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JABBARLY  JAFAR

(Afganistan)

 

Nato il 20 marzo 1899 a Xizi. Morto il 31 dicembre 1934 a Baku .

Drammaturgo, poeta, regista e sceneggiatore, dopo la morte di suo padre nel 1902, la madre di Jabbarly si  trasferì a Baku con i suoi quattro figli. Nel 1915, Jabbarly  conseguì il diploma di scuola superiore e poi studiò elettromeccanica al  Politecnico per i successivi cinque  anni. Nel 1920 fu ammesso a Azerbaijan State University per studiare  medicina, ma a causa della sua mancanza di interesse presto passò ad occuparsi di studi orientali. Nel 1923, cominciò a frequentare le lezioni in un teatro locale per realizzare il suo interesse nel dramma.

 Jafar Jabbarly iniziò a scrivere poesie nei primi anni dell'adolescenza ed è stato segnalato per aver avuto le sue prime poesie pubblicate sul giornale Hagigat-i Afkar nel 1911.  Negli anni successivi, ha scritto più di 20 opere teatrali, poesie, saggi, racconti e articoli. Le sue opere sono state molto influenzate dalla propaganda comunista. Introdusse nelle sue opere  temi come l'uguaglianza, il lavoro, l'istruzione, il cosmopolitismo, l'emancipazione delle donne, i cambiamenti culturali, ecc   Un importante  risultato l’ottenne dopo aver tradotto commedie. Pregevole la sua traduzione dell’Amleto di Shakespeare (1925) che diresse personalmente al Teatro Drammatico Azerbaijan un anno più tardi. 

Jafar Jabbarly è considerato il fondatore della sceneggiatura in Azerbaigian. Due delle sue opere, Sevil e Almaz, sono state trasposte in film nel 1929 e nel 1936 . Entrambe hanno per tema  il ruolo  delle donne nella società, la loro oppressione, le loro lotte e la vittoria sulle obsolete tradizioni patriarcali.

 Jafar Jabbarly è morto all'età di 35 per  scompenso cardiaco.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1969  Busta postale, AZERBAIGIAN Anno 1999

 

 

JACINTO ANTONIO

(Angola)

 

Nato a Luanda il 28 agosto 1924. Morto a Lisbona il 23 giugno 1991.

Poeta angolano, militò intorno alla rivista “Mensagem” (1951-52) insieme ad una folta schiera di scrittori. E’noto soprattutto per essere stato confinato per le sue idee politiche avverse al dominio portoghese in Africa nel Campo della Morte Lenta nella Capo Verde, dove rimase per dodici anni dal 1960 al 1972. Dopo la prigionia fu trasferito a Lisbona in Portogallo. Fuggì nel 1973 e si iscrisse al Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola di tendenza comunista.

Dopo che l’Angola riuscì ad ottenere l’indipendenza, ricoprì dal 1975 al 1978 l’incarico di ministro dell’Istruzione e dei Beni culturali.

Autore di libri e poesie anche in lingua, ottenne nel 1986 il Premio Noma, importante riconoscimento letterario africano conferito dalla Serenerei La King, Morgane Wally Serate e Cenerai Ove.

Opere: O grande desafio,  Poema da alienação, Carta dum contratado, Monangamba, Canto interior de uma noite fantástica,  Era uma vez Bailarina negra,ì a Ah! Se pudésseis aqui ver poesia que não há.

 

FILATELIA 

ANGOLA Anno 2003 (1546)

 

 

JACOB  MAX

(Francia)

 

Nato a Quimper nel 1876. Morto nel campo di concentramento di Drancy nel 1944.

Non concluse gli studi e si aggregò ad un gruppo di boehemiens che aveva sede a Montmartre. Tra questi vi erano Picasso, André Salomon, Apoollinaire e altri.  Il suo primo libro ad essere pubblicato fu un’opera per bambini, seguita da un romanzo mistico San Matorel (1909), e subito dopo da  Opere mistiche e burlesche del frate Matorel morti nel convento di Barcellona (1911).  L’anno seguente scrisse il dramma L’assedio di Gerusalemme

In precedenza aveva composto una serie poemetti in prosa che uscirono nel 1917 col titolo Bossolo per dadi

Di origine ebraica si convertì, dopo due crisi mistiche, al cattolicesimo nel 1914 e, lasciata Parigi nel  1921,  si rifugiò nel convento semidiroccato  di Saint-Benoit-surLoire dove visse sei anni durante i quali scrisse, disegnò e  compì anche viaggi in Italia, Spagna, Bretagna, per poi tornare  a Parigi, dove condusse una vita agiata. Stancatosi di essa, ritornò nel convento per lavorare, meditare e pregare fino all’arresto da parte della Gestapo nel 1944.

La sua opera è assai vasta e tra essa vanno evidenziate le opere: La difesa di Tartufo (1919),  Il cinematoma frammenti di memorie degli altri (1920),  Il laboratorio centrale (1921),  Arte poetica (1922),   Visioni infernali (1924),   I penitenti in maglia rosa (1925),   Ballare (1938).

Uscirono postume Ultime poesie in versi  e in prosa (1945),  Consigli di un giovane poeta (1945),   Meditazioni religiose 1948).

Ironia, umorismo e comicità sono presenti nella sua opera. Usa virtuosistiche  e caratteristiche forme verbali.

Fu anche pittore naif e nei quadri rappresentò strade di Parigi e vita di teatro.   Per tale arte fu invitato  dalla “Gazette des beaux-arts”  a scrivere critiche.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1976  (1881) 

 

 

JACOBSEN-FRANTZ  JORGEN

(Danimarca)

 

Nato il 29 novembre 1900 a Tòrshavn. Morto il 24 marzo del 1938.

Figlio di un commerciante svedese e di madre faeroese, entrambi appassionati di musica e di  teatro, visse i suoi primi anni in un ambiente colto e raffinato. Frequentò la scuola locale e poi l’Accademia di Soro nel 1916. Nel 1919 passò all’Università di Copenhagen per studiare storia e francese. Colpito da tubercolosi nel 1922 dovette interrompere gli studi. Li riprese anni dopo e li completò  con il conseguimento della laurea nel 1932.

Iniziò a lavorare per breve tempo quale giornalista, professione che abbandonò nel 1934 per occuparsi della storia della Groenlandia un lavoro che monopolizzò la sua attività letteraria ma che non condusse a termine causa la malattia. Nel 1936 pubblicò Færøerne: Natur og Folk (La Faroe: Natura e persone), dove descrive in modo appassionato e poetico l’ambiente naturale, il modo di vivere degli abitanti, la loro storia, la costituzione…

Nel 1943  Christian Matras raccolse e pubblicò in un volume  articoli di giornale di Jacobsen,  sotto il titolo di Nordiske Kroniker (Cronache nordici). Originariamente pubblicati tra 1925 e 1937, gli articoli coprono una vasta gamma di argomenti, alcuni dei quali sono collegati a quelli presenti in Danmark og Færøerne, mentre altri hanno un più ampio interesse culturale, come ad esempio il saggio sulla danza faeroese danza.

Il termine "nordico" nell’opera di Jacobsen deve essere inteso in senso lato, in quanto comprende non solo la Scandinavia e l’Islanda, ma anche la Scozia. In questi articoli Jacobsen discute l'estinzione della lingua  norrena nelle isole Shetland ed esamina la parlata delle isole Færøer come lingua indipendente, sfatando il suggerimento che si tratti solo di un dialetto,  tesi ampliata in un altro saggio, Den yderste Kyst (L’estremo Shore ).

Jacobsen è pure  noto per il romanzo, l’unico da lui scritto, Barbara: Romano (1939)  uno dei pochi romanzi scandinavi ad essere stato tradotto in inglese nell’arco di cinquant’anni. Il romanzo fu adattato a film e diretto da Nils Malmros nel 1997.

Opere: Danmark og Færøerne, (1927), Færøerne: Natur og Folk , (1936), Nordiske Kroniker, a cura di Christian Matras (1943),  Barbara: Romano (1939),

 

FILATELIA

DANIMARCA-FAEROER  Anno 1988  (162), 1997 (318/21)

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JACOBSEN  JENS  PETER

(Danimarca)

 

Nato a Thisted, Jylland, il 7 aprile 1847 ivi morì il 30 aprile 1885.

Primo di cinque fratelli, nato in una famiglia agiata, dimostrò fin da bambino interesse alla scienza e frequentò all’università la facoltà di botanica. Ad essa si dedicò nel 1870 andando a studiare la flora di alcune isolette nel Kattegat e pubblicò un opuscolo dal titolo Trattato sistematico sulle desmidiacee della Danimarca. Si entusiasmò per le opere di Darwin, che tradusse e che divulgò attraverso articoli raccolti nel volume Darwin  uscito postumo nel 1893.

Cominciò ad occuparsi di letteratura scrivendo il primo racconto Mogens (1872)  e poesie Canti di Guerra (1870), musicati da Schönberg.

Durante un viaggio in Italia si accorse, a Firenze, di essere colpito dalla tisi, che segnò la sua vita.  Ritornato in patria si stabilì nella natia Thisted da dove si allontanò solo per cure e per soggiorni, durante gli inverni, in luoghi più caldi.

Scrisse l’opera Maria Grubbe che uscì nel dicembre del 1876 e Niels Lyhnne (1880).  Aveva  in mente di scrivere opere storiche su Cola di Rienzo, i Borgia, la Danimarca, il Settecento. Arrivò a finire solo le Novelle  (1881-82) che contengono le due perle La peste a Bergamo e La signora Fönss.

 

FILATELIA

FAERØER  Anno 1988  (162)

 

 

JACOBSON AUGUST

(Estonia)

 

Nato nel 1904. Morto nel 1963.

Leader politico comunista. In un concorso del 1928 gli fu assegnato il primo premio quando ancora era uno scrittore sconosciuto, per il romanzo Una città di poveri peccatori (1927), il cui  argomento comprende una serie di grottesche immagini di vita in una  baraccopoli.

 

FILATELIA

ESTONIA  Anno 2002  (Foglietto 18), URSS  Anno 1978  Cartolina postale

 

  

JAIK JHUHAN

(Estonia)

Nato il 13 gennaio 1899 a  Sanna Mansion. Morto il  10 dicembre 1948 a Stoccolma.

 Scrittore e giornalista estone,  ha frequentato inizialmente le scuole serali e poi si laureò nel 1913 nella scuola di Tsooru.

Nel 1915 è stato inviato  in esilio per ragioni politiche a Võrumaalt  e dal 1915  al 1917 visse nella città di  Volga –Aärsetes.

Lavorò come giornalista  per diversi giornali (Päevalehe , Postimehe...). Lavorò pure per il Ministero della Pubblica Istruzione e fu segretario e consigliere del Libro dell’Anno.

Nel 1944 andò  in Germania e in seguito si trasferì in Svezia, dove morì nel 1948 a causa di un tumore al cervello.

Ha scritto poesie, racconti e libri per i giovani.

Opere: Raccolta di poesie "Rõuge bell" ( 1924 ), "Cammelli pasunapuhujatega" ( 1928 ), "La vita d'oro" (1946 ), Libri per i giovani "Tales Uhuu" ( 1929 ) e "Pombi e Üdsimärdi " ( 1932)

 

FILATELIA

ESTONIA  Anno 1998.

 

 

Jain Jagdish Chandra

(India)

 

Nato a Basera il 20 gennaio 1909. Morto a Bombay il 28 luglio 1994.

Nato in un villaggio chiamato Basera, Uttar Pradesh, apparteneva ad una famiglia  di commercianti di medicinali. Nel 1911 perse il padre durante un’epidemia di peste e la madre rimase come unico sostegno della famiglia. In giovane età dovette occuparsi della famiglia. Cominciò, comunque, a frequentare la scuola elementare di Pathashala.

Nel 1923, andò a Varanasi per studiare il sanscrito, la religione Jain e riuscì a farsi ammettere presso la scuola Syadvad  Jain Mahahvidyalay  dove studiò il sanscrito, la religione Jain, il vyakaran (grammatica), Sahitya (letteratura) e Nyaya (logica). Maturò la sua preparazione culturale fino a conseguire il titolo di Sastri. Negli ultimi anni studiò  anche Ayurveda (scienza della medicina tradizionale indiana).

Continuò in seguito gli  studi alla Benares Hindu University dove ottenne la laurea in  Master in Filosofia nel 1932.

La sua vita non fu agevole neppure dopo il matrimonio con Kamalshiri, una giovane proveniente da una ricca famiglia. Ma Jain non accettò lo stile lussuoso che la nuova famiglia poteva offrirgli e, seguito dalla moglie, iniziò una nuova vita più consona alle sue idee. E la moglie fu sempre al suo fianco anche quando venne arrestato durante la lotta per una India libera dal giogo britannico.  Uscito di prigione riprese gli studi e conobbe nel Bengala,, dove si era recato con la moglie, Rabindranath Tagore, un’amicizia che contribuì al suo sviluppo spirituale e creativo.

Sentiva che il dominio britannico in India era la causa di ogni male, e quando  Gandhi lanciò il movimento Satyatgraha nel 1930, lasciati i suoi studi, si unì al movimento di disubbidienza civile. Molto presto un mandato di arresto fu emesso contro di lui. Per fortuna, riuscì a fuggire.

Lasciato il suo paese e andò a Ajmer dove trovò impiego come insegnante di scuola. Per divergenze col preside dovette lasciare il lavoro. 

Nel 1934, insegnò la lingua Hindi agli studenti europei della St. Mary's High School. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale Jain attraversò periodi poco piacevoli tanto da essere arrestato per le sue idee troppo vicine a quelle che il  Mahatma Gandhi stava  diffondendo col suo movimento per la libertà.  Fu arrestato e detenuto in un campo di concentramento.

Jain fu un testimone chiave nel processo penale per l’omicidio di Gandhi. Ripetutamente cercò di mettere in guardia il governo della cospirazione per assassinare il Mahatma. Era venuto a conoscenza del complotto e uno dei congiurati gli aveva confidato il loro piano. Purtroppo, i suoi tentativi Jain di avvertire il governo non furono presi in considerazione.

L’esperienza di quei giorni Jain la raccontò in  due libri  I Could Not Save Bapu (1949) e The Forgotten Mahatma (1987). He died from cardiac arrest in July 1993 in Bombay at the age of 84.

Jain morì per arresto cardiaco nel luglio del 1993 a Bombay, all'età di 84 anni.

Scrisse oltre 80 libri e numerosi articoli di ricerca in hindi e in inglese su riviste e giornali: Jambusvāmicarita In Sanskrit (1936),  Shrīmad Rājacandra (1937), Mahavira Vardhamana (1945). Life in Ancient India, come descritto nel Canoni Jain, con i commenti, uno amministrativo, indagine economica, sociale e geografica dell'India antica basata su canoni Jain 1947. The Forgotten Mahatma. In mezzo al popolo cinese (1955), The Murder of Mahatma Gandhi: prelude and aftermath. L'assassinio del Mahatma Gandhi: Preludio e conseguenze (1961), Do hazāra varsha purānī kahāniyām̐ . Do Hazara Varsha Purani kahāniyām1965, 188 pp. (1965), Prācīna Bhārata kī śreshha kahāniyām̐ . Prācīna Bharata ki śreshha kahāniyām 1970, 140 pp. (1970), Prākr̥ta Jaina kathā sāhitya . Prākr̥ta Jaina katha Sahitya 1971, 196 pp. (1971), The Gift of Love and other Ancient Indian Tales about Women . The Gift of Love and Other Tales Ancient Indian sulle donne. 1976, 99 pp. (1976), Prakrit Narrative Literature: origin and growth . Prakrit Narrative Literature: nascita e della crescita 1981, 240 pp. (1981), Women in Ancient Indian Tales . Women in Ancient Tales indiana. 1981, 110 pp. (1981), Life in Ancient India as Depicted in Jaina Canon and Commentaries (6th Century BC to 17th Century AD) . Life in Ancient India, come illustrato nella Jaina Canon e commenti (6 ° secolo a. C. al 17 d.C.) 1984, 531 pp.(1984), Prākr̥ta sāhitya kā itihāsa, Īsavī san ke pūrva pāncāvī śatābdī se Īsavī san kī ahārahavī śatābdī taka.  History and Development of Prakrit Literature . La storia e lo sviluppo della letteratura Prakrit (1985).

 

FILATELIA

INDIA  Anno  1998  (1377)

 

 

JAKSIC  DJURA

(Serbia)

 

Nato a Srpaca Crnja il 27 luglio 1932. Morì a Belgrado il 16 novembre 1878.

Pittura e letteratura animarono la sua vita. Interrotti gli studi al ginnasio di Segedin, si recò a Tesmevar per studiare disegno e di lì passò alla scuola di Pest.

Allo scoppio della rivoluzione in Serbia nel 1848, ancora sedicenne, si  unì agli insorti. Al termine dei moti rivoluzionari tornò nella sua città dove campò facendo ritratti e disegnando icone e cercando poi la fortuna in luoghi diversi.

Essendo suo padre sacerdote, pensò di seguirne l’esempio prendendo gli ordini. L’idea non andò a buon fine.

Nel 1857 ebbe in Serbia un incarico di docente del quale presto si stancò perciò decise di riprendere la strada della pittura e, dopo essersi sposato, andò a Vienna. Ma la via della pittura non gli offriva agevolazioni per cui dirottò il suo interesse sulla letteratura e si stabilì a Novi Sad.

Nel 1862 vinse un premio letterario con una dramma La migrazione dei serbi che gli fruttò cento ducati. Scrisse altri drammi tra cui Elisabetta principessa montenegrina (1968) e Stanoje Glavas (1978) assieme ad una quarantina tra racconti e novelle. Di notevole interesse I contadini, Sulla montagna, L’albergo di Krivosek, cui si aggiunsero poesie epico liriche che diedero fama al suo nome, ma non valsero a migliorare le condizioni economiche.  Continuò la sua carriera di insegnante  di disegno finché non fu espulso per riprovevole condotta.

Nel 1872 ottenne il posto di correttore di bozze in una stamperia e lo tenne fino alla morte.

È lo scrittore più rappresentativo del romanticismo serbo.

 

FILATELIA

JUGOSLAVIA  Anno 1960  (839),  1982  (1825)

 

 

Jalal Mir (Pashayev)

(Azerbaigian)

 

Nato nel 1908.  Morto nel 1978.

Mir Jalal Pashayev, conosciuto con lo pseudonimo letterario Mir Jalal, è stato uno scrittore azero e critico letterario. Era il nonno dell’'attuale first lady dell’Azerbaigian Mehriban Aliyeva  .

Mir Jalal ottenne la laurea in pedagogia nel 1928 a Ganja. Si perfezionò negli studi presso l'Università di Kazan Tatarstan, dove Lenin una volta era stato studente e più tardi si iscrisse all'Istituto di Istruzione Superiore di Baku. Durante gli studi collaborò a vari giornali. Nel 1933  lavorò come ricercatore di storia della letteratura azera presso l'Università Statale di Azerbaigian. Dopo aver scritto un libro sulla poesia di Fuzuli, il famoso poeta quindicesimo secolo, nel 1947 completò la sua tesi di dottorato in Letteratura, con particolare attenzione alla famosa rivista satirica “Molla Nasreddin” e ai suoi scrittori. E 'stato nello stesso anno, che divenne professore presso l'Università Statale di Baku e ha dedicato la sua vita all'insegnamento e alla scrittura.

Mir Jalal Pashayev è ricordato per i suoi brevi racconti satirici, nei quali prendeva in giro la burocrazia sovietica in Azerbaigian quando era un semplice ragazzo di dodici anni. I suoi scorci di vita quotidiana documentano la trasformazione psicologica di una società che per generazioni ha negato il buon senso e soffocato  l'intuizione e l'iniziativa personale. Mir Jalal non visse abbastanza per vedere il crollo dell'Unione Sovietica.

Oltre ad essere stato co-autore dei tre volumi, Storia della letteratura azera (1957-1960),  ha scritto oltre 50 libri. İclas Qurusu è una delle sue opere più famose in cui il personaggio principale è ossessionato dalle procedure burocratiche che gli fanno perdere ogni contatto con la realtà.

Pashayev ha ottenuto per i suoi lavori l’Art Worker dell'Azerbaigian (1969) e il Premio Nobel Azerbaigian Komsomol (1968).

 

FILATELIA

AZERBAIGIAN Anno 2008 (638)

 

 

 

JAMBYL JABAYEV

(Kazakistan)

 

Nato il 28 febbraio 1846. Morto il 22 giugno 1945.

Nacque in una  famiglia dei poveri nomadi. Secondo la leggenda sua madre lo partorì  quando la gente del  villaggio del nonno si rifugiò sulle montagne del Dzhambul

In giovane età imparò a suonare il liuto, a 14 anni decise di andar via da casa e diventare il cantatore. Cantava esclusivamente nella ligua kazaka.

Jambyl Jabaev morì il 22 giugno 1945, fu sepolto ad Almaty nel giardino che aveva creato con le sue mani.

La poesia di Jabaev è legata al popolo kazako  che invitava a vivere in amicizia con il popolo russo. Egli ha usato il suo ingegno  per creare forme poetiche nuove, per ideare cose che prima non esistevano, ha scritto versi legati alla vita quotidiana e al popolo libero come i nomadi, ha inventato le fiabe ed i poemi eroici:  Il cane dell'agrario Kadyrbay,  Ordine Proibito,  Poema del cuore arrabbiato, Guarriero Uteghen , Guarriero Suranshi , la fiaba Khan  poeta, cantante, improvvisatore" . Come  poeta è riuscito a creare  opere che contenevano un profondo significato di patriottismo. I suoi canti hanno avuto il successo solo nel periodo sovietico.

Esiste una versione secondo la quale, le poesie di Jambyl non furono scritte da lui, ma da interpreti russi; voci simili si ritrovano anche nelle memorie apocrifiche del compositore e pianista russo Dmitrij Dmitrievič Šostakovič). Invece il romanziere e il poeta russo Andrey Ignatyevich Aldan-Semenov affermava che fu proprio lui a "creare" i suoi versi e le sue opere quando nel 1934 accettò dal Partito Comunista un incarico di cantante. Affermava che Jambyl fu scoperto grazie alle raccomandazioni di cooperazioni agricole dette Kolchoz, e fu scelto in base alla sua povertà della sua famiglia.

 

FILATELIA

KAZAKISTAN Anno 1996

 

JAMES  JONES

(U.S.A.)

 

Nato nel 1921.  Morto nel  1977.

Romanziere. Nelle sue opere spesso esalta la resistenza dell’uomo di fronte al pericolo e alle avversità. Il suo più noto romanzo è American novelist, Da qui all'eternità , da cui fu tratto un pregevole film interpretato da Burt Lancaster e Deborah  Kerr.

È pure autore di romanzi  imperniati sulla guerra nel Pacifico, sull’attacco giapponese di Pearl Harbor e sulla vita nelle Isole Haway durante la seconda guerra mondiale:  La sottile linea rossa (1962),  Whistle (1974).

Altri suoi romanzi:  sono  Some Came Running (1957),  Touch of ranger e Viet Journal, racconto di un viaggio nel Vietnam.

 

FILATELIA

GRENADA  GRENADINES Anno 2000  (3184),  GUINEA Anno 1998 (1200, 1203), SENEGAL  Anno 1999  (1604)

 

 

 

JAMES MONTAGUE RHODES

(Inghilterra)

 

Nato a Goodnestone Parsonage il 1° agosto 1862. Morto il 12 giugno 1936.

Scrittore, storico, mediovalista britannico,  bibliofilo, è ricordato oggi per i suoi racconti vittoriani di fantasmi firmati M. R. James.

Figlio di un curato inglese, fin dall'infanzia sviluppò una forte passione per l’antichità, in particolare per il mondo medievale e per i libri antichi. Successivamente iniziò i corsi ad Eton per poi iscriversi al King's College di Cambridge. A Cambridge  lavorò quale assistente di archeologia classica al museo Fitzwilliam e, in seguito, ottenne nel King's College un importante incarico grazie alla sua opera: L’Apocalisse di S. Pietro, il cui contento era legato alla storia del cristianesimo. Intraprese il cursus honorum nel college e raggiunse l'apice della carriera nel 1905 quando ne divenne rettore.

Morì nel giugno del 1936 all'età di 74 anni.

La maggior parte dei suoi racconti per i quali acquistò la notorietà  vennero pubblicati in una serie di antologie: Ghost Stories of an Antiquary (1904), More Ghost Stories of an Antiquary (1911), A Thin Ghost and Others (1919), A Warning to the Curious and other Ghost Stories (1925). Secondo la tradizione britannica, molte di queste storie venivano lette la vigilia di Natale. Da citare anche il racconto lungo The Five Jars (I Cinque Vasi), e il racconto Wailing Well (Il Pozzo del Pianto). Anche se non si tratta di un testo narrativo, merita di essere citato anche l'appunto, o prefazione, intitolata Stories I have tried to write (I racconti che ho tentato di scrivere).

I racconti presentano molti elementi classici di questo tipo di storie: l'ambientazione in un piccolo villaggio di campagna o in un'antica università, un ingenuo studioso come protagonista, la scoperta di un antico manufatto che risveglia la furia dell'ignoto, una minaccia soprannaturale dalla tomba, atmosfere cimiteriali. Rhodes James perfezionò inoltre alcune tecniche narrative del genere, come quell'assenza di descrizioni dettagliate nei punti cruciali che più tardi Howard Phillips Lovecraft indicherà come il modo migliore di scatenare l'orrore nel lettore. Generalmente, inoltre, il soprannaturale irrompe in vite descritte nella loro quotidianità, sconvolgendole, caratteristica che tanto impressionò Clark Ashton Smith,  che scrisse un saggio in elogio di James. Nonostante sia ricordato soprattutto per la sua opera di narratore, il suo contributo di medievalista fu enorme: catalogò numerosi manoscritti della biblioteca di Cambridge e di Oxford; tra gli altri saggi, scrisse The Apocalypse in Art e New Testament Apocrypha.

Scrisse una quarantina di racconti, molti dei quali  furono  adattati  per la televisione e la radio

James arrivò all'attenzione del pubblico italiano nel 1960, quando fu pubblicata l'antologia Storie di fantasmi (Einaudi), curata da Fruttero & Lucentini, che comprendeva i racconti The Treasure of Abbot Thomas, Oh, Whistle, and I'll come to you, My Lady e Numer 13. Successivamente nel 1967 Bompiani pubblicò poi l'antologia Cuori strappati, con prefazione di Dino Buzzati; infine, nel 1984-86, Theoria pubblicò la traduzione integrale dei racconti di James. Si ricordano anche gli scritti inediti pubblicati per i tipi Edizioni Sylvestre Bonnard nelle raccolte: Fantasmi in biblioteca e Racconti sinistri, per la celebre collana “Il piacere della lettura”. Nel 2010 la casa Coniglio Editore ha dato alle stampe il celebre Il tesoro dell'abate Thomas per la collana “Racconti di fantasmi”. (Tratto da Internet-Wikipedia)

 

FILATELIA

INGHILTERRA  Anno 2012.

 

 

 

 

JAMMES  FRANCIS

(Francia)

 

Nato a  Tournai, Pirenei, nel 1868, morì ad Asparren nel 1938.

 Non si mosse mai dalla provincia sino all’età di trent’anni. Se ne allontanò solo per studio. Fece qualche viaggio, ma ritornò sempre nel Bearn per vivere vicino alla madre.

Pubblicò i primi versi classici nel 1891 per passare poi alla prosodia  più libera e irregolare  in cui compose  Dall’angelus della mattina all’angelus della sera (1898), opera poetica venata di un pizzico di sensualità.

Scrisse romanzi melanconici come Clara d’Ellebeuse (1899) in cui predomina il mondo della campagna.

Rientrato in un clima religioso, compose Raduno nel cielo (1906), storia di una famiglia contadina.

La parte più compiuta della sua opera la si ritrova in  La mia Francia poetica (1926) e Fonti (1936),

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1995  (2966)

 

 

 

  

 

JANNSEN JOHANN VOLDEMAR

(Estonia)

 

Nato il 16 maggio 1819, a Vandra, Livonia, Impero Russo. Morto il 13 luglio 1890 a Tartu.

Giornalista e poeta estone, scrisse le parole della canzone patriottica Mu isamaa, mu õnn ja rõõm, che in seguito divenne l'inno nazionale dell'Estonia.

Era il padre della  poetessa Koidula Lydia. Come leader della Società Corale che organizzò il primo Festival della Canzone nazionale a Tartu nel 1869.

 Jannsen ricoprì un ruolo cruciale nel Risveglio Nazionale Estone.

 

FILATELIA

ESTONIA  Anno 1994  (BF  7), 1999  (339)

 

 

JANOSCH (PSEUD. DI HORST ECKERT)

(Polonia)

 

Nato l’ 11 Marzo 1931 a Hindenburg (ora Zabrze , Polonia) in Alta Slesia.

E’ uno dei più noti artisti tedeschi  e autori di libri per bambini.

Dopo la seconda guerra mondiale la famiglia fuggì in Germania Ovest. Nella zona di Oldenburg Janosch lavorò in un mulino tessile. Nel 1953 si recò a Monaco di Baviera, dove studiò per alcuni anni presso l'Accademia di Belle Arti, ma interruppe gli studi. In seguito lavorò come artista freelance. Nel 1960 il suo primo libro per bambini è stato pubblicato in collaborazione con  George Lentz , un suo amico, che lo convinse ad assumere lo pseudonimo di Janosch. Nel decennio che seguì produsse numerosi libri per bambini, pubblicati con diverse case editrici.

Ha pubblicato pure libri per adulti, in cui descrive le sue esperienze d'infanzia trascorso in una famiglia il cui padre era violento e la madre timorata di Dio. I temi più frequenti sono l’amicizia, i rapporti familiari e la ricerca del senso della vita.

Ha ricevuto i premi: il Premio Letteratura della città di Monaco di Baviera, 1975; il Premio Letteratura tedesca della Gioventù, 1979; il Griffel Zilveren, 1948; la Bundesverdienstkreuz, 1993. 

Nel 1980 aveva pubblicato oltre 100 libri per bambini, tradotti in quasi 30 lingue. In seguito abbandonò la Germania per vivere sull'isola di Tenerife nell’Oceano Atlantico.

 

FILATELIA

SVIZZERA  Anno 2012, GERMANIA Anno 2013

 

JANSSON  TOVE

(Svezia-Finlandia)

                                                                     

Scrittrice svedese/finlandese, autrice di libri per bambini, inizia la sua carriera nel 1945 con una serie di opere che avevano per protagonisti i Moomins e che la resero celebre in tutto il mondo, tanto da essere accostata a Lewis Carroll e a J.R.R.Tolkien.

Il suo personaggio principale, il Moomintroll, è una piccola creatura dal viso pallido, che vive con la  madre (Moominmamma) e col padre (Moominpappa) nella Valle dei Moomins. La Jansson comincia a disegnare fumetti sui Moomins per l’’Evening News’ di Londra nel 1953 e continua sino al 1959, quando lascia il lavoro al fratello Lars che continua la serie. Ma già in precedenza il fratello aveva collaborato nella stesura dei testi in inglese. Lars continuerà la serie fino al 1975, poi il lavoro verrà proseguito da altri.

I Moominstrolls diventano subito un grande successo in quanto il lettore rimane affascinato dall’umore sofisticato delle storie e dal senso di profonda libertà che attira non solo i bambini ma anche gli adulti. Il boom internazionale dei Moomins arriva in ondate successive. La prima negli anni ’50 nell’Europa dell’Ovest e, successivamente, negli anni ’60 e poi negli anni ’70 nell’Europa dell’Est e nei paesi extraeuropei. Oggi il marchio Moomins è brevettato e la Jansson non ha nulla a che vedere con la valanga di film animati, giocattoli, dolci e altri prodotti in cui è presente la figura dei suoi trolls.

Tove Jansson nasce a Helsinki nel 1914.  Il padre, Viktor, una figura patriarcale, era uno scultore, e la madre, Signe Hammarsten-Jansson un’artista grafica. Entrambi i genitori, dopo il matrimonio, si trasferiscono in Finlandia dove fanno parte della minoranza di lingua svedese e la scrittrice conserva nelle sue opere la creatività, il senso di tolleranza e l’arte tipici della  cultura nordica, per cui nei suoi scritti è sempre presente un certo spirito bohemien,  lievemente anarchico.

Nell’opera La figlia dello scultore (1968), l’autrice ricorda la sua infanzia accanto al padre che era solito dire “odio tutte le donne tranne due: mia moglie e mia figlia”. Per i primi sei anni fu figlia unica. Nel 1920 nasce il fatello Lars. Nelle pagine ricorda le giornate estive della giovinezza trascorse nelle isole Porvoo a cinquanta chilometri da Helsinki, dove la famiglia affittava annualmente una casetta da un pescatore del luogo e faceva ritorno in città a fine settembre. Il luogo offrirà lo spunto per ambientare molte avventure dei Moomins.

La Janson, che manifesta precoci tendenze verso il disegno, cresce a contatto della nuova arte di Katajanokka  a Helsinki e ha come compagno di giochi un bimbo chiamato Poyu, il cui vero nome era Erik Tawaststjerna, poi diventato un critico musicale, autore di una biografia su Sibelius. Di sera, seduta accanto al fuoco, ascolta le storie della madre che spesso parlano di Mosè, di Isacco, di persone che hanno sofferto di nostalgia per la lontananza dal luogo di origine o che si sono perse e poi ritrovate lungo la strada della vita. Ascolta storie su Eva, il serpente, il Paradiso e le grandi tempeste della vita che alla fine svaniscono. Era affascinata da storie di persone che soffrono di malinconia e si sentono sole; dalla presenza di Dio che sovente, offeso o adirato, distrugge intere città perché i suoi abitanti credono in altri dei.

All’età di quindici anni, la Jansson si reca in Svizzera. Studia arte a Stoccolma, a Konstfack, e in seguito all’Istituto di arte e disegno presso la Galleria Nazionale di Helsinki (1933-37) e infine a Parigi presso la Scuola Adrien e quella di Belle Arti (1938).

Negli anni 30 viaggia attraverso la Germania, l’Italia, la Francia e dal 1932 partecipa a   diverse esposizioni in Finlandia e all’estero. La sua prima esposizione personale avviene a Helsinki nel 1943.

All’età di 28 anni lascia la famiglia per vivere indipendente, ma continua ad avere frequenti rapporti con essa, in  particolar modo con la madre cui era molto legata e alla quale avrebbe voluto somigliare dal punto di vista artistico.

La sua seconda esposizione personale ha luogo nel 1946, presso la galleria Bäcksbacka ed è un successo sia critico sia commerciale tanto che viene considerata come una delle maggiori artiste esordienti in Finlandia.  Il suo primo libro illustrato Sara och pelle och näckens Bläckfiskar è pubblicato nel 1933 sotto il nome di Vera Haij.

Nel 1944 si trasferisce in un monolocale di Helsinki che diviene il suo luogo abituale di lavoro.

La sua attività di cartoonist inizia assai presto, lavorando per la rivista ‘Garm’. Aveva solo 15 anni. Durante la seconda guerra mondiale il ‘Garm’ era  una delle poche riviste che si distaccava dalla politica estera della Finlandia e professava ideali antifascisti e liberali. Lavora per la rivista per 25 anni ma pubblica lavori anche su altre riviste, ‘Julien’ e ‘Lucifer’ ; scrive dal 1947 al 1948 per ‘Ny Tid’ e dal 1953 al 1959 per il ‘London Evening News’. Le sue storie cominciano ad essere adattate al teatro per il  quale scrive anche liriche con la musica di Erna Tauro. Nel 1952 la Jansson si occupa dell’arrangiamento del  balletto teatrale di Ahti Sonninen.  Pessi e Illusia. Nel 1947 i Moomins arrivano in  teatro accompagnati dalle musiche composte da Ilkka Kuusisto.

 L’ultimo libro sui Moomins Moominvalley in november del 1970 fu pubblicato dopo la morte della madre e tratta il tema della partenza e della solitudine. Tutti i personaggi si preparano per il lungo inverno e la famiglia scompare non si sa dove.

Per gli adulti  Jansson  scrisse anche storie di fantasia, storie brevi, racconti, ricordi di vita. Sebbene sia nota soprattutto per i suoi Trolls Moomins, la Jansson si è sempre considerata una artista del pennello. Il suo primo dipinto murale fu fatto per il ristorante Kaupunginkellari nel 1947. A questo seguirono altri lavori tra cui i dipinti per l’ospedale dei bambini a Helsinki.  Quando concluse la sua carriera di cartonist nel 1959, si dedicò all’arte. Il suo stile negli anni che seguirono cambiò passando da una espressione figurativa ad una visione più astratta. Solo nel 1975 ritornò al figurativo, a seguito di un soggiorno a Parigi nella Città delle Arti.

Una vasta esposizione delle sue opere fu curata da Amos Anderson nel 1992/93.

Il Museo dei Moomins, cui l’illustratrice donò tutti i suoi disegni originali pubblicati da ‘Garm’,  fu aperto a Tampere nel 1987. La collezione della Valle dei Moomins, presso il Museo d’arte, ospita qualcosa come 2000 oggetti, comprese 1000 illustrazioni. A Naantali il Mondo dei Moomins è un luogo che attira molti visitatori.          

Durante la sua carriera Jansson ha ricevuto vari premi dallo Stato finlandese tra cui la medaglia Pro-Finlandia e la  nomina a dottore honoris causa dalla Abo Akademi University. Nel 1995 ricevette il titolo di Professore Onorario. Ricevette pure il prestigioso Premio Andersen per la letteratura per l’infanzia.

Nella sua carriera di illustratrice si occupò anche di illustrare libri di altri scrittori come Alice nel paese delle meraviglie di L. Carroll e Il signore degli anelli di J.R.R.Tolkiens.

Suo compagno di vita fu l’artista grafico Tuulikki Pietilä, la cui personalità ispirò il personaggio Too-tick dei Moomins. D’altronde alcuni personaggi delle varie storie possono essere considerati come ritratti psicologici dell’artista e riportano forti rassomiglianze con i componenti della sua famiglia. Il gusto del bohemien girovago, il contatto con la natura, la tolleranza verso le altre creature.  “Talvolta i personaggi arrivano al limite del cattivo gusto, come ad esempio gli Hemulens, che sono sempre troppo dogmatici o gli strani Hattifatners dalla mente ottusa. La scrittrice Alison Lurie ha descritto il Groke come un una scura creatura con occhi sempre spalancati e fissi, simbolo vivente del vivere scandinavo. Tutto ciò che tocca muore e il terreno gela ovunque si segga.”

Tove Jansson morì il 27 giugno del 2001. La sua ultima raccolta di storie brevi apparve nel 1999.  (da  Internet)

Libri: La notorietà di Tove Jansson è soprattutto legata ai personaggi delle sue storie per bambini: i Troolls Moomins. La prima storia sui Moomin Småtrollen och den Stora Oversvåmningen venne pubblicata nel 1945 e la Jansson adattò la storia La cometa nella Terra dei Moomin in una striscia comica sulla rivista ‘Ned Tid’ e poi sul ‘The Evening News’.   Dal 1954 al 1970 escono  nove romanzi di cui alcuni tradotti in italiano: Farlig midsommar o  Magia d’estate (1954),  Mumintrollet (1957), Mumintrollet och hemliga Tecknen (1957), Trollvinter o Magia d’inverno (1957), Troll i kulisserna (1958), Det Osynliga Carnet o I racconti della Valle dei Moomins (1962),  Pappan och havet o Moominpappa al mare (1965), Trollkarkens hatt o Il cappello del Grande Bau (1969),  Sent i november  o  La valle dei Moomin in novembre (1970).

I Moomins sono personaggi particolari che derivano dagli  ippotrolls delle saghe nordiche ma sono meno inquietanti di questi. Hanno l’aspetto di piccoli ippopotami, dal pelo liscio come il velluto. Il protagonista principale,  piccolo Moomin,  vive col padre, la madre, abile cuoca,  la sorella Grugnina e altri animali fantastici e insoliti. Al contrario dei loro antenati, i trolls, amano la luce del sole  e d’inverno vanno in letargo con la pancia piena di pigne di abete ma solo dopo essersi lavati i denti. Si risvegliano in primavera al canto del cuculo  e si godono il periodo primaverile e autunnale, festeggiando il 21 giugno la notte più chiara e più corta dell’anno  in cui le magie ottengono effetto. Miti, sensibili, prendono la vita per il loro verso. Nulla riesce a sconvolgerli.

 Oltre ai libri  l’Autrice ha ricavato anche  la Muuminopera (1974) che viene sovente presentata a teatro,  in particolar modo a Kailo dove esiste la Valle dei Moomin.

I giapponesi hanno utilizzato i personaggi per una serie di cartoni animati.

 

FILATELIA

FINLANDIA  1993 (4 valori in libretto),  1994 (1206/7), 1995 (2 buste postali),  1998 (1382/5), 1999 (1486/9),  2003 (1615/20), 2004 (1681), 2009 (1941/6), 2013, 2014

 

 

 

 

Japicx Gysbert

(Olanda)

 

Nato a Bolsward, Frisia, nel 1603. Morto nel 1666.

Fu scrittore, poeta, insegnante e cantore.

Ammirava Orazio e Ovidio ed era un difensore della  memmetaal ( lingua madre) tanto che elevò il frisone da lingua solo parlata a lingua letteraria.

Le sue poesie sono incluse nel Fryske rijmlerye (1688) e Friessche tjerne (1640).

 

FILATELIA

OLANDA Anno 1966  (832/3)

 

 

JARNEFELT  ARVID

(Finlandia)

 

Nato a Pulkovo, Pietroburgo 1861. Morto a Helsinki nel 1932.

Appartenente all’alta borghesia, pubblica il primo romanzo La patria nel 1893 in cui riecheggiano temi cari a Tolstoi,  seguono I figli della madre terra del 1903 in cui primeggiano i temi sociali, Greta e il suo Dio, 1925, Il romanzo dei miei genitori (1899). 

Fu anche autore di opere teatrali tra cui il dramma La morte del 1903 che ispirò Sibelius quando scrisse il Valzer triste.

 

FILATELIA

FINLANDIA  Anno 1961  (517)

 

  

Jarnević Dragojla

(Yugoslavia)


Nata il 4 gennaio del1812.  Morta il  12 marzo del 1875.

È la più importante scrittrice jugoslava di Karlovac al tempo del movimento illirico.

Terminati gli studi a Karlovac, iniziò a lavorare come educatrice presso famiglie nobili di Graz, Trieste e Venezia.

Collaborò con le sue opere alle riviste “Danica, Kola, Pilgar, Neven, Glasonoša, Obzor, Smilje, Napredak….” Scrisse novelle e poemi raccolti nel volume  Domorodne povjiesti. Altre sue opere: Dva Pira e i drammi Veronika  Deseničeva, Marija, Ugarska  kraljica, Duvna

È rimasta famosa per il suo Diario scritto sottoforma di un’onesta confessione, delicata e sincera.

 

FILATELIA

YUGOSLAVIA   Anno 1975   (1501), CROAZIA Anno 2012

 

 

JARRY ALFRED

(Francia)

 

Nato a Laval, Mayenne l’ 8 settembre del  1873. Morto il  1 novembre del  1907.

Drammaturgo e  scrittore, è autore di una famosa commedia l'Ubu Roi (1896), considerata caposaldo e vera e propria pietra miliare del Teatro dell'assurdo.

I testi di Jarry sono considerati tra i primi sul tema dell'assurdità dell'esistenza ed hanno a che fare con il grottesco e il fraintendimento di situazioni e di termini.

Operò in una  varietà di generi e stili, occupandosi di romanzi, poesie, saggi e articoli giornalistici. I suoi testi possono essere considerati pionieristici nel campo della letteratura dell’assurdo e del grottesco, specie quando gioca con le parole, come ad esempio sul termine “Merdre” in Ubu re.

Le sue opere sono state tradotte all’estero, diffondendo una scienza da lui chiamata “patafisica”.

 

FILATELIA

SERBIA E MONTENEGRO  Anno 2003   (2970)

 

 

JASIM UDDIN

(Bangladesh)

 

Nato nel 1903. Morto nel 1976.

Letterato e poeta, era conosciuto in Bangladesh come il “poeta rurale”, definizione che derivava dalla sua poesia a sfondo bucolico. Ma oltre al “clima rurale”, la sua poesia contiene anche  argomenti sociopolitici e il connubio pone la sua opera in  un ambito universale.

Nel 1969 Jasimuddin ricevette la laurea in letteratura presso l'università di Rabindra Bharati. Ricevette  parecchi premi, compreso l'Award , per le raccolte poetiche Performance (1958), Ekushey Padak (1976) e Swadhinata Dibas Puruskar  (postumo, 1978).

In 1974, inoltre, fu selezionato per il premio dell'Accademia di Bangla ma vi rinunciò.

 Jasimuddin morì a Dacca il 13 marzo 1976 e fu sepolto nel suo villaggio nel distretto di Faridpur.

 

FILATELIA

BANGLADESH  ANNO 1979  (130)

 

 

JASINSKI JACUB

(Polonia)

 

Nato nel 1761. Morto nella 1794. nella battaglia di Praga.

Laureato in ingegneria alla scuola militare di Varsavia, fu, nel 1970,  presidente della scuola di ingegneria militare a Vilnius. Ha combattuto con distinzione nella guerra in Difesa della Costituzione del 1792. Nel 1789 divenne il comandante del Corpo di Ingegneria per la Lituania.

Durante la rivolta di Kosciusko del 1794 fu tra i membri più in vista dell'ala radicale dei giacobini e allo stesso tempo, un comandante militare di successo delle forze partigiane nella zona dell'ex Granducato di Lituania. Nell'aprile dello stesso anno liberò la città di Vilnius guidando una rivolta successo lì. Nella piazza principale della città lesse l'atto di rivolta in Lituania.

Inizialmente sostenuto da Taddeo Kosciusko, fu  fatto comandante in capo di tutte le forze partigiane nell’ex Granducato, dove  riuscì a sconfiggere numerose guarnigioni russe nella zona. Tuttavia, le sue convinzioni radicali repubblicane lo portarono a scontrarsi con le autorità statali e all'inizio di giugno fu costretto a dimettersi da comandante in capo delle forze lituane.

Jakub Jasinski continuò a molestare le forze nemiche in Lituania e poi si ritirò con alcuni suoi sostenitori a  Varsavia. Lì morì nel mese di novembre durante la difesa di Varsavia contro le forze di Alexander Suvorov.

Tra le sue opere letterarie sono numerose le poesie di carattere satirico e fantastico, scritte sotto l'influenza di Voltaire. Fu anche autore di molte poesie patriottico-rivoluzionarie e di canzoni

 

FILATELIA

BIELORUSSIA  19954  (84)

 

 

 

JAUNSUDRABINS  JANIS

(Lettonia)

 

Nato a Nereta in Curlandia il 25 agosto 1877.

Risiedette a lungo in Germania come esule. Inizialmente si occupò di agricoltura, poi studiò disegno alla Scuola di Bluhm a Riga, per poi perfezionarsi a Berlino e a Monaco.

Pittore espressionista fece molte mostre fino al 1905 e alcune sue opere sono presenti nei musei di Riga e di Liepaja. La sua arte si manifesta per lo più nei disegni e in particolar modo nelle illustrazioni di una sua opera per l’infanzia Balta Granata (Il libro bianco del 1914). Negli anni precedenti la prima guerra mondiale assunse la direzione di alcune riviste. 

Raccolse le sue liriche in Canzoni (1911) e Poesie (1921). Fu autore del dramma Tragedia del 1907 e di dodici opere teatrali, tutte rappresentate con successo: tra le più notevoli  i drammi La prima neve, Quanto più spoglio tanto più baldanzoso, Il domatore di fiere, Il coccodrillo di Ezermali. La tragicommedia L’invalido e Ralla è l’opera artisticamente più riuscita.

Fu autore di quaranta opere narrative. Nei romanzi trattò passioni sincere: da ricordare la trilogia Aija (1911),  L’eco (1914), L’inverno (1924), Il contadino e il diavolo (1933),  Non guardare nel sole (1936), Il denaro (1942).

 

FILATELIA 

LETTONIA  Anno 2002  (542)

 

 

JAVID HUSEIN

(Azerbaigian) 

 

Nato il 24 ottobre 1882 a Nakhchivan. Morto il 5 dicembre 1941.

Drammaturgo e poeta, assai noto nei primi decenni del 20° secolo, fu tra i fondatori del romanticismo azerbaigiano. Scrittore dissidente, fu esiliato durante le purghe staliniane.

Nacque nella famiglia di un teologo e fu presto avviato agli studi. Frequentò la scuola nel Maktab-i Tarbiya di Mashadi Taghi Sidgi e conseguì la laurea in letteratura presso l’Università di Istanbul nel 1909.

Iniziò a lavorare come insegnante a Nakhchivan, Gyania, Tiflis e Baku. Nel 1913 pubblicò il primo libro di poesie Gli ultimi giorni. In seguito si dedicò al teatro, scrivendo tragedie e drammi familiari con sottofondo filosofico, come traspare nella tragedia Sheikh Sanan (1914) in cui introduce l’idea di una religione universale. La sua creazione più nota fu Iblis (Satana, 1918) in cui riecheggia il detto di Bacone e Hobbes “Homo homini lupus”. Nelle opere Javid criticò ogni forma di colonialismo e di oppressione.

Nel decennio 1920/30 scrisse le opere epiche  Peyghambar ("Il profeta, 1922), Topal Teymur ( Timur, 1925), Sayavush (1933) e Khayyam (1935).

Javid scrisse in un momento difficile a causa della collettivizzazione e delle purghe staliniane. Rifiutato di servire la propaganda, fu arrestato nel 1937 con l’accusa di essere un contro rivoluzionario e di tramare contro il potere sovietico. Inviato in esilio nella città di Magadan, morì nel dicembre del 1941.

Fu riabilitato  nel 1956 e il suo corpo, riportato in patria nel 1982, anniversario della sua nascita, fu  sepolto in un mausoleo eretto a suo ricordo.

 

FILATELIA

AZERBAIGIAN  Anno 2007  (899)

 

 

JAVOROV PEJU (pseud. di PEJU KRACOLOV)

(Bulgaria)

 

Nato a Cirpan, Tracia, il 1° gennaio del 1877, morì a Sofia nel 1915.

Ebbe un’infanzia travagliata a causa delle  modeste condizioni familiari e condusse una vita stentata fra diversi lavori presso le Poste, la Biblioteca Nazionale e il teatro di Sofia.

Nel 1902 prese parte ai moti rivoluzionari in Macedonia che gli ispirarono canti sociali e patriottici, Canti Hajdutici. La sua cultura si arricchì attraverso viaggi in Francia dove conobbe le poesie di Mallarmé e Verlaine, in Austria e Svizzera. La visione del mondo lo spinse verso il decadentismo.

 La sua storia esteriore è piena di rinunce e di sconfitte  e le sue visioni interne furono altrettanto tristi con visioni di tenebre, terrori, senso della morte.

Tentò due volte il suicidio sotto il peso di una calunnia. Finì i suoi giorni tra dolori indicibili fisici e morali, vissuti nella cecità causata dal primo tentativo di suicidio.

In questi tormenti trovò note di  accorata ed elevata poesia che espresse nei suoi versi raccolti nel volume Dietro l’ombra delle nuvole (1934).

Opere: Poesie (1901), Insonnie (1907),  e i drammi Alle falde del Vitosa (1911) e Quando cade il fulmine (1912)

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno 1948  (576),  1977  (2328)

 

JAY Bahadur SINGH Prithivi

(Nepal)

 

Sebbene nato in una famiglia legata alla famiglia Rana, assai influente in campo politico, Jay entrò presto in conflitto contro di loro.

Aprì varie scuole in diverse parti del Nepal;  per primo diffuse la  stampa nel paese; si prodigò  in campo economico e in quello sociale nonché nella riforma agraria  nel distretto di Bajhang.

Rappresentò una spina nel fianco nella politica della famiglia Ranas, in particolar modo per i messaggi di diffusione storica, di amore e di umanità che riuscì ad inviare in Europa, 

 Per il suo conflitto con la famiglia Ranas, in particolare modo con Shumsher Chandra, allora Primo Ministro, fu blandito con promesse, minacciato e spesso invitato a smettere di agire contro la Prosperità del regime Rana e la prosperità del popolo nepalese.

Morì nel 1940.

 

FILATELIA

NEPAL Anno 1980 (370)

 

 

Jayadeva

(India)

 

Nato a Kenduly Sasan, nella valle Prachi.

Compose le sue opere in sanscrito durante il regno  di Chodaganga Deva.

I genitori del poeta furono Bhojdeva e Vamadevi. Dalle iscrizioni di un tempio  si apprende che Jyadeva ricevette  la sua educazione in poesia e in  sanscrito in una località chiamata Kurmapataka vicino Konark, Orissa. Dopo gli studi sposò Padmavati, che secondo le iscrizioni del tempio, potrebbe essere stata una ballerina.  

Jayadeva è stato determinante nel rendere popolare il Dasavatara, le dieci incarnazioni di Vishnu, in un'altra composizione più accessibile al pubblico, e il  Dasakritikrite. È stato pure autore del classico Tribhangi (tre volte).

Due inni composti da Jayadeva sono stati inseriti nella Guru Granth Sahib,  il libro sacro della religione Sikh.

La Gita Govinda è la più nota composizione di Jayadeva. Si tratta di una poesia lirica, in dodici capitoli. Ogni capitolo è ulteriormente suddiviso in ventiquattro parti chiamate Prabandhas. I prabandhas contengono couplets a gruppi di otto, chiamati ashtapadis.

La prima traduzione in inglese del Govinda Gita è stato pubblicata da Sir William Jones nel 1792, dove Kalinga (antica Orissa) viene indicata come l'origine del testo. Da allora, il Govinda Gita è stato tradotto in molte lingue in tutto il mondo, ed è considerato tra i migliori esempi di poesia in sanscrito.

 

FILATELIA

INDIA Anno 2009

 

 

 

JEFFERS  JOHN  ROBINSON

( U.S.A)

 

Nato a Pittsburg Pensylvania il 10 gennaio del 1887.  Morì il 20 gennaio del 1962.

Figlio di un professore di teologia, studia scienze naturali in Germania, in Svizzera e in America e contemporaneamente studia per suo conto i classici.  Nel 1914, stabilitosi con la famiglia nella parte montagnosa e solitaria della California, si dedica completamente alla poesia.   Già nel 1912 aveva pubblicato la prima raccolta di versi Bottiglioni e mele cui seguì nel 1916  Californiani.  Solo nel 1924 ottenne il riconoscimento della critica dopo la pubblicazione Tamara e altre poesie.  Seguirono Lo stallone roano (1925),  Le donne di Pont Sur (1927), Cawedor e altre poesie (1928),   Caro Giuda (1929), Date il vostro cuore ai falchi (1923), Lo sbarco di Thurso (1932) , Poesie scelte di Robinson Jeffers  (1938), La bipenne e altre poesie (1948),  e Huingerfield e altre poesie (1954).

Fu autore anche di drammi Medea (1946) e La donna di creta (1954).

Nelle opere denuncia la violenza, le atrocità e le bassezze  dell’uomo e della società.  Per lui gli animali sono migliori di tutti gli esseri umani.

 

FILATELIA

U.S.A.  Anno 1973  (1002)

 

 

 

Jelinek Elfriede

(Austria)

 

Nacque a Muerzzuschlag, Stiria, nel  1946.

Autrice di teatro,di novelle, di saggi critici, era figlia di padre ebreo e di madre viennese. Riuscì ad evitare le persecuzioni naziste durante la seconda guerra mondiale per aver occupato un posto importante nell’industria bellica tedesca.

Durante l’infanzia Elfriede ha sofferto a causa di una formazione troppo restrittiva nella scuola cattolica di un  convento di  Vienna.  Guidata dalla madre che voleva avviarla alla carriera artistico-musicale, studiò piano, organo, chitarra, violino, viola, che perfezionò presso il conservatorio di Vienna. Si laureò con diploma in organo. Studiò pure storia dell’arte e arte drammatica all’università ma dovette interrompere gli studi per una malattia ansiogena.

Il suo debutto letterario avvenne nel 1967 con Lisas Schatten. Acclamata e criticata per la sua opera che si muove nel campo della prosa, della poesia, del teatro e del cinema,  le fu attribuito nel 2004  il premio Nobel.

Deve la sua notorietà al romanzo Le amanti (1975) che conquistò subito i lettori tedeschi. Ad esso seguirono Siamo esche, bambino!, Gli esclusi (1980), L’insegnante di piano (1983), Desiderio (1989), Che accadde a Nora dopo l’abbandono del marito (1979),  Nubi.Hogar (1988), La centrale (2003), I bambini  dei morti (saggio, 1995), Sportstuck, una esplorazione della violenza e del fascismo nello sport.

Come alcuni compatrioti ripudiò il suo paese al quale rimproverò di aver seguito il suo passato nazista. Viene considerata come una autrice importante contemporanea in lingua tedesca. Nei romanzi descrive l’impossibilità della donna a vivere una vita completa in un mondo che la dipinge in base a immagini stereotipate.

Le posizioni politiche di Jelinek (fu membro del partito comunista dell'Austria a partire da 1974 sino al 1991 e in particolare la sua posizione femminista e le sue affiliazioni di partito) sono di importanza basilare per una valutazione del suo lavoro. Sono inoltre una parte del motivo per la polemica   che circonda Jelinek ed il suo lavoro.

E’ stata  criticata per non aver presenziato alla consegna del Nobel e di aver solo inviato un video, proiettato alla cerimonia. Addusse come motivo della sua assenza la sua agorafobia, la fobia sociale, i disordini di ansia.  In un’intervista aveva confessato di non poter andare al cinematografo o imbarcarsi su un aeroplano e la sua incapacità  di presenziare a cerimonie pubbliche.

 

FILATELIA

LA  GUINEA BISSAU  Anno 2005 (2019)

 

 

JENSEN  JOHANNES  VILHELM

(Danimarca)

 

Nato a Farsö, Himmerland, Jütland,  nel 1873. Morto a Copenhagen nel 1950.

Studiò medicina, che abbandonò per la letteratura e per scrivere romanzi ispirati al decadentismo, in cui è presente l’amore per la sua terra e il desiderio di farla conoscere oltre i confini. Prima opera di tal genere apparve nel 1898, Storie dello Himmerland.

Visitò l’America da cui trasse ispirazione per il saggio Il Rinascimento gotico (1901) nel quale attribuisce alle genti germaniche la preminenza su quelle meridionali.

Nel 1896 pubblica il romanzo Danesi, seguito nel 1898 da Einar Elkaer.

Le sue impressioni sull’America sono presenti nei romanzi Madame d’Ora (1904) e La ruota (1905).

Tra il 1908 e il 1921 si dedica alla stesura di un ciclo di sei romanzi sulla storia dell’umanità, Il lungo viaggio, in cui riprende anche le sue teorie razziali e ed evoluzionistiche, già formulate nei saggi  Estetica ed evoluzione (1923) e Evoluzione e morale (1925).

Seguirono i romanzi Le tentazioni del dr. Renault (1935), Una ragazza danese (1936).

Contrario al cristianesimo nelle Feste dell’anno (1925) introdusse inni pagani per sostituire quelli cristiani.

L’opera più importante è Miti (1907-40) una raccolta di saggi pubblicata in nove volumi.

 Nel 1944 ottenne il premio Nobel.

 

FILATELIA

DANIMARCA  Anno 1973   (549),   MALDIVE  Anno 1995  (2117)

 

 

JESENSKY  JANKO

(Slovacchia)

 
Nato   nel 1874. Morto a Bratislava nel 1945.

Per la sua opera si ispirò alla letteratura russa. Fu autore di diverse opere poetiche: Versi (1905), Dalla prigionia (1917),  Contro la notte (1938) Alla cattiveria del giorno (1945), I giorni neri (1945.)

È pure autore di romanzi realistici: I democratici (1934) a sfondo politico e sociale, e di novelle di vita borghese  La signora Rafikovà (1898), Gli schiavi (1905).

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA  Anno 1954  (783) 

 

 

JETSES CORNELIS

(Olanda)

 

Nato nel 1873.  Morto nel 1955.

Scrittore olandese e un illustratore di libri, famoso per i libri scolastici e le illustrazioni  di opere  della letteratura educativa tra cui  Ot en Sien, Who is the wis-est? Two  old chums. His own fault.

 

FILATELIA

OLANDA  Anno 2005  (2226/8)

 

 

 

JIA YI  (alias  JIA TAIFU)

(Cina)

 

Nato a Luoyang (oggi nella provincia di Henan ) nel 200 a.C. Morto nel 169 a:C..

Era noto durante la Dinastia Han Occidentale e fu uno statista e letterato. Da giovane fu raccomandato dal prefetto di Henan all'imperatore Wen affinché gli venisse assegnato  un lavoro presso un tribunale . Nel giro di un anno fu  promosso "Taizhong Dafu " (Gran Maestro superiore). All'età di 23 anni, fu  retrocesso, a causa di alcuni funzionari reali  gelosi del suo eccezionale talento,  al rango minore  di grande mentore Changsha. Più tardi fu richiamato a Changan e divenne il grande mentore del re Huai di Liang. Re Huai morì dopo una caduta da cavallo  per colpa di  Jia Yi. Questi, profondamente addolorato  per l'incidente,  morì di dolore.

Il suo contributo letterario consiste in opere Cifu o Fu  (una forma letteraria comprendente  composizioni sentimentali-descrittive  spesso in rima). Tra queste  vi sono La Caduta del Qin , Shu Lun Jizhu (Nota sulla scorte ) , Chen Shu Zhenshi ( Note on governo Amministrazione ), On the Owl, Diao Qu Yuan Fu ( Lutto per lQu Yuan ) e Funiao Fu ( Il  gufo).

Jia Yi era anche conosciuto per la sua brillante alfabetizzazione.

 
FILATELIA

CINA  Anno 2013 (nov)

 

JILEMNICKÝ PETER

(Cecoslovacchia)

 

Nato a Kisperk (Letohrad, Repubblica Ceca) il 18 marzo 1901. Morto il 19 maggio del 1949 a Mosca.

Scrittore slovacco, e insegnante. Frequentò le scuole di  Kyšperk e e Voda, poi andò alla Scuola Centrale agricola a Chrudim., e in seguito si laureò e si dedicò al giornalismo

Nel 1937  trascorse diversi mesi nel villaggio di Lednicke. Dopo la laurea ha lavorato come insegnante nella Repubblica Ceca, nella Repubblica Slovacca, e come redattore della “Prava” a Ostrava. Nel 1945 si unì alla formazione Povereníctvo occupandosi di programmi di educazione per bambini e giovani. Nel 1947 fece parte in qualità di delegato a Belgrado e l’anno successivo fu nominato  addetto culturale presso l’Ambasciatail cecoslovacca a Mosca.

Ha iniziato a scrivere poesie, articoli romanzi  e racconti su diverse riviste. (“Proletárka”, “La voce dei cittadini”, “La povertà vera” ,“DAB”).

Nelle sue opere si possono in principio osservare elementi espressionisti poi sostituiti da un forte sentimento sociale, da elementi autobiografici e da opinioni politiche. Nelle sue poesie emerge l’amore per l’ambiente e per le bellezze naturali.

Opere: Polo neorané in cui descrive il periodo di crisi nella regione di Trnava,  Un pezzo di zucchero (Kus cukru),  resoconto dell'insurrezione nazionale in Slovacchia, Cronaca 1937, Bussola 1938 , Il vento gira, Ritorno 1947 – Viaggio  1951 - Perché sono diventato comunista  1955 - Tre racconti, in prosa per i bambini, Sentieri, (manoscritto), Fuoco (manoscritto)

 

FILATELIA

Cecoslovacchia Anno 1951 (608/9)

 

                                                                                                                                           

 

 

JIMENEZ  JUAN  RAMON

(Spagna)

 
Nato a Moguer, Huelva, il 24 dicembre 1881,  morì a San Juan Portorico il 29 maggio 1958.

Appassionato di pittura e di poesia, studiò all’università di Siviglia. Nel 1898 era già noto come poeta modernista, seguace dell’opera di Ruben Darìo.

Nel 1900, trasferitosi a Madrid comincia a studiare i poeti simbolisti francesi e legge D’Annunzio. Viaggia attraverso Francia, Italia, Svizzera. Impara il tedesco e l’inglese. Studia i filosofi.

Dal 1905 al 1912 si rifugia nella città natale per allontanarsene  alla volta di Madrid e, successivamente nel 1916, per recarsi a New York, dove sposa Zanobia Comprubi  Aymar, traduttrice di Tagore.

Al suo ritorno in Spagna pensa di fondare una università ispano-arabica, ma lo scoppio della guerra civile lo costringe a rifugiarsi in Portogallo e poi a Cuba e negli Stati Uniti.

Dal 1900, anno in cui uscì Anime di violetta, ha pubblicato oltre quaranta opere fra poesia e prosa, passando attraverso le fasi post-romantica e modernista. Poeta dai toni delicati, malinconici, semplici diede alla letteratura opere come Arie tristi (1903), Giardini lontani (1905), Sonetti spirituali (1915), Eternità (1919), Poesia (1923), Bellezza (1923),  La stagione totale (1946), Animale di fondo (1949).

Alla fase modernista appartiene il delizioso Platero e io (1916), storia di un asinello andaluso che vive con lui la poesia della sua terra. Appartiene pure a quel periodo il Diario di un poeta appena sposato (1917) (modificato in seguito  Diario di poeta e mare  del 1956) un misto di prosa e poesia con cui per Jimenez inizia la seconda fase  della sua poesia più religiosa e austera.

Lasciò una enorme influenza che coinvolse  la generazione dei poeti degli anni Trenta: Lorca, Alberti, Salinas, Aleixandre. Il suo influsso si ritrova anche in altre letterature europee.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1970  (1647) , 1982  (2274)

 

 

JINGZI WU

(Cina)

 

Nato a Quanjiao Chuzhou, Anhui nel 1701. Morto a Yangzhou, Jiangsu l’11 gennaio 1754.

Wu è nato in una famiglia, benestante. Il padre, Wu Linqi,  era un ufficiale durante la dinastia Qing. Conclusi gli studi, tentò di diventare un Alto funzioinario governativo, ma riuscì ad ottenere solo un incarico a livello di contea.  La povertà lo colpì all'età di trentadue anni e dovette trasferirsi a  a Nanjing, dove incontrò e conobbe molti funzionari governativi. Nel 1740, mentre abitava a Nanjing, iniziò a scrivere il romanzo che lo rese celebre  Rulinwaishi

Oggi,  nella sua città natale Quanjiao, ora Chuzhou,  esiste un museo in suo onore.

La famiglia di  Wu ebbe legami con  filosofi famosi come Yan Yuan  e Gong Li, legati al Neo-confucianesimo. Le loro opere e pensieri  influenzarono il romanzo di Wu.

Rúlínwàishǐ, (Gli studiosi o La storia non ufficiale della Foresta dei letterati") fu completato nel 1750 durante la dinastia Qing .

Situato nel periodo Ming, il romanzo, di genere satirico,  descrive gli studiosi cinesi in vernacolo, anche quelli che usavano nelle loro opere (romanzi) uno stile più intellettuale.

I personaggi delle sue storie sono per lo più intellettuali contemporanei, alcuni dei quali erano suoi  amici. Wu ritrae anche donne, verso le quali dimostra una certa simpatia.

 

FILATELIA

CINA  Anno 2012

 

 

 

JIRASEK  ALOIS

(Cecoslovacchia)

 

È il massimo esponente ceco di quella narrativa a sfondo storico. influenzata da Walter Scott, che fiorì in Boemia nell’Ottocento e che  si appoggiò e attinse alla Storia di Palacky per rievocare in  ampi affreschi  i più importanti quadri storici legati al popolo boemo.

Jirasek nacque a Hronov il 23 agosto 1851 in una modesta famiglia di tessitori e contadini. Divenuto professore, trascorse una vita tranquilla a Litomyäl  e a Praga, dedicandosi alla poesia e alla ricostruzione storica e archeologica di epoche passate i cui risultati profuse a piene mani nei suoi romanzi a sfondo storico. Il periodo prehussita e quello hussita  prevalgono nella sua produzione e influirono sulla coscienza popolare che precedette l’indipendenza cecoslovacca, accompagnò l’età risorgimentale polacca e si concluse con l’avvento al potere del presidente Masaryk, al quale Jirasek nel dicembre del 1918 diede il benvenuto.

Molti i suoi romanzi, fra cui da ricordare:  La famiglia Skalàk (1875), Teste di cane (1884), Le rocce (1887), F.L.Vèk (1888), Tra le correnti (1891), Contro tutti (1894), La confraternita (1908), L’oscurità (1915). Si tratta di romanzi legati alle rivolte contadine della Boemia meridionale, agli anni successivi alla disfatta della Montagna Bianca, al periodo del risorgimento nazionale, al quale dedicò i cinque libri di  F.L.Vèk. scritti fra il1888 e il 1906.

Jirasek si dedicò pure al teatro scrivendo commedie e drammi: Il padre (1895), L’emigrato  (1898), Jan Zizkam (1903),  Jan Hus (1911).

Ciò  che emerge dalla lettura delle sue opere è la convinzione  nella forza del pensiero e delle memorie che risulta risolutiva e di sprone nello spirito delle persone oppresse.

Fornì, quindi, alla sua gente una serie di simboli eroici che rappresentarono una specie di Vangelo storico. Egli interpretò sempre lo scontro come lotta di popolo contro la tirannia, come la sorda ribellione delle coscienze al dispotismo e alla tirannide. Nella sua opera non vi sono grandi eroi ma piccoli protagonisti che supportano gli umori dei vessati e dei bisognosi.

Morì a Praga il 12 marzo del 1930.

                                                                                                                                            

FILATELIA       

CECOSLOVACCHIA  Anno 1951  (593/6)

 

 

Jito Imperatrice

(Giappone)

 

Nata a Taika il 22 dicembre 645. Morta a Fujiwara-kyō il 13 gennaio 703.

Fu la quarta donna a salire sul trono. Il suo regno si protrasse dal 686 al 697.

Era la figlia dell’imperatore Tenji e sposa  del fratello di Tenji, suo zio, al quale succedette nel regno.  Il suo vero nome era Unonosarara.

Assunse la responsabilità per l'amministrazione giudiziaria, dopo la morte del marito, e accettò di salire sul trono al fine di garantire l'eventuale successione del figlio, Kusakabe-Shinno. Per tutto il periodo di reggenza, l'Imperatrice Jito governò dal Palazzo Fujiwara a  Yamato.

Imperatrice Jito regnò per undici anni. Nel 697, abdicò in favore Mommu, ma continuò a detenere il potere come un sovrano di clausura, titolo che divenne in seguito una persistente tendenza nella politica giapponese.

Fu un’apprezzata autrice di poesie. Uno dei poemi a lei attribuito  è stato selezionato da Fujiwara no Teika per l'inclusione nella antologia Isshu molto popolare.

 

FILATELIA

GIAPPONE  Anno 2007  (4124/8)

 

 

 

JOAQUÍN NICOMEDE MÁRQUEZ

(Filippine)

 

Nato a Paco, Manila, il 4 maggio 1917. Morto il 29 Aprile 2004.

Scrittore, storico e giornalista, noto per i suoi racconti e romanzi in lingua inglese.  Ha pure scritto sotto lo pseudonimo di  Quijano de Manila.  A Joaquin è stato conferito il rango e il titolo di Artista Nazionale delle Filippine per la letteratura.

Egli è considerato il più importante scrittore filippino in lingua inglese, e il terzo nella letteratura filippina, dopo José Rizal e Claro M. Recto.

Joaquín era uno dei dieci figli di Leocadio Joaquín (un colonnello del generale Emilio Aguinaldo nella Rivoluzione 1896 e di Salome Márquez, un’insegnante di inglese e spagnolo.  Dopo aver letto poesie e racconti scritti da sua sua madre, lesse altre opere presenti nella biblioteca di suo padre e presso la Biblioteca nazionale delle Filippine.

All'età di 17 anni, Joaquín vide il suo primo articolo pubblicato, nella sezione letteraria del “Tribune”, dove lavorò come correttore di bozze.  Alcune sue opere furono accettate dall’editore-scrittore Serafín Lanot.

Dopo aver vinto un concorso nazionale col  saggio La Naval de Manil”, patrocinato dall'Ordine domenicano, l'Università di Santo Tomas gli conferì il riconoscimento di Associato ad honorem in Arts (AA).  Inoltre gli ha conferito una borsa di studio al Convento di S. Alberto, il monastero domenicano di Hong Kong.

 Dopo il ritorno nelle Filippine, Joaquín trovò lavoro presso il “Press Filippine libero”, cominciando come correttore di bozze.  Cominciò ad essere conosciuto per le sue poesie, storie e rappresentazioni teatrali, così come per la sua attività di giornalista, sotto lo pseudonimo de Quijano Manila.  Il suo giornalismo era al tempo stesso intellettuale e provocatorio, un genere sconosciuto nelle Filippine a quel tempo, col quale ha contribuito ad innalzare il livello di reportage nel paese.

Joaquín ammirava profondamente José Rizal, eroe nazionale delle Filippine e gli rese  omaggio in libri come New Media del narratore - Rizal in Saga, Tutte le poesie e giochi di Jose Rizal, e A Question of Heroes: Essays in Criticism su dieci figure chiave della storia filippina.  Ha tradotto la poesia di commiato dell'eroe, nell'originale spagnolo Mi Ultimo Adios, come "Terra che amo, Addio!"

 Joaquín ha rappresentato le Filippine al Congresso PEN Internazionale Congresso a Tokyo nel 1957, ed è stato nominato come membro della Commissione.

Dopo essere stato premiato come Artista Nazionale, Joaquin usato la sua posizione per sostenere la libertà intellettuale nella società.  Ha ottenuto il rilascio dello scrittore José F. Lacaba.  Nel corso di una cerimonia sul monte Makiling cui era presente la da First Lady Imelda Marcos, Joaquín consegnò un'invocazione a Mariang Makiling, mitica fanciulla della montagna, in  cui discusse sull’ importanza della libertà e dell'artista.   Per questo fu escluso dal regime di Marcos.

 Joaquín è morto di arresto cardiaco la mattina presto del 29 aprile 2004, nella sua casa di San Juan, Metro Manila. 

E 'stato direttore della rivista filippina “Graphic” dove ha lavorato con Juan P. Dayang, che fu il primo editore della rivista.  Joaquin è stato anche editore della pubblicazione “Mirror Weekly”, una rivista femminile.  Ha scritto pure la colonna ("birra piccola") per il tabloid filippino Daily Inquirer e Isyu. .

Opere: May Day Eve (1947),   Prose e poesie (1952),   La donna che aveva due Navel (1961),  

 A Portrait of the Artist as filippino (1966),   Tropical Gothic (1972),   A Question of Heroes (1977),   Jeseph Estrada e altri schizzi (1977),   Nora Aunor & Altri profili (1977),  Ronnie Poe e altre sagome (1977),   Reportage sulla Lovers (1977),   Reportage sulla criminalità (1977),  Amalia Fuentes e altre acqueforti (1977),   Gloria Diaz & delineazioni Altri (1977),   Doveglion Cammei & Altri (1977),  Lingua delle Strade e altri saggi (1977),   Manila: Sin City e altre cronache (1977),  Tropical Baroque (1979),   Storie di pop per Groovy Kids (1979),   Reportage sul Marcoses (1979),  Lingua della strada e altri saggi (1980),  La ballata dei Cinque Battaglie (1981),  Reportage sulla Politica (1981),   Il Aquinos di Tarlac: Un saggio sulla storia di tre generazioni (1983),   Cave e Shadows (1983),  Il Quartetto della Luna Tiger: Scene dell'Apocalisse Potere Popolare (1986),   Collected Verse (1987),   Cultura e Storia: Note occasionali sul processo del divenire delle Filippine (1988),  Manila, My Manila: Una storia per i giovani (1990),  Il DM Guevara Story (1993),  Mr. FEU, l'Eroe cultura che era Nicanor Reyes (1995),    ABE: A Sketch di Frank E. Aguilar Cruz (2004).

 

FILATELIA 

FILIPPINE  Anno 2010  (3516)

 

 

 

JOCHUMSSON  MATTHIAS

(Islanda)

 

Nato a Skògar nel 1835. Morì a Reykiavick nel 1920.

Di famiglia contadina protestante, divenne pastore. Esercitò anche la professione di giornalista e viaggiò per la Scandinavia, l’Inghilterra e l’America, venendo a contatto con persone rappresentative.

Autore di poesie, si oppose al realismo. Le liriche, di carattere religioso e di attaccamento alla sua terra, sono raccolte in Salmi.

Nel 1870, in occasione del millenario dei primi insediamenti vichinghi in Islanda, compose l’inno nazionale islandese. 

Fu pure un ottimo traduttore delle tragedie di Shakespeare.

 

FILATELIA

ISLANDA  Anno1935  (160/63),  1939/41  (180/1)

 

 

Johannsdorf Albrecht von

(Germania)

 

Nato nel 1180. Morto nel 1206.

Poche le notizie su di lui. La sua famiglia fu al servizio del Vescovo di Passau Wolger. Sembra che abbia conosciuto Walter von der Vogelweide e che abbia partecipato ad una crociata.  Di lui sono rimasti pochi versi di minnelieder conformi ai modelli del tempo, in cui la donna è sovrana e l’uomo è responsabile per la formazione classica del valore educativo delle Minnedientz.

I versi rimasti riflettono l’equilibrio e  l’armonia della sua  personalità. La sua integrità e il calore del cuore sono più evidenti in riferimento alle poesie che hanno per argomento la  partenza per la crociata.

 

FILATELIA

BERLINO  Anno 1970  (332)

 

 

Johnson Charles R.

(USA)

 

Nato il 23 aprile 1948 a Evaston, Illinois.

Studioso e autore di romanzi , racconti e saggi. E' un afro-americano. Ha direttamente affrontato i temi della vita dei neri in America, in romanzi come Middle Passage.

Si presenta nel 1960 nel campo della letteratura come vignettista politico, impegnato in politica radicale. Nel 1970, ha pubblicato una raccolta di cartoni animati. Il primo romanzo di Johnson è stato , Fede e la cosa buona (1974).

Ha ottenuto la laurea e il master nella Southern Illinois University nel 1971 e 1973; ha ottenuto il suo dottorato di ricerca in filosofia presso SUNY-Stony Brook nel 1988. Nel 1976, è stato assunto per insegnare alla University of Washington a Seattle, Washington.

Nel 1977, ha abbracciato la fede  buddista.

Nel 2003 ha pubblicato La rotazione della ruota, una collezione di saggi sulle sue esperienze come un afro-americano buddista.

Black Humor (1970) drawings Umorismo nero (1970) disegni, Half-Past Nation-Time (1972) drawings Half-Past Nation-Time (1972) disegni,  Faith and the Good Thing (1974 ) La fede e la buona cosa (1974), Oxherding Tale (1982) Oxherding Tale (1982), The Sorcerer's Apprentice: Tales and Conjurations (1986) The Sorcerer's Apprentice: Racconti e Congiurazioni (1986), Being and Race: Black Writing Since 1970 (1988) Essere e Race: scritta nera. Dal 1970 (1988) Middle Passage (1990) Middle Passage (1990), Dreamer (1998) Dreamer (1998)Soulcatcher: And Other Stories (2001) Soulcatcher: e altri racconti (2001) Turning the Wheel (2003) Girando la ruota (2003) Passing the Three Gates: Interviews with Charles Johnson, Ed. Passando il Tre Cancelli: Interviste con Charles Johnson, Ed. Jim McWilliams (2004) Jim McWilliams (2004), Dr. King's Refrigerator: And Other Bedtime Stories (2005) Re Dr. Frigorifero: And Other Bedtime Stories (2005).

 

 FILATELIA

GHANA  Anno 1998 (2199)

 

 

JOHNSON EMILY PAULINE

(Canada) 

 

Nata il 10 marzo 1861 vicino a  Brantford Ontario. Morta il 7 marzo 1913.

È nata e cresciuta nella riserva indiana delle "Sei Nazioni". Suo padre, George Johnson, un capo della riserva, sposò Emily Howells, una ricca donna bianca originaria di Bristol, Inghilterra. Pauline e i suoi tre fratelli vissero nella riserva, in un palazzo chiamato Chiefswood che suo padre aveva costruito prima della sua nascita. Imparò a guidare le canoe sul Grande Fiume che scorreva nei pressi della sua casa, un’esperienza che riportò nelle sue poesie, tra cui La mia canzone canta Padule. La madre la incoraggiò a leggere molti dei romanzi classici inglesi, in particolare quelli di scrittori e romantici e  di Shakespeare. Frequentò solo la scuola locale senza avere la possibilità, come la sorella maggiore, di frequentare l'università. Manifestò l’idea di diventare attrice, professione malvista dalla famiglia e dalla società locale, ma ciò non le impedì di recitare in pubblico le sue poesie, un’attività rispettabile anche per le donne. Recitava indossando le vesti tipiche delle donne Mohawk. Dopo una tournée attraverso le maggiori città canadesi, poté realizzare il suo sogno di recarsi in Inghilterra, dove fu invitata a recitare le sue poesie in pubblico. Nel 1895 pubblicò la prima raccolta di liriche Il bianco wampum. Ritornata in Canada, riprese le sue tournée e iniziò a collaborare con giornali e riviste canadesi e degli Stati Uniti, scrivendo storie, racconti d’avventure, di viaggio, molti dei quali rivolti ai giovani. Nel 1905, uscì il secondo libro, Nato canadese, incentrato sulla necessità di mantenere integro il patrimonio culturale del popolo canadese. Pauline, come già aveva fatto per la poesie, cominciò a divulgare personalmente per il paese il suo messaggio, attraverso recite pubbliche, un lavoro che a poco a poco minò la sua salute. Nel 1909 dovette ritirarsi a Vancouver. Nel 1911 fu pubblicata la raccolta Leggende di Vancouver, cui seguirono The Flint and Feather (1912), The Moccassin Maker (1913), Shagganappi, pubblicato postumo nel 1913. Emily Pauline Johnson morì il 7 marzo 1913, appena tre giorni prima del suo 52° compleanno.

 

FILATELIA

CANADA  a 1961  (319)

 

 

JOHNSON  EYVIND

(Svezia)

 

Nato a Svartbjörnsbyn, Norrland, nel 1900.

Operaio, vagabondò per l’Europa e riuscì, autodidatta, ad arricchire la sua cultura, avendo come modelli Proust, Joyce, Gide.

In campo politico aderì al socialismo e nelle sue opere traspare il suo favore per le classi meno abbienti.  Autore di romanzi, scrisse:  Città nella notte (1927),  Città nella luce (1928),  Commento a una stella filante (1929),  Ancora una volta capitano (1932) e il romanzo autobiografico in quattro parti Il romanzo di Olof (1934-37), pubblicate in un volume nel 1945. A questi si aggiungono la trilogia Krilon. (1941-43) e La risacca (1946).

Ottenne il Premio Nobel.

 

FILATELIA

PALAU Anno 2001  (1653),  SVEZIA  (1837) , PARAGUAY Anno 1977

 

 

JohNson james weldon

(U.S.A)

 

Nato a Jacksonville, Florida nel 1871. Morto a Dark Marbor, Maine, nel 1838.

Fu tra i primi avvocati ad essere iscritto nell’Albo della Florida e fu in seguito console nel Nicaragua e in Venezuela.

L’interesse per la musica lo spinse a scrivere col fratello testi per commedie musicali a Broadway e a raccogliere in due antologie numerosi spirituals fino allora inediti.

Poeta, saggista e narratore, è noto per il romanzo picaresco L’autobiografia di un ex uomo di colore in cui si narra il “passaggio di razza” del protagonista che tra colpi di scena e mutamenti dio ambiente geografico e sociale decide di farsi passare per bianco, scelta necessaria anche se dolorosa, unica via d’uscita dal dilemma razziale  Precursore dei temi e del progetto artistico della “Harlem renaissance”, subordina la protesta alla conservazione del patrimonio culturale afro-americano, interpretando le istanze della nuova borghesia nera. (da Enc. Le Garzantine).

 

FILATELIA

U.S.A.  Anno 1988   (1799)

 

 

Johnson Samuel

(Inghilterra)

 

Nato a Lichfield, Staffordshire nel 1709. Morto il 13 dicembre 1784.E’sepolto nell'Abbazia di Westminster.

Samuel Johnson, spesso indicato come il dottor Johnson, era un autore inglese che ha dato un contributo duraturo alla letteratura della sua patria come poeta, saggista, moralista, romanziere, critico letterario, biografo, lessicografo e redattore.

Johnson, devoto anglicano e politico conservatore,  è stato descritto come "senza dubbio l'uomo di lettere più illustre nella storia inglese".

Frequentò il Pembroke College di Oxford solo per un anno in quanto si trovò nell’impossibilità finanziaria di sostenere le spese. Dopo aver lavorato come insegnante si trasferì a Londra, dove iniziò a scrivere saggi per il “Gentleman's Magazine”. I suoi primi lavori comprendono l’opera biografica Vita di Richard Savage, i componimenti poetici LondonThe Vanity of Human Wishes e il dramma Irene.

Dopo nove anni di lavoro, il suo Dizionario della lingua inglese fu  pubblicato nel 1755, ed ebbe un impatto di vasta portata sulla lingua inglese, che durò fino al completamento dell’ “Oxford Dictionary”, 150 anni dopo,

I suoi successivi lavori includono saggi, un influente edizione commentata delle opere di Shakespeare  e il romanzo Rasselas. Nel 1763, fece amicizia con James Boswell, con cui in seguito si recò in Scozia. Il viaggio è descritto nell’opera” Viaggio alle isole occidentali della Scozia”. Verso la fine della sua vita, produsse l’imponente opera  Vite dei più eminenti poeti inglesi, una raccolta di biografie e valutazioni dei poeti del 18° secolo

 

FILATELIA

INGHILTERRA  Anno 2009 (3198), GUINEA Anno 2008  (Fog. 832)

 

 

JOKAI  MOR

(Ungheria)

 

Nato a Komarom nel 1825. Morì a Budapest nel 1904.

Fu amico di Petofi e collaboratore di Kossut.  Durante i fermenti rivoluzionari del 1848 fu inviato in esilio per alcuni anni.  Al suo ritorno in patria fondò il giornale umoristico  “La Cometa” e divenne collaboratore di alcuni giornali

Nel campo politico fu deputato e membro del Parlamento per oltre vent’anni.

Jokai scrisse oltre trecento opere. tra poesie, lavori teatrali, romanzi, novelle, saggi.   Per la sua fervida fantasia si impose con i romanzi ora a sfondo romantico ora pervasi da realismo sereno e umoristico, scritti in stile vivace.

Tra le  opere sono da ricordare: Il nababbo magiaro (1854),  Karpathy Zoltan (1954), Fascino magiaro (1863),  Il nuovo proprietario terriero (1863), I figli dell’uomo dal cuore di pietra (1969). Diamanti neri (1970), L’uomo d’oro (1972) che contiene pagine autobiografiche,  un racconto di genere fantascientifico Il romanzo del prossimo secolo (1874),  La rosa gialla a sfondo realistico-popolare

 

FILATELIA

UNGHERIA  Anno 1925 (368/70),  1954  (1138/9 più BF 30)

 

 

JOnsdOttir  Aslaug

(Islanda)

 

Nata  nel 1963.

Illustratrice e scrittrice, oltre ad illustrare i propri libri  estese la sua attività anche  a libri di altri autori.

Per il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi tra cui  nel 2005il premio Cultura per il libro Buona sera da lei scritto e illustrato;  nel 2006 è stata nominata per il premio Nordic Childrens'book.

Buona sera è la storia di un ragazzo che viene lasciato solo con il suo teddybear quando il padre va a chiamare la madre.

 

FILATELIA

ISLANDA 2010  (Mic. 1277)

 

 

Jonson Benjamin

(Inghilterra) 


Nato nel 1573 a Westminster, Londra.  Morto nel  1637.

Drammaturgo e poeta, iniziò gli studi in modo brillante alla Westminster School, ma il patrigno lo costrinse ad abbandonarli per  imparare il mestiere di muratore.

Dopo il servizio militare nelle Fiandre, iniziò a lavorare per Filippo Henslowe come attore e drammaturgo.

Nel 1598 fu processato per l'uccisione di un attore in un duello, ma sfuggì all’esecuzione.

Il suo primo importante successo lo ottenne con Ognuno nel suo umore (1599), la prima di una serie di commedie satiriche i cui protagonisti sono personaggi eccentrici e caricaturali.  Nel Poetaster (1601) Jonson ironizzò su molti dei suoi compagni  drammaturghi, in particolare Dekker e Marston che avevano scritto commedie per una compagnia giovanile rivale. 

Collaborò con  Chapman e Marston alla stesura della commedia  Eastward Ho! (1604) che offese il re James I e gli scozzesi e per la quale trascorse un breve tempo in prigione. 

Il suo  grande periodo, sia artistico sia  finanziari,  iniziato nel 1606 con la produzione di Volpone, fu seguito da altri tre capolavori Epicoene (1609), L'alchimista (1610) e La fiera di San Bartolomeo (1614). Jonson, diventò il commediografo preferito da James I.

Scrisse due tragedie romane, Sejanus (1603) e Catilina (1611). Con l’insuccesso di Il diavolo è un asino (1616) la fortuna cominciò ad abbandonarlo.  A causa di una lite con lo scenografo Inigo Jones, dovette interrompere la produzione di “masques” per la corte, mentre i suoi ultimi drammi venivano accolti freddamente e i creditori lo perseguitavano.

Jonson svolse una pungente satira e senza compromessi, con una vivacità d’azione.  Era un moralista che cercò di migliorare gli  uomini, rimproverando loro le debolezze e le passioni.

Nella carriera letteraria si dilettò pure di comporre poesie e scrisse Epigrams (1616),  Forrest (1616) e Underwoods (1640). La sua principale opera in prosa Scoperte (1640) consiste in  una raccolta di appunti e riflessioni su vari argomenti.

 

FILATELIA

BULGARIA Anno 1997   (Mic. 4276)

 

 

 

JORDAN JUNE JORDAN

(USA)

 

Nata nel 1936 a New York City. Morta il 14 giugno 2002, a Berkeley, in California .

Figlia di genitori giamaicani visse la sua infanzia a Bedford Stuyvgesant, Brooklin. Il padre le trasmise l’amore  per la letteratura e, giovanissima, cominciò a scrivere poesie come precisa nel suo libro di memorie, Soldier: A Poet's Childhood (2000). In questa breve memoria esplora la sua complicata relazione con un uomo che la incoraggiava a leggere in senso ampio e memorizzare brani di testi classici, ma che giungeva a picchiarla il minimo passo falso e la chiamò "Black Devil” . Nel suo saggio For My American Family (1986) Jordan esplora i tanti conflitti da affrontare per chi appartiene alla razza nera.

Si laureò  nel 1953. Dopo essersi sposata nel 1955 con uno studente bianco incontrato alla Columbia University si trasferì col marito il marito alla University of Chicago , dove avrebbe proseguito gli studi universitari in antropologia.

Iniziò la carriera di insegnante nel 1967 presso il City College di New York. Tra il 1968 e il 1978 insegnò presso l'Università di Yale, Sarah Lawrence College e Connecticut College. Poi divenne il direttore del Centro di poesia ma continuò ad insegnare alla SUNY a Stony Brook (1978-1989) e dal 1989 al 2002 presso la University of California a Berkeley.

Colpita da cancro al seno Jordan morì nella sua casa di Berkeley, in California , all'età di 65 anni.

Poco prima della sua morte, completò Alcuni di noi non è morto, la sua collezione di saggi politici che fu pubblicata postuma.

I suoi libri di poesia sono Kissing Dio addio: Poems, 1991-1997 (1997), Haruko / Love Poems (1994), Naming il nostro destino: New e Selected Poems (1989), Living Room (1985), Passione (1980 ), e Cose che faccio in the Dark (1977).

E 'anche autore di libri per bambini, spettacoli teatrali, un romanzo e la Poesia per il popolo: una proposta per la Rivoluzione (1995), una guida alla scrittura.

Le sue raccolte di saggi politici comprendono Affirmative Atti: Politica Saggi (1998) e problemi tecnici, (1994). Jordan ha ricevuto una sovvenzione Rockefeller Foundation, la National Association of Black Journalists Award, e borse di studio da parte del Consiglio Massachusetts on the Arts, il National Endowment for the Arts, e la New York Foundation for the Arts.

 

FILATELIA

UGANDA Anno 1996 (1629)

 

 

JOSIKA  MIKLOS

(Ungheria)

 

Nato a Torda, Transilvania, nel 1794. Morì a Dresda nel 1865.

Di nobile famiglia, il padre era barone, pensò di seguire la carriera militare, ma l’abbandonò per dedicarsi alla politica e alla letteratura.

Fu autore di molti romanzi alla Walter Scott e di romanzi storici in senso stretto. Nella sua produzione: Abafi (1836), L’ultimo Bathory (1937),  I Cechi in Ungheria (1839).

Dopo l’insuccesso della rivoluzione del 1848, riparò all’estero dove continuò a produrre  opere di narrativa, inferiori alle precedenti: come Una famiglia ungherese durante la rivoluzione (1861-62).

Le sue Memorie furono pubblicate nel 1865.

 

FILATELIA

UNGHERIA  Anno 1994    (3460)

 

 

JOTUNI  MARIA

(Finlandia)

 

Nata  a Kuopio nel 1880. Morta a Helsinki nel 1943.

Profonda osservatrice e psicologa dell’animo femminile di cui colse spesso caratteri e prospettive in senso comico realista, e con accenti umoristici, fu autrice di novelle raccolte in Tresche (1905), Amore (1907), La fanciulla nel roseto (1927).

È anche autrice di drammi popolari quali La costola dell’uomo (1914), La giovenca d’oro (1918) e tragedie La colpa è mia (1929), La morte di Elena basata su una ballata  finlandese e Klaus, signore di Louhikko, uscito postumo nel 1946.

 

FILATELIA

FINLANDIA  Anno 1980  (827)

 

 

JOVANOVIC   ZMAJ JOVAN

(Serbia)

 

Nato a Novi Sad nel 1833. Morì a Kamenica, Valevo, nel 1904.

Il nome ‘Zmaj’ lo assunse dopo aver pubblicato dal 1864 al 1873 a Budapest il giornale “Zmaj” (Il drago) di carattere satirico.

Scrisse alcuni volumi di poesie Bocciuoli di rosa (1864), Bocciuoli appassiti (1882) e liriche politiche e patriottiche.

 

FILATELIA

JUGOSLAVIA  Anno 1983  (1897)

 

 

Jovellanos y Ramírez  Gaspar Melchor de

(Spagna)

 

(Nato a Gijon nel 1744. Morto  a Puerto de Vega nel 1811.

Fondatore dell'Istituto asturiano per l'insegnamento delle scienze (1794), propugnò un rinnovamento nella vita culturale ed economica della Spagna, da lui studiata in una serie di brillanti saggi tecnici. Fu scrittore molto versatile: poeta, saggista, drammaturgo, economista e storico, l'Informe en el expediente de la ley agraria (1795) va annoverata tra le sue opere più incisive.
Dopo un confino a Gijón, dove si dedicò alla fondazione dell'Istituto asturiano per l'insegnamento delle scienze (1794), fu nominato ministro di Grazia e Giustizia (1797-98). Relegato a Maiorca (1801-08) per un suo scritto, Informe acerca del tribunal de la Inquisición, si dedicò a studî storici sul Medioevo. Nuove persecuzioni gli vennero dai Francesi invasori, che in un primo momento gli avevano offerto la nomina a ministro. 

Opere. La sua produzione in versi comprende letrillas, romances, satire (A Ernesto), epistole (Fabio a Anfriso, Epístola a sus amigos de Salamanca, Epístola a sus amigos de Sevilla) e liriche (Entretenimientos juveniles, Canto guerrero para los asturianos, ecc.). Tra le opere in prosa, che costituiscono la parte migliore della sua attività di scrittore per l'incisiva eleganza dello stile, sono da ricordare l'Informe en el expediente de la ley agraria (1795), che resta l'esempio migliore della prosa didattica spagnola del sec. 18º; Elogio de las Bellas Artes (1782), Elogio de Carlos III (1789), e il Diario (pubbl. 1911). Per il teatro scrisse una commedia lacrimosa, El delincuente honrado (1774), in prosa, e la tragedia in versi Munuza (1792), che ebbe poi il titolo di Pelayo (1815). (da Enciclopedia  Treccani)

 

FILATELIA

GRANADA  Anno 2000 (3795), SPAGNA  Anno 1935 (532),  1965  (1304), 2002 (3489),  2011

 

 

JOVKOV  JORDAN

(Bulgaria)

 

Nato a Zeravna nel 1880. Morto a Sofia nel 1937.

Trascorse la sua infanzia in Dobrugia. Ottenuto il diploma di maestro, insegnò in alcune scuole.

Per lo stile fantasioso, per il colore e l’armonia delle sue opere è  considerato uno dei maestri della prosa bulgara.  Nei racconti contenuti nel volume Compaesani del 1818, descrive la vita militare, in Serate alla locanda di Intimo (1928) tratta l’ambiente rurale, mentre quello sociale  è presente in Leggende dello Stara Planinà (1927). Nel romanzo Il podere presso il confine (1934) affronta i problemi sociali connessi con la decadenza del latifondo.

Acuto interprete di tensioni sociali, sottile indagatore di psicologie e stilista rigoroso, conciliò felicemente la tradizione realistica con le tendenze del modernismo bulgaro.

 

FILATELIA

BULGARIA Anno 1980  (2576)

 

 

JOYCE  JAMES

(Irlanda)

Nato a Dublino il 2 febbraio 1882 e morto a Zurigo il 13 gennaio 1941.

Di famiglia cattolica, primogenito di molti fratelli, studiò nei migliori collegi della città dapprima sotto la ferrea disciplina dei gesuiti che ebbero fondamentale importanza nell’impostazione del suo carattere, tanto che, ancora adolescente, si sentì attratto verso la vocazione sacerdotale, presto abbandonata forse per spirito di rivolta.

Iniziò il suo curriculum studentesco presso il  Congloves Wood College nel 1888, continuò al Belvedere College nel 1893 per concluderlo all’University College di Dublino nel 1893 dove studiò numerose lingue straniere.

Laureatosi nel 1902, partì per Parigi dove venne a contatto col mondo cosmopolita della letteratura. Nel 1903 dovette precipitosamente ritornare a Dublino a causa della morte della madre. Lasciò presto la città per recarsi in volontario esilio sul continente. Al suo fianco vi era Nora Barnacle che rimase con lui  per tutta la vita e gli diede due figli: Giorgio e Lucia.

Dapprima soggiornò a Zurigo, dove visse insegnando inglese alla Berlitz School. Poi si trasferì a Pola e in seguito a Trieste.

Intanto veniva alla luce la sua prima opera, una raccolta di liriche, Musica da camera (1907). Nel 1914 pubblicò la raccolta di racconti Dublinesi.

Il suo capolavoro Ulisse nacque in questo periodo e l’Autore fu stimolato da Italo Svevo cui fu legato da solida amicizia. La guerra lo costrinse a lasciare Trieste per ritornare a Zurigo. In quel periodo conobbe Pound e altri scrittori e compose il dramma Esuli (1918), che fu rappresentato. Nel 1920 a New York fu pubblicato il romanzo con scorci autobiografici Dedalus.

Nel 1920 si trasferì a Parigi dove venne a contatto con Valery Larbaud, Aragon, Elouard, Hemingway, Fitzgerald, Beckett.

Iniziarono in quel periodo disturbi alla vista, di cui già aveva avuto sintomi in precedenza. Durante questi soggiorni aveva sempre lavorato al suo capolavoro Ulisse che nel 1922 fu pubblicato a Londra. L’opera fu subito sequestrata in Inghilterra e negli Stati Uniti perché ritenuta pornografica. La traduzione in francese uscì nel 1929 e nel 1933 Ulisse fu dissequestrato anche negli Stati Uniti.

Nel 1927 esce il suo secondo libro di liriche Poesie da un soldo e nel 1932 appare la sue seconda opera importante  La veglia di Finnegan (1939), maturata anni prima durante un soggiorno in Inghilterra nel 1922.

Joyce morì a Zurigo nel 1941.

Benché vissuto all’estero in volontario esilio per tutta la vita, Joyce dedicò la sua opera all’Irlanda cui era legato da un rapporto di odio e amore. I suoi libri, nei quali si riflette il caos della società moderna, banditi per anni dall’area inglese, continuano ancor oggi ad esercitare un fascino sempre crescente sui contemporanei.

 

OPERE

Ulisse.  La trama dell’opera è racchiusa nell’arco di una giornata. Protagonisti sono Leopold Bloom e Stephen Dedalus. In una specie di odissea che ripercorre le tappe dell’Ulisse omerico, uno dei due protagonisti cerca un figlio per sostituire quello morto: l’altro è alla ricerca di una figura paterna che rappresenti un punto fermo nelle sue inquietudini intellettuali. L’opera prende l’avvio con Stephen che esce dalla torre in cui vive, disgustato dell’amico Mulligan e con Bloom, che dopo aver fatto colazione con la moglie, si sta recando ad un funerale. I due si incontrano per la prima volta alla sede di un giornale, poi alla Biblioteca Nazionale e, infine, in un quartiere malfamato della città dove Leopold-Ulisse salva Stephen-Telemaco che, ubriaco, è aggredito da due soldati inglesi. Poi Leopold porta a casa Stephen e i due iniziano a parlare di letteratura, di donne, di suicidi, di assassini. Dopo il rientro a casa di Stephen,  Bloom si corica a fianco della moglie. Il romanzo si conclude con molti flash-back, ricordi, sogni, immagini del passato e della giovinezza. Il racconto – si legge in Letteratura (Garzanti, 1999) – si presenta di volta in volta, drammatico, farsesco, parodistico, sentimentale, pedante, commovente, polifonico, caotico.”

 

FILATELIA

IRLANDA  Anno 2004  (1593/4)

 

 

JOZSEF ATTILA

(Ungheria)

 

Nato a Budapest nel 1905. Morto a Balatonszarszò nel 1937.

Di  famiglia umile ebbe una infanzia infelice i cui ricordi segnarono tutta la sua opera poetica. Riuscì comunque, attraverso sacrifici, a laurearsi in filosofia a Budapest.

All’età di diciassette anni pubblicò le sue prime poesie, Il mendicante di bellezza, accolte favorevolmente. Viaggiò per l’Europa, fu a Vienna e a Parigi.

Al suo ritorno in patria prese parte alle lotte proletarie, ma non essendo la sua poesia in linea con le idee del partito si ritirò in solitudine e durante una crisi si suicidò, gettandosi sotto un treno.

Tutte le sue poesie sono state raccolte in  Poesie e traduzioni poetiche del 1938.  I temi principali sono il problema dell’esistenza, le aspirazioni dei diseredati proiettate su uno sfondo urbano desolato, il rapporto fra i ricordi dell’infanzia e l’età adulta, la solitudine.

La guerra lo costrinse a lasciar Trieste per ritornare a Zurigo dove rimase fino alla fine del conflitto. In quel periodo conobbe Pound e altri scrittori e scrisse il dramma Esuli (1918), che venne rappresentato.

Fra le sue raccolte di poesie la più significativa è La notte suburbana del 1932.

 

FILATELIA

UNGHERIA  Anno 1955  (1181)

 

 

JUHASZ  GYULA

(Ungheria)

 

Nato a Szeged 1883 e ivi morto nel 1937.

Studiò filosofia all’università di Budapest e per alcuni anni insegnò in provincia. Nel 1919 aderì alla sinistra socialista ed ebbe non pochi guai con la polizia.

Trascorse una vita tormentata da disturbi nervosi tanto che tentò il suicidio per due volte. Visse in isolamento finché la seconda volta morì per essersi avvelenato.

Come poeta scrisse poesie ispirandosi alla campagna e ad amori giovanili. Nei versi coglie paesaggi malinconici e partecipa alle sofferenze della sua gente. Le liriche sono raccolte in Nuove poesie (1908-14), È il mio sangue (1919),  Testamento (1925).

Autore di traduzioni dal francese e dal tedesco, scrisse alcuni drammi e romanzi di cui si salva L’anima di Urbano (1924).

 

FILATELIA

UNGHERIA  Anno 1983  (2850)

 

 

JUNGER  ERNST

(Germania)

 

Nato a Heidelberg nel  1895. Morto a Rieflingen, Alta Svevia nel 1998.

Diciassettenne fuggì da casa per arruolarsi nella Legione Straniera e fu valoroso ufficiale durante la prima guerra mondiale.

Dopo aver combattuto come volontario, preso congedo dall'esercito nel 1923, svolse un’intensa attività pubblicistica (fra le altre collaborazioni, la rivista "Arminius", il mensile "Widerstand"), fu una multiforme figura di polemista, saggista, scrittore, romanziere.

Fu nazista, ma nel romanzo Sulle scogliere di marmo del 1939 si avverte il suo distacco dal nazionalsocialismo tanto che nel successivo romanzo Giardini e strade del 1942 condannò l’attacco alla Francia. Il libro fu proibito dalle autorità e ritirato dalle vendite.

La guerra e i suoi ideali nietzschiani furono alla base della sua produzione letteraria e ispirarono la sua prima attività di scrittore.

Tra le sue opere si ricordano Tempeste d’acciaio (1920). La lotta come esperienza interiore (1922), Il cuore avventuroso (1092),  Fuoco e sangue (1925),  Ludi africani (1936),  Il lavoratore (1932), gli Epigrammi di ispirazione schopenhaueriana, i Diari della seconda guerra mondiale (1949), i romanzi Heliopolis (1949),  Irradiazioni (1949), Le api di vetro (1957), i saggi Cacce sottili (1967),  Numeri e dei, Filemone e Bauci del 1973.  La sua vasta produzione comprese anche Il problema di Aladino (1983) Un incontro pericoloso (1985) e il libro autobiografico Due volte la cometa (1987) e il volume Le forbici del 1990.

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 1998   (1816)

 

 

JUNGK ROBERT o ROBERT BAUM-JUNGK

(Austria)

 

Nato l’11 Maggio 1913. Morto il  14 Luglio 1994.

Scrittore e giornalista austriaco, ha scritto soprattutto su questioni relative alle armi nucleari .
Nacque in una famiglia ebrea di Berlino . Suo padre era David Baum ( pseudonimo: Max Jungk 1872 , Miskovice - 1937 , Praga) . Quando Adolf Hitler salì al potere , Jungk fu arrestato. Liberato , si trasferì a Parigi , poi di nuovo nella Germania nazista per lavorare in un servizio di stampa sovversiva . Queste attività lo costrinsero a muoversi attraverso diverse città  come Praga, Parigi, Zurigo, durante la Seconda Guerra Mondiale. Ha continuato il giornalismo dopo la guerra.

Il suo libro più noto è una storia personale degli Scienziati Atomici ed ha come tema  il Progetto Manhattan e il progetto tedesco della bomba atomica. La prima edizione danese comprendeva un passaggio che spiegava come il progetto fosse stato volutamente dissuaso quando era in via di sviluppo.

Nel 1986 ha ricevuto il Right Livelihood Award.

Nel 1992 ha fatto un tentativo fallito per la presidenza austriaca a nome del partito dei Verdi .
Jungk morì a Salisburgo .


FILATELIA 

AUSTRIA Anno 2013 (2902)

 

JUNQUIERO ABILIO GUERRA

(Portogallo)

 

Nato a Freixo de Espada à Cinta nel 1850. Morto a Lisbona nel  1923.

Uomo politico e poeta, fu deputato dal 1878 al 1890. Poi nominato ambasciatore a Berna.

Nei suoi scritti, per lo più satirici, si scagliò  contro la società corrotta e sfruttatrice, ma nella poesia seppe trovare accenti limpidi, in particolare nella descrizione della campagna portoghese.

Sue opere: il poema rivoluzionario  Morte di don  Giovanni (1834) e altri due poemi Vecchiaia del padre eterno (1885) di carattere anticlericalista e positivista, e  Finis Patriae (1980) che è l’esaltazione della grandezza nazionale del Portogallo e un attacco alla casa di Braganza.

 

FILATELIA

PORTOGALLO  Anno 1951  (740/41)

 

 

JURCIC  JOSIP

(Yugoslavia)

 

Nato il 4 marzo del 1844 a Multava, vicino al Monastero di Sticna. Morto a Navje, Lubiana  nel  1881.

Figlio di un cocchiere ebbe un’infanzia travagliata ma riuscì a frequentare il liceo di Lubiana, dove iniziò a scrivere le prime opere giovanili. Attirò l’attenzione con la pubblicazione Ricordi di mio nonno e soprattutto con racconti storici che hanno come tema e incursioni turche nel territorio, raccolti in Jurij Koziak uno sloveno Janassary (1864.)

Dopo la laurea, studiò  filologia slava all'università di Vienna, ma presto abbandonò gli  studi per ragioni finanziarie e si dedicò interamente alla scrittura, pubblicando le sue opere soprattutto con Anton Janežič, un editore da Klagenfurt, sulla rivista "Slovenski glasnik" e “Cvetje iz domačih in tujih logo” .

Sulle due riviste pubblicò il  racconto Domen il primo romanzo sloveno Deseti bra (il decimo Fratello), il racconto storico Hči mestnega sodnika (La figlia del giudice), Nemški valpet (L’ufficiale giudiziario), Kozlovska sodba,  Višnji Go"  e altri tutte opere caratterizzate da una forte ispirazione romantica.

Nel 1868 pubblicò sull’almanacco "Mladika" - una edizione preparata in collaborazione con gli amici Josip Stritar e Fran Levstik - la sua migliore opera realistica Il comune limitrofo's Son, per la quale prese a soggetto la vita reale dei giovani del suo tempo.

Jurčič si dedicò anche al giornalismo, iniziando una collaborazione con il giornale "Slovenski narod" (Il popolo sloveno) a Maribor e poi, per un periodo breve collaborò con "Südslavische Zeitung" a Sisak.. Nel 1872 si  trasferì a Lubiana.

A Lubiana si occupò di politica e  divenne uno dei membri di spicco del movimento giovanile sloveno.

Dopo il 1875 riprese ad occuparsi della sua opera letteraria, pubblicando due romanzi: Doktor Zober e Il  fiore e il frutto.

Accanto a particolari opere ‘ realistiche’ Telečja pečenka  (Arrosto di vitello), Pipa tobaka ( Pipa di tabacco), Božidar Tirtelj)  si è pure occupato di teatro.

 

FILATELIA

SLOVENIA  Anno 1994  (69)