante" che dominava la cultura
nipponica.
La tecnica per leggere il Kojiki fu
recuperata nel periodo Edo dal filologo e studioso Motori Norinaga, che al libro
dedicò anche un commentario, il Kojiki-den.
(Paolo Villani (a cura di), Kojiki: un
racconto di antichi eventi, Marsilio, 2006)
FILATELIA
GIAPPONE Anno
2012 (5859/62)
YASUNARI KAWABATA
(Giappone)
Nato a Osaka, l’11 giugno 1899 e morto a Sushi il 16 aprile del 1972.
Studiò lettere a Tokyo e prese parte ai movimenti letterari che tendevano al
rinnovamento della cultura giapponese. Collaborò con articoli alla rivista
“Bungei shuniu” e poi attraverso la sua rivista “Bungei jidai” (L’epoca della
letteratura).
Nel 1921 pubblica la prima opera di narrativa Scene di una cerimonia in
memoria dei defunti e poi nel 1925 La luna bianca, Mare azzurro mare nero
e nel 1926 La ballerina Izu, Lirica (1932), Le voci pure
(1935), Il paese delle nevi (1937) la sua opera migliore. Nel 1960-61 dà
alle stampe Il suono della montagna e La casa delle belle addormentate.
Kawabata fu attivo negli ambienti letterari. Più volte membro nell’assegnazione
del premio Akutagawa, sostenitore di nuovi scrittori, presidente del Pen Club
giapponese e poi organizzatore del congresso del Pen Club internazionale
tenutosi a Tokyo nel 1971 e presidente onorario dell’istituto di letteratura
giapponese di Tokio. Nel 1972 concluse la sua vita in modo inatteso che turbò
l’opinione pubblica. Si suicidò.
FILATELIA
GAMBIA Anno 1995 (1831), SVEZIA Anno 1985 (1349)
Yavorov Peyo
(Bulgaria)
Nato il 1 gennaio 1878. Morto nel 1814.
Peyo
Yavorov fu un poeta simbolista, considerato uno dei migliori talenti
poetici fin de siècle e membro importante del gruppo Misal. La sua vita e
il lavoro sono strettamente connessi con il movimento di liberazione Macedone.
La maggior parte delle sue poesie
sono dedicate alle due donne della sua vita - Mina Todorova e Lora Karavelova.
La prima (e probabilmente il suo più grande amore) morì di tubercolosi e fu
sepolta a Boulogne Billancourt.. In seconde nozze sposò la figlia dello statista
Petko Karavelov. Dalle lettere emerge tra i due emerge un amore ardente, vivace,
passionale, assai diverso dall’amore romantico che ebbe per Mina.
Nel 1912, Lora si sparò e Yavorov
tentò il suicidio. Il proiettile attraversò l’osso temporale e lo lasciò quasi
cieco. Nella disperazione per il processo provocata dalla morte di Lora e la
voce che ad ucciderla fosse stato lui , Yavorov si avvelenò. Morì all’età di 36
anni.
FILATELIA
BULGARIA Anno
2008 (4204)
Yazikov Nikolay Mikhailovich
(Russia)
Nato a Simbirsk nel 1803. Morto a Mosca nel 1846.
Nato in una famiglia di possidenti terrieri, studiò filosofia nell’Università di
Tartu dal 1822 al 1829 e durante tale periodo creò le sue opere migliori.
Cominciò a stampare poesie nel 1919.
Insieme a P. Kireevsky raccolse molte poesie popolari russe, stampate nel 1826.
In quel periodo si avvicinò agli autori slavofili quali Konstantin Aksakov e
Aleksey Khomyakov.
Dopo un lungo soggiorno all'estero nel 1838, tornò a Mosca nel 1843.
FILATELIA
URSS Anno 1983, RUSSIA Anno 2003 Cartoline postali.
YAZOVA YANA
(Bulgaria)
Nato nel 1912.
Morto nel 1974.
Poetessa e
autrice di romanzi.
Yana Yazova
studiò a Sofia, Bulgaria, leggendo opere slave e cominciò la sua carriera di
scrittore mentre frequentava ancora la scuola. All’età di venti anni, la Yazova
pubblicò nel 1931 il suo primo volume di poesie.
Giovane
intellettuale, di notevole bellezza, trascorse lunghi periodi viaggiando
attraverso l’Europa e l’Asia per arricchire la sua cultura. Dopo l'ascesa del
regime comunista (1944) è stata costretta a sopravvivere vendendo pezzi
d'antiquariato che aveva acquisito nel corso dei decenni precedenti.
Morì di morte
violenta, assassinata nel 1974 . La maggior parte delle sue carte private
scomparvero..
Il suo lavoro
più importante e ammirato, pubblicato postumo, è stata la trilogia Levski
(1987), Benkovski (1988) e Shipka (1989), che ha per soggetto la
lotta dei bulgari contro i turchi nel tardo XIX secolo. Il suo diario, scritto
negli anni 1963-1969, intitolato Zlatni iskri na skrabta (Scintille
dorate di Sorrow), non è stato ancora pubblicato
FILATELIA
BULGARIA Anno 2012
YEATS
WILLIAM BUTLER
(Irlanda)
Nacque a Dublino il 13 giugno 1865. Morì a Roquebrune-Cap Martin, Nizza, il 20
gennaio 1939.
Di famiglia protestante anglo-irlandese, trascorse la sua giovinezza tra Londra
e Sligo, residenza dei nonni materni. Aveva 15 anni quando la famiglia ritornò
in Irlanda per insediarsi in una casa in cima alle scogliere di Howth. I miti e
le leggende dell’ambiente in cui visse si rivelarono una preziosa fonte di
informazione sulle storie soprannaturali del luogo e da queste trarrà spunto per
la sua prima opera in prosa Celtic Twilight.
Compì i primi studi presso la Godolphin School di Hammersmith e poi presso la
Erasmus High School di Dublino dove frequentò anche la Metropolitan School of
Art, pensando di diventare pittore. Sin dalla prima fase letteraria pensò di
contribuire alla creazione di una letteratura nazionale in cui si rispecchiasse
lo spirito centico. Nel 1881 pubblicò John Sherman, raccolta di materiale
folkloristico in due volumi.
Nel 1885 conobbe John O’Leary, nella cui casa incontrò anche Douglas Hyde e John
Taylor. In questi anni, insieme alla nuova amica Katharine Tynan, farà la sua
prima esperienza di spiritismo, che lo lascerà sconvolto e deluso al tempo
stesso. Comunque quando fece ritorno a Londra nel 1887 si iscrisse alla Società
teosofica e iniziò la lettura di libri di impronta neoplatonica e di tradizione
alchemica.
Nel frattempo venne pubblicato nel 1885 Mosada, il suo primo dramma in
poesia e nel 1887 l’antologia poetica dal titolo Poemi e ballate. L’anno
successivo apparvero le Favole e racconti irlandesi, che consolidarono
la sua crescente notorietà. Seguirono Irish Fairy Tales (1892), Il
crepuscolo celtico (1893) e il dramma La terra del desiderio del cuore
(1895). Il suo interesse folkloristico continuò a manifestarsi anche nel poema
narrativo del 1899 I vagabondaggi di Oisin
Nel 1887 entrò in contatto con G. Bernard Shaw e Oscar Wilde e conobbe la
compatriota attivista Maud Gonne, di cui si innamorò e per la quale scrisse nel
1891 l’opera teatrale La contessa Cathleen.
Durante una lunga permanenza al castello di Tulira, insieme a Arthur Symons e
Edward Martyn, conobbe Lady Augusta Gregory. L'influenza che ebbe su Yeats, di
cui fu amica e consigliera, fu enorme e significativa. Gli aprì le porte della
sua casa di Coole, che divenne la più importante dimora del poeta. Per oltre
trent'anni egli vi trascorse tutte le estati e spesso anche gli inverni.
Probabilmente, proprio in quel luogo vennero gettate le basi per la nascita
dell’Irish Literary Theatre.
Nel 1907 Yeats si recò in Italia. Nel 1908 vennero pubblicate le sue Opere
complete in versi e in prosa; nel 1910 gli fu assegnata una pensione
governativa e si trovò a far parte del comitato accademico della Royal Society
of Literature. Nel 1917 chiese la mano a Georgie Hyde-Leeds, bella e colta
gentildonna londinese: i due si sposeranno a Londra. La felicità coniugale del
poeta venne accresciuta dalla comune passione per l’occulto e lo spiritismo.
Nel gennaio del 1923, Yeats ottenne un seggio al senato irlandese e vi si
insediò, nonostante che l’Irlanda conservatrice e profondamente religiosa
continuasse a guardare con sospetto l’interesse del poeta e di sua moglie verso
l’occulto e i fenomeni magici. Sempre nel 1923 gli venne conferito il Premio
Nobel per la letteratura.
Gravemente indebolito da attacchi di congestione polmonare e d'influenza, si
trasferì nel 1928 a Rapallo con la moglie e i due figli.. Nel 1931 si recò in
Inghilterra per ricevere la laurea ad honorem dall’Università di Oxford.
Verso la fine del 1938, la moglie lo accompagnò per un periodo di soggiorno in
un albergo a Cap Martin, nelle Alpi Marittime francesi, dove il poeta morì per
collasso cardiaco il 28 gennaio 1939, all'età di settantatre anni, e fu
seppellito nel piccolo cimitero di Roquebrune, cittadina sul mare tra Monaco e
Mentone.
Fra le opere
vanno ricordate: Deirdre (1897), L’elmo verde (1910), I cigni
selvatici a Coole (1919), Michael Robartes e la ballerina (1921),
Una visione (19259, La torre (1928), La scala a chiocciola
(1933), Luna piena di marzo (19356), Ultime poesie (1936-39).
FILATELIA
IRLANDA Anno 1994 (880), 2004 (1614),
MALDIVE Anno 1995 (2130), SVEZIA Anno 2004
(2404)
Yefremov (Efremov)
Ivan Antonovich (o Antipovich)
(Russia)
Nato nel
villaggio di San Vyritsa, Petersburg's province on
the 22nd (old style 9th) of April, 190Pietroburgo il 22 aprile del 1907.
Morto nel 1972).
Per poter
frequentare la scuola dovette affrontare diversi lavori e nel 1924, sotto la
protezione dell’accademico Sushkin, fu ammesso all’Università di Leningrado e
iniziò a studiare paleontologia. Non conseguì la laurea.
A partire dalla
metà del 1930 prese parte a varie spedizioni paleontologiche nella regione del
Volga, Ural, l'Asia centrale. In seguito diventò capo di un laboratorio presso
l'Istituto di Paleontologia. Nel 1935 superò un esame esterno presso l’Istituto
minerario a Leningrado. Nello stesso anno diventò uno dei candidati alla
cattedra di scienza biologica, e nel 1941 ottenne un dottorato.
Nel 1940 Yefremov
sviluppò un nuovo settore della scienza chiamato taphonomy: la monografia
Taphonomy fu pubblicata nel 1950 e molti dei regolamenti presenti in essa
sono stati impiegati con successo durante la sua spedizione sul deserto del Gobi
in Mongolia.
Per i suoi
lavori ottenne il Premio di Stato.
Nel 1944 e poi
nel 1949 furono pubblicati due romanzi, di cui il secondo a sfondo storico.
A farlo conoscere
al vasto pubblico fu però il romanzo di fantascienza La nebulosa di Andromeda
(1957). Il libro è l'inno corale del mondo comunista, proteso verso il futuro
del genere umano che ha raggiunto le stelle e che ha cambiato la Terra in un
giardino fiorito. Non c'è più la disuguaglianza tra le persone, la struttura
sociale della società consente a ogni persona a raggiungere altezze di
auto-sviluppo. In tutto Universo il sistema di comunicazione, chiamato Grande
circolo, comprende tutte le creature che vivono nell’universo stellare. Il
libro è diventato una guida morale per molte persone.
FILATELIA
URSS Anno 1982 busta postale.
YENGIBAROV LEONID GEORGIEVICH
(Russia)
Nato a Mosca nel 1935. Morto nel 1972.
Leonid Yengibarov era un pagliaccio sovietico, attore e
scrittore. Nato da padre armeno e madre russa, ha iniziato la sua carriera
come pugile. Nel 1955 entra a far parte della Scuola d’Arte del Circo di
Stato, reparto Clowns. Dopo la laurea nel 1959 si trasferisce a Yerevan ed
entra a far parte del circo di stato armeno.
E 'stato uno dei primi clown sovietici a creare
“clownerie” poetiche e intellettuali, che spingevano gli spettatori non
solo a ridere ma anche a pensare,. Dopo una perplessità iniziale da parte
degli
spettatori la sua popolarità crebbe enormemente
In seguito fu invitato a lavorare per il cinema. Il suo
primo film, Un percorso per l'Arena, ripercorre la sua stessa
vita..
Entro la fine del 1960 era conosciuto come uno dei
migliori clown nel paese e nei paesi del blocco orientale, dove gli fu
concesso di viaggiare. La sua carriera circense si è arrestata nel 1971:
ha lasciato il Circo di Stato quando il suo partner fu escluso dal
turismo internazionale.
Leonid ha creato una Pantomima Teatrale. Comunque
gli fu proibito ufficialmente di chiamare la sua compagnia "teatro":
poteva usare solo il termine "troupe". Mise in scena solo un pezzo
singolo, Pioggia di stelle prima della sua prematura scomparsa.
Scrisse pure due libri di racconti.
FILATELIA
RUSSIA Anno 2010 Annullo
speciale e Busta postale
Yershov Pyotr Pavlovich
(Russia)
Nato nel
villaggio di Bezrukovo, vicino a Ishim, Tobolsk nel 1815. Morto a Tobolsk nel
1869.
Trascorse
l’infanzia nella città natale. Dal 1827 al 1831 studiò al ginnasio di Tobolsk.
Dal 1831 al 1936 frequentò corsi di filosofia presso l’Università di San
Pietroburgo, dove scrisse la sua opera più importante Il cavallo gobbo
(1834) una fiaba che entusiasmò subito Puskhin.
Tornato nel 1836
a Tobolsk, lavorò come insegnante e dal 1858 diresse il locale ginnasio.
La sua vita fu
costellata di disgrazie familiari. Nel 1934, subito dopo il successo del
Cavallo gobbo, a breve distanza, morirono il padre e un fratello. Nel 1938
morì la madre; nel 1945 perse la moglie. Risposatosi nel 1947 perse la seconda
moglie dopo cinque anni dopo. Dei suoi 15 figli solo sei sopravvissero.
Yershov pubblicò
molte poesie, un dramma, Suvorov, e racconti brevi, ma nessun’altra sua
opera ebbe il successo del Cavallo gobbo. Tra le sue opere c’è una fiaba poetica
Ilya Muromets, e il poema Ivan Tsarevitch.
Nella fiaba Il
cavallo gobbo racconta la storia di Ivan, figlio di un contadino, costretto
a superare difficili e strane prove propostegli dallo zar. Durante le sue
avventure Ivan viene aiutato dal cavallo magico e trova alla fine l’amore della
principessa Elena. La storia fu censurata per oltre vent’anni in quanto lo zar
era descritto come una persona sciocca. Fino al 1956 l’opera fu pubblicata con
molti paragrafi sostituiti da puntini di interruzione e molte canzoni presenti
nell’opera furono soppresse perché lesive dell’onorabilità di personaggi della
Russia feudale. Oggi l’opera è diventata un classico per bambini.
Il libro ispirò
un balletto, eseguito per la prima volta al Teatro Marijnskij.
FILATELIA
MONGOLIA 1970 (531), URSS 1961 (2379D), 1976 (4291),
1988 (5483)
Yetim
Gurdji
(pseud. di Yetim Dabghashvili)
(Georgia)
Nato nel 1875. Morto nel 1940.
Scrisse in
georgiano, armeno e azero. La sua poesia si
diffuse principalmente per via orale, attraverso canti da lui composti. I
principali motivi della sua poesia attingono alla vita dei lavoratori, dei
contadini e della piccola borghesia della fine del 19 ° e degli inizi del 20 °
secolo. .
Il suo primo
libro Poema di Anabadji fu pubblicato nel 1909. Seguirono una breve
raccolta di poesie Nuovo Poeta e Canzoni (1911) Le nuove poesie di
Yetim (1913), Tango (1914).
Nel 1928 Ioseb
Grishashvili e nel 1958 Andro Tevzadze pubblicarono Poemi scelti.
FILATELIA
URSS Anno 1986 Cartolina postale
YOFTAHE NEGUSSIE
(Etiopia)
Nato nel 1894
nella provincia di Gojam, in un luogo chiamato Muzaelias. Morto nel 1947.
Seguì una
educazione religiosa ed ottenne i titoli di "Yeqegn geta" e più tardi "Agafari"
dopo il suo arrivo a Addis Abeba e il servizio svolto nella chiesa di Kebena Abo.
In seguito fu nominato da Menelik insegnante per svolgere la sua attività presso
la scuola di Dagmawi dove insegnò le norme religiose e la lingua amarica. Nel
frattempo, insegnanti e direttori scolastici cominciarono ad utilizzare il
teatro per insegnare l'inglese ai loro studenti e Yoftahe si assunse la
responsabilità di tradurre commedie inglesi allo scopo di insegnare l’amarico.
Tradurre opere altrui lo spinse a comporne alcune e scrisse la prima commedia
Teamirawiw washint, che fu rappresentata nella scuola nel 1923. Nella veste
di regista-scolastico fu trasferito nella scuola St.Georgis come regista. In
questo periodo scrisse e diresse commedie "Misikir" (1930), "Tikim Yalebet
Chaweta" (1931), "Mushirit Mushira", "Yamare Milash" e "Yehod Amlaku
Ketat" (1932), "Dadi Tura" (1933). "Voi Hizb Tsetset" (1934), "Musho Bekentu"
(1935), "Abat Negusachin Teref Yitebik" (1935) e " Ye Denqorowoch Teater
"(1936). Dopo l’occupazione italiana dell’Etiopia Yoftahe andò in esilio nel
Sudan dove scrisse altre due commedie "Afajeshign" (1936) e "Alem Atalay"
(1941). Dopo il ritiro delle truppe italiane, tornò in Etiopia e dove
concluse la sua produzione con le ultime tre commedie: "Eyayu Mazen"
(1942), "Arbete Tsehay" (1943) e "Negusu ena Zewdu" (1946).
FILATELIA
ETIOPIA
Anno 2012
Yosano
Akiko
(pseud. di Yosani Shiyo)
(Giappone)
Nata a Sakai, Osaka il 7 dicembre
1878. Morta a Tokio il 29 maggio 1942.
Autrice e poetessa, femminista,
pacifista e riformatrice sociale, fu uno dei poeti più famosi e controversi
del periodo Meniji.
Figlia di un ricco mercante di Sakai, fin dall'infanzia, si appassionò alla
lettura di opere letterarie. Quando era una studentessa di liceo, cominciò a
scrivere per la rivista di poesia “Myojo” e divenne una delle sue collaboratrici
più importanti. L’editore di “Myojo”, Yosano Tekkan, le insegnò la tecnica
della poesia tanka e, seppur sposato, cominciò a frequentarla assiduamente. E,
dopo il suo divorzio, la sposò nel 1901.
La prima opera poetica, Yosano la pubblicò nel 1901: si trattava di un volume
di tanka dal titolo
Midaregami,
che conteneva 400 poesie ed ebbe un’ottima accoglienza da parte dei critici
letterari. Il suo primo libro, che mette in ombra tutta la produzione che seguì,
presentava un individualismo appassionato, a differenza di altre opere poetiche
del periodo Meniji. Nel corso della sua carriera letteraria si occupò di una
ventina di antologie di tra cui
Koigoromo
e
Maihime.
Tekkan., il marito, era pure lui un poeta, ma presto si rese conto che le
capacità Yosano erano molto superiori alle sue e decise di concentrare le sue
energie per aiutarla.
La poesia Kimi Shinitamou koto
nakare,(Tu non morirai), indirizzata a suo fratello, fu pubblicata nel
periodo della guerra russo-giapponese e divenne subito popolare, tanto da essere
usata in una canzone di protesta contro la guerra, nata sull’onda della
commissione subito dopo la morte di numerosi soldati giapponesi durante
l’assedio di Port Arthur.
Durante il periodo Taisho, la
scrittrice rivolse la sua attenzione alla critica sociale con Hito obyobi
Onna a shite , Gekido no Naka o Iku e la sua autobiografia Akarumi
(Verso la Luce ). In tali opere sono presenti critiche al militarismo e i suoi
obiettivi improntati al femminismo.
Yosano fondò una scuola mista:
l’Istituto di Cultura Bunka Gakuin insieme a Nishimura Isaku, Kawasaki Natsu e
altri, e ne divenne il primo preside e docente principale. Aiutò molti aspiranti
scrittori a conquistarsi un posto nel mondo letterario. Era una forte
sostenitrice dell’istruzione delle donne. Tradusse anche i classici giapponesi
nella lingua giapponese moderna, compresa la Shinyaku Genji Monogatari e
Shinyaku Eiga Monogatari.
La sua ultima opera, ShinMan’yoshu
(1937-1939) fu una raccolta di 26.783 poesie di 6.675 poeti, prodotta in un
lasso di tempo di oltre 60 anni.
Yosano morì di infarto nel 1942,
all'età di 63. La sua morte, avvenuta durante la Guerra del Pacifico, passò
inosservata sulla stampa e le sue opere vennero dimenticate dal grande pubblico.
Tuttavia, negli ultimi anni, il suo stile romantico e sensuale è tornato
popolare.
FILATELIA
GIAPPONE Anni 1992 (2013), 1999, 2008
Yoshikawa
Eiji
(Giappone)
Nato nella Prefettura di Kanagawa,
Yokohama, l’11 agosto 1892. Morto nel settembre del 1962,
Divenne famoso per aver scritto
numerosi romanzi storici.
“Figlio di un samurai, a causa del
fallimento finanziario del padre, dovette lasciare la scuola per lavorare già
dall’età di 11 anni. All’età di 18 anni, dopo aver subito un brutto incidente
mentre lavorava presso il porto di Yokohama, si trasferì a Tokyo e divenne
apprendista in un laboratorio di lacche dorate. Durante questo periodo crebbe in
lui l’interesse verso l’haiku, una forma poetica squisitamente giapponese. Entrò
quindi in un gruppo di poesia e cominciò a scrivere versi utilizzando lo
pseudonimo di “Kijiro”.
Nel 1914 vinse il primo premio in
una gara di scrittura di romanzi, con Il racconto di Enoshima.
Nel 1921 venne assunto dal
quotidiano “Majyu WShimbun” e durante quell’anno cominciò a scrivere
pubblicazioni a puntate, come Vita di Shinran.
Nel 1923 sposò Yasu Akazawa. Lo
stesso anno ci fu un grande terremoto nel Kanto, cosa che fece accrescere in
Yoshikawa la determinazione nell’intraprendere la carriera di scrittore. Negli
anni successivi pubblicò delle storie su vari periodici appartenenti all’editore
Kodansha, che lo riteneva il suo scrittore numero uno.
Eiji Yoshikawa scrisse le prime
opere sotto 19 diversi pseudonimi prima di utilizzare il suo vero nome. Cominciò
a utilizzarlo per la prima volta nelle pubblicazioni in serie di Pericolo di
spada, pericolo di donna. Il suo nome divenne importante dopo Il
documento segreto di Naruto, che venne pubblicato in serie sull’ “Osaka
Mainichi Shinbum”. La sua sete di scrittura divenne insaziabile.
Agli inizi degli anni ’30 del
Novecento, il suo stile divenne più introspettivo e riflessivo.
Nel 1935, iniziò la pubblicazione
in serie sull’”Asahi Shinbum” di Musashi, un’opera basata sulla storia di
un famoso spadaccino. Il successo ottenuto lo convinse a continuare a scrivere
sulla linea del romanzo storico d’avventura. Nel 1937 scoppiò la guerra con la
Cina e l’ “Asahi Shimbun” mandò Yoshikawa sul campo di guerra, come
corrispondente speciale del quotidiano. Successivamente divorziò da sua moglie,
Yasu Akazawa, e sposò Fumiko Ikedo.
Continuò a scrivere romanzi persino
durante il periodo di guerra, e in tali opere si può rintracciare anche
l’influenza della cultura cinese. Tra le opere di tale periodo, vi sono Taiko
e la nuova edizione de Il romanzo dei tre regni.
Alla fine della guerra Yoshikawa
smise di scrivere, e si ritirò presso Yoshino (l’odierna Oumeshi), nella
periferia di Tokyo. Ricominciò però a scrivere nel 1947.
Tra le opere del periodo
post-bellico bisogna ricordare il nuovo Racconto di Heike, pubblicato nel
1950 sull’ Asashi Weekly”, e Un documento privato della guerra del Pacifico
pubblicato nel 1958.
Ha ricevuto il Premio Culturale al
Merito nel 1960, poi l’Ordine del Sacro Tesoro e il Premio dell’arte Mainichi,
poco prima di morire di cancro nel 1962.
FILATELIA
GIAPPONE Anno
2000 (2765)
YOURCENAR MARGUERITE (pseud.
di M. Cleenewerck de Crayencurt)
(Francia)
Orfana della madre fin dalla
nascita, nacque a Bruxelles l’8 giugno 1903. Fu condotta dal padre, nativo di
Lille, in Francia dove ebbe una istruzione accurata, costantemente seguita dal
padre che la condusse spesso con sé nel corso della sua cosmopolita esistenza
(era sempre in viaggio tra l’Europa e l’America), trasmettendole l’amore per i
viaggi.
Visitò l’Italia, la Grecia, la
Svizzera, l’Europa Centrale. Negli anni 1942-50 e 1952-53 insegnò letteratura
negli Stati Uniti. Fin dall’adolescenza coltivò la sua vocazione letteraria,
scrivendo saggi e novelle. Esordì nel campo letterario con il racconto
Alexis o il trattato della lotta vana (1928) che attirò su di lei lo sguardo
della critica. Scrisse poesie, poemi in prosa, tentativi teatrali, apparsi su
alcune riviste e intanto componeva La nuova Eurydice, uscito nel 1929,
Durante un viaggio in Italia nel 1932-33, cominciò a scrivere La moneta del
segno, la storia di un attentato contro Mussolini, riscritto più volte e
ripubblicato nel 1959 e nel 1971. Il 1934 fu l’anno della pubblicazione di tre
racconti col titolo complessivo di La mort conduit l’atélage e nel 1936
fu pubblicato Viaggio in Grecia, una serie di saggi. In quell’anno
scrisse anche Fuochi, l’opera che introdusse la scrittrice in una
prospettiva decisamente moderna. Del 1938 sono Le novelle orientali e
l’anno appresso Il colpo di grazia, portato sullo schermo dal regista
tedesco V.Schloendorff nel 1976. Si tratta di una vicenda d’amore e di morte in
cui la scrittrice racconta un fatto accaduto in un paese devastato durante le
lotte antibolsceviche negli anni 1918-1919.
Stabilitasi nel Maine (Stati Uniti), la Yourcenar iniziava una attività di
raffinata traduttrice, dando alle stampe Fleuve profond, sombre rivière
(1964), una raccolta di liriche greche dal titolo La corona e la lira
(1979). Riprese in mano il progetto (già abbozzato nel 1937) del romanzo, Le
memorie di Adriano, un racconto sull’imperatore romano, e lo concluse nel
1950. Per l’enorme successo ottenne il Premio Femina nel 1952.
Nel frattempo continuarono i viaggi, i cicli di conferenze in molte università i
quali non le impedirono di scrivere saggi come Umanesimo ed ermetismo in
Thomas Mann (1955), I volti della storia nella Historia Augusta
(1958). Alle attività letterarie aggiunse anche una intensa attività sociale
nella lotta della difesa dei diritti umani e civili.
Nel 1956 portò a conclusione il romanzo L’opera in nero, imperniata sul
filosofo Zenone alle prese col problema della conoscenza. Il libro fu nuovamente
premiato col Premio Femina. Nell’opera autobiografica della Yourcenar,
racchiusa nella trilogia Il labirinto del mondo, comprendente i volumi
Care memorie (1974), Archivi del Nord (1977) e Quoi? L’éternité.
postumo e incompiuto pubblicato nel 1988, la materia è fortemente
trasfigurata così come lo sono i ricordi storico-narrativi della sua famiglia.
Nel 1974 fu insignita del Premio Nazionale della cultura; nel 1977 del Gran
premio dell’Associazione Francese e nel marzo del 1980 fu eletta membro
dell’Accademia Francese: la prima donna ad esserne insignita.
Nel 1981, nel corso di un viaggio in Africa scrisse tre racconti che compongono
il volume Come l’acqua scorre (1982) e il saggio Mishima o la visione
del vuoto (1981), frutto di letture dell’opera dello scrittore e della
cultura giapponese. Del 1982 è la pubblicazione dell’autobiografia dell’autrice
dal titolo A occhi aperti, la mia vita: conversazioni con Matthieu Galey.
Da ricordare ancora tra le sue opere Pindaro (1932) un saggio-romanzo;
Presentazione critica di Kavafis; i testi teatrali Elettra e la caduta
delle maschere (1954), Il mistero dei Alceste (1963), Chi non ha
il suo Minotauro? (1963); Il tempo grande scultore (1984)
Postumi sono apparsi gli scritti Pellegrina e straniera (1989). Il
giro della prigione (1991).
Margherite Yourcenar morì nel Maine (USA) a Mount Desert nel 1987.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1993 (2804) , BELGIO Anno 2003 (3217)
YOVKOV YORDAN
(Bulgaria)
Nato a Zheravna, il 9 novembre del 1880.
Studiò a Sofia e si laureò in letteratura. Iniziò a lavorare come insegnante
in una cittadina della Bulgaria centrale e successivamente entrò nella scuola
per ufficiali di riserva di Knyazhevo in qualità di cadetto. Si trasferì
successivamente a Sofia dove frequentò l’università per studiare diritto
Allo scoppio della Prima guerra dei Balcani si arruolò assieme al fratello
Costa.
Durante la Seconda guerra dei Balcani fu ferito ad una gamba e, impossibilitato
a seguire la carriera militare, si stabilì a Sofia dove cominciò a collaborare
con la rivista “Il popolo in armi”. A Sofia ottenne un posto di bibliotecario
presso il Ministero degli affari esteri.
Durante la prima guerra mondiale,
fu inviato a lavorare come funzionario presso il confine greco vicino alla città
Fiume.
Negli anni successivi lavorò come
segretario a Bucarest, ma inspiegabilmente lasciò il lavoro per ritornare a
Sofia.
In campo letterario, facendo tesoro
delle sue esperienze di guerra dei suoi ricordi, scrisse varie opere tra cui:
una breve storia Shibil, in cui utilizzò il turkisms per conferire più
realismo al lavoro; Leggende di Stara Planina (1927), noto anche sotto il
titolo di Leggende dei Balcani; Inn at Antimovo (1927).
Nel 1929 ricevette il Premio
Cirillo e Metodio per la Letteratura dall’Accademia delle Scienze.
Altri suoi lavori comprendono i
drammi Albena (1930) e Boryana (1932), una commedia Il milionario (1930), e un
libro, La Famiglia di frontiera (1934). Da alcuni suoi racconti sono stati
tratti soggetti per film
FILATELIA
BULGARIA Anno
1980 (2576), 1997 (3713)
Yuan Qu
o
Ch’u
YUANG
(Cina)
Nato nel
340 circa. Morto nel 278
circa a. C.
Ministro del regno di Chu
(epoca dei cosiddetti "stati combattenti"), cadde in disgrazia e, secondo
la tradizione, si uccise gettandosi nel fiume Miluo. Scrisse il Li sao
("I tormenti dell'esilio"), allegorico viaggio di conoscenza, opera
nutrita di alta ispirazione morale e di religiosità arcaica. Gli sono
attribuiti anche i componimenti poetici Tian wen ("Domande
celesti") e Jiu ge ("I nove canti").
Yuan era
discendente dalla famiglia imperiale, e un'aria di sofferenza, nobiltà e
fantasia può essere facilmente percepito nelle sue opere. Egli è uno dei
più grandi poeti cinesi di tutti i tempi. La sua tragica morte è ricordata
ogni anno il quinto giorno della quinta luna, con gare di dragon boat
e l'offerta di riso (zongzi) gettati in acqua.
Chu Yuan visse in un periodo
di guerre quando il re Huai (329-299 aC) cercava di allargare i confini
del suo regno. Come primo ministro, Chu Yuan contestò l'uso della forza,
ma senza effetto, e nel 303 a.C. fu bandito e non tornò mai più al
potere. Successivamente viaggiò, principalmente nella regione del vasto
lago interno T'ung-ting nel Nord Hunan. Durante questo periodo raccolse
leggende, odi folkloristiche e scrisse il lungo poema tragico di denuncia
contro l'imperatore noto come Li Sao. Alla fine, incapace di
sopportare la sua sorte più a lungo, si annegò.
Il Signore dell'Oriente
citato nel suo lavoro i Nove canti si suppone sia stato il
signore dello stato orientale di Chu, di cui Chu Yuan era un tempo il
primo ministro.
FILATELIA
CINA Anno 1953, 2008, 2010,
YUKHVID LEONID
(Ukraina)
Nato nel 1909. Morto nel 1968.
Scrittore playwright.
FILATELIA
RUSSIA, Anno 1993,
Busta postale, G. Yaron in
“Matrimonio a Malinvka”. »
YULTIY DAUT
(Russia)
Nato il 18 di aprile 1893 nel Yultiy villaggio,
Yurman-Tabyn volost della provincia di Orenburg. Morto nel 1938.
Fu uno dei fondatori della letteratura sovietica
Bashkiria.
Frequentò scuole musulmane e l'Istituto per professori a
Mosca.
D. Yultiy compose le sue prime poesie all'età di 11 anni.
I suoi primi poemi sono stati stampati nel 1916-1917. Ha lavorato in
diversi generi: poesia, teatro, prosa, pubblicistica, critica letteraria.
Nelle opere, create durante la guerra imperialista, la protesta contro lo
spargimento di sangue è presente in: Il Cappotto e La bisaccia.
Durante la rivoluzione del 1917 si schierò dalla parte dei
bolscevichi e questo evento introdusse una nuova ideologia tematica
contenuta nella sua poesia.
Il suo primo libro di poesie Melodie degli Urali è
stato pubblicato nel 1921. Nella sua poesia Sharaf (1922) l'autore
affrontò il tema della nuova epoca.
Nei libri di poesie raccolte in Una poesia moderna
(1931), Oggi (1933) ecc. il tema centrale è il tema del presente.
Yultiy è autore di numerosi racconti brevi (Filosofia Timerkays, Umat,
ecc), del racconto Alima, o Wedding Myrdash Vecchio, di un romanzo
storico e rivoluzionario Sangue (1934). Nel 1920 D. Yultiy scrisse
una tragedia storica Karagul, poi Makhtymhylu, Akman, Batyr, il
dramma Al Mulino(1927), Chi sei?, Aralbayevs, Il trovato Marat , ecc
FILATELIA
RUSSIA Anno 1993 (Annullo
speciale e Busta postale)
YUNUS EMRE
(Turchia)
Anno di nascita sconosciuto. Morì verso il 1320.
Vissuto tra il XIII e XIV secolo
Poeta mistico di origini contadine. Visse nella regione di Sivrihisar, in
Anatolia. Per la scarsità e l’incertezza delle notizie biografiche la figura
del poeta acquistò presso il popolo i contorni dell’eroe leggendario.
Grandissima fu la sua popolarità come testimonia la schiera dei suoi imitatori e
l’uso dei suoi inni nelle confraternite.
Sono giunti sino a noi versi autentici e versi probabilmente autentici e versi
spuri. In essi canta il suo amore verso dio e lo propaganda presso il popolo
Il suo stile, vicino al linguaggio popolare, ha fatto di lui uno degli
ispiratori della letteratura turca moderna
FILATELIA
TURCHIA
Anno 1971 (2019),
Anno 1991
(2674/5), 2010 (3511/2)
Yutang Lin
(Cina)
Nato a Banzai nel
Zhangzhou il 10 ottobre 1895. Morto nel 1976.
Educato in una
famiglia cristiana, nella sua formazione spirituale percorse la via dal
cristianesimo al Taoismo e al Buddismo, per tornare al cristianesimo, come
racconta nell’opera Da Pagano a Cristiano (1959).
Si laureò alla
Saint John’s University di Shangai e ottenne una borsa di studio per un
dottorato presso la Harvard University. Lasciata Harvard si trasferì in Francia
e poi in Germania dove completò il diploma in dottorato presso l’Università di
Lipsia. Dal 1923 al 1926 insegnò letteratura inglese presso l’Univerità di
Pechino.
Al suo ritorno
negli Stati Uniti nel 1931 fu arrestato per un breve periodo a seguito di una
ispezione a Ellis Island.
Si dedicò
attivamente alla diffusione dei classici della letteratura cinese in Occidente e
lavorò alla creazione di una formula nuova per il romanzo cinese. Si interessò
anche di meccanica, in particolar modo per creare una macchina per scrivere in
caratteri cinesi e riuscì ad attuarne una che venne messa sul mercato durante la
seconda guerra mondiale. Si dilettò pure nell’inventare e brevettare piccoli
congegni particolari di uso domestico.
Amico della
scrittrice Pearl Buck , fu da questa invitato a scrivere un libro e nacque così
Il mio paese e il mio popolo (1935) e seguito da L’importanza delle
condizioni di vita. 1937). In seguito diede alle stampe Tra lacrime e
risate (1943), L’importanza della comprensione (1960), La teoria
dell’arte cinese (1967) e i romanzi Momento a Pechino(1939) e La
porta Vermillion (1953).
Per le sue opere
fu nominato a più riprese negli anni ’70 per ottenere il Premio Nobel..
Morì nella sua
casa in Yanmingshan, Taipei, Taiwan.
FILATELIA
FORMOSA Anno 1995 (2137)
Yuuzo
Yamamoto
(Giappone)
Nato nel 1887. Morto nel1974.
Autore del libro Robouno ishi
(Pietre lungo il tragitto).
FILATELIA
GIAPPONE Anno
2000 (2779)
ZABILA, NATALIA LVOVNA
(Ucraina)
Nata il 20 febbraio 1903, a San Pietroburgo.
Scrittrice sovietica, divenne membro del PCUS nel 1940.
Zabila cominciò a pubblicare le sue opere nel 1924. Le
sue raccolte di poesie comprendono Terra lontana (1927), Giorni di
ansia (1945) e Poesie (1963). Fu anche autrice di raccolte di poesie
per bambini, come Little Book lasochka (1934), Le rondini (1937), La
nostra patria (1947) e per i più piccoli Chi è Deeds Big (1958).
Le sue opere in prosa sono Parenti (1934), Katrusia (1955), e
Racconti, fiabe e novelle (1962).
Zabila ha adattato racconti popolari per bambini nella sua
raccolta Sotto la quercia verde (1952). Ha fatto anche traduzioni.
Le sue opere sono state tradotte in molte lingue, in particolare quelli
dei popoli dell'URSS.
Zabila si è aggiudicata due ordini e varie medaglie.
Opere in traduzione russa: Solntse smeetsia,
(1963).
FILATELIA
UKRAINA Anno 2003 (Busta
Postale)
ZABILA VIKTOR NIKOLAEVICH
(Ucraina)
Nato nel 1808 in
una fattoria di proprietà privata di Kukurikovshchina, vicino alla città di
Borzna, oggi Oblast Chernigov,. Morì nel 1869.
Zabila, il figlio
di apomeshchik (proprietario terriero), ha studiato con N.V. Gogol presso
il ginnasio Nezhin. I suoi lavori sono stati pubblicati nel 1841 nell'antologia
La rondine.
L'amore infelice
tra membri di diverse classi sociali, la solitudine e il dolore sono i temi
ricorrenti nella poesia di Zabila. I suoi versi lirici assomigliano a canzoni
popolari. Molte delle sue poesie (per esempio, "L'ala è nel campo" e "Oh
Usignuolo! Non cantare") sono stati messi in musica da M.I. Glinka e sono
diventate canzoni.
Nel 1906, I.
Franko pubblicò una raccolta di Zabila Canzoni tra le lacrime.
Fu pure autore
di romanzi.
Opere :
Poezii, I960. (pubblicato insieme a versi di M. Petrenko)
FILATELIA
UCRAINA, Anno 2008, (Busta postale)
ZABOLOCKIJ
NIKOLAJ ALECSEEVIC’
(Russia)
Nato a
Kazan nel 1903. Morto a Mosca nel 1958.
Le sue
prime liriche hanno un sapore satirico sugli aspetti banali e triviali di una
Leningrado periferica popolata di filistei della piccola borghesia Nei suoi
scritti ha creato uno stile personale in cui si fondono echi dell’ode
settecentesca col gergo piccolo borghese e col linguaggio infantile.
Attaccato
dalla critica, subì un processo e fu deportato (1938-46).
Sue opere
sono: Libro secondo (1937), Poesie (1948), Poesie (1957),
Legato alla tradizione ottocentesca, trattò un aspetto antropomorfizzante del
mondo della natura nei frammenti epici Lodeinikov (1932-47). (da Enc. Le
Garzantine)
FILATELIA
RUSSIA Anno Busta postale
ZÁBORSKÝ JONÁŠ
(Slovacchia)
Nato a Záborie
il 3 febbraio 1812. Morto a Župčany il 23 gennaio1876.
Scrittore, poeta,
storico, giornalista, teologo e insegnante, fu pastore protestante e poi
presbitero cattolico.
Discendeva dalla
nobile famiglia Záborský zo Záboria. Frequentò la scuola elementare a Záborie,
Turčianske Jaseno e Záturčie fra il 1818 e il 1821; nel 1821 si iscrisse al
ginnasio di Necpaly; nel 1823 proseguì al liceo di Gemer; fra il 1829 e il 1832
frequentò il liceo evangelico di Kežmarok e terminò i suoi studi nel 1834 al
collegio teologico evangelico di Prešov.
Prestò il suo
ministero di cappellano evangelico a Pozdišovce; studiò all'università di Halle;
nel 1840 fu per breve tempo cappellano a Liptovský Mikuláš e parroco di
Rankove. Dopo l'incendio della chiesa e della casa parrocchiale, si convertì
alla Chiesa cattolica e nel 1843 fu ordinato presbitero cattolico.
Nel 1850 ottenne
il posto di professore di greco alla facoltà di giurisprudenza di Košice e dal
1850 al 1853 fu anche redattore del giornale “Slovenské noviny” di Vienna. Dopo
i conflitti con la censura imposta da Alexander von Bach, divenne parroco di
Župčany nel 1853. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in solitudine,
bollato come "peccatore nazionale", amareggiato, in contraddizione con sé stesso
e con il mondo.
Fu autore di
poesie neoclassiche (Žehry), prose satiriche (Panslavistický farár,
Faustiáda, Chruňo a Mandragora, Frndolína), prose umoristiche e didattiche
(Dva dni v Chujave), trattati storici (Buld, Svätoplukova zrada) e
tragedie (Lžedimitrijády). Compose l'ampio saggio storico Dejiny
kráľovstva uhorského od počiatku do časov Žigmundových ("Storia del regno
d'Ungheria dal principio fino al tempo dei Sigismondi").
FILATELIA
SLOVACCHIA Anno 2012
ZADORNOV NIKOLAI
(Russia)
Nato a Penza il
22 novembre 1909, è morto Riga 19 giugno 1992.
Nell'era di
Stalin, Kruscev e Breznev, Nikolai Zadornov è stato uno dei pochi romanzieri
che pubblicarono romanzi storici, rimanendo lontano nella loro materia dal
mondo cupo della politica sovietica.
Zadornov era uno
scrittore storico il cui interesse era rivolto soprattutto alla storia del Far
West del 19° secolo, alla sua assimilazione da parte dei russi, e alle gesta
eroiche di esploratori russi.
Iniziò la sua
carriera artistica come attore a Vladivostok, dove nacque il suo interesse per
la storia. Più tardi, abbracciata la professione di giornalista, collaborò a
giornali locali e nel 1939 si trasferì a Mosca per entrare nello staff del
quotidiano “Izvestia” come redattore letterario.
Ha iniziato a
scrivere romanzi nella metà degli anni 30. Dopo accurate ricerche
documentaristiche, scrisse la prima parte del suo primo romanzo storico, in due
volumi, Amur, il Padre, apparso all'inizio del 1941. La pubblicazione
del secondo volume dovette essere rinviata a causa della seconda guerra
mondiale, in cui Zadornov lavorò come corrispondente di guerra, e apparve nel
1946, quasi contemporaneamente con il suo nuovo romanzo in due volumi, La
terra lontana (1946-49).
Il romanzo
successivo fu Verso l'Oceano (1949), ripubblicato 20 anni dopo,
completamente rivisto e con un titolo diverso, La prima scoperta. Sotto
Krusciov, apparvero due romanzi storici sullo stesso argomento, Captain
Nevelskoy (1956-1958) e due volumi di Guerra per l'Oceano (1960-62).
Il suo miglior
romanzo storico rimane Tsunami (1971), legato a spedizioni effettuate in
Giappone nel 1845-55 dallo statista e diplomatico l'ammiraglio conte Efim
Putiatin, più tardi addetto navale a Londra. Altri suoi libri, che si
occuparono di questioni contemporanee, ottennero meno successo. Ma il suo
diario di viaggio, L’ora blu (1968), ha riscosso il plauso della stampa
russa, che lo definì il Jack London russo. Le sue opere complete in sei volumi
furono pubblicate a Mosca nel 1976-79.
E 'stato membro
dell'Unione degli Scrittori di Mosca, anche se ha vissuto a Riga, capitale della
Lettonia. E 'apparso diverse volte sulla televisione russa e lettone tra il
1960 e 1980.
Per tutto il
periodo da Stalin a Breznev, Zadornov mantenne una produzione costante che lo ha
reso milionario. Il Premio Stalin per la letteratura nel 1952 gli ha, da solo,
fruttato 150.000 rubli. I suoi guadagni e la sua pensione si ridusse nettamente
sotto Gorbaciov. Per quanto si riferisce al contenuto politico presente nei
suoi scritti alcuni critici lo dipinsero come 'la sofferenza di un russo
solitario circondato da nemici’, quando la Lettonia uscì dalla sfera della ex
Unione Sovietica.
Secondo suo
figlio e gli amici intimi russi e lettoni Zardonov continuò a scrivere fino alla
fine ed era apparentemente felice che il comunismo fosse caduto in Lettonia e
poi in Russia, e che ogni scrittore fosse stato manlevato dalla preoccupazione
di esercitare una autocensura,
I suoi romanzi
principali sono stati pubblicate in Inghilterra, Stati Uniti, Cina e Giappone.
FILATELIA
RUSSIA Anno 2009 (Busta postale)
Zafar Bahadur Shah
(India)
Nato nel 1775.
Morto nel 1862.
L'ultimo imperatore Moghul dell'India, Bahadur Shah
Zafar II, è stato un poeta urdu molto famoso ai suoi tempi. Le sue poesie sono
ancora lette con entusiasmo e ammirazione dai numerosi appassionati di poesia
Urdu.
Considerato uno dei più grandi poeti nella storia
dell'India, Zafar scrisse un gran numero di Ghazals la maggior parte dei
quali sono stati persi durante le guerre combattute nel 1857.
Bahadur Shah Zafar, una figura assai controversa, è
stato l'ultimo imperatore Mughal. Già ai suoi tempi era considerato da molti un
eroe per il suo prezioso contributo nella lotta per la libertà indiana.
Comunque, durante la sua permanenza sul trono non
dimostrò grandi capacità tanto che tra i suoi sudditi non di rado prevalse il
caos e il disordine. Il suo regno si concluse con una sconfitta e col
suo esilio a Rangoon.
Morì là nel corso dell'anno 1862 e la tomba,
costruita in suo onore, esiste ancora oggi.
FILATELIA
INDIA Anno 1975
(457)
ZAGORKA MARIJA JURIC’
(Croazia)
Nata a Negovec, vicini a Vrobec, il 1° gennaio 1873. Morta a Zagabria nel 1957.
Di famiglia benestante, il padre era amministratore del Barone Rauch, studiò
nella scuola elementare di Varazdin dove dimostrò subito un talento eccezionale.
Il barone Rauch suggerì di inviarla in Svizzera e si offrì di pagare per la sua
istruzione, ma i genitori non diedero il consenso.
Marija sposò un ungherese, impiegato nelle ferrovie, e si trasferì in Ungheria.
Dopo tre anni di vita coniugale, abbandonò il marito per seguire la sua strada,
che era quella di lasciare un’impronta nella letteratura contro la
discriminazione della donna-scrittrice.
Ritornò a Zagabria dopo sette anni di assenza e vi morì il 20 novembre del 1957.
Il suo ritorno segnò l’inizio della carriera di giornalista e scrittrice, ma
anche l’inizio di una vita di solitudine. Per raccomandazione del vescovo Josip
Luraj, cominciò a scrivere per il quotidiano “Obzor” e ne divenne membro del
consiglio editoriale, ma per avversione dei suoi colleghi maschi, dovette
lavorare in una stanza separata, in quanto nessun visitatore avrebbe dovuto
incontrarla perché donna. In questo periodo, infatti, in Croazia una donna
giornalista era considerata una rarità poco accetta. Fu, quindi, costretta a
scrivere sotto pseudonimo (Jurica Zagorski, Petrica Keremèpuh, Iglica).
Essendo due suoi colleghi finiti in carcere, Zagorka si occupò di sostituirli,
dimostrando perizia e competenza, dovuta anche alla sua esperienza in campo
politico e alla sua conoscenza delle lingue tedesco, italiano, inglese, polacco,
ungherese, russo.
Autrice di romanzi, basò le sue trame su materiale documentario che trovò negli
archivi di giornali a Zagabria, Vienna, Budapest. I romanzi furono pubblicati a
puntate sul giornale “Obzor”. Tra questi sono da ricordare La
strega di Grič, Gordana, La figlia di Lotrščak, La Duchessa di Petrinjska
Street, Inquisitori feroci.
I romanzi non ottennero l’approvazione di alcuni critici severi che
considerarono i libri come letteratura deteriore.
Zagorka è famosa non solo a causa della sua opera letteraria, ma anche per
l’impegno sociale-politico e la lotta per i diritti delle donne. Tenne
conferenze su questi temi, tuttavia, anche qui incontrò numerosi ostacoli o, per
dirla in altre parole, sorrisi di derisione da parte dei colleghi di sesso
maschile. Questo è esattamente uno dei motivi per i quali le sue opere sono
state nel passato poco considerate. Solo di recente sono state rivalutate. Oggi
la Zagorka è uno degli scrittori croati più letti e alcuni romanzi ne hanno
fatto una scrittrice paragonabile ad Agata Christie.
FILATELIA
CROAZIA Anno 2007 (Mic 828)
Zagoskin Mikhail Nikolaevich
(Russia)
Nato nel1789. Morto nel 1852.
Mikhail
Zagoskin was a Russian writer.
Mikhail Zagoskin fu uno scrittore russo, autore di commedie sociali e romanzi
storici. La sua produzione comprende: Roslavlev, o russi nel 1812
(1831), romanzo storico influenzato da Walter Scott, Mosca e Moscoviti
(1842-1850) raccolta di racconti, ; I tre pretendenti.
FILATELIA
URSS Anno 1987 e 1989 Cartoline postali.
Zagorchinov Stoyan
(Bulgaria)
Nato a Plodiv nel 1889. Morto nel 1969.
Studiò storia presso l'Università di Sofia, poi proseguì gli studi di Storia e
Filosofia a Ginevra e conseguì la laurea presso l'Università di Sofia con
specializzazione in storia e lingua francese.
Fu tra i primi scrittori a divulgare il
genere del romanzo storico in Bulgaria. Il suo romanzo più significativo
L'ultimo giorno è stato una delle prime opere di impronta
sociale-epico-storica della letteratura bulgara.
Ha scritto anche , saggi, biografie, articoli e memorie.
S
FILATELIA
BULGARIA Anno 1989 (3529)
ZAKARIA MOUFDI
(Algeria)
Nato a Ghardaia
il 18 giugno 1908. Morto a Tunisia il17 agosto 1977.
Poeta e
scrittore, è l’autore dell’inno nazionale algerino, scritto in prigione nel
1955.
Il suo nome
completo è:Cheikh Zakaria Ben Slimane Ben Yahia Ben Cheikh Ben Slimane Hadj
Aissa:; il soprannome di Moufdi gli fu dato da un compagno. Frequentò la scuola
nella regione M'Zab dell'Algeria.
La sua formazione
universitaria avvenne a Tunisi dove ha incontrò un certo numero di poeti tra cui
Aboul-Qàsim Echebbi. La sua prima poesia è stata pubblicata in un giornale
tunisino nel 1925.
Egli si associò
ai nazionalisti algerini. Fu imprigionato per le sue idee politiche, che
peraltro incrementò durante la prigionia (1937 e 1938).
Nel 1956 fu di
nuovo imprigionato dai francesi nel carcere Serkadji per la sua politica. In
carcere scrisse la Qassaman o The Pledge. Si dice che abbia scritto i
versi sui muri della sua cella utilizzando il proprio sangue. Il poema fu poi
messo in musica da Mohamed Triki nel 1956 e poi da Mohamed Fawzi. La canzone
finale è stata resa pubblica nel 1957 e il 5 luglio 1962, giorno in cui fu
proclamata l'indipendenza, divenne l’inno nazionale. .
Zakaria morì nel
1977 in Tunisia ma il suo corpo fu sepolto in Algeria.
FILATELIA
ALGERIA Anno 1997 (1152)
ZAKI MUBARAK
(Egitto)
Zaki Mubarak, è
stato titolare di tre gradi di dottorato: il primo conseguito in Egitto; il
secondo all’Università della Sorbona di Parigi (1931); il terzo presso la Fouad
I University del Cairo(1937).
Riuscì anche a
preparare una tesi di dottorato da presentare all’UIniversità di Alessandria, ma
una serie di circostanze avverse gli impedì di realizzare questo scopo
Zaki Mubarak,
uomo di lettere e poeta, memorizzò una grande quantità di poesie che
influenzarono la sua produzione,
Assunse la carica
di redattore letterario del giornale "Al-Balagh" nel 1923 e fu pure redattore
capo del giornale "Al-Afkar". Collaborò con molti articoli a diverse riviste
letterarie arabe tra cui la rivista "Al-Resala", che a quel tempo era la più
nota rivista letteraria.
Nel 1919 a
causa del contenuto politico di alcune sue poesie fu arrestato dalle autorità
britanniche nel dicembre 1919.
Ha scritto 45
libri di cui due in francese mentre era in Francia. Mubarak ha scritto un libro
sull’"etica" di Al-Gazali. Tale opera fu uno dei primi scritti filosofici ad
essere discusso presso l'Università egiziana.
Nel suo saggio
Confronto fra i poeti Zaki Mubarak si pone in contrasto con i poeti
moderni.
In Spectrum
di Baghdad, affronta la vita sociale durante la prima età abbaside e
l'estensione del lusso e della scoperta scientifica, i raduni degli studiosi, il
boom scientifico e le traduzioni
FILATELIA
Egitto anno 1991 (1453)
ZAKIR GASIM BEY
(Azerbaigian)
Nato nel 1784 Panahabad,
Azerbaigian e ivi deceduto nel 1857.
Di professione
poeta fu nel 19 ° secolo uno dei fondatori del realismo critico e del genere
satirico nella letteratura azera.
Discendente da una nobile
famiglia di bey a Panahabad, allora capitale del khanato
Karabakh, Zakir apparteneva al clan dei Javanshir, che era il clan al potere
nel khanato. Il suo bisnonno Kazim-Agha era il fratello di Panah Ali Khan - il
fondatore del khanato e della sua capitale Shusha.
L’infanzia e la giovinezza di Zakir si colloca nel
periodo di sconvolgimenti in Azerbaigian tra la Russia e l'Iran. Il khanato
Karabakh divenne parte dell'Impero russo, e Zakir entrò a far parte del
reggimento mussulmano di cavalleria che operava nel Caucaso e che si distinse
in molte battaglie. Per il suo coraggio durante la guerra russo-iraniana Zakir
fu premiato con la medaglia d'argento dallo zar.
Dal 1830 Zakir, trscorse la
sua vita per lo più sui campi di battaglia In seguito visse presso la sua
famiglia. Per la sua natura semplice e generosa era molto stimato tra la gente.
Tuttavia, Zakir ebbe, come evidenziano molti versi satirici da lui scritti,
molti nemici.
Nella sua poesia satirica e
nella favole si scagliò contro i vizi allora dilaganti nella società, contro
l’ipocrisia e il bigottismo del clero, la venalità dei funzionari zaristi,
l'avidità dei mercanti e la crudeltà dei proprietari terrieri. Per le sue
satire fu perseguitato. Nel 1849, avendo dato asilo ad un suo parente,
dissidente con il governo russo, fu esiliato da Karabakh a Baku, e suo figlio e
un nipote furono esiliati in parti interne della Russia; la famiglia rimase a
Shusha. Solo dopo diversi mesi, con l'aiuto dei suoi amici, lo scrittore Mirza
Fatali Akhundov, il georgiano Kniaz e il governatore di Baku M. Golyubyakin,
riuscì a tornare a casa, mentre il figlio e il nipote dovettero vivere ancora
in esilio per altri tre anni.
Al suo rientro Zakir visse
nel bisogno e sotto la sorveglianza della polizia fino ai suoi ultimi giorni.
Solo nel 1857 le autorità russe decisero di assegnargli una pensione "per il
suo precedente stato di servizio e di adesione allo Stato russo”. Quando
l’annuncio di questa pensione raggiunse la capitale, il poeta era già morto.
La poesia di Gasim bey è
caratterizzata da una diversità dei generi. Nella poesia lirica segue le
tradizioni della Molla Panah Vagif, scrive gazals, goshmas, gerayli, in cui egli
glorifica l'amore. Zakir, autore di molte poesie d'amore, rimane, comunque,
famoso per le sue opere satiriche.
FILATELIA
AZERBAIGIAN Busta
postale.
Zalka Máté
(pseud.
di Béla Frankl)
(Ungheria)
Nato nel 1869. Morto in Spagna nel 1937.
Rivoluzionario e scrittore, frequentò la scuola superiore a Màtészalka, da cui
trasse lo pseudonimo. (Il nome fu in seguito cambiato dopo l’avvento del
comunismo perché ritenuto impopolare).
Amante
dell’avventura, per entrare nell’esercito ungherese mentì sulla sua età.
Inviato sul fronte russo, cadde prigioniero verso la fine della Prima guerra
mondiale e fu inviato in un campo di concentramento per prigionieri militari.
Durante la prigionia organizzò nel campo un teatro ricreativo per sollevare il
morale dei compagni di prigionia e dopo la sua liberazione si trasferì in Russia
dove lavorò come direttore in un teatro di Mosca.
In Russia aderì
al Partito Comunista e, al termine della guerra, ormai sposato con una donna
russa, rinunciò a tornare nella sua patria d’origine.
Ebbe una figlia, Talocska, che morirà a seguito di una malattia manifestatasi
dopo la tragedia di Chernobyl.
Zalka nel novembre del 1936 fece parte della Brigata Internazionale che combatté
in Spagna contro le truppe di Franco, durante la Guerra civile.
Morì ucciso in un bombardamento a Huesca nel 1937.
Scrisse tutte le sue opere rielaborando il periodo della sua infanzia e tutte le
sue esperienze successive.
FILATELIA
UNGHERIA Anno 1961 (1412c)
ZAMBRANO MARIA
(Spagna)
Nata a Velz Malaga nel 1904. Morta a Madrid nel 1921.
Fu allieva di Ortega y Gasset e di X. Zubiri. Dopo la guerra civile fu
esiliata e peregrinò a Cuba, nel Messico, a Roma e in Svizzera. Solo nel 1984
tornò in Spagna. Nella sua opera descrive la storia e la vita del suo paese e
le condizioni della libertà umana. Fu autrice di molti saggi di carattere
storico, sociale e letterari.
FILATELIA
SPAGNA Anno1993 (2833)
ZAMFIRESCU DUILIU
(Romania)
Nato a Plainesti [Moldavia] nel 1858. Morto a Bucarest nel 1922.
Fu per 15 anni segretario della legazione romena a Roma. Dopo la prima guerra
mondiale fu eletto deputato e presidente della camera.
Studioso di letteratura italiana, ammiratore di Leopardi e Carducci, compose
poesie di gusto parnassiano ispirate per lo più ai miti e alla storia dei greci
e dei latini: Altri orizzonti (1894), Inni pagani (1897),
Poesie nuove (1899).
Ha scritto opere teatrali e racconti, ma soprattutto è ricordato per il ciclo
romanzesco in cinque parti, Storia dei Comanesteni (1894-1910), vigorosa
descrizione della decadenza dei boiari e della conseguente rivolta dei
contadini, con suggestive rievocazioni delle antiche tradizioni rurali.
FILATELIA
ROMANIA Anno 1984 (3495)
ZAMIR JAFRI
(Pakistan)
Nato il 1
gennaio 1918. Morto il 12 maggio 1999.
Poeta
pakistano, originario di Dina Jhelum, divenne famoso per la sua poesia
umoristica Urdu e ha anche per aver scritto colonne umoristiche su giornali e
periodici. Dopo la laurea presso Islamia
College di Lahore [ Punjab Università], è entrato a far reparto pubbliche
relazioni dell'esercito durante la seconda guerra mondiale e si ritirò come un
grande. Uno dei suoi figli è un generale a tre
stelle, Gen Syed Ehtasham Zamir, mentre il figlio più giovane, ex giocatore di
cricket Syed Imtanan Zamir vive negli Stati Uniti ha pubblicato più di 50 libri
in urdu. Le sue azioni hanno dimostrato la sua
semplicità e onestà che portava avanti per tutta la vita.
A poco a poco intrapreso una missione di lavorare per
la gente del Pakistan, e cominciò raggiungere queste persone da tutte le sfere
della vita - dedicare il suo tempo per portare avanti il lavoro sociale, in
modo da creare armonia e benessere nella società.
Ora suo figlio Gen Syed Ehtasham Zamir e suo nipote
Syed Ali Ehtasham (giornalista / imprenditore) sono determinati a continuare e
svolgere l'eredità che ha lasciato behind. Si occupano di una fondazione senza
scopo di lucro (Syed Zamir Jafri Foundation) che fornisce: servizi sanitari,
strumenti educativi, assistenza legale, sviluppo dell'istituzione letteraria e
altre strutture varie per rafforzare le comunità svantaggiate del Pakistan e
anche Mata-e-Zamir un archivio dei suoi libri e contributi.
Si è laureato presso Islamia College di Lahore.
FILATELIA
PAKISTAN Anno 2013 (1381)
Zamjatin Evgenij Ivanovic
(Russia)
Nato a
Lebedjan nel 1884. Morto a Parigi nel 1937.
Suo padre
era un prete ortodosso, maestro di scuola e la madre una musicista. Ha studiato
ingegneria navale a San Pietroburgo dal 1902 fino al 1908 e durante quel periodo
entrò a far parte dei bolscevichi. Fu arrestato durante la Rivoluzione russa del
1905 e inviato in esilio. Ritornò a San Pietroburgo dove visse prima di
trasferirsi illegalmente in Finlandia nel 1906 per terminare i suoi studi.
Tornato in
Russia, iniziò a scrivere romanzi per hobby. Fu arrestato ed esiliato una
seconda volta nel 1911, ma amnistiato nel 1913. Il suo Uyezdnoye (1913),
una satira sulla vita di un piccolo paese russo, gli portò una certa fama.
L'anno successivo fu processato per aver calunniato i militari nella sua storia
Na Kuhlihchkakh. Ha continuato a scrivere articoli su vari giornali
socialisti.
Dopo la
laurea in ingegneria navale, ha lavorato professionalmente in patria e
all'estero. Nel 1916 fu inviato in Inghilterra per supervisionare la costruzione
di un rompighiaccio presso i cantieri di Walker e Wallsend e trascorse quel
periodo a Newcastle upon Tyne, dove scrisse Gli Islanders, satira della
vita inglese, e Il pescatore di uomini, entrambi pubblicati dopo il suo
ritorno in patria alla fine del 1917.
Dopo la
rivoluzione russa del 1917 ha curato diverse pubblicazioni, tenuto conferenze
sulla scrittura, e tradotto in russo opere di Jack London, O. Henry, H.G. Wells,
e altri.
Zamjatin sostenne
la Rivoluzione d'Ottobre, ma fu contrario al sistema di censura sotto i
bolscevichi. Nelle sue opere criticò sempre il regime. Arditamente affermò:
"La vera letteratura può esistere solo quando è creata non da ufficiali
diligenti e affidabili, ma da folli, eremiti, eretici, sognatori, ribelli e
scettici". Tale atteggiamento rese sempre più difficile la sua posizione
di scrittore. I suoi lavori furono vietati e non gli fu permesso di divulgarli,
in particolare dopo la pubblicazione della rivista “Noi”.
Dovette emigrare
nel 1927,
Oltre ad
occuparsi della rivista “Noi”, Zamjatin continuò a scrivere anche una
serie di storie brevi, in forma di racconti di fate, che costituivano la critica
satirica del regime comunista in Russia. Emblematica è la storia di una città
dove il sindaco decide che per accontentare tutti occorrerebbe che tutti gli
individui fossero uguali. Inizia, quindi, costringendoli, compreso se stesso, a
vivere in una baracca grande, poi a farsi rasare la testa per essere uguale ai
calvi, e a diventare disabili mentali per equiparare l'intelligenza verso il
basso. Una trama molto simile a quella di The New Utopia (1891) di
Jerome K. Jerome le cui opere furono pubblicate in Russia prima del 1917.
A Zamjatin
fu concesso da Stalin di lasciare la Russia nel 1931, dopo l'intercessione di
Maksim Gor'kij. Si stabilì, impoverito, a Parigi con la moglie, dove morì per un
attacco cardiaco nel 1937.
Durante la
sua permanenza in Francia, lavorò con Jean Renoir, occupandosi della
sceneggiatura del film Les Bas-fonds.
Fu sepolto
nel Thiais, in Francia, in un cimitero in rue de Stalingrad.
L’opera di Evgenij Zamjatin influenzò George Orwell, Nineteen Eighty-Four,
Ayn Rand Anathem, Ursula Le Guin I diseredati e, indirettamente,
Kurt Vonnegut. (da Internet)
FILATELIA
RUSSIA Anno 2008 (Busta postale)
ZAPOLSKA GABRYELA
(pseud. di G. Korwin-Piotrowska)
(Polonia)
Nata a Podhajce, Volinia, nel 1860. Morì a Leopoli nel 1921.
Da giovane, si dedicò alla carriera d’attrice, recitando in diversi teatri a
Cracovia, Leopoli, Varsavia nel Theatre Libre di Antoine, i cui metodi applicò
nella scuola drammatica da lei fondata a Cracovia nel 1902.
Nel campo della letteratura debuttò in un clima di scandalo con le sue novelle
naturalistiche, Acquerelli del 1885, il romanzo Kascka Kariatyda
(1885), i racconti Il serraglio umano (1893), L’antinferno
(1889), Amore stagionale (1905), nei quali affrontò le miserie umane, le
volgarità della vita quotidiana, suscitando polemiche che confinarono con lo
scandalo.
Maggior successo di pubblico ebbero i lavori dedicati al teatro: Zabusia
(1897), Loro quattro (1907), La signorina Maliczewska (1910),
La morale della signora Dulska (1906).
FILATELIA
POLONIA Anno 1978 (2412)
ZARETSKI MIKHAS
(Bielorussia)
Nato nel 1901. Morto nel 1941.
Scrittore bielorusso.
FILATELIA
BIELORUSSIA Anno 2001.11.20, Annullo e Busta speciale.
ZAVATTINI CESARE
(Italia)
Nato a Luzzara il 20 settembre 1902. Morto a Roma, 13 ottobre 1989.
Svolse gli studi elementari dapprima a Luzzara poi a Bergamo dove conseguì anche
la licenza ginnasiale, quindi ad Alatri presso il celebre liceo classico "Conti
Gentili".
Trascorse nella cittadina laziale buona parte della sua adolescenza; in seguito
studiò legge all'università di Parma. La sua più grande passione fu però la
scrittura: nel 1928 intraprese a Parma la carriera giornalistica, che continuò a
Milano, collaborando a vari giornali, fondandone altri, lavorando dapprima per
la Rizzoli e poi assumendo l'incarico di direttore editoriale presso la
Mondadori. Nel 1934 si avvicinò al mondo del cinema ed i meriti gli furono
riconosciuti nel 1936. La sua attività di narratore, per lo più umoristico,
satirico, ironico, aveva preso l'avvio nel '31 col volume Parliamo tanto di me,
che riscosse uno straordinario successo.
Scrittore non sempre facile da inquadrare nelle "correnti" Zavattini costituì un
fenomeno particolarissimo nell'ambito della letteratura italiana del secolo
scorso. Nelle sue prime opere, dal 1931 al '43, in un'epoca condizionata dal
regime fascista, Zavattini presentò, in forme e contenuti inconsueti, il
rapporto tra realtà e fantasia.
Oltre al libro d'esordio (Parliamo tanto di me), i suoi primi e più noti
"lavori letterari" sono stati I poveri sono matti, un'opera pubblicata
nel 1937, Io sono il diavolo (del 1941) e Totò il buono (del 1943)
dal quale trarrà poi il film “Miracolo a Milano”. Già dalla metà degli anni '30,
oltre alla produzione letteraria (e a quella pubblicistica), si dedicò con
assiduità al cinema come soggettista e sceneggiatore.
Fu, anche, tra i primi autori di fumetti. A partire dal dicembre 1936 egli diede
vita alla saga di "Saturno contro la terra", sceneggiato da Federico Pedrocchi e
disegnato da Giovanni Scolari (uscito su “I tre porcellini” 1936/’37, poi su
“Topolino”, 1937) e, pubblicate nei periodici per ragazzi delle edizioni
Mondadori, a numerose altre "storie a quadretti".
Zavattini si cimentò inoltre e fruttuosamente nella poesia.. Scrisse anche
poesie in dialetto pubblicate col titolo Stricarm' in d'na parola
(Stringermi in una parola), uscito a Milano, nel 1973.
Oltre che scrittore, sceneggiatore di fumetti e soprattutto sceneggiatore
cinematografico, commediografo, poeta, animatore culturale in Italia e
all'estero, promotore di cooperative culturali e di circoli del cinema,
Zavattini fu anche pittore sensibilissimo.
Nel 1955, gli venne assegnato il "Premio mondiale per la Pace". Nel dicembre
1985 riceve la cittadinanza onoraria di Alatri.
La morte lo colse ancora attivo, ottantasettenne, a Roma il 13 ottobre 1989
nella casa di Via Sant'Angela Merici, 40.
FILATELIA
ITALIA Anno 1988 (1792), 2002, 2006 , ARGENTINA
1995.
ZBIGNIEW HERBERT
(Polonia)
Nato a Leopoli nel 1924
Herbert, che esordì nel 1956 ed ebbe al suo attivo otto raccolte poetiche, fu
considerato una delle voci più originali e indipendenti della cultura polacca:
dagli anni sessanta.
Fu tradotto negli Stati Uniti, nelle due Germanie, in Francia, Cecoslovacchia,
Svezia, Grecia e Argentina. Da noi la prima traduzione integrale di un suo
volume risale invece al 1985 Rapporto da una città assediata.
Militò nella formazione partigiana dell'Armata Krajowa, duramente perseguitata
in Polonia nel dopoguerra. Fu costretto al silenzio negli anni dello stalinismo.
Le sue prime raccolte, Corda di luce e Hermes, il cane e la stella,
rivelavano già una vena pienamente matura.
Dopo la raccolta di poesie Signor Cogito (1974) iniziò a coltivare il
gusto della descrizione e si dedicò alla prosa breve, genere che perfezionerà
con rara maestria.
FILATELIA
POLONIA Anno 2008 (4404)
ZEGADLOWICZ EMIL
(Polonia)
Nato a Bielsko,
Slesia, 1888. Morto a Sosnowiec nel 1941.
Poeta versatile
e fecondo fu autore di un ciclo di Ballate (1920-24) d’ispirazione
mistica e popolare, di drammi, Il lume a olio (1925), I cucchiai e la
luna (1928), e della cronaca autobiografica Vita di Mikolaj
Srwebrempisany (1927-29).
Fu il fondatore
del gruppo regionale dei “Czartak”
FILATELIA
POLONIA Anno 1947 (480)
ZELK ZOLTÁN
(Ungheria)
Nato a Érmihályfalva il 18 dicembre 1906. Morto a
Budapest il 23 aprile 1981.
Apparteneva ad una povera famiglia ebraica. Suo padre era
un cantore. Frequentò le scuole elementari e le prime classi ginnasiali a
Miskolc. Poi lavorò come apprendista. Nei 1921 si trasferì a Budapest.
Pubblicò le sue prime poesie nel 1925 nella rivista d’avanguardia “365”.
Negli anni seguenti continuò a scrivere poesie e a fare lavori saltuari.
Nel 1927 fu arrestato. Gli si vietò il soggiorno in Ungheria e venne
esiliato in Transilvania. Rientrò clandestinamente un anno dopo e visse
sotto falso nome. Le principali riviste pubblicarono però le sue poesie
con il suo vero nome.
Nel 1956 fece parte dell'opposizione intellettuale e fu
membro dell’Alleanza degli Scrittori Ungheresi. Dopo la rivoluzione fu
processato e condannato a tre anni di carcere. Fu liberato per amnistia
nel 1958.
Nella sua vita ricevette parecchi premi letterari tra cui:
Premio Kossuth (1949, 1954); Premio József Attila (1951, 1974).
Morì a Budapest, il 23 aprile 1981.
Pubblicazioni: Alszik a szél: gyerekversek es mesék
(1982), Zelk Zoltan művei, Este a kútban: versek: 1925-1963 (1981),
Tuzből mentett hegedű: uj versek (1963), Meszelt égbolt (1976), A három
nyúl. Zelk Zoltan e Reich Havoly (1983), Főhajtas a túlvilágra, Nappali
menedékhely: prózai írások, 1927-1955 (1984), Keréknyomok az égen: versek:
1963-1981 (1982), Reménytelen győzelem (1979),
FILATELIA
..................
ZELENSKI TADEUSZ
detto Boy
(Polonia)
Nato a Varsavia
nel 1874. Morto a Leopoli nel 1941.
Professore di
letteratura francese all’Università di Leopoli, fu uno dei più importanti
traduttori di Moliére, Voltaire, Marivaux, Rousseau, Stendhal, Proust, Balzac,
ai quali dedicò saggi.
Fu apprezzato
critico teatrale, scopritore di talenti della sua nazione.
Sotto lo
pseudonimo di Boy scrisse piéces per il cabaret “Il palloncino verde”,
poesie satiriche e canzoncine, raccolte in volumi Canzonette e scherzi del
“Palloncino verde” (1908), Spassi da cabaret (1908), Nuove
canzonette (1910), Parolette (1913).
FILATELIA
POLONIA Anno 1974 Cartolina postale, 1977 Annullo
speciale di Varsavia.
ZEMAITE Julia
(Lituania)
Il suo vero nome è Julia Antonovna Zymantiene. Nacque a Bukante nel 1845 e morì
a Mariampole nel 1921) .
Scrittrice lituana, appartenente alla piccola nobiltà, si sposò con un servo e
trascorse la sua vita in campagna.
Le sue opere, tra cui Una sera d’autunno (1894) e Nella fattoria
(1907) riproducono fedelmente la situazione della campagna lituana, altalenante
fra la riforma terriera del 1861, gli abusi dell’Amministrazione, la complicità
del clero, l’espropriazione dei kulaks, dei proprietari e le disordinate
aspirazioni delle masse, senza lasciarsi trasportare da idealismi o da eccessi
lirici.
Fu pure autrice di una Autobiografia (1921-1931) e di varie commedie.
FILATELIA
RUSSIA Anno 1956 (1871)
ZEROMSKI STEFAN
(Polonia)
Nato a Strwczyn il 1° novembre 1864, morto a Varsavia il 20 novembre 1925.
Nato nel periodo dell’insurrezione del 1863, visse la sua infanzia tra i monti
di Santa Croce presso Kielce.
Rimasto orfano dopo che la famiglia era andata distrutta durante la
rivoluzione, tentò di portare a termine gli studi di veterinaria, che vennero
però interrotti da alcuni mesi passati in prigione, e poi non più ripresi.
Visse dapprima con i guadagni dell’insegnamento privato. In seguito diventò
bibliotecario al Museo polacco di Rapperswill in Svizzera (1892-96) e poi dal
1897 al 1904 lavorò presso la Biblioteca Zamojski di Varsavia.
Autore di racconti, esordì nel 1895 con Ci divoreranno corvi e cornacchie,
seguito da Racconti (1896) Lavori di Sisifo (1898), I senza
tetto (1900) i quali contengono la sofferenza di una popolazione conscia
della necessità della rivolta e al tempo stesso consapevole della sua inutilità.
Il primo romanzo fu Ceneri (1904), storia della Polonia ai tempi
napoleonici. Il romanzo ottenne un vasto successo e i guadagni ottenute valsero
a toglierlo da una precaria situazione finanziaria, permettendogli anche di
viaggiare all’estero.
Continuò a pubblicare racconti e romanzi con una certa regolarità con Echi
del bosco (1905) ricostruzione dei moti del 1863, Storia di un peccato
(1909) requisitoria sulla società, opera che sollevò polemiche, Bellezza di
vita (1912), Fiume fedele (1913).
Tentò anche la via del teatro con il dramma Roza (1909) e Sulkowski
(1910), Mi è fuggita la quaglia (1924).
All’ultimo periodo della sua vita appartiene la trilogia Lotta con Satana
(1916-19), Vento dal mare (1922), Preannuncio di primavera (1924).
Trascorse gli ultimi anni a Zakopane, Maleczow e a Varsavia dove morì.
FILATELIA
POLONIA Anno 1947 (491/2), 1948 (fog.9), 1964 (1381)
Zevaco
Michel
(Francia)
Nato nel 1860.
Morto l’8 agosto del 1918.
Fu scrittore,
giornalista, editore, anticlericale e anarchico attivista.
Fondò la rivista
anarchica “Gueux” il 27 marzo 1892. Un mese dopo fu incarcerato per sei mesi a
causa di un articolo a favore dell’anarchico Ravachol (al secolo François
Koenigstein) che aveva messo bombe in casa di un giudice, di un procuratore e
in una caserma. Uscito di prigione, scrisse per la rivista “Le libertaire” e
per il quotidiano “Rinascimento anarchico”. Nel 1898 curò “L’anticlericale” e fu
coinvolto nel sostegno di Alfred Dreyfus, accusato di spionaggio e di
tradimento.
Nel campo della
letteratura popolare Zevaco cominciò nel 1900 a pubblicare una serie di storie
di cappa e spada Les Pardaillans che ebbe subito un largo successo Le
storie cominciarono ad apparire sul quotidiano “La Petite République” e nel
1906 divenne scrittore seriale per il giornale “Le Matin”, un incarico che durò
fino alla sua scomparsa.
Dopo il 1917
alcuni suoi romanzi furono adattati per lo schermo.
Tra le sue opere
sono da ricordare i romanzi storico-romanzeschi Les Pardaillans, Le
Capitan, Borgia, Buridan, L'eroina, l'Hôtel Saint-Pol, Nostradamus,
il suo più famoso romanzo storico, e anche altre opere
ambientate nel suo tempo. Rimane ancora una parte della sua opera sottoforma di
manoscritti.
FILATELIA
FRANCIA 1997 (3116)
Zharokov
Tair
(Kazakistan)
Nato nel 1908. Morto
nel 1965.
Scrittore azero, è
noto per il suo poema Il Torrente (1937.)
FILATELIA
KAZAKISTAN Anno 2008
Zhen Yuan
(Cina)
Nato a Luovang
nel 779. Morto nel 831.
Politico, scrittore e poeta,
discendente della famiglia imperiale Wei. Perse il padre all'età di sette anni
e si trasferì a Fengxiang nei pressi di (oggi) Baoji , Shanxi con sua madre
Lady Zheng .
Fu educato dalla madre, che era
considerata una donna intelligente. Impoveritasi la famiglia, la madre non
inviò il figlio a scuola, ma gli insegnò da sola a leggere e a scrivere. Si
diceva che Yuan fosse in grado di scrivere all'età di otto anni, e all'età di 14
anni superò l'esame imperiale per accedere agli uffici pubblici. All'età di 23
anni, fu nominato caporedattore presso il Reparto degli archivi del governo.
E' stato membro del circolo
letterario Bai Juyi, un circolo che si occupava della rinascita della
letteratura antica. Era amico personale di Bai Juyi e anche di Xue Tao, una
cortigiana e poetessa famosa, che sembra fosse la sua amante. I due amici
avevano fatto un patto, quello di andare in pensione insieme come eremiti
taoisti, una volta che avessero accumulato abbastanza fondi, ma la prematura
morte di Yuan impedì loro di realizzare quel sogno.
Durante il suo lavoro per il
governo dimostrò una rigidezza particolare nel denunciare la corruzione di
alcuni funzionari tanto che si attirò la gelosia di alcuni di essi. Le
conseguenze furono la sua rimozione dagli incarichi e l’invio fuori della
capitale per svolgere il compito di controllore della contea di Henan.
Successivamente lasciò il servizio
governativo per qualche tempo, osservando un periodo di lutto dopo la morte di
sua madre. Ripreso il servizio continuò ad evidenziare il malcostume, la
corruzione e le pecche del sistema di governo di taluni amministratori.
Pur occupandosi di politica Yuan
non cessò mai di scrivere e di comporre poesie.
Ha lasciato una raccolta di 100
volumi di poesie, una iscrizione per la tomba di Du Fu, in cui loda le opere del
suo predecessore (813).
Egli ha, inoltre, compilato un
volume in cui sono raccolte 300 sentenze giuridiche.
La sua opera in prosa, per la quale
è più noto, la Biografia di Ying-ying,
è
stata spesso adattata per opere musicali e operistiche.
FILATELIA
MACAO Anno 2005
(1252/7)
Zhi Cāo
(Cina)
Nato nel 192. Morto nel 232.
E’ stato un poeta, vissuto
nell'ultima parte della dinastia Han, nel periodo dei Tre Regni dell'antica
storia cinese.
Cao Zhi era il terzo figlio del
potente signore della guerra Cao Cao e della la Principessa Bian. Secondo le
Cronache dei Tre Regni, Cao Zhi era in grado di recitare il Jing Shi, i
Dialoghi e più di diecimila versi di poesie prima ancora d’aver compiuto
vent'anni. Il suo talento letterario aveva fatto di lui un figlio prediletto di
Cao Cao nella fase iniziale della sua vita.
Cao Zhi assieme al fratello più
anziano Cao Pi aspirava alla successione del padre che aveva gettato le basi
del Regno Wei. Nel 220, alla morte del padre, il potere passò al fratello Cao Pi
che poco dopo si proclamò Imperatore del regno di Wei, ponendo fine alla
dinastia Han.
Date le continue rivalità tra i due
fratelli, al fine di porvi termine a Cao Zhi non fu permesso di immischiarsi
negli affari politici.
Sia il padre Cao Cao sia il
fratello Cao Pi furono buoni poeti a loro volta, tanto che nella poesia cinese
sono ricordati insieme come i "Tre Cao".
Le loro opere, assieme a quelle di
altri poeti, formarono l'ossatura dello stile poetico della tarda dinastia Han,
noto come stile jian'an e costituito da toni solenni, ma anche spesso
melanconici, con frequenti lamenti sull'effimerità e la labilità della vita.
Di lui oggi rimangono più di
novanta poesie assai importanti per la loro notevole influenza sullo sviluppo
della verseggiatura in epoche successive. La collezione completa della maggior
parte delle poesie di Cao Zhi e di altre opere letterarie è Chen Si Wang Ji
, raccolta delle opere di King Si di Chen, compilata durante la dinastia
Ming.
Una delle più celebri poesie di Cao
Zhi è Sul cavallo bianco. Scritto nei primi anni della sua vita, il
poema, che parla di un giovane guerriero che ama il suo paese, riflette
l'aspirazione di Cao Zhi a contribuire allo sviluppo del suo popolo.
FILATELIA
CINA Anno 1994 (3222)
ZHURLIVA ELENA
(Ukraina)
Nata nel 1898. Morta nel 1971.
Poetessa Ukraina.
FILATELIA
UKRAINA Anno
1998, Busta postale.
Zlatarić Dominko
(Yugoslavia)
Nato nel 1558 a Dubrovnik. Morto nel 1613.
Dominko Zlatarić è il rappresentante dell' ultima generazione di poeti che hanno
continuato durante la fine del Rinascimento a scrivere poesie in croato,
introducendo nei loro componimenti alcuni elementi del manierismo, temi e stile
nuovi.
Nato in una famiglia benestante, nel momento in cui Marin Držić raggiungeva
l’apice della notorietà nella commedia, è considerato il rappresentante
dell'ultima generazione di poeti croati del Rinascimento
Studiò filosofia e medicina a Padova. His
literary success was particulary marked in 1597 in Venice, when he published
three of his poetic translations in one book. Raggiunse la notorietà in
campo letterario quando nel 1597 a Venezia, pubblicò tre traduzioni in croato e
in forma dialettale (l’Aminta, La tragedia di Elettra, La morte di Priamo)
da rappresentarsi nel teatro di Dubrovnik.
Fu autore di 137 poesie che il figlio Miho fece pubblicare dopo la sua morte.
Tutte le sue opere furono poi pubblicate nell’edizione “Stari pisci
hrvatski, libro XXI” col titolo di Opere di Dominko Zlataric , curate
da P. Budmani.
FILATELIA
CROAZIA Anno 1997 (418)
ZMAJ
Jovan Jovanović
(Serbia)
Nato a Novi Sad
il 24 novembre del 1833. Morto a Sremska Kamenica il 3 giugno 1904.
Dopo aver
concluso le scuole elementari a Novi Sad, allora città dell'Impero
Austro-Ungarico, concluse i suoi studi secondari a Bratislava e a Budapest.
Visse anche a Praga e Vienna dove studiò medicina e collaborò con riviste
letterarie satiriche.
Rientrato a Novi
Sad nel 1870, lavorò come medico, professione che esercitò sporadicamente anche
a Belgrado, Zagabria e, di nuovo, Vienna.
Contemporaneamente all'attività medica, fu un prolifico poeta. La sua produzione
letteraria include poesie liriche, d'amore, patriottiche e politiche. Fu
redattore capo della rivista satirica «3. maj» (3 maggio) da cui prese lo
pseudonimo Zmaj.
La sua fama è,
però, legata alla letteratura per bambini, in particolare alla composizione di
filastrocche che sono entrate nella cultura serba, e che ancor oggi vengono
cantate ai bambini. Tra le sue opere più note al pubblico giovane ci sono le
raccolte "Đulići" Rose) e Ćulići uveoci (Rose avvizzite).
Un'importante
contributo alla diffusione della letteratura europea fu l'opera di traduzione in
lingua serba che Jovanović fece di importanti opere straniere: tra queste,
romanzi dell'ungherese Sándor Petőfi, dei tedeschi Johann Goethe, e Heinrich
Heine, del russo Michail Jurevič Lermontov e del britannico Alfred Tennyson.
FILATELIA
YUGOSLAVIA Anno 1954 (663), 1983
(1890)
ZOHRAB KRIKOR (O GRIGOR)
(Armenia)
Nato a Besiktas,
Costantinopoli, il 26 giugno 1861. Morto nel 1915.
Scrittore, uomo
politico, avvocato e filantropo, è nato in una famiglia benestante. La sua
formazione iniziale è stata completata a livello locale in una scuola cattolica
armena. Ha conseguito la laurea in ingegneria civile presso l’Istituto
Galatasaray, ma non esercitò mai in tale campo. Si iscrisse in seguito ad una
scuola di legge presso l'Università Imperiale di Giurisprudenza, e conseguì la
laurea in legge nel 1882. Fu un avvocato assai noto tra i giudici dell’Impero
ottomano. Divenne professore presso l'università, dove insegnò diritto.
All'età di 27 anni, sposò Clara Yazejian, e divenne padre di due figlie e due
figli.
Tra il 1895 e il
1896 Krikor Zohrab difese con successo molti armeni accusati di una serie di
reati politici e criminali. Come risultato della sua difesa di un
rivoluzionario bulgaro che aveva accusato un funzionario turco di tortura, fu
radiato dall’albo degli avvocati e costretto a vivere all'estero.
Nel 1908, in
seguito alla rivoluzione dei Giovani Turchi, rientrò in patria e fu eletto
membro del Parlamento in sede di Consiglio ottomano, e servì anche la sua
comunità come consigliere armeno.
Grande
intellettuale, visse una vita molto impegnata, dovendo bilanciare la sua vita
professionale con quella privata. Aveva una personalità ricca con un cuore
generoso. Amava la vita e i suoi piaceri. Anche se di solito era aperto a idee
progressiste, era di idee conservatrici quando trattava il ruolo delle donne
nella società. Egli sosteneva che le donne avrebbero dovuto mantenere i loro
ruoli tradizionali e non avventurarsi oltre.
Fin da
adolescente, mostrò grande interesse per il lavoro nazionale.
Nel 1909, durante
il massacro di Adana , criticò fortemente le autorità turche per le loro azioni
e chiese che i responsabili fossero consegnati alla giustizia . Poco dopo
l'inizio del genocidio armeno, il 24 aprile 1915, chiese personalmente a Talat
Pasha la cessazione immediata delle stragi, ma inutilmente.
Per servire la
causa armena, scrisse in francese, su un giornale influente, "La question
Arménienne à la lumière des documents". Nel 1913, il documento fu pubblicato a
Parigi.
Zohrab scrisse
numerosi articoli su quotidiani come il “Masis” , “Patria” e “Est” . Uno dei
suoi celebri articoli si intitolava "Ginestra" in cui criticava i cittadini
armeni, dicendo loro che avevano bisogno di qualche azione "radicale" per
riportarli all'ordine.
Zohrab fu un
maestro del romanzo armeno. Subì l’influenza del realismo francese di Guy de
Maupassant , Alphonse Daudet e Émile Zola .
Arrestato dai
Turchi, fu giustiziato senza processo. Morì il 21 maggio 1915.
FILATELIA
ARMENIA Anno 2012
ZOLA ÉMILE
(Francia)
Da madre borgognona, Emilie Aubert, e da padre di origine veneziana, Francesco,
Émile nacque il 12 aprile 1849 a Parigi.
Il padre, (ingegnere legò il suo nome alla costruzione del canale di
Aix-en-Provence di cui diresse la costruzione) morì quando Émile aveva sette
anni. Il ragazzo iniziò i suoi studi nella pensione di Notre-Dame e
successivamente nel collegio di Aix-en-Provence dove ebbe per compagno di studi
Paul Cezanne. Le disastrate condizioni economiche sorte dopo la morte del
padre, costrinsero la madre a trasferirsi a Parigi, dove Zola continuò i suoi
studi nel Liceo Saint-Louis, preparandosi per il baccellierato in scienze.
Bocciato, ritentò l’esame a Marsiglia, ancora con esito negativo.
Scoraggiato, accettò nel 1859 l’impiego di commesso presso l’amministrazione
doganale. Nel 1862, ottenuta la naturalizzazione francese, trovò lavoro presso
l’editrice Hachette, diventando direttore dell’ufficio di pubblicità. Il lavoro
fu per lui un trampolino di lancio nel mondo della letteratura e la sua carica
gli permise di conoscere autori quali Guizot, Lamartine, Michelet, Saint Beuve e
altri. Figurò anche tra i collaboratori dei giornali “L’événement”, “Le Figaro”,
“La Tribune”, “Le goulois”, “Le rappel” e “La cloche”.
Si dedicò a studi su autori come Balzac, Flaubert, Goncourt, che riteneva vicini
alla sua concezione di una letteratura d’analisi, tesa a descrivere in modo
palese tutti gli aspetti della realtà, per quanto scioccanti potessero essere,
non esclusi i più sordidi. Sulla scia delle concezioni di Taine, diede massima
importanza all’influsso sulle passioni umane determinate e influenzate
dall’ambiente e dalla razza. Nel saggio I miei odi (1866) formulò la
teoria del romanziere naturalista, operante nel mondo umano.
Il suo primo libro Racconti a Ninetta vide la luce nel 1864 e l’anno
appresso fu seguito da La confessione di Claudio (1865), Il voto di
una morta (1866). In quel periodo Zola cominciò ad allontanarsi dalla sua
fede romantica per accostarsi a nuovi maestri (Stendhal, Balzac, Flaubert) e
venne sempre più maturando il suo orientamento naturalista. Nel 1867 scrisse
Teresa Raquin, I misteri di Marsiglia (1867) e Madeleine Férat.
Poi ad imitazione di Balzac che aveva scritto il ciclo La Commedia umana,
mise in cantiere un vasto ciclo sulla storia naturale di una famiglia che
avrebbe dovuto comprendere più romanzi. Sembra che per compilare l’ordine
genealogico della famiglia protagonista, i Rougon-Macquart, con tutti i suoi
innumerevoli personaggi, ognuno con una sua ben definita fisionomia
fisico-psichica legata alle leggi dell’ereditarietà e alla fisiologia delle
passioni, abbia impiegato un anno. Nel 1871 nasce I Rougon–Macquart,, storia
naturale e sociale di una famiglia sotto il Secondo Impero che, protratta
sino al 1893, comprende 20 volumi. I primi in ordine di tempo furono La
fortuna dei Rougon (1871), La cuccagna, Il ventre di Parigi (1873)
, La conquista di Plassans, Il fallo dell’abate Mouret (1875), Sua
eccellenza Eugéne Rougon. Lo scrittore sembra inesauribile, ma il successo
stentò a venire. A darglielo sarà il romanzo Lo scannatoio (1877) che
superò in clamore I Miserabili di Victor Hugo. Lo scannatoio è
un romanzo noir, truce, tenebroso, ambientato nel mondo operaio e basato sulla
piaga sociale dell’alcoolismo,
Il successivo romanzo Una pagina d’amore, lasciò i lettori perplessi. Si
attendevano ben altro e non descrizioni di paesaggi parigini.
In questi anni (1877-1880) lo scrittore visse a Médan e la sua casa fu
frequentata da scrittori tra cui Huysmans, Maupassant, Paul Alexis, Leon
Hennique e Henri Céard. Durante una riunione nacque l’idea di comporre un’opera
a sei mani: ogni scrittore avrebbe scritto una novella. Si formò così il libro
Le serate di Médan (1880) che costituì il manifesto della scuola
naturalista. L’opera, come già Lo scannatoio, suscitò accuse di
immoralità alle quali Zola rispose con immutabili argomenti: “Io dipingo la
vita, descrivo ciò che scopro o vedo o vengo a sapere. È questo un reato?”
Seguirono Nanà (1880) ambientato nella buona società parigina; Pot
Bouille (1882), Il paradiso delle signore (1883) in cui il
protagonista, padrone di un grande magazzino, soffoca la libera concorrenza dei
piccoli commercianti, Gioia di vivere (1884).
Germinale (1885) è la presentazione epica delle folle operaie dei
minatori, messe in primo piano. L’opera suscitò forti emozioni perché metteva a
nudo situazioni che molti avrebbero voluto non conoscere. Nel 1886 fu
pubblicato il romanzo L’opera o Vita d’artista che provocò la rottura col
suo amico Cézanne perché questi riconobbe se stesso nel protagonista. Nel 1886
Zola pubblicò il romanzo La terra che scatenò violente accuse per la
crudezza di certe scene e fu inteso come una diffamazione della classe dei
contadini. Molti scrittori ruppero ogni contatto con lui. L’amarezza derivata da
questi contrasti letterari fu mitigata da una relazione sentimentale con una
ventenne, Jeanne Rozerot, dalla quale ebbe due figli che la moglie legittima
riconobbe solo dopo la sua morte.
Intanto i romanzi si susseguivano a ritmo costante: Il sogno (1888),
La bestia umana (1880), Il denaro, La disfatta (1892), Il dottor
Pasquale (1893) con i quali chiude il ciclo dei Rougon-Macquart. Non pago
Zola abbozzò e iniziò un altro ciclo dal titolo Le tre città inteso a
ribattere le critiche che lo accusavano di svelare le tare della società, ma di
non proporre rimedi: Lourdes (1894), Roma (1896), Parigi
(1897).
Nel 1894, mentre lo scrittore si trovava a Roma per raccogliere materiale per il
suo romanzo, scoppiò in Francia l’affare Dreyfus.
Il capitano Dreyfus, accusato di spionaggio, fu imprigionato, processato e il 22
dicembre condannato alla deportazione nel penitenziario dell’Isola del Diavolo.
Zola per il momento tacque. Non era a conoscenza dei retroscena e delle pecche
processuali. Solo tre anni dopo ebbe l’occasione di leggere gli atti del
processo e di rendersi conto dell’innocenza del capitano. Il 5 dicembre del 1897
pubblicò sul “Figaro” il suo primo articolo dal titolo Processo verbale.
Il 14 dicembre mise in circolazione un opuscolo Lettera ai giovani,
seguito il 13 gennaio del 1898 dalla famosa lettera J’accuse,
indirizzata al presidente della repubblica, Felix Faure, pubblicata nel giornale
“Aurore”. Il suo intervento e la sua notorietà in Europa furono risolutivi,
anche se costarono a Zola un anno di prigione, tremila franchi di ammenda, e un
breve esilio in Inghilterra. Col suo intervento ottenne la revisione del
processo, la liberazione di Dreyfus nel 1899 e la sua riabilitazione nel 1906.
Fu per Zola il gesto più clamoroso della sua vita.
Negli ultimi anni di vita scrisse altre opere: il ciclo I quattro Vangeli,
una evidente evoluzione dal ciclo cupo dei Rougon-Macquart, di cui uscirono
Fecondità (1899), Lavoro (1901) e, postumo, Verità (1903). Il
quarto che avrebbe avuto per titolo Giustizia non fu completato perché lo
scrittore fu colpito da improvvisa morte, avvenuta nel sonno e causata da
asfissia per monossido di carbonio esalato da una stufa. Si pensò che la sua
morte fosse dovuta a un attentato alla sua vita, un dubbio non del tutto
dissipato. Infatti, dopo il suo rientro dall’esilio in Inghilterra, oltre ad
essere già uno scrittore celebre, era diventato per molti anche una guida
spirituale. Tale situazione gli procurò nemici. La critica accademica gli impedì
l’accesso all’Accademie Française; in campo politico gli si schierarono contro i
nazionalisti e gli antidreyfusardi. Per questo la morte accidentale sembrò
velata dal sospetto di assassinio, che pare non infondato. Le sue ceneri furono
trasferite nel Pantheon.
All’opera del romanziere vanno aggiunti altri volumi di racconti: Nuovi
racconti a Ninette (1874); Naide Micoulin (1882); Il capitano
Burle (1882); Racconti e novelle, due volumi postumi ((1929).
Per il teatro scrisse due drammi inediti: La brutta e Maddalena.
Adattò alle scene Teresa Raquin (1873); Volpone (1874) di Ben
Jonson intitolandolo Gli eredi Rabourdin; la farsa Il bocciolo di
rosa (1878); il dramma Renata (1887), tratto dalla Cuccagna;
Lo scannatoio (1879); Nanà (1881); Pot Bouille (1883);
Il ventre di Parigi (1887).
Per la musica, scrisse i libretti tratti dal Sogno e da Attacco al
mulino, una novella inserita nelle Serate di Médan.
FILATELIA
ADEN Anno 1967 (87), AJMAN 1969 (Mic. 432), CECOSLOVACCHIA
Anno 1990 (2834), FRANCIA Anno 1967 (1511), 2002 (3524), 2003 (3591),
GUINEA Anno 2001 (1882), 2003 (435), ISRAELE Anno 1994 (1261), MANAMA Anno 1969
(Mic 194), 1972 (1159), RUANDA Anno 1973 (511), URUGUAY Anno 1999 (1790)
Zongyuan Liu
(Cina)
Nato a
Chang'an nel 773. Morto nel 818.
Scrittore, poeta e prosatore, visse a Chang'an durante la dinastia Tang.
Zongyuan era un maestro della prosa guwen, e come il suo contemporaneo,
il poeta e saggista Han Yu, cercò di liberare gli scrittori dallo stile ormai
sorpassato che era stato in voga per quasi 1000 anni. Insieme con Han Yu, è
stato uno dei fondatori del Movimento di prosa classica, ed è tradizionalmente
classificato come uno degli Otto Grandi Maestri di Prosa del dinastie Tang e
Song.
E’ stato anche un uomo politico,
promosso molto rapidamente nelle gerarchie del governo civile in quanto sostenne
gli sforzi di riforma dell'imperatore Shunzong. Ma cadde in disgrazia presso le
autorità quando l'imperatore improvvisamente abdicò nel 805, e per questo gli fu
assegnata una posizione minore, quella di comandante di un posto remoto militare
a Yangzhou, nella moderna Hunan. Dopo dieci anni, fu inviato ancora più lontano,
nella zona di minoranza etnica di Liuzhou (moderno Guangxi). Liu Zongyuan è
stato un attivista politico durante il periodo centrale della dinastia Tang.
Diligente e frugale, ha attuato riforme radicali nella burocrazia cinese e nel
regime fiscale, che lo misero in conflitto con l'aristocrazia
In esilio, Liu Zongyuan rivolse la
sua attenzione alla letteratura e scrisse numerose lettere, poesie , favole ,
racconti di viaggio e saggi sul confucianesimo, taoismo e buddismo. Alcune
delle sue opere celebrano la sua attività burocratica, mentre in altre si
lamenta per la sua messa al bando. Molti suoi scritti sono di natura
burocratica,
Li considerava soprattutto un
mezzo per promuovere la sua carriera. In esilio scrisse per lo più pezzi
didattici delizioso. Egli è particolarmente noto per i suoi scritti allegorici e
per le sue favole, che, come favole di Esopo, sono spesso storie di animali.
FILATELIA
CINA Anno 1983
(2612)
Zoranić Petar
(Pietro Albis)
(Croazia)
Nato a Zara nel1508. Morto dopo il 1569.
Scrittore croato è stato l’autore di Planine, il primo romanzo croato ,
di argomento pastorale. Lo scrisse imitando Virgilio, Ovidio, Dante, Petrarca e
Boccaccio. Il romanzo fu scritto nel 1538 e pubblicato nel 1569.
Zoranic’ scrisse altri due romanzi, di cui non è rimasta traccia.
FILATELIA
CROAZIA Anno 2008 (794)
ZORRILLA Y MORAL JOSÈ
(Spagna)
Nato a Valladolid, il 21 febbraio 1817, morto a Madrid il 23 gennaio 1893.
Si trasferì a Madrid col padre divenuto alcalde ed entrò nel seminario
dei nobili.
Morto il re Fernando VII, il padre fu esiliato a Lerma e Zorrilla iniziò a
studiare diritto, prima a Toledo e poi a Valladolid. Nel 1836 si sottrasse alla
tutela del padre e cominciò a farsi conoscere nel campo della letteratura,
cominciando a lavorare nella redazione del giornale “El Español” e di altre
riviste dove pubblicò poesie. Iniziò pure la carriera di drammaturgo col dramma
storico Juan Dandolo seguito da altri drammi che sono per lo più
rifacimenti di modelli del ‘secolo d’oro’ spagnolo.
Il successo venne nel 1845 con Don Juan Tenorio (Don Giovanni).
L’anno successivo andò in Francia dove incontrò Victor Hugo, George Sand, De
Musset, Teofilo Gauthier.
La morte del padre avvenuta nel 1848 lo trasse per un certo tempo dal bisogno,
ma presto sperperò l’eredità e riprese la vita bohemienne.
Separatosi della moglie più anziana di lui ed eccessivamente gelosa, che aveva
sposato nel 1839, e che lo perseguitava continuamente, si trasferì prima a
Londra e poi nel Messico, dove visse per dodici anni con una messicana.
Nel 1864 l’imperatore Massimiliano lo nominò direttore del teatro nazionale.
Morta la moglie, ritornò in Spagna nel 1865. Voleva fermarsi per poco tempo, ma
la fucilazione dell’imperatore lo persuase a rimanervi.
Pubblicò opere liriche e narrative, viaggiò molto e tenne conferenze per
sopravvivere.
Nel 1860 si risposò e risiedette in varie località, in particolar modo in
Francia dove pubblicò il poema Granada mia! (1855).
Fu eletto membro della Reale Accademia di Lingue e nel 1886 ottenne dallo Stato
una pensione.
Lasciò una trentina di opere tra drammi, volumi di liriche e leggende:
Poesie (1837), Canto di Trovatori (1840/41), Fiori perduti
(1843), Ricordi e fantasie (1844) La rosa di Alessandria (1867),
Due rose in un roseto (1859), La leggenda del Cid (1882), Gnomi
e mogli (1886).
Lasciò pure un volume di memorie Ricordi del tempo passato (1880-83).
OPERE: Don Juan Tenorio Rappresentato nel 1844, racconta la storia del
celebre seduttore che si redime per amore. Don Juan Tenorio e il suo amico di
scelleratezze don Luis de Mejia, scommettono di superarsi in delitti. Si
ritrovano dopo un anno, mascherati, in una osteria dove sono presenti il padre
di Don Juan e il padre di Ines, sedotta da Don Juan. Raccontano tutte le loro
malvagie imprese e sono arrestati. Evadono. Don Juan riesce a rapire Ines che
era stata rinchiusa dal padre in convento. Interviene il padre e anche il
marito di donna Anna, anche lei sedotta dal giovane. Don Juan riesce ad uccidere
tutti e due. Dopo cinque anni, ritorna a Siviglia e si imbatte in un funerale.
Tra gli accompagnatori ci sono tutte le sue vittime e quando giunge al cimitero
si accorge che il funerale è il suo. Una statua, sua vittima lo invita a cena
per vendicarsi. Ma interviene lo spirito di donna Ines che lo fa pentire e
salire in cielo con lei. Ancora oggi il dramma è rappresentato in Spagna nella
giornata dei morti, quasi fosse una sacra rappresentazione.
FILATELIA
GRENADA Anno 1992 fog. 286), SPAGNA Anno 1995 (fog.67), 1996
(3037)
ZORRILLA DE SAN MARTIN JOSÈ
(Uruguay)
Nato a Montevideo nel 1855, ivi morto nel 1931.
Studiò presso i Gesuiti di Santa Fè per passare poi presso il collegio dei
Padri Bayonesi di Montevideo. Si laureò in legge, ma nel 1880 abbandonò
l’avvocatura in quanto chiamato ad occupare la cattedra di letteratura
ispano-americana all’Università Nazionale.
Esponente del movimento cattolico tradizionalista, fu eletto deputato ed
inviato per operazioni diplomatiche in Europa (Francia, Portogallo, Spagna,
Vaticano).
Pubblicò le sue opere consistenti in versi e leggende su “La stella del Cile”.
Nella sua prima raccolta di poesie Note di un inno del 1876 si avverte
già chiaramente l’influenza del poeta postromantico Gustavo Adfolfo Bécquer. Nei
versi riflette la tristezza e il patriottismo che gravano su di lui e che si
ritroverà in tutta la sua opera successiva.
Nel 1878 pubblica sul periodico cattolico “El Bien” la sua famosa Leggenda
patria che gli procurerà fama. Il suo nome è legato al poema epico-lirico
Tabaré, iniziato nel 1879 e dato alle stampe nel 1888. L’opera venne in
seguito da lui ampliata, rimaneggiata e riveduta in diverse edizioni. È
composta da sei canti e descrive le vicende della razza indigena dei charrua,
sterminata dagli spagnoli, e prende lo spunto dalla vicenda semileggendaria
di un indio convertito al cattolicesimo, Tabaré, nato dalla violenza subita da
un india da parte di un conquistatore spagnolo.
L’influsso della scuola romantica spagnola è evidente. Traspare un
impressionismo descrittivo, una melanconica contemplazione della vita e della
morte, il rapporto tra realtà e sogno che lo pose all’avanguardia nel campo
della poesia. La sua poesia, ricca di panorami plastici, le sue metafore, le sue
allusioni e l’ingenua architettura nel raccontare hanno fatto di lui un poeta
puro e fresco.
Altre sue opere: consistono in libri di viaggi, saggi oratori, opere storiche,
riflessioni su temi cristiani. Rispetto alle precedenti sono meno innovative.
FILATELIA
URUGUAY Anno 1932 (418/22), 1933 (461),
1980 (1053), 1982 (1110), 1989 (1302), 2005
(2247)
Zoryan
Stepan
(Armeno)
Nato nel 1890.
Morto nel 1967.
Scrittore
sovietico armeno. Le sue opere sono dedicate alla vita dei villaggi armeni e ai
problemi sociali degli abitanti.
Dopo la
rivoluzione di ottobre pubblicò una serie di nuove collezioni (Guerra,
1925; Tsovan, 1925; La biblioteca dei ragazzi, 1926; Fuoco,
1927, ecc.) Uno dei suoi più importanti lavori è Il re Pap, romanzo
storico, pubblicato molte volte ed adottato nei programmi scolastici per
l’insegnamento dell’armeno.
FILATELIA
URSS 1989 Annullo speciale e
busta postale.
ZoscHenko Michail Michajlovic
(Russia)
Nato a Poltava nel 1895,.
Morto a Leningrado nel 1958.
Autore di centinaia di
racconti umoristici con forti accenti grotteschi e d'assurdi, descrisse gli
aspetti negativi della realtà post-rivoluzionaria. Al centro della sua satira è
l'uomo della strada gretto e ignorante, erede del filisteismo borghese che la
rivoluzione si illudeva di aver eliminato.
L'originalità della
scrittura di Zoscenko sta nell'abile uso dello skaz, il racconto colloquiale in
prima persona: quasi tutti i suoi personaggi usano una fraseologia comunista mal
digerita, mescolano espressioni popolari a termini libreschi o giornalistici.
Zoscenko fece parte dei
serapionidi. Raggiunse il successo con i Racconti di Nazar Il'ic, signor
Sinebrjuchov (1922) e soprattutto con i Racconti sentimentali (1929).
Accusato di "scarso
patriottismo", cercò di variare il suo registro narrativo: Kerenskij
(1937), Taras Sevcenko (1939). Ciò non gli vietò l'espulsione dall'Unione
degli scrittori, soprattutto a causa di un romanzo autobiografico di
impostazione freudiana, Prima che tramonti il sole (1943).
FILATELIA
RUSSIA Anno 1994 Busta postale
Zoss Roland
(Svizzera)
Nato a Berna nel
1951.
Cantautore e romanziere, Zoss ha
studiato antropologia e letteratura in Berna e Avignone.
Dopo decine di album e libri di
poesie, ebbe successo in Europa nel 2004 con un album legato al mondo della
canzone.
Ha lavorato con molti musicisti e
artisti europei. Tra il 1999 e il 2008 ha scritto più di una dozzina di album
per l’infanzia, alcuni in lingua inglese, diventando uno dei più conosciuti
cantanti svizzeri per i bambini. Dopo il successo con due dischi, Xenegugeli
, Muku-Tiki-Mu, Roland Zoss creò nel 2007 Jimmy Flitz, il suo
personaggio più noto.
Alcuni altre sue creazioni, oltre al topo Jimmy-Flitz sono
diventate tesori culturali, in quanto alla fantasia uniscono anche nozioni
legate all’ambiente e alla conoscenza del paese.
Jimmy Flitz è un
Die kleine
neugierige Schweizermaus im rot-weissen Pulli, bekannt aus der Güschi-Saga,
schnuppert wie alle Mäuse nach Essbarem.
piccolo topo curioso, che veste un
maglione rosso e bianco. Avendo diversi amici, comincia a viaggiare attraverso
la Svizzera, permettendo ai lettori di scoprire luoghi, avvenimenti e dettagli
legati al folclore del passato e alla vita contemporanea,
FILATELIA
SVIZZERA Anno 2010
ZRINYI MIKLOS NICOLAS
(Ungheria)
Nato a Ozaly nel 1620. Morto a Csaktornya nel 1664.
Condottiero, uomo politico e poeta ungherese, orfano del padre all’età di otto
anni, ereditò una grande fortuna. Sotto la tutela di Pedro Pazmany, studiò
nella scuola dei gesuiti di Nagyszombat e Graz. Nel 1963 fece un viaggio in
Italia e a Roma fu ricevuto dal papa Urbano VIII. Tornato in patria, partecipò
a numerose spedizioni contro i turchi.
Generale a 25 anni, la sua fama si sparse per tutta l’Europa. e divenne un
simbolo per i patrioti ungheresi. Ciò gli valse i sospetti della corte viennese
che gli negò la carica di Conte palatino (luogotenente del re).
Sebbene si distinguesse nalla gloriosa campagna invernale del 1664 e avesse
ottenuto i massimo onori e riconoscimenti internazionali, dopo una pace
gravemente pregiudiziale per gli interessi ungheresi, firmata dal suo governo,
si ritirò nei suoi possessi dove morì nel corso di una partita di caccia al
cinghiale.
A
26 anni scrisse uno dei più importanti poemi della letteratura ungherese
L’assedio di Szigeti (1651), insieme ad un gruppo di liriche d’amore dal
titolo La sirena del Mar Adriatico dove narra la gloriosa e inutile
difesa degli abitanti della città di Szigetvar, avvenuta nel 1556 quando le
truppe turche, comandate da Solimano, assediarono la città alla cui difesa
partecipò un antenato di Zrinyi.
Sebbene quest’opera non si presenti in modo brillante, la rudezza della sua
descrizione si allea col contenuto aspro e duro del poema, conferendole un
sapore epico inconfondibile.
Scrisse molte altre opere in prosa tra cui un Trattatello militare
(1647), un Trattato sull’arte della guerra (1650-53), ad imitazione del
Machiavelli, un commento alla vita di Mattia Corvino, Meditazione sulla vita
di re Mattia e un energico pamphlet contro i turchi Rimedio contro il
veleno turco (1660-61) di salda costruzione logica e retorica.
FILATELIA
CROAZIA Anno 1996 (353), UNGHERIA Anno 1952
ZUCKMAYER CARL
(Germania)
Nato a Nacknheim, Assia Renana, il 27 dicembre 1896, morto a Visp, Svizzera il
18 gennaio 1977.
Figlio di un industriale, prese parte alla Prima guerra mondiale. Terminata la
guerra studiò scienza a Heidelberg, ma la sua passione era il teatro e nel 1924
lo troviamo al lavoro presso il Deutsches Theater.
Si trasferì in Austria dove visse dal 1926 al 1938 e dopo l’annessione
dell’Austria alla Germania, emigrò in America dove rimase fino alla fine del
secondo conflitto
Poco si curò di politica perciò le sue prime opere furono ambientate per lo più
nel mondo contadino. Le sue sono commedie di costume come L’allegro vigneto
(1925), cui fu conferito il premio Kleist, Katharina Knie (1928), la
fortunata Il capitano di Koepenik (1931), una satira alla burocrazia del
periodo guglielmino.
Al 1930 risale la pubblicazione dell’Angelo azzurro, sceneggiatura
cinematografica tratta dal romanzo Il professor Unrat, da cui venne
tratto un celebre film.
Rientrato in Germania dopo la guerra scrisse un dramma, Il generale del
diavolo (1946), ispirato alla storia del generale dell’aviazione nazista
Udet che, compresi i crimini della Germania, si suicidò.
Fu un successo come pure l’autobiografia Come se fosse una parte di me
(1966).
Altre opere sono Barbara Blomberg del 1949, Il canto nella fornace
(1950), La luce fredda (1955) sull’esplosione atomica, L’orologio
batte l’una (1961), L’acchiappatopi (1975) sulla crisi della
gioventù.
La narrativa comprese anche altri romanzi e racconti non molto impegnati come
Il contadino di Taunus (1927), Il furfante di carnevale (1937),
Maddalena (1936), I racconti (1952), La confessione di carnevale
(1959)
OPERE: Il capitano di Köpenick Commedia in tre atti, rappresentata
a Berlino il 5 marzo 1931. Il ciabattino Voigt ha già collezionato anni di
prigione per falsificazione di documenti. Uscito di carcere, s’introduce negli
uffici di polizia per procurarsi moduli per ottenere un passaporto. Arrestato,
deve scontare altri anni di prigione. Richiede nuovamente il passaporto ma non
l’ottiene perciò si traveste da ufficiale, indossa una divisa e si reca da
Köpenick dove s’insedia nel municipio, comanda il distaccamento militare,
arresta il sindaco, s’impossessa dalla cassa comunale. Ma anche qui non riesce a
ottenere il passaporto perché in quella cittadina non esiste alcun ufficio che
rilasci tale documento. Braccato dalla polizia, manda in congedo tutti i
soldati, si presenta alla questura di Berlino dove dichiara di essere l’autore
di tutto il trambusto suscitato. Richiesto dal questore di spiegare come sia
riuscito a farsi passare per un capitano, risponde candidamente “Io non ho fatto
nulla. È stata la mia uniforme a darmi il prestigio”. È il caso di affermare
che talvolta l’abito fa il monaco.
FILATELIA
BULGARIA Anno 2005 (fog.221), GERMANIA Anno1996 (1725),
2006 (2380), GIBILTERRA Anno 1995 (749), LIECHTENSTEIN Anno1984 (782), MALI
Anno 1995 (811).
ZUKOVSKIJ VASILIJ ANDREEVIC
(Russia)
Nato a Misenskoe,
Tula, nel 1783. Morto a Baden Baden nel 1852.
Fu amico
di Puskin. La traduzione dell'Elegia di Th. Gray, che Zukovskij pubblicò
nel 1802, fu da molti considerata come l'atto di nascita della poesia russa
moderna. Gran parte della fama di Zukovskij fu affidata alle traduzioni di
grande perfezione formale, soprattutto dei romantici e dei preromantici inglesi
e tedeschi.
Assunse
la direzione della rivista “Vestnik Evropy” nel 1808, su cui pubblicò alcune sue
ballate
Importanti le ballate Ljudmila (1808), Svetlana (1812), L'arpa
eolica (1814) e rifacimenti della Leonora di Burger, dove il passato
russo è rivissuto attraverso la sensibilità preromantica.
Arruolatosi nel 1912 nel reggimento della guardia nazionale, prese parte alla
battaglia di Borodino e compose una delle sue più note ballate Il bardo nel
campo dei guerrieri russi (1812), cui seguirono il poemetto Teone ed
Eschine (1815), le odi Al capo dei vincitori (1815), Il bardo del
Kremlino (1816).
Ottenne
quindi l’incarico di curare l’educazione del principe ereditario, lo zarevic
Alessandro, per il quale scrisse una istruzione a cui s’ispirò l’attività
politica del futuro zar rispetto le leggi sulla libertà e sulla giustizia.
Dopo un
viaggio attraverso la Russia e l’Europa, si stabilì in Germania, interessandosi
alla dottrina cattolica.
Notevole
il suo apporto tematico. La sua lirica si caratterizzò come espressione diretta
di emozioni e sentimenti soggettivi. Dopo il 1830, seguendo una evoluzione
comune anche a Puskin, abbandonò gradualmente la tipica dolcezza e melodiosità
della sua scrittura per un progetto di 'epica' oggettività. usando soprattutto
esametri o versi liberi. Tradusse liberamente i poemi e i drammi di Schiller.
Splendida la sua traduzione dell'Odissea (1849).
FILATELIA
URSS Anno 1952 (1621), 1954 (1707), RUSSIA Anno 1999 (fog.
244), 2005 (6868+fog.280).
Zupancic
Oton
(Slovenia)
Nato a Vinica (Croazia) il 23
gennaio 1978. Morto a Ljubljana l’11 giugno 1949.
Appartenne a famiglia agiata, e
poté studiare a Novo Mesto, Ljubljana e Vienna. Frequentò l’Università di di
Zagabria. Successivamente si trasferì a Parigi ma non concluse gli studi. Per
vari anni peregrinò in varie capitali europee e poté fare esperienza diretta di
tutte le correnti letterarie dell'epoca.
Il suo stile inizialmente spazia
nella poesia popolare per poi diffondersi in tutti i temi della vita e
dell'arte, creando una lirica vivace e ricca di sentimento che fece di lui uno
dei maggiori poeti sloveni dell'epoca.
Nel 1920 fu nominato direttore del teatro drammatico di Lubiana.
Sin dal Liceo cominciò a scrivere
versi, raccolti nel volume Uova di Pasqua (1900). Altre raccolte sono
La coppa dell’ebbrezza del 1899, Ciciban e altro ancora del 1915,
Cento indovinelli (1915). Scrisse versi patriottici nella raccolta
Attraverso il piano del 1904, Monologhi del 1908, All’alba di San
Vito (1920) e una copiosa produzione di versi per l'infanzia e numerose
traduzioni da altre lingue in sloveno.
Tentò in teatro il genere drammatico con Veronica di Desenice (1924).
Si occupò anche di traduzioni.
È considerato il miglior poeta lirico degli Sloveni e persino degli Slavi
meridionali in generale.
Opere.
Raccolte di poesie:
Caša
opojnosti
("Il calice dell'ebbrezza", 1899),
Cez plan
("Attraverso la pianura", 1904),
Samogovori
("Monologhi", 1908),
V zarje Vidove
("All'alba di San Vito", 1920),
Zimzelen pod snegom
("La pervinca sotto la neve", 1945) .
Letteratura per ragazzi:
Pisanice
("Uova di Pasqua" 1900),
Lahkih nog naokrog
("Infanzia trascurata", 1913),
Sto ugank
("Cento setacci", 1915),
Ciciban in še kaj
("Ciciban e oltre", 1915).
Commedie:
Noc za verne duše
("Una notte per la anime fedeli", 1904),
Veronika Deseniška
("Veronica di Desenice", 1924).
(Da Internet)
FILATELIA
JUGOSLAVIA Anno 1970 (1262)
ZUYLEN BELLE VAN (pseud.
Di Isabelle de Charrière)
(Olanda)
Nata il 20 0ttobre 1740 a
Utrecht. Morta il 2 dicembre 1805.
Conosciuta come Belle van Zuylen in
Olanda e Madame de Charrière altrove, è stata una scrittrice olandese dell'
Illuminismo che visse la seconda metà della sua vita in Svizzera.
Di nobile famiglia nel 1750, fu
inviata a Ginevra e viaggiò attraverso la Francia e la Svizzera. Avendo parlato
solo francese, ha dovuto reimparare l’olandese al suo ritorno a casa nei Paesi
Bassi. Tuttavia, il francese sarebbe rimasta la sua lingua preferita per il
resto della vita, cosa che aiuta a spiegare perché, per lungo tempo, il suo
lavoro non era così noto nel suo paese di nascita come altrimenti avrebbe potuto
essere.
Isabelle ha goduto di un'educazione
molto più ampia di quanto fosse consueto per ragazze a quel tempo. Nel 1771,
sposò Charles-Emmanuel de Charrière de Penthaz, e da allora fu conosciuta come
Madame de Charrière.
Durante la sua vita mantenne una
fitta corrispondenza con numerose persone, tra cui intellettuali come James
Boswell, Benjamin Constant e Ludwig Ferdinand Huber. Nel 1786, incontrò lo
scrittore Benjamin Constant con cui iniziò uno scambio di lettere che sarebbe
durato fino alla fine della sua vita. Aveva anche un'interessante corrispondenza
con il suo traduttore tedesco Ludwig Ferdinand Huber.
Isabelle de Charrière scrisse
romanzi, opuscoli, opere teatrali e musica composta. Il suo periodo più
produttivo è venuto solo dopo che lei si stabilì a Colombier per un certo
numero di anni. I temi includevano i suoi dubbi religiosi, la nobiltà e
l'educazione delle donne.
Il suo primo romanzo, Le Noble,
fu pubblicato nel 1762. Era una satira contro la nobiltà e anche se è stato
pubblicato in forma anonima, presto scoprì la sua identità e i suoi genitori
ritirarono il lavoro dalla vendita.
Nel 1784 ha
pubblicato due romanzi, Lettres neuchâteloises e Lettres de Mistriss
Henley publiée par amie. Entrambi erano evangeliari, una forma che ha
continuato a favorire. Nel 1788, ha pubblicato il suo primo pamphlet sulla
situazione politica nei Paesi Bassi.
Come un ammiratrice del filosofo
Jean-Jacques Rousseau, è intervenuta nella pubblicazione postuma del suo lavoro,
Confessioni, (1789). Ha anche scritto il suo pamphlet su Rousseau intorno
a questo tempo.
Le sue opere complete si trovano in
Oeuvres complètes,
Éd. J-D. Candaux, C.P. Courtney, P. Dubois, S. Dubois, P. Thompson, J.
Vercruysse, D.M. legno.
Amsterdam, G.A. van Oorschot, 1979-1984. 10 vols. 8190 p. ISBN 9789028205000
FILATELIA
OLANDA Anno 2013 (3089M)
ZUZORIC CVIJETA
(Yugoslavia)
Nata a Dubrovnich nel 16° secolo.
Di ottima educazione e cultura, andò sposa ad un ricco mercante fiorentino. Nel
1570 il, marito fu nominato console a Dubrovnik e Cvijeta ritornò nella sua
città natale
Sia a Firenze sia a Dubrovnik lasciò tracce della sua produzione poetica.
Scrisse poesie, in particolar modo. sonetti che furono apprezzati da entrambi i
sessi.
La Zuzoric rappresenta un ideale anello di congiunzione tra le due culture, la
croata e l’italiana.
FILATELIA
CROAZIA (Mic. 375)
ZVONICKÝ GORAZD (pseud.
di ANDREW SANDOR)
(Cecoslovacchia)
Nato il 29
Giugno 1913 a Močarany, oggi parte di Michalovce. Deceduto il 27 Luglio 1995 a
Roma.
Sacerdote
cattolico. poeta missionario, insegnante, traduttore.
Figlio di
contadini, quinto di otto figli, è cresciuto in una zona povera. Il suo
talento fu notato da un sacerdote, padre Stephen Hlavac, che lo convinse ad
andar in un seminario salesiano.
L’11 novembre del
1940 pronunciò i voti perpetui e nel 1942 si diplomò presso il convento Znievom.
Dal 1944 ha studiato teologia al St. Benadik. Fu ordinato sacerdote salesiano
il 29 Giugno 1948. Durante il servizio militare obbligatorio conobbe i poeti
Janko Silan e Paolo Usak Olivia, che risvegliarono in lui un interesse per la
poesia.
Fino alla
chiusura violenta del Seminario vescovile di Trnava (19 maggio 1949), servì come
consulente scolastico. E 'stato anche redattore di un giornale missionario per
la della Gioventù. Nel giugno del 1949 fu nominato parroco a Michalovce.
La notte fra il
13 e il 14 Aprile 1950 è stato arrestato ed inviato in un campo di isolamento
per clero a Podolínec. Qui, insieme a centinaia di altri monaci trascorse
diversi mesi di carcere duro. Nell'agosto del 1950, riuscì a fuggire dal campo e
il 22 ottobre oltrepassò segretamente i confini attraversando il fiume Morava e
all’estero ritrovò la libertà. Dopo un breve soggiorno in Italia, si recò a
Buenos Aires in Argentina. Qui lavorò attivamente con l'Associazione degli
scrittori slovacchi e stranieri. Quando fu fondato nel 1963 l’Istituto S..
Cirillo e Metodio a Roma, tornò in Europa. Divenne membro del Presidium
dell'Istituto Slovacco a Roma e professore di scienze umane presso la
Bernolákova, il liceo dell’Istituto St. Cirillo e Metodio. Qui rimase fino al
1990. Durante tutto il tempo trascorso in esilio collaborò a molti periodici
slovacchi.
Gorazd Zvonický
fu protagonista della caduta del comunismo. Dopo lunghi anni di esilio poté
visitare la sua nativa Slovacchia, che per lui significava un enorme
soddisfazione. Morì a Roma e fu sepolto nel cimitero di Prima Porta Via
Flaminia. Il 29 Giugno 1996 i suoi resti sono stati trasferiti al cimitero
nazionale di Martin.
Opere: 1943 –
Semina di perle, poesie; 1948 – Mytnik;
Opere pubblicate
in esilio: 1958 - Con il dito indice sulla nuvola (Buenos Aires); 1964 – Il
risveglio della terra (Roma); 1965 - Il vino (Middleton); 1967 - Il Sole Loves
Me (Roma); 1968 - Le Prekutávam Hunting Grounds (Roma); 1969 - Solo
frammenti ... Urli nella invasione. Anno Domini 1968 versetti che descrivono la
tragedia dell'occupazione sovietica della Slovacchia. Sono stati tradotti in
italiano (Padova); 1972 - Il giro del buco della serratura (Roma); 1973 - Il
seminatore perle (Roma); 1985 – Obolus; 1988 - Quando silenzio è oro, saggi
polemici in occasione del suo 75 ° compleanno (Roma); 1993 - Voglio essere in
grado di parlare, la scelta di vita opera poetica, in occasione del suo 80 °
Compleanno (Martin); 1993 - Tu sei più bella, il mio paese, Gorazd Zvonický
poesia antologia (pubblicato da Foreign Matica);
FILATELIA
SLOVENIA Anno
2013
ZWEIG ARNOLD
(Germania)
Nato a Gross-Globau (Slesia) nel 1887. Morto a Berlino nel 1968.
Ebreo figlio di un artigiano, esordì con racconti di costume, genere allora di
moda, caratterizzati da un forte interesse psicologico sotto la precoce
influenza di Freud: Novelle su Claudia (1912).
L'esperienza traumatica di Verdun, durante la prima guerra mondiale, produsse in
lui un cambiamento radicale, inducendolo a spostare i suoi interessi sulla
sociologia e sulla politica. Fu attivo, senza fortuna, anche in campo teatrale.
Visse a Berlino fino al 1933, protagonista di violente polemiche, dedicandosi
soprattutto al ciclo di romanzi incompiuto, La grande guerra dei visi pallidi.
Il più noto romanzo del ciclo è La questione del sergente Grischa (1927),
sulla vicenda di un innocuo prigioniero russo inutilmente fucilato.
Ha scritto anche: Giovane donna del 1914 (1931), Educazione davanti a
Verdun (1935), L'insediamento di un re (1937).
Emigrato nel 1933, visse in vari paesi, fu anche in Palestina; nel 1948 si
stabilì nella DDR divenendo una delle figure culturali di primo piano e
ricoprendo importanti incarichi politico-culturali. La cosa più importante
scritta nel dopoguerra è forse La scure di Wandsbek (1947).
Vasta influenza ebbe la sua saggistica, che comprende anche alcuni notevoli
interventi sull'ebraismo. Centrale nell'opera di Zweig è la consapevolezza del
fallimento della tradizione umanistica, travolta dal sanguinario cinismo
industriale e tecnologico delle nuove caste.
FILATELIA
DDR Anno 1977 (1875), 1987 (2712)
ZWEIG STEFAN
(Austria)
Nato il 28 novembre 1881 a Vienna, morto il 22 febbraio 1942 a Petrópolis presso
Rio de Janeiro.
Secondogenito dell'industriale ebreo Moritz Zweig e di Ida Brettauer, visse la
gioventù nella sicurezza economica e nel clima artistico e intellettuale della
Vienna della fine dell'Ottocento. Come la maggior parte dei suoi coetanei, a
quell'epoca s’interessava poco dei problemi politici e sociali di quel periodo.
Nel 1900 iniziò gli studi di filosofia all'università di Vienna e li continuò
Berlino. Si laureò nel 1904.
Fece diversi viaggi, soffermandosi Parigi e a Londra dove conobbe l’elite
letteraria del momento
Nel 1908–1909 si recò in viaggio in Asia e nel 1911 in America. Tornato in
Europa, conobbe Friderike Maria von Winternitz, che sposò nel 1920.
Durante la Prima guerra mondiale soggiornò parte a Vienna e parte in Svizzera
dove ebbe contatti con Hesse, James Joyce e Ferruccio Busoni.
Dopo la guerra tornò in Austria. Compì frequenti viaggi in Italia e Francia.
Incontrò Maxim Gorkij a Sorrento e Joseph Roth a Cap d'Antibes. Rimase molto
impressionato dal suo viaggio nella Russia sovietica in occasione del centenario
di Lev Tolstoj del 1928, in cui incontrò Gorkij per la prima volta.
Appassionato bibliofilo, la sua situazione finanziaria gli consentì durante i
vari viaggi di ampliare la sua collezione di manoscritti originali, acquistando
opere di Wolfgang Amadeus Mozart, Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven,
Johann Wolfgang von Goethe e Honoré de Balzac.
Nel 1933 le opere di Zweig furono bruciate dai nazisti. Nel 1934 lasciò
l'Austria ed andò ad abitare a Londra senza la sua famiglia. Nel 1938, dopo
l'annessione dell'Austria alla Germania, chiese la cittadinanza inglese.
Nello stesso anno divorziò da sua moglie Friderike, e nel 1939 sposò Lotte
Altmann, con la quale si recò a New York nel 1940, ben sapendo che non avrebbe
più rivisto l'Europa. L'anno seguente si spostò a Petrópolis in Brasile.
La sua vita finì tragicamente: si suicidò insieme alla moglie Lotte, il 22
febbraio 1942.
Tra le sue opere sono da ricordare alcune raccolte di novelle Amok (1922)
Sovvertimento dei sensi (1926), Impazienza del cuore (1938);
biografie romanzate su Fauché, Maria Antonietta, Erasmo da Rotterdam, Maria
Stuarda, Magellano, Amerigo Vespucci; trilogie di saggi critico-biografici in
cui trattava scrittori per lo più affini tra loro. Notevole è una raccolta di
‘miniature’ Ore siderali dell’umanità (1924).
Zweig fu autore di importanti biografie tra le quali si ricordano Fouché.
Ritratto di un uomo politico, pubblicata nel
1929, studio di carattere e quadro
preciso dell'epoca napoleonica, inteso anche come ammonimento per il presente.
Nello stesso anno Zweig scrisse la tragicommedia "Das Lamm des Armen",
anch'essa ambientata nell'era napoleonica.
Marie
Antoinette. fu pubblicata nel 1932: Erasmus von Rotterdam, fu
pubblicato nel 1934, seguito da Maria Stuarda, scritta a Londra.
Nel 1936 fu
pubblicato "Castellio gegen Calvin oder Ein Gewissen gegen die Gewalt",
in cui il poco conosciuto umanista Sebastian Castellio rappresenta un'immagine
ideale dell'autore stesso. Il libro venne bene accolto da autori antifascisti
come Lion Feuchtwanger, ma molto criticato in particolare in Svizzera, perché
non rende giustizia al personaggio di Calvino. Nel 1938 seguì Magellano.
L'unico romanzo
di Zweig, "Ungeduld des Herzens", fu pubblicato nel 1939.
A Petrópolis
scrisse "Amerigo. Geschichte eines historischen Irrtums" e la famosa
Novella degli scacchi. L'autobiografia di Zweig Il mondo di ieri. Ricordi
di un europeo, completata nel 1941, finisce esattamente il 1 settembre 1939,
la data dell'attacco del Reich alla Polonia e quindi di inizio della seconda
guerra mondiale. Per Zweig questo significava la realizzazione delle sue
peggiori paure e la fine di tutte le sue speranze.
FILATELIA
AUSTRIA Anno 1981 (1521)
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